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1 Il modello organizzativo “Programma Integrato Multidisciplinare centrato sul destinatario per la persona con Disabilità Intellettiva” Dott.ssa Tiziana Grilli Dott.ssa Romina Maresi Dr.Luigi Croce A cura di: Dr.ssa Tiziana Grilli Coordinatore per la Disabilità Intellettiva Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Ravenna Azienda USL della Romagna © Grilli T. – 1° Convegno internazionale “Sono adulto! Disabilità. Diritto alla scelta e progetto di vita” – 4 e 5 marzo 2016 IL PROGRAMMA “DISABILITA’ INTELLETTIVA” Definizione : “ La Disabilità Intellettiva …. è una disabilità caratterizzata da significative limitazioni del funzionamento intellettivo e del comportamento adattivo nelle specifiche componenti delle abilità concettuali, sociali e pratiche” Società Americana per la Disabilità Intellettiva ed Evolutiva (AAIDD, 2010)

Il modello organizzativo - Convegni - Centro Studi · PDF fileRisorse Informali della Comunità ... Benessere fisico Salute e stato di nutrizione, ... spec., «secondi pareri» e a

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Il modello organizzativo

“Programma Integrato Multidisciplinare centrato sul

destinatario per la persona con Disabilità Intellettiva”

Dott.ssa Tiziana Grilli

Dott.ssa Romina Maresi

Dr.Luigi Croce

A cura di:

Dr.ssa Tiziana Grilli

Coordinatore per la Disabilità Intellettiva

Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche – Ravenna

Azienda USL della Romagna

© Grilli T. – 1° Convegno internazionale “Sono adulto! Disabilità. Diritto alla scelta e progetto di vita” – 4 e 5 marzo 2016

IL PROGRAMMA “DISABILITA’ INTELLETTIVA”

Definizione:

“ La Disabilità Intellettiva …. è una disabilità

caratterizzata da significative limitazioni del

funzionamento intellettivo e del

comportamento adattivo nelle specifiche

componenti delle abilità concettuali, sociali e

pratiche”

Società Americana per la Disabilità Intellettiva ed Evolutiva (AAIDD, 2010)

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IL PROGRAMMA “DISABILITA’ INTELLETTIVA”

OBIETTIVI

Miglioramento della QdV della persona con D.I. che si correla

alla realizzazione di un progetto di vita sviluppato dal lavoro del

Team con la persona, la famiglia ed una peculiare attenzione al

contesto di vita reale , deistituzionalizzazione.

Arricchimento della biografia della persona con opportunità ed

esperienze di vita reale affinchè possa scegliere e non

semplicemente adattarsi (servizi liquidi)

Impegno alla realizzazione dei suoi diritti ed al raggiungimento

delle sue aspettative in tutti gli ambiti della vita: relazionale,

ludico-ricreativo, familiare, amicale, lavorativo, abitativo …

…….. la Mission del Programma:

Garantire e migliorare la Qualità di Vita delle persone con DI e delle loro

famiglie in un’ottica olistica, ecologica, e di tipo biopsicosociale

Come? ….. intervenendo sulle dimensioni:

biologica

psicologica

educativa

sociale

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…… Le fasi del Processo:

Creazione di un Team

MULTIDISCIPLINARE INTRASERVIZIO (DSM) INTERSERVIZI

- Psichiatra U.O. SPD ASL

- Neuropsichiatra Inf. U.O. Riabilitazione Psich. ASP

- Psicologo U.O.N.P.I.A Cooperazione sociale

- Ass. Sociale U.O.CSM

- Coordinatore pedagogico

- Educatore

- Coordinatore del Programma

Cure Primarie, Scuola, Famiglia,

Volontariato,

Formazione/Lavoro

IL PROGRAMMA “DISABILITA’ INTELLETTIVA”

CARATTERISTICHE DELLA SPERIMENTAZIONE

N° 20 ragazzi/e

tra i 17 ed i 24 anni

Con Disabilità Intellettiva di grado lieve/medio

Valutazione clinica

e del funzionamento Individuazione dei bisogni,

aspettative, desideri

del ragazzo/a e della famiglia

Individuazione dei sostegni/risorse

che servono per colmare il

debito di funzionamento

al fine di raggiungere gli esiti (QdV)

preposti per ciascuno

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PROGRAMMA DISABILITA’ INTELLETTIVA RAVENNA

INDICE STRUMENTI :

1. Scheda Socioanagrafica

2. Diagnosi ICD 10, DSM V

3. ICF

4. POS

5. Desideri,Aspettative

6. SIS

7. CANDID

8. ABC

9. Risorse Informali della Comunità

10. Scheda dei Sostegni in atto

MATRICE Ecologica

MATRICE dei Sostegni

MAPPA Georeferenziata dei sostegni nella Comunità

AGENDA settimanale

POS X Y (blu madre/arancio utente)

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Fattore Dominio Esempi di Indicatori

Indipendenza Sviluppo personale Livello e grado di Istruzione,abilità personali, comportamento adattivo (ADL e IADL

Autodeterminazione Scelte, decisioni, autonomia, controllo personale, obiettivi personali

Partecipazione sociale

Relazioni interpersonali

Rete sociale, amicizie, attività sociali, interazioni, relazioni

Inclusione sociale Integrazione/partecipazione comunitaria, ruoli, sostegni

Diritti ed Empowerment

Umani (rispetto, dignità, uguaglianza)Legali (accesso legale, processi dovuti)

Benessere Benessere emozionale

Salute e sicurezza, esperienze positive, contentezza, autostima, assenza di stress

Benessere fisico Salute e stato di nutrizione, riposo, tempo libero e di divertimento

Benessere materiale Stato economico, impiego, condizione abitativa, proprietà

Da Schalock, 2007, modif.

…….. La formulazione di un Progetto di Vita Individuale

Che comprende:

Piano di Trattamento Sanitario

Il Follow-Up per i Bisogni di Salute

Il Progetto Occupazionale

I Programmi Psico-Educativi

Il tempo libero e l’inclusione sociale

Il sostegno alle famiglie

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MONITORAGGIO e RILEVAZIONE DEGLI ESITI

ASSE SALUTE: bisogni di salute mentale deficit cognitivo

psicopatologia

comorbidità psichiatrica

bisogni di medicina generale e specialistica

ASSE OCCUPAZIONALE/LAVORO

ASSE TEMPO LIBERO E INCLUSIONE SOCIALE

MONITORAGGIO e RILEVAZIONE DEGLI ESITI

SALUTE MENTALE:

ASSISTENZA SANITARIA:

ASSE OCCUPAZIONALE/LAVORO

ASSE TEMPO LIBERO E INCLUSIONE SOCIALE

Continuità di cura

specialistica al passaggio

alla maggiore età

Creazione di percorsi protetti in

ambito di medicina specialistica

Continuità del Follow-up in

accordo con Linee Guida

Riduzione accesso spontaneo a

visite psichiatriche

Riduzione ricorso a visite

spec., «secondi pareri» e a

richiesta di indagini strumentali

Riduzione dei tempi di attesa

per l’inserimento nelle attività

occupazionali/tirocini

Tipizzazione dei Progetti ed

allineamento dei sostegni

Progetti occupazionali/tirocini

in contesti naturali

Miglioramento benessere

emotivoRuolo di cittadinanza attiva

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…….. la Conclusione

ESITI

FORMAZIONE CONGIUNTA

ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO

LAVORO DI EQUIPE

Se non abbiamo il coraggio di cambiare i nostri modelli concettuali

non saremo in grado di risolvere i problemi che abbiamo creato

con gli attuali modelli concettuali A. Einstein

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Principio ispiratore di tutte le pratiche di sostegno formale o informale, da parte di servizi e comunità