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MARZO 2011 I l cane è l’amico più fedele dell’uomo. L’animale invece che ci fa più compa- gnia è il pidocchio: in molte scuole le teste dei bambini sono un allevamento a cielo aperto. Dentro le teste di alcuni bimbi c’è un affollamento di bestioli- ne che al cospetto la Cina sembra terra disabitata! Una volta per mandare via i pidocchi esistevano rimedi naturali. C’era chi usava l’aceto, chi rasava i capelli. Mia mamma usava la scopa: me la batteva ripetutamente in testa, convinta in questo modo di schiacciar- li. In verità i pidocchi continuavo ad averli: in compenso, per tre volte sono stato all’ospedale per trauma cranico! In questi anni il pidocchio si è adattato a un ambiente che via via si è sempre più trasformato. Una volta i pidocchi prosperavano in teste biologiche, dove il capello era naturale. Oggi molte per- sone si fanno la tinta: il pidocchio vive in un modo colorato ma anche parec- chio tossico. Noi per l’ambiente ci pre- occupiamo del buco dell’ozono. Per il pidocchio il problema atmosferico si chiama lacca: una nube tossica che aleggia sopra alcune teste e che minac- cia la sopravvivenza di molte specie! In alcuni casi questo problema è un disastro ambientale senza precedenti: pensate a Toto Cotugno o a Moira Or- fei! Insomma, i pidocchi sono attaccati al loro posto, per mandarli via servi- rebbe un valido motivo. Idea: mandia- mo qualche escort ai pidocchi! Magari minorenne. Poi scoppia lo scandalo e il pidocchio sarà costretto a dimettersi. Non è male, che ne dite? *Comico Andrea Muzzi* La dura vita dei pidocchi Il capoluogo visto dal sellino: cosa va e cosa no. I problemi non mancano, ma nemmeno i progetti DUE RUOTE FIRENZE “A PEDALI” PAGG.10-11 Ecco chi è Michele Camporese, la più bella sorpresa viola di questa stagione SPORT VITA DA PREDESTINATO PAG.36 Alta velocità, tutto sui cantieri il punto PAGG.30-31 Le “zone buie” della città I dati resi noti dalla questura non lasciano spazio a dubbi: in città (e in tutta la provincia) la sicurezza è aumentata. Sono numeri, e come tali non ammettono repliche. Però c’è un però. Ed è quello che i cittadini sento- no, le loro sensazioni, il loro grado di percezione di tranquillità. Che talvol- ta, e in certi luoghi, viene a mancare. Succede soprattutto di notte, in cen- tro. E si scopre così che ci sono aree (vedi San Lorenzo e Santa Croce, ma anche l’Oltrarno) dove a passeggiare dopo il calar del sole non ci si sente poi così sicuri, anzi. Una sensazione di scarsa tranquillità che in qualche caso esce dalla cerchia dei viali e raggiunge anche altri parti di Firenze. Come i dintorni di piazza Dalmazia, ad esempio, o come – storicamente – le Cascine. Ma, almeno per quan- to riguarda il grande polmone verde cittadino, le cose sembrano destinate a cambiare. PAGG.14-15 di Bernini – Wiedenstritt Navigando in piazza (e presto sul tram) t empi moderni PAGG.28-29 PAGG.2-3 Straniero di nascita, fiesolano d’adozione PRIMO PIANO Il Jiu-Jitsu è un’antica disciplina giapponese che, passando dal Brasile, è arrivata fino a noi LA FORZA DEI “DEBOLI” PAG.38 Dopo essere stati messi in panchina per due anni, agli incroci si rivedono gli occhi elettronici IL RITORNO DEI T-RED PAGG.4-5 Periodico d’informazione locale. Anno V n.23 del 7 marzo 2011. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10 EDIZIONE DI FIESOLE • 7.724 COPIE DISTRIBUITE DA Il Giornale nel tuo Comune - traslochi e spedizioni nazionali ed internazionali - deposito mobili con videosorveglianza Tel. 055 2299858 Cell. 348 3864022 1146089 TRASLOCHI SESTINI TRASLOCHI DAL 1873 Firenze, Prato e Roma 1169686

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MARZO 2011

Il cane è l’amico più fedele dell’uomo.

L’animale invece che ci fa più compa-gnia è il pidocchio: in molte scuole le teste dei bambini sono un allevamento a cielo aperto. Dentro le teste di alcuni bimbi c’è un affollamento di bestioli-ne che al cospetto la Cina sembra terra disabitata! Una volta per mandare via i pidocchi esistevano rimedi naturali. C’era chi usava l’aceto, chi rasava i capelli. Mia mamma usava la scopa: me la batteva ripetutamente in testa, convinta in questo modo di schiacciar-li. In verità i pidocchi continuavo ad averli: in compenso, per tre volte sono stato all’ospedale per trauma cranico! In questi anni il pidocchio si è adattato a un ambiente che via via si è sempre più trasformato. Una volta i pidocchi prosperavano in teste biologiche, dove il capello era naturale. Oggi molte per-sone si fanno la tinta: il pidocchio vive in un modo colorato ma anche parec-chio tossico. Noi per l’ambiente ci pre-occupiamo del buco dell’ozono. Per il pidocchio il problema atmosferico si chiama lacca: una nube tossica che aleggia sopra alcune teste e che minac-cia la sopravvivenza di molte specie! In alcuni casi questo problema è un disastro ambientale senza precedenti: pensate a Toto Cotugno o a Moira Or-fei! Insomma, i pidocchi sono attaccati al loro posto, per mandarli via servi-rebbe un valido motivo. Idea: mandia-mo qualche escort ai pidocchi! Magari minorenne. Poi scoppia lo scandalo e il pidocchio sarà costretto a dimettersi. Non è male, che ne dite?

*Comico

Andrea Muzzi*

La dura vita dei pidocchi

Il capoluogo visto dal sellino: cosa va

e cosa no. I problemi non mancano,

ma nemmeno i progetti

DUe RUoTe

fIReNze “A PedALI”

PAGG.10-11

Ecco chi è Michele Camporese,

la più bella sorpresa viola

di questa stagione

SPoRT

vItA dA PRedestINAtO

PAG.36

Alta velocità,tutto sui cantieri

il punto

PAGG.30-31

Le “zone buie” della città

I dati resi noti dalla questura non lasciano spazio a dubbi: in città (e

in tutta la provincia) la sicurezza è aumentata. Sono numeri, e come tali non ammettono repliche. Però c’è un però. Ed è quello che i cittadini sento-no, le loro sensazioni, il loro grado di percezione di tranquillità. Che talvol-ta, e in certi luoghi, viene a mancare. Succede soprattutto di notte, in cen-tro. E si scopre così che ci sono aree (vedi San Lorenzo e Santa Croce, ma

anche l’Oltrarno) dove a passeggiare dopo il calar del sole non ci si sente poi così sicuri, anzi. Una sensazione di scarsa tranquillità che in qualche caso esce dalla cerchia dei viali e raggiunge anche altri parti di Firenze. Come i dintorni di piazza Dalmazia, ad esempio, o come – storicamente – le Cascine. Ma, almeno per quan-to riguarda il grande polmone verde cittadino, le cose sembrano destinate a cambiare. PAGG.14-15

di Bernini – Wiedenstritt

Navigando in piazza(e presto sul tram)

tempi moderni

PAGG.28-29

PAGG.2-3

Straniero di nascita, fiesolano d’adozione

PRIMO PIANO

Il Jiu-Jitsu è un’antica disciplina

giapponese che, passando dal Brasile,

è arrivata fino a noi

LA fORzA deI “debOLI”

PAG.38

Dopo essere stati messi in panchina

per due anni, agli incroci si rivedono

gli occhi elettronici

IL RItORNO deI t-Red

PAGG.4-5

Periodico d’informazione locale. Anno V n.23 del 7 marzo 2011.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

EdizionE di FiEsolE • 7.724 copiE distribuitE da

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Dati non raccolti presso l’interessatoSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fi ne dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”.Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in con-temporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.

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il Reporterè un periodico di 10 edizioniche mensilmenteviene distribuito da in 216.486 copie

Anno V n.23 del 7 marzo 2011

Il Reporter di Fiesole raggiunge 7724 famiglie nel Comune di Fiesole.

C’è chi lavora nelle ville e chi nelle vil-le ci abita. C’è chi per trovare la sua dimensione ha deciso di stabilirsi nel più antico insediamento dei dintorni

di Firenze e chi invece l’ha scelta per caso o perché era alla ricerca di un posto dove ricominciare, dove trovare un lavoro dignitoso, una casa dove stare, una situazione finanziaria che gli permettesse di campa-re. La fotografia che immortala la situazione degli stranieri residenti sul territorio fiesolano parla chiaro: 32 nazionalità diverse che raccontano storie altrettan-to lontane l’una dall’altra. Ci sono famiglie arrivate fin quassù alla ricerca della terra promessa e ci sono

persone invece che l’hanno scelta per via delle sue belle colline, dei paesaggi mozzafiato o per gli istituti prestigiosi, come l’Istituto Universitario europeo, la Scuola di Musica o le varie fondazioni legate all’arte e all’architettura, dove hanno deciso di studiare per una parte o per il resto della loro vita. Uno studio, realizzato dalla cooperativa sociale Silver Consorzio Co&So Firenze, ha tracciato i contorni ben precisi della contemporaneità del comune, che vede una co-munità eterogenea di immigrati che conta oltre mille individui e vanta un approccio alla quotidianità fatto di convivenza civile e di una percezione positiva e rispettosa dell’altro da sè.

L’INchIestA. Uno studio per favorire l’integrazione

Un melting pot in salsa fiesolana

Ludovica V. Zarrilli

L’anno scorso superavano appena quota mille, quest’anno sono arrivati pian piano fino a 1069 e

continuano ad aumentare. Gli stranieri di stanza a Fieso-le sono un universo in continuo mutamento, che al suo interno contiene realtà diverse e contraddittorie, da quel-le più drammatiche a quelle più elitarie. E’ un caso più unico che raro, un comune di dimensioni relativamen-te piccole all’interno del quale convivono situazioni di incredibile diversità, dall’immigrato costretto a lascia-re il suo paese per trovare lavoro in Italia allo straniero che invece sul colle etrusco ci arriva per studiare (sono molte gli istituti che attirano persone dall’estero, per trovare l’ispirazione perfetta per il suo romanzo o per

la sua nuova opera d’arte. A raccogliere i dati e formu-lare un calcolo statistico sui migrantes di casa nostra ci ha pensato la cooperativa sociale Silver del Consorzio Co&So di Firenze, che ha stilato un approfondito report con numeri, tabelle e una ricca documentazione. Dalla ricerca “Stranieri in Fiesole. Una realtà così invisibile?

Un’indagine conoscitiva sugli immigrati nel comune di Fiesole”, emerge una situazione variegata e complessa che vede registrati all’anagrafe 1069 stranieri regolari su una popolazione totale di 14.208 abitanti, pari al 7,5 % del totale dei residenti. 598 sono femmine, 471 sono ma-schi e la comunità rappresentata in assoluto dal maggior numero di individui è la Romania, con 191 persone (il 17,86% del totale della popolazione straniera residen-te). Gli stessi Paesi di provenienza sono estremamente variegati: 32 in tutto, ognuno dei quali porta con sè la propria cultura, il proprio passato, le proprie esigenze dettate dalle consuetudini. Tra gli appartenenti alla co-munità europea, c’è chi viene dalla Germania (45), dalla Polonia (45), dalla Francia (42), dal Regno Unito (34), dalla Spagna (19), dall’Olanda (14), e poi c’è chi arriva da paesi extra comunitari come le Filippine (103), l’Al-bania (98), lo Sri Lanka (67), il Perù (53) e ancora il Marocco (38) e gli Stati Uniti (32). Numerose le donne arrivate sul colle etrusco da lontano e di sicuro, tra quel-le presumibilmente impiegate come colf o badanti nelle ville distribuite sul territorio, ce ne sono presumibilem-nte alcune che lavorano al nero e non risultano iscritte negli elenchi del comune. Il quadro fotografato dall’in-dagine fiesolana inquadra alla perfezione una situazione che vede gli immigrati sia di alto, sia di basso ceto sere-namente integrati nel contesto cittadino, dato avvalorato anche dal discreto numero di nati nel bel paese, lo scorso anno si contavano 98 under 18.

I dAtI. In tutto sono 1.069, provenienti da 32 nazioni diverse

I numeri dell’immigrazione: straniero il 7,5% dei residenti

/B.B.

I “forestieri” di casa nostra: un dossier racconta chi

e quanti sono e che rapporto hanno con il territorio

La comunità più numerosa è quella rumena, seguita a ruota da filippini e albanesi

Una fotografia precisa del-le evoluzioni del territorio,

questo è secondo l’assessore alle politiche della solidarietà e all’im-migrazione del comune Marghe-rita Taras il quadro venuto fuori dall’indagine “StranierIn Fiesole”. “La scelta di promuovere questo progetto - spiega Taras - nasce dal-la convinzione che la reale integra-zione passi dalla conoscenza sia dei numeri che dei bisogni di chi abita e vive il luogo”. E i risultati della ricerca le hanno dato ragione, “questa pubblicazione - continua - è solo il primo passo dell’abbrac-cio virtuale che l’amministrazione comunale vuole dare agli stranieri che a vario titolo abitano questo territorio”. L’immagine che viene fuori dai dati pubblicati è quanto mai fedele alla realtà, è l’istantanea di un panorama variegato che vede soggetti quantomai diversi, arrivati sul colle etrusco in momenti storici e per cause totalmente antipodiche ma “che vive il territorio come lo vivrebbe un fiesolano - continua l’assessore -. Quello che si per-cepisce è una serenità diffusa che vede i nuovi arrivati affrontare le difficoltà quotidiane con lo stesso

approccio con cui le affronterebbe un cittadino arrivato da un’altra zona d’Italia, estraneo al conte-sto ma pronto a calarvisi, conscio che nessuna delle difficoltà che si troverà ad affrontare avrà niente a che vedere col razzismo”. Una co-munità che va aumentando “e che rispecchia le percentuali naziona-li. La convivenza con i fiesolani è estremamente civile e non viene percepito alcun disagio, nè da una parte nè dall’altra. Sono convinta che dalla curiosità di conoscere e capire gli altri nascano le vere oc-casioni di arricchimento personale e progresso collettivo”.

Il punto di vista dell’assessore Taras

“Una convivenza serena”

/L.V.Z.

L’IntervIsta

2 Marzo 2011 il giornale nel tuo Comune

Page 3: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Quando è arrivata a Firenze Oltita Rodica Forgaciu aveva poco più di venti anni e

portava con lei il suo bambino di sette. Ol-tita, che ormai i suoi amici chiamano confi-denzialmente Oti, viene dalla Romania, ma parla un italiano corretto e fluente; chiac-chiera con l’inflessione marcata che racconta della sua terra d’orgine, mescolata alla perfe-zione con la “c” strascicata dei toscani doc,

una sfumatura d’accento che la dice lunga su quanto si senta a casa sulle dolci colline fiesolane. “Ormai vivo a Fiesole da tempo - racconta -. Alle Caldine, per la precisione. E’ qui che lavoro ed è qui che abito col mio compagno italiano e coi miei due figli. Il più grande sta per compiere diciotto anni e il più piccolo ne ha poco più di due”. Arrivata a Firenze comprando un visto turistico che le

ha permesso di arrivare nello Stivale quando nel suo paese ancora non si parlava nemme-no di ingresso nell’unione europea e apertu-ra delle frontiere. “Ho cominciato subito a lavorare - racconta -. Era il 1998 e facevo la badante a Lastra a Signa. Spesso mi sono anche sentita dire ‘perché non vai a fare la prostituta?’, ma io mi sono rifiutata con tutta me stessa di fare la vita di strada. Ho sempre fatto lavori dignitosi, di ogni genere, non mi sono tirata mai indietro. Ma la strada no, sui viali non ci sono mai andata”. E’ convinta e sicura di sè, racconta senza false ipocrisie che non è scappata dalla Romania perchè viveva una vita di stenti, “ma volevo vedere cosa succedeva fuori, volevo conoscere cosa c’era oltre quella frontiera che non ero an-cora mai riuscita a varcare”. Badante, baby-

sitter, operaia presso un’azienda di prodotti alimentari, e poi barista, cameriera e anche indossatrice, per un periodo ha frequentato anche l’oratorio di Don Giovanni Momigli. “C’è stato un momento della mia vita in cui lavoravo quasi venti ore al giorno, la mattina mi svegliavo presto, facevo le mie otto ore di routine, tornavo a casa, mi cambiavo e la sera facevo la cameriera in un bar”. Qualche ora per dormire e poi di nuovo punto e da capo. “Anche adesso, col bimbo piccolo, non sto fer-ma un attimo - spiega -. Io senza lavorare non ci so stare”. E dalla tua famiglia ci torni mai? Viene spontaneo domandarle. “Certo che ci torno, ho anche comprato una casa in Roma-nia, ma dopo qualche giorno voglio tornare qui. Ormai mi sento molto più italiana che rumena”.

LA stORIA/1. La frenetica vita di Oti, che ha lasciato il suo Paese a vent’anni e ha fatto diversi lavori per mantenersi

“In Romania ci torno, ma casa mia ora è qui”La badante, la baby sitter, la cameriera, la ragazza

immagine, l’indossatrice e chi più ne ha più ne

metta. Il racconto di una donna che ha trovato

il suo “eldorado” tra piazza Mino e le Caldine

Per metà francese e per metà americano. Ahmet Ralph Belig, di professione chi-

ropratico, fa parte dell’altra metà del cielo, ovvero di quegli stranieri che a Fiesole non ci sono arrivati per necessità ma per scelta. Anzi, per essere più precisi, Belig c’è arri-vato per caso. “Dovevo scegliere tra gli Usa e la Francia. Avevo passato alcuni anni della mia vita a studiare in America e in Inghil-terra. Prima di prendere la decisione finale dovevo sostenere un esame che mi avrebbe permesso di svolgere la mia professione an-che negli States per integrare la mia laurea francese e renderla sfruttabile anche oltreo-ceano, e da Nizza, dove mi trovavo in quel momento, venni a sostenere quell’esame a Firenze. Attraversavo la città a piedi tutte le mattine per andare da San Niccolò, dove

soggiornavo, fino all’Hotel Michelangelo, dove la prova si svolgeva. Avevo già un im-pegno con un ospedale americano ma deci-si di mollare tutto e trasferirmi qui”. Oggi Ralph Belig è sposato (“mia moglie era la prima ballerina del Teatro Comunale”), ha tre figli e vive felicemente sul colle etrusco. “Ho comprato una casa colonica da ristrut-turare alla fine degli anni Ottanta, quando ancora la zona dove sto era in piena campa-gna, e oggi sono felice di percorrere tutte le mattine quella strada che da casa mi porta fino a Firenze, dove lavoro. E’ stato tutto un caso, o un colpo di fulmine, ho seguito la corrente e la corrente mi ha portato a Fieso-le. Sono una di quelle persone che le cose le percepisce, non sto troppo a ragionare quan-do sento che è arrivato il momento giusto”.

La sua vita, la sua casa, la sua famiglia sono tutte sulla collina che guarda Firenze, “non cambierei mai una vita in Francia con la vita che ho qui. Non è una questione di radici, già prima di trasferirmi qui non mi sentivo

nè francese nè tantomeno americano. Ora questa è casa mia e i miei figli sono italiani a tutti gli effetti. A Fiesole si sta bene, è un comune attento a tante cose, nè troppo gran-de nè troppo piccolo, attento alle esigenze dei cittadini. Amo anche l’aspetto artistico. Mi piace vivere in un posto dove si respi-ra la storia e le tracce che le epoche che si sono succedute hanno lasciato.”. “Ora mi sono un po’ impigrito - dice ridendo - ma fino a qualche tempo fa mi piaceva molto correre per le strade che portano a Maiano o a Montebeni”. La voce è squillante e alle-gra, l’accento francese piacevolmente per-sistente. “Stare qui è rigenerante - dice - e sono convinto che anche i miei figli se ne accorgano. E’ una fortuna far crescere i figli in tanta bellezza”.

LA stORIA/2. Per Ahmet Ralph Belig è stato amore a prima vista. E nell’indecisione ha scelto di rimanere

“È stato il destino a portarmi in cima al colle”Cittadinanza francese e americana sul passaporto, ma quando si è trovato a decidere dove trascorrere il resto della vita si è fatto trascinare dal cuore e ha vinto Fiesole

/L.V.Z.

/L.V.Z.

3Fiesole

Page 4: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Monica Impiegata, 48 anni

“I t-red sono dei buoni deterrenti. Qui a Compiobbi ci sono state delle polemiche quando erano in funzione, soprattutto perché non erano sufficientemente visibili. Se verranno instal-latati nuovamente e saranno segnalati in modo corretto, penso che serviranno. Questa è una zona con molti incidenti, su via Aretina corrono un po’ troppo e ci sono molti mezzi pesanti”

“I t-red?Un buon deterrente”

nicolaImpiegato, 25 anni

“Secondo me le postazioni fisse degli autovelox possono essere controproducenti, invece di aumentare la sicurezza rischiano di creare incidenti. Spesso succede che gli auto-mobilisti inchiodano all’improvviso, provocando dei tam-ponamenti. Meglio il controllo di velocità a distanza, in tratti in cui è segnalato questo tipo di rilevazione”

“Rischiano di creare incidenti”

Renzo Pensionato, 70 anni

“Qui a Compiobbi, al semaforo su via Aretina, molti automobilisti passano con il rosso. E’ un incrocio molto pericoloso. Le telecamere potrebbero essere una solu-zione per una maggiore sicurezza della strada, ma deve essere valutata bene la tempistica del verde e dell’aran-cione”

“In molti passano con il rosso”

L’INchIestA. 79 gli incidenti nel 2010, oltre 6mila le multe effettuate, metà per eccesso di velocità

Vita dura per chi “buca” il rosso Tornano in funzione i T-red

Il vigile elettronico torna a sorvegliare i semafori di Fiesole. Dopo anni di riposo forzato, in segui-to a una lunga battaglia legale, i due t-red gestiti dalla Polizia municipale ricompariranno presto

sulle strade. Si tratta di quei macchinari che permet-tono di fotografare e quindi multare in automatico gli automobilisti indisciplinati che passano con il rosso. Recentemente la Corte di Cassazione ha posto la pa-rola fine alla vicenda giudiziaria, dando il suo via li-bera al ritorno in funzione degli apparecchi. Intanto la polizia municipale fiesolana continua ad avvalersi per il controllo della viabilità di altri “ritrovati tecnologi-ci” come gli autovelox, che hanno ridotto il numero di incidenti nelle zone in cui sono stati posizionati. Per quanto riguarda la vicenda dei t-red, la Suprema Corte ha stabilito che i due dispositivi del Comune di Fiesole hanno operato in modo del tutto legittimo. Stop quindi al sequestro, che era stato deciso dalla Procura di Verona all’inizio del 2008: gli inquirenti avevano accusato il titolare della ditta produttrice di aver ottenuto fraudolentemente l’omologazione da parte del ministero dei Trasporti. In seguito all’in-chiesta veronese, si era scatenata una valanga di ri-corsi da parte degli automobilisti multati agli incro-

Gianni Carpini ci di tutta Italia, Fiesole compreso. Adesso però gli occhi elettronici tornano all’attacco: vita dura quindi per chi passa con il rosso. I due apparecchi del Comu-ne sono stati sottoposti a una serie di controlli, visto il periodo di inattività, mentre è allo studio il nuovo posizionamento. La polizia municipale sta valutando gli incroci più a rischio, dove potrebbero essere im-piegati. Ma i t-red non sono l’unico strumento impie-

gato sulle strade, a tenere d’occhio gli automobilisti ci sono pure gli autovelox. Da via Aretina alla Faetina sono sette le postazioni fisse dislocate lungo le strade di Fiesole, a cui si aggiunge un apparecchio mobile utilizzato dalle pattuglie. La mappa completa è di-sponibile sul sito internet della Prefettura di Firenze. Attenzione quindi a premere troppo sull’acceleratore: nel 2010 ben 3mila multe, circa la metà di quelle ele-vate dalla polizia municipale, hanno riguardato l’ec-cesso di velocità. Poco più di 1900 conducenti sono stati sorpresi a viaggiare dai 10 ai 40 chilometri orari

Gli incroci a rischio si trovano in corrispondenza dell’Aretina e della Faentina

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4 Marzo 2011 il giornale nel tuo Comune

Page 5: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Gli apparecchi che fotografano

gli automobilisti indisciplinati

si rifanno vedere - dopo

anni di riposo forzato -

a monitorare le strade

della città. ecco la mappa

dei punti, dei semafori

e degli angoli più pericolosi

in più rispetto al limite, 12 persone lo hanno superato di 40-60 chilometri l’ora. Se ricevere una multa per eccesso di velocità non fa piace-re alle tasche dei cittadini, l’introduzione degli autovelox ha comportato una diminuzione del numero degli incidenti sui tratti sorvegliati. L’anno scorso sono stati in tutto 79 i sinistri

rilevati dalla polizia municipale, 52 con feriti, uno mortale, avvenuto alla fine di dicembre alle Caldine. Nel 2009 gli incidenti erano stati 77. Ma quali sono i tratti più pericolosi? “Le strade su cui avviene il maggior numero di in-cidenti sono le vie principali che attraversano il nostro territorio comunale, ossia l’Aretina e

la Faetina – spiega Alessandro Braschi, vice-comandante della polizia municipale di Fieso-le -. Sono arterie ad alta intensità di traffico, basti pensare che su via Aretina si registrano in media ogni giorno 20mila transiti nelle due direzioni”. Proprio su queste due direttrici si trovano anche gli incroci più pericolosi, tre in

tutto, tutti regolati da semafori. Il primo è a Compiobbi, in corrispondenza con l’interse-zione di piazza Mazzini, il secondo è sempre su via Aretina, al Girone, in corrispondenza di piazza Pertini, mentre l’ultimo riguarda la Faetina, nei pressi del centro abitato di Pian del Mugnone.

caMi e ale studentesse, 20 anni

“Le postazioni fisse degli autovelox funzionano a metà: gli automobilisti sanno dove si trovano e rallen-tano solo in quel punto, per poi tornare a viaggiare a velocità sostenute. Le telecamere sui semafori possono essere più efficaci, anche se andrebbero calibrati bene i tempi”

“Autovelox? Funzionano a metà”

FabRizio Giardiniere, 40 anni

“Farebbero bene a reinstallare i t-red visto che qui su via Aretina, a Compiobbi, molti passano con il rosso. Possono essere dei buoni deterrenti. Per quanto riguarda gli autove-lox, secondo me le postazioni andrebbero reintrodotte nei centri urbani, per impedire agli automobilisti di attraversare i paesi a velocità troppo alte”

“Nuovi t-red nei centri urbani”

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Page 6: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Terra di poeti, santi e navigatori? Non esattamente, ma una cosa è certa, Fiesole ha attratto nei secoli fiumi di artisti e personaggi famosi, che

hanno soggiornata sul colle etrusco per tro-vare ispirazione e pace. “Maiano era il luogo più confortevole di quanti altri amenissimi per conservare la salute del corpo, l’allegria dell’animo e il comodo della cita di questo mondo”. Con queste parole Marsilio Fici-no descriveva all’amico Agnolo Poliziano le bellezze che circondavano Fiesole e il piacere che si provava a trascorrervi un po’ di tempo. Ma l’umanista originario di Figline non fu il primo a scorpire quanto era piacevole stare in collina, prima di lui erano stati in molti ad aver fatto capolino in piazza Mino. Dal som-mo poeta Dante Alighieri al Boccaccio, pas-sando per il Beato Angelico - che passò parte

Paradiso per amanti del Grand TourLA cuRIOsItà. Breve viaggio tra i personaggi famosi che hanno soggiornato a Fiesole

Barbara Biondi della sua vita a San Domenico fino a Lorenzo il Magnifico e Isaac Newton. Il boom di visite in quella che potrebbe essere considerata una forma di turismo d’elite ante litteram, si ebbe dal 1600 in poi, quando i giovani (e meno giovani) rampolli delle famiglie benestanti inglesi, francesi e tedesche cominciarono a percorrere in lungo e in largo l’Europa, eleg-gendo tra Settecento e Ottocento, nel perio-do in cui andava di moda il cosiddetto Grand Tour, Fiesole a meta ideale per completare il percorso perfetto. Fu così che la piccola co-munità, che nei secoli scorsi contava molti meno residenti di oggi, si trovò ad ospitare alcuni di quei personaggi che oggi verrebbe catalogati con l’appellativo di vip - very im-portant person. E la lista è molto lunga: tra di loro ci furono letterati come gli inglesi John Milton (che nel suo Paradise Lost cita la vetta di Fiesole) e Thomas Gray, che scrisse un’ode dedicata al colle: “Oh bella Fieole, antica città che pallade dette ai Tusci”. E tra gli ospiti famosi c’è da annoverare anche il padre del Conte di Montecristo e dei Tre Moschettieri, Alexandre Dumas, che tra il 1840 e il 1842 fu ospite di Villa Schifanoia. E ancora i pittori Elisabeth Chaplin e Arnold Bocklin, il secon-do dei quali si stabilì alle porte di Firenze e da qui dipinse alcuni dei suoi più celebri dipinti. Noto alle cronache il soggiorno dell’architet-to statunitense Frank Lloyd Wright all’inizio del Novecento, ma meno conosciute le visite, nel corso del secolo precedente, di Henry Ja-mes che al Castello di Vincigliata dedicò par-te delle sue “Ore italiane” e del celeberrismo scrittore inglese Charles Dickens e poi ancora di Mark Twain, Agatha Christie e Gertrude Stein. Quando si dice un vero e proprio par-terre de roi.

Molti sono i nomi noti

che nel corso dei

secoli hanno dimorato

sul colle etrusco,

apprezzandone la

bellezza dei paesaggi

e la poesia

dell’architettura

la pittrice elisabeth chaplin

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6 Marzo 2011 il giornale nel tuo Comune

Page 7: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

La moSTRaIL GenIo InGenUo aL mUSeo aRcheoLoGIcoL’appassionato frutto di 40 anni di intensa attività riunito in un’unica mo-stra antologica dedicata a Sergio Nardoni. “Il genio ingenuo le stagioni della vita e della pittura (1970-2010)” è il titolo dell’esposizione, curata da Giovanni Faccenda, che raccoglie circa 80 opere recuperate da collezioni italiane e straniere. Tanti dipinti che ripercorrono l’attività del Maestro e costituiscono un percorso pittorico della sua vita. La mostra, ospitata al Museo Civico Archeologico di Fiesole, rimarrà aperta fino al 13 marzo (orario: tutti i giorni dalle 10 alle 14, chiuso il martedì). Le opere in mo-stra formano un percorso espressivo che raggruppa molteplici richiami di ordine culturale e biografico. Dagli incontri di Nardoni con i maestri del Novecento, molti conosciuti di persona, altri sui libri, o meglio “su tela”, al cinema con tele dedicate a Fellini e alla Magnani. I ritratti, i paesaggi, le nature morte e ancora il teatro, la mitologia e tanti altri temi che hanno visto esprimere la creatività e sensibilità di Nardoni. Massimo esponen-te di quell’anacronismo pop italiano, capace di attualizzare la pittura del Novecento e le imperiture lezioni passate, Nardoni mostra di possedere, con coraggio e senza reticenze, radici che affondano in un aureo passa-to, e appendici, invece, che toccano la contemporaneità, accreditando la sua pittura come uno fra i maggiori e più severi esempi del nostro tempo.

cenTRo InconTRI dI comPIobbIc’È Un coRSo PeR TUTTI I GUSTIComputer, spagnolo, inglese e bigiotteria. Sono i nuovi corsi e laboratori organizzati dal Centro Incontri di Compiobbi. Il corso di computer base si tiene ogni lunedì (ore 18 – 20) e prevede un massimo di otto partecipanti, che può aumentare in caso di uso di pc portatili personali. Il ciclo di lezioni ha un costo d’iscrizione di 80 euro. Il laboratorio di bigiotteria si svolge il lunedì (ore 19 – 21) e ha un costo di 70 euro. Sempre il lunedì si tiene il corso di spagnolo base (ore 20.30 – 22.30) che ha un costo d’iscrizione di 70 euro. E’ partito il 17 febbraio il corso d’inglese base che si tiene ogni giovedì (ore 20.30 – 22.30) fino al 21 aprile. Il costo del ciclo di lezioni è di 70 euro. Ai partecipanti è inoltre richiesto un piccolo contributo per il materiale necessario agli incontri. Per l’attivazione dei corsi è necessario un minimo di cinque partecipanti. Ogni corso prevede nuovi cicli d’in-contri nel periodo aprile –giugno. Inoltre, il Centro Incontri organizza su richiesta, in collaborazione con l’Associazione Sound di Pontassieve, corsi di pianoforte, chitarra, basso e canto. Per informazioni e iscrizioni: Centro Incontri di Compiobbi - via di Romena, 58. Tel: 055.6593090 - E-mail: [email protected]. Orario di apertura: mercoledì e venerdì ore 15 – 19.30 e il giovedì ore 15 – 20 e 21– 23.

pillole

L’Istituto Universitario Europeo scende a valle per quattro giorni e tin-ge di blu le notti di Fi-

renze. Si chiama Festival d’Europa, la manifestazione ideata dall’Istitu-to che ha sede a Fiesole e che pre-vede mostre, spettacoli, concerti, rassegne cinematografiche, eventi culturali nelle piazze, convegni e seminari che culmineranno nella “Notte blu” prevista tra il 7 e l’8 maggio e nella “Conferenza sullo Stato dell’Unione” a cui interver-ranno tra gli altri il presidente della Commissione José Manuel Barro-so, il presidente del Parlamento eu-ropeo Jerzy Buzek, il ministro degli Esteri Franco Frattini, il vice presi-dente della Commissione Antonio Tajani, l’alto commissario Cathe-rine Ashton, Lorenzo Bini Smaghi membro del board della Bce. Tra gli eventi di maggior richiamo del settore certamente la Notte Blu, l’iniziativa nata come una varian-te della Notte Bianca dedicata all’Europa, alle sue culture, alle sue tradizioni, alle sue diversità, ai suoi sapori; una grande esperienza collettiva ed urbana che si snoderà in un arco temporale di 27 ore tra strade, piazze, ville, negozi, teatri, cinema dal centro alla periferia del-la città di Firenze seguendo il filo conduttore dell’Europa, ma anche dei tanti non europei che vivono, lavorano, studiano nel vecchio con-

tinente contribuendo alla sua pro-sperità ed al suo sviluppo. La Notte Blu sarà quindi un’occasione di confronto e di riflessione, ma anche e soprattutto un momento di festa, di divertimento e di incontro. (Pro-gramma completo su www.notte-blu.eu). Un concerto nel Salone dei ‘500, organizzato in collaborazione con il consolato d’Ungheria colle-gherà il Festival alle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Liszt. Questa è una delle iniziative di grande respiro culturale proposte dai paesi dell’Unione Europea e dei paesi candidati, tra cui Turchia e Croazia, invitati a partecipare al

percorso espositivo della Piazza Europa dedicata all’innovazione alla creatività e al futuro dell’Unio-ne Europea con il coinvolgimento attivo dell’Assessorato all’Univer-sità, ricerca e politiche giovanili, at-traverso l’Ufficio “Europe Direct”. Tra gli eventi anche un festival di storia organizzato insieme a un’as-sociazione di giovani storici, un questionario - i cui risultati saranno presentati nei giorni del Festival – che chiederà ai giovani americani la loro opinione sull’Europa e una rassegna di cinema europeo che si articolerà per tutta la durata del Fe-stival.

L’INIzIAtIvA. Quattro giorni di eventi che culminano nella Notte Blu

L’Istituto europeo scende a valleCaterina Gentileschi

la badia Fiesolana da cui si accede all’istituto universitario europeo

1148304

7Fiesole

Page 8: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

ponette qualunque, sono il frutto di un lavoro certosino e di regole ben precise che riportano indietro la memoria a quando detergere la pelle significava utilizzare bloc-chetti solidi realizzati mescolando sapientemente soda e olii essen-ziali in grandi calderoni. La si-

gnora dei saponi fa ancora così, realizzando prodotti naturali che non hanno nessun additivo e nes-sun profumo artificiale, “Prima mescolo gli ingredienti qui dentro – spiega Jaqueline, facendo segno in direzione di un grosso recipien-te – poi una volta mischiato tutto, vengono fuori dei panetti da 50 chili di sapone che devono essere messi ad asciugare da 1 a tre giorni a seconda della temperatura e della stagione prima di essere tagliati”. Il taglio viene fatto rigorosamente a mano, utilizzando dei fili di ferro che dividono il blocco più grande in pezzetti pressoché identici. Ja-queline, inglese purosangue, che ha il suo laboratorio al Girone, alle porte di Fiesole ci è arrivata per caso nel 1983. Dal regno di sua maestà la regina Elisabetta al Girone il passo non sembrerebbe così breve, e invece questa signo-ra dall’inconfondibile self control anglosassone, alla tenera età di 26 anni decise di lasciare la Gran Bre-tagna alla volta di Firenze. “Ci vi-veva una mia amica – spiega – che mi aveva invitato più volte e alla

Venti anni passati a far saponi: tra olii essen-ziali, profumi intensi e taglierine che dividono

i tocchi su misura di cliente. Ma i blocchetti multicolor che vengo-no fuori dal laboratorio “Spedco” di Jaqueline Sharon non sono sa-

IL PeRsONAggIO. Da vent’anni produce artigianalmente saponette diffuse su tutto il territorio

“mrs. sapone” viene dal Regno Unito

Ludovica V. Zarrilli

Jaqueline sharon

Jaqueline sharon sulle colline fiesolane ci è capitata per caso

e per amore ci è rimasta, dedicando la sua vita a un’attività

speciale, che ha bisogno di cura, pazienza e molta attenzione

fine, essendo un periodo particolare della mia vita, decisi di prendere e partire”. Un mestiere curioso il suo, uno di quelli che non si decide di fare quando si è bambini, ma che a sorpresa svela un fascino molto particolare, quello delle cose fatte con le proprie mani e dell’alchimia che si nasconde dietro quella sorta di pozione magica, che trasforma i liquidi in solidi dalle proprietà de-tergenti. “E’ come se vivessi in una piccola fabbrica delle marmotte – spiega sorridendo – perché lavoro praticamente da sola e le cose da fare sono sempre moltissime. Poi oltre alla produzione, spesso vado

in giro per fiere e mercati del biolo-gico a vendere, ho la mia clientela affezionata. Addirittura qualche mese fa, mentre ero a casa per dei problemi alla schiena, ho ricevuto diverse telefonate di persone che mi cercavano e che mi brontola-vano perché non ero al mio solito posto”. Non c’è nessun rumore nell’operosa officina di Jaqueline, qui tutto è fatto a mano, “anche le etichette le ho disegnate io anni fa e sono rimaste sempre le stesse da un bel po’ di tempo a questa parte: an-cora oggi le stampo le ritaglio e le infilo nelle piccole confezioni che vengono fatte una ad una”.

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8 Marzo 2011 il giornale nel tuo Comune

Page 9: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Sesso: MaschioEtà: 9 anniCarattere: dolcissimo e affettuo-sissimo!Taglia: piccolaIl piccolo Calimero è arrivato inrifugio che era un batuffolo dipochi mesi. Ovviamente dal cani-le non è mai più uscito. Calimero è un nonnetto buono,dolce e affettuoso. Vorrebbesempre stare in braccio e apanca all'aria per ricevere cocco-le. E' davvero un cane buonissi-mo adatto a tutti. Con un belbagno e una bella spazzolatadiventerebbe anche bellissimo.

Sesso: MEtà: 5/7 anniCarattere: coccoloneTaglia: piccola, 8 kgBuffone aveva un padrone anziano ealla sua morte il cane venne affidatoal fratello che però partì perl'Australia. Così il piccolo fu dato alnipote, che non perse tempo e losbattutè in canile immediatamente. Buffone ha 5, forse 7 anni ma nelcuore è ancora un cucciolone pieno dienergia e voglia di coccole! Devemorire in canile???? E' una tg piccola(8kg circa) e si abituerebbe di nuovoa vivere in una casa senza problemi.Ci aiutate a farlo felice dopo tanta sof-ferenza?

Sesso: FEtà: 7anniTaglia: piccolaCarattere: dolcissima/timorosaLei si chiama Gina (è la cagnolina sulmuretto), 7 anni, una vita tutta passa-ta in canile! Anche lei è un pò ciccio-na, ma come possono vivere benequesti cagnotti che condividono conaltre 200 anime dei piccoli box sovraf-follati?I volontari la amano molto, ma sonosolo 3 e non ce la fanno a portarla apasseggio, a farla sgambare. NES-SUNO chiede in adozione cani inquesto piccolo paese della Sardegna.Gina ha una sua dignità, una vogliamatta di dare affetto e di riceverlo. Chici aiuta a realizzare questo sogno?E' una tg piccola ed è sana.

Sesso: MEtà: 3 anniCarattere: pauroso e con qualche pro-blemaTaglia: piccola Tobia è un cagnetto sfortunato cometanti altri. Stava in una famiglia insiemealla sua amichetta Luna, ma un giornosono stati portati in canile con una bana-le scusa. Luna che era carina, bionda edolcissima ha trovato una casa, mentreinvece Tobia, che ha qualche problemacomportamentale causato dalla famiglia èrimasto in canile. Tobia si agita quando sifanno movimenti particolari, come alzareuna mano all'improvissom ma in genera-le qualunque scatto veloce. Le volte checapita Tobia ringhia anche se non attac-ca, per questo motivo crediamo che siastato picchiato. Se lo si sa prendere luiadora stare in braccio a farsi coccolare.Per lui cerchiamo una persona con espe-rienza e magari l'aiuto di un comporta-mentalista. Tobia è un cane buono, è solomolto spaventato e stressato

Sesso: MaschioEtà: 6-7 annitaglia: medio piccolaCarattere: buonissimoGiommy è arrivato al rifugio nel 2005,aveva un padrone che lo lasciava instrada in balia degli eventi come siusa qui in Sardegna. Il dolcissimoGiommy ha perso un' occhio a causadi una pietra lanciata da dei bambini.Abbiamo deciso di portarlo via e dinon ridarlo al suo padrone che insi-steva per riaverlo. Da quel momentoil piccolo non è mai più uscito dalcanile! Nessuno lo ha mai notatoforse a causa di quell'occhio, eppureè un cane dolcissimo e adatto a bam-bini e ad anziani

Età: 2006Sesso: Maschio Taglia: medio piccolaCarattere: diffidente ma dolceBlack ciotti vive in canile sin daquando era cucciolo insieme ai fratel-lini White Ciotti, Aska e alla sorellinaBambi star...Bambi nera purtroppo èmorta quest'anno a casusa di untumore. Non vogliamo assistere impo-tenti ad altre morti del genere. Questifratellini e soerelline si meritano diconoscere la vita fuori dal canile. Nonhanno idea di che cosa ci sia al difuori delle sbarre... non hanno maivisto l'erba.... Sono tutti un po' sovrappeso perchènon fanno movimento e mangianomale.Black ciotti è un po' diffidente perchèvede sempre e solo i volontari delcanile, ma siamo sicuri che in unacasa si scioglierebbe.

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Sesso: Maschio Età: 6 anniCarattere: coccolone e tranquilloTaglia: media contenutaSammy è arrivato in canile con i suoifratellini e sorelline. Purtroppo solopochissimi di loro sono stati adottati.Lui vive nel box con la sorellina Dea,anche lei molto bella. Sammy è uncagnolino molto affettuoso che adorail contatto umano. E' una taglia mediama contenuta, inoltre ha qualchekiletto di troppo perchè in rifugio nonesce mai. Ha solo sei anni, è ancoraun cane giovane con tanta voglia divivere. Non lasciamo che si spengalentamente tra le sbarre! Adatto anche a famiglie con bambini.

Sesso: MaschioEtà: circa 6 anniTaglia: PiccolaCarattere: Vivace e iperattivo.Full è un cagnetto piccolo picco-lo ma molto vivace. In canile pati-sce molto la solitudine, vorrebbestare sempre con qualcuno. E'un piccoletto tutto pepe chevuole giocare e ricevere attenzio-ni. Le sue sorelline sono stateadottate e lui invece è ancora quiperchè "abbaia"un pò troppo. Masiamo sicuri che con tanto amoreFull si calmerà molto.

Sesso: MEtà: 4 anniCarattere: affettuoso con tuttitranne cani maschi grandiTaglia: piccolaPoldino è cagnetto dolcissimo dicirca 4 anni,pesa 8 kg e va dac-cordo con i bambini, con i gatti econ i cani, ma non con i maschidi taglia grande...non li soppor-ta!:-(si è rotto una zampina e io nonvoglio riportarlo in canile perchèsono sicura che Poldo si sia rottola zampa mentre scappava daqualche cane più grande al qualeha rotto le scattole...e quando hasaltalto il muretto che c'è nelpiazzale è atterrato male Moltomale!Adesso cerca URGENTEMEN-TE casa!

Età: 2001Sesso:MaschioTaglia: piccoloCarattere: tende a scappare ma è troppobuffo e dolcePepsi è un bellissimo cagnetto di 10 anni.Durante tutta la sua vita, il piccoletto è sem-pre stato un vagabondo. E' sopravvissuto adun avvelenamento nel 2005 e ad un inci-dente l'anno scorso. Finalmente i volontarisono riusciti a convincerlo che non era più ilcaso di stare in giro per le strade, che forseera il caso di passare una vecchiaia più tran-quilla al riparo dai pericoli. Ultimamente èpiù tranquillo, ma ha sempre la tendenza ascappare, chissà se poi in una casa si cal-merebbe definitivamente. La vecchiaia iniziaa farsi sentire e avrebbe davvero bisogno diuna casa per passare gli ultimi anni in santapace.

Età: 2006Sesso:Femmina Taglia: medio piccolaCarattere: timida ma molto affettuosaBambi Star vive in canile sin da quan-do era cucciola insieme ai fratelliniWhite Ciotti, Black Ciotti e alla sorellinaAska...Bambi nera purtroppo è mortaquest'anno a casusa di un tumore. Nonvogliamo assistere impotenti ad altremorti del genere. Questi fratellini esoerelline si meritano di conoscere lavita fuori dal canile. Non hanno idea diche cosa ci sia al di fuori delle sbarre...non hanno mai visto l'erba....

Mi chiedo, e so che molti non saranno d’accordo con me, che si offenderanno, ma che senso ha vivere così? Chi ci aiuteràad avere una vita dignitosa? Sì, è vero tutti gli animali del mondo sono uguali, ma se ci fossero più sindaci o consiglieri comu-nali che iniziassero a proporre una strategia “comoda ed economica” come quella spagnola, siete sicuri che la legge italia-na non cambierà? che qualcuno accorrerà a salvarci? Siamo sicuri di essere così più civili degli altri paesi? Che differenzac’è tra una perrera e un canile dove ci sono 700 o più cani, dove l’USL è collusa e si nascondono i cadaveri? Dove il pastoè costituito dall’immondizia gettata via dalle mense? Ci avete mai visto mangiare bucce di frutta o pasta al sugo stracondi-ta? Siete mai andati a rovistare nelle pattumiere alla ricerca di sacchi di immondizia con scarti “utilizzabili” per la nostrapappa?Questa è la nostra realtà, aprite gli occhi!Giommy chi lo adotterà? Sammy è una meraviglia, entrato in canile da cucciolo non ha mai visto un guinzaglio, mai una pas-seggiata, mai una casa!!!! Tobia la casa ce l’aveva invece ora è qui, chiuso al buio, terrorizzato dalla vita in canile.......E questo non è un canile lager, qui i 3 ragazzi che tentano di gestirlo alla meglio lottano ogni giorno, e non abbiamo un vete-rinario che ci segua, non c’è un’area di sgambo, non ci sono volontari per portarci in passeggiata...noi cani siamo 200 e igatti 80 circa. Il comune non ha soldi da spendere neppure per qualche metro di rete!Adozioni zero o quasi, solo abbandoni e “viaggi della speranza” verso il continente. La scorsa estate siamo arrivati a 100cuccioli abbandonati più vari adulti, e stiamo parlando di un paesino di poche anime.Anche se non siete d’accordo con il contenuto di questo sfogo,vi preghiamo di dare anche a noi visibilità, anche noi abbia-mo diritto a un posticino caldo e una pappa decente: vederci morire giorno dopo giorno, sempre più rassegnati invisibili, viassicuro, non può lasciare indifferenti.

Grazie.

Contattare Bianca dopo le 17.00 al 3803130298 opp scrivere [email protected] siamo anche su FB

Noi, i “cani di LiberiTutti”, non siamo spagnoli, non siamo croati né romeni e non rischiamo la soppressione ma la prospettiva di vita che

abbiamo è di invecchiare in un box dimenticati dal mondo intero.Siamo sani, non tutti giovanissimi ma siamo cani che hanno come unica

prospettiva una morte lenta, inesorabile in tre metri quadrati.

per concessione gratuita de

Page 10: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Meno traffi co e rumore, più aria pulita: sono le caratteristiche di una città a misura di bici. Ma pedalare a Firenze non è così semplice. Il polso della si-

tuazione è dato dal numero di piste ciclabili, ancora inadeguato per una città che, grazie alla sua morfo-logia, si presterebbe bene a essere percorsa senza “motore”. Le corsie loro dedicate sono un’infra-struttura fondamentale per incoraggiare l’uso delle bici, poiché aumentano la sicurezza del ciclista. Fi-renze – si sa - non possiede una vera e propria rete integrata di piste ciclabili, in quanto i vari percorsi in rosso sono spesso sconnessi tra di loro, costringen-do i ciclisti a tratti “misti”. Per rendere la bicicletta un mezzo di trasporto urbano “competitivo” - so-stiene chi la utilizza - è necessaria una rete ciclabile effi ciente, che faccia sistema con i nodi del trasporto pubblico urbano. Ma a Firenze non sembra essere così: la stazione di Rifredi, ad esempio, è total-mente scollegata, mentre da Santa Maria Novella è possibile raggiungere, tramite la rampa in fondo

al binario 16, soltanto la pista della Fortezza, men-tre per il centro-Duomo non ci sono collegamenti diretti. Un tema “storico” della viabilità fi orentina, che riguarda anche (e soprattutto?) i ciclisti, è poi quello delle buche. Chi è costretto a pedalare nel traffi co per l’assenza delle piste ciclabili è troppo impegnato a tenere d’occhio le automobili per ri-uscire a prestare attenzione anche alle buche, che talvolta sono di dimensioni tali da compromettere l’equilibrio. Ma anche quando il ciclista arriva a destinazione non terminano le diffi coltà: trovare un posto nelle rastrelliere è, in alcune zone, più arduo che parcheggiare l’auto, a causa di un numero trop-po spesso insuffi ciente di posti bici, o per colpa dei mezzi abbandonati nelle rastrelliere. In questi casi il ciclista non ha altra scelta che trovare un parcheggio di fortuna, lasciando il mezzo legato a un palo, a un’inferriata o appoggiato a un muro. Le bici par-cheggiate al di fuori delle rastrelliere, però, a volte trasformano i marciapiedi in un percorso a ostacoli, creando problemi specialmente per gli anziani e i

disabili, che spesso sono costretti a chiedere l’in-tervento dei vigili per la rimozione dei mezzi che intralciano il passaggio. Il paradosso, si lamenta il popolo dei pedali, è proprio questo: un mezzo che rappresenterebbe una risorsa per la comunità si può trasformare persino in un problema. Dal Comune di Firenze arriva comunque qualche segnale inco-raggiante: la giunta ha recentemente stanziato ol-tre mezzo milione di euro per le piste ciclabili. In particolare, 450mila euro sono destinati alla manu-tenzione dei tratti di piste in cattive condizioni, al ripristino della segnaletica e alla messa in sicurezza degli attraversamenti ciclopedonali. Altri 100mila serviranno al completamento della pista che va dal Saschall fi no al molino di Sant’Andrea a Rovezza-no. Qualcosa sembra muoversi, dunque, e chissà che per il 2013, quando Firenze ospiterà i mondiali di ciclismo, la città non avrà fi nalmente attivato il servizio di bike-sharing, che renderà il capoluogo toscano più simile alle altre 100 città europee che hanno già adottato (con successo) questo sistema.

veLOcIPedI/1. Il capoluogo visto dal sellino: cosa va e cosa no. Qualcosa però sembra muoversi

città ciclabile? c’è ancora da pedalare

Antonio Rettura

Le diffi coltà per chi sceglie le due ruote sono molte: Firenze non possiede una

vera e propria rete integrata di piste, e così chi utilizza questo mezzo è spesso

costretto a percorrere (pericolosi) tratti misti. Poi c’è il problema del “parcheggio”

L’IMPresa/1

José Carlos Muñoz Pérez, 31enne fiorentino di origine iberica, lo scorso ottobre ha deciso di tornare a fare visita alla sua città natale, Siviglia. In

bicicletta. Per raggiungerla ha pedalato per 26 giorni, percorrendo 2.441 chi-lometri, assieme all’amico Daniel Gencarelli, che lo ha accompagnato nell’im-presa. Com’è nata l’idea del viaggio? Ho voluto unire le due città più importanti della mia vita attraverso la passione per la bicicletta. Siviglia è la città dove sono nato, mentre a Firenze sono arri-vato per amore, e da subito mi sono innamorato anche della città. Ho deciso di fare questo viaggio in bicicletta perché credo nel trasporto sostenibile e adoro lo spirito di avventura. Ci sono stati momenti difficili? Attraversando le Alpi e i Pirenei abbiamo affrontato salite durissime. Altri mo-menti diffi cili li abbiamo vissuti in Spagna, nella pianura dell’Ebro: abbiamo

pedalato una giornata intera con un fortissimo vento contrario che quasi ci fermava. Il tempo non passava mai!Cosa ti ha insegnato questa avventura? Dopo un viaggio in bicicletta di oltre 2.400 chilometri capisci che per gli spo-stamenti quotidiani in città non c’è nessun bisogno del motore! Per i brevi tragitti la bici è il mezzo più ecologico e salutare che esista.Firenze è a misura di ciclista? È una città che ha grandi potenzialità perché è in pianura, ma ci sono ancora tante cose da fare. Bisogna aumentare le piste ciclabili e collegare tra loro quelle esistenti. Sarebbe poi utilissimo attivare il servizio di bike-sharing, come stanno facendo numerose città europee. E poi, ovviamente, riparare le buche!Concludendo, perché conviene andare in bici? Chi usa la bicicletta fa del bene all’ambiente, a se stesso e anche al portafoglio. La bici è il veicolo anti-crisi!

José Carlos Muñoz Pérez, fiorentino d’adozione, racconta il viaggio compiuto alla volta del suo paese natale

Ventisei giorni (e duemila chilometri) per riabbracciare Siviglia

mobilità

/A.R. JosÉ carlos MuÑoZ pÉreZ

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10 Marzo 2011

Page 11: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Bici e bus, un binomio ecologico. E inve-ce no, non vanno molto d’accordo. Ep-pure per lo sposalizio ci sarebbero tutti i presupposti, almeno a sentire chi sul

sellino ci attraversa la città. E chi ne ha fatto ma-teria di studio e lavoro. È stato fi nanziato con fondi europei il progetto per l’intermodal bike, sviluppato dalla nostra facoltà di Architettura: si tratta di una due ruote ripiegabile ultraleggera, cinque volte più piccola di quelle in commercio, pensata apposta per essere trasportata sui mezzi pubblici. Il proto-tipo è stato presentato a Palazzo Vecchio sul fi nire dell’anno scorso, adesso spetta alla ricerca trovare il modo di produrla a costi accessibili, ma si prevede che potrebbe solcare le nostre strade (e i nostri bus) già entro un paio d’anni. Ma i ciclisti urbani non hanno intenzione di aspettare così tanto: il trasporto delle bici sui mezzi pubblici è una battaglia che va avanti da tempo. E c’è pure chi ci ha scritto una tesi: Giacomo Stefanini, laureato in architettura nonché socio di Firenzeinbici, la più folta associazione di “pedalatori” cittadini. “Non c’è bisogno di nessun supporto per far salire le bici sul tram – spiega Vale-rio Parigi, un altro dei soci più attivi – e nessun re-golamento lo vieta. Succede in tutte le città moderne d’Europa”. Per ora, però, Ataf e Gest hanno detto no. Stesso copione nella vicenda delle preferenziali: da anni le associazioni si battono per aprire le busvie

ai velocipedi, ma niente da fare. “È una questione di velocità commerciale dei bus – dichiara Giampiero Gallo, il consigliere comunale delegato alla mobilità alternativa – ma abbiamo un tavolo aperto con Bo-naccorsi e c’è la disponibilità a studiare specifi che soluzioni per le preferenziali a basso scorrimento, soprattutto in centro”. In compenso la giunta co-munale ha appena stanziato 450mila euro per inter-venti urgenti sulle piste, leggi soprattutto al capitolo “chiusura dei monconi”. Ancora in stallo invece l’ipotesi bike sharing. “L’investimento iniziale è in-gente – spiega Gallo – circa un milione di euro. E altrettanto servirebbe per la manutenzione annuale”. Non esattamente noccioline, in un momento di ma-gra per i conti pubblici come questo. Anche se una soluzione ci potrebbe essere: affi dare la gestione a uno sponsor privato, come succede a Parigi e Bar-cellona. L’ipotesi però appare ancora lontana. Ma Palazzo Vecchio ha ancora in serbo qualche carta da giocare. La via alternativa potrebbe essere quella di un sistema di noleggio potenziato, in stretta colla-borazione con le aziende cittadine. Per Comune e privati, in pratica, si tratta di fare fi fty-fi fty: l’ammi-nistrazione si impegna a implementare le postazioni di noleggio (ad esempio nei pressi delle stazioni) e le aziende medio-grandi forniscono parcheggi per le due ruote sicuri ai dipendenti. Assicurandosi così anche lavoratori più in forma.

veLOcIPedI/2. Mezzi ripiegabili ultraleggeri: è il progetto sviluppato dalla facoltà di Architettura

ma la bicicletta vuol salire sull’autobusFrancesca Puliti

L’IMPresa/2

“A.A.A. ciclonauti per biciclettata in Nepal cercasi”. Il sestese Marco Banchelli lancia

una nuova e particolarissima proposta: entrare a far parte di una vera e propria staffetta ciclistica che, nei giorni della prossima Pasqua (il program-ma completo sarà visionabile prossimamente sul sito www.marcobanchelli.com), vedrà pedalare insieme “italiani” e “nepalesi” attraverso strade e panorami del Nepal più autentico di ieri e di oggi, per portare in quelle terre un grande messaggio di unione tra popoli e genti. “Non sono richieste particolari doti di allenamento e resistenza, ma solo una buona adattabilità e spirito di avventura – precisa Banchelli – gli interessati sono invitati

a mettersi in contatto con il nostro team, in quan-to i posti a disposizione non sono moltissimi”. Al progetto potranno aderire anche eventuali “non ciclisti”, in veste di accompagnatori uffi ciali, vi-sto che l’itinerario si svilupperà su strade asfaltate e avrà mezzi di assistenza e supporto al seguito. “Come in tutte le proposte del nostro modo di viaggiare preparato, consapevole e solidale – rac-conta Marco – sono previste visite a scuole indu-iste e buddiste, oltre che cattoliche. Incontreremo i profughi tibetani e i bisognosi dei centri di acco-glienza e assistenza, per rendere ancora più com-pleta questa esperienza”. Marco Banchelli sente in sé la fantastica sensazione di aver unito e di

unire le città, le montagne, le genti “con le gocce del mio sudore e con l’invisibile ma incancella-bile segno delle ruote della mia bicicletta”. Dagli Usa al Kenya, dall’Argentina al Cile passando per le Ande, e ancora Australia, Palestina e Israele, non c’è (quasi) luogo al mondo in cui Banchelli non sia stato a portare il suo messaggio di pace. A lui il merito di aver creato anche il progetto “Den-tisti per caso in Nepal” con la moglie odontoia-tra Maria Teresa Tosto. Si tratta di un supporto medico volontario che offre da un lato un aiuto immediato alle popolazioni locali, e dall’altro una serie di competenze a medici e operatori da usare nel lungo periodo.

Al via la nuova avventura del sestese Marco Banchelli, che chiama a raccolta i ciclonauti

e c’è chi cerca volontari per una staffetta di pace in nepal

mobilità

/A.P. Marco banchelli

1137046

11

Page 12: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

A Firenze il bio è di casa. Sono sempre di più (e au-mentano a vista d’occhio) i negozi e i ristoranti dove si

mangia e si acquistano prodotti “natu-re”, controllati e certifi cati. Una moda o il bisogno sempre più impellente di tornare alla terra e mettere nel dimenti-catoio prodotti chimici e concimi dan-nosi per la salute? Forse entrambe le cose per un gran numero di consuma-tori, ma su un aspetto non ci sono dub-bi: mentre l’attenzione nei confronti di questa tipologia di prodotti cresce a dismisura, i prezzi diminuiscono in maniera inversamente proporzionale, grazie alla domanda sempre crescente. E se fi no a qualche tempo fa rappre-sentavano una categoria merceologica ad uso e consumo di chi poteva per-mettersi di spendere un po’ di più per mangiare meglio, adesso nella mag-gior parte dei casi fanno concorrenza alla grande distribuzione. Un esempio è quello di Natura Sì, franchising de-dicato all’universo del naturale, che ha aperto il suo quarto punto vendita in città (in via Kassel, dopo il recente via Baccio da Montelupo e i prece-denti via Masaccio e viale Corsica). “Indubbiamente la differenza tra un prodotto biologico e uno tradizionale c’è e si sente - spiega Cristina Biondi, direttrice del punto vendita di via Kas-sel - innanzitutto dal sapore, e poi non bisogna dimenticare che, per ottenere il marchio bio, bisogna avere tutta una serie di certifi cazioni dalle quali non si può prescindere”. Insomma, la “trap-pola del fi nto biologico” sembrerebbe non esistere, soprattutto per via della grandissima quantità di controlli a cui ogni prodotto viene sottoposto. “Il bio-logico sta diventando sempre più uno stile di vita - continua Cristina - si sta tornando pian piano a una concezione diversa anche della spesa: meglio ac-quistare piccole quantità più volte la settimana e tenere in casa cibo fresco che fare le maxi spese come usava fi no a qualche tempo fa”. E per i patiti del genere sono diversi gli indirizzi fi oren-tini da segnare in agenda: a comincia-re dai posti dove si mangia ma si può anche comprare qualcosa da portare a casa, come al Punto Macrobiotico, che ha un punto vendita in via de’ Pilastri e un ristorante in piazza Tasso. Lì vi-cino ci sono il circolo Aurora (piazza Tasso), coi suoi menù vegetariani e vegan, e la deliziosa gastronomia Vi-vanda (via Santa Monaca) che oltre

sembrerà strano, ma il boom del biologico è riuscito a scalfi re anche le granitiche abitudini

dei fi orentini, e questi negozi spuntano come funghi nei quattro angoli della città. Per la gioia

dei moltissimi appassionati e di chi ha deciso che è arrivata l’ora di tornare a mangiar bene

IL cAsO. In aumento supermarket e ristoranti interamente votati a un’alimentazione naturale

La bio-mania contagia firenze (e non solo)

Barbara Biondi

al cibo ha anche una fornita cantina di vini biologici. Interessante anche l’esperienza de La Raccolta, in via Le-opardi, all’incrocio col viale Gramsci, che mette a disposizione della clientela anche piatti da asporto. Gli afeciona-dos non potranno poi perdere un must del “bio way of life”: la Fierucola di piazza Santo Spirito, che ogni mese porta in centro i banchini di pastori e agricoltori dell’area fi orentina. Info: www.lafi erucola.org.

E chi lo dice che biologico è bello solo se comprato in una

cascina, al mercato o in un super-mercato ad hoc? Ecco pronta la prova del contrario, che proprio dalla città del giglio e dagli im-mediati dintorni sta sviluppando un trend che riscuote sempre più successo tra gli amanti dei prodotti al naturale. Si potrebbe chiamare biologico.it, e invece si chiama Solmeo.it, azienda nata dall’entusiasmo di un gruppo di amici che, dopo aver passato parte della vita a fare mestieri di tutt’altro tipo in giro per l’Italia e per il mondo, si sono ritrovati a Impruneta per mettere su un’at-tività di selezione e vendita di prodotti biologici e biodinamici. Il principio è lo stesso che muo-ve ogni tipo di acquisto online (compresi quelli delle grandi ca-tene di supermercati): si visita il sito, si scelgono i prodotti che si desiderano e questi vengono con-segnati a casa nel giro di pochi giorni dall’ordine. La differenza è che nel “carrello” si possono inserire anche prodotti freschi come verdura e frutta, latte appe-na munto, burro, formaggi oltre a legumi secchi, confetture, ma an-che detersivi e affi ni, tutto scelto con cura dai signori Solmeo e recapitato (a Firenze il martedì è gratis) direttamente a casa. Altra piattaforma online che mette a disposizione prodotti toscani è il sito Stile Naturale (http://stores.ebay.it/stilenaturale) che offre prodotti di vario genere ma di provenienza rigorosamente lo-cale: dal rosolio di China delle monache benedettine di Pistoia ai cuscini di pula biologica fatti a mano per l’allattamento, dalle briciole d’oro a 23 carati per de-corare cocktail, ai saponi all’olio extravergine d’oliva biologico Igp toscano, fi no alla composta di cipolla di Certaldo derivata dal presidio Slow Food e al pecorino toscano di Volterra a caglio vege-tale. Questo e altro su un sito che si appoggia a Ebay e consegna i prodotti sfruttando le spedizioni postali.

Due siti internet toscani

Il latte appena munto? È online

La CUrIOsItÀ

Sembra ormaiessere diventatoun vero e proprio stile di vita

tendenze12 Marzo 2011

Page 13: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

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Page 14: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Sono numeri e spesso (un po’ come accade per la temperatura reale e quella percepita, quando fa cal-

dissimo e dicono che è “solo” colpa dell’umidità) non rispecchiano del tutto la percezione e la sensibilità delle persone. I dati relativi al 2010 resi noti dalla Questura di Firenze (che Il Reporter aveva pubblicato

Le zone dove la sicurezza “vacilla”dOssIeR/1. I dati della Questura dicono che i reati sono diminuiti. Ma capita di sentirsi in pericolo

Serena Wiedenstritt

l’inchiesta

tra le aree in cui la percezione di tranquillità viene a mancare ci

sono san Lorenzo (vicina a tanti locali dove spesso con l’alcol si

esagera), santa Croce, con le sue viuzze, e piazza santo spirito,

storicamente alle prese con notti un po’ troppo movimentate

notte a san lorenZo

sul numero di febbraio) dipingevano un quadro positivo della sicurezza in città e registravano una diminuzione del numero dei furti, delle rapine e delle truffe. Questi dati – li ricordia-mo velocemente - parlavano di una fl essione del numero totale dei de-litti, in tutta la provincia (-14,35 per cento) e nella città di Firenze (-11,83 per cento), mentre in 365 giorni le persone denunciate in stato di liber-tà erano state 3.895 e gli arrestati 1.397. Signifi cative apparivano poi le diminuzioni di alcune tipologie di reati, quali le rapine, i furti, gli scip-pi e le truffe e frodi informatiche. In controtendenza i furti in abitazione, passati da 1.174 nel 2009 a 1.356 nel 2010 (+15,5 per cento), e gli omicidi volontari, passati dai 5 del 2009 ai 9 del 2010. Soddisfacenti invece i ri-sultati sul fronte della lotta a traffi co e spaccio di sostanze stupefacenti: per questa tipologia di reato erano state arrestate 251 persone e denun-ciate in stato di libertà 69. La sicu-rezza percepita, quindi, in base ai numeri dovrebbe essere aumentata, ma in realtà sono ancora numerose le “zone buie” della città dove i re-sidenti continuano ad aver paura a uscire di sera, e la tranquillità resta spesso un miraggio. Molto spesso, infatti, non è solo il rischio-rapina a pesare sulla percezione dei fi orenti-ni, ma sono anche il disturbo della quiete pubblica, i rumori, il traffi co indisciplinato e pericoloso a causa-re insicurezza e malessere. Spesso, infi ne, le zone a più alta densità di vita notturna si confermano quelle giudicate più pericolose. La (poco ambita) palma dell’insicurezza resta in centro, nella zona di San Loren-zo, sia per la vicinanza alla stazio-ne centrale di Santa Maria Novella - che fa da naturale ricettacolo per i traffi ci meno leciti - sia per l’ab-bondanza di locali che offrono tanto alcol a poco prezzo. Altre questione irrisolta è quella dell’Oltrarno, e in particolare quella di piazza Santo Spirito, zona storicamente frequen-tata da punkabbestia e teatro, negli scorsi mesi, anche di una violenta aggressione al presidente dei giova-ni industriali di Firenze. Anche San-ta Croce spesso non permette sonni tranquilli agli abitanti della zona, fra schiamazzi, spaccio e cattive com-pagnie che si incontrano sul sagrato della chiesa per poi spostarsi nelle più riservate stradine a lato. Infi ne, a voler elencare le zone dove la perce-zione di sicurezza la notte può vacil-lare, fuori dal centro è da segnalare piazza Dalmazia, dove - a due passi dal cinema - c’è un dormitorio a cie-lo aperto, negli spazi che la mattina sono occupati dal mercato.

Fuori dal centroda segnalarei dintorni di piazza Dalmazia

La prima vittima del 2011 è arrivata nella notte fra il 6 e

il 7 febbraio, tra Firenze e Prato. Fino ad allora, il bilancio delle morti sulle strade di Firenze pote-va vantare zero vittime, anche se i primi due mesi dell’anno avevano già registrato quasi 300 incidenti e oltre 250 feriti. Nel 2010 le vit-time della strada sono state 23, con il tributo più caro pagato da motociclisti e pedoni: 9 dei primi e 9 dei secondi hanno perso la vita in modo violento sulle stra-de della città. La mappa dei punti più pericolosi si disegna partendo da via Baracca, passando da via Pistoiese e approdando in via di Novoli, per proseguire poi verso viale Guidoni, viale Strozzi e via Pisana: tutte strade da oltre 50 incidenti l’anno. E ancora non si esauriscono i casi di pirati della strada che non solo compiono un’infrazione, ma neanche si fer-mano sul luogo del misfatto. Al-cune settimane fa è successo a un taxista in piazza dalla Stazione, che ha investito un bimbo e non si è fermato. Rintracciato dalla polizia municipale, per lui è scat-tato immediatamente il ritiro della patente. Alla fi ne di gennaio una donna di 67 anni è stata investita da un automobilista, che è stato fermato e denunciato. Le proposte del Comune, che per la prevenzio-ne si associa alle associazioni dei parenti delle vittime, come quella fondata dai genitori di Lorenzo Guarnieri, partono da più punti di vista e riguardano ad esempio una raccolta di fi rme per una legge di iniziativa popolare affi nché si pre-veda l’omicidio volontario, e non colposo, per chi causa la morte di una persona mentre è alla guida in stato di ebbrezza o sotto stupefa-centi. A breve, inoltre, dovrebbe venir presentato il Piano strategi-co integrato per la sicurezza sulle strade a Firenze, mentre sono già iniziati gli incontri nelle scuole per mettere in guardia i ragazzi sui rischi che possono arrivare da comportanti scorretti e, solo ap-parentemente, catalogabili come leggerezze.

Anche incontri nelle scuole

Incidenti stradali,si cercano rimedi

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14 Marzo 2011

Page 15: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

l’inchiesta

Polemiche sui costi e sulla correttezza delle proce-dure di appalto a parte, il parco della Musica è

in arrivo a Firenze, e con lui un nuovo corso per la città e, soprat-tutto, per la zona delle Cascine. Si tratta infatti di uno dei punti di Firenze più toccato dalle novità, prima con l’avvento della tramvia, che l’attraversa per collegare le due sponde dell’Arno, e ora con il nuovo centro musicale, che pren-derà il posto del vecchio Teatro Comunale. Ma come reagisce il polmone verde della città a queste continue “rivoluzioni”? Che piani ha Palazzo Vecchio per un’area che è sempre stata a rischio sfrut-tamento e che da anni sembra vi-vere una crisi di identità profonda? Per i presidenti delle commissioni urbanistica e cultura del Comune, Elisabetta Meucci e Leonardo Bie-ber, il focus è sul nuovo teatro, che rappresenterà “un’opera pubblica di alto livello internazionale e una

grande occasione per la crescita culturale della nostra città, oltre al modo per restituire alla cittadinan-za una vastissima area che ricon-nette anche il centro storico con il parco delle Cascine.” Del resto, di interventi forti sulla zona delle Cascine si parla da tempo, e una delle ultime occasioni è stata l’ini-ziativa dei “cento luoghi”, voluta dal sindaco Renzi a fi ne settembre per aprire la discussione sui luoghi simbolo della città che l’ammini-strazione vuole restituire ai fi oren-tini entro fi ne mandato. E proprio le Cascine sono state il luogo pre-scelto dal primo cittadino per per ascoltare personalmente le propo-ste degli abitanti e formulare le proprie promesse, fra cui quella di farle diventare il più grande parco urbano d’Europa: un’area che, a lavori ultimati, dovrebbe coprire ben 300 ettari e comprendere l’Ar-gingrosso, i lungarni del Pignonci-no e dei Pioppi, la zona del Podere la Trave-Il Barco e il nuovo polo

musicale con il nuovo teatro del Maggio. Il tutto per un totale di diversi milioni di euro, di cui però 13 milioni e 691mila sono già stati fi nanziati. Fra le altre prospettive per il parco ci sono una nuova pas-serella esclusivamente ciclopedo-nale, che sorgerà a metà strada tra l’Indiano e la passerella dell’Iso-

lotto, collegando il parco delle Ca-scine con quello dell’Argingrosso, un nuovo centro dell’arte e dello spettacolo nei locali ex Fabbri ed ex Scuderie e spazi per nuovi ser-vizi per il parco, o un locale legato alla tradizione culinaria, nell’ex discoteca Meccanò. Resta invece per il momento insoluta la “dispu-

ta” Renzi-Zeffi relli su dove fi nirà l’archivio storico della carriera del grande regista, diviso fra l’amore per la sua città e il richiamo del-la capitale. Ad ogni modo, i tempi per la presentazione del progetto sono stati fi ssati a inizio giugno: non resta dunque che pazientare qualche mese.

Matilde Bernini

Le Cascine restano uno dei punti preferiti per i bivacchi,

in particolar modo con l’avvento della bella stagione: ormai da ge-nerazioni alcune comunità di im-migrati, specialmente peruviani, filippini e cingalesi, hanno eletto il pratone a luogo di incontro per i picnic della domenica (e non solo), spesso e volentieri condi-ti da numerose bottiglie di birra. Gli eventi organizzati nei locali della zona, inoltre, non facilitano la vita dei residenti, e gli ultimi episodi lo confermano, come ad esempio il bis di risse in una sola serata all’evento dell’Ippodromo delle Mulina: protagonisti prima cinque magrebini in evidente stato di ubriachezza, poi alcuni cittadi-ni italiani, gli uni contro gli altri per motivi calcistici, mentre della discoteca Meccanò, al momento, restano solo i resti dell’incendio. Con l’avvicinarsi della bella sta-gione, la situazione nel parco (che da una parte ospita lo storico Cir-colo del tennis di Firenze, nato nel 1898 per iniziativa di 30 soci fon-datori in parte fiorentini e in parte inglesi, e diventato il quinto cir-colo italiano a iscriversi all’asso-ciazione italiana di Lawn Tennis, istituita a Roma il 16 aprile 1894),

si rende ancora più complicata. Ai problemi usuali, come ad esempio quello della prostituzione che con-tinua a invadere gli spazi del par-co, dal viale ai giardini interni, si aggiungono le serate brave di chi ama tirar tardi sui prati, con tanto di schiamazzi e rumori che talvol-ta arrivano a essere denunciati an-che dai residenti dell’Isolotto. Per non parlare della “città fantasma” abitata da sbandati vari che si apre nella zona fra la Leopolda e il par-co, dove si trovano i vecchi capan-noni che costeggiano i binari e che erano un tempo parte dello scalo merci delle ferrovie, come denun-ciato dai residenti delle nuove case di via Michelucci, adiacenti alla Leopolda.

I “rischi” della bella stagionezOOM. Dai bivacchi alle serate rumorose

dOssIeR/2. Tanti i progetti per dare nuova vita a un luogo dal passato certamente non facile

ma le cascine si preparano a rinascere

Di interventi importanti in questa parte

di città si parla da tempo: ora è in arrivo

il Parco della Musica, che ne dovrà

segnare una seconda giovinezza

/M.B.

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15

Page 16: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

ecONOMIA/1. Nella cooperativa addetti di 36 nazionalità diverse. Che parlano tutti la nostra lingua

“nuovi italiani”. Grazie al lavorosono stranieri, ma

hanno un forte senso

di appartenenza al

Belpaese (e a Firenze).

sono i 400 impiegati

immigrati della Cooplat,

secondo una ricerca

condotta dal Ceuriss

Otto su dieci non lascerebbero mai la Toscana e Firenze per trasferirsi al-trove. E non sarebbe una novità, se stessimo parlando di persone nate e

cresciute qui, perché si sa che i toscani – e i fi o-rentini in particolare – sono legatissimi alla loro terra. Ma loro sono originari di Perù, Albania, Romania e Filippine: sono venuti nella nostra regione per lavorare e ora non la lascerebbero per nulla al mondo. Perché la maggioranza di questi stranieri si sente “ben integrata” (il 51%) e il 77,8% mostra un senso di appartenenza all’Italia, contro il 68,9% che dà altrettanta im-portanza ai riferimenti identitari legati al Paese d’origine. È un caso fi orentino: si tratta della ri-cerca condotta dal Centro europeo di ricerche e studi sociali (Ceuriss) tra i lavoratori immigrati della Cooplat, una delle più importanti coopera-tive italiane nel comparto dei servizi. Tra i tre-mila lavoratori della Cooplat, infatti, ce ne sono ben 400 stranieri. Per questo la cooperativa ha deciso di commissionare al Ceuriss un’inda-gine su “Lavoro e percorsi di integrazione del personale immigrato”, che è iniziata nel gen-naio 2010 e che ora è vicina alla conclusione. Leggendo i dati, ciò che salta agli occhi sono il sentimento maturato nei confronti dell’Italia e il fatto che la buona integrazione degli immigra-ti, riconosciuta da loro stessi, sembra dovuta in primo luogo al lavoro. Riguardo a quest’ultimo punto, per esempio, è da segnalare la risposta alla domanda sulle “dimensioni in cui gli im-migrati si identifi cano di più”: al primo posto

c’è la famiglia con il 68,9% e al secondo il la-voro con il 45,9%, seguiti a molta distanza dalla nazionalità (24,6%) e dai riferimenti allo stile di vita (27%). Anche una curiosità – in realtà solo apparente, perché si tratta della vita di tutti i giorni – la dice lunga sul legame tra lavoro e integrazione: il 48% degli addetti immigrati di Cooplat valuta “buoni” i rapporti con i colleghi italiani e il 54,1% quelli con i colleghi di una nazionalità diversa (il dato più basso è quello relativo ai rapporti con i connazionali: 46,7%). L’82% di loro parla in italiano con i colleghi, ma il dato ancora più signifi cativo è che soltanto il 24,6% usa ancora la lingua d’origine per le conversazioni in famiglia. Insomma, ormai par-

lano italiano anche a casa.“Questi dati – si leg-ge nella ricerca del Ceuriss – propongono una lettura in forte controtendenza con le ricerche degli ultimi anni sul senso di appartenenza degli immigrati, che vede solitamente primeggiare il legame con la terra di provenienza (con percen-tuali non inferiori all’85-90%)”. Il profi lo che esce dalla ricerca è quello di stranieri che si sentono “nuovi italiani” – e non dimentichia-mo che stiamo parlando di immigrati di prima generazione. Le brutte notizie arrivano quando si parla della crisi economica: il 46,7% dice di “arrivare con molta diffi coltà a fi ne mese” e il 14,8% “spende tutto quello che guadagna”. Ita-liani anche nelle diffi coltà, insomma.

lavoro e iMMiGrati: un binoMio che porta all’inteGraZione

Federico Buti

società

Campi Bisenzio, la città dell’area fi oren-tina con la percentuale più alta di im-

migrati. Santa Croce sull’Arno, dove oltre il 40% della popolazione residente nel picco-lo centro storico è composto dalle famiglie degli stranieri che lavorano nelle concerie. Il caso della Cooplat, 400 lavoratori non italiani su 3mila (vedi pezzo a fi anco). Sono le tre esperienze toscane da cui è partito il convegno “Le vie dell’inte(g)razione”, che si è svolto il 25 febbraio scorso al teatro Dante di Campi, per affrontare le proble-matiche e le sfi de poste dall’immigrazione. A Firenze, in Toscana e in Italia. All’inizia-tiva, organizzata dall’associazione Romano Viviani e dalla Fondazione Italianieuropei, ha partecipato tra gli altri Massimo D’Ale-ma, ex presidente del Consiglio e ministro degli Esteri del secondo governo Prodi. Tanti i dati resi noti durante le cinque ta-vole rotonde che si sono tenute durante la giornata. Come quelli della “rivoluzione” di Campi, dove i cittadini cinesi rappresen-tano il 43,6% della popolazione straniera residente, contro il 62% di vent’anni fa, quando la popolazione della frazione San Donnino quasi raddoppiò nel giro di pochi mesi per l’arrivo di migliaia di persone pro-venienti dalla Cina. Ora i cinesi non sono più concentrati in una sola zona della città, è stato evitato il rischio ghetto e il sindaco Adriano Chini dice che “oggi Campi, per i cinesi, è molto più un luogo di residenza che un posto dove lavorano e basta, segno che il processo di integrazione sta andando avanti”. O come l’esperienza di Santa Cro-ce sull’Arno, dove la stabilità lavorativa (i tanti immigrati presenti sono assunti nelle concerie) ha permesso i ricongiungimenti familiari, potente fattore di pace e coesione sociale. Durante il convegno è stato toccato anche il caso di Prato: alle tavole rotonde hanno partecipato anche il sindaco e il pre-sidente della Provincia, Roberto Cenni e Lamberto Gestri.

I dati del convegno di Campi

La Toscana e le sue “vie dell’integrazione”

/F.B.

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16 Marzo 2011

Page 17: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Quei mestieri che nessuno vuol più fareecONOMIA/2. Capita che l’offerta non manchi e che invece il candidato giusto si faccia attendere

Antonio Passanese

Il lavoro? C’è, basta cercarlo, accontentarsi e “spor-carsi le mani”. La crisi economica, si sa, ha colpito duramente soprattutto il mondo giovanile. In To-scana sono 69mila i ragazzi – tra i 15 e i 34 anni

– alla ricerca di una prima occupazione, nonostante vi siano professioni che non riescono a decollare a causa delle diffi coltà di reperimento della forza lavoro. Nel-la “classifi ca” dei mestieri meno ambiti stilata da Con-fartigianato Firenze (e per i quali un contratto a tempo indeterminato sarebbe sostanzialmente assicurato) si trova di tutto un po’: pasticceri, gelatai, sarti, macellai, muratori, idraulici, falegnami, operai agricoli, cuochi, panettieri, fabbri e persino igienisti dentali. Risultati che non stupiscono affatto. A quanti di noi è capitato di aver bisogno di un elettricista, di un meccanico o, “peggio” ancora, di un antennista o di un idraulico senza riuscire a trovarli? È il paradosso dei cosiddetti lavori trascurati. “In Italia - sottolinea il report di Confartigianato - do-vrebbero essere valorizzate forme di lavoro in grado di facilitare l’accesso al mercato da parte dei giovani, e fa-vorire quei processi di formazione in azienda che sono indispensabili per ridurre il mismatch (discordanza) tra domanda e offerta rilevata sul segmento giovanile”. Nel 2010, con la fl ebile ripresa dell’economia, le assunzioni previste dalle imprese e monitorate dal sistema infor-mativo Excelsior 2010 di Unioncamere e Ministero del Lavoro sono tornate a salire, e contemporaneamente è tornata a crescere anche la diffi coltà di reperimento di personale non stagionale (+6 per cento rispetto al 2009), che riguarda il 26,7 per cento del totale delle assunzioni

programmate dalle imprese. Il rapporto Excelsior 2010 ha inoltre evidenziato che la diffi coltà di reperimento del personale è determinata dall’inadeguatezza degli aspiranti (14,3 per cento) e dal ridotto numero di can-didati (12,4 per cento). Lo sbaglio dei giovani di oggi sembra dunque essere quello di non volersi orientare al lavoro nelle arti e nei mestieri, cosa che consentirebbe loro interessanti occupazioni prima come apprendisti, poi come lavoratori dipendenti e infi ne con l’opportu-nità di diventare un imprenditore in proprio. E lo stesso errore sembrano commetterlo anche i genitori, nel non indirizzare i fi gli su questa strada, il che, naturalmente, non signifi ca escluderli dall’opportunità di studiare. In-somma, andrebbe cambiata un’intera cultura, pare voler

dire il report. Nel frattempo, gli extracomunitari rappre-sentano sempre più una risorsa indispensabile in tanti ambiti della vita economica e sociale del nostro paese. Va ricordato, infatti, come fa notare anche l’Inail, che “quasi il 10 per cento del Pil italiano arriva dagli immi-grati e che una famiglia su dieci dipende da una badante straniera. Così come la maggior parte delle fabbriche del Centro–Nord”.

tra quelli meno ambiti - dice un’indagine di Confartigianato

Firenze - ci sono l’idraulico, il muratore, il sarto, il macellaio,

il panettiere, il cuoco, il falegname e persino l’igienista dentale

società

Nella nostra regione sono 69mila i ragazzi alla ricerca della prima occupazione

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te ha riaperto i battenti. E’ visitabile solo il lunedì (giornata in cui quasi tutti gli altri musei sono chiusi) e offre, oltre alla collezione delle sculture originali delle nicchie, una vista inedita sulla città, che si riesce a godere solo dal “grattacielo” più alto del centro. Altra chicca a costo zero è il Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi, dove, all’interno dell’ex refet-torio del convento, è custodito uno dei più begli affreschi del Rinascimento fi orenti-no, incredibilmente dimenticato dalla maggior parte dei turisti di passaggio. Se-guono a ruota il cenacolo di Ognissanti, Fuligno e Sant’Apollonia, e poi ancora il Chiostro dello Scalzo, casa Martelli e la sala del Perugino (ingresso dal Liceo Mi-chelangelo) che è recentemente entrata a far parte del circuito museale. Appena fuori dal comprensorio fi orentino ci sono le ville medicee di Castello (col meravi-glioso giardino), di Petraia, di Poggio a Caiano (con annesso museo della natura morta) e di Cerreto Guidi (con il museo storico della caccia). Gli appassionati di arte contemporanea potranno invece fare una visita by night alla Strozzina, che la-scia le sale aperte a tutti il giovedì sera dalle 18 alle 23. A disposizione anche le visite guidate gratis del sabato e della do-menica alle 16.30, oppure i deliziosi “we-ekend dell’arte”, laboratori per bambini e adulti organizzati il primo fi ne settimana del mese: l’ingresso è free, ma solo su prenotazione. Per chiudere in bellezza non poteva mancare lo spazio principe del Q3, l’Ex3, che non mette limiti ai vi-sitatori e lascia le porte aperte a chiunque si voglia abbeverare alla fonte della ricer-ca contemporanea.

17 marzo, le principali gallerie della città rimarranno aperte fi no all’una del matti-no. Altra sorpresa gradita è il ritorno delle domeniche del fi orentino che, una volta al mese, consentono ai nati nella città del giglio, a chi è residente nel comune di Firenze e nella provincia di visitare il museo di Palazzo Vecchio senza scucire un centesimo. L’appuntamento di marzo è fi ssato per il 13, ma chi non ce la farà non deve disperare: è già fi ssata una nuo-va giornata a porte aperte per il 10 aprile. L’unica accortezza è quella di munirsi di una “Bacione card”, completamente gra-tuita, che va fatta al telefono o via mail. Nei principali musei statali (ad esempio Uffi zi, Galleria dell’Accademia e Bargel-lo) si entra senza pagare solo in casi raris-simi (come in occasione della notte dei musei di cui sopra) o se si appartiene ad alcune categorie speciali, come giovani sotto i 18 anni, anziani over 65 o gruppi di studenti accompagnati da insegnan-ti. In compenso però esiste un numero incredibile di gallerie del polo museale che hanno il vantaggio non solo di essere gratuite, ma anche quasi sempre poco af-follate. Ne è un meraviglioso esempio il museo di Orsanmichele, che recentemen-

Chi l’ha detto che la cultura deve essere venduta a caro prezzo? Il pane della mente, si sa, deve essere a disposizione di tutti, e

allora ecco una serie di escamotage per godere delle bellezze della città del giglio e degli immediati dintorni senza mettere mano al portafoglio. Si comincia con la notte dei musei gratis in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, tra il 16 e il

ecco qualche consiglio per godere delle bellezze della città del Giglio (e dintorni)

senza dover mettere mano al portafogli. a partire dalla lunga lista delle gallerie

statali per entrare nelle quali non serve pagare nessun tipo di biglietto

AL MuseO. Sono molti i luoghi d’arte che possono essere visitati senza spendere neanche un euro

Quando la cultura è a costo zero

tempo libero

Ludovica V. Zarrilli

palaZZo vecchio

Negli ultimi anni Palazzo Vecchio ha affi ancato, ai

panni di sede del potere politi-co e amministrativo della cit-tà, quelli di uno dei musei più visitati da fi orentini e turisti. L’accesso alle sale del museo è possibile tutti i giorni della settimana dalle 9 alle 19, men-tre il giovedì nei i giorni festivi infrasettimanali l’orario è ridot-to, dalle 9 alle 13. Una volta al mese, nell’ambito della “dome-nica del fi orentino”, è previsto l’ingresso gratuito al museo per tutti i cittadini residenti o nati a Firenze e provincia. Per acce-dere al Palazzo occorre ritirare una card gratuita presso gli uf-fi ci Urp del Comune. Ogni mese viene segnalato il programma delle iniziative con le attività, anch’esse gratuite, curate dal Museo dei ragazzi, che si po-tranno effettuare esclusivamen-te su prenotazione, al numero 055.055 o sul sito www.museici-vicifi orentini.it. In questa occa-sione è possibile inoltre visitare gli scavi del teatro dell’antica Florentia. Accanto ai percorsi tradizionali, che attraversano i quartieri monumentali del pa-lazzo, l’associazione Museo dei ragazzi offre modalità innovati-ve e originali di visitare il mu-seo. Queste visite conducono fi n nelle stanze segrete dei Medici, e si svolgono con guide d’ecce-zione come Giorgio Vasari o il duca Cosimo I, che, dialogando con i visitatori, consentono loro di cogliere, con maggiore chia-rezza, le differenze tra la Firenze del’500 e quella attuale. In occa-sione di aperture straordinarie, il normale percorso tra le sale si può arricchire anche con la visita di alcuni ambienti sugge-stivi, come il “camminamento di ronda” e il quartiere di Leone X, sede degli uffi ci del sindaco. At-tualmente, in Palazzo Vecchio, è poi possibile ammirare il teschio tempestato di diamanti opera di Damien Hirst, esposto nella ca-mera del duca Cosimo I fi no al primo maggio.

I tesori della sede del Comune

Il Palazzo che non t’aspetti

FOCUs

/R.Z.

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18 Marzo 2011

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Dopo la tassa di scopo, ecco quella

“d’immagine”: bancarelle, mercatini

e installazioni dovranno pagare di più

per stare in centro. e passare al vaglio

di una commissione ad hoc

politica

Piazza Signoria trasformata in spiaggia per un giorno con una sfi lza di ombrelloni, mucche colorate sparse per tutto il centro, un enorme waffel gonfi abile davanti alla basilica di Santa Croce. Palazzo Vec-chio dice basta e vara un nuovo regolamento sull’uso delle piazze

storiche fi orentine. Chi vorrà usufruire dello sfondo da cartolina dovrà pas-sare al vaglio di una commissione ad hoc. E pagare di più. Finora, infatti, per organizzare un evento in centro era suffi ciente saldare il conto del suolo pubblico. D’ora in poi non sarà più così: entra in vigore una sorta di “tassa di immagine”. “Così si tutelano le zone più preziose della città”, commenta il vicesindaco Dario Nardella. “Il regolamento – continua Nardella - in-troduce due grandi novità: il canone per l’utilizzo delle piazze storiche e precisi criteri per il loro sfruttamento, con una maggiore selezione sia dal punto di vista dell’impatto estetico, sia in base alla tipologia dell’evento”. L’indennità di immagine terrà conto delle caratteristiche del luogo, della durata degli eventi e dei ritorni economici. Ma non solo: le autorizzazio-ni saranno vincolate ad alcuni precisi parametri, come il valore sociale, culturale e politico degli eventi, l’interesse per la collettività, la ricaduta economica per il territorio. A valutare l’impatto estetico oltre che social-economico degli eventi sarà una specifi ca commissione, di cui faranno parte tutti i rappresentanti degli uffi ci comunali interessati. Ancora da stabilire i canoni d’affi tto dei differenti “palchi”, mentre è già stabilito l’elenco delle

Francesca Puliti

piaZZa santo spirito

cOMuNe. Stop all’utilizzo indiscriminato degli sfondi da cartolina: arriva il regolamento

Lievita l’affi tto delle piazze storichepiazze interessate: piazza Strozzi, piazzale Michelangelo, piazza del-la Signoria, piazza San Giovanni, piazza Duomo, piazza Santa Croce, piazza SS. Annunziata, piazza del-la Repubblica, piazza Santa Maria Novella, piazza Ognissanti, piazza-le degli Uffi zi, via Martelli, piazza Santo Spirito, parco delle Cascine e giardino della Fortezza da Basso. Ma non è fi nita qui, perché davan-ti a Palazzo Vecchio, così come tra Duomo e Battistero, in via Martelli, piazza Santa Croce e piazza della Repubblica, potranno campeggiare esclusivamente iniziative promosse direttamente dal Comune. “Era ne-cessario tutelare maggiormente le zone più preziose della nostra città – aggiunge il vicesindaco – anche per garantirne una fruizione migliore da parte di cittadini e turisti. Proprio a questo proposito abbiamo voluto tenere conto anche delle indicazioni della Soprintendenza”. Le domande dovranno essere presentate almeno 45 giorni prima dell’evento, con tanto di fi nalità, durata e caratteri-stiche dell’occupazione, compreso il progetto dettagliato. Alcune de-roghe sono previste, ma solo per le manifestazioni promosse dall’am-ministrazione comunale. A merca-tini, bancarelle e installazioni varie, invece, non si faranno più sconti.

L’InIZIatIva

La politica, il calcio (la Fiorentina, soprattutto), il suo Mu-gello. Erano tre delle grandi passioni di Alessia Ballini, la

consigliera regionale scomparsa il 2 febbraio scorso dopo una coraggiosa battaglia contro il cancro, ed è mettendo insieme e “miscelando” questi tre ingredienti che amici e conoscenti hanno deciso di tributarle un omaggio. Così è nato il 1° tro-feo di calcio Alessia Ballini, che si è svolto il 20 febbraio al centro tecnico Figc di Coverciano, un quadrangolare che ha visto affrontarsi politici, amministratori e giornalisti di Firenze

e del Mugello. A scopo benefi co: i fondi raccolti, circa 2.600 euro, sono stati devoluti alle realtà a cui Ballini ha chiesto di fare donazioni. “Niente musi lunghi ma sorrisi – aveva detto ai famigliari prima di andarsene – e chiedete che non venga-no comprati fi ori ma fatte offerte per i centri anti-tumore”: il dipartimento oncologico dell’ospedale di Ponte a Niccheri, la Lega italiana per la lotta contro i tumori e l’associazione Pallium. A sfi darsi sul campo di Coverciano la squadra dei consiglieri comunali e degli assessori di Firenze, capitanata

dal sindaco Renzi, una Rappresentativa del Mugello, una dei giornalisti e una formazione composta da consiglieri regionali, provinciali e politici. In tribuna il ct della Nazionale Cesare Prandelli, Sebastien Frey e l’ad della Fiorentina Sandro Men-cucci. La vittoria è andata a Palazzo Vecchio, che ha battu-to prima i mugellani e in fi nale i politici ai rigori, nonostante l’errore di Matteo Renzi, che se l’è fatto parare da Gabriele Toccafondi del Pdl. Terzi i giornalisti, quarto il Mugello. Ma è chiaro che la vera vincitrice è stata Alessia.

Torneo di calcio a scopo benefico

Il Palazzo Vecchio Football club vince il memorial alessia ballini

/P.C.

055 200.13.26Il primo taxi tutto al femminile

www.intaxifirenze.it

L’amica che ti accompagna

20 Marzo 2011

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politica

Via libera alla nuova pista di Peretola. Più o meno. Diciamo che le carte ci sono, tutto il resto è ancora da vedere. È stata approvata lo scorso febbraio la

variante del Pit (il Piano integrato del territorio) che prevede lo sviluppo dello scalo fi orentino. In un senso o nell’altro, è proprio il caso di dirlo. Il documento licenziato dalla giunta regionale, infat-ti, lascia aperte due possibilità: o la realizzazione di una nuova pista parallela all’autostrada, o il pro-lungamento di quella attuale, al fi ne di raggiunge-re la fatidica lunghezza di 2 km. Che si proceda nell’una o nell’altra direzione i dintorni saranno ovviamente coinvolti nella rivoluzione, a partire dall’autostrada, per cui si parla anche di un possibi-le interramento. Ma, cosa che più preme ai comuni limitrofi (e non solo), sarà soprattutto il parco della Piana a patirne le conseguenze. Anche se il gover-natore Enrico Rossi ha garantito che “il parco non sarà in alcun modo intaccato”. La priorità, però,

è lo sviluppo del Vespucci, su questo il presidente della Regione e il sindaco di Firenze vanno (ades-so) d’amore e d’accordo. Con la modifi ca della pi-sta l’aeroporto potrebbe raddoppiare il numero dei voli, includendo nuove destinazioni e nuovi tipi di velivoli. Secondo alcune previsioni, con il nuovo assetto Firenze potrebbe strappare a Pisa circa l’80% dei voli. Magari anche grazie allo sbarco di compagnie low cost, fi nora “dirottate” sulla città della Torre pendente. La partita vera, però, secon-

do i programmi regionali, passa proprio dall’eterna rivale del capoluogo: cioè attraverso l’integrazione dei due principali aeroporti toscani. “L’obiettivo – dichiara Rossi - è realizzare un polo aeroportuale che possa diventare il terzo in Italia, al netto di Ve-nezia”. Un obiettivo possibile, ma tutt’altro che fa-cile, anche solo in base agli assetti societari dei due aeroporti. Se la Regione conserva ancora quote di Sat, la società che gestisce il Galilei, così non è per Adf. Ma anche su questo piano il governatore si sta dando da fare per rientrare nella partita. Con la dichiarata intenzione di arrivare a un’unica società di gestione dei due scali. “Forse perderò la partita della società unica – aggiunge il presidente della Regione – ma nessuno può impedirmi di provar-ci”. La strada appare in salita, ma nel mentre Rossi si è riconquistato un compagno di viaggio, o al-meno di questo viaggio: Matteo Renzi, soddisfatto per l’approvazione della variante. “Le modifi che apportate al Pit – dichiara il suo vice Nardella – dimostrano che c’è un forte allineamento della Re-gione con le posizioni già assunte dal Comune con il piano strutturale”. Eppure qualcosa scricchiola nell’accordo. E va sotto al capitolo Cittadella vio-la. “Lì non c’entra”, ribadisce Rossi. “Invece sì”, replica Nardella. Come? Secondo il vicesindaco sarebbe una questione di scambi di volumi: den-tro il nuovo stadio, fuori altre costruzioni in pro-gramma. “Se i proprietari del terreno trovano un accordo – annuncia – siamo pronti a rimettere in discussione il Pue (piano urbanistico esecutivo, ndr)”. Il risiko della Piana continua e il match po-trebbe durare un’intera legislatura. Mentre lo scalo di Bologna diventa sempre più competitivo. “Nel 2013 Smn e lo scalo bolognese disteranno meno di un’ora in treno – avverte il vicesindaco – grazie ai nuovi people mover. Dobbiamo attrezzarci in fret-ta se vogliamo rimanere competitivi”.

Approvata la variante, trovato l’inganno. Tutti soddisfatti dalla modifica apportata

dalla giunta regionale al Pit, per realizzare una nuova pista a Peretola? Niente di più lontano dalla realtà. I sindaci della cintura urbana, capitanati dal condottiero Gianni Gianassi, primo cittadino di Sesto Fiorentino, non ci stanno e accusano il presidente della Regio-ne di “alto tradimento”. Già, perché dopo un primo momento in cui Rossi si era mostrato disponibile alla mediazione tra “Firenze la-drona” e i “piccoli della Piana”, il governatore ha sposato la battaglia renziana: la pista paral-lela. E il “tradimento” dell’alleato fa più male dell’attentato al famoso parco, che dovrebbe fare da cuscinetto-compensazione a tutto ciò che dovrebbe trovar spazio nella piana da qui a qualche anno. Inceneritore, Alta velocità ferroviaria, cassa di espansione dei Renai, raddoppio dell’A11, parcheggio scambiatore dell’Osmannoro e chi più ne ha più ne metta. Senza contare l’impatto estetico della nascen-te (?) Scuola dei Marescialli. “O il termova-lorizzatore o la pista parallela, il presidente della Regione faccia la sua scelta”. A lanciare il guanto di sfida è ancora una volta Gianas-si, sostenuto dai sindaci della cintura urbana (compreso Bagno a Ripoli, che sta dall’altra parte della città). “Non accetto ricatti”, replica

imperterrito Enrico Rossi. Ma che qualcosa si sia rotto nel tetris di equilibri della Piana è più che evidente. Il fronte della battaglia, però, si estende anche all’interno della stessa Firenze. Qui a dare del filo da torcere al sindaco, sul piano aeroporto, ci si mettono sia le opposi-zioni di destra che di sinistra. “Qualsiasi piano incrementi il numero dei voli – afferma Or-nella De Zordo di Perunaltracittà – per noi è inaccettabile. E non ci vengano a raccontare che i turisti o gli imprenditori diretti a Firen-ze desistono perché devono atterrare a Pisa”. Scettico anche Tommaso Grassi, di Spini per Firenze, al contrario del suo capogruppo, ap-punto Valdo Spini. Fa un po’ più effetto invece trovare tra gli oppositori della strada aperta dal Pit il Pdl, da sempre a favore dell’imple-mento del Vespucci. Ma si fa presto a capire il perché: secondo Marco Stella la manovra della Regione altro non sarebbe che la solita bufala. “Il Pit affonda Peretola. Lo sviluppo dello scalo fiorentino – spiega – è subordinato all’integrazione tra Pisa e Firenze. Se questa non dovesse avvenire, non ci sarebbe nessuna nuova pista”. Il “trucco” starebbe scritto in un allegato della variante. Ma anni di interroga-zioni a scuola dovrebbero averci insegnato, ormai: le cose più importanti spesso stanno nelle note a piè di pagina.

Paola Ferri

decolla la nuova pista: parallela oppure allungata

AeROPORtO/1. Approvata dalla giunta regionale la variante del Pit, il piano integrato del territorio

/P.F.

La Piana in rivolta: “o i voli o l’inceneritore”

AeROPORtO/2. I sindaci della cintura urbana dicono no

L’obiettivo è realizzare un polo che possa diventare il terzo d’Italia

Il documento prevede lo sviluppo dello scalo

fi orentino, lasciando aperte le due possibilità.

Così, il vespucci potrebbe includere nuove

destinazioni (e nuovi tipi di velivoli)

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Page 22: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Un carrello della spesa colmo di ri-fi uti abbandonato in pieno centro (e in pieno giorno) a due passi dal glorioso Teatro Comunale, cestini o

cassonetti un po’ troppo pieni sparsi qua e là per la città, qualche muro che sicuramente ha visto tempi migliori, e che porta sulla “pelle” il segno del passaggio del vandalo di turno. Se a Firenze, come in qualsiasi altra città, succede sicuramente ben di peggio (e se non possono certo essere considerati questi i problemi più gravi con cui gli abitanti si trovano a dover fare i conti), si tratta comunque di situazioni (più o meno temporanee) che certo non rendo-no onore alla bella Florentia. Situazioni che i lettori del nostro sito (www.ilreporter.it) hanno immortalato in diversi scatti, che poi hanno in-viato all’indirizzo della nostra redazione ([email protected]). Queste fotografi e hanno trovato spazio sul nostro portale (qua accanto ne pubblichiamo due) con un obiettivo ben pre-ciso: raccontare quello che non va della nostra città. Che si tratti di un “piccolo” atto vandali-co così come di una situazione che si protrae da anni e che sembra non riuscire a trovare solu-zione. Perché la qualità della vita inizia proprio da come, ogni mattina, troviamo la città sotto casa. E dato che mettendo più occhi insieme si riesce sicuramente a vedere meglio (e di più), quello che chiediamo a tutti i lettori è di con-tinuare a seguirci ogni giorno sul nostro sito e a mandarci fotografi e e segnalazioni, che noi continueremo a pubblicare: è proprio portando alla luce problemi e casi di incuria, degrado e affi ni, infatti, che si può iniziare a risolverli.

on line

INteRNet. Notizie, foto e video per essere sempre aggiornati. E tutti possono mandare segnalazioni

La città in diretta su www.ilreporter.ittOP ten FOtO

1. Piselli Toscani, da stasera in vendita il calendario shock

2. Pizzul: “Della Valle in standby. Mutu va perdonato”

3. ‘’Se non ora quando?’’, le donne fi orentine si preparano

4. Dignità delle donne e ‘’no al pedaggio’’: un weekend in piazza (e in strada)

5. Politici e giornalisti si sfi dano. Per ricordare la ‘’comandantessa’’

6. Gli aeroporti toscani decollano, nuovi voli da Pisa e Firenze

7. Toscani, arriva la versione maschile del calendario shock

8. ‘’La politica è alla frutta’’, folla per Renzi-scrittore

9. Cuba, quella vera. Il documentario clandestino allo Stensen

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Giornale di informazione del ComuneN.3 - Marzo 2011 www.comune.fi esole.fi .it

informazioni 055/055

100vETTURED’EPOCAPERLASFILATA“FIRENzE–FIESOLE”Centovetturestoricheecinque “apripista”particolari sono le protagoniste domenica13marzo della quinta edizione della “Firenze–Fiesole”, manifestazione non competitiva, de� nita “concorsodieleganzadinamico”.L’obiettivo della manifestazione è quello di radunare esemplari di vetture,dacompetizioneodaturismo,diparticolareinteressestoricocostruitefinoaglianni‘60 e farle transitare fra Piazza Edison a Firenze e Piazza Mino a Fiesole, così da poter essere ammirate e apprezzate dagli appassionati non solo staticamente, ma anche in movimento.La manifestazione avrà inizio con le operazionidiverificasportivaetecnicadellevetturesabato12marzo,dalleore14alleore18, presso la Bettini Auto in Via Empoli, zona viale Piombino. Domenica13marzo, invece,i partecipanti si raduneranno alle ore9 in piazzaSS.Annunziata da dove partiranno poi per raggiungere piazza Edison, attraversando la città. Una volta schiera-te nel primo tratto di viaSanDomenico,sisposterannoallavoltadipiazzaMinoaFiesole. Durante la s� lata il pubblico avrà la possibilità di ammirare particolari mezzi d’epoca: la OM del 1919 di Felice di Tocco, la SCAT del 1922 di Gianni Morandi, la Fiat 501 sempre del 1922 di Enrico Biancalani ed anche la Maserati A6G54 del 1954 di Gilberto Focardi, la Ferrari 250 Testa Rossa del 1959 di Giuliano Bensi, la Cobra del 1965 di Stefano Ricci, la Ermini 1100 del 1949 di Eugenio Ercoli. In� ne, sarà presente la Jaguar XK 120 roadster del 1951 identica a quella portata alla vit-toria da Clemente Biondetti nello stesso anno e domenica condotta dal nipote del campione, Stefano Biondetti. La manifestazione si concluderà alle ore 12 con la premiazionechesiterràinpiazzaMinoaFiesole.Numerosi saranno i premi assegnati. Questi non si riferiranno solo alla prestazione sul percorso, ma anche alle qualità tecniche ed estetiche dei veicoli, al loro stato di conservazione, alla loro storia sportiva, alla loro collocazione nella storia dell’automobilismo.Questa “passeggiata” prende il nome e il tracciato da una competizione organizzata dall’Au-tomobile Club di Firenze fra il 1948 ed il 1952 che servì al rilancio dello sport automobilistico cittadino dopo la guerra. Una gara che ha visto fra i suoi protagonisti i migliori conduttori � o-rentini dell’epoca, primo fra tutti Clemente Biondetti, ma anche Siro Sbraci, Attilio Brandi, Aldo Benedetti o l’indimenticato pilota – costruttore Pasquino Ermini.

gIORNATADISTUDIOSULDIALOgOINTERCULTURALEESULL’AMBIENTEA seguito della mostrafotograficaedocumentaria“ISemidelCambiamento.LaCartadel-laTerraeilPotenzialeUmano”è in programma una giornatadistudiosuldialogointerre-ligiosoeinterculturaleesuitemidell’ambienteedellosvilupposostenibile che si terrà domenica13marzo, a partire dalle ore 9, a Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3).L’evento, promosso dall’Assessorato alla Formazione del Comune di Fiesole, è organizzato dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai in collaborazione con la Fondazione Balducci e Cro-cevia di Pace.L’iniziativa è volta afavorireildialogointerreligioso,interculturale,lareciprocaconoscen-zaelacollaborazionee, in particolar modo, l’educazione ambientale. Tema della tavola ro-tonda sono, infatti, i quattroPrincipigeneralidellaCartadellaTerra. Il progetto è frutto di un dialogo decennale, di carattere mondiale e di tipo interculturale, su obiettivi e valori comuni, iniziato nell’ambito delle Nazioni Unite e portato avanti e completato da un’iniziativa della so-cietà civile. La Carta della Terra è stata � nalizzata e quindi promossa come “Carta” nel 2000 dalla Commissione della Carta della Terra, un organismo internazionale indipendente. Si tratta di una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, so-stenibile e paci� ca.La giornata di studio si divide in due parti, nella prima (la mattina) viene approfondito il temadeldialogointerreligiosoeinterculturale, mentre durante la seconda (il pomeriggio) verran-no a£ rontati il temadell’ambienteedelterritorio.L’ingresso è libero.

2LIBRIDEDICATIALL’AMICOA4zAMPEPERLAFESTADELgATTOLe iniziative organizzate per la Festadelgatto (celebrata il 17 febbraio) si chiudono venerdì25marzo con la presentazionediduelibriperragazzidedicati proprio al caro amico a quattro zampe. “IsegretidiTallinn”(UNESCO) (Passepartout Edizioni) diDilettaNicastroe“Lagat-tinadelviaggiante” (Edizioni Medicea) diMartaArdenti sono i testi che verranno presentati durante un incontro in programma alla Biblioteca comunale di Fiesole (via Sermei, 1) alle ore 17.30. All’appuntamento saranno presenti, fra gli altri, l’assessore alla Cultura del Comune di Fie-sole Paolo Becattini, il presidente dell’Accademia dei Gatti Magici Marina Alberghini e le autrici.Durante l’evento si terrà anche la premiazionedegliattidiBontàinfavoredeglianimalidurante la quale premierà i partecipanti l’Editore MURSIA.Gli incontri sono organizzati dall’AccademiadeigattiMagiciin collaborazione con il Comune di Fiesole. L’Accademia è nata per celebrare, far conoscere e amare le opere di grandi artisti, intellettuali e scienziati gatto� li di ogni tempo e paese, e per promuovere la conoscenza dell’in-¥ uenza di questa creatura nei campi del sapere umano.

MANgIAREASCUOLACOSTAMENONuove tari£ e per il servizio di refezione scolastica a Fiesole. Dall’1 gennaio 2011 alle famiglieresidentinelterritoriocomunale che hanno piùfiglicheusufruisconocontemporanea-mentedella mensa scolastica viene ridottodi0,50euro il costo sulla tari£ a giornaliera del pasto attribuita ai � gli successivi al primo. Tale agevolazione riguarda tutti indipendentemente dal reddito della famiglia.

NovitàancheperquantoriguardalefasceISEE sulle quali viene calcolato il pagamento del servizio mensa. Cambia, infatti, sempre per i cittadini residenti, l’ultima fascia che dà diritto a riduzioni, che si alza da 25 mila euro a 27 mila euro.Per i cittadini non residenti non sono previste riduzioni in base all’ISEE, né agevolazioni per più � gli frequentanti il servizio. Questo potrà avvenire solo in caso vengano stipulate apposite con-venzioni tra il Comune di Fiesole e i rispettivi Comuni di residenza. Info www.comune.� esole.� .it – nella sezione dedicata alla refezione scolastica “Scuola: tutti a tavola!”

SERgIONARDONIE40ANNIDIATTIvITÁRACCOLTIINUNAMOSTRA

Rimane apertafinoal13marzo la mostra antologica “Ilgenioingenuo”lestagionidellavitaedellapittura(1970-2010) diSergioNardoniche riunisce l’appassionato frutto di 40annidell’intensaattivitàdell’artista.L’esposizione, curata da Giovanni Faccenda, raccoglie circa 80opererecuperatedacollezioniitalianeestraniere di Nardoni. Tanti dipinti che ripercorrono l’attività del Maestro e costituisco-no un percorsopittoricodellasuavita. La mostra, ospitata al MuseoCivicoArcheologicodiFiesole, è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.Massimo esponentediquell’anacronismopopitaliano, capace di attualizzare la pittura del Novecento e le imperiture lezioni passate, Nardoni mostra di possedere, con coraggio e senza reticenze, radici che a£ ondano in un aureo passato, e appendici, invece, che toccano la contem-poraneità, accreditando la sua pittura come uno fra i maggiori e più severi esempi del nostro tempo.Le opereinmostraformanounpercorsoespressivocheraggruppamolteplicirichiami di ordine culturale e biogra� co. Dagli incontri di Nardoni con i maestri del Novecento, molti cono-sciuti di persona, altri sui libri, o meglio “su tela”, al cinema con tele dedicate a Fellini e alla Ma-gnani. I ritratti, i paesaggi, le nature morte e ancora il teatro, la mitologia e tanti altri sono i temi che hanno visto esprimere la creatività e sensibilità di Nardoni. Oltre alle tante tele ad olio fra le opere esposte anche il bozzetto di una piramide installata a Tavarnelle Val di Pesa, interamente rivestita di mosaici e un bassorilievo di 3 x 3 metri in terracotta invetriata detta “robbiana”. Sergio Nardoni è nato a Firenze nel 1947. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, e pri-ma di dedicarsi esclusivamente alla pittura, è stato professore presso la sede � orentina della Rutgers University – The State University of New Jersey.Tra le numerose esposizioni pubbliche nazionali e internazionali si ricordano, a Firenze, la rassegna “Ab Antiquo” nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e “Firenze per l’Arte Contemporanea” a Forte di Belvedere, nonché le mostre personali all’Expo Art di New York e quella presentata dalla Presidenza della Repubblica a Malta. Scheda della mostra:Titolo: SERGIO NARDONI “Il genio ingenuo” le stagioni della vita e della pittura (1970-2010)a cura di Giovanni FaccendaSpazio espositivo: Museo Civico Archeologico di FiesoleOrario: � no al 13.03.2011 tutti i giorni ore 10 - 18.Ingresso: intero € 10,00 - ridotto € 6,00 (costo del biglietto cumulativo con i musei � esolani)

22 Marzo 2011

Page 23: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Giornale di informazione del ComuneN.3 - Marzo 2011 www.comune.fi esole.fi .it

informazioni 055/055

100vETTURED’EPOCAPERLASFILATA“FIRENzE–FIESOLE”Centovetturestoricheecinque “apripista”particolari sono le protagoniste domenica13marzo della quinta edizione della “Firenze–Fiesole”, manifestazione non competitiva, de� nita “concorsodieleganzadinamico”.L’obiettivo della manifestazione è quello di radunare esemplari di vetture,dacompetizioneodaturismo,diparticolareinteressestoricocostruitefinoaglianni‘60 e farle transitare fra Piazza Edison a Firenze e Piazza Mino a Fiesole, così da poter essere ammirate e apprezzate dagli appassionati non solo staticamente, ma anche in movimento.La manifestazione avrà inizio con le operazionidiverificasportivaetecnicadellevetturesabato12marzo,dalleore14alleore18, presso la Bettini Auto in Via Empoli, zona viale Piombino. Domenica13marzo, invece,i partecipanti si raduneranno alle ore9 in piazzaSS.Annunziata da dove partiranno poi per raggiungere piazza Edison, attraversando la città. Una volta schiera-te nel primo tratto di viaSanDomenico,sisposterannoallavoltadipiazzaMinoaFiesole. Durante la s� lata il pubblico avrà la possibilità di ammirare particolari mezzi d’epoca: la OM del 1919 di Felice di Tocco, la SCAT del 1922 di Gianni Morandi, la Fiat 501 sempre del 1922 di Enrico Biancalani ed anche la Maserati A6G54 del 1954 di Gilberto Focardi, la Ferrari 250 Testa Rossa del 1959 di Giuliano Bensi, la Cobra del 1965 di Stefano Ricci, la Ermini 1100 del 1949 di Eugenio Ercoli. In� ne, sarà presente la Jaguar XK 120 roadster del 1951 identica a quella portata alla vit-toria da Clemente Biondetti nello stesso anno e domenica condotta dal nipote del campione, Stefano Biondetti. La manifestazione si concluderà alle ore 12 con la premiazionechesiterràinpiazzaMinoaFiesole.Numerosi saranno i premi assegnati. Questi non si riferiranno solo alla prestazione sul percorso, ma anche alle qualità tecniche ed estetiche dei veicoli, al loro stato di conservazione, alla loro storia sportiva, alla loro collocazione nella storia dell’automobilismo.Questa “passeggiata” prende il nome e il tracciato da una competizione organizzata dall’Au-tomobile Club di Firenze fra il 1948 ed il 1952 che servì al rilancio dello sport automobilistico cittadino dopo la guerra. Una gara che ha visto fra i suoi protagonisti i migliori conduttori � o-rentini dell’epoca, primo fra tutti Clemente Biondetti, ma anche Siro Sbraci, Attilio Brandi, Aldo Benedetti o l’indimenticato pilota – costruttore Pasquino Ermini.

gIORNATADISTUDIOSULDIALOgOINTERCULTURALEESULL’AMBIENTEA seguito della mostrafotograficaedocumentaria“ISemidelCambiamento.LaCartadel-laTerraeilPotenzialeUmano”è in programma una giornatadistudiosuldialogointerre-ligiosoeinterculturaleesuitemidell’ambienteedellosvilupposostenibile che si terrà domenica13marzo, a partire dalle ore 9, a Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3).L’evento, promosso dall’Assessorato alla Formazione del Comune di Fiesole, è organizzato dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai in collaborazione con la Fondazione Balducci e Cro-cevia di Pace.L’iniziativa è volta afavorireildialogointerreligioso,interculturale,lareciprocaconoscen-zaelacollaborazionee, in particolar modo, l’educazione ambientale. Tema della tavola ro-tonda sono, infatti, i quattroPrincipigeneralidellaCartadellaTerra. Il progetto è frutto di un dialogo decennale, di carattere mondiale e di tipo interculturale, su obiettivi e valori comuni, iniziato nell’ambito delle Nazioni Unite e portato avanti e completato da un’iniziativa della so-cietà civile. La Carta della Terra è stata � nalizzata e quindi promossa come “Carta” nel 2000 dalla Commissione della Carta della Terra, un organismo internazionale indipendente. Si tratta di una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, so-stenibile e paci� ca.La giornata di studio si divide in due parti, nella prima (la mattina) viene approfondito il temadeldialogointerreligiosoeinterculturale, mentre durante la seconda (il pomeriggio) verran-no a£ rontati il temadell’ambienteedelterritorio.L’ingresso è libero.

2LIBRIDEDICATIALL’AMICOA4zAMPEPERLAFESTADELgATTOLe iniziative organizzate per la Festadelgatto (celebrata il 17 febbraio) si chiudono venerdì25marzo con la presentazionediduelibriperragazzidedicati proprio al caro amico a quattro zampe. “IsegretidiTallinn”(UNESCO) (Passepartout Edizioni) diDilettaNicastroe“Lagat-tinadelviaggiante” (Edizioni Medicea) diMartaArdenti sono i testi che verranno presentati durante un incontro in programma alla Biblioteca comunale di Fiesole (via Sermei, 1) alle ore 17.30. All’appuntamento saranno presenti, fra gli altri, l’assessore alla Cultura del Comune di Fie-sole Paolo Becattini, il presidente dell’Accademia dei Gatti Magici Marina Alberghini e le autrici.Durante l’evento si terrà anche la premiazionedegliattidiBontàinfavoredeglianimalidurante la quale premierà i partecipanti l’Editore MURSIA.Gli incontri sono organizzati dall’AccademiadeigattiMagiciin collaborazione con il Comune di Fiesole. L’Accademia è nata per celebrare, far conoscere e amare le opere di grandi artisti, intellettuali e scienziati gatto� li di ogni tempo e paese, e per promuovere la conoscenza dell’in-¥ uenza di questa creatura nei campi del sapere umano.

MANgIAREASCUOLACOSTAMENONuove tari£ e per il servizio di refezione scolastica a Fiesole. Dall’1 gennaio 2011 alle famiglieresidentinelterritoriocomunale che hanno piùfiglicheusufruisconocontemporanea-mentedella mensa scolastica viene ridottodi0,50euro il costo sulla tari£ a giornaliera del pasto attribuita ai � gli successivi al primo. Tale agevolazione riguarda tutti indipendentemente dal reddito della famiglia.

NovitàancheperquantoriguardalefasceISEE sulle quali viene calcolato il pagamento del servizio mensa. Cambia, infatti, sempre per i cittadini residenti, l’ultima fascia che dà diritto a riduzioni, che si alza da 25 mila euro a 27 mila euro.Per i cittadini non residenti non sono previste riduzioni in base all’ISEE, né agevolazioni per più � gli frequentanti il servizio. Questo potrà avvenire solo in caso vengano stipulate apposite con-venzioni tra il Comune di Fiesole e i rispettivi Comuni di residenza. Info www.comune.� esole.� .it – nella sezione dedicata alla refezione scolastica “Scuola: tutti a tavola!”

SERgIONARDONIE40ANNIDIATTIvITÁRACCOLTIINUNAMOSTRA

Rimane apertafinoal13marzo la mostra antologica “Ilgenioingenuo”lestagionidellavitaedellapittura(1970-2010) diSergioNardoniche riunisce l’appassionato frutto di 40annidell’intensaattivitàdell’artista.L’esposizione, curata da Giovanni Faccenda, raccoglie circa 80opererecuperatedacollezioniitalianeestraniere di Nardoni. Tanti dipinti che ripercorrono l’attività del Maestro e costituisco-no un percorsopittoricodellasuavita. La mostra, ospitata al MuseoCivicoArcheologicodiFiesole, è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.Massimo esponentediquell’anacronismopopitaliano, capace di attualizzare la pittura del Novecento e le imperiture lezioni passate, Nardoni mostra di possedere, con coraggio e senza reticenze, radici che a£ ondano in un aureo passato, e appendici, invece, che toccano la contem-poraneità, accreditando la sua pittura come uno fra i maggiori e più severi esempi del nostro tempo.Le opereinmostraformanounpercorsoespressivocheraggruppamolteplicirichiami di ordine culturale e biogra� co. Dagli incontri di Nardoni con i maestri del Novecento, molti cono-sciuti di persona, altri sui libri, o meglio “su tela”, al cinema con tele dedicate a Fellini e alla Ma-gnani. I ritratti, i paesaggi, le nature morte e ancora il teatro, la mitologia e tanti altri sono i temi che hanno visto esprimere la creatività e sensibilità di Nardoni. Oltre alle tante tele ad olio fra le opere esposte anche il bozzetto di una piramide installata a Tavarnelle Val di Pesa, interamente rivestita di mosaici e un bassorilievo di 3 x 3 metri in terracotta invetriata detta “robbiana”. Sergio Nardoni è nato a Firenze nel 1947. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, e pri-ma di dedicarsi esclusivamente alla pittura, è stato professore presso la sede � orentina della Rutgers University – The State University of New Jersey.Tra le numerose esposizioni pubbliche nazionali e internazionali si ricordano, a Firenze, la rassegna “Ab Antiquo” nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e “Firenze per l’Arte Contemporanea” a Forte di Belvedere, nonché le mostre personali all’Expo Art di New York e quella presentata dalla Presidenza della Repubblica a Malta. Scheda della mostra:Titolo: SERGIO NARDONI “Il genio ingenuo” le stagioni della vita e della pittura (1970-2010)a cura di Giovanni FaccendaSpazio espositivo: Museo Civico Archeologico di FiesoleOrario: � no al 13.03.2011 tutti i giorni ore 10 - 18.Ingresso: intero € 10,00 - ridotto € 6,00 (costo del biglietto cumulativo con i musei � esolani)

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OMAggIOASIRIOMIDOLLINI

Una mostraperrendereomaggioaSirioMidollini (1925-2008), artista � orentino,, scoperto da Ottone Rosai, di grande espressività ed esponente di spicco del neorealismo, oltre che uno dei fondatori, nel 1959, del movimento di Nuova Corrente.Finoal30marzonellaSaladelBasolato (Locali comunali, piazza Mino – Fiesole) saranno esposte circa40opere, fra quadriedisegni, che hanno come soggetti principali paesaggi e volti di uomini e donne.La mostra, dal titolo “SirioMidollini-DisegniePittura”, è curata dall’ Archivio Opere di Sirio Midollini ed è aperta dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30, mentre la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.Pittore autodidatta, Midollini girò a lungo l’Italia tra gli anni Sessanta e Settanta per cogliereletrasformazionidiunasocietàagrariaversolamodernità.I suoi quadri � gurativi immortala-no i pastori della Sardegna, le donne della Calabria, i contadini dell’Abruzzo secondo la migliore tradizione neorealista riletta con una forte attenzione poetica.

“STRANIERINFIESOLE”:UNAREALTÀCOSÌINvISIBILE?Fotografare la presenza degli stranierinelterritoriofiesolano. Da questa esigenza è nato il progetto “StranierInFiesole” realizzato dal Comune di Fiesole insieme alla Cooperativa sociale Silver del Consorzio CO&SO Firenze. La ricerca si è posta come � nalità principale quella di comprendere, attraverso analisi quali-quantitative, comeifenomenimigratorihannocambiatolacomposizionesocialedelco-munediFiesoleeibisognideinuovicittadini. Il progetto ha trovato concreta realizzazione in un approfondito lavoro di ricerca sul campo che ha visto coinvolto durante l’intero arco del 2010 tutto il territorio di Fiesole che dalla Valle dell’Arno, attraverso San Domenico e Fiesole capoluogo, si estende alla Valle del Mugnone .I risultati dell’analisi sono stati raccolti nella ricerca “StranierInFiesole:unarealtàcosìinvisibi-le?Un’indagineconoscitivasugliimmigratidelComunediFiesole–Anno2010”. Si tratta di un approfondito lavoro quantitativo sulla presenzadeglistranieriregolarmenteresidentiaFiesole, ma rappresenta anche un ricco contributo qualitativo frutto di interviste a cittadini italiani e testimonianze di cittadini stranieri che, attraverso le loro storie, hanno raccontato il percorso di vita che li ha portati � no a Fiesole. Partendo da fonti statistiche u® ciali sono stati individuati gli ambiti più signi� cativi ai � ni dei processi di integrazione degli stranieri quali piazze e giardini, u® ci pubblici, sedi di associazioni, parrocchie, centri giovani e scuole. Luoghi in cui quotidianamente le persone si incrociano e si incontrano, dove si tessono reti di relazioni e attraverso i quali si connota il territorio e il suo

quotidiano vivere. Il territorio � esolano copre un’area prevalentemente collinare di circa 42 kmq, suunapopola-zionetotaledi14.208abitanti1.069sonostranieriregolarmenteregistratiall’anagrafecomunale, pari al 7,5% del totale dei residenti. Questi provengonodaben81nazionidiver-se,dicui62extraUnioneEuropeae19dastaticomunitari. Un dato, in linea con la media regionale che registra una presenza di stranieri pari all’8% della popolazione totale.La varietàdellapopolazioneèdataanchedallastratificazionesociale, con persone che appartengono a ceti benestanti e ricchi della popolazione e/o che svolgono professioni ad alta quali� ca.La distribuzione territoriale degli stranieri sul territorio di Fiesole non è omogenea: la maggior parte sono distribuiti tra Fiesole, Fiesole Borgunto e S. Domenico (494 unità); seguono Pian del Mugnone (111 unità), Compiobbi (103 unità) e Caldine (87 unità). Secondo quanto rilevato attraverso le interviste condotte per la ricerca e in accordo con la più generale situazione italiana, si può supporrelapresenzadiunnumeromaggioredidonnestranieresulterritoriorispetto alle persone registrate all’anagrafe del Comune, presumibil-mente impiegate all’interno delle case come supporto ai lavori domestici o come assistenti di cura. Mentre, i natiinItaliadagenitoristranieripresentisulterritoriosono98,parial4,37%deiminoridi19anniregistratiall’anagrafe con una provenienza estremamente va-riegata per un totale di 32 di£ erenti paesi Molti immigrati sono impiegati all’interno delle ville del territorio, e per questo sono poco visibi-li negli spazi pubblici. Una “invisibilità“ simile tocca anche quegli stranieri residenti nelle frazioni delle valli dell’Arno e del Mugnone che qui rientrano solo a � ne lavoro per dormire. Gli immigra-ti risultano di fatto poco visibili e poco percepiti dagli abitanti storici. Sono visti generalmente come “perfettamente integrati”, “ben accolti” dentro le famiglie. Al contrario, gli immigrati in-tervistati parlano di un processo di integrazione – mai semplice e lineare - con situazioni pro-blematiche ed un vissuto di isolamento e di mancanza di reti sociali ed a£ ettive sul territorio, situazione sostanzialmente in linea con gli studi di settore. Ogni azione volta a ra£ orzare la reciproca conoscenza e frequentazione, assieme a interventi di sensibilizzazione ai temi dell’immigrazione e dell’intercultura, così come il potenziamento delle reti di servizi in atto sia pubbliche che del privato sociale, favoriscono la costruzione di un tessu-to sociale comune, più coeso e solidale, capace di reale accoglienza dei lavoratori immigrati e, soprattutto, terreno di relazioni positive per quanto riguarda le nuove generazioni. Conoscere il territorio e la reale sua trasformazione permette, inoltre, di pensare e promuove-reazionicheprevengonoanchefenomenidiesclusioneeisolamento sociale per portare avanti insieme percorsi che, superando paure e pregiudizi, siano occasioni per favorire la reci-proca comprensione nel rispetto delle diversità presenti intese come una risorsa che arricchisce e ra£ orza i legami sociali in un’ottica partecipativa pluralistica.Il testo completo della ricerca è scaricabile in formato elettronico dai siti www.comune.� esole.� .it e www.cooperativasilver.it.

CAMMINAREAFIESOLEPercorrere i sentieri � esolani non è solo un’esperienza di trekkingindimenticabile per la bel-lezza della natura che si incontra, ma rappresenta un’occasione unica di appuntamenticonl’arte,laculturaelastoria. Per chi non si vuole perdere tutto questo, domenica27marzo è in programma l’escursione“Sulletraccedeglietruschi”. Il ritrovo per la partenza è � ssato alle ore 9 davanti al Palazzo Comunale (piazza Mino). Si tratta di un percorso che porta alla ricerca dei restidell’anticaciviltàetruscaaldifuoridell’areaArcheologica. Camminando nel centro storico di Fiesole, all’interno della vecchia cinta muraria della città, si andrà a scoprire mura, tombe e segni che ci ricordano della potenza e della gloria di Fiesole etrusca.Ilpercorsoèadattoatutteleetà e non occorre particolare preparazione � sica o attrezzatu-ra, è opportuno tuttavia indossare scarpe da ginnastica o da trekking e portare con sé un po’ d’acqua.Lapasseggiatanondureràpiùditreore (dalle 9 alle 12 circa) ed è condotta da esperti gruppi escursionistici che oltre ad illustrare il percorso, faranno conoscere i siti più importanti che via via si presenteranno lungo il cammino.

DUEINCONTRIPERPARLAREDISALUTEEBENESSERE“DonnaeFegatograsso” è il tema dell’incontro di sabato12marzo che rientra nell’iniziativa “SaluteeBenessere”, che ha l’obiettivo di informare,promuovereesensibilizzarelacittadi-nanzasultemadellasalute vista da angolature diverse.Durante l’appuntamento, condotto dalla gastroenterologa Ilaria Giangrandi e dalla naturopata Emy Narbone, verrà anche rivolta l’attenzione al tema del fegato secondo la Medicina Tradizio-nale Cinese.Sabato9aprile è la volta, invece, di “LePrigionidellaMente”. Durante l’incontro, coordinato dalla neurologa Margherita Taras insieme a Emy Narbone, verrà aperto un focus sugli attacchi di panico.Gli appuntamenti - gratuiti e aperti a tutti i cittadini - si tengono aCasaMarchiniCarrozza(via Portigiani, 3 – Fiesole), dalle ore16 � no alle ore18. Gli incontri prevedono una parteinterat-tiva dove viene lasciato spazio alle domande, ai dubbi, alle curiosità e ai quesiti del pubblico. Inoltre, ai partecipanti verranno indicate appropriate letture di approfondimento.L’ iniziativa è nata nel 2009 da un’idea di Emy Narbone, naturopata energetica, con l’obiettivodirendereconsapevoleilpubblicocircailpropriodirittoallasaluteealbenessere che va esercitato e difeso. Nel 2011 prosegue grazie alla disponibilità di valenti professionisti della salute, alla collaborazione del Comune di Fiesole ed al supporto di Margherita Taras, assessore all’Assistenza sociale.

“FANTASTIChEvISIONI”:MOSTRADISCULTUREDISILvANOPORCINAIDal 31 marzo al 27 aprile il Palazzo Comunale di Fiesole accoglierà un’esposizione dell’artista grassinese Silvano Porcinai.Il porticato trecentesco, la sovrastante terrazza e la Sala consiliare ospiteranno i bronzi, i gessi, le terrecotte e le cere dell’artista in una mostra che raggruppa la proli� ca attività dello sculto-re che, proprio di recente, ha realizzato il monumento bronzeo alla Lavandaia, collocato nella piazza Umberto I a Grassina.“Fantastichevisioni”,come recita il titolo dell’esposizione, stanno a evocare il mondo di Sil-vano, popolato da � gure dinamiche e guizzanti di luce, ispirate ad atmosfere arcaiche, pre-classiche e manieriste con un’attenzione particolare alla terra di Spagna, meta preferita dei suoi frequenti viaggi.

SilvanoPorcinaiè nato a Grassina (Firenze) nel 1950, dove tuttora vive e lavora. Diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Firenze, sezione di Ore� ceria, ha svolto la sua attività di docente di scultura e modellato presso diversi istituti e licei artistici della Toscana ( Firenze, Pistoia, Gros-seto).Socio del Gruppo Donatello e dell’Antica Compagnia del Paiolo, è accademico delle Arti del Disegno, classe scultura. La sua prima mostra personale fu tenuta nel 1987 a Firenze presso il

Gruppo Donatello dove è tornato ad esporre nel 1992 ed in diverse collettive. Nel 2005 ha vinto il I Premio nel Simposio nazionale di scultura in creta all’Impruneta.

UNASTAMPADIENzOFARAONIINDONOALLEDONNEFIESOLANEPERFESTEggIAREL’8MARzOSarà un’opera di EnzoFaraoni intitolata “Ritrattodidonna”, a segnare la ormai lunga tradizio-ne che per laFestadellaDonna vede ogni anno il ComunediFiesoleregalareunastampad’autorealledonnefiesolane. Una tradizione importante che si rinnova ogni anno e che ha visto nel tempo la presenza di nomi di altissimo rilievo del mondo dell’arte, come Primo Conti, Renato Guttuso, Bruno Cas-sinari, Fernando Farulli, Piero Tredici, Baccio Maria Bacci, O.J.W. Nieuwenkamp, Tano D’Amico, Antonio Bueno e Giampaolo Talani, Nano Campeggi e molti altri. Proprio l’8marzo, in occasione della Festa della Donna, nella SaladelConsiglio (Municipio di Fiesole), alle ore 17, verrà anche inaugurata una mostraomaggiocheraccogliealcuniritratti realizzati proprio da EnzoFaraoni. La mostra verrà presentata dai critici Pier Francesco Listri e Giovanni Faccenda.

gLIETRUSChIEILSACRODi prossima apertura nei locali del MuseoCivicoArcheologico di Fiesole la mostra “gliEtru-schieilSacro.DaFiesoleaSovana”. L’esposizione, organizzata in collaborazione con il Comu-ne di Sorano e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, vuole sottolineare la presenza nel museo � esolano di repertietruschiprovenientidalterritoriodiSovana donati nel 1878 dall’Accademia Colombaria di Firenze. L’Accademia scavò infatti alcune tombenellenecropolietruschediSovana: molti reperti entrarono a far parte delle collezioni del Museo Etrusco di Firenze, un piccolo nucleo fu invece donato al Museo � esolano che andava costi-tuendosi proprio in quegli anni.Nella mostra, che sarà apertadal2aprileal29maggio2011, saranno visibilioggettimaiespostifinoraaFiesole. Tra di essi meritano una speciale menzione le due statuetteinpiom-bodiZertur CecnaseVelia Satnea, due � gure misteriose e piene di fascino, risalenti al III secolo a.C., uniche in Etruria, ra® gurate con le mani legate dietro la schiena e portatrici, secondo alcu-ni studiosi, di una maledizione. Saranno poi esposti un magni� co specchiofiguratoinbronzo, un’ollainbuccherocon decorazione a cilindretto e l’eccezionale stipevotiva proveniente dal Cavone, databile al II secolo a.C., della quale facevano parte numerosi ex voto in terracotta raf-� guranti individui e parti del corpo. Nell’occasione della mostra gli Amici dei Musei di Fiesole e£ ettueranno visiteguidateeper-corsitematici. La mostra si trasferirà poi a Sovana nel periodo estivo.

CIRCOLODILETTURA-“ILTÈALLECINQUEINBIBLIOTECA”Tornano gli appuntamenti culturali con il “CircolodiLettura–ilTèallecinqueinBiblioteca”. Sabato12marzo, alle ore 16.30, alla BibliotecaComunalediCompiobbi (Via Romena, 58 - lato Piazza Etrusca) per ricordare la FestadellaDonna, il pomeriggio sarà dedicato ad appro-fondire il tema dellaproblematicafemminiletrapassatoepresente.Il secondo incontro del mese di marzoèperil19, alle ore16.30, alla BibliotecaComunalediFiesole (Via Sermei, 1), con la presentazione del libro di Paolo Grugni “ItalianSharia”. Letture a cura di Francesca Valori. A seguire sono previsti interventi di alcune donne che approfondiran-no il tema dellaproblematicafemminiletrapassatoepresente.Gli incontri, organizzati dall’Associazione “AmicidelleBibliotechediFiesole”, sono aingressolibero. Associazione “Amici della Biblioteca di Fiesole”: tel. 055.6594346, cell. 3391834218, e-mail: [email protected]

“IDEEPERLASALUTE”hAFATTOTAPPAAFIESOLEHa fatto tappa a Fiesole sabato 26 febbraio nella Sala del Basolato (Nuovi locali del Palazzo co-munale in piazza Mino), il percorsopartecipato“IdeeperlaSalute” promossodallaSocietàdellaSaluteNordOvest con il sostegno dell’AutoritàperlaPartecipazionedellaRegioneToscana.L’appuntamento che era rivolto ai cittadini di Fiesole ma anche a quelli di Vaglia, è stato l’oc-casione per le famigliedipersonedisabili e per alcuni operatorichelavoranonell’ambitodelladiversaabilitàedelledifficoltàdivitaautonoma, di trovarsi ad uno stesso tavolo per scambiareideeeportareilpropriocontributoalladefinizionedi un documento importan-te per il territorio come il PianoIntegratodiSalute (Pis).La Società della Salute, infatti, al momento della stesura del nuovo strumento che programmalepolitichedellasaluteperilterritoriodellazonanordovest, dovrà tener conto di quanto emerso sabato 26 febbraio nel corso dell’incontro. La necessità di un servizio di orientamento e di informazione sui diritti del disabile e sulle opportunità o£ erte dal territorio e la mancanza di un coordinamento mirato che possa sfruttare al meglio le sinergie fra i vari servizi: queste due questioni fra le più ricorrenti nei precedenti incontri che si sono tenuti a Campi Bisenzio, a Scandicci e a Calenzano, sono emerse nuovamente anche nell’assemblea dei cittadini a Fieso-le. Dopo l’appuntamento in piazza Mino, “Idee per la Salute” si concluderà sabato 12 marzo a Sesto Fiorentino (ore 9.30 presso la biblioteca comunale Ragionieri a Villa di Doccia, in località Colonnata). Un altro appuntamento giovedì14aprile (ore 18, presso il presidio Asl in via Ri-ghi 4 all’Osmannoro, Sesto Fiorentino) servirà a fare il puntosull’interopercorsopartecipatocon tutti i partecipanti delle assemblee che si sono tenute da dicembre a marzo nei Comuni della zona nordovest. Sarà questo l’ultimo incontro del percorso e, ancora, un’opportunità per portare idee e suggerimenti sul tema della diversa abilità. In questa occasione, la Società della Salute dovrà rendere noti gli obiettivieleazioni che intenderà mettere in campo a conclusio-ne dell’iniziativa che avrà coinvolto otto Comuni dell’area nordovest, per un totale di circa 200 persone. Info www.sds-nordovest.� .it/ideeperlasalute; telefono 055.4498205.

NUOvOPARChEggIOPUBBLICOALgIRONEDal mese di febbraio il gironehasessantapostiautoinpiù con l’inaugurazione del nuovoparcheggiopubblico.Dopo la realizzazione del nuovo sottopassoferroviariodicollegamentotraviaAretinaeviadiSanJacopo,si aggiunge un altro importante tassello che andrà a comporre, una volta ultimati tutti i lavori, il quadro delle opere di urbanizzazione previste nell’area. Queste includo-no, oltre al parcheggio pubblico per 60postiautodicui2perdiversamenteabili, ulteriorispazidisosta (che sono in avanzato stato di realizzazione) così da portare a 80 posti la capienza complessiva e soprattutto nuoveareeaverdepubblico.Il nuovo parcheggio del Girone consente di dare una risposta alle esigenze di sosta sia degli abitanti della zona sia, attraverso un agevole percorso pedonale di collegamento con l’esistente sottopasso di via dei Bassi, ai frequentatori del Centro Sportivo Anchetta.

L’opera, riqualificandoanchelazona, consentirà alla popolazione di fruire delle strade sto-riche della frazione in maniera più agevole e sicura, avendo adesso a disposizione postiautonuoviconaccessipedonalieciclabili. La realizzazione del parcheggio ha comportato il supe-ramento di diverse problematiche prima tra tutte l’interramentodell’elettrodottoferrovia-rio, il mantenimentodelleopportunefascedirispettodallalineaferroviaria e dalla sotto-stazione elettrica, e la mitigazione ambientale, che ha comportato la scelta di pavimentazioniinautobloccanti con cromatismi diversi e ben integrati con gli esistenti materiali. Inoltre, grazie alla disponibilità della proprietà e della direzione dei lavori è stato possibile dare risposte pun-tuali ai cittadini che chiedevano la realizzazione di alcune sedutelungol’esistentemurettosuviadiSanJacopo.

ESCURSIONIgUIDATESULLECOLLINEFIESOLANELa PolisportivavalledelMugnone insieme al gruppo naturalistico Ilgambero organizzano anche per i mesi di marzo e aprile camminateedescursioni in alcuni fra i luoghi più belli e interessanti delle collinefiesolane. Domenica13marzo è in programma il camminodelleburraie. Per sabato26marzo è in ca-lendario l’escursione a PoggioPratone, mentre il mese di aprilesiapreil9 con la camminata a MonteMorello. Ultimo appuntamento è il 30aprile con la gita alla MadonnadelSasso.Il ritrovo per la partenza è � ssato presso la PalestradellaPolisportiva (via Pian del Mugnone, 1). Èpossibile iscriversi alle gite � no al giorno precedente la data in calendario.A chi vuole partecipare alle escursioni guidate è consigliato avere come proprio equipaggia-mento: zaino, borraccia, giacca a vento, scarpe e bastoncini da trekking. Per iscrizioni e informazioni è possibile rivolgersi al responsabile gite, Silvano Torelli, chiaman-do il numero 055.5040255 o il 3357459955 oppure contattando la segreteria della palestra al 055.541290.

ASSOCIAzIONEARTISTIFIESOLANI:IL26/3L’ASSEMBLEAANNUALESabato 26marzo alle ore10,30 a CasaMarchiniCarrozza si terrà l’AssembleaAnnualedeiSocidell’AssociazioneArtistiFiesolani. Sono invitati tutti i soci che desiderano mettersi in regola con il pagamento annuale della quota (20 euro) che permette di partecipare a tutte le mostreeattività organizzate dall’Associazione. Sono invitatiaentrarenell’Associazione e dare il loro contributo culturale, artistico e di volontariato organizzativo tuttiicittadinifiesola-niamantidell’arteetuttigliartistiche hanno a che fare, in un modo o nell’altro, con il vasto territorio di Fiesole.L’AssociazioneArtistiFiesolanidunquerilancia. Dopo il primo anno di “rodaggio”, fortemen-te voluta dal sindaco Fabio Incatasciato e dall’assessore alla cultura Paolo Becattini, è attivadal2009 e ha ricevuto il patrocinio del Comune di Fiesole. L’Associazionehagiàorganizzatonumerosieventi, fra i quali ricordiamo la mostra alla Galleria Via Larga in via Cavour a Firenze del recente dicembre 2010. Inoltre, nei giorni scorsi ha avuto la “gestione culturale” delle attività espositive del Ristorante Le Lance e collabora costantemente con gli Amici della Biblioteca di Fiesole. “Rilancia” perché apre a tutti i cittadini e artisti � esolani che vogliono aderire, tramite un piccolo contributo associativo annuale, per portare il loro contributo. L’Associazione dà il benvenuto non solo ai simpatizzanti, ma anche ai nuovi poeti, scrittore e rappresentanti di ogni arte. Per poter garantire un’organizzazione di qualità l’Associazione Artisti Fiesolani richiede il sostegno e la volontà di collaborazione di tutti.

ABBRUCIAREIRESIDUIvEgETALILa Regione Toscana, nell’ambito delle proprie competenze, è fortemente impegnata nella tu-teladeiboschiconoperadiprevenzioneagliincendi: una straordinaria risorsa che occupa più della metà del territorio toscano.La raccomandazione che viene rinnovata a coltivatori e cittadini è quella di evitareilrischioditrasformarelosmaltimentodellepotatureedeiresiduiditagliboschiviin“scintille” di pericolosi incendi boschivi, perché, con una scrupolosa attività preventiva, si riduca � no ad annullarlo il rischio di vedere sfuggire un fuoco al controllo.Soprattutto nelle giornate caratterizzate da vento forte, si sono registrati, anche recentemente, numerosi incendi originati da abbruciamenti di residui vegetali.Le areearischiodiabbruciamento(come de� nite dalla vigente normativa forestale) sono costituite da boschi e arbusteti; impianti di arboricoltura da legno e fascia di terreno contigua alle suddette aree di larghezza pari a 200 metri, nel periodo a rischio di incendio (dal 1 luglio al 31 agosto) e pari a 50 metri, nel restante periodo dell’anno (dal 1 settembre al 30 giugno).La legge forestale considera tra le azioniarischioincendi, e che come tali possono determi-nare l’innesco di incendi boschivi, l’abbruciamento di residui vegetali, l’accensione di fuochi e di carbonaie, l’uso di strumenti o attrezzature a � amma libera o che possano produrre scintille o faville, e l’accumulo o lo stoccaggio all’aperto di � eno, di paglia o di altri materiali facilmente in� ammabili.gliabbruciamentidiresiduivegetalisonoconsentiti alle seguenti condizioni: - che le operazioni riguardino esclusivamente i residui lignocellulosici provenienti da tagli boschivi, interventi colturali, interventi � tosanitari, di potatura, ripulitura o da altri interventi agricoli e forestali;- che il rilascio, la triturazione, l’abbruciamento siano e£ ettuati entro 250 metri dal luogo di pro-duzione del materiale lignocellulosico;- che il materiale triturato e le ceneri siano reimpiegate nel ciclo colturale come sostanze con-cimanti o ammendanti tramite distribuzione. In quest’ultimo caso, lo spessore del materiale distribuito non deve superare i 15 cm. nel caso di triturazione e i 5 cm. nel caso di ceneri e la formazione di cumuli è consentita per il tempo strettamente necessario al reimpiego.Incasodiabbruciamentodiresiduivegetali sono due le prescrizioni antincendio del Rego-lamento Forestale della Toscana valide tutto l’anno, indipendentemente dal periodo a rischio e dalla distanza dal bosco o dagli impianti di arboricoltura da legno:- è espressamente vietatal’accensionedifuochiinpresenzadiventointenso;-l’abbruciamentodeveesseretenutosottocostantecontrollo, abbandonando la zona solo dopo essersi accertati del completo spegnimento.L’abbruciamento di residui vegetali provenienti da potature e/o interventi forestali, all’interno dei boschi, degli arbusteti e degli impianti di arboricoltura è assolutamente vietato nei periodi a rischio e soggetto ad autorizzazione nei periodi non a rischio.Nei periodiarischio,gli abbruciamenti di residui vegetali nella fascia di 200 metri dal bosco, dagli arbusteti e dagli impianti di arboricoltura da legno non sono consentiti. Gli abbruciamenti nella fascia oltre i 200 metri dal bosco, dagli arbusteti e dagli impianti di arboricoltura da legno sono consentiti dall’alba e � no alle 10 del mattino. Nei castagneti da frutto gli abbruciamenti di residui vegetali provenienti da ripulitura/potatura sono consentiti a condizione che siano e£ et-tuati dall’alba e � no alle 9 del mattino; in spazi vuoti e ripuliti dalla vegetazione, e concentrando il materiale in piccoli cumuli.Nel periodononarischio gli abbruciamenti nella fascia di 50 metri dal bosco, dagli arbusteti e dagli impianti di arboricoltura da legno e gli abbruciamenti di residui vegetali provenienti da ripulitura di castagneti da frutto sono consentiti a condizione che siano e£ ettuati in spazi vuoti e ripuliti dalla vegetazione e concentrando il materiale in piccoli cumuli.

Page 25: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

OMAggIOASIRIOMIDOLLINI

Una mostraperrendereomaggioaSirioMidollini (1925-2008), artista � orentino,, scoperto da Ottone Rosai, di grande espressività ed esponente di spicco del neorealismo, oltre che uno dei fondatori, nel 1959, del movimento di Nuova Corrente.Finoal30marzonellaSaladelBasolato (Locali comunali, piazza Mino – Fiesole) saranno esposte circa40opere, fra quadriedisegni, che hanno come soggetti principali paesaggi e volti di uomini e donne.La mostra, dal titolo “SirioMidollini-DisegniePittura”, è curata dall’ Archivio Opere di Sirio Midollini ed è aperta dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30, mentre la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.Pittore autodidatta, Midollini girò a lungo l’Italia tra gli anni Sessanta e Settanta per cogliereletrasformazionidiunasocietàagrariaversolamodernità.I suoi quadri � gurativi immortala-no i pastori della Sardegna, le donne della Calabria, i contadini dell’Abruzzo secondo la migliore tradizione neorealista riletta con una forte attenzione poetica.

“STRANIERINFIESOLE”:UNAREALTÀCOSÌINvISIBILE?Fotografare la presenza degli stranierinelterritoriofiesolano. Da questa esigenza è nato il progetto “StranierInFiesole” realizzato dal Comune di Fiesole insieme alla Cooperativa sociale Silver del Consorzio CO&SO Firenze. La ricerca si è posta come � nalità principale quella di comprendere, attraverso analisi quali-quantitative, comeifenomenimigratorihannocambiatolacomposizionesocialedelco-munediFiesoleeibisognideinuovicittadini. Il progetto ha trovato concreta realizzazione in un approfondito lavoro di ricerca sul campo che ha visto coinvolto durante l’intero arco del 2010 tutto il territorio di Fiesole che dalla Valle dell’Arno, attraverso San Domenico e Fiesole capoluogo, si estende alla Valle del Mugnone .I risultati dell’analisi sono stati raccolti nella ricerca “StranierInFiesole:unarealtàcosìinvisibi-le?Un’indagineconoscitivasugliimmigratidelComunediFiesole–Anno2010”. Si tratta di un approfondito lavoro quantitativo sulla presenzadeglistranieriregolarmenteresidentiaFiesole, ma rappresenta anche un ricco contributo qualitativo frutto di interviste a cittadini italiani e testimonianze di cittadini stranieri che, attraverso le loro storie, hanno raccontato il percorso di vita che li ha portati � no a Fiesole. Partendo da fonti statistiche u® ciali sono stati individuati gli ambiti più signi� cativi ai � ni dei processi di integrazione degli stranieri quali piazze e giardini, u® ci pubblici, sedi di associazioni, parrocchie, centri giovani e scuole. Luoghi in cui quotidianamente le persone si incrociano e si incontrano, dove si tessono reti di relazioni e attraverso i quali si connota il territorio e il suo

quotidiano vivere. Il territorio � esolano copre un’area prevalentemente collinare di circa 42 kmq, suunapopola-zionetotaledi14.208abitanti1.069sonostranieriregolarmenteregistratiall’anagrafecomunale, pari al 7,5% del totale dei residenti. Questi provengonodaben81nazionidiver-se,dicui62extraUnioneEuropeae19dastaticomunitari. Un dato, in linea con la media regionale che registra una presenza di stranieri pari all’8% della popolazione totale.La varietàdellapopolazioneèdataanchedallastratificazionesociale, con persone che appartengono a ceti benestanti e ricchi della popolazione e/o che svolgono professioni ad alta quali� ca.La distribuzione territoriale degli stranieri sul territorio di Fiesole non è omogenea: la maggior parte sono distribuiti tra Fiesole, Fiesole Borgunto e S. Domenico (494 unità); seguono Pian del Mugnone (111 unità), Compiobbi (103 unità) e Caldine (87 unità). Secondo quanto rilevato attraverso le interviste condotte per la ricerca e in accordo con la più generale situazione italiana, si può supporrelapresenzadiunnumeromaggioredidonnestranieresulterritoriorispetto alle persone registrate all’anagrafe del Comune, presumibil-mente impiegate all’interno delle case come supporto ai lavori domestici o come assistenti di cura. Mentre, i natiinItaliadagenitoristranieripresentisulterritoriosono98,parial4,37%deiminoridi19anniregistratiall’anagrafe con una provenienza estremamente va-riegata per un totale di 32 di£ erenti paesi Molti immigrati sono impiegati all’interno delle ville del territorio, e per questo sono poco visibi-li negli spazi pubblici. Una “invisibilità“ simile tocca anche quegli stranieri residenti nelle frazioni delle valli dell’Arno e del Mugnone che qui rientrano solo a � ne lavoro per dormire. Gli immigra-ti risultano di fatto poco visibili e poco percepiti dagli abitanti storici. Sono visti generalmente come “perfettamente integrati”, “ben accolti” dentro le famiglie. Al contrario, gli immigrati in-tervistati parlano di un processo di integrazione – mai semplice e lineare - con situazioni pro-blematiche ed un vissuto di isolamento e di mancanza di reti sociali ed a£ ettive sul territorio, situazione sostanzialmente in linea con gli studi di settore. Ogni azione volta a ra£ orzare la reciproca conoscenza e frequentazione, assieme a interventi di sensibilizzazione ai temi dell’immigrazione e dell’intercultura, così come il potenziamento delle reti di servizi in atto sia pubbliche che del privato sociale, favoriscono la costruzione di un tessu-to sociale comune, più coeso e solidale, capace di reale accoglienza dei lavoratori immigrati e, soprattutto, terreno di relazioni positive per quanto riguarda le nuove generazioni. Conoscere il territorio e la reale sua trasformazione permette, inoltre, di pensare e promuove-reazionicheprevengonoanchefenomenidiesclusioneeisolamento sociale per portare avanti insieme percorsi che, superando paure e pregiudizi, siano occasioni per favorire la reci-proca comprensione nel rispetto delle diversità presenti intese come una risorsa che arricchisce e ra£ orza i legami sociali in un’ottica partecipativa pluralistica.Il testo completo della ricerca è scaricabile in formato elettronico dai siti www.comune.� esole.� .it e www.cooperativasilver.it.

CAMMINAREAFIESOLEPercorrere i sentieri � esolani non è solo un’esperienza di trekkingindimenticabile per la bel-lezza della natura che si incontra, ma rappresenta un’occasione unica di appuntamenticonl’arte,laculturaelastoria. Per chi non si vuole perdere tutto questo, domenica27marzo è in programma l’escursione“Sulletraccedeglietruschi”. Il ritrovo per la partenza è � ssato alle ore 9 davanti al Palazzo Comunale (piazza Mino). Si tratta di un percorso che porta alla ricerca dei restidell’anticaciviltàetruscaaldifuoridell’areaArcheologica. Camminando nel centro storico di Fiesole, all’interno della vecchia cinta muraria della città, si andrà a scoprire mura, tombe e segni che ci ricordano della potenza e della gloria di Fiesole etrusca.Ilpercorsoèadattoatutteleetà e non occorre particolare preparazione � sica o attrezzatu-ra, è opportuno tuttavia indossare scarpe da ginnastica o da trekking e portare con sé un po’ d’acqua.Lapasseggiatanondureràpiùditreore (dalle 9 alle 12 circa) ed è condotta da esperti gruppi escursionistici che oltre ad illustrare il percorso, faranno conoscere i siti più importanti che via via si presenteranno lungo il cammino.

DUEINCONTRIPERPARLAREDISALUTEEBENESSERE“DonnaeFegatograsso” è il tema dell’incontro di sabato12marzo che rientra nell’iniziativa “SaluteeBenessere”, che ha l’obiettivo di informare,promuovereesensibilizzarelacittadi-nanzasultemadellasalute vista da angolature diverse.Durante l’appuntamento, condotto dalla gastroenterologa Ilaria Giangrandi e dalla naturopata Emy Narbone, verrà anche rivolta l’attenzione al tema del fegato secondo la Medicina Tradizio-nale Cinese.Sabato9aprile è la volta, invece, di “LePrigionidellaMente”. Durante l’incontro, coordinato dalla neurologa Margherita Taras insieme a Emy Narbone, verrà aperto un focus sugli attacchi di panico.Gli appuntamenti - gratuiti e aperti a tutti i cittadini - si tengono aCasaMarchiniCarrozza(via Portigiani, 3 – Fiesole), dalle ore16 � no alle ore18. Gli incontri prevedono una parteinterat-tiva dove viene lasciato spazio alle domande, ai dubbi, alle curiosità e ai quesiti del pubblico. Inoltre, ai partecipanti verranno indicate appropriate letture di approfondimento.L’ iniziativa è nata nel 2009 da un’idea di Emy Narbone, naturopata energetica, con l’obiettivodirendereconsapevoleilpubblicocircailpropriodirittoallasaluteealbenessere che va esercitato e difeso. Nel 2011 prosegue grazie alla disponibilità di valenti professionisti della salute, alla collaborazione del Comune di Fiesole ed al supporto di Margherita Taras, assessore all’Assistenza sociale.

“FANTASTIChEvISIONI”:MOSTRADISCULTUREDISILvANOPORCINAIDal 31 marzo al 27 aprile il Palazzo Comunale di Fiesole accoglierà un’esposizione dell’artista grassinese Silvano Porcinai.Il porticato trecentesco, la sovrastante terrazza e la Sala consiliare ospiteranno i bronzi, i gessi, le terrecotte e le cere dell’artista in una mostra che raggruppa la proli� ca attività dello sculto-re che, proprio di recente, ha realizzato il monumento bronzeo alla Lavandaia, collocato nella piazza Umberto I a Grassina.“Fantastichevisioni”,come recita il titolo dell’esposizione, stanno a evocare il mondo di Sil-vano, popolato da � gure dinamiche e guizzanti di luce, ispirate ad atmosfere arcaiche, pre-classiche e manieriste con un’attenzione particolare alla terra di Spagna, meta preferita dei suoi frequenti viaggi.

SilvanoPorcinaiè nato a Grassina (Firenze) nel 1950, dove tuttora vive e lavora. Diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Firenze, sezione di Ore� ceria, ha svolto la sua attività di docente di scultura e modellato presso diversi istituti e licei artistici della Toscana ( Firenze, Pistoia, Gros-seto).Socio del Gruppo Donatello e dell’Antica Compagnia del Paiolo, è accademico delle Arti del Disegno, classe scultura. La sua prima mostra personale fu tenuta nel 1987 a Firenze presso il

Gruppo Donatello dove è tornato ad esporre nel 1992 ed in diverse collettive. Nel 2005 ha vinto il I Premio nel Simposio nazionale di scultura in creta all’Impruneta.

UNASTAMPADIENzOFARAONIINDONOALLEDONNEFIESOLANEPERFESTEggIAREL’8MARzOSarà un’opera di EnzoFaraoni intitolata “Ritrattodidonna”, a segnare la ormai lunga tradizio-ne che per laFestadellaDonna vede ogni anno il ComunediFiesoleregalareunastampad’autorealledonnefiesolane. Una tradizione importante che si rinnova ogni anno e che ha visto nel tempo la presenza di nomi di altissimo rilievo del mondo dell’arte, come Primo Conti, Renato Guttuso, Bruno Cas-sinari, Fernando Farulli, Piero Tredici, Baccio Maria Bacci, O.J.W. Nieuwenkamp, Tano D’Amico, Antonio Bueno e Giampaolo Talani, Nano Campeggi e molti altri. Proprio l’8marzo, in occasione della Festa della Donna, nella SaladelConsiglio (Municipio di Fiesole), alle ore 17, verrà anche inaugurata una mostraomaggiocheraccogliealcuniritratti realizzati proprio da EnzoFaraoni. La mostra verrà presentata dai critici Pier Francesco Listri e Giovanni Faccenda.

gLIETRUSChIEILSACRODi prossima apertura nei locali del MuseoCivicoArcheologico di Fiesole la mostra “gliEtru-schieilSacro.DaFiesoleaSovana”. L’esposizione, organizzata in collaborazione con il Comu-ne di Sorano e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, vuole sottolineare la presenza nel museo � esolano di repertietruschiprovenientidalterritoriodiSovana donati nel 1878 dall’Accademia Colombaria di Firenze. L’Accademia scavò infatti alcune tombenellenecropolietruschediSovana: molti reperti entrarono a far parte delle collezioni del Museo Etrusco di Firenze, un piccolo nucleo fu invece donato al Museo � esolano che andava costi-tuendosi proprio in quegli anni.Nella mostra, che sarà apertadal2aprileal29maggio2011, saranno visibilioggettimaiespostifinoraaFiesole. Tra di essi meritano una speciale menzione le due statuetteinpiom-bodiZertur CecnaseVelia Satnea, due � gure misteriose e piene di fascino, risalenti al III secolo a.C., uniche in Etruria, ra® gurate con le mani legate dietro la schiena e portatrici, secondo alcu-ni studiosi, di una maledizione. Saranno poi esposti un magni� co specchiofiguratoinbronzo, un’ollainbuccherocon decorazione a cilindretto e l’eccezionale stipevotiva proveniente dal Cavone, databile al II secolo a.C., della quale facevano parte numerosi ex voto in terracotta raf-� guranti individui e parti del corpo. Nell’occasione della mostra gli Amici dei Musei di Fiesole e£ ettueranno visiteguidateeper-corsitematici. La mostra si trasferirà poi a Sovana nel periodo estivo.

CIRCOLODILETTURA-“ILTÈALLECINQUEINBIBLIOTECA”Tornano gli appuntamenti culturali con il “CircolodiLettura–ilTèallecinqueinBiblioteca”. Sabato12marzo, alle ore 16.30, alla BibliotecaComunalediCompiobbi (Via Romena, 58 - lato Piazza Etrusca) per ricordare la FestadellaDonna, il pomeriggio sarà dedicato ad appro-fondire il tema dellaproblematicafemminiletrapassatoepresente.Il secondo incontro del mese di marzoèperil19, alle ore16.30, alla BibliotecaComunalediFiesole (Via Sermei, 1), con la presentazione del libro di Paolo Grugni “ItalianSharia”. Letture a cura di Francesca Valori. A seguire sono previsti interventi di alcune donne che approfondiran-no il tema dellaproblematicafemminiletrapassatoepresente.Gli incontri, organizzati dall’Associazione “AmicidelleBibliotechediFiesole”, sono aingressolibero. Associazione “Amici della Biblioteca di Fiesole”: tel. 055.6594346, cell. 3391834218, e-mail: [email protected]

“IDEEPERLASALUTE”hAFATTOTAPPAAFIESOLEHa fatto tappa a Fiesole sabato 26 febbraio nella Sala del Basolato (Nuovi locali del Palazzo co-munale in piazza Mino), il percorsopartecipato“IdeeperlaSalute” promossodallaSocietàdellaSaluteNordOvest con il sostegno dell’AutoritàperlaPartecipazionedellaRegioneToscana.L’appuntamento che era rivolto ai cittadini di Fiesole ma anche a quelli di Vaglia, è stato l’oc-casione per le famigliedipersonedisabili e per alcuni operatorichelavoranonell’ambitodelladiversaabilitàedelledifficoltàdivitaautonoma, di trovarsi ad uno stesso tavolo per scambiareideeeportareilpropriocontributoalladefinizionedi un documento importan-te per il territorio come il PianoIntegratodiSalute (Pis).La Società della Salute, infatti, al momento della stesura del nuovo strumento che programmalepolitichedellasaluteperilterritoriodellazonanordovest, dovrà tener conto di quanto emerso sabato 26 febbraio nel corso dell’incontro. La necessità di un servizio di orientamento e di informazione sui diritti del disabile e sulle opportunità o£ erte dal territorio e la mancanza di un coordinamento mirato che possa sfruttare al meglio le sinergie fra i vari servizi: queste due questioni fra le più ricorrenti nei precedenti incontri che si sono tenuti a Campi Bisenzio, a Scandicci e a Calenzano, sono emerse nuovamente anche nell’assemblea dei cittadini a Fieso-le. Dopo l’appuntamento in piazza Mino, “Idee per la Salute” si concluderà sabato 12 marzo a Sesto Fiorentino (ore 9.30 presso la biblioteca comunale Ragionieri a Villa di Doccia, in località Colonnata). Un altro appuntamento giovedì14aprile (ore 18, presso il presidio Asl in via Ri-ghi 4 all’Osmannoro, Sesto Fiorentino) servirà a fare il puntosull’interopercorsopartecipatocon tutti i partecipanti delle assemblee che si sono tenute da dicembre a marzo nei Comuni della zona nordovest. Sarà questo l’ultimo incontro del percorso e, ancora, un’opportunità per portare idee e suggerimenti sul tema della diversa abilità. In questa occasione, la Società della Salute dovrà rendere noti gli obiettivieleazioni che intenderà mettere in campo a conclusio-ne dell’iniziativa che avrà coinvolto otto Comuni dell’area nordovest, per un totale di circa 200 persone. Info www.sds-nordovest.� .it/ideeperlasalute; telefono 055.4498205.

NUOvOPARChEggIOPUBBLICOALgIRONEDal mese di febbraio il gironehasessantapostiautoinpiù con l’inaugurazione del nuovoparcheggiopubblico.Dopo la realizzazione del nuovo sottopassoferroviariodicollegamentotraviaAretinaeviadiSanJacopo,si aggiunge un altro importante tassello che andrà a comporre, una volta ultimati tutti i lavori, il quadro delle opere di urbanizzazione previste nell’area. Queste includo-no, oltre al parcheggio pubblico per 60postiautodicui2perdiversamenteabili, ulteriorispazidisosta (che sono in avanzato stato di realizzazione) così da portare a 80 posti la capienza complessiva e soprattutto nuoveareeaverdepubblico.Il nuovo parcheggio del Girone consente di dare una risposta alle esigenze di sosta sia degli abitanti della zona sia, attraverso un agevole percorso pedonale di collegamento con l’esistente sottopasso di via dei Bassi, ai frequentatori del Centro Sportivo Anchetta.

L’opera, riqualificandoanchelazona, consentirà alla popolazione di fruire delle strade sto-riche della frazione in maniera più agevole e sicura, avendo adesso a disposizione postiautonuoviconaccessipedonalieciclabili. La realizzazione del parcheggio ha comportato il supe-ramento di diverse problematiche prima tra tutte l’interramentodell’elettrodottoferrovia-rio, il mantenimentodelleopportunefascedirispettodallalineaferroviaria e dalla sotto-stazione elettrica, e la mitigazione ambientale, che ha comportato la scelta di pavimentazioniinautobloccanti con cromatismi diversi e ben integrati con gli esistenti materiali. Inoltre, grazie alla disponibilità della proprietà e della direzione dei lavori è stato possibile dare risposte pun-tuali ai cittadini che chiedevano la realizzazione di alcune sedutelungol’esistentemurettosuviadiSanJacopo.

ESCURSIONIgUIDATESULLECOLLINEFIESOLANELa PolisportivavalledelMugnone insieme al gruppo naturalistico Ilgambero organizzano anche per i mesi di marzo e aprile camminateedescursioni in alcuni fra i luoghi più belli e interessanti delle collinefiesolane. Domenica13marzo è in programma il camminodelleburraie. Per sabato26marzo è in ca-lendario l’escursione a PoggioPratone, mentre il mese di aprilesiapreil9 con la camminata a MonteMorello. Ultimo appuntamento è il 30aprile con la gita alla MadonnadelSasso.Il ritrovo per la partenza è � ssato presso la PalestradellaPolisportiva (via Pian del Mugnone, 1). Èpossibile iscriversi alle gite � no al giorno precedente la data in calendario.A chi vuole partecipare alle escursioni guidate è consigliato avere come proprio equipaggia-mento: zaino, borraccia, giacca a vento, scarpe e bastoncini da trekking. Per iscrizioni e informazioni è possibile rivolgersi al responsabile gite, Silvano Torelli, chiaman-do il numero 055.5040255 o il 3357459955 oppure contattando la segreteria della palestra al 055.541290.

ASSOCIAzIONEARTISTIFIESOLANI:IL26/3L’ASSEMBLEAANNUALESabato 26marzo alle ore10,30 a CasaMarchiniCarrozza si terrà l’AssembleaAnnualedeiSocidell’AssociazioneArtistiFiesolani. Sono invitati tutti i soci che desiderano mettersi in regola con il pagamento annuale della quota (20 euro) che permette di partecipare a tutte le mostreeattività organizzate dall’Associazione. Sono invitatiaentrarenell’Associazione e dare il loro contributo culturale, artistico e di volontariato organizzativo tuttiicittadinifiesola-niamantidell’arteetuttigliartistiche hanno a che fare, in un modo o nell’altro, con il vasto territorio di Fiesole.L’AssociazioneArtistiFiesolanidunquerilancia. Dopo il primo anno di “rodaggio”, fortemen-te voluta dal sindaco Fabio Incatasciato e dall’assessore alla cultura Paolo Becattini, è attivadal2009 e ha ricevuto il patrocinio del Comune di Fiesole. L’Associazionehagiàorganizzatonumerosieventi, fra i quali ricordiamo la mostra alla Galleria Via Larga in via Cavour a Firenze del recente dicembre 2010. Inoltre, nei giorni scorsi ha avuto la “gestione culturale” delle attività espositive del Ristorante Le Lance e collabora costantemente con gli Amici della Biblioteca di Fiesole. “Rilancia” perché apre a tutti i cittadini e artisti � esolani che vogliono aderire, tramite un piccolo contributo associativo annuale, per portare il loro contributo. L’Associazione dà il benvenuto non solo ai simpatizzanti, ma anche ai nuovi poeti, scrittore e rappresentanti di ogni arte. Per poter garantire un’organizzazione di qualità l’Associazione Artisti Fiesolani richiede il sostegno e la volontà di collaborazione di tutti.

ABBRUCIAREIRESIDUIvEgETALILa Regione Toscana, nell’ambito delle proprie competenze, è fortemente impegnata nella tu-teladeiboschiconoperadiprevenzioneagliincendi: una straordinaria risorsa che occupa più della metà del territorio toscano.La raccomandazione che viene rinnovata a coltivatori e cittadini è quella di evitareilrischioditrasformarelosmaltimentodellepotatureedeiresiduiditagliboschiviin“scintille” di pericolosi incendi boschivi, perché, con una scrupolosa attività preventiva, si riduca � no ad annullarlo il rischio di vedere sfuggire un fuoco al controllo.Soprattutto nelle giornate caratterizzate da vento forte, si sono registrati, anche recentemente, numerosi incendi originati da abbruciamenti di residui vegetali.Le areearischiodiabbruciamento(come de� nite dalla vigente normativa forestale) sono costituite da boschi e arbusteti; impianti di arboricoltura da legno e fascia di terreno contigua alle suddette aree di larghezza pari a 200 metri, nel periodo a rischio di incendio (dal 1 luglio al 31 agosto) e pari a 50 metri, nel restante periodo dell’anno (dal 1 settembre al 30 giugno).La legge forestale considera tra le azioniarischioincendi, e che come tali possono determi-nare l’innesco di incendi boschivi, l’abbruciamento di residui vegetali, l’accensione di fuochi e di carbonaie, l’uso di strumenti o attrezzature a � amma libera o che possano produrre scintille o faville, e l’accumulo o lo stoccaggio all’aperto di � eno, di paglia o di altri materiali facilmente in� ammabili.gliabbruciamentidiresiduivegetalisonoconsentiti alle seguenti condizioni: - che le operazioni riguardino esclusivamente i residui lignocellulosici provenienti da tagli boschivi, interventi colturali, interventi � tosanitari, di potatura, ripulitura o da altri interventi agricoli e forestali;- che il rilascio, la triturazione, l’abbruciamento siano e£ ettuati entro 250 metri dal luogo di pro-duzione del materiale lignocellulosico;- che il materiale triturato e le ceneri siano reimpiegate nel ciclo colturale come sostanze con-cimanti o ammendanti tramite distribuzione. In quest’ultimo caso, lo spessore del materiale distribuito non deve superare i 15 cm. nel caso di triturazione e i 5 cm. nel caso di ceneri e la formazione di cumuli è consentita per il tempo strettamente necessario al reimpiego.Incasodiabbruciamentodiresiduivegetali sono due le prescrizioni antincendio del Rego-lamento Forestale della Toscana valide tutto l’anno, indipendentemente dal periodo a rischio e dalla distanza dal bosco o dagli impianti di arboricoltura da legno:- è espressamente vietatal’accensionedifuochiinpresenzadiventointenso;-l’abbruciamentodeveesseretenutosottocostantecontrollo, abbandonando la zona solo dopo essersi accertati del completo spegnimento.L’abbruciamento di residui vegetali provenienti da potature e/o interventi forestali, all’interno dei boschi, degli arbusteti e degli impianti di arboricoltura è assolutamente vietato nei periodi a rischio e soggetto ad autorizzazione nei periodi non a rischio.Nei periodiarischio,gli abbruciamenti di residui vegetali nella fascia di 200 metri dal bosco, dagli arbusteti e dagli impianti di arboricoltura da legno non sono consentiti. Gli abbruciamenti nella fascia oltre i 200 metri dal bosco, dagli arbusteti e dagli impianti di arboricoltura da legno sono consentiti dall’alba e � no alle 10 del mattino. Nei castagneti da frutto gli abbruciamenti di residui vegetali provenienti da ripulitura/potatura sono consentiti a condizione che siano e£ et-tuati dall’alba e � no alle 9 del mattino; in spazi vuoti e ripuliti dalla vegetazione, e concentrando il materiale in piccoli cumuli.Nel periodononarischio gli abbruciamenti nella fascia di 50 metri dal bosco, dagli arbusteti e dagli impianti di arboricoltura da legno e gli abbruciamenti di residui vegetali provenienti da ripulitura di castagneti da frutto sono consentiti a condizione che siano e£ ettuati in spazi vuoti e ripuliti dalla vegetazione e concentrando il materiale in piccoli cumuli.

Page 26: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

I “Fogli di Fiesole” sonoa cura del Comune di Fiesole

In� ne, nei boschi l’accensionedifuochiperesigenzepersonali è consentita, nei soli periodi non a rischio, con le precauzioni previste dal Regolamento forestale, limitatamente a quanto necessario per il riscaldamento o la cottura di vivande.In qualsiasi caso di accensione di fuochi devono essere sempre rispettate le seguenti precauzio-ni: - utilizzare spazi ripuliti, isolati da materiale in� ammabile e lontani da cumuli di vegetazione secca; - adottare le cautele per evitare la propagazione del fuoco e di faville alla vegetazione spontanea o coltivata, in relazione alla combustibilità della stessa e alle condizioni climatiche di ventosità;- osservare una costante sorveglianza del fuoco � no al suo completo spegnimento.In caso di aree attrezzate non accendere fuochi al di fuori di braceri, barbecue e strutture � sse presenti nelle stesse aree e osservare le prescrizioni e le precauzioni speci� camente indicate per l’uso delle aree attrezzate.Seavvistiunincendiodibosco chiama subito uno dei seguenti numeri:800 425 425 S.O.U.P. Sala Operativa Uni� cata Permanente della Regione Toscana1515 Corpo Forestale dello Stato115 Corpo Nazione dei Vigili del Fuoco

BREVIFIESOLECELEBRALALIBERAzIONEDELCAMPODIMAUThAUSENIn occasione dell’8marzo, anniversariodelladeportazionediquasimillecittadinidiFiren-zeeprovinciaalcampodiMauthausen, l’amministrazione comunale ha deciso di dedicare questa giornata alla memoriaeallarievocazione.Il sindaco di Fiesole, Fabio Incatasciato, riceverà nel pomeriggio in Municipio una delegazione di Mauthausen e il Sindaco di Mauthausen.

“L’ITALIANAINALgERI”ALLACASADELPOPOLODIFIESOLEVenerdì 11marzo, alle ore17, alla CasadelPopolodiFiesoleper il ciclo “grandiOpere” vie-ne proiettata “L’ItalianainAlgeri” opera lirica di gioacchinoRossini. All’incontro, organizzato dalla CasadelPopolodiFiesoleincollaborazioneconSpiCgil, parteciperà anche la regista Metelda Cappelletti. La proiezione sarà preceduta da una presentazione. L’ingresso è libero.Per informazioni: Casa del Popolo di Fiesole, via Matteotti, 27 – tel. 055.597002

CORSOBASEDIFOTOgRAFIADIgITALEIl CentroIncontridiCompiobbi in collaborazione con il FotoclubPolifemo organizza per il mese di marzo un corsobasedifotografiadigitale.Le lezioni si terranno mercoledì 9, lunedì 14, mercoledì 23 e giovedì 31 marzo, dalle 21 alle 23 nei locali del Centro Incontri. Il costo del corso è di 50 euro e per l’attivazione è necessario un minimo di 4 partecipanti. Sono previste successive edizioninelperiodoaprile–giugno. INFO E ISCRIZIONI: Centro Incontri di Compiobbi via di Romena, 58. Tel: 055.6593090 - e-mail: [email protected] di apertura: mercoledì e venerdì ore 15 – 19.30, il giovedì, ore 15 - 20/ 21– 23.

FESTIvALDELLIBROPERBAMBINIDal 1al9aprile a Fiesole è in programma ilFestivaldellibroperbambini. L’iniziativa, pro-mossa dal Comune e dalle scuole di Fiesole in collaborazione con Libri Liberi, ha l’obiettivo di promuoverelaletteraturafindall’infanzia. Per una settimana Fiesole organizza, insieme alla Libreria Libri Liberi di Firenze, una mostra-mercatodeipiùbeilibriperbambini, che potrà essere visitata tutte le mattine e i pomeriggi dalle scuole di ogni ordine e grado e da genitori, insegnanti, abitanti e turisti. L’iniziativa si svolgerà nella SaladelBasolato–Localicomunali(piazza Mino).

ILSINDACODATEContinua l’appuntamento con l’iniziativa “IlSindacodaTe”, che vede il sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato ricevereicittadini,senzaappuntamento, nelle diverse frazioni del territorio.Di seguito il calendario degli incontri marzo-maggio2011.CALDINE(PiazzaMezzadric/oFratellanzaPopolare)Venerdì 15 aprile dalle 16 alle 18COMPIOBBI(CentroIncontri)Venerdì 8 aprile dalle 16 alle 18ELLERA(CircoloARCI)Venerdì 18 marzo dalle 16 alle 18Venerdì 6 maggio dalle 16 alle 18FIESOLE(Municipio)elineadirettatelefonicachiamandoilSindacoallo055.597107Venerdì 25 marzo dalle 15 alle 18.30Venerdì 13 maggio dalle 15 alle 18.30gIRONE(CircoloARCI)Venerdì 22 aprile dalle 16 alle 18MONTEBENI(LocaliParrocchiali)Venerdì 1 aprile dalle 16 alle 18Venerdì 27 maggio dalle 16 alle 18PIANDELMUgNONE(CircoloARCI)Venerdì 11 marzo dalle 16 alle 18Venerdì 29 aprile dalle 16 alle 18 PIANDISANBARTOLO(CircoloARCI)Venerdì 4 marzo dalle 16 alle 18Venerdì 20 maggio dalle 16 alle 18

3gRANDISCULTUREDIAMALIACIARDIDUPRÈFinoal30marzo tregrandistatueinbronzodell’artistaAmaliaCiardiDuprè accoglieranno � esolani e non all’inizio della Città. Due opere sono posizionate all’ingresso del capoluogo in piazza Mino, mentre un’altra dà il benvenuto ai visitatori davanti all’ingresso del Museo Arche-ologico, in via Portigiani. Le sculture rimarranno a Fiesole � no alla � ne del mese di marzo, a conclusione della mostra “Tu-raneilMisteroEtruscodiAmaliaCiardiDuprè”, che per due mesi ha animato la Sala Costinti-ni del Museo Civico Archeologico con un singolare “pantheon”diterrecottedipinteebronzi.

ARTIgIANATOEANTIQUARIATOINPIAzzAMINODomenica6marzoin calendario c’è l’appuntamento conil MercatodelPiccoloAntiquariato. Piazzo Mino, dalle 8 e per tutta la giornata, si riempie di standche richiamano l’interesse del pubblico per la particolarità e la dovizia degli oggetti esposti. Il Mercato del Piccolo Antiquariato torna anche il 3 aprile.Domenica20marzo in piazza Mino c’è lamostra–mercato“Artigianiinpiazza”. Dalle 9 del-la mattina � no alla sera alle 19 i maestriartigianiespongonolelorocreazioni e si cimentano in dimostrazionidalvivo. Negli stand è possibile ammirare e acquistare dipinti, manufatti in legno, creazioni con � ori secchi, creta e tanti altri oggetti realizzati dalla sapiente creatività degli artigiani.

TURNIFARMACIEEcco l’elenco dei turni di alcune farmacie del territorio � esolano per il mese di marzo: • FarmaciaPerna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055.59214 – Sabato 19 e domenica 20. La

farmacia, inoltre, e£ ettua orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20. • FarmaciaMagonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055.6594233 – Domenica 13, sabato 19 e

domenica 27. • FarmaciaBenvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055.6594878 – Sabato 12, domenica

20 e sabato 26. • FarmaciadelleCaldine, Caldine, piazza dei Mezzadri, Tel. 055.5040028 – Domenica 27. • FarmaciaSanBernardino, Fiesole, via Colzi 8/B, Tel. 055.599262 – Domenica 13

CALENDARIODEgLIAPPUNTAMENTIISEEPer la compilazione dell’ISEE(Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è possibile chiamare per un appuntamento l’u® cio URP al numero telefonico 055.5961239 secondo il se-guente calendario:FIESOLE,vIAPORTIgIANI,3(ilmercoledìore15–18)6 aprile; 4 maggio; 8 giugno ore.COMPIOBBICENTROINCONTRI,vIAROMENA,58(ilmercoledìore15–18)9 marzo, 13 aprile, 11 maggio, 15 giugno.CALDINE FRATELLANzA POPOLAREvALLE DEL MUgNONE, PIAzzA DEI MEzzADRI 1°PIANO,STANzA2a(ilmercoledì9–12)16 marzo, 20 aprile, 18 maggio, 22 giugno.SANBARTOLOCASADELPOPOLO,vIACIPRESSINI,6(ilmercoledì15–18)23 marzo, 27 aprile, 25 maggio, 29 giugno. SCUOLADIMUSICADIFIESOLE-PROgRAMMADIMARzOgiovedì10marzo-ore18.00Auditorium Cassa di Risparmio di Firenze - Via Carlo Magno, 7 - FirenzeMiriam Prandi, violoncelloEdoardo Turbil, pianoforteMusiche di L. van Beethoven, P. I. Čajkovskij, F. ChopinIngresso libero, prenotazione obbligatoria inviando e-mail a: [email protected] Sabato12marzo–ore18.00Scuola di Musica di Fiesole - Auditorium SinopoliPREMIO BOCCACCINILa classe di perfezionamento di ¥ auto di Chiara TonelliMusiche di A.A.V.V.Ingresso 10 euro, 6 euro ridotti, 2 euro ridotto allievi Scuola di Musica di FiesoleSabato26marzoOrchestra Giovanile ItalianaPianoforte: vincitore del concorso per solisti delle classi di perfezionamentoNicola Paszkowski direttoreMusiche di P. I. Čajkovskij, F. LisztDomenica27marzo-ore11.00Scuola di Musica di Fiesole - Auditorium SinopoliQuartetto KlimtMusiche di R. Schumann, J. BrahmsIngresso 10 euro, 6 euro ridotti, 2 euro ridotto allievi Scuola di Musica di Fiesolegiovedì31marzo-ore18.00Auditorium Cassa di Risparmio di Firenze - Via Carlo Magno, 7 FirenzeMirco Ceci, pianoforteMusiche di L. van Beethoven, F. Chopin

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria inviando e-mail a: [email protected] Per informazioni: 055.597851 oppure www.scuolamusica.� esole.� .it

NOzzEDIDIAMANTE

Il 22gennaio2011FerdinandogennarieRosaPanchetti hanno festeggiato le nozzedidia-mante(60 anni di matrimonio). Alla festa sono intervenuti, oltre al sindaco Fabio Incatasciato e all’assessore alla Formazione Maria Luisa Moretti, i membri del Coro Novecento per salutare la coppia e rendere omaggio a un valorosopartigianocomeèstatoFerdinandogennari. Frrdinando trovandosia combattere in Jugoslavia, il 15 settembre 1943, abbandonò l’esercito italiano per passare con i partigiani di quel paese. Finita la guerra gli è stata riconosciuta la me-daglia al merito dell’esercito di Tito, la Stella d’oro di cittadino onorario di Belgrado e la medaglia concessa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo impegno nell’ambito della Resistenza.

PROgRAMMALETTURACONTATORIACQUASi comunica che dal mese di febbraio è ripresa l’attività di lettura dei contatori da parte di Acque Toscane. Di seguito il programma dei prossimi appuntamenti:Caldine-� no al 12 marzo (iniziata il 3 marzo)Fiesole – � no al 16 marzo (iniziata il 3 marzo)Il Comune di Fiesole ha una propria Newsletter.Un mezzo per comunicare e informare tutti i cittadini del comune di Fiesole di quello che succede nel territorio e delle attività connesse. Un report settimanale che parla degli avvenimenti in corso, dei lavori in programma e delle novità realizzate. Un modo per rendere partecipi e stimolare i � esolani a porre all’attenzio-ne dell’Amministrazione le proprie esigenze, proposte e il proprio pensiero, anche quando critico.Se anche tu vuoi essere inserito nella mailing-list della newsletter per essere aggiornato e dare il tuo contributo scrivi a newsletter.comune@comune.� esole.� .it

Page 27: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

zoom

“Mi sento invisibile”. È la fra-se che ricorre più spesso dall’altra parte della cornetta. I volontari di Charlie Tele-

fono Amico ascoltano. Lo fanno ormai da più di vent’anni, da quando nacque per la prima volta in Italia un numero verde di utilità sociale, qualche mese prima del Telefono Azzurro. Il 28 febbraio Charlie ha traslocato in una nuova sede (sempre a Pontedera), ha raddoppiato le sue postazioni te-lefoniche (sono diventate otto) e ha presentato il suo rapporto sociale, le cui illustrazioni sono state realizzate da un autore d’eccezione, il comico di Zelig Paolo Migone. La storia di Charlie inizia a Pontedera nel ‘90: “C’erano tanta disinformazione e tanta paura legate alla diffusione delle sostanze stupefacenti, e soprattutto dell’Aids – racconta An-gelo Migliarini, fondatore di Charlie e presidente della cooperativa Il Ponte – chiamavano in tanti alla cooperativa, ma quello non era il luogo adatto per rispondere a tante domande. Pensai allora che servisse un numero di telefono per dare ascolto, che garantisse l’anonimato di chi chiamava”. Il sindaco di Pontedera allora era Enrico Rossi, che è stato, attraverso il Comune, tra i soci fondatori del-la Fondazione Charlie Onlus, nata nel 1996. L’ini-ziativa ebbe un successo tale che nel ‘97 si pensò di allargarla a tanti tipi di disagi giovanili, anche quelli che nascono in famiglia, nella scuola o nel gruppo degli amici. Charlie iniziò a partecipare a diversi programmi televisivi dedicati ai ragazzi sulle reti nazionali, e aveva una rubrica anche su Cioè, rivista per adolescenti. Il cammino del tele-fono amico non si è però fermato qui: nel 2009 una seconda svolta ha diretto il servizio a tutti, indi-stintamente. Il messaggio dello spot con Migone si

rivolgeva a chiunque avesse bisogno di raccontare i propri problemi (rapporti affettivi come problemi di salute, diffi coltà economiche o smarrimento) e di trovare solidarietà. Si è così scoperto che il bi-sogno di essere ascoltati, di non sentirsi soli, non ha età. “Chiamano i ventenni come i quarantenni – spiega Francesca dalla Fondazione – parlano di problematiche diverse e palesano un disagio pro-fondo, legato alla precarietà del lavoro ma anche a una solitudine sociale”. C’è allora la storia di una coppia di coniugi, entrambi laureati, che dal sud Italia si trasferiscono in Lombardia. Comprano una villetta, hanno un tenore di vita alto fi nché, per varie cause, entrambi perdono il lavoro. Dopo una nevicata i vicini chiedono all’uomo se può spala-re la neve. Ne ricava una pacca sulle spalle e un panettone, nessun compenso come aveva sperato. “Era impressionante che fosse quest’uomo a sen-tirsi in difetto – racconta Francesca - non criticava i vicini, si sentiva lui in una situazione vergognosa. Senza un lavoro ci si sente privi di identità”. Al nu-mero 800.863.096 chiamano dalle18 alle 24 tutti i giorni almeno 20 persone, con il lancio delle cam-pagne pubblicitarie si arriva anche a 500 chiamate. Fino a oggi sono stati formati oltre 500 volontari e realizzati spot pubblicitari con personaggi del calibro di Dario Fo, Giorgio Panariello, Alessan-dro Benvenuti e Loris Capirossi. Perché Charlie? “Charlie, nei trattati di un famoso psicologo ame-ricano, Carl Rogers, è l’ansia, il disagio – conclude Migliarini – la paura che viene da quello che non si conosce, che è nascosto. Un disagio che può esse-re affrontato con l’ascolto reciproco”.

sOLIdARIetà. Presentato da poco il rapporto sociale, con le illustrazioni di Paolo Migone

charlie, l’amico che ascolta e aiutaLisa Baracchi

La fondazione toscana, attiva da oltre vent’anni, è stata la prima in Italia a creare un

numero verde di utilità sociale, precedendo anche il telefono azzurro. nata per dare

risposte ai disagi giovanili, si è poi allargata: “Il bisogno di non sentirsi soli non ha età”

I “Fogli di Fiesole” sonoa cura del Comune di Fiesole

In� ne, nei boschi l’accensionedifuochiperesigenzepersonali è consentita, nei soli periodi non a rischio, con le precauzioni previste dal Regolamento forestale, limitatamente a quanto necessario per il riscaldamento o la cottura di vivande.In qualsiasi caso di accensione di fuochi devono essere sempre rispettate le seguenti precauzio-ni: - utilizzare spazi ripuliti, isolati da materiale in� ammabile e lontani da cumuli di vegetazione secca; - adottare le cautele per evitare la propagazione del fuoco e di faville alla vegetazione spontanea o coltivata, in relazione alla combustibilità della stessa e alle condizioni climatiche di ventosità;- osservare una costante sorveglianza del fuoco � no al suo completo spegnimento.In caso di aree attrezzate non accendere fuochi al di fuori di braceri, barbecue e strutture � sse presenti nelle stesse aree e osservare le prescrizioni e le precauzioni speci� camente indicate per l’uso delle aree attrezzate.Seavvistiunincendiodibosco chiama subito uno dei seguenti numeri:800 425 425 S.O.U.P. Sala Operativa Uni� cata Permanente della Regione Toscana1515 Corpo Forestale dello Stato115 Corpo Nazione dei Vigili del Fuoco

BREVIFIESOLECELEBRALALIBERAzIONEDELCAMPODIMAUThAUSENIn occasione dell’8marzo, anniversariodelladeportazionediquasimillecittadinidiFiren-zeeprovinciaalcampodiMauthausen, l’amministrazione comunale ha deciso di dedicare questa giornata alla memoriaeallarievocazione.Il sindaco di Fiesole, Fabio Incatasciato, riceverà nel pomeriggio in Municipio una delegazione di Mauthausen e il Sindaco di Mauthausen.

“L’ITALIANAINALgERI”ALLACASADELPOPOLODIFIESOLEVenerdì 11marzo, alle ore17, alla CasadelPopolodiFiesoleper il ciclo “grandiOpere” vie-ne proiettata “L’ItalianainAlgeri” opera lirica di gioacchinoRossini. All’incontro, organizzato dalla CasadelPopolodiFiesoleincollaborazioneconSpiCgil, parteciperà anche la regista Metelda Cappelletti. La proiezione sarà preceduta da una presentazione. L’ingresso è libero.Per informazioni: Casa del Popolo di Fiesole, via Matteotti, 27 – tel. 055.597002

CORSOBASEDIFOTOgRAFIADIgITALEIl CentroIncontridiCompiobbi in collaborazione con il FotoclubPolifemo organizza per il mese di marzo un corsobasedifotografiadigitale.Le lezioni si terranno mercoledì 9, lunedì 14, mercoledì 23 e giovedì 31 marzo, dalle 21 alle 23 nei locali del Centro Incontri. Il costo del corso è di 50 euro e per l’attivazione è necessario un minimo di 4 partecipanti. Sono previste successive edizioninelperiodoaprile–giugno. INFO E ISCRIZIONI: Centro Incontri di Compiobbi via di Romena, 58. Tel: 055.6593090 - e-mail: [email protected] di apertura: mercoledì e venerdì ore 15 – 19.30, il giovedì, ore 15 - 20/ 21– 23.

FESTIvALDELLIBROPERBAMBINIDal 1al9aprile a Fiesole è in programma ilFestivaldellibroperbambini. L’iniziativa, pro-mossa dal Comune e dalle scuole di Fiesole in collaborazione con Libri Liberi, ha l’obiettivo di promuoverelaletteraturafindall’infanzia. Per una settimana Fiesole organizza, insieme alla Libreria Libri Liberi di Firenze, una mostra-mercatodeipiùbeilibriperbambini, che potrà essere visitata tutte le mattine e i pomeriggi dalle scuole di ogni ordine e grado e da genitori, insegnanti, abitanti e turisti. L’iniziativa si svolgerà nella SaladelBasolato–Localicomunali(piazza Mino).

ILSINDACODATEContinua l’appuntamento con l’iniziativa “IlSindacodaTe”, che vede il sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato ricevereicittadini,senzaappuntamento, nelle diverse frazioni del territorio.Di seguito il calendario degli incontri marzo-maggio2011.CALDINE(PiazzaMezzadric/oFratellanzaPopolare)Venerdì 15 aprile dalle 16 alle 18COMPIOBBI(CentroIncontri)Venerdì 8 aprile dalle 16 alle 18ELLERA(CircoloARCI)Venerdì 18 marzo dalle 16 alle 18Venerdì 6 maggio dalle 16 alle 18FIESOLE(Municipio)elineadirettatelefonicachiamandoilSindacoallo055.597107Venerdì 25 marzo dalle 15 alle 18.30Venerdì 13 maggio dalle 15 alle 18.30gIRONE(CircoloARCI)Venerdì 22 aprile dalle 16 alle 18MONTEBENI(LocaliParrocchiali)Venerdì 1 aprile dalle 16 alle 18Venerdì 27 maggio dalle 16 alle 18PIANDELMUgNONE(CircoloARCI)Venerdì 11 marzo dalle 16 alle 18Venerdì 29 aprile dalle 16 alle 18 PIANDISANBARTOLO(CircoloARCI)Venerdì 4 marzo dalle 16 alle 18Venerdì 20 maggio dalle 16 alle 18

3gRANDISCULTUREDIAMALIACIARDIDUPRÈFinoal30marzo tregrandistatueinbronzodell’artistaAmaliaCiardiDuprè accoglieranno � esolani e non all’inizio della Città. Due opere sono posizionate all’ingresso del capoluogo in piazza Mino, mentre un’altra dà il benvenuto ai visitatori davanti all’ingresso del Museo Arche-ologico, in via Portigiani. Le sculture rimarranno a Fiesole � no alla � ne del mese di marzo, a conclusione della mostra “Tu-raneilMisteroEtruscodiAmaliaCiardiDuprè”, che per due mesi ha animato la Sala Costinti-ni del Museo Civico Archeologico con un singolare “pantheon”diterrecottedipinteebronzi.

ARTIgIANATOEANTIQUARIATOINPIAzzAMINODomenica6marzoin calendario c’è l’appuntamento conil MercatodelPiccoloAntiquariato. Piazzo Mino, dalle 8 e per tutta la giornata, si riempie di standche richiamano l’interesse del pubblico per la particolarità e la dovizia degli oggetti esposti. Il Mercato del Piccolo Antiquariato torna anche il 3 aprile.Domenica20marzo in piazza Mino c’è lamostra–mercato“Artigianiinpiazza”. Dalle 9 del-la mattina � no alla sera alle 19 i maestriartigianiespongonolelorocreazioni e si cimentano in dimostrazionidalvivo. Negli stand è possibile ammirare e acquistare dipinti, manufatti in legno, creazioni con � ori secchi, creta e tanti altri oggetti realizzati dalla sapiente creatività degli artigiani.

TURNIFARMACIEEcco l’elenco dei turni di alcune farmacie del territorio � esolano per il mese di marzo: • FarmaciaPerna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055.59214 – Sabato 19 e domenica 20. La

farmacia, inoltre, e£ ettua orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20. • FarmaciaMagonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055.6594233 – Domenica 13, sabato 19 e

domenica 27. • FarmaciaBenvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055.6594878 – Sabato 12, domenica

20 e sabato 26. • FarmaciadelleCaldine, Caldine, piazza dei Mezzadri, Tel. 055.5040028 – Domenica 27. • FarmaciaSanBernardino, Fiesole, via Colzi 8/B, Tel. 055.599262 – Domenica 13

CALENDARIODEgLIAPPUNTAMENTIISEEPer la compilazione dell’ISEE(Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è possibile chiamare per un appuntamento l’u® cio URP al numero telefonico 055.5961239 secondo il se-guente calendario:FIESOLE,vIAPORTIgIANI,3(ilmercoledìore15–18)6 aprile; 4 maggio; 8 giugno ore.COMPIOBBICENTROINCONTRI,vIAROMENA,58(ilmercoledìore15–18)9 marzo, 13 aprile, 11 maggio, 15 giugno.CALDINE FRATELLANzA POPOLAREvALLE DEL MUgNONE, PIAzzA DEI MEzzADRI 1°PIANO,STANzA2a(ilmercoledì9–12)16 marzo, 20 aprile, 18 maggio, 22 giugno.SANBARTOLOCASADELPOPOLO,vIACIPRESSINI,6(ilmercoledì15–18)23 marzo, 27 aprile, 25 maggio, 29 giugno. SCUOLADIMUSICADIFIESOLE-PROgRAMMADIMARzOgiovedì10marzo-ore18.00Auditorium Cassa di Risparmio di Firenze - Via Carlo Magno, 7 - FirenzeMiriam Prandi, violoncelloEdoardo Turbil, pianoforteMusiche di L. van Beethoven, P. I. Čajkovskij, F. ChopinIngresso libero, prenotazione obbligatoria inviando e-mail a: [email protected] Sabato12marzo–ore18.00Scuola di Musica di Fiesole - Auditorium SinopoliPREMIO BOCCACCINILa classe di perfezionamento di ¥ auto di Chiara TonelliMusiche di A.A.V.V.Ingresso 10 euro, 6 euro ridotti, 2 euro ridotto allievi Scuola di Musica di FiesoleSabato26marzoOrchestra Giovanile ItalianaPianoforte: vincitore del concorso per solisti delle classi di perfezionamentoNicola Paszkowski direttoreMusiche di P. I. Čajkovskij, F. LisztDomenica27marzo-ore11.00Scuola di Musica di Fiesole - Auditorium SinopoliQuartetto KlimtMusiche di R. Schumann, J. BrahmsIngresso 10 euro, 6 euro ridotti, 2 euro ridotto allievi Scuola di Musica di Fiesolegiovedì31marzo-ore18.00Auditorium Cassa di Risparmio di Firenze - Via Carlo Magno, 7 FirenzeMirco Ceci, pianoforteMusiche di L. van Beethoven, F. Chopin

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria inviando e-mail a: [email protected] Per informazioni: 055.597851 oppure www.scuolamusica.� esole.� .it

NOzzEDIDIAMANTE

Il 22gennaio2011FerdinandogennarieRosaPanchetti hanno festeggiato le nozzedidia-mante(60 anni di matrimonio). Alla festa sono intervenuti, oltre al sindaco Fabio Incatasciato e all’assessore alla Formazione Maria Luisa Moretti, i membri del Coro Novecento per salutare la coppia e rendere omaggio a un valorosopartigianocomeèstatoFerdinandogennari. Frrdinando trovandosia combattere in Jugoslavia, il 15 settembre 1943, abbandonò l’esercito italiano per passare con i partigiani di quel paese. Finita la guerra gli è stata riconosciuta la me-daglia al merito dell’esercito di Tito, la Stella d’oro di cittadino onorario di Belgrado e la medaglia concessa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo impegno nell’ambito della Resistenza.

PROgRAMMALETTURACONTATORIACQUASi comunica che dal mese di febbraio è ripresa l’attività di lettura dei contatori da parte di Acque Toscane. Di seguito il programma dei prossimi appuntamenti:Caldine-� no al 12 marzo (iniziata il 3 marzo)Fiesole – � no al 16 marzo (iniziata il 3 marzo)Il Comune di Fiesole ha una propria Newsletter.Un mezzo per comunicare e informare tutti i cittadini del comune di Fiesole di quello che succede nel territorio e delle attività connesse. Un report settimanale che parla degli avvenimenti in corso, dei lavori in programma e delle novità realizzate. Un modo per rendere partecipi e stimolare i � esolani a porre all’attenzio-ne dell’Amministrazione le proprie esigenze, proposte e il proprio pensiero, anche quando critico.Se anche tu vuoi essere inserito nella mailing-list della newsletter per essere aggiornato e dare il tuo contributo scrivi a newsletter.comune@comune.� esole.� .it

27

Page 28: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

tempi moderni

Gli utenti settimanali del servizio, attivo da santa Croce alle Cascine, sono 500, una media

di 70 al giorno. La zona più gettonata? santo spirito. Ma la copertura continua a crescere:

presto arriverà in altri cinque posti molto frequentati, a partire da santa Maria novella

IL PuNtO/1. In dodici aree della città è disponibile la connessione senza fili. E senza spese

Internet gratis è già in piazzama in pochi ne approfi ttano

In dieci piazze e due parchi di Firenze inter-net è gratis. O, per meglio dire, gratis un’ora al giorno. E presto il segnale wi-fi arriverà in altre cinque macro-aree molto frequentate.

Non tutti però ne sono a conoscenza, visto che il numero di utenti settimanali del servizio non supera le 500 unità. Da piazza della Signoria a Santa Croce, da Ss. Annunziata a Santo Spirito, dal piazzale Michelangelo alle Cascine. Dalla fi ne del 2009, in 12 zone della città è possibile la connessione senza fi li al web, grazie al progetto del Comune “Firenze Wifi ”: dopo la procedura di registrazione si può accedere alla rete tramite il proprio pc portatile o smartphone e navigare gra-tuitamente per 60 minuti al giorno, o 300Mbyte di traffi co. Una quantità che permette di fare ope-razioni basilari, come controllare la posta o effet-tuare brevi ricerche. Sebbene molti cittadini – in

primis i giovani – siano favorevoli al servizio, in pochi lo sfruttano. Basti pensare che solo 500 utenti alla settimana si collegano alla rete wi-fi , in media 70 al giorno. “Al momento non pensiamo ai grandi numeri, puntiamo a estendere il servizio – spiega Simone Tani, dirigente per le strategie di sviluppo di Palazzo Vecchio - solo quando inter-net wireless raggiungerà una quantità maggiore di zone gli utenti inizieranno a crescere”. Lo scar-so utilizzo è legato anche all’assenza di indicazio-ni sulla presenza della rete wi-fi . “Molte piazze coperte dal segnale sono aree storiche – spiega ancora Tani – dove non è consentito mettere nuo-vi cartelli”. La seconda parte della rivoluzione digitale arriverà tra la fi ne dell’anno e l’inizio del 2012, quando la lista dei luoghi coperti dal segna-le si arricchirà di altre cinque aree, ben più grandi delle attuali piazze. Il progetto, denominato “la città dei saperi”, verrà a costare un milione di euro e porterà internet senza fi li nella zona della stazione di Santa Maria Novella, in quella della

stazione delle Piagge, alle Murate e a San Loren-zo. Sarà inoltre potenziata la copertura nel parco delle Cascine. Entrambi i servizi, quello già attivo e quello in cantiere, si agganciano alla rete a fi -bra ottica del Comune, creata negli ultimi anni. Si chiama Fi-Net e si snoda per ben 80 chilometri. Intanto, un primo identikit degli utenti di “Firenze Wifi ” esiste già. La maggior parte si collega da smartphone o Iphone. Una percentuale più mar-ginale lo fa invece utilizzando un pc portatile. La piazza con il numero maggiore di accessi è quella di Santo Spirito, mentre in pochi si collegano dai luoghi più turistici, come piazza della Signoria. In conclusione, ecco la lista completa delle zone già raggiunte dal segnale wi-fi : piazza della Signoria, piazza Santa Croce, piazza Santo Spirito, piazza Ss. Annunziata, Parterre, via Canova (nei pressi degli uffi ci dell’anagrafe), piazza Ghiberti, piazza Alberti, piazzale Michelangelo, piazza bambini e bambine di Beslan, piazzale delle Cascine e parco di San Donato.

Gianni Carpini

aFSaneHstudente, 27 anni

“Secondo me è un buon progetto, soprattutto per i giovani. Io utilizzo spesso il wi-fi gratuito nelle piazze, lo uso per scaricare la posta o per controllare alcune informazioni che mi servono per l’università. È importante che il servizio sia presente anche nei bar: io scelgo il locale dove andare pro-prio in base alla presenza della connessione senza fi li”

“Ottimo per noi giovani”

RobeRTaesercente, 38 anni

“Per me è una buona idea quella di dare la possibilità ai cittadini di connettersi gratuitamente alla rete. Per quanto riguarda noi esercenti, dovrebbero proporre delle tariffe vantaggiose per il collegamento a internet, diverse da quelle delle abitazioni. In questo modo potremmo offrire ai clienti un servizio, a un costo limitato per le nostre attività”

“Facilitazioni per noi commercianti”

aleSSanDRostudente, 22 anni

“Il servizio che offre la connessione a internet senza fi li nelle piazze principali piazze fi orentine è un’ottima pos-sibilità: la rete funziona e io mi collego spesso con il mio telefono. Penso che un’ora gratis al giorno sia suf-fi ciente”

“Mi collego spesso: funziona”

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28 Marzo 2011

Page 29: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

tempi moderni

Navigare con il proprio computer portatile o con lo smartphone comodamente seduti sul seggiolino del tram, oppure aspettando il convoglio alle fermate della linea 1. Il

tutto senza pagare un euro, per un’ora o 300Mbyte di traffi co, come già succede nelle piazze wireless. È ciò che sarà possibile fare a Firenze a partire dal prossimo autunno, grazie a una “bolla wi-fi ” - tra le più grandi d’Europa - che coprirà i sette chilometri e mezzo del tracciato della T1. La connessione senza fi li non solo salirà a bordo della tramvia, ma arriverà anche alle 14 fermate e nei pressi del percorso ferrato. Il segnale sarà infatti diffuso nel raggio di 100 metri dai binari. Dopo la scelta dell’impresa che eseguirà materialmente gli interventi, i lavori saranno effettuati in estate, per con-cludersi poi entro l’autunno. In tempi brevi, quindi, il web senza fi li “colonizzerà” anche la tramvia, mezzo scelto – dati alla mano – da una media di 40mila perso-ne al giorno. Per collegarsi basterà seguire la procedura di registrazione, come già avviene in 12 zone tra piazze e parchi cittadini. Il progetto “Wi-Move”, fortemente voluto dal sindaco Matteo Renzi, costerà un milione e mezzo di euro, e sarà fi nanziato in egual misura dalla Provincia di Firenze, dalla Regione Toscana e dal Con-siglio dei ministri. Proprio il primo cittadino è da sem-

pre molto sensibile quando si parla di nuove tecnologie e di word wide web, visto che è stato uno dei primi amministratori locali a utilizzare in modo strategico la rete. Prima durante la campagna elettorale, poi diret-tamente dalle stanze di Palazzo Vecchio. Proprio su internet, sul suo seguitissimo profi lo Facebook, Renzi ha speso parole di lode per l’iniziativa: “Sono molto contento per il progetto wifi – ha scritto –- una città degna di questo nome investe anche sulle infrastrutture tecnologiche. Noi ci stiamo provando”. “Wi-Move” si affi anca alle iniziative già in atto (le 12 zone cittadine wi-fi , che diventeranno 17 con l’arrivo del 2012) e alle nuove disposizioni per i cosiddetti dehor dei pubblici esercizi. Entro il prossimo 15 novembre gli allestimenti esterni dei locali dovranno adeguarsi alle nuove regole dettate dal Comune. Tra queste, una norma riguarda da vicino gli internauti: i nuovi dehor dovranno fornire ai clienti l’accesso gratuito a internet wireless. Su questo fronte si stanno muovendo nuove idee. Palazzo Vec-chio proporrà ai commercianti di individuare, tramite una gara pubblica, un gestore unico. In questo modo si abbatterebbero i costi per i locali, mentre gli utenti potrebbero accedere al servizio grazie a una password unica. Intanto, la notizia di una Firenze wi-fi varca i confi ni nazionali. Al progetto tutto gigliato si è inte-ressato perfi no il prestigioso settimanale tedesco Der Spiegel, che ha dedicato al sistema fi orentino un arti-colo. Sul suo sito web, naturalmente.

Gianni Carpini

ValeRia e ViolaProfessionista e falegname

“Non ci siamo mai collegate alla rete wi-fi nelle piazze, ma pensiamo che un’ora al giorno sia troppo poco. Vista l’alta diffusione di internet e lo sviluppo tecnologico bisognereb-be dare la possibilità di navigare gratuitamente per maggior tempo. Si dovrebbe fare molto di più”

“Un’ora al giorno è poco”

SiMonePizzaiolo, 45 anni

“Ho provato a collegarmi alla rete wi-fi in piazza, ma non ci sono riuscito. Secondo la mia opinione il sistema di re-gistrazione è troppo complicato, soprattutto per chi non ha troppa dimestichezza con le nuove tecnologie. Bisognereb-be ripensarlo. Per il resto penso che sia una buona opportu-nità per i cittadini”

“Procedure troppo difficili”

coSTanzastudente, 22 anni

“Un’ora al giorno è veramente poco. Dovrebbero estendere il servizio per più tempo. Comunque portare internet wi-fi nelle piazze e sulla tramvia è una buona iniziativa: ormai tutte le grandi città europee si stanno dotando di reti wire-less aperte ai cittadini, e non vedo perché Firenze dovrebbe essere da meno”

“Il servizioandrebbeesteso”

IL PuNtO/2. Dall’autunno si navigherà anche sulla T1 e nei dehor dei locali pubblici

e intanto si preparaa salire sulla tramvia

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Page 30: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Un mistero chiamato Tav. Da quando i lavori preparatori per il tunnel sotterraneo dell’al-ta velocità ferroviaria sono cominciati, sull’intera vicenda sembra calato il silen-

zio. E dopo tanti annunci e tanti cortei che invocavano il passaggio in superfi cie o quantomeno una stazione diversa dalla mega-Foster, nessuno tra i cittadini sa più con certezza quale tipo di progetto si stia mettendo in pratica. Partiamo dalle realtà assodate. L’unico piano che ha tutte le autorizzazioni necessarie è quello che prevede il sottoattraversamento della città: un tunnel di 7 km, che comincerà a interrarsi a Campo di Marte per risorgere a Castello. Due i binari che scorreranno sotto terra, passando sotto la Fortezza (uno dei nodi più do-lenti) fi no ad arrivare all’area degli ex Macelli, in via Circondaria, dove dovrebbe nascere la tanto contestata Foster. E qui sorge un altro problema. Per la stazione fi rmata dall’archistar (comprensiva di 2 ettari e mezzo di galleria commerciale) non ci sono esattamente tutte le autorizzazioni: manca la Valutazione di impatto am-bientale. O meglio, c’è chi dice che la Via già concessa è più che suffi ciente (le Ferrovie) e chi sostiene che è vero il contrario (comitati e movimenti politici anti-Tav). Già, perché la superstazione interrata potrebbe interferire (e non poco) con la falda acquifera che si trova sotto la città. Ma torniamo agli elementi certi del-la vicenda. Di sicuro si sa che le “talpe” sono in arrivo. Anzi, la talpa, perché alla fi ne si è deciso di fare con una sola. Si comincerà dall’area di Campo di Marte, dove già si sta montando lo scivolo per accogliere la

potente scavatrice. Arriverà a giugno, a pezzi. Dovrà poi essere montata per entrare in funzione ad agosto, con circa sei mesi di ritardo sulla tabella di marcia ini-ziale. Un ritardo che farà slittare anche la chiusura dei cantieri, prevista inizialmente a fi ne 2015. E forse lievi-tare anche i costi, stimati in 1,7 miliardi di euro per cin-que anni di cantieri. “Abbiamo fatto passi avanti – ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi dopo il tanto sospirato incontro a tre con il sindaco Renzi e l’ad di Fs Mauro Moretti – c’è la volontà di accelerare i lavori e concluderli il prima possibile”. A questo sco-po il governatore si è rivolto a Ministero dei trasporti,

Finmeccanica, Breda e a tutte le maggiori aziende del settore affi nché mettano in campo la più alta tecnologia Made in Tuscany. Basterà? Intanto, entro la metà del mese è previsto un vertice sul tema, nel corso del quale tutti i soggetti presenteranno progetti e soluzioni. En-tro tale data dovrebbe anche essere apposta la fi rma sul famoso protocollo di intesa tra enti locali e Ferrovie. Rossi e Renzi voleranno nuovamente a Roma con in mano un accordo aggiornato da sottoporre a Moretti. Sperando che sia la volta buona.

Tunnel, via agli scavi ad agostoALtA veLOcItà/1. I lavori inizieranno con sei mesi di ritardo. Il termine era previsto a fine 2015

Paola Ferri

Cinque anni di cantieri tra Campo di Marte e Castello,

per sette chilometri di binari interrati e la megastazione

Foster. rossi e Moretti promettono di rispettare le scadenze

i cantieri per la staZione Foster

Dai people mover ai parcheggi scambiatori, fi no alle stazioni

minori. È lunga la lista che il sin-daco Renzi ha intenzione di pre-sentare a Ferrovie. Insieme a un conto da 50 milioni. Se proprio il sottoattraversamento si deve fare (dopo quasi un anno e mezzo di battaglie anche il sindaco sembra essersi arreso all’idea), allora che Fs tiri fuori i soldi per le opere di compensazione. In cima all’elenco la viabilità di collegamento tra la Stazione Foster e Santa Maria No-vella, aspetto su cui Renzi e Moret-ti si sono scontrati più di una vol-ta. Scartata l’ipotesi renziana, che consisteva nel costruire la stazione dell’Alta velocità praticamente sotto quella centrale, il sindaco si è a lungo battuto per ottenere alme-no dei “people mover”, altrimenti dette navette su rotaia, in grado di collegare il nuovo scalo a quello principale della città. Ma per ora

Moretti non ha ceduto. Da parte sua anche il sindaco tiene duro e mette in conto a Ferrovie una serie di altre opere, a partire dal sotto-passaggio alla stazione di Campo di Marte, così da renderla accessi-bile anche da via Campo d’Arrigo, oltre che da via Mannelli, senza dover salire sulla passerella. Sul piatto anche la tappa di Peretola: la strada ferrata c’è già, ma la linea viene utilizzata solo per andare a pulire i convogli, mentre potrebbe comodamente servire l’aeroporto. Al pacchetto il sindaco vorrebbe aggiungere anche i 20 milioni spesi per la messa in sicurezza del Mu-gnone, nelle vicinanze del cantiere ex Macelli, opera indispensabile per Ferrovie, ma non per la città. Il braccio di ferro continuerà a Roma, quando sindaco, presidente della Regione e amministratore delegato di Fs si incontreranno di nuovo per fi rmare il nuovo accordo.

Renzi alza il tiro sulle opere di compensazione

navette e parcheggi nel “conto”

/F.P.

L’aCCOrDO

focus

Allo studio alcune soluzioni per fare più in fretta. A breveun vertice ad alta tecnologia

In cima all’elenco la viabilità

di collegamento tra il futuro scalo

e santa Maria novella

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30 Marzo 2011

Page 31: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

ZOOM

Duecentosettantasette edifi ci a rischio, di cui 44 storici e di particolare rile-vanza artistica e architettonica. Non c’è solo la Fortezza da Basso tra gli

immobili le cui fondamenta saranno messe alla prova dal tunnel sotterraneo dell’Alta velocità. Stando a sentire i comitati e i tecnici chiamati in causa da diversi esponenti politici dell’opposi-zione, i palazzi in pericolo sarebbero quasi die-ci volte tanto. “Oltre duemila”, dichiara Tiziano Cardosi del comitato No Tav. L’area coinvolta è una striscia di terreno larga circa 350 metri lun-go tutto il percorso del tunnel. “Calcoli fatti da tecnici indipendenti – dichiara la consigliera co-munale Ornella De Zordo (Perunaltracittà) - di-mostrano come in certi casi, in particolare nelle curve, il cosiddetto ‘volume perso’ sarà superiore al limite posto dall’Osservatorio, oltre il quale scatta il blocco dei lavori”. Si parla dell’1,8%, il che signifi ca cedimenti in superfi cie pari a 15 cm. “Un disastro annunciato”, chiosa la consigliera. Eppure lo scorso 20 gennaio il Tar ha respinto un ricorso presentato da un gruppo di cittadini rite-nendo “infondate e inammissibili le motivazio-

ni”, come è emerso da una recente interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole France-sco Bosi (Udc). Ma, stando così le cose, blocca-re il tunnel è ancora possibile? Secondo Mario Razzanelli (Lega Nord) sì, “la politica può tutto”. Solo che, se si stoppassero i lavori, al Comune di Firenze piomberebbero sulle spalle sonore penali da pagare. “Quella delle penali – ribatte Razzanelli – è una presa in giro. Facendo passare la Tav in superfi cie si risparmierebbero centinaia di migliaia di euro. Penali o non penali”. C’è poi un altro problemino nello scavare. Dove si smal-tisce il materiale di scarto? Parliamo di 3 milioni di metri cubi, come minimo, da considerare non come semplice materiale di scavo, ma come ri-fi uti. Al momento c’è solo un’autorizzazione per il conferimento di metà dei volumi all’impianto di Santa Barbara, per l’altra metà non è ancora stato predisposto niente. Avvolti nella nebbia an-che i dati sull’inquinamento ambientale provoca-to dai cantieri, che avrebbero dovuti essere resi pubblici dall’Osservatorio ambientale, che però non aggiorna il proprio sito web da mesi. Eppu-re i primi danni sono già stati denunciati, come

alcuni allagamenti di locali seminterrati in zona Castello. E riguardano edifi ci che non compaiono nell’elenco di quelli monitorati dall’Osservato-rio. Per non parlare delle proteste contro polvere e rumore di chi vive nei paraggi dei due principali

cantieri. Per tamponare la situazione sono state issate barriere più alte, ma il dubbio tra i cittadini resta: quello di ritrovarsi un giorno con le crepe nei muri o disagi ben peggiori, e doversi chiedere, ancora una volta, “ma chi ce lo doveva dire?”.

secondo le stime uffi ciali sono 277 gli edifi ci a rischio

a causa della galleria, ma qualcuno parla di almeno

duemila. e i primi danni sono già stati denunciati

i lavori della tav a caMpo di Marte

Un piano di comunicazione da 2 milioni di euro. Se le Fs lasciano all’oscuro i cittadini sull’andamento dei la-

vori dell’Alta velocità, ci pensa la Regione a stilare le linee dell’informazione. E lo fa pagare a Moretti. O meglio, così vorrebbe. L’ultima volta che i vertici si sono incontrati, in-fatti, l’ad di Ferrovie ha concesso a Rossi “solo” 1 milione e 200mila euro, specifi cando che in quella cifra sarebbero do-vute rientrare le spese per gli ulteriori accorgimenti in merito a salute, ambiente e, infi ne, anche comunicazione. La Regio-ne dovrà ancora una volta tirare i cordoni della borsa e razio-

nalizzare il più possibile le risorse per mettere in piedi la rete di infopoint che aveva in programma. O rassegnarsi a fare con quelli già esistenti, magari facendoli conoscere di più. Attualmente gli sportelli in grado di chiarire dubbi e fornire informazioni utili sull’Alta velocità sono due: l’Osservato-rio ambientale, con sede a Santa Maria Novella, e l’Uffi cio Nodo, in via Mannelli. Qui è possibile trovare studi, testimo-niali di stato e aggiornamenti in tempo reale. “Attualmente sono più conosciuti gli sportelli attivati autonomamente dai cittadini – dichiara il consigliere regionale Mauro Romanelli

(Sel-Verdi) – di quelli promossi dalle amministrazioni”. Un altro punto d’informazione, infatti, è stato attivato dal Co-mitato No Tav in piazza Baldinucci. E presto si sposterà a giro per la città: “organizzeremo una serie di infopoint – fan-no sapere dal comitato – per prendere in giro il piano della Regione”. Annunciata per questo mese anche una manifesta-zione in zona ex Macelli. Nel frattempo va avanti il ricorso intentato (e autofi nanziato) dai cittadini contro i danni già preannunciati da Ferrovie: i ricorrenti sostenuti e assistiti dal comitato sono 130. Per ora.

Va avanti il ricorso intentato da 130 cittadini contro Fs. Manifestazione annunciata per questo mese

due sportelli per saperne di più. e quello del comitato diventa “itinerante”

“La talpa si può ancora fermare”

Francesca Puliti

ALtA veLOcItà/2. C’è chi dice no: i contrari non si arrendono. “Passare in superficie è possibile”

/F.P.

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Page 32: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Ottomila punti vendita riforniti ogni giorno in tutta la Toscana, tra piccola e grande distribuzio-ne. Centottanta dipendenti, 600

lavoratori se si considera l’intero indotto. Sessanta stalle distribuite tra Mugello, Ma-remma, Siena e Pisa. Sono questi i numeri di Mukki, un “gigante” nella produzione di latte e dei suoi derivati. Con il presiden-te Lorenzo Marchionni abbiamo parlato dell’importanza di questo alimento e della sua tracciabilità.I fiorentini bevono latte? Come scelgono il prodotto da comprare?I fi orentini bevono latte e lo fanno spesso. Oggi il consumatore chiede che sia chiara la provenienza e la qualità, oltre ad acqui-stare una gamma di prodotti per specifi che esigenze, i cosiddetti “latti speciali”, come quello ad alta digeribilità o con l’addizione di omega 3. A quali controlli viene sottoposto il latte Mukki?Del nostro latte sappiamo tutto. Le analisi approfondite a cui lo sottoponiamo ci di-cono come vengono trattate le nostre “ra-gazze”, le nostre mucche da latte. Le stalle, legate da un contratto di conferimento con Mukki, hanno tutto l’interesse a produrre latte di qualità, in quanto vengono pagate in base alle caratteristiche del prodotto.Il consumatore sta attento alla prove-nienza del latte? Qual è l’impegno di Mukki in questo campo?Mukki è un’azienda privilegiata, la trac-ciabilità è un valore che ci appartiene da decenni. Recentemente abbiamo valorizza-to la nostra “Selezione Mugello”: latte di alta qualità che proviene da 27 stalle, tutte lorenZo Marchionni

Gianni Carpini

dopo la via del vino, quella del latteL’INteRvIstA. A tu per tu con il presidente di Mukki, Lorenzo Marchionni

in provincia di Firenze. Mukki conosce da vicino tutti gli allevatori, il massimo della tracciabilità. Questa linea sarà sempre più “una selezione della selezione”: delle 27 stalle noi sceglieremo ogni giorno il latte migliore. Inoltre, anche i consumatori po-tranno scoprire questa “via del latte”.In che modo?Da aprile sarà possibile andare nel Mugello e trovare, grazie a una segnaletica creata ad hoc, le 27 stalle della “Selezione Mugello”. Si tratta di un percorso che si snoda tra l’al-to e il basso Mugello, da Borgo San Lo-renzo a Firenzuola. I consumatori potranno visitare gli allevamenti, su appuntamento, e in alcuni casi degustare il prodotto. Qual è l’obiettivo di questo “progetto Mugello”?Creiamo valore aggiunto sul territorio, fa-cendo conoscere non solo il latte, ma anche gli altri prodotti del Mugello e le bellezze della zona. Il consumatore che beve il no-stro latte, uno dei migliori sul mercato, fa sì che possano continuare a esistere alle-vamenti di mucche in Mugello, come nel resto della Toscana.Ultimamente si è parlato del proces-so che porterà a una privatizzazione di Mukki, azienda partecipata da vari enti pubblici tra cui i Comuni di Firenze e Pistoia.Gli attuali soci hanno individuato un per-corso, iniziato nel 2009 con l’aumento del capitale e l’entrata di Fidi Toscana e Ca-mera di commercio. La vendita delle quote pubbliche non avverrà in tempi brevi. I soci hanno sottoscritto un impegno che, per il 2011, non prevede alcun avvio della proce-dura di privatizzazione.

consumi

Un percorso nel Mugello, con tanto di segnaletica

ad hoc, alla scoperta di ventisette stalle, per visitare

gli allevamenti e gustare il prodotto: è una delle novità

annunciate per le prossime settimane. Impegno

sempre maggiore per quanto riguarda la tracciabilità

32 Marzo 2011

Page 33: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

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Page 34: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Il faccione che riempie la copertina ha un vago (e modaiolo) sapore statunitense. Sguardo strafottente, niente cravatta, camicia appena aperta e un punto esclamativo che la dice lunga. Per l’occasione si è

tolto pure quel ciuffo che lo faceva un po’ troppo bravo ragazzo di provincia. Si intitola “Fuori!” ed è edita da Riz-zoli l’ultima fatica letteraria del sindaco di Firenze, Matteo Renzi (il rampollo del Pd non è nuovo di penna e calamaio, aveva già scritto “Tra De gasperi e gli U2” e “Ma le giubbe rosse non uccisero Aldo Moro. La politica spiegata a mio fratello”, quest’ultimo scritto a quattro mani con Lapo Pi-stelli, suo avversario politico alle primarie) che ha messo nero su bianco tutto quello che del bel paese proprio non gli va giù, condito da belle speranze, aspettative e buone intenzioni. Soprattutto buone intenzioni. Non risparmia critiche a nessuno: le canta a tutti ai suoi avversari politici e ai suoi compagni di partito, a chi fa la vittima del sistema e a chi “senza Berlusconi non andrebbe da nessuna parte perchè invece di fare qualcosa di produttivo per il Paese passa le sue giornate a tentare di demolire il presidente del consiglio”. “Il primo cittadino più amato d’Italia” (appel-lativo che Renzi si è guadagnato grazie ad un sondaggio del Sole 24 ore che lo vede al primo posto nella classifi ca dei sindaci italiani), si è tolto qualche sassolino dalla scar-pa e dopo aver annunciato nella convention fi orentina dello scorso novembre la volontà di “rottamare” tutti quei politi-ci che a suo dire si fanno da troppo tempo portavoci del bel paese, Renzi ribadisce il concetto nelle duecentotto pagine che si fanno manifesto del suo pensiero, delle sue attitudini e della sua irrefrenabile voglia di cambiare le cose. A modo suo. “Molte volte mi sono chiesto se avessi fatto bene ad usare un termine forte come rottamazione - spiega Renzi - poi mi sono dato una risposta: la rottamazione deriva dal senso di nausea causato da chi è sulla stessa poltrona da 25 anni”. La presentazione in anteprima si è svolta al Palacon-gressi, sullo stesso palco dal quale lanciò il guanto di sfi da ai suoi rivali, annunciando uffi cialmente la sua candidatura a sindaco di Firenze. Stavolta lo sguardo è meno tirato, le movenze più disinvolte, quasi da showman. E mentre af-fronta una serie di date in giro per lo stivale per presentare il volume in teatri, musei e librerie, sulla quarta di coperti-na i più zelanti potranno già leggere: “Contro i soliti noti, contro tromboni e trombati, contro una classe politica che ha già sprecato la propria opportunità di cambiare le cose”. Il racconto in prima persona di chi guarda con orgoglio al

Caterina Gentileschi

IN LIbReRIA. Il sindaco ha dato alle stampe un volume in cui dice la sua sulla politica italiana

adesso tutti “Fuori!”. Parola di RenziUn fi ume in piena di duecento pagine, nelle quali il primo cittadino,

con una nonchalance che ha maturato negli anni, parla della sua Firenze

e della volontà di “rottamare” chi siede sulle poltrone del potere da più

di 25 anni. “adesso tocca a noi - scrive - ridare fi ato al Pd e slancio all’Italia” Arriva dal mare tempestoso della Bretagna e ha fatto della street-art la sua missione.

E’ Abraham Clet, in arte Clet, che da qualche tempo sorprende i fiorentini trasformando i segnali stradali in originali opere d’arte. La sua giustificazione? “A Firenze ci sono due tipi di street-art: il Rinascimento e i cartelli stradali. Ma mentre il Rinascimento compone la città, i cartelli stradali la invadono. Ed è per questo che io mi permetto di intervenirci”.Dove pensa stia il confine tra street-art e atto vandalico?Intanto vorrei sottolineare come il concetto di street-art non sia una novità, anzi: anche il David di Michelangelo può essere defi nito un’opera di street-art. Detto questo, se la pre-rogativa è creare, costruire e non distruggere allora si può parlare di arte, altrimenti parlia-mo di vandalismo.Cosa pensa dei numerosi divieti che la città impone agli street-artist e alla sua generale chiusura all’arte contemporanea?Chi ha dei privilegi come sempre cerca di te-nerseli. Ma in questo modo rinuncia alla na-turale evoluzione di ogni cosa. L’esposizione dell’opera “For the Love of God” di Hirst in Palazzo Vecchio è stato una bella iniziativa, ma rimarrà sterile se non se ne progetteranno altre che riguardino prima di tutto i fi orentini e Firenze. Hirst in Palazzo Vecchio e gli artisti fi orentini in periferia? E’ paradossale.L’opera più discussa di Clet è L’uomo co-mune. Posizionata dallo stesso artista su Ponte alle Grazie e poi rimossa dagli operai del Comune, è la scultura stilizzata di un uomo che, con un piede sospeso sul fiume, sta per compiere un passo rischioso. Per ri-posizionare la sua scultura sul ponte è stata organizzata una raccolta firme.Sì. E la cosa mi rende molto felice. E’ la ri-sposta migliore che si potesse dare alla sua rimozione. Il mio scopo è comunicare con il pubblico e se la petizione è nata dal pubblico ciò non può che rendermi felice. La mia arte nasce per essere capita da tutti e questa è la conferma che effettivamente è così.Qual era il messaggio nella sua concezione originaria?L’uomo comune è ognuno di noi. E il passo che fa è uno stimolo al dinamismo, all’andare avanti. Sotto c’è il fi ume, il baratro o forse una strada ancora da tracciare. Lui sta lì, fermo in un passo che non compirà mai. Sta ad ognuno di noi terminare l’opera e decidere se cadere nel fi ume o continuare a camminare.Guarda foto e video su www.ilreporter.it

IL PeRsONAggIO

L’artista dei segnalie l’omino scomparso

Sospensione, questa è la parole d’ordine di “Suspense. Sculture sospese”, fi no all’8 maggio al Centro per l’arte contemporanea

Ex3. Le opere in mostra sono una selezione accorta di 16 lavori che poco hanno a che vedere con quello che abitualmente viene defi nito scultura. Niente marmi e bronzi, addio basamenti, la mostra che dà il benvenuto al nuovo anno del contenitore fi orentino votato al contem-poraneo è una sfi da alla forza di gravità, che i due curatori Arabella Natalini e Lorenzo Giusti hanno calibrato scegliendo le installazioni di artisti internazionali che hanno lavorato alacremente al concetto di sospensione. Con il termine “sospeso” si indicano alcuni lavori tridimensionali, in massima parte non poggianti a terra, nei quali si privilegia il vuoto alla massa, la leggerezza al peso, il movimento alla stabilità. Quello che si vuole approfondire è un fenomeno diffuso la cui origine si può fare risalire ad alcuni esempi della tradizione avanguardista, dal costruttivismo al surrealismo, ed in particolare ai mobiles di Calder. “E’ una ricerca che portavamo avanti da tempo,

studiando le evoluzioni della scultura – spiega Natalini -. Il risultato è una mostra in cui la sospensione non rappresenta una categoria ma un dispositivo, che alcuni artisti utilizzano più frequentemente, altri in maniera più occasionale”. Opere diverse per materiali, tecniche e poetica, ma legate dal fi le rouge della “sospensione fi sica, attraverso cavi, grovigli e elementi di esilità”. Dalla poesia dei parallelepipedi vegetali di Claire Morgan, al microcosmo sotto vetro di Tomas Sara-ceno fi no ai volatili di cemento di Hèctor Zamora che si librano “leg-gerissimi” nel foyer. “Siamo molto soddisfatti – ha detto il presidente di Ex3 Andrea Tanini – lo scorso anno il centro è arrivato a quota 400mila euro, ricavi suffi cienti per pareggiare i costi”. Interessante l’iniziativa “Caffè sospeso” lanciata dallo sponsor Caffè Corsini, che strizza l’occhio all’abitudine di lasciare un caffè pagato per chi non può permetterselo e radicata soprattutto al sud del paese, che permet-terà di donare 50 centesimi di euro all’associazione italiana tumori per ogni caffè pagato al rinnovato Ex3 Contemporary cafè.

Sculture sospese negli spazi di ex3LA MOstRA. 16 installazioni di autori internazionali che sfidano la forza di gravità

/C.G.

/Costanza Focardi

la copertina del libro

passato delle sua città, e pensa in grande al futuro, rifl esso negli oc-chi dei bambini delle scuole che incontra ogni martedì (i disegni dei quali porterà con sè in tutte le date del tour promozionale del libro, ndr). “Adesso tocca a noi” scrive “ridare fi ato al Pd, ma soprattutto ridare slancio all’Italia”.

Page 35: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Stiamo per rivederla al cinema in un film che esalta il suo spi-rito toscano. Barbara Enrichi, nota a tutti per essere stata la

sorellina “Selvaggia” di Pieraccioni ne Il Ciclone, ora torna sul grande scher-mo con “Amici miei…come tutto ebbe inizio”. “Nel film sono Margarita, una donna molto energica della Firenze del 1490, proprietaria della locanda da cui partono le “zingarate” dei cinque… un ruolo bellissimo con sfumature comi-che e un finale drammatico.”La regia di Neri Parenti, un cast fe-nomenale e il marchio di Amici miei: il film si preannuncia un successo…Sì, è un grande onore e una grande sod-disfazione per me farne parte. Non ho fatto neanche il provino, Neri mi disse che aveva pensato proprio a me per il ruolo di Margarita. Mi chiese di leg-gere la sceneggiatura e dirgli se avrei fatto parte del gruppo… Ovviamente volevo dirgli subito sì, senza neanche aver letto un rigo, ma poi ho aspettato giusto un po’ per farmi desiderare…Fino a oggi il pubblico ti ricorda come Selvaggia, sei affezionata a

questo personaggio?A Selvaggia associo un grande diver-timento. E’ un personaggio diverso, in tutti i sensi, l’ho interpretato con mol-ta passione e l’ho preparato a lungo. Guardavo i comportamenti e gli atteg-giamenti dei gay e mi sono informata il più possibile. Ma non c’è un perso-naggio a cui sono affezionata più degli altri, sono tutti belli e vanno fatti vivere tutti, anche quelli più piccoli.Il cinema, e in generale il mestiere dell’attore, è più talento o studio?Indubbiamente il talento è necessario, ma lo studio è fondamentale. Ci vuo-le tempo, costanza, determinazione e tanto, tanto studio. Oggi tutti vogliono fare l’attore, perché sembra che basti partecipare a un reality per diventarlo, ma non è così: è un mestiere diffi cile, uno dei più diffi cili del mondo.Raccontaci come hai iniziato…Quasi per caso. Il comune di Tavar-nelle aveva organizzato un laboratorio teatrale tenuto da Ugo Chiti e decisi di partecipare. Ho avuto la fortuna di imbattermi in un grande maestro, di imparare quest’arte da un vero profes-

sionista. Era il 1983 e da lì in poi ho sempre continuato. Per questo adesso organizzo seminari di recitazione in collaborazione con i comuni, perché io ho cominciato proprio grazie a un’oc-casione del genere.Non solo attrice, ma anche inse-gnante di recitazione. A chi sono ri-volti questi seminari?A chiunque voglia cimentarsi con la recitazione cinematografi ca, dai prin-cipianti agli attori esperti. In particola-re, i seminari vertono sui provini: spes-so infatti ci sono attori molto bravi che però non sanno affrontare un provino su parte. Per costruire un personaggio a partire da uno stralcio non si può im-provvisare, ma bisogna saper leggere nel testo tutti quegli elementi che lo contraddistinguono. A fi ne mese terrò un corso breve serale in collaborazio-ne col comune di Pontassieve su questi temi, mentre il 9 e 10 aprile sarò alla biblioteca comunale di Signa per uno stage formativo di un fi ne settimana.Quali progetti hai in serbo per il fu-turo?Ultimamente mi sto confrontando con

la regia e ho girato un documentario sul Vittorio Veneto Film Festival di ci-nema internazionale per ragazzi a cui quest’anno parteciperò con lezioni di recitazione cinematografi ca. Inoltre

c’è una novità per i fan. Ho appena re-alizzato la mia applicazione per iPho-ne che si può scaricare semplicemente digitando il mio nome su Apple Store.Info: [email protected]

La più “Selvaggia” degli amici mieiGiulia Brestolani

L’INteRvIstA. L’attrice, famosa per il ruolo interpretato ne Il Ciclone, debutta nella pellicola di Neri Parenti

barbara enrichi

Dopo il successo delle anteprime al cinema, “10 Ragazze”, il film di Tessa Bernardi,

con Alessandro Paci, Cristina De Pin, Grazia-no Salvadori, Alessio Nonfanti, Carlo Monni e Sergio Forconi, dall’8 marzo è disponibile per la vendita. Una pellicola “pulita”, con una co-micità dal gusto quasi retrò, in cui, senza quelle volgarità a cui il cinema ci ha abituati ormai da tempo, si riesce ugualmente a ridere di gusto. Il film racconta l’avventura di due comici fal-liti (Paci e Nonfanti) che si inventano un finto reality show e con questa scusa conducono, attraverso la Toscana dei piccoli paesi e delle sagre, dieci giovani modelle che aspirano alla

popolarità televisiva. Le ragazze credono alla storia raccontata dai due, che si inventano gior-no per giorno confessionali, finte dirette, ospiti inesistenti, finché la notizia che nella campagna toscana si sta svolgendo una nuova e rivoluzio-naria trasmissione inizia a diffondersi anche a mezzo stampa, regalando un finale vivace, ric-co di patos ed inaspettatamente romantico. Una commedia on the road piena di gag e colpi di scena, in cui si gioca con il genere più in voga del momento: il reality. Fra le interpreti fem-minili spicca su tutte la già celebre Cristina De Pin, protagonista principale del film, insieme a Paci e Nonfanti. “Nonostante fosse la mia pri-

ma vera esperienza cinematografica (preceduta solo dal cortometraggio “All’inferno ci vado in Porsche”, ndr), - racconta Cristina - mi sono sentita veramente a mio agio sul set. Probabil-mente perché avevo già lavorato con gran parte degli attori del cast ed inoltre le riprese si sono svolte nella campagna toscana”. Sarà forse per questo, o magari per una naturale predisposizio-ne alla recitazione; fatto è che la De Pin, già affermata modella, playmate ed anche condut-trice televisiva di un talk show su Rtv38, dove ogni giovedì riscuote un personale e crescente successo, davanti alla macchina da presa risulta comunicativa, spigliata e disinvolta.

dieci ragazze e un gruppo di toscanacciIL fILM. In vendita il lungometraggio firmato da Tessa Bernardi, con Paci e De Pin

/I.B.la locandina del FilM

cultura 35

Page 36: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Il talento che non è più “Primavera”fIOReNtINA. Michele Camporese ha lasciato tutti basiti per sicurezza e tecnica

Michele caMporese

Una vita da predestinato. Si può riassumere così la giovane carriera di Michele Campo-rese (classe’92), il nuovo gioiellino cresciu-to nella ‘cantera’ della Fiorentina. Che nel

suo piccolo può vantare la vittoria (da capitano) dello scudetto “Allievi” e la partecipazione al Mondiale Un-der17 (dove ha segnato pure un gol). Se n’era accorto fi n dal ritiro di Cortina Sinisa Mihajlovic, colpito dallo stile e dalle capacità difensive che hanno portato il tec-nico serbo a convincersi di avere tra le mani una sorta di nuovo Aldair. Mai Comporese si sarebbe aspettato di entrare in così poco tempo nelle dinamiche della Fiorentina. E quando è stato chiamato in causa, l’esito delle sue prestazioni è stato sempre più che positivo.

Buona la sua prima in campionato nel secondo tempo di Milan-Fiorentina, dove il difensore ha vinto la sua personale battaglia con Ibrahimovic. Poi è stato tutto un crescendo. Nella trasferta di Torino contro la Juventus viene schierato titolare per la prima volta. E anche in quella occasione, il giudizio su di lui è stato unanime: promosso a pieni voti. Per il reparto arretrato Campo-rese diventa sempre più indispensabile, e la sua presta-zione contro il Palermo, fi no a qui, è stata sicuramente la più importante. Il suo gol, quello del momentaneo 2-2, ha dato il via al predominio della Fiorentina sui rosanero (la partita terminerà infatti 4-2 per i viola). Più sfortunata, invece, la prestazione contro l’Inter, dove il giovane pisano è stato il protagonista del primo gol dell’Inter, deviando nella propria porta la sfera calciata da Samuel Eto’o. Errori, vista la poca esperienza, che serviranno a fare crescere il ragazzo in termini di men-

talità e furbizia. Di lui, intanto, ne parlato tutti. Anche il c.t. dell’Under 21, Ciro Ferrara, che ha fatto di Camporese un titola-re inamovibile del gruppo azzurro: “Siamo di fronte a un ragazzo del 1992, non è facile avere il coraggio di schierarlo in campo in serie A. Di questo ne va dato atto a Mihajlovic, il primo a credere in lui. Lavorando a fi anco dei grandi giocatori che giocano nella Fiorentina, Michele potrà solo migliorare. Anche il fatto di essersi inserito alla perfezione all’interno dello spogliatoio è un buon punto di partenza. Le sue qualità sono indub-bie. L’importante è che Michele resti con i piedi per terra; l’errore che potrebbe commettere, data la giova-ne età, è che pensasse di essere già arrivato”. “Questo Camporese -afferma invece Arrigo Sacchi- sa giocare a calcio. Mi ha colpito in termini di personalità e fred-dezza”. Se son rose, come si dice in gergo, fi oriranno.

Cristina Guerri

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Page 37: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Dopo 33 anni di glorioso tifo il Collettivo Autono-mo Viola si è sciolto. Non c’è dubbio che la scelta di

Sartoni&Co rivoluzionerà le dinami-che dell’intera curva. A questo punto

la gestione della Curva potrebbe essere presa in mano dal Parterre,Marasma, o il Gruppo Fiorenza. Intanto è giusto andare a ritroso nel tempo e ricordare alcuni passaggi fondamentali del CAV. A partire dalla sua nascita. Nacque nel-la primavera del 1978, quando alcuni soci degli ‘Ultras Viola’ espressero la loro insoddisfazione per come veniva

gestito il gruppo, e insieme ad altri ra-gazzi di altre provenienze decisero di fondare il Collettivo Autonomo Viola (Autonomo deriva dal fatto che il Col-lettivo non era iscritto al Coordinamen-to dei club, e questo “status” penaliz-zava non poco in quegli anni). Non fu dunque un inizio facile per il club, che che venne emarginato dagli altri occu-panti della Fiesole e si trovava spesso in disaccordo con gli ‘ULTRAS’. Il primo simbolo fu un giglio e un leone che esibiva la linguaccia, e il primo stri-scione venne esposto nella trasferta col Verona. L’impegno del CAV comin-cia a concretizzarsi in concomitanza dell’arrivo dei Pontello alla presidenza della squadra. Dopo anni di grigiore, la Fiorentina poteva fi nalmente tornare a lottare per qualcosa di importante. Nonostante le buone premesse, tutta-via la squadra continua a deludere, e nella trasferta di Roma datata 1983, e gli ‘ULTRAS’ (gruppo leader della Fiesole) si sciolgono, lasciando così un vuoto di potere nella Curva. Ne appro-fi tta il Collettivo, forte di nuovi innesti (come l’ALCOOL CAMPI e alcuni ragazzi dell’Isolotto). Da qui fi no ai giorni nostri Il Collettivo ha guidato con egemonia la curva Fiesole, rega-lando soprattutto coreografi e spetta-colari (in specie nelle partite contro la Juventus) e cori indimenticabili (come quelli rivolti all’idolo incontrastato, Gabriel Omar Batistuta). Ne parla con rammarico l’ex viola Francesco Fla-chi: “Da fi orentino e tifoso viola sono profondamente dispiaciuto per questa decisione. Il CAV è stato per tanti anni

Cristina Guerri

Una scelta che lascerà il segno. Il gruppo

che nelle ultime stagioni ha fatto la storia

del “dodicesimo uomo” si è sciolto

Viviano: Senza cav, curva più vuotatIfOsI. Dopo 33 anni si dissolve una delle realtà più importanti della Fiesolesport

uno dei gruppi più importanti della Fie-sole, e uno dei più conosciuti gruppi ul-tras a livello italiano. La loro assenza in curva non passerà inosservata e mi auguro che questa scelta non infl uisca sul sostegno che la curva Fiesole ogni domenica garantisce alla Fiorentina”.

Gli fa eco Emiliano Viviano, portiere del Bologna e della Nazionale di Cesa-re Prandelli. “Il Collettivo ha dato tanto in tutti questi anni. E’ stato il punto di riferimento delle tifoserie di tutta Italia. Senza l’’Indianino’ la Fiesole sembrerà sicuramente più vuota”.

A volte ritornano. E quando a tornare è Adrian Mutu, il do-

mani diventa sicuramente più ro-seo. Per la Fiorentina, naturalmen-te. Partiamo dal fatto che le azioni fuori dal campo del rumeno sono assolutamente da stigmatizzare. Ma quando il numero dieci viola sveste i panni del ragazzo disso-luto e mette su la maglia viola, tutto cambia. Cambia il modulo, in primis. Ma soprattutto il volto della Fiorentina. Che ne guadagna in personalità, classe e fantasia. E quest’anno, purtroppo, lo abbiamo potuto ammirare solo poche volte. La squalifi ca per subutramina lo ha tenuto fuori dai giochi fi no a fi ne ottobre. Poi il tempo di segna-re il primo gol stagionale contro il Cagliari, in casa, e Mutu è diven-tato di nuovo un caso. Il rumeno abbandona in anticipo la cena organizzata dalla società per gli sponsor, ma la goccia che fa tra-

boccare il vaso arriva alla vigilia della trasferta col Bologna (lascia lo stadio prima di svolgere l’alle-namento). La dirigenza viola non ha altre soluzioni se non quella di metterlo ai margini della squadra. Giorni tristi, fatti di allenamenti in solitaria e tanti pensieri. Che han-no portato l’attaccante a chiedere scusa a tutti. “Non lo faccio più”, questo il succo della conferenza stampa indetta da Mutu, pentito dal non aver dato il suo importan-te apporto a compagni e mister. Adesso, col suo ritorno, sarà tutta un’altra storia, ancora da scrivere. C’è una cosa che è già stata scritta: per fare a meno di Adrian Mutu, un fuoriclesse, la Fiorentina do-vrà fare un miracolo sul mercato. Pantaleo Corvino sarà impegnato in un super lavoro se la società lo vorrà cedere. Di giocatori come il rumeno, in campo, ce ne sono po-chi, molto pochi.

Nuovo capitolo nella vicenda-Fenomeno

mutu è tornato in gruppo

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Page 38: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Digitando o meglio cercando di di-gitare nella maniera giusta, sul più famoso motore di ricerca la parola Jiu-Jitsu in automatico viene avvi-

cinato alle due parole l’aggettivo brasiliano. Per molti questo dettaglio è del tutto insignifi-cante ma per chi conosce bene il mondo delle arti marziali sa bene quanto sia importante. Uno che di Jiu-Jitsu brasiliano se ne intende è sicuramente Francesco Braccini che da qual-che anno tiene presso il centro sportivo An-chetta un corso ed in questa intervista ci aiu-terà a conoscere meglio di questa disciplina.Francesco, partiamo dalle basi ci spieghe-resti cos’è il Jiu-Jitsu?In poche parole è una disciplina che studia la lotta a terra e che deriva dal judo e dal jiu-jitsu giapponese. E’ semplice da intuire che la par-te brasiliana si chiami così perché sviluppata nel paese del Sud - America, un console giap-ponese insegnò a Helio Gracie (un irlandese emigrato in Brasile) i segreti di questa effica-ce tecnica di combattimento che portava per-sone molto gracili ad avere la meglio su co-lossi umani. La grande popolarità dello sport è dovuta all’impatto che i combattimenti eb-bero nel “Ultimate Fighting Championship” dove un figlio di Gracie riuscì a dominare tutti i lottatori del torneo, compresi quelli più forti fisicamente e di gran lunga più pesanti. Quel-lo fu soltanto l’inizio ed adesso è uno degli sport più praticati nel mondo.Anche in Italia ha avuto fortuna?Come tutte le novità nel nostro paese, all’ini-zio c’è stata parecchia diffidenza ma con il passare del tempo sta cominciando a espan-

Il Jiu-Jitsu, una realtà per tuttiL’INteRvIstA. Dal Giappone al Brasile passando per l’Italia, una disciplina amata anche dai bambini

Luigi Van Pelt

dersi in maniera capillare raccogliendo un discreto successo, anche se ancora ci sono pochi maestri ad alto livello, per farti capire: io sono una cintura blu ma su tutto il territorio nazionale ci sono solo quattro cinture nere.Ma come ti è venuta voglia di creare un corso di Jiu-Jitsu brasiliano?Ormai sono anni che pratico questa discipli-na, faccio parte del Team Centurion di Fi-renze ed avevo voglia di poter far conoscere ad altre persone questo sport. All’inizio non è stato semplice ma con il tempo ci stiamo togliendo diverse soddisfazioni.A chi è adatto il Jiu-Jitsu?A tutti, basta non avere paura di qualche li-vido. Non c’è un’età giusta per iniziare: il più giovane ha cinque anni ed il più adulto sessanta e soprattutto non c’è distinzione di genere anche le donne possono partecipa-re senza problemi, dopo qualche lezione si sentiranno subito più sicure perché come ti ho detto è proprio alla base della disciplina il permettere anche al più mingherlino di vince-re sul più muscoloso.Il corso per bambini che tieni tutti i lunedì è molto frequentato, una bella soddisfazio-ne.Sicuramente. Il corso di Gioca Jiu-Jitsu, ed è un sistema divertente e impegnativo, pensato in modo specifico per bambini fino ai dodici anni. Un modo divertente per non stare sola-mente davanti alla tv.

“non c’è un’età giusta per iniziare: il più giovane ha cinque anni e il più adulto

ne ha sessanta”, spiega Francesco Braccini. Che poi aggiunge: “non c’è

distinzione tra uomini e donne: il più debole può vincere contro il più forte”

sport nel comune38 Marzo 2011

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Page 40: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

Cambio in corsa per la Rari Nantes Florentia. La crisi di risultati all’inizio del girone di ritorno ha pesato

molto sul destino di Dusan Popovic che è stato esonerato. Per non creare troppe complicazioni la società fi o-rentina ha scelto una soluzione inter-na richiamando in panchina Riccardo Tempestini. La Florentia, quinta e qualifi cata per la Coppa Len l’anno scorso, aveva iniziato positivamente la stagione centrando la Final Four di Coppa Italia e superando i primi due turni del torneo continentale, salvo poi fermarsi contro i rumeni dell’Ora-dea. Da allora, era dicembre, la squa-dra ha vissuto un’involuzione con cri-si di risultati e di gioco. La mancanza di Boris Popovic a centrovasca, fermo per problemi fi sici, ha ulteriormente peggiorato una situazione che Dusan Popovic non è riuscito a gestire. “Una scelta – ha spiegato subito il Presi-dente Pieri – che deriva dalla crisi di risultati, mancanza di grinta e di ca-rattere. In alcune partite poteva starci anche la sconfi tta, in altre no. La scos-sa non poteva che essere il cambio di allenatore con Riccardo Tempestini che sarà a bordo vasca fi no al termi-ne di questa stagione. Ringraziamo Dusan Popovic per il lavoro svolto con impegno e dedizione – conclude il presidente Pieri – anche perché nel corso del suo incarico ha contribuito in modo importante a far emergere giovani interessanti e indispensabili al

futuro della società”. Popovic è stato lasciato libero anche se, probabilmen-te, è sua intenzione tornare in Serbia. “Sono cose che capitano” è il primo commento dell’ex allenatore bianco-rosso. “Volevano dare una scossa alla squadra e sono stato esonerato. Ci sono dei problemi da risolvere – ag-giunge amaro Popovic – ed ho pagato io. Sono tranquillo. Ho sempre dato il massimo e, per un allenatore, sono situazioni che capitano”. Per Tempe-stini è un ritorno alla guida della squa-dra che ha già allenato dalla stagione 1994/95 fi no alla stagione 2004/2005 sfi orando per due volte lo scudetto e

vincendo una Coppa delle Coppe. “Una scelta fatta per la Rari. Mi con-sidero un traghettatore – spiega Tem-pestini – e confesso che, anche da un punto di vista etico e morale mi trovo un po’ a disagio. Prima allenatore di Dusan poi nel Consiglio direttivo e, adesso, di nuovo in panchina. Non è stato facile accettare. La squadra la conosco ma mi devo ancora rendere conto, per bene, delle problematiche che stanno alla base degli scarsi ri-sultati di quest’ultimo periodo. Il mio primo impegno sarà quello di cercare di trasformare l’impegno in grinta e risultati”.

PALLANuOtO. Cambio sulla panchina della Rari: torna Tempestini

dusan Popovic è stato esoneratoSimone Spadaro

Alexia Virgili è promossa come B2: bella e brava. Infatti il

versiliese Luca Pippi e la stessa fiorentina Alexia Virgili sono i vincitori dei XXXIII Campionati Toscani Assoluti di tennis – Tro-feo “Il Rifugio Sport”, la grande rassegna regionale che si è recen-temente conclusa sui campi indoor del Match Ball dopo 16 giorni di gare che hanno visto la partecipa-zione di ben 503 atleti. Dopo i suc-cessi di Davide Bramanti (2009) e Andrea Turini (2010), un altro tennista della Versilia iscrive il proprio nome nell’albo d’oro del-la manifestazione. Luca Pippi, 20 anni, ex allievo del centro tecnico federale di Tirrenia ora tesserato per il Tc Italia Forte dei Marmi,

ha sconfitto nella finale del torneo Open il nostro Elia Grossi, mae-stro al Time Out che gioca per il Ct Alessandria, al termine di una sfida equilibrata e avvincente, con-clusasi al terzo set :(3-6, 6-1, 6-4). ‘Re’ Grossi (18 titoli toscani dal 1996, con quello del “doppio” di sabato scorso) è uscito sconfitto in finale per la seconda volta nelle ul-

time quattro edizioni (aveva perso dall’aretino Paolo Naldi nel 2008) ma ha dimostrato che il suo ten-nis tecnico e potente è ancora un modello da seguire per una nuova generazione in cerca d’identità e di risultati. Nell’Open femminile, la 25enne fiorentina Alexia Virgili, nipote di Beppe Virgili attaccante della Fiorentina del primo scudet-to, ha archiviato il suo terzo suc-cesso nella manifestazione dopo le vittorie del 2008 e del 2010, stavolta superando in finale la se-nese Gaia Tanganelli del Ct Siena. Il tennis più vario e dinamico del-la Virgili non ha lasciato scampo a una Tanganelli che non è mai riuscita a rimanere in partita, ce-dendo nettamente nei due parziali (6-2, 6-2 il finale). Dopo i successi a livello nazionale di Schiavone e Penetta anche Firenze bussa, Ale-xia Virgili, c’è!

Una fi orentina si aggiudica il Trofeo “Rifugio Sport”

/L.M.

Alexia ha dimostrato di lottare come una leonessa

teNNIs. Il trionfo di Pippi e Virgili

sport

SABATO 26 MARZO NON MANCAREALLA PRESENTAZIONE DELLA

NUOVA LINEA DELL’ ERBOLARIO

Tutti i giorni dalle 9.30 - 19.30 orario continuato.Via Gioberti, 52/r - Firenze tel. 055 6550810

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40 Marzo 2011

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Le stelle della canoa pagaiano sulle acque dell’Arno consapevoli di essere le più forti d’Italia. La Comunali Firenze è, infatti, uffi cialmente la società di canoa

numero uno d’Italia. Per la prima volta la società del Lungarno Ferrucci presieduta dal presidente Francesco Conforti raggiunge il vertice della Cop-pa Sergio Orsi, quella a punteggio che conteggia i risultati stagionali delle tre discipline della canoa: acqua piatta, acqua mossa e canoa polo. Una rin-corsa al gradino più alto che si corona quest’anno, dopo i piazzamenti degli anni passati e il secondo posto dello scorso anno (che già si poteva leggere come un risultato storico). Quest’anno c’è stato l’ulteriore salto di qualità: la squadra di acqua piat-ta (velocità e maratona) diretta da Marco Guazzini si è confermata tra le migliori, al 13esimo posto su 165 società, con, tra gli altri allori, i due argenti e il bronzo vinti da Susanna Cicali in Europei e Mon-diali Junior. A questo piazzamento si aggiunge l’ulteriore progresso della squadra di acqua mos-sa (canoa fl uviale) diretta da Niccolò Pandolfi ni; nella classifi ca di specialità è seconda dietro solo alla Luni Sarzana ovvero il gruppo sportivo della Marina Militare. Per il team di Pandolfi ni sono arrivati prestigiosi riconoscimenti internazionali (una medaglia d’oro e una di bronzo per Costan-za Bonaccorsi e il bronzo di Lapo Bonaccorsi ai Campionati Europei Juniores) e una messe di 27 titoli tricolori. Da sottolineare che la Comunali non partecipa alle gare di slalom, ma nella sola specialità di discesa la Luni Sarzana è stata ampia-mente superata dai biancorossi. Terza fondamen-tale gamba del tavolo la squadra di canoa polo, la cui prima squadra allenata da Massimiliano Sizzi ha sfi orato l’ingresso nella fi nalissima che asse-

La canottieri comunali è campione d’ItaliaCarlo Marrone

cANOA. Storico successo per la “pagaia” fiorentina. Una vittoria di tutta la società

Paolo Bettini, ct della Nazionale, parla dei re-centi casi di doping, uno su tutti quello di Ric-

cò, che potrebbero rovinare l’immagine del cicli-smo e i Mondiali 2013 di Firenze. “Il ciclismo ha saputo in questi anni superare questi episodi, l’ul-timo lo defi nirei un caso disperato e come tale va considerato. Il nostro sport è fatto di passione e sa-crifi cio ed è per questo che appassiona le persone. Uno sport per considerarsi tale deve essere pulito e il ciclismo lo è e lo sarà, casi come l’ultimo a parte, che ritengo rovinino solo l’immagine della nostra disciplina. Finalmente un mondiale – commen-ta Bettini - così importante arriva in una regione (Toscana, ndr) con una delle più grandi tradizioni

sportive e ciclistiche d’Italia. Quello del 2013 sarà un appuntamento bellissimo e come Nazionale ci teniamo a onorarlo”. Intanto Alfredo Martini, sim-bolo del ciclismo pulito, ha compiuto 90 anni il 18 febbraio: uno degli atleti fi orentini che hanno do-nato la loro vita allo sport. Al compleanno dell’ex ciclista, vincitore di una tappa al Giro e poi tecnico della Nazionale, gli amici: Gianni Bugno, Beppe Saronni, Maurizio Fondriest, Moreno Argentin, Francesco Moser. Tutti e cinque hanno partecipato alla serata evento per festeggiare i suoi 90 anni. Con loro altre 400 persone, fra cui il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, e la vedova di Franco Ballerini, Sabrina.

Paolo bettini: “Il nostro sport è passione”cIcLIsMO. Il ct della Nazionale è orgoglioso per i Mondiali del 2013

/Car.Mar.

Il 2011 è partito col “botto” in casa Primadonna. Lo storico allenatore

Francesco Ciolli ha infatti rassegnato le dimissioni, e al suo posto è suben-trato Mario Nicoli, tecnico della Pri-mavera. L’avvicendamento è avvenuto dopo il 7-0 rimediato a gennaio contro Mozzanica, altra neopromossa. Dopo una sconfitta così, il tecnico Ciolli ha annunciato alla formazione le dimis-sioni direttamente nello spogliatoio. Il presidente Andrea Guagni, una volta rientrata a Firenze la squadra, ha chia-mato il tecnico della Primavera Mario Nicoli, individuandolo come sostituto. Prima del suo arrivo la squadra, neo-promossa ma non mal attrezzata in ogni reparto, aveva racimolato - dopo nove partite - due soli pareggi e sette sconfitte, con quattro punti di distacco dalla penultima in classifica. I numeri parlavano da soli: il peggior attacco con sei reti segnate, la peggior difesa con ben trentacinque subite. Il tutto a dispetto dei proclami di inizio anno dello stesso Ciolli: “Tranne che con la Torres, campione in carica, ce la possiamo giocare con chiunque”. Pur-troppo per il bravo allenatore queste dichiarazioni non sono state di buon auspicio e l’arrivo di Nicoli ha voluto subito dire il traguardo delle semifi-nali in Coppa, con una vittoria per 6 a 1 contro l’Imolese, tre vittorie conse-

cutive in campionato per poi ricadere in un altro momento buio. Queste le parole del neo tecnico dopo la prima parte della sua avventura: “Peccato per gli ultimi risultati perché sul piano del gioco la squadra si è espressa bene.A detta di tutti meritavamo, per esem-pio a Verona, i tre punti, ma il calcio è questo, dobbiamo imparare a concre-tizzare al meglio le occasioni create. Corsa salvezza? Adesso non possia-mo fare calcoli, tutto è ancora aperto. Abbiamo frenato gli entusiasmi dopo i tre successi consecutivi, non dobbia-mo deprimerci dopo questa serie di sconfi tte. Ci aspetta un duro lavoro che risulterà determinante per il fi nale di stagione”.

cALcIO. Mario Nicoli ha dato nuova linfa alla squadra

Il Primadonna si rilancia

/L.M.

gnava lo scudetto e che, col terzo posto, ha conquistato il miglior piazzamento di sempre in Serie A nella disciplina: nel dettaglio, nella classifi ca federale della canoa polo, che tiene conto anche del settore femminile e di quello giovanile, la Comunali è quarta. “Anche per una società abituata ormai da anni a essere ai vertici – è il commento del presidente biancorosso Francesco Conforti, che tra l’altro in queste ore è stato nominato presidente onorario della Federazione Italiana Canoa Kayak di cui era stato Presidente Federale dal 1991 al 2005 – il risultato ottenuto è veramente strabiliante e storico perché per la prima volta i colori biancorossi della Canottieri Comunali sono arrivati primi nella classifi ca delle classifi che, che tiene conto dei risultati ottenuti a livello nazionale ed internazionale nelle tre specialità della canoa. Non faccio per scelta i nomi degli atleti che hanno vinto medaglie europee, vestito la maglia azzurra, vinto titoli italiani e potrei continuare, perché questo è un risul-tato di “squadra” di cui tutti siamo veramente orgogliosi. Un traguardo che presto festeggeremo, grazie ai lavori in via di ultimazione da parte del Comune di Firenze, nella nostra rimodernata sede sociale nel Lungarno Ferrucci”. Ricordiamo che la Canottieri Comunali ha partorito un olimpionica, Stefania Cicali, che ha lottato per una medaglia ai Giochi Olimpici di Pechino. Complimenti.

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portato a molte importanti scoperte negli ultimi 60 anni.Questi studi sono infatti stati deter-minanti nella fisica delle particelle, così poco nota che a tutt’oggi milioni di euro vengono investiti dall’europa nel finanziare le ricerche effettuate al Cern di Ginevra, dove si proseguono appunto studi di fisica delle particelle. non posso pronunciarmi meno drasti-camente sulla conclusione dell’articolo, in cui “criogenia” viene incluso nella lista di esami dagli “appellativi indeci-frabili”. A parte l’ignoranza riguardo la materia specifica (che può essere giu-stificata in qualcuno che non ne tratta) mi pare preoccupante l’ignoranza della lingua italiana in questo caso, dato che criogenia non è una parola così esotica ma ampiamente utilizzata anche nel-le peggiori produzioni di fantascienza degli anni ‘30 ( in ogni caso esistono i motori di ricerca e le enciclopedie libe-re sul web ed è buona norma, quando non si conosce una parola, documen-tarsi in materia prima di inserirla in un articolo, onde evitare brutte figure).A parte la superficialità dimostrata nel non documentarsi, resta il fatto che la criogenia, ovvero lo studio delle tecniche e delle tecnologie di raffred-damento e del comportamento del-la materia in condizioni di bassissime temperature, è stata, ed è tuttora, alla base di una grandissima fetta della ri-cerca di base ed applicata che viene svolta in tutto il mondo; per citare al-cuni ambiti in cui la criogenia è impor-tante ci tengo a ricordare l’industria dei semiconduttori (a rigor di cronaca, di semiconduttori sono fatti per esempio i chip che permettono ai computer di funzionare e i laser grazie ai quali, per esempio, ascoltiamo la musica o guar-diamo un film in dvd), l’industria della biotecnologia, che oggi come oggi va molto di moda e, ultima ma non meno importante, la prevenzione medica (senza criogenia non sarebbero dispo-nibili molte macchine per la diagnosi come per esempio la tac). Per conclu-dere, sono rimasta molto amareggiata per come è stato trattato l’argomento: il nuovo ordinamento universitario ha veramente aperto le porte alla prolife-razione di corsi inutili, togliendo molte risorse a quelli che invece hanno buon diritto di esistere (anche qualora se-guiti da un numero esiguo di persone, non è infatti, come alcuni pensano, il numero di iscritti ad un corso che ne determina l’utilità o la bontà degli in-segnamenti); di questo dato di fatto è stata fatta un’arma per giustificare la nuova riforma universitaria e i tagli imposti dal governo all’università pub-blica e agli enti di ricerca (minando di fatto anche il mio futuro in Italia), per cui, essendo sensibile all’argomento, ri-mango basita quando, per dar fiato alle trombe sull’onda dell’entusiasmo per aver “scoperto l’acqua calda” (c’è voluto parecchio prima di accorgersi cosa ha provocato la vecchia riforma), si prende un elenco di corsi dell’università degli Studi di Firenze e, sulla base della fanta-sia dell’autrice dell’articolo, senza nean-che darsi la pena di controllare cosa si scrive, si includono, in una lista di corsi considerati inutili, due corsi che tratta-no argomenti molto importanti per la formazione di figure che dovrebbero essere valorizzate piuttosto che pena-

lizzate com’è abitudine fare.e’ evidente quanta ignoranza ci sia in ambito scientifico tra la gente comu-ne, mentre, se viviamo nelle comodità del 2011 lo dobbiamo proprio a quel-le persone che hanno dedicato la vita alla scienza contribuendo al benessere di tutti e che sono puntualmente igno-rate dalla maggioranza della gente; ritengo per cui che contribuire a de-monizzare la cultura scientifica sia una cosa da evitare con tutte le forze, spe-cialmente quando si può fare sempli-cemente aprendo un browser internet. non so quanto quello che vi ho scritto possa interessarvi, spero di non essere stata eccessiva, ma ritenevo importan-te chiarire questo equivoco ed invitare l’autrice o la redazione, per le edizioni future, a documentarsi quando si parla di qualcosa che non si conosce, onde evitare appunto queste gaffe.Grazie per l’attenzione,un’accorata lettrice di reporter,

Barbara Olmi

Cara Barbara,la ringrazio per la sua lettera, che ho molto apprezzato, in primis per la pas-sione (incoraggiante) che mostra per i suoi studi e per il mondo della cultura, della scienza e della ricerca in generale, mondi che meritano – è superfluo dirlo – il massimo del rispetto e della conside-razione da parte di tutti. E voglio subito rassicurarla sul fatto che nessuno di noi ha mai voluto mettere in discussione l’importanza – né tantomeno l’utilità - di ognuno degli esami e dei corsi citati nell’articolo in questione, ben coscienti tra l’altro del non facile momento che sta vivendo l’università italiana – tema, quest’ultimo, che abbiamo affrontato più volte in ben altri termini. Volevamo soltanto, questa volta (e per una volta), prendere l’argomento un po’ più alla leggera, e dare scherzosamente voce a chi – magari trovandosi, per un qual-che motivo, ad avere a che fare con l’ambiente universitario – potesse tro-varsi un po’ spiazzato di fronte al nome di certi corsi (della cui importanza e validità, le ripeto, non ci permettiamo assolutamente di dubitare), il cui nume-ro – questo sì – è esponenzialmente au-mentato negli ultimi tempi, rischiando di causare, a volte, un certo disorienta-mento. Insomma, abbiamo cercato per una volta di affrontare un argomento tra i più seri e importanti col sorriso sul-le labbra, per dare magari avvio a una riflessione (avvio, tengo a precisare, e non risposte né giudizi), sull’effettiva funzionalità del sistema universita-rio così com’è strutturato, senza però considerare inutile nessun corso. Era soltanto sul loro nome – le ribadisco concludendo – che si era concentrato il nostro “gioco”: il titolo dell’articolo non era infatti, come da lei riportato, “Que-gli esami un po’ così”, bensì “Quegli esami dai nomi un po’ così”. E c’è una bella differenza.MF

TRAMvIA,PENSILINEEPULIzIAQuando posso cerco di usare la linea 1 della tramvia in quanto la trovo ottima. una cosa però non capisco: come mai non ci siano pensiline alla fermata del-le Cascine e di Leopolda Porta al Prato. Perché a queste due fermate dobbiamo bagnarci??? Inoltre una migliore pulizia

degli spazi intorno alla linea (sempre in zona Porta al Prato) non farebbe male. Come mai si lasciano spesso le cose a mezzo?Grazie per l’attenzione

Adriana Filippi

“LAMIAESPERIENzA:DAFIRENzEAvALENCIAPERAPRIREUNLOCALE”Carissimi (posso, vero?),leggo sempre con molto interesse il vostro giornale e, dopo aver preso vi-sione dell’ultimo numero, ho deciso di scrivervi. Leggendo l’articolo di pag. 32 “Quando il caffè ...” mi sono ricordato dell’esperienza breve ma efficace che ho avuto tre anni fa, volendo aiutare mio figlio ad ‘aprire’ un locale “libreria-caffè” (io sono un professionista che opera nel campo dell’edilizia). un’espe-rienza davvero poco esaltante e demo-ralizzante!A parte i ‘rimandi’ da ufficio a uffi-cio senza avere una risposta concre-ta, emersero anche problemi di locali (dove e quanto di affitto) per i quali oc-correvano permessi anche urbanistici con costi lievitanti di giorno in giorno, problemi con banche (!!??)... insomma un vero calvario. risultato finale? mio figlio e un suo amico avevano lasciato il lavoro a roma per intraprendere que-sta via, senza uno scopo di lucro ma perché erano fortemente motivati da ideali ‘culturali’. Hanno aperto un locale a valencia, in Spagna, dopo una ricerca di qualche mese e l’espletamento delle pratiche in ‘qualche mese’, oltre ad un rapporto molto proficuo con le banche spagnole.Il loro locale è diventato in due anni uno dei più ‘in’ non solo a valencia: una libreria cafè con concerti, organizzazio-ne di mostre, meeting di teatro, poesia e letteratura, spazi per i bambini (sì, proprio bambini!), interviste alle mag-giori tv spagnole e... ora anche un buon ritorno economico. devo purtroppo constatare che se fossero rimasti in Italia probabilmente sarebbero ancora alla ricerca di... nella lista dei precari! ep-pure anche la Spagna è in crisi e... che crisi!Cordiali saluti

Giovanni Donvito

APROPOSITODELLATAvGentile direttore,è con un senso di profonda amarezza che le sto scrivendo questa lettera. nel suo giornale, che mi arriva puntual-mente al mio indirizzo e che mi fa pia-cere ricevere, non leggo mai un articolo su una questione quanto mai attuale: quella della Tav.Le faccio notare che i lavori propedeu-tici alla Tav hanno già provocato non pochi danni nella zona di via r. Giuliani e che la zona di via Campo d’Arrigo è diventato uno dei cantieri più trafficati di Firenze, con inevitabili danni da un punto di vista dell’inquinamento atmo-sferico. Allora, mi domando. Perché da fiorentini non denunciare una simile si-tuazione? Lo sapete che sta per iniziare un’opera mastodontica che “taglierà” Firenze da sud a nord, senza le adegua-te garanzie che un’opera di tale portata dovrebbe avere? Chi proteggerà noi cittadini che magari ci ritroveremo ad avere (così come è già successo a Bo-logna) le case transennate, le cantine

Inviaci le tue lettere [email protected] e segnalazioni:tutto su www.ilreporter.itLettere, segnalazioni, proposte, ma anche veri e propri articoli scritti dai lettori. Tutto questo ed altro ancora sul portale www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non trovano spazio in queste pagine saranno pubblicate sul sito. E poi spazio ai commenti e alle vostre opinioni

lettere

ORTISOCIALIETARgAINTITOLATAABURzIO,“ECCOCOMESTANNOLECOSE”Spett.le direzione,con la presente vorrei rispondere alla segnalazione a firma Alfredo manetti dal titolo “La scomparsa della targa di largo Burzio” pubblicata sul mensile nel mese di dicembre a pag. 43. Per quanto riguarda gli orti sociali nell’area compresa tra via Piemonte e via delle Stazione delle Cascine la direzione am-biente del Comune di Firenze comu-nica che è in corso di realizzazione il progetto per la sistemazione conclusi-va dell’area. Per quanto attiene invece alla targa intitolata al compaesano Bur-zio l’ufficio competente del Comune di Firenze, verificata tale mancanza, ha provveduto ad inoltrare richiesta per la nuova realizzazione della targa che sarà installata quanto prima.vi ringrazio e saluto cordialmente,

il Presidente del Quartiere 5Federico Gianassi

SULL’UNIvERSITÀ,ICORSIEILORONOMICara redazione,vi scrivo per segnalarvi un articolo che ho avuto la sfortuna di leggere sull’edi-zione del reporter di febbraio 2011 del Q3. L’articolo in questione è “Quegli esami un po’ così”, di Annalisa Cecione-si. Premetto che appartengo alla cate-goria da lei definita dei “cervelloni per antonomasia” in quanto studentessa magistrale in astrofisica.L’articolo, fondato per altro su fatti evidentemente veri, ovvero come il passaggio all’ordinamento 3+2 abbia portato alla prolificazione dei corsi uni-versitari, non tutti effettivamente giu-stificati ad esistere, mi ha lasciato ab-bondantemente perplessa; inizia infatti subito molto male, mostrando l’igno-ranza in materia della giornalista che cita come primo esame “stravagante” e dal nome enigmatico l’esame di “raggi cosmici”. Si dà il caso che lo studio dei raggi cosmici (che altro non sono che radiazioni altamente energetiche che provengono dall’universo, detto anche cosmo) sia una delle branche più im-portanti della fisica moderna, che ha

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invia la tua segnalazionealla nostra redazione

[email protected]

Caro Marco,rieccoci qui, grazie alla sua lettera, a parlare di viabilità (tema che si conferma tra i più d’interesse per i fiorentini, e non è difficile capire perché) e dei modi migliori per “affrontarla”. Devo dirle, per cominciare, che non mi dispiace affatto l’immagine della “scala di virtuosità” da lei proposta a proposito dei modi di muoversi in città. Detto questo, veniamo al tema della sua lettera, ovvero moto, motorini e affini. Capita spesso anche a me di utilizzare lo scooter, e di trovarmi quindi a vivere pro-blemi e “privilegi” di chi sceglie le due ruote per spostarsi in città. Inizio dicendo che, nonostante a volte il traffico sia davvero arduo (per non usare altre parole) da af-frontare, non è da giustificare mai, in nessun modo, l’invasione dei marciapiedi da parte di scooter e moto (per mille, ovvie ragioni che la fretta, né lo smog, possono in alcun modo giustificare, dalla sicurezza dei pedoni al dovuto rispetto delle regole), così come da giustificare non è nessuna infrazione delle norme di viabilità. Mai. Concordo invece con lei nel ritenere che – per la situazione che si vive attualmente lungo le strade fiorentine – le due ruote rappresentino un importante (e forse anche qualcosa di più) mezzo di trasporto, senza le quali la già difficile condizione della viabilità di casa nostra sarebbe messa ulteriormente a dura prova (senza comun-que il bisogno di arrivare a invocare uno sciopero per averne la controprova...), seb-bene sarebbe auspicabile – da parte di tutti – un maggiore utilizzo dei mezzi pub-blici, e in questo senso la realizzazione delle nuove linee della tramvia (dopo i buoni risultati ottenuti dalla prima, tempi dei cantieri a parte) va senz’altro guardata con grande fiducia. Quanto alle sue proposte per “incoraggiare l’uso dei motoveicoli”, non so quanto la costruzione di una “via di fuga” lungo alcune strade possa essere effettivamente realizzabile: do spazio comunque con piacere alla sua lettera e ai suoi suggerimenti, in modo – anche - da invitare chiunque voglia farlo a portare il proprio contributo, per provare a trovare nuove idee e soluzioni per la mobilità fiorentina in generale e – perché no – per quella sulle due ruote in particolare.

Matteo Francini

INDIFESADEIMOTORINI:“INCORAggIAMONEL’USO”Prendo spunto dalla lettera del prof. Pellizzari che lamenta, giustamente, il com-portamento di motociclisti e scooteristi che transitano sul marciapiede. Simili e continue lamentele tendono a demonizzare chi va sulle due ruote senza che però in merito vengano fatte riflessioni più approfondite. Prima di tutto voglio eviden-ziare che esiste una scala di “virtuosità” di chi si sposta in città. ovvio che chi usa i mezzi pubblici non inquina, né congestiona il traffico, né crea situazioni di disagio o pericolo. Altrettanto può dirsi di chi usa la bicicletta, non sempre però discipli-nato ed a volte temuto per la silenziosità del mezzo che a volte può “sorprendere” il pedone poco attento nell’attraversamento. ma i problemi principali per la nostra viabilità vengono però sicuramente dalle migliaia di automobilisti che, viaggian-do quasi sempre soli, inquinano in proporzione alla cilindrata del loro mezzo ed agli spaventosi tempi di spostamento che l’uso delle quattro ruote presuppone. e creano spaventosi ingorghi che vengono subiti perfino da chi, sicuramente più virtuoso, viaggia su due ruote. ma se ciclisti e utenti dei mezzi pubblici vengono incoraggiati con corsie preferenziali e quant’altro, cosa viene fatto per quella parte di popolazione che sceglie di muoversi agilmente, inquina in misura relativa e non crea ingorghi, viaggiando come il sottoscritto con pioggia o bel tempo? Poco. Forse niente. e siamo tanti, tantissimi. Abbandonati dalle istituzioni, intrappolati dietro i tubi di scappamento delle macchine. uno sguardo più lungimirante sulla categoria e sul problema correttamente evidenziato dal lettore dovrebbe sugge-rire che se taluni salgono sui marciapiedi, può essere che accada per cercare di evadere da una situazione che spesso si presenta come folle! A mio parere sareb-be opportuno incoraggiare l’uso anche dei motoveicoli. In primis prevedendo per le strade più congestionate una corsia, anche stretta, riservata a moto e scooter che desiderano arrivare in “prima fila” ai semafori soprattutto per potere respirare. un esempio: a me pare scandaloso che spesso i sottopassi della Fortezza da basso si tramutino in trappole con camera a gas proprio per chi meno contribuisce alla situazione drammatica della città nelle ore di punta. Almeno in queste situazioni non si potrebbe prevedere una via di fuga? Possibile che nessuno si preoccupi per questi numerosissimi utenti della strada? Se un ipotetico sciopero dei demonizzati li inducesse tutti a prendere la macchina cosa succederebbe alla nostra città? La risposta c’è: basta guardare che cosa accade quando piove ed una parte di noi abbandona le due ruote…….Cordiali saluti e complimenti per la vostra pubblicazione.

Marco Fini Storchi

lettere

allagate, etc...?Gentile direttore, con questa mia le chiedo di volersi dedicare approfondi-tamente alla sopracitata questione che sta tanto preoccupando noi cittadini, oltre che ai campini della Fiorentina.distinti Saluti,

David Cardoso

Gentile lettore,come forse avrà già notato, in questo numero de Il Reporter ci sono due pa-gine (30 e 31) interamente dedicate alla Tav, e nell’edizione precedente (quella di febbraio) avevamo pubblicato un ar-ticolo sull’argomento, in cui facevamo il punto sui lavori. Quindi – pur essendo questi articoli già in programma al mo-mento dell’arrivo della sua lettera - ecco soddisfatta la sua richiesta. Per quanto riguarda i campini della Fiorentina, le faccio notare che si tratta soltanto di una delle tante, tantissime questioni che cerchiamo di affrontare ogni mese. E che a nostro avviso meritano di essere trattate.MF

L’AEROPORTODIPERETOLAEILCOLLEgAMENTOCONILCENTROmi trovo spesso ad usare l’aereo per re-carmi a Cagliari per motivi di famiglia. devo dire che l’aeroporto cosiddetto “cittadino” di Firenze è collegato malis-simo alla città in quanto non è possibi-le raggiungerlo in bici o a piedi per chi abita vicino, uno è costretto o a pren-dere il taxi che per 1,5 km costa 10 euro circa oppure la navetta che va dall’ae-roporto di Peretola alla stazione, circa 5 euro, a cui si aggiunge il costo del bi-glietto urbano per tornare ad esempio a novoli dove abito: il tutto costa più del treno tra Firenze e Pisa aeroporto con un tempo impiegato quasi simile.Chiaramente questo servizio è pen-sato per i turisti che si dovono recare in centro, ma per chi usa l’aereo come pendolare perché la navetta non ef-fettuata una fermata intermedia prima del centro? Ho letto che tra 1000 giorni (tre anni) arriverà la tramvia che collega all’aeroporto, ma per evitare ora il traf-fico veicolare e quindi l’inquinamento non sarebbe possibile da subito colle-gare meglio alla città questo cosiddet-to aeroporto cittadino?Cordiali saluti

Fabrizio Parissi

PIANETASCUOLANELvALDARNO,L’“UNIvERSO”DELL’ISTITUTOvASARIDIFIgLINEGentilissimo direttore,sul numero di reporter di febbraio al-cuni docenti e numerosi studenti mi hanno segnalato con marcato disap-punto, quanto contenuto nell’articolo sul Pianeta scuola di pag. 2. In defini-tiva sono stati pressoché ignorati due importanti indirizzi dell’Istituto vasari che ho l’onore di dirigere.ma in generale del vasari si è fatto un solo accenno senza considerare, tra le altre cose, che è uno degli istituti più grandi della Toscana e per complessi-tà addirittura il terzo. Inoltre, trattando l’articolo dei licei, non si fa assoluta-mente riferimento al fatto che questo Istituto attua da quest’anno, oltre al già consolidato Liceo, anche il Liceo scien-tifico con opzione scienze applicate,

che è una delle novità più incisive della riforma Gelmini.Infine, qualora fossimo stati contattati dalla giornalista, avremmo fatto pre-sente che l’indirizzo alberghiero risul-ta essere tra i più prestigiosi d’Italia e d’europa (ne fa fede la vittoria nel Gran trofeo della ristorazione della Provincia di Brescia vinto appena un anno fa e come sanno gli addetti ai lavori, quello di Brescia è il più prestigioso concorso internazionale del settore).Si nota, peraltro, che l’articolo non for-nisce indicazioni utili neanche in rela-zione all’indirizzo Tecnico a cui si è fatto appena un riferimento, malgrado esso sia tra Firenze ed Arezzo l’unico Istitu-to tecnico per Geometri. Se la giorna-lista si fosse fatta viva, avremmo avuto molto altro da segnalarle, per esempio in relazione all’imminente presentazio-ne di un volume curato dagli studenti dell’indirizzo Geometri dedicato alle Pievi del valdarno o dell’imminente convegno di carattere nazionale sulla didattica della matematica, e ancora il fatto che tra un mese o poco più, ospi-teremo un concorso enogastronomico internazionale ideato in collaborazione con gli enti locali e le forze produttive del territorio e altro ancora…Così non è stato e ne prendiamo atto con rammarico. Il plurale non è ovvia-mente da intendersi come majestatis, bensì come indice di un sentimento condiviso dalla comunità scolastica del vasari.La saluto cordialmente,

Valerio Vagnoli Dirigente scolastico ISIS Vasari

Pubblichiamo con piacere la sua lette-ra, nella speranza di rendere merito, in questo modo, all’istituto e alle sue tan-te e lodevoli attività.MF

TREDOMANDEPERIL“RIONELIPPI”Gentile redazione,sottopongo a voi e ai lettori della vo-stra rubrica 3 quesiti relativi al rione Lippi, ma anche 3 possibilità per i nostri amministratori di dimostrare interesse, fornendo risposte e portando migliora-menti.1) Giardino di via Pescetti. ricavato da un piccolo spazio verde tra le case, è stato recintato e arredato con tanto di panchine circa 3 anni fa. da allora è sempre stato chiuso con lucchetti e ca-tene e interdetto al pubblico. Qualcuno ne sa qualcosa?2) Strada di recente costruzione adia-cente al cimitero di rifredi, collega-ta con via delle Tre Pietre. non ha un nome, non è illuminata, ha un asfalto grezzo non finito, non si capisce se è una strada pubblica o solo una servitù di accesso alla ferrovia. Qualcuno ne sa qualcosa?3) Passaggio pedonale che collega via vasco de Gama con via delle Tre Pietre. Frequentatissimo dai pendolari di gior-no, buio e pericoloso di notte, imprati-cabile quando piove per le pozze. negli anni è stato solo sfiorato da interventi di risistemazione a margine dei lavori Tav: una parte è coperta da cemento, una da asfalto, una buona parte è an-cora sterrata. Qualcuno ne sa qualcosa?Cordiali saluti

Andrea Lucidi

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Concerti

Nathalie12 marzosaschall

Nathalie nasce a Roma nel 1979 da famiglia italo-belga. Inizia a scrivere le sue prime canzoni all’età di 15 anni, prima alla chitarra, in seguito al pianoforte, strumento che studia per due anni. La sua musica si ispira in gran parte ad artisti anglosassoni come Tori Amos, P.J. Harvey, Fiona Apple, Radiohead, Jeff Buckley, ma anche ad italiani come De André e De Gregori.Diventa nota al grande pubbli-co vincendo la quarta edizione di X Factor esordendo nel 2010 con il singolo In punta di piedi, contenuto nell’omonimo EP.Questa vittoria le ha assicu-rato un contratto con la casa discografi ca Sony Music e du-rante la fi nale le è stato inoltre assegnato il premio della critica da parte della sala stampa e di alcune emittenti radiofoniche.

Alessandra Amoroso19 marzoMandela forum

Dopo le anteprime di dicem-bre a Roma e Milano, Alessan-dra Amororo sarà in tour nel 2011 nei palasport italiani. Intorno a lei l’interesse del pubblico è sempre altissimo e ogni sua attività è seguita con l’affetto che viene riservato

solo ai grandi artisti. L’uscita del nuovo album “Il mondo in un secondo”, è diventata l’oc-casione di un fermento stra-ordinario che anima l’universo di internet. Il giorno del lancio del nuovo sito uffi ciale www.alessandraamoroso.it, quando ben 50.000 visitatori unici si sono collegati quasi in con-temporanea per ascoltare in anteprima il singolo e avere le prime anticipazioni, mandan-do in tilt il server situato negli Stati Uniti. “Il mondo in un secondo”, il nuovo album di inediti di Alessandra Amoroso contiene tredici brani e arriva dopo i risultati straordinari dei due dischi precedenti, entrambi multiplatino.

giovanni Allevi27 e 28 marzoteatro verdi

E’ partito il 19 febbraio 2011, dal Palalottomatica di Roma il nuovo tour di Giovanni Allevi intitolato “Alien World Tour”. Il compositore e pianista marchigiano esegue, oltre ai suoi più grandi successi, i brani di “Alien”, ultimo disco di inediti di pianoforte solo (Bizart/Sony Music) uscito lo scorso 28 settem-bre e attualmente ai vertici delle classifi che di vendita. La carriera artistica di Giovanni Allevi è costellata da successi di pubblico e discografi ci (con oltre 500.000 copie vendu-te dal 2005 a oggi). Dopo i due dischi di pianoforte solo “No concept” (2005 - disco d’oro e disco di platino), con cui Giovanni Allevi si è fatto conoscere al grande pubbli-co ,e “Joy” (2006), tre volte disco di platino, il pianista e compositore marchigiano ha pubblicato l’album registrato con orchestra sinfonica “Evo-lution” (2008 - disco d’oro e disco di platino). A completare

queste pubblicazioni il disco registrato dal vivo durante il tour 2007 “Allevilive” che celebra i dieci anni di carriera discografi ca .

A teatro

Il sogno dei milledall’8 al 13 marzoteatro della Pergola

Come far rivivere, oggi, l’icona di Giuseppe Garibaldi? Come rigenerare quel fascino e quell’entusiasmo che il generale sapeva suscitare ai quattro angoli del mondo? Garibaldi era conosciuto, amato, sostenuto da tutti i ceti sociali. A Murmansk, i pescatori tenevano affi sso ai muri il suo ritratto; in Uruguay era una leggenda; in Francia i grandi poeti gli dedicavano poesie e inni. In un mondo dove non esisteva la televi-sione e internet sorprende la facilità con cui si diffuse la sua leggenda.

cercando Picassodal 29 marzo al 3 aprileteatro della Pergola

Il maestro Giorgio Albertazzi sbarca a Firenze. Siamo a Pa-rigi nel 1941. La città è asse-diata dalla guerra, tormentata dai bombardamenti: cionono-stante un gruppo d’intellettua-li continua a riunirsi, leggono, mantengono vive le loro idee, le loro utopie. Sono Dora Maar, Albert Camus, Simone de Beauvoir, Jean-Paul Sartre, Raymond Queneau e Pablo Picasso. Proprio in questo cli-ma il grande pittore spagnolo creò quel meraviglioso testo onirico e surreale che è Le désir attrapé par la queue (Il desiderio preso per la coda), animato da personaggi come il Piede Grosso, l’Angoscia grassa, la Cipolla, il Silenzio

o la Torta, privo di chiare evoluzioni logiche, singolare nella punteggiatura.

e ora qualcosa di completamente tipico9 marzoglue - Alternative concept space

Sai dov’è Semifonte? Conosci l’origine del carciofo di Empoli? Conosci altri oli oltre a quello d’oliva? Ma soprat-tutto: il prodotto tipico è morto o è vivo più che mai? Per rispondere aqueste domande (e soprattut-to per farsene molte altre) non vi resta che vedere “… e ora qualcosa di completamente tipico!”Uno spettacolo che va alla (ri)scoperta del prodotto tipico, passando attraverso il raccon-to di storie remote del passato ma anche di situazioni sur-reali, di favole, che saranno interrotte dascene corali, da gag scoppiet-tanti e divertenti dove anche il pubblico sarà protagonista, il tuttoaccompagnato da musiche dal vivo.

Ideali, tumulti e locomotive. Il Risorgimento dai fi nestrini dei treni30 e 31 marzoteatro Puccini

Un viaggio sferragliante, attento, a tratti beffardo tra le pagine del Risorgimento, guardando dai fi nestrini dei primi treni moti, battaglie, strategie, alleanze e volta-faccia, scontri tra le diverse ipotesi d’Italia unita, contrasti col potere papale e anticleri-calismo risorgimentale, con i protagonisti di quegli anni visti come persone, capaci di emozioni, intelligenze ed ideali come d’antipatie perso-

nali e colpi bassi, non ancora prigioniere dell’ alone mitico in cui la Storia uffi ciale vorrà successivamente avvolgerli.

Le mostre

Personale fotografi ca di elisabetta Miglietta dal 15 al 26 marzoglue - Alternative concept space

Nata a Firenze nel 1987. Sin da piccola è sempre stata affascinata dall’arte in tutte le sue forme: dalla musica al disegno, dai fi lm alla let-teratura. Crescendo sviluppa un enorme interesse per la fotografi a ed inizia a compiere i primi passicon una refl ex analogica.Capisce in questo modo che la fotografi a è l’arte attraverso la quale riesce meglio ad esprimere se stessa e che più la rappresenta.Compra così la sua prima refl ex digitale e nel 2008 si iscrive al corso di fotogra-fi a della scuola fi orentina YouCrea . Successivamente si specializza nella fotografi a di ritratto e moda e collabora come fotoreporter per il festi-val della Creatività di Firenze.

figure, memorie, spaziodisegni da frà Angelico a Leonardodall’8 marzo al 12 giungogalleria degli uffi zi

Cinquanta disegni del Gabi-netto Disegni e Stampe degli

Uffi zi incontrano cinquanta disegni del British Museum. Sono questi i numeri della mostra che vede unite, in una partnership simbolicamente giocata su un numero uguale di prestiti, due tra le maggiori collezioni di grafi ca esistenti al mondo. L’occasione è unica - ma in realtà della iniziativa si è avuta una edizione ingle-se, allestita nella Great Court del British Museum, aperta fi no alla fi ne di luglio 2010 - per confrontare in sequenza capolavori da antologia mai prima d’ora esposti contem-poraneamente in una unica sede.

Picasso, Mirò e dalì. giovani e arrabbiati: la nascita della modernitàdal 12 marzo al 17 luglioPalazzo strozzi

Dedicata alla produzione gio-vanile di maestri che hanno avuto un ruolo decisivo per gli esordi dell’arte moderna, la mostra prende in esame il periodo pre-cubista di Picasso con suoi lavori anteriori al 1907, mentre le opere di Miró realizzate fra il 1915 e il 1920 sono presentate in relazione con quelle di Dalí del quinquennio 1920-1925 per porre in evidenza le dif-ferenze e relazioni stilistiche che caratterizzano il periodo precedente all’adesione dei due artisti alla poetica del Surrealismo.La mostra Picasso, Miró, Dalí. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità presenta più di sessanta opere della produzione giovanile di Picas-so, Miró e Dalí e oltre cento schizzi picassiani, provenienti dai più importanti musei spagnoli, dal Metropolitan Museum of Art e da collezioni private.

segnalazioni a [email protected]

Era il 4 novembre 1966 quando la città si ri-trovò invasa dall’acqua, sommersa da una

valanga melmosa e feroce che ne rapì la gente, le botteghe, le opere d’arte, l’anima. “Gli Angeli nel Fango – L’alluvione mai vista” è la più com-pleta ricostruzione dell’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966. 90 minuti di immagini choc, inedite e a colori in cui viene raccontata la verità sui ritardi nei soccorsi, la città che si auto-orga-nizza e l’arrivo degli Angeli del Fango. Il cofa-netto (che può essere acquistato nelle edicole al prezzo di 12 euro, i cui utili saranno destinati alla Biblioteca Nazionale Centrale) contiene il libro e il docu-film di Erasmo D’Angelis, giornalista e promotore del Raduno internazionale degli An-geli del Fango del 4 novembre 2006, un’iniziativa editoriale che vede Fondazione Sistema Toscana (FST) per la prima volta nella veste di produttore

e realizzata in partnership con il quotidiano La Nazione. “È il frutto di tre anni di ricerche gior-nalistiche e storiche. Grazie ad una imponente mole di materiali, documenti, testimonianze e immagini inedite e mai viste ritrovate negli Ar-chivi Rai, dell’Esercito o messe a disposizione da privati, siamo riusciti a ricostruire quelle ore drammatiche che hanno preceduto e seguito l’al-luvione del 4 novembre 1966 – spiega Erasmo D’Angelis – inutile dire che abbiamo lavorato con passione e ovviamente a titolo gratuito, realizzan-do una grande opera collettiva. Questo lavoro è anche il nostro particolare sos nei confronti di un Paese che non è ancora riuscito, nonostante tutti i lodevoli sforzi del nostro territorio e la pianifica-zione realizzata dall’Autorità di Bacino dell’Arno, a mettere in sicurezza dalle alluvioni città, indu-strie, opere d’arte”.

L’ALLuvIONe deL ‘66

Un docu-fi lm che raccontala furia del fi ume d’argento

/B.B.

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46 Marzo 2011

Page 47: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

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Page 48: Il reporter-Fiesole-marzo-2011

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