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Il Mezzo Interstellare (ISM)
Andrea TarchiIstituto di Radioastronomia - CNR
Osservatorio Astronomico - INAF
Cagliari
La scoperta della polvere interstellare
William Herschel (1738-1822)
• Rotazione assiale di Marte e Giove
• Scoperta di Urano
• "Holes in the sky"
La scoperta della polvere interstellare
Coalsack Nebula
La scoperta della polvere interstellare
William Herschel (1738-1822)
• Rotazione assiale di Marte e Giove
• Scoperta di Urano
• "Holes in the sky"
ASSORBIMENTO?
La scoperta della polvere interstellare
Robert Julius Trumpler (1886-1956)
Studi su distanze, dimensioni e distribuzione spaziale degli ammassistellari aperti (Trumpler 1930)
Polvere interstellare
La scoperta della polvere interstellare
a) Gli ammassi lontani sono TUTTI intrinsecamente più grandi?
b) Effetto di selezione?
c) Gli ammassi lontani sono TUTTI intrinsecamente più deboli?
d) Aumento dell'oscuramento con la distanza?
La polvere interstellare
La polvere interstellare (interstellar dust) è composta di granidi silicati (es. sabbia) o composti contenenti carbone (es. grafite).
La polvere interstellare provoca:
• l'estinzione (extinction) della luce stellare attraverso una combinazione di assorbimento e scattering
• l'arrossamento (reddening) della luce stellare a causa della dimensione dei grani (< della λ ottica)
• la polarizzazione (polarization) della luce stellare eliminando la luce con vettore di polarizzazione || all'asse maggiore del grano
La scoperta del gas interstellare
J. Hartmann (1904)"Investigations on the spectrum and orbit of delta Orionis"
Linee di assorbimento Ca ionizzato `stazionarie' verso un sistema binario origine esterna al sistema?
Spostamento `fisso' dovuto a componente || alla l.o.s. della velocita' della nube, ma varia su tempi scala > di quelli del periodo orbitale della binaria
La scoperta del gas interstellare
• Le righe interstellari erano piu' strette di quelle delle fotosfere stellari.
• Le velocita' radiali dell'assorbimento mostravano la doppia sunusoide, ma con ampiezza corrispondente alla meta' della distanza della stella.
Lo spazio interstellare non e' vuoto!!!
Il gas assorbente e' relativamente freddo, composto da nubi diffuse
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Polvere e gas nello spazio interstellare sono mischiati in nubi chiamate Nebulose gassose (gaseous nebulae)
La polvere e' percentualmente poca (Galactic dust-to-gas mass ratio ~ 1%), ma e' importante per il suo forte effetto oscurante
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
L'aspetto delle Nebulose gassose dipende dalla:
1. frequenza a cui vengono osservate
2. loro distanza dalle stelle circostanti
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Dark Nebulae
Bok globules in IC2948Dark nebulae B92 and B93 in Sagittarius
Bloccano la luce delle stelle
Sono gli `holes in the sky' di Herschel
Qualche stella e' di fronte
Sono siti di formazione stellare
Hanno forme regolari
Sono auto-gravitanti
Siti di formazione stellare?
Horsehead Nebula
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Reflection Nebulae
Un gas o della polvere circondanta da una o piu' stelle puo' brillare di luce riflessa (Hubble; Russell 1922)
La reflection nebula risulta piu' blu a causa dello "scattering selettivo"
Le Pleiadi
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Planetary Nebulae
La planetary nebula e' simile ad una regione HII, ma l'oggetto eccitante e' un stella calda nelle sue fasi evolutive finali
E' solitamente piu' densa e compatta di una regione HII visibile nell'ottico
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Thermal Emission Nebulae (HII Regions)
Gli atomi di idrogeno in una nube interstellare vicino ad una stella calda (di tipo spettrale O o B) e' esposta a forte radiazione UV
Se l'energia dei fotoni > limite Lyman = 13.6 eV (=91.1 nm) -> HI diventa HII
Sfera di Stromgren: volume dove la radiazione stellare mantiene l'equilibrio fra ionizzazione e ricombinazione dell'H
30 Doradus Nebula; the Tarantula
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Thermal Emission Nebulae (HII Regions)
Le ricombinazioni producono: fluorescenza
p + e-
H eccitato
Cade nello stato fondamentaleed emette vari fotoni
Un fotone Lyman -> fotone di riga Lyman α + fotone di riga Balmer + fotoni di continuo o riga con energie piu' basse
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Thermal Emission Nebulae (HII Regions)
Quindi, se:
Misurare il flusso de fotoni Balmer (nel visibile)
Misurare il flusso UV (H. Zanstra)
un fotone Lyman -> fotone di riga Lyman α + fotone di riga Balmer + fotoni di continuo o riga con energie piu' basse
La temperatura superficiale della stella es. > 104 K per le planetary nebulae; cores di stelle evolute
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Thermal Emission Nebulae (HII Regions)
Collisioni possono riscaldare le regioni HII (cessione di energia cinetica portata da elettroni liberi con eccesso di energia)Collisioni possono raffreddare le regioni HII (eccitazione di atomi non completamente ionizzati, es. O, che si diseccitano radiativamente emettendo fotoni che scappano via)Dall'equilibrio fra riscaldamento e raffreddamento:
104 K102 K
HI region
HII region
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Thermal Emission Nebulae (HII Regions)
A temperature di 104 K le collisioni sono troppo deboli per eccitare l'H, ma possono farlo con atomi relativamente abbondanti, es. OII, SII, OIII
In condizioni di forte rarefazione la diseccitazione puo' avvenire radiativamente e non come di solito avviene sulla Terra collisionalmente (a causa della densita') o in laboratorio (a causa del basso numero di particelle)
Linee proibite [Forbidden lines] (Bowen 1927)
(es. Green lines [OIII]λ4959; [OIII] λ5007..."nebulium")
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Thermal Emission Nebulae (HII Regions)
Dal momento che le Forbidden Lines si originano principalmente da collisioni, dalla loro intensita' si possono derivare per le regioni HII ottiche.
Esiti principali
• Composizione chimica (simile a quella delle stelle di Pop. I)
• Temperature (T ~ 104 K)
• Densita' (n ~ 10-103 particelle cm-3)
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Nonthermal Emission Nebulae (Supernova Remnants)
William Parsons (1800-1867), the Third Earl of Rosse
The "Leviathan of Parsontown", in Birr Castle (72" speculum mirror)
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Nonthermal Emission Nebulae (Supernova Remnants)
Crab Nebula
Parte amorfa:Synchrotron radiation
Parte filamentare:Similar to HII regions
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Nonthermal Emission Nebulae (Supernova Remnants)
Filamenti
Spostamento Doppler delle righe di emissioneMoti propri dei filamenti
Duncan 1921
Espansione isotropa da un debole oggetto centraleIniziata circa nove secoli fa
4 Luglio 1054 A. D. (Cina, Costellazione del Toro)
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Nonthermal Emission Nebulae (Supernova Remnants)
Filamenti
Studi sulla composizione chimica dei filamenti in varie SNe
Spesso contengono elementi pesanti
1. I filamenti sono espulsi da stelle evolute2. Le esplosioni di SNe arricchiscono l'ISM
di elementi pesanti
Diverse manifestazioni nell'ottico delle nebulose gassose
Nonthermal Emission Nebulae (Supernova Remnants)
Zona nebulosa amorfa
Spettro continuo & Forte Polarizzazione
E' emissione di sincrotrone !!!(Alfven et al.; Shklovskii)
(anche nel radio)
Emissione termicaRegioni HII
Emissione non-termicaResti di Supernova (SNR)
Brevissime su meccanismi di emissione
Emissione di Bremsstrahlung (termica)
),(108.6),( 22/138 TgneTTJ ffekT
h
br
Log νL
og I
ν
~ ν 2
~ cost (~ ν -0.1)
Ott.
spessa
Ott.
sottile
),( Tg ff = Fattore di Gaunt medio (Tabulato)
• Emessa da elettroni accelerati durante lo scattering con nuclei di atomi
• E' chiamata free-free perche' l'elettrone, pur emettendo energia, passa da uno stato non-legato ad un altro non-legato
Emissivita' specifica (assumendo per gli elettroni una distribuzione di velocita' maxwelliana):
Brevissime su meccanismi di emissione
Emissione di Sincrotrone (non-termica)
• Prodotta da elettroni altamente relativistici in un campo magnetico
Emissivita' specifica (assumendo per gli elettroni una distribuzione di energia a legge di potenza):
2/)1(
0)( BNJ s
Log ν
Log
Iν ν 5/2 ν -α
ENEN 0)(
2
1
dove
Caratteristiche rilevanti: collimata e fortemente polarizzata
Ott.
spessa
Ott.
sottile