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Il paziente fragile: il riconoscimento immediato per una
corretta gestione del percorso
F. BenvenutiUOC Cura e Riabilitazione delle Fragilità
USL Toscana Centro San Miniato, Pisa
Sovigliana (Vinci), 3-4 giugno 2016
Situazione biologica caratterizzata da riduzione di resistenza agli stress, provocata dal declino cumul ativo di più sistemi fisiologici e correlata con comorbili tà, disabilità, istituzionalizzazione e mortalità (Fried 2001, 2004)
Si associa a maggior rischio di deterioramento cogn itivo e di complicanze, oltre ad un’aumentata incidenza d i disabilità (Boyle 2010, Daniels 2010, British Columbia: Frailty in Older Adults 2008, Robinson 2009, 2011)
FRAGILITA ’
Aging
Genetic susceptibility
Diseases Frailty
Life style and environment
Factors associated with frailty
Harris T, 1998
Menomazioni
Limitazioni funzionali
Disabilità
Sedentarietà
Depressione, perdita di attivitàvocazionali, etc.
Sarcopenia, ridottaflessibilità articolare,
decondizionamento cardio-vascolare, osteoporosi, ecc.
Peggior cammino, tolleranza allo sforzo,
equilibrio, destrezza, ecc.
Disabilità per AADL, IADL, BADL…
Le malattie croniche hanno una via finale comune!!
LA PREVALENZA• 8.8% Studio InChianti (Cesari, 2006)• 7.9% (Cardiovascular Health Study, Fried 2001)
L’INCIDENZA• 71.8/1000 per anno (Cardiovascular Health Study, Fried 2001)
EPIDEMIOLOGIAetà ≥ 65 aa
Finalità della linea guida1) fornire gli strumenti per riconoscere le persone fragili2) dare indicazioni sui possibili interventi per prevenire la disabilità
Coordinatore dott. A. Bavazzano
Fenotipo Fragile
Perdita di peso involontaria AffaticamentoRiduzione della forza muscolareRidotta attività fisicaRiduzione della velocità del cammino
(Fragilità = ≥ 3 item presenti)
Cap
acità
funz
iona
le(R
iser
vafis
iolo
gica
)
età Buchner e Wagner, 1992
Processo disabilitante
Il problema geriatrico
Il paziente fragile al PS
Identification of Seniors At Risk(ISAR) (McCusker 2003)
Triage Risk Screening Tool(TRST) (Meldon 2003).
Fragilitàsociale
(In)stabilitàclinica
(Complessità assistenziale)
Disabilitàfisica
e/o psichica
DIMISSIONE DIFFICILEDIMISSIONE DIFFICILE
LE STRUTTURE DI SUPPORTO ALLA DIMISSIONE
Ricoveriali o residenziali• Cure sub-acute (DGR 431/2013)
– Cure intermedie tipo A
– Cure intermedie tipo B
• Cure post-acute
– Moduli temporanei in RSA (base, disabilitàmotoria, Nucleo Alzheimer)
– Reparti per lungodegenza (cod.60)
– Riabilitazione ospedaliera (cod. 56, cod. 28, cod. 75)
– Riabilitazione residenziale extraospedaliera (ex art.26)
– Moduli per pazienti con coma e stati di minima coscienza
– Hospice
Domiciliari• Assistenza Domiciliare
Integrata (ADI)
Osp. per acuti
RIO DO Cod. 56
ADI
Amb. ex art. 26
RIO DH Cod. 56
Cure Intermedie
AFA
Strutture post acute ex AUSL11
RSA LE VELE
Attenzione su:Rapida presa in carico
Mantenimento/miglioramento funzioneSemplificazione assistenziale/stabilizzazione clinica
Sostegno alla famigliaDimissione
Plateauriabilitativo
Menomazioni correggibili
RiabilitazioneOspedaliera
RiabilitazioneAmbulatoriale
Riabilitazioneresidenziale
e semresidenziale
SI
NO
Fine
NO
SI
Fine
AFAAFA
Follow-up
AggiornamentoProgetto riabilitativo
(Ausili, Gait analysis, Tossina botulinica,Neurortopedia, ecc
Valutazionespecialitica
MMGSPECIALISTI