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Il dibattito in consiglio E veniamo al dibattito in consiglio. Le minoranze di centrosini- stra (PD, SEL) hanno sparato a zero sul Pgt. “Si tratta di un piano pericoloso e ricco di er- rori, che non prevede un ade- guato numero di servizi - ha at- taccato l’ex sindaco Pietro Mezzi, consigliere di Sinistra ecologia e libertà -. Quanto alla periferia ovest, poi, stiamo par- lando di un fallimento di palaz- zo Broletto. Sottoponendo le aree ad un accordo di programma com- plessivo e quindi ad una proce- duta complessa, infatti, la Pro- vincia di Milano ha di fatto spostato i tempi alla prossima amministrazione. Ecco perché, in caso di vittoria alle comuna- li di primavera, procederemo ad una variante generale al Pgt”. Concetti ribaditi dal lea- der di Sel Tommaso Rossi, ma anche Alessandro Massasogni, Silverio Pavesi e Davide Pos- senti del PD hanno avanzato pesanti critiche. “È un piano brutto e ipertrofico, già vecchio prima di nascere, che prevede un eccessivo consumo di suolo - hanno incalzato-. Si tratta in- somma di uno sfregio per la cit- tà di Melegnano”. Il centrodestra ha fatto qua- drato attorno al Pgt. “Lo stabi- limento delle patatine San Car- lo porterà nuovo lavoro per i cittadini di Melegnano, che og- gi si trovano a vivere una con- dizione sempre più drammati- ca, mentre l’accordo con la Provincia di Milano è stato to- tale - ha ribattuto il sindaco Vi- to Bellomo -. La verità è che il piano ri- sponde in pieno alle tante esi- genze della città. Penso ad esempio in tema di politiche ambientali ed impianti sportivi, Approvato il Piano di Governo del Territorio I nuovi insediamenti della zona ovest saranno però sottoposti ad un accordo di programma: tempi lunghi quindi per la Bertarella e per la zona San Carlo QUINDICINALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1967 Anno XLV - N. 02 - MELEGNANO, SAbATO 28 GENNAIO 2012 Una copia 1,60 Abbonamento annuale ordinario 31,00 - sostenitore 40,00 - Spediz. abb. post. 45% art. 1 Legge 46/2004 - Lodi Si segnala ai nostri lettori, collaboratori e inserzionisti, il sito e l’indirizzo di posta elettronica del giornale: www.ilmelegnaneseonline.it - [email protected] Prossime edizioni: n. 03/2012 - stop in redazione 01/02/2012 in edicola 11/02/2012 n. 04/2012 - stop in redazione 15/02/2012 in edicola 25/02/2012 Direttore Responsabile: Daniele Acconci - EDITRICE MELEGNANESE Soc. Coop. R.L. - Presidente: Giovanni Pavesi - Comitato di redazione: Vitantonio Palmisano, Giovanni Pavesi Reg. N. 67 del 12.02.1968 Tribunale di Lodi -Stampa: Gemini Grafica snc. di A. Girompini & C. - Melegnano - Pubblicità: Livio Redaelli, tel. 02.98.35.667 - Sergio Scolari, tel. 339.5710790 IL MELEGNANESE IL MELEGNANESE In caso di mancato reacapito, inviare al CPO di Lodi per la restituzione al mittente, previo pagamento reso sicurezza e sistema infrastruttu- rale della viabilità”. Sulla stes- sa lunghezza d’onda gli inter- venti di Simone Passerini (Pdl), Silvana Palma (gruppo misto) e Marco Zipoli (Lega nord). “Abbiamo trovato una giusta sintesi sui vari punti del Pgt, dalla riqualificazione degli assi commerciali all’individuazione dell’area festa passando per la tutela del commercio e la valo- rizzazione degli spazi dedicati alle attività sportive e scolasti- che”. E Andrea Caliendo se ne va Nel consiglio comunale si è assistito al clamoroso strappo di Andrea Caliendo. Il 62enne leader del gruppo indipendente –che ha sempre sostenuto l’attuale maggioran- za di centrodestra- ha annun- ciato le proprie dimissioni in aperta polemica con l’assessore leghista Denis Zanaboni. A novembre ad esempio, ipo- tizzando la creazione di una li- sta civica, il leader del gruppo indipendente era stato chiaro. “L’alleanza con il centrodestra? Sì, a patto che non ci sia il Car- roccio - aveva chiarito -. Non posso stare con un partito che Le perplessità sul PGT Il consiglio comunale il 19 gennaio scorso ha dato il via libera al PGT, ma ora viene la parte più difficile. A questo punto, infatti, sorgono diversi problemi per la sua applicabilità per lo meno in tempi brevi. Considerato che a primavera si andrà a votare per eleggere il nuovo sindaco, c’è la sensazione che questo piano sarà ancora sul tavolo della prossima amministrazione. Se il nuovo sindaco sarà di centrosinistra c’è da scommettere che ver- rà modificato in molte sue parti e che talune scelte appor- tate da questo progetto (che si possono verificare nell’in- tervento del vicesindaco Lupini pubblicato a pagina 2) verranno sicuramente modificate. Vediamo quali sono le negatività da un punto di vista ge- nerale. In primo luogo occorre verificare la tempistica di realiz- zazione della Tem. Il Piano infatti è strettamente connes- so alla realizzazione della tangenziale est esterna e delle opere connesse, ma di queste ancora non vi è traccia. E se non vengono realizzate o ritardate, una fetta del PGT, soprattutto quello riguardante la zona produttiva ovest, verrebbe seriamente compromessa. Inoltre verrebbe pre- giudicata l’idea di rendere urbana la via Emilia e più “umano” viale della Repubblica, che in assenza di ope- re esterne continueranno ad essere assi ad altissimo transito veicolare. In secondo luogo l’area ovest dovrà essere sottoposta ad un accordo di programma provinciale, il che prevede un’ulteriore dilatazione di tempi di realizzazione di even- tuali insediamenti industriali. In terzo luogo occorre verificare se effettivamente le dit- te interessate a stabilirsi in zona ovest (la San Carlo e al- tre) potranno sostenere tali investimenti, visto il rapido cambiamento della situazione creditizia italiana nel bre- ve volgere di pochi anni. Attualmente, come è noto, le banche non sono molto prodighe nella concessione di fi- nanziamenti, quindi anche questa situazione è da verifi- care con attenzione. Quarto elemento, la previsione di alcuni servizi come la caserma dei vigili del fuoco e dei Carabinieri potrebbe scontrarsi con la contrazione di risorse agli enti locali che il nuovo governo ha messo in atto e che potrebbe ri- tardare o cancellare queste aspettative. Tuttavia questo PGT possiede anche alcune linee interes- santi, come l’indirizzo a recuperare l’esistente piuttosto che a costruire nuove abitazioni, una scelta importante e necessaria. Inoltre è positiva la creazione del parco a ri- dosso del Lambro, al confine con Vizzolo Predabissi, e l’impegno di tutela del commercio di vicinato, che signi- fica –però- contestuale obbligo da parte dell’ammini- strazione di non rilasciare permessi per medie o grandi superfici commerciali sul territorio. Non basta infatti or- ganizzare eventi o iniziative per favorire il commercio di vicinato se non si accompagnano con l’impegno a non favorire competitor alle porte di casa. Vedasi previsione di insediamento commerciale in zona ovest. ripudia la bandiera e l’inno na- zionale”. Più di recente, poi, Caliendo avevano assunto posi- zione autonome sia sulla via da dedicare a don Cesare Amelli sia sul futuro del cinema “fan- tasma” nel piazzale delle Asso- ciazioni. Da sempre presidente del- l’Atletica leggera Melegnano, infine, a più riprese ha rimpro- verato a palazzo Broletto una scarsa attenzione per la manu- tenzione degli impianti sportivi cittadini, che ogni giorno sono utilizzati da decine di atleti. E anche sul Piano di governo del territorio Caliendo non aveva mancato di avanzare una serie di appunti. “Un buon piano, ma si poteva fare di più - ha ribadi- to -. Ecco perché, se avessi vo- tato, mi sarei astenuto. La veri- tà è che non posso più lavorare con la necessaria serenità. Il mio futuro politico? Per adesso mi fermo, poi si vedrà”. Sarà intanto il 47enne Federico Bra- galini, storico collaboratore de “Il Melegnanese”, già presi- dente della commissione bi- blioteca, a prendere il posto di Caliendo in consiglio comuna- le. Pietro Mezzi Simone Passerini Dario Ninfo Vito Bellomo Andrea Caliendo

IL MELEGNANESE

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Page 1: IL MELEGNANESE

Il dibattito in consiglioE veniamo al dibattito in

consiglio.Le minoranze di centrosini-

stra (PD, SEL) hanno sparato a

zero sul Pgt. “Si tratta di unpiano pericoloso e ricco di er-rori, che non prevede un ade-guato numero di servizi - ha at-taccato l’ex sindaco PietroMezzi, consigliere di Sinistraecologia e libertà -. Quanto allaperiferia ovest, poi, stiamo par-lando di un fallimento di palaz-zo Broletto.

Sottoponendo le aree ad unaccordo di programma com-plessivo e quindi ad una proce-duta complessa, infatti, la Pro-

vincia di Milano ha di fattospostato i tempi alla prossimaamministrazione. Ecco perché,in caso di vittoria alle comuna-li di primavera, procederemoad una variante generale alPgt”. Concetti ribaditi dal lea-der di Sel Tommaso Rossi, maanche Alessandro Massasogni,Silverio Pavesi e Davide Pos-senti del PD hanno avanzatopesanti critiche. “È un pianobrutto e ipertrofico, già vecchioprima di nascere, che prevedeun eccessivo consumo di suolo- hanno incalzato-. Si tratta in-somma di uno sfregio per la cit-tà di Melegnano”.

Il centrodestra ha fatto qua-drato attorno al Pgt. “Lo stabi-

limento delle patatine San Car-lo porterà nuovo lavoro per icittadini di Melegnano, che og-gi si trovano a vivere una con-dizione sempre più drammati-ca, mentre l’accordo con laProvincia di Milano è stato to-tale - ha ribattuto il sindaco Vi-to Bellomo -.

La verità è che il piano ri-sponde in pieno alle tante esi-genze della città. Penso adesempio in tema di politicheambientali ed impianti sportivi,

Approvato il Piano di Governo del TerritorioI nuovi insediamenti della zona ovest saranno però sottoposti ad un accordodi programma: tempi lunghi quindi per la Bertarella e per la zona San Carlo

QUINDICINALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1967

Anno XLV - N. 02 - MELEGNANO, SAbATO 28 GENNAIO 2012 Una copia € 1,60Abbonamento annuale ordinario € 31,00 - sostenitore € 40,00 - Spediz. abb. post. 45% art. 1 Legge 46/2004 - Lodi

Si segnala ai nostri lettori, collaboratori e inserzionisti, il sito e l’indirizzo di posta elettronica del giornale:

www.ilmelegnaneseonline.it - [email protected]

Prossime edizioni:n. 03/2012 - stop in redazione 01/02/2012 in edicola 11/02/2012n. 04/2012 - stop in redazione 15/02/2012 in edicola 25/02/2012

Direttore Responsabile: Daniele Acconci - EDITRICE MELEGNANESE Soc. Coop. R.L. - Presidente: Giovanni Pavesi - Comitato di redazione: Vitantonio Palmisano, Giovanni PavesiReg. N. 67 del 12.02.1968 Tribunale di Lodi -Stampa: Gemini Grafica snc. di A. Girompini & C. - Melegnano - Pubblicità: Livio Redaelli, tel. 02.98.35.667 - Sergio Scolari, tel. 339.5710790

IL MELEGNANESEIL MELEGNANESEIn caso di mancato reacapito, inviare al CPO di Lodi per la restituzione al mittente, previo pagamento reso

sicurezza e sistema infrastruttu-rale della viabilità”. Sulla stes-sa lunghezza d’onda gli inter-venti di Simone Passerini (Pdl),Silvana Palma (gruppo misto) eMarco Zipoli (Lega nord).“Abbiamo trovato una giustasintesi sui vari punti del Pgt,dalla riqualificazione degli assicommerciali all’individuazionedell’area festa passando per latutela del commercio e la valo-rizzazione degli spazi dedicatialle attività sportive e scolasti-che”.

E Andrea Caliendo se ne vaNel consiglio comunale si è

assistito al clamoroso strappodi Andrea Caliendo.

Il 62enne leader del gruppoindipendente –che ha sempresostenuto l’attuale maggioran-za di centrodestra- ha annun-ciato le proprie dimissioni inaperta polemica con l’assessoreleghista Denis Zanaboni.

A novembre ad esempio, ipo-tizzando la creazione di una li-sta civica, il leader del gruppoindipendente era stato chiaro.“L’alleanza con il centrodestra?Sì, a patto che non ci sia il Car-roccio - aveva chiarito -. Nonposso stare con un partito che

Le perplessità sul PGTIl consiglio comunale il 19 gennaio scorso ha dato il vialibera al PGT, ma ora viene la parte più difficile.A questo punto, infatti, sorgono diversi problemi per lasua applicabilità per lo meno in tempi brevi. Consideratoche a primavera si andrà a votare per eleggere il nuovosindaco, c’è la sensazione che questo piano sarà ancorasul tavolo della prossima amministrazione. Se il nuovosindaco sarà di centrosinistra c’è da scommettere che ver-rà modificato in molte sue parti e che talune scelte appor-tate da questo progetto (che si possono verificare nell’in-tervento del vicesindaco Lupini pubblicato a pagina 2)verranno sicuramente modificate.Vediamo quali sono le negatività da un punto di vista ge-nerale.In primo luogo occorre verificare la tempistica di realiz-zazione della Tem. Il Piano infatti è strettamente connes-so alla realizzazione della tangenziale est esterna e delleopere connesse, ma di queste ancora non vi è traccia. Ese non vengono realizzate o ritardate, una fetta del PGT,soprattutto quello riguardante la zona produttiva ovest,verrebbe seriamente compromessa. Inoltre verrebbe pre-giudicata l’idea di rendere urbana la via Emilia e più“umano” viale della Repubblica, che in assenza di ope-re esterne continueranno ad essere assi ad altissimotransito veicolare.In secondo luogo l’area ovest dovrà essere sottoposta adun accordo di programma provinciale, il che prevedeun’ulteriore dilatazione di tempi di realizzazione di even-tuali insediamenti industriali.In terzo luogo occorre verificare se effettivamente le dit-te interessate a stabilirsi in zona ovest (la San Carlo e al-tre) potranno sostenere tali investimenti, visto il rapidocambiamento della situazione creditizia italiana nel bre-ve volgere di pochi anni. Attualmente, come è noto, lebanche non sono molto prodighe nella concessione di fi-nanziamenti, quindi anche questa situazione è da verifi-care con attenzione.Quarto elemento, la previsione di alcuni servizi come lacaserma dei vigili del fuoco e dei Carabinieri potrebbescontrarsi con la contrazione di risorse agli enti localiche il nuovo governo ha messo in atto e che potrebbe ri-tardare o cancellare queste aspettative.Tuttavia questo PGT possiede anche alcune linee interes-santi, come l’indirizzo a recuperare l’esistente piuttostoche a costruire nuove abitazioni, una scelta importante enecessaria. Inoltre è positiva la creazione del parco a ri-dosso del Lambro, al confine con Vizzolo Predabissi, el’impegno di tutela del commercio di vicinato, che signi-fica –però- contestuale obbligo da parte dell’ammini-strazione di non rilasciare permessi per medie o grandisuperfici commerciali sul territorio. Non basta infatti or-ganizzare eventi o iniziative per favorire il commercio divicinato se non si accompagnano con l’impegno a nonfavorire competitor alle porte di casa. Vedasi previsionedi insediamento commerciale in zona ovest.

ripudia la bandiera e l’inno na-zionale”. Più di recente, poi,Caliendo avevano assunto posi-zione autonome sia sulla via dadedicare a don Cesare Amellisia sul futuro del cinema “fan-tasma” nel piazzale delle Asso-ciazioni.

Da sempre presidente del-l’Atletica leggera Melegnano,infine, a più riprese ha rimpro-verato a palazzo Broletto unascarsa attenzione per la manu-tenzione degli impianti sportivicittadini, che ogni giorno sonoutilizzati da decine di atleti. Eanche sul Piano di governo delterritorio Caliendo non avevamancato di avanzare una serie

di appunti. “Un buon piano, masi poteva fare di più - ha ribadi-to -. Ecco perché, se avessi vo-tato, mi sarei astenuto. La veri-tà è che non posso più lavorarecon la necessaria serenità. Ilmio futuro politico? Per adessomi fermo, poi si vedrà”. Saràintanto il 47enne Federico Bra-galini, storico collaboratore de“Il Melegnanese”, già presi-dente della commissione bi-blioteca, a prendere il posto diCaliendo in consiglio comuna-le.

Pietro Mezzi

Simone Passerini

Dario Ninfo

Vito Bellomo

Andrea Caliendo

Page 2: IL MELEGNANESE

2 - IL MELEGNANESE N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012IN PRIMO PIANO

Il Piano di Governo del Ter-ritorio (PGT), in sintesi, è arti-colato in tre atti: 1) Documentodi Piano con VAS e Studio difattibilità tecnico-economica-Accessibilità comparto ex Ca-scina Bertarella / San Carlo. 2)Piano dei Servizi con PUGSS3) Piano delle Regole.

Il Piano è partito dalla consi-derazione di una serie di temidi carattere generale, temi dilungo periodo che interesseran-no il nostro territorio nei pros-simi anni e cioè: la TEM e leopere ad essa connesse, doveMelegnano è rappresentata co-me la porta sud-est della Gran-de Milano.

Con l’entrata in funzione delSistema Ferroviario Regionale(S1 e futura S12), il ruolo diMelegnano con il suo ambitostazione, quale snodo per il si-stema di trasporti metropolitani.

Ridefinire il rapporto tra cittàe campagna, in un territorio se-parato dai grandi tracciati infra-strutturali (A1, Alta Velocità,Ferrovia Metropolitana e futuraTEM e sue opere connesse).

Ridefinizione funzionale del-la viabilità urbana (via Emilia –via della Repubblica ), una vol-ta realizzata la TEM e le opereconnesse.

Alla luce di quanto premes-so, i temi principali del PGTpossono essere così sintetizzatiin 6 punti : 1) Valorizzazionedel centro storico; 2) Confermadella vocazione di Melegnanocittà produttiva; 3) La riqualifi-cazione e il potenziamento del-la stazione ferroviaria; 4) Il raf-forzamento del ruolo di Mele-gnano come polo dei servizi; 5)Ridefinizione dei rapporti delsistema urbano e infrastruttura-le esistente con le grandi opere(TEM e connesse) che interes-sano questo territorio; 6) Inter-venti di compensazione ecolo-gico e ambientale per la realiz-zazione di un grande parco ur-bano , il Parco Melegnano Sud.

Sintesi delle previsionidel Pgt

DOCUMENTO DI PIANOalcuni dati

Sono previsti ventitrè Ambitidi Trasformazione di cui: 14 inCentro, 3 al Montorfano- Emi-lia – via Maestri, 2 Ferrovia(Telegrafo + via Repubblica ),4 in Zona Ovest.

Superficie totale: 604.000mq. (12 % ST comunale); Mil-leseicento abitanti teorici (1ab/130mc).

La maggior parte degli ambi-ti, localizzati all’interno del tes-

suto urbanizzato più denso, so-no ambiti di recupero di porzio-ni di città allo stato attuale de-gradate o che necessitano diuna loro ridefinizione funzio-nale.

Cinque AT su ambiti allo sta-to attuale agricoli ,porzioneovest della città , allo stato at-tuale non vincolata e ricompre-sa tra l’A1 e l’Alta Velocità, discarso valore dal punto di vistaagricolo, diventeranno, unavolta realizzate la TEM e leopere ad essa connesse, uno de-gli ambiti maggiormente acces-sibili di tutta l’area metropoli-tana milanese.

L’unico AT che produce con-sumo di suolo è l’ AT Vivaio(17.600 mq).

L’AT ex Cascina Bertarella/San Carlo, per la sua estensio-ne e complessità delle funzioniinsediabili, è indicato dal PGTcome ambito di rilevanza so-vracomunale.

PIANO DEI SERVIZI – PS

Il Piano dei Servizi di Mele-gnano abbandona la dimensio-ne dello sviluppo “quantitati-vo” sotteso all’idea di “stan-dard“ e propone uno sviluppo“qualitativo” e finalizzato a mi-gliorare le possibilità di utilizzoe le prestazioni del welfare incapo alle amministrazioni co-munali.

La strategia proposta, pertan-to è: meno aree, più opere e piùmanutenzione.

Principali temi del progettodella città pubblica:

Il progetto della fruizione del-lo spazio aperto , attraverso laproposta di una serie di interven-ti per il completamento della re-te della mobilità dolce e la crea-zione di un percorso ciclopedo-nale lungo il Fiume Lambro.

Interventi per la valorizza-zione degli spazi pubblici , at-traverso una serie di interventiper la riorganizzazione di piaz-ze, strade e percorsi.

La riqualificazione e il po-tenziamento dei servizi perl’istruzione; il progetto am-bientale attraverso l’attuazionedi una serie di opere di com-pensazione ambientale, comeimpianti sportivi, CasermaVV.FF., Caserma Carabinieri,area feste, edilizia residenzialepubblica e Housing SocialeProvinciale, recupero di una se-rie di edifici e spazi demaniali.

PIANO DELLE REGOLE

Definisce le regole attraverso

le quali è possibile il recupero ela trasformazione delle parti dicittà consolidate.

Il Piano delle Regole cerca ditutelare il patrimonio architet-tonico storico. Particolare at-tenzione viene prestata agli in-terventi nel centro storico , oradenominato NAF – Nucleo diAntica Formazione , il qualeperimetro è stato esteso rispettoal PRG vigente.

Per ogni edificio all’internodei NAF viene definita apposi-ta modalità di intervento, conparticolari prescrizioni rispettoagli interventi edilizi ammessi.Infine vengono tutelati anchegli edifici non ricompresi neiNAF,individuati in base al lorovalore architettonico ,storico-documentale ,tipologico o sim-bolico.

LA PARTECIPAZIONE

Ai sensi della LR 12/2005 ilPGT è stato caratterizzato dauna serie di incontri e attivitàfinalizzate a garantire massimatrasparenza nelle scelte che de-termineranno lo sviluppo dellanostra città.

(…)L’obiettivo dell’Amministra-

zione Comunale è stato quellodi garantire massima partecipa-zione al processo di redazionedel PGT fino alla sua completaapprovazione.

Tutti gli elaborati che sonostati prodotti, hanno trovatoampia pubblicizzazione su dif-ferenti canali (giornali locali,sito Comune di Melegnano, si-to PGT) oltre che in sede consi-liare o di commissione del ter-ritorio, anche attraverso il rila-scio delle copie cartacee deglielaborati del PGT a chi ne hafatto richiesta.

OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI AL

PGT

Il Piano di Governo del Ter-ritorio è stato adottato lo scorso21 luglio , quindi pubblicatosull’albo pretorio del Comune esul sito del Comune in data 3agosto con il contemporaneoavviso di pubblicazione sulBURL della Regione Lombar-dia. Detto avviso di pubblica-zione e’ stato inserito sullastampa locale.

Trascorsi i 30 giorni di pub-blicazione , da quella data e neisuccessivi 30 giorni ( scadenza3 ottobre) , sono pervenute estate raccolte tutte le varieistanze/ osservazioni , che intotale sono state N. 72 , di cui 2fuori termine e 6 di esse ,risul-tate ripetute e protocollate a da-te diverse.

(…) Sono pervenuti inoltre i pare-

ri di ARPA ,Parco Agricolo SudMilano e della Provincia di Mi-lano.

(…)Nel Consiglio Comunale del

28 Dicembre 2011 sono stateapprovate le osservazioni pre-

Sinistra ecologia libertà:“con il centrosinistra al gover-no della città il pgt di Bellomoverrà’ radicalmente cambiato ebloccato l’accordo di program-ma della zona ovest.

Abbiamo sostenuto l’ultimabattaglia contro un piano di go-verno del territorio brutto, sba-gliato e pericoloso”.

Sinistra Ecologia Libertà diMelegnano, annuncia battaglia,ma soprattutto si impegna, unavolta ritornato al governo dellacittà, a modificare radicalmenteil Piano di governo del territo-rio del centrodestra, a rivedere icontenuti delle trasformazionidella zona Ovest e a bloccarel’Accordo di programma impo-sto dalla Provincia.

“Giovedì sera - affermano iconsiglieri di Sinistra EcologiaLibertà Tommaso Rossi, Mau-rizio Margutti, Sergio Goglio ePietro Mezzi -il centrodestra hascritto un’altra brutta pagina

dell’urbanistica locale. Conl’approvazione definitiva delPgt, Melegnano ha avuto in re-galo dall’amministrazione Bel-lomo più abitanti (18.000 al2014 e 19.000 al 2019), più ce-mento (oltre 200.000 mc. di re-sidenza e 170.000 mq. di super-fici industriali) e una mediastruttura di vendita commercia-le (2.500 mq.), che metterà inginocchio l’economia locale”.

I danni maggiori avverrannonella zona Ovest della città, do-ve sono previste le trasforma-zioni delle aree San Carlo eBertarella, per un totale di400.000 aree, che nel Prg vi-gente sono oggi agricole e soloin minima parte industriali.

“È proprio con la trasforma-zione della zona Ovest - affer-mano i consiglieri di opposizio-ne - che si manifesta il vero fal-limento del Piano. Non solo perlo stravolgimento del quartiere,ma per il parere che la Provin-

cia amica ha dato al Pgt. Un pa-rere che sottopone le aree a unAccordo di programma com-plessivo, una procedura com-plessa, che sposta i tempi alprossimo sindaco e al prossimoconsiglio comunale.

Per questo parliamo di falli-mento del sindaco Bellomo.

La zona Ovest è il cuore delPgt voluto dal centrodestra eproprio quella trasformazione èrinviata a un accordo che avràtempi di sviluppo lunghi, noncompatibili con i pochi mesi divita di questa amministrazionecomunale”.

“Per questo - concludono iconsiglieri vendoliani - dicia-mo che una volta ritornati algoverno della città, procedere-mo alla Variante generale al Pgtdel centrodestra e bloccheremol’accordo di programma dellearee della zona Ovest di Mele-gnano”.

Melegnano, il suo sviluppo, la tutela del suo ambiente e della sua storia

La relazione dell’assessoree l’approvazione del Pgt

Laurea

12 Dicembre 2011, Laurea magistrale di fr. Ernesto DezzaFacoltà di Lettere e Filosofia - Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Corso di Laureain filosofia docente relatore prof. Alessandro Ghisalberti titolo della tesi: La dottrina della crea-zione in Giovanni Duns Scoto votazione finale: 110 e lode.

Direttore Responsabile: Daniele Acconci, EDITRICE MELEGNANESE Soc. Coop. R.L. - Presidente:

Giovanni Pavesi Comitato di redazione: Vitantonio Palmisano, Giovanni Pavesi - Reg. N. 67 del

12.02.1968 Tribunale di Lodi.

Redazione: www.ilmelegnaneseonline.it - e-mail: [email protected] di contatto: Scuola Sociale (g.c.) via Marconi 17 (domenica dalle ore 10 alle 11.30) - Pubblicità: Livio

Redaelli, tel. 02.98.35.667 - Sergio Scolari, tel. 339.5710790 - Per abbonamenti a Melegnano nei punti di raccolta

oppure versare l'importo sul c.c.p. numero 42831206 intestato a Cooperativa Editrice Melegnanese, via

XXIII Marzo 9 - Melegnano - Stampa: Gemini Grafica -Melegnano- www.geminigrafica.it - Articoli e

fotografie anche se non pubblicati non verranno resi - Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana

Pubblichiamo un’ampia sintesi della relazione del vicesindaco eassessore all’urbanistica Enrico Lupini, presentata nel consigliocomunale del 19 gennaio nel corso del quale è stato approvato ilPGT. All’avvio della seduta erano presenti 19 consiglieri. Tuttavia,dopo un intervento in cui spiccavano elogi ma anche qualche cri-tica al documento, il Consigliere Andrea Caliendo del gruppo In-dipendente (maggioranza ) ha lasciato l’aula e non ha fatto più ri-torno. Pertanto i Consiglieri sono rimasti in 18: dodici di maggio-ranza e sei di Opposizione. Al termine il Pgt è stato approvato con12 voti a favore, e sei contrari.

Il Centro Studi PIM ha redatto il piano

Il Comune di Melegnano ha avviato la procedura nel febbraiodel 2006 e nel dicembre del 2008 ha incaricato il Centro StudiPIM della Redazione del PGT , della Valutazione AmbientaleStrategica ( VAS) del Documento di Piano , oltre alla redazio-ne del Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo comu-nale (PUGSS) in collaborazione con lo studio IdrogeotecnicoGhezzi. Il Comune ha incaricato lo Studio Tecnico Associato di Geolo-gia di Roberto Carimati e Giovanni Zaro della redazione delloStudio Geologico, Idrogeologico e Sismico, oltre che alla defi-nizione del Reticolo Idrico Principale e Minore che il PGT harecepito.Infine , il PIM, con il suo settore Trasporti e Infrastrutture cona capo l’ing. Barzizza , ha curato la redazione dello Studio difattibilità tecnico – economica – Accessibilità comparto ex Ca-scina Bertarella / San Carlo, per definire il possibile assetto in-frastrutturale dell’Ambito di Trasformazione più complessoproposto dal Documento di Piano.

Sinistra Ecologia e Libertàspiega il suo “No” in aula

Pesanti accuse dall’opposizione

sentate e contro dedotte.Per quanto riguarda il pro-

cesso complessivo che ha inve-stito l’iter del PGT , a parte tut-ti gli incontri ufficiali e istitu-zionali elencati nella documen-tazione , l’Amministrazione ,con l’ausilio della propria areaTecnica e con i redattori delPIM , ha effettuato oltre 50 in-contri dedicati con i cittadini eoperatori che ne hanno fatto ri-chiesta. ( Basta pensare ai 23ambiti di trasformazione).

Non parliamo poi degli in-contri dedicati con i Comitati di

Quartiere, le Associazioni dicategoria ( Unione del Com-mercio, Azienda Ospedaliera,ecc.)

(…)Questo PGT è il progetto per

la Melegnano dei prossimi anniche pone in primo piano i suoicittadini , il suo sviluppo ,la tu-tela del suo ambiente , la suacultura e la sua storia.

Enrico Lupini

Page 3: IL MELEGNANESE

Seconda parteContinua dal numero prece-

denteIl 1991 fu anche l’anno del

cambio al vertice dell’associa-zione: alla carica di presidentefu eletto Ennio Caselli che su-bentrò a Maurizio Mariani. Ilneo presidente accettò l’incari-co ad una condizione: MaurizioMariani doveva restare nelConsiglio Direttivo e SergioScolari nella carica di segreta-rio, la loro capacità ed espe-rienza erano ritenute indispen-sabili dal neopresidente.

Quelli che seguirono furonoanni in cui le iniziative si susse-guirono al ritmo di sempre, contutto l’impegno che ne seguiva.Il 1995 fu un anno importanteper l’associazione: due propo-ste ci permisero di realizzare unprogetto nuovo e originale. Lasig.ra Elvira Bianchi Bellomi el’Assessore alla Cultura di quelperiodo, il sig. Roberto Rossi,senza mai essersi consultati tradi loro e a distanza di pochissi-mo tempo, ebbero la medesimaidea: creare un gruppo di ap-passionati che, alla bisogna,spiegassero la nostra storia, inostri monumenti e il nostrocastello. Attraverso percorsi di-versi, le due proposte (casual-mente e straordinariamente si-mili) giunsero sul tavolo delConsiglio Direttivo della ProMelegnano. Non ci volle moltoa capire che l’idea era di quellegiuste. Dopo averla fatta nostrae con il prezioso appoggio del-l’Assessorato alla Cultura,coinvolgemmo subito l’unicapersona che, a nostro giudizio,aveva la capacità di portare iltutto a buon fine: l’indimenti-cato storico Prof. Don CesareAmelli.

Con il tipico entusiasmo chelo caratterizzava, si offrì imme-diatamente di tenere lui stesso icorsi di formazione. Con gran-de sorpresa, furono numerosicoloro che risposero al nostroinvito, molti erano giovani e al-tri un po’ meno, ma tutti con-traddistinti da un comune deno-minatore: ottima cultura e ungrande amore per Melegnano. Icorsi tenuti da Don Cesare du-rarono due anni, al termine deiquali il “Gruppo Guide Stori-che Amatoriali” della Pro Me-legnano era ufficialmente natoe poteva entrare in azione. Pri-ma che l’ala del castello Medi-ceo di proprietà del Comunevenisse restaurata, le nostreguide facevano già il loro servi-zio volontario accompagnando,nei fine settimana, i numerosivisitatori ad ammirare le saleaffrescate. Nella bella stagionetutto filava a dovere ma, nellastagione fredda, l’assenza di ri-scaldamento creava qualcheproblema: dentro le sale sem-brava facesse più freddo chefuori.

Ci voleva ben altro per fer-mare le Guide Storiche dellaPro Melegnano che, con indu-menti da gita sulla neve e dopo-sci ai piedi, non interrupperomai la loro attività. Le visite al-le sale si svolgevano con qua-lunque temperatura. Poi venneil periodo della chiusura per irestauri e alla riapertura nonsembrava vero a questi ragazzipoter svolgere la loro attività inun ambiente tanto meravigliosoquanto accogliente e, soprattut-to, al caldo!

La seconda intuizione, inve-ce, scaturì all’interno del nostroConsiglio Direttivo. Come può,ci chiedemmo, una città con-

traddistinta da una secolare eimportante festa come quelladell’indulgenza del Perdononon aver mai pensato di “per-donare” qualcuno? Da questasemplice domanda alla stesuradel regolamento de “Il Perdo-nato®” il passo è stato breve,anzi brevissimo. Una volta pre-parato il tutto, sottoponemmol’idea al sindaco Arch. PietroMezzi il quale, intuita l’origi-nalità dell’iniziativa, ci proposedi assegnare il riconoscimentoal termine della cerimonia civi-le. Il primo dei nostri “Perdo-nati” fu il sig. Giovanni Co-lombo, “El Cùlumbin” (e chise no), dopo di lui ne venneroaltri 15, tra i quali alcuni perso-naggi di chiara fama.

Il grande successo del pre-mio, perché di tale si tratta, col-se di sorpresa anche noi: mai cisaremmo aspettati che giornalie televisioni come la RAI, siscomodassero per parlare del“Perdonato®”. Non sempre èstato facile, e lo è tuttora, trova-re il candidato giusto, le nomi-nation appaiono sul tavolo delConsiglio Direttivo parecchimesi prima della consegna e leinterminabili discussioni suipro e i contro dei “papabili”,avvengono sempre nel piùstretto riserbo. Il nome (noto apochi) è reso pubblico solo altermine della lettura della moti-vazione che avviene nel corsodella cerimonia civile il giornodel Perdono. Nel 2011, pressola Camera di Commercio diMilano, abbiamo registrato edepositato il marchio “Il Per-donato®” con validità su tuttoil territorio nazionale. Dunquee d’ora in poi, solo la Pro LocoMelegnano, titolare del mar-chio, potrà assegnare un premio

con quel nome.Dal 1972 a oggi, abbiamo or-

ganizzato una moltitudine dimanifestazioni, oltre 400, toc-cando i più svariati settori, dalballetto classico alla musica li-rica, dai cortei storici alle rie-vocazioni risorgimentali, dallemostre di scultura a quelle difotografia: impossibile elencar-le tutte. Anche il “Premio Cittàdi Melegnano” è frutto di unanostra intuizione ma fortunata-mente e da molti anni, è il Co-mune a portarlo avanti e un no-stro rappresentante fa parte del-la Commissione esaminatrice.

Abbiamo collaborato con leAmministrazioni Comunaliguidate dai sindaci: Arch. LuigiDanova, Sig. Michele Bellomo,Sig. Franco Panigada, Arch.Pietro Mezzi, Prof. ErcolinoDolcini e, l’attuale, Avv. VitoBellomo.

Con tutte le Amministrazionisuccedutesi negli ultimi 40 an-ni, abbiamo sempre avuto unottimo rapporto di collabora-zione basato sul reciproco ri-spetto dei ruoli, le poche mainevitabili divergenze sonosempre state risolte attraverso il

dialogo: mai abbiamo alzato lavoce o sbattuto una porta. Allanostra associazione è stata affi-data l’organizzazione di impor-tanti appuntamenti celebrativiper la nostra città. Ricordiamoil 25°, 40° e 50° di Melegnanocittà (1984, 1999 e 2009); ilcentenario del monumento Os-sario (2004); il 150° del com-battimento dell’8 giugno 1859(2009) e i festeggiamenti per il150° dell’unità d’Italia (17marzo 2011). Molte di queste

ricorrenze facevano parte diuna serie d’eventi che andava-no coprire e sempre da noi or-ganizzati, anche una settimanaintera. Una “chicca” su tutte:l’organizzazione del passaggioda Melegnano del corpo delleGuardie Svizzere Pontificie,nell’aprile del 2003, in occasio-ne dei 500 anni dalla loro fon-dazione. Quando mai ci ricapi-terà ancora?

Organizziamo da molti annie su incarico del Comune, le ri-correnze del 25 aprile, 4 no-vembre e le celebrazioni uffi-ciali a ricordo del combatti-mento dell’8 giugno 1859 conannesso concerto per l’Europa,istituito nel 2002. Abbiamocollaborato, e collaboriamo,con molte associazioni cittadi-ne nei più svariati settori, a vol-te anche con iniziative a scopobenefico.

In base ad una convenzionestipulata nel 2001 con il comu-ne di Melegnano, ci siamo as-sunti l’incarico di gestire leaperture del castello Mediceonei fine settimana e con visiteguidate.

Da allora a tutto il 2011, ab-biamo accumulato oltre 3.300ore di apertura in orari normali ein giorni infrasettimanali, leGuide Storiche Amatoriali,sempre nello stesso periodo,hanno realizzato oltre 2.200 vi-site guidate nel castello Medi-ceo, sia nei fine settimana sia in

giorni feriali per scolaresche egruppi organizzati. Questo, delcastello, è un onere non indiffe-rente che vede impegnati ognifine settimana e per 47 settima-ne l’anno, dalle 5 alle 6 persone.

Progetti ne abbiamo molti,fra i tanti anche quello di pro-muovere il nostro castello attra-verso un offerta a “pacchetto”riservata a gruppi organizzati,vorremmo proporre, oltre allavisita guidata, la possibilità dicenare o pranzare a prezzo con-

tenuto, in uno o più ristoranti diMelegnano. Per l’autunno in-vece, abbiamo in programmauna rassegna corale di alto li-vello che sarà intitolata allamemoria di un grande amico esostenitore della Pro Loco Me-legnano.

Nell’aprile 2011, nel corsodell’annuale assemblea dei so-ci, è stata approvata la propostadi modificare il nome da ProMelegnano in Pro Loco Mele-gnano e, conseguentemente aquesta decisione, nel mese diagosto è stata depositata la va-riazione statutaria presso l’Uf-ficio delle Entrate di Lodi. Lanostra associazione è regolar-mente iscritta all’Albo Regio-nale delle Pro Loco e all’UN-PLI (Unione Nazionale Pro Lo-co Italiane) e organizziamo18/20 manifestazioni ogni an-no. Dal 2010 è attivo anche ilnostro sito internet, www.prolo-comelegnano.it, dove si posso-no conoscere le nostre iniziati-ve e la nostra attività, è inoltreattivo anche l’indirizzo mail [email protected] dove,oltre a contattarci, potrete iscri-vervi alla mailing-list per rice-vere comunicazioni e altro. Dapoco e grazie alla sensibilitàdell’Amministrazione Comu-nale, ci siamo trasferiti dallavecchia sede della palazzinaTrombini, in un piccolo ma ac-cogliente locale posto in unammezzato del castello Medi-

ceo. Per noi è stato come torna-re a casa, la sede era proprio incastello quando, 40 anni fa, fufondata la Pro Melegnano.

Il Consiglio Direttivodella Pro Loco Melegnano

La Pro Loco e i suoi primi 40 anniuna storia di successi e consensi

Il sodalizio diretto da Ennio Caselli si è distinto nell’organizzazione di numerosi eventi

N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012 IL MELEGNANESE - 3CRONACA

Farmacie di turnoFebbraio 2012

Mer. 1 Verri S. ZenoneGio. 2 Cavalli MelegnanoVen. 3 Gelo DresanSab. 4 Gaspari Cerro L.Dom. 5 Balocco MelegnanoLun. 6 Carpiano Snc CarpianoMar. 7 Balocco MelegnanoMer. 8 Brusa ColturanoGio. 9 Cavalli MelegnanoVen. 10 Verri S. ZenoneSab. 11 Gelo DresanoDom. 12 Giardino MelegnanoLun. 13 Comunale VizzoloMar. 14 Verri S. ZenoneMer. 15 Carpiano Snc CarpianoGio. 16 Petrini MelegnanoVen. 17 Brusa ColturanoSab. 18 Gaspari Cerro L.Dom. 19 Petrini MelegnanoLun. 20 Comunale VizzoloMar. 21 Gelo DresanoMer. 22 Verri S. ZenoneGio. 23 Petrini MelegnanoVen. 24 Brusa ColturanoSab. 25 Gelo DresanoDom. 26 Cavalli MelegnanoLun. 27 Comunale VizzolooMar. 28 Carpiano Snc CarpianoMer. 29 Giardino Melegnano

80 anni

Lo scorso 17 gennaio la signora Ezelinda Lazzari Bragaliniha compiuto 80 anni. A festeggiarla c’erano il figlio Federi-co, la sorella Natalina con il marito Walter, il cognato Luigi,gli amici Tina Repetti, Tony Restuccia e Denis Zanaboni,quest’ultimo assessore a Melegnano.

Page 4: IL MELEGNANESE

4 - IL MELEGNANESE N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012CRONACA

Sono iniziati i primi lavoriprogettati da CAP Holding sul-la rete idrica di Melegnano: sitratta di tre interventi di sostitu-zione della rete idrica, in viaVolturno, in via Sant’Angelo ein via Origoni.

L’importo previsto è di circa40 mila euro per ognuno dei treinterventi, che si concluderan-no presumibilmente entro la fi-ne del mese di gennaio e ven-gono seguiti tutti dall’ingegnerFrancesco Rizzitiello dell’areatecnica di CAP Holding.

Nel luglio 2011, il ConsiglioComunale aveva votato al-l’unanimità il passaggio dellagestione delle infrastrutturestrumentali al servizio di ac-

quedotto da Mea a CAP Hol-ding, dopo l’affidamento delleinfrastrutture di fognatura allastessa azienda.

“CAP Holding ha avviato nelComune di Melegnano investi-menti importanti: oltre allacompleta mappatura del siste-ma fognario - conferma il pre-sidente di CAP Holding Ales-sandro Ramazzotti -, interver-remo in diverse zone della cit-tà”.

Sono già stati avviati infatti iprimi interventi sulle fognatu-re, quelli che il Comune e laDirezione Tecnica di CAP han-no valutato come prioritari; eadesso iniziano anche i lavorisulla rete di acquedotto. Nel so-

In tre vie cittadine al vialavori per 120mila euro

Si è concluso con l’invito alPalazzo di vetro di New York ilciclo di visite nelle sedi istitu-zionali.Era iniziato nel mese dinovembre del 2009 con la visi-ta a Montecitorio ed al Quirina-le per proseguire nello scorsomese di febbraio con la sededel Parlamento Europeo a Stra-sburgo. Mancava solo il Palaz-zo di Vetro delle Nazioni Unite,appuntamento che abbiamoonorato approfittando anche divisitare per qualche giorno laGrande Mela nel periodo prenatalizio. Si chiude un ciclo?Forse qualche cosa di altrettan-to importante è rimasto ..ed inseguito si vedrà ma attualmentepossiamo essere più che soddi-sfatti. La nostra presenza è sta-ta a tutti i livelli un’importantetestimonianza dell’interesse ,nel nostro piccolo, di noi gentecomune di fronte alle sedi dovesi svolge e dove si è svolto ilcoordinamento della storia mo-derna.

Accedere alla sede america-na non è stato facile; ad esseresincero neanche alla precedentima in questo caso, per i motivia tutti noi noti, la sicurezza èfondamentale ed i controlli an-cor più rigorosi.

Un monumento all’entratarappresenta una gigantesca ri-voltella con la canna annodatadi fronte al Mondo di Giò Po-modoro donato dall’Italia.Semplice simbolo di oppo-sizione a tutta l’attività armatamondiale.

“The Un was not created totake humanity to heaven but tosave it from hell”

“L’Onu non è stata creata percondurre l’umanità in Paradisoma per salvarla dall’Inferno “.

Sono queste le parole di DagHammarkjold Segretario Onu eNobel per la Pace nel 1961scolpite sul marmo insieme adaltre citazioni che a mio avvisoriassumono in sintesi l’attivitàdelle Nazioni unite che, conuna serie di provvedimenti pos-sono attivarsi per portare la pa-ce nelle zone di guerra: incontripolitici, risoluzioni, embarghisino all’invio, se autorizzati daiGoverni locali, di personaleumanitario o di militari interna-zionali ( i famosi “ caschi blu”),perché le Nazioni Unite nonpossono disporre di propri sol-dati, solo ed esclusivamente permissioni di pace.

Tutta una parte è dedicata al-le mine antiuomo di basso co-

sto, facili da collocare ma assaicostose da asportare e che, altermine dei conflitti, continua-no a mietere vittime anche do-po le guerre tra la popolazionecivile e soprattutto tra i bambi-ni.

Settori specifici inoltre sonola testimonianza dell’attivitàsanitaria ed assistenziale in par-ticolare nelle nazioni più pove-re, dell’impegno dei Caschi Blue dei progetti per le attività fu-ture.

Dopo la visita scopo del no-stro viaggio, ci siamo fatti atti-rare per qualche giorno dallelusinghe di New York, la Gran-de Mela, la grande tentatrice.

Dai negozi natalizi ai gratta-celi, dalle mitiche Avenue aGround Zero in avanzata co-struzione, dai tramonti al Pontedi Brookling a Little Italy, daicori Goospel di Harlem al Me-tropolitan Museum eTheatre,dagli inconfondibili ta-xi gialli e dalla folla in 5° Ave-nue, da Ellis Island, sede del-l’arrivo degli immigrati con ilsuo museo, alla Statua della Li-bertà, tutto ha fatto New Yorkper cercare di ammaliarci. E c’èriuscita.

A.M.

Banchieri e gestori di impor-tanti fondi di investimento, so-prattutto all’estero, hanno inne-scato la crisi finanziaria mon-diale. Hanno assunto rischi as-surdi con i soldi degli azionistie dei clienti e fin quando hannopotuto li hanno trasferiti ad altricome in una catena di Sant’An-tonio. Un malinteso liberismoha consentito un generalizzatoespandersi di finanza che non èal servizio ma, al contrario uti-lizza l’economia come tavoloper il gioco d’azzardo, tramitel’abuso dei prodotti derivati.

L’abituale mancanza di tra-sparenza delle grandi imprese el’enorme debito pubblico man-tengono tuttora la sfiducia dichi potrebbe investire, impe-dendo al potente motore banca-rio di moltiplicare fisiologica-mente le risorse finanziarie peralimentare gli investimenti e iconsumi . Le banche che hannoacquistato troppi titoli di Stato,per aumentare i ricavi e per do-vere nazionale, difettano anchedella benzina per far funzionarequel motore.

Una prima considerazione èche la cupidigia di dirigenti,azionisti e clienti delle istitu-zioni finanziarie, agevolata dacontrolli inefficaci ed interessisettoriali, unita alla irresponsa-bilità di più generazioni dell’in-tera classe dirigente rischianodi produrre effetti equivalentialle guerre che ci eravamo illu-si di aver bandito.

Anche la crisi economica na-zionale è stata lungamente co-vata: l’espansione economicadagli anni sessanta, senza pia-

nificazione territoriale e senzala creazione di servizi adeguati,l’incontrastata azione di un ca-pitalismo familiare ma anchepubblico spesso asociali, laspartizione del potere tra i soli-ti personaggi, l’azione di unapotente burocrazia, voracequanto inetta e nepotista, la cre-scita di poteri di veto e di rendi-te di posizione di molte catego-rie fino ad arrivare al capolavo-ro diabolico della classe diri-gente. Questo capolavoro èconsistito nel far credere so-prattutto ai meno fortunati ed aipiù giovani che potevano aspi-rare ad un mondo di soli diritti,senza doveri, per sé e per le ge-nerazioni a venire. Così assie-me ai quattro soldi, doverosa-mente concessi a chi è statosempre sfruttato, è continuatala deresponsabilizzazione dellemasse e di conseguenza la loroincapacità di contare. Non vedodecisive differenze tra l’igno-ranza, in cui il ceto dominantenei secoli passati ha tenuto ilPopolo ed i messaggi populistielargiti senza pudore ed accet-tati: la conseguenza è comun-que una democrazia di facciata.

Credo che vi sia una ricor-renza di meccanismi assurda-mente complementari; da unaparte il diffuso cinismo tra chidetiene il potere, delegato a po-litici, imprenditori, sindacalistie a chi li dovrebbe controllare,dall’altra l’egoismo e la cupidi-gia di chi le deleghe le dà e chepretende un compenso esagera-to per i propri risparmi e privi-legi sociali ingiustificati, la-mentandosi poi che i propri fi-

gli soffrano per le conseguenzedel loro stesso cinismo quandocercano un lavoro o aspirano acrearsi una propria famiglia.

Allora potremmo dubitareche il risparmio tradito fossesempre inconsapevole del peri-colo e che l’ impoverimento delpatrimonio pubblico fosse ac-cettato da molti nell’azzardoche solo gli altri avrebbero con-corso con maggiori imposte eattività.

Sono state ignorate le buonenorme di impegno, giustizia,equità e solidarietà, e creatidanni, accattivandosi, oltre allagratitudine dei disonesti ancheil favore degli sciocchi.

Cerchiamo per il futuro di gi-rare pagina. A cominciare dalmettere in discussione i tabùsocio-economici: le rendite diposizione, i conflitti d’interes-se, i diritti acquisiti che impedi-scono gli stessi diritti ad altri,accettando una moderazioneanche dei nostri diritti acquisitise eccessivi o ingiusti. Per fini-re con una limitata ma strategi-ca modifica della Costituzione,che corregga l’errore di chi l’haconcepita ritenendo che le suc-cessive generazioni di politicieletti avessero lo stesso loro ri-gore nello spendere la delegadegli elettori. Mi riferisco al-l’ampliamento dell’efficaciadegli strumenti di democraziadiretta, referendum in primis.Modifica possibile e utile solose cominceremo a conferireconsapevolmente ed onesta-mente le deleghe, elettorali, fi-nanziarie, socio-economiche.

Lorenzo Miracoli

Un viaggio da Melegnano alla Grande Mela L’intervento

L’Utem vola a New York eva a visitare la sede dell’Onu

Deleghe tradite e crisifinanziaria, economica e morale

Il CAP Holding interviene sulla rete idrica di Melegnano

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Il nostro gruppo all’entrata del Palazzo di Vetro

lo settore dell’acquedotto infat-ti l’azienda si è impegnata a in-vestire nella rete di Melegnanoun milione e 600mila euro en-tro il 2015, oltre agli ingenti in-vestimenti previsti sulla rete fo-gnaria.

Il passaggio della gestionedel servizio di acquedotto daMea a CAP Holding risponde aquanto previsto dalla normativanazionale e regionale di settore.La legge impone infatti il supe-ramento delle gestioni in eco-nomia o non conformi, e laConferenza d’ATO della Pro-vincia di Milano ha stabilitoche sul territorio milanese lagestione delle infrastrutture le-gate al mondo dell’acqua puòessere affidata solo a quattrosocietà, le uniche che rispondo-no ai requisiti richiesti e che ri-sultano in grado di attuare eco-nomie di scala e pianificare in-vestimenti in modo da garantirela gestione ottimale delle reti edegli impianti. Tra queste ap-punto CAP Holding, aziendapubblica partecipata diretta-mente dai Comuni, in grado dirispondere alla domanda dinuove infrastrutture e sostenerelo sviluppo del territorio, graziea un piano di investimenti cheprevede interventi nel territorioservito per oltre 130 milioni dieuro per il triennio 2012-2014.

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Page 5: IL MELEGNANESE

N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012 IL MELEGNANESE - 5CRONACA

Egregio signor Bini,in merito alla sua Lettera

aperta allo Spazio Milk delloscorso 20 dicembre, indirizzataalla redazione de Il Melegnane-se e alla Amministrazione co-munale, relativa alla mancatarealizzazione del Campus diNatale di Spazio Milk, si fapresente che questa Ammini-strazione comunale non ha maiattivato servizi similari durantele vacanze natalizie in quantonon rientranti nei compiti isti-tuzionali dell’Ente.

Pur dispiaciuti che lo SpazioMilk, per mancanza di utenti,non abbia potuto attivare il ser-vizio, si comunica che il Comu-ne non può “sostenere il Cam-pus o supportare l’organizza-zione” dello stesso sia per i mo-tivi sopraindicati e sia per ledifficoltà economico-finanzia-rie in cui versano gli enti loca-li, non da ultimo il Comune di

Melegnano, anche in ragionedel patto di stabilità che nonconsente l’attuazione di servizifacoltativi senza la totale co-pertura finanziaria.

E’ comunque prassi consoli-data, per quanto riguarda ini-ziative o servizi gestiti dalloStato, dagli enti territoriali e daiprivati, che non vengano attiva-ti servizi laddove non sia previ-sto un numero minimo di uten-ti, stabilito sin dall’origine dal-l’ente gestore.

Nella speranza che possacomprendere le motivazioniespresse e confermando la fidu-cia nelle attività svolte dalloSpazio Milk – che è un serviziodi pregio voluto da questa Am-ministrazione comunale - por-giamo distinti saluti.

Assessore alle PoliticheEducative e Giovanili

Raffaela Caputo

Milano, 13 gennaio 2012 -«All’obiezione che si dovrebberinunciare a realizzare la Tan-genziale Est Esterna di Milano,peraltro mossa anche da quan-ti hanno partecipato al presidioodierno promosso a Pessanocon Bornago, basterebbe con-trobattere attraverso dati elo-quenti - ha dichiarato FabioTerragni, nella foto, Ammini-stratore Delegato della Spa in-caricata di progettare, realizza-re e gestire la nuova arteria -.Come, per esempio, i 70.000veicoli che verranno sottrattiquotidianamente agli incolon-namenti della attuali Tangen-ziali, congestionate ogni gior-no da 170.000 mezzi, e alla mo-bilità ordinaria anche di centriurbani ad alta incidentalità. Ocome i 20 milioni di euro dicarburante all’anno che si ri-sparmieranno, gli 8 milioni diore in meno trascorsi all’annoin viaggio dagli automobilisti ei 141.000 chilogrammi di emis-sioni inquinanti non prodottiall’anno rispetto ai livelli at-tuali. Ma ai numeri bisogna ag-giungere almeno una riflessio-ne: le infrastrutture, specie serealizzate come la TangenzialeEsterna in un territorio capacedi assicurare il 15% del Pil na-zionale e proiettato verso l’Ex-

po 2015, costituiscono la rispo-sta anticiclica più efficace allacrisi economica. Perché, sindall’apertura dei cantieri, legrandi opere garantiscono po-sti di lavoro, modernizzazione,incremento della ricchezza emaggiore competitività delleimprese. Rispetto, infine, allatesi che la realizzazione dellaTangenziale Est Esterna possacostituire il volano di un ulte-riore consumo del suolo, voglioricordare che TangenzialeEsterna SpA s’è sempre dimo-strata così contraria all’erosio-ne indiscriminata del territorioda auspicare l’adozione distrumenti di pianificazione ur-banistica di impronta sovraco-munale».

La Tem volano di sviluppo

Con profonda amarezza mivedo costretto a comunicarel’impossibilità di costituirel’annunciata lista civica indi-pendente ‘’Civiltà e Futuro’’ .L’intendimento costitutivo diun movimento di opinione sfo-ciante in ‘’lista civica d’eccel-lenza’’ per le prossime elezioniamministrative di Melegnano,infatti, si è infranto fragorosa-mente contro due scogli gigan-teschi: da un lato, la scarsissi-ma sensibilità dei cittadini ver-so le problematiche sociali diampio respiro e di grande con-

tenuto esistenziale, dall’altrol’incapacità strategica e lapochezza dialettica dei varipromotori delle ormai innume-revoli liste civiche indipendentiin fase di costituzione.

Desidero, infine, ringraziaretutti coloro che, in vari modi,hanno prestato attenzione emostrato sensibilità alle consi-derazioni programmatiche ealla visione politica generaleda me con trasparenza sempreespresse.

Dorino Maghini

Le precisazioni sullo Spazio Milk

Lettera aperta alla città

Il Natale a L’AquilaEgregio Direttore,in questo tempo di messaggi-

ni io ho avuto la natalizia fortu-na di ricevere questa lettera.

Le chiedo di pubblicarla per-chè penso serva a far riflettere eperchè auspico, senza nascon-derlo, che qualche lettore michieda notizie del forno del-l’Aquila per cercare di aiutarlo.

Al di là di ogni fine utilitari-stico credo che Lei la farà co-noscere perchè è una bella let-tera di Natale.

Luciana Poggiato

Cari amici,Nel 2009, dopo il terremoto

che ha colpito L’Aquila, ho la-vorato nel campo di accoglien-za che era sorto nella frazionedi Monticchio.

Come tanti altri volontariche tornando a casa portavanocon loro, insieme a un’espe-rienza di vita che non avrebbe-ro più dimenticato, qualcosache potesse rendere partecipi lefamiglie del contatto con lagente di quella terra, anch’iotornavo con un pacchetto didolci del forno che si trovavanelle vicinanze del campo. era

una delle rare attività artigia-naliche, avendo subito danni li-mitati, non si era fermata. Lamattina stessa del terremoto,era il 6 di aprile, si erano mes-si a preparare e distribuirequello che avevano e caffè cal-do alla gente che, meno fortu-nata, era rimasta per strada,fuori delle case in cui non pote-va rientrare.

L’Aquila è ancora nelle con-dizioni di quei giorni. Le stradevuote, le case disabitate.

Anche il forno vicino al cam-po ora deserto, fatica a prose-guire l’attività, mentre i resi-denti della zona sono dispersinei vari villaggi di legno, nei“moduli abitativi provvisori”costruiti dopo alcuni mesi dalterremoto.

La speranza è tutta nel lavo-ro. che possa riprendere. Chenon si fermi quello rimasto.

Così abbiamo deciso di rega-lare a voi e agli amici, per que-sto Natale, una scatola di dolcidi quel forno.

Un piccolo aiuto per loro, ungrande piacere per noi.

Buon Natale Due cittadini Melegnanesi

Pubblichiamo in esclusiva il regolamento di attuazione

Le elezioni amministrative si avvicinano, l’attesa comincia a sa-lire. Nei giorni scorsi sono state formulate varie ipotesi sui candi-dati che dovrebbero scendere in campo per confrontarsi col sinda-co uscente Vito Bellomo. Fino ad oggi i candidati ufficiali sono Ni-cola Paciulli, della lista civica “Dalle Periferie al centro in sicu-rezza” che fa capo a Ivana Vertola, Lucia Rossi per “Insieme cam-biamo” e Giovanni Raimondi di “Gente comune di Melegnano”.

In questi giorni è uscita allo scoperto “Melegnano Futura”, lalista di riferimento che fa capo a Costantino Ruscigno, PierantonioRossi, Ambrogio Corti e altri. “Melegnano Futura” ha aperto unaselezione delle candidature a sindaco che pubblichiamo in esclusi-va. In pratica si invitano i cittadini a proporsi per ricoprire la ca-rica di primo cittadino, senza filtri di partito. Questa proceduraaperta è una primizia a livello nazionale ed è del tutto innovativa.E' la prima volta che avviene non solo a Melegnano ma in Italia.Tutte le candidature devono pervenire presso la sede del ComitatoPromotore in via Dezza n. 6/A a Melegnano oppure essere inviateal sito www.melegnanofutura.it in formato pdf non modificabile en-tro le ore 19.00 del giorno 10 febbraio 2012.

INVITO PUBBLICO A PARTECIPARE

Melegnanofutura, in vista dell’appuntamento elettorale ammini-strativo della prossima primavera, intende attuare una procedurainnovativa e trasparente per la scelta della candidatura a sindaco.

Le modalità e la tempistica di questa procedura, avviata in data12 gennaio 2012, vengono definite con il presente invito pubblicoa partecipare e con il relativo regolamento attuativo.

A partire dal 20 gennaio e fino al 10 febbraio 2012 è possibile perchiunque sia residente a Melegnano candidarsi attraverso la presen-tazione della seguente documentazione:1)Dichiarazione sottoscritta di adesione alla Carta dei Valori di Me-legnanofutura e di impegno preventivo a sostenere, in ogni caso, ilcandidato prescelto attraverso la procedura di selezione aperta etrasparente;2)Bozza di programma elettorale coerente con la Carta dei Valorisottoscritta;3)Curriculum vitae.

Tutte le candidature devono pervenire presso la sede del Comi-tato Promotore in via Dezza n. 6/A a Melegnano oppure essere in-viate al sito www.melegnanofutura.it in formato pdf non modifica-bile entro le ore 19.00 del giorno 10 febbraio 2012

Le candidature saranno immediatamente sottoposte all’esame diun Comitato di Valutazione che, al massimo entro i successivi 7giorni, in attuazione del relativo regolamento, garantirà la conclu-sione di tutte le attività valutative. Questo invito pubblico a partecipare, insieme al regolamento at-tuativo, al fine di essere resi noti alla cittadinanza, vengono invia-ti via mail a tutte le associazioni e a tutti i partiti politici di Mele-gnano nonché pubblicati integralmente su “Il Melegnanese”.

TUTTI I CITTADINI POSSONO PARTECIPARE!!!

REGOLAMENTOATTUATIVO

PROCEDURA DI SELEZIONEAPERTA DELLE

CANDIDATURE A SINDACO

Art. 1 – Finalità generali e com-

piti del Comitato di Valutazione

La procedura di selezione apertadelle candidature a sindaco delComune di Melegnano, avviatain data 12.01.2012 nell’ambito del progetto Melegnanofutura, ha leseguenti finalità fondamentali da salvaguardare e perseguire:l’apertura della procedura a tutti i cittadini di Melegnano, la raccol-ta della maggiore quantità possibile di idee programmatiche utilialla città di Melegnano, l’affermazione della meritocrazia in un me-todo innovativo di selezione delle candidature, la massima traspa-renza delle valutazioni e la creazione di uno spirito di squadra perrafforzare e realizzare il progetto Melegnanofutura. Il Comitato diValutazione ha il compito di valutare, con obiettività e professiona-lità, nel rispetto del seguente regolamento e del bando-invito pub-blico del 18.01.2012, tutte le candidature (pervenute entro le ore19.00 del 10 febbraio 2012 presso la sede di Melegnanofutura invia Dezza n. 6/a o sul sito www.melegnanofutura.it), le quali devo-no garantire di non contestarne gli esiti.Art. 2 – Composizione del Comitato di Valutazione

Il numero minimo dei componenti del Comitato di Valutazione ètre. La composizione deve possibilmente garantire rappresentativi-tà al mondo della scuola, della cultura, dello sport, delle associazio-ni, delle libere professioni, delle imprese e, quindi, alle diversecomponenti della collettività melegnanese. I componenti devono essere persone di specchiata onorabilità, ri-siedere nella città di Melegnano o avere un oggettivo collegamen-to con la realtà cittadina. La composizione deve possibilmente ga-rantire la parità di genere e la rappresentatività delle componentigiovani, adulti ed anziani.Art. 3 – Criteri di valutazione delle candidature

Il Comitato dovrà necessariamente utilizzare criteri oggettivi per va-lutare le candidature pervenute. I criteri sono individuati in base a:a) curriculum vitae (dovranno essere valutate le esperienze profes-sionali, le competenze, la rettitudine, il percorso individuale e lacoerenza rispetto alla Carta dei valori e dei principi di Melegnano-futura, consultabile sul sito www.melegnanofutura.it);b) bozza del programma (dovranno essere valutate la compatibilitàcon la Carta dei valori e dei principi di Melegnanofutura, la comple-tezza, l’originalità e l’adeguatezza delle proposte programmatiche).Art. 4 – Punteggi

Per procedere in modo chiaro e trasparente, il Comitato, per ognicandidatura pervenuta e in considerazione dei criteri di cui all’art.3,attribuisce: al curriculum vitae un massimo di 40 punti, alla bozzaprogrammatica un massimo di 40 punti, alla rispondenza della can-didatura e della bozza programmatica ai valori e ai principi di Me-legnanofutura un massimo di 20 punti.Art. 5 – Attribuzione-punteggi e soglia minima d’idoneità

A ciascun candidato ogni componente del Comitato attribuisce unpunteggio in relazione ad ognuno dei tre parametri. Poi deve esse-re calcolata la media. Ad ogni candidato viene quindi attribuita unavalutazione finale che deriva dalla somma dei singoli punteggi ot-tenuti per ciascun parametro ed esplicitati. La soglia minima peracquisire l’idoneità alla potenziale candidatura a sindaco è di alme-no 50 punti.Art. 6 – Coordinamento del Comitato

Il Comitato di Valutazione elegge al suo interno un Coordinatore. Art. 7 - Trasparenza

Tutte le operazioni di valutazione sono svolte con la massima tem-pestività e trasparenza. La documentazione prodotta dai candidati egli esiti dell’attività di valutazione sono resi noti mediante pubbli-cazione sul sito www.melegnanofutura.it. Alla chiusura delle ope-razioni di valutazione il Comitato redige apposito verbale in cui siindicano le motivazioni sottese alle valutazioni effettuate. Art. 8 – Rispetto della privacy

Tutte le operazioni di valutazioni devono avvenire sempre nel rispet-to della privacy di eventuali dati sensibili prodotti dai candidati.Art. 9 – Cause di esclusione automatica

Salvo il principio di massima apertura della procedura a tutti i citta-dini di Melegnano, non possono essere prese in considerazioni dalComitato di valutazione candidature di soggetti che hanno subitocondanne penali o sono sottoposti a processo penale e di coloro chesono stati dichiarati falliti nell’esercizio di attività di impresa.Art. 10 – Decisioni definitive sugli esiti della valutazione

Una volta esaurita la propria attività il Comitato trasmette gli esitiagli organi di Melegnanofutura e degli eventuali alleati elettorali diMelegnanofutura per le valutazioni conclusive e per le relative de-cisioni finalizzate all’individuazione della candidatura unica finaleda sottoporre al voto amministrativo di tutti i cittadini di Melegna-no. Queste valutazioni e decisioni conclusive della procedura di se-lezione delle candidature a Sindaco devono essere assunte, in ognicaso, rispettando sempre la massima trasparenza nei confronti del-l’intera cittadinanza ed esplicitandone la motivazione.

Melegnano Futura apre una selezione pubblica per il candidato sindacoun metodo innovativo, democratico, basato sulle capacità

NascitaMartino ha appeso un bel fiocco rosa, per dire a tutti che è na-ta la sorellina

Marianna

con immensa gioia si uniscono mama mirella Macchetto, papàMichele Morosini, le nonne, il nonno e le bisnonne.

Il nostro gruppo è giunto al 35 compleanno!Ti aspettiamo Domenica 5 febbraio 2012 alle 10:15 in Basi-lica San Giovanni per partecipare alla Santa Messa.Seguirà poi il pranzo insieme e un momento di festa pressol’oratorio di via Lodi.

Conferma la tua adesione entro il 29 gennaioSamuela 02/98231466 mail: [email protected]

Page 6: IL MELEGNANESE

6 - IL MELEGNANESE N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012CRONACA

L’Azienda Ospedaliera di Melegnano!Una grande struttura sa-nitaria a disposizione di 600.000 cittadini ,con diversi ospeda-li ed una rete di poliambulatori territoriali.La grande “mezzaluna” del sud Milano,così definita dalle te-state giornalistiche locali.Tutte le strutture ospedaliere sono oggetto di un progetto di ri-strutturazione e ammodernamento con l’impegno di svariatimilioni di euro.L’ambizione è quella di migliorare la qualità del servizio sani-tario e cercare di adeguarlo alle esigenze dei cittadini con i cri-teri di razionalizzazione delle risorse economiche a disposizio-ne.Le criticità da risolvere sono tante,alcune non di carattere spe-cificatamente sanitario ,ma tali di condizionarne la funzionali-tà.Ci si riferisce ai trasporti pubblici,alla rete viaria,ai parcheg-gi.Eppure insieme al dott.Danilo Mazzacane ci siamo postil’obiettivo di provare a descrivere taluni servizi sanitari che co-stituiscono il fiore all’occhiello della Sanità aziendale ospeda-liera e territoriale melegnanese.Nella prima esperienza ci siamo avvalsi della testimonianza diun amico che ci ha pregato di mantenere l’anonimato, ma alcontempo ha espresso il desiderio affinchè le sue affermazionivenissero riportate fedelmente.

Ecco la sua testimonianza:“Sono appena ritornato dal

FERB di Cernusco,mi hannorimesso in sesto dopo 30

giorni di cure riabilitative.Ho

riacquistato l’equilibrio che ilFuoco di San Antonio mi avevaportato via”. Sono stato inviatodal reparto di Neurologia del-l’Ospedale Predabissi,dopo un

Fisioterapia e assistenza d’avanguardia dopo gravi complicazioni

Cos’è Ferb: una fondazione che dispone di 70 posti letto

Viaggio attraverso le “eccellenze” dell’ AziendaOspedaliera di Melegnano di Nilo Iommi

La FERB (Fondazione Euro-pea di Ricerca Biomedica ) èuna fondazione onlus che si de-dica alla cura e alla ricerca nel-l’ambito delle patologie orto-traumatologiche, neurologicheacute e croniche, metaboliche evascolari. La struttura che di-spone di 70 posti letto accredi-tati col SSN, è suddivisa in duereparti; il reparto di riabilitazio-ne cardiologica che dispone di20 posti di degenza ed il repar-to di riabilitazione neuromoto-ria che dispone di 50 letti di ri-covero. Il dott. Gerardo Mele,nella foto, specializzato in Me-dicina Fisica e Riabilitazione eReumatologia, è primario delreparto dall’inizio del correnteanno. Ha maturato la propriaesperienza professionale fre-quentando i grandi Nosocomimilanesi e reparti riabilitativiortopedici, neurologici, trau-matologici e geriatrici.Il dottorGerardo Mele è stato responsa-bile della degenza e successiva-mente degli ambulatori specia-listici di riabilitazione delle pa-tologie reumatiche ed osteome-taboliche dell’Istituto ortopedi-co Gaetano Pini di Milano. E’stato professore a contrattopresso l’Università di Milanonell’ambito delle scuole di spe-cializzazione di Ortopedia e diFisiatria. È autore di 104 lavoriscientifici di riabilitazione orto-pedica, reumatologica e neuro-logica; è autore o coautore di 5monografie su argomenti di ria-bilitazione nell’ambito dellepatologie degenerative dell’ap-parato locomotore, delle altera-zioni osteometaboliche dell’os-so e delle lesioni neurologichetraumatiche e non. E’ iscrittoalla SIMFER e alla SIR.E’membro del comitato scientifi-co della IALT, che si occupadello studio e delle applicazionidelle nuove tecnologie riabili-tative. E’ stato docente per varianni presso la Scuola di Masso-fisioterapia dell’Istituto G. Pinidi Milano. Ha organizzato di-versi Corsi d’Aggiornamento,Convegni e Congressi nell’am-bito della Riabilitazione gene-

rale e specialistica. Relatore uf-ficiale di oltre 80 convegni na-zionali ed internazionali ine-renti alla riabilitazione applica-ta nelle patologie degenerative,traumatiche e neurologiche.

Il reparto di Riabilitazioneneuromotoria FERB dell’ospe-dale Uboldo di Cernusco S/N, èdiventato, nel corso degli anni,grazie all’abilità del suo perso-nale assistenziale( medico enon) e alle riconosciute capaci-tà d’intervento terapeutico, uncentro di riferimento riabilitati-vo per i vari presidi ospedalieridella zona. Il reparto, ha acqui-sito particolari competenze nel-l’ambito della riabilitazionedelle patologie dell’apparatoosteoarticolare intervenendocon efficacia e sicurezza sia ne-gli interventi d’elezione (prote-si totali, parziali, ricostruzionilegamentose ecc.) sia nel recu-pero dei politraumatizzati.Il re-parto si distingue, poi per iltrattamento delle patologie delSistema Nervoso Centrale acu-te (ictus ischemico, emorragi-co, embolico, trombotico ecc.),croniche degenerative (M. diParkinson e sindromi extrapira-midali), e per il recupero dellepolineuropatie sensitivo-moto-rie di varia origine.

La struttura è dotata di quattropalestre con vari ausili per il re-cupero della marcia, per la mo-bilizzazione meccanica continuae assistita, per l’esercitazionedei muscoli deficitari, per il re-cupero articolare, per il ripristi-no di una postura corretta e perla rieducazione al cammino e al-l’autonomia funzionale nelle at-

tività motorie della quotidianità.Un ecografo d’ultima genera-

zione per lo studio dei disturbiminzionali e per la riabilitazioneurologia, è abitualmente utiliz-zato da un nostro medico e que-sto ci consente di prevenire etrattare i disturbi sfinterici, cosìfrequenti nei nostri ammalati.

Un moderno fibroscopio do-tato di schermo adatto, ci con-sente di valutare, nei pazienticon difficoltà nella deglutizio-ne, nell’alimentazione e nellagestione delle secrezioni orofa-ringee, di chiarire gli aspetti difisiopatologia della disfagia econsentire metodiche riabilitati-ve atte al recupero delle funzio-ni deglutitorie, fonatorie e respi-ratorie, così fortemente compro-messe, in numerose patologiedel sistema nervoso centrale.L’apparecchiatura, consente an-che, la registrazione dell’esamefunzionale e quindi la rivaluta-zione dello stesso, tramite com-puter, al fine di poter anche con-frontare esami effettuati in tem-pi diversi e quantizzare i risulta-ti riabilitativi ottenuti ed even-tualmente modificare il pro-gramma rieducativo.

A tale scopo la divisioneneuromotoria è dotata di un te-am riabilitativo di cui fa partela logopedista, la terapista oc-cupazionale, la neuropsicolo-ga.l’assistennte sociale e la nu-trizionista.

In questi ultimi anni, il Cen-tro, si è dotato di un’Unità Comi,cui è riservato uno spazio speci-fico e personale dedicato, in cuisono accolti i pazienti in statocomatoso post-anossico d’origi-ne cardio-vascolare o traumati-co. I pazienti, provengono dalleterapie Intensive e dai reparti diRianimazione dei principaliCentri della zona oltre che daiprincipali nosocomi milanesi.

La FERB partecipa ad unostudio scientifico coordinatodagli specialisti dell’IstitutoNeurologico C. Besta di Mila-no denominato “ Start up Comaresearch centre” che sta esami-nando una coorte di pazienticomatosi provenienti da varie

mirato ricovero con idonea te-rapia per le gravi complicanzedi un malefico Herpes Zooster.

L’assistenza per la formaacuta che mi aveva fortementedebilitato è stata valida ed effi-cace.

Al FERB il percorso è inizia-to e proseguito sempre assistitoda due giovani fisioterapisteche si sono alternate mattina epomeriggio dedicandomi circa60 minuti per ogni singola se-duta con esercizi di ginnasticamolto “duri e impegnativi” matutti destinati a riprendere gra-dualmente l’equilibrio perduto.

Tutto cominciò utilizzandouna macchina. Avevo i piedipoggiati su un tappeto trabal-lante con l’obiettivo di bloccareal “centro “ una pallina impaz-zita, posizionata su un monitordella stessa macchina, per poisalire e scendere alcuni scalinicon le gambe appesantite da al-cuni pesi.Siamo passati poi adaltri esercizi! Sempre in piedisul solito tappeto traballantesollevando con le mani unagrossa sfera, impegnandomicontemporaneamente con 30flessioni, interrotte a metà da

una piccola pausa.Succesivamente lo stesso

esercizio con in mano un ba-stoncino, sempre nella misuradi 30 flessioni con la solita pau-sa .A chiusura del programma,25 minuti di cyclette. Sabato at-tività ridotta! Stessi esercizicon cyclette. Il tutto si comple-tava con camminate ,sempreassistito dalle giovani fisiotera-piste, lungo i corridoi del Cen-tro,quasi sempre ad alto trafficodi carrozzelle oppure ospiti instampelle.

Gli ultimi giorni sono statoassistito da una giovane Logo-pedista che mi ha dedicato isuoi preziosi servizi. Chiudocon una testimonianza sullegiovani fisioterapiste: Disponi-bili e sempre puntuali, in divisaFerb,Polo verde e pantalonibianchi ,dotate di un approcciorigoroso e di grande professio-nalità,in un clima di sinceracordialità , giovanile esuberan-za e grande umanità. Trasferia-mo al dott. Gerardo Mele ,re-sponsabile sanitario del Ferb ,ilcompito ed il piacere di presen-tare la struttura sanitaria da luidiretta.

strutture riabilitative che sonosottoposti ad una serie d’inda-gini cliniche e diagnostiche so-fisticate (RMN funzionale,PET, EEG, potenziali evocatiecc.ecc.) e del tutto incruente,per poter meglio definire il lorostato patologico, le eventualipossibilità evolutive e soprat-tutto far chiarezza sull’entità esull’irreversibilità del loro statoanche e soprattutto per appron-tare un programma d’assistenzae di riabilitazione adeguato, fi-nalizzato e significativo.

La FERB, con i suoi medici,partecipa attivamente a corsid’aggiornamento in campo ria-bilitativo. I suoi medici, sonospesso invitati a tenere relazio-ni ufficiali nell’ambito di Con-gressi e / o Convegni riabilitati-vi organizzati da società scien-tifiche nazionali ed estere.

Il reparto si è ben integratonelle altre specialità dell’ospe-dale Ambrogio Uboldo di Cer-nusco S/N, con cui si è instaura-to, in questi anni, un ottimo rap-porto collaborativo e costrutti-vo, grazie anche alla disponibi-lità dei Colleghi d’altri reparti ealla sollecitudine della Direzio-ne Sanitaria e Amministrativa.

La nostra peculiarità, di cuiandiamo fieri e che ci differen-zia un po’ da altre strutture, pub-bliche o private, simili alla no-stra, è rappresentata dal fattoche il nostro reparto, compati-bilmente con i letti a disposizio-ne, non rifiuta mai un tentativoriabilitativo, sulla base solo di“documentazioni cartacee“, an-che a chi, sembra, non avere piùpossibilità di recupero.

Il senso della riabilitazione èproprio questo: dare ad ognuno,anche a fronte di dati apparen-temente inconfutabili, la possi-bilità di poter avere ancoraun’occasione per far emergerele proprie potenzialità, ancorasconosciute, e, che attualmente,nonostante i mirabili progressidelle neuroscienze, nessuno an-cora può dire di conoscere ap-pieno, soprattutto, quando “ilmotore” della nostra vita, l’en-cefalo, è gravemente lesionato.

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Film Family della diocesi

Una rassegna di filmprepara all’incontro

Si avvicina sempre più il VIIIncontro Mondiale delle Fami-glie che si terrà a Milano dal 30maggio al 3 giugno prossimi,alla presenza del Santo PadreBenedetto XVI.

Molte sono le iniziative in at-to per aiutare le comunità cri-stiane a preparare, certamentesotto il profilo organizzativo,ma soprattutto nella dimensio-ne puramente ecclesiale e di fe-de il grande evento che -si sti-ma- porterà nel capoluogo lom-bardo un milione di personeprovenienti da tutto il mondo ariflettere sul tema “La famiglia:il lavoro e la festa”.

Tra gli strumenti messi a di-sposizione dalla Diocesi per lapreparazione delle comunitàparrocchiali vi è la rassegna“Film Family”: un percorso ci-nematografico di 10 film a sup-porto delle catechesi preparato-rie dell’Incontro Mondiale.

Le parrocchie di Melegnano edi Vizzolo Predabissi, in collabo-razione con il Decanato di Mele-gnano e il Cinema Agorà, hannoaderito alla proposta della Dioce-si individuando tre pellicole ingrado di offrire un percorso dipreparazione per tutti coloro chevorranno cogliere questa iniziati-va come occasione di riflessionesul tema della famiglia e pergiungere con maggior consape-volezza all’appuntamento inter-nazionale di maggio.

Giovedì 26 gennaio il filmIO SONO CON TE ha intro-dotto la Festa liturgica della Sa-

cra Famiglia che si celebrerà ladomenica successiva 29 genna-io. Il film è -prima di tutto- ilracconto di una maternità:quella di Maria di Nazareth dalconcepimento fino all’adole-scenza del figlio. E’ il ritratto diuna madre e della relazione conil proprio figlio, sostenuta dallapresenza discreta di Giuseppe.

Giovedì 2 febbraio con ilfilm LA PRIMA STELLA tuttala famiglia riunita è invitata alcinema per godersi la visione diuna commedia che affronta inmodo leggero, ma per nulla su-perficiale, gli interrogativi sullagenitorialità e sull’essere figli.Qui la famiglia si riconferma lascuola in cui poter crescere adogni età.

Infine, giovedì 9 febbraiocon AMERICAN LIFE, il rac-conto di una giovane coppia inviaggio che s’interroga sulla fa-miglia, l’educazione e la comu-nità dove far crescere il loroprimo figlio, approfondiremo itemi legati al contesto familiarecon l’aiuto di Claudio Villa,giornalista e critico cinemato-grafico membro della Giuriadel David di Donatello, che in-trodurrà la visione del film econdurrà il dibattito al terminedella proiezione.

Le proiezioni si terranno alCinema Agorà di Melegnano(Via Lodi, 15 e Largo Crocetta,8 con parcheggio) con inizio al-le ore 20.45. Ingresso Euro3,00.

Alessandro Massasogni

Page 7: IL MELEGNANESE

N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012 IL MELEGNANESE - 7CULTURA

Un tranquillo quarantenneschivo e silenzioso! Il mio pri-mo incontro con Ezio Felisa.Tanti anni fa mi incontravospesso nel suo ufficio, avevo lanecessità di acquistare “spazi”per conto della nostra Società,su navi dirette verso le Aree In-ternazionali, dove la nostra So-cietà operava nelle ricerche pe-trolifere offshore.

Le relazioni con l’ufficio diEzio Felisa, puntuali e profes-sionali, continuarono per pa-recchi anni, finché un bel gior-no il nostro protagonista partìper un Paese lontano: la Cina.

Proprio in quella grande na-zione, in collaborazione con al-tre Compagnia Petrolifere, la no-stra società iniziò attività “off-shore” e Ezio Felisa si trasferìnel sud est della Cina, vicino aCanton per seguire la gestionedella nave che operava con lepiattaforme di produzione.

Capita che, come sempre, iltempo impalpabilmente fuggevia.

Siamo agli inizi del TerzoMillennio e entro nel magico

mondo dei pensionati, cerco digestire il tempo impegnandomiin una qualche iniziativa socia-le frequentando i cosiddetti Po-li Culturali della mia Città dovesi alternano mostre, Premi Let-terari e tante altre iniziative.

Durante un’interessante Mo-stra Collettiva mi ritrovo a par-lare con Ezio Felisa.

Sono passati venti anni! Nelfrattempo le nostre relazioni sisono “cancelled”, solo qualchelontanissimo ricordo legato an-che alla sua grande passione perla pittura. Lo stesso viso roton-do, la chioma un po’ diradata eun poco imbiancata con su unpo’ di pancetta, il sorriso appenaaccennato come allora. Mi parlacon voce sommessa della Cina,della Spezia della sua signoraMarcella e dei suoi figli Marcoe Claudio; il primo Architetto inProvincia, il secondo partnercon due giovani amici in unaCopisteria in Via Castellini.

Mi racconta della sua pittura,iniziata oltre trent’anni prima,in questa mostra espone con al-tri quattro amici pittori mele-

gnanesi una diecina di quadri divario formato che spaziano dalpaesaggio alle nature morte .

Tra i suoi programmi: unapersonale alla Scuola SocialeAccademia delle Arti ed unacollettiva, patrocinata dall’Am-ministrazione Comunale nellapersona dell’Assessore allaCultura e Identità Denis Zana-boni coinvolto nella parte orga-nizzativa. Castello Mediceo 19febbraio 2012.

Riporto la sintesi di alcunenote della Stampa locale intor-no alle esposizioni appena ac-cennate.

“Ezio Felisa presenta la suaPersonale presso la Scuola So-ciale Accademia delle Arti do-ve si conferma artista figurati-vo e pittore impressionista.

Presenta 46 quadri in unaesposizione dal titolo “Il modosui pennelli” fortemente caratte-rizzata dalla grande varietà deisoggetti. marine, nature morte,cascine, scorci Lombardi e Me-legnanesi che evocano anche lapoesia dei luoghi vissuti”.

È una grande tavolozza riccadi colori: Il grigio con le sue in-finite sfumature, il verde dellapianura, l’azzurro del mare ilbianco delle nevi lodigiane “

Sicuramente questa mostrarappresenta il momento di mas-sima attrazione e tensione arti-stica dell’artista.

Siamo alla fine della piccolastoria di un raffinato e delicato“Figurativo” del Sud Milanoche entrato nel 1982 nel Circo-lo Artistico Melegnano è stato alungo presente nel ConsiglioDirettivo dell’Associazione an-che con la carica di Presidente,per 6 anni. Sicuramente ha datomolto, ricevendo moltissimo intermini di maturazione artisticae conoscenza del territorio.

La prossima Mostra persona-le del nostro protagonista è pro-grammata dal 15 al 25 febbraiopresso la Rocca di Lacchiarelladove esporrà una quarantina diquadri a tema libero con pae-saggi, marine e nature morte.

Ancora una bella notizia chetestimonia la curiosità e l’evo-luzione artistica di Ezio Felisa;ha appena frequentato a Milanoun corso di perfezionamentosulla tecnica dell’acquerello;dopo anni di pittura “ad olio”,che comunque continua adesercitare con passione e co-stanza, sente la necessità di re-galare qualcosa in più a tutti gliappassionati della sua pittura.

Buon Lavoro Ezio Felisa Nilo Iommi

In questi giorni, infatti, il40enne, nel riquadro, scrittoredi Vizzolo ha dato alle stampe“Oceano di silenzi: il Titanic”,romanzo che racconta la storiadel mitico transatlantico.

“L’epopea del Titanic mi hasempre affascinato - raccontal’autore alla prima opera lette-raria -. Ecco perché ho decisodi scriverci un libro”.

Nella notte tra il 14 e il 15aprile 1912 l’oceano Atlanticoassistette immobile ad un’im-mane tragedia: l’inabissamentodel Titanic con il carico deglioltre duemila passeggeri chedalla Gran Bretagna stavanoraggiungendo gli Stati Uniti.

Il transatlantico più grande esicuro del mondo, la perla dellamarina britannica, si spezzò indue e portò con se nel fondodell’Oceano 1.500 vite.

Fu insomma una vera cata-strofe.

Cosa accadde? L’inchiestaufficiale di quel tempo parlò diun impatto violento con un ice-berg alla deriva, ma le ricerchee gli studi non ufficiali solleva-rono altre ipotesi, tanto che an-cor oggi qualcuno cerca le cau-se reali.

E tra questi c’è proprio Vighiche, dopo attente ricerche e ap-profondite letture, espone lasua clamorosa ipotesi, secondola quale il Titanic sarebbe inve-ce stato affondato dall’attaccodi un sottomarino tedesco.

Una tesi tanto sorprendentequanto ardita che, se confermata,cambierebbe il corso della storia.

“È proprio su questa varianteche ho voluto incentrare il mioromanzo, la mia personale rivi-sitazione degli eventi - spiega loscrittore di Vizzolo -. Per corro-borare quest’ipotesi, poi, ho in-trecciato l’inchiesta con dialo-ghi e situazioni di fantasia, i cui

protagonisti sono proprio i per-sonaggi vissuti in quegli anni”.

Ma Vighi ha voluto racconta-re anche le sorti dei protagoni-sti della tragedia. A partire daFrederick Fleet e Reginald Lee,le vedette sul Titanic la nottedel naufragio, il primo mortosuicida e nel 1965 e il secondoscomparso un anno dopo a cau-

sa di una malattia che non gliha lasciato scampo.

Il risultato è quello di un rac-conto agile e veloce, che si leggetutto d’un fiato. Quello scritto daVighi, insomma, è un romanzodestinato a far parlare di sé.

Tanto più che proprio que-st’anno ricorrono i 100 annidall’affondamento del Titanic.

Ezio Felisa, da 30 anni dipinge i coloricaldi dell’autunno (e non solo)

Matteo Vighi e i misteri del Titanicun libro sulla tragedia del mare

Mariolina Ceriotti Migliarese, Neuropsichiatra infantile epsicoterapeutaLa famiglia imperfetta, Come trasformare ansie e problemi insfide appassionantiDomenica 29 gennaio ore 17,30 - Montanaso Lombardo - SalaConsiIiareIntrodurrà: Laura Boccenti, Preside della Scuola Monforte diMilano

On.le Paola Binetti, Medico e professore ordinario di storiadella medicinaLa vita umana: valore non negoziabileDomenica 12 febbraio ore 17,30 - Lodi - Foyer Auditorium Bi-pieIle CenterAssegnazione del Premio ATTIVAMENTE 2012 ad Haram-bee Africa International

Roberto De Mattei, StoricoEvoluzionismo: il tramonto di un’ipotesiDomenica 11 marzo ore 17,30 - Montanaso Lombardo - SalaConsiliareIntrodurrà: Mario Palmaro, Saggista e Presidente del Comita-to Verità e Vita

Pierluigi BartolomeiLezione - Spettacolo: i 5 linguaggi dell’amore, Liberamentetratto dall’omonimo libro dello psicologo americano G. Cham-panDomenica 15 aprile ore 17,30 - Montanaso Lombardo - SalaConsiliare

Incontri artistici ravvicinati Scaffale melegnanese

Melegnano l’antico borgo sul Lambro (1850-1900)A conclusione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia (1861-2011) è stato pubblicato, dal

quindicinale locale Il Melegnanese in concerto con l’Assessorato alla Cultura e Identità del Comune di Mele-

gnano, un poderoso testo di storia locale dal titolo: Melegnano l’antico borgo sul Lambro (1850-1900) che

consta di ben 200 pagine dense di storia con 104 illustrazioni in bianco e nero esclusivamente riferite al con-

testo melegnanese, per il piacere dei cultori di storia locale.

La nuova pubblicazione porta la firma del dottor Vitantonio Palmisano, nome abbastanza presente nella ri-

cerca storiografica locale, autore di ben oltre cento cinquanta saggi storici solo sul borgo melegnanese tutti

pubblicati sul quindicinale Il Melegnanese, oltre alla storia risorgimentale e pubblicazioni di critica d’arte e

a moltissimi altri contributi per giornali, quotidiani e quindicinali sia a livello locale che provinciale.

Questa volta l’autorevole ricercatore melegnanese si è cimentato in un esclusivo filone storico spaziando co-

sì negli intrecci dell’Ottocento. Con pazienza, l’autore, ha ripercorso gli accadimenti locali durante l’occupa-

zione Piemontese della Lombardia, che dopo Villafranca diventò territorio del Regno di Sardegna prima e dal

1861 Regno d’Italia.

Ai melegnanesi che hanno avuto le loro origini in questo speciale luogo è quindi dedicato questo bellissimo

volume appena pubblicato con i tipi della casa editrice Gemini Grafica snc, il cui attraente titolo circoscrive

il campo di ricerca nei cinquant’anni del secondo Ottocento dal 1850 al 1900. La composizione delle imma-

gini e la supervisione editoriale è stata curata dal Palmisano che oltre ad essere l’Autore ne ha coordinato le

fasi editoriali; il libro in formato 17x24, è un ottimo remake denso di fatti e personaggi storici dei tempi pas-

sati, il testo contiene anche un breve  contributo introduttivo dell’Assessore Denis Zanaboni, del presidente

della Pro Loco Ennio Caselli e dal direttore del quindicinale il Melegnanese, Daniele Acconci

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Page 8: IL MELEGNANESE

8 - IL MELEGNANESE N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012CRONACA

C’è stato un perio-do storico in Italia,che va dal ’43 al ’47,di guerra civile. Quel-lo che è successo sulconfine orientale, nel-la Venezia Giulia, èfrutto di uno stessospirito, di uno stessomomento, di uno stes-so disegno. Ecco per-ché è sceso su questoperiodo il silenzio deivivi, che è più tragicodel silenzio dei morti,perché è il silenziodel’ipocrisia. Fino a20 anni fa gli studentivenivano a conoscen-za del periodo dellaResistenza attraverso ilibri di storia e tramitele rievocazioni per il25 aprile. Allora nonconoscevano quelloche oggi la pubblica-zione di nuovi libri ri-vela, cioè che durantela Resistenza, tre fu-rono le guerre com-battute: una guerrapatriottica (contro glioccupanti tedeschi),una guerra civile(contro gli italiani diSalò), una guerra diclasse (contro lastruttura capitalisticadel Paese, preesisten-te al fascismo e da quest’ultimorafforzata). Ma né i libri di te-sto, né le testimonianze di colo-ro che vissero quel momentostorico, misero adeguatamentein luce il fatto che dalla fine del‘43 al ’47 una parte di coloroche avevano partecipato allaResistenza ed erano rimastinella Resistenza insieme ai par-tigiani di Tito, continuarono, oseguirono, il progetto rivolu-zionario del comunismo inter-nazionale, che tentava di occu-pare il più vasto territorio pos-sibile. Era un progetto distantedalle dimensioni storico-civiledell’Italia, non è più presentenelle nostre coscienze, ma dob-biamo riconoscere che c’è statoed è stato similare dalla Liguriaall’Istria, passando per tutte leregioni del Nord, con uno stra-scico di violenze di cui ancoranon è stato ricomposto l’interoquadro. Quindi non solamenteResistenza, non solamente mitodella Resistenza nel senso dilotta di liberazione dall’occu-pante tedesco, ma anche pro-getto politico e progetto rivolu-zionario attuato nei modi piùbarbari. Su questi argomenti, suquesti orrori, si sapeva quasitutto: arresti, deportazioni, luo-ghi di tortura. C’erano infattimolte pubblicazioni e la stam-pa nazionale fin dal ’45, avevadato grande rilievo agli avveni-menti sul confine orientale. C’èstata una deliberata e concerta-ta rimozione di quei fatti dalle

coscienze del popolo italianoattraverso una colpevole igno-ranza. Dopo oltre sessant’annimolte vicende sono state riesu-mate e chiarite grazie all’ini-ziativa di uomini politici, distorici e di saggisti che hannoriportato a galla la dolorosa vi-cenda di tanti italiani stermina-ti o costretti all’esilio. Una pre-sa di coscienza si è diffusa inuna parte illuminata degli espo-nenti della politica italiana. LeAssociazioni degli esuli, sortefin dal momento dell’esodo,hanno sempre coraggiosamentelevato la loro voce per richia-mare l’attenzione su questadrammatica pagina di storia:l’Associazione Nazionale Ve-nezia Giulia e Dalmazia, i Li-beri Comuni in esilio di Fiume,Pola e Zara, la Federazionedelle associazioni degli esuliistriani, fiumani e dalmati, e al-tre associazioni che difendonoe diffondono la cultura, le tradi-zioni, la storia delle terre degliesuli. Tuttavia permane ancorain alcuni ambienti intellettualiun’ostinata resistenza ad accet-tare il ricordo degli italiani vit-time della pulizia etnica e poli-tica messa in atto dai partigianicomunisti di Tito dopo l’8 set-tembre. Mi stupisce che perignoranza dei fatti in questio-ne, ma spesso per pregiudizioideologico, l’argomento “foibe,esodo, confine orientale” nonviene affrontato neanche daidocenti di Storia e Filosofia o

viene risol-to in modomarginale,se non addi-rittura al-l o n t a n a t ocon sdegno.S t u p i s c eanche di do-ver assiste-re ad usostrumentaledella me-moria, incui ai fattiviene ante-posta l’in-terpretazio-ne dei fatti,s e c o n d ocriteri chenulla hannoa che farecon l’accer-t a m e n t odella veritàe a cui nullaimporta delcarico didolore e diemargina-zione cheuna partec o s p i c u adel popoloitaliano hadovuto su-bire, sebbe-ne innocen-

te. Nella vita di un popolo pos-sono esserci momenti oscuri,tragici, anche sanguinosi, ma ildovere di una nazione, il dove-re di una comunità, è quello dinon dimenticare mai. Non di-menticare mai significa estir-pare i semi del’odio. Al contra-rio, far finta che niente sia suc-cesso, o deformare la realtà deifatti, significa lasciare quei se-mi sotto terra in attesa che ger-moglino i loro frutti nefasti.Una nazione si riconosce nel-l’unità di memorie, cioè nelsentimento di una tradizionecomune, che ha dato vita aduna civiltà unitaria. Dobbiamopertanto riconoscere che ci so-no tra noi italiani, che sono ita-liani due volte: per nascita eper scelta. Sono gli esuli, gliunici testimoni del sacrificiocompiuto da Istriani, Fiumanie Dalmati per rimanere fedelialla Patria, fedeli alle proprieorigini italiane. Oggi, moltecittà, che li accolsero dalle loromartoriate terre, hanno elevatoun monumento ai martiri dellefoibe, supremo monito permantenere viva e luminosa laloro presenza nella storia, rista-bilendo così un ideale collo-quio fra i vivi e gli estinti,espressione di quella “corri-spondenza d’amorosi sensi” –come scrive Foscolo nei Sepol-cri – che è la più divina dotedell’uomo, il vincolo che tieneunita la società e il fondamentoprimo di ogni civiltà.

Quello che eccede in alcuneregioni alpine della Germaniamanca completamente nellecittá. E con esso il tocco di ma-gia che questo evento metereo-logico porta con se. Sto parlan-do della neve. Se la pioggiabattente e l’aria pesante creanoun’atmosfera matida di grigiorenovembrino io mi sono inven-tata il mio inverno. Trasognatobiancore,

cristalli di neve, malinconiascandinava nel mio soggiorno.Tutto made in China. Anche lacoperta morbidosa sul divano.Cosa manca? Un haiku. Ho an-

che questo: Fiocchi di neveDanzano sul mio animo as-

sorto

L’idillio invernale e il racco-glimento hanno bisogno di un téche sottolini la loro essenza ro-mantica. Ho un residuo del “Tédi Natale”. Té di Natale alla finedi gennaio? Bisogna cambiarenome “Polvere di stella alpina”.Sembra la bevanda preferita diHeidi... e la signorina Rotter-meyer cosa beve? Un “Té Sibe-ria” , rigorosamente senza zuc-chero. No, non funziona.

“Fuoco d’inverno” ...pare iltitolo di un nuovo tormentone.

“Bianche emozioni” ...satanto di turbe adolescenziali.

“Sollievo dello sciatore” Sol-lievo da che?

“Latte di foca”. Urca! Imma-giniamoci le ire di Greenpeace!

Perché non lo chiami il “Tédella Befana?” mi dice l’amicodi famiglia sentendomi ragio-nare a voce alta. Ottima idea.Ora so cosa regalargli per ilcompleanno. Con un bel bi-glietto: “Non ti meriti altro”.

Maria Amelia Münch

Si celebrano le vittime delle foibe di Tito Bianco Natale e gennaio innevato

Andrea Altomare ha fondato lo studio Hydro-Kinesis

Il fondamento primo di ogni civiltàGiornata del Ricordo 10 febbraio 2012 di Gloder Gian Antonio

Il “mago” del movimento umanoin acqua lavora a Melegnano

Il tè della Befana, un dolcericordo delle feste trascorse

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Un monumento in memoria delle vittime delle foibe e del-l’esodo istro fiumano dalmato.

Si tratta del dottor AndreaAltomare, laureato in scienzemotorie, chinesiologo qualifi-cato, specialista in idrochinesi enon solo.

Con la signora Patrizia Zim-balatti ha fondato, da vari anni,lo Studio Hydro-Kinésis chepropone dal 2004 presso la pi-scina municipale di Melegna-no, gestita attualmente dallaa.s.d. Melegnano nuoto, il ser-vizio di Idrochinesi, che utiliz-za l'acqua per migliorare o re-cuperare uno stato funzionale emotorio deficitario o compro-messo.

Il sodalizio nasce attraversola cultura e l'esperienza tecnicaormai trentennale del dottorAndrea Altomare, a cui si uni-scono le capacità organizzativeed operative della signora Pa-trizia Zimbalatti.

Il nostro primario obbiettivoè quello di far conoscere e mi-gliorare questo ulteriore servi-zio alla persona (più unico cheraro) residente sul territorio.

Il servizio di Idrochinesi,propone varie e diverse modali-tà di utilizzo dell'attività moto-ria in acqua, principalmente fi-nalizzate alla prevenzione edalla rieducazione motoria atti-va funzionale.

Queste diverse modalità ven-gono proposte alle persone chehanno limiti funzionali-motoripermanenti o temporanei, di ca-rattere ortopedico, neurologicoo psicomotorio.

Infine e non da meno da cir-ca dieci anni, il dottor AndreaAltomare è l'ideatore dell'Ac-quantalgica ® (un metodo diginnastica in acqua e di nuotoantalgico per prevenire e curarele algie vertebrali cervicalgie,dorsalgie, lombalgie, lombo-sciatalgie, ecc..).

Il marchio di tale metodo èdepositato presso l'ufficio bre-vetti e marchi di Milano.

In merito a ciò ha scritto ilsuo primo libro già alcuni annifa dal titolo:

Acquantalgica®, la ginnasti-ca in acqua ed il nuoto antalgi-co per prevenire e curare il maldi schiena, editore Alea Edizio-ni Milano ed attualmente dopoulteriori anni di esperienza nelsettore e di ulteriori approfon-dimenti tecnici,è in preparazio-ne una sua seconda pubblica-zione.

È l'unico docente in Italia ditale metodo ed in dieci anni diformazione ha formatore deci-ne e decine di operatori tecniciche ora insegnano l'Acquantal-gica ® in varie piscine, sportiveo riabilitative, pubbliche o pri-vate che siano presenti sul ter-ritorio nazionale.

Attualmente è docente tem-poraneo del corso di Acquan-talgica ® nella specialisticapresso l'Università Cattolica diMilano proposto nel corso dilaurea in scienze motorie e del-le attività sportive.

Un vero e proprio maestronell'area della chinesiologia (scienza del movimento umano) in acqua.

Lo studio Hydro-Kinésis sipone come obbiettivo oltre chea far conoscer tale servizio al-la cittadinanza Melegnanese edintorni ad organizzare e pro-muovere il prossimo corso uni-versitario di Acquantalgica ®presso la piscina del comune diMelegnano.

Per informazioni è possibiletelefonare al numero327/6358831 Sig.ra Patriziaoppure inviare una e-mail a [email protected]

Page 9: IL MELEGNANESE

N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012 IL MELEGNANESE - 9TE SE RECORDET

Scusatemi se questa volta avee scùmedi, carissimi amiciCamillo e Giuseppe, e se mipermetto, con un brisin de faciatosta, di fare una bèla ciciara-da a la mia maneera parlando-vi in meregnanin!

Se capisum vera? Ghe no bi-sogn de l’interprete, de lastampa citadina o del patroci-nio del Cumun?

Lo so, lo so carissimi Camil-lo e Giuseppe che non siete abi-tuati a chi robb chì, e nemme-no, come si dice, a fas carame-là cume fan el Sindegh e l’ag-Giunta, che ogni dì si fannoadulare da quello che dice lastampa cittadina! Ma per unavolta, permettetemi, se in dia-lètt e a la mia manera, cunt tra-sparenza, senza ciurlag sura, avoce alta e senza el patrociniodel Cumun, vori fa’ ‘na ciciara-da cunt vialter dü.

Pensate un po’, caro Camilloe caro Giuseppe, quanta gentche a la matina a ciamen i gior-nalista soltanto per metes inmustra, per cuntàa sù i loro so-gni… che poi nella realtà non sitrovano nemmeno nanca a“Chi l’ha visto”! Basta soltan-to andare a rileggersi la raccol-ta della nostra stampa cittadinadi questi ultimi cinque anni… ei meregnanin si renderannoconto delle tante promesse chehan cuntad su… poi finite indel liber di sogn!

Ad ogni modo, su questo ar-gomento, so che el noster ami-co Pierino è impegnato a ru-gagg sura!

* * *Riprendèm perciò la nostra

ciciarada cunt el Camillo e elGiusepp!

Lo spunto per fag sura uncurunin me la dai la fotografiadi quella simpaticissima rimpa-triata natalizia, che in occasio-ne degli auguri di Buon Natale

si è tenuta a mezzogiorno dimercoledì 23 dicembre pressol’Oratorio San Giuseppe nei lo-cali del Gruppo del Germoglio.Lì a gh’era propi tùti i argo-menti per fa’ festa… l’ambien-te, l’allegria, gli addobbi, il pre-sepio, la gioia dei ragazzi del‘Germoglio’ e di tutti i volonta-ri che ogni giorno a se dan defa’, el Prevost don Renato, l’as-sistente don Matteo e gli invita-ti, fra i quali io e l’amico LuigiGenerani.

Seduti davanti cunt la scos-salina in tenuta de cüsina elGiusepp e il sempre sorridentee paciarott Camillo; sullo sfon-do, in piedi, i protagonisti delGermoglio: el Lele, el Pinuc-cio, el Gianni, la Paola e loStefano el campionissimo, pre-miato con medaglia d’oro ed’argento ai giochi per i diver-samente abili. Tutti quanti poi,in coro, si sono esibiti cantandocanzoni natalizie mentre uno diloro, a nome di tutti, el ghee im-bastì sura un discorsetto perl’occasione.

Verament un bèl quader e inquel momento subito ho pensa-to al Giuseppe ed al Camillo,con discrezione, e mi sono per-messo de fag sùra una speciede curunin pensando a quantabèla gent generusa, disponibilee solidale a Melegnano se da defa’ per i alter… e sempre in sor-dina.

* * *Gente che in silenzio, con di-

screzione, sensa mètes in mù-stra, gratuitamente e senza nes-sun ‘patrocinio’ lavorano nelvolontariato meregnanino, e sirendono disponibili ad aiutarecoloro che soffrono, che sonosoli, che sono bisognosi di assi-stenza e di solidarietà.

Veramente un grande movi-mento che fa onore a Melegna-no. Uomini, donne, giovani che

ghee stan adree ai portatori dihandicap, che visitano e che cu-rano gli ammalati, gli anziani,quèi di Vegion, ma anche aiuta-no i carcerati e se dan de fa’ alservizio della Chiesa, delle Par-rocchie, di tutta la comunità.

Persone che condividono lesofferenze dei loro concittadini,che ascoltano, che provvedonoalle necessità, che pregano,mostrando il loro affetto met-tendosi al servizio della comu-nità, degli ultimi, pei più pove-ri, di quelli che anche adesso apaghen semper per la crisi eco-nomica.

Purtroppo a Melegnano que-sti generosi volontari vengonospesso ignorati, e nonostante il‘patrocinio’ sui numerosi mani-festi a nessuno di loro vengonoassegnati premi, targhe di bene-merenza, riconoscimenti comeuomini dell’anno, né tantome-no gli vengono intitolate vie opasquee… nemmeno si parla dicoloro che sono in cassa inte-grazione o di aziende in crisinella nostra città!

Ciao Camillo, ciao Giuseppe!

A GIUSEPPINA FOLLINIVed. BASSI

Melegnano 08 ottobre 1914Melegnano 11 Dicembre 2011

Arrivò al mondo l’otto otto-bre millenovecentoquattordici

Giusto alla vigilia della pri-ma mondiale Guerra

In un bel “Rione San France-sco” eran tutti felici

Un nuovo “angelo” era scesosulla terra.

Subito “grande” per gli usua-li lavori di famiglia

Espletati con dovizia, susci-tando altrui meraviglia,

Per l’assistenza anche al pa-pà Annibale morente

Passato a miglior vita in etàancor fiorente.

Il tempo passa e, nel “trenta-sette” si sposa

Nido nuovo, e la bella unionela rende radiosa.

Al mondo porta alla luce ottofigli, un’impresa

Fra il Ventennio, la Guerra ela sperata Ripresa,

Orgogliosamente educati al-l’onestà ed alla lealtà

Là, nel lavoro, nella vita,nella società.

La prole si fa grande e la ca-sa nuova ha

Importando gli Esempi dimamma “Maestà”.

Nella casa rimane sola per lamorte dell’amato Battista

Invalido del lavoro ma conl’onore in prima vista.

Volontà e Fede Cristiana learmi da Lei usate

Esempi costanti di solidarie-tà alle varie “chiamate”,

Dio ha un preciso piano,spesso diceva,

Bisogna capirlo, e su di essofare leva.

Alla Fondazione Castellini isuoi ultimi anni

Sempre in compagnia di fa-migliari senza affanni.

Si è spenta serena l’undicidicembre duemilaundici

In compagnia del “Suo Dio”e dei suoi esempi unici.

t. f. R. B.I familiari ringraziano di

cuore tutte le persone che han-no partecipato al loro dolore

* * *Sabato 14 gennaio, presenti

numerosi meregnanin e amici,si sono svolti nella Cappelladella Fondazione Castellini ifunerali dell’amico

FRANCO BRACCHIClasse 1927, un vero mere-

gnanin, un caro amico che haonorato la nostra città con gran-de impegno e con il suo lavoro.

Uno dei figli di DomenicoBracchi, che per molti anni hagestito una macelleria in BurgSan Rocc. Personaggio simpa-ticissimo, un allegrone, un tifo-so dello sport che godeva digrandi amicizie. In gioventù fuuno dei più impegnati fiö del’Uratori San Giuseppe, prota-gonista con l’amico VirgilioOleotti dell’Ardita, gloriosasquadra oratoriana, dove usci-rono poi degli ottimi campionidi calcio, anche a livello nazio-nale. Certo non fu il Franco unfiö de l’Uratori, poiché quando

suonava la campanella per ladottrina… el scavalcheva lamuradeela…, ma fu un fedelis-simo impegnato nell’AzioneCattolica.

Per molti anni fece l’impie-gato pendolare a Milano distin-guendosi come un esemplaredipendente di uno dei più im-portanti istituti bancari, com-portandosi diligentemente emeritandosi apprezzamenti siadai dirigenti che dai colleghi dilavoro.

Dopo un lungo periodo comeospite della Fondazione Castel-lini, scompare un caro amico,che lascia fra tutti coloro chel’anno conosciuto un affettuosoricordo.

Ai familiari che con il loroaffetto l’hanno sempre assistitocon premurose cure, “Il Mele-gnanese” porge sentimenti disolidarietà, di cordoglio .

Ciao Franco!G.C.

* * *Giovedì 12 gennaio è manca-

to all’affetto dei suoi cariGIANANTONIO

BONIZZIAnni 67, da tempo ammalato

e ultimamente ricoverato pres-so la Casa di Riposo di via Ca-vour, sempre amorevolmenteassistito dai suoi cari e dal per-sonale della Fondazione Ca-stellini.

Originario di un paese delcremasco, ed attualmente do-miciliato a Melegnano, Bonizzi

era un uomo buono, discreto,che ha dedicato la sua vita allafamiglia e al lavoro. Aveva nelpassato lavorato presso la Cari-plo come commesso, meritan-dosi stima dai suoi colleghi edai dirigenti del noto istituto dicredito.

Lo ricordano con rimpiantola moglie Franca, le figlie, i ni-poti e gli amici. “Il Melegnane-se” di cui fu sostenitore, porgea tutti i suoi cari sentimenti disolidarietà e di cordoglio.

G.C.

Un ricordo di Gian Antonio Bonizzi

Alle mie figlie, ai miei nipo-tini, a Sebastiano, ai familiaried amici vorrei rivolgere un in-vito: cancellate dai vostri occhile tristi immagini di Antonioammalato e ricordatelo semprenei vostri cuori come era: sorri-dente, gioviale, spiritoso, di-vertente, marito, padre e fratel-lo esemplare, sincero e lealeamico.

In questo modo vorrei chetutti noi lo affidassimo al Si-gnore affinchè accolga la suaanima apprezzando i suoi meri-

Ciau Camillo, ciau Giuseppdi Giovanni Colombo

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Gli auguri di Buon 2012 dal Gruppo dei ragazzi del Germoglio e dei loro volontari.

I ‘volontari’ Giuseppe e Ca-millo dedicano il loro servizioalla Chiesa, portando la ‘Bolladel Perdono’.

ti e perdonando i suoi errori.Riposa in pace Che la terra ti

sia lieve* * *

In ricordo diERMANNO VERDELLIHo conosciuto il signor Ver-

delli solo qualche anno fa e lasua simpatia, il suo buonumoremi hanno subito colpita. Maquando mi ha detto della suamalattia, della lotta quotidianache combatteva per vincerla, hocapito che avevo davanti a meun uomo forte, coraggioso, unuomo che amava la vita.

Mi è venuto in mente il bra-no di uno scrittore latino intito-lato “L’uomo che non volevamorire”. Quest’uomo vienetraghettato, dopo la sua morte,al di là del fiume e, durante ilviaggio, il traghettatore glichiede:

- Sei tu l’uomo che non vole-va morire?

- Sì, sono io.- Ma eri giovane, sano, forte.- No, ero vecchio, malato e

quasi cieco.- Allora eri ricco, fortunato,

potente?- No, ero povero, nemmeno

la casa dove abitavo era mia.- Ma allora perché non vole-

vi morire?- Perché mi piaceva guardare

la luce!- Ma se eri quasi cieco…- Mi bastava un barlume!Ecco signor Verdelli: la sua

vita è stata tutta un vedere la lu-ce, tutto un circondarsi di affet-ti e di amici, di tanti che non ladimenticheranno.

Luciana Poggiato* * *

Il Signore ha chiamato a séANNAMARIA

BETTINELLI in ARIOLDINe danno il triste annuncio il

marito Alfonso, i figli Alessan-dro, Rosaria, Piergorgio conLaura, i nipoti Tommaso e Da-miano, il fratello Luigi, i co-gnati e le cognate, i parenti tut-ti. Le esequie si sono svoltenella parrocchia di San Gaeta-no a Melegnano il 24 gennaio.

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10 - IL MELEGNANESE N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012STORIA

Francesco Fiocchi nacque aMelegnano il 22 ottobre 1856sotto le insegne dell’aquila bi-cipite allora governata, perl’Austria, dal Luogotenentedella Lombardia Michele Stras-soldo-Grafenberg. La famigliaFiocchi fu a quel tempo tra lepiù abbienti di Melegnano e an-noverate tra quelle aristocrati-che più inclini alla beneficenza,difatti erano da molto temponel commercio per via di unafabbrica di salumi nella contra-da del Mercato Vecchio (diven-tata prima dal 1870 via XX Set-tembre poi dal 1936 via Conci-

liazione) . Dall’elenco delle dit-te commerciali dell’epocaemerge che si trattò della dittadei fratelli Fiocchi (successoridei f.lli Cattaneo) qualificatacome (…) primaria casa italia-na per la fabbricazione del sa-lame (tipo) Milano, lavorazio-ne speciale per l’esportazioneecc. (…) Lo zio del Nostro, uncerto Giacomo Fiocchi, si trovòenumerato tra i primi rappre-sentanti della deputazione co-munale di Melegnano dopo il1859, sotto il governo provvi-sorio sabaudo, poi con la deli-bera del 3 aprile 1860 chiamatodal sindaco Melchiorre Moro,tra i consiglieri comunali, es-sendo rappresentante di una fa-miglia tra le più importanti del-l’epoca. Tornando al giovaneFrancesco sappiamo che fu av-viato al corso di studi elemen-tari delle scuole primarie nelBorgo sul Lambro sotto l’inse-gnamento del maestro di terzogrado Giuseppe Bonati (1794-1866), e all’età di diciassetteanni fu mandato a studiare aMilano presso l’Accademiadelle Belle Arti di Brera doveperfezionò il titolo dopo setteanni di inteso studio e lavoro,difatti Francesco Fiocchi risul-tò iscritto nell’Ateneo già nel1873 e licenziato da Brera conpieni voti nell’anno 1880. Il pe-riodo dell’erudizione - che vol-gerà alla fine col compimento

del ventiquattresimo anno dietà - lo svolse quindi nella pre-stigiosa Accademia Braidenseprevalentemente sotto l’inse-gnamento del professore LuigiBisi (1814-1886), che all’epocafu titolare della cattedra di pro-spettica; ricordiamo altresì chefurono suoi professori LuigiRiccardi (1808-1877) per ilpaesaggio, e infine di GiuseppeBertini (1825-1898) per il cor-so materiale di pittura. Il Berti-ni influenzò molto il Nostropittore melegnanese soprattuttoper avergli insegnato gli ele-menti di base del nascente mo-vimento romantico-verista chesi andò ad affermare verso l’ul-timo quarto dell’Ottocento.Durante gli ultimi anni di fre-quentazione di Brera conobbe efrequentò i corsi dell’anzianopittore romantico di originifrancesi Francesco Hayez(1791-1882) diventato titolaredella cattedra di pittura dopoLuigi Sabatelli (1772-1850),carica che detenne sino al 1879.Il potenziale sia culturale chetecnicistico acquisito da Fran-cesco Fiocchi fu determinanteper lo sviluppo della sua appas-sionata pittura essenzialmenteverista che andò a svilupparenegli anni a seguire. Diversa-mente dalle aspettative paterneFrancesco disdegnò di prose-guire nell’attività di famiglia,lavorando per la fabbrica di sa-

Personaggi storici, vie, piazze, rioni, contrade e istituzioni melegnanesi

Il pittore melegnanese Francesco Fiocchi(1856-1936) di Vitantonio Palmisano

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lumi, ma preferì inseguire ilsuo sogno di diventare un affer-mato pittore. Difatti appenatrentenne lasciò la casa dei ge-nitori in piazza del Castello, eandò a occupare un piccolo lo-cale posto a metà del borgoLambro (oggi via Dezza) cheutilizzò sia come propria abita-zione, che come studio di pittu-ra. Sentimentalmente non risul-tò che Francesco Fiocchi si fos-se unito con alcuna compagna,diversamente sappiamo che re-stò volutamente celibe sino allafine dei suoi giorni. Dedicò, inpratica tutta la sua esistenza,per le arti figurative che lo ten-nero impegnato nel proseguirela pittura da vero professioni-sta. Maggior parte della suaproduzione pittorica – talvoltaanche ripetitiva - fu inviata aParigi per mezzo di una galleri-sta francese, che spesso lo visi-tava a Melegnano, per lo piùper assicurarsene la prosecu-zione del rapporto. Sappiamoche diverse opere, allo stessotempo, furono inviate a Romain diverse gallerie d’arte. IlFiocchi non disdegnò neanchedi rivaleggiare con altri artistimilanesi nelle mostre d’arte acui sovente veniva invitato apartecipare. Di certo sappiamoche dal 1890 in poi troviamo ilFiocchi tra gli artisti milanesiche espongono in varie Galleriee rassegne artistiche di queltempo, in tali occasioni abbia-mo avuto notizia, che esposealcune tele con soggetti preva-lentemente storici quali: lamorte di Balduccio d’Anghiaridel 1882; la ritirata di Magen-ta del 1891; oltre ad altre tema-tiche quali: un negozio di fioridel 1882; oggi ho mangiato del1883; Pesca delusa del 1891.Un’altra tematica seguita daFrancesco Fiocchi fu quella le-gata alla ritrattistica, difatti tro-viamo testimonianze circal’esecuzione di opere anche perla famiglia Trombini. Altrecomposizioni giunte attraversodei cataloghi d’arte sino a noisono state: la monaca di Mon-za, il ritratto di Rosetta Bardel-li, la deposizione di Cristo conla Madonna e Maria Maddale-na e altri studi della figuraumana per quanto riguarda laritrattistica, mentre come tema-tiche relative al paesaggio ri-cordiamo: la cascata, l’Addettaa Colturano, paesaggio campe-stre, Melegnano le chiuse delLambro, il bosco e altre tele.Particolare rimane la vista dellafirma col solo cognome (esi-stente sulle tele eseguite dal

1910 circa inpoi) in calce aidipinti posta sullato sinistro incaratteri as t a m p a t e l l oquasi cubitaliche ne identifi-cava la volontàineluttabile difarsi riconosce-re. Nel 1986 ilpoeta GuidoOldani col pa-trocinio del Co-mune di Mele-gnano assesso-rato alla culturapubblicò – inoccasione delcinquantesimoann ive r s a r i odalla morte - uncatalogo mono-grafico dal tito-lo FrancescoFiocchi (1856-1936) e tenne una conferenzanella sala delle Battaglie del ca-stello mediceo il 20 dicembre1986, che a tutt’oggi restal’unico documento relativo alpittore melegnanese. La pre-sentazione dell’opera pittoricadel Fiocchi rimane sempre uneccezionale documento storicoda cui estraiamo alcuni brani aintegrazione della biografia quiesposta: (…) Vive solo in unacasetta di due stanze e un pic-colo giardino che coltiva per-sonalmente, crescendovi pocaverdura e quei garofani chespesso porta all’occhiello, spe-cialmente nelle occasioni con-viviali, sempre concentrate suipochi amici che turnano a ripe-tizione. La sua casa è a metà diquella via Dezza che conduceverso il ponte del Lambro edalla parte sinistra, il lato ver-so il Convento delle Suore Do-menicane. Lì vive in solitudinerifiutando i ripetuti inviti delfratello e della sorella ad ag-giungersi a loro che abitanouna prestigiosa casa a porticidella piazza castello, in simme-tria sull’altra riva del fiume(…) Un altro brano interessan-te dice che: (…) un destinoparticolare quello di Fiocchi,paragonabile a quello di queimonaci medievali che passava-no la vita a dipingere sempreda capo, infinite volte lo stessoviso di Dio; un volto sconosciu-to, ma che si precisava sempredi più, significando alla finenon una concretezza ma para-dossalmente la sua negazione ecioè un’idea soltanto della di-vinità. Così Fiocchi dipingendo

e ridipingendo sempre da capolo stesso Lambro e la stessaAddetta; infine, più che un im-magine ci lascia un’idea, unagodibile idea di elegia concre-ta. (…). Nel 1992 verrà pubbli-cato dal Circolo Artistico diMelegnano un volume dal tito-lo: La pittura melegnanese, cheattraverso un’accurata sillogedi schede riproporrà tutti gli ar-tisti e pittori della seconda me-tà dell’Ottocento e dei primidel Novecento, tra cui troviamoappunto il nostro FrancescoFiocchi. Nel 2007 si terrà, infi-ne a Lodi , una mostra dal tito-lo: L’Arte a Lodi tra l’Ottocen-to e il Novecento curata da Pao-lo Plebani e Sara Fontana dovenell’apposito catalogo, compa-re il Nostro pittore a marginedel quale è stata citata la nostrabibliografia davvero essenzialeper un pittore molto più cono-sciuto nelle opere, ma ancorascarso nella propria biografia.Francesco Fiocchi, da buonmelegnanese fu ignorato daisuoi stessi concittadini, comegran parte degli scrittori e arti-sti anche attuali, che sono pena-lizzati da un’incredibile reti-cenza a riconoscere la giustafama, cui si attaglia il significa-to di Nemo propheta in patria.Francesco Fiocchi morì a Me-legnano all’età di settantanoveanni il 3 marzo 1936, e oggi ri-posa nel cimitero cittadino nel-la cappella della famiglia.

Il pittore Francesco Fiocchi(1856-1936) carte de visite Re-dolfi di Genova

La monaca di Monza sedutasullo scranno, firmato in bas-so a sinistra Fiocchi

La vecchia chiusa laterale del fiume Lambro a Melegnano, dipinto a olio di Francesco Fiocchi

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N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012 IL MELEGNANESE - 11RUbRICHE

Da quando vivo in Irlanda miè capitato di fare dei corsi post-laurea per integrare le mie co-noscenze e migliorare la miacarriera. I corsi part-time postlaurea sono piuttosto diffusiqui: si partecipa alle lezioni disera, una o piu’ volte alla setti-mana, si fanno tesine, quiz e untest finale, poco orale, quasitutto scritto. Ritrovarmi a stu-diare dopo anni e’ stata quasiun’impresa che mi ha aiutatonon solo nelle conoscenze ac-quisite ma soprattutto nell’im-parare una nuova flessibilita’:quella di giostrare un lavoro atempo pieno, due bimbe sotto i3 anni e lo studio!

Mi è capitato di fare rifles-sioni sull’istituzione scolasticaqui in Irlanda e quella in Italia,ed ho chiesto in giro ai mieiamici Melegnanesi con espe-rienze simili, ne e’ risultato unvariopinto quadretto! La miamigliore amica Chiara anni fa èstata in Germania per sei mesiper il suo progetto tesi. La lin-gua non e’ stata un problemaperche’ in universita’ si parlainglese (punto a sfavore di noiitaliani), e la Germania è statascelta in base al corso di studio,Chimica. Sfide d’adattamentoqualcuna, differenze di studipoche: tanto laboratorio di ri-cerca e il fatto che la maggiorparte dei laureati in chimica te-

deschi facessero il dottoratomentre qui da noi tutt’altro.Un’esperienza che ha arricchitoChiara: “Al giorno d’oggi, so-prattutto nell’ambito scientifi-co, non si può prescindere dauna visione almeno europea” el’amara consapevolezza cheper far ricerca in ambito acca-demico e nell’industria sia me-glio cercare oltre confine.

Riccardo invece ha provatole gioie (e i dolori?) delle uni-versità americane. MBA di 2anni alla Duke University inNorth Carolina per prepararsiad entrare nel mondo businessin posizioni di management,consulenza, finanza, marke-ting, operations insieme ad altri400 studenti di cui il 42% nonamericani! La differenza piùlampante con il sistema univer-sitario italiano e’ da ascriverealle tempistiche di laurea: negliUSA si entra in università a 18anni (non a 19) e a 22 sei lau-reato e sul mercato del lavoro,una bella concorrenza rispettoalla media dei 26-27 anni deinostri compaesani! Inoltre lascelta del percorso di studi nonè così netta come in Italia: danoi a 19 anni prendi la decisio-ne su cosa seguire e puoi sba-gliare e perdere uno o due anniper cambiare. Da loro si hannoun’area di maggior interesse(Major) e una di minor interes-

se (Minor) che possono non es-sere correlate tra loro, comestudiare economia come Majore letteratura come Minor – co-noscenza piu’ ampia e meno re-strittiva ma forse anche menoapprofondita, a favore di unamaggiore flessibilità. Dopo lalaurea si fa un master, (a pre-scindere dal tipo di laurea) ed èproprio sui Master che gli USAbrillano: l’integrazione con leaziende è fondamentale, c’èmolta pratica nel mondo del la-voro alla faccia degli stage nonretribuiti post-laurea italiani, equesto permette agli studenti diessere competitivi agli occhidelle aziende, una volta laurea-ti.

Un’altra melegnanese tra-piantata all’estero è Valentinache ha studiato (campo nonscientifico) in Erasmus in Fran-cia all’Institut d’Etudes Politi-ques de Toulouse seguito da unmaster in Inghilterra al King’sCollege di Londra. In entrambii casi la differenza più grande èstata “il fatto che all’estero glistudenti sono molto più sprona-ti a formulare e sviluppare leproprie idee”, mentre in Italiasembra si apprendano solo no-zioni/teorie che tante volte so-no poco applicabili al campodel lavoro. Nell’esperienza diValentina, lo studio in Inghil-terra le ha permesso il confron-

Tradizione con gusto

Vita da studente italiano all’esterodi Silvia Zolfanelli

La mostarda, una specialitàdiffusa sopratutto a Natale

L'amiciziadi Maria Rosa Schiavini

Oggi parliamo della ben co-nosciuta mostarda.

Un po’ di storia: Conosciutacome incrocio tra il salato e ildolce rinnova il suo massimoconsumo ogni Natale. Ma lamostarda è conosciuta tuttol’anno, in quanto la sua specia-le produzione la rende ancheconservabile per lunghi perio-di. Facilmente ingannevole, cipuò far confondere con la solasenape intesa come salsa e isuoi derivati, ma queste duepreparazioni hanno in comunesolo la senape utilizzata in pic-cole o grandi quantità a secon-da del tipo di preparazione.Grandi varietà infatti si diffe-renziano per la quantità di se-nape e per altri ingredienti, chela rendono tipica di ogni luogo.Originaria della Francia, appar-ve per la prima volta in unoscritto aprendo così l’orizzontealla scoperta del come conser-vare un prodotto facilmente de-peribile quale la frutta. Diffon-dendosi specialmente in occa-sione del Natale anche in Italia,e arrivando a far parte di nume-rose tradizioni: una fra tuttequella cremasca. Composta difrutta candita e sciroppo con

zucchero e olio essenziale disenape, arricchita anche da ci-liegie, pere o pesche. Essa èuna delle più diffuse ma quelladi Voghera porta con sé anchela storia di Gian Galeazzo Vi-sconti. Esso infatti in una lette-ra destinata al Podestà di Vo-ghera, dove nel 1397 tra i mo-naci il metodo era già diffuso,ne lodò la sua bontà. Scelta tra-dizionalmente come accompa-gnamento alle carni come ilbollito, recentemente ha lascia-to spazio anche ai formaggi.

Mostarda CremoneseClassificazione: ContornoIngredienti: 400 g di zucche-

ro, 100 g di albicocche, 100 gdi ananas, 100 g di ciliegie, 100g di mandarini, 100 g di mele,100 g di pere, 100 g di pesche,50 g di arance, 50 g di fichi, 10gocce di essenza di senape

Procedimento:Togliere i noccioli alla frutta

e tagliare a pezzi grossolani.Dopodiché mettere a macerarenello zucchero per 24 ore. Aquesto punto mettere la fruttain un pentolino con poca acqua,portare il tutto ad ebollizione elasciare bollire per 5 minuti.Fare riposare il tutto per 24 ore

e ripetere l’operazione prece-dente per altre due volte facen-do attenzione a non coprire maila pentola, ne durante e ne dopola cottura perché le gocce di va-pore rovinerebbero la prepara-zione. Una volta terminata lacottura, aggiungere le gocce disenape e travasare nei recipien-ti a chiusura ermetica. Steriliz-zare i vasetti e conservare in unluogo buio fino al consumo.

Curiosità: Tra quelle tradi-zionali annoveriamo anchequella: Vicentina, Mantovana,Piemontese, Calabrese, Sicilia-na e Bolognese.

Se avete qualche ricetta del-la tradizione Milanese o Mele-gnanese che volete far cono-scere, oppure doveste accor-gervi che ne ho dimenticataqualcuna, non esitate a contat-tarmi a questo indirizzo:

[email protected] Baroni

Melegnanesità La donna che guardava le stelle

GIULIO COntI & C. s.n.c.P R A t I C H E A U t O M O B I L I S t I C H EMELEGnAnO - Via Vittorio Veneto, 87/89 - tel. 02.98.34.526 - 02.98.23.33.56

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R I n n O V O P A t E n t I

AUTOMOBILE CLUB MILANO

In certi momenti della gior-nata, il piccolo sasso di dolore erabbia sana che ho ancora

dentro, torna a farmi male eimmancabilmente mi porta a ri-cordare.

La sera, invece, quando chiu-do la porta di casa, tutto si quie-ta, e riesco a guardare in facciaquel che mi è successo e che milascia ancora disorientata.

Qualcuno ha scritto: se nonpermettiamo a noi stessi di es-sere tristi, non riusciremo adessere felici.

Cerco L'Amicizia di Alberoni.A pagina 22 del libro dice:

l'amico non è un guru che pos-siede la verità.

È un arrivare insieme allaconclusione da punti di vistadiversi.

È' una convergenza nella ve-rità.

Anche l'amicizia, incontradelle crisi.

Non è qualcosa che può esse-re acquisita per sempre.

Una cosa simile non me lasarei mai aspettata da un amico,si dice di solito.

Quando ci si sente delusi,traditi, ingannati.

È vero.Certi giorni attraverso boschi

di emozioni, guardo la luna unasera sì e una no, cerco le stelle,e aspetto di vederne cadere al-meno una.

Porto a spasso Chicco, il ca-ne, e il cane ha un padrone.

L’appartenenza.Io di chi sono?Appartengo a me stessa e

amo il mondo.E l'ombra?

L'ombra è drammaticamente,inutilmente cara.

Come un inceneritore, bruciatutto a parole, rovista la mia ani-ma come un ragazzo curioso.

Cerca Alice nel Paese delleMeraviglie.

Le mie e le sue.Beduino senza cammello, ha

attraversato e sfidato il desertoa piedi, senza ragione, anche sefiorito.

Non metterò gli occhiali dasole per non vedere la realtà.

Partirò invece per un lungoviaggio, mi riempirò gli occhidi paesaggi sconosciuti, di cosenuove.

E scriverò come voglio: instampatello, in corsivo, al com-puter, con la biro, l'inchiostro dichina.

Lunghe, meravigliose, ro-mantiche storie.

Risusciterò davanti ad unquaderno a quadretti, a parlaree riparlare di me, a stupirmi diquesto filo in poesia, delle atte-se del giorno prima, di averrimpianto la verità che non si èpresentata, e parole chiare chenon ho udito.

Come l'indovina del giornodopo.

Ancora L'Amicizia:Così avventurosa, così liberacosì forte, così leggeracosì profondacosì indisciplinata, così poco

lagnosa.Così paziente.Finalmente. Piango.Mi accorgo intanto, che non

ho ancora guardato le stelle...... alla prossima

to con una realtà multietnica,con studenti da ogni dove aportare esperienze diverse epunti di vista diversi che rendo-no il dibattito accademico piùstimolante. Questo, e il fatto dinon ritrovarsi in classe con 300studenti ma solo pochi, cosi’ dapermettere un rapporto più di-retto col professore, ha reso lasua esperienza senz’altro daconsigliare.

Tornando a me, la vivo daMelegnanese a Cork dove lavo-ro in una ditta americana cheassume impiegati da tutto ilmondo – solo nel mio team di20 persone conto 11 nazionalitàdiverse e 15 i linguaggi parlati.E lo vedo da me, quando faccioi colloqui per assumere personenella mia azienda: mi arrivanocv di ragazzi e ragazzi, europeie non, sui 22 anni, multilinguae con laurea alla mano e il piùdelle volte esperienze lavorati-ve portate avanti in concomi-tanza con gli studi, insieme aitaliani con un poverissimo in-glese e nessun’altra lingua, sui27 o 30 con la stessa laurea enessuna esperienza. Dal puntodi vista del datore di lavoro chicredete abbia più possibilità?

Per questo non la smetteròmai di sponsorizzare l’espe-rienza all’estero, per quantomale faccia la lontananza dallafamiglia e dagli amici: è unpunto di forza da non sottova-lutare.

Ilaria Faccioli espone alla BibliotecaDal 21 gennaio al 4 febbraio

2012 nella biblioteca comu-

nale di Melegnano, piazza

delle Associazioni, ci sarà la

mostra dell’illustratrice Ilaria

Faccioli.

La mostra è organizzata in

collaborazione con il sistema

bibliotecario Milano Est di

Melzo, via Bianchi 18

(www.bibliomilanoest.it), e

con le biblioteche comunali di

Pioltello, Inzago, San Giuliano

Milanese, San Donato Milane-

se, Melzo, San Colombano al

Lambro e San Zenone al

Lambro. Saranno esposte le tavole originali del libro Un gioco tira l’altro (Giralangolo, 2010), instal-

lazioni e altri disegni originali.Orario di apertura al pubblico: da martedì a venerdì dalle 16.30 alle 19,

il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00.

Sono in programma laboratori creativi e letture animate per i bambini, per i quali occorre prenotarsi

in biblioteca tel. 0298230653

Ilaria Faccioli è nata a Verona nel 1979. Si è diplomata all’Istituto Europeo di Design.

Da alcuni anni vive a Milano dove ha uno studio, insieme a due amici, che si chiama “Due mani non

bastano”. Ha lavorato con Feltrinelli, Edt, Salani, Terre di Mezzo, Ape Junior, Slow Food. Tra le ulti-

me pubblicazioni segnaliamo: Le regole raccontate ai bambini, (Feltrinelli), Un gioco tira l’altro (Gi-

ralangolo), Dalla mia finestra... (Ape Junior). Il suo sito web è: www.ilariafaccioli.it

Page 12: IL MELEGNANESE

12 - IL MELEGNANESE N. 02/2012 - SABATO 28 GENNAIO 2012SPORT

Proprio sulle pagine de “IlMelegnanese”, spesso abbiamoparlato di Studio Movimento, ilcentro fitness sito in V.le dellaRepubblica 23 che, come moltidi voi sanno, ha appena festeg-giato i 20 anni di attività.

“È partito come un sogno,ma noi ci abbiamo creduto sindall’inizio. Il sogno è diventa-to speranza e, grazie alla vo-stra fiducia, oggi questo sognosi chiama Studio Movimento”

Era stato il motto che avevasancito le celebrazioni di que-sto importante traguardo.

Ora, SM, ha rilanciato l’ideadi un progetto chiamato “Sceglidi stare bene ogni giorno”.

Lo slogan, nato dai 2 soci,Carlo Costanzo e FedericaGandini, ha come scopo quellodi porre l’attenzione, non soloai corsi di aerobica e pesistica,ma soprattutto alla “sala medi-co riabilitativa” che, grazie alprezioso contributo del respon-sabile Andrea Pedrinelli, seguepersone con patologie “musco-lo scheletriche” o “cardiorespi-ratorie” di una certa età.

Presentato al pubblico e allastampa, Sabato 26 novembre2011, il progetto è supportatodal Dott. Carlo Meloni, cardio-logo e responsabile del repartodi riabilitazione cardiologica alSan Raffaele di Milano. Sonostati coinvolti attraverso unabrochure illustrativa, anche al-cuni medici di base di Mele-gnano e cardiologici dell’ospe-dale di Vizzolo Predabissi, conl’obbiettivo di sensibilizzarenella maniera più capillare pos-sibile la cittadinanza di fronte aquesta novità.

“Scegli di stare bene ognigiorno”, è rivolto soprattutto aisedentari “over 50” e alle per-sone affette da patologie meta-boliche (diabete, ipertensione,obesità), proponendo la possi-bilità di frequentare gratuita-mente per 4 settimane un corsomirato e programmato, in fun-zione di queste problematiche,seguendo le indicazioni e “IProtocolli” dell’O.M.S (orga-nizzazione mondiale della sani-tà), in modo da poter constatarei benefici di un’azione motoriaseguiti da istruttori qualificatiin un ambiente accogliente e ri-lassante, condividendo magarila “fatica” con altre personedella stessa età che si presenta-no nelle stesse condizioni fisi-che.

Raggiunto dai nostri taccui-ni, Pedrinelli, detto Pedro, cidice che “Per tutti gli interes-sati SM effettuerà, durante il

colloquio iniziale, un semplicetest d’ingresso – sottolinea An-drea - per poi elaborare i daticon un successivo colloquio altermine delle 4 settimane. I ri-sultati potrebbero non essereeclatanti per quanto riguardail calo ponderale (perdita dipeso) o per quanto concerne ivalori ematici, ma le sensazio-ni di benessere fisico sarannocertamente positive, associatiad una condizione fisica gene-rale migliore che, grazie al-l’entusiasmo e alla costanza,potranno portare grandi sod-disfazioni. Vogliamo altresì fa-re una precisazione – affermaAndrea - L’attività fisica pro-

posta in questo progetto nonsostituisce le terapie mediche,perché noi di SM nonsiamo dottori, ma sicuramentepuò essere una sorta di “medi-cina naturale” che porta bene-fici e, in molti casi, previenepossibili malattie metaboli-che”.

Per Studio Movimento, ven-t’anni di esperienza e di rela-zioni umane profonde, appro-fondimenti professionali, e ob-biettivi da raggiungere.

Investite in salute, sceglieteStudio Movimento e sposate ilprogetto “Scegli di stare beneogni giorno”.

Roberto Florindi

Una Domenica di Dicembrefredda e piovosa fra un nugolo dicuriosi addossati lungo le banca-relle cariche di colori di PiazzaGaribaldi, incontro Alberto Mo-relli, da qualche mese nuovo co-ordinatore Interclub. Carica checomporta un grosso impegno dicoordinamento nell’attività ditrenta interclub dislocati da Ab-biategrasso a Mesate.

Alberto Morelli diventa ilportavoce delle istanze dei clubche rigorosamente conferma alCCIC, riportando successiva-mente le prospettive di politicaaziendale a tutti i suoi 30 Inter-club. su un mandato di un anno,rinnovabile. Come capita quasisempre , quando si parla di cal-cio ci si interroga su i destinidella propria squadra ed anchedel momento poco felice.

“Tutti i nostri tifosi speranosempre che la prossima partitasia quella del rilancio, dichiaraAlberto e -prosegue- colgo ne-gli ultimi successi (Genova,Cesena, Champions e Parma)un trend positivo, siamo sicura-mente fuori dal tunnel, dobbia-mo abituarci ad una nuova real-tà : Eto’o non c’è più, fortuna-tamente il Principe Milito si sta

svegliando.Entriamo insieme al Poma

Bar: Una deliziosa caffetteriacon entrata ed uscita sia in viaMarconi che in Via Nino Bi-xio,davvero originale!

Tento di offrire un Caffè maAlberto mi anticipa ordinando-ne due, alla fine offre un’altroAlberto (il titolare del Pomabar, Interista doc). Anche inpresenza di una crisi di risulta-ti, i tifosi Interisti dimostranocordialità e cortesia.

“Una recente verifica ha con-fermato che agli inizi del mesedi ottobre eravamo 100.000,nonostante la crisi economicache continua a mordere, i tifosidell’Inter non mollano mai, in-dignati si ma mai rassegnati.Avanti così con l’Inter nel cuo-re alla conquista della Cham-pions dichiara orgogliosamenteAlberto Morelli e concludeconfermando che l’Interclub diMelegnano organizzerà in ca-stello una mostra fotograficaaperta a tutti soci dell’Inter-club. Il titolo “Un clik in neraz-zurro”.

Lo stesso interclub ha già ot-tenuto il “Greenlight”da partedell’Assessore della Cultura ed

“Clik Nerazzurro”

L’Interclub Melegnano invi-ta tutti a partecipare al con-corso fotografico “Clik Ne-razzurro” presso il castellodi Melegnano dal 18 al 28/2,per partecipare consegnarele proprie foto (minimo 3 co-pie, massimo 5 copie) entroil 9/2/2012 alla TRATTO-RIA GENIO di Via VittorioVeneto n. 35, Melegnano, inbusta chiusa, contenente an-che il modulo di adesione,debitamente compilato e sot-toscritto. Per il regolamentoe adesione contattare i se-guenti numeri 3393973841 -3394619228.

Interclub Melegnano

Il PresidenteRoberto Maraschi

L’iniziativa è supportata da un medico cardiologo Chiacchierata con il numero uno dei nerazzurri

Bruno Longhi ha tenuto a battesimo i suoi giovani colleghi

Studio Movimento rilancia il suo progetto“Scegli di stare bene ogni giorno”

Calcio mondiale in prima serata,Mediaset si distingue con le sue voci

Incontro con il coordinatoredell’Inter club Alberto Morelli

Martedì e Mercoledì, due se-rate targate Rai e Mediaset conil calcio mondiale in prima se-rata. Rai, una lunga storia delcalcio interpretata dal grandeNicolò Carosio con le sue ra-diocronache appassionate eprofessionali e proseguita oggicon le telecronache gestitedatre telecronisti e tre Opinionisti.

Mediaset, attraverso il pro-gramma Premium Calcio rap-presenta la nuova sfida nel Pia-neta Calcio. È un grande esplo-sione di colori, pubblicità, in-terviste in tempo reale presen-tato da conduttori rampanti,usciti dalla scuola di BrunoLonghi, un grande professioni-sta serio e preparato protagoni-sta di una cronaca sempre pun-tuale e ricca di spunti storici in-torno ai giocatori più importan-ti. È il Docente che ha tenuto abattesimo l’intera famiglia deiTelecronisti Mediaset.

Mediaset si presenta con dei

“Parterre” in collegamento conil campo, presentati da giovaniconduttori, unitamente alla pre-senza di Opinion Leaders (excalciatori, ex arbitri, Ex coachpoco fortunati con i propri Pre-sidenti).

Massimo Callegari un giova-ne di belle speranze,si alternacon Michela Calcagno, la nuo-va conduttrice Mediaset, nellepartite infrasettimanali e diCampionato, assistiti da Sac-chi, Serena, Galli, Pistocchi ed

Identità del Comune di Mele-gnano, ancora qualche detta-glio poi il programma dellamostra verra completato condate e orari di visite.

Nilo Iommi

altri Ex, mentre dal campo in-tervengono Bruno Longhièl’esplosivo Piccinini con lesue “Non va”, “Sciabolata” e“aggredito”, il tutto al Prezzo di18 Euro al Mese.

Come non citare MichelaCalcagno, bionda, molto viva-ce, attenta alle interviste di co-ach in movimento.

Partecipa allo spettacolo unaltro Operatore Tv: Sky diMurdoch. Alla Prossima!

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