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IL POTERE DELLA FASCINAZIONE Imparare la FASCINAZIONE significa imparare le chiavi nascoste dello SGUARDO. Tecnicamente si definisce affascinazione un particolare stato mentale, simile a quello che si verifica quando veniamo coinvolti da un film o comunque qualcosa che attiri la nostra attenzione. L'analisi dei fenomeni di affascinazione involve l'utilizzo di più aree cerebrali: • La parte del cervello che interpreta quello che vede, che colleghiamo alla corteccia cerebrale • La parte del cervello che vive le emozioni, che colleghiamo al sistema limbico • E la parte più profonda di noi stessi, il nostro cervello rettiliano, che fornisce la base del processo di fascinazione, bloccando la nostra attenzione Il processo è TRIADICO: riconoscimento ed osservazione di un elemento => carica emozionale => affascinazione e cattura dell'attenzione. Lo STATO DI FASCINAZIONE è differente dalla trance classica. Grazie alla fascinazione si possono ottenere delle manifestazioni ipnotiche estranee a qualsiasi forma possibile di suggestione, e senza che si possa attribuire tale risultato all'aspettativa dello stesso. La fascinazione è uno stato ipnotico specifico. E' una delle forme ipnotiche più stupefacenti ed allo stesso tempo una delle più costanti nei risultati che si possono ottenere. Il soggetto presenta alcuni segni fisici: ammorbidimento dei muscoli della mascella, occhi aperti con poco o nessun battito, un istupidimento generale. In tale stato l'attenzione è concentrata e le suggestioni dell'ipnotista sono seguite istantaneamente. Frequentemente gli occhi della persona affascinata si fissano come attaccati sugli occhi del fascinatore e non se ne distaccano più. Molti soggetti raccontano anche di non ricordare nulla alla fine dell'esperienza. Un altro tipo di fascinazione è per influenzare e persuadere, e non a caso il termine è passato nel linguaggio comune ad indicare la capacità di catturare l'attenzione. CAPITOLO I. CHE COSA È LÀ FASCINAZIONE MENTALE»? Per « Fascinazione » s'intende « l'atto di affascinare, o lo stato di essere affascinato ». La parola « affascinare » deriva dal latino « fascinare », che significa « ammaliare, affascinare, incantare mediante la vista o la parola; cattivare, attrarre », ecc. La definizione della parola inglese « fascinate» (affascinare) è la seguente: «Esercitare una azione su altri mediante qualche influenza potente od irresistibile; influenzare per un incanto irresistibile; allettare, sospingere, irresistibilmente o potentemente; incantare, cattivare od attrarre potentemente; influenzare l'immaginazione, la ragione o la volontà altrui, in un modo incontrollabile; ammaliare, cattivare od allettare potentemente od irresistibilmente ». Le definizioni suddette sono estratte da diversi dei migliori vocabolari e ci danno il significato dell'idea espressa dalla parola « fascinazione ». La mia definizione. Nel presente manuale userò la parola « Fascinazione Mentale» nel senso seguente: L'azione di una Forza Mentale che influenza potentemente la immaginazione, il desiderio o la volontà altrui. Questa è la mia definizione nel suo significato più vasto, che include vari fenomeni del Magnetismo personale, dell'influenza psicologica, dell'ipnotismo, del mesmerismo, dell'affascinamento ecc. ; che io ritengo essere soltanto fasi diverse di un fenomeno prodotto da una sola Forza. Queste cose sono solo « pezzi staccati del medesimo tutto », malgrado le affermazioni contrarie di coloro a cui non piace tale rapporto di affinità. La natura della Forza. Qual è la natura della Forza che produce ciò che chiamiamo Fascinazione mentale e che io ho ulteriormente definitilo quale « l'azione di una Forza Mentale che influenza potentemente l'immaginazione, il desiderio o la volontà altrui? « La Fascinazione mentale è la manifestazione; qual è la natura della Forza mentale che influenza potentemente? Come vedrete in alcuni dei capitoli successivi, molte teorie sono state prospettate per dar ragione di questa Forza, teorie che variano dal « fluido magnetico » alla pura e semplice suggestione da parte della persona che esercita l'influsso. Quasi tutti gli autori che hanno trattato questo soggetto, hanno avuto la propria teoria preferita. Ma, per quanto queste

Il Potere Della Fascinazione

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IL POTERE DELLA FASCINAZIONE Imparare la FASCINAZIONE significa imparare le chiavi nascoste dello SGUARDO.

Tecnicamente si definisce affascinazione un particolare stato mentale, simile a quello che si verifica quando veniamo coinvolti da un film o comunque qualcosa che attiri la nostra attenzione.L'analisi dei fenomeni di affascinazione involve l'utilizzo di più aree cerebrali:• La parte del cervello che interpreta quello che vede, che colleghiamo alla corteccia cerebrale• La parte del cervello che vive le emozioni, che colleghiamo al sistema limbico• E la parte più profonda di noi stessi, il nostro cervello rettiliano, che fornisce la base del processo di fascinazione, bloccando la nostra attenzione

Il processo è TRIADICO:riconoscimento ed osservazione di un elemento => carica emozionale => affascinazione e cattura dell'attenzione.

Lo STATO DI FASCINAZIONE è differente dalla trance classica.Grazie alla fascinazione si possono ottenere delle manifestazioni ipnotiche estranee a qualsiasi forma possibile di suggestione, e senza che si possa attribuire tale risultato all'aspettativa dello stesso.La fascinazione è uno stato ipnotico specifico.E' una delle forme ipnotiche più stupefacenti ed allo stesso tempo una delle più costanti nei risultati che si possono ottenere.Il soggetto presenta alcuni segni fisici: ammorbidimento dei muscoli della mascella, occhi aperti con poco o nessun battito, un istupidimento generale.In tale stato l'attenzione è concentrata e le suggestioni dell'ipnotista sono seguite istantaneamente.Frequentemente gli occhi della persona affascinata si fissano come attaccati sugli occhi del fascinatore e non se ne distaccano più.Molti soggetti raccontano anche di non ricordare nulla alla fine dell'esperienza.Un altro tipo di fascinazione è per influenzare e persuadere, e non a caso il termine è passato nel linguaggio comune ad indicare la capacità di catturare l'attenzione.

CAPITOLO I.

CHE COSA È LÀ FASCINAZIONE MENTALE»?

Per « Fascinazione » s'intende « l'atto di affascinare, o lo stato di essere affascinato ». La parola « affascinare » deriva dal latino « fascinare », che significa « ammaliare, affascinare, incantare mediante la vista o la parola; cattivare, attrarre », ecc. La definizione della parola inglese « fascinate» (affascinare) è la seguente: «Esercitare una azione su altri mediante qualche influenza potente od irresistibile; influenzare per un incanto irresistibile; allettare, sospingere, irresistibilmente o potentemente; incantare, cattivare od attrarre potentemente; influenzare l'immaginazione, la ragione o la volontà altrui, in un modo incontrollabile; ammaliare, cattivare od allettare potentemente od irresistibilmente ».

Le definizioni suddette sono estratte da diversi dei migliori vocabolari e ci danno il significato dell'idea espressa dalla parola « fascinazione ».

La mia definizione. Nel presente manuale userò la parola « Fascinazione Mentale» nel senso seguente: L'azione di una Forza Mentale che influenza potentemente la immaginazione, il desiderio o la volontà altrui. Questa è la mia definizione nel suo significato più vasto, che include vari fenomeni del Magnetismo personale, dell'influenza psicologica, dell'ipnotismo, del mesmerismo, dell'affascinamento ecc. ; che io ritengo essere soltanto fasi diverse di un fenomeno prodotto da una sola Forza. Queste cose sono solo « pezzi staccati del medesimo tutto », malgrado le affermazioni contrarie di coloro a cui non piace tale rapporto di affinità.

La natura della Forza.

Qual è la natura della Forza che produce ciò che chiamiamo Fascinazione mentale e che io ho ulteriormente definitilo quale « l'azione di una Forza Mentale che influenza potentemente l'immaginazione, il desiderio o la volontà altrui? « La Fascinazione mentale è la manifestazione; qual è la natura della Forza mentale che influenza potentemente?

Come vedrete in alcuni dei capitoli successivi, molte teorie sono state prospettate per dar ragione di questa Forza, teorie che variano dal « fluido magnetico » alla pura e semplice suggestione da parte della persona che esercita l'influsso. Quasi tutti gli autori che hanno trattato questo soggetto, hanno avuto la propria teoria preferita. Ma, per quanto queste

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teorie variassero e si differenziassero grandemente, gli effetti prodotti furono piesso a poco i medesimi; e questa constatazione naturalmente, ci ha indotti a ricercare un comune principio di base, operante sotto a tutte le varie forme, incuranti delle molte teorie proposte da coloro che producevano gli effetti. Come ovunque, si ripete finche qui la vecchia storia.

Un tale constata che egli è capace di produrre certi fenomeni, mediante certi metodi. Per un po' di tempo lavora nel campo pratico, cercando di perfezionare i suoi metodi ed au nentare la varietà e l'efficacia dei fenomeni. Dopo aver proceduto in questa direzione, egli cerca di trovare una teoria capace di spiegare i fatti in questione; ed è qui generalmente che egli commette l'errore, elaborando qualche teoria fantastica che gli sembra possa dar ragione degli effetti prodotti, sforzandosi quindi di adattare i fatti alla teoria. Se i fatti non vi si adeguano convenientemente, tanto peggio per essi, egli scarta quelli che non vi si adattano, oppure finge di ignorarli o li nega. Questo è in generale il metodo seguito da tutti i teorici. Sorge alfine un individuo che possiede una mente più scientifica, che esamina i fatti riferiti e vi scopre il vero principio ad essi sottostante e riconcilia così le varie teorie originarie che differiscono fra di loro, mediante una nuova sintesi che collega i veri principi esistenti in tutte le altre teorie, eliminando i pregiudizi o i preconcetti favoriti delle precedenti autorità. E così è pure il caso, come vedremo, della Fascinazione mentale.

La teoria sottostante.

In questo volume non avrò molto da dire intorno alla teoria. Ho spiegato la teoria ed il principio sottostante alla Fascinazione mentale, nella mia opera maggiore intitolata : « Il Segreto della Magia Mentale », di cui questo piccolo manuale è solo un « supplemento illustrativo ». In quell'opera ho spiegalo che la Forza sottostante a tutte le forme di Magia Mentale, — e la Fascinazione Mentale è una di quelle forme, — è l'Energia Mentativa Universale, di cui ed in cui, ogni mente individuale è un Centro di Attività. Ho pure spiegato che l'energia mentativa di ciascuna mente individuale, può essere ed è trasmessa da una persona ad un'altra mediante correnti mentative o onde; e che queste tendono ad «indurre» nelle menti altrui, le emozioni o sentimenti esistenti negli stati mentali della persona che emette dette onde o correnti.

I Poli Mentali.

Ho pure spiegato che vi sono due Poli Mentali conosciuti come Polo Movente e Polo Emotivo, i quali manifestano rispettivamente il potere della Volontà e la Forza del Desiderio. La Forza del Desiderio agisce nel senso di attrarre, allettare, tirare, adescare, sedurre, ammaliare, ecc. ; mentre il Potere della Volontà agisce nel senso di costringere, forzare, sospingere, imporre, esigere, ecc. Il desiderio attrae sempre verso di se il suo oggetto, mentre la Volontà soggioga sempre e costringe il suo oggetto, generalmente nel senso di sospingerlo all'azione. Nella Fascinazione Mentale sono impiegati tanto la Forza del Desiderio quanto il Potere della Volontà; generalmente associati. La Forza del Desiderio è stata chiamata la fase femminile dell'Energia Mentativa ed il Potere della Volontà la fase maschile. Ed anche in questa, come in tutte le altre cose, l'associazione delle due qualità produce i resultati più rimarchevoli. Lo stu-dioso, leggendo gli esempi di Fascinazione Mentale riportati in questo volume, diverrà capace di distinguere tra le azioni rispettive di queste due fasi della forza.

Questo è tutto quello che ho da dire in questo libro relativamente alla teoria, se si eccettuano i vari punti messi in luce dagli esempi qui esposti. Per maggiori dettagli intorno alla teoria ed ai principi, debbo rimandare gli studiosi alla mia opera « Il Segreto della Magia Mentale ». Il presente volume si occupa del « Come? » piuttosto che del « Perchè? ».

CAPITOLO II.

FASCINAZIONE MENTALE FRA GLI ANIMALI.

Già prima che la razza umana fosse evoluta, la Fascinazione Mentale era istintivamente conosciuta dalle forme inferiori della vita. Si dice che le cellule, nel sangue di un essere vivente, si accorgono della loro reciproca presenza a tali distanze, da escludere qualsiasi « consapevolezza » dei sensi ordinari. Non solo esse riconoscono o « percepiscono » la presenza le une delle altre, ma sembra che siano attratte l'uria verso l'altra da qualche forza o fascinazione, che deve agire nel campo del desiderio e della volontà. Scienziati autorevoli ci dicono che, perfino gli atomi, manifestano un'attrazione reciproca che varia di grado a seconda della loro rispettiva natura. E queste stesse autorità ci dicono pure che tale attrazione opera nel senso di un « desiderio » reciproco e di una « volontà » che spinge gli uni verso gli altri. Non è forse ragionevole il supporre che in questa manifestazione istintiva d'Attrazione e nella risposta all'attrazione

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stessa fra gli atomi, si trovi il principio elementare della Fascinazione mentale e dell'Attrazione magnetica in rapporto al fenomeno umano stesso, attraverso ad una lunga serie di anelli di una grande catena?

Le due fasi. Ma, lasciando da parte la suddetta questione, possiamo trovare una quantità di prove fra le forme più evolute degli « animali inferiori ». Fra gli animali troviamo numerosi esempi del potere « di incantare » o di « affascinare » ed io ritengo che queste due forme siano solo due varianti della manifestazione della Fascinazione Mentale, nel senso in cui io uso detto termine e cioè : « L'azione di una Forza mentale che influenza potentemente la immaginazione, il desiderio o la volontà altrui ». Questa Fascinazione mentale fra gli animali si manifesta in due campi, e cioè: 1) nel campo del Desiderio, operante in direzione della manifestazione del sesso, quale la conquista del compagno, ecc. ; e 2) nel campo della Volontà, operante nel senso di soggiogare la preda, per esempio il serpente che « affascina » gli uccelli, la tigre che « affascina » animali minori, ecc. Questi casi possono essere ampiamente illustrati e dimostrati; e la storia naturale ci dà piena autorità di accettarli.

Esempi di Fascinazione animale.

Ho letto recentemente la relazione di un naturalista; egli narra che trovandosi un giorno in una regione tropicale, osservava un insetto alato che volava intorno ad uno scorpione. Dopo un poco l'insetto si abbassò più volte disperatamente verso lo scorpione, come animato da un desiderio frenetico di spezzare l'incanto, ma ben presto lo scor-pione lo attirò e se lo divorò. Numerosi viaggiatori narrano che trovandosi ad un tratto dinanzi ad un leone, ad una tigre o ad un leopardo, si sentono come se avessero le gambe paralizzate, e gli occhi dell'animale sembrano esercitare un fascino ed un potere particolare su di loro. Ho visto un sorcio manifestare la medesima emozione alla presenza di un gatto o di un altro nemico analogo. D'altra parte, ogni osservatore avrà notato il meraviglioso potere « affascinante » che esercitano gli animali sui loro simili del sesso opposto. Se avete osservato qualche volta il modo di corteggiare degli uccelli durante il periodo dell'amore, avrete acquistato un vivo senso della realtà de! potere impiegato. Uno degli uccelli, e può essere tanto il maschio quanto la femmina, sarà visto nell'atto di « affascinare » od « incantare » quello del sesso opposto, che starà fermo, con le ali frementi e con un'espressione di abbandono negli occhi. Se tale attitudine si potesse confrontare con quella che il medesimo uccello avrebbe di fronte ad un serpente incantatore, si constaterebbe una somiglianza sorprendente.

Testimonianze scientifiche.

Ho davanti a me un libro scritto nel 1847, che racconta una quantità di questi esempi sulla Fascinazione mentale fra gli animali inferiori. Ve ne riporterò alcuni, il più brevemente possibile. Si cita il Prof. Silliman che narra come un giorno, per attraversare il fiume Hudson a Catskill, passò da una stretta via fiancheggiata dal fiume da un lato e da cespugli dall'altro. La sua attenzione fu fu attratta dalla vista di parecchi uccelli di diversa specie, che volavano avanti e indietro da una parte all'altra della strada, roteando in modo strano e, pigolando disperatamente, miravano a un punto particolare di essa. Cercando attentamente il Professore scorse un enorme serpente nero, metà aggomitolato e metà eretto, che mostrava una grande animazione, con gli occhi fiammeggianti come il più luminoso diamante e con la lingua dardeg-giarne. Questo serpente era il centro del movimento degli uccelli. Il Professore aggiunge che, benché il serpente fosse sparito fra le frasche, impaurito dall'avvicinarsi dell'uomo, gli uccelli sembravano ancora talmente impietriti che non riuscivano a fuggire e si posavano sugli arbusti vicini, aspettando evidentemente il riapparire del loro « incantatore ».

Incantesimo di serpenti.

Il medesimo libro narra l'incidente accaduto ad un individuo nella Pensilvania; egli vide un enorme serpente nero che stava affascinando un uccello; questo descriveva dei circoli sempre più ristretti intorno al serpente, emettendo in pari tempo strida pietose. Stava quasi per cadere nella gola del serpente, quando l'uomo scacciò quest'ultimo; allora l'uccello spiccò il volo con un canto di gioia. Si narra pure il caso di uno scoiattolo che correva su e giù fra un ruscello ed un grosso albero distante pochi metri. Aveva il pelo irto e dava segni evidenti di spavento e di angoscia. Ricercandone la causa, si vide la testa ed il collo di un serpente a sonagli, che sporgeva fuori dal cavo dell'albero e fissava direttamente lo scoiattolo. La povera bestiuola cessò finalmente la lotta e, cedendo al fascino, si buttò giù e cadde con la testa vi-cinissima alla bocca del serpente. Questo era sul punto d'inghiottirla, quando il suo pasto fu interrotto dal colpo di frusta dell'osservatore e lo scoiattolo, liberato dall'incantesimo, fuggì via di corsa.

Esempi interessanti.

Il Dott. Good è ricordato per aver fatto un vero studio sullo strano potere di fascinazione che i serpenti a sonagli esercitano sui piccoli animali, come uccelli, scoiattoli, leprotti, etc. Egli narra come questi animali sembrino incapaci di distogliere lo sguardo dagli occhi del serpente e che, per quanto lottino apparentemente per fuggire, essi si avvicinano gradatamente al serpente come spinti verso di lui, o attratti da un potere superiore al loro istinto naturale. Egli continua ad affermare che l'animale, strisciando si avvicina sempre più, finche è attirato nella bocca del serpente che, durante

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tutto quel tempo, è rimasta aperta per riceverlo. Anche il Dott. Barrow narra molti casi simili conosciuti dai contadini di tutto il mondo. Valliant, il viaggiatore Africano, racconta di aver veduto una gazza marina affascinata a distanza da un grosso serpente, i cui occhi ardenti e la cui bocca aperta si avvicinavano grado a grado all'uccello, che tremava convulsivamente ed emetteva strida acute ed angosciose. Il viaggiatore uccise il serpente; ma, quando andò per raccogliere l'uccello, lo trovò morto, forse di paura, oppure ucciso dal potere del serpente, od anche dal violento spez-zarsi dell'incanto. Egli misurò la distanza fra il serpente e l'uccello: era di tre piedi e mezzo.

Racconti strani.

In uno dei primi rapporti della Società Filosofica, si racconta un caso in cui, per fare un esperimento, un topo venne posto in una gabbia insieme ad una vipera. Da principio il topo sembrava agitatissimo, ma questo stato fu seguito da quello del fascino ed il piccolo animale cominciò ad avvicinarsi pian piano alla vipera, che stava immota, con la gola spalancata e gli occhi scintillanti, finché entrò effettivamente nella gola stessa e fu divorato.

Bruse, il viaggiatore Africano, racconta che gli indigeni di una tribù interna, sembra siano protetti per natura contro i morsi degli scorpioni e delle vipere. Essi tengono in mano, senza alcun timore, questi animali che sembrano privi del loro usuale potere di resistenza. Appena vengono toccati da questi indigeni, sembrano divenire impotenti e talvolta, sono così esauriti da questo invisibile potere di fascinazione che muoiono poco dopo. Egli dice : « Io ho osservato costantemente che la vipera, appena afferrata da uno di quei selvaggi, sembra colpita da malore e debolezza e spesso chiude gli occhi e non morderebbe mai il bracchi© che la tiene, per quanto antecedentemente fosse piena di vita ».

« Incantatore di serpenti ».

Ho veduto personalmente un caso analogo. Da fanciullo, in Maryland, conobbi un contadino, che era chiamato « l'incantatore di serpenti ». Non mi è mai riuscito di scoprire come facesse, ma certo egli esercitava una specie d'influenza sui serpenti, compresi quelli velenosi, che rimanevano come affascinati dinanzi a lui, fino a che, con un rapi-do movimento, egli li afferrava per il collo con la mano nuda. Generalmente quest'uomo portava con sé alcuni piccoli serpenti per compagnia. Essi sembravano molto soddisfatti e, quando il contadino parlava con qualcuno, sporgevano la testa fuori dalla sua tasca, per vedere chi c'era. I negri della fattoria avevano un terrore mortale di quest'uomo e preferivano fare delle miglia piuttosto che passare davanti a casa sua.

Fascinazione di animali feroci.

Vi sono indubbiamente degli individui che hanno il potere d'incantare gli animali, cani e bestie feroci, ad un grado variabile. Molti hanno certamente conosciuto qualche individuo capace di « incantare », come per magia, i cavalli più indomiti. Ho letto il caso di alcuni ladri notturni capaci di acquietare i più feroci cani da guardia. Lo scrittore svedere Lindecrantz, narra che certi Lapponi posseggono il potere di affascinare i cani, ad un grado tale da intimorire anche quelli più selvaggi, facendoli fuggire, tremendamente impauriti. Molti dei miei lettori avranno sentito parlare dei così detti « bisbigliatori » di cavalli, che si trovano un po' da per tutto in questo paese. Essi si fanno chiudere in una stalla insieme ad un fiero ed indomito cavallo e, col loro semplice « bisbiglio », giungono a domarlo completamente e ren-derlo passivo alla loro volontà.

Incantato da un serpente.

Sono pure riferiti casi in cui esseri umani subirono « l'incantesimo » di un serpente e narrarono poi la loro esperienza. Uno fra questi, racconta che mentre stava passeggiando nel suo giardino, si trovò ad un tratto davanti ad un serpente i cui occhi luccicavano in un modo speciale. Rimase affascinato, come per un incanto, incapace di distogliere gli occhi da quelli dell'animale. Come egli affermò poi, gli sembrava che il serpente crescesse continuamente ed assumesse in rapida successione, diversi colori brillanti. Fu colto come da vertigini e sarebbe caduto accanto al serpente, se, in quel momento, sua moglie non si fosse avvicinata a lui e, abbracciandolo, non avesse rotto l'incantesimo. Si narra pure di un individuo che fu trovato dal suo compagno, fermo in mezzo di strada, con gli occhi fissi intensamente in quelli di un grosso serpente a sonagli che, con la testa eretta lo fissava con occhi scintillanti. L'uomo era piegato verso il serpente e sarebbe caduto fra le sue spire. Intanto si lamentava debolmente, ma pietosamente, dicendo: <<Mi morderà!» << Mi ucciderà! » <<Certamente che ti ucciderà», gridò il suo amico, ce perchè non fuggi? Perchè rimani costì? ». Ma l'altro sembrava completamente impietrito e non poteva rispondere. Finalmente il suo compagno afferrò un bastone e colpi il serpente che strisciò via sibilando. L'affascinato rimase sconvolto per parecchie ore.

Un'esperienza personale.

Quando ero ragazzo mi trovai io pure in un caso simile, benché non tanto grave. Camminando un giorno sotto gli alberi

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di un boschetto appartenente a mio nonno, mi sentii forzato a guardare intensamente un serpente lungo circa due piedi ed i cui occhi rilucevano come grossi diamanti. Non vidi più niente, all'infuori di quei terribili occhi che brillavano e mostravano tutti i loro colori prismatici al mio sguardo terrorizzato. Non durò che un istante per fortuna, perchè il ser-pente strisciò via, apparentemente ansioso quanto me, di allontanarsi. Non saprei dire se sarei stato capace di spezzare l'incanto da me stesso, se il serpente non se ne fosse andato Ciò che io ricordo adesso, dopo trentacinque anni, è che non ebbi alcun senso di paura dopo la prima impressione e non provai altra emozione, all'infuori di una grande meraviglia e stupore, derivati da ciò che avevo veduto in quegli occhi.

Una forza elementale.

Ma ho parlato abbastanza riguardo alla manifestazione della Fascinazione mentale fra gli animali inferiori. Si trovano molti esempi interessanti di questa specie, nelle pagine dei libri che trattano della vita degli animali, e quasi tulli coloro che hanno vissuto nelle foreste o fra i selvaggi, sono stati testimoni di avventure analoghe che possono illustrare questo fatto. Ho menzionato queste caratteristiche soltanto allo scopo di dimostrare che si tratta di un principio naturale ge-nerale, che si manifesta attraverso a tutta la vita; questo libro però si occupa solo della manifestazione di questa forza fra gli uomini. Concludendo questo capitolo, voglio richiamare l'attenzione dei lettori sulla somiglianza che si riscontra nella manifestazione di questa forza, tanto fra gli animali che fra gli uomini.

Gli animali adoperano questa forza per due scopi. « cioè per conquistarsi un compagno e cattucare la preda. E a che scopo la usano gli esseri umani? Per le medesime ragioni! Sì, io lo affermo,per quanto possa sembrare strano. Il fascino usato per attrarre un individuo del sesso opposto, forse affine all'affascinamento sessuale che si osserva fra gli uccelli e gli altri animali? E l'uso della fascinazione allo scopo d'influenzare altri esseri umani nel campo degli affari, o degli interessi personali, non è affine forse « all'incantesimo » degli animali selvaggi, dei serpenti, etc. assicurarsi la preda? Voi vedrete che l'evoluzione cambia semplicemente il modo di adoperare questa od altra qualità naturale, ma che il potere( forza o potere), rimane il medesimo sotto a lutti i cambiamenti. Non è dunque della massima importanza per noi, di comprendere, studiare e proteggerci contro l'uso di una simile forza elementale, che si manifesta in tutti i piani della vita,dal piu basso al più elevato? Io lo affermo energicamenta.

CAPITOLO III.

LA STORIA DELLA FASCINAZIONE MENTALE.

La storia della Fascinazione mentale segue il corso di quella della razza umana, poiché sotto una forma od un'altra, essa è stata sempre conosciuta dall'uomo. Questo potere pervenuto all'uomo primitivo, unitamente ad altre eredità, da for-me inferiori di vita, fu usato fin dai primordi ed in modo del tutto analogo a quello degli animali inferiori, come abbiamo detto nel precedente capitolo. Gli esseri umani, dotati di una volontà più forte, influenzavano e dominavano quelli la cui volonta era più debole. Senza comprenderne le leggi, i barbari, dotati di una forte volontà, si accorserodi possedere lo strano potere di indurre degli stati mentali fra i lóro compagni più deboli, imponendo così ad essi la propria volontà. Molti fra i capi delle razze barbariche dovettero la loro posizione di comando e di prominenza, a questa legge d'induzione mentale.

La magia dei sacerdoti.

Contemporaneamente al sorgere dei capi, la potenza e l'influenza dei sacerdoti aumentava di pari passo. Tutte le razze hanno avuto i loro sacerdoti, come li hanno tutt'ora. L'ufficio del sacerdote è quello di mediatore fra gli uomini e le loro divinità; — quello di un uomo che ai ferma di rappresentare le Entità soprannaturali nei loro rapporti con gli esseri umani, — è una specie di « agente intermediario » di carattere religioso o spirituale. (Uso questa espressione con la massima serietà e senza alcuna intenzione di schernire l'ufficio sacerdotale, che ha rappresentato una parte molto importante nella storia della razza). 1 sacerdoti, non avendo da occuparsi né di guerre né di agricoltura, ed il loro sostentamento essendo assicirrato dal popolo, 'ebbero tempo sufficiente per « escogitare » qualche raro privilegio in quei tempi primitivi, (come del resto avviene anche ai giorni nostri). E così sorse gradatamente in seno a tutti i popoli, una casta sacerdotale comprendente gli elementi più intelligenti della razza. Questi sacerdoti riconobbero ben presto l'importanza delle Forze Mentali e ne studiarono i principi sottostanti e le leggi del loro modo di operare; e ciò accrebbe naturalmente la loro influenza ed il loro potere sul popolo. Sembra che, perfino nei primordi della razza, la casta sacerdotale possedesse già una vasta conoscenza delle leggi e della pratica della Fascinazione Mentale.

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Poteri mistici.

Si trovano attualmente nel cuore dell'Africa Stregoni,chiamati Voodoo, specie di medici empirici, esperti nell'applicazione della Fascinazione Mentale. Quest'arte era pure conosciuta dagli Indiani primitivi dell'America, per quanto sembri che i loro discendenti degenerati ne abbiano perduta la conoscenza, eccettuati pochi casi. Il potere del sacerdozio, fra le razze primitive, era basato quasi esclusivamente su qualche forma di Fascinazione Mentale. E, col progredire della razza nella scala evolutiva, vediamo i sacerdoti rivelare una conoscenza sempre più vasta e più profonda del soggetto in questione. La storia delle razze orientali ci dimostra che esse possedevano da rnillenni. una profonda conoscenza delle operazioni di Fascinazione Mentale. Dalle pitture istoriate degli Egiziani, apparse alla scoperta delle rovine deiloro templi e di altri edifici, si può rilevare come essi conoscessero perfettamente tale arte. Nell'antica Persia e nella Caldea essa raggiunse vette elevate. E così vediamo che tutte le antiche razze più avanzate del genere umano, attribuivano unagrande importanza al soggetto che stiamo trattando.

Gli antichi Misteri.

Era gli antichi Misteri e le varie cerimonie dei templi delle razze primitive, si trovano molti esempi dell'uso della Fascinazione Mentale. Dietro ai riti ed alle cerimonie vi era sempre lo stesso principio sottostante di Induzione Mentativa. Nei tempi primitivi, questa forza era usata specialmente nel campo delle guarigioni; però in questo manuale non ci occupiamo di questa fase del soggetto, per quanto essa appartenga al soggetto generale della Magia Mentale. Però, nelle pagine della storia primitiva, leggiamo molti esempi di Fascinazione Mentale pura e semplice. Ciò che in seguilo fu chiamato Mesmerismo, Ipnotismo, ecc., era conosciuto benissimo fra gli antichi; ed infatti alcune testimonianze pervenuteci dal lontano passato, riferiscono resultati mai raggiunti da sperimentatori moderni. Alcune delle gesta dei moderni Maghi Indù, i fachiri, che saranno riferite dettagliatamente, non sono mai stale eguagliate dagli ipnotizzatori Occidentali.

La storia dei Magi.

Come ho detto nella lezione IV della « Magia Mentale », il nome di « Magnete » dato alla calamita o magnete naturale, fu usato dagli antichi a causa delle proprietà osservate in essa, proprietà affini a quelle del potere mentale dei Magi, o sacerdoti esoterici dell'antica Persia e della Media. Questi sacerdoti erano i « Magi » o « Uomini Saggi » dell'Oriente, che avevano sviluppato dei meravigliosi poteri mentativi ed erano conosciuti come operatori di miracoli. La parola « Magico » deriva dalla medesima sorgente. Quando si venne a conoscenza del potere di attrazione e della qualita d' induzione della calamita, si osservò che i fenomeni fisici avevano una stretta somiglianza coi fenomenimentali dei Magi e perciò la calamita fu chiamata «la Pietra dei Magi» o «Pietra Magica ». «la cui poi derivarono le parole «Magnete» e << Magnetismo ».

Col trascorrere dei secoli e mentre 1' attenzione del mondo occidentale era attratta dai misteriosi fenomeni del Mesmerismo, ecc.; nel diciottesimo secolo la mente del pubblico collegò istintivamente tali fenomeni con quelli del Magnetismo e le definizioni «Magnetismo Animale», «Magnetismo Personale», ecc. divennero di uso generale. E queste definizioni sussistono anche oggi e udiamo ripetere continuamente le espressioni: «Molto magnetico », «mancante di Magnetismo», « Personalita Magnetica», ecc. applicate a qualsiasi individuo. E così la storia ha elaborato un esempio della legge di compensazione. Il Magnete che prese il suo nome dai Magi, perchè le sue proprietà somigliavano ai fenomeni resultanti dall'uso che essi facevano della Influenza Mentativa, pagò il suo debito dopo molti secoli e servì a dare un nome alle manifestazioni mentali che somigliavano a quelle dei Magi, vissuti in un lontanissimo passato. Il Magnete restituisce ai Magi moderni il nome preso in prestito dai Magi dell'antica Persia. Questo è un brano interessante della Storia Occulta, conosciuta benpoco dal pubblico in generale.

Fascino di Giulio Cesare.

La storia antica è piena di esempi sul modo di operare della Fascinazione Mentale. Si racconta che Giulio Cesare, nella sua gioventù, trovandosi vicino all'isola di Rodi, cadde in mano ai pirati che catturarono la sua nave e lo fecero prigioniero. Egli rimase con loro per diverse settimane, aspettando il danaro del riscatto richiesto ai suoi parenti. Plutarco scrive che, durante la sua prigionia, Giulio Cesare esercitava il suo impero su di essi ad un punto tale da sembrare che fosse piuttosto un dominatore anziché un prigioniero. Quando voleva riposare o dormire, proibiva a loro di fare alcun rumore ed essi l'obbedivano senza discutere. Egli li ingiuriava e li comandava come servitori ed essi non erano capaci di disobbedirgli. Non esitava a minacciarli di farli mettere a morte appena avesse riacquistato la sua libertà ed essi non si risentivano. E dopo mise in atto le sue minaccie.

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Il potere mistico di Alcibiade.

Si racconta che una volta Alcibiade l'Ateniese, scommise con alcuni giovani nobili ateniesi, di schiaffeggiare ipponico, cittadino venerabile e molto rispettato da tutti. E non solo, ma egli scommise pure che avrebbe forzato il vecchio a dargli in moglie la sua figlia favorita. Il giorno seguente, quando Ipponico uscì, Alcibiade gli andò incontrò e gli dette un sonoro schiaffo. 11 vecchio ribiase impietrito e, sbalordito, si ritirò in casa. Una gran folla si levò schiamazzando e sembrò che il giovane dovesse cadere vittima dell'indignazione popolare. Ma, il giorno dopo Alcibiade si recò da lpponico e fece le viste di porgergli il dorso per ricevere la punizione, ma seppe fare così bene da indurre nel vecchio un sentimento di buon umore e di gaiezza, ottenendo il suo perdono e conquistandone l'amicizia. Questa si accrebbe tanto che, alla fine, lpponico gli offrì in moglie la propria figlia che egli accettò. Coloro che conoscono quale fosse il carattere degli Ateniesi, troverà tale fatto addirittura sorprendente. Fu evidentemente una chiara dimostrazione di Fascinazione Mentale.

Il fascino di Napoleone.

Tutti i grandi generali ricordati dalla storia,

I hanno posseduto questa qualità. Cesare, Alessandro il Grande, Napoleone, Federico il Grande ed il moderno combattentemistico generale Gordon, ebbero sui loro uomini un dominio veramente meraviglioso e misterioso. Le loro truppe li adoravano quasi come Dei e, per loro, andavano volontariamente e lietamente incontro alla morte. Il solo esempio di Napoleone, quando al suo ritorno dall'isola d'Elba affrontò l'armata del Borbone. inviatagli incontro per catturarlo, ci dimostra lo strano potere di Fascinazione che possedeva quell'uomo meraviglioso. Ricorderete che le truppe erano schierate per affrontare Napoleone, coi moschetti tesi in obbedienza all'ordine ricevuto: « Puntate! » Napoleone, a piedi, si avanzò con passo misurato verso le truppe, fissando i soldati direttamente negli occhi; allora gli ufficiali dettero il comando di « Fuoco ». Un solo colpo, sarebbe bastato per uccidere Napoleone e colui che avesse sparato si sarebbe assicurato una fortuna da parte del Borbone. Ma non un solo uomo obbedì al comando, tale era l'incanto prodotto dal fascino di Napoleone. Invece di sparare essi abbassarono i fucili e, correndo incontro gioiosamente al Corso gridarono : « Viva l'Imperatore! » I loro ufficiali fuggirono e Napoleone, postosi alla testa dei soldati, marciò su Parigi. Le altre truppe che incontrò per via e che erano state pure inviate per catturarlo ed ucciderlo, sì unirono invece a lui. Quando giunse alle porte di Parigi era alla testa di una immensa armata. Il fascino di quest'uomo è uno dei più grandi esempi di un simile potere; e, dopo un secolo dalla sua morte sembra che questo fascino duri tutt'ora : al solo udirlo nominare un fremito passa per le nostre vene.

Esempi moderni.

Tutti i grandi capi e condottieri, statisti, uomini politici, oratori, ecc. posseggono il potere della Fascinazione Mentale ad un grado considerevole. Se avete mai avuto occasione di stare a contatto con un uomo di questa specie, ricorderete certo l'impressione che egli ha prodotto su di voi. Chi conobbe James G. Blaine ricorderà il suo « magnetismo personale », di cui tanto si è parlato durante la sua vita. Chi ha udito il famoso discorso di Wm. J. Bryan al Congresso di Chicago, dove profferì la celebre frase : « Voi non premerete la corona di spine sulla fronte del Lavoro; voi non crucifiggerete l'Umanità su di una croce d'oro», non ha bisogno di prove ulteriori della realtà della Fascinazione Mentale.

Per la maggioranza dei delegati, Bryan era quasi uno sconosciuto e nessuno di essi aveva mai pensato ad una sua nomina. Ma il suo «magnetismo » fu così potente, che trascinò l'Assemblea come il flusso dell'alta marea e Bryan fu portato in ispalla dai delegati per tutta la sala e quindi fu eletto Presidente. E, per quanto sconfitto due volte, egli esercita ancora in questo paese un fascino meraviglioso su molte centinaia di migliaia d'individui, che si raccoglierebbero sotto le sue bandiere in qualunque momento se egli li chiamasse a raccolta.

Henry Ward Beecher, durante la grande adunala in Inghilterra, manifestò il medesimo potere. L'intera Assemblea era contro di lui e soffocava le sue parole con urla, fischi ed altri rumori. Ma Beecher li guardò fissamente negli occhi e grado a grado li indusse alla sottomissione e parlò loro per ben due ore, trasportando completamente la tempestosa Assemblea. Egli era uno solo contro migliaia di uomini a lui ostili e decisi ad impedirgli di parlare. Ma questo unico uomo vinse, mediante il potere del suo fascino mentale, manifestantesi nella..fase della Volontà. In questo caso non furono le sole parole; fu la Volontà sottostante ad esse. La Volontà è una forza vivente effettiva; ed è una delle due grandi fasi, o poli, della Fascinazione Mentale.

Mesmer ed il suo lavoro.

Lasciando da parte tutte le testimonianze relative al fenomeno della Fascinazione Mentale nel Medio Evo e, giungendo agli ultimi anni del diciottesimo secolo, arriviamo a ciò che potremmo chiamare il principio della rinascita di questo

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soggetto fra i popoli occidentali. Alludo qui al lavoro di Federico Antonio Mesmer, un uomo che sapeva molto più di quello che insegnò, ma che fu considerato dagli « uomini sapienti » del suo tempo, come un ciarlatano ed un impostore. Coloro che conoscono la storia segreta di Mesmer, sanno che egli fu un occultista di valore, costretto a ricoprire i suoi veri insegnamenti, sotto teorie popolari e fenomeni sensazionali, onde attrarre la attenzione del mondo e sfuggire alle persecuzioni religiose.

Mesmer nacque nel 1734 e nel 1775 cominciò il suo lavoro a Vienna, con scritti ed insegnamenti relativi ad un misterioso « fluido universale », capace di controllare la volontà altrui ed anche di guarire le malattie, fluido che poteva essere controllato ed adoperato dall'uomo. Egli insegnò

che esiste un fluido universale che permea ogni cosa e che è capace di ricevere e comunicare qualunque movimento ed impressione. Questo « fluido» , egli pensò, agisce immediatamente sui ner-\i. nei quali è incorporato, e produce nel corpo umano fenomeni simili a quelli della calamita o magnete. E chiamò questo fluido « magnetismo animale ». Insegnò pure che questo « magnetismo » fluisce rapidamente da corpo a corpo, agisce a distanza, è riflesso da uno specchio come la luce, ecc. ecc. Mesmer si attirò contemporaneamente una grande attenzione e molte ingiurie. Da un lato egli venne schernito e deriso ed anche cacciato dalia chiesa perchè possedeva il « potere del diavolo » e la « stregoneria ». Ma dall'altro lato egli riunì intorno a sé un gruppo di sostenitori e di studiosi. Furono fatte delle « investigazioni » sul suo contò da una Commissione Reale e da corpi scientifici, con resultati diversi. L'avvento della Rivoluzione Francese s'interpose per alcuni anni all'interesse generale. I seguaci di Me-» smer aderirono alle linee generali, della sua teoria e pratica, con pochi cambiamenti di minima importanza.

L'Abate Faria.

Nel 1814, a Parigi, destò molto interesse l'Abate Faria. Le sue teorie differivano da quelle di Mesmer, in quanto che egli affermava che il « sonno », provocato da Mesmer e dai suoi seguaci, non era dovuto a nessuna forza esterna, ma causato bensì dal paziente stesso. Per molti anni un'animata e spesso aspra controversia, si svolse ira le due scuole di « Mesmeriani ».

Braid e l'ipnotismo.

Sopraggiunse quindi James Braid, chirurgo di Manchester, che sostituì una propria teoria a quella già in voga. Braid può essere chiamato il patire dell'Ipnotismo, poiché questa parola fu usata per la prima volta in rapporto ai suoi lavori. Secondo la sua teoria, non esisteva affatto un « magnetismo animale »; i fenomeni ottenuti da Mesmer e dai suoi seguaci erano dovuti a condizioni fisiologiche provocate mediante mezzi fisici, quali la fissità degli occhi, la rigidità dei muscoli, ecc. Braid arrecò un contributo importante alle conoscenze relative a questo soggetto; perquanto, naturalmente, tutti i suoi insegnamenti fossero colorati dalle sue teorie particolari. Braid considerava il « sonno ipnotico » provocato mediante i suoi metodi, come la condizione necessaria e la causa del fenomeno del « magnetismo animale ». Gli scritti di Braid richiamarono l'attenzione dei medici sul soggetto, che era stato fino allora evitato come di nessun interesse per la loro professione; ed investigazioni si Phiziarono da parte dei medici stessi di Francia e di Germania. Il resultato di simili ricerche è stato quello di porre il soggetto su basi « scientifiche ».

Liebault e la Suggestione.

Il Dott. Liebault. della Scuola di Nancy in Francia, fu il primo a porre in rilievo la teoria della << Suggestione», che ha trovato poi tanti seguaci. II Dott. Bernheim. discepolo di Liebault, nel suo lavoro « Terapeutica Suggestiva », ha spinto ancora oltre le teorie del suo Maestro. Secondo la teoria della Suggestione insegnata da Liebault e da Bernheim, la causa dei fenomeni del « mesmerismo » e del « magnetismo animale », ecc, si trova nella « Suggestione verbale» o « Comando verbale » dato dall'ipnotizzatore al soggetto e ricevuto da questi mentre è immerso in un sonno ipnotico profondo. Tale « sonno ipnotico » era considerato come un requisito essenziale e fonda-mentale del fenomeno. Per gli istruttori, gli allievi e gli investigatori di quell'epoca tutto si basava sul << Sonno »; e la maggior parte di essi subisce ancora l'influsso degli antichi insegnamenti.

L'errore di Bernheim.

Per dare un esempio sul come un individuo possa avvicinarsi ad una verità, pur non afferrandola, ricorderò che Bernheim ha riferito che in certi casi rari, in cui le condizioni erano eccezionalmente favorevoli, egli otteneva risultati positivi, perfino quando il soggetto non era addormentato. Ma egli perdette l'occasione di seguire ulteriormente questa promettente direzione; e fin da ultimo si mantenne saldo nell'idea e nella teoria che il « sonno ipnotico » è il precedente necessario per ottenere il fenomeno. Egli cercò di produrre la condizione di << sonno profondo » o << profonda ipnosi », ritenendo che questa fosse necessaria per la << suggestibilità ». Lo stesso vocabolo « Ipnosi » deriva

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dalia parola greca che significa « addormentare »; vedete quindi come l'idea di « sonno » fosse e sia tuttora radicata negli ipnotizzatori. Ricordatevi dunque sempre che: Ipnosi significa una condizione di sonno; quindi non usale mai la parola in altro senso. La Fascinazione Mentale non è Ipnotismo, per quanto l'ipnotismo sia una forma di applicazione della Fascinazione Mentale.

La nuova scuola.

Durante quest'ultimo decennio è sorta una nuova scuola d'investigatori dei fenomeni del « Mesmerismo », ecc. Questa nuova scuola si basa sulla teoria che il « sonno ipnotico » è solo un incidente; e che tutti i fenomeni ottenuti dalle prece-denti autorità mediche, si possono ottenere egualmente senza provocare lo stato di sonno. In altre parole, il Sonno non è una condizione necessaria della suggestibilità. Ciò avvicina molto la nuova scuola dei Suggestionatori all'idea occulta della << Fascinazione Mentale », per quanto vi siano alcune differenze radicali, come vi mostrerò fra breve. Nel 1884 il Dott. Bremand riferì di avere scoperto un << quarto stato ipnotico ( ?) », da lui denominato << Fascinazione », che lasciava il soggetto nello stato di piena coscienza e col ricordo di quanto era avvenuto. Se Bremand avesse avuto soltanto il coraggio di omettere nella sua relazione la parola feticcio « ipnotico », egli sarebbe stato il fondatore di una nuova scuola. Ma non lo fece. 11 tedesco, Froman, scrisse un grosso libro sulla « Fascinazione », che definì come « Ipnotismo, senza addormentare ».

La verità intorno alla Suggestione.

Alcuni dei migliori lavori « sull'ipnotismo (?) senza sonno » sono stati fatti da sperimentatori ed investigatori Americani (principalmente medici), la maggior parte dei quali ritiene che la « Suggestione » spieghi tutto; e che non vi sia quello che si chiama il passaggio di << Correnti Mentali ». Questi « Suggestionatori » ritengono che il soggetto agisca per effetto del comando e della suggestione ed eseguisca quanto gli viene ordinato; e che questo sia tutto. Per essi la « condizione di suggestionabilità » è semplicemente uno stato in cui il soggetto concentra tutta la sua « attenzione » sull'operatore, divenendo in tal modo « suggestionabile » ad un grado maggiore o minore a seconda del temperamento, ecc. del soggetto.

Mentre i « Suggestionatori » pensano che nella Suggestione si trovi l'intera spiegazione e la causa, io ritengo che essa sia solo uno dei metodi per produrre degli effetti e che, sottostante ad essa, vi sia l'induzione dello stato mentale per opera del suggestionatore, come ho esposto nella mia opera

sulla << Magia Mentale » e come dimostrerò nel presente manuale.

Magnetismo Personale.

Insieme alle nuove teorie sulla « Suggestione senza sonno », è sorto in questi ultimi anni un grande interesse per il «Magnetismo Personale ». Molto è stato scritto intorno a questo soggetto; alcune cose buone, altre mediocri e talme addirittura ridicole. Gli studiosi ne stanno risercando le leggi. Si nota un grande risveglio Dell'interesse del pubblico per l'Occultismo che, insiemi alle varie fasi della Scienza Mentale, della Teosofia, del Nuovo Pensiero ecc., ha attrailo l'attenzione di moltissimi verso il soggetto della Magia Mentale in generale e verso quello della Fascina/ione Mentale in particolare. Ed il presente Manuele è scritto appunto allo scopo di soddisfare tale richiesta con informazioni ben definite in proposito.

Sono certo che sarò in grado di dimostrarvi che la Legge dell'Energia Mentativa, nei suo operare secondo la linea delle Correnti Mentative, come ho esposto nel mio libro sulla « Magia Mentale », risponderà di tutti i fenomeni di cui ho fatto cenno in questo stesso capitolo parlando del soggetto in generale, come pure di molte altre torme. Io credo di poter raggruppare tutti questi fenomeni nella definizione da me data della « Fascinazione Mentale» e cioè: «L'azione di una Forza mentale che influenza potentemente l'immaginazione, il desiderio e la volontà altrui ».

CAPITOLO IV.

LA RICONCILIAZIONE.

Nel precedente capitolo ho esposto le contrastanti teorie delle varie scuole che hanno fatto delle investigazioni e degli esperimenti nel campo della Fascinazione Mentale, per quanto sotto differenti denominazioni. Ognuna di queste scuole

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ottenne dei resultati malgrado le teorie differenti e spesso diametralmente opposte; e, si ricordi bene, il medesimo genere di risultati. Inoltre questi furono da esse ottenuti quasi nel medesimo modo, come appare evidente se esaminiamo l'essenza stessa della procedura, dopo averne eliminate le forme sovrapposte, per adattarla alle particolari teorie degli operatori.

Una nuova sintesi.

Io ritengo che tutte queste contrastanti teorie delle varie scuole, possano essere riconciliate in una nuova sintesi; quella dell'Energia Mentativa col suo fenomeno accidentale dell'Induzione Mentativa, come ho esposto nella mia opera sulla c< Magia Mentale » e sviluppato ulteriormente nel presente Manuale. Io credo che teorie fino ad ora divergenti, quali quelle del Fluido Universale

Magnetico di Mesmer; del Sonno dell'Abate Faria; dell'Ipnotismo di Braid; dell'Elettro-Biologia di Bovee Dods; della Suggestione del Liebault e di Bernheim; quelle ulteriori della Suggestione senza Sonno; della Fascinazione di Bremand; e tutte le altre propugnate da Mesmer in poi, possono essere riconciliate ed armonizzate da una acculala applicazione della teoria dell'Induzione Mentativa, da me esposta nel mio lavoro sulla « Magia Mentale ». Ed io credo che tutti i fenomeni ottenuti dalle varie scuole suddette, come pure quelli degli antichi Incantatori; e quelli conosciuti come « Magnetismo personale», « Incantesimo ». «Influenza personale », « Personalità magnetica », ecc. dei tempi antichi e moderni, possano essere spiegati dalla medesima teoria. Questo capitolo quindi sarà dedicato alla riconciliazione delle varie vecchie teorie col principio-base dell'Induzione Mentativa.

Mesmer spiegato.

Esaminiamo innanzi tutto i fatti reali sottostanti alla teoria di Mesmer del Fluido Magnetico Universale. Mesmer insegnò che esisteva uno speciale fluido sottile, di natura «magnetica », diffuso attraverso a tutto lo spazio e che permeava ogni cosa; esso era capace di ricevere e trasmettere qualsiasi specie di movimenti e d'impressioni. Insegnò inoltre che questo « fluido », scorreva liberamente da un corpo all'altro, che agiva a distanza e poteva essere riflesso da uno specchio, ecc. Egli non spiegò che cosa fosse questo « fluido », ma affermò solo che esso produceva degli effetti « magnetici » e doveva quindi essere di natura magnetica. Dimostrò inoltre di poter produrre degli effetti ed espose una teoria per dar ragione dei fatti stessi, teoria adeguata alla comprensione generale di quei tempi.

Applichiamo ora alla teoria di Mesmer l'idea dell'Energia Mentativa Universale col suo fenomeno accidentale dell'Induzione Mentativa e vedremo come sarà facile la riconciliazione. L'Energia Mentativa, come il « fluido » di Mesmer, è Universale; è diffusa attraverso tutto lo spazio e permea ogni cosa. Simile al « fluido » essa passa apparentemente da un corpo all'altro e comunica impressioni, ecc. Adesso però sappiamo che la Energia è trasmessa mediante onde o vibrazioni, che riproducono nell'altro individuo la sensazione originale per mezzo dell'Induzione Mentativa. Non vi è la necessità dello scorrere del « fluido », come non occorre che un « fluido elettrico » scorra sui fili telegrafici od attraverso all'aria. L'idea del « fluido » è stata sorpassata da quella delle « onde », tanto nella fisica quanto nella metafisica.

La natura del « Fluido Magnetico ». Vedremo subito che questa teoria di Mesmer del « fluido Magnetico» può essere spiegata dalla teoria dell'Energia Mentativa e dell'Induzione Mentativa. Non vi è un fluido «magnetico». L'Energià è Mentale, tanto nella sua natura quanto nel suo modo di operare; ed i fenomeni che ne derivano sono pure Mentativi. Mesmer ricercò la risposta nella fisica; ma noi la troviamo nella metafisica. Tale forza non è fisica ma bensì mentale. Tutti i fenomeni ottenuti da Mesmer e dai suoi seguaci, possono essere spiegali dalla teoria della Energia e dell'Induzione Mentativa. (ili stati mentali del Mesmerizzatore possono essere comunicati al suo « soggetto », mediante onde di Energia Mentativa; ed una sensazione o sialo mentale corrispondente, è indotta per Induzione Mentativa. Procedendo vedremo che il « sonno » «lei Mesmerizzatori e degli Ipnotizzatori è semplicemente una condizione indotta, derivante dal desiderio esistente nella mente dell'operatore, accompagnato dalla Suggestione.

Farìa spiegato.

La teoria dell'Abate Faria, cioè che la condizione di « sonno » non è il resultalo di una forza esterna, ma deriva dall'interno del paziente stesso, si accorda con la teoria dell'Energia Mentativa e dell'Induzione. Naturalmente il « sonno » deriva dall'interno del paziente stesso, ma è indotto dalle onde dell'Energia Mentativa dell'operatore, accompagnate dalle sue attive suggestioni.

Riconciliazione di Braid.

Anche la teoria di Braid si concilia con le precedenti. Egli riteneva che il fenomeno fosse di natura fisica piuttosto

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che mentale e che fosse una azione fisica riflessa derivante da fissità degli occhi, rigidità dei muscoli, ecc. Il suo sonno ipnotico era indubbiamente accresciuto dall'esercizio di stancare gli occhi ed i muscoli, basandosi su! principio che una stanchezza maggiore degli occhi, come per esempio, quella che si prova visitando gallerie, musei, città straniere, ecc., produce maggior stanchezza mentale e che, essendo conseguentemente indebolito il potere di resistenza, le suggestioni delle onde mentali vengono più facilmente accettate. Pochi sono coloro che non si sentono « sfiniti » dopo aver visitato un museo, o dopo aver assistito ad una lunga rivista militare, o ad una rappresentazione moderna di un circo in cui si eseguiscono difficili e pericolosi esercizi di equilibrio. E chi non si ricorda di aver fatto delle sciocchezze in un momento di una « spossatezza » tale da non esser capace di opporsi alle suggestioni e all'influenza dell'ambiente?

Un segnale di pericolo.

Più di una ragazza si è rovinata a causa di suggestioni subdole e dell'influenza esercitata su di lei da qualche sciagurato incontrato una sera allo » spellacelo » o al circo, o visitando qualche panorama di una città straniera. Io vi assicuro, ami-ci miei, che in tali casi la Volontà, si stanca per l'uso esagerato delle proprie forze nel compiere un lavoro a cui non si è abituati ad essa si « annebbia » e diviene incapace di resistere agli attacchi. Come vi ho già detto nella mia Opera principale, guardatevi dalle suggestioni, ecc. quando vi trovate in uno stato di stanchezza. Prendete 1' abitudine di dire « No ! » a chi tenta di compromettervi in quel momento. Aspettate a prendere una decisione di essere riposati e forti, perchè allora la Volontà è capace di agire per voi. Molti si sono pentiti di aver detto «Sì!» a proposte che sono state loro fatte in un momento di stanchezza, dopo una giornata di lavoro, quando cioè la loro Volontà era debole e quindi incapace di resistere. Non ve Io dirò mai abbastanza e perciò l'ho ripetuto nuovamente anche adesso. Vi è un grande principio psicologico sottostante a questo punto e dovreste fissarvelo bene in mente.

La teoria di Braid può concordare con 1' idea dell'Energia Mentativa e dell'Induzione, quando vediamo che la fissità degli occhi e la rigidità muscolare sono semplicemente dei mezzi per produrre una «condizione di suggestionabilità »; cioè una condizione nella quale le suggestioni sono più facilmente accettate e le correnti mentative sono prontamente ricevute; in ambedue i casi è la Volontà affaticata che permette l'ingresso all'influenza esterna.

La spiegazione della « Suggestione »

Le teorie della Suggestione, se giustamente comprese, non contrastano con quelle dell' Energia

Mentativa e dell' Induzione. I fatti esposti dai Suggestionatori sono indiscutibili, ma essi commettono l'errore d'ignorare gli stati mentali del Suggestionatore stesso. Essi pensano che gli effetti da loro ottenuti, siano prodotti dalla sola Suggestione e dimenticano lo stato mentale sottostante alla Suggestione che è la vera forza movente. Se le loro teorie sono giuste, perchè due individui che adoperano le medesime parole di suggestione, operando sul medesimo soggetto, ottengono effetti di grado diverso? Ciò dipende dal fatto che gli Stati Mentali, o Mentazione Dinamica, dei due individui differiscono come qualità e come grado.

Il Suggestionatore crede di dirigere semplicemente la sua « Suggestione » mediante parole, ecc. verso il soggetto; ma, in realtà, egli irradia continuamente una corrente di Energia Mentativa che induce rapidamente nel soggetto lo stato mentale desiderato. I migliori Suggestionatori sono coloro che hanno acquistato la «Maniera Suggestiva», che si sviluppa per mezzo dell'esercizio, collisisi ente nel proferire ordini e parole autoritarie; l'aspetto fisico, il modo ed il tono corrispondono e riflettono lo stato mentale interiore. Ho constatato ciò nel caso di uno dei più celebri Suggestionatori

Americani, un eminente medico e scienziato, col (piale ho collaborato in una rivista negli anni 1900-1901. Ho visto questo medico impartire le più potenti suggestioni ad una delle sue classi o cliniche e le emanazioni dell'Energia Mentativa.

Correnti erano talmente potenti che gli allievi della classe potevano « sentirle » distintamente e, talvolta, perfino «vederle». Eppure questo medico, che era attaccato alla sua teoria particolare della Suggestione pura e semplice, dopo una simile meravigliosa manifestazione, affermava con la massima tranquillità, di fronte alla sua classe, che « non si trattava altro che di Suggestione, soltanto di Suggestione». Ed egli ne era persuaso, ma centinaia di allievi che frequentavano le sue classi, ne uscivano fermamente convinti che si trattava di «qualche cosa di più»; che vi era una causa sottostante alle sue «Suggestioni». La teoria della Suggestione è giusta; ma che cosa vi è dietro ad essa? Da dove proviene la sua forza? La Suggestione, di quale cosa interiore ed invisibile è lo aspetto visibile ed esteriore? Dell' Energia Mentatìval

Disarmonie armonizzale.

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E la mia teoria sull'Energia Mentativa e l'Induzione, possono riconciliarsi con le teorie dei più recenti Suggestionatori, inclusi quelli che aderiscono ancora all'illusione del «sonno», come coloro che l'hanno oltrepassata. Ed essa spiega tutti i fenomeni degli antichi con i loro riti religiosi e mistici. I fenomeni dell' Incantesimo, della Fascinazione, del Magnetismo Personale, dell' Influenza Personale, ecc., sono tutti compresi nella teoria esposta in questo volume e nella mia opera maggiore che lo precede.

Proseguendo in questo libro, vedremo l'Energia Mentativa e l'Induzione Mentativa in attuale ed attiva azione in queste varie fasi di fenomeni; ma io ho fiducia che questo capitolo vi avrà mostrato che vi è un principio sottostante a tutte queste teorie e a tutti questi fenomeni; e che i fatti dell'Energia Mentativa ed il suo operare nell'incidente fenomenico dell'Induzione Mentativa, sono sufficienti ad includere tutte le varie manifestazioni della forza che si osserva sotto i diversi aspetti di teorie delle varie scuole e sètte in conflitto fra di loro. Non vi è che una causa sottostante ed è l'Energia Mentativa. Non vi è che una legge sottostante alle operazioni di questa Forza, nel senso di colpire le menti altrui; e questa Legge è l'Induzione Mentativa, sia diretta, cioè mediante Correnti Mentative, sia indiretta, cioè mediante Suggestioni o, (come avviene in generale), mediante la combinazione di ambedue.

CAPITOLO V.

LA RAZIONALITÀ DELLA FASCINAZIONE.

In questo capitolo procederò a mostrarvi la « razionalità » della Fascinazione, cioè vi esporrò i principi del suo operare. Mentre i fenomeni della Fascinazione si estendono su un campo enorme, pure si trova sempre una certa unità di principio di operazione sottostante a tutte le sue forme e fasi. Da questo punto di vista possiamo parlare della « Scienza della Fascinazione », come pure della « Filosofia della Fascinazione ».

Il princìpio fondamentale.

11 principio fondamentale del modo di operare dei fenomeni mentali, conosciuti sotto il nome di Fascinazione, si trova nella teoria dell'induzione Mentativa, come ho esposto nella mia opera sulla « Magia Mentale » ed anche più brevemente nel primo capitolo di questo libro. Questa teoria, rome ben ricorderete, ritiene che ogni mente individuale è un Centro di Energia Mentativa e che l' Energia Mentativa di una mente individuale, può essere ed è trasmessa da un individuo all'altro mediante Onde Mentative o Correnti; che queste Correnti Mentative, o Onde, tendono a « indurre » nelle menti altrui, le emozioni o le sensazioni che esistono negli stati mentali di colui che emana queste Onde o Correnti.

In rapporto a ciò, bisogna pure ricordarsi che vi sono due Poli Mentali, conosciuti rispettivamente come Poli Movente e Emotivo. Il Polo Movente si manifesta come Potere della Volontà ed il Polo Emotivo come Forza del Desiderio. La Forza del Desiderio agisce nel senso di trascinare, spingere, attrarre, allettare, lusingare, incantare, ecc. ; mentre il Potere della Volontà agisce nel senso di costringere, forzare, guidare, obbligare, comandare, esigere, ecc. La l'Orza del Desiderio attrae sempre il proprio oggetto versa sé stessa; mentre il Potere della Volontà sopraffa e costringe il proprio oggetto generalmente nel senso di spingerlo all'azione.

Induzione Mentalità.

L'Induzione Mentativa agisce in modo analogo « all'induzione » dell'Elettricità e del Magnetismo, cioè stabilisce stati simili nell'oggetto colpito. E la sua somiglianza è ancora più marcala, se si considera che il fenomeno dell'elettricità somiglia strettamente all'azione della Volontà, in quanto che ambedue tendono a spiegarsi al di fuori sotto forma di una Forza che sospinge; e che il fenomeno del Magnetismo rassomiglia all'azione del Desiderio in quanto che ambedue tendono ad attrarre a sé interiormente sotto forma di una Energia che attrae.

Una domanda interessante.

Però, in rapporto a quanto sopra, vorrei dirigere l'attenzione dello studioso verso un fatto concernente l'effetto degli stati indotti, che alcuni non hanno afferrato negli insegnamenti impartiti da me, nella « Magia Mentale ». 11 fatto può essere confermato dalla seguente domanda fatta da uno studioso di detta mia opera: «Abbiate la cortesia di volermi spiegare come avviene che uno stato mentale indotto riproduca lo stato mentale originale del Mentatore, nel seguente caso: Un individuo desidera che un'altra persona compia una certa azione e manda una corrente rnentativa che agisce per

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induzione sulla mente di questa seconda persona, stabilendo in essa uno stato mentale indotto. Il secondo individuo compie allora l'azione desiderata dal primo. Ora, se lo stato mentale indotto era lo stesso di quello originale, il secondo individuo non avrebbe potuto desiderare semplicemente che il primo compiesse l'azione, precisamente come il primo desiderava fosse il secondo a compierla? Ma non avviene così, perchè i! secondo individuo non desidera ciò, ma desi-dera invece di soddisfare il desiderio del primo; cioè, egli prova dentro di sé un desiderio di fare ciò che il primo desidera sia fatto. Mi sembra che lo stato indotto sia realmente l'opposto dello stato originale. Favorite delucidarmi questo fatto».

La risposta.

Sono molto contento di aver l'occasione di « rimettere sulla retta via » gli studiosi «delle mie opere, relativamente a questo punto. Un esame un po' accurato vi dimostrerà che ambedue questi stati sono simili. Per esempio, A desidera che B compia una data azione ed induce in B uno stato simile. Lo stato indotto produce in B un simile desiderio e cioè che quella data azione sia compiuta e si accinge a compierla. Non vi è qui nessuna azione opposta, non è vero? L'essenza del Desiderio in ambedue i casi è la stessa, cioè che l'azione sia compiuta. Le espressioni del sentimento delle due persone in causa, cioè: 1) «Io desidero che voi agite » e 2) « Io desidero di agire », sono rispettivamente, le forme personali di espressione e non l'assenza del desiderio o sentimento. Il desiderio o sentimento, nella sua vera essenza, è « Io desidero che questa azione sia compiuta ». Ed ambedue hanno lo stesso desiderio; A il desiderio o sentimento originale, B il desiderio o sentimento indotto. Se rifletterete attentamente su questo punto, comprenderete facilmente la mia spiegazione.

La Volontà indotta agisce come nel su menzionato esempio dell'azione del Desiderio indotto. Naturalmente in tutti i casi dell'azione del Desiderio, la Volontà è pure chiamata ad operare. Nell'esempio succitato, essa agisce come segue: A sente il desiderio che una data azione venga compinta; e così la Volontà è chiamata ad operare per concentrare le Correnti Mentative e proiettarle su di un punto focale nella mente di B; allora B, che sente il Desiderio indotto che 1' azione venga compiuta, risveglia la propria Volontà e compie I' azione. Comprendete? Dovreste fissare bene quésto processo nella vostra mente, perchè è la chiave per giungere alla comprensione del modo di operare del principio della Fascinazione e di altri Fenomeni Mentativi.

« Far sentire » ad altri il desiderio di agire.

Ritorniamo al primo principio e cioè, che un individuo può far sentire ad un altro il desiderio di compiere una data azione, che egli desidera venga compiuta. Ecco in poche parole tutta la questione. Il grado di Desiderio e di Volontà indotti nel secondo individuo, sono proporzionali al gradodi Desiderio provato da lui stesso di compiere cioè l'azione voluta; e di conseguenza vi sarà piuo meno probabilità che l'azione sia compiuta. Voi vedete che la questione del « far sentire in modo analogo » è il punto capitale. È evidente quindi che, se un individuo è capace di indurre in un altro lo stato di « sentire in modo analogo », il primo possiede effettivamente il segreto di controllare le azioni del secondo. E questa è la base della Fascinazione Mentale!

Vediamo ora come questo principio opera in un caso di Mesmerismo o d'Ipnotismo, che non è altro che una fase della Fascinazione Mentale, retta dal principio suddetto. Preferisco il termine di Mesmerismo per varie ragioni; fra le altre perchè costituisce un riconoscimento di Mesmer che lo scoprì e lo riportò alla luce; ed anche per il fatto che Ipnotismo significa « sonno », mentre Mesmerismo abbraccia l'intero fenomeno, nelle sue due condizioni di veglia e di sonno.

Un caso di Mesmerismo.

Supponiamo dunque un caso di Mesmerismo. Il Mesmerizzatore, che chiamerò « operatore », affronta il « soggetto ». L'operatore assume uno stato di mente positivo, il suo Potere della Volontà è attivo e concentrato, essendosi egli alle-nato in questa direzione mediante esercizio. Il soggetto assume naturalmente uno stato mentale negativo, rendendo il proprio Polo Mentale Emotivo, ricettivo all'influenza della Mente o della Volontà dell'operatore; e permettendo al proprio Polo Mentale Movente di rimanere tranquillo o rilassato. Cioè, egli apre la sua Mente del Desiderio all'influenza dell'operatore, lasciando inattiva o rilassata la propria Volontà. L'operatore desidera e vuole che il soggetto sia influenzato e questi è d'accordo , consciamente od inconsciamente, con lui; l'uno Vuole e l'altro « è volente » (quest'ultima espressione paradossale significa che egli fiora è volente »). L'operatore afferma la prepria positività, mentre il soggetto assume un deciso stato di Negatività; l'uno afferma una supreinezia della Volontà e l'altro vi si sottomette. Richiamo la vostra attenzione sul fatto che non vi è in ciò alcuna costrizione fisica od influenza; si tratta soltanto di Mentazione ! Ed ambedue le parti riconoscono pienamente la realtà del fenomeno.

Il conflitto silenzioso.

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Il suddetto stato mentale relativo appare, ad un grado maggiore o minore, ovunque due persone si incontrano. L'una è sempre mentativamente più forte dell'altra e ne deriva un silenzioso conflitto, dal quale una delle due emerge vittoriosa; ed il resultato è riconosciuto e subito tanto dal vincitore quanto dal vinto. Usualmente però la differenza non è così marcata, o così grande come nel caso di un forte Mesmerizzatore e del suo « soggetto » negativo; quest'ultimo essendo stato probabilmente allenato alla negatività mediante successive prove ed esperimenti, sia in privato che in pubblico. Infatti come si può coltivare, sviluppare e fortificare con la pratica e l'esercizio attuale la Positività, così purtroppo anche la Negatività può essere incoraggiata, sviluppata e può divenire abituale mediante l'esercizio continuo del «cedere)) alla volontà altrui; è tutto una questione di abitudine.

Positivo e Negativo.

Dato che un soggetto ed un operatore abbiano isu descritti gradi di relativa Positività e Negatività. è evidente che il soggetto avrà la tendenza di accettare ed obbedire ai desideri e comandi dell'operatore con un grado minimo di resistenza. L'operatore desidererà fortemente che il soggetto « percepisca » in un determinato modo ed agisca in conformità a tale perfezione. Per ottenere questo resultato egli concentrerà il suo Desiderio mediante la sua Volontà, dirigendo quindi un attacco combinato e focalizzato sulla mente del soggetto. Probabilmente, in questo attacco, farà uso pure della Suggestione, poiché con ciò egli otterrà un altro vantaggio, perchè la Suggestione, (come ho dimostrato nella mia opera sulla Magia Mentale), è un « agente fisico che induce degli stati mentali » ; o « un segno esteriore e visibile di un sentimento interiore o stato mentale », che tende ad indurre un sentimento analogo nella mente di colui che accetta la Suggestione.

Il Comando Suggestivo.

L' operatore impartisce la « Suggestione al soggetto mediante Comando » ed in conformità alla fase conosciuta come « Suggestione mediante obbedienza » (vedere la mia opera principale sulla « Magia Mentale »), il soggetto obbedisce. Non dobbiamo dimenticare però che la Suggestione è semplicemente il simbolo esteriore dello stato mentale interiore dell' operatore, e diviene effettivo solo a causa di questo fatto. L'operatore proietta la propria forza di Desiderio ed il proprio potere di Volontà intensificati nella Suggestione e raggiunge un effetto mediante una triplice attività. Con la sua Volontà egli produce un effetto duplice cioè: 1) egli soggioga al Desiderio del soggetto e induce in esso il desiderato Stato di «sentimento analogo»; 2) egli domina la Volontà del soggetto e la sottomette alla propria. E, nel medesimo tempo, mediante il suo Desiderio, egli produce pure un effetto duplice, cioè: 1) egli induce un desiderio analogo sulla mente del soggetto mediante onde o correnti mentaiive; 2) egli alletta o seduce la Volontà del soggetto, mediante la forza del proprio Desiderio. Il resultato di questo « attacco combinato », spinge la mente del soggetto ad agire nel modo seguente, il che aggiunge un terzo effetto duplice all'operazione, cioè: 1) il Desiderio del soggetto (indotto dall' operatore, come abbiamo spiegato sopra), agisce influenzando la di lui Volontà, facendola in tal modo armonizzare col Desiderio indotto; 2)la Volontà del soggetto (controllata dall'operatore, come abbiamo già detto), agisce sul di lui Desiderio, facendo in modo che quest'ultimo armonizzi con la Volontà sedotta.

Si deve ricordare che le tre operazioni mentali su menzionate agiscono nel medesimo tempo e svolgono un'azione ed un controllo combinati sulla mente del soggetto. Né l'operatore né il soggetto sono necessariamente consci dell'operare di queste tre attività, ognuna duplice nella sua azione. Lo operatore desidera e vuole, con o senza Suggestione; mentre il soggetto «sente in modo analogo, (come abbiamo già spiegato precedentemente) ed accetta la Suggestione, se questa viene data, senza essere consapevole delle varie operazioni mentali in corso, per produrre la « sensazione analoga ». La spiegazione dettagliata può fare apparire l'operazione complicata; mentre in realtà la cosa appare semplicissima tanto all'operatore che al soggetto.

Sogno allo stato di veglia.

Il processo su descritto è il medesimo, sia che l'operatore produca i resultati più semplici sul soggetto, sia che provochi le manifestazioni più rimarchevoli e sorprendenti di controllo di una mente su di un'altra. Il principio operante è sempre lo stesso in tutti i casi, sia che si provochi il sonno o meno. Infatti, come vedremo, la condizione di « sonno » è prodotta precisamente come gli altri effetti, ed il suo prodursi tende soltanto a porre il soggetto in uno stato di « sogno, per quanto egli sia desto », facendolo conseguentemente agire come un individuo che sogni ad occhi aperti, con le relative illusioni. Quando si è capito il vero principio, si comprende che il fenomeno del sonno è semplicemente un effetto collaterale del Mesmerismo.

Abitudine e ripetizione.

Nel prendere in esame le operazioni del Mesmerismo, non dobbiamo dimenticare la parte che vi rappresentano l'abitudine e la ripetizione. Per esempio, l'operatore alla prima prova produrrà soltanto gli effetti più semplici; ma ad ogni prova successiva, in cui egli acquisterà un controllo sempre maggiore del soggetto ed una maggiore acquiscenza ed

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obbedienza da parte di esso, sarà capace di ottenere degli effetti molto più notevoli. Se leggerete le osservazioni in proposito della « Suggestione per ripetizione », esposte nel mio lavoro sulla « Magia Mentale », comprenderete quale sia la forza tremenda della ripetizione e del l'abitudine, come pure la potenza delle ripetute affermazioni. Questo fatto psicologico è simile al modo di operare del cuneo; una volta introdotta la sottile estremità, ogni colpo successivo lo farà penetrare sempre più profondamente. E ciò avviene naturalmente tanto per il bene come per il male; la persona saggia utilizzerà questo potere per fortificare se stessa, mentre lo stolto ne farà lo strumento della sua rovina. Guardatevi dalla sottile punta del cuneo di sgradevoli abitudini di ponsiero e di azione.

Una legge psicologica.

Il Mesmerizzatore comprende bene, spesso troppo bene, la natura ed i resultati della su menzionala legge psicologica. Mediante l'esperienza egli ha potuto constatare che; per quanto difficile possi essere il controllare un soggetto per la prima volta, sarà più facile la successiva e sempre più le seguenti, fino ad ottenere un controllo perfetto.

E, sapendo ciò, egli tende i suoi sforzi ad introdurre la sottile punta del cuneo, perchè qui sta la parte più ardua del suo compito. Ed ohimè ! quanti di noi sanno che questo medesimo principio è quotidianamente in azione, per quanto ap-parentemente non abbia niente a che fare col Mesmerismo. Quanti di noi rimpiangono il giorno in cui lasciarono penetrare la sottile estremità del cuneo.

Dobbiamo pure ricordare che il soggetto che si trova sotto un grado sufficiente di controllo, non ha, nella maggior parte dei casi, la sensazione di obbedire soltanto ai comandi o desideri dell'operatore. E vero che egli, obbedisce istintivamente al comando della Suggestione, come un cavallo affretta la sua andatura al nostro stimolo, od un soldato agisce prontamente in obbedienza agli ordini ricevuti, ecc. Però il movente per l'azione o sensazione, sembra provenirgli in gran parte dall'interno. Ha la forza e l'effetto di un'azione istintiva che preceda lungo le linee del subcosciente. Gli sembra di desiderare di fare quella determinata cosa di sua spontanea iniziativa. E questa è la caratteristica pericolosa.

Ecco nelle sue linee generali, la razionalità della Fascinazione Mentale quale appare nella sua fase del Mesmerismo; e le sue manifestazioni corrispondenti lungo linee meno pronunziate. Se approfondirete bene questi principi operanti, po-trete afferrare chiaramente l'intero soggetto. Nel prossimo capitolo prenderemo in esame gli Stati Mentali dell'operatore e del soggetto; e ciò getterà nuova luce sull'argomento.

CAPITOLO VI.

IMPRESSIONABILITÀ.

Nel capitolo precedente io vi ho esposto i principi del modo di operare della Fascinazione Mentale e particolarmente nelle sue fasi di Mesmetismo. Lo studioso che ha seguito la mia esposizione, avrà certamente constatato che vi deve essere necessariamente una differenza marcata nel grado di Impressionabilità, o di Ricettività all'Induzione Mentativa, tanto nell'operatore che nel soggetto, perchè il fenomeno possa manifestarsi. Ma questa differenza nel grado d'impressionabilità è manifestata da tutti, uomini e donne. Fra un punto estremo e l'altro nella scala dell'impressionabilità, vi sono molti gradi ed ognuno ha il proprio, soggetto naturalmente a cambiare con lo sviluppo.

Positività Magnetica.

Citerò dalla mia opera «Magia Mentale», un brano che illustra questo punto, e cioè: Io non intendo dire che il grado di Positività Magnetica sia perrmanentemente fisso in ognuno, poiché, anzi, avviene il contrario. Uno dei due individui che realmente è il più forte in generale, può essere più debole in quel momento particolare, perchè la sua Volontà è stanca, oppure perchè ha rilassato il proprio Potere della Volontà, come spesso accade. Ed in tali casi, il vinto può essere il vincitore del-l'ultimo incontro od anche può ritrovare le sue energie all'ultimo momento e cosi invertire la posizione. Un individuo può avere una forte Volontà nei momenti di attività e può invece rilassarla moltissimo nei momenti di passività. E questo è un fatto ancora più importante: egli può così aumentare il proprio Potere di Volontà in modo tale da poter dominare del tutto coloro che precedentemente lo dominavano e, magari, lo intimorivano. Tutti abbiamo sperimentato personalmente casi simili.

I due estremi.

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Al punto estremo della Positività Mentativa si trovano gli uomini che posseggono una meravigliosa Forza di Volontà e questi sono i « capi naturali » e i dominatori. Al punto estremo della Negatività Mentativa, si trovano coloro che sono sensibili ad ogni suggestione o corrente mentale, colla quale possono eventualmente venire a contatto; quegli individui impressionabili che sembrano vivere nel piano emozionale del loro essere e che sono sempre pronti a ricevere qualsiasi influenza esterna, come le banderuole che si muovono al più leggero soffio di vento. Questi sono realmente il riflesso dei pensieri, desideri e voleri altrui; l'ultima persona che attira la loro attenzione è quella che, secondo loro « si deve » seguire. Tutti conoscete questi tipi, non è vero?

Non voglio dire con ciò che, solo coloro che hanno per natura una volontà debole, possano essere mesmerizzati. Ma io affermo che quando individui dalla forte volontà si lasciano volontariamente mesmerizzare, debbono rilassare la loro Volontà e divenire passivi o negativi di fronte all'operatore, altrimenti questi non potrà ottenere alcun resultato. Un individuo dalla forte volontà deve volontariamente rilassarsi e divenire negativo per poter essere mesmerizzato. Ho veduto far ciò in molti casi, benché io sia stato sempre contrario, perchè credo non sia consigliabile di sottomettere la propria volontà in un modo simile, nemmeno allo scopo d'investigazioni scientifiche. Io sono cerio che non lo farei mai e perciò non posso approvare neppure che altri lo faccia.

Il temperamento artistico.

Ho veduto pure individui con un « temperamento artistico » altamente sviluppato, come attori, poeti, pittori, scrittori ed altri che, pur possedendo una forte volontà, sono divenuti « impressionabili » a causa della loro attiva immaginazione. Cioè essi si lasciano talmente trasportare dall'idea che devono « immedesimarsi nella parte » del soggetto mesmerizzato, che finiscono per mesmerizzare- se- stessi, per quanto concedano il inerito all'operatore. Quest'ultima spiegazione deluciderà la fase dei fenomeni che presentano apparentemente un'eccezione alla regola generale, ma che osservati alla luce della suddetta spiegazione, vedremo che rientrano strettamente nella regola della Positività e Negatività.

Un artifizio mesmerico.

Gli operatori pubblici del mesmerismo, quando incontrano un soggetto che ha molta immaginazione, ma la di cui volontà è troppo forte per esser soggiogata, volgono spesso tulli i loro sforzi a risvegliare la di lui immaginazione, e così riescono a renderlo passivo ed in una condizione soggettiva tale, che finisce col « rappresentare » la parte suggeritagli. In tali casi non vi è alcun « conflitto fra volontà diverse », ma, al contrario, il soggetto vuole rappresentare la parie diviene un alleato del mesmerizzatore, invece del suo oppositore. In tal caso il soggetto mesmerizza sé stesso e si lascia volontariamente guidare dalle suggestioni dell'operatore, finché tali suggestioni non sono contrarie al suo proprio interesse. L'istinto dell'attore è molto forte in alcuni individui e questo automesmerismo è molto più comune di quello che si crede. Si può constatare facilmente sul palcoscenico e fra i conferenzieri e gli scrittori.

Soggetti mesmerici.

Perfino molti dei migliori soggetti mesmerici che viaggiano insieme ai mesmerizzatori di professione, appartengono fino ad un certo grado, a quest'ultima classe d'individui. Essi sono capaci d'immedesimarsi nelle parti e le rappresentano bene fino a che queste non recano loro danno. Sono individui molto diversi da quelle creature floscie e dalla volontà debole che si vedono spesso attorno ai mesmerizzatori professionali. Il «soggetto professionale », ricco d'immaginazione sta bene attenlo al proprio interesse; e, come disse una volta un uno amico alquanto cinico che aveva studiato attentamente la questione, anche il soggetto più obbediente appartenente a questa classe, non porrebbe mai in azione la suggestione del suo potente operatore, se questa consistesse nel persuaderlo ad acconsentire alla riduzione del suo salario settimanale — neppure se ciò avvenisse durante il sonno ipnotico allo « stadio più profondo ».

Non sottomettete la vostra volontà.

Ritengo però che anche questa classe di soggetti dall'immaginazione attiva, giano poco saggi nell'acconsentire ad essere guidati e dominati dalle suggestioni e dagli ordini di qualsiasi operatore, poiché io ritengo che anche una simile abitudine pregiudichi la Volontà. La Volontà è preziosa e non dovrebbe essere prostituita in tal modo. Non inistero mai abbastanza su questo punto con i miei studenti. Io dico loro: «Non abbandonate mai la vostra Volontà nelle mani di alcuno ». Consideratela come una donna considera la propria virtù; e non concedete ad alcuno di trattarla con troppa confidenza.

Chi può esercitare la Fascinazione.

La persona di media evoluzione che ha forza e fiducia in sé stessa, può esercitare ed esercita la Fascinazione Mentale su

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coloro con i quali viene a contatto, per quanto occorra una volontà bene sviluppata per divenire un esperto in questo campo del lavoro mentale. Oltre a ciò vi è indubbiamente un cerio « talento » ed una tecnica del lavoro che si acquista con l'esercizio; per quanto sembra che alcuni lo posseggano naturalmente in modo considerevole. Vi sono dei geni nella Fascinazione come vi sono nell'arte; — e ve ne sono altri che hanno acquistato una padronanza in entrambe mediante un accurato esercizio ed una ferma determinazione.

I requisiti per la Fascinazione.

Considerando le qualità che contribuiscono a formare un individuo in cui la Fascinazione Mentale è fortemente sviluppata, io citerò le seguenti :

1) Benessere Fisico; poiché negli individui sani e robusti vi è una certa forza che deve essere presa in considerazione. E vero che individui fisicamente deboli e malaticci, hanno esercitato un potente fascino; ma ciò è avvenuto malgrado la mancanza di salute e in conseguenza di una forte Volontà, che permetteva loro di superare perfino questo ostacolo. Ma a parità di condizioni, in colui che è sano, forte e vigoroso, vi è un potere che si fa sentire.

2) Fiducia in sé stesso; poiché senza di essa nessuno manifesta Positività. Abbiate fiducia nel vostro potere e nella vostra abilità ed imprimere tale fiducia anche negli altri. La sicurezza è contagiosa. Coltivate sempre l'idea : « Io posso ed io voglio ».

3) Equilibrio; poiché l'individuo calmo, equilibrato, imperturbabile ha sempre un enorme vantaggio su colui che difetta di tali qualità. Colui che affronta qualsiasi evenienza senza « perdere la tela », possiede un « qualche cosa » che Io fa considerare dagli altri quale una guida naturale; — egli ha una delle qualità della Positività. Coltivate la calma e la padronanza di voi stessi.

4) Intrepidezza; poiché la paura nell'uomo è l'emozione più negativa. Il coraggio è una qualità eminentemente positiva, mentre la paura è la più negativa. Coltivate in voi stessi il coraggio: «Io faccio, — io oso ».

5) Concentrazione; poiché tale facoltà permette di focalizzare il Potere della Volontà sul proprio obbiettivo. Fate una cosa alla volta; e fatela con lutto il potere che vi è in voi.

6) Fermezza di Proposito; poiché dovete imparare a sapere quello che volete fare e poi applicarvici fino a cosa compiuta. Coltivate la fermezza di proposito, perchè è una qualità molto necessaria. A coloro che riconoscono la necessità delle qualità su menzionate, ma che ne difettano, raccomanderei lo studio accurato e la ferma applicazione dei

principiì « dell'Architettura Mentale », come si trovano descritti nella settima lezione della mia opera sulla « Magia Mentale », in cui la questione è esaminata dettagliatamente con esempi, esercizi, etc.

Dimostrazione di assurdità.

Molte cose assurde sono state scritte da vari autori sul mesmerismo, l'ipnotismo, etc, sul modo di « rendere agevoli i soggetti », ecc.; e sono state indicate molte regole ridicole per determinale il grado d'impressionabilità. Alcuni dicono che le donne brune sono più impressionabili, mentre altri asseriscono che le bionde cedono più rapidamente, etc., etc. ; ma gli sperimentatori seri ridono di simili distinzioni. Alcuni ritengono che le donne siano i soggetti migliori, mentre altri affermano che gli uomini sono più facilmente influenzabili. Per conto mio credo che la percentuale sia press'a poco la medesima in ambedue i sessi. Inoltre bisogna ricordarsi che il grado d'impressionabilità è relativo. Per esempio, A può essere positivo di fronte a B, mentre B può esserlo di fronte a C, e cosi via. E, facendo uso della medesima illustra-zione, M è negativo di fronte a L, per quanto positivo di fronte a N. Avete capito?

Una menzogna svelata.

Alcuni scrittori hanno tentato di far credere che solo individui dalla « mente forte » possono essere mesmerizzati, dando come prova di ciò, il fatto che gli idioti e i dementi sono quasi immuni dall'influenza ipnotica e mesmerica. Questo è uno degli argomenti favoriti degli ipnotizzatori di professione, che l'adoperano per tranquillizzare i loro soggetti, o possibili soggetti, che potrebbero desiderare di non apparire quali individui dalla « mente debole ». La vera ragione per cui individui delle classi suddette sono esenti è : 1) Perchè gli idioti hanno poco o punto potere di attenzione e sono come semplici macchine, per cui non possono essere indotti a prestare attenzione, per un tempo sufficiente, alla mesmerizzazione; però tutti gli studiosi avanzati dell'Influenza mentale sanno che gli idioti, come gli animali, possono essere influenzati da Vibrazioni Mentali o Onde Mentali, etc. mediante « cure » ; 2) I dementi sono generalmente posseduti da « un'idea fissa » o da una delusione e sono, di fatto, in uno stato praticamente affine a quello prodotto dal

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processo ipnotico o mesmerico, ad un grado rimarchevole. Le loro menti sono concentrate sulla delusione sofferta e non possono essere distolte. Se l'attrazione potesse essere rimossa, il paziente cesserebbe di essere demente; e, per quanto «la condizione di sonno» non possa essere facilmente indotta in pazienti dementi, pure le autorità più competenti sanno che simili individui spesso cedono, fino ad un certo grado, a forti suggestioni ed a cure mentali; per cui la regola non sempre corrisponde.

Individui impressionabili.

La classe d'individui che cede più rapidamente all'influenza mesmerica (all'infuori della sottoclasse di soggetti di forte immaginazione di cui abbiamo già parlato, è quella di coloro che barino sviluppato scarsamente la propria Volontà, la propria determinazione e la fiducia in sé stessi. Persone che hanno condotto una vita in cui è stata coltivata 1' obbedienza implicita e che hanno fatto sempre assegnamento sugli altri, sono quelle più fortemente impressionabili. Esse non hanno fatto uso della loro Volontà e sono più prontamente dominate dalle Volontà altrui, o dalle proprie emozioni. Come ho detto nella mia opera maggiore : «il grado di responsività alla Suggestione mediante Comando », appare al più alto grado in coloro che sono sempre stali sottoposti ad altri, dai quali hanno ricevuto e ricevono ordini ed istruzioni e che, in vita loro, non hanno mai dovuto acuire il proprio ingegno, ne ricorrere alle proprie risorse. I lavoratori inetti ed i figli di famiglie facoltose, che hanno sempre avuto chi ha pensato per loro, appartengono spesso a questa classe. Sembra che questi individui abbiano bisogno di qualcuno che pensi per essi, perfino nei più insignificanti avvenimenti della loro vita e sono i più impressionabili. Quindi, considerando coloro che hanno sempre agito da soli, senza dipendere da altri, vedremo che in essi il grado di Positività si afferma. La maggiore Positività si riscontra in coloro che hanno avuto altri alle proprie dipendenze e, che durante la loro vita, hanno dovuto contare solo sulle proprie risorse e sul proprio ingegno. Gli uomini di grande iniziativa presentano raramente un accenno di questa forma di suggestibilità. « Iniziativa », come sapete, significa « fare una cosa senza che venga ordinata » adoperando il proprio ingegno, le proprie risorse e la volontà. Tutto ciò si riferisce egualmente al soggetto « dell'impressionabilità » all'influenza mesmerica; e significa cioè, che il grado d'impressionabilità dipende dal grado di mancanza di sviluppo della Volontà. La parola Volontà è la nota fondamentale; e questo, malgrado tutti i discorsi, tutte le ciarle e le assurdità dette e scritte da coloro che hanno interesse che il pubblico apprezzi le meravigliose virtù (?) dell'Ipnotismo.

Lo « Spirito della massa ».

La ragione per cui la folla si lascia influenzare, consiste nel fatto che essa abbandona la propria Individualità e la propria Volontà Individuale, lasciando che questa s'immedesimi con la Volontà degli altri, finche ne deriva una « Volontà della Massa » che rappresenta una media della folla, poiché le volontà più deboli diluiscono la forza dell'intera massa. Allorché questo miscuglio di volontà indebolite è abbastanza fuso, esso si mantiene in una condizione di eccitamento, finche un'Individualità emerge — un Capo o conduttore di uomini che ha mantenuto intatta la propria Volontà individuale, ed imprime questa Volontà su quella negativa della folla; e così la massa accetta le sue suggestioni e lo segue come un branco di pecore o come soggetti mesmerizzati e ubbidisce ai suoi comandi, finché altri capi riescono a cattivare la sua attenzione ed il suo interesse.

Emozionabilità.

Vi è un'altra fase di mentalità che poggia sul grado d'impressionabilità. Voglio alludere alla qualità conosciuta col nome di « emozionabilità ». Si dice emozionale colui che respinge più prontamente l'influenza della propria Volontà e della propria ragione e si abbandona all'influsso della parte emozionale della sua natura. Costui è più impressionabile di chi non è tanto emozionale, ma la di cui Volontà non è in realtà più forte. La ragione è che, a causa delle sue abitudini mentali, egli si è assuefatto ad « aprire » il suo Polo Emotivo della Mentalità alle influenze esterne, lasciando inattivo il suo Polo Movente. Egli si lascia dominare dai propri « sentimenti », invece di esser lui a dominarli, lascia che la sua natura emozionale usurpi il trono della sua Volontà, relegando quest'ultima al secondo posto. E la conseguenza è che la sua natura emotiva si è aperta maggiormente alle influenze ed impressioni esterne, che non trovano resistenza, ed essa risponde a queste più prontamente, avendo acquistato l'abitudine « dell'Impressionabilità ». Vedete? Quest'ultima spiegazione getterà un po' di luce sul fatto che alcune razze sono molto più « impressionabili » di altre, cioè sono più emozionali, ecco tutto.

Chi è un'« impressionabile? ».

Nei capitoli seguenti adopererò l'espressione « impressionabile » per indicare un individuo sufficientemente impressionabile da risentire, ad un grado maggiore o minore, l'influenza di un mesmerizzatore od ipnotizzatore. Questi « impressionabili » sono relativamente facili a ricevere le impressioni della Forza Mentativa e delle suggestioni dello sperimentatore in questo campo. Vi prego di ricordare il senso che io dò a questa espressione. Più lardi io adopererò l'espressione « iper-impressionabile » per indicare un individuo eccessivamente o anormalmente impressionabile

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all'influenza mesmerica. Quest'ultima classe sarà descritta ulteriormente a suo tempo, in questo volume.

Lasciate che io vi illustri con una favola il soggetto dell'impressionabilità. Questa costituirà l'argomento del prossimo capitolo che sarà intitolato : « La favola di una Coppia Mentativa ». Essa deluciderà, non solo il fatto della responsività all'influenza mesmerica, ma getterà una nuova luce sull'esercizio dell'influenza mentale personale che si svolge giornalmente intorno a noi, sempre e dovunque. Vi farete un'idea molto più chiara di questo fatto, dopo aver letto questa favola; e la lezione che essa vi insegnerà, vi farà stare più in guardia. Non tralasciate di leggerla attentamente e cercate di scoprire il senso nascosto fra le righe.

CAPITOLO VII.

LA FAVOLA DELLA COPPIA MENTATIVA.

C'era una volta nella terra di Mentalvania un magnifico fabbricato detto il Castello Mentativo. nel quale vivevano un uomo ed una donna chiamati la « Coppia Mentativa ». Erano felici, benché sposati. Vivevano in armonia perchè utili l'uno all'altra e nessuno dei due si sentiva al completo se l'altro mancava, ne faceva il suo miglior lavoro senza la presenza dell'altro.

Volos ed Emotione.

Ebbene l'uomo si chiamava « Volos» (il che si gnifica Volontà) e la donna si chiamava « Emotione », che, nella lingua di quel paese, significa una combinazione di Emozione, Desiderio ed Immaginazione.

Le due Nature.

Gli annali c'informano che queste due persone erano di natura completamente diversa l'uno dall'altra. Volos era rigido, inflessibile, forte, positivo, tenace nel compimento di una cosa una volta incominciata; pieno di « volontà di vivere» e di «vitalità»; risoluto e pieno di spirito, imperioso nel suo modo di fare, sempre pronto ad andare incontro a difficoltà ed a superare gli ostacoli, sempre pronto a cercare di ottenere ciò che Emotione desiderava; ed aveva inoltre una potente considerazione di sé e fiducia in sé. Egli era proclive alla fermezza, per quanto questa non fosse la testardaggine del mulo, e la sua nota fondamentale era Forza. Era un buon guerriero e difensore del suo Castello. Emotione invece era completamente diverssa come tipo, temperamento e carattere. Impressionabile al massimo grado, immaginativa, emozionale, credula, fantastica, piena di desideri, curiosa, simpatica e di facile persuasione. Mentre Volos era tutto Volontà e pensiero, Emotione era tutta Sentimento.

Fuoco ed Acqua.

Volos era un carattere forte, ma mancava di certe qualità necessarie per il successo; Emotione possedeva queste qualità e così essa suppliva alle deficienze di Volos. Questi doveva « elaborare e ragionare su tutto », mentre Emotione che possedeva Intuizione, perveniva direttamente alla conclusione in un modo incomprensibile per Volos. Quando domandava una spiegazione ad Emotione, essa diceva semplicemente: « Oh è così! » E questa risposta provocava spesso dissertazioni irriverenti e profane da parte di Volos. Ma nondimeno, egli aveva imparato a rispettare questi « così » di di Emotione e trovava che gli erano di aiuto nei suoi affari. Emotione sognava e prevedeva gli avvenimenti molto tempo prima che accadessero e allora Volos agiva in conformità. Volos non vedeva molto distante dal proprio naso, mentre Emotione vedeva lontano molte miglia e molti anni in anticipo. Ed oltre a questa facoltà d'Immaginazione Mentale, che riusciva tanto utile negli affari di Volos, essa possedeva un Desiderio ardente che cercava di comunicare a Volos, spingendolo a compiere azioni che altrimenti, non avrebbe mai sognato di fare. Emotione era simile al Fuoco e Volos all'Acqua. L'acqua frenava il fuoco, ma al medesimo tempo, il fuoco riscaldava l'acqua; ed il resultato era il Vapore che metteva in moto la macchina dell'Azione. E così questa Coppia Mentativa formava un'ottima Società Cooperativa e prosperava moltissimo.

Entra il Tentatore.

Ma ohimè! Il Tentatore entrò nell'Eden e l'attraente Forestiero si diresse verso il Castello Mentativo; e quando vi giunse

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vi portò l'afflizione. Ed ecco che cosa accadde :

Il Castello indifeso.

Un giorno Volos era assente da casa, essendo impegnato in alcune difficili imprese e, per conseguenza, il Castello era rimasto indifeso. Volos aveva però provveduto avvertendo Emotione di tenere chiuse tutte le porte durante la sua assenza e di non guardar mai fuori, perchè vi erano dei misteriosi pericoli in agguato quando egli non era presente. Emotione aveva fedelmente seguito gli ordini del suo Signore, nonostante che l'idea di detto pericolo stuzzicasse la sua curiosità femminile. Molte voile aveva udito strani colpi alla porta del Castello, ma essa non se ne era curata e si era astenuta anche da! guardare dal piccolo occhio praticato nella porta, per quanto in contrasto col suo desiderio, non sembrandole che in ciò vi fosse alcun male.

Il Forestiero Fascinatore.

Quel giorno però, mentre Volos era assente da casa, la curiosità fu troppo forte per Emotione e, quando essa udì battere alla porta, non potè fare a meno dì gettare un'occhiatina e vide un attraente forestiero, con un sorriso fascinatore sulle labbra. Egli aveva un aspetto forte quasi come Volos, ma oltre a ciò sembrava possedere un tratto di femminilità. Mostrava la Forza, ma anche il Fascino che Emotione riconobbe essere pure una parte della sua propria natura. « Ah », sospirò Emotione, « ecco un uomo che potrebbe comprendermi ». Il Forestiero Fascinatore sorrise dolcemente e, fis-sandola negli occhi, con uno sguardo dominatore, le chiese di essere ricevuto. « No », rispose Emotione, « non posso farvi passare, perchè Volos me lo ha proibito ». « Ah, mia bella Signora », rispose dolcemente il Forestiero, «Volos ha le migliori intenzioni, ma le sue idee sono ormai un po' sorpassate. Egli non ha la comprensione vostra e mia.

Per favore lasciatemi entrare ». E, come Eva, Emotione accolse la lusinga.

« Quando la gatta è in paese » ecc.

Ebbene, per farla breve, quando Volos tornò a casa trovò che Emotione si era abbonata ad una serie di fascicoli d'Arte Moderna di Villeveaux, una magnifica opera edita dai F. Ili De Luxe. della Quinta Avenue; che doveva uscire in 824 dispense settimanali al prezzo normale di 5 dollari ciascuna; 739 dispense erano già uscite ed avrebbero dovuto essere consegnate al più presto. Essa aveva ordinato inoltre, varie mercanzie che avevano attratto la sua fantasia indisciplinata e senza controllo. Volos protestò altamente, ma ormai era troppo tardi; il contratto era stato firmato.

Àncora peggio.

Ma questo era solo il principio. Volos non comprese quale fosse la causa e si limitò a rimproverare Emotione che pianse amaramente. Ma il veleno prosegui la sua opera deleteria. E quando Volos si allontanò nuovamente di casa, l'abitudine prese il sopravvento ed allorché il Forestiero Fascinatore si presentò nuovamente, fu ricevuto. Quando Volos tornò, trovò che il Castello era stato completamente arredato a nuovo, con tappeti costosi, mobili ed altri vari articoli che Emotione aveva acquistato alla « Morganstern's Popular Installment House », impegnandosi a pagare 1000 dollari in contanti ed il restante della somma in quote settimanali di 100 dollari ciascuna. Inoltre era stato fatto un impianto di parafulmine dal sottosuolo al tetto, in ogni ala, torre e annessi; ed in cambio erano stati consegnati documenti impe-gnativi, contenenti una prova legale con clausola giurata di conferma. Volos giurò su tutti gli Dei che non voleva più saperne e che non si sarebbe più mosso da casa; e così fece.

Ma l'astuto straniero conosceva il giuoco meglio di lui e riuscì ad ingannare abilmente Volos, per quanto questi rimanesse a casa.

Come Volos commise un errore.

Pochi giorni dopo la decisione presa da Volos, giunse una compagnia di saltimbanchi che ballavano, cantavano, facevano giuochi di prestigio e davano rappresentazioni. Volos sedeva su una panchina di pietra, accanto alla porta aperta del Castello e la sua attenzione venne attratta dai suoni e dai gesti di quegli zingari. I ballerini danzavano sempre più velocemente, i tamburi risuonavano più fortemente, i canti si facevano più dolci, i giuochi di prestigio divenivano più affascinanti, finche il povero Volos dimenticò tutto, perfino la porta aperta del Castello, talmente era assorto in quello strano spettacolo, in quei suoni, canti e giuochi di prestigio. Allora uno dei saltimbanchi della Compagnia (che non era altri che l'attraente forestiero travestito) sgusciò non visto, accanto a Volos ed un momento dopo era impegnato in una viva conversazione con l'impressionabile Emotione.

Volos rimase ad osservare la folla finche questa si allontanò e quindi entrò in casa, chiudendo la porta dietro di sé e si

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trovò in faccia ad Emotione che era tutta in lacrime, temendo l'approssimarsi della burrasca. «Oh, povera me!» gridò essa, « mi sono nuovamente messa in un impiccio, o Volos, mio Signore! Ho ordinato adesso al Forestiero affascinante, che è passato inosservato vicino a te, una Radio-carburatore, una spinetta, un piccolo pianoforte a coda Baby-Grand, automatico con valvole ad aria liquida, sul quale ti potrò suonare ogni specie di musica, a cominciare dal Crepuscolo degli Del di Wagner fino all'aria popolare « Bacia il tuo bimbo, addio! )>, con profondo sentimento, espressione profonda e comprensione spirituale; così mi ha detto lo straniero affascinante al quale ho dato l'ordinazione ».

« Per gli Dei! » esclamò Volos. « Potessi io strillare ad alta voce il nome di quella produzione di Wagner da te nominata! E per Bacco! Tu mi canterai proprio le parole di quella melodia popolare nominata dalle tue false labbra rosse! Oh in verità, sono stato gabbato un'altra volta dal Forestiero affascinante. Non mi occuperò più di queste scene di allegria fuggevole, per non essere nuovamente decorato dalle orecchie d'asino. Ah! Volos è di nuovo sé stesso! Quando riapparirà sulla scena il Forestiero fascinatore, lo abbatterò con la mia scure e le mie risate faranno risuonare la sua vile carcassa! ».

Ma ahimè! Un'altra volta ancora il povero Volos fu ingannato ed il forestiero, dopo essersi burlato di lui, affascinò un'altra volta la povera Emotione. Ed avvenne così.

La sua ultima malefatta.

Nel giorno della sua ultima malefatta, Volos sedeva sullo scalino all'aperto, di fronte alla porta socchiusa del Castello. « Adesso nessuno passerà davanti a me », gridò egli. Ma il Fato decise altrimenti. Perchè, mentre stava lì seduto, si avvicinarono diverse persone che si sedettero sugli scalini davanti alla porta ed intavolarono una calorosa e faticosa discussione sulla vigilanza del raccolto, sulla campagna presidenziale, sulla questione giapponese, sul suicidio della razza, sulla Nuova Teologia, sull'età di Ann, sul problema della vigilanza finale dell'urto fra la Forza irresistibile ed il Corpo inamovibile, sui canali di Marte, su ciò che farà Roosvelt quando sarà scaduto il periodo della sua carica presidenziale e sui molti altri importanti ed affascinanti soggetti d'interesse generale. Quei visitatori erano simpatici e tenevano in molta considerazione le opinioni di Volos. E, per quanto all'inizio di ogni argomento avessero appa-rentemente idee diverse dalle sue, pure si lasciavano cortesemente convincere da lui, poco a poco, finche finivano per riconoscere che egli era invincibile in ogni argomento ed invulnerabile nella sua logica. « Può sembrare strano» , pensò Volos, « ma nondimeno è vero che io mi trovo sempre dalla parie della ragione in ogni questione. E la sorpresa aumenta quando tutti finiscono per ammetterlo. Io divengo veramente un uomo saggio! ».

L'ultima goccia.

E con questa riflessione cadde in un placido sonno, prodotto dall'ardore della discussione, dall'attenzione lusinghiera che gii era stata dimostrata, dalla gioia della vittoria e dall'eccessiva attenzione ed interesse che egli vi aveva posto; perchè la natura ha i suoi limiti, anche nel caso di un essere forte come Volos. E mentre egli sonnecchiava, il Forestiero affascinante (che non era altri che il Capo della compagnia di quei visitatori che avevano impegnata quella viva discussione) s'insinuò in casa e mostrò ad Emotione una serie di azioni di Miniere di prim'ordine; un fascio di obbligazioni di una Compagnia di Aviazione e la spinse ad acquistare un'automobile da 5000 HP. con corridoio, salotto, carro da osservazione; automobile chiamato « Pericolo Giallo ». E quando Volos si accorse di quel che era accaduto, pianse amaramente, gridò, bestemmiò, esclamando : « Certamente mi hanno preso per il Barone E. Z. Mark! ». E dopo mandò a chiamare l'Uomo Saggio che abitava nella Baronia vicina.

L'arrivo dell'Uomo Saggio.

L'Uomo Saggio venne e, dopo avere ascoltato il racconto, disse: «Figliuoli miei, il vostro è un caso doloroso, ma tutto si può accomodare senza andare a visitare le Cascate di Sioux e senza sollevare la questione degli alimenti. Lo sbaglio sta in questo :

Volos senza Emotione.

« Volos senza Emotione non ha nessun desiderio ne stimolo per agire. Non ha desideri da soddisfare e perciò non fa niente. Egli ha bisogno di Emotione che gli fornisca i desideri. E, senza di lei, non ha alcun sentimento; non è altro che una dura scorza vischiosa. Perciò egli ha bisogno di lei che gli fornisca il Sentimento, poiché in realtà il Sentimento è l'aroma della Vita. E, senza di lei, Volos non ha immaginazione e non può vedere al di là dei proprio naso; e che cos'è la vita senza immaginazione? Per Bacco, sarebbe lo stesso che essere delle mummie! ».

Emotione senza Volos.

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« E, dall'altro lato, Emotione senza Volos è il fuoco del Desiderio che consuma, un'Immaginazione senza freno; una Facoltà Intuitiva degenerata nella più bassa superstizione; è la più deplorevole credulità e la Fantasia la più oziosa. Volos non ha né proprio Desiderio, né Emozione, né Immaginazione ed Emotione non ha Volontà propria.

L'unione fa la forza.

« Non si vede forse come questi due hanno bisogno estremo l'uno dell'altro? Ognuno di essi, a solo, non è che una metà incompleta. Uniti, essi si sorreggono a vicenda; separati cadono. Per essi, solo nell'unione è la forza.

Il pericolo della separazione.

« Ed oltre a ciò, l'uno senza l'altra diviene preda dell'astuzia di Fascinatori estranei. Abbiamo veduto come Emotione fosse affascinata e dominata dalla Volontà dello straniero che riuscì a penetrare nel Castello. Ma ho veduto anche (me-diante la mia arte magica) che Volos, lontano da casa per affari importanti, senza Emotione per guidarlo, cade vittima della malizia, del desiderio e dell'immaginazione di una bella straniera al di là del fiume e aderisce alle sue richieste ed impiega la propria volontà per eseguire i di lei incarichi, invece di soddisfare i desideri della sua Emotione. In verità questi due si sono separati l'uno dall'altra e dovranno cominciare da capo; solo quando saranno uniti vi sarà armonia fra di loro,

Il segreto della rovina.

« E questo è il segreto della rovina di Emotione. Senza la Volontà di Volos per proteggerla, dirigerla e consigliarla, essa aveva lasciato che il suo desiderio, la sua emozione e la sua immaginazione si dessero alla corsa sfrenata. E così era diventata tanto impressinabile da lasciarsi dominare dalla volontà dello Straniero che, approfittandosi di questa sua impressionabilità, si era assicurato molte commissioni di merce scelta. E perfino mentre Volos sedeva sulla porta, osservando i giuochi e le danze dei saltimbanchi, lo Straniero Fascinatore era riuscito ad introdursi in casa, profittando del momento in cui l'attenzione di Volos era centrata in modo tale da non lasciargli vedere nessun altra cosa; era come se egli fosse stato assente. Ed anche quando Volos si lasciò trasportare dalla discussione intavolata con lui dalla compagnia di visitatori ed impiegò tutta la sua energia e forza discutendo con i membri di questa Fratellanza delia Blarney-Stone, egli rallentò la sua vigilanza e si lasciò sopraffare dalla stanchezza e dal sonno, addormentandosi sul posto. Così lo straniero s'introdusse nuovamente da Emotione, ottenendo ancora ordinazioni di mercanzie.

Il rimedio dell'Uomo Saggio.

« E questo è il rimedio (così dirà il mio successore, Lawson di Boston, nei secoli avvenire) e questo è il rimedio. Ognuno dei due individui della Coppia Mentativa deve tenersi strettamente unito all'altro. Volos non deve per nessun affare importante attraversare il fiume, per non lasciare Emotione senza un protettore ed un consigliere. Ed Emotione deve tenersi sempre vicino a Volos e soddisfare la propria curiosità, la propria immaginazione ed emozione, il proprio desiderio, spingendo il compagno a produrre per lei, a trasformare in realtà i di lei sogni, a procurarle ciò che desidera, ad esprimere ciò che essa sente. Questo è il segreto del successo, mia cara Coppia Mentativa ; mutuo lavoro mediante desiderio e volontà: lavoro in unione ed armonia, fedeltà scambievole, difesa scambievole dallo straniero fascinatore che assedia ambedue se separati. Adesso Figliuoli, mettetevi al lavoro! ».

E così dicendo l'Uomo Saggio svanì.

La morale.

E la morale della favola sulla Coppia Mentativa è questa : La Mente di ogni individuo, uomo o donna che sia, e un Castello Mentativo in cui abitano un Volos ed una Emotione; e ciò che accadde alla Coppia della favola, può accadere ed accade, a molti nella vita giornaliera. La Volontà sviata da casa ed attratta da cose estranee, lascia il Castello indifeso, permettendo così l'ingresso allo Straniero Fascinatore. Oppure si distrae alla vista di oggetti interessanti e dimentica la porta del Castello. Accade anche che essa si stanchi e si sfibri con discussioni inutili, discorsi, riflessioni, istigati dallo Straniero Fascinatore, allo scopo di mettere in pratica il proprio piano che è quello d'introdursi dalla porta. Ed in ognuno di questi casi, al di là della porta si trova Emotione, indifesa ed innocente, sincerà per natura propria, credula, immaginativa, capricciosa, piena di desideri e di emozioni; e non c'è quindi da meravigliarsi se essa darà « ordinazioni » non desiderate dalla famiglia. Ed il rimedio dell'Uomo Saggio per la Coppia Mentativa, può essere e dovrebbe essere applicato da tutti, uomini e donne, al proprio Castello Mentale. E questa è quindi la morale della favola.

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CAPITOLO VIII.

FASCINAZIONE SPERIMENTALE.

In questo volume io darò allo studioso un'idea del metodo per fare un lavoro sperimentale in questa fase di Fascinazione che è stata denominata « Impressione Mentale » etc., seguendo le traccìe dei migliori investigatori e sperimentatori dell'America e dell'Europa. La ragione per cui io lo faccio è perchè lo studioso possa avere un'idea del lavoro pratico, anche se non vuol fare di persona tali esperimenti. Io credo che tutti debbano venire a conoscenza di tali cose come fatti scientifici, ed anche allo scopo di un'auto-protezione che deriva dalla comprensione del soggetto.

Spiegazione di fenomeni sorprendenti.

Desidero pure di mostrare allo studioso investigatore che i fatti le prove ed i fenomeni che sono stati fin qui considerati dal pubblico in generale come uniti inseparabilmente al mesmerismo, all'ipnotismo e alle « condizioni di sonno » possono essere riprodotti senza l'aiuto delle « condizioni di sonno » e senza i trucchi dell'operatore pubblico.

Tutti i fenomeni del mesmerismo, dell'ipnotismo, etc. possono essere prodotti mediante semplici metodi scientifici nel campo della Fascinazione Mentale, mediante l'induzione Mentativa, senza alcun tentativo di produrre il « sonno » come una condizione preliminare necessaria. Quando questo fatto sarà compreso a fondo dal publico, il falso bagliore ed il sensazionalismo prodotto dalle rappresentazioni mesmeriche ed ipnotiche pubbliche svaniranno; e tale soggetto avrà la considerazione scientifica che merita. Ma, nel medesimo tempo, il pubblico comincierà a realizzare il grande potere del-l'Influenza Mentale, capace di produrre tali sorprendenti manifestazioni allo stato di veglia e cercherà di difendersi dall'abuso di questo potere.

Rappresentazioni ipnotiche censurabili

Non sarebbe necessario aggiungere che non ho simpatia per queste pubbliche rappresentazioni di questa fase d'Impressione Mentale, conosciuta coi nomi di « Ipnotismo » « Mesmerismo », etc, nella quale i soggetti sono passivi ad ogni specie di esperimenti stupidi ed assurdi. Non tenendo conto della mia disapprovazione al fatto di sottoporre la propria Volontà a quella altrui, io ho la sensazione che tali rappresentazioni mancano di buon gusto e, spesso, anche di decenza. Il meno che si possa dire è che di un fenomeno scientifico se ne fa un « trastullo ». Io non ho alcuna simpatia per queste manifestazioni e rappresentazioni; e non parlerò di esse in questo libro, altro che per biasimare i metodi impiegati.

Metodi scientifici.

Nelle mie osservazioni ed istruzioni su questo soggetto, nel campo dei metodi scientifici, secondo le migliori autorità e in armonia con le regole osservale negli esperimenti diretti nel miglior modo possibile dalle suddette autorità, esperimenti ai quali sono stato presente spessissimo, io desidero che i miei studenti si pongano in un'attitudine mentale scientifica, precisamente come se assistessero a delle conferenze di un corso scientifico su questo argomento, in qualche Università. Detto soggetto è strettamente scientifico e dovrebbe essere avvicinato, considerato ed investigato soltanto con puro spirito d'investigazione scientifica. Non è una cosa da prendersi in ischerzo o da farne un ozioso passatempo. Io spero di aver preso una posizione sufficientemente chiara di fronte a tutti su questo punto, e così voglio sperare che non vi saranno malintesi in proposito.

L'importanza della conoscenza.

Non consiglio tutti i miei studenti ad impegnarsi in questo lavoro sperimentale, perchè non è necessario per loro. Ciò che io cercherò veramente di lare, sarà di far conoscere loro i metodi usati in questi esperimenti ed i resultati ottenuti. In tal modo, essi acquisteranno un'estesa conoscenza del soggetto in questione, che farà loro « comprendere » realmente le differenti fasi ed in tal modo impedirà loro di accogliere idee errate in materia. Tale conoscenza permetterà loro di accorgersi di qualsiasi sintomo che riveli il tentativo altrui di impiegare su di essi questa forza, nella vita giornaliera. Quando un individuo viene a conoscere l'intima essenza di una cosa, in modo tale da ravvisarla in qualunque tempo, vi è meno pericolo di cadere in errore. Una simile conoscenza è come una battaglia vinta per metà.

E con una tale comprensione ed una tale spiegazione, io procederò a descrivere il lavoro della Fascinazione

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Sperimentale, che viene adesso compiuto da investigatori scientifici, in America ed in Europa.

Ambienti favorevoli.

L'investigatore della Fascinazione Sperimentale si accorge ben presto che certe condizioni di ambiente hanno un effetto notevole per il migliore o peggiore resultato dei suoi esperimenti. E per questo egli cerca di fare i suoi esperimenti nelle migliori condizioni possibili di ambiente, come ha imparato dalla propria esperienza. La conoscenza di queste condizioni è una cosa importante per un investigatore e sperimentatore in questo campo.

Condizioni desiderabili.

L'investigatore trova che può ottenere migliori resultati quando gli esperimenti vengono tenuti in un luogo tranquillo, la cui atmosfera ispiri uno stato mentale di calma, tranquillità e pace. Questa atmosfera influenza tanto l'operatore quanto il soggetto, permettendo al primo di concentrare la propria mente ed al secondo di rivolgere al primo tutta la propria attenzione e di mettersi in uno stato mentale passivo. È bene che questi esperimenti vengano tenuti in una stanza lontana dalla strada e separata il più possibile dal resto della casa, di modo che non si avvertano i rumori esterni. Lo sperimentatore dovrà prendere pure delle precauzioni per impedire di essere interrotto, perchè le interruzioni disturberebbero la sua concentrazione e l'attenzione del soggetto.

Impressione dei sensi.

I migliori sperimentatori hanno cura che la stanza degli esperimenti sia mobiliata semplicemente, senza pitture ed ornamenti, etc., atti ad attrarre l'attenzione del soggetto. È consigliabile un tappeto soffice che attutisca il rumore dei passi. Ho visto sperimentatori che hanno perfino fasciato con stracci le gambe delle sedie, delle tavole etc, per evitare rumori improvvisi. La temperatura della stanza deve essere confortabile, né troppo calda, né troppo fredda, poiché i due estremi potrebbero disturbare il soggetto e renderlo incapace di fissare completamente la propria attenzione sullo sperimentatore. Ho sentito dire che talvolta, l'aria fredda della stanza e le correnti d'aria, hanno ostacolato i migliori esperimenti; e tutti gli sperimentatori sanno bene che una giornata soffocante non è affatto indicata. Bisogna aver cura che nella stanza non filtri alcun raggio di luce. Sono consigliabili cortine di un verde soffice o turchine e questi medesimi colori, dovrebbero venire usati pure per le decorazioni della stanza, se lo sperimentatore vuole ottenere buoni resultati. Ricordate il detto: «Una luce tenue e mistica », e ve ne farete una giusta idea.

Effetti psicologici.

Alcuni sperimentatori bruciano nella stanza, una piccola dose d'incenso prima di cominciare l'esperimento, perchè questo profumo tende a calmare i nervi e a dare un senso di riposo ai presenti. Potrete constatare che le condizioni atte a produrre un buon resultato in questi esperimenti, sono le stèsse adottate dalle chiese di qualsiasi razza per i loro servizi divini etc. Una semplice menzione del fatto è sufficiente per il pensatore. Si sa benissimo che una musica religiosa, dolce e tranquilla produrrà condizioni psicologiche d'impressionabilità negli individui ed alcuni psicologi francesi hanno tratto profitto da questo fatto. La sensazione di « conforto » che deve provare il soggetto, è la base su cui si fonda tutta la teoria. Ne viene di conseguenza che le sedie devono essere « confortabili » e « comode ».

Il gabinetto di un celebre suggestionatore.

Concluderò queste mie osservazioni sulle condizioni utili per questi esperimenti, riportando una parte di un articolo scritto da me circa sette anni fa, in una rivista e firmato con un pseudonimo. L'articolo descrive il gabinetto di un celebre suggestionatore durante una serie di esperimenti, fatti in presenza di una classe d'investigatori e studenti. Io pure ero presente e credo che tale descrizione vi darà un'idea delle condizioni ideali per esperimenti in questo campo. Io scrivevo : « La stanza è ben ventilata e con una buona luce, per quanto non abbagliante. È considerevolmente tranquilla e lontana da rumori molesti, senza però avere troppo l'aspetto di reclusione e di solitudine. L'impressione che produce è quella di una tranquilla, vecchia Cappella di campagna, durante un pomeriggio estivo, quando tutto all'intorno sembra indicare la non esistenza di un mondo esterno e si percepisce solo una leggera brezza che, di quando in quando, ci accarezza il volto ed alcuni suoni indistinti che sembrano giungere da un punto lontano e forse il ronzio di qualche calabrone smarrito che volteggia per caso attraverso la porta aperta. L'aria semi-religiosa è intensificata dalla « luce tenue e mistica » e dalla voce dello sperimentatore che impartisce al paziente le suggestioni, ripetute nello stesso tono monotono, incoraggiante e fiducioso e, talvolta, simile a quello di una fervida, ardente preghiera. L'ambiente, la quiete, il tono dell'operatore, la posizione adagiata del paziente, tutto imprime la più forte suggestione di quiete, di calma, di pace, di conforto e di riposo;

la liberazione da ogni pensiero, da ogni ansia, il sollievo da ogni pena ed inquietitudine. - Nirvana. L'influenza di questo

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ambiente suggestivo e sentita distintamente dal visitatore ed anch'egli assume inconsciamente la parte di assistente nella Cappella. Alcuni pazienti hanno dichiarato che essi dimenticano ben presto totalmente la presenza della classe e si sentono soli con l'operatore per ogni intento e scopo, senza alcun altro pensiero all'infuori delle suggestioni che vengono loro impartite ». Potrei aggiungere che le suggesioni date al paziente al principio della seduta, avevano per scopo di aumentare lo stato mentale di riposo, di calma e di quiete desiderato.

Come determinare l'impressionabilità.

La prima cosa che fa lo sperimentatore è di determinare il grado d'impressionabilità dell'« impressionabile ». Vi sono diversi modi di determinarlo. Uno dei metodi, fra quelli considerati più efficaci, è di far stendere parzialmente all« im-pressionabile » il braccio e la mano sinistra finche si sia posto in una posizione comoda. Poi fategli tenere la mano con la palma voltata in basso e quindi fategli alzare il terzo dito, « anulare », della mano stessa, tenendo gli altri fermi ed in basso, al livello della palma. Ditegli poi che procederete a Volere che egli senta una sensazione di formicolio nel dito, sensazione che aumenterà gradatamente e si estenderà su per la mano, per il polso, per il braccio, fino alla spalla. Ditegli anche tale sensazione sarà debole da principio, ma che il « formicolio » aumenterà sempre più in pochi momenti e che si estenderà nel modo suddetto. Concentrate quindi la vostra mente sulla sensazione che desiderate si produca in lui e vogliate fortemente che questa si produca. Dopo un momento domandategli se prova una sensazione di leggiero formicolio, ma fate bene attenzione di domandarglielo in modo tale da imprimergli la suggestione positiva che egli la prova realmente, per esempio, in questo modo : « Voi sentite già il formicolio, non è vero? ». Questa è in realtà una sug-gestione, perchè voi asserite la cosa prima di rivolgergli la domanda. Quando dite « non è vero? » autoritariamente e positivamente, constaterete che la sensazione sarà percepita dopo uno o due minati in una grande percentuale di casi e, spesso, si ottengono resultati notevoli. Il grado di sensazione prodotto determina il grado d'impressionabilità dell'individuo in prova. In ogni caso, quando sarete per concludere detta prova, prendete la mano del soggetto, stringendola con fermezza e, scuotendola gentilmente, dite : « La vostra mano sta bene adesso, bene », ripetendo la parola « bene », con enfasi, fermamente e positivamente. Parlate sempre con convinzione e sicurezza, perchè nel tono della voce vi è una grande forza suggestiva.

Esperimento in una stanza piena di gente.

Dovendo sperimentare parecchie persone insieme, per esempio una stanza piena di gente, voi dovreste scorrere rapidamente uno ad uno tutti coloro che debbono essere provati, finche avrete finito. Potete anche provare insieme tutta la stanza nel modo su indicato, se volete. Non mostrate di dare una grande importanza alla prova e dite che state « semplicemente provando la loro impressionabilità », ecc. Ma quando avrete finito, conoscerete con precisione il grado d'impressionabilità di ognuno di coloro che sono nella stanza e sarete cosi capaci di scegliere i più impressionabili per il prossimo esperimento.

Impressionando il soggetto.

Dopo aver scelto il numero desiderato di « impressionabili », prendetene uno ed ordinategli di stare in piedi davanti a voi, guardandovi direttamente negli occhi (vedere in uno dei capitoli successivi gli insegnamenti per acquistare lo « sguardo magnetico ») e rivolgendogli in un tono tranquillo, ma fermo e positivo, parole simili a queste : « Adesso porgetemi tutta la vostra attenzione. Voglio che fissiate la vostra attenzione fermamente su di me e su ciò che vi dico, perchè soltanto in questo modo si possono ottenere i migliori risultati. Dovete dimenticare ogni cosa ed ogni persona presente in questa stanza. Dovete udire soltanto la mia voce e percepire i miei pensieri. Rendetevi perfettamente ricettivo e passivo ai miei pensieri ed alle mie parole. Deve sembrarvi come se non vi fosse nessuno qui all'infuori di voi ed io. Non dovete vedere altri, non dovete udire altre voci, non dovete avere altri pensieri all'infuori dei miei. Porgetemi tutta intera la vostra attenzione adesso ed apritevi all'influsso dei miei pensieri ». Parlategli per alcuni momenti in questo modo, eppoi dite : « Così va bene, adesso tutta la vostra attenzione è concentrata in me, adesso voi percepite il mio pensiero, tutto va bene, ecc., in un tono incoraggiante e nello stesso spirito di quello che usereste con un fanciullo che eseguisse i propri compiti sotto la vostra direzione.

Per indurre il rilassamento.

Insegnategli a rilassare tutti i suoi muscoli, a distenderli; ditegli che facendo ciò, egli « toglie la propria volontà dai suoi muscoli », il che è proprio ciò che accade. Se sembra lento ad afferrare l'idea, dategli una dimostrazione pratica del «ri-lassamento », alzandogli una mano e lasciandogliela ricadere. Se non la lascia andare liberamente, significa che non è in stato di rilassamento. Continuate finché egli avrà imparato che cosa significa « rilassamento ». Questo esercizio causerà in lui uno stato di passività che contribuirà a farvi ottenere un buon resultato nel vostro esperimento.

Esercizi di rilassamento. È della più grande importanza che il soggetto scelto per gli esperimenti, sia posto in uno stato di passività mentale. Ed il modo migliore per indurre questo stato desiderato è di porre il corpo in una condizione

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di passività, perchè quest'ultimo avrà un'azione riflessa sulla mente, in conformità a leggi ben stabilite. Gli esercizi seguenti vi aiuteranno ad ottenere le condizioni di rilassamento preparatorie ai vostri esperimenti psicologici:

Esercizi. - Insegnate al soggetto a ritirare la propria volontà dalla mano destra, in modo da renderla « flessibile » al punto che egli possa farla penzolare liberamente dal polso. Quindi fategliela oscillare avanti ed indietro. Fategli ripetere lo stesso esercizio con la mano sinistra e quindi con tutto e due le mani insieme. Poi egli deve imprimere ad esse un movimento di « altalena », avanti ed indietro, partendosi dal polso e lasciarle naturalmente oscillare con flessibilità.

Ordinategli successivamente di ritirare la volontà dalle sue braccia e quindi scuotetegliele e fatele oscillare dalla spalla in giù come un paio di maniche vuote. Alzategli il braccio al di sopra della testa e lasciatelo ricadere come un peso mor-to; la caduta deve essere causata dal peso del braccio e senza l'aiuto della volontà; la volontà deve essere completamente assente.

Questi esercizi potranno essere variati ed amplificati a piacere.

Porre il soggetto a suo agio.

Alcuni dei migliori sperimentatori impiegano un tempo considerevole nel « porre a loro agio » coloro che si offrono come soggetti, per esperimenti psicologici ed al medesimo tempo cercano di produrre in questi ultimi il desiderato stato di rilassamento. Questi sperimentatori comprendono il disgusto ed il timore che ispira sempre nella mente di ognuno tutto ciò che somiglia all'ipnotismo; e ciò a causa delle rappresentazioni pubbliche ed evitano perciò ogni suggestione simile a quelle che producono il sonno ipnotico. Essi cominciano generalmente a parlare del valore del rilassamento e dimostrano intanto al soggetto che pochi sono coloro che riescono a rilassare i propri muscoli. Ciò conduce alla prova del su menzionato esercizio di rilassamento o di altri consimili che, come vedrete ben presto, conducono al primo vero saggio dell'Induzione mentale e della Suggestione, che è chiamato « la prova del cadere in avanti » e che è una delle più semplici conosciute nel laboratorio psicologico. Da questa alle altre prove non vi sono che dei passi successivi. Così lo sperimentatore comincia realmente il lavoro col processo di « mettere il soggetto a suo agio » e di allenarlo per il rilassamento. Relativamente a ciò, direi che pochi sono coloro che sanno come « rilassarsi » e, nella maggior parte dei casi, qualche insegnamento è necessario. I suddetti esercizi possono essere sufficienti.

La prima prova.

Dopo avere istruito il soggettò sul rilassamento, ditegli « Adesso guardatemi direttamente negli occhi e lasciate che il mio pensiero agisca per mezzo vostro. Voi sentite una certa tendenza a cadere in avanti - cadete in avanti - cadete in avanti verso di me! Non vi opponete, ma cedete - cedete - vi dico! Io vi sorreggerò mentre starete per cadere. Adesso cadete in avanti, verso di me, lentamente. Così va bene. Ecco che cominciate a piegarvi un poco. Venite, venite adesso, da questa parte, da questa parte. Adesso! ».

Stendete le mani ai due lati della sua testa, ma un po' di fronte a lui, in modo che egli possa vedere le palme che saranno rivolte l'una verso l'altra. Poi, mentre ripetete la suggestione su indicata, allontanate lentamente le mani, come se lo « attiraste » mediante qualche potere fisico. Questa è una forte suggestione che lo renderà più suscettibile alla vostra volontà. Più realtà porrete in questa vostra « azione » dell'« attirare », più forte sarà la vostra Volontà e più pronto egli sarà ad obbedirvi.

Usando la Volontà.

Mentre dite queste parole, guardatelo intensamente negli occhi evogliate che cada in avanti. Dopo un momento egli comincerà a piegarsi un poco in avanti e, se sosterrete la vostra Volontà concentrata e le suggestioni, egli cadrà in avanti verso di voi. State pronto ed afferratelo. Questa prova è molto più semplice di quello che sembra leggendone la descrizione e può essere prodotta in una grande percentuale di casi, quando gli individui abbandonano passivamente le loro menti alla vostra. Quando sembra esservi una resistenza, dite al paziente di « pensare fermamente » che sta piegandosi verso di voi. Alcuni trovano più facile provare la « sensazione di cadere in avanti » con gli occhi chiusi piuttosto che aperti. Con altri avviene l'opposto.

Invertendo la prova.

Quando sarete riuscito in questo esperimento, mettetevi in piedi dietro al soggetto, a circa un metro di distanza e concentrate il vostro sguardo in un punto alla base del suo cranio, cioè dove la testa si attacca al collo. Quindi ditegli che egli avrà l'impressione di « cadere all' indietro », sensazione simile a quella di prima, durante la prova di « cadere in avanti ». Ricordatevi di dirgli che lo sosterrete quando sarà per cadere ecc. per rassicurarlo. Usate un tono simile a

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quello che avete usato nella prova del « cadere in avanti », con la sola differenza che dovrete sostituire alla parola « avanti » quella « indietro ». In pochi momenti riuscirete ad ottenere lo stesso buon resultato.

Ambedue gli esperimenti su indicati, appartengono alle prove più facili conosciute dagli sperimentatori, ma essi sono importanti in quanto che servono ad ispirare la fiducia nello sperimentatore stesso, nella sua mente e una fiducia passiva in quella dell'« impressionabile », perciò è sempre bene cominciare con queste prove facili e poi passare grado a grado alle più difficili, anche in occasioni successive.

La prova della « mano legata ».

La prova seguente sarà questa : Dite « all'impressionabile » di porre la palma della mano sopra alla vostra, di lasciarvela riposare qualche minuto, ritirando tutta la sua volontà da essa e rilassandola completamente come un « peso morto ». Ditegli allora che voi legherete la sua mano alla vostra col pensiero. Poi, guardandolo direttamente negli occhi, dite in un tono fermo, positivo e forte : « Ora voi non potete ritirare la vostra mano, voi non potete, vi dico, provate ma non potete. Provate, provate, provate; voi non potete, non potete, non potete, vi dico » ecc. Accentuate sem-pre le parole « non potete » perchè questo è ciò che desiderate accentuare fortemente ed imprimere nella sua mente. E dovete naturalmente, accompagnare le parole col penseiro : «voi non potete»; dovete volere che egli non possa. Togliete l'impressione dicendo : « Va bene adesso, va bene ».

La prova dello « stringere i diti ».

La vostra prova seguente sarà, quella di fargli unire le mani strettamente insieme. Ciò si può ottenere col fargli « stringere fortemente » le dita di ambo le mani, facendogliele tenere unite il più strettamente possibile mediante la sua attiva volontà. Poi ditegli : « Adesso non vi opponete, ma rimanete come siete. Voi non potete sciogliere le vostre mani, voi non potete, vi dico; provate, ma non potete » ecc. ; nello stesso tempo concentrate il vostro sguardo e la vostra volontà sopra le sue mani, tenendole in tal modo unite. Per cominciare, può esservi di aiuto il tenergliele unite con le vostre, che allontanerete poi gradatamente fino a ritirarle del tutto, acompagnando ciò con la ripetizione delle vostre suggestioni. Togliete l'impressione nel modo suindicato.

La prova del « pugno chiuso ».

La prova seguente può consistere nell'impedirgli di aprire il pugno chiuso. Procedete come nella prova precedente, ordinandogli di stringere il pugno più fortemente possibile; e quindi ditegli: « Voi non potete aprirlo, voi non potete, vi dico, ecc. ». Ci vorrà del tempo prima che egli possa aprirlo. Togliete l'impressione.

Prova del roteare le mani.

Un'altra prova sarà quella di fargli roteare le mani. Cominciate con l'ordinargli di rilassare un poco le mani e di cominciare a rotearle l'una intorno all'altra, volgendole verso l'esterno. Poi ditegli: «Più presto, più presto, più presto, più presto che potete ». E quando roteano rapidamente : « Adesso non potete fermarle, non potete, provate, ma non potete, non potete » ecc. e ci vorrà realmente del tempo prima che egli possa fermarle. Togliete l'impressione mediante la suggestione: « Va bene, va bene ».

La prova dell'attrazione.

Potrete quindi fare la prova dell'attrazione avanti ed indietro verso di voi. Otterrete ciò stando in piedi davanti o dietro a lui, secondo i casi, dicendogli che egli deve camminare verso di voi in avanti o indietro a seconda del vostro desiderio. L'ordine deve essere accompagnato dalla volontà. Togliete l'impressione.

Simili a questa sono le prove seguenti: 1) Impedirgli di camminare; e 2) impedirgli di camminare al di fuori di un circolo immaginario che avrete disegnato sull'impiantito. Queste prove saranno accompagnate, naturalmente, dalle suggestioni appropriate e dall'impiego della Volontà. Togliete l'impressione.

La prova della « sedia ».

Prove simili, come quella d'impedirgli di sedere su di una sedia, o farlo rimanere seduto ed incapace di alzarsi, possono essere fatte nello stesso modo. Togliete l'impressione.

Altre prove.

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Un'altra prova comune consiste nel dare un bastone all'« impressionabile », ordinandogli di tenerlo stretto e poi ad un tratto, dirgli che non può lasciarlo cadere, perchè è « attaccato alle sue mani », ecc. Togliete l'impressione.

Una prova simile consiste nell' impedirgli di alzare un peso leggero, una scatola, una sedia, mediante la suggestione: «Voi non potete», accompagnata dall'uso della vostra Volontà. Togliete la impressione.

La prova del nome.

Alcuni sperimentatori fanno la prova d'impedire all'« impressionabile » di dire il proprio nome mediante la suggestione: « non potete». Una variante di questo esperimento è quella di obbligarlo a dire che si chiama « Tom Jones », od altri nomi Attizzi con la semplice, ma forte suggestione di : « Tom Jones, vi dico che il vostro nome è Tom Jones », seguita dalla improvvisa domanda : «Come vi chiamate?» Per quanto possa sembrare strano, questa prova riesce spessissimo. Togliete l'impressione.

La prova delle « palpebre ».

Questa prova si ottiene facendo chiudere fortemente le palpebre all'« impressionabile » e facendogliele tenere così per alcuni minuti, quindi lo sperimentatore dirà : « Ora voi non potete aprirle, non potete, provate, ma non potete », ecc. come abbiamo descritto sopra. Togliete l'impressione.

Per rendere rigide le braccia o le gambe si agisce nello stesso modo, usando le appropriate suggestioni e la Volontà. Togliete l'impressione.

La prova della « catalessi ».

Il « fatto della catalessi » degli ipnotizzatori di professione, non è che un ampliamento delle prove muscolari di cui sopra e consiste nel produrre uno stato di rigidità estendentesi a tutto il corpo de! soggetto. Non consiglierei mai di fare questa prova, perchè sono avvenuti più volte degli accidenti e vi sono altre ragioni per cui è consigliabile astenersene. Ne parlo qui semplicemente come di un fatto d'interesse scientifico. Per quanto gli ipnotizzatori pretendano che questa prova non possa essere ottenuta che quando il soggetto si trova in un « profondo stato d'ipnosi », o « stato catalettico », tutti gli psicologi sanno che essa può essere prodotta in condizioni di veglia completa ed è soltanto una « prova muscolare », che non ha niente a che fare con la « condizione di sonno ».

Un principio sottostante.

Vedrete facilmente che una legge governa tutte queste prove e mille altre di natura simile che possono essere ottenute dallo sperimentatore. Si tratta sempre dell'impiego della Volontà e della suggestione dello sperimentatore, accompagnata dal rilassamento della Volontà del soggetto. La legge dell'Induzione Mentativa è la vera causa sottostante al fenomeno. Le suggestioni rendono doppiamente efficiente il potere della Volontà dello sperimentatore, dando alla mente dell'« impressionabile » un'immagine mentale, intorno alla quale i suoi Poli Mentali si materializzano in azione.

Prove muscolari ed oltre.

Le prove su menzionate sono conosciute come prove muscolari e dipendono tutte dal controllo dei muscoli dell'« impressionabile », mediante la Volontà dello sperimentatore. Molte di queste prove sono considerate dagli ipnotizzatori e mesmerizzatori come possibili ad ottenersi solo quando i loro « soggetti » sono in « condizione di sonno », o per lo meno, dopo essere stati addormentati e poi risvegliati. Ma di fatto, le condizioni di sonno non hanno niente a che fare con questo fenomeno, come può essere provato dal fatto che tutte le prove su indicate possono essere ottenute senza nessuna suggestione di sonno o condizioni simili.

Vi è una classe di fenomeni più notevoli di quelli su menzionati e dei quali tratteremo nel prossimo capitolo, che possono essere pure ottenuti senza nessun tentativo d'induzione di sonno. Questa illusione del sonno ha fuorviato il pub-blico per molti anni, ma ora si sa che il fenomeno del sonno stesso è semplicemente un effetto di Impressione Mentale e Suggestione, invece di essere la causa dei vari fenomeni conosciuti sotto il nome di Mesmerismo ed Ipnotismo.

Togliere l'impressione.

Riferendomi al mio ripetuto avvertimento di « togliere l'impressione », desidero richiamare la vostra attenzione sul fatto

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che i migliori sperimentatori annettono molta importanza all'opportunità, se non all'assoluta necessità, di togliere le condizioni indotte dalla mente del soggetto ; altrimenti egli potrebbe conservare in se la condizione od impressione indotta, che è spesso molto più profonda e più forte di quello che si crede comunemente, lo ve lo raccomando in modo speciale. Non trascurate di farlo. Le condizioni indotte possono essere facilmente tolte mediante la suggestione: «Adesso tutto va bene, va bene, capite. Per voi tutto va bene », accompagnando la suggestione con l'immagine mentale della sua liberazione dalle condizioni indotte. 11 tocco lieve della mano e l'« accarezzare » la parte che era sotto controllo, aiuteranno ad accentuare l'effetto della suggestione che « tutto va bene ».

Togliere le condizioni non desiderabili.

In rapporto a ciò possiamo accennare che se vi trovaste nel caso d'incontrarvi con un « impressionabile » avente la tendenza a manifestare delle condizioni di sonnolenza o del così detto « stato di sonno » dell'ipnotismo (derivante probabilmente da precedenti suggestioni dirette di un ipnotizzatore, o dall'aver assistito a qualche seduta ipnotica) potete procedere a svegliarlo con un metodo analogo a quello indicato per « togliere l'impressione ». In tal caso potete fare dei passi volti verso l'alto, ai lati della sua testa, dicendogli improvvisamente e positivamente: « Svegliatevi, svegliatevi adesso, vi dico, svegliatevi, svegliatevi completamente ora. Voi siete completamente sveglio, completamente sveglio! Va bene adesso, va bene, vi dico, va bene, va bene e bene sveglio, va bene! ». Potete aumentare l'effetto, facendo schioccare le dita vicino alla sua faccia e battendogli rudemente sulle spalle. Parlate positivamente, fermamente ed aspramente, proprio come farebbe un padre per svegliare al mattino un ragazzo dormiglione; e non perdete la testa.

Probabilmente non avrete bisogno di un simile consiglio negli esperimenti usuali, ma vi sarà utile nel caso vi troviate di fronte a qualche « impressionabile » o « iper-impressionabile » (vedere nei capitoli successivi) che può essere stato antecedentemente ipnotizzato da qualche operatore convinto della necessità della « condizione di sonno » da lui prodotta mediante suggestione (vedere nei capitoli successivi) oppure di fronte a qualche altro soggetto della medesima classe che, avendo veduto soggetti ipnotici « cadere addormentati », ha indotto in sé medesimo quello stesso stato, mediante auto-impressione imitativa. In tal caso vi consiglierei di dare, alla fine, al soggetto un forte e buon trattamento suggestivo, allo scopo d'indurre in lui l'idea che non si « addormenterà » mai più in quel modo, che egli è immune da suggestioni di sonno ipnotico e, mediante altri mezzi, costruire in lui una resistenza a queste deplorabili con-dizioni. Gli ipnotizzatori sono in gran parte responsabili di queste « condizioni di senno » e la loro scusa d'ignoranza non è affatto sufficiente.

CAPITOLO IX.

ESPERIMENTI DI SENSAZIONI INDOTTE.

Nel capitolo precedente abbiamo preso in considerazione esempi di prove di Fascinazione Sperimentale nel campo del controllo muscolare. Nel presente capitolo studieremo il fenomeno, in rapporto alle sensazioni indotte che seguono le medesime leggi causali e sono prodotte nel medesimo modo e con gli stessi metodi usati per i fenomeni muscolari.

Cominceremo le nostre considerazioni relative al controllo dei sensi, con la prova ben conosciuta della « mano che arde ».

La prova della mano che arde.

Questa prova è eseguita nel seguente modo : Vi ponete dinanzi all'« impressionabile » che stende verso di voi la mano col palmo volto verso il basso. Ponete le due prime dita della mano destra sul dorso della mano del soggetto, tenendovele per un momento e concentrando il vostro sguardo e la vostra volontà sulla sua mano. Quindi in tono aspro, rapido e positivo affermate : « Io brucio la vostra mano. Essa scotta, scotta, scotta; brucia, brucia, vi brucia, vi dico; ritiratela, presto, perchè vi dico che essa brucia », ecc. ecc. (accentuando sempre le parole a scotta » e « brucia »); pensando in pari tempo che volete che le vostre dita gli diano l'impressione del bruciare. È sorprendente constatare quanti avranno realmente la sensazione di calore, se eseguirete l'esperimento con abilità e sarete capaci di concentrare abbastanza bene la vostra Volontà, accompagnandola con forti e vivide suggestioni. Un esperimento analogo a questo consiste nel dare all'« impressionabile » una moneta d'argento, dicendogli di tenerla fra l'indice ed il pollice. Dopo un po' dategli la suggestione che essa è rovente, « rovente, rovente; vi brucia, vi brucia, vi brucia, ecc. Potete anche

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imprimergli l'idea che, per quanto la moneta gli bruci le mani, egli è incapace di lasciarla cadere, ecc.

Dolore indotto.

Un'altra prova di sensibilità è di ordinare allo « impressionabile » di stendere completamente la mano ed il braccio. Quindi mettetevi in piedi davanti a lui e, con uno spillo fra l'indice ed il pollice della mano destra, figurate di pungere la vostra stessa mano, infilando in essa lo spillo e, contorcendo la bocca come per dolore, ditegli: « Vedete, voi sentite il dolore della puntura di questo spillo, vi fa male, vi fa male, vi dico; voi sentite il dolore invece di me, vedete, lo sentite adesso (facendo finta d'infilare lo spillo nella mano vostra), voi lo sentite, vi dico, ecc. E notevole come molti «proveranno» il dolore che fingete di provare voi stesso. Certamente la vostra immaginazione dovrebbe essere esercitata, sotto il controllo della vostra Volontà, di modo che anche voi vi immaginerete di sentire il dolore.

Ho visto fare l'esperimento di cui sopra, in una stanza piena di gente e, molti fra gli spettatori, provarono pure il dolore indotto nell'« impressionabile ». Non dimenticate ciò che ho detto nel precedente capitolo riguardo al togliere le con-dizioni indotte dopo l'esperimento. Nei casi suddetti strofinate il vostro dito sulla parte supposta bruciata ( ?) o lesa (?) dicendo: « Sta bene adesso, va bene, il dolore è cessato ». Se non faceste così l'« impressionabile » potrebbe andarsene con la sensazione che la sua mano avesse realmente subito il bruciore o il dolore.

Fenomeni notevoli.

In rapporto a ciò, potrebbe essere utile richiamare la vostra attenzione sul fatto che, le opere che trattano di questo soggetto, parlano di casi in cui sono state realmente prodotte delle bruciature sul corpo d'individui, mediante forti suggestioni, unite a mezzi fisici; per esempio, sono stati posti dei francobolli sopra ad un dato punto del corpo con la suggestione che essi fossero vescicanti e le vesciche apparivano realmente. Vedrete che tutto consiste in « sensazioni indotte » ed i' resultati più appariscenti stanno a dimostrare il potere della mente di un individuo sulle parti del proprio corpo, come vi ho dimostrato nel capitolo intitolato « Terapeutica Mentale », della mia opera sulla « Magia Mentale ».

Molti altri esperimenti potrebbero essere citati nel campo del Controllo dei Sensi, ma essi non sono che differenti forme della medesima cosa. L'abilità dello sperimentatore indicherà una quantità di varianti, se le trova adatte pel soggetto.

Senso dell'odorato indotto.

Il senso dell'odorato può essere indotto dallo sperimentatore, suggerendo all'« impressionabile » che una data bottiglia contiene un liquido dallo odore di un determinato profumo, ecc. Questa prova può variare cambiando la suggestione, così che tutti i più conosciuti profumi possono essere percepiti, come nella leggenda della bottiglia del] profumo magico dello stregone, che, probabilmente, non era altro che un caso di un'abile induzione del senso dell'odorato, secondo il metodo qui indicato.

Esperienze personali.

Ho avuto personalmente l'esperienza di casi simili, in cui parecchie persone sono state impressionate in questo modo. Una volta assistevo ad una rappresentazione nella quale uno dei personaggi esclamò: «Oh! senti l'odore delle magnolie, come è forte il loro profumo nell'aria calda di questa notte! ». E ad un tratto tutto l'uditorio ebbe la sensazione di un distinto odore di magnolia sparso per il teatro. Questa impressione era così forte, che molti asserirono che il direttore di scena aveva realmente introdotto quel profumo per aumentare l'effetto della rappresentazione; ma, prendendo informazioni, si seppe che tale supposizione era errata, perchè nessun profumo era stato usato.

Più recentemente assistevo ad un recita : « La fanciulla dagli occhi verdi », in cui uno dei personaggi doveva figurare di suicidarsi aprendo il rubinetto del gas alla presenza di tutto l'uditorio. La stanza era grande e l'attrice aprì, uno dopo l'altro, tutti i beccucci a gas dei numerosi candelabri, dei bracci di luce, ecc. Ad un tratto il pubblico cominciò ad annusare e a dire : « Sentite l'odore del gas », finché tutti furono persuasi di percepirlo ed alcune donne svennero. Naturalmente l'impressione originale era stata dalla suggestione fisica, ma appena il pubblico la percepì, essa si propagò come un contagio, per legge d'induzione mentale, finché tutti ne furono più o meno colpiti.

Gli esperimenti del professore.

Sono stati riferiti casi in cui l'effetto viene prodotto appositamente. Per esempio, si racconta di un vecchio professore tedesco il, quale, dopo avere annunziato alla scolaresca che avrebbe aperto una bottiglia contenente un composto chimico conosciuto per il suo odore disgustoso, stappò invece una bottiglia d'acqua distillata perfettamente inodora. La classe percepì subito il supposto odore e, una dopo l'altra, tutte le file degli studenti mostrarono il loro disgusto. Effluvi

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del supposto vapore si diffondevano per la stanza, proprio come se si fosse trattato del liquido genuino; quelli più vicini alla cattedra lo percepirono prima eppoi quelli della seconda fila, e così via, finché tutta la stanza ne fu invasa. Perfino quando il Professore ebbe spiegato la natura dell'esperimento, gli studenti continuarono a dar segni di disgusto e molti si rifiutarono di credere alla spiegazione, tanto forte era stata l'impressione ricevuta. Questi casi non sono altro che esempi di sensazione di odorato indotta, nel campo delle Impressioni Mentali.

Vista indotta.

Il senso della vista può essere indotto nella stessa maniera. Ecco un esperimento comune fatto su di un individuo molto impressionabile : ordinategli di stendere la mano con la palma volta in basso, quindi, sul dorso di essa disegnate una croce col vostro dito indice, premendo bene sulla pelle e dicendo : « Vedete, io ho fatto una croce nera sulla vostra mano, sulla vostra mano, una croce nera, guardatetela, voi la vedete nera, nera, una croce nera, voi la vedete, non è vero? ecc. e, se il soggetto è sufficientemente impressionabile, la vedrà. Più fortemente sarete capace di immaginare la croce nera e più forte sarà la di lui impressione.

Se richiamate l'attenzione del pubblico gallo straordinario colore turchino del cielo, tutti saranno pronti ad ammetterlo e alcuni, probabilmente, andranno addirittura in estasi, per quanto esso non sia affatto più turchino del solito. È straordinario come molte di queste impressioni sono date e ricevute nella vita giornaliera. Alcuni trovano che l'aria della stanza è rinchiusa ed immediatamente altri cominciano a sentirsi soffocare e vorrebbero aprire le finestre. Uno dice che vi è una corrente di aria e molti hanno un brivido di freddo. C'è chi osserva che la giornata è eccessivamente calda e tutti, o quasi si asciugano la fronte madida di sudore e così via, essendo tutti frammenti della stessa unità.

Il senso dell'udito indotto.

Ed anche il senso dell'udito si può indurre in modo simile. Affermate al vostro soggetto « impressionabile », che egli sente il canto di un uccello od il fischio di una locomotiva e, usando contemporaneamente e vigorosamente la vostra propria immaginazione, impartitegli suggestioni sufficientemente vivide ed egli udrà i suddetti suoni. Potreste provare questo esperimento su diverse persone, nella stessa stanza, in un'occasione qualsiasi, fingendo di udire il ronzio di un'ape, oppure un fischio lontano, od anche qualche altro debole suono, come per esempio, il gemito di un bambino; ed una certa percentuale dei presenti, dopo avere ascoltato intensamente, affermerà di udire il suono.

Il senso del gusto indotto.

Il senso del gusto può essere indotto facilmente. L'esperimento ben conosciuto che consiste nel suggerire il sapore del limone, con accompagnamento di salivazione e gusto di acidità, è un buon esempio. Con un buon soggetto « impressionabile », potete mediante induzione, fargli provare un cambiamento di sapore e cioè, passando dal dolce estremo all'estrema acidità, dandogli da bere un semplice bicchiere d'acqua pura; tutto dipende dal grado d'impressionabilità del soggetto e dalla forza della vostra propria immaginazione e suggestione. Si tratta sempre di sensazione indotta. Gli ipnotizzatori di professione profittano di ciò nelle loro rappresentazioni.

Esperimenti personali.

Relativamente a ciò potrei raccontare che diversi anni fa, quando dedicavo parecchio tempo ad esperimenti del genere, ho guarito diverse persone dall'abitudine di masticare tabacco, di fumare sigarette, ecc., mediante una vivida suggestione, accompagnata da visualizzazione, manifestantesi come induzione mentale. Creavo un'immagine mentale di tabacco o sigarette aventi un sapore disgustoso, sapore che produceva una sensazione simile alla nausea, e quindi concentravo la mente ed i sensi sulla persona che stavo curando e le impartivo, nel medesimo tempo, le più vivide suggestioni di « disgusto, di nausea, di sapore nauseabondo», ecc. ecc., finché egli finiva per non poter più masticare tabacco, ne fumare sigarette. Quindi continuavo col dargli la più forte « futura impressione » che egli avrebbe ricordato la sensazione del sapore disgustoso, ogni volta che avesse sentito il desiderio di masticare tabacco o di fumare, e che il tabacco e le sigarette avrebbero sempre indotto in lui quel meresimo senso e cosi veniva a cessare quella cattiva abitudine.

« Condizioni di sonno » non necessarie.

Alcuni operatori di Terapeutica Suggestiva hanno avuto buon successo nel curare, in tal modo, le cattive abitudini. È vero che molti di questi operatori hanno creduto necessario il « sonno ipnotico » per ottenere un resultato; ma ciò è semplicemente perchè essi stessi si sono « auto-ipnotizzati » con « l'illusione del sonno » e, se essi si liberassero da questo incantesimo e cominciassero a sperimentare su di un'altra linea, constaterebbero che si possono ottenere i medesimi resultati, senza il minimo tentativo di produrre il sonno.

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Inibizione dei sensi.

Come si può indurre nei sensi la percezione, così essa può essere inibita mediante l'induzione. Tutti i su menzionati esperimenti sui sensi possono essere invertiti a volontà. Dite al vostro soggetto « impressionabile » che egli non può udire un certo suono, ne percepire un certo odore, né gustare un certo sapore, ne provare una certa sensazione, né vedere una data cosa e, se sarete sufficientemente Positivo ed egli sufficientemente impressionabile, se userete sufficientemente bene la vostra immaginazione e la vostra suggestione, quei dati sensi saranno inibiti nella sua mente per quel dato tempo.

Esempi rimarchevoli.

Riguardo all'inibizione della sensibilita si possono ottenere resultati ottimi; infatti tutti i resultati ottenuti in questo campo dagli ipnotizzatori con l'aiuto del « sonno profondo ». sì possono ottenere senza sonno. Ho visto eseguire piccole operazioni, sotto l'influenza della inibizione indotta della sensibilità. Ho assistito all'estrazione di denti con pochissimo o punto dolore, mediante tale inibizione. Ho veduto pazienti di natura straordinariamente nervosa e sensitiva, sopportare facilmente cure dentarie sempre mediante l'inibizione della sensibilità. Anche i brutali esperimenti degli ipnotizzatori da palcoscenico che infilano gli aghi nelle guance dei pazienti ipnotizzati, senza causar loro alcun dolore, possono essere eseguiti senza induzione di sonno, per quanto io consideri tali rappresentazioni riprovevoli, disgustose e meritevoli della più severa condanna. Io le ho menzionate solo per mostrare il potere della sensibilità indotta, oppure dell'inibizione della medesima sempre mediante induzione.

Il segreto dell'inibizione

Il segreto dell'inibizione dei sensi consiste nel distogliere l'attenzione dalla parte o dall'organo del corpo mediante la Volontà. Se l'attenzione può essere allontanata o distolta, il dolore non sarà percepito. Molti si sono esercitati su loro stessi finche sono giunti ad inibire il dolore in una data parte del loro proprio corpo. Per indurre lo stesso effetto in un'altra persona si usano gli stessi metodi, accompagnati dalla suggestione.

Anestesia mentale.

Può essere interessante per molti studiosi una relazione più dettagliata sul soggetto dell'anestesia, mediante Induzione Mentale. Come saprete certamente, per anestesia s'intende « la perdita o assenza parziale di ogni sensazione o sensibilità ». Noi crediamo generalmente che questa condizione sia prodotta solo da qualche sostanza come etere, gas, ecc. Ma tutto ciò che tende ad inibire le sensazioni è un « anestetico ». La parola inibire significa frenare, reprimere, moderare » ecc. E il dolore e la sensibilità possono essere inibiti mediante la pura Impressione Mentale.

Esempi storici.

La storia è piena di esempi di inibizione della percezione del dolore mediante forti sensazioni mentali, emozioni, estasi, ecc. I religiosi fanatici si sono mutilati barbaramente, senza provare alcun dolore. Gli Indiani dell'America nelle loro danze selvagge, si feriscono e non sentono alcun male. In India i devoti fanatici si torturano in modo orribile per compiere un rito religioso e sembrano completamente insensibili. Si narra di uomini che cantavano canzoni gioiose, mentre venivano bruciati sul rogo; e martiri dimostravano con risa, la gioia, mentre erano stritolati fra le zampe di animali feroci. Tutti questi esempi e molti altri simili, mostrano esser possibile, mediante la propria mente, inibire il dolore in sé stessi. E l'inibizione del dolore, operata da un individuo su di un altro, è semplicemente l'uso dello stesso potere mediante induzione e suggestione. Non si tratta di creare un potere in un individuo, ma soltanto di risvegliare quello che già esiste in lui.

Come inibire il dolore negli altri.

Il metodo seguente, semplice ma molto efficace, è quello usato nei migliori laboratori psicologici. L'« impressionabile » è confortabilmente seduto o sdraiato davanti allo sperimentatore. Supponiamo che gli si voglia inibire la sensibilità in un braccio. In questo caso lo sperimentatore comincerà a passare la mano su questo braccio, andando verso l'alto, dalla punta delle dita alla spalla. L'effetto di questa azione è di limitare la circolazione, la quale risponde prontamente a questa suggestione, come vedremo in seguito. Lo sperimentatore dice: « Adesso io faccio cessare la circolazione nel vo-stro braccio e pongo i nervi a riposo. Voi comincerete a provare una sensazione di fresco e di torpore che sta invadendo il vostro braccio dalla punta delie dita fino alla spalla. Adesso voi la sentite, il vostro braccio s'intorpidisce, s'intorpi-disce, vi dico, s'intorpidisce completamente, si intorpidisce, s'intorpidisce, è intorpidito, intorpidito, intorpidito. Adesso è completamente intorpidito. Non potete sentire nessun dolore in esso. Gnardate: Io lo pungerò con quest'ago, ma non sentirete alcun male. Voi sentite se lo tocco, ma non provate alcun dolore»; e così via finche non avrà avuto effetto la

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completa inibizione. Quando lo pungete per la prima volta, fatelo adagio, per «pianto debba sembrare lo facciate con forza; ciò rassicurerà il paziente, facendogli così rilassare più facilmente la sua Volontà che tende a resistere.

Resultato della ripetizione.

Continuando col processo sopra descritto, in una persona adatta e nel modo più conveniente, potremo ottenere resultati meravigliosi. Infatti è così che si ottiene la inibizione della sensazione, per poter eseguire piccole operazioni, senza uso di etere, ecc. Un po' di esercizio per diversi giorni consecutivi, rende l'effetto più notevole ogni volta, finché si raggiungerà il grado d'insensibilità desiderato. Il metodo su indicato è il più semplice ed anche il più efficace, conosciuto da psicologi sperimentatori e, se condotto con perseveranza ed eseguito intelligentemente, è capace di uno sviluppo meraviglioso. Sarebbe inutile aggiungere che lo sperimentatore deve sempre avere vivide davanti alla mente, le condizioni che desidera produrre nel paziente. Deve tentare di « vederlo » realmente insensibile ad ogni dolore e mettere tutta la propria fede e ardore nelle suggestioni. È necessario molto più che la « semplice parola ».

Come dirigere la circolazione. In rapporto agli esperimenti precedenti, il seguente è pure interessante. Potete scegliere una persona impressionabile ed aumentare la circolazione in qualsiasi parte del suo corpo; oppure inibirla parzialmente a volontà. Potete fare questa prova ordinando alla circolazione di ritirarsi da un braccio ed aumentare nell'altro; il resultato sarà che una mano diverrà bianca come cera e l'altra di un colore rosso scuro. Il sangue può essere ritirato dalla testa nel medesimo modo, facendo cessare il mal di capo. Ma non posso continuare, perchè altrimenti m'inoltrerei nel soggetto della Terapeutica Mentale. Nel dirigere la circolazione verso l'alto o verso il basso (secondo i casi) i passi delle mani possono essere di grande aiuto, perchè questo movimento è seguito dall'attenzione ed un assioma della Terapeutica Suggestiva è che « la Circolazione segue l'Attenzione ». I passi verso il basso aumentano la circolazione nelle membra, verso l'alto la inibiscono.

Ho parlato dei suddetti effetti prodotti sugli « impressionabili ». Volevo dire con ciò che questi sono i soggetti prontamente responsivi. Ma ricordatevi che anche coloro, uomini o donne, che posseggono una Volontà delle più forti, potranno subire tali influenze se essi dirigeranno la propria Volontà a fine di cooperare per la riuscita. Per esempio, la forza stessa della Volontà di un individuo, può essere di aiuto all'inibizione del dolore, mediante suggestione perchè cooperante col suggestionatore. Tutti i resultati provengono dal « potere interno », in ogni caso, e tutto ciò che fa lo sperimentatore o il suggestionatore è di richiamare in efficienza questo potere. E come guidare una coppia di forti cavalli od il correre di una macchina di 1.000 HP. ; il potere non è nel cocchiere e neppure nell'autista, ma essi fanno muovere tanto i cavalli quanto la macchina.

Concludendo questo capitolo, voglio imprimere nello sperimentatore l'importanza di togliere sempre l'impressione dopo l'esperimento. Ricordate l'importanza finale: « Ora state bene, va bene ora, va bene ».

Nel prossimo capitolo prenderemo in considera- . zione il fenomeno della Immaginazione Indotta.

CAPITOLO XI.

UN'INVESTIGAZIONE SU CERTI FENOMENI.

Ed ora veniamo alla nostra rappresentazione pubblica d'ipnotismo. Sedetevi per favore.

La rappresentazione ipnotica.

Il pubblico è seduto e l'ipnotizzatore appare. Egli pronunzia un bel discorso di presentazione, dando alcuni cenni storici sull'ipnotismo ed il mesmerismo. Egli evita quelle parti scientifiche del soggetto che non servono a risvegliare l'interesse dell'uditorio; dimostra che l'opinione accettata comunemente, cioè che il soggetto ha una « volontà debole» ecc., è erronea e che, al contrario, solo coloro che hanno un potere di volontà e l'abilità di concentrazione, possono essere ipnotizzati. Egli espone la ormai troppo vecchia idea, che gli idioti, i pazzi ed i bambini non possono essere sottoposti all'influenza ipnotica e da ciò deduce che la possibilità di essere ipnotizzati è un onore ed una prova di forte mentalità, invece che il contrario. Ciò naturalmente lusinga gli « iper-impressionabilì », che si affollano sempre ad una rap presentazione pubblica d'ipnotismo, attratti dallo amore per le stranezze e dal fascino che tali rappresentazioni sembrano esercitare su individui di questa specie.

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L'appello ai soggetti.

Quindi l'ipnotizzatore fa appello ai soggetti volontari. L'uditorio sembra non aver fretta di rispondere, per quanto alcuni si agitino sulla sedia ed altri si alzino, quasi come per avanzarsi. L'ipnotizzatore incoraggia ed invita : « Venite, venite ora; su, bene, da questa parte; venite, su, da questa parte », ecc. ed il desiderio di avanzarsi aumenta sempre più. Finalmente un giovane si alza con impeto e quindi un altro dalla parte opposta della sala. Poi forse un terzo ed un quarto, finché si avanzano in massa. I primi a muoversi sono generalmente i soggetti pagati che viaggiano con l'ipnotizzatore ed il loro avanzarsi influenza gli « impressionabili » e gli « iper-impressionabili » che si trovano fra il pubblico e forse qualche curioso indagatore. Questi soggetti pagati agiscono da « caproni» per il gregge umano.

Prova e scelta dei soggetti.

I soggetti volontari (compresi quelli pagati) sono adesso raggruppati in un grande semicircolo, intorno alla parte posteriore del palcoscenico. E quindi l'ipnotizzatore procede a « provarli ». Egli comincia con l'ordinar loro di guardarsi le mani, oppure di fissare qualche pietra lucente che hanno in dito. Dopo che si sono calmati e si sono resi passivi ed attenti, egli li chiama uno per uno e prova la loro impressionabilità. Generalmente comincia con i soggetti pagati, perchè sa precisamente ciò che faranno e la loro azione ha una potente impressione sugli altri a causa della suggestione per imitazione. Egli usualmente fa la prova del « cadere indietro ed in avanti » e, probabilmente, quella delle « mani legate » od altre semplici prove muscolari. Coloro che rispondono prontamente a queste prove vengono accettati e fatti sedere, mentre quelli non responsivi sono rimandati ai loro posti. L'ipnotizzatore deve avere delle « cose sicure » per lavorare con successo, producendo un pronto resultato e non può perdere il tempo a sviluppare i « soggetti », come fanno gli sperimentatori nei laboratori. Finalmente egli ha diviso le capre dalle pecore; le prime si sono ritirate fra il pubblico e le altre innalzate al posto d'onore sul palcoscenico, avendo esse superato con successo la loro iniziazione ed essendo divenute « soggetti accettati ».

La storia dei soggetti pagati.

Adesso ci occuperemo un momento dei « soggetti pagati ». Alcuni di essi sono a iper-impressionabili » genuini, affascinati dalla natura misteriosa dell'« affare » e lusingati dal posto prominente che viene assegnato loro nella rappreselitazione e che viaggiano con l'ipnotizzatore, dal quale ricevono un piccolo salario ed il mantenimento. 1 « compari » sono individui di un'altra specie; essi lavorano solo per" danaro e, generalmente, sono « fachiri » e tali rimangono. Essi si sono allenati a sopportare il dolore; si lasciano infilare gli aghi nelle guancie e subiscono altri simili rudi trattamenti stabiliti in antecedenza. Imparano a rappresentare la loro parte, in taluni casi con un'abilità sorprendente e, molti di loro col tempo, crescono di grado e divengono attori di varietà, mentre pochi altri si innalzano ancora di più, sviluppando un talento genuino di veri artisti drammatici. La maggioranza però è costituita da giovani che viaggiano per divertirsi e che sono contenti di rappresentare la loro parte ricevendo in cambio il mantenimento, le spese di viaggio, un po' di danaro per le sigarette ed i vizi e la notorietà a buon mercato di una rappresentazione pubblica. I più esperti fra di loro chiedono e ricevono salari sempre maggiori, via via che avanzano di grado e pochi « astri della scena », per questo genere di affari, percepiscono dei salari buonissimi; e, del resto, se li guadagnano. Questi « compari » mostrano spesso un'abilità considerevole nel campo della suggestione e guidano realmente i soggetti volontari mediante i loro propri atti e questi ultimi obbediscono con una resistenza minima, per suggestione imitativa. Questi « astri della scena » fra i a compari » sono spesso altrettanto esperti quanto i loro principali e, di conseguenza, una gran parte del successo del « trattenimento >>è dovuto ai loro sforzi.

Induzione del « sonno » ( ?).

Il seguente stadio della rappresentazione è l'induzione del « sonno » ( ?) nei soggetti. Questo viene prodotto prima di tutto con l'indurre la fìssita delle, palpebre mediante il controllo muscolare, del quale ho già parlato. Quindi l'ipnotizza-tore impartisce suggestioni di sonno, come per esempio: «Voi avete sonno, avete sonno, avete sonno, le vostre palpebre sono pesanti, pesanti, pesanti come il piombo; voi vi addormentate, vi addormentate », ecc. e quasi subito le teste dei « compari » e degli « iper-impressionabili » si piegano. Gli « impressionabili », che non sono responsivi alle suggestioni di sonno, vengono rimandati fra il pubblico e restano solo « i compari » e gli « iper-impressionabili », inclusi in questi ultimi gli attori salariati ed anche i volontari. Quindi l'ipnotizzatore ha ottenuto ciò che voleva. Egli ha un circolo « d'i per-impressionabili » e di compari che accetteranno qualsiasi suggestione che egli impartirà loro e saranno responsivi a qualunque richiesta che indurrà in essi mediante impressione Milla loro Immaginazione Negativa.

La condizione di « sogno allo stato di veglia ».

« Ma sono essi veramente addormentati? » potreste domandare. No! non sono addormentati. La loro condizione è quella di uno stato di sonnolenza, di «sogno allo stato di veglia», simile a quello che noi pure avremo certamente provato quando ci siamo perduti in fantasticherie od abbiamo mantenuta « inerte la nostra mente ». Essi hanno avuto la

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sensazione di « sonnolenza », indotta in loro mediante la suggestione e l'influenza dell'ipnotizzatore che agisce sulla loro Immaginazione Negativa, fino al punto di metterli in una condizione di sogno allo stato di veglia. Essi sanno ciò che avviene intorno a loro, comprendono che tutto quel che provano non è che un'illusione, ma sono talmente passivi che non sono in grado di controllare sufficientemente la loro immaginazione, che è indotta e guidata dall'ipnotizzatore mediante la sua Immaginazione Positiva e le sue suggestioni. E uno stato molto strano. Ho parlato con parecchi individui simili e credo di aver penetrato lo stato mentale esìstente in loro. Essi vivono in due mondi diversi. La loro Volontà è passiva e l'Immaginazione Negativa, o Fantasia è delle più attive e sotto il controllo dell'ipnotizzatore.

La spiegazione del « giuoco dell'orso».

Un'illustrazione, che ho impiegato in alcune mie conferenze su questo soggetto, può darvi una idea più chiara del fatto. Ecco: Un gruppo di fanciulli sta giuocando all'« Orso ». Uno di essi è l'Orso e cammina emettendo continui grugniti, dondolando la testa e mostrando ferocemente i denti. Gli altri figurano di aver paura, ma dopo un poco, un poco, inducono in loro stessi un senso di vero terrore, e la finta paura diviene quasi reale. (I fanciulli hanno un'Immaginazione Negativa mollo \ivi<la e spesso soffrono torture atroci a causa di stupide suggestioni, come quella del « Bau-Bau », dell'« Orso che vi acchiappa », dell'« Orco », ecc. La comprensione della suggestione mostrerebbe la follia e il delitto di simili insinuazioni). Il terrore dei fanciulli si acuisce sempre più e le lacrime si mescolano alle risa, mentre scappano il più lontano possibile dall« orso ». Alla fine, una delle bambine più piccole caccia un urlo e va a rifugiarsi dalla mamma nascondendole la faccia in grembo e gridando: « Mandalo via! ». « Ma perchè Maria, non è un orso; è Giovanni travestito da orso », dice la madre, cercando di calmare la piccina. « Sì lo so », singhiozza la piccola Maria, gettando uno sguardo impaurito dietro di sé; « ma ho paura lo stesso ». Ebbene, simile a questa è la condizione « dell' i per -impressionabile » ipnotizzato. « Egli sa che si tratta solo di « Giovanni » ma ha paura lo stesso! ». Non è tutto un far credere, ouna finzione, come hanno affermato certi investigatori radicalmente iconoclasti, è per metà reale e per metà irreale. L'ipnotizzato « iper-impressionabile » non è un fachiro od un ingannatore volontario; è un individuo a cui «si fa credere» e le di cui illusioni sembrano reali per metà ed anche di più, per quanto talvolta anche di meno, perchè il grado della realtà varia col grado d'impressionabilità da un fato e con la vividezza del l' Immaginazione Negativa dall'altro.

Riconciliazione di vedute opposte.

Mi sono occupato piuttosto a fondo dello stato mentale del soggetto ipnotico genuino, perchè le affermazioni di due scuole d'investigatori in materia, sono diametralmente opposte. La vecchia scuola dei mesmerizzatori e degli ipnotizzatori insiste dicendo che i soggetti sono in condizioni di « vero sonno » e sono assolutamente inconsci di tutto ciò che avviene intorno a loro, fuorché delle proprie illusioni; e che mettono in azione sogni che vengono loro suggeriti. La nuova scuola di « Suggestione » dall'altro lato, asserisce che i soggetti sono completamente svegli, come di consueto e che si sottomettono semplicemente alla suggestione impartita loro, precisamente come farebbero a qualsiasi altra e sono pienamente coscienti di ciò che fanno e « fingono » semplicemente per tutto il tempo, dal principio alla fine, lo credo che la mia teoria o spiegazione porterà alla riconciliazione, o fornirà l'anello mancante fra le due vedute opposte; ed io credo che incontrerò l'approvazione di molti che, come me, hanno avuto l'opportunità di esaminare questi individui e di penetrare a fondo la questione. E vero che parecchi di questi soggetti vi diranno che erano pienamente inconsci di ciò che stavano facendo; ma ciò dipende dal fatto che in tal modo essi eseguiscono le suggestioni, espresse od implicite, dell'ipnotizzatore, il quale dice loro che sono « ipnotizzati » e che non sanno niente altro. Una cosa strana riguardante questi soggetti, è che ciascuno di essi lì crede di essere stato il solo « mezzo sveglio » e che tutti i suoi compagni fossero « completamente sotto » l'influenza. Ricordatevi adesso, che non voglio parlare delle « condizioni di trans » che appartengono ad un'altra fase del soggetto; e neppure dei « compari » del palcoscenico, che sono « fachiri » durante tutto il tempo, per quanto contribuiscano molto all'interesse ed all'azione dello spettacolo. La mia descrizione dello stato mentale del soggetto, si riferisce solo ai casi genuini dì iper-impressionabilità nella condizione di « sogno allo stato di veglia ».

Lo spettacolo ipnotico.

Non voglio farvi perder tempo ad ascoltare, né occupare inutilmente dello spazio per descrivere molti tratti caratteristici delle rappresentazioni ipnotiche pubbliche; come per esempio la scena della bottega del barbiere, la gita in pallone, il giuoco del «base-ball », l'alveare delle api, la sessione scolastica e mille altre rappresentazioni varie, date dai molti attori ipnotici, alcuni dei quali sono dei veri artisti nel loro campo e manifestano un'abilità meravigliosa nel rendere le loro rappresentazioni « interessanti » e molto simili ad uno spettacolo di varietà. Quasi tutti coloro che leggono queste righe, hanno assistito ad una rappresentazione di questa specie e capiranno ciò che intendo dire. Il principio è lo stesso in tutte queste rappresentazioni. I « compari » e gli « i per-impressionabili » accettano le suggestioni e, questi ultimi vengono anche impressionati dall'Immaginazione Positiva dell'ipnotizzatore, che agisce sulla loro Immaginazione Negativa mediante correnti Mentali per induzione. Ma anche i più sorprendenti e complicati esperimenti non sono altro che combinazioni di esperimenti di « Sensazione Indotta », menzionati nel Capitolo IX di questo stesso libro, innalzati

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ad uno grado superlativo mediante « Immaginazione Indotta ». Gli esperimenti che vi ho mostrato ed altri simili, sono il materiale da costruzione usato per costruire gli edifici mesmerici, il di cui stile, la varietà, la decorazione e la stabilità dipendono unicamente dall'abilità dell'operatore o dell'impresario. Vi sono molti libri sullo ipnotismo da palcoscenico che danno istruzioni per costruire delle « scene d'effetto ». Si tratta solo di arte scenica piuttosto che di una conoscenza scientifica.

L'ipnotizzatore fortunato deve essere un uomo dalla forte abilità suggestiva; deve essere cioè, capace di focalizzare la propria forza nel suo tono di voce, deve avere un'Immaginazione Positiva, forte, attiva ed atta a formare un quadro mentale chiaro e vivido della scena che desidera venga rappresentata sul palcoscenico davanti a lui. Formando questo quadro mentale ed impiegando la propria Volontà per proiettare e focalizzare la sua Energia Mentativa sui soggetti, egli può indurre in loro i sentimenti ed i sogni allo stato di veglia da lui desiderati. Il suo successo, come direttore del trattenimento, richiede naturalmente l'abilità di un regista, ecc., per quanto ciò non abbia niente a che fare con la sua capacità come ipnotizzatore. Se le due qualità sono riunite in lui, egli raggiungerà pure il successo finanziario.

Esperimenti privati, etc.

Per quanto finora non si sia trattato che di rappresentazioni pubbliche d'ipnotismo, pure i principi, che vengono posti in azione negli esperimenti psicologici privati, sono i medesimi. In questi ultimi non vi è il pubblico da divertire e viene impiegato molto più tempo a « sviluppare » un soggetto ed a produrre fenomeni interessanti ed i «compari » sono naturalmente eliminati.

CAPITOLO XII. IL PERICOLO DELLO PSICHISMO.Nel precedente capitolo ho trattato il soggetto della razionalità del Mesmerismo, per dimostrarvi che il fenomeno del Mesmerismo e dell'Ipnotismo non dipende da « condizioni di sonno », ma può essere prodotto prontamente dalla Fascinazione Mentale pura e semplice, senza alcun tentativo per provocare il « sonno », col quale generalmente il fenomeno viene associato. Ho mostrato, non solo i principi generali ad esso sottostanti, ma ho pure indicato dettagliatamente la tecnica ed i metodi mediante i quali, qualunque sperimentatore può produrre il fenomeno stesso. Tali metodi sono usati continuamente nei principali laboratori psicologici sperimentali, in questa come in altre nazioni ed i resultati menzionati possono essere riprodotti da chiunque voglia porre in azione i principi indicati.La ragione per cui sono state date le informazioni.Desidero stabilire che lo scopo principale per cui ho impartito le suddette informazioni, non era quello d'indurre necessariamente i lettori di questo libro ad intraprendere una serie di esperimenti psicologici, ma sopratutto quello di metterli in grado di comprendere il potere e la forza del principio mentale conosciuto sotto il nome di « Fascinazione Mentale » e vederne le operazioni pratiche in tutte le sue varie fasi. Desidero che essi sappiano che gli esperimenti dei laboratori psicologici, le « rappresentazioni » dei mesmerizzatori o ipnotizzatori pubblici e l'uso dell'influenza mentale negli affari e nella vita giornaliera, che possiamo vedere continuamente in azione ed ovunque, sono tutte fasi del medesimo principio sottostante. Desidero di mostrare loro l'unità, in essenza, di tutte queste differenti fasi dell'operazione di questo grande principio mentale.Alcune fasi menzionate.Vi è però una fase del fenomeno mesmerico od , ipnotico che ho omessa. Su questa richiamerò brevemente la vostra attenzione, onde sappiate che non l'ho trascurata e perchè conosciate le ragioni per cui non tratto dettagliatamente questa classe di fenomeni. Alludo alle così dette « fasi superiori » del fenomeno mesmerico od ipnotico; le varie forme della condizione di trans.Le condizioni anormali.I fenomeni della « trans » prodotti, sia mediante processi mesmerici o con altri mezzi, sono fasi mentali anormali, malsane e non desiderabili.Non posso che disapprovare energicamente l'incoragliamento e le istruzioni che vengono impartite per lo sviluppo (che io chiamerei diabolico), di questi stati anormali, sia "mediante pratiche autoindotte o con mezzi ipnotici o mesmerici. È tempo che qualcuno richiami l'attenzione del pubblico sui pericoli del così detto « psichismo ». lo so pòsitivamente che questo « psichismo » non è tanto desiderabile quanto lo si ritiene comunemente. So pure che esso è ben lungi dal vero sviluppo occulto. Questo « psichismo », in paragone al vero occultismo, è come l'infausto bagliore della luna in confronto ai luminosi, caldi raggi del sole, datori dì vita. Questo falso occultismo, che non è afiatto occultismo, ma semplicemente « psichismo », ha attratto molti nelle sue spire ed ha condotto i suoi seguaci su piani molti simili a pantani e paludi mentali, seguendo l'ignis fatuus, o « fuoco fatuo » dello « psichismo ».L'antichità di queste pratiche.Quasi tutte le razze hanno scoperto che vi sono mezzi possibili per produrre in sé stessi condizioni anormali, conosciute sotto il nome di «trans». E gli uomini, dall'oscuro passato fino al giorno d'oggi, sono stati sempre pronti a favorire queste pratiche deplorevoli. I mezzi con cui si ottengono guesti stati, sono vari, ma quelli preferiti consistono nel mirare

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un oggetto lucente, nel fissare lo sguardo alla radice del naso, oppure sull'orobellico <« su di una goccia d'inchiostro, nel respirare certi vapori, nell'ascoltare una musica monotona, ecc. Gran parte del falso occultismo, che è realmente « psichismo », si basa su questi metodi per i suoi risultati e le sue manifestazioni e fenomeni. 1 fachiri Indù ed i dervisci Arabi adoperano liberamente questi metodi ed ottengono dei resultati che, per quanto tenuti in gran pregio da loro medesimi, sono considerati con disgusto, orrore e repulsione dai veri occultisti di tutti i paesi, compresi naturalmente, i veri Yogi Indiani ed i Sufi Persiani; queste due ultime categorie di occultisti orientali da noi nominate, ritengono tali pratiche molto dannose ed i fenomeni che ne resultano, dei trucchi e delle frodi.Illusioni occidentali.E la maggior parte dello psichismo occidentale dell'epoca più recente, è basato pure sopra alle stesse pratiche e dà gli stessi resultati. Riguardo a ciò, potrei dire che alcuni esercizi, adottati da membri del « Nuovo Pensiero », appartengono a questo tipo. Ho veduto metodi per « immergersi nel silenzio », mediante i quali gli studiosi sono consigliati a centrare il proprio sguardo alla radice del naso, ecc.; e questi sono precisamente gli stessi usati da Braid per provocare le condizioni ipnotiche; ed anche dai fachiri Indù per produrre le condizioni di « trans ». Non è forse tempo che si conosca la verità intorno a questi fatti?Stati d'inferiorità e non condizioni di superiorità.Queste condizioni anormali auto-indotte possono essere prodotte anche mediante metodi ipnotici, conducendo il soggetto agli « stadi più profondi », stadi considerati da alcune autorità come « altamente spirituali », ma che non sono altro che le miserabili, anormali e deplorevoli condizioni di « trans » su accennate. Queste condizioni possono essere prodotte mediante metodi ipnotici, semplicemente perchè qualunque stato mentale può essere prodotto in tal modo, e non causati da procedimenti mistici, scientifici od affini. Gettiamo ancora un rapido sguardo sulle così dette «condi-zioni di sonno » dell'ipnotismo, per poterci fare un'idea chiara sul soggetto.« L'illusione del sonno ».In primo luogo non vi son vere « condizioni di sonno ». Vediamo perchè. Ebbene, per cominciare dal principio, molta parte del « sonno » non esiste affatto. In alcuni casi, il soggetto si sottomette alla suggestione che è addormentato e perciò mette in azione tale suggestione, precisamente come avrebbe messo in azione qualunque altra suggestione. Egli rappresenta la sua parte, ecco tutto. Questa fase è molto più comune di quello che la maggioranza degli studiosi d'ipnotismo crede. Essi sentono dire che il soggetto afferma di essere stato addormentato e di non ricordare niente di ciò che aveva udito o fatto. Ma tutto ciò rientra solo nel campo della sottomissione e della « rappresentazione della propria parte », fatto provato positivamente da sperimentatori molto avanzati. Ma vi sono altri stadi di « sonno ». Segue lo stadio del « sogno allo stato di veglia », che io ho descritto come la fase del « giuoco dell'orso ». Anche questo non è vero sonno, ma una condizione simile al sogno allo stato di veglia. È in questo stadio che si produce la più gran parte dei fenomeni ipnotici. Talvolta questi « sogni allo stato di veglia » divengono molto profondi e la condizione di « trans » è quasi raggiunta. Ma però non è il « sonno » nel senso propriamente detto della parola.Le deplorevoli trans ipnotiche.Vengono dopo per ordine, i diversi stadi di condizioni designate dagli ipnotizzatori come « sonno profondo », ma che io affermo positivamente non essere altro che le ben conosciute condizioni di « trans », nelle quali individui di tutte le nazioni e di tutti i tempi, si sono immersi mediante i metodi su menzionati. La sola differenza consìste nel fatto che l'operatore induce le condizioni mediante Influenza Mentale e Suggestione, precisamente come indurrebbe qualunque altro stato mentale e non è il soggetto ad indurle in se stesso. E la stessa pratica vecchia, anormale e dannosa sotto un'al-tra veste. E ciò che sì dice contro le condizioni auto-indotte, si può anche dire contro quelle indotte dall'operatore. Si tratta della stessa cosa!Esercizi che indebeliscono la volontà.Non descriverò più a lungo tali condizioni, né darò istruzioni per produrle. Io le considero essenzialmente dannose e ne parlo soltanto per sconsigliare ed ammonire chiunque, a non lasciarsi mai porre in simili condizioni dagli sperimentatori. Questa pratica indebolisce la Volontà, perchè dipende dallo stancare la Volontà stessa mediante la tensione eccessiva degli occhi o di altri organi dei sensi. Coloro che esercitano od esercitarono l'Influenza Mentale in tutte le epoche, hanno riconosciuto questo fatto ed hanno impiegato tutto ciò che hanno creduto atto a stancare oltre misura la Volontà. Oggetti luccicanti da fissare, per stancare così il senso della vista; suoni monotoni col finale « um-m-m-m » usati dagli Orientali per stancare il senso dell'udito con le loro tonalità sempre uguali e calmanti; vapori, profumi ed incensi per sopraffare il senso dell'odorato; tutti aventi lo scopo di stancare eccessivamente la Volontà e di ridurla ad uno stadio di passiva sottomissione. Poi, quando la Volontà è stata resa passiva o stanca, la mente diviene ricettiva ed impressionabile e, in casi estremi, diventa come cera nelle mani del l'operatore. Se ricorderete tutto ciò, vedrete questo principio chiamato molte volte in azione nei luoghi più inaspettati. Guardatevi dai metodi che tendono ad avvelenare la Volontà.Psichismo simile ad un Cobra velenoso.Vi raccomando di evitare lo « Psichismo »; allontanatelo da voi come fareste se si trattasse di un cobra velenoso, perchè lenta di colpire al cuore la vostra Volontà, paralizzando in tal modo la mentalità vostra. Guardatevi da tutto ciò che ten-de ad indebolirvi. Guardatevi dal preteso « sviluppo dell'anima » o « manifestazione dello spirito » che è accompagnato da tali metodi, perchè non sono che Psichismo mascherato da Occultismo o da Filosofia Spirituale. Ricordate la mìa prova: « Ciò mi rende forte? ». Applicate tale pietra di paragone e quindi dirigete voi stessi conformemente ad essa. Questa è una parola rivolta ai saggi; ascoltatela!La prova.Per concludere questa parte del soggetto, se vi è qualcuno che metta in dubbio l'esattezza delle suddette affermazioni, lo

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consiglierei ad esaminare i tipi di « psichici » che vede intorno a se. Non sono essi forse, tutti individui iper-impressionabili, eccessivamente sensitivi, nevrastenici, isterici, passivi e negativi? Non divengono essi forse, sem-plicemente delle arpe psichiche, le cui corde vibrano a contatto delle passeggere brezze mentali, producendo suoni monotoni? E, ricordatevi, che io sto parlando adesso di psichici autentici e non di falsi psichici, che « agiscono per danaro » e che sono individui scaltri ed astuti, tutt'altro che impressionabili, i quali adoperano in realtà il loro potere rnesmerico per impressionare ed influenzare i creduli, che cadono sotto 'a loro influenza, lo non alludo a tali individui, ma bensì a quei poveri esseri sensitivi, negativi, deboli di volontà, che sono impressionabili quanto lo è una « negativa fotografica » ; e per i quali pure, lo «sviluppo » significa semplicemente il trarre fuori le imimpressioni provenienti dall'esterno. Siate, vi raccomando, esseri umani positivi e non negativi!