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IL QUOTIDIANO
Modulo A
Progettazione giornale:Progettazione giornale:
taglio editorialetaglio editoriale• punto di vista del Direttore e punto di vista del Direttore e
della Redazionedella Redazione
• soggettivo
L’EDITORE, IL DIRETTORE • Editore - finanziatore (proprietario) del giornale - sceglie il direttore - elabora il piano politico-editoriale• Direttore - elabora piano politico-editoriale insieme all’editore - coordina la redazione - compiti organizzativi: tempi di lavoro, assunzioni, licenziamenti… - responsabile di fronte alla legge del prodotto pubblicato
FIGURE PROFESSIONALI NEL GIORNALE
• Redazione, suddivisa in aree tematiche, in genere corrispondenti alle pagine del giornale
• Caporedattore, capo di una redazione tematica
responsabilità tecnico organizzativa
- allestimento delle pagine, controllo di contenuti e
formati di impaginazione
- funzione di raccordo tra la redazione e il direttore del
giornale
• Caporedattore centrale
FIGURE PROFESSIONALI NEL GIORNALE
• Segretario di redazione, figura di raccordo,
caporedattore che rappresenta il supporto tecnico-
operativo del giornale
- punto di riferimento per il direttore, i caporedattori e la redazione, di cui organizza gli spostamenti e il cui materiale giornalistico sistematizza in funzione della programmazione
FIGURE PROFESSIONALI NEL GIORNALE
• Redazione tematica →Servizi→Caposervizio• Caposervizio, giornalista che coordina il lavoro dei
vari redattori impegnati nello stesso servizio.Ex.: caposervizio delle pagine di cronaca, caposervizio
delle pagine di politica etc. - seleziona il materiale destinato a trasformarsi in
notizia - revisiona i pezzi che arrivano dall’esterno della
redazione • Capocronista, caposervizio delle pagine di cronaca
cittadina
FIGURE PROFESSIONALI NEL GIORNALE
• Redattore, giornalista che svolge un lavoro
interno ad una redazione tematica, comunemente
detto lavoro di desk
- riceve la notizia dal caporedattore de dal caposervizio
- scelta del materiale cartaceo e fotografico
- titolazione dei pezzi
- stesura delle didascalie
- editing dei propri e degli altrui articoli
FIGURE PROFESSIONALI NEL GIORNALE
• Collaboratore, giornalista o un pubblicista, interno o esterno alla redazione, che svolge alcune funzioni redazionali
• Opinionista, grande giornalista, intellettuale o esperto autorizzato ad esprimere le sue opinioni
• Critico, giornalista specializzato in particolari settori: critico cinematografico, critico letterario etc.
FIGURE PROFESSIONALI NEL GIORNALE
• Corrispondente, giornalista esterno alla redazione incaricato di raccogliere informazioni e scrivere notizie che riguardano l’area geografica in cui, in genere, egli abita.
• Inviato, redattore che il direttore manda sul posto dove si è verificato o si prevede si stia per verificare un evento di particolare rilievo.
• Inviato speciale, giornalista che segue un fatto ritenuto di spicco, in genere legato a situazioni di lavoro movimentato o pericoloso, come un episodio di guerra.
FIGURE PROFESSIONALI NEL GIORNALE
• Free-lance, giornalista che non ha un contratto in esclusiva e che collabora liberamente con varie testate
• Documentarista, si occupa di archiviare il materiale informativo in entrata, anche quello che non viene ritenuto notiziabile, e cura l’emeroteca
FIGURE PROFESSIONALI NON GIORNALISTICHE
• Grafico di redazione, addetto all’impostazione e realizzazione grafica della pagina, lavoro di desktop publishing, compito di supervisore dei procedimenti e di risolutore di eventuali problemi tecnici
• Art director
• Infografico
Le fasi del lavoro giornalistico:
• Raccolta e selezione delle notizie
• Strutturazione del materiale
• Organizzazione del giornale
• Editing delle notizie
L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: RIUNIONI DI REDAZIONE
Ore 11, prima riunione
- Direzione e responsabili di tutti i settori
- Il caporedattore organizza la sequenza dei menabò
- progettazione nuova edizione e scadenzario
- valutazione del “vecchio”
L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: RIUNIONI DI REDAZIONE
Ore 15/16, seconda riunione
- partecipazione dei cronisti- impostazione del prodotto prima della
scrittura definitiva delle notizie, dopo fase di raccolta del materiale anche all’esterno con i giri di routine
L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: RIUNIONI DI REDAZIONE
Ore 19, ultima riunione
- punto della situazione
- aggiornamento delle notizie e “rivoluzione” di
intere pagine in caso eventi eccezionali
- chiusura delle pagine e deadline
Progettazione giornale:Progettazione giornale:Distribuzione delle notizieDistribuzione delle notizie
• TEMATIZZAZIONE DELLE NOTIZIE
• GERARCHIZZAZIONE DEGLI ARTICOLI
Progettazione giornale:Progettazione giornale:Distribuzione delle notizieDistribuzione delle notizie
Articoli distribuiti in base al settore di appartenenza
↓
Redazioni specializzate
• PRIMA PAGINALa prima pagina è una sorta di grande
sommario e evidenzia le notizie più importanti:
– Testata – Titoli principali – Richiami (civetta)
Progettazione giornale:Progettazione giornale:Distribuzione delle notizie nel quotidianoDistribuzione delle notizie nel quotidiano
• PRIMO PIANO (pagine dedicate agli argomenti di maggiore
rilievo)
• CRONACA – Politica – Estera – Nazionale
Progettazione giornale:Progettazione giornale:Distribuzione delle notizie nel quotidianoDistribuzione delle notizie nel quotidiano
Progettazione giornaleProgettazione giornale::Distribuzione delle notizie nel quotidianoDistribuzione delle notizie nel quotidiano
• ESTERI • ECOMOMIA
• CULTURA, la terza pagina
Sul «Giornale d’Italia» nel 1901 appare la Francesca da Rimini di
Gabriele D’Annunzio
Progettazione giornaleProgettazione giornale::Distribuzione delle notizie nel quotidianoDistribuzione delle notizie nel quotidiano
• SPETTACOLI (metà anni Cinquanta)
• SPORTIVA• CRONACA LOCALE• INFORMAZIONI DI SERVIZIO(programmazioni cinematografiche, programmi radio e TV,
informazioni sui trasporti…)
• COMMENTI/OPINIONI(pagina che non ha una collocazione precisa)
I linguaggi del giornaleI linguaggi del giornale::
• Nel quotidiano coabitano diversi linguaggi:
– ILLUSTRAZIONE GRAFICA
– TESTO
– FOTOGRAFIA
I linguaggi del giornaleI linguaggi del giornale::
I tre linguaggi costituiscono quella unità comunicativa
inscindibile che è il testo e che ha come fine ultimo la
“valorizzazione” di una notizia
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
GABBIA
↓ la gabbia è il progetto grafico, un sistema
di regole che organizza i titoli, i testi, le immagini e le didascalie all’interno di uno
spazio delimitato
(dimensione e numero colonne, interlinea,
posizione didascalie…)
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
OBIETTIVI DELLA GRAFICA
↓
– evidenziare o “valorizzare” le notizie
– offrire un insieme armonioso, gradevole e insieme caratterizzato
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
LA GRAFICA ESPRIME ANCHE
LO «STILE» DEL GIORNALE ↓ La grafica identifica il giornale
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
MENABÒ
↓ Il menabò è la griglia orientativa
della pagina reale e viene costruito secondo le linee guida della gabbia grafica
• operazioni di desktop publishing
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
• I menabò operativi vengono fatti dal grafico che su diretta indicazione del vari caposervizio cura l’impaginazione, la grafica e l’inserimento di immagini e tabelle esplicative
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
LA TITOLAZIONE
• Codice linguistico e codice grafico-iconico
sono strettamente collegati
↓ La titolazione è proporzionata
all’importanza della notizia
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
• La Titolazione è composta di varie parti:
– Titolo, informazioni fondamentali
– Occhiello, posto sopra al titolo in un corpo più piccolo, introduce dei particolari
– Sommario, posto sotto il titolo o all’interno del pezzo, fornisce spiegazioni
– Catenaccio, posto immediatamente sotto il titolo,aggiunge elementi importanti
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
IL TITOLO
ha due funzioni:
1) condensare la notizia, indicare in modo sintetico i contenuti dell’articolo
2) commentare e interpretare la notizia
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
In genere i titoli vengono divisi in:
enunciativi e paradigmatici
Titoli enunciativi titoli informativi, piani in cui si cercano i nessi fra i vari
argomenti che verranno affrontati nell’articolo, di cui il
titolo costituisce un’anticipazione.
• il titolo enunciativo è più aderente alla cronaca.
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
Titoli paradigmaticititoli emotivi, quasi ad effetto. L’obiettivo è quello dicondensare, in una parola o in uno slogan, il significatogenerale delle informazioni in questione. Il modello èspesso quello degli slogan pubblicitari, una sorta dimimesi del parlato.
• il titolo paradigmatico è più vicino al commento efunziona meglio su giornali apertamente di tendenza, incui cioè c’è una sorta di comunanza di linguaggio con ilpubblico.
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
La tecnica di costruzione dei titoli sfrutta la centralità di diversi elementi:
• la scena (Incubo 11 settembre a Francoforte)• il personaggio (Bill e Hillary, yuppies di sinistra)• il dialogo (Eltsin, non hai più futuro)• il parlato (Montecarlo, piccoli tiggì crescono).
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
Titolo enunciativo (elemento sfruttato: la scena) ITALIA PARALIZZATA DA 500 MILA AGRICOLTORI
VICENZA, AUTOSTRADA BLOCCATA CON LIQUAME
(«L’Unità»)
Titolo paradigmatico (elemento sfruttato: il parlato).
POPOLO BUE
(«Il Manifesto»)
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
• Codice linguistico e codice grafico-iconico
sono strettamente collegati
↓ La collocazione nella pagina è
proporzionata all’importanza della
notizia
I linguaggi della «grafica»:I linguaggi della «grafica»:
• Organizzazione della pagina:
– Taglio alto (parte alta) • articolo di apertura e spalla– Taglio medio (parte centrale o centro)
– Taglio basso (parte bassa) • piede
Corriere della SeraCorriere della Sera
• Giornale autorevole e moderatoGiornale autorevole e moderato
• Nove colonneNove colonne
• Formato più grandeFormato più grande
• Uso dei Uso dei “richiami”“richiami”
• Impaginazione “Impaginazione “classica”classica”– No ear corner pubblicitari ai lati della testata
la Repubblicala Repubblica
• Testata liberale e innovativa Testata liberale e innovativa
• Formato Formato tabloidtabloid
• Uso della Uso della “civetta” e del “richiamo”“civetta” e del “richiamo”• 3 tagli 3 tagli (evidenziati dai “(evidenziati dai “fletti” fletti” e dall’uso dei “e dall’uso dei “fondini”)fondini”)
• Uso “espressivo”Uso “espressivo”- - grafica, grafica,
– immagine,immagine,
Il ManifestoIl Manifesto
• ““DiversoDiverso” nella veste grafica” nella veste grafica
- Pagina più alta e più stretta- Pagina più alta e più stretta
- Spazi bianchi- Spazi bianchi
- Poco uso dei colori e dei filetti- Poco uso dei colori e dei filetti
• Prima pagina: Foto in banco e neroPrima pagina: Foto in banco e nero
• Stile sobrio, rigoroso ed essenziale Stile sobrio, rigoroso ed essenziale
Corriere dello SportCorriere dello Sport
• Testata colorataTestata colorata
• Titolo a tutta paginaTitolo a tutta pagina
• Fondini in due colori diversiFondini in due colori diversi
• Corpo dei titoli e dei filetti più grandi Corpo dei titoli e dei filetti più grandi
• No i tre “tagli”No i tre “tagli”
• Grafica: “ forte ed emotiva” Grafica: “ forte ed emotiva”
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»:• Una notizia si costruisce tenendo presente:
- Il lead (o sommario) in cui sono contenute
le informazioni più importanti;
- Il corpo;
- Il riepilogo e la conclusione non sono sempre presenti
Nei pezzi di commento, il lead espone un punto di vista o una
tesi che il corpo rafforza e, inoltre, una conclusione riprende
→ organizzazione a «piramide invertita»
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»:
• Nel lead sono contenute generalmente le
risposte alle cinque “W” e rappresenta quindi la chiave per
capire le notizie
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»:
• Il lead può assumere la forma di:- una enunciazione, del fatto o di un particolare del
fatto - una situazione, uno dei lead più efficaci perché il
lettore viene messo immediatamente di fronte ad una scena concreta e prende subito contatto con i personaggi principali del racconto
- una dichiarazione, qualifica immediatamente la notizia e corrisponde ad una precisa interpretazione del giornalista sul fatto
- un interrogativo, la vera notizia diventa la questione prospettata dal lead
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»:
• Una notizia chiara, essenziale eppure completa si costruisce tenendo presente:
Il focus e la struttura
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»:
• Focus, contenuto o aspetto della notizia sul quale costruire l’intero articolo
- centrare il focus significa dare all’articolo un taglio preciso, una precisa interpretazione
- il focus tende ad assumere la funzione di significato della notizia
- il focus è spesso condensato nel lead - la forza di un articolo consiste nella capacità del
giornalista di “afferrare” il focus e organizzare i materiali in sua funzione.
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»:
• Struttura, modo in cui le varie parti di una notizia vengono sistemate in un articolo
- ordine logico causa-effetto
- ordine logico azione-reazione
- no ordine logico ma ordine di importanza degli elementi dell’articolo
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»:
• I generi giornalistici si dividono in due blocchi:
– INFORMAZIONE
– COMMENTO
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»: Generi giornalistici di informazione
• Notizia:
– dimensioni ridotte
– informazioni essenziali, riadattamneto di un dispaccio di agenzia
• Breve:– sotto un titolo di rubrica – poche parole
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»: Generi giornalistici di informazione
• Servizio: – offre al lettore dettagli e approfondimenti
esclusi dalla semplice notizia ( > 20-30 righe)
• Cronaca: – narrazione diretta e immediata di un evento
– Nera (avvenimenti violenti)– Rosa (mondanità)– Sportiva – Corrispondenza (resoconto avvenimenti lontani)
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»: Generi giornalistici di informazione
• Inchiesta, indagine che ha l’obiettivo discoprire verità nascoste, fatti e interpretazione dei fatti
– conoscitiva, mette a fuoco alcuni aspetti dellasocietà andando oltre il semplice dato di cronaca
– investigativa, indaga un fatto preciso, ingenere una verità nascosta o occultata (caso Watergate)
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»: Generi giornalistici di informazione
• Intervista, servizio giornalistico realizzato
attraverso una serie di domande, l’avvenimento
è l’intervista - intervista volante, raccolta di testimonianze e
pareri del passante che servono ad arricchire la cronaca di un avvenimento appena accaduto;
- intervista tematica, cioè un intervista su un preciso argomento di cui l’intervistato è esperto o testimone privilegiato
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»: Generi giornalistici di informazione
- intervista personale, è l’intervista fatta spesso ad un personaggio di pubblica rilevanza di cui l’intervistatore deve riuscire a catturare la fiducia
- intervista pilotata, intervista sollecitata dall’intervistato il quale fornisce risposte tramite il suo addetto stampa
- intervista cattiva, intervista in cui il giornalista volutamente mette in difficoltà l’intervistato
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»: Generi giornalistici di informazione
• Reportage: – pezzo realizzato da un unico giornalista su un fatto
noto di cui verranno approfonditi alcuni aspetti, dilatandone contorni e prospettive.
• Fogliettone: – dal francese feuilleton, indica una collocazione (il
taglio basso della pagina) che definisce un genere. È concepito come un genere in cui volutamente si mescolano cronaca e commento.
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»: Generi giornalistici di informazione
• Resoconto, cronaca lineare di un avvenimento: dibattiti parlamentari, discorsi politici etc.
• Pastone, articolo che riassume le principali notizie politiche della giornata
• Articolo di colore, articolo che con toni leggeri e un punto di vista soggettivo, descrive ambienti, umori, sensazioni di eventi di cui cerca di svelare i retroscena
• Coccodrillo, articolo biografico di commiato, dedicato ad un personaggio importante in occasione della sua morte
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»: Generi giornalistici di commento
• Fondo:
– commento autorevole, un tempo esclusiva del direttore della testata
• Editoriale:
– commento che esprime la linea editoriale del giornale, scritto dal direttore o da un membro dello staff direttivo, spesso non firmato
• Trafiletto:
– riflessione breve su un fatto di attualità, una sorta di “editoriale minore”
I linguaggi del «testo»:I linguaggi del «testo»: Generi giornalistici di commento
• Corsivo, pezzo scritto in “corsivo”, di costume, di tono satirico o polemico, editoriale minimo
• Rubrica, spazio affidato ad un opinionista autorevole che non esprime necessariamente l’opinione del giornale e si interfaccia con il pubblico
• Elzeviro, articolo delle pagine culturali dedicato alla critica o alla letteratura in genere
• Commento, affianca un articolo che sottopone a osservazioni e critica
• Recensione, articolo a metà strada tra la descrizione, il commento e il giudizio su un fatto di cultura
I linguaggi della «fotografia»:I linguaggi della «fotografia»:
Quando parliamo di fotografia in ambito giornalistico, bisogna mettere tra parentesi i suoi caratteri
di opera d’arte e considerarla esclusivamente come
mezzo di informazione
I linguaggi della «fotografia»:I linguaggi della «fotografia»:
• La fotografia ha la qualità di essere testo,cioè racconta una storia e quindi deve essere
sottoposta ai criteri di notiziabilità
↓- codice linguistico e codice fotografico sono
speculari → la fotografia informa e comunica;- la fotografia rappresenta la realtà, cioè ne coglie
un aspetto;- segno iconico: significante=significato, referente=messaggio
I linguaggi della «fotografia»:I linguaggi della «fotografia»:
PARADOSSO DELLA FOTOGRAFIA GIORNALISTICA
↓ La fotografia autentica il reale attraverso
la soggettività
I linguaggi della «fotografia»:I linguaggi della «fotografia»:
• La notizia fotografica: – contiene un alto grado di attendibilità rispetto al
soggetto – contiene un alto grado di ambiguità rispetto alla
percezione – trasforma l’avvenimento ricomponendolo
nell’unicità di un particolare – contiene valori-notizia prevalentemente
soggettivi, inerenti allo stile piuttosto che all’avvenimento