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IL FUTURO DELLA POLITICA IL FUTURO DELLA POLITICA DI COESIONE POST 2013 DI COESIONE POST 2013 Cosa cambia dalle prime proposte Cosa cambia dalle prime proposte A cura di Simonetta Fabris e Chiara Rossetto Giugno 2012 Unità di Progetto Cooperazione Transfrontaliera Unità di Progetto Cooperazione Transfrontaliera Palazzo ex ULSS Rio dei tre Ponti - Dorsoduro, 3494/A 30123 Venezia (VE) tel. 041 2791495 - 1497 fax 041 2791490 e-mail: [email protected]

IL FUTURO DELLA POLITICA DI COESIONE POST 2013 Cosa cambia dalle prime proposte A cura di Simonetta Fabris e Chiara RossettoGiugno 2012 Unità di Progetto

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IL FUTURO DELLA IL FUTURO DELLA POLITICA DI COESIONE POLITICA DI COESIONE

POST 2013POST 2013 Cosa cambia dalle prime proposteCosa cambia dalle prime proposte

A cura di Simonetta Fabris e Chiara Rossetto Giugno 2012

Unità di Progetto Cooperazione TransfrontalieraUnità di Progetto Cooperazione Transfrontaliera

Palazzo ex ULSSRio dei tre Ponti - Dorsoduro, 3494/A30123 Venezia (VE)tel. 041 2791495 - 1497fax 041 2791490e-mail: [email protected]

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ContenutiContenuti•Dove vogliamo andare?•Struttura legislativa•Approccio strategico•COM(2011)615:

Struttura semplificataNuove regioniLa nuova architetturaQuadro strategico comuneContratto di partenariatoObiettivi tematiciPrincipali novitàGovernance multilivelloComitato di sorveglianzaSistemi di gestione e controlloRiserva di efficacia&efficienza

•COM(2011)614: IFCO&FESR•COM(2011)611: CTE&FESR•COM(2011)610: GECT•Prospettive finanziarie 2012•Quadro finanziario 2014 – 2020•What’s next?

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Dove vogliamo andare?Dove vogliamo andare?

I 5 obiettivi quantitativi:1. Occupazione

75% (fascia tra i 20 e i 64 anni) 2. R&S / innovazione

investimenti in R&S ed innovazione al 3% del PIL dell'UE 3. Cambiamenti climatici /energia

strategia 20/20/20 4. Istruzione

abbandoni scolastici sotto il 10% 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria

5. Povertà/emarginazione ridurre del 25% (20 milioni) il numero di persone che vive al di sotto delle soglie di povertà nazionali

EUROPA 2020:

• Crescita INTELLIGENTE

• Crescita SOSTENIBILE

• Crescita INCLUSIVA

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Struttura LegislativaStruttura Legislativa

• 1 REG generale: norme comuni per FESR, FSE, FC, FEASR, FEAMP + norme generali per FESR, FSE, FC [615]

• 3 REG specifici per:– FESR & IFCO [614]– FSE– FC

• 1 REG FESR & CTE [611]• 1 REG GECT [610]

Fondi del QSC

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Rafforzamentodella

ProgrammazioneStrategica

Approccio strategicoApproccio strategico

QSC

Parnership agreement

11 obiettivi tematici

Ottimizzazione dell’impatto

•Concentrazione su obiettivi coerenti con UE2020

•Orientamento ai risultati (target ex-post)

•Condizionalità (macro, amministrativo, istituzionale, regolatorio…)

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615_Struttura Semplificata615_Struttura Semplificata

DUE

OBIETTIVI

Art 81

Investimenti a Favore della Crescita e dell’Occupazione

Cooperazione Territoriale Europea

•Rispecchiano Europa2020

•Tutte le regioni mirano all’obiettivo generale di investire in crescita e occupazione

•Da ognuno secondo le proprie possibilità

IFCO

CTE

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Programmi Operativi IFCO (=) artt 87-89

615_Nuove regioni615_Nuove regioni

NUOVE CATEGORIE DI REGIONI art 82:

1) regioni meno sviluppate, il cui PIL pro capite è superiore al 75% della media del PIL dell'UE-27;

2) regioni in transizione, il cui PIL pro capite è compreso tra il 75% e il 90% della media del PIL dell'UE-27;

3) regioni più sviluppate, il cui PIL pro capite è superiore al 90% della media del PIL dell'UE-27.

NB: rimane il PIL come parametro nonostante le critiche mosse da più parti per la problematicità del calcolo e il

rischio di scarsa corrispondenza alla realtà.

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2007-2013

• A livello comunitario: Regolamenti comunitari Orientamenti strategici

comunitari

• A livello nazionale: Quadro Strategico Nazionale

(QSN)

Programmi operativi

2014-2020

• A livello comunitario: Regolamenti comunitari Quadro strategico comune per

FESR, FSE, FC, FEASR e FEAMP

• A livello nazionale: Contratto di partnership tra

CE e SM (priorità/risorse/obiettivi) per la politica di coesione

Programma operativi (idem)

615_La nuova architettura615_La nuova architettura

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615_Quadro Strategico Comune615_Quadro Strategico Comune

• artt 10-11 • Presentato dalla CE il 14 marzo 2012• Definirà iniziative chiave per l’attuazione delle priorità UE:

traduce gli obiettivi generali e specifici della strategia dell'UE per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in azioni chiave per i Fondi del QSC.

Contenuti principali:• Azioni chiave che ciascun Fondo del QSC deve sostenere;• Le sfide territoriali;• I principi orizzontali e gli obiettivi strategici;• I settori prioritari nell'ambito di ciascun Fondo, tenendo conto, se del

caso, delle strategie macroregionali;• I meccanismi di coordinamento dei fondi;• I meccanismi per garantire la coerenza della programmazione.

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615_Contratto di Partenariato615_Contratto di Partenariato• artt 13-15• Elaborato dagli SM in cooperazione con

– autorità regionali, locali, cittadine– stakeholders (economici&sociali)

• Preparato in dialogo con la CE• Si applica alla totalità del sostegno dato dai fondi

Contenuti principali:

• L'allineamento con la strategia dell'Unione (dall’analisi SWOT alle valutazioni ex-ante/post) delle strategie dei singoli SM

• Valutazioni delle condizionalità ex ante (cfr all. III), azioni eventuali e loro calendario

• Un approccio integrato allo sviluppo territoriale sostenuto dai Fondi

• Impegni a riferire annualmente dei progressi conseguiti (RAE& Rapporto sullo stato dei lavori -2017, 2019-)

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art 9, 615_Obiettivi Tematiciart 9, 615_Obiettivi Tematici1. rafforzare R&S e innovazione;2. migliorare accesso, impiego e qualità delle ICT;3. promuovere la competitività delle PMI, il settore agricolo,

della pesca e dell'acquacoltura;4. sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni

di carbonio;5. promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione

e la gestione dei rischi;6. tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;7. promuovere sistemi di trasporto sostenibili;8. promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;9. promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà;10.investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento;11.rafforzare la capacità istituzionale e promuovere una PA efficiente.

Perfetto allineamento alla strategia UE2020

614, art 5: ogni OT viene declinato in PRIORITA’ DI INVESTIMENTO

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615_Principali novità 615_Principali novità 11 Concentrazione e integrazione:• Obiettivi tematici allineati a UE2020• Priorità chiare e stringenti• Risorse: quote minime vincolate su settori strategici (UE2020)

Semplificazione:• Armonizzazione delle norme che disciplinano i diversi fondi• Coordinamento: QSC• Procedure:

Costi/oneri proporzionati all’entità dei finanziamenti Norme comuni su spese ammissibili, diverse forme di sostegno

finanziario, costi semplificati (importi forfettari e tabelle [art 57]) Principi comuni per gestione e controllo Procedure informatiche per invio&richiesta di documenti

Tasso di Cofinanziamento art 110:• Fissato dalla decisione della CE che adotta il PO• A livello di ogni asse prioritario:

Max 50% per ob. IFCO (già 45,93%) (Veneto e regioni 3° gruppo) Max 75% per ob. CTE

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615_Principali novità 615_Principali novità 22

Flessibilità [art 22]:• Possibilità di un aumento temporaneo del tasso di partecipazione dei

fondi strutturali.• +10%• Obiettivo: l’aumento della capacità di assorbimento dei fondi strutturali• NON si applica alla CTE

Condizionalità [all. IV]:• Prerequisiti che gli SM devono rispettare per poter accedere ai fondi

strutturali. Tre livelli: Macroeconomici (p.e. criteri di convergenza) Gestionali (p.e. affidabile sistema di acquisti pubblici) Legislativi (p.e. recepimento di tutte le direttive – per settore-)

• Proposta molto specifica: all. III elenca dettagliatamente condizionalità e eventuali azioni da intraprendere per ogni OT

• Problema: il rispetto dipende (spesso) dallo SM, ma la sanzione è per le regioni (sospensione dei pagamenti)

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615_Principali novità 615_Principali novità 33 Team work:• Intervento congiunto [art 88]: (=)

“i fondi possono intervenire congiuntamente” limite del 5% NON applicabile alla CTE

• Piano d’azione comune [artt 93 – 98]: comprende un gruppo di progetti nell’ambito di uno o più

programmi operativi beneficiario: organismo di diritto pubblico Sostegno pubblico:

- min 10Mio€ o- min 20% del sostegno pubblico al/ai PO (se inf a 10Mio)

i risultati sono:- convenuti tra SM e CE- contribuiscono al raggiungimento di obiettivi specifici dei PO- base per il sostegno dei fondi

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615_Governance multilivello (615_Governance multilivello (≠)≠)Art 5

Partenariato e governance a più livelli

1. Ogni Stato membro organizza, rispettivamente per il contratto di partenariato e per ciascun programma, un partenariato con i seguenti partner:

a) le autorità regionali, locali, cittadine e le altre autorità pubbliche competenti;

b) le parti economiche e sociali; e

c) gli organismi che rappresentano la società civile, compresi i partner ambientali, le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione della parità e della non discriminazione.

2. Conformemente al sistema della governance a più livelli, gli Stati membri associano i partner alle attività di preparazione dei contratti di partenariato e delle relazioni sullo stato di attuazione, nonché alle attività di preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione dei programmi. I partner partecipano ai comitati di sorveglianza dei programmi.

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615_Comitato di Sorveglianza (=) 615_Comitato di Sorveglianza (=)

Compiti già art 65 Reg. 1083/2006 – sarà artt 41-43:

• Composto da rappresentanti dell‘ADG e degli organismi intermedi e

da rappresentanti dei partner

• Valutare l'attuazione del programma e i progressi compiuti

• Il comitato di sorveglianza è consultato ed emette un parere sulle

eventuali modifiche del programma proposte dall'autorità di gestione.

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615_Sistemi di gestione e controllo 615_Sistemi di gestione e controllo 11

Art 112 e ss:

Ogni Stato membro designa:

• ADG

• ADC

• ADA funzionalmente indipendente

Possono coincidere

Principi generali dei SI.GE.CO. (art. 62) (=)

Contenuti: Funzioni organismi gestione e controllo e ripartizione funzioni Ripartizione funzioni tra organismi e loro interno Procedure per garantire correttezza e regolarità della spesa dichiarate e una pista di controllo adeguata Sistemi informatizzati per registrazione e invio dati Disposizioni per l’audit dei SI.GE.CO. Procedure gestione irregolarità, frodi e recuperi

Per i PO con sostegno >250Mio€ NON può appartenere alla stessa

autorità pubblica dell’ADG

attività di certificazione più celere minori oneri amm.vi scambio di dati facilitato

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615_Sistemi di gestione e controllo 615_Sistemi di gestione e controllo 22

Accreditamento degli organismi di gestione e controllo (art 64)

Ogni organismo di gestione e controllo della spesa su Fondi del QSC è ACCREDITATO in base al rispetto di alcuni criteri predefiniti (ambiente interno, attività di controllo, monitoraggio, informazione e comunicazione previste per ogni fondo)

L’organismo di accreditamento

a. è un’autorità a livello ministeriale designata dallo SMb. si occuperà anche di SUPERVISIONARE l’operato degli organi di

Programma e potrà revocare l’accreditamento se una o più condizioni verranno meno salvo azioni correttive concesse entro un termine e alla luce della gravità del problema

c. determinerà una maggiore RESPONSABILIZZAZIONE delle AdP

Da accreditare: per FESR, FSE, FC: ADG e, se del caso, ADC Per FEASR e FEAMP: ORGANISMI PAGATORI

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Proporzionalità nei controlli dei PO (art 140)(Approccio basato sul rischio)

La frequenza e la portata dei controlli sono commisurati a:• L’ammontare del sostegno pubblico dell’intervento• Al livello di rischio individuato a seguito di precedenti verifiche

=> riduzione costi amm.vi di controllo su programmi di modesta entità e sulle amm.ni “affidabili” e impiego delle risorse verso settori a rischio più elevato

615_Sistemi di gestione e controllo 615_Sistemi di gestione e controllo 33

Spesa tot ammissibile < 100.000 €Max 1 audit di ADA o CE prima della chiusura modulata (*)

Spesa tot ammissibile > 100.000 €Max 1 audit di ADA o CE per periodo contabile prima della chiusura modulata (*)

1.

2.Assenza di carenze significative

Audit in loco CE limitati a operato ADA

Riduzione livello di controllo in base a rischio ex ultimo parere audit

ADA affidabili

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Per rafforzare l’affidabilità del sistema di gestione finanziaria introdotti:

Nuovo sistema di bilanci annuali redatti e certificati dall’ADC

Dichiarazione annuale di affidabilità di gestione dell’ADG su corretto funzionamento SIGECO, regolarità operazioni, rispetto sana gestione finanziaria…

(*)Procedura di liquidazione annuale dei conti da parte della Commissione (non più onere conservazione doc. per i tre anni successivi alla chiusura del Programma)

3.

615_Sistemi di gestione e controllo 615_Sistemi di gestione e controllo 44

art 112 c 3Scambio dati tra beneficiari, ADG, ADC, ADA e organismi intermedi esclusivamente per via elettronica e per una sola volta:=> Riduzione oneri e maggior controllabilità dei progetti e della spesa

4.

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615_Riserva di efficacia&efficienza615_Riserva di efficacia&efficienza

Artt. 18–20, 84:

Pari al 5% di quanto assegnato a ciascun fondo e a ciascuno SM

Checkpoint:

2017

2019

Se non conseguite tappe fondamentali (ex CP)

WARNING!CE invia

raccomandazioni allo SM

1. CE: stabilisce, per fondo e per SM, programmi e priorità che hanno raggiunto le tappe

2. SM: propone l’attribuzione della riserva a programmi e priorità di cui

3. CE: approva la modifica ai PO

=>

Riserva non prevista per la CTE!!

In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi: • Raccomandazioni della Commissione • Possibile revoca o sospensione dei finanziamenti

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R&S PMI; 60%

LIBERO; 15%

EE&FER; 20%

Sviluppo Urbano; 5%

CONCENTRAZIONE TEMATICA degli investimenti art 4:

• R&S – ITC [pto 1) art9_615]

• Competitività PMI [pto 3)]

• Low carbon economy [pto 4)]

614_IFCO&FESR 614_IFCO&FESR 11

LIBERO; 45%

R&S PMI; 44%

EE&FER; 6%

Sviluppo Urbano; 5%

•Flessibilità: regioni diverse, bisogni diversi

•Coerenza con UE2020

Regioni più sviluppate e in transizione

Regioni meno sviluppate

20%

80%

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614_IFCO&FESR614_IFCO&FESRSviluppo urbano sostenibile artt 7÷9:

1. Destinare almeno il 5% del FESR

2. Azioni delegate alle città: ogni SM indica nel proprio CP un elenco di città ove implementare le azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile

3. Creazione di una “piattaforma per lo sviluppo urbano” per lo sviluppo di capacità, creazione di reti tra città e scambio di esperienze

Regioni ultraperiferiche art 11:

Dotazione specifica aggiuntiva vincolata:• Obiettivi tematici ex 9_615• Servizi di trasporto merci (NON persone!)• Operazioni per ovviare a deficit della struttura produttiva• Almeno il 50% per diversificare e modernizzare le economie

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611_CTE&FESR 611_CTE&FESR 11

Risorse

in tot: 3,48% pari a 11,7 MLD

• Transfrontaliera: 73,24% 8,6Mld

• Transnazionale: 20,78% 2,4Mld

• Interregionale: 5,98% 0,7Mld

Rimangono la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale

CBC; 73,24%

TRANS; 20,78%

INTERR; 5,98%

11,7

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611_CTE&FESR 611_CTE&FESR 22

Concentrazione tematica: tra gli 11 obiettivi tematici • Transfrontaliera: PO ne seleziona fino a 4

+ priorità d’investimento: integrazione dei mkt del lavoro uguaglianza di genere formazione congiunta cooperazione giuridica e amministrativa

• Transnazionale: PO ne seleziona fino a 4 + sviluppo e attuazione di strategie macroregionali

• Interregionale: tutti gli 11 obiettivi tematici possono essere scelti

Semplificazione gestionale art 20 e ss:

Gli SM che partecipano ad un programma di cooperazione nominano:

• ADG unica che funge da “vecchia” ADG E ADC

• ADA indipendente

• ADC

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610_GECT 610_GECT 11

• In continuità con il precedente regolamento: - Resta una formula per agevolare e promuovere la cooperazione territoriale tra le autorità di almeno 2 SM al fine di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale (art. 1 c.2);- Ha personalità e capacità giuridica (art. 1 c. 3 e 4);- Non è associato a benefici giuridici o finanziari (3° considerando);

• Limitato numero di modifiche al Reg. 1082/2006 per:- Facilitarne la creazione e il funzionamento (2° considerando);- Chiarire le norme vigenti (2° considerando);- Cogliere l’opportunità di estenderne lo scopo alla pianificazione strategica e alla gestione di problematiche regionali e locali, contribuendo alla strategia Europa 2020 o all'attuazione di strategie macroregionali (19° considerando).

• Non applicabilità delle nuove norme sulla procedura per la costituzione dei GECT nei casi in cui la stessa sia stata avviata più di 6 mesi prima della data di applicazione delle modifiche al Reg. 1082/2006

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610_GECT 610_GECT 2: Chiarimenti & Novità2: Chiarimenti & Novità

SEDE SOCIALE: in uno SM (art. 1 c.5)

DIRITTO APPLICABILE (art. 2)1. Regolamento e, se del caso, altre norme UE relative alla sua attività2. Convezione3. Se materie non disciplinate o disciplinate parzialmente: Regolamento e diritto dello SM in

cui il GECT ha la sede sociale (=) ovvero diritto dello SM in cui gli organi statutari esercitano i propri poteri o in cui il GECT svolge la propria attività

COMPOSIZIONE (art. 3): SM;(almeno 2 membri) (=) autorità regionali o locali; (=) organismi di diritto pubblico; (=) Autorità a livello naz.le e imprese pubbliche;

In deroga:GECT composto da membri di uno solo SM e di un solo paese terzo o d’oltremare se tale SM considera tale GECT coerente per la sua cooperazione terr.le o per le sue relazioni bilaterali; - art. 3 bis c. 2

COSTITUZIONELa procedura di approvazione da parte dello SM è limitata alla sola convezione (no statuto) che specifica le competenze del membro potenziale.Se lo SM nega l’approvazione deve motivare il rifiuto o proporre le modifiche da apportare. => esteso il periodo esame convenzione da 3 a 6 mesi trascorsi i quali la convenzione si considera approvata per tacito accordo (art. 4 c. 3)

PERSONALE si applicano:(art. 8, lett i))1. le norme dello Stato membro in cui il GECT ha la sede sociale2. le norme della Stato membro in cui il personale del GECT effettivamente lavora o3. le norme dello Stato membro di cui il membro del personale è cittadino4. le norme aggiuntive del GECT per garantire la parità di trattamento

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611_sul GECT 611_sul GECT 33

Inoltre sulle funzioni

ex COM 2011/611, art. 11, c. 3

“… un GECT o un'altra entità giuridica secondo il diritto di uno dei paesi partecipanti può presentare la propria candidatura come beneficiario unico di un'operazione, purché esso sia istituito dalle autorità ed enti pubblici di almeno due paesi partecipanti, per la cooperazione transfrontaliera e transnazionale e di almeno tre paesi partecipanti per la cooperazione interregionale ”

ex COM 2011/611, art. 21

“ Gli Stati membri che partecipano a un programma di cooperazione possono ricorrere a un GECT affidandogli la responsabilità della gestione del programma di cooperazione o di parte di esso, in particolare conferendogli le responsabilità di un'autorità di gestione ”

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Confronto quadro finanziario PLURIENNALE 2007-2013 & 2014-2020

Miliardi € in prezzi 2011

Differenza in %2007-2013 2014-2020

1. Crescita intelligente ed inclusiva 445.5 490.9 + 10.2%

Di cui: Politica di coesione sociale economica territoriale 354.8 336.0 -5.3%

Di cui: Infrastrutture (Connecting Europe Facility) 12.9 40.0 +209.7%

Di cui: Competitività 77.8 114.9 47.7%

2. Crescita sostenibile: risorse naturali 421.1 382.9 -9.1%

Di cui: Mercato e pagamenti diretti 322.0 281.8 -12.5%

3. Sicurezza e cittadinanza 12.4 18.5 +49.9%

Di cui: Libertà sicurezza e giustizia 7.6 11.6 +53.0%

Di cui: Cittadinanza 4.8 6.9 +44.9%

4. Ruolo mondiale dell’Europa 56.8 70.0 +23.2%

5. Amministrazione 56.9 62.6 +10.1%

6. Compensazioni 0.9

Impegni totali 993.6 1025.0 +3.2%

Quadro finanziario 2014-2020 Quadro finanziario 2014-2020 11

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Quadro finanziario 2014-2020 Quadro finanziario 2014-2020 22

Altre Politiche

63%C.E.F.

4%

Politica di Coesione

33%

POLITICA DI COESIONE MLD €

Fondo di Coesione (FC) 68.7

Regioni meno sviluppate 162.6

Regioni in transizione 39.0

Regioni più sviluppate 53.1

Cooperazione 11.7

Stanziamento supplementare per le regioni ultraperiferiche e a bassa densità di popolazione

0.9

TOTALE 336.0

Connecting Europe Facility 40.0 (+10 dal FC)

TOTALE 376.0

Σ=376,0 MLD

Page 32: IL FUTURO DELLA POLITICA DI COESIONE POST 2013 Cosa cambia dalle prime proposte A cura di Simonetta Fabris e Chiara RossettoGiugno 2012 Unità di Progetto

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19 Ottobre 2010: Budget Review10 Novembre 2010: 5th Cohesion Report11 Nov/21 Genn 2011: Consultazione pubblica31 Genn/1 Febb 2011: 5th Cohesion Forum

2011 (presidenza I semestre: Ungherese, II semestre: Polacca):•Entro giugno 2011: proposta di quadro finanziario pluriennale (QFP)•Tra 06 ottobre 2011: proposta di nuovo pacchetto legislativo per la politica di coesione

2012 (presidenza Danese/Cipriota):•Tra ottobre 2011 e gennaio 2012: al via il negoziato formale sul QFP e sui nuovi Regolamenti•14 Marzo 2012:

•prima bozza nuovo Quadro Strategico Comune•Corrigendum del pacchetto legislativo del 6 ottobre 2011

•Entro fine anno: approvazione definitiva QFP e Regolamenti

2013 (presidenza Irlanda/Lituania): •preparazione Contratto di partenariato e dei nuovi Programmi operativi

1 gennaio 2014 (presidenza Grecia/Italia): •inizio nuovo periodo programmazione

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