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Il PICCOLO giornale del € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO «NO ALLA MOSCHEA, SENZA PAURA» Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel e fax 0373 30795 • email [email protected] • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it ANNO III • NUMERO 27 • SABATO 5 LUGLIO 2014 Souad Sbai, marocchina d’origini, a fianco delle donne musulmane maltrattate, ha spiegato perché bisogna opporsi di Luciano Capetti [email protected] i ricordate Corradino Mineo, l’auto- speso insieme ad altri 13 dem che avevano contestato la linea del parti- to sulle riforme? No? E, allora vi ri- cordate Corradino Mineo che si era rifiutato, tra lo scalpore dei compagni di partito, di versare la quota parte dello stipendio di par- lamentare nelle casse del Pd? Una decisione che aveva seccamente e rudimente spiegato: «Non sono un taccagno, ma il pizzo non lo voglio pagare». Da qui la decisione di non versare 25.000 euro alla causa. Ma quanto guadagna Mi- neo? Da senatore, come rileva l’Eco di Ber- gamo, in un corsivo urticante, «si intasca 5.000 euro netti al mese, più 3.500 euro di diaria, più un rimborso di 1.650 euro per le spese generali, più 2.090 di forfait da eserci- zio di mandato, più altri 2.090 da giustificare con ricevute. Il totale è di 14.330 euro». Non male, insomma. Perché, allora, far arrabbiare il Pd? Mineo ha parlato chiaro: «Per accettare la candidatura del Pd, ho la- sciato la Rai e ho dovuto rinunciare a una retribuzione più alta». Ma, allora, quanto guadagnava Mineo come direttore di Rai- news? Non l’ha svelato, purtroppo. Ha raccontato, invece, di come ha comin- ciato a fare il giornalista. «Mi ha scelto Lu- igi Pintor e il mio primo giornale è stato "il manifesto". Da Palermo, in redazione a Ro- ma, e, quando già volevo andare via, proprio Pintor, credo con affetto, mi disse: “Tu che ti piacciono gli operai, vai a Torino e rac- conta la fabbrica!”. Correva l'anno 1974» E ancora: «A Torino, nel febbraio del '78, sono entrato in Rai. Ero, allora, l'unico gior- nalista disoccupato del Piemonte e della Valle d'Aosta e in Rai qualcuno aveva fretta di assumere un giornalista democristiano e uno liberale. Il terzo, disoccupato e “comu- nista”». Era lui. Infine:.. «Fu Sandro Curzi a chiamarmi al Tg3 appena nominato diret- tore. Credo che sia stata la sua grande ami- ca Miriam Mafai a segnalargli quel giorna- lista…». Se così stanno le cose, tra tanti “compagni” giornalisti, quegli operai della Fiat che nel 1974 piacevano così tanto a Mi- neo, forse erano gli unici veri comunisti. ebbo onestamente dire (come sem- pre), di essere rimasto spiacevol- mente sorpreso nel leggere l'inter- vista rilasciata la scorsa settimana dall'assessore Piloni, riguardante colpe e nefandezze compiute dalla passata ammi- nistrazione e dagli imprenditori locali, ri- guardante la viabilità cittadina, in partico- lare in merito alla famosa tangenzialina bypassante la zona industriale ex Olivetti e Pip. Fanno a gara, a livello di Palazzo, a scaricare a turno, ovviamente sempre sugli altri, le loro debolezze (eufemismo) abba- stanza evidenti dal punto di vista ammini- strativo e politico. Quindi, in buona sostanza, i passati am- ministratori non sapevano amministrare, i “padroni” non sanno dirigere le aziende, i commercianti poi, se litigano tra di loro cosa può farci l'attuale amministrazione? Non certamente “saltini” di gioia. Lo spaccato della nostra società che ne vien fuori per loro è sempre e comunque positi- vo. Vivono la comunità in modo surreale, con un disincanto e un distacco partecipa- to che mi lascia un tantino perplesso. Se serviva una piccola conferma, è puntual- mente arrivata dall'intervista succitata. La tangenzialina? Un sogno. Chiunque solo osa accennarne l'importanza, mal l'incol- ga. Vuoi mettere un ponte strallato tra cie- lo a terra? Intanto la gente sfrutta il sottopassaggio ed è contenta. Basta code, minuti e minuti buttati via, incazzature varie, basta impre- cazioni da... portuali. Vivete tranquilla- mente i vostri sogni, noi la nostra dura realtà: fatta di disagi, di problemi quoti- diani contingenti, di faticosissimi equilibri che affliggono famiglie e giovani, anziani e cassintegrati. Certo, fortunatamente per loro, c'è chi pensa alle vacanze, ai viaggi, al meritato riposo. Noi, nel nostro piccolo, ci accontentiamo del sottopasso di Via In- dipendenza. Sentire il motore dei veicoli attraversare velocemente, è musica per le nostre orecchie. Certo, ci accontentiamo di poco. Ma per l'assessore Piloni, che se ne intende, dovrebbe suonargli familiare. V D Mineo e i vecchi operai comunisti La culpa lè na bèla spusa A PAGINA 9 SEL E SINDACO: NUOVE INDAGINI SUL CASO INZOLI IL PUNTO DI VISTA/1 IL PUNTO DI VISTA/2 PERCHÉ NESSUN BANDO PER BEPPE RIBOLI? PILONI: «NON CI ERA VENUTO IN MENTE» A PAGINA 10 Questa frase è del 1920, ma sembra scritta oggi IL PUNTO DI VISTA/3 uesta frase è della filosofa russo-ameri- cana Ayan Rand (ebrea fuggita dalla ri- voluzione russa, che arrivò negli Stati Uniti nella metà del decennio 1920-30). Sembra scritta oggi. Ve la propongo: «Quando ti rendi conto che, per produrre, è ne- cessario ottenere il consenso di coloro che non producono nulla; quando hai la prova che il dena- ro fluisce a coloro che non commerciano con mer- ci, ma con favori; quando capisci che molti si arricchiscono con la corruzione e l’influenza, più che di lavoro, e che le leggi non ci proteggono da loro, ma, al contrario, essi sono protetti dalle leggi; quando ti rendi conto che la corruzione è compen- sata, e l’onestà diventa auto-sacrificio; allora puoi affermare, senza paura di sbagliarti, che la tua so- cietà è condannata». Q di Antonio Cella • [email protected] di Salvatore Vetere [email protected] L’onorevole Franco Bordo Il sindaco Stefania Bonaldi

Il Piccolo del Cremasco

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5 luglio 2014

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Il PICCOLO giornale del

€ 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

«NO ALLA MOSCHEA, SENZA PAURA»

Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel e fax 0373 30795 • email [email protected] • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona

Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] • Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

ANNO III • NUMERO 27 • SABATO 5 LUGLIO 2014

Souad Sbai, marocchina d’origini, a fianco delle donne musulmane maltrattate, ha spiegato perché bisogna opporsi

Carlo Malvezzi Agostino Alloni

di Luciano [email protected]

i ricordate Corradino Mineo, l’auto-speso insieme ad altri 13 dem che avevano contestato la linea del parti-to sulle riforme? No? E, allora vi ri-

cordate Corradino Mineo che si era rifiutato, tra lo scalpore dei compagni di partito, di versare la quota parte dello stipendio di par-lamentare nelle casse del Pd? Una decisione che aveva seccamente e rudimente spiegato: «Non sono un taccagno, ma il pizzo non lo voglio pagare».

Da qui la decisione di non versare 25.000 euro alla causa. Ma quanto guadagna Mi-neo? Da senatore, come rileva l’Eco di Ber-gamo, in un corsivo urticante, «si intasca 5.000 euro netti al mese, più 3.500 euro di diaria, più un rimborso di 1.650 euro per le spese generali, più 2.090 di forfait da eserci-zio di mandato, più altri 2.090 da giustificare con ricevute. Il totale è di 14.330 euro».

Non male, insomma. Perché, allora, far arrabbiare il Pd? Mineo ha parlato chiaro: «Per accettare la candidatura del Pd, ho la-sciato la Rai e ho dovuto rinunciare a una retribuzione più alta». Ma, allora, quanto guadagnava Mineo come direttore di Rai-news? Non l’ha svelato, purtroppo.

Ha raccontato, invece, di come ha comin-ciato a fare il giornalista. «Mi ha scelto Lu-igi Pintor e il mio primo giornale è stato "il manifesto". Da Palermo, in redazione a Ro-ma, e, quando già volevo andare via, proprio Pintor, credo con affetto, mi disse: “Tu che ti piacciono gli operai, vai a Torino e rac-conta la fabbrica!”. Correva l'anno 1974»

E ancora: «A Torino, nel febbraio del '78, sono entrato in Rai. Ero, allora, l'unico gior-nalista disoccupato del Piemonte e della Valle d'Aosta e in Rai qualcuno aveva fretta di assumere un giornalista democristiano e uno liberale. Il terzo, disoccupato e “comu-nista”». Era lui. Infine:.. «Fu Sandro Curzi a chiamarmi al Tg3 appena nominato diret-tore. Credo che sia stata la sua grande ami-ca Miriam Mafai a segnalargli quel giorna-lista…». Se così stanno le cose, tra tanti “compagni” giornalisti, quegli operai della Fiat che nel 1974 piacevano così tanto a Mi-neo, forse erano gli unici veri comunisti.

ebbo onestamente dire (come sem-pre), di essere rimasto spiacevol-mente sorpreso nel leggere l'inter-vista rilasciata la scorsa settimana

dall'assessore Piloni, riguardante colpe e nefandezze compiute dalla passata ammi-nistrazione e dagli imprenditori locali, ri-guardante la viabilità cittadina, in partico-lare in merito alla famosa tangenzialina bypassante la zona industriale ex Olivetti e Pip. Fanno a gara, a livello di Palazzo, a scaricare a turno, ovviamente sempre sugli altri, le loro debolezze (eufemismo) abba-stanza evidenti dal punto di vista ammini-strativo e politico.

Quindi, in buona sostanza, i passati am-ministratori non sapevano amministrare, i “padroni” non sanno dirigere le aziende, i commercianti poi, se litigano tra di loro cosa può farci l'attuale amministrazione? Non certamente “saltini” di gioia. Lo spaccato della nostra società che ne vien fuori per loro è sempre e comunque positi-vo. Vivono la comunità in modo surreale, con un disincanto e un distacco partecipa-to che mi lascia un tantino perplesso. Se serviva una piccola conferma, è puntual-mente arrivata dall'intervista succitata. La tangenzialina? Un sogno. Chiunque solo osa accennarne l'importanza, mal l'incol-ga. Vuoi mettere un ponte strallato tra cie-lo a terra?

Intanto la gente sfrutta il sottopassaggio ed è contenta. Basta code, minuti e minuti buttati via, incazzature varie, basta impre-cazioni da... portuali. Vivete tranquilla-mente i vostri sogni, noi la nostra dura realtà: fatta di disagi, di problemi quoti-diani contingenti, di faticosissimi equilibri che affliggono famiglie e giovani, anziani e cassintegrati. Certo, fortunatamente per loro, c'è chi pensa alle vacanze, ai viaggi, al meritato riposo. Noi, nel nostro piccolo, ci accontentiamo del sottopasso di Via In-dipendenza. Sentire il motore dei veicoli attraversare velocemente, è musica per le nostre orecchie. Certo, ci accontentiamo di poco. Ma per l'assessore Piloni, che se ne intende, dovrebbe suonargli familiare.

V D

Mineo e i vecchioperai comunisti

La culpa lè na bèla spusa

A PAGINA 9

SEL E SINDACO: NUOVEINDAGINI SUL CASO INZOLI

IL PUNTO DI VISTA/1 IL PUNTO DI VISTA/2

PERCHÉ NESSUN BANDO PER BEPPE RIBOLI?PILONI: «NON CI ERA VENUTO IN MENTE» A PAGINA 10

Questa frase è del 1920, ma sembra scritta oggiIL PUNTO DI VISTA/3

uesta frase è della filosofa russo-ameri-cana Ayan Rand (ebrea fuggita dalla ri-voluzione russa, che arrivò negli Stati Uniti nella metà del decennio 1920-30).

Sembra scritta oggi. Ve la propongo:«Quando ti rendi conto che, per produrre, è ne-

cessario ottenere il consenso di coloro che non producono nulla; quando hai la prova che il dena-ro fluisce a coloro che non commerciano con mer-

ci, ma con favori; quando capisci che molti si arricchiscono con la corruzione e l’influenza, più che di lavoro, e che le leggi non ci proteggono da loro, ma, al contrario, essi sono protetti dalle leggi; quando ti rendi conto che la corruzione è compen-sata, e l’onestà diventa auto-sacrificio; allora puoi affermare, senza paura di sbagliarti, che la tua so-cietà è condannata».

Q

di Antonio Cella • [email protected]

di Salvatore [email protected]

L’onorevole Franco Bordo Il sindaco Stefania Bonaldi

Un vertice in Prefettura a Cremona sui conti-nui disservizi che si sono accumulati in questi giorni sulla linea Mantova-Cremona-Milano: do-po le numerose segnalazioni da parte delle as-sociazioni di pendolari, lunedì 7 luglio, alle 11, si riuniranno tutti i soggetti, istituzionali e non, inte-ressati da questo annoso problema. Per l’ammi-nistrazione comunale di Cremona, che da diver-si giorni ha avviato un percorso che prevede la condivisione e il coinvolgimento di tutti i sogget-ti interessati, sarà presente l’assessore al Terri-torio e alla Salute con delega alla Mobilità Ales-sia Manfredini. E’ l’ennesimo momento di con-fronto sul tema, dopo l’incontro del 24 giugno scorso, avvenuto in Regione a Milano, tra il sin-daco Gianluca Galimberti e i consiglieri regiona-li eletti nel nostro territorio, e in attesa del con-fronto con i sindaci di Lodi, Mantova, Brescia e Piacenza, con i quali sono già stati presi i primi contatti. «L’Amministrazione – fa sapere il Co-mune – conferma la ferma volontà di essere in prima linea per migliorare la vita dei pendolari cremonesi partecipando attivamente a tutte le iniziative messe in campo su questo fronte, atti-vando ogni canale che possa contribuire ad arri-vare ad una soluzione, portando inoltre proposte concrete nelle sedi istituzionali preposte».

Lunedì alle 11 verticein Prefettura per fare

il punto della situazione

di Laura Bosio

a situazione drammatica del trasporto ferroviario della tratta Mantova-Cremona-Milano emerge dai dati sulla media dei ritardi verificati

dal sito Tarda treno, che calcola la si-tuazione delle principali tratte lombar-de. Per i primi giorni del mese di lu-glio, infatti, è proprio su questa tratta uno dei peggiori ritardatari: il 2655 che da Milano va a Mantova accumula in-fatti 24 minuti medi di ritardo nei primi giorni di luglio. Anche i treni che fer-mano a Cremona, provenienti da Mantova, Milano e Codogno, hanno ritardi medi piuttosto elevati: dai 9 ai 14 minuti. Più in generale, lungo la tratta, si calcolano ritardi che vanno dai 2 ai 25 minuti.

Per il mese di giugno invece uno dei convogli che ha totalizzato il mag-gior ritardo (al terzo posto nella classi-fica regionale) è il 10479, da Milano per Cremona, con un ritardo medio in tutto il mese di 12 minuti.

E' l'ennesima riprova di una situa-zione che si trascina ormai da troppo tempo ma che negli ultimi mesi sem-bra essersi acutizzata. Lo confermano anche i racconti di alcuni pendolari, che in questi mesi hanno subito nu-merose disavventure viaggiando tra Cremona e Milano. E' il caso di Ma-nuele, 39enne. «Faccio il pendolare da 10 anni e ogni mese acquisto un ab-bonamento che mi da diritto di viag-giare in piedi, soprattutto da quando hanno messo questi cosiddetti "vival-to", che non hanno posti sufficienti e soprattutto non hanno degli spazi adeguati per chi porta con sè delle valige, che spesso vengono ammuc-chiate nei corridoi, rendendo la situa-zione invivibile. Ogni mattina prendere

il treno è un po' come fare un corso di sopravvivenza».

Le soppressioni dei treni da Cre-mona per Codogno e viceversa, che si sono susseguite in questi ultimi giorni, poi, hanno creato non pochi problemi. «Una volta a settimana almeno devo recarmi a Roma in treno, e per pren-dere la coincidenza devo prendere necessariamente il Codogno delle 8.30 - racconta Stefano, 43 anni -. Peccato che sia già accaduto due volte che lo sopprimessero, senza dare indicazioni chiare su eventuali alternative. Così mi è toccato prende-re il treno successivo, alle 9.30, che ovviamente era in ritardo. Risultato? Ho perso la Freccia per Roma, e ho dovuto aspettare quella successiva, accumulando ritardi sui miei appunta-menti di lavoro».

Il ritardo è il leit motiv dei pendolari cremonesi. «La vita su questa linea è

un inferno: non sai quando parti, non hai idea di quando arriverai - spiega Sergio -. Quando alla sera sei stanco morto e non vedi l'ora di sederti sul divano, ti ritrovi invece seduto su uno scomodissimo sedile di treno, che non sai mai per che ora ti porterà a casa. Qualche settimana fa siamo tornati con un'ora di ritardo. Siamo arrivati in stazione alle 21.20 e ora che ho preso l'auto e sono tornato a casa erano le 22. Una serata buttata via».

«Purtroppo i ritardi continui mi cre-ano non pochi problemi al lavoro, per quanto il capo sia comprensivo - spiega Mario -. In una settimana mi capita almeno due o tre volte di arri-vare in ritardo. Così devo perdere ore di permesso, oppure restare delle mezz'ore in più la sera; in questo mo-do, però, esco più tardi e devo pren-dere il treno successivo, arrivando a casa tardissimo».

I problemi non sono solo i ritardi: ma nche di tipo tecnico: dall'aria con-dizionata che non funziona in estate a vagoni-frigorifero in inverno; per non parlare della pulizia dei convogli. «Purtroppo sui treni c'è anche una questione di mancanza di civiltà: la gente non ha il minimo rispetto per gli spazi condivisi - racconta Emma -. D'altro canto, se nessuno pulisce, lo sporco si accumula. Su certi sedili mi fa schifo sedermi. Per non parlare dei posacenere pieni di spazzatura che nessuno toglie».

Come dicevamo, anche le condi-zioni climatiche lasciano a desiderare: i guasti agli impianti di condiziona-mento sono all'ordine del giorno. «Ci sono giornate in cui i vagoni sembra-no dei forni e quelli con aria condizio-nata funzionante quando arrivano a Cremona sono sempre già pieni» rac-conta Matteo.

L

Secondo la rilevazione del sito Tarda treno, i convogli della nostra linea risultano tra i peggiori nei mesi di giugno e luglio

Treni, ritardi da record per la città

Alcune testimonianze di pendolari: sovraffollamento, pulizia e condizionatori rotti

CREMONASono in fase di recapito gli avvisi di paga-

mento della Tari (Tassa Rifi uti) 2014 con l’im-porto di quanto dovuto per l’anno corrente. L’importo della Tari è stato calcolato sulla base

delle tariffe applicate dal Comune di Cremona, della superfi cie dichiarata e, per le utenze do-mestiche, del numero di persone che risiedo-no nell’immobile.

COMUNE DI CREMONA Sono in fase di recapitogli avvisi di pagamento Tari

di Laura Bosio

a 1° Luglio, per i nego-zianti, gli artigiani e i pro-fessionisti è fatto l’obbli-go accettare i pagamenti tramite Pos. La soglia dei

pagamenti possibili in contanti è via via diminuita, fino all'attuale livello dei 2.500, ma le normative spingo-no all’utilizzo della moneta elettro-nica anche per i piccoli acquisti.

Si tratta di una rivoluzione nel modo di utilizzare il denaro e di ge-stire il proprio budget. «Oggi la gen-te si sta abituando ad utilizzare la tecnologia sotto svariate forme, compresa quella che consente di effettuare pagamenti senza l'utilizzo di denaro contante: dal bancomat, alla carta di credito, fino ai più re-centi sistemi contactless» spiega Mariarosa Borroni, docente di economia degli intermediari e dei mercati finanziari presso l'università Cattolica di Piacenza.

Quali sono gli elementi di que-sto cambiamento?

«Da un lato sicuramente vi sono importanti costi da sostenere, da parte delle aziende, per l'adegua-mento tecnologico necessario per far fronte a questi scenari. Dall'altro lato, per i clienti circolare senza aver contanti è un vantaggio indubbio».

E se guardiamo ai possibili sce-nari futuri?

«Stiamo andando verso lo svilup-po di una nuova tecnologia, che rende ancora più user friendly l'uti-lizzo di strumenti che originaria-mente erano nati con tutt'altro sco-po, come ad esempio il telefonino. Con uno smartphone oggi si può fare qualsiasi cosa e il fatto che la stessa tecnologia possa essere uti-lizzata per i più svariati campi ne facilita la diffusione. Pensiamo solo ai nostri giovani e all'utilizzo smo-dato che fanno degli smartphone: per loro sarà semplice entrare nell'ottica di utilizzarlo anche per acquistare le cose che servono nel loro quotidiano».

Quali sono i vantaggi?«Sicuramente il vantaggio mag-

giore lo abbiamo in termini di sicu-rezza. Pensiamo anche solo a quan-to ci può mettere al sicuro da furti e scippi il fatto di non dover girare con il portafogli pieno di soldi. Senza contare che gli strumenti elettronici per il pagamento possono essere bloccati, cosa che invece non è possibile fare per il contante.

E' vero che per i commercianti e per le aziende ha un costo iniziale e di mantenimento notevole, tuttavia l'utilizzo del borsellino elettronico a lungo andare diventa un vantaggio anche per loro. Innanzitutto perché non pone un limite alla possibilità di spesa, nei limiti di quando può spendere il consumatore. Faccio un esempio: se esco di casa con 50 euro nel portafogli e li spendo, nel

caso io trovassi qualcosa d'altro che mi piace non lo comprerei per mancanza di disponibilità economi-che. Con il borsellino elettronico, questo problema si annulla, in quanto il consumatore non è vinco-lato dal quantitativo di soldi che porta con sé

Inoltre anche gli esercenti vengo-no avvantaggiati da questi sistemi di pagamento: meno contanti in cassa significa anche meno rischio di furti.

E' emblematico che sia stata scelta l'Africa, un Paese che tecno-logicamente è molto più arretrato di noi, come progetto pilota per il lan-cio dello smartphone come borselli-no elettronico».

Tuttavia la moneta elettronica comporterà anche dei rischi...

“Sono i rischi della tecnologia.

Chi gestisce questi strumenti ha senza dubbio costi molto alti per la sicurezza. Purtroppo sono ancora molte, oggi, le persone che cadono nella rete di personaggi loschi che utilizzano la rete per truffare le per-sone. Un aspetto negativo è la mar-ginalizzazione di alcune fasce della popolazione, ossia le persone più anziane. E' vero che alcune non hanno problemi ad utilizzare gli stru-menti informatici, ma ve ne sono altre che fanno fatica.

Secondo lei andremo incontro alla scomparsa della moneta car-tacea?

«Ritengo di no. Anche perché abbiamo avuto già più di una prova del fatto che la tecnologia non è sempre affidabile. Bisogna mante-nere un'alternativa, qualora vi fos-sero problemi o eventi imprevisti».

D

Dal 1 luglio è scattato l’obbligo per commercianti, aziende e professionisti, di accettare i pagamenti tramite Pos per importi superiori ai 30 euro

Denaro sempre più virtuale

Mariarosa Borroni (Università Cattolica):

«Un sistema con molti vantaggi per la sicurezza»

COME FUNZIONAIl mancato rispetto

della normativa non comporta sanzioni

L'obbligo di accettare pagamenti tramite Pos, per artigiani, negozianti e professionisti, dipende da normativa voluta per assicurare la piena tracciabilità dei pagamenti, e quindi di-sporre di uno strumento in più nella lotta all’evasione, come stabilito dal Decreto cre-scita bis. Si tratta del sistema già ampiamente diffuso soprattutto nel settore del commercio, che consente il trasferimento di denaro diret-tamente dal conto del cliente a quello dell’esercente o del fornitore senza che si ve-rifichi passaggio di contante. E' necessario fare chiarezza su tale normativa, che per ora ha creato non poca confusione.

Innanzitutto è bene sapere che l’obbligo scatta quando la spesa per beni e servizi su-pera la soglia dei 30 euro. In un primo tempo la norma interessava solo i soggetti che fattu-ravano più di 200mila euro l’anno. Poi la pro-roga al 30 giugno ha fatto cadere questa pre-scrizione e da domani tutti devono dotarsi di Pos. Tuttavia il non rispetto della normativa, da parte dell'azienda, non comporta alcuna sanzione, almeno per ora.

Chiarezza va fatta anche per i consumatori: se il professionista è sprovvisto di Pos, non significa che il consumatore sia esentato dal pagamento del corrispettivo. L'assenza di sanzioni, naturalmente, vale anche per il clien-te che non possiede il bancomat o la carta di credito. Tra l'altro sono sempre più frequenti i dispositivi che permettono agli artigiani di potersi far pagare con Pos direttamente al domicilio del cliente: i vari operatori telefonici e molti gruppi bancari stanno offrendo sul mercato una serie di soluzioni tecniche molto innovative che consentono ad esempio di sfruttare il proprio smartphone o tablet colle-gato ad uno speciale lettore di carte.

Cronaca Sabato 5 Luglio 2014 3

Decisamente scontenti per il prov-vedimento i commercianti, che devono sostenere i costi della strumentazione necessaria al Pos.

Secondo uno studio di Confeser-centi, l'obbligo di accettazione di pa-gamenti via bancomat e carte di credi-to (che entra in vigore dal 30 giugno) graverà sulle imprese per circa 5 miliar-di l'anno, tra costi di esercizio e com-missioni. Sempre secondo Confeser-centi, la novità rischia anche di essere inutile: la grande maggioranza degli italiani (il 69%) non ha intenzione di cambiare le proprie abitudini di paga-mento. Secondo uno studio realizzato con Swg - la confederazione che uni-sce Pmi di commercio, turismo, servizi - gli imprenditori si troveranno a soste-nere aggravi di circa 1.700 euro l'anno

ciascuno per canoni, commissioni, co-sti di installazione e di utilizzo di una nuova postazione Pos per una Pmi "media" che realizzi 50mila euro di transazioni elettroniche ogni l'anno. Per l'esattezza i costi di esercizio sa-ranno di 1.032 euro (compresi il Pos e la linea telefonica) quelli per le com-missioni di 650 euro. "Una 'tassa' su-periore per esborso - afferma la Confe-sercenti - al gettito dell'addizionale comunale dell'Irpef, e che rischia di mettere in difficoltà le imprese proprio nel momento in cui si vedono i primi barlumi di ripresa".

«Si tratta di costi importanti, che in-cidono in modo pesante sul bilancio di un piccolo negozio, soprattutto in un periodo di crisi some questo - eviden-zia il direttore di Confesercenti Cremo-na, Giorgio Bonoli -. Come se non ba-stasse, hanno avviato questa normati-va nel periodo peggiore, quando abbia-mo scadenze impegnative, come la Tari. Ritengo che qualora si inseriscano degli obblighi, si debba anche fare in modo che essi siano sostenibili per chi dovrà rispettarli, magari attraverso convenzioni apposite stipulate con gli istituti di credito per consentire la ge-stione del Pos a prezzi molto più bassi.

Inoltre questa normativa non tiene conto del consumatore più anziano, che avrà grossi problemi ad abituarsi a questo sistema di pagamento».

Commercianti: costi troppo altiConfesercenti ha calcolato che questa normativa comporterà aggravi di circa 1.700 euro annui per le imprese. Bonoli: «Dovevano rendere questo obbligo più sostenibile»

di Laura Bosio

Non si può attendere oltre per la realizzazione del terzo ponte: una chiara posizione espressa dalle aziende cre-monesi, dopo che, da lunedì

scorso, il ponte in ferro sul Po è stato chiuso al traffico pesante, "a causa di gravi problemi strutturali". Una decisione presa unilateralmente dal-le amministrazioni piacentine (Co-mune di Castelvetro e Provincia di Piacenza), che impatta pesantemen-te sul commercio cremonese. A lan-ciare l'allarme è la Cna di Cremona, che ha calcolato un danno economi-co per le aziende cremonesi di circa un milione di euro al mese (calcolan-do un costo di 50 euro al giorno per ogni automezzo). «Ci sembra assur-do che il Comune di Piacenza sia così irremovibile sulla sua decisione - afferma Adriano Bruneri, presiden-te della Fita Cna -. E' giusto che la sicurezza sia uno degli obiettivi pri-mari, ma in questo caso siamo di fronte a una situazione controversa. Non si capisce infatti perché abbia-no vietato il transito ai mezzi pesanti, ma non a pullman e autobus». Intan-to dalle istituzioni nessuno fa sapere nulla, anche se per lunedì mattina i vertici dell'associazione sono con-vocati in Comune.

Il vero problema resta la totale assenza di una programmazione ri-spetto a una situazione che si trasci-na da tempo. «Sono oltre 15 anni che chiediamo si prendano misure di prevenzione, dal momento che i pro-blemi di questa struttura non sono una novità. Se non si mettono dei li-miti alla velocità, dei dissuasori, degli autovelox, il problema delle vibrazio-ni che rovinano la struttura non sarà mai risolto» continua Bruneri, che lancia una provocazione: «L'onestà intellettuale vorrebbe che al prossi-mo guasto che si verifica nonostante la limitazione attuale il ponte venga chiuso a tutto il traffico. Se così non

accadesse, significa che c'è qualco-sa che non torna».

Urge trovare una soluzione: il ter-zo ponte, di cui tanto si è parlato ma ben poco si è fatto, diventa una ne-cessità impellente. «Abbiamo più volte espresso la nostra contrarietà alla chiusura del ponte almeno fino alla costruzione della nuova infra-struttura di attraversamento proget-tata più nota come “terzo ponte”. Non viene proposta alcuna alternati-va valida alle imprese ma, semplice-mente si assumono atteggiamenti dettati da interessi a senso unico come se le autorità Cremonesi ed i cittadini Cremonesi non siano tocca-ti dai problemi di sicurezza e di sal-vaguardia della salute. E' assurdo che in 20 chilometri non esistano al-ternative a questo ponte ammalora-to. A questo punto, la nuova infra-

struttura diventa un'esigenza non può prorogabile, perché non si può bloccare l'economia di un territorio in questo modo. Abbiamo imprese confinanti, che lavorano da sponda a sponda, e che devono fare 20 chilo-metri per attraversare il fiume. Non è sostenibile».

Il progetto legato alla grande infra-struttura, che dovrebbe mettere in collegamento il territorio cremonese e quello piacentino nella zona di Spi-nadesco e che consentirebbe un passaggio alternativo al vecchio ponte in ferro, non è certo abbando-nato, come evidenzia Francesco Acerbi, direttore di Autostrade Cen-tropadane «Sono tutti pronti a dare ascolto a chi è contrario al terzo ponte, poi però ci si rende conto che il ponte storico ha dei limiti». Le lun-gaggini sono dovute sostanzialmen-

te ai ritardi sul bando di gara per la concessione della gestione di A21. «Il progetto del terzo ponte non è stato abbandonato. E' contenuto nel Piano finanziario, per cui la società concessionaria che vincerà il bando dovrà mettere in pratica il progetto. C'è anche una seconda ipotesi: po-trebbe essere la stessa Centropada-ne a realizzarlo, qualora il contenzio-so in atto con lo Stato porti ad una proroga della concessione.

Abbiamo infatti un credito nei confronti dello Stato pari a 300 milio-ni di euro. Ora devono decidere se pagare la somma o restituirla in anni di concessione. Sarà sulla base di queste decisioni che si farà chiarez-za sul soggetto che dovrà realizzare il ponte. La cosa certa è che l'infra-struttura, fondamentale per il territo-rio, verrà costruita».

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Cna lancia l’allarme, dopo la chiusura ai mezzi pesanti del collegamento tra Cremona e Castelvetro Piacentino. Bruneri: «Si faccia qualcosa»

Ponte di ferro vetusto, quale alternativa?Acerbi: «C’è ancora il progetto del terzo ponte: è nel piano finanziario e verrà realizzato da chi otterrà la concessione»

CronacaSabato 5 Luglio 20144

LA VICENDA

Stop decisodalla Provincia

di PiacenzaLo stop al transito dei veicoli pesanti sul pon-

te di Po è arrivato nei giorni scorsi sotto forma di un'ordinanza firmata dalla Provincia di Piacenza, e diventerà operativo a partire dal 14 luglio 2014, restando tale fino al 13 settembre 2015 (ma con possibilità di proroga). Il divieto vale per gli auto-veicoli aventi massa a pieno carico superiore a 20 tonnellate. Potranno quindi transitare sull'in-frastruttura solo le autovetture e i bus di linea. A darne l'annuncio, il presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi.

«Rispetto al precedente provvedimento, en-trato in vigore nel 2012, sarà quindi interdetta la circolazione anche ai mezzi vuoti con massa a pieno carico superiore a venti tonnellate» ha evidenziato. Il provvedimento si è reso necessa-rio a causa delle condizioni del ponte. Il ponte viene oggi percorso giornalmente da un notevo-le volume di traffico veicolare con un traffico giornaliero medio di oltre 22mila veicoli con pun-te sino a 24mila. «Per quanto riguarda la velocità – ha continuato Trespidi - con un traffico giorna-liero medio transitante sul ponte di oltre 22.700 mezzi, si è potuto riscontrare che ben il 50% dei mezzi eccedeva il limite di velocità ed in partico-lare per il 65% entro i 10 chilometri orari, per il 33% tra i 10 ed i 40 chilometri orari e per il re-stante 2% oltre i 40 chilometri orari. La velocità eccessiva abbinata al carico comporta sul ponte delle intollerabili deformazioni dei traversi della via di corsa in corrispondenza degli appoggi: tale situazione ha reso necessaria la posa in opera di baggioli (piccole pile metalliche appog-giate al pulvino) con funzione di puntelli al fine di contenerne la deformabilità. Tutto questo ha portato quindi alla decisione di vietare il transito ai mezzi pesanti”.

Infine, a seguito di un sopralluogo, l'Ammini-strazione provinciale ha deciso di mettere inoltre a disposizione 600mila euro per il rifacimento parziale della sovrastruttura viabile e il ripristino di elementi metallici.

Adriano Bruneri

Francesco Acerbi

di Laura Bosio

dati sulla disoccupazione dise-gnano uno scenario drammatico ormai da diversi mesi, se non an-ni, ma il peggio potrebbe arrivare proprio ora. La terza proroga del

2014 dell'Accordo quadro lombardo sugli ammortizzatori sociali in deroga, con scadenza al 31 agosto, preoccupa molto la Cgil lombarda, che rileva come la situazione degli ammortizzatori so-ciali in deroga stia diventando sempre più precaria, generando grande incer-tezza tra gli imprenditori che, vista la situazione, sono tentati di procedere ai licenziamenti. Ad evidenziare i rischi è Elena Lattuada, recentemente eletta alla carica di nuova segretaria regionale della Cgil. «Ci preoccupa questa preca-rietà, così come le dichiarazioni recen-temente rilasciate dal Governo in meri-to alla necessità di cambiare le regole, anziché rifinanziare gli ammortizzatori sociali. In queste ore ci arrivano conti-nue segnalazioni di aziende che, nel caso la cassa integrazione non venisse più finanziata, hanno intenzione di met-tere in atto dei licenziamenti».

La situazione è così grave?«Da tempo stiano lanciando degli al-

larmi, che però vengono ignorati da tutti. Ora siamo al limite. Come se non bastasse attualmente stanno finanzian-do ancora la fine del 2013, mentre per il 2014 non si sa nulla di preciso. Se salta il sistema degli ammortizzatori sociali, il numero di persone che rischia di resta-re senza lavoro è davvero grande. Sarà uno stillicidio graduale, che vedremo man mano che scadono le casse in deroga. E comunque già adesso vi so-no lavoratori che attendono di percepi-re la cassa integrazione dalla fine del 2013 e si trovano in condizioni di diffi-coltà. Tanto che in Lombardia si era fatto un accordo con le banche affinché anticipassero l'importo della cassa.

In tutto questo, il Governo si dice convinto che si possa fare a meno degli ammortizzatori sociali in deroga. Anzi,

le intenzioni espresse vanno nella dire-zione più sbagliata: si riducono i periodi e le durate degli ammortizzatori sociali in deroga, si riduce la platea dei benefi-ciari attraverso l'innalzamento dei re-quisiti individuali di anzianità contributi-va, si escludono alcune tipologie di aziende. Ma soprattutto, sono preoccu-panti le dichiarazioni del Ministro circa la mancanza di fondi per questi ammor-tizzatori.

Quando si renderanno conto che potremmo rischiare una vera e propria rivolta da parte della gente, forse sarà troppo tardi».

Di momenti di tensione come que-sto ve ne sono stati altri, in passato. Stavolta è diverso?

«Una proroga così breve non si era mai vista e questo ci crea forte preoccu-pazione. Ci hanno sempre accusati di gridare "al lupo al lupo", ma i problemi ci sono e sono sotto gli occhi di tutti».

La famosa luce in fondo al tunnel di cui hanno parlato gli economisti non è reale, allora?

«Purtroppo, per ora no. Vorrei anche dire che se non si vede la fine della crisi in una regione come la Lombardia, che è quella che rappresenta il motore trai-nante del Paese per la sua forte valenza produttiva, figuriamoci cosa sta succe-dendo altrove. Purtroppo se non riu-sciamo a far ripartire gli investimenti, non ci sono molte speranze. Per ora non ci resta che aggrapparci alle di-chiarazioni del premier Renzi sull'allen-tamento del patto di stabilità: attual-mente è l'unica risorsa che abbiamo per tirare avanti ancora un po'».

Premesso che non esiste la ricetta miracolosa contro la crisi, cosa si può fare ancora?

«In Italia è mancato un serio piano per far ripartire gli investimenti, attra-verso una richiesta esplicita al sistema

delle imprese. Bisogna inoltre restituire agli enti pubblici la possibilità di utiliz-zare le risorse che hanno ma che ora sono bloccate dal patto di stabilità. Non si può parlare solo di finanziamento degli ammortizzatori sociali, bisogna parlare di lavoro e di sviluppo. Serve un impegno forte da parte delle sigle sin-dacali, sia in Regione che al Governo, affinché chi ci governa recepisca quali sono i problemi reali».

Lei è stata nominata da poco se-gretaria regionale della Cgil Lombar-dia: in quale direzione andrà ora il sindacato?

«In primo piano ci sarà senza dubbio l’iniziativa in difesa dell’occupazione, l’unità sindacale, i rapporti con la Re-gione. Tutto nel segno del rinnovamen-to nella continuità con la passata espe-rienza della direzione della struttura re-gionale lombarda. Il rapporto con le istituzioni in primo piano, ma portando avanti soluzioni concordate e momenti di confronto. Fondamentale anche il tema dell'iniziativa unitaria, per il quale abbiamo avviato delle piattaforme di lavoro con gli altri sindacati, Cisl e Uil, lavorando insieme per cercare tutte le possibili soluzioni a questa crisi».

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Proroga di soli due mesi per gli ammortizzatori in deroga. La Cgil lancia l’allarme: «Si rischiano licenziamenti»

Elena Lattuada (segretaria Cgil Lombardia): «Il numero di persone che rischia di restare senza lavoro è davvero grande»

«Il Governo deve rifinanziare la cassa»

Elena Lattuada

Cronaca Sabato 5 Luglio 20145

Querela in arrivo per il quotidia-no cremonese La Provincia da par-te dell'attuale presidente della casa di riposo Ex La Pace, Umberto Lo-nardi. La denuncia è stata presen-tata in procura lo scorso 18 giugno, come spiega lo stesso Lonardi. «Oggetto della proposta iniziativa sono articoli apparsi sul locale quo-tidiano “La Provincia” del prece-dente 31 maggio - spiega Lonardi -. In particolare, riesumando una vi-cenda risalente al 2010, quando ri-vestivo la carica di Presidente della Fondazione Città di Cremona, il di-rettore del citato quotidiano ha ri-portato fatti e circostanze diversi dal vero esprimendosi altresì con opinioni sulla moralità e considera-zioni sulla gestione dell’Istituto as-solutamente privi di fondamento e caratterizzati da evidente ostilità personale.

Stante il ruolo istituzionale allora ricoperto e l’attuale Presidenza del-la Fondazione La Pace, ho espres-samente invitato il direttore a dimo-strare la verità delle formulate ac-cuse di “mala gestio”, consentendo la facoltà di prova al di là degli espressi giudizi, in un confronto giudiziario cui non intendo sottrar-mi. Mi sono proposto con la quere-la di individuare una sede qualifica-ta e competente per mettere fine ad una campagna di stampa comin-ciata nel lontano 2010.

Una “vicenda giornalistica” a lungo tollerata ma non più accetta-bile nella consapevolezza che, la sua “riesumazione”, altro non sia che la prova di malanimo voluto con pervicace ostinazione. Mi sen-to danneggiato moralmente e pro-fessionalmente, e non mancherò di richiedere un significativo risarci-mento che fin d’ora preciso sarà devoluto in beneficienza.

Per me vale l’onore, la mia ono-rabilità ed il rispetto della verità. Ho affidato la cura dei miei interessi all’avvocato Pierluigi Varischi dello studio legale Gulotta Varischi Pino di Milano».

Umberto Lonardiquerela il giornale

La Provincia

Pd Cremona, ecco la festaAd un mese dalle elezioni am-

ministrative che hanno eletto Gianluca Galimberti sindaco, il PD è pronto per la stagione delle sue feste ed in particolar modo con la festa de l’Unità di Cremo-na. Formula vincente, non si cambia. E quindi anche quest’an-no la festa si terrà nella splendida cornice delle colonie padane, dall’11 al 21 luglio, per regalare ai cremonesi 11 serate all’insegna del divertimento, della buona musica e dell’ottima cucina. Ov-viamente non mancheranno oc-casioni di dibattito e confronto politico, a partire proprio dall’in-contro con il sindaco Gianluca Galimberti, mentre in chiusura, lunedì 21 luglio, verrà a trovarci Pierluigi Bersani.

Venerdì 11 sarà presente Lo-renzo Guerini vice segretario na-zionale PD. La Festa si aprirà con l'originale spettacolo delle lanter-ne volanti, dedicato a grandi e piccini.

Per quanto riguarda la pro-grammazione della balera, ogni sera saliranno sul palco centrale le migliori band, a partire da I Valentinos (venerdì 11), Tiziano & C.(sabato 12), Gianni Dei (dome-nica 13), Richy Renna (lunedì 14), Camillo Del Vho (mar.15), Gianni e Cristiano (mer.16), Roger la vo-ce del sole (gio.17), Diskanto (ven.18), Marco Riboni (sab.19), Laura Talenti (dom.20), Tiziano Band (lun.21).

La novità di quest'anno riguar-da il palco della gelateria, dove oltre alla musica si alterneranno serate dedicate alla Politica con l'incontro della conferenza delle

donne (dom.13), l'incontro con il sindaco Gianluca Galimberti (mar.15), la conferenza degli enti locali (ven.18). Per quanto riguar-da la musica, sempre sul palco della gelateria, suoneranno i Du-ramadre (lun.14), Lapus Blues Power trio (merc.16), Chupaca-bras (gio.17), Superio (dom.20).

Sabato 12 sarà presente De-borah Serracchiani e in chiusura, lunedì 21, Pierluigi Bersani. La vittoria di Cremona, e più in ge-nerale lo straordinario risultato delle elezioni europee, ha carica-to il PD di una grande responsa-

bilità di guida e punto di riferi-mento in grado di saper affronta-re le grandi e difficili sfide che abbiamo di fronte, a partire dalla riforma delle province. Il nostro impegno va tutto in questa dire-zione, anche nelle nostre belle feste che, grazie al cuore e alla passione di centinaia di volontari e militanti, da tanti anni regalano ai cremonesi l’occasione di tra-scorrere l’estate in città e al PD l’opportunità di finanziare la pro-pria attività.

Matteo PiloniSegretario provinciale Pd

Gli ospiti invitati: Bersani, Serracchiani e Guerini

Debora Serracchiani Gianluca Galimberti

Pier Luigi Bersani Lorenzo Guerini

di Vanni Raineri

l cuore grande di Cremona fa-ceva capolino sul palco, pres-so la cascina Mancapane di Castelverde, e dominava l’aia che ospitava centinaia di par-

tecipanti alla cena benefica a favore di Arco onlus. Un cuore grande che ha permesso in poche settimane di rac-cogliere decine di migliaia di euro per la ricerca oncologica.

Ne servivano per la precisione 42.700, di euro, per centrare l’obietti-vo, che era quello di acquistare un software per favorire la sperimentazio-ne clinica nelle unità operative del re-parto di Oncologia dell’ospedale di Cremona, che ha uno dei più migliori centri in Italia per diagnosi e cura delle patologie tumorali. Un centro all’avan-guardia per un territorio purtroppo tra i più colpiti dalla malattia in Italia. L’as-sociazione Arco onlus ha come scopo proprio la raccolta di fondi da destina-re al finanziamento della ricerca per la lotta alle malattie tumorali. I primi 6mi-la circa sono stati raccolti grazie a due iniziative: la prima dei Rotary Club Franciacorta, di Cremona e di Sonci-no, che hanno organizzato gare di golf, la seconda di Confcommercio e Botteghe del Centro. Ad avvicinare l’obiettivo è stata poi l’iniziativa di Im-magina Pubblicità, che si occupa della vendita di spazi pubblicitari a Cremo-na su diversi mezzi. Tra questi anche gli autobus di linea. E qui è nata l’idea: perché non offrire spazi pubblicitari - in modo da decorare completamente un'autobus che percorre le vie cittadi-ne per un anno intero - e il ricavato, detratte le spese, destinarlo ad una associazione benemerita cittadina? All’inizio una scommessa, che è stata vinta in modo inaspettato nelle pro-

porzioni. L’utile è stato infatti calcolato in 10mila euro, grazie alla risposta positiva delle tante aziende che, solle-citate sull’opportunità solidale, non si sono tirate indietro.

Arco si è poi affidata alla nuova edizione della cena benefica in casci-

na, che ancora una volta non ha tradi-to le attese, anzi è andata oltre. Circa 15.000 gli euro raccolti grazie alla par-tecipazione di 310 cremonesi e non presenti presso la sede dell’azienda agricola della famiglia Cabrini. Il tra-guardo è statio raggiunto grazie anche

alla lotteria benefica: i tanti tagliandi sono stati venduti in pochi minuti. Per arrivare alla cfra necessaria di 42.700 euro mancavano ancora poco più di 10.000 euro, ma lo strumento è stato acquistato con una piccola rateizza-zione.

La serata è stata assai piacevole. All’ingresso della cascina era par-cheggiato il bus solidale, con tutti gli inserzionisti in bella mostra. All’ingres-so gli eleganti ospiti erano accolti da un ricco antipasto, e aperitivi offerti da commercianti cremonesi. A seguire la cena in cortile, di fronte al palco, sul quale il gruppo teatrale Clan-Destini di Legnano ha proposto quattro brani tratti dal musical “Moulin Rouge”. Tra un brano e l’altro una portata, e alla fine un suggestivo spettacolo pirotec-nico.

Grande la soddisfazione non solo degli ospiti, ma anche dei tanti volon-tari che hanno contribuito alla riuscita della serata, baciata anche dal meteo favorevole.

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Sabato 5 Luglio 2014 Cronaca6

Con il bus solidale, grazie alla generosità degli sponsor, è stato possibile donare 10.000 euro

Venerdì 27 giugno presso la Cascina Mancapane di Castelverde si è tenuta una cena benefica con 310 partecipanti

Arco, la solidarietà fa centro

Alcune immagini dello spettacolo alla Cascina Mancapane. Sopra al titolo il bus solidale

Sono decine le aziende che hanno contri-buito a raccogliere fondi a favore di Arco onlus attraverso la pubblicità sull'autobus. Questo l'elenco completo:

ARVEDI GIOVANNIARA CONCESSIONARIA IVECO

AAA MARNINIAQUA&SPORT

ARCARI TERMOIDRAULICAAURICCHIO

BERNABE' ROSABORGO IMMOBILIARE

CANOTTIERI BALDESIOCANOTTIERI BISSOLATI

CASA DI CURA SAN CAMILLOCENTRO REVISIONI GLV

CERATI AZIENDE AGRICOLECITROEN DE LORENZI

COOP CASACOPIA 2 RICOH

COSTANTINO SECCHIDANIELE PAINIDITTA FIESCHIDIVANI&DIVANI

EMPORIO VINO E SAPORIFARMACIA ZAMBONI

FINDOMESTIC CREMONAG.E.A.R. IMPIANTIGENERAL CARS

GENERALI AGENZIA CREMONAIL NIDO DEI NONNIIMMAGINE MODA

IN TISA LA TISANERIALINEA GROUP HOLDING

LINEA COMMARTEO AMBULAT. ODONTOIATRICO

MAST WRAPMONTANA CONTRACTO.M.A. Di MARTINELLIOTTICA MONTEVERDI

OYSTEERPAOLO SPOTTI

PASTICCERIA BETTIPATRONATO INAS CISL

PINKRAY PUFFPISCINE LAGHETTO

RIVOLTINI DOLCIARIASAPORE DI MARE

SETTIMANALE IL PICCOLOSIMAR

SOCAR SPASOLUZIONE UDITO

STOMATOLOGICO CREMONESEUGO GRILL

UNDERCOLORS OF BENETTONVLORA IMPIANTI

ZANIBONI GIANPIETRO

Bus solidale, le 52 aziende

che hanno contribuitoalla raccolta fondi

Arco onlus è un’associa-zione formata da medici, imprenditori e professioni-sti. Il responsabile scientifi-co è il 39enne dottor Danie-le Generali, dirigente medi-co dell’Azienda Ospedaliera di Cremona, che è uno dei fondatori nonché dotato di un curriculum di prim’ordi-ne: tra master e specializza-zioni ha raggiunto una gran-de considerazione a livello internazionale, e proprio a Castelverde è arrivato a se-rata in corso, proveniente dalla Francia: «Ero là – affer-ma il dottor Generali – in quanto il centro di Cremona è uno dei principali fautori di una pubblicazione apparsa su una importante rivista oncologica, Lancet Oncolo-gy, e uno dei partner che ha fornito il maggior numero di dati. Cremona ha un ruolo importante, data la notevole casistica analizzata, nella ri-cerca delle cellule tumorali circolanti, grazie al progetto a suo tempo finanziato da Banca Popolare di Cremo-na».

E veniamo alla bella sera-ta della cascina Mancapane:

«Al confronto con le prece-denti edizioni la gente è sta-ta ancor più generosa. Abb-biamo così potuto comple-tare il recupero fondi per l’acquisto di un software ge-stionale che consentirà alle unità operative di gestire al

meglio le sperimentazioni cliniche con nuovi farmaci. Per Arco era un obiettivo im-portante, ed è stato bello vedere attorno a noi tanto consenso. Anche l’adesione al bus solidale è stata sor-prendente, credo abbia pa-

gato la chiarezza e traspa-renza dei nostri progetti. D’altronde la nostra asso-ciazione non è strutturata, è fatta da alcuni amici e dob-biamo metterci del nostro: da hobby diventa quasi un lavoro. La soddisfazione pe-rò è grande: per la prima volta una onlus gestisce il progetto non di un singolo reparto, ma fornisce uno strumento per le varie unità. E’ stato bello anche vedere alla cena benefica tanti pa-zienti: un’occasione di ag-gregazione per un obiettivo comune».

Il progetto concluso con-sentirà di potenziare un per-corso su cui Cremona è già all’avanguardia: la diagnosi precoce e la (eventualmente successiva) chemioterapia ritagliata su misura sul pa-ziente.

Molto soddisfatto anche il presidente dell'associazione Matteo Tedoldi: «Il bus soli-dale ha avuto un esito deci-samente positivo, tanto che probabilmente l’esperienza verrà replicata. Da conside-rare che, al di là della som-ma raccolta, ha consentito

di veicolare il nostro mes-saggio solidale per 365 gior-ni. Anche il bilancio della cena è stato notevole, d’al-tra parte ormai la gente ci chiama per sapere quando è la nuova edizione. E’ un mo-mento di solidarietà vissuto in un ambiente bello ma non formale apprezzato, così co-me sono piaciuti gli spetta-coli offerti».

Un’altra sottolineatura importante del presidente: «Arco onlus è certificato col bollino etico-sociale, il che comporta che ci siano tre li-velli di approvazione prima di poter impiegare i soldi raccolti». Il gruppo profes-sionale legato alle certifica-zioni etico-sociali ha ap-prezzato talmente l’iniziativa che a sua volta ha deciso di devolvere una percentuale delle future operazioni.

Chiudiamo con un doppio invito: in primis ribadiamo l'importanza di una diagnosi precoce, quindi la preven-zione è fondamentale. Inol-tre, ognuno di noi può desti-nare il 5 per mille dell’Irpef ad Arco onlus indicando il codice fiscale 93048550193.

La soddisfazione per l’acquisto di uno strumento prezioso da parte del presidente Tedoldi e del dottor GeneraliCremona, un centro di grande prestigio

Il presidente di Arco onlus Matteo Tedoldi al taglio della torta con il responsabile scientifico dottor Daniele Generali

Cronaca Sabato 5 Luglio 20147

di Michele Scolari

a tempo si auspica da più parti un intervento legislativo volto ad introdurre il reato di “omicidio stradale”, al fine di evitare che non si garantisca

giustizia ai familiari delle vittime. La no-vità di queste ore sono le parole del vi-ceministro ai Trasporti, Riccardo Nen-cini, secondo il quale potrebbe essere prossimo l’inserimento nel Codice pe-nale del reato di omicidio stradale e una veloce modifica del Codice della stra-da, con l’inserimento di quello che è stato definito “ergastolo della patente”, ossia il ritiro a vita della patente. Secon-do il viceministro, l’importante è rag-giungere, entro tempi strettissimi, l’obiettivo di garantire la certezza della pena.

Il “bollettino di guerra” dell’Asaps (Amici della Polstrada), relativamente ai primi cinque mesi del 2014, parla di 383 episodi di pirateria, con 47 morti e 473 feriti (e sono 29 gli incidenti con omissione di soccorso in cui sono sta-ti coinvolti dei bambini). «Dinanzi a queste cifre, auspichiamo – commenta Giordano Biserni, presidente di Asaps - che il governo acceleri con una sua iniziativa su questo problema, che emerge e si immerge con modalità che sollevano dubbi di annegamento della proposta».

Al momento, se un soggetto che ha assunto droghe o alcol oltre i limiti cau-sa un incidente stradale, si applica l’ar-ticolo 589 del Codice penale, collega-to al Codice della strada, ovvero l’omi-cidio colposo dovuto a imperizia e im-prudenza (che prevede pene tra i 2 e i 10 anni di carcere). Il nuovo reato di omicidio stradale si avvicinerebbe in-vece a quello doloso, commesso vo-

lontariamente: prevedreb-be da 8 a 18 anni per chi causa gravi incidenti in sta-to alterato da droghe o al-col, con l’arresto in flagran-za di reato e il ritiro definiti-vo della patente (“l’erga-stolo della licenza di gui-da”). E se alcuni hanno già osservato che inasprire le pene non porterà alla diminuzione dei morti sulle strade, è auspicabile un’azione che convinca

tutti i guidatori ad essere maggiormente consapevo-li dei rischi che derivano da uno stile di guida irrespon-sabile, specialmente nelle strade urbane e in prossi-mità di luoghi frequentati da bambini.

«Auspichiamo se possibile che il legi-slatore possa garantirci degli strumenti ancor più incisivi di quelli già in funzione – commenta Federica Deledda, coman-

dante provinciale della Po-lizia Stradale, che valuta l’idea « con grande positivi-tà». - Già utilizziamo appie-no gli strumenti in nostro possesso per accertare, in caso di sinistro stradale, l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti o psicotrope e saremo contenti se verranno predispo-sti mezzi sempre più efficaci. E’ sotto gli occhi di tutti la drammaticità di cifre e

statistiche di un fenomeno che rappresenta la prima causa di morte per molti gio-vani. E la pirateria continua a far segnare numeri sempre più drammatici. Certo i passi da compiere sono ancora molti e, contestualmente,

l’Italia dovrà confrontarsi con altre cul-ture europee, soprattutto quelle d’oltral-pe. Per questo urge una risposta con-creta ed effettiva».

Il Comandante provinciale della polizia stradale, Federica Deledda: «Salutiamo con positività strumenti legislativi più incisivi»

Con l’omicidio stradale ora si rischia la galeraD

Il ministro vuolegarantire la certezza

della pena

Sono già 383gli episodi di

pirateria nel 2014

Ecco quanto dovrebbe recitare l’articolo, inerente al nuovo reato di omicidio stradale, che si vorrebbe inse-rire nel codice penale: «Chiunque ponendosi consa-pevolmente alla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti o psicotrope ai sensi, rispettivamente degli articoli 186, comma 2, lettera b) e c) e 187 del decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285, cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione da otto a diciotto anni».

Un reato punibile con la reclusione da 8 a 18 anni

LA PROPOSTA DI LEGGE

Norme più restrittive nei confronti di chi causa incidenti mortali guidando in stato di ebbrezza. Come funziona

Da lunedì 7 luglio, riorganizzazione dell’ospedale per intensità di cura

Autovelox via Persico: rateizzazione delle multe

Dalla Regione 100mila euro per la Smea

Al via da lunedì 7 luglio la riorganizzazione dell'Ospedale di Cremona per intensità di cura. Un modello che all'Oglio Po è già avviato e che vuole favorire l’interprofessio-nalità e il dialogo continuo tra le diverse competenze professionali. Secondo questo modello, è il medico che si sposta verso il paziente. Gli infermieri avranno un ruolo centrale, attraverso com-petenze sempre più specifiche. Al piano terra verrà attivata al piano terra la Medicina d’accettazione e d’urgenza di supporto al pronto soccorso. Ci sarà poi la Week Sur-gery, un “reparto” multidisciplinare a bassa intensità di cura. Aperto dal lunedì al vener-dì, è dedicato ai pazienti di diverse unità operative chirurgiche che richiedono cure a bassa complessità assistenziale e per i quali è prevedibile una degenza non supe-riore a 5 giorni. Ci sarà poi l’attivazione dell’Unità Operativa integrata neurologia-neurochirurgia (al 2° piano) che ospiterà i pazienti delle due discipline che necessita-no di cure ad alta intensità. Infine prenderà

il via l’Unità operativa integrata di nefrolo-gia-urologia (piano R) che ospiterà i pazien-ti che necessitano di cure ad alta intensità. Il paziente viene preso in carico in base al reale bisogno di salute da un medico spe-cialista per i problemi clinici prevalenti e da un infermiere per i problemi assistenziali. La persona ricoverata godrà dell’apporto di più professionisti che dialogheranno medi-calmente tra di loro e che lo accompagne-ranno nelle varie fasi della cura.

Sull’autovelox di via Persico due proposte da parte dell'amministrazione comunale: una sul pregresso e l’altra sul futuro. Questo quanto emerso dall’incontro presieduto dal sindaco Gianluca Galimberti con una rappresentanza del comitato spontaneo ‘Sposta l’autovelox’, capeggiata dal portavoce Massimiliano Zagheni. Presenti l’assessore alla Città vivibile e alla Rigenerazione Urbana con delega alla Polizia Locale Barbara Manfredini, Fabio Germanà Ballarino e Pierluigi Sforza, rispettivamente comandante reggente e vice comandante della Polizia Locale. Sulle multe ricevute, il Comune ha dato la massima disponibilità alla rateizzazione delle sanzioni e alla predisposizione di

uno sportello dedicato al Comando della Polizia Locale di piazza della Libertà. Durante l'incontro è stato messo in evidenza che l'Ammi-nistrazione si è già mossa facendo posizionare un lampeg-giante, chiamato lanterna, che rende l’autovelox maggior-mente visibile, soprattutto nelle ore notturne, e ai tecnici hanno già avuto il mandato di collocare segnalatori di velocità: in questo modo, chi percorre quel tratto di strada, potrà rendersi conto se sta rispettando o meno il limite dei 50 km/h. Questi i numeri sulle multe: dal momento dell’istallazione dell’autovelox si è passati da 300 multe a 76 multe quotidiane a fronte di circa 5mila passaggi.

Nel corso della commissione Agricol-tura tenutasi a Milano la Regione Lombardia ha confermato il proprio impegno nei confronti della Alta Scuola in Economia Agroalimentare di Cremona. Lo conferma Federico Lena, consigliere regionale Lega Nord, relatore del provvedimento in commissione. «Nel corso della com-missione ho illustrato la delibera della

Giunta Regionale, promossa dall’as-sessore Gianni Fava, che ha stanziato 100 mila euro per il rinnovo della con-venzione che vede coinvolti anche il Comune di Cremona, la Camera di Commercio di Cremona e la Provin-cia». A preoccupare il consigliere re-gionale però è il futuro dei contributi di competenza dei soggetti coinvolti: «Per il prossimo anno -conferma - mi

preoccupa il venire meno del contri-buto della Provincia di Cremona. Sia-mo in attesa di capire, visto il provve-dimento di soppressione dell’ente, cosa succederà con il contributo sino ad oggi stanziato. Lo ribadisco: pur in tempo di difficoltà Smea è un sogget-to che rappresenta una valore ag-giunto per il nostro territorio e che merita tutto il sostegno possibile».

di Agostino Francesco Poli

ento anni fa iniziava la prima delle guerre che furono dette “mondia-li”, in quanto coinvol-sero Paesi, genti, con-

tinenti di tutto il globo.Il conflitto ebbe inizio proprio

nel mese di luglio 1914, il giorno 28, con la dichiarazione di guer-ra dell'Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asbur-go-Este, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo. Si concluse più di quattro anni dopo, l'11 novembre 1918, con la sconfitta degli Imperi centrali.

L’arciduca fu ucciso insieme a sua moglie, la duchessa Sofia Hohenberg. Sono sepolti nel ca-stello di Artstetten, nella bassa Austria: vicini nella morte come lo furono in vita, se è vero che la loro storia rivestì caratteri di no-tevole romanticismo. Sofia, in-fatti, non era abbastanza blaso-nata per la famiglia imperiale, ma Ferdinando la sposò, nono-stante la forte opposizione di Francesco Giuseppe, il leggen-dario imperatore salito sul trono a soli 18 anni, nel fatidico 1848, e che avrebbe regnato per 68 anni: morì infatti a Schönbrunn il 21 ottobre 1916.

Ai funerali a Vienna, la parte-cipazione popolare fu ridotta, contrariamente a quanto avven-ne a Trieste, dove una gran folla seguì il passaggio dei feretri ver-so Artstetten. È sintomatico dell’atteggiamento di rifiuto del-la famiglia reale anche il fatto che la coppia non venisse se-polta nella Cripta dei Cappucci-ni della chiesa di Santa Maria degli Angeli di Vienna, dove ri-posano le salme degli Asburgo.

La storia ci narra che, nei giorni immediatamente succes-sivi all’assassinio di Sarajevo, l’avvenimento non venisse per-cepito nella reale portata che poi ebbe. Solo il Kaiser tedesco decise di rientrare in tutta fretta a Berlino: gli altri governi euro-

pei non si mostrarono partico-larmente preoccupati e la stessa stampa non dette risalto parti-colare a quanto accaduto.

A uccidere l’arciduca e la moglie con un colpo di pistola era stato Gavrilo Princip, nato nella Bosnia-Erzegovina. L’at-tentato fu organizzato da stu-denti anarchici fra i 16 e i 20 anni: oltre a Princip, altri stu-denti avevano avuto diversi compiti e si erano accordati per suicidarsi una volta portato a termine, ma, alla fine, nessuno lo fece o fu in grado di farlo. Princip era un ragazzo di vent’anni, fanatico nazionalista: la preparazione stessa dell’at-tentato fu piena di errori clamo-rosi, e, verrebbe da dire, solo il fato volle fortemente che l’arci-duca venisse comunque assas-sinato. Un libro interessante di David James Smith, dal titolo “Una mattina a Sarajevo. 28 giugno 1914", LEG editrice, narra la storia di questi ragazzi, partendo da un’organizzazione politico-rivoluzionaria denomi-

nata Mlada Bosna (Giovane Bo-snia), che aveva come obiettivo la liberazione dall’Impero au-stro-ungarico. Uno dei suoi membri, il carpentiere musul-mano Mehmed Mehmedbasic, aveva progettato di uccidere il generale Oskar Potiorek, gover-natore di Bosnia ed Erzegovina, ma quando fu annunciata l’im-minente visita a Sarajevo dell’erede al trono d’Austria, si convinse a cambiare bersaglio: Francesco Ferdinando sarebbe stato una obiettivo di maggior valore. Ecco che nacque il gruppo degli attentatori, tra cui Princip. Rinchiuso nella fortezza di Theresienstadt, in seguito, durante la Seconda guerra mondiale, campo di concentra-mento nazista, Princip morì di tubercolosi qualche mese prima della fine della guerra scatenata dal suo gesto. «Le nostre ombre cammineranno per Vienna, va-gheranno per la corte, spaven-teranno la signoria»: queste pa-role vennero ritrovate incise nelle pareti della sua cella.

Parleremo ancora della Pri-ma guerra mondiale. Vogliamo qui ricordare due elementi: le parole del papa Benedetto XV, indirizzate come appello ai pa-esi belligeranti del 1 agosto 1917: “In sì angoscioso stato di cose, dinanzi a così grave mi-naccia, Noi, non per mire politi-che particolari, né per suggeri-mento od interesse di alcuna delle parti belligeranti, ma mos-si unicamente dalla coscienza del supremo dovere di Padre comune dei fedeli, dal sospiro dei figli che invocano l'opera Nostra e la Nostra parola paci-ficatrice, dalla voce stessa dell'umanità e della ragione, alziamo nuovamente il grido di pace, e rinnoviamo un caldo appello a chi tiene in mano le sorti delle Nazioni. Ma per non contenerci più sulle generali, come le circostanze Ci sugge-rirono in passato, vogliamo ora discendere a proposte più con-crete e pratiche. Siamo animati dalla cara e soave speranza di vederle accettate, e di giungere

quanto prima alla cessazione di questa lotta tremenda, la quale ogni giorno di più appari-sce inutile strage”. E vogliamo r icordare, come s imbolo dell’orrore dell’inutile strage, un giovane ignoto, di cui si cono-scono solo le iniziali, “F.L., della provincia di Cremona, anni 23, contadino, celibe”, che venne condannato, con altri compa-gni, a 20 anni di reclusione mi-litare per “abbandono di posto in presenza del nemico”. Si trattava di pene durissime comminate a quanti, sotto il fuoco di sbarramento nemico, non ce la facevano a procedere e tentavano di ripararsi; o a chi decideva di tornare a casa per-ché la famiglia non riusciva a campare senza le sue braccia; oppure a chi, sfiancato dalla guerra di trincea, cercava di raggiungere l’infermeria e veni-va trattato da “codardo”. Gale-ra dura, fucilazioni, giudizi sommari: chi non moriva in guerra, moriva spesso di “fuo-co amico”.

C

Le parole di papa Benedetto XV: «[…] questa lotta tremenda, la quale ogni giorno di più apparisce inutile strage»

Cento anni fa, lo sparo di Sarajevo

Prenderà il via a settembre il primo spazio di coworking a Cremona. Si tratta di uno spazio condiviso di lavoro, realizzato dal consorzio Cremona infor-mation technology (Crit - costituito dalle aziende ICT: MailUp, Microdata Group, Linea Com, Incode, Lanzoni, Gamm System, CSA Med e Next) in via dei Comizi Agrari.

Si tratta di uno spazio progettato per offrire un luogo di lavoro flessibile, nel quale le diverse esperienze si contami-nano e si trasformano in progetti, dove le start-up possono trovare casa e i coworker sperimentano le loro idee.

Sarà anche un luogo di formazione e discussione sui temi tecnologici e digi-tali. L’obiettivo del progetto è quello di incentivare la nascita di start-up nel settore dell’Ict e di offrire un luogo adatto e stimolante per dare corpo alle idee imprenditoriali di coworker e free-lancer.

«Questo intervento rappresenta il primo frutto di Cremona Information Technology per far crescere l’economia digitale, stimolare l’innovazione e l’oc-cupazione nel nostro territorio - ha detto Carolina Cortellini Lupi, presiden-te del Crit -. Con la casa delle start up anticipiamo il grande progetto del Polo Tecnologico».

Il coworking è costituito da 26 po-stazioni per coworker in open space e da locali nei quali troveranno sede im-portanti realtà nel settore della ricerca, dello sviluppo tecnologico e della co-municazione. Lo spazio, che disporrà di collegamenti in banda ultra larga grazie a Linea Com, si completa con

una sala per la formazione, una sala ri-unioni dotata dei più sofisticati sistemi tecnologici per videoconferenze e da 3 salette per piccole riunioni. Il cowor-king, oltre a mettere a disposizione po-stazioni di lavoro per periodi anche brevi, creerà sinergie e partnership con una serie di realtà per offrire soprattutto alle start-up servizi e consulenze per la loro attività. Prima ed importante colla-borazione già attivata quella con il Po-liHub (www.polihub.it) l’acceleratore di impresa del Politecnico.

Il Consorzio Crit, nell’ottica della massima condivisione, ha deciso di aprire un primo contest per la scelta del nome, del logo e del dominio del sito

web. Per partecipare al contest consul-tare il link: www.freelancer.com/con-test/Name-domain-name-logo-de-sign-83667.html. Per il vincitore in palio una somma di € 490,00. Il contest, che ha già ricevuto 190 proposte, è aperto ancora per pochi giorni. Informazioni al pubblico: [email protected].

Da settembre al via uno spazio di coworking ad elevata tecnologia in via dei Comizi Agrari

Finalmente la primavera è arrivata, e con essa la voglia di muoversi, viaggiare, pas-sare un fine settimana fuori porta e fare le prime vacan-ze. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti.

• Dal 06 al 27 luglio Sog-giorni eStivi Al mAre A ScAnzAno Jonico (bASi-licAtA) - Soggiorni settima-nali e quindicinali a Scanzano Jonico in Basilicata presso il Villaggio Portogreco 4***.

• AnDAlo (dal 12 luglio al 9 agosto) - Soggiorni quindi-cinali ad Andalo presso l’Ho-tel Stella Alpina 3***.

• FrAnciA SPeciAle (dal 29 luglio al 03 Agosto) - Un viaggio in Francia per scoprire l’Aquitania e Lingua-doca . Si visiteranno: Monti-gnac, Sarlat la Canea, Roca-madur, Perigeaux, Bordeaux, Albi, Toulose e Carcasson.

• germAniA (Dal 10 al 17 agosto) - Un tour in germa-nia “da carlo magno alla lega Anseatica. Si visiteran-no: Treviri, Aquisgrana, Colo-nia, Brema, Lubecca, Berlino e Heidelberg.

• UngHeriA SPeciAle (Dal 20 al 24 Agosto) - un viaggio per visitare le meravi-glie dell’Ugheria speciale. Si visiteranno: Sopron, Fertod, Pannonhalma, Budapest e Gadollo.

• Dal 28 al 30 Agosto - Un viAggio in germAniA e lA bAvierA inSolitA. Si visite-ranno: Altotting, Passau, Berchtesgaden e Salzberwerk.

• Dal 12 al 14 Settembre - Un viAggio AllA ScoPer-tA Del lAgo Di coStAn-zA. Si visiteranno:Bregenz, Lago di Costanza, Uberlingen e Fussen in Baviera.

• 21 Settembre - UnA gitA SUi lAgHi. Si visiteran-no: Riva del Garda, la grotta della Cascata del Varone e la cittadina di Tenno con il suo lago ed il Borgo canale.

• 28 Settembre - UnA gitA A PiSA e Dintorni. Si visiteranno: La Piazza dei Miracoli con la Cattedrale, il Battistero e la Torre pendente, poi a Calci per il Complesso Monastico Certosino.

• Dal 10 al 12 ottobre - Un viAggio nellA Pro-venzA mArittimA per visi-tare Marsiglia, Tolone, St. Tro-pez e Port Grimand.

• Dal 13 al 17 ottobre - Una gita pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. Si visite-ranno: Monte S. Angelo, Melfi, Rionero in Vulture, San Seve-ro, Laghi di Monticchio e il Santuario di Stignano.

• Dal 24 al 26 ottobre - Un viAggio in iStriA. Itine-rario dell’epoca veneziana. Si visiteranno: Parenzo, Pola, Isole Brioni e Rovigno.

Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite pres-so la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064).

Sito: www.ctacremona.it

Anche quest’anno l’Università Cattoli-ca di Cremona organizza un Open Day per offrire ai neo diplomati l’opportunità di raccogliere informazioni sui corsi di laurea attivi presso la sede. Presidi, docenti e laureati già inseriti nel mondo del lavoro saranno in aula per fornire informazioni e chiarimenti ai giovani che si apprestano a fare un’importante scelta di vita.

Opportunità internazionali, testimo-nianze di successo, consulenza persona-lizzata sono solo alcuni degli ingredienti dell’edizione estiva dell’Open day 2014, la giornata di orientamento per le future ma-tricole delle lauree triennali.

Mercoledì 9 luglio, a partire dalle 10.00, le facoltà di Economia e Giurisprudenza e di Scienze agrarie, alimentari e ambienta-li presenteranno i corsi di laurea triennale in Economia aziendale e Scienze e tec-nologie alimentari. Partecipando alle pre-sentazioni o rivolgendosi ai punti informa-tivi allestiti, si potranno raccogliere infor-mazioni su contributi universitari, borse di studio e agevolazioni economiche, cono-scere le opportunità di studio all’estero e di stage internazionali, informarsi sullo stretto collegamento tra la sede di Cre-mona dell’Università Cattolica ed il mon-do del lavoro.

Stanziati dal Comune 11mila euro per la manu-tenzione ordinaria di aree verdi comunali e per la manutenzione delle serre. In particolare, di quan-to stanziato, 1.686 sono destinati alle spese di ma-nutenzione del verde pubblico, mentre il resto an-drà invece a coprire i costi della riqualificazione e manutenzione delle serre. Le lavorazioni consisto-no essenzialmente “in interventi di potatura e ab-battimento di essenze arboree, arbusti e siepi; nel-la sistemazione di vialetti pedonali e ciclabili, nel-la fornitura di essenze arboree e arbustive e di ma-teriale idraulico; nella fornitura di DPI e materiali di-versi per l’allestimento di cantieri; nella fornitura di sementi e concimi, nonchè nella riparazione di mezzi e attrezzature in dotazione al servizio”.

IN BREVE

Alla Cattolica open day per le future matricole 11mila euro per il verdeL’Associazione Anffas di Cremona

organizza, per venerdì 12 settembre il tradizionale appuntamento con Anffas Grill, manifestazione benefica giunta ormai alla nona edizione. L'appuntamento è presso Cascina Maschi, località Boschetto Cremo-na.

La serata è stata ideata per soste-nere Anffas Cremona con uno spet-tacolo serale di festa insieme ai ra-gazzi, alle famiglie, ai sostenitori e ai partner che vorranno aiutare l’Asso-ciazione offrendo contributi o donan-do prodotti. Per celebrare questo im-

portante momento di solidarietà, nel-la quale è prevista la partecipazione di circa 400 persone, sarà riproposto il “Progetto Bontà”, il cui programma prevede una serata conviviale con la cena, a base di prodotti tipici della Sardegna, preparata dagli amici del Circolo Culturale Sardo “Sa Domu Sarda”, meritoria Associazione di amici sardi residenti a Cremona che ha saputo coltivare e mantenere in-tatte le antiche e meravigliose tradi-zione artistiche e culturali della terra del Sole. La serata sarà allietata da tanta buona musica e divertimento.

Anffas Grill 2014 appuntamento a settembre

L’attentato segnò l’inizio di una catena di avvenimenti che avrebbero portato al primo conflitto mondiale

F.L., della provincia di Cremona, anni 23, contadino, celibe, “che venne condannato, con altri compagni, a 20 anni di reclusione militare per “abbandono di posto in presenza del nemico”

CronacaSabato 5 Luglio 20148

Gionata Agisti

possibile un’integrazione tra islam e occidente? E poi, quanti tipi di islam esistono e, soprattutto, quale di que-sti è prevalente nel nostro

Paese? Domande a cui, la sera dello scorso 3 luglio, nella sala dei Ricevimen-ti del palazzo comunale, ha risposto l’ex parlamentare del Pdl Souad Sbai, attiva da anni nella tutela dei diritti, in modo particolare quelli delle donne musulma-ne. Souad Sbai, di origine marocchina ma cittadina italiana dal 1981, è stata invitata dalla sezione locale di Forza Ita-lia e dal club «Forza Silvio Crema 1».

Al di là dell’importanza che riveste a livello nazionale, la questione al centro dell’incontro con l’onorevole non è priva di riflessi locali, dal momento che pro-prio in città potrebbe sorgere, a breve, un centro culturale islamico. Chi dice moschea, chi musalla, ad ogni modo un luogo di ritrovo e preghiera per la comu-nità islamica di Crema. L’onorevole Sbai, a questo proposito, non ha dubbi e non usa mezzi termini: «Io dico no, almeno per il momento, finché non ci sono rego-le chiare e magari una legge nazionale che metta ordine nei rapporti tra Stato e islam. Dobbiamo renderci conto che, oggi come oggi, se aprisse una moschea a Crema, la cosiddetta seconda genera-zione, quella su cui nutriamo le speranze di integrazione maggiori, sarebbe fottu-ta. Comincerebbero il proselitismo, gli incontri serali, le scuole coraniche. So di una persona che ha visto suo figlio, un ragazzo a posto, trasformato nell’arco di soli 40 giorni. Questo giovane è finito a fare il kamikaze in Iraq».

La serata si era aperta proprio con una nota di timore, da parte di Enzo Bettinelli, coordinatore locale di Forza Italia: «Non ci nascondiamo la paura che, nel tempo, il nostro modello di civil-tà possa soccombere, rispetto all’avan-zata della presenza islamica. Pensiamo,

perciò, che, per evitare il prevalere di tendenze estremiste, sia quanto mai ne-cessario creare occasioni “ponte”, che consentano una presa di coscienza della situazione e un confronto tra le parti più responsabili». Della possibilità dell’ope-razione si è detta convinta anche la vice presidente del club «Forza Silvio», Ro-berta Giubilo, che riconosce come la religione islamica non sia una cosa sola con l’integralismo: «Quelle che emergo-no oggi sono aberrazioni del vero islam che, da parte sua, può benissimo convi-vere con l’Occidente».

E, infatti, il problema, come fa notare l’onorevole Sbai, sono le molte e diverse interpretazioni del Corano: «Purtroppo, nella nostra Europa, quelle aberranti so-no oggi prevalenti. È dagli anni Novanta che l’organizzazione politica dei Fratelli

Musulmani, non essendo riuscita a rei-slamizzare il Nord Africa, si è concentra-ta sull’Occidente e, tramite un progetto preciso, sta prevalendo nel Nord Europa. In Italia, per ora, siamo riusciti a frenarli ma non vorrei vivere in Norvegia o in Belgio, per esempio, territori ormai sog-giogati da un multiculturalismo che ha regalato spazi enormi agli integralisti. Un altro caso è quello dell’Inghilterra, dove esistono oltre 90 tribunali islamici, legitti-mati a giudicare di presunti reati in mate-ria religiosa. Ma vi rendete conto?».

L’invito della ex parlamentare è quello di uscire da un silenzio assordante che, anche nel nostro Paese, sembra aver condizionato tutti: «Se questa minaccia avanza, la colpa è solo nostra. La politi-ca relativista, buonista, per non dire ni-chilista, non fa altro che sfasciare il no-

stro modello di civiltà» . Gli integralisti, legati ai Fratelli Musulmani e che, in Ita-lia, fanno capo all’Ucoii, sono già arrivati in Parlamento, insiste Souad Sbai: «Ve ne è uno, nelle file del Pd, che qualche anno fa, ai tempi della consulta islamica, voluta dal Governo, si è rifiutato, come tutto l’Ucoii, di firmare la carta dei valori proposta da quel tavolo. Non solo: que-sta organizzazione, che io non temo di definire filo-terrorista, aveva proposto, proprio in quella sede, una modifica alla nostra Costituzione, che prevedeva il ri-conoscimento della diversità tra uomo e donna e un divieto per l’apostasia da parte dei fedeli musulmani. Rendiamoci conto che, fino al 2007, in certi ospedali italiani, si poteva praticare l’infibulazione agli organi genitali femminili. Grazie al lavoro di sensibilizzazione e di risveglio

delle coscienze, mio e di tanti altri, siamo riusciti a fermare quella che era una deri-va mascherata di buonismo. Lo si faceva per una sorta di rispetto, dicevano, nei confronti di un’altra cultura. Ma di quale cultura si sta parlando? Questa pratica non c’entra niente con l’islam, è una barbarie dal sapore tribale. Così come non è vero che sia un obbligo, per le donne, indossare il velo».

Insomma, per tutti questi motivi, il no a qualsiasi moschea è netto: «Chi gesti-sce le moschee in Italia? Da dove arriva-no i soldi? E dove studiano i loro imam, che hanno il compito di guidare i fedeli? Sono tutte domande a cui una risposta c’è già. Il Nord Africa la conosce e perfi-no lì di questa gente non ne vogliono sapere. Soltanto noi non ce ne rendiamo conto?».

Dopo la sentenza definitiva dell’ex Sant’Uffizio nei confronti di don Mauro Inzoli, colpevole di «abuso sui minori» (reato grave e odioso), si sono scatenati la sinistra e il sindaco. Il primo ad aprire il fuoco è stato l’onorevole Franco Bordo che si è rivolto alla magistratura e di que-sta sua decisione ha messo al corrente i media locali: «Come annunciato, ho prov-veduto a depositare presso la Procura di Cremona l’esposto in merito all’affaire don Mauro Inzoli, ex leader di Comunio-ne e Liberazione in Italia, già presidente nazionale del Banco Alimentare. Nel do-cumento consegnato nelle mani del fun-zionario preposto ho potuto riportare le notizie pubblicate, sui media locali e na-zionali, inerenti all’accusa, provata dalla Congregazione della Dottrina della Fede e riportata nelle comunicazioni ufficiali della Diocesi di Crema, di aver abusato di minori».

Ma non è finita. Forse i due si sono messi d’accordo prima, ma lo stesso ono-revole, nel medesimo comunicato, ha svelato che, con una lettera (che «ho alle-gato»), «il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi» ha richiesto «a Comunità Socia-le Cremasca (preposta, anche, alla ge-stione del servizio territoriale per i minori)

di intervenire con un’indagine interna in merito agli affidi di minori gestiti dall’As-sociazione Fraternità di cui don Inzoli era presidente: un importante atto di traspa-renza per appurare l’accadimento di eventuali reati». Il sindaco poteva agire con discrezione e svelare in seguito, se l’avesse ritenuto opportuno, i risultati dell’indagine. Invece no, anche se ha rite-

nuto di dover precisare che «questo Co-mune non è interessato ad azioni che in-cludano posizioni di accanimento verso chicchessia».

Don Inzoli richiama la scuola di Cielle, iniziata e mai finita. Qui Bordo e il Sindaco vorrebbe trasferire il liceo classico dopo aver votato, qualche anno fa, che erano totalmente favorevole che venisse costru-

ito vicino alle altre scuole già esistenti a San Bartolomeo. Sul tema interviene Si-mone Beretta, capogruppo di Forza Ita-lia: « I lavori del campus scolastico in via Libero Comune non sono partiti. Il sinda-co di Crema, dopo la Commissione di Garanzia della scorsa settimana non può non prendere atto che non c’è più tempo da perdere e che attendere potrebbe tra-

dursi nel suicidio di un rinvio sine die. A meno che dietro alle scelte del sindaco non ci sia un’assurda volontà di rivalsa, ideologicamente marchiata, anziché la ri-cerca dell’interesse generale… Comincio a temere seriamente che i ritardi possano pregiudicare il raggiungimento dell’obiet-tivo della realizzazione del Campus sco-lastico. Dopo la Cittadella dell’Anziano si sta profilando all’orizzonte la perdita di un altro importante investimento per ragioni ideologiche che non hanno nulla a che spartire con l'interesse generale.

E ancora: « Come si fa a non ritenere più razionale il campus scolastico di via Libero Comune piuttosto che quello nell’ex Valcarenga? E’ solo in via Libero Comune che si possono produrre con-crete economie di scala. Continuo pure a chiedermi cosa si nasconda dietro tanto interesse della sinistra a salvare l’immo-bile della Charis a edificio scolastico. Prima o poi lo scopriremo. Di certo "il senso di colpa" di non aver consentito a suo tempo la realizzazione di una scuola paritaria di fronte all’ospedale, preferen-do mantenerla come un’area di inter-scambio salvo poi trasformarla in un’area residenziale. L'unico affare intervenuto che conosco».

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(rol.stone) «E’ questo che vo-glio chiedere al vostro sindaco Bonaldi: chi ha chiesto di aprire la moschea? chi paga e con che soldi? Chi è l’imam? Dove ha stu-diato? Domande semplici, da cui si possono capire molte cose». Chi è questa signora di origine marocchina che assaggia i tortelli cremaschi alla trattoria delle Vil-lette e spilucca una bistecca di manzo? Un’ora dopo questa ce-na frugale, stava già parlando nel-la sala dei Ricevimenti in Comune sul tema: «Integrazione o integra-lismo».

Non è un personaggio qualsia-si. Anzi. Souad Sbai, cittadina italiana dal 1981, deputata del Parlamento italiano, giornalista e opinionista (l’«Avvenire», «Libe-ro», «Il Sussidiario», caporedatto-re di almaghrebiya.it e di almagh-rebiya.com, portali in lingua araba e lingua italiana, dedicati alle co-munità arabe in Italia), laureata in Lettere e Filosofia, un dottorato di ricerca in Diritto Comparato, do-cente universitaria, è stata pre-miata più volte per il lavoro svolto in difesa delle donne arabe nel

contesto dell'immigrazione in Ita-lia, e per la sua attività letteraria (ha scritto libri di successo).

Forza Italia, insomma, se vole-va invitare un personaggio con tutti i sacri crismi per parlare di un tema oggi particolarmente sentito come il rapporto tra mondo occi-dentale e orientale, non poteva scegliere un oratore migliore. An-che perché Souad Sbai è presi-dente dal 1997 dell'Acmid-Donna Onlus-Associazione delle donne marocchine in Italia (Roma), fa parte della Consulta per l'islam italiano, istituita presso il ministe-ro dell'Interno, per il contrasto al fanatismo e all'estremismo jihadi-sta, per il quale in Italia, a suo dire, l'Ucoii sarebbe simpatizzante, ha girato e scritto su che cosa sta succedendo nei Paesi nordafrica-ni della «primavera araba».

Per concludere il «chi è» di Souad Sbai, dobbiamo aggiun-gere che hanno cercato di avvele-narla, mentre tuttora riceve mi-

nacce e intimidazioni. Rivolte non solo a lei, ma anche alla famiglia. Due nordafricani sono stati iden-tificati e denunciati per averle in-viato numerose missive minato-rie. Questa donna viene insultata perché non mette il velo e non si adegua ai dettami dell’Islam più radicale. Lei infatti ribadisce di essere musulmana laica e mode-rata. E’ stata accusata di “aposta-sia”, cioè aver abbandonato la fede islamica.

Ebbene un tribunale italiano, proprio nel processare un inte-gralista di Bologna che ha inviato messaggi minatori a Souad Sbai, ha riconosciuto di fatto che accu-sare qualcuno di apostasia – se si è islamici – equivale in pratica a chiedere una condanna a morte.

Che cosa ci ha raccoltato? Tre cose ci hanno colpito, in mo-do particolare. La prima. «La rei-slamizzazione dell’Europa da par-te dei fondamentalisti. Una reisla-mizzazione partita dall'obbligo

del velo per le musulmane all'ob-bligo del niqab, vestito che copre la donna da capo a piedi lascian-do liberi solo gli occhi. Il niqab non è un semplice indumento, ma uno strumento di tortura che annulla la stessa personalità uma-ma, un pezzo di stoffa nero che ripudia ogni forma di femminilità, rendendola sporca e immonda in ogni suo aspetto, anche quello più innocente»

Il secondo concetto. «Un pae-se come l’Olanda è corsa ai ripari. Dopo aver accettato il multicultu-ralismo, per cui bisogna accettare qualsiasi cultura anche se va con-tro i diritti umani, e delle donne in particolare che vengono segrega-te, umiliate e oppresse, oggi gli olandesi usano questo trucco: mostrano ai musulmani una don-na senza velo, poi in due pezzi e alla fine in topless. Se la risposta è "no", “proibito”, il Olanda non entra più. Non solo: prima di sta-bilirsi in Olanda, bisogna studiare

la costituzione di questi Paesi. Il che significa questo: o ti integri o prendi il primo volo di ritorno. Traducendolo in italiano vuol dire: o accetti le regole stabilite dagli italiani, o te ne vai. Basta essere buonisti».

La moschea? «Non fatele apri-re. Soprattutto se le costruiscono con i loro soldi perché non riusci-rete più a mandarli via se vanno contro la legge. Ho battagliato perché nelle moschee si parli ita-liano, mi sono presentata come parte civile per difendere le don-ne musulmane, ho salvato alcune arabe dalle mani di mariti violenti, e ve lo dico con il cuore: non ab-biate paura a dire no alla mosche. Se non avete paura, saranno loro ad avere paura».

E' fondamentale mettere fuori-legge il burqa e il niqab. «Ce lo chiedono le donne segregate, umiliate e oppresse che ogni giorno aiutiamo a risorgere dal proprio triste destino. Questa leg-

ge è per le donne, sì, ma vuole anche rendere chiaro a tutti colo-ro che le vorrebbero segregate, che un burqa non è un diritto di libertà, ma solo e sempre un’aber-rante imposizione».

Souad Sba sottolinea inoltre come «il fatto che la legge la pro-ponga in Italia proprio lei, una donna araba che da anni combat-te, assieme a tante altre, nei tribu-nali per la difesa delle donne, dovrebbe far riflettere qualcuno sulla sua posizione falsamente multiculturale dalla quale, ringra-ziando il cielo, non abbiamo nulla da imparare».

«Cremaschi, dite no alla moschea»Tutti i motivi spiegati da Souad Sbai, di origine marocchina, che si è sempre battuta per i diritti delle donne musulmane

Sabato 5 Luglio 2014CREMA

Hanno cercato di avvelenarla. «Loro non mi fanno paura»

Il pubblico presente all’incontro. A destra: Enzo Bettinelli, Souad Sbai e Roberta Giubilo

Sel: «Esposto su don Inzoli». Bonaldi: «Indagini sugli affidi di minori». Beretta: «E sulla scuola di Cielle...»

Nella fotoa sinistradon MauroInzoli

A destra:Franco Bordo

e SimoneBeretta

Sul bilancio comunale, tornano a parlare alcune forze politiche del centrodestra, precisamente Forza Italia, Nuovo Centrodestra, «Servire il cittadino», «Solo cose buone per Crema che hanno proposto emen-damenti a favore di imprese edili e giovani.

«Le parole del presidente della Commissione Bilancio, Galvano del PD, in Consiglio Comunale non la-sciano dubbi: «Chiedere un ulterio-re contributo alle famiglie e alle im-prese, con criteri sempre di atten-zione ed equità, per poter conser-vare quel patrimonio di servizi, di struttura, di ausili che la nostra città ha ed offre ai cittadini ed alle fami-glie, ci è sembrata la soluzione giu-sta». Ciò anche se si conoscono le difficoltà di famiglie e imprese. «Ciò anche se sappiamo che qualche intervento di razionalizzazione ulte-riore andrà fatta, come una revisio-ne tariffaria dei servizi a domanda individuale andrà attentamente pensata» spiega ancora Galvano.

Questo il futuro che ci aspetta, comunque. Quindi la maggioranza, fiera e compatta, approverà questo suo bilancio, fatto di pochi tagli, dovuti prevalentemente a chiusura del tribunale, pensionamento e mo-bilità dei dipendenti, posti non rico-pribili per legge se non parzialmen-te da nuove assunzioni, quindi tagli non esempio di virtuosità ammini-strativa.

Un bilancio in cui sono assenti manovre di cambiamento struttura-le, quegli interventi che proposti dalla minoranza disturbano così tanto la maggioranza di centrosini-stra ma che permetterebbero di ar-rivare al prossimo bilancio 2015 senza l’unica arma di ulteriori incre-menti di entrate a carico dei cittadi-ni. Oggi sappiamo già che per il

2015 serviranno almeno altr i 2.000.000 di euro.

Neanche gli emendamenti al bi-lancio a favore dell’occupazione giovanile e delle imprese sono com-presi da questa maggioranza. In particolare, un nostro emendamen-to propone l’azzeramento dell'ali-quota Tasi decisa dalla Giunta e a carico delle imprese edili per le pro-prietà degli immobili “merci”, cioè quelli strumentali e non classificati ancora al catasto come immobili affittabili. Gli stessi per i quali il go-verno esenta l’Imu.

Ecco cosa dice Galvano: «Azze-ramento Tasi ad imprese edili su immobili invenduti. Francamente non si capisce il perchè imprese edili sì e famiglie che magari hanno ereditato seconda casa no. Entram-be possono affittare immobile (ndr: gli immobili merci non si possono affittare), magari a canoni calmiera-ti. Certamente le imprese edili (le famiglie no) recupereranno il costo sopportato al momento della vendi-ta!». Infatti è nota la difficoltà a ven-dere del periodo… Questa maggio-ranza non sa quanti posti di lavoro si son persi nella nostra provincia a

carico delle imprese edili, trala-sciando l’indotto? Si parla di qual-che centinaio.

Altro emendamento delle mino-ranze propone l’abbattimento del 30% della Tari alle imprese produtti-ve iscritte alla Camera di commer-cio che presentino un piano di as-sunzione di giovani cremaschi, se-condo le varie forme contrattuali vi-genti, anche stagionali.

Sempre Galvano, del PD, in Con-siglio Comunale dice: «Devo ricor-dare che c'è già l’agevolazione per le nuove attività nel regolamento dei tributi Imu e Tari». Peccato nel 2013 solo un’impresa nuova ne abbia beneficiato su circa 210 nuove im-prese! Come fa la maggioranza a non interrogarsi sull ’eff icacia dell’agevolazione, che tale quindi non è? Ecco perché l’emendamen-to estende alle imprese già esistenti l’agevolazione con attenzione ai giovani, perché la nostra provincia ha un alto indice di disoccupazione giovanile. Non lo sa il centrosini-stra?

Non servono forse manovre a fa-vore delle imprese perché si favori-sca la generazione di lavoro? Certo

sarebbe più efficace una manovra sull’Irap, ma questa è in capo al governo, non al Comune, Tari e Tasi sì. Insomma, basta contestare ideo-logicamente.

Noi delle minoranze per proporre interventi a un bilancio fatto di pochi tagli e tante tasse, con fondi desti-nati in modo privilegiato a certe as-sociazioni e società in ambito cultu-rale (dall’associazione «Le Muse» ad «Immaginarte» a «Ribolution srl» per esempio), avremmo dovuto ribaltar-lo, visto che da un anno elenchiamo proposte strutturali quali la vendita farmacie, l’unificazione della biblio-teca con il museo, alienazione al Fondo immobiliare, neppure valuta-te da questo centrosinistra.

Speriamo che questa lungimiran-te amministrazione sappia almeno comprendere che le famiglie, le im-prese non son più in grado di garan-tire quelle entrate su cui si basa il bilancio, preoccupazione espressa palesemente dal Collegio dei Revi-sori del comune, che imporrà mag-gior attenzione nelle spese di quan-to fino ad ora fatto, per garantire almeno stipendio ai dipendenti e pagamenti virtuosi ai fornitori».

CremaSabato 5 Luglio 201410

La Cna ha scritto al sindaco perché gli imprendi-tori dell'ex Olivetti e della zona (Pip) di S. Maria hanno difficoltà a ricevere i camion: molti comuni vicini alla città hanno detto «stop ai Tir».

«Gentile Sindaco, la nostra Associazione da tempo, e con maggior attenzione in questi ultimi difficili anni di crisi economica globale, segue le questioni legate allo viabilità del territorio provinciale.

La mutevole situazione legata alle trasformazioni del territorio Cremasco, in relazione sia all’ampliamento della SS415 che alla costruzione di nuove opere come la BREBEMI e la TEEN, hanno rappresentato un impe-gno attentivo importante per la CNA Fita Cremona che ha seguito fin dalla loro programmazione sulla carta lo svilupparsi di queste importanti modifiche viabilistiche. Vi è infatti la necessità di dover garantire sicurezza e allo stesso tempo è importante ottenere una armoniz-zazione della viabilità tale da assicurare una libera cir-colazione delle merci e mantenere alto lo standard competitivo delle nostre imprese.

All’interno di questo contesto ci permettiamo di evidenziare come la viabilità del Cremasaco sia seria-mente compromessa da molti e diversi eventi negativi che si sono via via succeduti in questi anni, quali ad esempio, la costruzione del sottopasso a Crema, la ventilata ipotesi di chiusura al traffico della SS591, la chiusura della strada in territorio Cremosano, a cui vanno aggiunte altre situazioni critiche strutturali.

• la lentezza commerciale della SS415 notevolmen-te peggiorata a causa dei lavori;

• il sempre più frequente ricorso alle restrizioni alla viabilità dei comuni limitrofi a Crema;

• l'ipotesi di ulteriori divieti totali o parziali di transito dei veicoli commerciali.

In questo scenario è del tutto evidente che il danno procurato a tutte le imprese è enorme. Per via dell’al-lungamento dei percorsi di percorrenza si avrebbe non solo un aumento dell’inquinamento, ma anche la crea-zione di nuove diseconomie a causa di un aumento esponenziale dei costi sia per le imprese di trasporto che per quelle di produzione.

Per tutto quanto sopra la CNA Fita Cremona ravvisa la necessità impellente della convocazione di una “Conferenza dei Servizi” alla presenza di tutti i Comuni interessati e delle rappresentanze imprenditoriali del territorio e dell’autotrasporto. Una Conferenza che ria-pra la querelle sulle condizioni di transitabilità del terri-torio Cremasco e trovi soluzioni adeguate, condivise e praticabili, nell’interesse del territorio stesso, delle im-prese, per un rilancio dell’economia in un clima soste-nibile per tutti i soggetti coinvolti.

Francesco Ferruggia, presidente provinciale CNA Fita

Adriano Bruneri, responsabile regionale e provinciale CNA Fita

di Gionata Agisti

ntendiamoci, Beppe Riboli è un artista cremasco di livello interna-zionale e non è certo in discussio-ne la qualità della sua iniziativa, ma ciò che, in questi giorni, sta

facendo storcere il naso a più di un cre-masco, sottoponendo l’amministrazio-ne comunale a un altro fuoco di fila, è la scelta, da parte di quest’ultima, di con-cedergli senza bando e a titolo gratuito lo spazio del Mercato Austroungarico, in piazza Trento e Trieste.

Qui, per due mesi, rimarrà allestita una sua mostra itinerante dal titolo «Concetti e progetti» con tanto di punto di ristoro. Precisiamo che il Mercato non è considerato come plateatico ma, alla pari delle sale comunali, come uno spa-zio comunque soggetto a pagamento. Peraltro, a un costo non certo economi-co: 150 euro al giorno. Ciò nonostante, per questa occasione, l’amministrazio-ne comunale ha ritenuto di concederlo gratis. Quella di non far pagare, ha di-chiarato nei giorni scorsi la stessa am-ministrazione, è stata una vera e propria scelta politica: si è deciso di non incas-sare 11.850 euro, a fronte di un’offerta culturale a beneficio della comunità.

Ad avere diritto di essere indignati sono i commercianti, soprattutto quelli di piazza Duomo che, non potendo con-tare sull’escamotage per cui il Mercato Austroungarico risulta “sala comunale” e non plateatico, il suolo pubblico lo dovranno pagare – anche di più, rispet-to all’anno scorso - e, in aggiunta, si trovano un concorrente che vende drink a prezzi competitivi.

L’opposizione in Consiglio comunale, da parte sua, si vede offrire sul piatto d’argento l’ennesima occasione per at-taccare le scelte dell’amministrazione Bonaldi, dopo le polemiche relative a scelte che hanno agevolato, per il cen-trodestra, «Le Muse» per la rassegna «I Manifesti di Crema» e gli organizzatori del Chiringuito, ai giardini di Porta Serio. Denuncia, infatti, la capogruppo del Nuovo Centrodestra, Laura Zanibelli in merito all’iniziativa di Riboli.

«Premetto di non voler entrare nel merito della proposta dello Studio Ribo-li, dico solo che, in un momento in cui l’amministrazione comunale ritiene di dover far quadrare il bilancio, aumen-tando esclusivamente le tasse e il costo del plateatico per gli esercenti di piazza Duomo, a cento metri da lì, viene asse-gnato senza bando e gratuitamente lo spazio del mercato Austroungarico. Non solo: è anche prevista l’esenzione dal pagamento di luce e acqua. Si tratta di bollette, che il Comune dovrà pagare con i nostri soldi. Si parla di 2.500 euro. Segnalo anche, di sfuggita, che ad oggi non sono attivi dei servizi igienici in lo-co, pur in presenza di somministrazione di bevande. Insomma, ci risiamo: dopo “I Manifesti di Crema”, il “Chiriguito” e, da ultimo, gli 8mila euro concessi a “Im-maginarte”, ci troviamo di fronte a un altro caso analogo. Purtroppo, si tratta di episodi troppo numerosi per poter passare inosservati».

Laura Zanibelli, inoltre, fa notare quelle che ritiene una serie di contrad-dizioni: «Il sindaco, Stefania Bonaldi, dichiara di voler valutare se il Mercato Austroungarico vada mantenuto nell’elenco degli spazi comunali con-cessi a pagamento – tranne in questo caso, ricordiamo -, visto che si tratta di uno spazio totalmente aperto, non di una sala da pulire e riscaldare. Benissi-mo, perché allora non fare lo stesso discorso per il plateatico di piazza Duo-mo? Inoltre, l’amministrazione giustifi-ca il mancato bando, con la scusa che

non le risulta una fila di richieste per l’utilizzo del Mercato Austroungarico. Sarà anche così ma, può darsi che, se si fosse saputo prima che lo spazio sarebbe stato concesso gratuitamente, allora qualcuno, tramite un bando, si sarebbe fatto avanti. Non è finita: la cosa più grave è che il Consiglio comu-nale ha approvato, anche con i voti della maggioranza, una mozione del consigliere di Sel, Emanuele Coti Ze-lati, che impegna all’assegnazione di spazi pubblici, mediante bando, per attività culturali, ricreative, di aggrega-zione sociale. Perché in questo caso non è stato rispettata?».

Già, perché? Alla domanda non è

certo Riboli che deve rispondere. Lui si limita a fare arte, come ci precisa. Il suo intento era solo quello di valorizzare una piazza che ritiene bellissima, ma poco considerata. Si è accollato tutte le spese di allestimento e pulizia, si è pre-sentato in Comune con una richiesta e il Comune l’ha accolta, per giunta rega-landogli lo spazio. Ora che si trova fini-to, suo malgrado, nell’occhio del ciclo-ne, si dice amareggiato: «Non ho molto da dire, se non che ho sostenuto per-sonalmente tutte le spese per l'allesti-mento, senza alcuno sponsor. Trovo che piazza Trento e Trieste sia magica e meritevole di essere valorizzata e per questo mi auguro che la mia sia la pri-

ma di altre iniziative, che possano con-tare, magari, sul contributo di mecenati sensibili all’arte. Sono dispiaciuto per le lamentele. Qui, è stato fatto tutto a ri-spetto delle regole: dall'allestimento, agli scontrini del container scultura, che peraltro funziona solo durante gli eventi, ai rapporti con le istituzioni, svolti sempre con la massima traspa-renza».

Come si diceva, non è a lui che va chiesto il motivo del mancato bando. Il perché va domandato all’amministra-zione comunale che, tramite l’assessore Matteo Piloni, trova il modo di spiaz-zarci: «Non abbiamo optato per il ban-do, semplicemente perché non ci è ve-nuto in mente». Come è possibile? «Vi pare che, per ogni richiesta che pervie-ne in Comune, si debba fare una gara pubblica? Un conto è se il Comune avesse un progetto specifico e, allora, è normale chiedere a tutti di concorrere per la sua realizzazione ma non è que-sto il caso. Chiunque può chiedere l’uti-lizzo di un luogo pubblico”.

Il problema è che, ormai, dopo «I Manifesti», il «Chiringuito» e, adesso, quest’altra iniziativa, qualcuno pensa ci sia un canale privilegiato per associa-zioni o persone vicine al centrosinistra. In questo modo ci sarebbe spazio solo e sempre per gli stessi soggetti. «Si tratta di una sciocchezza che rispedisco al mittente. C’è solo un’amministrazione più attenta di altre ad accogliere le ri-chieste e qualcuno più pronto di altri a presentarle. Riguardo al Mercato Au-stroungarico, per esempio, si sapeva da tempo che l’amministrazione aveva in-tenzione di valorizzare piazza Trento e Trieste ma, fino ad ora, non si è mai fatto avanti nessuno. Mi sembrano le solite polemiche provinciali, mentre la realtà, che finisce per passare in secondo pia-no, è che, da parte nostra, c’è un’atten-zione alla riqualificazione della piazza come nessun altro prima. A questo pro-posito, stiamo anche lavorando a un progetto ad hoc, finanziato dalla Fonda-zione San Domenico. Abbiamo già avu-to i primi contatti con la Soprintendenza e siamo in attesa di conferme».

I Piloni: «Non c’è stato il bando perché ci siamo dimenticati»

Austroungarico di piazza Trento e Trieste concesso gratis a Beppe Riboli

Continua la discussione sul bilancio comunale che costerà ai cremaschi altre lacrime e sangue. Centrodestra presenta due emendamenti a favore di aziende edili e giovani

Pd: «Ecco perché nuove tasse alle famiglie e alle imprese»

La Cna scrive al sindaco: viabilità e circolazione

delle merci nel Cremasco

di Gionata Agisti

l Fondo Formazienda - realtà ita-liana di eccellenza che opera nel campo della formazione e che conta circa 50.000 imprese ade-renti corrispondenti a quasi

300mila lavoratori dipendenti - si ag-giudica per il terzo anno consecutivo due prestigiosi premi: Miglior Fondo Interprofessionale e Innovazione e Buone Prassi. La cerimonia di premia-zione si è svolto a Milano, a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa italiana nella serata di venerdì 27 giugno 2014.

Il Premio Internazionale Le Fonti è una manifestazione annuale istituita con lo scopo di individuare e selezio-nare le eccellenze italiane. Il Fondo Formazienda finanzia percorsi di for-mazione per i dipendenti delle imprese italiane, concorrendo così a innalzare la competitività delle imprese e a ga-rantire una maggiore occupabilità dei lavoratori. Il Fondo Formazienda è uno dei 19 fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua operanti in Italia, l’unico con sede al nord, in Lombardia, a Crema ed è stato autorizzato ad operare dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’anno 2008.

Il direttore Rossella Spada: «Leg-giamo questa vittoria come un impor-tante stimolo a proseguire il percorso intrapreso con professionalità e dina-micità»

«Essere di nuovo riconosciuti come migliore fondo interprofessionale che eccelle in innovazione e buone prassi, ci rende assolutamente orgogliosi. Ri-tengo che il principale motivo di tale successo trovi la sua genesi nella ca-pacità del Consiglio di Amministrazio-ne di dare progettualità e orizzonte alle attività del Fondo e nella tenacia con la quale l’intero staff porta avanti gli obiettivi fissati dall’organo di governo. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno scelto e creduto nel Fondo Formazienda. E’ doveroso con-dividere con le aziende, gli stakeholder e le realtà istituzionali questi importanti riconoscimenti e, sin d’ora, chiediamo loro di continuare a collaborare in ma-niera seria ed efficace, come è stato fatto in questi anni. Alla gioia immedia-

ta segue uno spontaneo momento di riflessione che mi obbliga a fare un bi-lancio dell’operato all’oggi e una previ-sione per il futuro.

Il fatto che per il terzo anno conse-cutivo siamo premiati significa che stiamo lavorando nella maniera corret-ta. E i numeri ci danno ragione: Forma-zienda ha incrementato di oltre il 40% le aziende aderenti nell’ultimo anno, sfiorando i 300 mila dipendenti.

Abbiamo scelto la trasparenza ed il dialogo come metodo di lavoro, ci sia-mo impegnati per interpretare i reali fabbisogni delle imprese a seconda della loro origine, della loro provenien-za territoriale, della dimensione e situa-zione. L’apporto delle Parti Sociali so-cie del Fondo – la confederazione da-toriale Sistema Commercio e Impresa e la confederazione dei lavoratori Con-fsal - sono state fondamentali ed han-no permesso di meglio approfondire i falli del sistema economico italiano. Abbiamo quindi elaborato un piano strategico per la valorizzazione delle risorse umane nel mercato del lavoro,

denominato Formazienda 2020, per dare un apporto significativo in termini di accesso alla formazione ad alcune tipologie di destinatari. In particolare, abbiamo cercato il dialogo con altri at-tori per utilizzare in mo-do virtuoso azioni e de-naro e ci siamo con-centrati sulle fasce de-boli, le donne e i giova-ni, punti dolenti del mercato del lavoro ita-liano. Ed è proprio qui che possiamo fare delle previsioni: il futuro è di chi ha un’ade-guata preparazione culturale e delle competenze specifiche. Vogliamo po-ter dare, con il nostro contributo volto a diffondere la cultura del life long lear-ning, una nuova opportunità al sistema

Paese, un’occasione di dimostrare che abbiamo risorse professionalmente preparate, in grado di competere con le grandi sfide di domani» ha dichiarato il direttore, Rossella Spada.

Le motivazioni del premio Le motivazioni ufficiali per il premio

Miglior Fondo Interprofessionale: Per la capacità di innovare e, al tem-

po stesso, percorrere il fil rouge della continuità con quanto fatto in passato, affiancando con prontezza ed efficien-za i bisogni di imprese e lavoratori, e per contribuire con slancio alla forma-

zione di una società fon-data sulla conoscenza, come dimostra l’incre-mento dell’ultimo anno di oltre il 40% di aziende aderenti al fondo.

Le motivazioni uffi-ciali per il premio Inno-vazione e Buone Prassi

Fondi Interprofessionali Per il costante miglioramento orga-

nizzativo, per l’implementazione sem-pre più capillare della trasparenza, e per il monitoraggio qualitativo degli in-terventi formativi finanziati.

Il premio internazionale Le Fonti Editrice Le Fonti è il secondo portale

editoriale economico italiano. La casa editrice è titolare del portale di infor-mazione Finanzaediritto e della rivista online International Alternative In-vestment Review (IAIR). Il Fondo For-mazienda è il fondo paritetico interpro-fessionale nazionale per la formazione continua. Riconosciuto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali è costituito dalla confederazione Siste-ma Commercio e Impresa e dalla con-federazione dei lavoratori Confsal.

Formazienda opera a favore delle imprese e dei dipendenti in una logica di relazioni sindacali ispirata alla quali-ficazione professionale, allo sviluppo occupazionale e alla competitività im-prenditoriale. Per realizzare la sua mis-sion Formazienda promuove la cultura della formazione, nel contesto nazio-nale e comunitario e finanzia progetti formativi riconducibili a piani formativi individuali, aziendali, territoriali e set-toriali finalizzati al consolidamento e allo sviluppo delle competenze dei di-pendenti.

Da alcuni giorni è entrato in servizio la figura dell’agente ambientale, con il compito di mappare e verificare la non conformità nel conferimento dei rifiuti e più in particolare di segnalare i rifiuti impropriamen-te abbandonati. «Si tratta di un operatore di Linea Gestioni» spiega l'assessore all'ambiente Matteo Piloni, «che da circa due settimane ha cominciato a

girare nei vari quartieri della città a bordo di un mezzo per la raccolta dei rifiuti con l'incarico di raccogliere ciò che viene im-propriamente abbandonato ma soprattutto di segnalare a Linea Gestioni, al Comune e alla poli-zia locale eventuali violazioni di legge e del regolamento comu-nale di igiene ambientale».

L'agente, riconoscibile da una pettorina arancione, sarà

presente ogni giorno in una specifica zona della città. «Si tratta di una figura molto im-portante, che può aiutarci nella pulizia della città ma soprattut-to in un operazione di sensibi-lizzazione nei confronti dei cit-tadini» spiega l'assessore Pilo-ni. «L’attività informativa e di sensibilizzazione è stata asse-gnata all’agente per abituare, in questa fase iniziale, la città alla

sua presenza, ma a breve l'agente potrà anche effettuare le contravvenzioni necessarie nei confronti di chi sporca e imbratta».

Accanto alla presa di servi-zio dell’agente, continua il po-sizionamento dei nuovi cestini su tutto il territorio cittadino. Dopo il centro storico, ora è la volta di alcune zone più decen-trate e dei parchi cittadini.

Il sindaco Stefania Bonaldi e l’asses-sore Morena Saltini hanno incontrato i ti-tolari della gelateria Bandirali. Nata nel 1951, quando la signora Anita offriva il gelato "fatto in casa" ai clienti della sua trattoria, la cultura produttiva dei Bandirali è stata iniziata dal figlio, che fondò la gela-teria nel 1973, arrivando fino al nipote Mauro, che nel 1991 acquisiva l'attività imprimendole una svolta decisiva, diversi-ficando l'offerta e puntando sull'innova-zione dei metodi di produzione. Ogni gior-no qui si fa il gelato, 46 tonnellate circa in un anno, 7000 torte gelato, tutto a base di frutta fresca, latte fresco. Da qualche tem-po si è raccolta una nuova sfida che con-siste nella produzione del torrone crema-sco che ha vinto la medaglia di bronzo nella classifica del Gambero Rosso.

Mauro e Lorena Bandirali hanno pre-sentato la loro squadra - quasi tutta la femminile: un team di 40 collaboratori. L’azienda si sviluppa su una superficie di 130 mq dove si mescolano manualità e tecnologia, tradizione e rinnovamento, fattori che sono valsi numerosi premi tra cui quello di Miglior Laboratorio di Gelate-ria d'Italia.

Dal 1° luglio il Rotary San Mar-co ha un nuovo presidente: Adria-no Dellanoce, con il passaggio del “collare”, ha terminato il pro-prio mandato e Bruno Paggi è di-ventato il nuovo presidente per l’anno rotariano 2014/2015. Le cerimonia si è svolta alla presen-za di numerosissimi soci, che hanno voluto manifestare il pro-prio ringraziamento ad Adriano Dellanoce per quanto ha fatto e l’augurio di buon lavoro a Bruno Paggi.

Nel proprio messaggio di com-miato il Presidente uscente ha ri-percorso l’attività del Club duran-te il proprio mandato. Fra le mol-teplici iniziative sono state ricor-date fra l’altro: il premio San Mar-co all’Abio di Crema; il sostegno all’Aipamm nella sua ricerca sulla mielofibrosi e al Centro di Riabili-tazione Equestre di Crema; il con-tributo all’Associazione Asante Sana che si prende cura di picco-li orfani in Kenia; il rifacimento del ponticello presso i giardini pubbli-ci; la consegna di ai-pad alla scuola di Ombriano destinati ai bambini disabili. In ogni caso il service più toccante e coinvol-gente è stato l’aver fatto parteci-

pare, con spese totalmente a ca-rico del Club, due ragazzi disabili, accompagnati dalle loro mamme, all’Amico Campus di Lazise per una settimana.

Bruno Paggi, visibilmente emo-zionato, ha innanzitutto ringrazia-to il presidente uscente per il ca-lore, la passione e competenza messe a disposizione e ha ricor-dato lo scomparso amico Piero Testa al quali tutti rimangono pro-fondamente legati. Nell’eviden-

ziare come sia per lui un onore, oltre che onere, ricoprire il ruolo di presidente, Paggi ha ribadito co-me cercherà di assolverlo con fierezza e ha voluto rimarcare co-me il proprio mandato sarà im-prontato sulla condivisione e col-laborazione del Consiglio e dei soci, ricercando la collaborazione anche all’esterno del Club. Sa-ranno i bisogni della città e del nostro territorio al centro dell’azio-ne rotariano del San Marco.

I

Crema Sabato 5 Luglio 201411

Il presidente del Fondo Enrico Zucchi e il direttore Rossella Spada

Da sinistra: Lorena Bandirali, Morena Saltini, Stefania Bonaldi, Mauro Bandirali

Cerimonia di premiazione e gala a Milano nella sede della Borsa

Fondo Formazienda, per il terzo anno consecutivo ottiene i premi «Miglior Fondo Interprofessionale» e «Innovazione e Buone Prassi»

Agente ambientale, attenti alle nuove multe

Gelateria Bandirali: 46 tonnellatedi gelato all’anno più 7mila torte

Alessandro Ratini

Segnala i rifiuti abbandonati, ma può dare le contravvenzioni a chi sporca e imbratta

«Una vittoria che ci è di stimolo a essereancora più dinamici»

Rotary San Marco: Bruno Paggi è il nuovo presidente

Da sinistra: Bruno Paggi e Adriano Dellanoce

CASALMAGGIORESabato 5 Luglio 201412 [email protected]

di Vanni Raineri

tre anni e mezzo dall’ultima visita, e dopo la nomina a Vescovo di Mogi Das Cru-zes, torna nel Casalasco, da dove partirono i suoi avi,

Dom Pedro Luiz Stringhini, il quale ri-marrà tra i suoi parenti nel prossimo fine settimana, dall’11 al 13 luglio.

Il protagonista del “ricongiungimento” tra il Vescovo brasiliano e il Casalasco fu Pierangelo Stringhini, responsabile della Polizia Municipale di Palvareta No-va. Fu lui, a seguito di una mostra di fi-sarmoniche che fu fatta in Brasile da un Savoia che emigrò da San Giovanni in Croce (della famiglia Savoia che proprio a San Giovanni un secolo fa gestiva una delle principali aziende italiane per la produzione dello strumento), a contatta-re Dom Pedro Luiz. Questi, entusiasta per aver riscoperto le origini, venne in Italia nel gennaio 2011, e successiva-mente fu proprio Pierangelo Stringhini a ritrovare le tracce degli antenati del Ve-

scovo, che partirono da Drizzona a fine Ottocento: quel Domizio Romeo Strin-ghini che emigrò a 22 anni era il bisnon-no di Dom Pedro Luiz. Quando venne in Italia la scorsa volta (in precedenza ven-ne inutilmente in Veneto proprio sulle tracce degli antenati), Dom Stringhini era Vescovo di Franca, poi in novembre 2013 gli fu assegnata la più popolosa Diocesi di Mogi Das Cruzes, presso San Paolo, che opera su una popolazione di circa un milione e mezzo di abitanti.

Dom Pedro Luiz Stringhini, 60 anni, giungerà dunque venerdì 11 luglio a San Martino del Lago, dove alloggerà nel B&B “Ai due galli”, poi in serata consu-merà una cena aperta solamente ai pa-renti. Sabato 12 al mattino lo attende-ranno una visita guidata alla ristrutturata Villa Medici del Vascello, quindi alle 10 la messa nella chiesa parrocchiale di Driz-zona, luogo da cui partì il bisnonno, quindi altra cena riservata al Ristorante Da Gianna di Recorfano. Nel pomeriggio visita guidata al Duomo di Cremona e ai principali monumenti religiosi con Mon-

signor Achille Bonazzi, Responsabile dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Cremona, quindi l’incon-tro con il Vescovo Monsignor Dante La-franconi. L’intenso programma prose-guirà alle 20 con il pellegrinaggio al San-tuario di Caruberto e Preghiera del Ve-spro alla presenza delle Autorità Civili dell’Unione Palvareta Nova, quindi alle 21 la cena conviviale alla Festa dell’Unio-ne, che si terrà a San Martino. Infine domenica alle 10,30 la Santa Messa so-lenne nella chiesa parrocchiale di San Giovanni celebrata in suffragio dei de-funti delle famiglie Stringhini, seguita dal pranzo conviviale con le famiglie Strin-ghini e gli amici: a tal proposito, si invita-no tutti gli Stringhini a partecipare al pranzo, comunicando l’adesione entro giovedì 10 luglio per motivi organizzativi ( re ferent i P ierangelo Str inghin i , 335/6230667, e Antonio Stringhini, 335/6073468). Nel pomeriggio un mo-mento conviviale a San Giovanni in Cro-ce con i saluti a precedere la partenza per Roma.

A

Dom Pedro Luiz Stringhini dal Brasile per abbracciare i parenti. Incontrerà Monsignor Lafranconi

Il Vescovo torna alle origini

L'attesa a Casalmaggiore era grande, come quando un “figliol prodigo”, nello specifico passato sui network interna-zionali e sulle prime pagine dei giornali, torna a casa per mostrare quanto sia cresciuto. Da Israele a piazza Garibaldi, il passo per Maurizio Scaglioni in arte “Mauri” è stato brevissimo: ieri sera il 33enne cantante si è esibito in piazza Garibaldi. Un fuori programma quasi doveroso, che la Pro Loco ha pensato di incastrare all'interno del contenitore del-la Fiera di Piazza Spagna. L'orario delle 20 è stato pensato per consentire alla band di esibirsi a lungo per poi lasciare spazio, sempre in compagnia, al quarto di finale dei Mondiali (su maxischermo, sempre sul “listone”) tra Brasile e Co-lombia, al via dalle ore 22.

Il ritorno di “Mauri” dopo l'esperienza di X-Factor Israele, dove è stato l'ultimo degli esclusi dalla finale a dodici ma con molti complimenti ricevuti dalla giudice e cantante Shiri Maimon (e non solo da lei), è un piccolo grande evento per Ca-salmaggiore: per questo abbiamo incon-trato il cantante in zona Marcegaglia, giovedì sera, dove si trovava per le pro-ve, organizzando una breve intervista. «Ripartire da Casalmaggiore vuol dire provare una grande emozione - ha con-fessato Mauri - ma ci tenevo a fare que-sto concerto nella mia piazza: ringrazio la Pro Loco per l'opportunità concessa e spero di riuscire a esprimere tutto quello che provo. E' un attimo insieme, è un modo per sentirsi a casa. Anche per questo ho reclutato vecchi amici, ragaz-zi, compagni, fratelli, che con me hanno iniziato a fare musica per hobby qui a Casalmaggiore».

Tra questi, Giuseppe Anversa alla chitarra, Fabio Cavalca al basso e Davi-de Tona alla batteria, che hanno accom-pagnato Maurizio nella fase iniziale della sua carriera, quando la musica era un gioco e un modo di essere, come in fon-do è per il 33enne ancora adesso. Cor-poVolto, Cucarachas, Drop, sono solo alcuni dei nomi dei gruppi che hanno accompagnato Scaglioni prima della sua svolta verso il Medio Oriente.

Cosa è rimasto, a distanza di mesi, dell'avventura israeliana? «Un bel ricor-do e un'esperienza che ti forma. Soprat-tutto la soddisfazione che tante persone abbiano visto veramente come sono, come canto e come mi rapporto con l'arte che ho sempre cercato di coltivare. Soprattutto, anche se non sono entrato in finale per pochissimo, mi è rimasta la speranza verso questo mondo così complesso, quello della musica. Una speranza per l'arte che non dovrebbe mai morire in nessuno di noi».

Riecco Mauri nellasua Casalmaggiore

X FACTOR

Mauri giovedì durante le prove

Torna il “Cinema sotto le Stelle”, 5 film al Museo DiottiLa prima iniziativa che collega la nuova ammini-

strazione alle due precedenti è tutta da vedere: per il settimo anno consecutivo, l’assessorato alla Cultura del comune di Casalmaggiore e il Museo Diotti, in collaborazione con Terre Casalasche, propongono la rassegna ‘Cinema Sotto le Stelle’. Per cinque setti-mane, a partire dal 16 luglio, sempre di mercoledì sera, il cortile dello spazio espositivo di via Formis farà da location per la proiezione di cinque film d’au-tore. «Una piccola tradizione estiva - così come la definiscono gli organizzatori, l’ideatore e curatore Emanuele Piseri in primis - iniziata un po’ per gioco, un po’ per scommessa e diventata un appuntamento seguito e atteso dalla cittadinanza». Circa 130 le pre-senze medie nel 2013, anno della sesta edizione della rassegna che si è concentrata estate dopo estate su tematiche sempre differenti: dopo bambini, viaggi, noir, musica, il 2014 proporrà “Chissà perché capita-no tutte a me, cinque serate di cinema tra bagliori di stelle e desideri e sogni”, in cui il fil rouge sarà ‘la svolta’, intesa come cambiamento repentino di vita,

inatteso. «Ai protagonisti dei film – spiega Piseri – ca-piterà infatti qualcosa fuori dal comune che donerà prospettive nuove al modo di vedere la realtà quoti-diana portando a riconsiderare il proprio ruolo all’in-terno delle relazioni con gli altri, ma prima di tutto con se stessi. Quando la svolta è presa comincia la storia. E la vita vera».

Si inizia mercoledì 16 luglio alle ore 21,30 con Zo-ran, il mio nipote scemo, di Matteo Oleotto. La setti-mana successiva, Philomena di Stephen Frears. Il 29 luglio, Nebraska di Alexander Payne. Il 6 agosto, A

proposito di David dei fratelli Joel ed Ethan Cohen. Chiusura mercoledì 13 agosto con Nella casa di Fran-cois Ozon. L’ingresso sarà di 3 euro (comprende en-trata al Museo Diotti, il ridotto è 2,5 euro), mentre l’abbonamento costa 12 euro (10 per chi ha diritto alla riduzione) e offre anche la tessera annuale del museo. «Abbraccio questa iniziativa per rimarcare l’importanza di una rassegna filmica d’autore a Casal-maggiore, dove non esiste più una stagione cinema-tografica»: così ha introdotto la presentazione della rassegna in sala Giunta giovedì pomeriggio il neo as-sessore alla Cultura, Pamela Carena, che ha ringra-ziato Piseri e la responsabile dei servizi culturali e scolastici del comune casalese Roberta Ronda, che insieme a Letizia Frigerio ha contribuito nella scelta e al reperimento dei film. «Si tratta di un progetto ap-prezzato, con numeri in crescita ed un pubblico molto giovane»: così Ronda. Per una rassegna sotto le stel-le, sarà determinante anche la clemenza del meteo: in caso di maltempo, le proiezioni si terranno all’interno del Museo Diotti.

La 18ª edizione del “Casalmaggiore International Music Festival” prenderà il via lunedì 7 luglio, e porterà nelle terre del Po 120 giovani musicisti emergenti prove-nienti da 20 Paesi e stelle della musica classica come il pianista Enrico Pace e il pianista russo Pavel Kolesnikov (nella foto), che si rivelò al grande pubblico anni fa proprio frequentando l’intenso pro-gramma di training abbinato al Festival di Casalmaggiore. I giovani artisti arriveran-no da ogni parte del mondo, dall’Islanda alla Germania, dal Canada fino all’Austra-lia; seguiranno a Casalmaggiore un per-corso di perfezionamento unico in Europa perché focalizzato sull’affinamento delle capacità di esecuzione “dal vivo”, messe alla prova con un’esibizione al giorno nel-le location più suggestive delle terre del Po: Cremona, Mantova e Parma. Molte le

novità dell’edizione 2014: l’introduzione del genere cameristico e l’arrivo della vo-calità contemporanea con la soprano Sa-rah Kirsch. «Mai come in questa edizione – afferma Angelo Porzani, Presidente dell’associazione Amici del Casalmaggio-re International Music Festival – abbiamo puntato a formazioni da camera più com-plesse e spettacolari, dai quartetti agli ot-tetti, fino alle orchestre d’archi con l’obiet-tivo preciso di contagiare anche un pub-blico meno esperto. Va in questa direzio-ne la possibilità di vedere in questa edi-zione i concerti in streaming». Il calenda-rio degli appuntamenti è lungo e articola-to. Si inizia lunedì nel cortile del Museo Diotti alle 21.15 con l’Opening Concert, che vedrà in scena la soprano Sarah Kirsh e la pianista Madeline Hildebrand - en-trambe recenti vincitrici del premio

Eckhardt-Gramattè in Canada – che af-fronteranno il repertorio delle melodie per voce e pianoforte del giovane Debussy. Martedì il concerto si sposterà nell'Aula Magna di Santa Chiara, quindi mercoledì nel Chiostro dell'ex Convento di San Cri-stoforo a Parma, giovedì nel Cortile del Municipio di Rivarolo Mantovano, venerdì nuovamente nell'Aula Magna di Santa Chiara. L’iter nel territorio attraverso la musica continuerà poi fino al 26 luglio, quando il viaggio musicale nelle terre del Po giungerà nella splendida cornice di Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce, che sarà la scenografia per esibi-zione dei Giovani del Cremona Summer Festival cui seguirà il concerto per violon-cello e pianoforte di Sung-Won Yang e di Enrico Pace, uno dei più grandi virtuosi contemporanei. Al concerto, che celebra i

130 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Corea del Sud, sarà presente l’am-basciatore coreano che, nell’occasione, visiterà anche la città di Cremona incon-trando rappresentanti istituzionali e del mondo imprenditoriale. «L'agenda del fe-stival è il risultato di proficue collaborazio-ni con varie realtà istituzionali - spiega il fondatore della rassegna Massimo Araldi - una dimostrazione chiara e precisa che ‘il fare networking’ è la strategia vincente per la valorizzazione della cultura e di un territorio». La rassegna si chiuderà dome-nica 27 luglio col Concerto di Gala sul Sagrato del Duomo casalese.

Primo concerto lunedì sera nel cortile del Museo Diotti, poi Santa Chiara, Parma e Rivarolo Mantovano

Le note del Festival invadono il Casalasco

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di Vanni Raineri

na rivoluzione… nel segno della continuità. La strana formula è quella adottata da Velleda Rivaroli, e sembra proprio che abbia prodotto

ottimi risultati, almeno dal punto di vista del consenso popolare.

Il nuovo sindaco di Scandolara era assessore (esterno) della giunta Magni, quindi si può dire che la sua opera pro-segua quella delle precedenti ammini-strazioni, ed è la quinta conferma in pratica del gruppo al timone dal 1994. Senonché gli amministratori sono nuovi di zecca. Al fianco della Rivaroli, che non sedeva in Consiglio comunale, in giunta ci sono il vice sindaco Riccardo Zapponi e l’assessore Silvia Avanzini.

La differenza rispetto al passato è che si è rotto l’equilibrio: gli ultimi sin-daci avevano ottenuto tra il 53% e il 60% circa dei consensi, stavolta lei ha sfiorato il 75%.

«E’ stata una grande soddisfazione – esordisce Velleda -, evidentemente è piaciuto il lavoro che ha prodotto risul-tati su Scandolara e Castelponzone, ed il programma che andava alla sostanza senza tante promesse. E credo anche la scelta di un gruppo rinnovato pesan-temente pur nella continuità»

Castelponzone in particolare ha tri-butato un’ovazione silenziosa alla nuo-va maggioranza: circa l’85%. E’ evi-dente che il risultato ottenuto da asses-sore alla Cultura, ovvero l’inclusione della frazione tra i Borghi più Belli d’Ita-lia, e il moltiplicarsi di eventi e progetti di valorizzazione, si è trasformato in un’ondata di consensi.

Siamo ancora in tempi di quote rosa, sta di fatto che lei è la prima donna sindaco non solo di Scandolara ma anche dei 6 comuni dell’unione che si prospetta allargata. «Le quote rosa non le condivido. Non dovrebbero esserci differenze tra i candidati, che senso ha imporre una percentuale? Certo la can-didatura di una donna rappresentava un’incognita, la sfida la abbiamo supe-rata anche con dimensioni inattese».

Ora la sfida si sposta sul campo. E si parte subito con l’unione, per ora limi-

tata a Scandolara, Motta Baluffi e Cin-gia de’ Botti (Unione Municipia), ma pronta ad allargarsi a Gussola, Marti-gnana Po e Torricella del Pizzo. «Tutti i sindaci dell’unione sono nuovi, ora la sfida vera si sposta sulle gestione dei servizi e del personale».

Intanto in settimana si è svolta l’as-semblea per la nomina della nuova giunta: presidente dell’unione sarà pro-prio Velleda Rivaroli (succedendo an-che qui a Magni), assessori per Scan-dolara Diego Zedde, per Motta Baluffi il nuovo sindaco Giovanni Del Miglio e Simone Agazzi, per Cingia de’ Botti il sindaco Pierpaolo Vigolini e Ilario Bi-gnami.Consiglieri delegati Alessandro Mori, Claudio Scanacapra e Angela Simonazzi.

Parallelamente prosegue il lavoro per l’allargamento dell’unione, che punta a un territorio di 10mila abitanti. «Il percorso fatto sull’asta del Po pro-segue, si dovrà fare un grosso lavoro sullo statuto, dopo i primi incontri inter-locutori. Il personale, in totale 50-60 unità, deve essere coinvolto. La mac-china amministrativa funziona se fun-ziona la componente del personale. Qui l’unione va fatta non sulla carta, ma attraverso una specializzazione condi-visa per settore al fine di minimizzare le spese e offrire un servizio migliore ai cittadini».

Anche la scelta del segretario sarà importante. Entro fine estate i vari sin-

daci sono chiamati a scegliere il pro-prio, ma è chiaro che nell’ottica di una gestione condivisa l’ideale sarebbe pensare ad un’azione comune. «Certo, l’ideale sarebbe avere lo stesso segre-tario e in forma esclusiva per l’unione». Voi avete Giampaolo Brozzi, a Gusso-la ad esempio c’è Carolina Cappelli, a Martignana Angela Belletti; alla fine su chi cadrà la scelta? Ovviamente Velle-da Rivaroli non risponde: «Vedremo, le valutazioni andranno fatte congiunta-mente. Intanto al 30 giugno le funzioni associate nei 6 comuni sono passate da 4 a 6, comprendendo anche catasto ed edilizia scolastica e scuole».

Convincere dipendenti ad assogget-tarsi alle nuove disposizioni, e magari a trasferirsi in altri comuni, non sarà faci-le. «No di certo, per questo il percorso va condiviso, anche di concerto con i sindacati. L’obiettivo è superare le nor-mali frizioni e lavorare tutti meglio, an-che in questo la figura del segretario sarà importante». Quello di Scandolara è in scadenza il 30 settembre, si vedrà.

Intanto una prima tegola ha riguar-dato la presenza in giunta dell’ex sinda-co Magni, durata poche ore. «Lo abbia-mo investito dell’assessorato esterno a servizi sociali e all’unione, convinti che la condanna arrivata il 29 aprile non avrebbe generato inconferibilità del mandato. Le sue dimissioni sono state un atto di enorme correttezza e genero-sità verso il gruppo e il sindaco. Conti-

nuo a ritenere che sia una risorsa da non perdere, la sua capacità di media-zione è preziosa. Le conseguenze giu-diziarie per lui e l’altro sindaco dell’unione (l’ex di Motta Vacchelli, ndr) sono frutto di un errore tecnico». La stessa Rivaroli dopo l’assemblea dell’Unione ha ribadito ringraziamento e stima nei confronti del predecessore.

L’ostico capitolo tasse. «L’Imu è in-variata, così come l’Irpef, che abbiamo contenuto allo 0,4%. Stiamo verifican-do Tasi e Tari, con la volontà di incidere il meno possibile. Il nostro comune è rimasto in regime Tarsu, quindi il rispar-mio dello scorso anno si tradurrà in un aumento quest’anno della Tari, ancora da quantificare. Entro il 10 luglio deci-deremo la prima rata di acconto per evitare scadenze troppo onerose. Quanto alla Tasi, la nuova tassa colpirà anche chi è in affitto e di fatto copre la prima casa. Delibereremo entro il 10 settembre, e anche qui cercheremo di non incidere troppo. Voglio ribadire, come scritto nel programma, che non aumenteremo i servizi a domanda indi-viduale, mensa, servizi assistenziali e scuolabus, per il quale abbiamo propo-sto il trasporto gratuito. Troveremo le risorse per rispettare le promesse fat-te».

Chiudiamo con un altro capitolo spi-noso: la crisi economica a Scandolara è particolarmente pesante dopo la chiusura della ditta Bini. «E si aggrave-rà, in quanto tra agosto e novembre si esauriranno le forme statali di assisten-za». A Scandolara ci sono tante fami-glie di stranieri ex dipendenti Bini, mol-te delle quali ospitate nelle residenze a suo tempo realizzate presso l’azienda. «Alcuni di loro sono già all’estero per cercare lavoro, ma resta un grave pro-blema sociale che il Comune deve ge-stire».

Prospettive? «Alla Bini lavoravano 120 persone, e dopo lo scandalo della Macrolegno (che aveva rilevato un ra-mo d’azienda, operazione finita malis-simo, ndr) non è lecito sperare che possa intervenire un’azienda che rias-suma almeno la metà dei dipendenti. L’area c’è, il Comune è aperto a valuta-re ogni possibilità».

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Velleda Rivaroli nel suo ufficio nel Comune di Scandolara Ravara

Il nuovo sindaco di Scandolara Ravara è stato eletto col 75% dei consensi, e nominato anche presidente dell’Unione

Rivaroli, quota rosa alla bulgaraCasalmaggiore Sabato 5 Luglio 201413

NEW YORK, MINISTRO IN VISITA ALLA POMÌ

A PIADENA LA FESTA DI LIBERAZIONE

OGGI E DOMANI LA MOSTRA DEI ROTARY

NEW YORK - Anche quest’anno Pomì ha partecipato alla Summer Fancy Food, la fi era più importante della Costa Est degli Usa dedi-cata al gusto e ai prodotti di alta qualità.

Il Ministro delle Politiche Agricole e Fore-stali, Maurizio Martina, in visita al Padiglione Italia, è passato per un saluto presso lo stand Pomì dove ha incontrato Costantino Vaia (Di-rettore Generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro) proseguendo il dialogo aperto du-rante lo scorso Convegno Mondiale del Pomo-doro che si è tenuto a Sirmione del Garda.

Torna, dopo un anno di assenza, la Festa di Liberazione di Piadena. Dopo la serata inau-gurale di ieri, la manifestazione prosegue ogni giorno sino a domenica 13 luglio. Il program-ma prevede ballo liscio stasera con l’orchestra Sabrina Borghetti, domani con Gigio Valenti-no, quindi lunedì 7 Ivana Group, martedì (con lo speciale gnocco fritto) Sonia B., mercoledì Jolanda Moro, giovedì (con risottata alle 18,30) Pietro Pattacini, venerdì (serata del piatto cu-bano) Tiziano Band, sabato 12 (serata dello spiedo bresciano) Antonella Marchetti, e chiu-sura domenica 13 luglio (quando in mattinata si terrà il torneo nazionale di scacchi “Rapid chess”) con l’orchestra Camillo del Vho. Tutte le sere funzioneranno ristorante tradizionale, ri-storante del pesce di mare, rosticceria, pizze-ria, birreria e bar, con maxischermo per i cam-pionati Mondiali di calcio. Ingresso 1 euro che sarà scontato con una consumazione minima di 10 euro.

Sarà visibile sia oggi che domani (dalle ore 15 alle 21) presso il Ridotto del Teatro Comu-nale di Casalmaggiore la mostra “I Service Ro-tary”, sulle varie iniziative condotte negli ultimi anni dai club della zona a favore del territorio. La tre giorni di manifestazione si è aperta ieri con il convegno “I Rotary per il territorio”, alla presenza dei vertici dei Rotary e Rotaract club sia locali che distrettuali (tra i relatori anche il Governatore Fabio Zanetti).

GUSSOLA – E’ andata oltre le più rosee aspettative la parte-cipazione al Truck’s Day di Gussola, nonché primo Memorial Vainer Lombardi. La manifestazione, intitolata all’indimentica-to imprenditore gussolese spentosi il 12 agosto 2013 all’età di 49 anni, ha fatto registrare il tutto esaurito già nella giornata di sabato, quando una cinquantina di camion si sono imposses-sati del centro cittadino. Il ricordo di Vainer Lombardi, l’intratte-nimento serale, la buona cucina, la beneficenza: tutti ingredien-ti che hanno convinto moltissime persone a prendere parte alla festa e a far registrare il sold out tra i tavoli del parco. L’evento, oltre ad un ricco programma, ha previsto il coinvolgimento delle associazioni gussolesi: tutto il ricavato verrà devoluto in beneficenza. La tre giorni iniziata venerdì e terminata domenica è stata organizzata dalla neonata Associazione “Amici di Vai-ner” che opera senza scopo di lucro ed è nata appositamente in memoria del compianto titolare dell’azienda Lombardi e per fare del bene. L’iniziativa, col patrocinio del comune di Gusso-la, ha previsto il coinvolgimento delle associazioni che oltre ad

essere presenti con i loro stand si sono occupate della cucina, del riordino, dell’accoglienza, dello spazio giochi per i bambini e della mostra fotografica. Nella giornata di domenica, di fronte ad una piazza gremita, sono stati assegnati i premi in concor-so: autista più affascinante Roland di Bolzano, il primo arrivato al raduno Oliviero Pienzi (arrivato in piazzale venerdì mattina), l’autista arrivato da più lontano Urban Radek dalla Slovac-chia), l’ultimo arrivato Denis Bini, il più casinista Roberto Pa-squali, autistia con capigliatura da leone Omar Barbonaglia, e le due donne camioniste Daiana Baruzzo e Chiara Corniani. Piccolo inconveniente sabato sera, quando in piazza Coma-schi ha dovuto farsi largo un’ambulanza per trasportare una barista in ospedale: un lieve infortunio sul lavoro che non ha guastato il Memorial. La grande soddisfazione degli organizza-tori e della moglie del compianto Lombardi Catia Belletti (che ringraziano tutte le associazioni e i volontari che hanno reso possibile l’evento) lascia presumere che l’edizione 2014 sia stata la prima di una lunga serie.

Successo per la prima edizione della tre giorni dedicata all'imprenditore di GussolaMemorial Lombardi, il Truck c’è e si vede

STASERA A GUSSOLA LA FESTA DELL’AVISDopo la prima serata di ieri, si conclude

questa sera la Festa Avis di Gussola presso il Parco Comunale. Ad esibirsi sul palco sarà l’orchestra Jolanda Moro. Funzionerà un ser-vizio di bar e cucina con specialità locali, oltre alla torta fritta con salumi.

AMICHE PER LA MUSICA, NUOVA USCITAMARTIGNANA PO – Si preparano a tornare

in pista le “Amiche per la musica”. Il prossimo appuntamento dovrebbe essere a fi ne agosto a Martignana presso DondolandoArte atelier, anche se sull’iniziativa per ora rimane il riser-bo. Possibile che per l’occasione l’ensemble di voci femminili si presenti con una formazione inedita, quel che non cambia è l’ottimo livello tecnico unito alla solidarietà dell’azione.

Il ministro Martina e il direttore del CCDP Vaia

Dall'alto, foto di gruppo dei partecipanti e piazza Comaschi sabato sera

A

Speciale Piccoli Animali Sabato 5 Luglio 2014

Uno dei peggiori nemici degli amanti dei felini è la famigerata Felv, nota anche come leucemia felina: una patologia che purtroppo è sempre più diffusa, specialmente tra i gatti che vivono in libertà. Lo spiega il veterinario cremasco Davide Bentivegna: «I felini più a rischio sono quelli che entrano in contatto con gatti randagi. La trasmissione, infatti, av-viene prevalentemente con contatto, morsi, saliva, rapporti sessuali. Per questo chi ha gatti che lascia liberi di uscire è caldamente consigliabile fare il vaccino». La Felv, infatti, può essere prevenuta attraverso un vaccino che va fatto sul gatto dai tre mesi in su. «Pri-ma però è necessario fare un test per accer-tare che non vi sia già la presenza del virus. Se l'esito del test è negativo, si può procede-re con il vaccino, che poi andrà richiamato ogni anno».

La Felv è una malattia infettiva, che provo-ca delle alterazioni dei globuli bianchi, ma anche delle infezioni secondarie, come sto-matiti, malattie respiratorie, tumori, ecc. «C'è anche il rischio di gravi anemie, in quanto in quanto la patologia altera anche la produzio-ne di globuli rossi - continua Bentivegna -. «Una volta accertata l'infezione, l'aspettativa del gatto è piuttosto bassa: si parla di tre o quattro anni».

Tuttavia vi sono delle cure che possono

almeno rallentare la progressione della pato-logia, tenendola sotto controllo: «ad esempio la terapia a base di interferone - spiega anco-ra il veterinario -, che stimola il sistema im-munitario. Poi ci sono altre terapie mirate in base alle complicazioni che si presentano.

I padroni di un gatto con la Felv devono innanzitutto fare in modo che esso non entri

in contatto con gli altri gatti di casa, per evi-tare il contagio. In secondo luogo, gli altri felini andranno vaccinati immediatamente, se già non hanno contratto il virus.

Purtroppo la patologia non presenta dei sintomi caratteristici, per cui la diagnosi può essere fatta per esclusione, o comunque at-traverso esami specifici».

Felini: come prevenire la Felv

a stagione estiva com-porta alcuni notevoli fa-stidi per i nostri amici a quattro zampe. Fastidi che prendono il nome di

quei tipici parassiti che affliggo-no l'animale domestico: pulci e zecche. «Si tratta di problemi che possono causare pruriti e dermatiti - spiega il dottor Giu-seppe Volpe, veterinario cremo-nese. Le zecche, inoltre, provo-cano anche delle anemie, sia agli animali che all'uomo: per questo motivo chi fa trekking in monta-gna deve equipaggiarsi con scarpe alte, calzettoni e pantalo-ni lunghi, onde evitare di essere punto».

Per contrastare la diffusione dei fastidiosi insetti sul pelo dell'animale vi sono diversi si-stemi: «Si devono utilizzare pro-dotti particolari, che vanno ap-plicati sul dorso dell'animale ogni 20-30 giorni e che agiscono o uccidendo il parassita o inter-rompendone il ciclo vitale. Inol-tre, da alcuni mesi, vi sono in commercio delle particolari compresse da somministrare per via orale, che agiscono per periodi più lunghi, fino a 12 set-timane. Questo sistema ha an-che il vantaggio di non creare problemi legati al contatto con altri animali o con bambini».

Altro problema per gli animali, in questa stagioe, sono zanzare, pappataci e flebotomi. «Si tratta

di insetti che possono essere vettori di alcune malattie impor-tanti, quali la filaria e la leishma-nia - spiega ancora Volpi -. Pa-tologie che si stanno diffonden-do sempre di più anche nel nord Italia, anche a fronte del fatto che questi insetti trovano un ha-bitat ideale nel nostro territorio, ricco di corsi d'acqua».

La profilassi può essere fatta sia attraverso somministrazione

di farmaci sia attraverso l'utilizzo di repellenti.

Purtroppo queste patologie provocano problemi importanti all'animale: «la filariosi porta alla morte in quanto provoca l'am-massamento di gomitoli di vermi nel corpo dell'animale e soprat-tutto nelle cavità cardiache. Tut-tavia si può fare prevenzione attraverso una terapia farmaco-logica, che va iniziata prima

dell'inizio dell'estate, oppure con una iniezione sottocutanea, il cui effetto dura un anno. La leishmania colpisce invece so-prattutto fegato e reni, portanto ad una lenta debilitazione». Tra i sintomi: dimagrimento, perdita di pelo e abnorme crescita delle unghie. «La patologia viene dia-gnosticata attraverso degli esa-mi di laboratorio. Può essere curata, ma non si guarisce».

SIn estate attenzione a pulci e zecche

Volpe, veterinario cremonese: «Importante tenerle sotto controllo con prodotti specifici»

Bentivegna: «Chi ha gatti che fanno vita all’aperto dovrebbe fare l’apposito vaccino»

" crisi danone

alloni punta alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro

Egregio direttore, la crisi della Danone di Casale Crema-sco aveva indotto Agostino Alloni, con-sigliere regionale del Pd, a chiedere un’audizione urgente in IV Commissio-ne Attività Produttive del Consiglio re-gionale. A seguito dell’annunciata chiusura dello stabilimento, sono state ascoltate le parti sociali e datoriali coinvolte e gli amministratori locali. «L’incontro - ha detto Alloni - dimostra che l’azienda non è affatto in crisi e che, durante l’anno che abbiamo da-vanti rispetto ai progetti di dismissione della multinazionale proprietaria, dovrà essere utilizzato per evitare un evento tanto dannoso per l’economia locale e quindi per trovare soluzioni alternative. Nello specifico, una riconversione da parte di nuovi potenziali investitori che manifestino la volontà di riconvertire la produzione. Tutto questo va fatto pri-ma della chiusura. Arifl prenda dunque in mano la situazione e si sieda al tavo-lo dei portatori d’interesse. E’ impor-tante che la Regione Lombardia, con l’assessore alle Attività Produttive, Ma-rio Melazzini intervenga in modo forte e autorevole a sostegno di progetti specifici di riconversione. L’obiettivo è quello di salvaguardare i posti di lavoro e un’attività produttiva legata all’agro-alimentare che per il nostro territorio, deve rimanere un pilastro fondamenta-le dello sviluppo economico». L’incon-tro si è concluso con l’impegno assun-to dal presidente della Commissione di chiedere alla Giunta l’apertura di un confronto immediato e serrato con il management della Danone.

Gruppo consiliare del Pd in Regione Lombardia ***

" crisi danone/2

L’azienda deve accettare la sfida del rilancio sul mercato

Gentile direttore, «il nostro obiettivo è la tutela dei lavo-ratori di un’azienda che ha impianti all’avanguardia e maestranze di alto profilo professionale. Danone, quindi, accetti la sfida del rilancio sul mercato internazionale sapendo che la Regione Lombardia sarà al suo fianco con gli strumenti messi a disposizione dalla legge 11/2014». E’ l’invito rivolto dal consigliere regionale del Nuovo Cen-trodestra, Carlo Malvezzi, ai vertici del-l’azienda francese con sede in Italia a Casale Cremasco, intenzionata a chiu-dere lo stabilimento a luglio 2015. I vertice di Danone, le parti sociali e le istituzioni pubbliche coinvolte hanno presentato il caso durante l’audizione tenutasi in Commissione Attività Pro-duttive del Consiglio regionale. «Oggi Danone ha un unico stabilimento in

Italia ed è quello con sede a Casale Cremasco - ha proseguito Malvezzi -. L’intenzione è chiuderlo e delocalizzare all’estero, senza, tuttavia, rinunciare alla fetta di mercato italiano che essa detiene, pari a oltre il 20% dell’intera quota. Cioè, Danone rinuncia allo sta-bilimento in Italia, ma non ai nostri spa-zi di mercato. E’ giusto, allora, che si chieda all’azienda una responsabilità anche rispetto al territori». Malvezzi non nasconde che «la contrazione nei consumi dei prodotti del marchio Da-none è reale, ma non si può non con-siderare che, nel mondo, la domanda di prodotti agro-alimentari è in conti-nua crescita. Un’azienda che fa dell’esportazione uno dei suoi princi-pali punti di forza, deve accettare la sfida di una riconversione industriale su produzioni più appetite dal mercato internazionale». Da questo punto di vista, fa presente il consigliere di Ncd, «l’assessore alle Attività Produttive, Mario Melazzini, ha già garantito all’amministratore delegato di Danone il massimo impegno di Regione Lom-bardia per mettere a disposizione tutti gli strumenti previsti dalla legge regio-nale 11/2014 a supporto di eventuali progetti di reindustrializzazione». Il consigliere del Nuovo Centrodestra in-vita quindi l’a-zienda «a considerare forme di collaborazione con altre realtà produttive presenti sul territorio della provincia di Cremona sia del settore lattiero-caseario sia di altri settori. Le aziende che operano nell’ambito della cosmesi, per esempio, lavorano con procedure igienico-sanitarie identiche: sotto questo aspetto ci sono, quindi, profili professionali con competenze affini o coincidenti che possono essere sfruttate nel caso di riconversione nel settore della cosmesi. Danone si faccia dunque parte attiva per stimolare col-laborazioni in tal senso».

Gruppo consiliare del ncd in regione Lombardia

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" appeLLo

Le amministrazioni devono assicurare i servizi fondamentali

Egregio direttore, Lgh dunque chiude il bilancio 2013 de-finendo 8 milioni di euro di dividendi (con dati altrettanto positivi dal punto di vista patrimoniale). Consiglieremmo a tutti i cittadini cremonesi di appuntarsi i dati principali del bilancio su un foglio, piegare il foglio e metterlo da parte per averlo a portata di mano questo autun-no, quando Lgh tornerà a piangere mi-seria, pretendendo il pieno pagamento di bollette esorbitanti di riscaldamento anche da parte di disoccupati, esodati, precari e ammalati. Sempre (e in parti-colare in periodi di profonda crisi eco-nomica), le pubbliche amministrazioni devono porsi come principale obiettivo l’assicurare a tutti, indipendentemente dalla capacità economica, i servizi fon-

damentali. Nella “battaglia delle bollet-te” si scontrano in pratica il diritto-do-vere per una spa di produrre utili (cioè di guadagnare soldi) e il dovere (socia-le e politico) dell’amministrazione che con0trolla quell’azienda di produrre servizi. Ma il servizio non è solo fine a se stesso: è un mattone che serve a costruire una comunità sempre più sa-na e solidale, ricca nel vero e pieno senso del termine. Nello stesso modo, ma con esiti ancora più tragici, si scon-trano (a Cremona come altrove) in que-sti giorni il diritto di un proprietario di casa a ricavarne il massimo profitto possibile e il diritto di un inquilino, per quanto moroso, a non essere buttato in mezzo a una strada e a vedersi strappata a pezzi la famiglia. Certo la “questione casa” non si può risolvere in 48 ore (e neppure in un anno), ma crediamo che alcuni atti possano e debbano essere adottati immediata-mente dalla nuova amministrazione di Cremona, così come certe decisioni sciagurate si sarebbero potute e dovu-te evitare da parte di chi ha deciso il modo in cui le forze dell’ordine dove-vano intervenire. Non è vero che “nes-suno può fare niente” di fronte a uno sfratto esecutivo: ci sono ampi spazi, se li si vuole praticare, per evitare a ognuno di noi l’immensa tristezza e al-la città la pesante sconfitta etica di ve-der sgomberare con la forza persone che hanno l’unica colpa di non guada-gnare abbastanza per potersi permet-tere un affitto cosiddetto “di mercato”. Già. Sempre al “mercato” si torna. Quello stesso mercato che così tanto affascina certi imbarazzanti docenti di storia contemporanea e che per fortu-na sempre meno convince le tante per-sone che sanno cosa significano le parole solidarietà e beni comuni.

Giampiero carottiPer il Comitato Acqua Pubblica

del Territorio Cremonese***

" critica a perri

La politica si fa anche nei banchi dell’opposizione

Egregio direttore, vorrei rispondere al signor Mondini che elogia il “Grande Perri” per il coraggio che ha avuto nel rassegnare le dimis-sioni da consigliere di minoranza (ed invita altri ad emularlo… complimenti), avendo perso le ultime elezioni come candidato sindaco. Non si tratta di co-erenza politica. E’ troppo comodo se-dere sulla sedia del sindaco, percepen-do lo stipendio da sindaco. Altra cosa è sedere nei banchi dell’opposizione, percependo i “miseri spiccioli” di con-sigliere di minoranza. La politica la si fa anche nei banchi dell’opposizione. Ma noi, probabilmente, abbiamo politici che sanno solo vincere, altrimenti la-sciano, perché perdere è poco redditi-zio: «Signori si nasce, ed io, modesta-mente lo nacqui», questo disse il gran-

de Totò. Morale: nessuno diventa cam-pione se non nasce campione. Nello sport abbiamo parecchi esempi! Medi-tate, gente, meditate...

Massimo pelizzoniGussola

***

" uisp

integrazione sociale dei giovani immigrati grazie allo sport

Egregio direttore, col 17° torneo di calcio a 8 denominato “Non solo nero”, fra squadre di immi-grati extracomunitari, vinto dalla forma-zione marocchina del Centro islamico “La speranza”, si è conclusa la lunga stagione sportiva dell’Uisp cremonese caratterizzata dal tema dell’integrazio-ne dei “nuovi cittadini”; un progetto associativo patrocinato e sostenuto da un contributo economico della Fonda-zione comunitaria della Provincia di Cremona. Nel progetto globale, pre-sentato nell’autunno dello scorso anno, era previsto anche il sostegno alla co-stituzione di una squadra di immigrati indiani e pakistani residenti in alcuni paesi del Cremasco, intenzionati a dar vita ad un’attività continuativa di cri-cket, lo sport nazionale di quei Paesi, importato dalla dominazione inglese. Un folto gruppo di giovani, raccoltisi soprattutto nel Comune di Romanen-go, ha disputato vari incontri sul campo comunale con squadre del Bresciano e del Lodigiano, ma difficoltà logistiche impreviste non hanno consentito la for-mazione di una squadra stabile e l’av-vio di un torneo strutturato; cionono-stante i ragazzi, supportati dall’Uisp cremonese, hanno continuato ad alle-narsi ed a disputare partite amichevoli, in attesa di sviluppi migliori. Nel frat-tempo l’Uisp prosegue il suo impegno a favore dell’integrazione sociale dei giovani immigrati. Mentre l’Italia dei calciatori professionisti esce a testa bassa dai Mondiali del Brasile, c’è un altro mondo sportivo che cresce e si appresta a vivere il suo appuntamento clou: parliamo dei “Mondiali antirazzi-sti” che nella prima settimana di luglio vedrà lo svolgimento della 18ª edizione della rassegna nel Comune di Castel-franco Emilia (Mo) dove sono attesi circa tremila partecipanti, in arrivo da diversi Paesi europei ed extra-europeri.

Comitato provinciale Uisp***

" accusa

“Festa della famiglia naturale”, atto barbaro e discriminatorio

Egregio direttore, l’approvazione in Consiglio regionale della delibera 263 che chiede l’istituzio-ne della “Festa della famiglia naturale” è un atto barbaro e profondamente in-giusto, la mozione nel suo complesso è un testo attivamente discriminatorio,

che divide le famiglie ed i bambini in due categorie, quelli provenienti da fa-miglie eterosessuali come famiglie e bambini di serie A, quelli provenienti da famiglie omogenitoriali e monogenito-riali che in Italia sono oltre il 15% del totale (dati Istat) e nella sola città di Mi-lano sono oltre il 30%, come bambini di serie B. La mozione sostenendo esplicitamente l’incapacità di gay e le-sbiche a costituire una famiglia, e la non legittimità e parità delle loro unioni ha istituito una “Festa della famiglia na-turale”, dove intende solo ed esclusiva-mente celebrare l’unione tra uomo e una donna come superiore ad altre unioni. Si tratta del primo caso in Euro-pa occidentale di festa istituita contro qualcuno e con chiaro intento discrimi-natorio. Come se non bastasse questa mozione prevede anche azioni attive di propaganda antigay nelle scuole e la non applicazione dei protocolli Europei contro l’omofobia e la disciminazione. Nel dibattito in Consiglio regionale i presentatori della delibera hanno so-stenuto l’intento e la necessità di discri-minare le famiglie omogenitoriali e tutte le unioni diverse da quelle formate da uomo e donna. Ciò non coinvolge sol-tanto persone omosessuali, ma anche figli, famiglie con divorziati e genitori single. La delibera è stata approvata con i voti di Lega, Ncd, Forza Italia, Li-sta Maroni, mentre Pd, M5S e Patto Civico hanno abbandonato l’aula per protesta. Come Arcigay a livello nazio-nale e regionale abbiamo già chiesto alla Giunta regionale di non dare segui-to a questo provvedimento discrimina-torio ed incostituzionale, per salvaguar-dare questo storico territorio di acco-glienza e proteggerlo da una deriva pericolosa, volta a cancellare le libertà, l'uguaglianza e i diritti. Nel furore ideo-logico che ha portato alla presentazio-ne di questa mozione, fra l’altro firmata persino dai consiglieri della provincia di Cremona, Carlo Malvezzi (Ncd) e Fede-rico Lena (Lega), dimostrando una sen-sibilità democratica ed istituzionale al-quanto limitata, non si è tenuto conto del rischio di ripercussioni internazio-nali sulla Lombardia e sul suo tessuto economico e produttivo, come già suc-cesso alle nazioni islamiche o africane che hanno varato iniziative simili. Sia-mo una nazione occidentale e queste derive da Arabia Saudita o da Russia di Putin difficilmente vengono perdonate dalle aziende, dalle multinazionali e da-gli operatori turistici che sono massic-ciamente presenti in Lombardia e che saranno coinvolte in Expo 2015. Possi-bile che per acquisire il consenso di qualche gruppo fondamentalista reli-gioso, Malvezzi e Lena sostengano tut-to ciò,esponendo la nostra Regione alla censura internazionale e allo scher-no di tutti gli altri paesi occidentali, oltre che alla possibilità di subire notevoli ripercussioni economiche in un periodo di così profonda crisi?

Gabriele piazzoniPresidente Arcigay di Cremona

Sabato 5 Luglio 201419Lettere & Opinioni Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]

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Sabato 5 domenica 607.30 tgla707.55 omnibus.attualità09.45 coffeebreak.att11.00 mode&modi.att11.40 inonda.attualità12.25 4donneeunfunerale.tf13.30 tgla714.00 tgla7cronache.attualità14.40 dianeunosbirroin famiglia.tf16.40 lafebbredellaprateria.f18.10 l'ispettorebarnaby.f20.00 tgla720.30 inonda.att21.10 ilcommissariomaigret.f

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Giulia Sapelli

opo le ultime perturbazioni, secon-do i meteorologi ci avviamo verso la vera estate, quella calda e soffo-cante tipica del nostro territorio, con tutti i rischi che essa comporta,

specialmente a soggetti fragili, come anziani e disabili. A questo ptoposito si ripropone an-che quest'anno la lunga collaborazione tra Auser e Asl Cremona, allo scopo di fronteg-giare l'emergenza. L'Azienda sanitaria ha quindi fornito ad Auser un elenco di nomina-tivi di persone ultra settantacinquenni resi-denti in provincia che si trovano in condizione di fragilità e solitudine e che sono quindi par-ticolarmente esposte al rischio di disturbi pro-vocati dalle temperature eccessive.

Le persone a rischio saranno contattate dai volontari dei punti di ascolto Auser Filo d’Ar-gento/telefonia sociale di Cremona/Casal-maggiore e di Crema una o più volte la setti-mana − più frequentemente nei periodi di cal-do più intenso − durante tutta l’estate, e sa-ranno seguite tenendo conto dei bisogni e delle situazioni specifiche. I volontari si infor-meranno sulle loro condizioni di salute, offri-ranno consigli pratici su come prevenire i pe-ricoli del caldo, forniranno un aiuto concreto in caso di bisogno attivando i servizi Auser (trasporto e accompagnamento protetto, spe-sa e farmaci a domicilio) o contattando, quan-do necessario, i servizi di pubblica assisten-za. Come già accaduto negli anni scorsi, i vo-lontari Auser diventeranno per le persone as-sistite presenze costanti e preziosi alleati con-tro la solitudine.

«Possiamo offrire questo servizio -, spiega il presidente di Auser territoriale di Cremona Agostino Tonarelli - grazie alla disponibilità dei volontari Auser, che con passione e dedizio-ne mettono a disposizione il loro tempo e la loro sensibilità per contribuire a costruire una società più solidale». E lancia un appello «Ab-biamo bisogno di nuove forze, ed è sufficien-te dedicare poco tempo per fare molto per le persone più fragili della nostra comunità».

Anche Asl si attiva fornendo agli utenti una serie di consigli pratici per prevenire e affron-tare i pericoli del caldo estivo. Questi consigli, validi per tutti, sono rivolti in particolare alle persone della terza età e ai disabili che, per la loro condizione fisica, sono più esposti ai di-sturbi provocati dalle temperature eccessive. Conoscere il rischio è sempre il primo passo per prevenirlo.

QUANDO IL CALDO E' PERICOLOSOIl caldo è un pericolo se: la temperatura ester-na supera i 32–35 gradi; l’alta umidità impedi-sce la regolare sudorazione; la temperatura in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non ben isolati).

Calore eccessivo• Edemi di calore. L’alta temperatura, anche senza esposizione ai raggi solari, è una pos-sibile causa di disturbi. come ad esempio gli edemi da calore, riconoscibili dal senso di pe-santezza e gonfiore agli arti inferiori.Cosa fare: liberarsi di vestiti e calzature trop-po strette; sdraiarsi, tenere le gambe solleva-

te, più alte rispetto alla testa, dormire con un cuscino sotto i piedi; in viaggio fare frequenti soste e passeggiare; al mare camminare a lungo nell’acqua.Cosa non fare: non bere alcolici

ESPOSIZIONE DIRETTA AL SOLE• Colpo di sole. Esporsi in modo diretto e pro-lungato ai raggi solari può essere fonte di di-sturbi da non sottovalutare, come il colpo di sole, riconoscibili per questi sintomi: rossore al viso, malessere generale improvviso, mal di testa, nausea, sensazione di vertigine, possi-bile fastidio alla luce, aumento rapido della temperatura corporea (febbre). Si può verifi-care perdita di coscienza.Cosa fare: chiedere assistenza medica; di-stendere la persona in un posto fresco e ven-tilato con le gambe sollevate rispetto al cor-po; fare impacchi di acqua fresca; dare da be-re acqua fresca, anche con aggiunta di sali minerali; eventualmente coprire gli occhi.Cosa non fare: non provocare raffreddamenti troppo rapidi; non bere alcolici; non sommini-strare alcuna bevanda se c’è perdita di co-scienza.

ALTA UMIDITÀUmidità oltre il 60-70%, ridotta ventilazione e temperature superiori ai 25 gradi possono da-re luogo a diversi disturbi.• Colpo di calore. Si può verificare soprattut-to in luoghi chiusi. Comporta diversi sintomi specifici: volto arrossato o pallido, pelle sec-ca e calda, aumento della temperatura corpo-rea (febbre), aumento della frequenza cardia-ca (tachicardia), aumento della respirazione (tachipnea), pupille dilatate. Si può verificare shock e perdita di coscienza.Cosa fare: chiedere assistenza medica, por-tare la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo (se pallido) o in posizione semiseduta (se rosso in viso); liberare la persona dagli indumenti; raf-freddare il corpo con acqua fresca, anche av-volgendolo in lenzuola o asciugamani umidi o utilizzando borse di ghiaccio da posizionare sotto le ascelle, ai polsi, all’inguine, alle cavi-glie, ai lati del collo; dare da bere acqua fre-sca, eventualmente con sali mineraliCosa non fare: non bere alcolici; non bere al-cuna bevanda se c’è perdita di coscienza.• Crampi muscolari da calore. Si verificano soprattutto durante una intensa attività fisica in ambiente caldo. Sono riconoscibili da alcu-

ni sintomi specifici, come una sudorazione abbondante con perdita di liquidi e sali mine-rali, spasmi muscolari.Cosa fare: portare la persona in un posto fre-sco e ventilato; somministrare acqua, even-tualmente con sali minerali; se i crampi persi-stono, chiedere assistenza medica.Cosa non fare: non bere alcolici• Spossatezza o collasso da calore. Dovuto a una esposizione prolungata al sole e alla per-dita massiccia di acqua e sali.Il collasso da calore porta un aumento della respirazione (tachipnea), pressione bassa, cu-te fredda, pallida e umida, nausea, mal di te-sta.Cosa fare: chiedere assistenza medica; por-tare la persona in un posto fresco e ventilato e mantenerla a riposo; togliere gli indumenti più pesanti; bere bevande, eventualmente con sali minerali.Cosa non fare: non bere alcolici.

ALIMENTAZIONE CORRETTABere frequentemente.E' necessario bere almeno 2 litri d’acqua nel corso della giornata, anche se si ha poca se-te: per alternare, va bene anche il tè. I succhi di frutta e le bevande gassate vanno assunti con moderazione, perché ricchi di calorie e poco dissetanti. Meglio preferire, inoltre, le bevande fresche, evitando invece quelle ghiacciate.Fare pasti leggeri e frequentiL’ideale è consumare 5 pasti al giorno: cola-zione, spuntino di metà mattina, pranzo, me-renda e cena.Cibi e bevande da assumere con modera-zione• Fritti, insaccati, intingoli, cibi piccanti. Sono cibi elaborati, molto salati e ricchi in grassi. • Birra e alcolici, poiché aumentano la sudo-razione e la sensazione di calore, contribuen-do alla disidratazione.• Caffè.Cibi e bevande da preferire• Frutta e verdura. Consumane in abbondan-za perché apportano acqua, vitamine e sali minerali.• Pesce. Il consumo del pesce è sempre au-spicabile.•Pasta e riso. Saziano senza appesantire. Consumateli regolarmente, ma sempre in quantità moderata.•Gelati. Preferisci quelli al gusto di frutta, più ricchi in acqua.

Gli ultrasettantacinquenni della città verranno contattati dai volontari dei punti d’ascolto

DEmergenza caldo: convenzione tra Asl e Auser

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentilissima naturopata Ermanna, complimenti per le sua rubrica, mi appassiona molto, da qui la voglia di andare a cercare delle erbe che conosco e poi utilizzarle. La mia domanda è: c'è un modo per rac-coglierle? Bisogna fare attenzione a qualcosa in particolare? Può darmi dei consigli? Grazie Luca

Raccogliere le piante utili che crescono nei prati, nei boschi e nei terre-ni incolti si sta diffondendo e questo promuove il contatto con la natura e la conoscenza delle piante. Il luogo di raccolta deve essere scelto con cu-ra, evitando zone inquinate, come il limitare delle strade, fognature, disca-riche, aree agricole a culture intensive. In tutti questi casi le piante posso-no essere contaminate da smog, sostanze velenose e/o infette. Le piante e le erbe migliori si trovano in luoghi lontano dalle zone abitate, in aperta campagna, in collina, in montagna, nei boschi, ecc. Le erbe che crescono nel loro ambiente naturale sono ricche di principi attivi. Ogni pianta che vie-ne utilizzata a scopo "medicamentoso", ha un suo tempo "balsamico" di raccolta, che corrisponde al periodo dell'anno in cui ha il più alto conte-nuto di principi attivi. Il momento migliore per la raccolta è il mattino, con clima asciutto e poco ventilato. Se il raccolto è destinato all'essicazione, bisogna evitare di raccoglierlo bagnato o umido, al fine di evitare il suo ra-pido deteriorarsi in seguito a fermentazioni e muffe. In Italia la raccolta di piante di vegetali che forniscono" medicamento" è disciplinata da apposi-te leggi, ogni regione ha un proprio elenco di piante protette, delle quali è vietata la raccolta. Il consiglio più importante è che bisogna fare molta at-tenzione e raccogliere solo ciò che si conosce bene, molte erbe non sono commestibili e le conseguenze sarebbero da sgradevoli a gravi.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected]

• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Sono una signora di 47 anni, peso circa 72 kg per un'altezza di 163 cm. (bmi 27 se correttamente calcolato) mi considero quindi in so-vrappeso. Non faccio attivita' fisica regolare ma cammino almeno mezz'ora al giorno. Sono vegetariana e vorrei chiederLe alcuni con-sigli. Posso mangiare il Kamut ed il farro bolliti conditi con poco olio? In quale quantita'? Adoro la pasta integrale, di farro o kamut, posso mangiarla tutti i giorni? Quanti grammi?

Ha calcolato esattamente il suo BMI che identifica quindi un certo so-vrappeso. Direi anche che una mezz'ora al giorno di camminate, specie se a passo sostenuto, può andare molto bene, anche in assenza, almeno per un pò, di una specifica attività che la aiuti nel dimagrimento. Lei mi chiede se può assumere il kamut, il farro bolliti e la pasta integrale. Direi proprio di sì, anzi sono degli ottimi alimenti in alternativa alla pasta comu-ne. Può anche provare l'orzo. Possono essere usati sia per fare delle otti-me zuppe, magari insieme anche ai legumi, o in insalata, sia anche come primo piatto e vengono utilizzati solitamente negli stessi quantitativi degli altri carboidrati come pasta o riso (una porzione equivale a circa 80 gr. a crudo). Importanti sono poi le modalità di cottura degli alimenti. Prediliga preparazioni semplici: bollitura, vapore, griglia evitando fritture, stracotti ecc. Eviti i dolci e faccia attenzione a un eccessivo consumo di frutta (ric-ca di zuccheri) e di frutta secca.

La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988

GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0373-803801CREMA Poliambulatorio SANTA CLAUDIA c/o ipercoop GranRondo’ 366-4759134MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate,

test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] • oppure a: [email protected]

www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi

come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA dDove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati,

ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Visite specialistiche di medicina del lavoro

Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIATest di tolleranza al lattosio e patch test

Accesso con impegnativa del medico curanteLe prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì,

dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione

10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco

ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i

n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Salute20 Sabato 5 Luglio 2014

NUMERI UTILICOMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.itCentralino: 0372-4071

Urp: 0372-407291

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

www.provincia.cremona.itCentralino: 0372-4061

Urp: 0372-406233 -

PREFETTURACentralino: 0372-4881

CARABINIERIPronto intervento: 112Centralino: 0372-5581

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0372-410307

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117Centralino: 0372-21576

Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0372-454516Centrale operativa: 0372-407427

POLIZIA STRADALEComando provinciale

Centralino: 0372-499511

QUESTURAPronto intervento: 113Centralino: 0372-4881

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0372-4157511

PROCURACentralino: 0372-548233

OSPEDALE DI CREMONAwww.ospedale.cremona.it

Centralino: 0372-4051Centro unificato

di prenotazione: 800 638 638Emergenza sanitaria: 118

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA

www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971

Urp: 0372-497215

NUMERI UTILI

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it

Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALEUrp Crema: 0373-899822

CARABINIERI Pronto intervento: 112Centralino: 0373-893700

COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117

Centralino: 0373-256474

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0373-250867

Centralino: 0373-894212

POLIZIA STRADALECentralino: 0373-897311

POLIZIA DI STATOCentralino: 0373-897311

VIGILI DEL FUOCO: 115Centralino: 0373-256222

PROCURA DELLA REPUBBLICA

Centralino: 0373-878116

SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMACentralino: 0373-899320

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it

Centralino: 0373-2801Centro unico

di prenotazioni: 800 638 638

Emergenza sanitaria: 118

Crema

Cremona

• Via Volontari del Sangue, Via Maestri Mura-tori - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 30 luglio).•Via Plasio - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista: 14 agosto).• Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua pota-bile (fine prevista: 14 agosto).

• Via Largo Benini, Via Carena - cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano (Fi-ne prevista: 14 agosto).• Via Giuseppina (tratto V.Buoso da Dovara-V.Gelsomino) - cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica (fine prevista: 5 settembre).•Via Flaminia - cantiere per la ristrutturazione del-la linea dell'illuminazione pubblica (Fine prevista: 18 luglio).

•Via Olona (tratto V.Mincio-V.Chiese) - cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas me-tano (fine prevista: 11 luglio).•Via Bissolati (tratto dal n. 74-V.S.Tecla) - can-tiere per la ristrutturazione della rete di distribu-zione energia elettrica, condotta acqua potabile, allacci alla fognatura e posa condotta del teleri-scaldamento (Fine prevista 31 luglio).• Via del Consorzio - cantiere per la ristruttura-zione dei marciapiedi (Fine prevista: 25 luglio).

NUMERI UTILICOMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it

Centralino: 0375 42668

AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE

Centralino: 0375-42233

CENTRO PER L’IMPIEGOCentralino: 0375-42213

CARABINIERIPronto intervento: 112

Centralino: 0375-284500

POLIZIA MUNICIPALECentralino: 0375-40540

POLIZIA STRADALECentralino: 0375-42288

GIUDICE DI PACECentralino: 0375-42273

OSPEDALECentralino: 0375-2811

Centro unico di prenotazioni: 800 638 638

Emergenza sanitaria: 118

MUSEO DIOTTIwww.museodiotti.it

Centralino: 0375-200416

MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423

TEATRO COMUNALEwww.teatrocasalmaggiore.itCentralino: 0375-284434

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO

Direzione: 0375-284020Distretto Veterinario:

0375-284029

Casalmaggiore

Taccuino Sabato 5 Luglio 201421Via Volontari del

Sangue, Maestri Muratori

Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:30 Luglio

Via del Maris, Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:14 Agosto

Via Livrasco,Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:30 giugno

Via Delle Industrie,Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:13 Giugno

Via Olona,Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:11 Luglio

Via Bissolati,Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Luglio Via Del Consorzio,

Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:25 Luglio

Via Plasio,Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:14 Agosto

INGREDIENTI

Insalata di pollo ai lamponiPER 4 PERSONE • PREPARAZIONE

Il pesce

• • 2 filetti di nasello• Olio extravergine d'oliva • Un limone biologico Per la panatura: • 2 cucchiai di pan grattato •Un cucchiaio di capperi sotto sale

• 2 cucchiai di prezzemolo tritato Per la vellutata di pomodoro: • Un pomodoro maturo • Un cucchiaio di pinoli tostati • Olio extravergine d'oliva

Filetto di nasello in crosta su vellutata di pomodoro e pinoli

• Passate i filetti in un filo d'olio e poi impanateli con 2 cuc-chiai di pan grattato, un cucchiaio di capperi tritati sottosale, 2 cucchiai di prezzemolo tritato.• Fate scaldare un filo d'olio in una padella antiaderente.• Aggiungete quindi i filetti impanati e cuocete per 2/3 minuti per parte.• Spegnete il fuoco e lasciate il pesce sul fornello, così con-tinuerà la cottura.• Intanto preparate la vellutata frullando il pomodoro senza buccia con i pinoli, un filo d'olio e sale.• Per impiattare mettete la vellutata e sopra il filetto di nasel-lo e grattugiatevi sopra il limone.

PREPARAZIONE

INGREDIENTI

• 6 pomodori grandi e maturi • 250 g ricotta • Un mazzo di basilico • Poco prezzemolo tritato • Poca erba cipollina • 2 fette pane integrale • 2 cuchiai formaggio grana grattugiato • 2 spicchi d'aglio schiacciati • 2 cucchiai di succo di limone • sale e pepe

INGREDIENTIPER 2 PERSONE

Secondi

• Preriscaldare il forno a 180°C• Prendete i pomodori e tagliatene la parte superiore, come un cap-pello. Eliminare la polpa, mettetela da parte, e girateli a testa in giù per farli scolare bene.• Tagliate a dadini la polpa di po-modoro e fate scolare bene con l'aiuto di un colino.

• Prendete il frullatore e mettete dentro il basilico, l'erba cipollina, l'aglio e il succo di limone; dovete ottenere un composto omogeneo• Mettete il composto in una cioto-la e aggiungete sale, pepe, la ricot-ta e la polpa di pomodoro, mesco-lando delicatamente.• Ora riempite i pomodori aiutan-

dovi con un cucchiaino e stando attenti a non romperli.• Cospargete con il pane integrale sbriciolato.• Metteteli in una pirofila abbastan-za alta e cuocete in forno per circa 15/20 minuti.• Togliete dal forno e servite con del prezzemolo tritato.

Via GiuseppinaLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:5 Settembre

Via FlaminiaLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:18 Luglio

Via Largo Berninivia Carena

Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:14 Agosto

• 200 g di pollo arrosto pulito• 250 g di insalata• 200 g di zucchine• 300 g di gamberi lessati• 80 g di lamponi• Aceto• Olio extravergine d'oliva• Sale e pepe

• •Tagliate a listarelle le zucchine e fatele roso-lare in padella con poco olio per qualche minu-to.• Lavate l'insalata e tagliatela a pezzi.• Tenete da parte qualche lampone e frullate gli altri con 2 cucchiai di aceto, 4 di olio, sale e pepe.• Tagliate il pollo a pezzetti.• Mettetelo in una insalatiera con i gamberi, le zucchine e le insalate, condite con la salsina e completate con i lamponi interi.

Pomodori ripieni con ricotta e basilico

dalla redazione

a Goalbook Edizioni lan-cia nel mercato editoriale il primo libro italiano inte-ramente dedicato alla sto-ria dei Reds. “You’ll never

walk alone - Liverpool, una dinastia di campioni” è il libro del cremasco Manuel Magarini che vede la pre-stigiosa introduzione del giornalista Roberto Beccantini. “Cinque Coppe dei Campioni-Champions League, diciotto titoli di campione nazionale, sette FA Cup e otto Coppe di Lega. Questi sono solo alcuni dei trofei con-quistati dal Liverpool nella sua ultra-secolare vita. Numeri che, tuttavia, non riescono a sintetizzare il fascino che i Reds hanno saputo esercitare nei confronti degli appassionati spor-tivi inglesi e di tutto il resto del mon-do con la loro incredibile storia. Il libro vuole essere proprio un omaggio ad una storia tanto avvincente, quan-to inaspettata, tenuti presenti i fattori scatenanti la relativa nascita, legati a una diatriba per la gestione dell’An-field tra John Houlding, l’effettivo pro-prietario e l’Everton. Proprio lo sta-

dio tanto conteso sarà uno dei punti di forza tramite i quali la nuova ban-da del Merseyside riuscirà a imporsi come una delle realtà più brillanti del calcio di sua maestà, costruita splen-didamente a sua immagine e somi-glianza da Bill Shankly nel corso degli anni sessanta. Un periodo nel quale lo stesso movimento cittadino si è reso protagonista di un forte rinnovamento culturale. Al comando giovani impaz-ziti per uno stile musicale pop esplo-

so all’insegna dei Beatles e, con toni minori, di Gerry and the Pacemakers, gruppo la cui versione de “You’ll never walk alone” diverrà l’inno ufficiale del Liverpool. Un componimento che entrerà non solo nei cuori della Kop (la curva dei Reds), ma in quelli di tutti gli appassionati del football, specialmen-te proseguendo nel decennio seguen-te. A renderlo memorabile i successi ottenuti sul suolo continentale, avviati dalla gestione Paisley e resi possibi-

li da giocatori del calibro di Dalglish, Souness e Rush, solo per citarne alcu-ni. Un’epopea bruscamente colpita a cavallo degli anni ‘80 dai terribili acca-dimenti dell’Heysel e di Hillsborough, che hanno seriamente rischiato di compromettere l’onore e la tradizio-ne di una società che però, come gli abitanti della sua stessa contea, ha saputo riprendersi da mille disavven-ture. Perseveranza che fa assumere a questa storia, comprensiva di per-sonaggi, rivalità e partite memorabi-li, i connotati di un mito, meritevole di essere raccontato e narrato ai più piccini, avvicinati alle sorti di un club che ha ora in Steven Gerrard l’ultimo baluardo di una meravigliosa dinastia. “You’ll never walk alone – Liverpool, una dinastia di campioni” di Manuel Magarini è inserito nella collana di Goalbook Edizioni “Sport e cultura”.

CONCERTO ALLA BALDESIO Sta-sera alle 21.30, presso la Canottieri Baldesio, serata musicale con il “Coro Polifonico Cremonese” diretto da Federico Mantovani, solista il so-prano Federica Zanello e al pianofor-te Alberto Bruni.

Ldalla redazione li da giocatori del calibro di Dalglish,

Il mito dei Reds di Liverpool raccontato in un libroIl cremasco Manuel Magarini ha scritto un volume dedicato a una delle squadre più titolate d’Europa

&&&Cultura SpettacoliA causa di un improvviso ricovero di Giulia

Mazzoni, il concerto in programma per mercoledì scorso al Museo Civico di Cremona è stato annulla-to. Al mo-mento non è possibile programmare una data di recupero. Pertanto, da martedi 15 luglio pres-

so la biglietteria del Museo Civico (dalle ore 10 alle 17) è possibile rivecere il rimborso dei biglietti nel frattempo acquistati. Il prossimo appuntamento della rassegna “Un pizzico di corda” è in programma mer-coledì 23 luglio con “Jesus & The Bohemians Gipsy”.

Dal 15 luglioil rimborsodei biglietti

La tecnica del tatuaggio ha origini molto anti-che. Persino gli uomini vissuti in epoche arcaiche intraprendevano questa pratica, sia per decora-re il proprio corpo, sia con intenti sacri, sia come rito di passaggio dall’infanzia all’età adulta. Come le tecniche sia siano evolute nel corso dei seco-li, così il tatuaggio è stato oggetto di esaltazione o di condanna. Negli anni Sessanta e Settanta, soprattutto grazie a vari movimenti emancipativi, esso inizia a vivere un momento di grande risco-

perta e valorizzazione, che continua ancora oggi. Ma come nasce un tatuaggio? A questo interro-gativo cercherà di rispondere la mostra “L’arte del tattoo. Dal disegno al tatuaggio” che viene inaugurata oggi pomeriggip alle ore 17 nella sala polifunzionale di Corte de’ Frati nell’ambito della rassegna “Opere di…”, patrocinata dall’ammini-strazione comunale e realizzata in collaborazione con l’associaizone Co.Libri. «Questa esposizio-ne - spiega il curatore Simone Fappanni - intende

offrire al visitatore un interessante “viaggio” all’in-terno dell’universo del tatuaggio, mostrando non tanto il momento dell’esecuzione, che è una pra-tica che richiede un luogo idoneo e sterile, quanto piuttosto il percorso che porta alla realizzazione del tattoo, iniziando dall’idea della persona che intende tatuarsi e si sviluppa secondo una serie di disegni sempre più complessi che portano al lavoro definivo che viene poi realizzato sulla pel-le». L’esposizione è visitabile fino al 30 settembre.

L’arte del tatuaggio in mostra fino a settembre a Corte de’ Frati

La famosa Kop di Liverpool

Presentato in anteprima il progetto del Circolo delle muse col suo presidente Giordano Formenti per la sua prima produzione lirica “La Bohème”, di Giacomo Puc-cini, che andrà in scena il 19 luglio nel chiostro del Sant’Agostino (nella foto). «Arriviamo a questa Bohème dopo sei anni di intenso lavoro condotto soprattutto at-traverso il Caffè Lirico, nato da un’idea improvvisa nel dicembre del 2008 e che da allora ha presentato al pub-blico cremasco, attraverso conferenze e video, la bellez-za di 59 opere oltre a numerosi concerti ed eventi musi-

cali culminati lo scorso anno nel Festival sempreVerdi: il sottobosco, realizzato per celebrare il bicentenario ver-diano. Dopo il Festival verdiano dello scorso anno, ab-biano pensato che fosse giunto il momento di accettare una nuova sfida e di iniziare un nuovo percorso: quello che ha come punto di arrivo la realizzazione di una vera e propria programmazione lirica regolare a Crema. E di cominciare proprio da questa Bohème nel chiostro dell'ex convento agostiniano, oggi sede del Museo Civi-co, il luogo ideale dove rappresentare gli spettacoli».

Cresce l’attesa per “La Bohème”, in scena a Crema

E’ una collettiva a chiudere la stagione 2013-2014 della galleria ‘Immagini, Spazio, Arte’ di via Beltrami a Cremona. Presentata dal critico d’arte Gianluigi Guarneri, la mostra offre uno spaccato delle linee di tendenza dell’arte contemporanea nel nostro Paese. La collettiva si apre con i due dipinti di Carla Freddi, pae-saggi naturali trasfigurati dal sapiente uso del colore. Il veneziano Eugenio Bonaldo propone allo spettatore due singolari squarci della città lagunare scelti tra quelli meno e noti ed appa-riscenti di Venezia. Stefania Cattapan, anche lei veneta, è attirata dalle suggestioni che solo la luna riesce a dare all’uomo, di fronte a pae-saggi notturni. E’ un volto di donna arricchi-to da elementi aggiuntivi – fiori, farfalle e foglie – l’opera proposta invece da Maria Laciak al pubblico cremonese. Emanuela Fera, arti-sta bergamasca già affermata a livello nazio-nale, ha illustrato la sua nuova serie di opere “in bianco” dedicate al tema del Paradiso che l’hanno imposta all’attenzione della critica alla Triennale di Roma. Con Elena Uboldi si entra in un mondo sfumato, quasi velato, dove i volti si trasfigurano rimandando al tempo che pas-sa ed alla storia che si fa contemporaneità. Il dipinto proposto da Marco Abondio si colloca nella lezione metafisica dell’arte dove i sog-getti reali rimandano a significati che supe-rano l’attualità della vita. La collettiva resterà aperta fino al 12 luglio.

Una mostra collettivachiude la stagione

Un’opera di Marco Abondio

Oggi si chiude l’11ª edizione di Artshot, che anche ha proposto un programma ric-co di eventi, che hanno spaziato dalla mu-sica al teatro, dalla danza all’arte. Oltre 120 gli artisti coinvolti per una settimana di spettacoli e concerti rivolti a tutti. Sta-sera l’edizione 2014 si chiuedrà con un doppio appuntamento. Alle ore 21.30, nei chiostri del Sant’Agostino andrà in scena “La ballata di Benni”, mentre al parco Bo-naldi, sul palco del MayRock si alterneran-no tre gruppi musicali di Artshot: Artery Noise, Carnage Hall e Bluebirds.

Stasera si concludela rassegna Artshot

Proseguono gli incontri di “Filosofi lun-go l’Oglio”. Lunedì 7 luglio alle ore 21.15 sarà Adriano Fabris, professore di Filosofia Morale all’Università di Pisa, a parlare del-la “Fiducia che non si ha, ma si dà”. L’in-contro è fissato all’azienda Le Vittorie a Villachiara di Orzinuovi. Remo Bodei, pro-fessore di Filosofia presso la University of California di Los Angeles, terrà la sua lectio magistralis martedì 8 luglio alle ore 21.15 nella piazza del Mercato di Brescia sul te-ma “I limiti della fiducia. Politica, ragion di stato e morale”. Giovedì 10 luglio alle ore 21.15 nella piazza di S. Chiara a Villachiara di Orzinuovi, toccherà a Salvatore Natoli, professore di Filosofia Teoretica all’Univer-sità Bicocca di Milano, coniugare il tema di tutta la rassegna sulla fiducia parlando di “Perseveranza. Fedeli alla meta”.

Filosofi lungo l’Ogliotorna lunedì 7 luglio

di Tiziano Guerini

Riprende in settimana la programmazio-ne estiva dei “Manifesti di Crema” con ben tre importanti appuntamenti. Domenica 6 luglio alle 21 all’Auditorium di San Bernar-dino “Gli dei minori”, concerto di Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia in re minore Kv 608 - Requiem Kv 628. Interpreti: Silvia Bada-no soprano, Guido Ripoli controtenore, Mattia Pelosi tenore, Salvatore Salonio basso, Pao-lo Venturino pianoforte e direzione. L’evento - indubbiamente insolito per l’alta proposta cul-turale e l’eccezionalità che lo caratterizza - si svolge grazie alla collaborazione con il Centro Culturale Diocesano Gabriele Lucchi. Come

per tutti gli appuntamenti dei “Manifesti”, l’in-gresso è libero. Giovedì 10 luglio alle ore 21 nei Chiostri del Centro Culturale “Sant’Agosti-no” in piazzetta W. De Gregory, per la rasse-gna “Narrate uomini la vostra storia”, spazio a “Le parole che non dico” con la famosa scrit-trice Dacia Maraini, ma anche poetessa, sag-gista, drammaturga, sceneggiatrice e ricono-sciuta come uno dei più apprezzati autori del-la letteratura italiana contemporanea. Vener-dì 11 luglio, alle 18.30 sempre nei Chiostri del centro culturale Sant’Agostino, si ripren-de il tema culinario in chiave enologica con “Manifesto del bicchiere indimenticabile”, con il noto enologo Gelasio Gaetani D’Aragona intervistato dalla scrittrice Camilla Baresani.

I “Manifesti di Crema” ospitano Dacia MarainiAppuntamento con la famosa scrittrice giovedì prossimo (ore 21) a Sant’Agostino

L’idea è dell’associazione “Ribolution”: un luogo della città - per l’esattezza il vecchio mercato Austroungarico - dove per due mesi (dal 27 giugno al 27 agosto) allestire una serie di eventi legati a diverse forme d’arte e di tratte-nimento per portare energia e vita in questa meravigliosa piazza. Beppe Riboli, architetto e scenografo cremasco con all’attivo progetti per oltre cento locali di architettura “della notte”, oltre che ideatore e programmatore di que-sto progetto, interagirà con vari artisti, nel campo della pittura, architettura, scultura, musica, grafica, fotografia. Intervisterà su un piccolo palco all’interno della mostra diversi personaggi legati al mondo della politica, dell’im-prenditoria, dello spettacolo, dell’arte e della cultura. Mol-ti gli eventi: performance artistiche, dj set, interviste, mu-

sica. Inoltre, per una sera, il mercato austroungarico di-venterà un ristorante, dove cento pensionati ceneranno pagando un euro, con piatti preparati gratuitamente dai quattro top chef cremaschi. Poi un casting fotografico per la campagna di una ditta di make up, inviterà le ragazze del Cremasco a farsi fotografare. Ogni domenica ci sarà un piccolo mercatino, tra l’ecosolidale ed il baratto. Tutti gli eventi saranno filmati e messi sui social network, oltre a diventare un documentario di trenta minuti per un cana-le della piattaforma satellitare Sky. Due grandi tele poste ai lati del mercato, porteranno schizzi ed immagini di 125 progetti di luoghi realizzati nel mondo. Al centro un con-tainer: una scultura ed un punto ristoro, si apre e si chiude e porta luci teatrali a colorare i voltoni del mercato.

Il mercato Austroungarico vivrà due mesi di eventi

Il mercato Austroungarico di Crema

La scrittriceDacia Maraini

SPORTSPORTSPORTloResponsabile Fabio Varesi

Mentre in serie B, il Siena sembra avere poche possibilità di iscrizione, in Lega Pro sarebbero una decina i club in dubbio per la prossima stagione. Le situazioni più a rischio riguardano Reggina e Padova, mentre è quasi certao il forfait di Grosseto,

Ischia, Viareggio, Mantova, Pavia e Pro Patria. Pro-blemi per quanto riguarda le strutture dei rispettivi stadi per Casertana, Savoia, Lupa Roma e Melfi. Insomma, si annuncia un’altra stagione di passio-ne, la prima per la Lega Pro unica.

Dieci societàa rischioiscrizione

[email protected]

La Cremo punta sulla linea verdedi Matteo Volpi

na sagoma giovane, low cost, ma con la voglia di stupire. Par-tirà con questi presupposti ed un profilo decisamente basso la nuova stagione grigiorossa,

all’insegna della passione e della tenacia di un Mario Montorfano pronto a giocarsi tut-te le carte in suo possesso per non delu-dere. Basta nomi altisonanti, stop alla gen-te troppo “profumata” o a cui l’unico pro-fumo che interessa è quello dei soldi. An-che perché di soldi questa società non ha più l’intenzione di rimettercene. L’immagi-ne più adatta è quella di una barca nella quale il proprietario ha deciso di abbando-nare la guida, pur continuando a pagare il carburante (auspicando nell’arrivo di qual-che nuovo sponsor…), dandone la gestio-ne a gente esperta (Simoni) e al tempo stesso ambiziosa (Montorfano & C.). Ora la palla passerà in modo particolare al nuovo diesse Giammarioli, il quale, sfruttando al meglio l’asse di collaborazione Gubbio-Parma, tenterà di mettere insieme una squadra competitiva pur contando solo su uno spicchio delle finanze degli anni pas-sati che lo porterà a creare un’ossatura di squadra giovane, composta da più prestiti possibili di giovani provenienti dalle giova-nili di club importanti e nello sviluppo dei talenti locali. Il primo nome è quello di Mi-

chele Moroni, centrocampista-gioiellino del Parma, classe ‘94, reduce da una sta-gione positiva ma caratterizzata da troppi infortuni proprio a Gubbio. L’auspicio è che il giovane talento ritrovi quella continu-ità di rendimento che lo ha contraddistinto nelle file delle giovanili del Parma, sino a portarlo alle varie rappresentative naziona-li giovanili. Altro nome circolato nelle ultime ore è quello dell’attaccante esterno del Torino, Emmanuel Gyasi, classe ’94 di bel-le speranze che però al momento pare più vicino al Pisa. Un altro “colored” di cui si parla un gran bene, anch’egli accostato nelle ultime ore ai colori grigiorossi è Ce-dric Diomandè Yann Gondo, possente centravanti classe ’96, di origini ivoriane messosi in luce con le giovanili della Fio-rentina. Per lui gli esperti hanno già speso paragoni importanti e questo ha contribu-ito ad avere numerosi club sulle sue trac-ce. Staremo a vedere se sarà proprio la Cremonese a spuntarla. D’altronde, come ogni anno, da qui sino all’ultimo giorno di mercato, saranno numerosissimi i nomi di calciatori che verranno accostati alla Cre-monese per bocca soprattutto dei relativi procuratori. In realtà, anche quest’anno, il primo passo sarà attendere di conoscere i nomi delle squadre che per problemi eco-nomici non si iscriveranno ai prossimi campionati, per poter iniziare a pescare dalle rispettive rose.

UL’intenzione è quella di arrivare al prestito di giocatori di belle speranze cresciuti in grandi societàLEGA PRO

di Tiziano Guerini

Dove eravamo rimasti? Il rinno-vato allenatore Roberto Venturato sembra ripartire da due stagioni fa, quando la Pergolettese, dopo essere stata rifondata e costretta a giocare dalla serie D, metteva assieme i cocci di un fallimento annunciato e iniziava una nuova vita. Allora il risultato di un cam-pionato affrontato con serietà e competenza fu il raggiungimen-to del salto di categoria in Lega Pro. Quest’anno come andrà? Impossibile dirlo ora con tutta la squadra da ricostruire, ma cer-to la presenza di Venturato è di buon auspicio; presto avre-mo anche i nomi dello staff tec-nico che lo affiancherà (per ora si sa che Luca Moggi sarà il suo vice). Naturalmente poi la vera differenza la faranno in campo i giocatori e infatti a questo si sta lavorando: conferme e novi-tà in questi giorni si rincorrono, anche perché il tempo non è

molto se si vuole veramente una rifondazione. Intanto, ora che si conoscono quali squadre hanno rinnovato oppure no l’iscrizione al campionato professionisti, si possono fare i conti con la pos-sibilità di avanzare la doman-da di ripescaggio in Lega Pro. Si ha un bel dire, però, che una

buona squadra di serie D può difendersi anche nella categoria superiore: l’impressione è che, specie con la Lega Pro unica, il salto fra i semiprofessionisti, meglio sarebbe dire i dilettan-ti e il professionismo sia quasi un salto mortale. Specialmente se – come ribadisce la dirigen-

za gialloblu – si vogliono valoriz-zare i giocatori della Berretti, o pescare fra i giocatori cremaschi ora sparsi in diverse formazioni. Intendiamoci, intenzione lodevo-le ma di profilo limitato. Intanto, detto fatto: in settimana è stato ufficializzato il tesseramento di Dino Sangiovanni, centrocampi-

sta proveniente dal Montichiari e nato a Crema nell’85. E men-tre è arrivato anche formalmen-te il “rompete le righe” per i tesserati dello scorso anno, la Pergolettese comunica ufficial-mente di aver ingaggiato per la prossima stagione l’attaccan-te ex Darfo ed ex Montichiari Stefano Lorenzi (autore in tut-ti e due i precedenti campiona-ti con le due squadre di ben 18 gol a stagione!). Eppur si muo-ve, verrebbe da dire. E’ a questo anzitutto che il direttore generale Cesare Fogliazza sta lavorando. Alacremente, perché per la metà di luglio la questione “serie D o Lega Pro” andrà risolta, mentre giunge notizia che delle 59 squa-dre che avrebbero diritto al cam-pionato di Lega Pro, sono 10 quelle che sono in difetto o per ragioni di fidejussione o per inda-deguatezza dello stadio. E attor-no al 25 luglio ci sarà la chiama-ta per l’avvio della preparazione della nuova squadra.

In attesa di sapere l’esito della richiesta di ripescaggio, la dirigenza gialloblu si è mossa sul mercato

Il primo obiettivo è Michele Moroni, 20enne centrocampista del Parma, reduce da una stagione positiva con il Gubbio

di Tiziano Guerini sta proveniente dal Montichiari

In attesa di sapere l’esito della richiesta di ripescaggio, la dirigenza gialloblu si è mossa sul mercato

Pergolettese: ingaggiati Sangiovanni e Lorenzi

Michele Moroni (a destra) in azione con il Parma

Ancora un nuovo arrivo al Crema 1908: si tratta di Andrea Chiappella, difensore centrale nato a Paullo nel 1987, ma cre-masco d’azione. Iniziata la car-riera nella Berretti del Pergo-crema, ha vestito la maglia del Sergnano in Promozione, vin-cendo il campionato, poi dopo un anno nel Tribiano, si è tra-sferto alla Giana Erminio per sei stagioni. Il percorso, che lo ha visto capitano nelle ultime quattro stagioni, è culminato con la scalata dalla Promozione alla Lega Pro. «Sono entusiasta che la società mi abbia indivi-duato per far parte di questo progetto - ha affermato il nuovo difensore centrale del Crema 1908, Andrea Chiappella -. Sono rimasto colpito positiva-mente dalla serietà e dalla competenza delle figure pro-fessionali che mi hanno spinto ad accettare questa avventura con i migliori stimoli».

«Crediamo, con questa scel-ta, di aver ben interpretato il volere del consiglio direttivo presieduto da Enrico Zucchi - ha dichiarato Massimiliano Gnatta, direttore generale del Crema 1908 -. Abbiamo sin dal primo colloquio avuto un’otti-ma impressione di Andrea, anche perché per quanto riguarda il giocatore ritengo di non dover aggiungere nulla agli importanti risultati che ha con-seguito negli ultimi anni. Andrea rappresenta un'altra pedina fondamentale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo fissati. Siamo certi che il valore aggiun-to che saprà garantirci contri-buirà alla crescita dell’associa-zione sportiva».

ECCELLENZA

Stefano Lorenzi

SERIE D

Al Crema arrivaAndrea Chiappella

Dino Sangiovanni

La presentazionedi Andrea Chiappella

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SportSabato 5 Luglio 201424

di Giovanni Zagni

ricolore assegnato quindi soltanto in gara sette, quella decisiva col pun-teggio di 74-67 per l’Olimpia Milano. Grandi

elogi per i vincitori, ma rispetto per i vinti che nonostante la netta diffe-renza tecnica in favore dell’avversa-rio, da tutti riconosciuta, con cuore e cervello hanno tenuto la lunga contesa in grande equilibrio. A nostro avviso abbiamo notato, dal punto di vista tecnico, un’ottima organizzazione difensiva dei senesi, mentre Milano talvolta è parsa meno sicura in quel particolare tec-nico. In attacco Hackett e compa-gni hanno cercato molto le giocate dei singoli in uno contro uno soprat-tutto, con Langford e Gentile, ma i canestri decisivi nel finale in rimonta sono venuti anche da Moss, che “di rabbia” ha reagito a modo suo ad un periodo in cui sembrava un po’ spento. Comunque si voleva che Milano fosse meglio attrezzata per impegni così pressanti e ravvicinati e l’esito ha confermato queste pre-visioni. Certo, queste finali massa-cranti hanno attirato al Forum il pubblico delle grandissime occa-sioni, ma anche la tv ha fatto del suo meglio per dare spazio al nostro amato basket. Per quanto riguarda la Vanoli, la stagione che andrà ad

iniziare in ottobre, la sesta consecu-tiva per gli uomini di Vanoli in serie A, vedrà molte novità oltre che nel roster, anche “in ufficio”, poiché dopo la rinuncia consensuale di Andrea Zagni, Andrea Conti è diventato general manager. Appena fuori dall’ufficio, cioè in panchina, ha lasciato dopo lunga milizia Gian Carlo Arisi, mentre è arrivato da Montegranaro come preparatote atletico Jacopo Torresi, trentenne alla prima esperienza nella massima

serie, ma col bene placito di coach Pancotto che evidentemente ne apprezza le conoscenze, mentre resta al suo posto Paolo Lepore nel ruolo di assistant coach.

Per quel che riguarda il roster, non bisogna avere fretta e sin qui la società ha ufficializzato soltanto l’arrivo di Luca Campani, 24 anni, 208 cm per 98 k. di peso: si tratta di un pivot puro che così bene ha fatto lo scorso anno, adattandosi anche nel ruolo di ala-forte. Poi ci sono i

soliti “si dice”, a cominciare da un possibile ritorno di Luca Vitali all’ombra del Torrazzo. Speriamo sia vera questa indiscrezione, per-ché conserviamo un grande apprez-zamento per l’atleta, decisivo nella lotta per la salvezza due stagioni fa. Ma al momento, ripetiamo, ci vuole serenità di giudizio negli acquisti, perché la società non pare intenzio-nata a svenarsi, ma punterà su gio-vani di valore ed inevitabilmente su qualche esperto.

La Vanoli sogna il ritorno di VitaliPer ora si tratta solo di una voce di mercato, ma non è escluso che possa concretizzarsi

Per quanto riguarda lo staff tecnico, dopo quindici anni si è conclusa la collaborazione con il preparatore atletico Arisi

TBASKET A

NEWS DI SERIE A

Luca Vitali con la Vanoli

Dopo aver sfiorato l’ottavo scudetto consecutivo, la gloriosa Mens Sana sarà costretta a ripartire dalla Divisione Na-zionale B. Una situazione paradossale, ma inevitabile, che priva il basket italia-no di una grande piazza, la cui assenza si farà sentire. Malgrado un evidente ri-dimenzionamento, in questa stagione Siena ha messo in mostra giocatori di

buon livello, che non faranno fatica ad accasarsi. Nei giorni scorsi, infatti, Da-vid Reginald Cournooh, play-guardia di 24 anni, è approdato all’Enel Brindisi. Ha firmato per l’Umana Venezia, invece, Jeffrey Donald Viggiano. Ala di 196 cen-

timetri, “Jeff” Viggiano (30 anni) ha tro-vato a Siena la definitiva consacrazione e ora vuole confermarsi in Laguna alla corte di Carlo Recalcati. A Venezia do-vrebbe approdare anche Tomas Ress, storico capitano della Mens Sana e lun-

go di sostanza. Othello Hunter, invece, è in predicato di trasferirsi in Grecia al-l’Olympiakos, mentre il play americano di passaporto georgiano, MarQuez Hay-nes, è seguito con interesse da Sassari. Il coach Crespi, invece, ha ricevuto

un’offerta dalla Spagna, precisamente dal Vitoria, che ha messo le mani anche su Matt Jenning. Insomma, il mercato italiano e non solo, ruota attorno ai gio-catori di Siena, che fanno gola a tante squadre. Per finire, la Lega ha fatto sa-pere che il 18 luglio verrà decisa la squa-dra ripescata e che sostituirà la Mens-Sana Siena nella massima serie.

Tante squadre a caccia dei giocatori di Siena

Come detto, dopo 15 anni di successi e soddisfazioni,si è conclusa l’avventura in bianco-blu con del preparatore atletico Giancarlo Arisi. «A Giancarlo - si legge in una nota della società - vanno i ringraziamenti del presidente Aldo Vanoli e di tutta la società oltre a un grande in bocca al lupo per il prosieguo della sua attività professionale». Lo sostituisce Jacopo Torresi, 30 anni di Montegranaro, che ha affermato: «Non vedo l’ora di iniziare! Per me si tratta di una grande opportu-nità, poiché faccio un salto di categoria notevole, per il fatto di essere stato chiamato da Cesare Pancotto, che è un decano della serie A ed anche perché molti giocatori che sono passati da Cremona me ne hanno parlato molto bene. Sono pieno di stimoli. Sarà un bel banco di prova, ma lo vedo anche come il coronamento di un sogno nella mia ancora breve carriera».

Il nuovo preparatore atleticoTorresi è pronto all’avventura

Jacopo Torresi

Formula 1: Mercedes favorite a Silverstone

Il dominio della Mercedes ormai non fa più notizia. Anche nelle libere di Silverstone, i bolidi della scuderia tedesca hanno dimostrato la loro superiorità e domani nel Gp d’Inghil-terra sono nettamente favoriti per la vittoria, con Rosberg in pole rispetto ad Hamilton (il tedesco ha 29 in più dell’inglese). E le Ferrari? A Maranello si continua ad invocare un cambia di rotta, che per ora stenta arrivare. Oggi sono in programma le qualifiche (alle 14 in diretta su Sky e in differita su Rai 2 dalle 18), mentre domani, sempre alle 14, spazio alla gara (in diret-ta su Sky e in differita su Raidue alle 21).

DALL’ITALIA & DAL MONDONel week end è in programma la 4ª prova iridata valida per il Gp d’ItaliaNel week end è in programma la 4ª prova iridata valida per il Gp d’Italia

A San Martino del Lago arriva il MondialeC’è grande attesa per la quarta prova del mon-

diale Supermoto, valida per l’assegnazione del Gran premio d’Italia della specialità, in programma sul circuito di San Martino del Lago.

Nel week end saranno impegnati tutti i migliori piloti a livello internazionale, per un evento propone per la prima volta quest’anno in Italia lo spettacolo della Supermoto. Dopo il debutto stagionale del 20 aprile scorso in Francia, seguito dal round romeno del 18 maggio e quello ceco del 15 giugno, possia-mo dire che i favoriti per la lotta al massimo titolo della Supermoto saranno ancora loro, i fratelli Thomas e Adrièn Chareyre, che vedono in mezzo il campione del mondo Mauno Hermunen, vincitore dell’ultima prova ceca, inseguiti a distanza di un pugno di punti dall’italiano più titolato di sempre, Ivan Lazzarini. Si tratta di un evento di portata inter-nazionale per il circuito di San Martino del Lago:

una gara che avrà risonanza planetaria anche a livello mediatico. A corollario del Gp d’Italia si disputeranno altri appuntamenti, tra cui la quarta tappa del Campionato Europeo Supermoto classe SM2, che cercherà di soddisfare l’insaziabile appe-tito dei più esigenti e anche in questo caso gli italia-ni giocano un ruolo primario, con tre azzurri nelle prime dieci posizioni.

PROGRAMMA DEL WEEK END Oggi: SM2 Free Practice 1 ore 10.45; S1 Free Practice 1 h 11.25; SM2 Free Practice 2 h 13.30; S1 Free Practice 2 h 14.10; SM2 Time Practice h 15.30; S1 Time Practice h 16.10; S1 SuperChrono h 16.45; Camera on board h 17.20. Domani: SM2 Warm-Up ore 10,25; S1 Warm-Up h 10.55; SM2 Race 1 h 12.15; S1 Race 1 h 14; SM2 Race 2 h 15.30; SM2 Prize-giving Cere-mony immediately after; S1 Race 2 h 16.30; S1 Prize-giving Ceremony immediately after.

Se in singolo le cose sono andate male, a Wimbledon il tennis italiano si consola con la solita coppia Errani-Vinci, arrivata in finale nel doppio. La finale del singolo femminile è tra Petra Kvitova e l’emergente canadese Eugenie Bou-chard, quella maschile è tra Djokovic e Federer.

TENNIS ERRANI-VINCI IN FINALE A WIMBLEDON

SUPERMOTO

tutto pronto per l’avventura della Pomì sulla sabbia. Agli ordini del tecnico Marco Botti, le squadra rosa cer-cherà gloria nel Lega Vol-ley

Summer Tour Rilastil Cup 2014. La squadra è formata dalla capitana Diletta Sestini, dal libero Lucia Lunghi, dalla palleggiatrice Fiamma Mazzini, dall’attaccante Veronica Angeloni, dalla bulgara Svetlana Stoyanova e dalla neo giocatrice di San Casciano, Giulia Pascucci. «La filosofia della nostra squadra- ha spiegato Botti - dovrà essere la stessa di quella sposata dalla formazione indoor, ovvero quella di volersi migliorare. Rispetto all’edizione della scorsa estate, possiamo contare su una squadra notevolmente rinforza-ta ed è nostro dovere provare a vincere almeno una delle quattro tappe previ-ste dal circuito». Oltre ai nomi già citati, il tecnico potrà fare affidamento anche sull’argentina Silvana Olivera, sull’olan-dese Deborah Van Daelen e sulla scu-dettata Valeria Caracuta. «Il nostro tasso tecnico qualitativo non si discute - ha aggiunto Botti - anche se ovvia-mente ci sarà da fare i conti con la detentrice del trofeo e favorita d’obbli-

go Urbino, capace ancora una volta di assemblare una formazione da urlo».

«Dalla nostra abbiamo sicuramente un ottimo affiatamento - è sicura Veronica Angeloni - siamo un bel grup-po perché ci conosciamo bene e pos-siamo far conciliare la nostra intesa con i risultati». «Sono alla prima espe-rienza di questo tipo - ha spigato Giulia Pascucci, reduce da uno stage con la Nazionale ed appena ingaggiata dalla

neo promossa in A1 San Casciano - sono contenta che la Vbc mi abbia scelta per questa avventura che cer-cherò di sfruttare come pretesto per migliorarmi come giocatrice».

Emozionata, ma molto motivata una delle new entry della Pomì versione estiva, ovvero Svetlana Stoyanova: «Ho partecipato a questo campionato sulla sabbia per otto anni con Soverato, nella passata edizione ho vinto due

tappe e sono qui per fare ancora meglio». E poi la verve della capitana Diletta Sestini: «Il ruolo di capitana per il secondo anno consecutivo sarà una grande responsabilità, ma se il mister me lo ha assegnato significa che ha grande fiducia in me e questo mi sti-mola a dare il massimo».

Anche la palleggiatrice Fiamma Mazzini è al suo secondo anno con la Pomì. «Sicuramente la partecipazione dell’estate scorsa ha fatto un po’ da apripista, ora che abbiamo alle spalle un anno in più di esperienza abbiamo fatto nostri certi meccanismi e possia-mo veramente toglierci maggiori soddi-sfazioni». Anche la pertecipazione della Pomì sarà ripresa dalle telecamere del reality “On the beach”. Ecco il parere del libero Lucia Lunghi: «Inizialmente l’idea di essere riprese ci pesava un poco, ci imponeva di controllarci, ma come dimostra l’esperienza della scor-sa estate, sono bastati pochi giorni per non farci più caso». La prima tappa è in programma oggi e domani a Terracina (Latina) e la Pomì è stata inserita nel girone B insieme a Bergamo e Modena. Montichiari, Urbino e Conegliano le squadre che comporranno il girone A.

La Pomì fa il suo esordio sulla sabbiaLa formazione rosa partecipa da oggi al Lega Volley Summer Tour Rilastil Cup 2014

La prima tappa è in programma nel week end a Terracina e la Pomì parte con l’obiettivo di puntare al successo

E’VOLLEY A1

Le atlete della Pomì

BOCCE

CANOTTAGGIORisultati interessanti a Piediluco,

nelle selezioni per la formazione della nazionale Under 23, che sarà impe-gnata nel Mondiale di Varese. In pro-gramma ben 22 gare, alle quali hanno partecipato 45 società, per garantire un’ulteriore chance ai propri atleti.

Per quanto riguarda le nostre ca-nottieri, buono il quarto posto di Lorenzo Cortesi (Baldesio) nel singo-

lo Under 23, vino dal pavese Edoardo Buoli. Da segnalare il successo colto Andrea Cattaneo (Bissolati) nel quat-tro di coppia Junior, misto con atleti del Sabaudia. Nella stessa gara, buon secondo posto di Renato Avino (Flo-

ra), che ha gareggiato nell’equipaggio del D’Annunzio. Terzo posto, infine, per il quattro di coppia Junior femmi-nile del Flora, misto con atlete del D’Annunzio. In barca sono scese Alessandra Cotti, Alice Rossi (Flora),

Deborah Ferretti e Martina Pisetta (D’Annunzio). Infine, tra i 42 atleti con-vocati per la prova di Coppa del mondo a Lucerna (11-13 luglio) ci sono anche i casalaschi Simone Rai-neri e Gabriele Cagna.

Successo di Andrea Cattaneo a Piediluco

Sport Sabato 5 Luglio 201425

di Massimo Malfatto

Con un risultato a sorpresa si è concluso il 39° Trofeo Unità, gara notturna organizzata con solerzia dalla bocciofila Arci Crema Nuova e che ha incontra-to l’adesione di 80 coppie. Le premesse facevano intuire un en plein della Achille Grandi che padroneggiava aggiudicandosi tutte le batterie (tre) di categoria A, ma alla fine a sorridere e gon-golare sono Eros Cazzaniga e Manuel Tagliaferri saliti sul gradi-no più alto del podio. Dopo aver superato gli orobici Bosio e Vavassori (12-8), i portacolori della “Nuova Bar Bocciodromo” eliminavano i bresciani Fusetti-

Oneda per 12-5. Dall’altra parte alta del tabellone si mettevano in evidenza Roberto e Mattia Visconti che s’imponevano su Guerrini-Zagheno (che nel recu-

pero avevano eliminato i compa-gni Chiappa e Valcarenghi!) mentre in semifinale estromette-vano i milanesi Fiore e Folli per 12-5. Inizia a piovere prima della

finale, trasferimento sulle corsie del bocciodromo comunale: Cazzaniga e Tagliaferri partono in contropiede (7-0) anche per-ché si trovano più a loro agio, subiscono la rimonta dei Visconti ma sono i giocatori di casa ad esultare con il punteggio finale di 12-6. Ha diretto la gara Franco Stabilini, arbitri di finale Eugenio Barbieri e Massimo Testa.

Sempre intensa l’attività ago-nistica del comitato tecnico cre-masco. Ieri c’è stato l’epilogo dell’individuale trofeo bocciofila Castelnuovo (unica finale) men-tre questa sera (inizio ore 19) va in scena la Regionale “sotto le stelle” organizzata dalla boccio-fila Santamaria.

A Cazzaniga e Tagliaferri il Trofeo Unità

Una serata estiva, un buon livello di gioco, una notevole affluenza di pubblico ed una discreta partecipazione di boc-ciofili: non poteva avere una conclusione migliore il “Memorial dei Soci”, Regionale organizzata dal Cral Aziende Sanitarie in ricordo di Adriano Ceruti, Maurizio Fervari e Dino Foroni. Successo sofferto ma meritato di Vanni Bassotti e Davide Pompini. I bissolatini si sbarazzavano nei quarti di Denti e Fapulli (12-1) e quindi superavano Minerva e Massarini (12-11)

al termine di una semifinale rocambole-sca. In finale approdavano anche Mauro Ciappei e Giovanni Minoia che in semifi-nale eliminavano i cremaschi Luca Ippedico e Pierantonio Comizzoli quest’ultimo vincitore lo scorso anno con “Gibe” De Stefani. Match di finale equilibrato: la spuntavano Bassotti-

Pompini sui rivieraschi del Flora per 12-9. Precisa la direzione di gara di Gabriele Ceriati.

RICORDANDO I SOCI Successo di gioco e di pubblico ha riscosso la provin-ciale organizzata dalla Sergnanese. Nella categoria A/B grande impatto di Jacopo Gaudenzi che superava Giuliano Galan-

tini, il compagno di società Mario Franchi ed in finale aveva la meglio sul capergna-nichese Jago Defendenti. Nella categoria C/D sofferta vittoria di Marco Pizzetti che s’imponeva sul beniamino di casa Domenico Regonesi, in semifinale su Emanuele Cremonesi ed in finale aveva la meglio sul bresciano Oscar Oneda. Ha

diretto la gara Gianpiero Raimondi.TROFEO SOMS Questa sera epilogo

della gara regionale. Nelle batterie, tra gli altri, note positive per i piacentini Marzo-lini-Marzolini e Sprega-Negri, Ghizzoni-Bini, Fanfoni-Miglioli, Bastoni-Vicardi e Pagliari-Visioli. Le finali, sotto la direzio-ne di Ennio Clementi, inizieranno alle ore 18.30 e si giocherà alle Querce e a Torre de’ Picenardi dove è prevista la conclu-sione della manifestazione.

M.M.

Successo di Bassotti e Pompini al Casc

ATLETICA LEGGERAATLETICA LEGGERA

Spotti argento ai RegionaliGrandi soddisfazioni nella seconda

giornata dei Campionati regionali Asso-luti su pista che si è svolta all’Arena Brera di Milano. L’Atletica Arvedi ha festeggia-to l’ottimo argento di Sebastiano Spotti nei metri 200 piani, corsi in un ottimo 21”96, sua miglior prestazione stagionale che riporta dopo un anno l’atleta cremo-nese sotto il muro dei 22 secondi. La giornata ha visto impegnato anche Francesco Rodondi nei metri 800 piani, corsi in 2’01”46 e lo Junior Dario Genova nei metri 400 ostacoli, dove ha ottenuto il tempo di 1’03”13.

Sebastiano Spotti (a destra)

(M.M.) Attività giovanile alla ribalta e riflettori puntati sulle corsie del centro sportivo “Le Querce” dove domani è in programma il memorial “Camillo Milanesi”, tradizionale quadrangolare regionale a squadre. Questa avvincente manifestazione giovanile, giunta alla sesta edizione, è nata dalla dedizione della signora Gabriella Milanesi e figli nei confronti di questo settore bocciofilo in fiore. Sono quattro le formazioni parteci-panti, come lo scorso anno, ma con la novità di Brescia a sostituire Como mentre hanno confermato la loro presenza Milano, Bergamo e Cremona. Inconsueta, giovane, tutta da scoprire la formazione grigioros-sa che sarà guidata da Roberto Dilda e composta da Alessandro Ferri, Marco Luccini, Elia Ravasi e Andrea Stoian. Tutti gli incontri si dispute-ranno sulle corsie della bocciofila di Pieve d’Olmi, saranno con la formu-la ad inseguimento, individuale-coppia-terna ai punti 36. Si inizierà alle ore 9 sotto la direzione di Vanni Capelli mentre le due finali (3°-4° posto e finalissima) sono previste nel primo pomeriggio.

CANTARINI SHOW Arrichisce il suo palmares la bissolatina che a Roma ha conquistato il titolo italiano, quarto consecutivo e decimo com-plessivo. Nella terzina la Cantarini superava Sara Monzio e Manuela Braconi, s’imponeva su Sefora Corti ed in finale aveva la meglio sull’eter-na rivale Elisa Luccarini.

Domani il “Milanesi”

I due vincitori

Sara Tavecchio ha conquistato il tito-lo italiano di Triathlon cross. L’atleta del Triathlon Cremona Stradivari si è impo-sta nel “Triathlon off road lake Como” che si è svolto a Dongo. La Tavecchio ha terminato le frazioni sulla distanza olimpica (1 km, 23 km, 8 km) con il tempo di 2h43’12” ed un vantaggio di 1’14” sulla campionessa italiana uscen-te Monica Cibin e di 6’39” su Greta Vettorata, terza classificata. Per Sara Tavecchio si tratta di un altro grande traguardo di prestigio in carriera, che va a confermare quanto finora aveva otte-nuto nella prima parte di stagione, sia in ambito nazionale, sia nell’appuntamen-to europeo di Orosei. In settimana il Triathlon Stradivari aveva festeggiato la conquista del titolo regionale di Aquathlon nella categoria Youth A di Fabiola D’Antino. La giovane atleta, che due mesi fa aveva ottenuto il titolo nazionale, si è imposta stavolta a Cesate. Anche per lei un’altra importan-te soddisfazione stagionale.

TRIATHLON CROSS

Sara Tavecchio è oroagli Italiani di Dongo

BASKET SERIE A2BASKET SERIE A2

Crema ha confermato il coachNel segno della continuità. Il Basket Team Crema riparte

dalle colonne della squadra, per affrontare la 14ª stagione in serie A2. «Abbiamo chiesto al nostro nucleo storico, la disponibilità o meno a continuare con noi, ricevendo una risposta positiva da parte di tutte le ragazze: da chi ha cominciato con noi (Caccialanza, Cerri Capoferri e Rizzi) e da chi nel tempo si e aggiunta ed ha desiderio di rimanere (Conti e Picotti). Inoltre abbiamo raggiunto un accordo con l’Assi Cremona per il rinnovo del prestito di Zagni. Parallelamente abbiamo portato avanti anche il discorso tecnico, arrivando alla conferma di coach Visconti anche per la prossima stagione. E già dal primo incontro abbiamo riscontrato una perfetta sintonia con Luca a proseguire insieme nel portare avanti quel programma iniziato lo scorso

Un time out di Visconti

Sara Tavecchio sul podio

In semifinale vola una cinica Germaniadi FABIO VARESI

na Germania cinica e solida, con il mi-nimo sforzo ha eliminato una Francia sottotono e quasi mai pericolosa. Al pri-mo vero esame, i transalpini hanno steccato, soprattutto con Pogba che

nel secondo tempo è sparito. Eppure in avvio la Francia è apparsa più in palla, con un pressing a tutto campo che ha messo in difficoltà i tedeschi. Ma la squadra di Low ha molte frecce al suo arco e al 13’ ha siglato il gol della vittoria: punizione di Kroos (nuovo acquisto del Real Madrid), stacco imperioso di Hummels e palla in rete. Per i difenso-re del Borussia Dortmund si tratta della seconda realizzazione, dopo quella al Portogallo. La presen-za di Klose toglie spazio a Muller, ma la Germania resta comunque pericolosa. Al 24’ la punta della Lazio viene trattenuta in area, ma l’arbitro sorvola, tra le proteste di Klose. La Francia fatica a reagire e solo al 33’ si scuote: contropiede efficace e palla in area a Balbuena, che di sinistro chiama Neuer a una miracolosa parata. Sulla respinta, Benzema tenta il tap-in, ma Hummels (sempre lui) salva con efficacia. La squadra di Deschamps è tutta qui e nella ripresa le cose non migliorano. Il folto centro-campo tedesco, forza fisica unita a una buona tec-nica, soffoca le fonti di gioco dei blues. Pogba non riesce ad illuminare il gioco e Benzema viene an-nullato dai centrali teutonici. Low getta nella mi-schia Schürrle, che in contropiede (37’ e 42’) si divora due clamorose occasioni e a tempo scadu-to Neuer evita la beffa su tiro di Benzema. In semi-finale va la squadra più forte.

FRANCIA-GERMANIA 0-1 (0-1)RETE: 13’ Hummels.

FRANCIA (4-3-3): Lloris; Debuchy, Varane, Sakho (27’ st Koscielny), Evra; Pogba, Cabaye (28’ st Cabaye), Matuidi; Valbuena (40’ st Giroud), Benzema, Griezmann. Commissario tecnico: Di-dier Deschamps.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Hum-mels, Howedes, Boateng; Khedira, Schweinstei-ger; Kroos (47’ st Kramer); Ozil (38’ st Goetze), Muller; Klose (24’ st Schürrle). Commissario tec-nico: Joachim Low.

ARBITRO: Pitana (Argentina).

U

Speciale

Mats Hummels dopo il gol

Subito in gol con Hummels i tedeschi rischiano pochissimo e in contropiede sprecano con Schürrle

Lionel Messi

Argentina e Olanda sono favoriteSulla carta non c’è storia, ma il calcio giocato è un’altra

cosa. Il Mondiale brasiliano ha confermato l’equilibrio che regna nel calcio internazionale, anche se solo Spagna e Italia (comunque deludenti) sono mancate all’appello nella fase ad eliminazione diretta. Nel pomeriggio l’Argentina se la vede con la sorpresa Belgio e la sfida è apertissima. En-trambe le squadre hanno sempre vinto, ma soprattutto i sudamericano non sono stati convincenti. Oggi devono di-mostrare di poter ambire al titolo, senza affidarsi in toto a Messi, che non sempre può risolvere le partite da solo. Tra il belgi, fari puntati sui centrocampisti Mertens, Hazard e la sorpresa De Bruyne. In serata va in scena il quarto più sbi-lanciato. L’Olanda, seconda quattro anni fa in Sud Africa, si è rilanciata dopo il deludente Europeo del 2012 e grazie a un super Robben, prenota la semifinale. Sulla strada degli

oranje c’è la rivelazione della rassegna iridata: la Costa Ri-ca, che ha meritato i quarti grazie a un gioco veloce e dal buon livello tecnico. Difficile pensare che i costaricani pos-sano battere anche l’Olanda, ma l’euforia per aver conqui-stato un traguardo storico può portare la squadre di Pinto oltre i suoi limiti. Comunque vada, il Mondiale avrà quattro semifinaliste di alto livello.

LE QUOTE DI IZIPLAY Ecco le quote relative ai due quarti di finale dei Mondiali brasiliani, in programma oggi, che si possono giocare con Iziplay presso l’Agenzia Ippica di Cremona in via Ruffini 28. Argentina-Belgio: vittoria dei sudamericani 2.24, pareggio 3.10, successo dei belgi 3.55. Olanda-Costa Rica: affermazione degli oranje 1.54, pareggio 3.75 e vittoria dei costaricani 7.25.

E’ la sua maglia. E’ fatta per lui. La veste alla perfezione, anche perché è nato per vestirla, visto che da anni è il simbolo del nostro movimento ciclistico. L’uomo che da solo tiene in piedi tutta la baracca e che ha una statura internazionale rico-nosciuta da tutti: il nuovo campione d’Italia è Vincenzo Nibali. Andrà in Francia con la maglia simbolo del nostro Paese, grazie alla vittoria otte-nuta sulle strade del Trentino, a Fondo dove ha preceduto allo sprint il giovane veronese Davide Formolo (Cannondale), 21 anni, ragazzo di grande talento e dal futuro roseo. Terzo Matteo Rabottini (Neri) a 6”. Sulle strade della Val di Non, lo “Squalo dello stretto” ha dimostrato di avere qualcosa di più degli altri.

Il finale è stato un assolo targato team Astana, con Michele Scarponi nel ruolo di spalla ideale del siciliano, compito che dovrà ricoprire al Tour de France (a proposito dell’ultimo posto nell’ Astana, il team kazako ha completato la rosa con il kazako

Maxim Iglinskiy). Nibali ha tagliato il traguardo del “Trofeo Melinda” ed è scoppiato in lacrime. «Era dal trionfo di Brescia al Giro d’Italia di un anno fa

che non vincevo, la cosa cominciava davvero a pesarmi», ha rivelato Nibali. Gli chiedono della lettera di richiamo ricevuta dal suo team manager, Alexander Vinokourov e lui sereno ha spigato: «L’abbiano ricevuta tutti ai primi di aprile, una let-tera con la quale la dirigenza kazaka (la squadra per la quale corre il neo campione d’Italia, ndr) ci chiedeva di essere più coesi, più determinati e più motivati a raggiungere i risultati. L’Astana è una squadra importante e ambiziosa, con tanti interes-si nel mondo, anche in Italia. Poi Fabio Aru ha fatto un grande Giro io sto trovando la condizione dei giorni migliori: sono pronto a regalare grandi sod-disfazioni a tutti. Se Vinokourov è contento di questa maglia? Penso di sì, anche se lui dice di preferire quella gialla».

Dopo le lacrime e una gioia infinita, Nibali è pronto all’avventura del Tour de France, che scatta oggi con la Leeds-Harrogate in Inghilterra.

F.C.

Nibali al Tour de France con la maglia tricolore

Assegnati a Sovico (Mb) nella Coppa Colli Briantei i titoli di campio-ne lombardo Esordienti e Allievi 2014. Nella gara del primo anno, vittoria del milanese Andrea Moschetti (Busto Garolfo), che allo sprint ha preceduto Mattia Franzelli (Mazzano) e Giovanni Raveglia (Costamasnaga). Ha messo il “turbo” all’ultima tornata del circuito e ha staccato tutti il bresciano Alessan-dro Prati (Vallecamonica) nella prova del secondo anno ed ha indossato la maglia di leader per soli 9” sul crema-sco Anselmo Francesconi (Uc Cre-masca). Terzo Andrea Lissoni (Pedale Arcorese), mentre l’altro cremasco Paolo Rocco (Gs Corbellini) è giunto all’ottavo posto. Alessandro Covi, quindicenne varesino della società Carezzate-Guerciotti, è il nuovo cam-pione lombardo Allievi: ha preceduto Alessandro Pini (Brembillese) e Fran-cesco Cornolti (Paladina).

ZANONI E MORANDI SUL A FIO-RENZUOLA E’ saltata la corsa do-

menicale di Pandino, quindi i virgulti provinciali sono emigrati in Emilia al 2° Trofeo di Fiorenzuola d’Arda (Pc), a misurarsi con ben 180 iscritti. Segnali confortanti sono arrivati dai Giova-nissimi: nella G1 Daniel Zanoni (Imbalplast Soncino) ha vinto su Andrea Tentolini (Gioca Oglio Po Casalmaggiore). Nicolò Moriggia (Imbalplast) è giunto 5° nella gara della G2. Mirko Coloberti (sempre dell’Im-

balplast) ha colto il posto d’onore nella G3, mentre il compagno di squadra Luca Pollini è arrivato 4° nella G4.

NEWS Il laziale Simone Sterbini, 20 anni, è campione d’Italia Under 23. Nei tricolori su strada di Sora (Fro-sinone), ha regalato il secondo titolo italiano alla Palazzago-Fenice, dopo il trionfo di Davide Pacchiardo tra gli Elite. Ottima la prova di Alberto Amici (Mi Impianti Remer), Under 23 di Trigolo, giunto ottavo. Acuto vincente del tricolore Davide Plebani (Team Lvf) a Torre de’ Roveri (Bg) nel Trofeo Vittorio Giorgi: lo Junior orobico ha avuto ragione del marocchino Ahmed Galdoune (Bergamasca Astro), diretta dall’ex professionista cremonese Diego Ferrari. Finale rocambolesco a San Virgilio di Brione, nel Bresciano: Paolo Prandini (Feralpi Monteclaren-se), dopo aver staccato il gruppo, si è presentato solo all’arrivo, ma a 150 metri dalla conclusione, è scivolato a terra rischiando addirittura di perdere

la corsa ed ha tagliato il traguardo a piedi. Alle sue spalle Filippo Rocchetti (Aspiratori Otelli) e Ottavio Dotti (Can-turino 1902). Il cremonese Giovanni Pedretti (CC Cremonese-Arvedi), è giunto sesto nell’Astigiano.

TRICOLORI A Varese i tricolori femminili, flagellati dal maltempo, sono stati accorciati per motivi di sicu-rezza. Sono salite sul gradini più alto podio la friulana Elena Cecchini (Fiamme Azzurre-Estrado de Mexico Faren Kuota), regina donne Elite, men-tre la vicentina Sofia Bertizzolo (Bre-ganze Millenium) ha trionfato nella corsa riservata alle Juniores.

MEMORIAL A MONTODINE Domani si disputa il “Memorial Villa Trofeo Franco Bragonzi”, riservato ai Giova-nissimi (7-12 anni). L’evento, che scat-terà alle 9.30, è affidato all’Uc Crema-sca, società impegnata quest’anno nell’organizzazione di una decina di manifestazioni ciclistiche.

Fortunato Chiodo

Francesconi 2º nel Campionato lombardo

Lombardia, fabbrica di giovani talenti, ha regalato tantissime soddisfazioni ai propri tifosi presenti alle finali dei Campionati regionali mini sprint di ciclismo sulla pista dello stadio Comunale di Soncino, nel mee-ting patrocinato dalla locale Imbalplast. Se ci si aspettava di più dei nostri, notevole è stato l’exploit delle formazioni extra-provin-ciali. Dodici erano i titoli da assegnare a maschietti e femminucce. Da segnalare l’argento del cremasco Federico Ogliari (Gs Corbellini) e il bronzo Giacomo Fornoni (Imbalplast Soncino) nella G1 (7 anni). Imbattibile il puledrino cremasco Mattia Chiodo (Gs Corbellini Ortofrutta Crespia-tica), che si è aggiudicato la corsa ed titolo di campione lombardo della G6 (12 anni). E’ salito sul podio con il bronzo la cremonese Elisa Roncato (CC Cremonese-Arvedi), nella G4 (10 anni). Ecco i campioni regiona-le della categoria Giovanissimi 2014: G1 Daniele Bregoli (Monteclarense), G2 Marco Baldan (Feralpi), G3 Matteo Fiorin (Cicli Fior), G4 Matteo Bicelli (Sprint Ghedi), G5 Daniele Rossetti (Besanese), G6 Mattia Chiodo (Gs Corbellini Ortofrutta). Femmi-nile: G1 Asia Zanardini (Sprint Ghedi), G2 Vittoria Pirro (Villongo), G3 Alessia Rossetti (Besanese), G4 Carlotta Rota (Ossanesga), G5 Sara Fiorin (Cicli Fiorin), G6 Sonia Rossetti (Besanese). Premiazioni con Fran-cesco Bernardelli, presidente del Comitato Lombardo Fci e Antonio Pegoiani, presi-dente del Comitato provinciale.

Regionali Giovanissimicon poche soddisfazioni

Anselmo Francesconi

CICLISMO

Nobali sul podio

I QUARTI DI OGGI

OTTAVI DI FINALE28-06 h 18.00 • Brasile-Cile 4-3 dopo i rigori 28-06 h 22.00 • Colombia-Uruguay 2-029-06 h 18.00 • Olanda-Messico 2-1 29-06 h 22.00 • Costa Rica-Grecia 6-4 dopo i rigori30-06 h 18.00 • Francia-Nigeria 2-030-06 h 22.00 • Germania-Algeria 2-1 dts

01-07 h 18.00 • Argentina-Svizzera 1-0 dts

01-07 h 22.00 • Belgio-Usa 2-1

04-07 h 18.00 • Francia-Germania 0-104-07 h 22.00 • Brasile-Colombia a Fortaleza05-07 h 18.00 • Argentina-Belgio a Brasilia05-07 h 22.00 • Olanda-Costa Rica* a Salvador

QUARTI DI FINALE

*In diretta su Rai 1

I campioni regionali

Speciale Piccoli AnimaliSabato 5 Luglio 2014

na alimentazione sa-na ed equilibrata as-sicura all’animale un benessere legato alla forma e alla longevi-

tà. La regola generalè è di som-ministrare i pasti ad orari fissi e nello stesso luogo. Quest’ultimo deve essere tranquillo e apparta-to. Esiste una varietà enorme di prodotti per l’alimentazione dei cani disponibile sul mercato, con caratteristiche nutrizionali diver-se. E' quindi importante valutare bene cosa contengono le confe-zioni ed eventualmente chiedere al veterinario quali ingredienti non devono mancare nella dieta del vostro cane.

In generale è bene ricordare che le proteine sono la materia prima dell’organismo del cane. Gli zuccheri invece non sono as-similati tutti allo stesso modo: glucosio e fruttosio con facilità, gli altri sono meno digeribili, so-prattutto il lattosio.

I grassi non devono superare il 10% dell’apporto totale quoti-diano, l’eccesso porta all’obesi-tà, a malattie cardio-circolatorie e alla vecchiaia precoce. Le vita-mine sono importanti soprattutto per i cuccioli: l’organismo non le sintetizza tutte, perciò alcune è necessario assumerle. I cuccioli dovrebbero mangiare circa quat-tro volte al giorno, si potrà pas-sare gradualmente alle due volte.

Gli alimenti si distinguono in secco, umido e “casalingo”. Il secco è solitamente un pasto completo, che non necessita di integrazioni. Si distinguono di-verse confezioni in base ad alcu-ne caratteristiche del cane: pup-py per i cuccioli, regular per i cani adulti, premium per coloro che svolgono un’intensa attività fisica e light per coloro in sovrap-peso e che conducono una vita sedentaria. L’umido deve essere somministrato in quantità mag-giore rispetto al secco poichè è costituito perlopiù da acqua che fa aumentare il peso del cibo ma senza modificare le proprietà nu-trizionali. Gli alimenti casalinghi possono essere dati come inte-

grazione al secco, evitando però gli scarti ed i cibi troppo grassi.

Una dieta equilibrata e sana eviterà dunque al vostro amico l’insorgere di alcune malattie e disfunzioni, renderà il suo pelo magnifico e contribuisce alla sua longevità.

GLI ERRORI DA EVITAREPorzioni eccessive di cibo o

concesse troppo spesso durante la giornata. E così gli amici a quattro zampe rischiano di soffri-re di problemi di peso. Sono tan-ti i padroni che tendono a viziare i propri piccoli amici. Un'alimen-tazione scorretta o in eccesso e una carente attività fisica ne so-no in genere la causa.

Vi sono allora alcune regole da seguire. In linea di massima al cane dovrebbero essere sommi-nistrati almeno due pasti giorna-lieri (nei cuccioli si parte da alme-no quattro-cinque somministra-zioni per poi diminuire passando ai due pasti a circa sei-sette me-

si di età), in modo da distribuire le energie in modo equo durante la giornata. I pasti dovrebbero essere bilanciati e scelti di caso in caso, in base a età, razza, ta-glia, stile di vita, eventuali pato-logie presenti. Possono essere concessi piccoli premi durante la giornata, ma mai in eccesso. In commercio sulle confezioni di cibo si trovano in genere le indi-cazioni sulle quantità giornaliere consigliate. Il cane dovrebbe an-che svolgere adeguata attività fisica, adattata anche questa di caso in caso.

Per il gatto, animale che non ama chiedere, è necessario la-sciare sempre a disposizione il cibo. Ottimi sono i distributori di croccantini che mantengono la freschezza del prodotto, pur ga-rantendo sempre una sua dispo-nibilità. Due-tre volte al giorno è possibile dare al micio del cibo umido, che in genere appaga il palato maggiormente rispetto al secco. Più che razionalizzando i

pasti, l'obesità del gatto si tiene sotto controllo permettendogli di fare attività fisica, e quindi la-sciandolo uscire.

Per il cane, occhio agli strappi alla regola. I proprietari tendono spesso a umanizzare i propri ani-mali o a trattare nello stesso mo-do cane e gatto, ritenendo che le regole che valgono per l'uno val-gano anche per l’altro. Gli anima-li domestici sono molto delicati, ed errori alimentari predispongo-no rapidamente a problemi psi-co-fisici anche gravi. Un errore comune è quello di passare al cane cibo dalla tavola. Questa abitudine può causare problemi sia fisici, come obesità, diabete, problemi gastroenterici e danni renali, sia comportamentali.

Per il gatto un errore comune è sia razionare il cibo durante la giornata, sia renderlo disponibile in una sola area della casa. E' importante mettere più ciotole e disporle ad altezze diverse, in-sieme a ciotole per l’acqua.

UAlimentazione: errori da evitareUna dieta equilibrata assicura all’animale un benessere legato alla forma e alla longevità

La toelettatura significa anche saper accudire il cane e il gatto con competen-za e una certa sensibilità: ne è convinta Agostina Maccalli, 32 anni di esperienza, una delle prime toelettatrici del territorio, che ai propri cliente offre non solo com-petenza e professionalità, ma anche uno stile che mette l'animale al centro, soddi-sfando le esigenze della clientela. «Molte delle mie clienti sono donne sole, o senza un mezzo di trasporto proprio: è stato proprio per le loro numerose richieste che ci siamo impegnati a ritirare l'animale al domicilio e a riportarlo a casa una volta che la toelettartura è finita» spiega.

Agostina Maccalli: «Andiamo a prendere il cane al proprio domicilio e lo riportiamo a casa»