il granulo23

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    ISSN 2281-307

    Firenze, ponte vecchio

    Foto: Gianfranco Vannucci

    Emergenzafarmaciomeopatici

    PRIMO PIANO

    INOLTRE:

    Cos Sepia/Allattamento/Loca ferita/Dolore o depressione?

    Se non puoi bloccareluso e la diffusionedellOmeopatia conle armi fasulle delnon scientifica, solo acqua fresca,non ci sono evidenzescientifiche alloraproviamo con larmaletale per eccellenza:il cappio economico.

    >

    Vuoi leggeregli altri numeride il granulo?Vai sul sito www.amo.it,clicca su il granulo

    e potrai leggerli tutti,scaricarli e inviarli ad amici

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    >Non se ne abbiano i dirigenti e i tec-nici dellAIFA (Agenzia Italiana delFarmaco), ma le loro abnormi richie-ste riguardo ai costi per il rinnovo dellaregistrazione dei medicinali omeopati-ci (in pratica, lautorizzazione alla lorovendita al pubblico), andando proba-bilmente oltre le intenzioni stesse deirichiedenti, sono di fatto un mezzo perimpedire ai cittadini che hanno sceltodi curarsi omeopaticamente di eserci-

    tare un diritto sancito dallart. 32 dellaCostituzione: La Repubblica tutelalasalute come fondamentale diritto dellin-dividuo e interesse della collettivit e ga-rantisce cure gratuite per gli indigenti.Nessuno pu essere obbligato a un deter-minato trattamento sanitario se non perdisposizione di legge. La legge non pu innessun caso violare i limiti imposti dalrispetto della persona umana.

    Andiamo ai fatti.Il 10 Settembre 2013 AIFA ha illustra-

    to il calendario per la presentazionedei dossier dei medicinali omeopaticida rinnovare nel 2015: la data di par-tenza stata fissata al 30 ottobre. Letariffe applicate e richieste sono sem-plicemente esorbitanti e le aziendenon saranno in grado di affrontaretali costi; inoltre, stato richiesto dianticipare i pagamenti di un anno emezzo rispetto alla scadenza di legge.Gi nel giugno scorso Omeoimprese

    (associazione di 16 aziende, rappre-senta il 70% del fatturato del setto-re) e tutte le altre aziende omeopati-che presenti in Italia avevano lanciatolallarme per laumento ingiustificatodelle tariffe, sproporzionate rispettoal valore intrinseco dei prodotti la cuiautorizzazione deve essere rinnovata; inLuglio presso il TAR del Lazio, stato

    presentato ricorso, che sar valutato il15 gennaio 2014. LAIFA, intanto, hadiramato la decisione sopra riportata.Cosa comporter in pratica? Lo spiegala dott.ssa Antonella Ronchi, Presiden-te FIAMO: La situazione della regi-strazione dei farmaci come prospettatada AIFA drammatica: le aziende chehanno 2000 ceppi omeopatici in catalo-

    PRIMO PIANO

    PRIMO PIANO

    2 Emergenza farmaci omeopatici!6 Allergie alimentari: raddoppio

    in 10 anni

    6 Antibiotici nei polli

    7 Antibiotici a rischio inefcacia

    IL GRANULO RISPONDE

    8 Domande frequenti

    LETTERE AL GRANULO

    10 Saluti del Presidente LMHI

    OMEOPATIA E RICERCA

    12 Granuli sotto esame (16 parte)

    OMEOPATIA E MATERNIT

    14 Aiuti allallattamento

    OMEOPATIA VETERINARIA16 Loca politraumatizzata

    RIFLESSIONI, DIVAGAZIONI, CONSIGLI

    18 Dolore o depressione?

    RECENSIONI

    20 Sentirsi tonni22 Vaccini: informazioni utili

    CHE COS

    24 Sepia

    Emergenza farmaci omeopaticiUn diritto a rischio

    PIETRO GULIA

    MEDICO-CHIRURGO OMEOPATA

    Mario Mafai, La case del Foro Traiano,Roma, Galleria Comunale dArte Moderna e Contemporanea

    in questo numeroil granulo #23

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    go dovrebbero registrare 57 rimedi a set-timana, con una spesa settimanale di 1milione e mezzo di euro. Avete letto bene,spesa settimanale! evidente che i rimedispariranno a queste condizioni!. Infat-ti, le tariffe di registrazione sono stateaumentate di circa 700 voltee le cifreche le aziende dovranno versare allattodella presentazione della domanda, se-condo un calcolo fatto dallAIFA stes-sa, potranno aggirarsi fino anche a pi

    di 20.000 euro per ogni medicinaleomeopatico unitario (31 euro primadel decreto).Omeoimprese ha reso noto un calcoloapprossimativo per difetto dellenor-mit della cifra richiesta alle aziendedel settore: se, come comunicato da

    AIFA, ci si attende la registrazionedi 25mila prodotti, lincasso di AIFAsar non meno di 80 milioni di euromentre il fatturato totale, non gli utili,delle aziende di circa 165 milioni di

    euro. Cio, lAIFA pretender la metdel fatturato delle Aziende (fatturato,non utili): in pratica una vera con-danna a morte del settore.Continua la dott.ssa Ronchi: ComeFIAMO ci stiamo muovendo, insieme atutte le altre Associazioni e in collabora-zione con le aziende, per preparare nonsolo la necessaria protesta, ma anche delle

    proposte operative che tengano conto del-la realt peculiare del marcato farmaceu-

    tico omeopatico, alla luce delle soluzioniche altri paesi europei hanno trovato.Infatti, il 5 Ottobre u.s. stata inviataal Ministro della Salute e alle massimecariche dello Stato una lettera apertafirmata dalle organizzazioni omeopa-tiche italiane (associazioni di medici,di pazienti, scuole di omeopatia) cheanalizza la gravit delle decisioni eco-nomiche dellAIFA e avanza concreteproposte operative. In sintesi tale do-cumento sottolinea come lAIFA nonabbia tenuto conto della realt econo-

    mica e sociale e della peculiarit delsettore, per esempio:a) i medicinali omeopatici non hannobrevetto e da pi di 200 anni sono usa-ti con ampia prova di efficacia e sicu-rezza;b) il 95% dei medicinali omeopatici venduto in lotti inferiori ai 5.000 pezziper anno, di molti di essi si vendonopoche decine di pezzi lanno o, addirit-tura, meno di dieci pezzi lanno. Non

    si dimentichi che uno dei principi basedellomeopatia (e della realt clinica) lindividualizzazione della cura: se unpaziente ha bisogno di un certo me-dicamento, solo quello potr giovarglinon un altro. Nei miei venticinqueanni di attivit ho prescritto una solavolta per una patologia cronica il me-dicamento Theridion: si trattava di ungiovane che soffriva da anni di mal ditesta terribili, nessun altro medicamen-to gli era stato daiuto, Theridion lha

    guarito. Se una situazione del genere siverificasse oggi, quella persona avrebbe

    altissime probabilit di essere incura-bile a causa dellimprovvida decisionedellAIFA.Infatti, come evidenziato nella letteraaperta, le Aziende sarebbero costrettea tagliare cio non registrare la stra-grande maggioranza dei medicinali conle seguenti conseguenze:a) riduzione del fatturato = perdita diposti di lavoro;b) impossibilit per i medici di svolgere

    con efficacia il loro compito, cio nonpotranno prescrivere i medicamentinecessari ai pazienti;c) undici milioni ditaliani non potran-no esercitare il diritto, sancito dallaCostituzione, di scegliere come curarsi,senza dimenticare che tali cittadini, ri-correndo a cure omeopatiche e di altremedicine non convenzionali, non gra-vano sul Servizio Sanitario Nazionalee, quindi, costituiscono unenormefonte di risparmio per le casse dello

    Stato, cio per tutti;d) possibilit di sviluppo di un mercato

    PRIMO PIANO

    Enrico Prampolini, La corrida, Roma, Galleria Comunale dArte Moderna e Contemporanea

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    parallelo (via internet, per es., con ac-quisto di farmaci dallestero) che realiz-zer, di fatto, proprio quello che AIFAdovrebbe evitare, cio la vendita e lusodi farmaci non controllati e, quindi, diqualit, sicurezza ed efficacia dubbie.Le proposte operative:1) unificare i costi di registrazione deimedicinali unitari al singolo ceppo pertutte le forme farmaceutiche, tenendoanche presente i costi di registrazione

    gi applicati in altre nazioni europee.2) Prevedere delle registrazioni per fa-sce differenziate, adeguando i costi alreale volume di vendita dei medicinali.3) Riconoscere alle ditte la facolt diapprontare preparazioni magistrali

    senza obbligo di deposito di campioni,come avveniva in passato, senza che sisia mai verificato alcun danno ai pa-zienti e come avviene tuttora in altrenazioni europee.

    Inoltre, la FIAMO ha aderito alla rac-colta di firme per la sensibilizzazione dipolitici, amministratori, lAIFA stessa,attraverso una petizione reperibile sulsito www.omeocom.it

    Invitiamo i nostri lettori ad aderire aquesta iniziativa per difendere il mi-nacciato diritto di curarsi omeopatica-mente.

    l

    PRIMO PIANO

    Raoul Dufy, La banda, Londra, Tate Gallery

    SEGUE/EMERGENZA FARMACI OMEOPATICI

    Ultimora

    9 Ottobre - Presso il Ministero

    della Salute si svolto un incontro

    tra i rappresentanti del Min. Salute,

    AIFA e Omeoimprese, che sembra

    dare speranza a una possibile

    soluzione positiva della grave

    situazione riguardante laumento

    delle tariffe. Secondo il dott. Panni,

    presidente di Omeoimprese: Min ist ero

    della Salute e AIFA hanno preso atto

    delle difficolt delle aziende a sostenere

    i costi previsti attualmente per i rinnovi

    e, esprimendo la volont di garantire

    a medici e pazienti la disponibilit dei

    medicinali omeopatici, stanno valutando

    di ridurre le attuali tariffe.

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    Secondo quando riportato in unarticolo della rivista Altroconsu-mo (www.altroconsumo.it rivi-sta, n.274 ottobre 2013) della notaassociazione di consumatori, negliallevamenti di animali si usano dosimassicce di antibiotici con rischio disviluppo di pericoloso meccanismodi resistenza, cio i batteri impara-

    no a infischiarsene degli antibiotici.Il problema, oltre che per polli & C,pu trasferirsi anche agli umani, per-ch la resistenza, per varie vie direttee indirette (inquinamento del cibo, in-quinamento ambientale, trasmissionedella resistenza da ceppi batterici deglianimali ai ceppi batterici umani), puarrivare agli uomini, rendendo difficileo impossibile il loro trattamento conantibiotici efficaci qualora si ammalas-

    sero. ScriveAltroconsumo: analizzati alivello europeo 250 campioni di petti dipollo per valutare la presenza di batteri(famiglia Enterobatteriacea) pi inclinidi altri a sviluppare un meccanismo diresistenza agli antibiotici. Trovati E.Coli resistentinell84% dei 45 cam-

    pioni comprati in Italia, a Milano e

    a Roma I risultati del test dimostranoche il problema della resistenza agli an-tibiotici molto diffuso ed strettamentelegato al tema della sicurezza alimen-tare: occorre migliorare il monitoraggio

    delluso di questi medicinali in ambitoveterinario con sistemi di sorveglianza

    pi severi. Serve un sistema che lavorimaggiormente sulla prevenzione dellemalattie animali, per ridurre la necessitdi usare gli antibiotici. Non solo: visto irischi per luomo, sarebbe opportuno con-servare una classe di antibiotici da usaresolo per gli animali e non per le persone,

    in modo da limitare i danni. Queste lerichieste girate al ministero della Salu-te da cui ci si aspetta interventi chiari e

    maggiore informazione ai consumatori.Peccato che tra le richieste inviate alMin. Salute e i logici consigli per ilettori, la rivista abbia dimenticato dimenzionare la possibilit di trattamen-to omeopatico veterinario: mezzo sicu-

    ro ed efficace per curare gli animali eridurre il rischio dinsorgenza di anti-biotico-resistenza. il granulo

    PRIMO PIANO

    Carne di pollo e resistenza battericaUna preoccupante indagine di Altroconsumo

    Andr Masson, Ibdes in Aragon, Londra, Tate Gallery

    Emergenza allergiealimentari:raddoppiatein dieci anni!!

    In 10 anni sono aumentate di sette volte

    le ammissioni ospedaliere per gravi

    reazioni allergiche ai cibi. In Italia sono

    2 milioni gli allergici alimentari, 570mila

    sono bambini. In Europa sono 17 milioni,

    di cui tre milioni di bambini. Dieci anni fa i

    numeri erano la met! quanto emerso a

    Milano, lo scorso Giugno, durante il World

    Allergy Asthma Congress, organizzatodallEuropean Academy of Allergy and

    Clinical Immunology. Quali le cause???

    Il granulo

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    25mila morti e un miliardo emezzo di danni economiciin spese sanitarie e perdita

    di produttivit lanno (dati resi noti nelgennaio 2013) sono il prezzo da pagarealla sempre pi diffusa e minacciosa resi-stenza batterica agli antibiotici secondo ilCentro Europeo per la Prevenzione e il Con-trollo delle Malattie (ECDC). Klebsiellapneumoniae ed Escherichia coli sono trai batteri che pi facilmente, e pericolosa-

    mente, hanno sviluppato resistenza (finoal 60% di casi di polmonite da Klebsiellasi sono dimostrati resistenti a multipli an-tibiotici). In Italia, dal 2009 al 2010 (unanno!) il tasso di resistenza della Klebsiel-la ad antibiotici pi recenti passato da

    1,6% a 16%: un incremento drammaticoe in pericolosa crescita. La causa di questofenomeno luso massiccio e impropriodegli antibiotici (spesso usati in malattievirali, come linfluenza, in cui non servo-no o al primo rialzo febbrile) negli uominie negli animali cosicch la resistenza agliantibiotici e il loro uso improprio sonodiventati un primario problema sanita-rio europeo e mondiale (vedere Allarmeantibiotici, il granulo, n. 15-2011, pag.

    7). Infatti, si potrebbe arrivare al punto dinon avere pi antibiotici per combatteremalattie batteriche gravi e mortali. Percontrastare la situazione, la Commissio-ne Europea ha invitato i Paesi membri adapplicare un piano dazione per assicura-

    re luso intelligente di antimicrobici suuomini e animali, prevenire insorgere ediffusione dinfezioni batteriche; incre-mentarela ricerca e lo sviluppo di nuoviantimicrobici o alternative per la cura;migliorare la comunicazione, listruzionee la formazione. Tra le alternative per lacura pu esserci il ricorso allomeopatia,che pu dare una mano, se saggiamente econ competenza utilizzata, sia nel tratta-mento di malattie microbiche in genere

    sia nel trattamento dei casi con antibioti-co-resistenza multipla, come alcuni studipubblicati hanno gi dimostrato (vedereper esempio, Granuli sotto esame Infettivologia, il granulo, n.12-2010,pag. 9). il granulo

    PRIMO PIANO

    Rischio antibiotico-resistenzaAumento a ritmo vertiginoso del fenomeno per uso eccessivo di antibiotici

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    Perch i medicinali omeopaticihanno nomi cos strani?

    I medicinali omeopatici non hannonomi strani, semplicemente si usa ilnome latino della sostanza con cui preparato:Arnica montana proprio lapianta arnica; Apis mellifica propriolape;Aurum metallicum proprio loro.Ne consegue che i medicinali omeopati-ci non sono indicati con nomi di fanta-sia (come i medicinali convenzionali) e

    hanno lo stesso nome in tutto il mondo,dallItalia agli Stati Uniti, dal Sud AfricaallIndia, dal Brasile alla Germania.

    Altro punto importante: i medicinaliomeopatici non sono brevettati, cionon esiste una casa farmaceutica cheabbia lesclusiva di produzione e com-mercializzazione perch ha prodottoquella determinata molecola nei suoilaboratori. La produzione di medicinaliomeopatici libera purch chi li produ-ce segua scrupolosamente le indicazioni

    della Farmacopea omeopatica e rispettile norme di buona produzione.

    Come si fa a distinguere

    un medicinale omeopatico

    unitario da un cosiddetto

    medicinale omeopatico

    complesso?

    Il vero medicinale omeopatico unitario in vendita con il suo vero nome: Bel-ladonna belladonna; Ignatia ignatia.

    Non ci si pu sbagliare.Gli altri sono in vendita con nomi com-merciali di fantasia, spesso seguiti dallaparolaplex. Quindi, per esempio: Ilgra-nuloPlex (che, ovviamente, non esistecome farmaco) gi ci fa capire che quelprodotto contiene molti componenti eche non pu essere un medicinale ome-opatico unitario.Secondo: basta leggere la composizio-ne. Belladonna 30CH, contiene solobelladonna alla 30 potenzacentesimalehahnemanniana. Se invece leggo: Bella-

    donna 6CH, Aconitum 6CH, Bryonia6CH; Ipeca 6CH ecc ecc, ho in manoun composto (complesso) che ha pocodi omeopatico se non la tecnica di pro-duzione e la dizione medicinale omeo-

    patico, legalmente autorizzata.

    Perch nelle confezioni

    dei medicinali omeopatici

    non c il bugiardino?

    Insomma, perch non scrivono

    che malattie curano?

    Nelle confezioni dei medicinali omeo-patici unitari non contenuto il classicofoglietto presente nei farmaci conven-

    zionali che illustra a cosa serve, quandousarlo, la posologia, gli effetti collateralio tossici. Prendiamo unben noto medi-cinale omeopatico, Nux vomica: si puprescriverlo intante condizioni diver-se: casi di coliche biliari, casi di riniteallergica; casi di cefalea; casi di farin-go-laringite cronica; casi di influenza;ecc. ecc. Com possibile che lo stessofarmaco sia antivirale, antidolorifico,antispastico, antifebbrile ecc.? Bisognaricordare due dei principi di base dello-meopatia, sperimentalmente determi-

    nati e clinicamente verificati: il principiodel simile e dellindividualizzazione. Unasostanza in grado di guarire in un sin-golo malato quei sintomi che pu pro-vocare nello sperimentatore sano. Nux

    vomica uno di quei medicinali che haprovocato negli sperimentatori centi-naia di sintomi dalla punta dei capelliallunghia dellalluce, che variamenteassemblati, possono simulare moltissi-me malattie. Paradossalmente, dunque,se volessi scrivere sul bugiardino a cosaserve Nux vomica dovrei elencare inordine alfabetico tantissime malattiepresenti in un Dizionario Medico o ag-giungere un volumetto di diverse pagine

    contenente tutti i sintomi della speri-mentazione di Nux vomica! Per prescri-verla fondamentale che i sintomi delmalato (non solo quelli della colica bi-liare) corrispondano a Nux vomica.La posologia non indicataperch, alsolito, deve essere stabilita dal medico aseconda del singolo paziente e della suapatologia, acuta o cronica.Infine, non sono riportati gli effetticollaterali e tossiciperch i medicinaliomeopatici, saggiamente usati, non nehanno. l

    RISPONDE IL GRANULO

    Domande frequenti

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    Dopo la mia elezione a Quito,Ecuador, il 3 giugno scor-so, una delle prime mail che

    mi sono giunte stata quella di PietroGulia, responsabile redazionale de il

    granulo, che nel n. 22 aveva pubblica-to la notizia della mia elezione appenaavvenuta. Mi sembrato doveroso, per-tanto, rivolgere il mio saluto ai Lettoridella rivista, di cui sono assiduo lettore,e informarli sulla straordinaria associa-

    zione che da poco presiedo.La Liga Medicorum Homeopathica Inter-nationalis LMHI fu fondata nel 1925a Rotterdam da grandi colleghi di varienazioni e il primo presidente fu lameri-cano Roy Upham.Essi diedero alla Liga come finalitstatutarie lunione e lincontro degliomeopati di tutto il mondo (da allorasi ripete ogni anno durante il CongressoMondiale che si tiene in Paesi semprediversi del globo) e la difesae la salva-guardiadei principi omeopatici indica-ti da Hahnemann. Inoltre, grazie alle-sperienza quasi centenaria e al ricono-sciuto prestigio, la Liga un punto diriferimentoper quanti possano riscon-trare difficolt legislative e burocratiche

    con i governi locali, che, non di rado, sirivolgono proprio alla Liga per consiglitecnici legislativi.Ho vissuto personalmente un esempiodi questo tipo di attivit due anni faquando, come vicepresidente mondiale,mi recai presso il Ministero della Salutedella Croazia per dare supporto ai col-leghi che avevano problemi con lim-portazione di medicamenti omeopati-ci; situazione analoga lo scorso anno,

    quando fui invitato ad Ankara per unincontro con il Ministro della Saluteche chiedeva consigli su come giungereallufficializzazione della figura del me-dico omeopata. Anche grazie a questoincontro in Turchia ora esiste una leggeper la medicina Omeopatica.Inoltre, con la sua struttura e i suoi mez-zi, la Liga cerca di aiutare i paesi pipoveri o in via di sviluppo: uniniziativaper sostenerli il Liga Book Project, gra-zie al quale abbiamo donato libri e ma-

    teriale didattico alla Bolivia e al Nepal,che avevano chiesto il nostro supporto.Come vicepresidente mondiale, ho cre-ato un progetto per Gruppi di Lavoro inogni settore di attivit della Liga: ricer-ca, istruzione, farmacia, odontoiatria,

    documentazione/archivi, politica, spe-rimentazione di nuovi farmaci e mass-

    media. Come presidente seguir questainiziativa e vorrei che gli esperti presenti(i migliori al mondo) possano, nellarcodei tre anni del mio mandato, arrivarea gettare una luce definitiva sullaspettoculturale, scientifico ed etico della Me-dicina Omeopatica.La Liga unassociazione no Profit enon vive di sponsorizzazioni, ma solodelle piccole quote associative dei medi-ci membri. Siamo aperti a donazioni checi consentano di continuare questopera

    di difesa e divulgazione della MedicinaHahnemanniana.La Liga ha in ogni paese membro, 74 almomento, un rappresentante naziona-le, che definito National Vice President.Tre mesi fa lItalia ha eletto il nuovoNVP nella persona del dott. FrancescoV. Marino di Roma. Il mio auspicio, nel salutare i Lettoride il granulo che, se hanno proposteidee e suggerimenti, entrino in contatto

    con il collega romano attraverso il sitodella Liga www.lmhi.net (cliccare a si-nistra su COUNTRIES e selezionareItaly); oppure attraverso la redazionede il granulo - per farci pervenire ogniproposta di miglioramento che quan-to di meglio io possa auspicare per imiei tre anni di mandato.Con la speranza di non far sfigurare ilnostro Bel Paese in questo gravoso im-pegno, invio a tutti i Lettori un cordialesaluto e un amichevole abbraccio.Renzo Galassi l

    LETTERE AL GRANULO

    Il Presidente della LMHI ci scriveIl saluto del dott. Renzo Galassi ai lettori de il granulo

    Galassi al centro; a sinistra il predecessore dott. Matuk Kanan (Messico); a destra dott. Pareek (India) attuale vice-presidente.

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    Programmazione sanitariaLIndia tra le nazioni oggi economi-camente pi affermate; per questo cisembra interessante una recente ricer-ca pubblicata su Journal of IntegrativeMedicine di Munmun Koley e colla-boratori dal titolo A study on drugutilization and prescription habits

    of physicians in a government ho-meopathic hospital in West Bengal,

    India (Uno studio sulla utilizzazione di

    rimedi e abitudini prescrittive dei mediciin un ospedale omeopatico pubblico nelWest Bengal, India) J Integr Med. 2013;11(5): 305-313. Sebbene lomeopatiain India sia da sempre molto diffusa perantica tradizione tanto da essere stimataanche da Gandhi come medicina nonviolenta, mancavano degli studi appro-fonditi sulluso dei rimedi omeopaticinegli ospedali indiani. Nella regioneindiana del West Bengal sono attivi intotale 12 ospedali omeopatici (di cui 4

    pubblici), 305 farmacie omeopatichestatali, 135 ambulatori omeopatici e975 dispensari: tutte queste strutturesono pubbliche. Inoltre, 100 clinicheomeopatiche che dipendono dalla Na-tional Rural HealthMission (NRHM),14 cliniche omeopatiche specialistiche

    e 4 dipartimenti omeopatici che dipen-dono dal Governo Indiano, Diparti-mento Ayurveda, Yoga, Unani, Siddhaand Homeopathy (AYUSH). Semprealle dipendenze del Governo Indianoc direttamente il National Instituteof Homeopathy Kolkata; sono presenti7 ospedali omeopatici privati, anchedediti allinsegnamento. LAYUSH ha,inoltre, unUnit di Ricerca Clinica(CRU) e un istituto regionale di ricerca

    nel West Bengal. Secondo i dati pub-blicati, sono presenti 41.944 omeopa-ti iscritti nei registri nella regione del

    West Bengal. Il Governo del West Ben-gal, nel periodo finanziario 2012-2013,ha stanziato a favore dellomeopatia11,5 milioni di dollari; e iniziano an-che in India degli studi sullappropria-tezza prescrittiva dei farmaci interessan-do dunque anche i rimedi omeopatici.Nello studio sono stati presi in esame600 pazienti, visitati presso le cliniche

    specialistiche di Medicina Interna, Gi-necologia, Pediatria, Dermatologia,ORL, Chirurgia, dellospedale MaheshBhattacharya Homeopathic Medical Col-lege & Hospital, Howrah, West Bengal,India nei mesi Febbraio e Marzo del2013.La maggior parte di pazienti conside-rata giovane (et media 37 anni), il58% donne, abitanti in grandi citt nel62,2%. Nel 78.8% dei casi sono state

    prescritte dagli specialisti ospedalieripotenze centesimali, vale a dire CH;nel 4.5% potenze decimali o DH, nel17.2% potenze cinquantamillesimalio LM, nel 3.2% tinture madri e solonell1.9% applicazioni topiche.Un dato molto importante che emergedallo studio la grande e ampia dispo-nibilit dei rimedi prescritti direttamen-te nella farmacia dellospedale (92,3%).Nei reparti di Ostetricia e Ginecologiae nei reparti di Pediatria si raggiunge il100% di disponibilit dei rimedi.

    In sintesi su cosa ci informa questostudio: che In India esistono ospe-

    dali omeopatici con vari reparti spe-cialistici in cui si trattano le malattie

    con rimedi omeopatici direttamentedisponibili presso la stessa farmacia

    dellospedale.La reperibilit e disponibilit sono pur-troppo minacciate in Italia per le diffi-colt causate dalle recenti regole eco-nomiche per la registrazione dei rimediomeopatici. Alla base della possibilit di

    successo terapeutico la disponibilitampia di tutti o rimedi che consenta-no il trattamento secondo il principioineludibile dellindividualit dei singolipazienti, anche quanto colpiti da pato-logie complesse: anche un medicamen-to omeopatico raramente prescritto po-trebbe essere fondamentale per risolvereil caso clinico di un paziente. La con-seguenza della mancata disponibilit dimedicamenti omeopatici, a causa prov-

    vedimenti economici voluti dallAIFA(vedi articolo pag.2), comporterebbelimpossibilit di assicurare adeguate te-rapie per i pazienti e minerebbe anchela possibilit di eseguire studi clinici bencondotti.

    Neuropsichiatria infantile

    Il Disturbo da deficit dattenzione ediperattivit (ADHD) un disturbodel comportamento caratterizzato dadisattenzione, impulsivit e iperattivi-t motoria. LADHD pu impedire il

    OMEOPATIA E RICERCA

    Granuli sotto esameLa ricerca in Omeopatia nelle pubblicazioni scientificheSedicesima parte

    NUNZIO CHIARAMIDA

    MEDICO-CHIRURGO OMEOPATA

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    normale sviluppo e integrazione socialedei bambini. Per tale sindrome sem-pre stata molto discussa la terapia far-macologica con farmaci psicoattivi inet pediatrica. Interessante uno studiocondotto in Svizzera presso lUniversi-t di Berna, durato oltre 10 anni, sullaterapia omeopatica dellADHD, sicu-ramente non gravata dagli effetti colla-terali delle terapie psicoattive conven-zionali; la terapia omeopatica stata

    confrontata con il placebo con il meto-do del doppio cieco, tradizionalmenteusato anche per testare i farmaci chi-mici. La ricerca di Klaus Von Ammone collaboratori pubblicata su Interna-tional Journal of High Dilution Rese-arch 2013 12(44):119-120 con il tito-lo Long-term effects of homeopathictreatment in children suffering from

    attention deficit disorder with andwithout hyperactivity (Effetti a lun-go termine della terapia omeopatica inbambini affetti da disturbo da deficitdellattenzione con o senza iperattivit).Di 62 bambini con diagnosi di ADHDsecondo i criteri della neuropsichiatriainfantile (DSM-IV) e trattati esclusiva-mente con lomeopatia unicista, dopo10 anni, il 62% (38 bambini) non ri-ceveva pi alcuna terapia n omeopa-

    tica n tradizionale essendo in buonasalute. Dei rimanenti 24 si sono avutibuoni risultati in 6 con la terapia ome-opatica unicista, in 9 con il metilfenida-to, farmaco tradizionale impiegato perlADHD e in 3 con entrambe in asso-ciazione.La terapia omeopatica ha avuto ef-

    fetti statisticamente significativi e su-

    periori al placebo in tutte le fasi del-lo studio. Ma non basta! I ricercatorisvizzeri hanno effettuato un confrontosui costi a parit di efficacia. (Si ricordi,come riportato in precedenti articoli diquesta rubrica, in Svizzera, sede di mol-te case farmaceutiche, la scelta di cu-rarsi con lomeopatia sostenuta anchedal governo oltre che dai cittadini). Eb-bene, lo studio dellUniversit di Bernaha dimostrato che lomeopatia, senza

    indurre effetti collaterali, pu essereutilizzata con rapporto costi-beneficiparagonabile a quello dei farmaci con-venzionali per la terapia di una patolo-gia cos insidiosa e sempre pi frequen-te in et pediatrica. Inoltre, gli effettibenefici della terapia omeopatica sonoa lungo termine in quanto persistonoanche dopo 10 anni. l

    OMEOPATIA E RICERCA

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    Verso la fine degli anni 80OMS (Organizzazione Mon-diale della Sanit) e UNICEF

    (Fondo delleNazioni Unite per lInfanzia)pubblicarono il documento Lallatta-mento al seno: protezione, incoraggiamentoe sostegno. Limportanza del ruolo dei servi-zi per la maternit. Nel 1992, nata laBaby Friendly Hospital Initiative- BFHI(in italiano: Iniziativa OspedaleAmicodei Bambini) per incoraggiare le buone

    pratiche per la promozione dellallatta-mento materno. Durante lAssembleaMondiale della Sanit del 18 maggio2002 fu approvato il documento: LaStrategia Globale per lAlimentazione deiLattanti e dei Bambini secondo cui igoverni dovrebbero sviluppare e attuareuna politica che si occupi di alimentazio-ne dei lattanti e dei bambini nel contestodi politiche nazionali per la nutrizione,la salute dei bambini e delle donne in etfertile e per la riduzione della povert.

    Tutte le madri dovrebbero avere accessoa un sostegno qualificato per iniziare emantenere lallattamento esclusivo per 6

    mesi e per unintroduzione opportuna dicibi complementari adeguati e sicuri conun allattamento che continua fino a dueanni e oltre. Per consentire alle madri diallattare in maniera esclusiva per 6 mesiOMS e UNICEF raccomandano di: iniziare ad allattare entro la prima ora

    dopo il parto; allattare in maniera esclusiva il bambi-

    no deve ricevere solo latte materno, sen-za altri cibi o bevande, neanche acqua;

    allattare a richiesta cio tutte le volteche il bambino lo richiede di giorno edi notte;

    non usare biberon, tettarelle o succhiotti.

    Queste informazioni racchiudono ungrande valore per ogni mamma che siavvicina al parto. Se nella vostra zonaesiste un ospedale certificato amico deibambini, vale la pena partorire l, nonesitate a chiedere e visitare lospedaleprima di partorire, informatevi e veri-ficate se il personale disponibile e se

    favorevole allallattamento.Queste informazioni trovano la loroimportanza proprio per un buon avvio

    allallattamento.Le storie che seguono ci fannocapire quanto un intervento tem-pestivo nei primi giorni di vitasia importante per sostenere lemamme. Lomeopatia pu faremolto in questa delicata fase.

    Storie di parto, di lattee di granuli

    Chiara alla 40 settimana digravidanza, vicina al parto maancora non ha contrazioni. Cisentiamo quando inizia ad averequalche doloretto (40 settimanapi 4 giorni): somministro Cau-lophyllum15 CH per rendere lecontrazioni regolari e coordinate.Dopo tre giorni ancora nessuninizio di travaglio. Racconta disentirsi molto in ansia per il parto

    e di piangere per la minima sciocchezza: sipassa a Pulsatilla 30 CH. Si arriva alla 41settimana pi 2 giorni quando finalmentela notte inizia il travaglio con contrazioniregolari; passa tutta la giornata quandoriferisce di avere forti dolori e bisogno diurinare ogni dieci minuti. Lostetrica affer-ma che il collo dellutero non si dilata eche ne avr ancora per parecchie ore. Siprescrive Gelsemiums sempervirens15 CH,da ripetere anche ogni 10 min, e dopo

    neanche due ore, ha partorito un bel ma-schietto. Il giorno successivo riferisce chesta bene, a parte la sua dermatite, di cuisoffre da anni che si concentrata nellareadel capezzolo: molto preoccupata chepossa peggiorare con lallattamento, spie-ga che si tratta di bolle che confluiscono eche secernono un liquido giallastro e mol-to appiccicoso che sincolla alla camicia danotte. Prescrivo Graphites5 CH che, nelgiro di 24 ore secca le bolle e rende lallat-tamento agevole e senza dolore. Pi avanti

    ricever Sulphur 3 LM, il suo rimedio co-stituzionale.

    Federica una mamma molto preoccu-pata perch la sua bimba di un mese emezzo ha basso peso. Alla visita la bim-ba evidentemente pi piccolina dellamedia, delicata e gracilina. Il pediatraha consigliato di aggiungere il latte arti-ficiale dopo aver aspettato anche troppotempo. La mamma spiega che la bimba

    non ce la fa a ciucciare, dopo cinque mi-nuti si addormenta al seno, stremata, madopo poco si sveglia affamata. Federicanon ha avuto una gravidanza facile nun parto fisiologico, la bambina statasubito divisa da lei, la mamma era moltostanca e confessa che stato un miracolonon perdere il latte. Alla visita del seno,avverto che le mammelle non sono pienecome dovrebbero essere in una mammaad appena un mese dal parto e decido dicominciare tutto il necessario per tornarea un allattamento esclusivo. Prescrivo Ri-

    OMEOPATIA E MATERNIT

    Aiuti nellallattamentoMARTINA FIOCHI

    MEDICO-CHIRURGO OMEOPATA

    Gio

    iaAlbano,Beautifulsittingmamabreastfeeding

    (pe

    rgentileconcessionedellautrice)

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    N.21 INVERNO 2013-2014 15

    cinus 5 CH per una settimana e consigliodi iniziare a tirare il latte con il tiralattee di dare alla bambina il suo latte tirato.Dopo cinque giorni Federica riferisce cheha avuto una vera montata lattea con ilrimedio, che riuscita a tirare il latte econgelarlo a volont; decidiamo di rive-derci e un mese pi tardi lasceremo lag-giunta di latte artificiale.

    Irene ha partorito da un giorno di par-

    to naturale rispettando a pieno i ritmi e itempi della sua bimba, che stata accoltatra le sue braccia e tenuta pi di unora sulsuo petto. La bambina sana e decidonodi tornare a casa prima delle dimissioni

    ospedaliere. Alla visita domiciliare trovola bambina nervosa, non riesce pi benead attaccarsi; Irene prova tutte le posizioniche ha studiato, ma anche lei inizia a in-nervosirsi. Nel giro di pochi minuti vedoil suo seno riempirsi e indurirsi e mandoin tutta fretta il pap a comprare un tira-latte. La sua montata lattea arrivata pro-prio in quel momento, la bambina nonera pronta a ciucciare quel gran quanti-tativo di latte. Sinstaura poi un circolo

    vizioso per cui pi il bambino piange pila mamma produce latte e pi il seno di-venta duro e difficile da ciucciare. In que-sto caso bisogna avere la pazienza di tirareil latte in eccesso e attaccare la bambina

    con il seno pi morbido.Le mamme che hanno appena avuto unbimbo hanno un gran bisogno di aiutoper avviare lallattamento e i documentisopra citati costituiscono un bel passoin avanti per avere nel nostro paese dellestrutture attrezzate e del personale pre-parato e consapevole.Spesso lomeopatia una potente alleata,scevra da effetti collaterali e in grado di risol-vere situazioni che la medicina tradizionale

    neanche prende in considerazione. necessario sottolineare per limpor-tanza di non praticare mai lauto prescri-zione e di rivolgersi sempre al propriomedico omeopata di riferimento. l

    OMEOPATIA E MATERNIT

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    Appena aperta la portiera dellau-to veniamo accolti con gioia da-gli ospiti di Casa Gull, una re-

    alt della Piccola Opera Papa Giovan-ni, organizzata come casa famiglia, incui ragazzi disabili, operatori e animalida cortile vivono in armonia, gestendorazionalmente ed ecocompatibilmentelallevamento e le coltivazioni della fat-toria didattica in un ciclo che termi-na sulla tavola apparecchiata!

    Con lintenzione di far fronte alle proble-matiche sanitarie che si riscontrano quo-tidianamente nella fattoria Casa Gull,abbiamo creato un gruppo di lavoro for-mato da medici veterinari (omeopati informazione della Scuola calabrese EMC-

    AFMO) in collaborazione con il Dr.Luca Racinaro, Direttore sanitario dellafattoria didattica e con la supervisione dialcuni docenti (Dott. S. Di Salvo) e delDott. Vincenzo Falabella, coordinatoredidattico della Scuola.

    Siamo stati chiamati per unurgenza:unoca politraumatizzata!Il giovane volatile, quasi certamente unmaschio, viste le misure zoomorfiche,

    prescritta Arnica montana 200 K: tregranuli da sciogliere in un bicchieredacqua, somministrati 3 volte, per iprimi 34 giorni, viene aggiunto ciboe un bicchiere di acqua e zucchero percontrastare lipoglicemia.Raccomandiamo di controllare, pi vol-te al giorno, se loca riprenda a nutrirsie, in caso contrario, di non far mai man-care acqua e zucchero. Decidiamo di vi-sitarla a distanza di due giorni. Cos ri-

    torniamo a Casa Gull: laccoglienza deiragazzi ancora pi festosa, continuanoa ripeterci: Mangia, mangia!!. Loca sialimenta da sola, appare vigile, reattiva,se sostenuta poggia entrambe le zampea terra, pur non caricando larto destro.La ripresa dellappetito, segno progno-stico favorevole, ci sostiene nella corret-ta individuazione del rimedio. Decidia-mo di proseguire con Symphytum200K, un granulo tre volte al giorno peralmeno 5 giorni, direttamente in bocca.

    Nei giorni successivi visitiamo lanima-le che tollera sempre meno il riposo ingabbia, dispiega le ali se messo a terrae fa qualche passettino zoppicante, mi-gliorando di giorno in giorno.Il sesto giorno sostenuti dalla visitaveterinaria del Dott. V. Falabella, ba-sandoci sullindole dellanimale e suidiametri morfozoometrici, sommini-striamo Calcarea phosphorica 200K: 1 granulo due volte al giorno, di-

    rettamente in bocca. Sette giorni dopolassunzione dellultimo rimedio, locamantiene la stazione da sola, sbatte leali, vigorosa riesce a fare qualche passo,non carica ancora completamente lartodestro ma lo poggia saltuariamente sospendiamo, quindi, la somministra-zione del rimedio.Nei giorni successivi, lanimale appareintollerante al rest in cage cos, dopo10 giorni, ci suggerisce che il mo-mento di riunirlo al gruppo, nel laghet-to, condiviso dalle oche con qualche

    stato travolto al bacino destro durantelirruenta corsa di un ragazzo ospite dellastruttura, il quale, mortificato, continuaa dire: io non gli volevo fare male, midispiace molto laccarezzo sempre .Loca ricoverata in una gabbia, nonmantiene la regolare postura, presen-ta delle penne remiganti dellala destrafuori posto, compatibili con una frattu-ra di vecchia data ma il problema prin-cipale labbattimento, linappetenza,

    lassenza di appoggio delle zampe. La-nimale, se stimolato, non manifesta re-attivit, a tratti letargico (solitamente,come comunicatoci, molto attivo e silascia avvicinare pur se con attenzione).Siamo in presenza di un evento trau-matico recente: si sospetta una fratturadel bacino, ma impossibile effettuareapprofondimenti diagnostici. Non sihanno sintomi clinici peculiari su cuiprescrivere un rimedio, fondamentale togliere il dolore per permettere al vola-

    tile di riprendere immediatamente lali-mentazione: dobbiamo cercare di agiresubito e con chiarezza.Dopo consultazione con i docenti,

    OMEOPATIA VETERINARIA

    Loca politraumatizzataVeterinaria Omeopatica a Reggio Calabria: lesperienza di Casa Gull

    G. VESPIA*

    P. MARGAIRA*

    L. RACINARO*

    MEDICI VETERINARI

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    N.21 INVERNO 2013-2014 17

    anatra e qualche tartaruga. Loca, libera,cammina con lieve zoppia, vivace, sialimenta senza problemi, mostra unalieve ipotonia muscolare (carenza diesercizio). Al suo arrivo nel laghetto non ben accolta, ma grazie allottima indo-le e al ritrovato vigore siamo certi chegli equilibri nel gruppo non tarderannoa ripristinarsi.Torniamo, la settimana dopo, a trovareil nostro amico e ha fatto carriera,

    diventato la femmina! la predilet-ta del maschio dominante e quasi nonzoppica pi.Fortunatamente linaccuratezza del ses-saggio non ha pregiudicato il lieto finedella storia che si risolta, senza tratta-menti chimico-farmacologici, in manie-ra rapida e dolce.Spesso lapproccio omeopatico negli ani-mali da cortile risente dellimpossibilitdi avere un buon numero di sintomi davalutare, consideriamo anche la sempli-

    ce difficolt nellavvicinarsi ai nostri pa-zienti e lo stress che deriva dal contatto:tutto ci spesso inficia una corretta va-lutazione. Tuttavia, la possibilit di potercurare un gran numero di animali con co-sti contenuti motiva la crescente richiestadi trattamenti omeopatici nelle aziendezootecniche, in particolare se interessatea una certificazione biologica.Siamo convinti, in qualit di omeopa-ti in erba, che il veterinario aziendale,

    stretto fra costi della gestione, richieste dimassima economia, registri e burocrazia,problematiche farmacologiche (tempi disospensione, antibioticoresistenza), nonpossa che rispondere con entusiasmocrescente allutilizzo dei rimedi omeopa-tici, soprattutto quando i risultati si di-mostrano apprezzabili e vantaggiosi pergli animali e per lazienda. l

    * Gli Autori sono allievi della Scuola di Formazione

    in Medicina Omeopatica E.M.C. A.F.M.O. di Reggio

    Calabria-Catanzaro

    OMEOPATIA VETERINARIA

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    Miviene in terapia un giova-ne; ma viene non rendeaffatto lidea. In realt, mi

    portano.Nel senso che il ragazzo cammina astento, sembra uno di quegli zombi chesi vedono nei film di quartordine: tra-balla, sbanda, biascica.Quando vede qualcuno ridotto tantomale, lo psicologo pensa anzitutto auna psicosi. Ma, con voce doltretom-

    ba, il paziente mi dice che sta cos inquanto piantato dalla ragazza. Quandoper aggiunge che la cosa era avvenutaben quattro anni prima, mi rinforzo neldubbio di un disturbo mentale.Ma non cos. Al contrario: quandolevento doloroso avviene, il ragazzo,com naturale, soffre, si dispera e stamalissimo, come tutti noi quando pian-tati dal nostro partner (salvo magari aringraziarne, ma pi tardi, il cielo).

    Qui invece le cose prendono tuttaltrapiega: i genitori, allarmati, definisconomalattia il dolore del figlio. Coerente-mente, vanno dal medico che (primoerrore) accetta la definizione e poi (se-condo errore) li invia allo specialista ilquale, proprio come il noto personaggiomanzoniano, con aria grave e sussiegosa,sentenzia: Caso grave, figliolo, caso con-templato! imbottendolo immediatamen-te di farmaci, in questo caso micidiali.

    Ovviamente il mal damore non passacon le medicine. In compenso si altera-no le funzioni nervose, mentali e quindicaratteriali. Sicch il poveretto anzichlimitarsi a soffrire, acquisisce tutta unaserie di altri disturbi pi gravi tuttidovuti ai farmaci che gli propinano.Vedendo che anzich migliorare il pa-ziente peggiora, al luminare non vieneil sospetto che la cura sia sbagliata omeglio inutile, bens la convinzione che

    debbano essere som-

    ministrate dosi da ca-vallo di farmaci ancorpi micidiali. Per farlabreve, quando i geni-tori disperati portanoil ragazzo da me, il po-veretto , a poco pidi ventanni, un vero eproprio rudere.Lavorare sul dolore, perchi faccia il mio me-

    stiere, non difficile;quello che davvero ar-duo fare entrare nellatesta del giovane primae dei genitori poi, chequi non c traccia dimalattia e che se nonfosse stato letteralmen-te intossicato (e qui miastengo dai commenti,ma con fatica) dalle so-stanze chimiche ingur-gitate, il ragazzo stareb-

    be ormai benone. Il che puntualmenteavviene quando finalmente le medicinevengono ridotte e infine eliminate.Scandaloso? Fino a un certo punto. Lavera domanda : come sono possibiliassurdit simili? Domanda pi che le-gittima, dato che casi del genere, anchese meno estremi, non sono affatto rari.Perch si badi la semplice insipienzadel medico non basta a giustificare aber-

    razioni cos macroscopiche.Il vero nodo del problema nella nostraincapacit, sempre pi diffusa, non solo disostenere il dolore, ma anche di accettarneil concetto. Nella societ, detta del benes-sere e colma di malessere, non si concepi-sce che il dolore possa esistere. Ma sicco-me invece esiste alla faccia anche dei P.I.L.pi alti, allora viene qualificato come unafallanza nellordito della perenne felicitoccidentale. Quindi, una malattia.E le malattie si curano con i farmaci.Farmaci che sia ben chiaro sono la

    RIFLESSIONI, DIVAGAZIONI, CONSIGLI

    Dolore o depressione?VINCENZO POLICRETI

    PSICOLOGO

    JoanMir,HeadofaCatalanpaesant,Londra,TateG

    allery

    Edvard Munch,Melanconia, Oslo, National Gallery

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    mano santa quando ci si trovi di frontea vere malattie, ma, con gli effetti col-laterali che spesso comportano, vannodati, sempre e solo, quando servono,cio anzitutto quando la vis sanatrix na-turae non sia in alcun modo sufficientea riportare corpo o mente (che sono poila stessa cosa) in condizioni accettabili.La Depressione purtroppo esiste, undisturbo pesantissimo e chi fa il mio la-

    voro lo sa fin troppo bene. Tuttavia dia-gnosticarla ogni volta vi sia un motivorealedi sofferenza non solo aberran-te ma, cosa assai pi grave, impedisce,specie se si tratti di giovani, di farsi leossa a quel dolore cui nella vita nonpotranno sottrarsi. Pare allorigine cifossero una mela e un serpe; di sicurooggi cos.Tutto questo tende a portare chi sano asentirsi - a divenire malato: pura perdita.E qualcuno ci guadagna? Provate un poa indovinare... l

    RIFLESSIONI, DIVAGAZIONI, CONSIGLI

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    Marco Verdone

    Medico Veterinario, Omeopata di frontiera.

    Veterinario incaricato della Casa di Reclusione

    di Gorgona Isola (LI)

    Recensisce:

    Lorenzo GuadagnucciRestiamo animaliTerre di mezzo 2012,

    p. 254, 14,00

    Un sabato di luglio di dodici anni fa con

    alcuni amici partimmo di buonora perpartecipare al Social Forum di Genova.Caricammo sullauto le nostre biciclettee prima di entrare in citt iniziammo adavvicinarci pedalando e guardandoci at-torno. Un fiume di persone scorreva lun-go le strade della citt ligure per ricordareagli 8 potenti di turno che qualche al-tro miliardo di persone voleva prendereparte alle decisioni sul futuro del pianeta.Il clima di tensione e di latente violenzasi respirava come unonda crescente. Una

    pagina buia della nostra storia recenteche non potremo dimenticare; soprat-tutto non la dimenticheranno le personeviolentate durante linimmaginabile not-te di quel sabato 21 luglio 2001 quandola polizia irruppe nella scuola Diaz-Perti-ni e massacr indistintamente ogni essereumano presente.Lorenzo Guadagnucci, giornalista, erauno di essi. Dopo averne fatto memoriain Noi della Diaz(Terre di mezzo/Altre-

    conomia, 2003) e con Vittorio Agno-letto in Leclisse della democrazia - Leverit nascoste sul G8 2001a Genova(Feltrinelli, 2011),recupera quella tragica espe-rienza e ci offre un punto divista diverso.Ci troviamo nella tonnara, lagrande rete che cattura e uc-cide i tonni: la tonnara chiu-de i pesci in un recinto senzasperanza dal quale sarannoarpionati issati e sgozzati.

    Nessuno si salva. Tutti si agitano mentre

    il mare diventa rosso di sangue. La finein queste camere di morte uguale pertutti. Guadagnucci parte con questa im-magine e attinge alla sua testimonianzadiretta per introdurre il suo ultimo libro(Restiamo animali, Terre di mezzo 2012,p. 254, 14,00). un diario di viaggio,un piccolo manuale di primo orienta-mento, una raccolta di testimonianze,mappe, schede e suggerimenti per la let-tura. Guadagnucci intervista persone,riporta letture, descrive visite sul campo

    (come quelle nei rifugi animali), ci rac-conta delle discussioni allinterno di varigruppi e movimenti, offre stralci dellasua vita familiare. Insomma non si tiraindietro e per questo motivo lo ritengoun lavoro utile, oltre che ben scritto, incui cuore, mente e memoria si intreccia-no in modo onesto.Cosa si ricerca in questo libro che indicanel sottotitolo Vivere vegan una que-stione digiustizia? Ritroviamo lo sforzo

    di fornire al lettore strumenti di cono-scenza e di esperienza diretta per poterriflettere sulla cosiddettaquestione animale. Argomen-to delicato e complesso.Hai presente una tonnara?.Con questa immagine iniziaRestiamo animali e si intui-sce che la condizione umananon pu essere pensata comeseparata da quella degli altrianimali. La violenza suglianimali ha strette relazioni

    con quella che esercitiamo sui nostri si-

    mili quando li riduciamo a non umani,di fronte alle prevaricazioni che la no-stra specie mette in pratica. Per questoiniziamo il lungo e generoso viaggio conlAutore, partendo dalla metafora deltonno. Il mondo animale un serbato-io di metafore e similitudini, un grandecontenitore nel quale abbiamo inseri-to e classificato tutti quegli esseri nonumani che arbitrariamente chiamiamoanimali. Esiste lessere umano e poi benseparato e concettualmente indistinto,

    il mondo animale. Una moltitudine diesseri viventi che spesso viene ridotta aoggetto o macchina - di cui reclamiamola propriet - e che abbiamo piegatoalla nostra volont quasi sempre fattadi sfruttamento, sofferenza e, infine,morte. In quella scuola genovese, invasadalla polizia, 93 esseri umani, convenutipacificamente per migliorare il mondo,sono stati ridotti a bestie da macello ecome tali trattate.

    Sentirmi tonno, sia pure per poco, mi haaiutato a capire che battersi per la giusti-zia, e per giustizia intendo il diritto a unavita dignitosa e libera, comporta com-

    prendere che vi un legame stretto, indis-solubile, fra le tre dimensioni geografica,sociale, di specie del dominio contempo-raneo. Credo di aver capito, insomma, chebattersi per i diritti animali non , come

    pensavo un tempo, un lusso o una formadi dedizione e di impegno civico lodevo-le ma tutto sommato minore, bens unalotta, se inquadrata in chiave antispecista

    RECENSIONI

    Sentirsi tonni

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    e non violenta, che ha un enorme poten-ziale come fattore di cambiamento, sia insenso politico, sia per la vita dei singoliindividui. Allo stesso modo, la lotta controla societ dei consumi, contro il capitali-smo finanziario, per una societ capace di

    giustizia sociale e di futuro per il pianeta,non pu prescindere da una visione din-sieme, che includa gli altri animali comecompagni di strada sulla via del cambia-mento e della liberazione. Non sono astra-

    zioni, tuttaltro.Con questo passaggio Guadagnucciesprime il punto di partenza del suoitinerario e ne traccia gli assi fonda-mentali. Insieme a lui ci sforziamo didiffondere lidea che i problemi sonointerconnessi, che la cosiddetta questio-ne animale non pu prescindere da unacomplementare questione umana. Giu-stizia, diritti, etica, compassione, so-

    lidariet, salute,sono tutte espressioniche attraversano inevitabilmente i mon-

    di apparentemente separati che la mentedi Homo sapiensha generato.Il valore di questo libro far capirecome tutti gli ambiti in cui si esercitala giustizia siano collegabili e in variomodo interdipendenti.Il mio punto di osservazione il luogo(o nonluogo) per eccellenza dellambitogiudiziario: il carcere. Mantenendo di-stinte le questioni dellumano e del non

    umano, quandonecessario, e colle-gandole ove serve,lespressione delsopruso e dellaprevaricazione diun soggetto fortesu un altro debo-le, non possonoappartenere inassoluto a schemi diversi. Il mio labo-

    ratorio etico e professionale - da oltre20 anni lisola-carcere di Gorgona - miconferma che le tracce indicate in Re-stiamo animalisono di grande valore sesi vuole promuovere un cambiamentoin senso evolutivo, unificando le pro-spettive e agendo in sincera collabora-zione per obiettivi comuni.In uno dei tanti snodi di questo libroleggiamo: Non credo che i grandi ide-ali debbano spaventare. Abbiamo anzibisogno di pensare limpensato, di osare

    linosato. Ne abbiamo bisogno perchstiamo correndo verso lautodistruzione,un punto finale che non sappiamo quan-to sia vicino, ma che intanto producesofferenza, ineguaglianza, ingiustizia,

    perch sar il prodotto di un sistema cheanzich mettersi in discussione, si prepa-ra a quel disastroso approdo ripetendo eradicalizzando le scelte che sono la causadella distruzione attuale. Come non

    sottoscrivere queste parole!

    E inoltre: Gli umani stanno mettendo arepentaglio lesistenza stessa della vita sulpianeta, hanno distrutto ecosistemi e nonsembrano capaci di correggere la rotta re-stando allinterno delle coordinate mentalie ideologiche attuali. Occorre invertire ilsenso di marcia, spodestare lumanit daltrono che ha occupato e ritrovare il sensodella continuit fra umanit e natura, fra

    gli uomini e gli altri animali.A me pareun passaggio obbligato.Sono daccordo; per questo, bene in-

    formarsi, fare esperienze, maturare lapropria dimensione morale, operare legiuste connessioni, indignarsi e testimo-niare quando necessario. Non abbiamoancora molto tempo e a volte sembra diprocedere nei territori dellutopia e delvento contro.Non importa, siamo in buona compa-gnia e libri come Restiamo animalice loricordano. l

    RECENSIONI

    Basta la tua firma sulla dichiarazione dei redditi nel riquadroFinanziamento della ricerca scientifica e delle universite scrivere il codice fiscale della Fiamo:

    970 726 005 84

    Per maggiori informazioni www.fiamo.it

    OMEOPATIA5x1000xFIAMOxSOSTENERELARICERCAIN

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    A cura di Roberto GavaLe vaccinazioni di massa.Prevenzione, diagnosie terapia dei danniSalus Inrmorum ed, Padova

    Settembre 2013, pag 416 24,90

    veramente utile vaccinarsi contro tut-to? Quanti genitori sanno che i vacciniobbligatori sono solo quattro, che lesa-valente non obbligatorio e che in Ve-

    neto le vaccinazioni pediatriche non sonoobbligatorie? I Servizi Vaccinali delle Asldanno esaurienti informazioniai genitori su vantaggi e rischidelle vaccinazioni? corretto negare che pos-sono indurre rischi gravie affermare che gli eventidelle reazioni avverse sonorari? Quanti sono a cono-scenza che esiste una leggeper indennizzare chi ha su-

    bito danni da vaccino? Che, di con-seguenza, cos tanto sicuri non sono:possono indurre lesioni talora letali,o malattie croniche di diversa gravit(asma, diabete, autismo ecc), ma il cuistrano aumento in et pediatrica haobbligatoriamente attirato lattenzio-

    ne verso responsabilit dei vaccini. Unesempio: per citare una delle patologiemeno gravi, ma sicuramente limitantiuna buona qualit di vita, laumentoesponenziale delle allergie che avrebbetra i vari fattori ambientali e tossici fa-vorenti anche il massiccio ricorso allevaccinazioni nei primi mesi di vita. giusto e accettabile che le uniche in-formazioni su efficacia e sicurezza a bre-ve e lungo termine dei vaccini proven-

    gano dalle case produttrici?Sono queste alcune delle domande sultema vaccinazioni sempre diattualit, considerata linsisten-za con cui sono proposti vecchie nuovi vaccini per bambini eadulti e le massicce campagnepubblicitarie a favore che iltesto curato da Roberto Gavaaffronta allo scopo di fornireuna riflessione scientifica criticasulla pratica delle vaccinazioni

    di massa e diffondere uninformazioneaggiornata e indipendente sul rapportorischio-beneficio dei vaccini pediatrici,sulle indagini diagnostiche, su alcune tec-niche terapeutiche dei danni vaccinali esulle possibilit di un intervento medico-legale. il granulo

    Laseppia comune (Sepia offi-cinalis) un mollusco dellafamiglia Sepiidae, diffuso nelmar Mediterraneo e nellAtlantico orien-

    tale, dotata di un corpo allungato conmantello di forma triangolare circondatoda due pinne ondeggianti che quasi si uni-scono sulla punta favorendo il movimentodellanimale. Dentro il mantello, dove presente la conchiglia del mollusco notacomunemente come osso di seppia, la-nimale pu riempirsi e svuotarsi dacquain modo da cambiare livello di profonditrispettivamente scendendo e salendo. Ilcolore grigio-giallastro, solitamente ze-brato. Quando in pericolo la seppia ema-

    na una nuvola dinchiostro nero dallano.Linchiostro liberato da unapposita saccae disperso con lausilio dun getto dacquaper confondere i predatori e darsi cos allafuga. Pu cambiare colore (e anche consi-stenza della pelle) sia per fini predatorialiche difensivi (Wikipedia).La seppia come medicamento era gi uti-lizzata allepoca di Ippocrate, che la pre-scriveva alle puerpere che non riuscivanoa espellere la placenta; Plinio lo usava

    come diuretico e astringente; altri medicifamosi dei tempi antichi utilizzavano leuova o losso di seppia per vari disturbi,per lo pi a carico delle vie urinarie e degliorgani genitali.Si ritiene che sia un rimedio omeopaticopi adatto alle donne, eppure fu un uomoa far venire in mente a Hahnemann li-dea di fare la sperimentazione omeopaticadellinchiostro di seppia essiccato. Scriveil dr. Farrington: Hahnemann aveva unamico pittore che divenne cos malato danon poter pi lavorare. Nonostante le cure

    RECENSIONI

    Vaccini: cosa c da sapereCHE COS

    SepiaGIADOMENICO LUSI

    MEDICO-CHIRURGO OMEOPATA

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    attente di Hahnemann, egli non migliora-va. Un giorno Hahnemann, osservandolo allavoro, si accorse che lartista bagnava spessoil pennello, intriso di inchiostro nero (fattoproprio con il nero di seppia- ndr) por-tandoselo alla bocca, ed ebbe lintuizione chela causa della malattia potesse trovarsi l. Il

    pittore afferm che questo colore era inoffen-sivo, ma Hahnemann gli consigli malgradoci di non mettere il pi il pennello in bocca.Egli lo fece e la sua oscura malattia spar.

    In seguito Hahnemann speriment pivolte il succo nero di seppia principal-mente su sperimentatori maschi - e netrasse uno dei rimedi pi importantidella farmacopea omeopatica. Altre spe-rimentazioni eseguite principalmentenegli Stati Uniti (addirittura 25!) hannoavuto sempre una maggioranza di speri-mentatori maschi. In sintesi, grazie allesperimentazioni ripetute e alla confermaclinica, Sepia diventata uno dei cosid-detti medicamenti omeopatici policresti,

    cio utilizzabili in una miriade di disturbie malattie a carico di ogni organo, funzio-ne e apparato.La caratteristica del rimedio omeopaticoSepia la atonia, tutti gli organi sonodeboli e tutto sembra cadere: il tessutomuscolare, la pelle, gli organi interni.Tutto risente di questatonia, anche lo sta-to emotivo e lumore che nero,propriocome il liquido nero che lanimale secernequando vuole sottrarsi agli altri.

    La debolezza della pelle pu dare unaspetto precocemente invecchiato. ,spesso, una persona freddolosa che amatuttavia laria fresca e il movimento fi-

    sico, proprio perch combattono il suostato atonico, migliorando la circolazio-ne del sangue che altrimenti lenta enon favorisce una buona ossigenazionedei tessuti: col movimento tutto si toni-fica ma, di certo, se un soggetto Sepiahamal di testa, mal di schiena o un prolassouterino, non gli va di fare moto.Ogni organo pu beneficiare di Sepiama

    particolare importanza assume questo ri-medio per gli organi pelvici femminili:utero e vescica, specialmente quando idisturbi dipendono dal loroprolasso, ov-vero quando tendono a scendere pi inbasso della loro sede anatomica naturale.

    Anche per questo pu essere un rimediomolto utile nella menopausa.Come temperamento i soggetti Sepiasonoindividui (pi spesso donne) molto irrita-bili; la loro atonia li rende stanchi e spessoappaiono o sono realmente poco interessa-

    ti a ci che succede nella vita di tutti i gior-ni. Spesso questatonia, la facile stanchezzae lirritabilit li rendono inclini al pianto.C anche il bambino Sepia: difficileimmaginarlo, eppure questo rimedio pu

    essere molto utile in bambini nervosi econ pochi interessi, quasi una sorta din-differenza, che non amano giocare con glialtri bambini ma che si sentono megliocon giochi di movimento o con il ballo.Hanno spesso stitichezza, specialmente sebevono molto latte; sono freddolosi masudano con facilit.Infine, il medico omeopatico non dovreb-be dimenticare che un rimedio da nonsottovalutare in varie problematiche tipi-che del maschio. l

    CHE COS

    il granulo|anno 8 numero 23 |Rivista quadrimestrale della FIAMO - Federazione Nazionale Associazioni MediciOmeopatiRegistrata presso il Tribunale di Terni aut. n.10 del 05 giugno2006 |Direttore responsabile: Carlo FraboniAmministrazione e pubblicit: FIAMO, sede amministrativa via C. Beccaria, 22 05100 Ternitel/fax: +39 (0) 744 429900 email: [email protected] www.fiamo.itNumero 23 a cura diPietro Gulia e Giandomenico Lusi | Hanno collaborato: Nunzio Chiaramida, Martina Fiochi, Renzo Galassi,Giovanna Giorgetti, P. Margaira, Vincenzo Policreti, L. Rac inaro, Paolo Roberti di Sarsina, Marco Verdone, G. VespiaProgetto grafico e impaginazione: Francesco Bellucci vico San Salvatore 20 05100 Terni

    I medici che desiderino acquistare copie de il granulopossono rivolgersi alla sede amm.va Fiamo:tel./fax [email protected]

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    SEGUE/SEPIANapoli 19 Settembre 2013

    In occasione dei 10 anni (2003 2013)di vita dellorganizzazione si tenutoa Napoli lAssemblea GeneraledellEuropean Federation of Homeopathic

    PatientsAssociation (EFHPA)

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