2

Il MOVIMENTO 5 STELLE non è un partito politico ma un movimento che nasce dal basso e, proprio per tale caratteristica, questo programma nasce dal confronto con tutti i cittadini leccesi di qualsiasi estrazione o convinzione politica. Ascoltare le istanze è alla base del percorso di formulazione delle proposte: tutti i suggerimenti e le richieste che ci sono pervenute dai cittadini sono state inserite in vario modo nel programma che, proprio per questo, è in divenire, e sarà integrato dalla partecipazione e dalla consultazione di tutti i cittadini, è un programma aperto e in movimento. Sempre. Ciò che ci prefiggiamo è una rivoluzione culturale che deve portare tutti ad una maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri all'interno di una democrazia veramente partecipativa

3

#Lecce 2019

Le colonne portanti per un sano sviluppo della città devono

essere la tutela e conservazione del suo patrimonio, abbinate alla

valorizzazione delle sue risorse. Questi aspetti non possono

prescindere dal miglioramento del rapporto con una delle più

importanti istituzioni del territorio: l'Università del Salento. La

Lecce del futuro ha bisogno di coniugare la salvaguardia delle

tradizioni con l'innovazione. Per farlo è opportuno lavorare in

stretta sinergia con l'Università, per elevare civilmente e

culturalmente la società, diffondere il sapere, e dare valore alla

ricerca, con l'obiettivo di individuare soluzioni alle problematiche

sociali e attivare misure innovative.

Lecce è oggi una città di provincia in crisi per non essere riuscita

nonostante le solide basi culturali e del manifatturiero industriale

ed agricolo a trovare un modo per rilanciarsi e rilanciare la sua

economia. Noi crediamo fortemente che la nostra città abbia le

#VotateviAlCambiamento #VotateviAlCambiamento

4

risorse e i valori per aprire una nuova stagione e uscire dalla crisi,

e che l'unico modo per riuscirci, partendo dal sostegno delle

realtà economiche già esistenti, sia promuovere e sviluppare il

turismo e la cultura.

La base del nostro impegno non può prescindere dalla tutela

dell'ambiente, da una mobilità sostenibile, da un piano

urbanistico non penalizzate le periferie, da una gestione della

pubblica amministrazione che integri partecipazione e

trasparenza. Vogliamo una città verde, pulita, moderna, inclusiva,

senza degrado, dove i beni di tutti sono oggetto di cura e

manutenzione costanti, dove i servizi funzionino e i cittadini

possano tornare a riappropriarsi dei loro spazi e delle loro

istituzioni. Vogliamo eliminare sprechi e clientele da ogni ufficio

pubblico. Vogliamo sostenere il lavoro e la dignità delle persone

che operano nelle partecipate comunali. Vogliamo una riduzione

delle tasse per tutti i cittadini onesti e ligi alle regole.

#Lecce 2019

#VotateviAlCambiamento #VotateviAlCambiamento

5

#Lecce 2019

#VotateviAlCambiamento #VotateviAlCambiamento

Vogliamo che tutti i cittadini, a prescindere dalla loro condizione

sociale, tornino protagonisti della vita amministrativa e culturale

della città, attraverso l’impegno a sostegno delle fasce più deboli,

con un impegno alla lotta al bullismo e cyberbullismo e, nei limiti

delle competenze, alle situazioni di degrado e microcriminalità.

La buona politica deve prima di tutto occuparsi della gestione

dell'ordinario, abbandonato in questi ultimi anni, per poi passare

allo straordinario. Per questo diciamo un SÌ convinto alla cura ed

alla manutenzione di tutti i giorni: non ha senso progettare

parchi se poi non si utilizzano e si manutengono, non ha senso

autorizzare lavori senza un programma di ripristino efficiente con

strade già piene di buche e rappezzate. Non ha senso prevedere

campi da tennis lasciando palazzetti e strutture pubbliche

sportive nel degrado e senza prevedere una piscina pubblica.

Quelle che seguono sono le linee guida che ci orienteranno come

un faro nella programmazione quinquennale della consiliatura.

6

Cultura - Arte - Scuola - Sport PAG. 7

Politiche ed integrazione sociali Sicurezza - Salute pubblica PAG.. 15

Mobilità - Urbanistica - Periferie PAG. 26

Acqua - Rifiuti - Ambiente - Energia PAG. 35

Turismo - Marine Sviluppo industriale e artigianale PAG. 45

Democrazia diretta - Trasparenza amministrativa - Partecipazione PAG. 52

7

8

La bellezza salverà il mondo. Il movimento 5 stelle intende valorizzare la città di Lecce, straordinariamente bella per la sua posizione geografica, la sua storia, la sua architettura, i suoi sfarzi storici, musicali, artistici, culturali, ma, nel contempo, vuole promuovere il futuro di bellezza, attraverso percorsi che favoriscano nei cittadini la consapevolezza di ciò che è stato e che potrà essere. A tal fine organizzeremo incontri coinvolgenti in tutte le aree della città, a iniziare dalle periferie e dalle marine, finalizzati a conoscere i personaggi di spicco della nostra Lecce. E pensiamo a Tito Schipa, Carmelo Bene, Raffaele Protopapa, Rina Durante, Vittorio Bodini, Edoardo De Candia, Vittorio Pagano e tanti altri. Promuoveremo i giovani autori, musicisti, cantanti, commediografi, scultori attuali per coniugare radice e chioma della creatività salentina attraverso mostre, incontri a tema, teatro in vernacolo salentino, cori, Jazz, musica, valorizzazione dell'arte che ancora non ha trovato voce, alla quale restituire la dignità del farsi conoscere. Una città, simbolo di sensibilità culturale, non può ridurre il suo patrimonio archeologico a dimenticanza o disattenzione. La nostra città è a strati e gli scavi sono testimonianza che vive di insediamenti e grandi civiltà. Noi vogliamo valorizzare il nostro richiamo storico architettonico sottostante per dargli valore e risalto. Li faremo diventare significativi: luoghi culturali animati da artisti noti e nuovi talenti. Saranno luoghi di interesse estetico e artistico dove si accederà con

9

agevolazioni economiche per i giovani e le fasce deboli, poiché le nostre politiche giovanili e le nostre politiche sociali non si limitano al sostegno assistenziale ma vogliono motivare anche al gusto della bellezza e della dignità socioculturale di cui ogni essere umano sente il bisogno. Il patrimonio storico/artistico di proprietà comunale deve essere fruibile e valorizzato: si garantirà l'apertura dei monumenti utilizzandoli e, per la loro valorizzazione e gestione, prevediamo regolamenti comunali e bandi pubblici con procedure trasparenti e meritocratiche. I turisti che visitano Lecce sanno cosa visitare, e non è accettabile che i monumenti siano chiusi e inaccessibili. Il barocco leccese incanta, ma bisogna conoscerlo fino in fondo e divenire consapevoli degli artisti che lo hanno realizzato. Per questo ci impegniamo a promuovere itinerari turistici culturali che, partendo da quelli romanici (perché si sappia che Lecce non è solo barocco), si affianchino alla evoluzione barocca, che non è solo architettura, ma anche stile musicale, poetico e teatrale. Offriremo al turismo culturale un approccio sistemico e significativo delle evoluzioni del popolo salentino, che non è mai rimasto insensibile ai processi storici e artistici. Promuoveremo rassegne finalizzate ad hoc, convegni di approfondimento, concerti di musica medievale e di musica barocca con esami di approfondimento comparativi, itinerari di studio e di ricerca, a cura dei nostri giovani talenti per addivenire a nuove scoperte e approfondimenti, festival di teatro e di cortometraggi finalizzati ad hoc, da divulgare e

10

promuovere anche al di fuori del territorio regionale e nazionale, per motivare un turismo culturale anche straniero, soprattutto nel periodo non estivo. Valorizzeremo inoltre la pittura barocca con mostre e convegni. Daremo grande risalto e impulso alle biblioteche e musei leccesi anche privati, che cercheremo di promuovere, vivacizzandoli con incontri di lavoro e di studio e proponendo e sostenendone l'apertura diurna, serale e festiva. Siamo convinti, infatti, che la cultura non sia mummificazione ma animazione che dà vita e alimenta l'anima salentina, che deve sentirsi fiera della sua appartenenza identitaria. Costituiremo un Tavolo della cultura tra i Direttori e i Presidenti di musei, teatri, Fondazioni culturali, Conservatorio musicale, ecc. per coordinare e programmare tutte le attività ed evitare di concerto sovrapposizioni di eventi che possano penalizzare l’offerta. Nel regolamento comunale è necessario evitare l’uso privatistico dei luoghi della Cultura, affinché questi ritrovino la funzione che è loro propria: deve essere eliminata la gestione dei beni e delle istituzioni culturali orientata a logiche di profitto e mercificazione della cultura ben consci però che è necessario coprirne i costi. Proporremo l’istituzione di un biglietto unico turistico e, per i residenti a Lecce, un open day di accesso gratuito. La scuola è la fucina educativa che forgia le nostre migliori menti; abbandonarla porla ai margini di un programma amministrativo comporta secondo il nostro punto di vista un impoverimento di tutta la società:perciò riteniamo che sia obbligatorio preoccuparsi di

11

agevolare il percorso scolastico proponendo innanzi tutto un miglioramento dei servizi per le famiglie. La scuola deve essere finalizzata all’apprendimento ed alla crescita culturale e sociale, diventando così strumento di coesione, ponendosi al centro della vita del quartiere. Poiché riteniamo che una delle cause del calo della natalità sia legata alla carenza di servizi per la famiglia, nel nostro programma abbiamo previsto il potenziamento degli asili nido esistenti e l’istituzione di altri. La scuola primaria e quella secondaria di primo grado devono rappresentare per la città un gioiello da indossare ed esibire, non solo da un punto di vista estetico, ma sostanziale, favorendo e finanziando, dove possibile, con la quota POF di pertinenza, i processi formativi con attività finalizzate, prevedendo: Laboratorio di lingua Inglese con esami finali certificati; Laboratorio di Teatro pedagogico, in funzione analitica, per la gestione delle relazioni e per rinforzare la fiducia di base; Laboratorio di musica; Laboratori di arte, artigianato, riciclo, legalità, ambiente, educazione civica e per il rispetto della convivenza civile e democratica. Laboratori di sport con attività mirate di formazione, soprattutto volte a sviluppare e far conoscere di più l’atletica leggera, e attività motoria con gioco/sport. Dopo adeguata ricognizione della situazione esistente, provvederemo alla sostituzione delle attrezzature sportive deteriorate, presenti nelle scuole, principalmente per garantire la

12

sicurezza nello svolgimento di attività sportive. E’ obbligatoria una manutenzione ordinaria e straordinaria delle stesse, da esperti del settore. Non si può nascondere il problema e, consapevoli che bullismo e cyberbullismo rappresentano una minaccia reale, favoriremo ed avvieremo accordi di rete con le Forze dell’ordine (Polizia, Polizia postale, Carabinieri, ecc.) con i servizi sociali, con l’ufficio scolastico provinciale, utilizzando le forze di Polizia Locale dando continuità alla sorveglianza, nonché proponendo corsi di formazione e l’istituzione di uno sportello d’ascolto per i ragazzi, le famiglie e gli operatori scolastici. E’ necessario garantire l’incremento del tempo pieno e prolungato, incrementando e monitorando, il servizio mensa scolastica. Nel servizio mensa devono essere garantite diete personalizzate per particolari problemi di salute e scelte di tipo culturale/religioso. Ci si dovrà interfacciare con il Servizio Sanitario, per bambini con sindromi croniche che necessitano di particolari accorgimenti. E’ fondamentale educare ad un comportamento responsabile che riduca in generale l’inquinamento diventando nel contempo un momento di gioco e socializzazione. Con l’ausilio dei vigili nonni, delle associazioni, della polizia locale e dei genitori disponibili seguiremo perciò con attenzione il progetto “Lecce più sicura in bici e a piedi” per favorire sia il bicibus che il pedibus per accompagnare a scuola i bambini e i ragazzi.

13

Per rendere decorose e belle le scuole, coinvolgeremo gli istituti scolastici con progetti di riqualificazione degli spazi esterni attraverso concorsi di idee, consentendo di adottare le piazzette vicino agli edifici scolastici e sistemando le aree di pertinenza attraverso la piantumazione di alberi, siepi o altra vegetazione secondo un progetto preordinato per renderle belle e funzionali.

Promuovere la cultura ed i valori educativi dello sport è imperativo.

Deve iniziare in ambito scolastico e continuare all ’esterno. Lo sport deve essere vissuto come un modo per socializzare, imparare ad ascoltare, osservare le regole, e ad avere rispetto per gli altri. L’avviamento allo sport deve essere favorito sin da bambini coinvolgendo quindi anche le scuole dell’infanzia e primaria Con questo obiettivo dobbiamo attivare e mettere in sinergia le varie realtà territoriali esistenti, al fine di promuovere le occasioni di formazione, di scambio, gli incontri sulla pratica dello sport, intesa come attività pacifica e non violenta, ispirata ai valori della lealtà e del rispetto reciproco. Si darà un grande spazio alla pratica dell’atletica leggera, cercando una stretta collaborazione con le federazioni sportive che operano già nel territorio ponendo particolare attenzione agli impianti già esistenti migliorando quelli aperti e funzionanti e riqualificando quelli abbandonati.

14

Lo sport deve essere promosso anche nella terza età e per le

persone diversamente abili. Ci impegneremo affinché siano potenziati i corsi di ginnastica dolce e i corsi di ballo organizzati per rispondere ad esigenze specifiche, a particolari fasce di età ed interessi dei singoli, ascoltando, perciò, i comitati dei cittadini e coinvolgendoli in forme di volontariato. E’ mandatario favorirne la nascita e sostenere le attività dedicate alle persone diversamente abili soprattutto con il supporto di associazioni sportive e ricreative già operanti sul territorio.

15

16

Anche la nostra città sta vivendo un profondo momento di crisi che ha portato alla perdita di posti di lavoro e all'aumento del numero di persone che trovandosi in stato di povertà hanno bisogno di aiuto. Spesso i Servizi Sociali comunali per carenze organico strutturali non riescono a far fronte alle richieste. Il problema casa, è molto sentito e gli alloggi popolari talvolta assegnati con modalità poco trasparenti non sono sufficienti a coprire il numero di richieste. I principi ispiratori delle politiche sociali del Comune devono essere quelli dell'equità, dell'uguaglianza, della continuità, della centralità della persona, dell'efficienza, dell'efficacia e della trasparenza. Nessuno deve rimanere indietro! Dobbiamo ricostruire il sistema per fare in modo che le cose funzionino bene nella nostra città. Per farlo partiremo da un puntuale controllo sulle modalità di gestione e utilizzo delle risorse, favorendo la proposizione ed il rafforzamento di progettualità che si sono dimostrate realmente efficaci e sostituendo quelle che hanno raggiunto scarsi risultati, ricollocando al centro dell’attenzione della macchina amministrativa il bisogno del cittadino e la persona stessa. Occorre, quindi, riorganizzare i servizi e le molteplici aree di intervento nelle quali si sostanzia l’azione pubblica, garantendone l’accessibilità e la presenza su tutto il territorio comunale.

Potenziamento e miglioramento delle politiche abitative: revisione delle modalità di gestione dell'emergenza abitativa; controlli serrati sugli assegnatari degli alloggi popolari, al fine di individuarne morosi e non aventi diritto;

Garantire il domicilio anche fisico per le persone senza fissa

17

dimora, predisponendo, in anticipo e di concerto con le associazioni operanti, un piano di emergenza strutturato per garantire assistenza nei periodi di freddo e caldo estremi.

Contrastare con azioni mirate, con l’informazione nelle scuole, con manifestazioni mirate, con eventi artistici, con giornate dedicate, ecc. i fenomeni di bullismo, compreso il cyberbullismo, tutelando i soggetti più fragili, i giovani, le persone LGBT. Sarà aperto uno Sportello di ascolto sia per le persone che hanno subito violenza anche attraverso i social siae per le loro famiglie aiutandole ad affrontare il problema e supportandole nei percorsi di denuncia.

Garantire parità di genere istituendo con apposito regolamento la figura del Garante della Parità di genere: sarà persona indipendente dalla politica, di specchiata moralità e di comprovata esperienza, che svolgerà il suo incarico in maniera gratuita coadiuvato dai servizi sociali comunali

Avviare un dialogo permanente fra i giovani e l’Amministrazione per favorire la loro partecipazione alle scelte politiche con l’istituzione della Consulta Giovanile Comunale coinvolgendo associazioni studentesche e giovanili. I giovani hanno le idee, le energie e la creatività per poter migliorare la società, per questo è compito di ogni amministrazione sostenere ogni iniziativa che possa permettere l’espressione delle loro volontà e delle loro competenze.

Creazione di spazio in coworking attingendo ad aree

18

comunali inutilizzate dove consentire e facilitare l’incontro degli studenti e delle associazioni studentesche delle scuole secondarie senza vincoli, dove possano confrontarsi tra di loro, portare avanti le loro attività e suggerire idee all’amministrazione.

Gestire in modo trasparente i centri di aggregazione per anziani favorendo anche appositi progetti il loro coinvolgimento in forme di volontariato civico attraverso l’ampliamento ed organizzazione delle opportunità di volontariato civico da parte di anziani attivi (dalla sorveglianza del traffico davanti alle scuole alla manutenzione spicciola non faticosa di spazi verdi)

Lotta alle povertà ed alle dipendenze: disincentivazione e contrasto al gioco d’azzardo, con sostegno alle persone colpite da ludopatia, e lotta a tutte le dipendenze con campagne di prevenzione e sensibilizzazione compreso l’abuso e le dipendenze da sostanze stupefacenti e alcool

Potenziare i servizi sociali comunali previa ricognizione di quelli esistenti

Collaborare fattivamente con il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale per promuovere il reinserimento sociale e lavorativo delle persone private della libertà personale attraverso e nei limiti delle restrizioni, progetti di formazione professionale. Garantendone di concerto con le amministrazioni competenti i diritti fondamentali dell’individuo. Intervenendo fattivamente con i servizi sociali comunali nelle situazioni di degrado famigliare.

19

La gestione dei flussi migratori è di competenza dello Stato, compito di una buona amministrazione locale è garantire trasparenza ed efficienza nelle politiche di accoglienza ed integrazione. A questo concetto si affianca l'ovvio presupposto della necessità che tutti, senza distinzione alcuna, rispettino le regole della convivenza civile e delle leggi dello Stato. Trasparenza: garantire una buona e proficua gestione dei fondi per l’accoglienza e l’inclusione; No al business dell’accoglienza: impedire che l’accoglienza diventi uno strumento di spartizione di potere e denaro, creazione di clientele e gestione di influenze politiche; Attivazione di progetti di volontariato con tutti i richiedenti asilo presenti sul territorio comunale; Inclusione sociale: riduzione della tensione sociale in città attraverso il miglioramento dei servizi primari ai cittadini favorendo corsi qualificanti e di italiano per rifugiati ed immigrati; Legalità: realizzare e favorire condizioni che consentano la permanenza legale degli stranieri sul territorio, contrastando duramente le forme di criminalità diffusa; Lotta alle discriminazioni : contrasto a tutte le forme di discriminazione xenofoba. Consulta degli immigrati: Lecce è di fatto una città multiculturale inclusiva deve esserlo anche l’amministrazione potenziando l’ascolto delle realtà e le etnie già presenti ed integrate nel tessuto sociale attraverso la mediazione culturale e la valorizzazione delle diversità.

20

Disabilità: Lecce è una citta in gran parte “scomoda” per chi ha disabilità siano esse motorie o sensoriali; marciapiede stretti non di rado occupati da pali, segnali e cartelloni pubblicitari, assenza di segnaletica sonora o luminosa adeguata. L’istituzione di un PEBA, Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, comunale, l’istituzione di un ufficio PEBA e la figura del Disability Manager sono state certamente un primo passo in direzione virtuosa: nostro obiettivo è garantirne il pieno funzionamento. Integrando nell’ascolto con tutte le realtà cittadine e provinciali che si occupano di disabilità, recependone le istanze Casa delle associazioni: le associazioni di volontariato e di promozione sociale nei più svariati ambiti dalla cultura all’ambiente rappresentano il motore migliore della nostra società; l’impegno disinteressato è spesso frustrato da difficoltà logistiche e da inaccettabili ricatti clientelari. Tutte le associazioni leccesi ONLUS, APS e no profit in genere, di qualsiasi orientamento siano devono essere aiutate. La loro voce va ascoltata per la soluzione dei problemi cittadini; ci impegniamo a creare un luogo dove possano avere spazio, lavorare, creare, accogliere, ascoltare, dove poter essere associazioni SENZA VINCOLI POLITICI E SENZA RICATTI. Per far questo è necessario, regolamentandolo chiaramente, individuare tra gli edifici comunali dismessi o sottoutilizzati, una sede

21

stabile che consenta alle associazioni, in co-working e abbattendo i costi gestionali di mille sedi diverse, di fungere come fucina di idee e spinta propulsiva per la parte migliore della città.

Sicurezza urbana Il principio di legalità è il cardine della convivenza civile ed è fondamento per la sicurezza della comunità urbana. Solo il rispetto delle norme che regolano la convivenza civile, da parte dei cittadini, residenti e ospiti, e da parte dell’Amministrazione Leccese consentirà di dare finalmente soluzione ai problemi che ancora gravano sulla città, per arrivare, finalmente, a godere di una città sicura, a cominciare dalle periferie. E’ necessario investire con continuità sulle giovani generazioni, per affermare il principio condiviso del rispetto dei beni pubblici: occorre infatti colmare la deformazione culturale che determina il disprezzo e l’incuria dei luoghi pubblici e, al tempo stesso, promuovere azioni che migliorino il decoro urbano, la vivibilità degli spazi comuni, il benessere di tutti i cittadini. Le risorse attualmente in dotazione all’Amministrazione Leccese, per affrontare con forza ogni aspetto in cui si manifestano l’illegalità ed il degrado urbano nei singoli quartieri sono male impiegate: l’approccio con piccoli interventi e senza continuità degli impieghi, rende sempre impunito e più forte il fenomeno da contrastare, accrescendo così la frustrazione dei cittadini e degli operatori Leccesi. Occorre un maggiore coordinamento che dovrebbe essere svolto da un apposito ufficio del Comune.

22

Per vivere una città più sicura dobbiamo fare in modo che i cittadini si sentano tutelati e tornino a riappropriarsi degli spazi destinati alla collettività. Una politica di sicurezza parte dal saper costruire reti di intervento credibili ed efficaci. Fondamentali il controllo del territorio, il contrasto al degrado urbano e ai fenomeni di abusivismo (dai cosiddetti parcheggiatori ai venditori di merci contraffatte) e il controllo capillare del rispetto delle regole che vale per tutti i cittadini senza alcuna distinzione. La Polizia Municipale è in forte sofferenza a Lecce in quanto è sotto organico di circa 60 unità. Va quindi riorganizzata, tenendo presente che per svolgere un lavoro ottimale, sarebbe fondamentale in primis un aumento dell’organico e ciò, al fine di migliorare il presidio sul territorio eliminando, se emergessero in fase ricognitiva, strutture duplicate e riducendo, il più possibile, la frammentazione delle competenze; Proporremo l’istituzione di una pattuglia di vigili urbani fissa per le vie del centro storico in particolare in orario serale/notturno durante il weekend, momento di maggior affluenza di persone. La Polizia Municipale deve essere percepita per quello che è: efficiente e al servizio del cittadino eliminando qualsiasi ombra di parzialità. Sicurezza è anche collaborazione costante con gli Enti predisposti alla gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza (Prefetto e Questura) e utilizzo delle moderne tecnologie al fine di ottimizzare il servizio ed aumentare il livello di sicurezza pubblica con introduzione e potenziamento della video sorveglianza nelle aree a più elevato rischio criminalità. Lotta senza quartiere a tutte le mafie ed alle loro infiltrazioni.

23

Sicurezza è informazione a partire dalle fasce più fragili promuovendo corsi antitruffa per categorie a rischio, ad esempio anziani, e corsi antiviolenza per la sensibilizzazione e la prevenzione della violenza in tutti gli ambite prediligendo l’ambiente scolastico con corsi di formazione, informazione mirata, testimonianze.

Sicurezza della donna Sono necessarie iniziative volte a favorire il processo di autonomia abitativa delle donne che subiscono violenza, e dei loro bambini, e attivare le condizioni per favorire la loro inclusione sociale al termine del percorso di uscita dalla violenza, sostenendole nelle aree di maggiore criticità (sostegno a un percorso di inserimento o reinserimento lavorativo, accompagnamento nel reperire un alloggio sia sul libero mercato che attraverso le opportunità fornite dai servizi pubblici, erogazione di un contributo economico per sostenere l’avvio di una vita autonoma nel nuovo appartamento: arredi, utenze, affitto, ecc.). Tutela della sicurezza della donna: potenziare i tavoli di ascolto e antiviolenza femminile per individuare per tempo situazioni e luoghi pericolosi e individuare le soluzioni. Promuovere e attuare campagne informative sul tema della violenza sulle donne. Promuovere corsi di autodifesa personale tenuti da istruttori specializzati in collaborazione con le Forze dell’Ordine.

Salute pubblica

24

Premesso che le competenze strettamente sanitarie sono regionali e nazionali è il Sindaco il primo responsabile della salute pubblica; nell’azione amministrativa la salute pubblica non può essere sganciata da una visione collettiva del programma. Non si può pensare ad una riduzione dell’inquinamento se non si rivedono la politica energetica ed i trasporti, se non si rivedono le aree verdi, se non si stimolano comportamenti rispettosi dell’ambiente. L’incremento delle patologie tumorali ci deve far riflettere seriamente sulle fonti inquinanti nascoste presenti nel nostro territorio, oltre all’exApisem quante altre? Obiettivo della nostra amministrazione sarà una ricognizione ed un monitoraggio preparando un tavolo di esperti biologi, chimici, geologi, medici, studiosi delle associazioni che ci consenta di individuare e contrastare le fonti inquinanti e dannose.. La salute pubblica passa, anche e necessariamente, dal decoro urbano e dalla pulizia degli spazi comuni, dalla lotta integrata agli insetti indesiderati e all’odioso fenomeno delle discariche abusive di rifiuti. Salute pubblica è anche stimolare e rispondere alle esigenze dei cittadini, migliorando ad esempio il trasporto pubblico da e verso l’Ospedale Vito Fazzi, sollecitando la ASL all’istituzione all’interno del distretto in piazza Bottazzi (vecchio Fazzi) di un punto di primo soccorso per codici di soccorso non critici nelle ore diurne decongestionando così il pronto soccorso e l’istituendo DEA del Fazzi. Salute pubblica è sostegno alle associazioni di volontariato impegnate nella sanità, sostegno incondizionato a tutte quelle realtà che della sofferenza fanno il loro fardello: l’amministrazione deve fornire spazi e mezzi partendo anche da progetti di coworking perché

25

siano agevolate nella loro missione Salute pubblica è anche implementare la pulizia periodica e la sanificazione dei tombini della rete fognaria, per un corretto funzionamento della stessa e per raggiungere un buon livello di igiene pubblica e ambientale. Salute pubblica è prevedere nelle scuole lezioni di primo soccorso per gli studenti delle scuole secondarie primarie e, per tutti i docenti, prevedere corsi specifici di disostruzione delle vie aeree e di soccorso pediatrico. Salute pubblica è promuovere e continuare l’opera di installazione di defibrillatori automatici esterni (DAE) in tutte le scuole e in tutti gli edifici pubblici.

Tutela degli animali e lotta al randagismo Realizzazione di dog park di quartiere, di adeguate dimensioni ed ecosostenibili, al fine di salvaguardare le esigenze degli animali e l’igiene della cittadinanza tutta. Consolidamento delle già esistenti reti veterinarie e volontariato rivolto cura degli animali. Miglioramento delle condizioni dei randagi con il potenziamento delle campagne di sensibilizzazione e di adozione. Completamento del Canile Sanitario Comunale. Inasprimento e puntuale applicazione delle sanzioni amministrative per i casi di abbandono e maltrattamento degli animali domestici. Protocolli d’intesa con la ASL per la gestione dell’animale di compagnia deceduto con possibilità di tumulazione dello stesso in tombe di famiglia.

26

27

Per decidere il futuro di una città, dal punto di vista del suo sviluppo fisico-strutturale, concettuale è necessario mettere insieme cittadini, associazioni, imprenditori, rappresentanti di categoria e delle realtà culturali del territorio, progettisti, tecnici, Università, politica e amministrazione, così si può dare vita ad un ottimo progetto quale il PUG (Piano Urbanistico Generale), importante per la città, perché, pianificando lo sviluppo urbano, migliori la qualità di vita della comunità. Riteniamo perciò essenziale esaminare il PUG gia parzialmente redatto apportando tutte le modifiche necessarie per realizzare la città del cambiamento, impegnandoci a velocizzare l’iter amministrativo sui binari della correttezza e della trasparenza. Tuteleremo e valorizzeremo il centro storico, porremo in essere tutte le misure per limitare e contenere il consumo del suolo ed al contempo quelle volte all’aumento degli spazi verdi prevedendo e incentivando boschi ed orti urbani, tuteleremo il paesaggio rurale riqualificando i terreni abbandonati e contrasteremo il degrado delle aree a destinazione industriale ed artigianale. Evitare il consumo del suolo non può prescindere dalla puntuale conoscenza degli edifici sfitti e inutilizzati e, in accordo con i proprietari, proporremo affitti calmierati ai cittadini in difficoltà economica che non possano accedere all’edilizia popolare e agli studenti fuorisede; Promuoveremo la bio-edilizia e la bio-architettura nel rispetto delle norme e la riqualificazione delle aree di pregio architettonico e/o

28

storico dismesse o abbandonate, attraverso concorsi di idee dei cittadini, delle associazioni di categoria e dell’Università del Salento Riteniamo corretto utilizzare gli oneri di urbanizzazione per la realizzazione ed il miglioramento e/o mantenimento degli standard urbanistici. Sarà posta particolare attenzione all’esecuzione a regola d’arte dei lavori pubblici. Sarà necessario aggiornare, insieme a tutti i portatori di interesse, il piano relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia per poter rispondere efficacemente agli obiettivi di contenimento e riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti così come previsto dai numerosi accordi internazionali e comunitari e dalle vigenti norme italiane e monitorarne l’applicazione e il raggiungimento degli standard prefissati. Oltre ad aggiornare il piano delle opere pubbliche dovranno essere programmati interventi sistematici di manutenzione che garantiscano l’efficienza della rete viaria con marciapiedi, segnaletica, strisce pedonali, piste ciclabili ecc. E’ doveroso promuovere interventi atti a preservare e conservare il piano stradale, marciapiedi e piste ciclabili, dall’azione aggressiva delle radici. Le criticità attualmente presenti nella città e nei nuclei periferici devono essere eliminate per trasformare Lecce in una “cittá accessibile” eliminando le barriere architettoniche presenti che impediscono la piena fruibilità degli spazi pubblici. La città ha bisogno di spazi pubblici attrezzati di panchine, di

29

rastrelliere per le biciclette per dare la possibilità ai residenti e ai turisti di poter usufruire di un momento di relax inserendole soprattutto nei punti di maggior attrattiva e di maggiore frequentazione senza dimenticare le vie principali di accesso al centro storico. Le periferie, le frazioni (marine) ed il centro città devono avere uguale dignità e qualità della vita, per cui verificato lo stato di manutenzione e la presenza di strutture pubbliche (aree verdi, aree gioco, aree cani, panchine, fontane ecc.) adeguato si sopperirà alle mancanze con un piano di intervento specifico. Gli annunci di un piano di riqualificazione delle periferie proclamati finora rappresentano l’ennesima presa in giro: le periferie smetteranno di essere tali solo quando tutta la città godrà delle stesse attenzioni e degli stessi servizi: per questo crediamo in una città policentrica e connessa.

La città del cambiamento si prefigge come obiettivo la riduzione delle emissioni di co2. Bisogna, perciò, ridurre il traffico veicolare privato, incentivando la multimodalità e l’intermodalità. Lo spostamento graduale ma deciso di quote modali di spostamenti quotidiani dall’automobile di proprietà verso forme di mobilità attiva, agile, smart, condivisa e sostenibile, permetterà ai cittadini residenti nel centro, nelle periferie, e nelle marine, e anche agli abitanti dei Comuni limitrofi di poter avere delle valide alternative di mobilità urbana, più rapide ed economiche, attraverso mezzi pubblici più efficienti e frequenti, o in bicicletta con percorsi ciclabili sicuri. Per la mobilità attiva, pedonale e ciclabile, sarà necessario rendere

30

sicuri e accessibili i marciapiedi e gli attraversamenti pedonali, che dovranno avere sistemi di illuminazione adeguati, con segnalazione acustica per i non vedenti e possibilmente essere rialzati gradualmente sino al livello del marciapiede. Dovranno essere incrementate e ampliate progressivamente le aree pedonali, implementati i percorsi ciclabili “veri” che dalla periferia raggiungano il centro in maniera sicura e diretta. Dovranno essere realizzate le velostazioni in cui poter lasciare la bici in modo sicuro e se occorre procedere a piccole manutenzioni e interventi di riparazione meccanica. Per incentivare l'uso del trasporto pubblico saranno favorite e promosse tutte quelle iniziative che mirano alla realizzazione di collegamenti extraurbani del servizio di trasporto urbano verso i paesi limitrofi in modo da alleggerire il peso del traffico dei pendolari sulla città. Incentivazione dei mezzi pubblici come il filobus elettrico e acquisto di piccoli bus elettrici. Sarà necessario un riordino delle linee urbane, al fine di ottimizzare i percorsi e rimodulare la frequenza delle corse in collaborazione con l'Università e in base ai bisogni dell'utenza. La predisposizione di corse notturne nei week end permetterà ai giovani di usufruire del trasporto pubblico durante la movida; realizzazione di una Linea Alta Mobilità senza capolinea che percorra ininterrottamente l’anello della circonvallazione interna e dei viali. Valuteremo nel biciplan contenuto nel Piano urbano per la mobilità sostenibile, la possibilità di trasportare le biciclette sui alcuni autobus

31

urbani per consentire spostamenti più semplici. Per un trasporto pubblico efficiente sarà indispensabile aumentare la velocità commerciale dei bus attraverso accorgimenti urbanistici e corsie preferenziali protette; sarà potenziato il controllo della tariffazione e reso costante quello relativo alle cause di intralcio della marcia del trasporto pubblico; sarà posta attenzione ad una corretta e puntuale comunicazione degli orari con informazioni su tutti i mezzi di trasporto urbani, anche tramite web, apps ed ogni supporto informativo. Necessario il completamento dell’installazione delle paline e la messa in sicurezza di tutte le fermate segnalate. Importante sarà la realizzazione di parcheggi e stazioni di interscambio, i cosiddetti “hub intermodali” tra linee (urbane ed extraurbane), tra mobilità privata e quella pubblica, da quella personale a quella condivisa, dalla gomma al ferro, situati all’esterno della città o presso le arterie principali di accesso; questi parcheggi/stazioni saranno serviti da navette, prevedendo anche la possibilità di noleggiare in condivisione biciclette e auto elettriche. Anche la viabilità incide molto sul livello di inquinamento dell’aria e sulla vivibilità della città. Auto ferme ed imbottigliate nel traffico producono un maggior numero di emissioni, pertanto bisogna eliminare tutto ciò che impedisce un regolare flusso del traffico cittadino ripensando organicamente la viabilità cittadina e la logistica urbana di “ultimo miglio”, dobbiamo passare da una gestione del traffico ad una gestione della mobilità.

32

Un flusso scorrevole non deve essere inteso come via libera alle corse con rischi per i pedoni e i ciclisti oltre che con il logico aumento di sinistri, per tali motivi incrementeremo le zone con limiti di velocita a 30 KmH all'interno della cinta delle circonvallazioni (viali) e nei quartieri residenziali anche con arredi urbani che moderino le accelerazioni e le frenate con andatura più regolare e senza variazioni sulla velocità media di percorrenza, senza provocare danni ai veicoli Daremo impulso nell’ambito del programma Sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro all’istituzione di “zone 30”, “zone 20” e ZTL estese durante gli orari scolastici per garantire maggiore tutela durante l'orario di ingresso e uscita degli alunni. Incoraggeremo anche con campagne di sensibilizzazione l’adozione di modalità di trasporto diverse dall’uso dell’auto privatal e l'uso della tangenziale cercando di limitare gli spostamenti attraverso la città. Implementeremo nelle arterie di scorrimento le rotatorie al posto dei semafori ove possibile o in alternativa inserimento di piccoli dossi o altre soluzioni di moderazione della velocità con arredo urbano prima dell’incrocio in sostituzione del semaforo. Rimodulazione degli spazi destinati ai parcheggi in modo che ci sia alternanza di parcheggi a pagamento con parcheggi liberi, ampliando il numero di spazi a tempo (disco orario) La nostra città ha un centro storico splendido, con palazzi, piazzette e monumenti di incredibile pregio architettonico, oltre ai punti maggiormente conosciuti tutti il resto non è valorizzato ed è poco

33

frequentato dai turisti. Le piazzette private del loro originale significato di punto d'incontro e riunione tra cittadini, sono trasformate in parcheggi per automobili, Il centro storico perciò vive due realtà: molto frequentato lungo le principali aree, deserto ed abbandonato all’incuria in altre. Il fenomeno della “movida” significa certamente vita e vitalità per il centro storico ma sinora nessuno si è seriamente occupato delle problematiche connesse ad esempio, alla gestione dell’ordine pubblico o ad un piano per l'inquinamento acustico, con soluzioni demandate ai soli gestori dei locali, che rende, soprattutto nei periodi estivi, invivibili, per i residenti, alcune strade. Porteremo i cittadini a riappropriarsi del centro storico a viverlo in tutte le sue zone e in tutte le ore, vogliamo che diventi un polo attrattivo per i turisti e vogliamo rilanciarne l'economia, liberandolo dalle automobili in sosta che impediscono di apprezzare le bellezze architettoniche e fruire dello spazio pubblico. Andare in centro in un ristorante, a fare una passeggiata, in un negozio o effettuare una visita a un museo sarà un piacere per tutti, anche per i residenti, che potranno godere di un centro più bello, vivo, sicuro ed attrattivo. Un piano urbanistico generale e un piano di revisione globale della viabilità cittadina, un piano per il centro storico, per le marine e per le periferie non sono pensabili senza l’ausilio delle competenze, riteniamo necessario coinvolgere il dipartimento di Ingegneria dell’Università del Salento, i collegi e gli ordini professionali dei geometri, degli architetti e degli Ingegneri: solo un lavoro combinato consentirà di risolvere annosi problemi.

34

Le scelte tecniche però devono essere condivise dai cittadini coinvolgendoli nelle decisioni più importanti sulla mobilità urbana, affinché non si ripetano più gli orrori del passato come la costruzione dell’odiatissimo filobus che tanto è costato e costa alle casse comunali. Le competenze sono necessarie per proporre le soluzioni ma riteniamo che le decisioni più importanti relative all’urbanistica e alla mobilità, quando non strettamente tecniche, debbano essere condivise con la cittadinanza attraverso l’uso del referendum consultivo, unico strumento di democrazia diretta che hanno in mano i comuni.

35

36

Il Comune deve salvaguardare la salute dei cittadini, la salubrità dell’aria e la tutela del territorio attraverso una costante attenzione ed un costante monitoraggio di tutte quelle attività dell’uomo che incidono direttamente ed indirettamente sulla qualità dell’ambiente. Nella realizzazione di una città a misura d’uomo è necessaria una Consulta Ambientale da realizzare attraverso lo strumento del Regolamento Comunale. La consulta ha lo scopo di coinvolgere i soggetti operanti sul territorio comunale nelle proposte politiche e nei programmi in campo ambientale.

L’acqua è una risorsa indispensabile per la vita, in tutte le sue forme ed è necessario

ribadire in ogni sede il concetto di “Acqua come bene comune dell’umanità”

Lo Statuto Comunale di Lecce deve riconoscere il Diritto Fondamentale all’Acqua, confermando il principio della proprietà e della gestione pubblica del servizio idrico integrato. Tutelare la sovranità pubblica del ciclo dell'acqua, evitando qualsiasi privatizzazione dell'acquedotto. E’ necessario che i cittadini siano informati sull’importanza di un consumo consapevole e responsabile dell’acqua, prima di tutto evitando gli sprechi. Sprecare l’acqua è irrazionale in quanto la rinnovabilità della risorsa dipende da processi naturali ripetitivi (piogge) non sempre regolari, accade troppo spesso che in Puglia si verifichino delle crisi idriche, ossia periodi in cui l’acqua non è disponibile nelle quantità desiderate con riduzione delle erogazioni di questo bene essenziale. Intendiamo perciò:

37

Promuovere l’uso di acqua potabile comunale attraverso l’installazione di fontane pubbliche erogante acqua microfiltrata su richiesta per evitare inutili sprechi e monitorata periodicamente dall’amministrazione comunale. Tali fontanelle dovranno essere installate anche negli edifici pubblici comunali. La certificazione periodica delle proprietà chimiche e microbiologiche dell’acqua sarà pubblicata sul portale istituzionale del comune. Certificare e monitorare l’Acqua pubblica con pubblicazione costante, anche sul sito del Comune di Lecce, delle analisi delle acque comprese quelle di falda e dei pozzi di captazione, con incentivazione dell’utilizzo dell’acqua del rubinetto tramite campagne informative mirate al fine di avere un risparmio rispetto all’acqua in bottiglia e la possibilità di ridurre la creazione di rifiuti.

Favorire l’installazione di “casette dell’acqua” nei punti della città con maggiore densità di popolazione, con erogazione di acqua microfiltrata a temperatura ambiente gratuita ed acqua fredda e/o effervescente a pagamento. Con l’obbligo di esibire sulla casetta stessa l’ultimo controllo chimico-biologico eseguito.

L’Amministrazione Comunale dovrà impegnarsi a garantire in via gratuita, alle famiglie disagiate (individuate dal censimento), la fornitura minima di acqua nel rispetto della tariffa agevolata prevista dall’ AQP (fino a 73m3 ) Progettare una rete di raccolta delle acque pluviali, mirata al recupero di enormi quantità di acque affinate che rimarrebbero a disposizione dell’agricoltura locale e del lavaggio strade

38

Adozione strategia “Rifiuti Zero” a livello comunale. Aumentare la raccolta differenziata fino ad azzerare la quantità di rifiuti

indifferenziati, favorendo e incentivando anche economicamente l’impegno dei cittadini.

L’attuazione, la programmazione e il miglioramento della “Raccolta Differenziata” per la gestione dei rifiuti, è oramai evidente come siano la scelta e strada più conveniente per preservare e salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. L’obiettivo è quindi adottare la strategia “Rifiuti Zero” a livello comunale in linea con il modello di Economia Circolare aumentando la raccolta differenziata fino ad azzerare la quantità di rifiuti che vanno in discarica, favorendo e incentivando anche economicamente l’impegno dei cittadini. Pertanto è necessario: Migliorare e razionalizzare la raccolta differenziata, rendendo più efficiente il porta a porta, studiando e risolvendo insieme alle consulte ed ai cittadini le problematiche relative ai vari quartieri. Creazione di un sito (luogo) comunale per il baratto e/o la donazione di oggetti di seconda mano, concedendo anche spazi fisici di supporto di tali attività nei quartieri al fine di contrastare il fenomeno delle discariche abusive e realizzazione di centri per il riuso e la riparazione di beni durevoli coinvolgendo associazioni e comitati di cittadini. Mantenere l’incentivazione all’uso di compostiere domestiche, prevedere centri di compostaggio per piccole comunità ed infine realizzare di un centro di compostaggio (per compostaggio aerobico dell’umico – FORSU/alghe marine spiaggiate sulla costa) finalizzato

39

alla produzione di compost di qualità anche per utilizzi nel verde pubblico ed in agricoltura. Promuovere l’installazione di raccoglitori e compattatori automatici di contenitori usati e stimolare l’installazione dei medesimi soprattutto nei centri commerciali promuovendo l’uso del “vuoto a rendere” con resa di scontrino spendibile. Questo è necessario per stimolare i produttori e le grandi linee di distribuzione ad un atteggiamento virtuoso di riduzione degli imballaggi soprattutto se plastici: chi rivende/produce rifiuti deve contribuire alla loro raccolta differenziata. Mantenere l’impegno dell’Amministrazione Comunale a promuovere, anche attraverso patrocini e collaborazioni in manifestazioni pubbliche o sagre, iniziative di sensibilizzazione riguardanti la differenziazione dei rifiuti. Approvare la Tariffazione puntuale e premiale con introduzione di un sistema meritocratico e più favorevole in termini di tassazione per chi si attiene alle regole del riciclo, rispetta l'ambiente, non inquina e smaltisce correttamente i rifiuti (ad es. portando da sé i materiali nelle isole ecologiche avvalendosi di un sistema premiale con Eco-Card) e sanzionatorio verso coloro che tengono un comportamento opposto, introducendo controlli più severi con sanzioni elevate anche per il mancato rispetto del suolo pubblico da parte di chi getta rifiuti per terra e per gli evasori.

40

Lotta all’Evasione: Favorire la nascita di associazioni di volontariato al fine di

sorvegliare ed eventualmente segnalare l’abbandono di rifiuti e discariche abusive.

Posizionare telecamere di sorveglianza nei punti critici maggiormente “inquinati” e controllando i video, con l’ausilio di personale militare ausiliario.

Incrociare i dati tra catasto e bolletta energia elettrica/gas ed altre utenze fisse.

Attivazione della Piattaforma Decoro Urbano (www.decorourbano.org) da parte dell’amministrazione comunale attraverso la quale i cittadini, tramite applicazione mobile, possono segnalare situazioni di degrado. Riconversione dei cestini di arredo urbano presenti per la raccolta dei rifiuti indifferenziati e progressiva installazione di quelli per la raccolta differenziata con posizionamento di videosorveglianza mobile per scoraggiare chi abusa del servizio. Impegno dell’Amministrazione a favorire la nascita di aziende sul territorio comunale, finalizzate alla trasformazione del materiale riciclabile non ostacolando progetti che si presentino trasparenti e rispettosi dell’ambiente. Le politiche per l'ambiente sono un investimento culturale, sociale ed economico non una “perdita economica” perciò il nostro intento è quello di creare una città vivibile, cercando di rendere l’ambiente che

41

ci circonda salutare e confortevole, tutelando i pochi spazi di verde pubblico presenti, riducendo l’inquinamento ambientale ponendo le basi perché Lecce diventi una capitale europea. Tutto questo non può prescindere dall’integrazione con un PUG e un piano di mobilità adeguati, con il recupero delle periferie, con un piano commerciale e produttivo.

Qualità dell’aria Impegno dell’Amministrazione Comunale ad informare i cittadini sul monitoraggio del gas radon in città, riapertura del dialogo con centri di ricerca per il controllo della qualità dell’aria Verificare i siti industriali dismessi per il controllo e bonifica di eventuali sostanze nocive abbandonate e/o tombate Mappatura e monitoraggio dei siti contaminati con amianto e collaborazione con gli enti regionali per eventuali bonifiche Mappatura cittadina delle antenne telefoniche e valutazione di eventuale spostamento per minimizzare i rischi dell’esposizione a campi elettromagnetici Riduzione dell'inquinamento in città agevolando gli spostamenti a piedi e mediante l'uso di biciclette, mezzi pubblici, car-sharing e veicoli ecosostenibili (ibridi ed elettrici)

42

Verde Pubblico Realizzazione di un PIANO COMUNALE DEL VERDE (con il coinvolgimento dell’Università del Salento) tramite l’attivazione di una Piattaforma per il Censimento e Mappatura del Patrimonio Arboreo, Botanico e Gestione del Verde Pubblico attraverso la quale il cittadino, mediante Applicazione gratuita su mobile, può segnalare il tipo di patrimonio arboreo o lo stato di salute dello stesso per eventuali interventi di manutenzione direttamente all’amministrazione comunale. L’auspicabile diffusione del verde urbano è un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nella città. E’ però necessario, in via preliminare, un censimento ed una mappatura del patrimonio arboreo, botanico e del verde pubblico, in particolare quello monumentale. Previsione di un “Regolamento del verde”, che dovrà contenere norme sulla progettazione, l’attuazione, la manutenzione del verde. Incremento e manutenzione del patrimonio arboreo attraverso la CURA dello stesso coinvolgendo, anche il cittadino nel partecipare attivamente, supportato dai mezzi messi a disposizione dall’ente comunale. Riqualificazione del verde diffuso. Rispetto della normativa “un albero per ogni nato” Sensibilizzazione e promozione della cultura del verde a tutti i livelli

43

partendo dalla promozione di una cultura ambientale nelle scuole. Aumento del “verde fruibile” secondo funzioni ricreative Il nostro intento è quello di preservare il territorio attraverso pratiche sostenibili sia in campo rurale che sociale. Ogni spazio verde, nuovo o già esistente, deve essere considerato parte integrante di tutto il verde cittadino, concorrendo ad una omogenea connessione fra edifici e spazi esterni Occorre fermare ad horas il consumo di suolo al fine di salvaguardare l'ambiente e il territorio e limitare l’abbandono dei terreni favorendo l’utilizzo di quelli comunali per la creazione di orti sociali da concedere in comodato d’uso con appositi bandi a privati, cooperative, associazioni: non sono più tollerabili situazioni di degrado e incuria.

Realizzazione di un Piano Comunale del Risparmio Energetico con adozione di misure atte alla riduzione massiccia dei consumi

energetici comunali e al favorire, nel rispetto delle regole urbanistiche, i tetti fotovoltaici

Efficientamento del patrimonio immobiliare sia pubblico che privato aumentando il comfort termico, acustico, visivo, al fine di ridurre il fabbisogno energetico e ridurre i carichi ambientali, da attuare attraverso un Regolamento comunale che definisca le procedure e i requisiti tecnici minimi nonché forme di incentivi adottati dall’Amministrazione Comunale Incentivare l’efficienza energetica degli impianti pubblici e privati, e

44

del sistema di illuminazione pubblica con adozione progressiva di luci al led a basso consumo. Mappatura della distribuzione dell’illuminazione pubblica sul territorio comunale, al fine di contrastare l’inquinamento luminoso in alcune zone della città ed incrementare, invece, l’illuminazione specie nelle zone periferiche, con sensori di movimento nelle strade periferiche a basso traffico Studio di fattibilità per dotare tutti gli edifici comunali di impianti di produzione di energia rinnovabile per raggiungere l'autonomia energetica, con priorità alle nuove costruzioni, da realizzarsi anche tramite fondi europei; Incentivare l’installazione di tetti fotovoltaici e valutare, ove possibile, l’installazione negli alloggi popolari con l’intento di abbattere i costi energetici per gli occupanti avvalendosi della legge relativa al “Reddito Energetico”. Incentivare e favorire l’uso del minieolico per l’autoproduzione e consumo di energia in particolare nelle aree di produzione agricola della fascia costiera.

45

46

Il territorio leccese è da tempo interessato da un crescente flusso turistico, caratterizzato da dinamiche tipiche dell’overtourism (sovraffollamento turistico). Sebbene siano avviate tendenze di internalizzazione e destagionalizzazione, appaiono tutt’ora insufficienti le azioni intraprese. Si evidenzia una scarsa propensione alla messa a sistema di pubblici e privati, e di una grave mancanza di organicità delle attività intraprese.

Le marine vivono uno stato di abbandono e, nonostante lodevoli iniziative avviate, non hanno ricevuto il necessario slancio in termini di decoro urbano, infrastrutture e integrazione turistica.

Un piano organico, integrato e coordinato, può generare un percorso virtuoso in grado di garantire un impulso diverso e originale al comparto industriale ed artigianale della nostra città.

Non è errato considerare il turismo come la prima industria del nostro territorio, tuttavia è inopportuno ritenere questa industria esclusivamente legata alla ricettività e al ristoro. L’indotto turistico, generato da servizi, prodotti, esperienze e formazione, può creare un aumento specifico di posti di lavoro, professionalità, ricadute economiche diffuse e rilancio di aree depresse o mal gestite.

Proponiamo con l’ausilio ed il. coinvolgendo l’Università del Salento la creazione di una DMO (Destination management organization) all’interno degli uffici del turismo leccese che operi per garantire le seguenti funzioni ed attività:

47

a) Destination management, creazione di pacchetti specifici per stagione e target, indicando peculiarità di sviluppo per ogni singola marina.

b) Living Lecce, card prepagata con cui dare accesso ai beni culturali e garantire i servizi di accesso e guida.

c) Living Lecce, Portale unico dell’Assessorato al Turismo. Unico sportello digitale che contenga promozioni, informazioni, eventi, strutture ricettive, balneari e tanto altro. In un’ottica multilingua, smart e social.

d) Creazione di un marchio d’area, per lo sviluppo delle attività nelle marine, e della promozione dell’offerta delle stesse.

Rivalutazione ed adeguamento imposta di soggiorno. Per incentivare un turismo quantitativamente e qualitativamente più continuo, proponiamo di rivalutare la tassazione nell’alta stagione con l’aumento progressivo per tipologia di struttura. Di estendere la riscossione alle casa vacanza che gestiscono affitti brevi. L’attuale imposta di soggiorno approvata con Deliberazione di Giunta Comunale è, nonostante condizioni di mercato differenti rimasta invariata

Incentivo alla realizzazione delle attività previste dal P.O.R. PugliaFESR-FSE 2014-2020 , con la destinazione del 20% del budget derivante dalla tassa di soggiorno in investimenti per le marine e le opere di “rigenerazione urbana e sostenibile”

48

Rigenerazione del tessuto commerciale della marina di San Cataldo, con sgravi su TARI e IMU del 40% per 5 anni per le attività commerciali che aprono ex-novo nelle marine. Abbattimento del 70% per 5 anni di IMU e TARI per attività già presenti nel suolo Comunale di Lecce da più di 5 anni che vogliano aprire la seconda sede a San Cataldo e la mantengano attiva.

Messa a sistema di un’unica ciclovia che colleghi le marine tra loro e collegamento rapido Lecce-San Cataldo con bus navetta elettrico provvisto di spazio carico e scarico biciclette.

Individuazione di due aree camper. Ripristino e sistemazione del Campeggio di San Cataldo da affiancare all’Ostello per il turismo giovanile.

Riqualificazione canali, con studio di fattibilità per realizzazione piste ciclabili che rendano fruibili e visitabili le aree tracciate dai corsi d’acqua. Individuazione e sviluppo delle peculiarità di ciascuna marina per la realizzazione di progetti destinati a specificare la meta, al di la del turismo. Sollecitare il completamento delle reti idrica e fognante.

Creazione di tavoli tecnici permanenti di incentivo alla valorizzazione ed allo sviluppo del turismo e delle marine.

Erogazione di workshop, seminari gratuiti di formazione, Web e social media management mediante gli strumenti del portale unico e dei social ad esso connessi, alle attività ricettive regolarmente registrate

49

e che contribuiscono con tassa di soggiorno. Individuazione e sviluppo delle peculiarità di ciascuna marina per la realizzazione di progetti destinati a specificare la meta, come da destination management, capaci di generare identità del territorio al di la del turismo. L’accoglienza turistica non può prescindere da alcuni servizi essenziali, intendiamo sottolineare che Lecce e le marine, pur a fronte di un’alta affluenza turistica, sono fortemente carenti (per numero e qualità) di servizi igienici pubblici. Non è pensabile una Città europea che non possa fornire in qualsiasi ora ai nostri ospiti questo servizio: la città è già dotata di alcuni bagni pubblici, per tutti ricordiamo quello situato nella Villa Comunale, chiusi e non fruibili nelle ore notturne. Noi vogliamo che in tutte le aree della città a maggiore pressione turistica e nelle marine siano presenti servizi igienici anche automatizzati ed auto-igienizzanti per garantire il servizio ed evitare in alcune aree nascoste indecenze soprattutto nelle ore notturne. Inerente allo sviluppo industriale ed artigianale, restando vicini ad un’ottica di riqualificazione delle marine e messa a sistema dell’intero agglomerato urbano:

a) Realizzazione di un HUB per le start-up in area comunale in disuso, per un distretto per start-up e realtà innovative.

b) Progettazione di un distretto artigianale unico, e dedicato

50

strettamente all’artigianato locale dove produrre, progettare ed esporre, mettendo in sinergia le singole attività, con sgravi inerenti del 50% sulla TARI.

c) Cittadella sportiva. Sport all’aria aperta, campi sportivi, in un’unica area da riqualificare. In ogni caso prevedere la riqualificazione di quelle esistenti.

d) Fiera-mercato permanente dell’agroalimentare locale stabile o itinerante tra le principale marine leccesi.

Finanziamenti e project management:

• Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

• Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) Assegnazione con bandi , di terreni di demanio pubblico, per la messa a coltura. Orti extra-urbani gratuiti e nelle condizioni ascrivibili ad una gestione ad impatto ambientale sostenibilie, di pulizia e rimozione rifiuti nelle campagne. Nomina di referenti tecnici per valutare la costituzione di marchi riconosciuti per tutelare la produzione autoctona. Incentivare e sostenere le aziende agricole e i coltivatori diretti della fascia costiera. Anche sostenendo l’installazione di impianti fotovoltaici e minieolici anche per i residenti in genere e per autoconsumo, promuovere metodi naturali e biologici di coltivazione.

51

Lavori per ripristino porticciolo Frigole e darsena San Cataldo. Indicazione e richiesta per favorire la riapertura della sede di Poste Italiane presso Frigole. Indicazione e richiesta per estensione presidio guardia medica permanente, non più limitata alla sola stagione estiva. Analisi dei finanziamenti previsti nel prossimo bilancio a lungo termine dell'UE (2021-2027) in cui la Commissione propone di rendere più flessibile e agevole la politica di coesione, vale a dire la principale politica di investimenti dell'UE.

52

53

Uno dei tratti distintivi del Movimento 5 Stelle è l'introduzione e l'uso, negli statuti dei comuni, di strumenti di democrazia partecipativa per consentire scelte amministrative condivise, partecipate e soprattutto dare la possibilità ai cittadini di informarsi e rendersi protagonisti della vita amministrativa della città portando tutti ad una maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri. Il principio della delega si è dimostrato, nel corso del tempo, solo un modo, per politici ed eletti, di escludere i cittadini dalle informazioni necessarie per comprendere meccanismi e scelte, e nascondere così, interessi e storture, a vantaggio di pochi e a discapito di molti. Democrazia diretta significa innanzitutto maggiore trasparenza perché le decisioni vengono prese in maniera condivisa e i cittadini vengono informati delle varie opzioni in discussione. Si crea più interesse fra i cittadini e più comprensione delle problematiche specifiche oltre che del funzionamento dell'Istituzione comunale. Inoltre la partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative produce maggiore fiducia tra eletti ed elettori perché le scelte saranno sempre più vicine alle preferenze dei cittadini, riducendo il clientelismo. L’obiettivo principale è quello di porre il cittadino al centro della vita amministrativa della città e garantire la totale trasparenza dell'attività amministrativa di governo della città. Il Palazzo Comunale deve essere la casa di tutti i cittadini. Per questo noi introdurremo nello Statuto Comunale strumenti di democrazia diretta e miglioreremo quelli esistenti con revisione del portale istituzionale

54

del Comune, in particolare: Referendum Propositivo: modifichiamo l'articolo 18 dello Statuto con il seguente:

“È indetto referendum popolare propositivo per deliberare in tutto od in parte un nuovo atto amministrativo oppure per deliberare la modifica di un analogo provvedimento vigente, quando lo richiedono il 2% degli elettori.

La proposta soggetta a referendum è approvata se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. In caso di esito positivo, il Consiglio Comunale è tenuto a dare attuazione all’esito del referendum entro 90 giorni dallo spoglio delle schede. Il Consiglio Comunale non può modificare o derogare il risultato del referendum propositivo prima che siano trascorsi 10 anni dalla sua entrata in vigore. Il risultato del referendum propositivo è modificabile o derogabile da un altro referendum in qualsiasi momento.”

Introduzione del referendum abrogativo senza quorum; Referendum Abrogativo: modifichiamo l'articolo 19 dello Statuto con il seguente:

“È indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di un atto amministrativo quando lo richiedano almeno il 2% degli elettori. La proposta soggetta a referendum è approvata se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Il regolamento determina le modalità di attuazione del referendum.”

Consultazione Popolare (art. 17 Statuto Comunale) Introdurremo la possibilità che a richiederla siano anche i

55

cittadini (almeno il 2% degli elettori) Iniziativa Popolare Introduzione, attraverso il nuovo sito Comunale e di

una piattaforma dedicata, di petizioni on‐line Bilancio Partecipativo : Introduzione del seguente articolo:

“Il comune facilita la partecipazione dei cittadini nel decidere come utilizzare parte delle risorse economiche con il bilancio socio‐partecipativo. Tramite tale forma di partecipazione l'amministrazione comunale promuove la trasparenza e l'assunzione di responsabilità tanto per le spese pubbliche quanto per le possibilità di risparmio. Le modalità di coinvolgimento della cittadinanza verranno stabilite con apposito regolamento, scritto da una commissione mista di consiglieri e cittadini, che sarà composta da 10 Consiglieri Comunali indicati dal Presidente del Consiglio equamente distribuiti tra maggioranza e minoranza, e 30 cittadini individuati tramite sorteggio in un elenco di soggetti dichiaratisi disponibili. Tale Commissione deve tenersi entro 60 giorni dall'introduzione di tale articolo nello Statuto Comunale. Quanto deciso dal bilancio partecipativo ha valore vincolante e l'amministrazione comunale deve attuare tale volontà popolare, senza indugi.”

Bilancio del Comune di Lecce: presteremo grande attenzione alla

struttura del bilancio, che presenta delle grosse criticità sulla spesa corrente lasciate in eredità dalle precedenti amministrazioni e all'analisi delle sue singole voci nel dettaglio, per ottimizzare le risorse e ridurre tutti gli sprechi.

56

Al fine di garantire ai cittadini dei servizi di qualità e di quantità ci impegneremo nella riorganizzazione della macchina comunale e delle società partecipate. Le società partecipate non dovranno piu' essere solo centri di interesse e gestione clientelare ma aziende che funzionano ed erogano servizi utili alla collettività. Revisione del regolamento per la nomina dei membri dei CDA delle aziende partecipate con adozione di criteri di trasparenza e meritocrazia; Revisione di tutti i bilanci delle Società partecipate e valutazione dei servizi prima di ulteriori convenzioni; Riduzione delle spese correnti per consulenze esterne tramite un migliore impiego delle risorse umane interne; Riorganizzazione di tutta la macchina comunale e del suo personale interno: ricognizione carichi di lavoro per ciascun ufficio tramite ascolto di chi vi lavora, delle problematiche e delle criticità; Valorizzazione della professionalità dei dipendenti; Individuazione ed eliminazione degli sprechi; Attivazione ufficio fondi europei; Lotta e recupero evasione fiscale. Diario dell'Assessore: istituire il diario dell’assessore tenendo conto delle linee guida della legge n.33/2013 sulla trasparenza con il quale rendere pubblici tutti i provvedimenti e le movimentazioni economiche dell’assessorato. Question Time Comunale: Il “Question Time Comunale” consiste in una sola domanda, formulata da associazioni e comitati di cittadini residenti in modo chiaro e conciso, rivolta al Sindaco, ai componenti della Giunta Comunale e/o del Consiglio Comunale, su argomenti di

57

rilevanza generale, connotati da urgenza o particolare attualità politica locale, attinenti comunque a problematiche inerenti il territorio comunale e/o aventi influenza sullo stesso, con l'esclusione di argomenti di interesse personale e/o riguardanti persone. La richiesta di intervento deve essere correlata, oltre che dal testo della domanda che si intende porre, da una breve presentazione dell’associazione o del comitato che pone la domanda comprese le generalità del o dei referenti (nome, cognome, data e luogo di nascita, numero di telefono ed, eventualmente, indirizzo e‐mail) e deve indicare il nominativo cui è rivolta l’istanza stessa (sindaco, assessore, consigliere). Il Sindaco, l'Assessore competente per materia o il Consigliere citato, rispondono alla domanda nel tempo massimo di 5 (cinque) minuti gli interpellanti avranno a disposizione ulteriori 3 (tre) minuti per dichiararsi soddisfatti o non soddisfatti della risposta ricevuta. Crowfunding Civico: E’ una forma di fund raising (raccolta fondi) dal basso che viene utilizzata per promuovere iniziative legate all’innovazione ed il cambiamento sociale grazie alla capacità di distinguersi rispetto alle forme di finanziamento tradizionali. Si tratta di una iniziativa ancora oggi di carattere sperimentale, la quale non è indirizzata al finanziamento di progetti prettamente stabiliti dal comune ma è un progetto all’interno del quale l’amministrazione comunale assume il ruolo di facilitatore per avvicinare soggetti privati che intendano avvalersi di questo strumento. Questa attività è nata mediante la collaborazione tra diversi assessorati attinenti alle

58

Politiche del lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Politiche Sociali e Cultura della Salute. Il crowfunding civico consentirà di sperimentare modalità innovative di finanziamento di progetti di interesse pubblico; favorire la raccolta di risorse pubbliche e private per sostenere progetti ad alto impatto sociale; sostenere modalità alternative di accesso al credito e, indirettamente, offrire una leva per lo sviluppo economico; promuovere la partecipazione attiva dei cittadini aumento dell'uso sostenibile ed efficiente delle scarse risorse; attrarre industrie creative e promuovere un'economia della conoscenza; creare opportunità per i nuovi partenariati pubblico‐privato; consentire la crescita degli investimenti economici locali; Le somme reperite con il crowfunding sono vincolate al progetto ed inserite a specifica voce di bilancio. In primo luogo il comune deve aprire un bando pubblico rivolto ad imprese (profit e non profit) e organizzazioni di diverso tipo (ONG, ONLUS, APS, altre associazioni riconosciute) per la ricezione delle istanze e per ospitare l'iniziativa di crowdfunding sarà ideale l’utilizzo di una piattaforma online, utilizzata dal Comune durante la selezione dei progetti candidati e che fornirà un supporto ai "proponenti" nella fase di pubblicazione e promozione dei progetti, tramite un piano mirato di comunicazione.

59

Gli ambiti di ricaduta individuati nel bando saranno a. Città accessibile a tutti, soprattutto per i soggetti più fragili; b. Innovazioni tecnologiche per rafforzare la connettività urbana; c. Sistemi tecnologicamente avanzati di informazione sulla

mobilità;

d. Offerta culturale e attività che possono favorire il miglioramento della qualità della vita;

e. Innovazione dei servizi per la cura e la conciliazione famiglia‐lavoro;

f. Valorizzazione delle risorse che il territorio esprime per la realizzazione di servizi fondati sulla collaborazione, condivisione e reciprocità.

I progetti che raggiungeranno un ammontare di donazioni pari ad almeno 2/3 del valore complessivo, riceveranno un contributo da parte dell'Amministrazione per la restante parte non coperta, fino ad un tetto massimo stabilito dal comune nella fase organizzativa del procedimento. Lecce sharing city E’ impensabile in questo nuovo millennio una amministrazione incapace di condividere le informazioni per consentire uno sviluppo ed una crescita del territorio. Alcune modifiche dei regolamenti comunali lo consentirebbero facilmente ma prima di procedere alla modifica del regolamento comunale, o contestualmente, è necessario creare un piano di sviluppo e delle linee di indirizzo per Lecce sharing city i cui contorni devono essere stabiliti attraverso un dialogo costante tra l’amministrazione, gli

60

investitori e le imprese. In particolar modo il comune deve ricreare le condizioni adatte per lo sviluppo di queste attività elaborando la corretta cornice strategica intorno alla quale promuovere il sostegno a start up e imprese che fanno innovazione sociale. Successivamente dovrebbe partire una fase di sperimentazione fino all’approvazione finale della delibera di giunta che approva il documento di indirizzo “Lecce Sharing city” Il ruolo delle pubbliche amministrazioni risulta d’interesse per alcuni motivi fondamentali: possiedono un quantitativo di dati, gli osannati big data ma non solo, fondamentali per migliorare il servizio offerto dalle piattaforme collaborative. In altri termini, sono una miniera d’oro; dispongono solitamente di una visione d’insieme del territorio, possiedono competenze che i privati normalmente non hanno e dunque dovrebbero essere capaci di promuovere gli interessi locali, aiutandoli ad emergere; sono le entità maggiormente intitolate a promuovere quel rinnovamento normativo tanto invocato dagli esperti del settore; sono le interfacce locali dei governi centrali e dispongono delle competenze burocratiche di cui un normale cittadino sarebbe sprovvisto.

Lecce sharing city è anche: Promozione dell’innovazione: a tal proposito si suggerisce la

costruzione di un laboratorio locale per la ricerca e l’incubazione di progetti del settore collaborativo;

Fornitura di supporto agli operatori della sharing economy in materia di contratti nazionali e assicurazioni generali;

Inclusione digitale delle categorie escluse, specie la fascia degli

61

anziani, che potrebbero trarre grande beneficio dalla partecipazione alla sharing economy;

Creazione di un sistema rapido e semplice per il pagamento delle tasse, con la creazione di un calcolatore online che consenta agli operatori di avere visibilità su quanto prendere parte alla sharing economy gli costerà in termini di tasse;

Messa a disposizione di alcuni asset governativi come ad esempio edifici e strumenti ‐ il supporto nella creazione di una rappresentanza istituzionale per il settore della sharing economy che abbia le funzioni di: rappresentare il settore davanti al governo e agli enti locali;

Lobbying nelle aree di interesse delle imprese e dei consumatori; aiutare ad attrarre investimenti nel settore;

Uso del potere contrattuale collettivo: esempio nel caso della contrattazione con le assicurazioni di cui sopra;

Per quanto riguarda i settori specifici ne sottolineamo tre di particolare rilievo:

1) quelli che si occupano di condivisione di spazio e alloggi 2) quelli volti alla condivisione di asset immateriali quali tempo e

competenze 3) quelli orientati alla condivisione dei mezzi di trasporto

La Camera di Compensazione delle Liti è il “luogo” ove si valuta la possibilità di accordi transattivi e\o negoziati delle controversie tra cittadini e\o imprese e Amministrazione Comunale. Essa è uno «strumento efficace della pace sociale» a cui non può sottrarsi la

62

pubblica amministrazione. Gli obiettivi sono:

a) deflazione del contenzioso pendente b) prevenzione del contenzioso futuro c) strumento di contenimento della spesa pubblica d) strumento della pace sociale

Nell’età della risarcibilità degli interessi legittimi, la conclusione di accordi transattivi, con il ricorso alle varie figure giuridiche di deflazione del contenzioso, può rappresentare per la pubblica amministrazione «un formidabile strumento di contenimento della spesa pubblica», se utilizzato in maniera trasparente, ragionevole e leale. Non di rado le amministrazioni preferiscono pagare il doppio sulla base di un giudicato di condanna piuttosto che assumersi la responsabilità di una transazione a metà prezzo. Così come costituisce un dato altrettanto di comune esperienza che sovente si preferisce – sfruttando anche i tempi lunghi della giustizia civile – trasferire a generazioni successive di amministratori pubblici il peso di un contenzioso iniziato male per l’ente pubblico piuttosto che affrontarlo razionalmente e provvedere ad una sua tempestiva definizione conciliativa. L’ente pubblico, al pari del cittadino e delle imprese ha necessità di addivenire a una rapida composizione delle controversie sia per evitare i maggiori costi relativi al contenzioso civile o amministrativo. Il cittadino o l’impresa percepisce l’amministrazione, in caso di controversia, come un “nemico”, invece che come un ente del quale

63

costituisce parte integrante: questo strumento consentirà un incontro tra le parti, una seria considerazione delle parti di trovare una composizione degli interessi dei singoli e dell’ente senza pregiudizio per alcuno. Modalita’ operative: verrà istituita nell’ambito dell’avvocatura una sezione di legali specializzati ed esperti nella negoziazione. A questa spetterà la valutazione di componibilità stragiudiziale del contenzioso in atto, già pendente, secondo i canoni della razionalità, della logica, della convenienza e della correttezza gestionale in modo da risultare in perfetta sintonia non solo con l’interesse primario tutelato dall’Amministrazione, ma anche con quelli secondari emergenti ictu oculi nella specifica situazione presa in considerazione in sede transattiva. Contestualmente, in ogni settore comunale, verrà istituito un centro di ascolto e raccolta di informazione delle doglianze dei cittadini e\o delle imprese nei confronti dell’amministrazione comunale. Tali uffici costituiranno un filtro per le valutazioni di cui sopra che saranno sempre rimesse alla sezione dell’avvocatura di cui sopra. Sia nel primo caso che nel secondo caso, sia che l’esito della valutazione sia negativo o positivo, è previsto sempre l’incontro personale tra il cittadino, o il legale rappresentante della persona giuridica e un funzionario della amministrazione all’uopo preposto, con conoscenza della singola controversia approfondita.