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Andrei CLASSE IV G “… amate l’architettura moderna, comprendetene la tensione verso l’essenzialità, al tensione verso un connubio di tecnica e fantasia, comprendetene i movimenti di cultura, d’arte e sociali ai quali essa partecipa; comprendetene la “passione”; amatela nei grandi maestri di oggi, in Le Corbusier, in Mies van der Rohe, in Gropius… leggete i loro libri e conoscete le loro opere” Pagina 1 di 11

Il Grattacielo Pirelli

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Il grattacielo pirelli

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Andrei Puiu CLASSE IV G

“… amate l’architettura moderna, comprendetene la tensione verso l’essenzialità, al

tensione verso un connubio di tecnica e fantasia, comprendetene i movimenti di cultura,

d’arte e sociali ai quali essa partecipa; comprendetene la “passione”; amatela nei

grandi maestri di oggi, in Le Corbusier, in Mies van der Rohe, in Gropius… leggete i

loro libri e conoscete le loro opere”

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Il Grattacielo Pirelli, chiamato comunemente Pirellone, è il palazzo che

ospita la giunta, la sala consiliare e alcuni uffici della Regione

Lombardia. Si trova a Milano, in piazza Duca D'Aosta, dove sorge

anche la Stazione Centrale. Fu costruito tra il 1956 ed il 1960 su

progetto di Gio Ponti, Pier Luigi Nervi, Fornaroli, Rosselli, Valtolina e

Dell'Orto. E' un’opera architettonica importante, propria del

Razionalismo Italiano; con i suoi 127 metri di altezza è uno degli edifici

in cemento armato più alti al mondo ed uno dei più eleganti per la

caratteristica forma a estremità rastremate. È uno dei più celebri

simboli di Milano ed è il grattacielo più alto d'Italia.

Originariamente il palazzo fu costruito per ospitare gli uffici della

celebre azienda italiana di pneumatici Pirelli, ma successivamente il

grattacielo venne acquistato dalla Regione Lombardia, per farne la

propria sede principale.

Il 18 aprile 2002 un aereo da turismo pilotato dall'italo-svizzero Gino

Fasulo, 64 anni, si schiantò contro il 26° piano del palazzo,

danneggiando gravemente la struttura esterna. Oltre a Fasulo, le

vittime furono due dipendenti della Regione Lombardia. Oggi il 26°

piano ospita un memoriale del grave incidente dedicato alle due

vittime.

Il palazzo, dopo un completo restauro delle facciate esterne e degli

spazi interni, è stato riaperto e da fine maggio 2005 è tornato ad

ospitare la Giunta regionale e le sedute del Consiglio Regionale, che

rimarranno qui fino alla costruzione della nuova sede della Regione

nella zona Garibaldi-Repubblica. L'ultimo piano (31°) del grattacielo,

che verrà prossimamente aperto al pubblico, ospiterà un belvedere e

delle mostre temporanee.

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In ogni parte della struttura si ritrova la

figura prediletta di Gio Ponti, l’esagono,

o diamante, come era solito chiamarlo.

La pianta presenta una superficie utile

al 85%. Oltre ai pilastri portanti alle

estremità e quelli centrali, non ci sono

altri muri o scale, che rendono la

struttura ideale alla suddivisione in

uffici.

I pilastri centrali hanno una funzione di

semi-portanti. Per un ipotetico

osservatore esterno, posto di fronte al

grattacielo la sensazione dell’altezza è

aumentato dai pilastri centrali, che

sono rastremati verso l’alto.

Il genio di Gio Ponti non sta nell’aver

elevato una struttura di cemento

armato alta 127,1m sopra Milano, ma

nella sensazione di leggerezza che

questa trasmette a chiunque la guardi,

da qualsiasi angolazione.

Si può notare infatti come ogni faccia

del grattacielo non si tocchi mai con le

sue adiacenti. I pilastri triangolari alle

estremità sembrano due persone che si

tendono le mani, ma senza mai

raggiungersi. Anche la copertura sopra

il 31esimo piano, che copre il

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belvedere, da fuori sembra non tocchi, ma lieviti sopra l’intera

struttura.

COSTRUZIONE

La posa ufficiale della prima pietra avviene il 12 luglio 1956. I lavori

dureranno fino al 4 aprile, 1960, data dell’inaugurazione. Tonnellate di

cemento armato e 60.000 piastrelle portano verso il cielo i pilastri

portanti del simbolo della rinascita economica di Milano.

L’edificio Pirelli costituisce un’immagine unica e un elemento figurativo

inconfondibile dello skyline milanese. Localizzato in un’area strategica,

di fronte alla stazione Centrale, misura un’altezza di circa 127m, con i

due prospetti principali vetrati racchiusi tra le punte del diamante.

L’ultimo piano del grattacielo, il 31esimo, è caratterizzato da uno

spazio a doppia altezza, di grande suggestività e da cui si gode un

panorama unico della città. Solo in questo spazio del strutture portanti,

che sorreggono la copertura in cemento armato, rimangono a vista.

L’attacco a terra del grattacielo è segnato dalle due strade interne che

insieme collegano il piano interrato dell’edificio e definiscono altri 2

elementi.

Il primo è la collina, affacciata su piazza Duca d’Aostam che forma un

piazzale sopraelevato, voluto da ponti stesso. Sotto la collinetta si

trovano l’auditorium Giorgio Gaber e la sala del consiglio regionale.

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Il secondo è formato dai corpi bassi, costituiti dagli edifici a scala

urbana che segna un lato della torre e si apre su via Filzi, dando

accesso agli uffici del complesso.

GLI INTERNI

Il progetto risponde alle richieste formulate dal Cda che prevede la

destinazione d’uso della torre alla presidenza, alla sala della giunta e

agli uffici della giunta della regione Lombardia.

Dopo il restauro la torre conserva le proprie logiche di funzionamento.

Tutti i collegamenti meccanici verticali vengono conservati ed adeguati

con l’aggiunta di un nuovo ascensore dal 29esimo al 31esimo e le

scale lungo le punte Galvani e Pirelli vengono restaurate ed adattate ai

nuovi standard di sicurezza.

All’interno di questa logica complessiva i 29 piani della torre

distribuiscono gli spazi di lavoro attrezzando ciascun piano con aree

comuni destinate ai servizi igienici, alle fotocopiatrici e ad aree di

svago, accanto ad archivi, se necessari. All’interno della sequenza di

piani operativi sono inseriti tre piani speciali; 26esimo, 29esimo e

30esimo.

Al 26esimo piano lo spazio centrale è stato lasciato libero in attesa di

un artista che dia una testimonianza del tragico evento del 13 aprile

2002, nel quale persero la vita due avvocatesse della regione.

Il progetto più interessante per il pubblico riguarda la destinazione del

31esimo piano. Inizialmente questo spazio era destinato alle macchine

degli ascensori e ad altre attrezzature. Ora è in progetto uno spazio

che sarà dedicato a mostre, con uno spazio ristoro, dal quale si godrà il

panorama migliore della città.

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