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Le Opere Premiate Villa Vicentina Concorso nazionale di poesia in lingua italiana e friulana 6 6 Le Voci dell’Anima o o P o e si a e M u s i c a P o e si a e M u s i c a Musiche a cura di Eliana Cargnelutti Matteo Comar Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Comune di Villa Vicentina Provincia di Udine 26 maggio 2012

Il libretto realizzato in occasione delle premiazioni

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Le Opere Premiate

Villa Vicentina

Concorso nazionaledi poesia

in lingua italianae friulana

66Le Voci dell’Anima

oo

Poesia e Musica

Poesia e Musica

Musiche a cura di Eliana Cargnelutti

Matteo Comar

Regione AutonomaFriuli Venezia Giulia

Comune di Villa VicentinaProvincia di Udine

26 maggio 2012

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Le Voci dell’Anima

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Il concorso di poesia “Le Voci dell’Anima” è giunto quest’anno alla sua sesta edizione e non dimostra alcun sintomo di stanchezza o vecchiaia. Anzi, l’entusiasmo e la partecipazione dei poeti si fa sempre più evidente, sintomo di un coinvolgimento che sta crescendo e si sta diffondendo.In questa edizione, per la prima volta, ai patrocini istituzionali di provincia e regione si sono affiancati tre patrocini tecnici di alto livello: la Società Dante Alighieri, la Società Filologica Friulana e l’Ente Friuli nel mondo. E’ anche grazie al loro autorevole contributo che il concorso di poesia si sta affermando sempre di più nel vasto panorama dei concorsi di poesia nazionali. A loro va il nostro ringraziamento, con l’auspicio che la collaborazione possa continuare con risultati sempre migliori.Un grazie ai poeti per aver partecipato inviando le loro opere, per averci sostenuto, incitato, applaudito, ma anche criticato. Le loro osservazioni costruttive ci aiutano ad organizzare un concorso a loro immagine, ci permettono di creare il “loro” concorso.Desideriamo inoltre ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa manifestazione: prima di tutto i membri della giuria, che hanno svolto un lavoro ciclopico senza alcuna forma di compenso o di rimborso; Massimo Ena che ha progettato e realizzato tutto il materiale legato alla manifestazione; i dipendenti comunali, con l’instancabile Elisa in prima linea.Tante sono le cose che si possono dire su questo concorso, sulla sua organizzazione e sui suoi partecipanti, ma i protagonisti sono e devono essere la poesia e i poeti; è quindi doveroso farsi da parte e cedere a loro lo spazio, lasciando che ci emozionino con le loro “Voci dell’Anima”.

Introduzione

Il SindacoMario Romolo PISCHEDDA

L’Assessore alla CulturaAndrea BALLAMINUT

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Verbale della GiuriaLa giuria della 6° edizione del concorso nazionale di poesia in lingua italiana e friulana “Le Voci dell’Anima”, presieduta da Giorgio LI VIGNI (ideatore del concorso e poeta) e composta da: Clara MAGGIORE (ex insegnante di lingua italiana e poetessa), Franca MAINARDIS (poetessa e scrittrice in lingua friulana, collaboratrice di riviste locali), Egle TAVERNA COARI (poetessa e collaboratrice di associazioni per la tutela della lingua friulana), Amerigo VISINTINI (pittore e poeta), Tullio SVETTINI (attore e poeta) e Odorico SERENA (insegnante e componente della commissione scuola della Società Filologica Friulana), si è riunita presso la sede municipale del Comune di Villa Vicentina per definire le graduatorie finali del concorso.

Premesso che sono pervenute:

dopo attenta lettura delle opere sottoposte all’esame dopo la verifica comunale della regolarità, tenuto conto dei criteri di correttezza linguistica, originalità e musicalità, la giuria ha espresso all’unanimità i propri giudizi dai quali, dopo ulteriori verifiche comunali, sono conseguite le seguenti graduatorie finali:

SEZIONE A

SEZIONE B

SEZIONE C

Opere in lingua italiana per adulti

Opere in lingua friulana per adulti

Opere in lingua italiana per studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado

n. 570 liriche

n. 30 liriche

n. 168 liriche

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Sezione A – Opere in lingua italiana per adulti

1° classificato Tiziana MAINERO di Scurcola Marsicana (AQ) con Autunno

2° classificatoFulvia MARCONI di Ancona con Un cesto di more e di fiori

3° classificatoFrancesco DE SANTIS di Bari con Preghiera (all’ombra dei vitigni)

Sezione B – Opere in lingua friulana per adulti

1° classificatoGianfranco GALLO di Lestizza (UD) con Un tocut di paradis

2° classificatoStefano LOMBARDI di Precenicco (UD) con Stradis de criure

3° classificatoElda LENARDUZZI di Udine con Un cjant ta l’albe

Sezione C – Opere in lingua italiana per studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado

1° classificatoAndrea GIARDUZ di Udine con Il vento

2° classificatoChiara BARONE di Matino (LE) con Il mondo intorno a me

3° classificatoLuce SANTATO di Lendinara (RO) con Il cielo della vita

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1° ClassificatoSezione A – Adulti - Opere in lingua italiana

AUTUNNO

In alto, lungo il profilo roccioso

alberi senza vestititremano al vento del nordsbattendo come criniera

di cavallo selvaggio. A valle

cespugli di rovie siepi color tabacco

ancora umide d’ombrasotterrano steli acerbi,

zolle sparse come macchie di ocra e rosso corallo

mimetica protezione di terraalla luce cangianti.

In trasparenza fumo odoroso di legna

fugge opaco dai tettitra nubi stantie

e una lama di sole.Sotto i piedi il gracchiare

malinconico di fogliesenza più linfa

che al passaggio animales’abbandonano morenti

alla fredda stagione.

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Motivazione della Giuria

Il tema dell’autunno, stagione di grande forza ispiratrice, trattato con elegante e originale struttura descrittiva, arricchita di efficaci elementi figurativi quasi a comporre una tela impressionista, offre all’autrice l’occasione di diventare parte della realtà descritta nell’impatto malinconico che l’autunno stesso le suggerisce.

L’Autore

Tiziana Mainero, romana, laureata in giurisprudenza, funzionario ministeriale nella realtà e scrittrice nell’immaginario. Ha pubblicato un libro di narrativa dal titolo “Un mondo senza nutella” sul problema del diabete giovanile che ha vinto il premio nazionale Città di Eboli e un libro di poesie “Note nel vento” risultato vincitore del premio Onde d’arte per l’Abruzzo. La scrittura vissuta come l’amica sincera cui confidare ogni anelito senza il pudore di apparire inappropriati. Un foglio e la penna per sconfiggere i malanni che ognuno porta nel cuore, la poesia per continuare a sperare.

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2° ClassificatoUN CESTO DI MORE E DI FIORI

Cascine dai muri sconnessie l’erba spaccava le crepe,

i piccoli piedi giocosinascosti da zoccoli grandi.

Un cesto di paglia intrecciata,farcito di more e di fiori,

compagno di gaie escursioninel tempo del gusto alla vita.

Di lato del pozzo sostavaancor lacrimando la brocca,sbeccata nell’ardua fatica

di toglier dell’acqua alla terra.Canzoni cantavo e coglievo

le viole, le spighe e le fresie,amiche danzanti per l’aria farfalle esaltate di sole.

Profumo d’estate al podere,fragranza d’antichi sapori,

l’odore del latte e del cacio,del pane a scaldare nel forno.

Spingevo i miei sogni più in alto,ancora più in su delle nubi,

cercando al mio cuore uno spaziodi fragole e di paradiso.Il primo rondone volava

cercando quel nido lasciato,nel cielo arabeschi pittava

garrendo al suo tetto in attesa.E il ponte, ricordo da sempre,fra due grandi cuori consunti,recava col gesso la scritta…

‘’ Se torno dal fronte ti sposo’’.

Sezione A – Adulti - Opere in lingua italiana

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Motivazione della Giuria

La potenza evocativa che rende universale il proprio individuale vissuto fa di questo testo, ricco di musicalità, una sintesi perfetta di descrizione e narrazione giocate sulla semplicità di uno stile poetico di grande effetto lirico.

L’AutoreFulvia Marconi,nominata dall’Associazione Culturale Internazionale Universum Switzerland con sede a Lugano (CH), ‘’Presidente Regionale’’ responsabile per la zona Marche. Presidente ed organizzatrice del Premio Letterario Internazionale ‘’Laudato si’ o mi’ Signore’’ giunto quest’anno alla sua 3° edizione - cerimonia di premiazione ad ottobre in Falconara Marittima (AN). Si diletta con la poesia dal giugno 2007 ottenendo 56 volte il primo posto in concorsi poetici nazionali ed internazionali. Ottiene per dieci volte il primo posto assoluto, per due volte riceve la medaglia del Presidente della Repubblica ed una volta la medaglia del Presidente del Senato. Stipula un contratto ventennale con il Dottor Maurizio Costanzo che pubblica la sua poesia ‘’Un mare d’inverno’’, nell’antologia poetica ‘’Poetando - L’uomo della notte’’. Si classifica al Primo posto al Premio Europa (Lugano CH) nell’aprile 2010 (972 liriche esaminate). E’ membro di Commissione Giudicatrice nel Premio Letterario Internazionale ‘’Città di Martinsicuro’’ e nel Premio Nazionale di Letteratura ‘’Città di Grottammare’’. Ha fatto parte della Commissione Giudicatrice del Premio ‘’Santo Stefano in versi’’ (Santo Stefano - IM). Nell’anno 2010 riceve il ‘’Premio Smile’’ destinato a 3 persone che nell’anno si sono distinte in particolar modo per meriti culturali letterari o umanitari. Nel marzo 2011 nella stupenda cornice del Palazzo delle Maestranze di Ronciglione (VT), partecipa in qualità di ospite d’onore ad una conferenza sulla poesia e sulla sua interpretazione. Nel novembre 2011 è stata Presidente di Commissione Giudicatrice del ‘’Premio Internazionale G. Natta’’ giunto alla sua XIII° edizione (Vallecrosia IM).Nell’anno 2012 sarà membro di Giuria nel Premio Letterario Internazionale ‘’Europa’’ la cui premiazione si svolgerà a Lugano (CH). L’Associazione Culturale Internazionale Universum-Switzerland propone la sua candidatura al Premio ‘’DONNA DELL’ANNO 2012’’ sez Cultura. - Il giorno 5 dicembre 2011 dalle ore 19,30 alle ore 19,45 concede un’intervista telefonica al Dott. Maurizio Costanzo che la proporrà il giorno successivo nella trasmissione ‘’Poetando’’ in onda su Radio Rai uno. Aprile 2012 sarà Membro di Giuria al Premio Letterario Nazionale ‘’Città di Grottammare’’. Luglio 2012 sarà Membro di Giuria del Premio Letterario internazionale ‘’Città di Martinsicuro’’. --Maggio 2012 farà parte della Commissione Giudicatrice del Concorso Nazionale di Narrativa e Poesia ‘’Amico Medico’’ 2012 a favore dei bambini ospedalizzati reparto oncoematologia dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara. Riconoscimenti, questi, ricevuti dal giugno 2007, anno in cui decide di dedicarsi all’arte poetica.

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3° ClassificatoPreghiera (All’ombra dei vitigni)

All’ombra dei vitigni stanchiti denudavi come un giovane giunco

nell’albore dorato d’autunno.Non vi era stilla che non bagnasse

il tuo corpo miniato di luce.Mio Bacco di passione

che investivi pampini di sole,glorioso era il tuo sorriso

che stringeva il giorno tra le manie ne faceva mosto

per i miei tini assetati.Un erpice nel ventrel’ultimo sguardo tuo

che venne prima del silenzio,prima del diluvio

a dilaniarmi il grembo,a solcare questo resto di donna

come un campo sconfinato.E fu la notte

sulle messi fradice di menzogna,da cui levarsi un rantolo impietoso

e dopo un urlo disumano,come una preghiera al cielo!

Nel mio seno infrangersi di vite,come una bestemmia al cielo!

Poi bionde messi a giugnodove tu mi amavi supina.

Non più di grano è la mia terrama arida zolla che calpesto a piedi nudi.

Bieco il corvo giunge a salutare i miei restie i passeri l’ultimo germe a togliermi.

Non vedo più rigogliosi campiai miei piedi distendersima avide terre assetate.

Più non si ode il gorgoglio delle acqueche dissetavano labbra di seta,

che le gote rigavanonell’estate padrona dei giorni.

Ora è solo il silenzio della mortead abitare il mio cuore.

Sezione A – Adulti - Opere in lingua italiana

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Motivazione della Giuria

Il testo colpisce per la sua multiforme espressività, ora lieve, delicata, quasi ambrata nella sua musicale eleganza descrittiva, ora franta e ossuta nell’asprezza di alcune metafore di sicuro impatto emotivo. Ne risulta un canto di dolore in cui il senso della vita si identifica con il ricordo triste di una perdita.

L’Autore

Francesco De Santis,nasce a Bari il 04 marzo 1977. E’ dottore di Ricerca presso l’Università degli Studi di Bari e pubblica lavori su riviste internazionali. Nel 2007 tira fuori per la prima volta qualche vecchia silloge e partecipa ad alcuni Concorsi di poesia ricevendo presto ampi consensi e aggiudicandosi numerosi premi tra i quali: Primo al Concorso “Ulivi di Mattinata” – Accademia Internazionale “Il Convivio” (2007), Secondo al Concorso Poetare è d’amore - col Florilegio “Solo poche parole” (2008); Primo al Concorso Letterario Internazionale Il Pozzo e l’Arancio- V Ed. con la poesia “Il giardino delle ortiche” e al Concorso Emozioni, Terzo al I Festival dell’Arte di Martina Franca con la lirica “Mi hai aperto le porte del paradiso” e al Concorso Odi et Amo con “Primavera assente” (2009); Primo al Premio Internazionale Città di Bitetto – XVII Edizione con la silloge “Se ti arriva la mia voce” e al Premio Letterario Internazionale Il Pozzo e l’Arancio – VI Ed. con la poesia “I resti del tempo”, Secondo alla III Edizione del Premio Le ali di Pindaro, Terzo al Concorso Internazionale Letterario d’Arte e Cultura “Giuseppe Gioachino Belli” - XXII Edizione - con la silloge “Dove finisce l’ombra (memorie di una visionaria)” (2010); Terzo Premio al concorso “Liberarte - 2011” con la poesia “Il giardino delle ortiche” (2011). È promotore e organizzatore di manifestazioni culturali ed è membro di giuria in numerosi Concorsi Letterari: Concorso di poesia, narrativa e giornalismo “Il lancio della penna” (Presidente di giuria, organizzatore), “La biblioteca d’oro” – I, II e III Edizione (membro di giuria), “Il pozzo e l’arancio” – VII Ed. (membro di giuria).Ha pubblicato i libri di poesia “EMOZIONI PARALLELE” (Montedit Editrice-2008) e “L’ODORE DELLE FRAGOLE” (Enrico Folci Editore-2009). Inoltre da qualche anno si dedica a un progetto di scrittura e lettura creativa per gli ospiti di una Casa Protetta pubblicando i quaderni “CANTE CA TE PASSE” (Messaggi Edizioni - 2008), “RACCONTI DI VITA” (Messaggi Edizioni - 2009), “FESTE, DEVOZIONI, TRADIZIONI E RICETTE DI ALTRI TEMPI” (2010), “LE STAGIONI DELLA VITA” (2011), “LA ROSA DEL RICORDO” (Sentieri Meridiani Edizioni-2011) – raccolta antologica - testi scelti da Daniele Maria Pegorari.

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1° ClassificatoUn tocut di paradîs Sot sere, cuant che ancje le ultime spere di lûs, si sfante pierdude intun bati di alis di un gnotul, o rivi a cjalâmi tal spieli dal timp, cui voi di un frutin, che la maluserie de int ancjemò nol veve fuscâts. Mi viôt, intun tocut di paradîs, ta chê cjase che e je tal mio cûr. Un piçul cjanton di chest mont, inte plane dal nestri Friûl. Mi viôt, sul pedrât di une androne, che tantis voltis inte foghe dal zûc, tor di un clap mi soi çopedât. O poiât, sul grim de mame, tes lungjis gnots dal istât, in scolte des flabis de none, strussiânt i voi, bramôs di sierâsi. E daspò,sot de plete, insumiâmi di orcui e aganis, e cui pîts sgarfâ intai scus dal paion, a cirî un ripâr, une tane, e fâmi plui piçul par rivâ a platâmi.

Sezione B – Adulti - Opere in lingua friulana

Un pezzetto di paradiso

Verso sera,quando anche l’ultimo raggio di luce,

si dissolve perdutoin un battito d’ali di un pipistrello,

riesco a guardarmi nello specchio del tempo,con gli occhi di un bambino,che la malvagità della genteancora non aveva offuscati.

Mi vedo,in un pezzetto di paradiso,

in quella casa che è nel mio cuore.Un pioccolo angolo di questo mondo,

nella pianura del nostro Friuli.

Mi vedo,sul acciotolato di una androna,

che tante volte nella foga del gioco, adosso ad un sasso mi sono inciampato.

O apoggiato,sul grembo della mamma,

nelle lunghe notti dell’estate,ad ascoltare le fiabe della nonna,

stroffinando gl’occhi desiderosi di chiudersi.

E dopo,sotto le lenzuola, sognare orchi e agane,e coi piedi scavare tra le foglie del materasso,

a cercare un riparo, una tana,e farmi più piccolo

per riuscire a nascondermi.

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Motivazione della Giuria

Questo bel testo poetico, di intenso lirismo e gradevole musicalità, rappresenta un mirabile trait d’union tra il ricordo struggente della fanciullezza, dei luoghi e degli affetti più cari e la consapevolezza delle difficoltà della vita adulta.

L’Autore

Gianfranco Gallo, l’amore per la mia lingua è sempre stato nel mio cuore dal giorno che sono nato, quando per la prima volta ho sentito mia mamma parlare. Nella mia vita la penna non era un attrezzo del mio lavoro, perché facevo il posatore di pavimenti ma, qualche anno fa una mia cugina venuta a farmi visita dal Canadà, mi ha detto: “fammi una dedica in friulano” ed io a lei “ non so scrivere in friulano, per leggere me la cavo abbastanza bene, scrivere è un po’ più difficile. Alla sua insistenza ho dovuto cedere. E’ stata così contenta che è partita al galoppo a mostrarla a sua madre. Da quel giorno ho incominciato a scrivere, nella maniera che sapevo, cioè nella mia parlata locale. In seguito ho fatto un corso per imparare a scrivere in friulano con la Filologica Friulana ed un altro corso via internet, con la presidente del centro culturale << Las Rives >>di Lestizza, la prof. Paola Beltrame, e con l’aiuto e i consigli di suo marito, prof. Ivano Urli.Ma tutto è arrivato per grazia di Dio nel mezzo di una malattia, come il Parkinson, che qualche volta toglie qualche cosa alla mente. Mi ha fatto invece scoprire il grande dono che mi aveva dato: quello di raccontare con le parole ciò che sento dentro il mio cuore. Per questo non finirò di ringraziare il Signore.Il primo di ottobre 2011, alla 8^ Edizione del Premio di poesia 2011“Giulietta e Romeo di Savorgnan” concorso della “Accademia Città di Udine”Sono risultato 1° Classificato ex Equo con la poesia: “ Un Butul di Perlis Vistût”Da quando ho iniziato a scrivere ho pubblicato qualche poesia, racconti su:- il periodico del Friuli centrale “ Il Ponte” di Codroipo,- “ Semide vôs furlane” un mensile della zona di Mortegliano,- il periodico del “ Fogolâr Furlan” di Roma,- “ Las Rives” un libretto annuale sulla storia del territorio del comune di Lestizza;- e sul sito internet di “ Contecurte” con uno pseudonimo.Ho scritto un centinaio di poesie, tutte seguendo il filo conduttore del titolo del libretto che mi piacerebbe fare << Amore la parola del Signore che è dentro al mio cuore, per portare un po’ di amore in ogni cuore >> . Poi ho fatto un centinaio di dediche a parenti e amici. Ora sto ultimando di scrivere un piccolo romanzo che, con l’aiuto del Signore, spero di riuscire a finire.

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2° ClassificatoSTRADIS DE CRIURE

Jènfri i ciàmpsl’unviâr no si disfe.In ta i fossâi a nassìntròis impestâs,tant chei dalnestri ciâf,cuànt che s’inglazze il cûr.Stradis de crìure,che justis o faladìsno ricognòs plùi.Il tò ricuàrtal fàs mâl,ma no pòs plui vivi dut intabarât!Cirarâi un puèstintàl soreli,par podè disfâ lis stradis de crìurenassûdis cence di te.

Sezione B – Adulti - Opere in lingua friulana

VIE DEL GELO

Tra i campil’inverno non si dissolve.

Si formano nei fossicontorti percorsi

come quelliche nascono nella mente

quando si gela il cuore.

Vie del geloche giuste o sbagliate

non distinguo più.

Il tuo ricordomi ferisce

ma non posso più viveresempre coperto!

Cercherò un postonel sole,

per poter dissolverele vie del gelo

formatisi senza di te.

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Motivazione della Giuria

Con pochi versi scarni ma chiari e coinvolgenti nella loro asciutta essenzialità, l’autore compie una mirabile sintesi poetica paragonando il gelo dell’inverno e quello molto più duro dell’anima che vuole superare il dolore di un abbandono.

L’Autore

Stefano Lombardi, nato a Castiglione delle Stiviere (Mantova) nel 1978. Nello stesso anno si trasferisce con la famiglia a Precenicco (Udine) dove tuttora risiede. In quinta elementare conosce in veste di Maestro il poeta Giacomo Vit di Cordovado, il quale riesce ad estrapolare dal suo intimo l’animo poetico. Da allora la poesia, oltre che la musica, è stata parte integrante del suo esprimersi artistico.Nel 1989 gli viene conferito un diploma di merito a un concorso per bambini indetto dal C.A.P.IT. a Gorizia. Nel 1994 si aggiudica il 4° premio al concorso “Gerla d’argento”a Pordenone; allo stesso concorso vince il primo premio nel 1998. Nel 1996 vince il terzo premio al concorso “La Torate” a Cussignacco (Udine). Segnalato nelle edizioni 2005 e 2007 del concorso “G.Malattia” di Barcis (Pordenone). Nel 2012 consegue il terzo premio al concorso “Sant’Antoni” a Casarsa della Delizia (Pordenone).Collabora a diversi numeri della rivista “La Bassa” di Latisana, abbinando alle poesie alcune foto del compianto Franco Comisso; inoltre collabora alla rivista “Il Timènt” di San Michele a Tagliamento (Venezia) con la poetessa Luisa Pestrin. Nel 2000 insieme all’Associazione fotografica “Anaxum” realizza il “Lunari” abbinando al calendario diverse sue poesie, mentre nel 2010 ha il piacere di venir rappresentato nel calendario dell’Associazione in qualità di “artista” di Precenicco. Anche in un paio di edizioni de “Lo Strolìc”, il lunario edito dall’ Associazione Filologica Friulana, sono presenti sue composizioni. Viene pubblicata una sua poesia nell’Inserto “Mobydick” del 9 maggio 2009 del quotidiano “Liberal” di Roma diretto da Renzo Foa.Ma la parola poeta non si addice molto a Lombardi che, conseguito nel 1998 il diploma di tecnico delle Industrie Elettriche ed Elettroniche, ha di fatto sospeso gli studi ed è stato sempre impiegato nel settore dell’Assistenza Tecnica. Per questo non si considera un vero poeta, bensì un attento fotografo di sentimenti, che trasforma poi in versi come meglio può. La sua produzione spazia dalle diverse esperienze dell’intimo, alle vicende dell’uomo, all’amore per la natura. Altra sua grande passione è la musica e, nell’ambito bandistico, è discretamente conosciuto in qualità di percussionista. Dal 2009 al 2011 ha avuto l’onore di essere il Presidente della Nuova Banda Comunale “S.Cecilia” di Precenicco (Ud), ottenendo numerose soddisfazioni, tra le quali il quarto posto al concorso per bande di Bertiolo e la realizzazione del “Pierino e il Lupo” di Prokofiev con la narrazione di Dario Zampa in friulano, e di un cd celebrativo per il trentennale dell’Associazione.

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3° ClassificatoUN CJANT TA L’ALBE

Da cuatri dîs tu lì: platât tal scûrJenfri i ramats dal peç, co al criche ’l dì,tu regalis un cjant come un sivîl,eterno e simpri gnûf: tant dolz, tant pûr.Lis notis pulidinis mi sturnissin,il cûr al bat in presse. Jò a scoltâtiferme o stoi chi tal frêt, cidine e tutu mi jemplis il cûr, o creaturefate dome di plumis e di vôs.In cîl e lûs la stele de matine:al è dut scûr. Lajù dome une stricheplui clare che piture lis montagnis,e il tô biel cjant mi dìsin ch’al ven dì.Tal cidinôr de polse pitinineune vôs plui lontane ti rispuint…… E cumò al è un clamâsi, un gjoldi, un pandichel alc che il cûr no ’l rive a contignî.Vorès dismovi ’l mont, vorès scoltâtiin zito ma mi sint a scjafojâ.Cumò tu tasis: cjò, sestu lât vie ?Torne, ti prei, a fâmi compagnie…!

Sezione B – Adulti - Opere in lingua friulana

UN CANTO NELL’ALBA

Da quattro giorni tu lì:nascosto nel buiofra i rami dell’abete, all’alba

re¬gali un canto come un fischioeterno e sempre nuovo: così dolce, così puro.

Le note pulite mi stor¬di¬scono,il cuore batte veloce. Io ad ascoltartiferma resto qui al freddo, silenziosa e tu

mi riempi il cuore, crea¬turafatta solo di piume e di voce.

In cielo brilla la stella del mattinotutto è buio. Laggiù soltanto una striscia

più chiara che dipinge i monti,e il tuo bel canto mi dicono che si fa giorno.

Nel silenzio di una breve pausauna voce più lontana ti risponde…… e ora è un chiamarsi, un godere, un comunicare

ciò che il cuore non riesce a contenere.

Vorrei svegliare il mondo, vorrei ascoltartiin silenzio ma mi sento soffocare.

Ora taci: ehi, sei andato via?Torna, ti prego, a farmi compagnia…!

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Motivazione della GiuriaIn un originale quanto efficace impianto narrativo l’autrice si lascia coinvolgere e incantare dall’atmosfera quasi fiabesca che l’alba offre alla sua percezione sensoriale ed emozionale e che lei riesce a rendere con notevole freschezza descrittiva.

L’AutoreElda Lenarduzzi, nata nel 1922 a Udine da famiglia friulana, origini più che modeste, scolarità: quinta elementare ma con una maestra eccellente, cugina dello scrittore Giuseppe Ellero, insegnante che ci fece amare il bello della lingua italiana, ma in modo speciale la poesia. A scuola nessuno parlava o scriveva in friulano, fra bambini usavamo il veneto-udinese; quando iniziai a scrivere qualcosa di personale? In realtà fin da bambina inventavo delle filastrocche che insegnavo al mio fratellino perché le recitasse alla mamma… Poi qualche poesiola, come tutte le ragazzine, che in qualche occasione dedicavo a familiari o a me stessa. Poi partecipai a qualche concorso e qualche mio scritto venne segnalato e pubblicato; fui cronista in prosa del gruppo corale di cui facevo parte fino al 2011, ma soprattutto mantengo ancora vivo il diario della famiglia fin dal matrimonio, nel ’48. Nel 1978, trascorsi due anni dal terremoto che aveva colpito il Friuli, avendo notato l’assenza delle rondini anche nei nidi lasciati intatti dal sisma sotto le gronde, scrissi “Torne cisile” che, su suggerimento del grande M.o don Albino Perosa, musicai a voce cantandola al microfono del registratore, visto che non so scrivere musica; il M.o Giovanni Zanetti l’ha armonizzata abbellendola nel suo stile ed è arrivata in finale al Festival della Canzone Friulana di quell’anno, come le altre che ho presentato negli anni successivi, ad ogni edizione del Festival. Nell’ottobre del ’93 scrissi e cantai perché fosse armonizzata “Ave Mari Stele”, eseguita alla partenza della goletta “Udine 1000” dal molo di Lignano per l’Argentina, in occasione del millenario di Udine, e molte altre mie composizioni sono state armonizzate da vari maestri e per lo più registrate alla SIAE. Quasi annualmente partecipo al concorso di canzoni per bambini “In arte Buri”, ove mi sono sempre piazzata in modo molto soddisfacente. Ho insegnato friulano per qualche anno alla scuola per l’infanzia “A. Gabelli” di Godia-Beivars attraverso canzoni, filastrocche e poesie di vari Autori e anche mie, con grande gioia loro e mia. In particolare voglio citare “La Stele cu la code”, di cui ho composto testo e melodia, che fu illustrata, e poi cantata e drammatizzata dai bimbi con grande entusiasmo e soddisfazione di tutti durante la festa natalizia dedicata ai genitori, organizzata dalla M.a Rosanna e dalle sue colleghe. Presentata come poesia illustrata dai bambini al concorso “Glemone îr, vuei e doman” del 2007, conquistò il III° premio a pari merito. Terzo premio a pari merito anche per “Ghibli di cjase nestre” al concorso “Lyrikè” di Precenicco del 2009. Nel 2004, in occasione di un viaggio a Roma con il Coro “I Cantori del Friuli”, ebbi l’onore di poter consegnare al dott. Adalberto Leschiutta (Conservatore delle Biblioteche Vaticane) che lo avrebbe presentato a Sua Santità Giovanni Paolo II, una silloge di poesie friulano-italiane che scrissi in corrispondenza di suoi vari viaggi apostolici nei diversi continenti, e che volli intitolare “Al mio Papa”. In prosa ho recentemente redatto “Ricordi di guerra” che ora è presente nell’archivio della Prefettura di Udine, in cui narro la mia esperienza di ragazza operaia a Udine occupata dai Nazisti, tra bombardamenti e carri ferroviari carichi di prigionieri sulla via della deportazione, cui cercavamo di passare almeno qualche sigaretta o pezzetti di pane attraverso le griglie dei carri piombati e di cui raccoglievamo i bigliettini per avvisare le loro famiglie. Scrivo ancora e quasi sempre seguendo emozioni e sentimenti che condivido inviando le mie modeste opere a vari periodici, tra cui in particolare il mensile dell’UOEI “Stelutis Alpinis”, che mi pubblica volentieri. E ogni tanto partecipo ancora a qualche concorso, magari con composizioni di qualche anno fa, ma che mi suscitano ancora i sentimenti giusti da mettere in comune coi potenziali lettori. Mi rendo conto che questo non è un “curriculum” come comunemente inteso da chi cerca lavoro, ma una lunga storia personale. Il racconto in breve di novant’anni della mia vita.

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1° ClassificatoIL VENTO

Vento d’invernonel gelo di quelle paroleche feriscono il cuore,

gesta crudelicome mura di ghiaccio

ad uccidere sentimenti e speranze.

Vento di primaveranei miei occhi pieni di vita,

germogli che fiorisconodi stupore e meraviglia.

Vento d’estateche porta il profumo

del mare,gioia che trabocca

in pensieri liberi e leggeri,briglie sciolte

in corsa verso il domani.Vento d’autunno

ribelle e dispettoso,inquieto

come la mia anima,in volo

in un’altalena di palpitie paure,

fra il grigiore del mondoe l’azzurro dell’infinito.

Vento di vita.

Sezione C – Poesie nelle scuole - Opere in lingua italiana

Page 19: Il libretto realizzato in occasione delle premiazioni

Motivazione della Giuria

Le stagioni del vento come metafora di una vita giovane e inquieta che si apre con timore e curiosità alle incognite del mondo, vengono raccontate con originalità espressiva ed eleganza strutturale che rivelano doti poetiche meritevoli di ulteriori apprezzamenti.

L’Autore

Andrea Giarduz, nato a Udine il 18 marzo 1998. Fin da piccolo ha mostrato una grande sensibilità d’animo nonché una buona capacità di scrittura, che l’hanno portato a distinguersi in alcuni premi letterari: - Maggio 2007 1° classificato alla I Edizione Premio di poesia “Poeti in erba” con l’opera “I miei pensieri”.- Dicembre 2007 5° classificato Concorso Nazionale “Storia di Natale 2007” Interlinea Edizioni con il racconto “Una storia di Natale”.- Maggio 2009 2° classificato IV Edizione Concorso nazionale Focus Junior-Devoto Oli “Parole a colori 2009” con il racconto “Storia di un bambino che cambiò il futuro”.- Dicembre 2009 1° classificato Concorso Nazionale “Storia di Natale 2009” Interlinea Edizioni con il racconto “Storia di un bambino che salvò il Natale”, pubblicata anche dal Messaggero Veneto. Per questo premio, nel febbraio 2010, il Ministero dell’Istruzione - Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia - gli conferisce l’attestato di merito per essersi distinto per l’eccellenza del lavoro svolto, in concorsi nazionali.Abita a Udine e frequenta la terza media all’Istituto M.C. Nannei delle Scuole Dimesse.

Page 20: Il libretto realizzato in occasione delle premiazioni

2° ClassificatoIL MONDO INTORNO A ME

Ho sempre immaginatoun mondo di fate,

un mondo non triste di dolore e pianto,

ma allegro e gioioso che duri nel tempo.Ho sempre cercato

di vivere bene i giorni che il cieloregala al mattino,

ma spesso ho trovatotutt’altro che gioie

solo guerre e disastributtati nel vento.Quant’è diverso

il mondo intorno a me,non assomiglia

a quello dei sogni,anzi si tinge

di rosso e vergognadel male che l’uomoporta ogni giorno.Sarebbe un regalose solo per oggi,

il mondo cambiassedi colpo e all’istante,

per me di sicurosarebbe un bel dono

che porterei nel mio cuoreracchiuso per sempre.

Sezione C – Poesie nelle scuole - Opere in lingua italiana

Page 21: Il libretto realizzato in occasione delle premiazioni

Motivazione della Giuria

La struttura espositiva ancora acerba nella sua ingenuità e semplicità , rende interessante e apprezzabile il contenuto di questo componimento che rivela una sensibilità acuta e una capacità di riflessione che l’istinto poetico esalta e impreziosisce.

L’Autore

Chiara Barone, nasce a Gallipoli (LE) il 10/10/2002, seconda di tre figlie. Frequenta la classe IV elementare presso la scuola N. Sauro di Matino (LE), con eccellenti risultati, soprattutto nelle materie letterarie.Non ha un curriculum poetico. La sua prima poesia è proprio quella che ha partecipato a codesto Concorso. La spinta a partecipare è stata del padre, che l’ha spronata ed incoraggiata, visto il carattere pur molto dolce di Chiara, ma al tempo stesso timido e riservato.La sua poesia nasce da un pensiero che le è venuto mentre stava per addormentarsi e, stando alle sua parole, ha provato a pensare un mondo diverso, un mondo nel quale lei avrebbe voluto vivere che, purtroppo, differisce molto da quello attuale.Ci auguriamo che sulla scia dell’entusiasmo, lei possa continuare ad attingere alla sua vena poetica e trasportare in righe ciò che sente e prova vivendo la sua vita.

Page 22: Il libretto realizzato in occasione delle premiazioni

3° ClassificatoIL CIELO DELLA VITA

Sezione C – Poesie nelle scuole - Opere in lingua italiana

Motivazione della GiuriaCon semplicità e originalità questo testo riesce ad esprimere una gioiosa e serena riflessione sulla bellezza della vita quando è ancora circoscritta nella protezione dell’abbraccio materno e la si guarda dalla finestra del proprio incanto fanciullesco.

L’AutoreLuce Santato, è una bambina di dieci anni dall’animo poetico. Con il suo ancor piccolo, ma grande cuore, illumina la vita di mamma, papà e sorelle.La bimba ha avuto riconoscimenti in diversi premi letterari.Luce ama molto leggere, disegnare e volare con la fantasia.

Il mio cieloè quello che vedo

ogni mattinaappena mi sveglio,quello che alla sera

diventa rosso esempre mi stupisce,

quello che ha nuvole nuovee fa cose straordinarie,

lui lacrima pioggiae quando s’arrabbiasi riempie di lampi.

Gli angeligiocando a bocce

fanno sentire i boati dei tuoni.Nel mio cielo notturnoappaiono tante stellee il giorno seguente

farà bel tempo,la luna è sempre

luce per i sognatori.Il sole fa splendere tutto il mondo,proprio come la mia mamma

riscalda il mio cuore,nel mio cielo della vita

pieno d’amore.

Page 23: Il libretto realizzato in occasione delle premiazioni

Le Voci dell’Anima

Page 24: Il libretto realizzato in occasione delle premiazioni

Le poesie sono le voci dell’anima:i poeti, in costante contatto con la propria anima, ne indagano ogni più piccolo movimento,ogni tensione e, con la loro poesia,le danno voce.

Le Voci dell’AnimaLe Voci dell’Anima