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Il regno di Akakor autore: Dino Vitagliano Nel cuore delle foreste amazzoniche giacciono incredibili città sotterranee. L’inchiesta di Brugger, pagata con la morte, svela antichissime tradizioni degli indios, ultimi eredi di esseri stellari. L’avventura di Karl Brugger, giornalista tedesco, ha inizio in un bar di Manaus, in Brasile, il 3 marzo 1972. La lunga permanenza nelle foreste amazzoniche e la profonda conoscenza delle tradizioni indios, gli permettono di entrare in contatto con Tatunca Nara, ultimo capo della misteriosa "tribù degli alleati eletti", gli Ugha Mongulala. Il racconto che segue, conservato nei libri sacri de La Cronaca di Akakor, noti come Il Libro del Giaguaro, Il Libro dell'Aquila, Il Libro della Formica e Il Libro del Serpente d'acqua, segnò per sempre la sua vita. Nel 13.000 a.C. brillanti navi dorate scesero nelle giungle lussureggianti del Sudamerica guidate da maestosi stranieri con la carnagione bianca, il volto contornato dalla barba, folta chioma nera con riflessi blu, sei dita alle mani e ai piedi. Dissero di provenire da Schwerta, una costellazione lontanissima con innumerevoli pianeti, che incrocia la Terra ogni 6.000 anni. Sconosciuta la tecnologia in loro possesso: pietre magiche per guardare ovunque nel mondo, arnesi che scagliano fulmini e incidono le rocce, la capacità di aprire il corpo dei malati senza toccarlo. Con infinito amore donarono agli indios il lume della civiltà e gettarono le basi di un impero vastissimo che comprendeva Akakor, l’imprendibile fortezza di pietra nella vallata sui monti al confine tra Perù e Brasile, Akanis in Messico e Akahim in Venezuela, le grandiose città di Humbaya e Patite in Bolivia, Cadira, Emin sul Grande Fiume e maestosi luoghi sacri: Salazare, Tiahuanaco e Manoa sull’altopiano a sud. Sotto Akakor, una rete vastissima di tredici città sotterranee, nascoste alla vista degli intrusi, come arterie invisibili percorrono le millenarie foreste brasiliane. La loro pianta riproduce fedelmente Schwerta, la dimora cosmica degli Antichi Padri. Una luce innaturale le illumina all'interno, mentre un ingegnoso complesso di canalizzazioni porta aria e acqua sin nelle sue profondità. Il potente dominio, che contava sotto di sè trecentosessantadue milioni di individui, durò tremila anni quando nell'Ora Zero, il 10.481 a.C., gli Antichi Padri ripresero la via del cielo con la promessa di ritornare. L’inizio di un ciclo La Terra parve piangere la loro scomparsa e tredici anni dopo un'immane catastrofe si abbattè sul pianeta e sconvolse il suo aspetto, seminando ovunque morte e desolazione. Gli uomini persero la fede negli dèi, degenerando e commettendo azioni crudeli nei millenni a venire. Seguì un seconda catastrofe. Una stella gigantesca dalla coda rossa impattò la Terra, provocando un immane diluvio. Secondo le parole dei sacerdoti: "Quando la disperazione avesse raggiunto il culmine, i Primi Maestri sarebbero tornati". E nel 3.166 a.C.

Il Regno Di Akakor

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Cronaca di un giornalista in amazzonia

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  • Il regno di Akakorautore: Dino Vitagliano

    Nel cuore delle foreste amazzoniche giacciono incredibili citt sotterranee. Linchiesta diBrugger, pagata con la morte, svela antichissime tradizioni degli indios, ultimi eredi di

    esseri stellari.Lavventura di Karl Brugger, giornalista tedesco, ha inizio in un bar di Manaus, in Brasile,

    il 3 marzo 1972.

    La lunga permanenza nelle foreste amazzoniche e la profonda conoscenza delle tradizioniindios, gli permettono di entrare in contatto con Tatunca Nara, ultimo capo dellamisteriosa "trib degli alleati eletti", gli Ugha Mongulala. Il racconto che segue, conservatonei libri sacri de La Cronaca di Akakor, noti come Il Libro del Giaguaro, Il Librodell'Aquila, Il Libro della Formica e Il Libro del Serpente d'acqua, segn per sempre la suavita.

    Nel 13.000 a.C. brillanti navi dorate scesero nelle giungle lussureggianti del Sudamericaguidate da maestosi stranieri con la carnagione bianca, il volto contornato dalla barba,folta chioma nera con riflessi blu, sei dita alle mani e ai piedi. Dissero di provenire daSchwerta, una costellazione lontanissima con innumerevoli pianeti, che incrocia la Terraogni 6.000 anni. Sconosciuta la tecnologia in loro possesso: pietre magiche per guardareovunque nel mondo, arnesi che scagliano fulmini e incidono le rocce, la capacit di aprireil corpo dei malati senza toccarlo.

    Con infinito amore donarono agli indios il lume della civilt e gettarono le basi di unimpero vastissimo che comprendeva Akakor, limprendibile fortezza di pietra nella vallatasui monti al confine tra Per e Brasile, Akanis in Messico e Akahim in Venezuela, legrandiose citt di Humbaya e Patite in Bolivia, Cadira, Emin sul Grande Fiume e maestosiluoghi sacri: Salazare, Tiahuanaco e Manoa sullaltopiano a sud.

    Sotto Akakor, una rete vastissima di tredici citt sotterranee, nascoste alla vista degliintrusi, come arterie invisibili percorrono le millenarie foreste brasiliane. La loro piantariproduce fedelmente Schwerta, la dimora cosmica degli Antichi Padri. Una luceinnaturale le illumina all'interno, mentre un ingegnoso complesso di canalizzazioni portaaria e acqua sin nelle sue profondit.

    Il potente dominio, che contava sotto di s trecentosessantadue milioni di individui, durtremila anni quando nell'Ora Zero, il 10.481 a.C., gli Antichi Padri ripresero la via del cielocon la promessa di ritornare.

    Linizio di un ciclo

    La Terra parve piangere la loro scomparsa e tredici anni dopo un'immane catastrofe siabbatt sul pianeta e sconvolse il suo aspetto, seminando ovunque morte e desolazione.Gli uomini persero la fede negli di, degenerando e commettendo azioni crudeli neimillenni a venire.

    Segu un seconda catastrofe. Una stella gigantesca dalla coda rossa impatt la Terra,provocando un immane diluvio. Secondo le parole dei sacerdoti: "Quando la disperazioneavesse raggiunto il culmine, i Primi Maestri sarebbero tornati". E nel 3.166 a.C.

  • ricomparvero le navi d'oro. Lhasa, il "Sublime", regn ad Akakor e suo fratello Samon volsul Nilo per fondare un secondo impero che regolarmente approdava in terrasudamericana a bordo di immense navi. Reperti di varia natura scoperti dagli archeologiconfermano la presenza egiziana in Sudamerica, come la "Roccia delle Scritture" chel'antropologo George Hunt Williamson rinvenne sulle Ande nel 1957, istoriata dageroglifici simili a quelli egizi, venerata dai nativi e collegata alla discesa di antenatispaziali che dimoravano nel Gran Paititi.

    Il principe di Akakor govern con saggezza riorganizzando l'impero distrutto ed eressenuove citt come Manu, Samoa, Kin, in Bolivia e Machu Picchu in Per. Trecento annirimase sulla Terra finch un giorno si diresse sulla montagna della Luna, sopra le Ande edisparve nel cielo in un fuoco. Partenza che riecheggia moltissimo quella di Quetzalcoatl,la divinit messicana.

    Un popolo prezioso

    Millenni di guerre contro le trib nemiche videro Akakor cadere e risorgere pi volte,stringendo anche alleanze con stirpi straniere giunte da lontano. Le tradizioni degli UghaMongulala parlavano di popolazioni bianche come i Goti che visitarono le loro terre.Ancora una volta questo si rivela una conferma notevole alle antiche cronache medievalinelle quali navi vichinghe partite all'esplorazione di mondi lontani, dopo un naufragio,approdarono sulle coste del Sudamerica. Nella sierra di Yvytyruzu, in Paraguay,l'archeologo Jacques de Mahieu ha scoperto un masso pieno di caratteri runici, disegni deidrakkar, le navi nordiche, e di un uomo barbuto con armatura. Le attuali popolazioni diquei territori possiedono la pelle bianca, un torace sviluppato e la barba.

    Ma un evento ancor pi strano, preconizzatonelle antiche scritture degli Antenati Divini, l'arrivo ad Akakor di 2.000 soldati tedeschiche aiutarono gli indios ad armarsi contro ibarbari bianchi, senza successo, poich laGermania perse la Seconda GuerraMondiale. I nativi ricordano lo stemmacucito sulla giacche delle truppe, identico aicovoni di grano in foggia di svastica, cherotolavano dalle colline durante cerimoniesacre nel solstizio destate.

    Il Fuhrer era ossessionato a tal punto dalletradizioni esoteriche da abbracciare le ideedella societ segreta Thule nome di unvasto territorio che andava dal Mar del Gobial Polo Nord (vedi Il mistero degli Etruschi, nella sezione Popoli Italici), abitato dallacivilt degli Iperborei e conferirle ilcarattere di un gruppo operativo incaricatodi custodire le conoscenze perdute.

    L'approfondimento

    Il Terzo Reich non fu il solo a interessarsi adAkakor. La ricerca di un'antica civiltscomparsa, le cui rovine colossali giaccionosepolte sotto le foreste del Sudamerica, stato il sogno di numerosi avventurieri nelcorso delle varie epoche. Gi nel 1530l'ufficiale di Pizzarro, Francisco Orellana,favoleggiava di un reame pieno d'oro tra ilRio delle Amazzoni e il fiume Orinoco. IGesuiti sono in possesso di antichi scritti diviaggio relativi a un antica popolazione chedimora in una citt maestosa nella giunglabrasiliana.

    Un gruppo di sette uomini, guidato daHamilton Rice, si spinse nella Sierra Parima,tra il Venezuela e il Brasile nel 1925 allascoperta di Ma-Noa, la capitale delleggendario El Dorado. Curiosamente il

  • L'esistenza di una razza antichissima cheviveva in cavit sotterranee stimol la suacuriosit, spingendolo a inviare numerosespedizioni in tutto il globo per accertare laveridicit dei suoi studi occulti.

    Il contingente tedesco partito da Marsigliaverso l'Inghilterra a bordo di un sottomarinoera ignaro della vera destinazione e delloscopo della missione: prendere contatto conla "trib degli alleati eletti". Un resoconto diviaggio del navigatore greco Pitea diMassalia, nel IV sec a.C., il De Oceano, narrala partenza da Massalia, l'antica Marsiglia,per giungere alla mitica Thule ubicata neighiacci remoti nel lontano Nord. Moltoprobabilmente la citt francese custodiscesegreti esoterici noti ai nazisti da lungotempo.

    La permanenza dei soldati nella citt fecenascere una profonda amicizia con gliindios, che port all'unione tra i due popoli,i quali ancora oggi vivono in numero ditrentamila ad Akakor inferiore, come puresono abitate le citt di Boda e Kish sotto diessa e la poderosa Akahim.

    La dimora degli di

    Il Tempio del Sole di Akakor, vigilato daguardie armate, custodisce mappe segretevergate dagli Antichi Padri che mostrano ilcosmo di millenni prima, con altre lune,un'Isola perduta ad Ovest e una terranell'Oceano, inghiottite dai flutti nel corso diun'epica battaglia stellare tra due progeniedi di, le cui conseguenze investironopersino i pianeti Marte e Venere. Idocumenti raccontano inoltre che i Signoridel Cielo portarono l'uomo da un pianetaall'altro fino a giungere sulla Terra.

    Il teorico nazista Hoerbiger aveva postulatol'esistenza di varie lune nelle re perdute

    nome ricorda Manu, una delle citt costruiteda Lhasa.

    La documentazione pi importanteriguardo l'esistenza di scomparsecivilizzazioni antecedenti a quelleconosciute proviene del colonnello PercyHarrison Fawcett, cartografo della NationalGeografic Society. In Sudamerica si dedicalla consultzione del Manoscritto deiBandeirantes, della prima met del 1700, alMuseo dell'Indio di Rio, che descriveval'esplorazione delle foreste amazzoniche daparte di un gruppo di venti uomini e lascoperta di una metropoli di pietra desertadalle mura gigantesche. Organizzata unaspedizione del 1925 in Mato Grosso, siinoltr con il figlio Jack lungo il RioAraguaia, entrando in contatto con varietrib di indios che conservavano nelle lorotradizioni il ricordo di una provenienzastellare. Proprio quando sembrava averraggiunto le vestigia di remote cittilluminate da luci fredde, scomparvemisteriosamente in estate nell'alto RioXingu.

    Nel 1946 la volta di Leonard Clark, che inun resoconto di viaggio, divenuto poi unlibro dal titolo I fiumi scendevano a Oriente(Tea, 2000), narra il ritrovamento di sei dellesette citt dell'El Dorado nelle AndePeruviane. Undici anni dopo AntonioFilangieri stimolato dai racconti delcolonnello Fawcett ricalc lo stessoitinerario e constatato che molti luoghicollimavano, part per un secondo viaggio,in modo da verificarne le scopertearcheologiche e raccogliere informazionisulla sua scomparsa, viaggio da cui dovettedesistere, come egli stesso riferisce, "perdrammatici eventi sopraggiunti".L'archeologo brasiliano Roldao PiresBrandao individu una montagna tra il

  • della Terra; le mappe si ricollegano, inoltre,alla carta astronomica del 4.000 a.C.appartenuta al compianto ricercatorebritannico David Davenport sulle rotte deivimana verso il nostro pianeta, provenientida sistemi stellari lontanissimi.

    Fedeli ai desideri dei Primi Maestri, isacerdoti raccolsero tutto il sapere e la storiadella trib eletta in libri custoditi in una salascolpita nella roccia allinterno delle dimoresotterranee. Nello stesso luogo gli enigmaticidisegni dei Padri Divini sono incisi in verdee azzurro su di un materiale sconosciuto.Disegni che n lacqua n il fuoco riescono adistruggere.

    Nei sotterranei giacciono anche armi simili aquelle dei tedeschi appartenute agli Di,l'astronave di Lhasa, un cilindro di metalloignoto che volava senz'ali, e un veicoloanfibio che attraversava le montagne.Tatunca Nara in persona vide una salarischiarata da una luminosit azzurrina chemostrava in animazione sospesa quattropersone, tra cui una donna, con sei dita allemani e ai piedi, entro contenitori di cristallopieni di liquido.

    Akakor risorge

    Molti si chiedono se la misteriosa cittsotterranea non sia solamente frutto di unracconto fantasioso.

    Il ricercatore Antonio Filangeri ha verificatole credenziali di Karl Brugger direttamentedal fratello Benno nel corso di un suoviaggio a Monaco negli anni '50, ottenendonuove informazioni. Benno rivel che dopola morte di Karl, colpito in circostanzemisteriose da una pallottola nel 1984, ilConsolato Tedesco aveva perquisitol'appartamento di Karl a Rio de Janeiro,confiscando tutta la documentazione

    Brasile e il Venezuela, il Pico De La Neblina,nel 1975 e quattro anni dopo, nello stessoposto, tre piramidi di 150 metri accanto a uncomplesso urbano nascosto dalla foresta.

    Ai giorni nostri il ricercatore Marco Zagni,si assunto il compito di svelare l'esistenzadi scomparse civilt preincaiche,organizzando una spedizione in Per, nellezone di Pantiacolla, del fiume Pini Pini e diPusharo, dove, in base alle testimonianze diuna spedizione francese smarritasi nel 1979,esisterebbero indios di due metri, straneformazioni piramidali, fotografate dalsatellite LandSat, e i "Soccabones", fitta retedi cavit sotterranee. Anche gli archeologisono propensi nel riconoscere che tra il6.000 e il 4.000 a.C. sia fiorita una "CiviltAmazzonica" dei "Mogulalas", formata danumerose citt-stato, che si estendeva dalVenezuela alle Ande peruviane. Unaconferma esoterica giunge anche dal libro diLeo e Viola Goldman, I Misteri del Tempio(Edizioni Synthesis, 1998), il camminoiniziatico di una donna nella citt nascostadi Ibez, all'interno della montagna sacra delRoncador in Mato Grosso, popolata daMaestri divini che, scampati alla distruzionedi Atlantide con i vimana, crearono le civiltinca, maya e atzeca.

  • relativa alla spedizione di Akakor. Inseguito, le casse con gli incartamenti furonooggetto di diversi tentativi di furto.Inspiegabilmente, il console di Rio vennetrasferito in Costa dAvorio con i documential seguito. Parte del materiale scomparve poiquando giunse in Germania su richiesta diBenno. Un alone di mistero sembravaaleggiare intorno ad Akakor.

    Quando Tatunca Nara avvi delle trattativecon alti ufficiali bianchi per fermare losterminio indiscriminato degli indios, cheprosegue tuttora indisturbato da parte delleautorit, ebbe modo di affidare alcuni scrittidegli di al vescovo M. Grotti che dopo averspedito i documenti in Vaticano, per in unincidente aereo. Coincidenze?

    Tatunca Nara profondamente disgustatodalla civilt dei barbari bianchi, con le loroferoci contraddizioni, e afferma conorgoglio: "Ma noi siamo uomini liberi delSole e della Luce. Noi non vogliamo gravareil nostro cuore del peso della loro fede erratae bugiarda". Con pazienza attende il ritornodegli di. O forse gli di, nascosti ad Akakor,attendono con pazienza che gli uominitornino a loro stessi.