14
 anno VI   numero 16   estate 2011   G  r  a  n  u  l   u  s  ©  G  i   u  s  e   p   p  e  V  e  l   o  c  c  i  IV Simposio Internazionale di Omeopatia Italo-Brasiliana  Il ruolo della Medicina Omeopatica nelle Emergenze Sanitarie: metodologia e casistica clinica 16-18 settembre 2011  Assergi (  aq ) Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Laboratori Gran Sasso Sala Fermi  primo piano 2 Ministro Salute su Farmaci omeopatici 2 Omeopatia in numeri 3 Farmacovigilanza omeopatia e Societ 44 Il Comitato MNC e il deputato Scilipoti 5 Il Centro ospedaliero di Pitigliano omeopatia e ricerca 6 Granuli sotto esame (9^ parte) 10 “Oggi l’oscurantismo appartiene agli scienziati” – L. Montagnier omeopatia veterinaria 12 Inquinamento da farmaci e farmaco-resistenza 15 Ricordo del dott. F. Del Francia GLoSSario 18 Omeoterapie omeopatia neL monDo 21 Svizzera 21 Francia 21 Cuba – Arg entina che coS’22 Ignatia amara conSiGLi UtiLi 24 Campi elettromagnetici ravvicinati in questo numero Vuoi leggere gli altri numeri de il granulo? Vai sul sito www.fiamo.it, clicca su “rivista pazienti” e potrai le ggerli tutti, scaricarli e inviarli ad amici rivista offerta dalla FIAMO tramite:

il granulo16

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rivista di omeopatia

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a n n o V I    n u m e r o 1 6    e s t a t e 2 0 1 1  

IV Simposio Internazionale

di Omeopatia Italo-Brasiliana 

Il ruolo della Medicina Omeopaticanelle Emergenze Sanitarie:metodologia e casistica clinica 

16-18 settembre 2011 Assergi ( aq )

Istituto Nazionaledi Fisica NucleareLaboratori Gran SassoSala Fermi

'i$ ia#$

2 Ministro Salute su Farmaci omeopatici

2 Omeopatia in numeri

3 Farmacovigilanza

$e$aia e $cieN

44 Il Comitato MNC e il deputato Scilipoti

5 Il Centro ospedaliero di Pitigliano

$e$aia e 'ice'ca

6 Granuli sotto esame (9^ parte)10 “Oggi l’oscurantismo appartiene

agli scienziati” – L. Montagnier 

$e$aia +ee'i#a'ia

12 Inquinamento da farmacie farmaco-resistenza

15 Ricordo del dott. F. Del Francia

G$a'i$

18 Omeoterapie

$e$aia #e $#D$

21 Svizzera

21 Francia

21 Cuba – Argentina

che c$STM

22 Ignatia amarac$#iGi *ii

24 Campi elettromagnetici ravvicinati

in questo numero

Vuoi leggeregli altri numeride il granulo?Vai sul sito www.fiamo.it,

clicca su “rivista pazienti”

e potrai leggerli tutti,

scaricarli e inviarli ad amici

i$i!"a offe"a dalla FIAMO "ami"e:

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Undici milionigli italiani che costantemente,

prevalentemente o saltuariamente

si affidano a trattamenti

di Medicina Non Convenzionale

(appo"o e#i!pe! 2010)

 ??? 

Corrispondono al

18,5%della popolazione totale

(appo"o e#i!pe! 2010)

Secondo Istatle più diffuse sono: omeopatia (7%),

osteopatia e chiropratica (6,4%),

fitoterapia (3,8%)

e agopuntura (1,8 %)

(appo"o e#i!pe! 2010)

30 milai medici italiani che applicano,

costantemente o saltuariamente

l’omeopatia o le omeoterapie

(foN"e:omeoimpe!e)

Italia: farmacovigilanzaper i medicinali omeop

PVoglio sottolineare che nonostante

de quantità di confezioni vendute n

sono state segnalazioni di reazioni a

 gravi. Vale la pe na, infatt i, sottolin ea

anche i medicinali omeopatici sono

sti a farmacovigilanzaQO < F?=> , <=> $<< < =>< <?< <@ >==> =? >. P Ma n ello stes so te mp

dice che i medicinali omeopatici n

sono essere efficaci perché non co

no null'altro che acqua e zucchero

caso la sicurezza dei medicinali om

risiede proprio nella diluizione del

attivo. La dimostrazione sta anchesier di registrazione già presentati

Germania e Francia, nei quali le co

cazioni sono rarissime e quando p

riferibili all'1% dei casi. Vogliamo r

che in farmacia si possono compra

ramente farmaci, senza prescrizio

ca, che hanno effetti collaterali an

 gravi , come ci r icorda costa ntem en

pubblicità? ".(8+:24 ' 2011 > ;;;.+6+

.8''@+6++.8)

3% l’annoquota di crescita del mercato

dell’omeopatia e omeoterapie,

in minima parte dovuta

 ad au mento d ei p rezzi

(foN"e:omeoimpe!e)

 ??? 

310 milioni di euroil fatturato annuo

delle aziende italiane

del settore

(foN"e:omeoimpe!e)

 ??? 

oltre 27 milionile confezioni vendute

in farmacia nel 2010

(foN"e:omeoimpe!e)

? =: >><; ==><, Ippocrate e Galeno,

<> >>< a (F'); == =><: Farmacia ,

<= => i=(+ Sa=>).

 2 il granulo'i$ ia#$ 'i$ ia#$

#.16 e ae 2011

7 aprile / '= ?S-><< c<, . ?> <<> <>>@ 92/73 cee,<>Si> 1995,< =>> =>S>> =? <?=> =?-< >P proprio per garantire la circolazio-ne, nell’ambito dell’Unione europea,di prodotti sicuri in quanto l’omeo- patia era praticata e riconosciuta inalcuni Stati ma era solo tollerata inaltri Stati… il requisito della sicu-rezza è attualmente insito nei requi-siti che il medicinale omeopatico

deve possedere per avere la procedura semplificata alla registrazione Q.a?=> <?< == -< Pi farmaci ommini!ra!i per #ia orale o e!erna O ><-> == @< <-?< => O non devonoavere delle indicazioni specifiche sul-l’etichetta e devono avere un grado di diluizione tale da garantirne la sicu-rezza. Questi requisiti di sicurezza devono essere dimostrati dal richie-dente Q. i =>< F <<-> <>> > < = =>>=> <-

@ <> SaiFa < = < @@<= <@?>,@?> >>>>, >>@>? =?< ?>@ =?-<. i, =>< ?@?> P ornire un’ulteriore rassicura-zione e cioè che i prodotti omeopatici sono registrati solo e unicamente se è dimostrata la sicurezza del prodotto,anche sulla base di studi sperimentali di tossicità e ciò a dimostrazione del requisito di innocuità Q.(8+: ;;;.8*''8'. 8)

il granulo

Il Ministro della Salute sui medicinali omeopatici /2

Il Ministro della Salutesui medicinali omeopatici

30 Marzo / i =>< ?>F<<? F ?> < ? ?@ == <>?< <-?>: classe “O”, <?<> - >. S>@, ? <- <> H > SaiFa (ai> F<), H ?<>>@ ?< <> Si>. Sa <= > = @<, <@, e?< < <>> ><=><> ?>? <=>,<?< ?>> = < < ><. &?, > ><< <>?< <-?> =< < <@ >< #.

=>< == P$Q @< <><: P la tutela e la totale sicurezza che si deve realizza-re sia con studi tossicologici adeguati sia coninformazioni che sono apposte sulla confezione,in quanto questi prodotti non possono avere bugiardino per legge, dove venga indicato conchiarezza che si tratta di medicinali che nonhanno indicazione particolare, ma soprattutto perché non ci s ono stati stu di controllati alla base Q. i =>< , ><, =>> <>> > <- < >< ?< <- ==> < -< =?< < ?>.(8+: ;;;.8*''8'. 8/+='-+- '6'/)

il granulo

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#.16 e ae 2011

Lo scorso Febbraio ha preso il via l’attività degli ambulatori di

Omeopatia, Agopuntura – cui siaggiungerà quello di Fitoterapia - pres-so il Centro Ospedaliero di Pitigliano(Gr). L’iniziativa è stata resa possibile

dalla Legge Regionale n.9 del 2007 chericonosce come medicine del ServizioSanitario Toscano l’omeopatia, l’ago-puntura e la fitoterapia. La possibilità 

dei cittadini di usufruire di servizi

ambulatoriali di tali Medicine NonConvenzionali (MNC) è stabilita da unprogetto sanitario realizzato dalla 

Regione Toscana e dall’ASL 9 diGrosseto. Tale programma prevede unapproccio interdisciplinare tra medici-na convenzionale e alcune forme di

medicina non convenzionale “ finaliz-zato alla scelta terapeutica più appropriata 

ed efficace in termini di qualità della vita,benessere e salute ”. I cittadini potrannoscegliere di usufruire di tali servizi conpartecipazione al ticket, salvo che nonabbiano diritto all’esenzione.

I promotori dell’iniziativa sono convin-ti della necessità di complementare eintegrare le MNC nell’ambito della medicina convenzionale, soprattutto

nel trattamento delle malattie croniche.Il progetto da poco iniziato oltre all’at-tività assistenziali avrà finalità di ricerca.Un campo di ricerca riguarderà i risul-

in pazienti oncologici. I rinfatti, sentito il parere dei me

hanno in carico, potranno dintegrare la terapia convenzionMNC.

tati dell’integrazione della 

MNC nel trattamento diricoverati affetti da: esiti ditraumi e ictus, dolore cro-nico, allergie, asma, effetti

collaterali da chemioterapia 

$e$aia e $cieN

 4 il granulo

Le recenti esternazioni pubblichedel deputato Scilipoti

Domenico ci obbligano, a tutela dei pazienti e dell’onorabilità e serietà della nostra professione, a una decisa enettissima presa di posizione che disco-

nosce qualunque pretesa del suddettodeputato di rappresentanza del movi-mento delle Medicine Tradizionali eNon Convenzionali in Italia.

Le sigle che costituiscono il Comitato

Permanente di Consenso eCoordinamento per le Medicine

Non Convenzionali in Italia, che com-

prendono le più rappresentative associa-zioni di medici di tutte le MNC classifi-cate dalla Federazione Nazionale degliOrdini dei Medici Chirurghi e degli

Odontoiatri, dei professionisti delle pro-fessioni sanitarie primarie dell’Osteopatia e della Chiropratica, e dei pazienti che a questo mondo si rifanno, si dissociano

dai contenuti, oltre che dalla forma, delleaffermazioni del deputato, non ricono-scendogli alcun titolo, né delega, né dirit-to a rappresentare con autorevolezza,

cina, aperta a tutte le componenti sanita-rie, nelle sedi rappresentative della Professione medica (FNOMCeO e Ordini Provinciali), presso le Istituzioni della Repubblica sia nazionali che regio-nali e territoriali, nonché nei confronti delle Associazioni dei cittadini”.

a!!oCia&ioNi adeeN"i al Comi"a"o:

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verità e competenza le istanze dei mediciche queste discipline esercitano con com-

petenza, in scienza e coscienza, e deipazienti che a queste discipline ricorronocon beneficio per la loro salute.Considerano pertanto anche immotivata 

e ingiustificata, visto il suo ruolo dideputato nella vigente Legislatura, la sua recente nomina a “Esperto per la Medicina Complementare del Consiglio

Superiore di Sanità”, ruolo esclusiva-

mente tecnico e competenziale per ilquale sono richiesti requisiti che il depu-tato non possiede se non per autorefe-

renziale investitura.

Milano, 07.05.2011

La Coordinatrice,Dott.ssa Antonella Ronchi Coordina!rice@Comi!a!oMNC.org

Il Comitato è stato costituito venerdì 5dicembre 2003 a Bologna tra i firmata-ri del Documento di Consenso sulle MNC in Italia sottoscritto alla Conferenza di

Consenso sulle MNC in Italia tenutasia Bologna il 20 ottobre nell’ambito del43° Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria.

Successivamente altre associazioni hannochiesto di sottoscrivere il Documento diConsenso, al cui contenuto si rimanda, esulla base di esso di aderire al Comitatoper realizzarne i contenuti.

Dal Documento di Consenso, ultimocomma. “Il Documento di Consenso,condiviso dai rappresentanti autorevoli delle discipline non convenzionali inItalia qui convenute e da medici e ricer-catori esperti della materia, intende costi-tuire il presupposto per una continuità di azione unitaria in tale settore della medi-

$e$aia e $cieN

Comunicato stampasulle affermazionidel duputato Scilipoti Domenico

c$ia$ e'a#e#e Di c$#e#$e c$$'Di#ae#$ e' e eDici#e

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Pitigliano: Centro Ospedalierodi Medicina IntegrataIn provincia di Grosseto la prima struttura del genere in Italia 

mediCo Chi#go

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 6 il granulo

I primi due lavori scientifici menzionati in questo numero, insieme allo studio del 

 prof. Montagnier di cui si scrive in altroarticolo di questo giornale, appartengonoa quel filone della ricerca di base che ha come scopo non l’accertamento dell’effica-cia clinica di un determinato medicinale omeopatico né la validità della metodolo-

 gia clinica omeopatica rispetto a una qualche patologia, bensì la dimostrazione o negazione di un qualche effetto biologi-

co di sostanze preparate secondo il meto doomeopatico di diluizione/dinamizzazio-ne. In altre parole, tali studi mirano ad accertare o escludere che le preparazioni omeopatiche, diluite e dinamizzate, siano“acqua fresca.” È altrettanto vero che spes-so proprio dalla ricerca di base si traggonoidee e spunti per successive ricerche incampo clinico permettendo il progressodella scienza medica. Il terzo lavororiguarda l’applicazione dell’isoterapia (vedere Glossario in questo numero) nel-l’avvelenamento da sostanze tossiche; il quarto conferma l’efficacia di medicinali omeopatici sulla crescita delle piante, nel caso specifico della menta … in barba al luogo comune che vuole l’omeopatia essere al massimo un effetto placebo.

il granulo

1) Il ruolo del sistema immunitario neiprocessi che portano alla patologia 

emerge con sempre maggiore evidenza nella ricerca scientifica. Non tutti sanno,però, che le sostanze regolanti la risposta immune agiscono molto spesso nelnostro organismo a concentrazioni –

meglio, diluizioni - simili a quelle omeo-patiche. Un recente studio pubblicato suuna rivista specialistica non omeopatica tratta l’uso sperimentale di queste

sostanze a concentrazioni molto basse,simil-omeopatiche, per la terapia di una patologia frequente e diffusa comel’asma allergico. Low dose oral admi-

bronco-alveolare che serve per valutarela presenza di una reazione di tipo aller-

gico evidenziando la scomparsa dellealterazioni tipiche collegate all’asma bronchiale. L’interesse dello studio èanche nell’aver verificato l’azione di pre-

parazioni di IL-12 e IFN-gamma nonsolo diluite ma anche sottoposte a scuo-timenti proprio secondo il procedimentodi fabbricazione dei medicinali omeopa-

tici: è stata verificata l’esistenza di attivi-

tà biologica fino a concentrazioni dell’or-dine di  fentigrammi  (10-15). Dunque,anche il mondo della ricerca ufficiale si

sta aprendo alle possibilità terapeutichedi sostanze biologiche che sembrano

nistration of cytokines for treat-

ment of allergic asthma

(Somministrazione orale di basse dosi di citochine per il trattamento dell’asma allergico) di Gariboldi S. et al. pubblica-to su Pulmonary Pharmacology &

Therapeutics (2009) 1–14. doi:1 0 . 1 0 1 6 / j . p u p t . 2 0 0 9 . 0 5 . 0 0 2 .L’interleuchina 12 (IL-12) e l’interferone 

 gamma (IFN-gamma) sono due delle

principali molecole coinvolte nella rispo-

sta del nostro sistema immunitario, ma l’utilizzo terapeutico a dosi normali ègravato da molti effetti collaterali. La 

somministrazione di queste molecole a diluizioni molto basse, dell’ordine dei

 picogrammi (10-12) corrispondenti a una 6CH omeopatica, o a diluizioni ancor

più spinte ha determinato la scomparsa dell’iperattività bronchiale e ristabilitoun equilibrio della risposta immunitaria Th1/Th2 (vedi box) Questa capacità 

delle concentrazioni omeopatiche  di talimolecole è stata confermata dall’analisiistologica dei tessuti polmonari e dalla conta delle cellule del liquido di lavaggio

$e$aia e 'ice'ca

#.16 e ae 2011

agire in modo molto simile alle diluizio-ni/dinamizzazioni omeopatiche. Pur

essendo uno studio che si basa su un’iso-terapia e non sull’omeopatia propria-mente detta (vedere box e Glossario inquesto numero) è parso interessante evi-

denziare come molecole che svolgono unruolo così importante nel nostro organi-smo, agiscono nello stesso ambito diconcentrazioni di medicinali omeopatici.

2) Le molecole che regolano il sistema immunitario possono, inoltre, avere unruolo centrale nel determinare un’in-

fiammazione cronica di basso grado,che potrebbe essere importante nella genesi delle malattie croniche. Questo èil tema di un recente articolo di Adler

UC. Low-grade inflammation in

chronic diseases: An integrative

pathophysiology anticipated by

homeopathy? (Infiammazione di basso grado in patologie croniche: una 

 patofisiologia integrativa anticipata dal-l’omeopatia? ) pubblicato su Med

Hypothes (2011), doi: 10.1016/

 j . m e h y. 2 0 1 0 . 1 2 . 0 1 9 .Un’infiammazione cronica dibasso grado sarebbe presente inmolte delle patologie croniche

così diffuse nella nostra epoca.Tale infiammazione potrebbeessere sostenuta dalle citochine (molecole che, come quelle del-

l’articolo precedente, sostengo-no i messaggi della risposta immune del paziente)Nell’articolo sono citate, adesempio, le alterazioni delle

citochine presenti in patologiecroniche come: l’asma, l’emi-crania, la dermatite atopica,l’arteriosclerosi, l’ipertensione,

la gastrite da H. pylori , le pato-logie reumatiche autoimmunifino a patologie psichiatrichecome la depressione maggiore o

mondo della ricerca ufficiale

no, dunque, ipotesi che corrisp

ciò che Hahnemann aveva eoltre due secoli fa.

3) La ricerca può aprire delleve di possibile utilizzo di momeopatici per affrontare unblemi più rilevanti dei nostri

effetti dell’inquinamento amUn’interessante ricerca che eveffetti benefici dei rimedi ometali circostanze è stata pub

Evidence-Based Comple

and Alternative Medicin

2011, Article ID doi:10.1093/ecam/nep122 d

la schizofrenia bipolare. L’articolo inquestione è a maggior ragione interes-

sante giacché si riallaccia direttamentealle ipotesi di Hahnemann, il fondatoredell’omeopatia, sulla genesi delle malat-tie croniche. La presenza di un’alterazio-

ne sistemica e progressiva sottostantediverse patologie croniche, ciò cheHahnemann definiva con il termine“psora”, è, infatti, confermata dalla pre-

senza in molte di queste patologie di

un’alterazione delle molecole alla basedella regolazione della risposta immune.L’esistenza di un’infiammazione cronica 

di basso grado in tali patologie cronicheinduce a una riflessione sull’uso dei far-maci antinfiammatori che potrebbero,secondo questa ipotesi corrispondente

alla teoria di Hahnemann, produrre uneffetto contrario favorendo l’esacerbazio-ne dello stato infiammatorio e l’appro-fondimento della patologia. Alcuni

esempi sono citati nell’articolo come la cosiddetta “marcia atopica”, cioè il pro-gressivo passaggio dalla dermatite alla rinite e infine all’asma. Anche nel

$e$aia e 'ice'ca

Isoterapia. ?< == =>> <

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i 3.12.84,40 >> = >,?<?=> < <=> * c<,?=< 25.000 <=, >< 2 <@< <@ <==>> S>.

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Granuli sotto esameLa ricerca in Omeopatia nelle pubblicazioni scientifiche Nona parte #*#i$ chia'aiDa

mediCo-Chi#go omeopa"a

Risposta TH1/TH2

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il granulo

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 8 il granulo

Rahman Khuda-Bukhsh A Follow-Up

Study on the Efficacy of the

Homeopathic Remedy Arsenicum

album in Volunteers Living in High

Risk Arsenic Contaminated Areas.

(Studio di controllo dell’efficacia del rime-dio omeopatico Arsenicum album involontari residenti in aree esposte ad altorischio di contaminazione da arsenico).La ricerca è stata svolta condotta in aree

contaminate da arsenico in India: l’uso

del rimedio omeopatico  Arsenicumalbum, somministrato alla 200CH una volta a settimana in 130 volontari resi-

denti nell’area contaminata, ha permes-so la riduzione della quantità di Arsenico presente nel sangue e nelleurine dei soggetti che assumevano il

rimedio. Inoltre, i volontari hanno regi-strato un miglioramento della sintoma-tologia legata all’intossicazione arseni-cale: bruciore gastrointestinale, dolori

articolari e muscolari, anche alcuni tipi-ci sintomi cutanei. Le condizioni gene-rali di salute e l’appetito sono, di conse-

vegetale costituisce la cosiddetta  AgroOmeopatia (di cui abbiamo discussoin un articolo sul Granulo n. 13). Una ricerca recente in questo campo è stata 

pubblicata da Bonato C.M. et al suActa Scientiarum. Agronomy DOI:10.4025/actasciagron.v31i1.6642Homeopathic drugs Arsenicum

album and Sulphur affect the

growth and essential oil content in

mint (Mentha arvensis L.)  I medici-nali omeopatici Arsenicum album e Sulphur influiscono sulla crescita e il conte-nuto di oli essenziali nella menta  Menta arvensis L.). Esso dimostra agli scetticiche i rimedi omeopatici funzionano

anche sulle piante. In questo articolo sivalutano gli effetti di Sulphur e Arsenicumalbum, testati in 4 diluizioni/dinamizza-zioni omeopatiche (6,12, 24,30 CH) su

comuni piantine di menta.Somministrandoli una volta a settimana per 98 giorni si modifica il contenuto dioli essenziali presenti nelle piante, oltre adinfluenzarne la crescita. Sulphur aumenta 

il contenuto di oli essenziali in misura maggiore di Arsenicum album ed entram-bi influenzano la velocità di crescita dellepiantine in modo dipendente dalla dilui-

zione/dinamizzazione utilizzata. Apparemolto difficile invocare l’effetto placeboin ricerche di questo tipo.

guenza, migliorate. Anche l’analisi divalori nel sangue, alterati prima del trat-

tamento con Arsenicum, ha documenta-to miglioramento. In 37 volontari disesso maschile e 19 di sesso femminile incui si era riscontrata la presenza di posi-

tività degli anticorpi antinucleo (anti-corpi spesso presenti in patologieautoimmuni) prima della somministra-zione di Arsenicum album, i valori anti-

corpali sono diventati negativi andando

di pari passo con il miglioramento didolori osteoarticolari e muscolari. Lostudio sembra suggerire che, in un’epo-

ca in cui l’inquinamento ambientale èun grave problema mondiale, l’omeopa-tia (o una sua derivata quale è l’isotera-pia) può essere di aiuto nel disintossica-

re i nostri organismi dai veleni con cuiveniamo in contatto.

4)Un altro interessante campo di ricerca 

è quello che indaga sugli effetti biologicidei rimedi omeopatici sulle piante: l’uti-lizzo dei rimedi per la cura del mondo

$e$aia e 'ice'ca

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SEGUE / omeopa"ia e iCeCa›

La medicina naturaleraccontatadagli specialisti

Sul primo numero

Il dossier sui problemi legatial Ritorno dalle vacanzecon i consigli di esperti in agopunturaomeopatia, nutrizione naturalee floriterapia.

L’approdo all’omeopatia

La storia millenaria dell'Ayurved

Guida alla scelta ai prodottia base di mirtillo

Le virtù delle mandorle,alimento completo

Il mistero svelatodelle proteine vegetali

Guida alla lettura dell'etichettadei fitocosmetici

Gli esordi dell'oligoterapia

E poi rubriche di aromaterapia, erboristeria

"vintage", omeopatia veterinaria,

pronto soccorso omeopatico, nutrizione natu

per i più piccoli, le ricette dell'erborista,

novità librarie e altro ancora.

  I  n e d

  i c o  l a

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#.16 e ae 2011

lettuale. E morto senza aver portato a ter-mine il suo lavoro, rifiutato dai comitati scientifici, anche francesi. E allora mi viene in mente Galileo. Solo che, in questocaso, non si tratta di oscurantismo religio-so, ma scientifico. Perch' q"ando con-#olgi le conce%ioni com"ni, non appe-na cambi "n paradigma, ono g"ai.Quando chiedevano a Max Plant, Nobel tedesco per la Fisica, come aveva fatto a convincere il mondo scientifico, i colleghi,della sua Teoria dei Quanti, “semplice”,rispondeva, “ho aspettato che fossero morti tutti”. “ (da L. Putti, la Repubblica,pag.44, 5 Giugno 2011).Vale la pena, allora, informarci un po’di più sugli studi cui si fa cenno nell’in-

tervista.Presso l’università Jiaotong di ShangaiMontagnier dirige un gruppo di ricerca che studia le onde e le tracce elettroma-gnetiche lasciate da soluzioni acquose di

DNA: lo studio è diretto a individuarele basi teoriche e le possibili applicazio-ni in medicina di tale fenomeno.Nel Gennaio 2009 ha pubblicato un

articolo dal titolo: “Elec!romagne!icSignal Are Prod"ced b$ Aq"eo"Nano!r"c!"re Deri#ed fromBac!erial DNA Seq"ence”  (Segnali

In sintesi, lo studio descrive un

del DNA prima sconosciuta: la sequenze di DNA batterico donde elettromagnetiche a bassa cui segnali persistono anche a

diluizioni acquose della soluziondiluizioni alla 10-18 (corriapprossimativamente a una omeopatica 9CH). Tale capac

comprovata per ceppi di  M pirum e del ben più noto Escheinoltre, studi preliminari indanche il materiale genico (RNA

(virus dell’AIDS), del virus del A e dell’Epatite C possiederebbsa proprietà. Analoga capacità di generare campi elettromagn

be riscontrabile nel plasma daffette da morbo di Alzheimer,Sclerosi Multipla e Artrite RCiò consentirebbe di svilupp

diagnostici basati sulla capacitàre e decifrare” i segnali elettremessi dal DNA (e dal RNA vrestano nell’acqua biologica pcorpo umano. Sono osservazio

nari di grande interesse: apronocampo di ricerca che supera i su cui si basano le attuali cscientifiche in campo biologico

sta come soluzioni di sostanze te, e dinamizzate, di sostanze bero per niente “acqua fresca”

elettromagnetic prodotti da nanostruttu-re acquose derivate da sequenze di DNA batterico) – Interdisciplinary Sciences.Comput Life Sci (2009) 1: 81-90.

a*aiN

 10 il granulo

Il duro e amaro giudizio è statoespresso da Luc Montagnier, scopri-

tore del virus dell’AIDS e PremioNobel per la Medicina nel 2008, inun’intervista concessa a Laura Putti epubblicata a pag. 44 de la Repubblica del 5 giugno 2011.Il granulo aveva in passato dato spazio alleposizioni aperte e non aprioristicamentescettiche (in stile Garattini) del premio

Nobel riguardo all’Omeopatia nel nume-

ro 10, estate 2009, in un articolo cheaveva come titolo la frase “L’assenza di una prova non è la prova di un’assenza ”tratta dal suo ultimo libro pubblicato inItalia “La scienza ci guarirà”.In quell’articolo del n.10 riportavamodue frasi riferite all’omeopatia prese dal

citato libro: “Come si fa ad affermare categoricamente che questa forma di medicina non presenta nessuna efficacia solo perché non siamo in grado di spiegar-la? ” “Smettiamola di rifiutare tutto ciòche non siamo in grado di capire, e per 

eccentrico, di osare l’inosabile. “Perché crede che abbia pubblicato i miei esperi-menti in corso su una rivista scientifica cinese?Perché quelle europee o americane avrebbero tirato fuori le pistole.” 

 Avrebbero gridato allo scandalo. Da alcu-ni anni, infatti, il professore basa i suoi studi e i suoi esperimenti sulla teoria della “memoria dell’acqua”. La applica a tutte le sue ricerche. Scoperta nel 1988 da 

 Jacques Benveniste (vedere box) - lo scien-ziato francese morto nel 2004 e al centro di un violento discredito scientifico - questa teoria suppone che l’acqua conservi la memoria delle sostanze che ha contenuto;che la conservi anche dopo infinite dilui-zioni e, quindi, dopo la scomparsa di que-

ste sostanze dalla soluzione acquosa. ) il principio dell(omeopa!ia. (il grassettoè del sottoscritto) In alte diluizioni acquose il DNA (acido desossiribonuclei-

co, il portatore dell’informazione geneti-ca – NdR) provocherebbe delle onde elet-tromagnetiche, aprendo così la strada a unsistema rivelatore, altamente sensibile, di infezioni croniche umane e animali.“Tempo fa avevo fatto un progetto, ma il Consiglio superiore della ricerca lo ha rifiutato. Appena sentono il nome di Benveniste sono presi da un terrore intel-

 giunta a discapitodel paziente ”.

Più di recente, nelDicembre 2010( S c i e n c e ,24.12.2010), in

u n ’ i n t e r v i s t a  M o n t a g n i e rdichiarava: “I can’t say that homeopa-thy is right in

everything. What I can say now is that the high dilutions are right. Highdilutions of some-thing are not noth-ing. They are water structures whichmimic the original molecules .” (“Nonsono in grado di affermare che l’omeo-patia funzioni in ogni situazione. Ciòche, ora, posso affermare è che le altediluizioni funzionano. Le alte diluizioni

di un qualcosa non sono il niente. Sonostrutture di acqua chemimano le molecole d’ori-gine”).

L’intervista concessa all’autorevole quotidianonazionale ci fornisce lospunto per tornare sull’at-

tività più recente delloscienziato, ma prima val la pena riportare ampi brani

dell’intervista.Dopo aver riepilogato levarie attività svolte inCina, Camerun, StatiUniti, la collaborazione

con l’Unesco e anche conl’Università di Tor Vergata di Roma, l’intervistatriceci informa che

Montagnier resta: “Unoscienziato “scomodo”, unoche pensa con la sua testa,anche a rischio di apparire 

a*aiN

ie'$ G*iamediCo-Chi#go omeopa"a

Montagnier:un Nobel per l’Omeopatia“Oggi l’oscurantismo non appertiene alla Chiesa ma agli scenziati” 

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 Jacques Benveniste. <<>-< <=,=<>< R70 aF(>>< >>@ ><),<>>-< 1980 1993S*> 200 Si=<(i=>>?> #> > > '< ) = ?@ S-? < .i 28G? 1988 ? =? #>?<,? ?> <@=> => , ?articolo dal titolo “Degranulazioni dei basofili 

umani, indotta da alte diluizioni di un anti-siero

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il granulo

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Ultim’ora

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Workshop DICE2010, IOP Publishing

waves and water” - L. Montagnier, J. A

Del Giudice, C. Lavallee, A. Tedeschi a

Vitello - Journal of Physics: Conference

306 (2011) 012007 doi : 10.1088/1

6596/306/1/012007 .S<> H =< => >>://=..</1742-6596/306/1/012007c=?>< S=<> P?>Qc<<< < 24.7.2011(AAA.<<<.>/=?>): <

 Memoria de ll’acqua, si riac cende il d

l’omeopatia – Il Dna emette e trasm

segnali elettromagnetici di bassa freq

soluzioni acquose altamente diluite.

5/9/2018 il granulo16 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-granulo16 7/13

 12 il granulo

Se vi dicessero che anche nell’acqua da bere ci sono residui di farmaci,

forse pensereste che sia il solitoallarmismo di qualche ecologista estre-mista, invece è stato affermato in unseminario tenutosi nel luglio 2010 pres-

so la Scuola Internazionale AmbienteSalute e Sviluppo Sostenibile diFirenze. Nei giorni nostri, uomini eanimali assumono farmaci di ogni tipo

e in grandi quantità; ciò che pochi

sanno è che l’organismo elimina i resi-dui delle medicine con feci e urine eche tali residui sono ancora chimica-

mente attivi e, pertanto, potenzialmen-te dannosi per l’ambiente. La retefognaria purtroppo non trattiene questiresidui - per farlo i depuratori dovreb-

zioni degli animali cariche di residuifarmaceutici, spesso, concimano i terre-ni agricoli e che frutta, verdura e cerea-li li assorbono, ci rendiamo conto di

bero essere dotati diparticolari filtri

molto costosi – cosìle molecole attivedei farmaci vanno a inquinare laghi,

fiumi, falde acquife-re, mari, provocandoanche mutazionigenetiche negli orga-

nismi acquatici e

misteriose morie dianimali. Se pensia-mo a tutti gli alleva-menti intensivi che esistono e alle ton-

nellate di farmaci usati per evitare pato-logie infettive in uno stato di sovraffol-lamento; se consideriamo che le deie-

$e$aia +ee'i#a'ia

#.16 e ae 2011

quanto l’inquinamento da farmaco sia diffuso e peri-

coloso. L’OMS(Organizzazione Mondialedella Sanità) ha lanciato unallarme inquietante: alcuni

batteri stanno diventandosempre più resistenti ai far-maci, cosicché le malattieda loro provocate rischiano

di non essere più curate con

efficacia. Gli antibioticihanno salvato molte vite inpassato, ma ora si rischia di

ritornare all’epoca in cuinon esistevano ancora e tor-nare a morire di nuovo dimalattie che credevamo di

no le prescrizioni di antibioveramente necessari evitand

per esempio, nelle sindromi ddamento o influenzali.L’omeopatia s’inserisce a pien

questo contesto in quanto i momeopatici sono privi di residsostenibili. Molti studi scienstati fatti sull’efficacia del tromeopatico sia sull’uomo sia

mali. Negli articoli dell“Granuli sotto esame” de il grnumero 8 in poi, troverete i rscientifici di studi effettuati c

do antibiotici e omeopatia: pgerli sul sito www.fiamo.it cli“rivista per pazienti”.

aver sconfitto una volta per tutte. L’OMS sostieneche la resistenza agli anti-

biotici, ma anche agli anti-parassitari e agli antivirali,è in aumento soprattutto a causa dell’uso eccessivo

che se ne fa nei paesi ricchie per l’uso incompleto eimproprio (cioè a dosi ina-deguate, per poco tempo o

con somministrazioni irre-golari) nei paesi poveri. Ilconsumo involontario einconsapevole di residui di

farmaci e antibiotici con-tenuti nelle carni e altrialimenti rischia, dunque,di selezionare batteri resi-stenti ai farmaci stessi, con

la conseguenza che nonpotremmo più servirceneper curarci, nel caso chequegli stessi batteri fossero

causa di malattia. L’OMSè stata costretta ad appel-larsi ai medici dei paesisviluppati affinché riduca-

$e$aia +ee'i#a'ia

Inquinamento da farmacie farmacoresistenza ca'a De Be#eDici

mediCo-$e"eiNaio omeopa"a

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#.16 e ae 2011

Luglio 2011: non sarà facile dimentica-re questo mese in cui, a distanza di 7

giorni uno dall’altro, due grandi faridella mia formazione omeopatica sisono spenti per sempre: Franco DelFrancia, il 6, e Zalman J. Bronfman, il

13. Italia e Argentina, unite anche inquesta triste circostanza, come lo sonosempre state nella Scuola Superiore Internazionale di Omeopatia Veterinaria Rita Zanchi , che ha sede in Cortona,

fondata e diretta proprio da DelFrancia.Egli è stato il primo e fondamentale

maestro per me e per una miriade diVeterinari italiani, molti dei quali oggirappresentano la creme dell’Omeopatia Veterinaria e ricoprono incarichi

importanti nell’ambito delle varie orga-nizzazioni e società del mondo omeopa-tico, nazionale e internazionale.Franco era un toscano “tagliato con la scure”: quando doveva dire qualcosa lo

faceva senza tanti fronzoli e inqualche occasione sembrava burbero e insensibile. Glieloho detto direttamente

tante volte: “ Mi sembri il  gufo Anacleto! ”, lui mi pun-tava gli occhi in faccia e poici facevamo una risata. In

certi momenti di particolareeccitazione o contrarietà, infatti,aveva lo stesso sguardo, lo stesso cipiglio

e la stessa mimica del famoso personag-gio della Spada nella Roccia  di WaltDisney e, proprio come Anacleto, aveva la grande dote di saper insegnare, conarte e nobiltà.

Seguire le sue lezioni era come assisterea una pièce teatrale di grande successo:istrione, affascinante, ammaliatore,colto, molto colto, e non solo nelle

materie inerenti all’Omeopatia.Quando l’argomento si prestava,richiamava a proposito e con enormedisinvoltura citazioni di letteratura,

sta che gli ho fatto nel 2007 eta nel n. 36 della rivista

Omeopata  (www.fiamo.it) “Sotto il sole della Toscana”.Qui ho voluto ricordarlo com

dano gli amici, le persone cbene, che hanno impresso uindelebile nella tua esistenza.Ciao Franco, speriamo di av

qualche conto in sospeso, non ci incontreremo più e svero peccato!

opere, libri, personaggi stori-ci. Altri momenti imperdibili

di Franco Del Francia eranoquelli a tavola, dove si distin-gueva come formidabileintrattenitore con barzellette,

aneddoti e storielle varie:risate garantite e irresistibilesimpatia. Era anche un fortemangiatore e cultore di grap-

pe. Riguardo a complimenti

non era molto generoso,tranne che verso gli allievi perincoraggiarli e mantenere alta la carica e

la voglia di imparare, ma ai docenti della sua scuola non ne faceva quasi maidirettamente, salvo manifestare la sua approvazione dimostrandosi d’accordo

su un determinato argomento.Franco Del Francia era personaggioconosciutissimo nell’ambiente veterina-rio omeopatico e non, ma per chi nonfosse molto informato, credo che le

altre facce del maestro, quelle piùinerenti all’Omeopata, siano

meglio descritte nell’intervi-

$e$aia +ee'i#a'ia

Franco Del Francia,il primo Maestro a#D'ea B

mediCo-$e"eiNaio

F< D F<

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 16 il granulo

Franco Del Francia, l’uomo che ha fondato, promulgato e rappresen-

tato l’Omeopatia Veterinaria inItalia negli ultimi 50 anni, si è spentonella sua Foiano (Ar) dopo una lunga malattia senza mai lamentarsi, con la 

dignità e la discrezione di sempre.Descrivere sinteticamente la mole delsuo lavoro è un’impresa.Per trent’anni ha organizzato, diretto e

insegnato: ha tenuto corsi di

Omeopatia Veterinaria in tutta Italia.Ventidue anni fa fondò con l’amico ecollega Mario Sciarri la prima Scuola di

Omeopatia solo per Veterinari In Italia:in 22 anni di vita la Scuola ha diploma-to centinaia di Veterinari italiani e stra-nieri. Franco Del Francia ha anche

scritto diversi testi di Omeopatia Veterinaria, è stato un precursore deitempi e ha instillato nei suoi allievi la mentalità scientifica anche in omeopa-tia: “Devi assolutamente documentare un caso clinico altrimenti hai persoun’occasione per convalidare l’efficacia dell’Omeopatia ”.E’ riuscito a realizzare, primo in

Europa, una serie di sperimentazionicon l’Istituto Zooprofilattico di Lazio eToscana nella terapia di conigli, ovinida latte, suini che hanno lasciato stupe-

fatti gli addetti ai lavori. L’efficacia tera-peutica del Rimedio Omeopatico nelleinfezioni si era rivelata perfettamentesovrapponibile al farmaco convenziona-

le ma, in più, senza creare resistenze,senza inquinare l’ambiente e con una riduzione dei costi sbalorditiva. I colle-ghi dell’Istituto Zooprofilattico furono

contagiati dal suo entusiasmo fino adapprofondire lo studio dell’Omeopatia.Con Maurizio Testadura, Paola Landi,Lorenzo Rossi e altri colleghi Del

Francia ha verificato l’efficacia della terapia omeopatica nel trattamentodelle più svariate patologie dei bovininegli allevamenti intensivi con successo.

che riteneva più valida ed efficace e più

vicina alla sua indole: pura, schietta,senza ombre di compromessi. Le amici-zie come le frequentazioni erano since-re: mai condizionate dall’opportuni-

smo, sempre vissute con spontaneità.La sua personalità era ricca e complessa:sorprendeva per sprazzi di spontanea ecalda umanità che permettevano di

intravedere, senza che si aprisse maicompletamente, una profonda sensibili-tà e una capacità di comprensione del-l’animo umano sbalorditive.

Franco Del Francia ci mancherà ancheper questo suo lato misterioso, insonda-bile: non si lasciava mai conoscere com-pletamente, ma ci consola la certezza 

che egli ha sempre parlato direttamenteal nostro cuore e nel nostro cuore rimar-rà per sempre.

Ha partecipato a numerosi congressinazionali e internazionali presentandolavori innovativi e suscitando plauso ericonoscimento delle sue capacità pro-

fessionali; ha spronato con successo l’ap-plicazione dell’Omeopatia anche nella cura degli animali da compagnia e ha formato la prima generazione dei

Veterinari che, poi, l’hanno affiancatonell’insegnamento.Toscano verace non poteva che essereappassionato e sanguigno. Amava econosceva l’Omeopatia, ne aveva verifi-

cato la profondità dell’efficacia clinica enon aveva mai accettato che fosse diffa-mata, si era trovato, fin dai primi t empi,a lottare per le sue idee e superare le

denigrazioni con gli argomenti più con-vincenti: i casi clinici risolti. Aveva ini-ziato con lo studio dell’omeopatia plu-ralista per poi passare alla scelta unicista,

$e$aia +ee'i#a'ia

Franco Del FranciaIl fondatore dell’Omeopatia Veterinaria in Italia  a*'$ D$Dei#i

mediCo-$e"eiNaio omeopa"a

F< D F<

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http://slidepdf.com/reader/full/il-granulo16 10/13

#.16 e ae 2011

b) MEDICINA ANTROPOSOFICA:

• la base teorica e il metodo clinico e

prescrittivo sono stati formulati ecodificati da Rudolf Steiner (1861-1925) a partire dal 1920 circa;

• utilizza medicinali omeopatici uni-

tari e complessi;• presuppone una formazione pro-

fessionale specifica.

c) OMOTOSSICOLOGIA:

• la base teorica e il metodo clinico eprescrittivo sono stati formulati dalDott. H. H. Reckeweg (1905-1985);

• utilizza medicinali omeopatici uni-

tari e prevalentemente complessi;• presuppone una formazione pro-

fessionale specifica.

d) COMPLESSISMO:

• è una terapia che limita la prescrizio-ne del medicinale complesso alla sem-

plice sindrome clinico-sintomato-

logica, senza esigere la persona-

lizzazione sul paziente;• non esistono una base teorica o un

metodo clinico e prescrittivo peculia-ri per il Complessismo: la prescri-

zione del medicinale complessoviene effettuata sugli schemi clinici

della Medicina Ufficiale, con le

stesse modalità del “farmaco”

ufficiale;• utilizza medicinali omeopatici

esclusivamente complessi, compostida più sostanze in schema fisso;

• NON presuppone una formazione

professionale specifica;

e) IMMUNOTERAPIA OMEOPATICA:

• è una terapia di modulazione del

Sistema Immunitario attraversosostanze attive sullo stesso derivate

dagli studi della Medicina Ufficiale;• utilizza medicinali esclusivamente

complessi con modalità sovrap-

ponibili al Complessismo;

G$a'i$ $e$aic$

 18 il granulo

Riproponiamo un documento della FIAMO sulla definizione di medicina 

omeopatica, medicinali omeopatici esulla classificazione delle Omeoterapie(già pubblicato su il granulo, n. 2/2006,pag.8).

La Medicina Omeopatica

L’Omeopatia è un metodo clinico eterapeutico basato sulla “Legge dei

Simili”, formulata dal medico tedesco

Samuel Hahnemann alla fine del XVIII° secolo, e sull’uso di medicinali

a “dosi infinitesimali”.

La Legge dei Simili afferma che è possi-bile curare e guarire un malato sommi-nistrandogli una sostanza che, in unuomo sano, riprodurrebbe i sintomi

caratteristici della sua malattia; e, infat-ti, il termine “Omeo-patia” deriva dalgreco “omoios” (= simile) e “pathos”(=sofferenza).

Nella pratica clinica omeopatica ilmedico, dopo aver comunque formula-to una diagnosi medica tradizionale,prende in considerazione la sintomato-

logia totale, psichica e fisica, del malatoe somministra il medicinale più “simile“ ai sintomi peculiari con i quali ilmalato manifesta la “sua” malattia: la 

terapia è pertanto strettamente

personalizzata.

La terapia omeopatica agisce in sintonia con la reazione naturale di difesa e di

riequilibrio dell’organismo, stimolan-dolo, e porta a un miglioramento o a una guarigione naturali, frutto della correzione dello squilibrio funzionale

che aveva portato all’affiorare dei sinto-mi di malattia.La Farmacologia Omeopatica è costi-tuita da una serie di medicinali chederivano dal mondo minerale, vege-

tale e animale. Ogni sostanza è stata singolarmente sperimentata sull’uomosano per evidenziarne i sintomi che puòprovocare. Il rimedio è somministrato

Di queste metodiche terapeutiche, alcu-ne esigono una peculiare e articolata 

formazione professionale, altre non la esigono.

a) MEDICINA OMEOPATICA:

• è l’Omeopatia classica sopra citata;• la base teorica e il metodo clinico e

prescrittivo sono stati formulati ecodificati da Samuel Hahnemann

(1755-1843) a partire dai primi annidel XIX° secolo;

• utilizza esclusivamente medicinali

omeopatici unitari; i medicinali

omeopatici unitari si riconosconoper essere “monocomponente”, con-tengono cioè una sola sostanza. Essisono indicati con il nome latinodella sostanza di partenza minerale,

vegetale, animale da cui vengonopreparati

• presuppone una formazione pro-

fessionale specifica.

al malato in dosi infinitesimali, otte-nute attraverso progressive diluizioni.

In virtù delle dosi infinitesimali ilmedicinale omeopatico è totalmente

privo di tossicità e di effetti colla-

terali: viene, infatti, normalmente uti-

lizzato anche in gravidanza e nella prima infanzia.

I Medicinali Omeopatici

Il “medicinale omeopatico” si definisce

solo in base al metodo di fabbricazione:la sostanza di base viene sottoposta a progressive diluizioni alternate a suc-

cussioni (la soluzione viene scossa e agi-tata più volte). I medicinali omeopaticipossono essere qualificati, secondo l’at-tuale legislazione, come “Unitari” o

“Complessi”.- Unitario: è il medicinale omeopaticoutilizzato nell’Omeopatia classica,contenente un’unica sostanza, già 

sottoposta a sperimentazione sull’uomosano; ovvero un qualsiasi medicinalefabbricato omeopaticamente, contenen-te comunque un’unica sostanza.

- Complesso: è il medicinale omeopa-tico composto da più sostanze, in for-

mulazione fissa.Nella legislazione italiana la prescri-

zione del medicinale omeopatico èconsiderata “atto medico” ed è riser-

vata esclusivamente ai medici, #e!e-rinari e odon!oia!ri.

Classificazione

delle “OMEOTERAPIE”

Dai tempi successivi alla nascita 

dell’Omeopatia, fino ai giorni nostri,sono comparsi molti altri tipi di

metodiche terapeutiche che si avval-gono della prescrizione di medicina-

li prodotti alla maniera omeopati-

ca, ma che hanno un loro sistema

teorico e clinico originale. Tali tera-pie hanno assunto nel tempo una più omeno definita identità.

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Glossario a pag. 16 del n.

15/2011 <=> =?-

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il granulo

5/9/2018 il granulo16 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-granulo16 11/13

 20 il granulo

• NON presuppone una formazione

professionale specifica.

f) ORGANOTERAPIA:

• la prescrizione del medicinaleOrganoterapico è mirata semplice-

mente sull’organo da trattare, coneffetto di stimolo o regolazione o

inibizione delle relative funzioni;• utilizza medicinali unitari, fabbri-

cati omeopaticamente a partire da

vari tessuti e organi; i medicinaliorganoterapici sono “monocompo-nente” come gli unitari della 

Omeopatia classica;• NON presuppone una formazione

professionale specifica.

g) ISOTERAPIA:

• è una terapia che non utilizza ilrimedio “simile (omoios)”, ma “identico (isos)”: si somministrano

cioè le stesse sostanze che

hanno provocato uno stato

patologico (ad esempio pollini,cibi non tollerati, etc) le quali, pre-

parate omeopaticamente, hanno uneffetto curativo;

• utilizza medicinali unitari e com-

plessi; il medicinale isoterapico è fab-

bricato, con formula particolare

per ogni paziente, in base alla ricet-ta del medico curante;

• NON presuppone una formazione

professionale specifica.

h) ALTRE OMEOTERAPIE:

• i medicinali omeopatici, unitari e

complessi, vengono utilizzati anchein altre metodiche di minoreimportanza, comunque NON

seguendo le modalità di prescrizio-

ne classica, NE’ avendo necessità diapprofondita e articolata forma-

zione professionale.

G$a'i$ $e$aic$

SEGUE / glo!!aio omeopa"iCo›

#.16 e ae 2011

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(8+:l+ + + > 17.1.2011)

il granulo

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il granulo

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i medici si formeranno anchealla medicina complementare

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il granulo

5/9/2018 il granulo16 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-granulo16 12/13

 22 il granulo

L’Ignatia amara è una pianta asia-tica, delle Filippine in particola-

re, introdotta in Europa dalgesuita tedesco Kamell alla fine del1600, che le assegnò il nome del fonda-tore del suo ordine ecclesiale,

Sant’Ignazio di Loyola. Nota anchecome Fava di S. Ignazio, appartieneall’ordine botanico delle Loganacee , sipresenta come una liana con foglie

ovali, dai fiori a corolla di colore bian-

co, il frutto contiene semi di dimensio-ni pari a quelle di una nocciolina che, a loro volta, contengono stricnina di

sapore amarissimo (strychnos = amaro):da qui il nome di Ignatia Amara. La stricnina è stata isolata per la prima volta nel 1818 proprio dai semi di

Ignatia ; in seguito fu estratta anchedalla Nux vomica, altra pianta dalla quale è preparato un rimedio omeopati-co (vedi il granulo n. 9). La stricnina provoca nell’organismo eccitazione del

sistema nervoso con spasmi, contrazio-ni, convulsioni. La sua azione si esplica principalmente sul midollo spinaleattraverso il quale provoca contrazioni

sete durante il brivido e non durante la 

febbre;febbre alta e desiderio di coprirsi;faccia rossa quando rabbrividisce;la tosse invece di alleviare lo stimolo alla 

gola, lo peggiora;più tossisce più desidera tossire.Il paziente Ignatia è facilmente miglio-rato da attività che lo distraggono dai

suoi sintomi.Ignatia è indicata anche in età pediatrica:adatto a bambini nervosi e irritabili, utilenei ragazzi con improvviso calo del ren-

dimento scolastico o che sono diventatiimprovvisamente timorosi e insicuri.Grazie alla sperimentazione omeopatica questa pianta è diventata un medicinale

omeopatico le cui grandi capacità tera-peutiche sono state testimoniate, inquasi due secoli, dalla moltitudine dipazienti che ne hanno beneficiato e dai

medici omeopati che, con le loro osser-vazioni cliniche, ne hanno perfezionatole indicazioni e modalità di uso.

che assumono il carattere di contrazionitetaniche, che si estendono a tutti i

muscoli dello scheletro; l’apparato circo-latorio subisce vasocostrizione con iper-tensione e aumento del battito cardiaco,in seguito si ha un’azione vasodilatatri-

ce. L’uso popolare dell’Ignatia era limi-tato al trattamento di difficoltà digesti-ve. Il primo a sperimentarlo su soggettisani, secondo le attente procedure della 

sperimentazione farmacologica omeo-

patica, è stato Hahnemann (ricordiamoche Hahnemann, nella sua lunga vita,ha sperimentato su se stesso e collabora-

tori ben 103 sostanze, molte delle qualitossiche in partenza ma rese utilizzabiliproprio dalla procedura di preparazionedel medicinale omeopatico mediante

successive diluizioni e dinamizzazioni).La sperimentazione omeopatica diIgnatia  e il suo uso clinico hannodocumentato come la sfera emotiva rappresenti spesso l’elemento predo-

minante nel soggetto che ha bisognodi questo medicinale: emozioni,dispiaceri, perdita di persone care, per-dita del lavoro, ovvero le amarezze della vita possono essere la causa deidisturbi e delle patologie che possonoessere trattate con beneficio da questorimedio. Dal lato fisico prevalgono gli

spasmi. Spasmi digestivi con nausea,vomito, dolore di stomaco, diarrea emotiva, colite, dolore in zona appen-dicolare, dolore della colecisti. Spasmi

“cardiaci” con tachicardia e/o extrasi-stoli. Spasmi della gola con senso dicostrizione, dei muscoli della testa convertigine e cefalea. Caratteristici di

Ignatia sono la rapidità d’insorgenza dei sintomi e la loro contraddittorietà,per esempio:senso di vuoto allo stomaco non allevia-

to mangiando;mal di gola deglutendo a vuoto o liqui-di migliorato inghiottendo cibi solidi;riso spasmodico quando è addolorata;

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Ignatia amara Gia#D$e#ic$ *imediCo Chi#go omeopa"a

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5/9/2018 il granulo16 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/il-granulo16 13/13

 24 il granu

Si riaccende la polemica sul possibilerischio di tumore – soprattutto

glioma cerebrale e neurinoma delnervo acustico – in chi faccia uso prolun-

gato di telefono mobile. A rinfocolare la polemica – e la preoccupazione - uno

studio reso noto il 31 Maggio 2011dall’International Agency for Research onCancer  (IARC), agenzia dell’Organizzazione Mondiale della 

Sanità, che, basandosi su studi epidemio-

logici è giunta alla conclusione che l’espo-sizione alle radiazioni da telefono cellulareha la “ possibilità di essere cancerogena per 

 gli esseri umani ”. Possibilità non significa certezza; d’altronde, altri studi sembrano

smentire le conclusioni dell’IARC.Secondo l’articolo sotto citato,

nell’incertezza che domina ilproblema, è prudente

seguire alcune sempliciraccomandazioni

per ridurre l’espo-

sizione alle radia-zioni da cellulari.

1) Usare sem-pre un aurico-

lare con filosufficientemente lungo da tenere lontano

il cellulare dalla testa.2) Quando si mandano messaggini –

abitudine diffusa soprattutto tra adole-scenti e giovani – tenere il cellulare il più

lontano possibile dalla testa.3) Evitare di usare il cellulare come sve-

glia. Infatti, se ci si affida alla funzione

“Sveglia” del telefonino, è molto proba-bile che l’apparecchio sia tenuto su uncomodino molto vicino alla testa per

molte ore mentre si dorme.4) I cellulari tendono a emettere quan-

tità maggiori di radiazioni quando ilsegnale è debole, come può accadere,

per esempio, quando si è in ascensore,all’interno di edifici, o in aree rurali.

Quindi, meglio non usarli in tali luoghise non per tempi brevissimi.

(8+: B6<' %' > m+ a+68. a +; 8*< + *+'8+ +6 

+ + '* 86 > "ime, J+ 13, 2011, '. 32-33).

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I medici che desiderino acquistare copie de il granulo possono rivolgersialla Sede Amm.va: tel/fax 0744.429900; e-mail [email protected]

il granulo E anno 6 numero 16 E Rivista quadrimestrale della FIAMO – Federazione Italiana Associazioni Medici Omeopati E Registrata presso il Tribunale di Terni aut. n. 10 del 5 giugno 2006 

Direttore responsabile : Carlo Fraboni E Amministrazione e pubblicità : FIAMO, sede amministrativa, via C. Beccaria, 22 – 05100 Terni  O tel/fax: +39 (0) 744 429900 O [email protected]

Numero 16 a cura di Pietro Gulia e Giandomenico Lusi E Hanno collaborato: Andrea Brancalion, Nunzio Chiaramida, Carla De Benedictis, Mauro Dodesini, Giovanna Giorgetti, Antonella Ronchper Comitato Consenso e Coordinamento MNC-Italia  E Progetto grafico e impaginazione : Francesco Bellucci, B&M, via Leopardi, 26 – 05100 Terni E Stampa : Tipografia Economica Moderna,

via I Maggio, 15 – 05022 Amelia (TR) E Rivista offerta dalla FIAMO

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L’uso del telefonino mobilea rischio cancro?