Il Proemio

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  • 7/23/2019 Il Proemio

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    Il proemio(Eneide 1,1-11)

    Il personaggio di Enea emerge dai primi versi del poema gi identifcato neglielementi essenziali: egli un esule alla ricerca di una nuova patria, sospinto

    dal ato, ma, nello stesso tempo, vittima innocente dellira divina.

    Arma virumque cano, Troiae qui primus ab orisItaliam fato profugus Laviniaque venitlitora, multum ille et terris iactatus et altovi superum, saevae memorem Iunonis ob iram,multa quoque et bello passus, dum conderet urbem 5inferretque deos Latio; genus unde LatinumAlbanique patres atque altae moenia omae!"usa, mi#i causas memora, quo numine laesoquidve dolens regina deum tot volvere casus

    insignem pietate virum, tot adire labores 1$impulerit! Tantaene animis caelestibus irae%

    vv. 1 - 3 Arma & litora' rdina' Cano arma et virum, qui, prougus ato,primus ab oris roiae venit Italiam et litora !avinia!"rma virumque' in estremasintesi gli argomenti del poema, un eroe, il vir, e una guerra (arma metonimiaper *battaglie+); nota c#e il verbo cano alla prima persona (vedi analisi)!

    Lanastrofe roiae quimette in particolare risalto il nome di una citt c#e deposito mitico ed evoca il mondo omerico, esplicitamente ric#iamato da.irgilio al /ne di stabilire una connessione con la storia di oma! #rimus concordato con quied in fun0ione predicativa (*per primo+)! Italiame litora!avinia, in dipenden0a da venit, sono complementi di moto a luogo sen0apreposi0ione, secondo un uso arcaico ed omerico; il sintagma litora !avinia(*ilidi di Lavinio+) si riferisce alla citt di Lavinio, primo insediamento di nea nelLa0io, c#iamato cos2 in onore della sposa italica (lespressione, quindiprolettica in quanto anticipa i fatti)! $ato prougus(*esule per volere del fato+)'viene introdotto uno dei temi portanti dellEneide, ossia il disegno del fato,guida in3essibile di nea!

    vv. 3-4multum....iram' Ille pleonastico e puoi evitare di tradurlo! %ultumaccusativo neutro dellaggettivo, usato in fun0ione avverbiale (*a lungo+)!"ltosottintende maree ne indica la profondit; lespressione et terris et alto diuso poetico per la pi4 comune terra marique! Iactatus, riferito ad ille, participio congiunto da iacto, intensivo di iacio, *gettare+, ed indica lacondi0ione di *oggetto+ in balia del destino, in cui nea spesso si trova nelcorso della narra0ione! &i superum' se vero c#e vis, in questo contesto, puessere quasi un sinonimo di numen, *volont+, *poten0a+ (come in .II 678,caelestum vis, *la poten0a degli dei+), non va dimenticato c#e il termine in simplica il concetto di violen0a e rimanda, pertanto, alla so9erta religiosit di.irgilio; superumsta per superorumed forma arcaica ed epica del genitivoplurale!'b iram memorem' il sintagma individua la causa delle peregrina0ionidi nea' lira di :iunone uneco dellira del pelide Ac#ille di omerica memoria!

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    Trad!' *dopo esser stato a lungo sballottato per terra e per mare dal voleredegli dei, a causa dellira tenace della crudele :iunone+!

    v. 5 multa....passus' #assus,riferito ad ille, participio congiunto dapatior,*sopportare+, *subire+; qui usato transitivamente e #a per oggetto il neutro

    plurale multa; et #a il valore di etiam e ric#iama il precedente quoque'lemistic#io sottolinea la nuova fatica c#e nea stato c#iamato a compierenel La0io, una volta terminata la fase, gi dolorosa, delle peregrina0ioni! Trad!'*dopo aver molto subito anc#e in guerra+!

    vv. 5-6 dum....Latio' (um introduce una temporale e regge gli imperfetticongiuntivi conderet(v!5) e inerret(v! ); il congiuntivo sottolinea il /ne delletravagliate vicende di nea (gli dei misero alla prova leroe /nc#< questi nonarriv a fondare Lavinio)! !atio dativo retto da inerret.Trad!' */nc#< fonduna citt e introdusse gli dei =troiani> nel La0io+!

    v. 6-7 ubi....Romae' )nde introduce una relativa, il cui verbo sottinteso(ortum est, per esempio); lespressione *da dove derivarono+ pu essereriferita, in generale, allimpresa di nea o, pi4 speci/catamente, ad neastesso!"lbani patres' il sintagma implica una sfumatura emotiva (si tratta degliantenati di omolo) ed un accenno alla storia (patres sono i senatori)! "ltae'laggettivo in enallage e va riferito propriamente alle mura della citt (altamoenia*omae, *le alte mura di oma+) e, daltro canto, moenia sineddoc#eper oma! Trad!' *da dove =derivarono> la stirpe dei latini e i padri albani e lemura dellalta oma+!

    vv. 8 11Musa....impulerit! ?olo dopo sette versi troviamo la tradi0ionaleinvoca0ione alla "usa! %i+i memora riec#eggia lnnepe moi (narrami)dellincipitdell'dissea; il verbo memoro, *dire+, *ricordare+ (nota lallusione alfatto c#e le "use erano ritenute /glie di %nemos-ne, la memoria) regge dueinterrogative indirette, il cui verbo impulerit(al v! 11)' la prima introdotta daquo, aggettivo interrogativo inserito in un ablativo assoluto (numine laeso); laseconda, con una variatio, introdotta da quid,pronome interrogativo, oggettodel participio congiunto dolens! (eum forma arcaica ed epica del genitivoplurale, analoga al superumdel v! 6! Impulerit congiuntivo perfetto di impello,*indurre+, *costringere+, e regge i due in/niti volveree adire; la costru0ione diimpello con lin/nito non attestata prima di .irgilio! #ietate ablativo di

    qualit, in dipenden0a da insignem; il terminepietased il suo aggettivopiussono di complessa interpreta0ione, per la quale si rimanda alla relativa sc#edalessicale! Trad!' * "usa, ricordami le cause, per quale o9esa fatta alla suapoten0a o dolendosi di c#e cosa la regina degli dei #a costretto un uomo,insigne per la sua devo0ione ed il suo rispetto, ad a9rontare tante vicende, adandare incontro a tante di@colt!+

    v. 11 Tantaene....irae?! rdina' antaene irae =sunt> animis caelestibus%!Linterrogativa diretta introdotta dal neenclitico!antae irae soggetto deldativo di possesso animis caelestibus ed un plurale c#e #a senso concreto(manifesta0ioni dira), come spesso accade in .irgilio! Trad!' *:li dei nutrono nelloro animo una collera cos2 feroce%+

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    La struttura del proemio dellEneide si articola c#iaramente in due momenti'- enuncia0ione del tema (protasi), vv! 1-B;- invoca0ione alla "usa, vv! C-11!

    sso un limpido esempio di come .irgilio proceda nella rielabora0ione dellamateria epica, mantenendosi nel solco del passato e, nello stesso tempo,innovando' secondo la tradi0ione, infatti, lautore d ini0io al poema conlenuncia0ione dellargomento e linvoca0ione alla "usa; tuttavia, egli dilata laproposi0ione del tema al punto da comprendere, in un unico periodo (vv! 1-B),la abula dellintero racconto (le peregrina0ioni di nea, la persecu0ione di:iunone, il piano del fato, la guerra e la fonda0ione della stirpe romana) e, inmodo originale, ritarda al v! C linvoca0ione alla "usa (al v! 1 sia nell Iliade, sianell'dissea)! Le9etto duplice' emergono in primo piano le vicende delleroe(arma virumque, v! 1) e la voce del poeta' luso del verbo cano, alla primapersona, pone laccento sulla fun0ione narrativa del poeta, similmente a quantoaveva fatto Apollonio odio nelle Argonautic#e (*Ini0iando da te, Debo,ricorder le gesta degli uomini antic#i+, v! 1 s!) e diversamente da mero, c#esi era rappresentato come strumento della "usa! Il legame con i poemi omerici implicito nella scelta della materia dellneide, c#e a9onda le radici nelleposdella guerra di Troia e nei nostoi (ossia, i canti relativi al ritorno in patria deivari eroi greci)!

    La materia della narra0ione proposta secondo la duplice tradi0ione omerica!Ea una parte la rappresenta0ione delleroe; ma allinsisten0a sulla so9eren0a di

    nea (come Flisseprougus, iactatus, multa passus) si a@ancano due motivioriginali' la caratteri00a0ione del protagonista comepius(insignem pietatevirum) e il tema della predestina0ione (ato prougus) e della /nalit deltravagliato viaggio (dum conderet urbem inerretque deos !atio)!Eallaltra il motivo, di matrice iliadica, dellira' lira di :iunone infatti unecodellira di Ac#ille; si tratta di un altro degli elementi tematici c#e, /n dalproemio, collegano lEneide alla tradi0ione del genere epico! Gello speci/co, iltesto allude allo9esa, sempre viva in :iunone, provocata dal giudi0io deltroiano Haride, c#e aveva preferito la belle00a di .enere alla sua! "alattribu0ione dellira ad una divinit comporta una ri3essione del tutto assentein mero' linvoca0ione alla "usa si conclude infatti con una domanda

    (antaene animis caelestibus irae/), cui .irgilio signi/cativamente non drisposta; difatti, dal v! 18 il proemio prosegue con il racconto dellantefattodelle vicende narrate nellEneide!Eunque, il proemio si conclude con unamara considera0ione sugli dei, c#eproietta in una prospettiva pi4 generale quellira c#e, al v! 6, era riferita soloalla crudele (saeva) :iunone, in rapporto al solo nea!

    In quanto costituisce lincipit del poema, il passo particolarmente curato sottoil pro/lo della struttura0ione retorica!In primo luogo, a livello di dispositio, i versi sono densi di iperbati ed anastro/(roiae qui primus ab oris, et terris iactatus et alto, saevae memorem Iunonisab iram)!Gotevole, al v!B, la solennit dellemistic#io atque altae moenia*omae, densosia a livello retorico per la presen0a dellipallage dellaggettivo e della

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    sineddoc#e (moenia), sia sul piano fonico per lallittera0ione della a (ricordac#e classicamente il dittongo veniva letto pronunciando entrambe le vocali)!Al v!C, la posi0ione incipitaria del vocativo %usa stilisticamente piuttostoforte' la solennit del momento dellinvoca0ione, dila0ionata, come abbiamovisto, per B versi, sottolineata, a livello fonico, da una insistita allittera0ione

    della m(%usa, mi+i causas memora)!Gota poi come len0ambement fra i vv! 1$ e 11 isoli ed enfati00i il verboimpulerit, c#e risulta, oltretutto, separato dal resto del v! 11 dal punto fermo'lini0iativa della0ione lasciata alla regina deum, c#e *spinge violentemente+leroe, nonostante la suapietas(il nesso insignem pietate virum fortementeconcessivo), ad a9rontare tanto dolore!

    I proemi omerici?cegliendo di comporre un poema epico, .irgilio si inserisce in una tradi0ioneantica ed illustre, le cui tappe fondamentali erano state, /no a quel momento,lIliade, l'disseae le"rgonautic+edi Apollonio odio (per il mondo greco), il1ellum #oenicumdi Gevio e gli"nnales di nnio (per il mondo latino)!Il rapporto con il modello omerico particolarmente signi/cativo! Fno deipassaggi pi4 interessanti di tale */lia0ione+ costituito dallavvio dei poemi,c#e riportiamo di seguito'

    Iliade, 1, 1 ' dea, canta l2ira rovinosa del #elide "c+ille,c+e provoc3 infniti dolori agli "c+ei,ece precipitare nell2"de molte vite ortidi eroi, ne ece la preda dei cani

    e di tutti gli uccelli 4si compiva il volere di 5eus6,dal primo momento in cui una lite divisel2"tride signore di eroi e il divino "c+ille.%a quale dio li ece lottare in contesa/Il fglio di 5eus e !atona.

    'dissea, 1, 1 1$*accontami, o %usa, luomo dallingegno multiorme, c+e err3a lungo, dopo aver distrutto la sacra rocca di roia.Egli vide le citt di molti uomini e ne conobbe la mente,sopport3 molti dolori per mare, nel suo cuore ,

    lottando per la vita e per il ritorno dei suoi compagni.%a non li salv3, pur volendolo intensamente:inatti, essi si persero per la loro ollia,sciocc+i, c+e mangiarono i buoi del 7oleIperione8 e quello distrusse loro il giorno del ritorno.' dea, fglia di 5eus, racconta anc+e a noi qualcosa di queste avventure.

    :i a livello del proemio (c#e, del resto, elemento strutturale determinante),lallusione di .irgilio ai poemi omerici risulta evidente e si sviluppa in sensoc#iastico' infatti, se nel ciclo omerico l Iliadeprecede l'dissea, nellEneide laparte delle peregrina0ioni viene prima di quella incentrata sulle guerre; inoltre,mentre l'dissea /nali00ata al ritorno, nellEneideleroe si allontana dalla suapatria (nostos rovesciato), per fondare una nuova citt, concetto del tuttoassente in mero! Tale allusivit riscontrabile /n dal primo verso dellEneide,

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    quando lautore, dic#iarando loggetto del suo canto, dice arma virmuque cano,ossia *canto le armi (ric#iamo allIliade) e luomo+ (ric#iamo all'dissea)!Lincipitpu, inoltre, o9rire anc#e un ulteriore elemento di analisi signi/cativo'infatti, il verbo cano (*io canto+), a di9eren0a del modello omerico (*' dea,canta9! **accontami, o %usa9), trasferisce lintera responsabilit della

    narra0ione poetica su .irgilio, c#e, del resto, invoc#er laiuto della "usa soloal v! C!Ea quanto detto /nora, dunque, risulta c#iaro c#e lEneidesi presenta comeintegra0ione e superamento (quasi capovolgimento) dei poemi omerici, cio deitesti c#e costituiscono la radice del genere epico! LEneidesi struttura comesumma di Iliade ed 'dissea, c#e vengono ricompresi in ordine rovesciato ecompendiati secondo il canone della brevitas alessandrina (di contro aiventiquattro libri di ciascun testo di mero, il poema virgiliano ne conta dodici,ulteriormente suddivisibili in due esadi)!Lopera0ione di .irgilio va nellordine dellaemulatio, ossia di un rapporto colmodello fatto di fedelt ed originalit, mantenimento di alcuni elementi edinnova0ione; allinterno di tale gioco letterario, la novit pi4 carica di signi/cato espressa dalleplicit del v! 5, quando il poeta indica lo scopo delleperegrina0ioni di nea, ossia la fonda0ione di oma (dum conderet urbem)' inquesto breve cenno c#e il mito si fa storia, lasciando intuire al lettore unapoten0iale diversit dai testi precedenti, c#e lEneidesvilupper ampiamente inseguito!