24
Maggio 2014 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere sindaco ed europa, firenze alle urne Editoriale IL SEGNO DI UN MAGGIO FIORENTINO Matteo Francini E alla fine scoccò l’ora delle urne. Dopo il tour de force delle rispettive campagne elet- torali, i candidati a succedere a Matteo Renzi alla guida della città si preparano alla “resa dei conti”. Ovvero al giudizio dei fiorentini, che domenica 25 sono chiamati a esprimersi per eleggere il nuovo sindaco (ma non solo, perché si vota anche per rinnovare il consiglio co- munale, i consigli di Quartiere e per le elezioni europee). PAGINE 7-11 SEGUE A PAGINA 21 È tempo di votare. Il 25 di questo mese gli abitanti della città del giglio sono chiamati a scegliere il nuovo sindaco, ma non solo: dovranno essere rinnovati anche il consiglio comunale e le assemblee dei cinque quartieri fiorentini, e il programma si conclude con le elezioni per il parlamento europeo. Un “election day” particolarmente ricco, insomma, in cui spicca la corsa per la poltrona di primo cittadino: i candidati illustrano idee e pro- poste per la Firenze di domani. La “guida” al voto PAGINE 12-13 PAGINA 14 il capoluogo toscano si trasforma così Tante novità dal regolamento urbanistico, mentre apre ufficial- mente l’Opera di Firenze. che fine fanno i nostri rifiuti Un anno sea Carlo Monni: le iniative per ricordare l’attore PAGINA 18 PAGINA 17 Il Reporter è distribuito da arrivederci campionato L a stagione volge al termine: rush finale in serie A per i viola. Ma il Franchi si illumina anche delle stelle del passato con la “partita del cuore”: in campo Antognoni, Baggio e Batistuta. Calcio Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.24 del 3 Maggio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A. Anno VIII Ed. 24 Isolotto Legnaia Soffiano Firenze Quartiere 4 isolotto, come cambia la piazza L’area sarà ridisegnata in base alle richieste dei cittadini: ecco il bando di concorso Il progetto PAGINA 2 l’altro lato del tunnel “osservato speciale” Viale Talenti: dopo la parete ac- canto alla carreggiata, è la volta di quella lungo i binari del tram. PAGINA 3 ostacoli in strada, la mappa nel rione PAGINA 4 DOTT. GIANLUCA MARINI MEDICO CHIRURGO Studio: via Spinello Aretino, 18 50134 Firenze Tel. 055 71.69.52 [email protected] In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista ORARI: Lun - Sab 9.30-12.30 15.00-19.00 Lunedì mattina chiuso O Lu Lu siamo anche a: SIGNA - PISTOIA - M. DI CARRARA ORLI RIPARAZIONI VARIE CAMBIO CERNIERA su piumini, gonne... CAMBIO FODERA su cappotti, giacche... TENDE RAMMAGLI RIPARAZIONE CAPI IN PELLE CAPI SU MISURA uomo - donna CIFRE RICAMATE SU CAMICIE Via D. da Buoninsegna 8 - Firenze Tel: 055 5383019 Cell: 338 3950976 www.labottegadelcucitofirenze.it Dal lun. al ven. Mattina 9:00-13:30 Pomeriggio 15:30-19:00 LA BOTTEGA DEL CUCITO SARTORIA UOMO-DONNA CORSI DI CUCITO

Il Reporter Q4 - Maggio 2014

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Edizione di maggio 2014 de "Il Reporter" relativa al Quartiere 4 della città di Firenze

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Page 1: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

Maggio2014

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

sindaco ed europa,firenze alle urne

� Editoriale

IL SEGNODI UN MAGGIOFIORENTINO

Matteo Francini

E alla fi ne scoccò l’ora delle urne. Dopo il tour de force

delle rispettive campagne elet-torali, i candidati a succedere a Matteo Renzi alla guida della città si preparano alla “resa dei conti”. Ovvero al giudizio dei fi orentini, che domenica 25 sono chiamati a esprimersi per eleggere il nuovo sindaco (ma non solo, perché si vota anche per rinnovare il consiglio co-munale, i consigli di Quartiere e per le elezioni europee).

☛ paginE 7-11

☛ SEgUE a pagina 21

È tempo di votare. Il 25 di questo mese gli abitanti della città del giglio sono chiamati a scegliere il nuovo sindaco, ma non

solo: dovranno essere rinnovati anche il consiglio comunale e le assemblee dei cinque quartieri fi orentini, e il programma si conclude con le elezioni per il parlamento europeo. Un “election day” particolarmente ricco, insomma, in cui spicca la corsa per la poltrona di primo cittadino: i candidati illustrano idee e pro-poste per la Firenze di domani.

La “guida” al voto

☛ paginE 12-13

☛ pagina 14

il capoluogo toscanosi trasforma cosìTante novità dal regolamento urbanistico, mentre apre uffi cial-mente l’Opera di Firenze.

che fine fannoi nostri rifiuti

Un annose� a

Carlo Monni:le in� iative

per ricordarel’attore

☛ pagina 18 ☛ pagina 17

Il Reporter è distribuito da

arrivedercicampionato La stagione volge al termine:

rush fi nale in serie A per i viola. Ma il Franchi si illumina anche delle stelle del passato con la “partita del cuore”: in campo Antognoni, Baggio e Batistuta.

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Anno VIIIEd. 24

IsolottoLegnaiaSoffiano

FirenzeQuartiere 4

isolotto,come cambiala piazzaL’area sarà ridisegnatain base alle richiestedei cittadini: eccoil bando di concorso

Il progetto

☛ pagina 2

l’altro lato del tunnel“osservato speciale”Viale Talenti: dopo la parete ac-canto alla carreggiata, è la volta di quella lungo i binari del tram.

☛ pagina 3

ostacoli in strada,la mappa nel rione

☛ pagina 4

dott. Gianluca MariniMEDICO CHIRURGO

Studio: via Spinello Aretino, 1850134 Firenze

Tel. 055 [email protected]

In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per

i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista

ORARI:Lun - Sab 9.30-12.30 15.00-19.00Lunedì mattina chiuso

OLu Lu

siamo anche a: SIGNA - PISTOIA - M. DI CARRARA

ORLIRIPARAZIONI VARIECAMBIO CERNIERAsu piumini, gonne...CAMBIO FODERAsu cappotti, giacche...TENDE

RAMMAGLIRIPARAZIONE CAPIIN PELLECAPI SU MISURAuomo - donnaCIFRE RICAMATESU CAMICIE

Via D. da Buoninsegna 8 - FirenzeTel: 055 5383019 Cell: 338 3950976www.labottegadelcucitofirenze.itDal lun. al ven. Mattina 9:00-13:30 Pomeriggio 15:30-19:00

LA BOTTEGA DEL CUCITO SARTORIA UOMO-DONNA CORSI

DI CUCITO

Page 2: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

Entro la fine dell’anno l’Isolotto conoscerà il nuovo volto della sua piazza. Sul piatto c’è un

milione di euro, spalmato su tre anni. Il bando del concorso na-zionale che sceglierà il progetto migliore è pronto, ma niente carta bianca. Chi disegnerà la piazza dell’Isolotto di domani dovrà fare i conti con le richieste dei cittadini di oggi: più spazio per il mercato, con un nuova tet-toia, servizi e aree per i camion degli ambulanti, più superficie a misura di pedoni, bimbi e bici, un’area verde accessibile a tutti, un fontanello, bagni pubblici e lo stesso numero di posti auto rispetto a quello attuale. La ge-ografia della sosta, insomma, andrà ripensata senza perdere posteggi. Il bando è stato stila-to dall’Ordine degli Architetti di Firenze in base ai suggeri-menti forniti durante una serie di assemblee pubbliche da chi all’Isolotto vive e lavora. Il docu-mento racchiude le regole che i progettisti dovranno rispettare per tradurre queste indicazioni su carta. Oggi il “piazzone” si estende per circa diecimila metri quadrati, dal sagrato della chiesa fino al lungarno dei Pioppi: un terzo è pedonale, il resto è asfal-to e parcheggi. I cittadini voglio-no una piazza nuova e viva, con giardini attrezzati, connessa alla

tramvia grazie ai bus e nella qua-le siano valorizzati il mercato e i negozi. Il concorso è “a punti”: a ogni capitolo è associato un pun-teggio massimo che la commis-sione formata da cinque esperti nominati dal Comune potrà assegnare a ogni progetto. Chi raccoglie più punti, vince. La riqualificazione del mercato, ad esempio, pesa per un quarto sul punteggio totale (vedi box a fian-co). “Il concorso di progettazio-ne è lo strumento migliore per la partecipazione dei cittadini – spiega Mario Perini, consigliere dell’Ordine degli Architetti, che ha seguito da vicino questo per-corso – permette alla collettività di presentare le proprie necessità e poi di vederle tradotte da un tecnico”. Entro la fine del 2014, stando ai piani di Palazzo Vec-chio, sarà scelto il progetto, poi partiranno i lavori. Non ci sarà un maxi-cantiere, ma tre micro-cantieri che si alterneranno sulla piazza senza bloccare la vita di tutti i giorni, assicura il Comu-ne. Il percorso partecipativo per ridisegnare piazza dell’Isolotto è iniziato il 15 luglio scorso con un ciclo di incontri pubblici ospitati dalla Comunità di Base, le “ba-racche verdi” di via degli Aceri. Da una parte architetti, Quartie-re, assessori, consiglieri e tecnici del Comune, dall’altra cittadini e commercianti.

Focus

come funzionail “punteggio”30 punti: piazza vivaRiorganizzazione della sosta (stesso numero di posti auto), della viabilità e dei collega-menti viale dei Bambini-viale dei Pini e chiesa-lungarno dei Pioppi. Eliminazione delle barriere architettoniche.25 punti: mercato Nuova pensilina, logistica per gli ambulanti, cassonetti inter-rati, valorizzazione dei negozi.20 punti: eventi in piazza Aree verdi e arredi (panchine, servizi igienici), uno spazio attrezzato per iniziative all’a-perto, possibilità per i negozi di installare i dehor.15 punti: mobilità verdeMigliorare i collegamenti ci-clo-pedonali e dei bus.10 punti: lavori in lotti Tre cantieri distinti che non impattino sulla vita quotidia-na.

isolotto, c’è il bandodi concorsoper la piazza

Il quartiere che cambia

Il racconto

Gianni Carpini

“io, cresciuta con il rione”

Patrizia, all’età di sei anni, non si era mai affacciata da una terraz-za più su del primo piano. “Il mio fratellino e io non avevamo

il coraggio di guardare giù da questo balcone al terzo piano. Fino a quel momento avevamo vissuto in montagna con nonna e zii”, ri-corda sorridendo. I genitori di Patrizia, babbo finanziere, mamma casalinga, furono una delle tante famiglie a ricevere le chiavi dei mille nuovi alloggi dell’Isolotto. Case alte sei piani, “i grattacieli li chiamavano”, consegnate dal sindaco Giorgio La Pira il 6 novembre del 1954. Ancora oggi, fuori dal condominio di viale dei Pini 2, fa bella mostra di sé una mattonella con l’effigie di Ina Casa. A ses-sant’anni di distanza, Patrizia vive ancora nella stessa casa, riscatta-ta dai genitori dopo vent’anni. E oggi racconta di quella micro-città che le nacque sotto gli occhi e che ha visto crescere dal balcone. “Negli anni Cinquanta era un cantiere, le strade erano invase dalla terra portata dai camion, la chiesa era in costruzione, la pensilina ancora non esisteva. Dietro casa mia c’erano solo campi”. Poi arrivò il ‘66, l’Arno si fece minaccioso. Le cantine del condominio furono invase dall’acqua, le case ai piani bassi di lungarno dei Pioppi si allagarono. “Fu allestito un centro di soccorso alle baracche verdi – spiega – lì imparai a fare punture”. E poi i tanti comitati di quartiere, i dibattiti in piazza che, ai tempi, era libera dai parcheggi. “Spero che piazza dell’Isolotto resti un luogo di assemblee pubbliche, di incontro – conclude – in caso contrario il rione rischierebbe di per-dere la sua anima”.

G.C.

#Primo piano

Entro la finedell’annosarà sceltoil progetto,che dovràtener contodelle richiestedei cittadini

1MLN €investimento previsto

Piazza dell’Isolottoconoscerà prestoil suo nuovo volto

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2 | Maggio 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 3: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

Sottopasso, ora tocca al muro lato tramviaDall’altra parte installate intantotre barre metalliche

Viale Talenti

Le reazioni

Prossima fermata, sot-topasso. Nel tunnel di viale Talenti le toppe d’acciaio funzionano:

ora si apre il fronte tramvia. Con l’installazione di tre barre metal-liche ancorate con trenta tiranti, il muro accanto alla carreggiata che porta alla Fi-Pi-Li è al si-curo dai crolli, garantiscono da Palazzo Vecchio. Per risolvere i problemi alla radice andrà però ricostruito da zero, tra un annet-to o due. L’altra parete, quella che costeggia i binari di Sirio, è inve-ce “sorvegliata speciale” da mesi: anche lei avrà bisogno di una cura ricostituente per evitare ri-schi. “Stiamo pianificando i lavo-ri quest’estate, per minimizzare i disagi”, annuncia l’assessore alle infrastrutture Filippo Bonac-corsi. In mezzo c’è la scadenza della legislatura. Il cantiere, cin-que settimane per installare una serie di pali che sosterranno la struttura, andrà a impattare sul tram. Con gli operai nel tunnel, il tracciato ferrato sarà spezzato in due: la T1 si fermerà alla Fe-deriga, poi ci sarà un bus e si ri-

Gianni Carpini

Il sottopasso di viale Talenti: installate tre barre

metalliche ancorate con trenta tiranti contro

il rischio di crolli. Ora si apre il fronte tramvia

Residenti e commercianti della zona di viale Talenti “sorvegliano” la situazione

commercianti e residenti, attenzione alta

“Era un conto alla rovescia, ormai sapevamo che servivano lavori”, dicono i commercianti della zona. In molti avevano

notato da tempo qualche segnale sul muro del sottopasso. La chiu-sura del tunnel ha spezzato in due questa parte di quartiere. “Tra dicembre e metà marzo le vendite sono calate anche del 50% – dice un benzinaio di viale Talenti – alcuni automobilisti sono tornati a fare rifornimento per la prima volta a un mese dalla riapertu-ra, non sapevano che il sottopasso fosse percorribile”. Adesso si guarda con attenzione alle toppe d’acciaio. “Speriamo che quando arriverà il nuovo cantiere la viabilità sia studiata per non lasciarci isolati”, dice Irene dal suo chiosco di fiori. A sorvegliare la situa-zione anche i residenti. Lina abita nel condominio a quindici metri dal muro incriminato: nei mesi scorsi aveva lanciato una raccolta di firme. “Temevamo che le perforazioni causassero infiltrazioni nei garage interrati – spiega – per ora non ci sono problemi”.

G.C.

salirà sui vagoni alla fermata Ta-lenti, spiega ancora Bonaccorsi. “Nel caso del muro lato tramvia la situazione è meno preoccu-pante di quella rilevata dall’altra parte – dice – gli ingegneri mo-nitorano la situazione ogni venti giorni”. All’Isolotto è ancora vivo il ricordo del primo blocco del sottopasso: novantanove gior-ni difficili, con traffico in tilt e commercianti preoccupati. Il 3 dicembre il tunnel è stato chiuso in tutta fretta a seguito di alcune crepe sospette sul muro di de-stra, in direzione della Fi-Pi-Li. I lavori d’urgenza dovevano du-rare dieci giorni. Poi gli operai si sono accorti che qualcosa non quadrava. Secondo la relazione dei tecnici, il muro era “poco armato” e dietro la parete il ma-teriale era “incoerente”. In altre parole, chi ha costruito il sotto-passo all’inizio degli anni Settan-ta non lo avrebbe fatto a dovere. Rischiava di venire giù, dicono gli esperti. Per ricucire l’opera, il muro è stato perforato in trenta punti, ma i tiranti che venivano inseriti scivolavano via. Così, è

stato necessario iniettare del cal-cestruzzo per dare stabilità. “È una soluzione sicura – sostiene l’assessore – ma non lasceremo questa situazione per sempre, sarebbe necessaria una costante manutenzione e vogliamo ria-prire la seconda corsia del sotto-passo, ora inutilizzabile”. Gli uf-fici sono al lavoro per definire il progetto per ricostruire il muro di contenimento. L’investimento è stimato nell’ordine di centinaia di migliaia di euro. E il cantiere non è dietro l’angolo: potrebbe essere aperto tra l’estate del 2015 e il 2016.

la cronistoriatappa per tappa3 dicembre 2013Il sottopasso viene chiuso. Il 14 dicembre i tecnici stilano una relazione.17 gennaio 2014Chiuse anche le corsie in su-perficie, in uscita dalla città. Il traffico è dirottato in via Cecioni-via Libero Andreotti.21 febbraio 2014Riaperta una corsia in super-ficie in uscita dalla città. Tre giorni dopo torna normale la viabilità sull’asse Cecioni-An-dreotti.6 marzo 2014Riapre la seconda corsia in su-perficie verso la Fi-Pi-Li.12 marzo 2014Dopo quasi cento giorni di la-vori, viene riaperta una corsia del sottopasso.

Le date

#Primo piano

30tiranti di acciaio per la messa in sicurezza

99 i giorni di chiusura del sottopasso

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Maggio 2014 | 3 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 4: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

#Zoom

la mappa delle “barriere”lungo le vie del quartiereSituazione migliorata, ma restanoalcuni problemi per buche e scalini

i novant’annidi ghita vogel

Le belle giornate sono tornate e, dopo mesi trascorsi in casa per evitare l’uso di ombrelli, i cittadini hanno ripreso a usci-

re per strada, popolando piazze, vie e giardini. Camminando nel quartiere ci si rende conto di come questo sia a due facce se parliamo di barriere architetto-niche. Nelle zone da poco riammoder-nate, come viale Talenti o viale Etruria, si trovano senza particolari problemi marciapiedi larghi, scalini abbassati, pulsanti per il semaforo alla misura

giusta. Ma basta spostarsi nelle vie sto-riche della zona per imbattersi in una situazione diversa: attraversamenti pe-donali con scalino o sottopassi stradali sì con la rampa, ma troppo ripida per essere affrontata da una persona sola. Anziani, mamme col passeggino e por-tatori di handicap sono i più interessati a questo argomento. Molti “nonni” che abbiamo incontrato si lamentano per le condizioni della pavimentazione: “Già l’asfalto è pieno di buche e altri problemi, poi le piogge di quest’in-

verno hanno generato zone ancor più dissestate dove è facile cadere”, rac-contano. Questo avviene soprattutto nella zona dell’Isolotto vecchio, dove abitano molte persone sopra i settanta anni. Tra loro, sono in tanti a sperare che, con il restyling di piazza dell’Iso-lotto, questi problemi scompariranno. Ma la problematica delle barriere ar-chitettoniche non tocca soltanto i por-tatori di handicap e gli anziani, bensì anche mamme o nonne alle prese con i passeggini di figli e nipoti. Laura, una giovane madre, spiega: “Devo dire che nella zona di via Baccio da Montelu-po, dove abito, non ho mai riscontra-to particolari problemi a uscire con il bambino, e quindi non posso che rite-nermi soddisfatta”. Non proprio dello stesso avviso sono Marco e Donatella, che incontriamo mentre cercano di sa-lire su un marciapiede con il passeggi-no della loro primogenita: “Se le cose potrebbero andare meglio? – dicono – decisamente, soprattutto se la gen-te smettesse di parcheggiare ovunque senza pensare di poter recare danno agli altri. Ma apriremmo un discorso troppo lungo”. Dall’ultima volta che Il Reporter aveva affrontato il tema delle barriere architettoniche nel quartiere, molte cose sembrano comunque mi-gliorate, con diversi “scivoli” in più in corrispondenza dei passaggi pedonali e rampe accessibili alle carrozzine. Ri-mane però – sottolineano i cittadini – il problema del dissesto dei fondi dei marciapiedi: ed è proprio questo – si augurano nella zona – il primo tema che la nuova amministrazione dovrà affrontare.

Ghita Vogel, una donna che ha fatto della sua vita un dono per gli altri, ha da poco compiuto novant’anni. E in questo anniversario importante ci ha

raccontato la sua storia: una storia fatta di generosità e di una costante atten-zione verso i più deboli, una storia che l’ha vista aprire la prima casa famiglia d’Italia e fondare l’associazione obiettivo giovani di San Procolo, insieme a don Danilo Cubattoli (soprannominato poi don Cuba dai ragazzi del quartiere di San Frediano, cui era particolarmente vicino), Fioretta Mazzei, Ulisse e Marigiù Pelleri, ispirata a ciò che La Pira faceva in sostegno degli anziani. “Il sorriso di Gianpiero (un ragazzo che Ghita era andata a trovare in carcere, ndr) – racconta – ha cambiato la mia vita. Era appena stata approvata quella legge sull’affida-mento dei ragazzi arrestati per reati minori: io non me la sentivo di prendermi un impegno tanto grande, avevo studiato medicina con l’intenzione di partire per l’Africa. Quando sono andata a trovarlo gli prospettai questa possibilità nel tentativo di donargli un barlume di speranza, ma la sua risposta fu ‘Ghita, chi, in tutto il mondo, vorrà mai prendere me?’. La profonda tristezza nella sua voce mi ha fatto crollare, e quando gli ho proposto di venire a vivere a casa mia i suoi occhi si sono illuminati: l’espressione sul suo viso ha sconvolto la mia esistenza, decidendo di me e del mio futuro”. Da quel momento Ghita ha dedicato tutta la sua vita all’accoglienza dei bisognosi, in particolar modo dei giovani, fon-dando di fatto la prima casa famiglia d’Italia (a cui poi ne sono seguite diverse altre) proprio all’interno della sua abitazione. “Io non ho scelto praticamente niente della mia vita… hanno deciso tutto gli altri – continua – è stato il viso di Gianpiero a scegliere per me, ma io rifarei tutto mille volte. L’amicizia con don Cuba è stato un grande dono che ho ricevuto: era una persona meravigliosa, aveva la facoltà di coagulare intorno a sé persone provenienti da tutti i ceti so-ciali, dai carcerati ai nobili. Ho appena festeggiato i miei novant’anni, e alla festa c’erano tanti ‘ragazzi’, ormai diventati nonni, che hanno ricevuto accoglienza grazie all’associazione che io, don Cuba e gli altri abbiamo costruito. È stata – conclude – una festa meravigliosa”.

Francesca Casagni

Giulia Bambi

L’inchiesta La storia

Le condizioni della pavimentazione al centro dell’attenzione:in alcune zone non ci sono problemi, in altre è segnalataqualche difficoltà

La moto con cui don Cuba, amico di Ghita Vogel, ha viaggiato verso il Kilimangiaro

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4 | Maggio 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 5: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

#Luoghi

italia e cina, insieme a villa strozziNato un centro dedicato al design: gli imprenditoridei due paesi possono scambiarsi idee e opinioni

Ha ricevuto il battesi-mo delle istituzioni il 25 marzo scorso, e sigillato così il pat-

to tra Comune di Firenze e Città di Shanghai che, insieme, hanno dato vita a un’innovativa piattafor-ma di Industria Creativa. Stiamo parlando del centro sino-italiano di design di Villa Strozzi, nuovo punto di riferimento per chi la-vora nel settore creativo nonché prezioso trampolino di (ri)lancio per il made in Italy (o, ancor più nello specifico, per il made in Tu-scany) e per il “designed in China”, come spiega Zhe Cheng, laurean-do in architettura all’Università di Firenze e tra i responsabili del progetto: “Le imprese italiane e quelle cinesi sono le benvenute per stabilire qui la propria sede usufruendo dei nostri servizi. Con la creazione di questo siste-ma di ‘convivenza’, gli imprendito-ri dei due paesi possono dialoga-re, scambiarsi idee e opinioni. Per quanto riguarda la formazione, vi è una collaborazione attiva con il

Polimoda per l’organizzazione di corsi per designer, professionisti e imprenditori nei settori della moda, del marketing, dell’indu-strial design e dell’architettura”. Un gemellaggio siglato tra due pa-esi che trascinano l’industria della moda, in un luogo – Villa Strozzi

Irene Roberti Vittory

Il progetto

A Villa Strozzi è nato il centro sino-italiano di design, che ha ricevuto il battesimo delle istituzioni lo scorso 25 marzo

una sede “gemella”a shanghai, perchi vuol sviluppareil proprio mercato

Specularmente alla sede fiorentina di Villa Strozzi,

è nato a Shanghai un centro creativo “gemello”, che punta a “favorire uno scambio impren-ditoriale e culturale. Le impre-se che vogliamo esportare in Cina non sono quelle di grandi dimensioni, bensì le piccole e medie imprese: quelle che rap-presentano il cuore del made in Italy e che hanno l’esigenza di sviluppare ulteriormente il proprio mercato. Vogliamo aiutarle in questo, facendo sì che il loro potenziale non venga disperso”, conclude Zhe Cheng.

I.R.V.

Focus

– che si presta, per la sua esclusivi-tà e bellezza, ad accogliere eventi, forum, meeting e lezioni: “Villa Strozzi ha un ruolo di primaria importanza, rappresenta una fine-stra della Cina sul mondo, ha un potenziale globale che potrà per-mettere al design cinese di entrare

Il Comune di Firenze, in vista dell’appuntamento di domenica 25 maggio per le elezioni europee e amministrative, ha predisposto un servizio di consegna a domicilio delle tessere elettorali. In caso di mancato recapito viene lasciata una cartolina-avviso che va presentata al quartiere di riferimento dove è possibile ritirare la tessera elettorale giacente.Inoltre, nella settimana dal 19 al 25 maggio, presso i quartieri sarà anche possibile: 1) rinnovare la carta di identità; 2) ottenere il rilascio immediato dei duplicati delle tessere elettorali smarrite, deteriorate o rubate.

Sede di riferimento: Quartiere 4, via delle Torri 23, tel. 055.2767163Orario dell’ultima settimana: 19 e 21 maggio, 8,30-13; 20 e 22 maggio, 8,30-13 e 14,30-17; 23 e 24 maggio, 8,30-18; 25 maggio, 7-23

Festa di primavera in ludotecaLa ludoteca “La Carrozza di Hans” questo mese propone, oltre al gioco libero nelle varie stan-ze, sabato 17 maggio, ore 10,30, Il Sabato si racconta con la storia “La Valigia: una storia a sorpresa”, a cura del nido Farfalla; 22 maggio, ore 17, Festa di Primavera, nel giardino della ludoteca con giochi e racconti.

La Carrozza di Hans, via Canova 170/b,tel. 055.7877734 [email protected] .it

La costituzione vista dai ragazzi Fino al 10 maggio, Limonaia e Chiostro di Villa Vogel, “Passato, presente e futuro, una sto-ria che continua per l’Italia che vorremmo”. Mostra dei laboratori condotti nelle scuole sul signi� cato e sulla genesi della costituzione re-pubblicana. A cura della SPI-CIGL. Orario: 15-18

Scuole in musica nel parco15 maggio, ore 17, Limonaia di Villa Strozzi, Concerto delle orchestre permanenti nate all’interno delle scuole del quartiere

Poster del cinema in mostra17-31 maggio, Chiostro di Villa Vogel, Mo-stra antologica di poster cinematogra� ci di grande formato, a cura di Romano Natali. Orario: 10-18

Circoli fotogra� ci a confronto17-18 maggio, Limonaia di Villa Vogel, 6x6, 6 foto, 6 temi, 6 circoli, mostra a cura dei club fotogra� ci del territorio

INFO: Uffi cio Cultura Q.4, via delle Torri 23,tel. [email protected] .it

COME CAMBIA IL SUD-OVEST FIORENTINO. IL NODO NEVRALGICO TRA PONTE A GREVE E ‘LUPI DI TOSCANA’ SI INTENSIFICA IL SERVIZIO ELETTORALE DI QUARTIERE

IL CARTELLONE

Regolamento Urbanistico Elezioni del 25 maggio

Elezioni del 25 maggio

Passaggio a Sud-Ovest

A cura del Quartiere 4

Sede del Quartiere 4Villa Vogel, via delle Torri 23tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123e-mail: [email protected] .itweb: http://q4.comune.fi .it

Il consiglio comunale, dopo un processo di formazione molto complesso a cui ha concorso una pluralità di soggetti pubblici e privati, ha approvato il regolamento urbanistico comunale, uno strumento di indirizzo e di piani� cazione in cui vengono tracciate concretamente le linee di sviluppo urbano sulla base delle scelte strategi-che contenute nel piano strutturale. Con questo atto la città stabilisce cosa, come e dove costruire nei prossimi anni. Una partita, dunque, di grande rilievo dal punto di vista non solo urbanistico, ma anche economico e sociale.A questo iter decisionale così delicato hanno dato un impulso fondamentale i 5 quartieri della città che sono intervenuti attivamente in tutto il processo con pro-poste, sollecitazioni e richieste di modi� ca, contribuendo ciascuno a orientare in maniera determinante le scelte riguardanti il territorio locale. Vediamo quali sono le previsioni di maggior rilievo per il Q.4. Confermato il ruolo strategico del nodo di Ponte a Greve nell’ambito del semi-anello sud con un ruolo di cerniera e � uidi� cazione tra l’asse by-pass Galluzzo-Le Bagnese e il Ponte all’Indiano, un passaggio che � nalmente libererà il borgo storico dalla mor-sa del tra� co di attraversamento. Per i parcheggi sono individuati come prioritari quelli di viale Nenni, piazza Batoni e viale Etruria tutti attestati sulla linea tranviaria e dunque in grado di far decollare davvero un sistema di trasporto intermodale e articolato; si preannuncia invece un ridimensionamento per le strutture di sosta pre-viste all’ex-Gasometro e in via della Fonderia, anche per non attrarre ulteriore tra� co in una zona già martoriata dalla ‘movida’ di Oltrarno. Per le piste ciclabili i program-mi di intervento riguardano la zona Nenni-Torregalli, il lungo Greve e l’Argingrosso, lungo tre direttrici di sviluppo di assoluto rilievo: l’integrazione con la tramvia; il pie-no utilizzo degli splendidi percorsi d’argine del torrente proveniente dal Chianti; il completamento dell’osmosi e della permeabilità tra le due parti del parco � uviale metropolitano.A integrazione del regolamento il Consiglio Comunale ha approvato un documento della Commissione Urbanistica che recepisce le ulteriori indicazioni dei quartieri cir-ca gli sviluppi della programmazione urbanistica cittadina.Il Q.4 chiede in particolare di valorizzare lo strumento dei concorsi di progettazione, per guidare la trasformazione di importanti contenitori dismessi (es. ex-caserma ‘Lupi di Toscana’) e integrarli con percorsi strutturati di informazione e partecipazione della cittadinanza. Per il nuovo pezzo di città che si prospetta tra Viale Nenni e Torregalli il criterio deve essere quello di miscelare gli insediamenti residenziali con funzioni quali� canti e di pubblica utilità, supportate da una contestuale organizzazione ra-

zionale di servizi e di economie esterne, scongiurando gli errori più volte commessi in passato con progetti frammentari e disorganici, spesso incompleti. Tra le osservazioni presentate spicca il rilievo critico per il nuovo assetto del presi-dio di Santa Rosa dove si preannuncia un drastico taglio della funzione sanitaria a bene� cio di spazi residenziali e commerciali. Valutata non congrua l’individuazione di Ugnano come sede del campeggio che dovrebbe sorgere nell’ovest � orentino, per a� ancare l’analoga struttura prevista a Rovezzano, nel quadrante nord-est. Resta sul tappeto la questione del completamento del polo sportivo di San Bartolo, un progetto degli anni ‘90 rimasto monco e incompleto, ennesimo esempio di scon-nessione, � nanziaria e cronologica, tra interventi pubblici e privati. Il Q.4 ha adottato la strategia dei piccoli passi, cercando soluzioni per aggiungere un pezzo dopo l’altro al mosaico, anche a fronte del completo fallimento dei bandi di project � nancing per le opere più attese (piscina e palestra). Sul versante della riquali� cazione urbanistica ribadita la priorità per luoghi come piazza Isolotto (tra breve verrà dato il via al concorso per la progettazione sulla base delle indicazioni scaturite dal percorso partecipativo attivato l’estate scorsa) e piazza Pier Vettori. Importante anche la richiesta di un nuovo assetto dell’area Campolmi, tra via Canova e viale Etruria, che permetterà il recupero ad uso pubblico di uno straordinario manufatto di archeologia industriale.Il Quartiere ritiene anche che il Regolamento Urbanistico dovrebbe predisporre delle regole per tutelare le fasce più fragili e indifese della popolazione da quell’autentica piaga sociale che ormai rappresenta il gioco d’azzardo, la cosiddetta ‘ludopatia’. Viene richiamata in questo senso la recente legislazione regionale (18 ottobre 2013, n.57) che sancisce il divieto di aprire sale gioco entro un raggio di 500 metri di distanza da scuole, circoli e luoghi di aggregazione giovanile. Per i servizi ecologici si attende a breve il completamento della realizzazione del col-lettore delle acque in riva sinistra d’Arno con il de� nitivo e completo allacciamento della rete fognaria con il depuratore di San Colombano. Per le aree verdi sono in pro-gramma interventi di completamento e integrazione nella zona del Saletto mentre è prevista la realizzazione di una nuova area attrezzata in via Siena.

Il Regolamento Urbanistico, quando leggerete queste pagine, sarà già con-sultabile in Rete Civica (www.comune.� .it). Dalla data di pubblicazione scatte-ranno 90 giorni entro i quali sarà possibile presentare osservazioni da parte di tutti i soggetti interessati (singoli e associati).

in Europa e poter poi sconfinare in tutto il mondo”. Saranno oltre trecento gli studenti (tra loro si contano decine di professionisti) coinvolti nelle attività a partire dall’anno prossimo, ma l’obiettivo è raddoppiare, se non triplicare, le presenze in tempi brevi. Accanto alla formazione verranno realiz-zati eventi in collaborazione con Pitti Immagine, Florence Design Week e varie associazioni e im-prese del territorio. Un modo per promuovere l’eccellenza garan-tendo una vetrina internazionale, contraddicendo chi vede nell’Ita-lia poche risorse e nella Cina solo scarsa qualità dei prodotti: “Con lo sviluppo economico, i cinesi stanno abbandonando il ruolo di meri ‘consumatori’ per sviluppa-re una propria creatività. L’Italia, d’altro lato, ha una storia illustre e una tradizione di ‘creatività’ che la rendono leader nel mondo in questo campo. È da qui che nasce l’idea di uno scambio bilaterale tra una nazione in forte crescita crea-tiva e una con un bagaglio tecnico distintivo”. Uno scambio, auspica Zhe Cheng, destinato a diventare sempre più proficuo.

Maggio 2014 | 5 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

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#Il quartiere in pillole

housing socialenell’ex casermaSvolta per la Lupi di Toscanadopo l’accordo col Ministero

L’intesa Approvata la variante

sosta e mobilità, novità in arrivoUna strada e un parcheggio nuovi a Torregalli, una rotatoria all’incrocio tra via Bugiardini, viuz-

zo del Roncolino e via del Ponte a Greve: è quanto sarà realizzato nel quartiere, dopo il via libe-ra arrivato dal consiglio comunale alla variante urbanistica su tre importanti interventi di mobilità e sosta nel quadrante sud-ovest della città. La delibera, tornata in aula a fine marzo per l’approvazione definitiva, riguarda in particolare la rotatoria all’incrocio tra via Bugiardini, viuzzo del Roncolino e via del Ponte a Greve (al confine con Scandicci), la nuova viabilità di collegamento tra viale Nenni e Torregalli e il nuovo parcheggio scambiatore tra viale Nenni e lo Stradone dell’Ospedale. “Si tratta di progetti conformi al nuovo regolamento urbanistico – ha spiegato l’assessore alle politiche del territorio Elisabetta Meucci – che razionalizzano la sosta e la viabilità, guardano al futuro sviluppo della città e garantiranno migliore fluidità e sicurezza”. In particolare, Meucci ha sottolineato l’im-portanza della nuova rotatoria: “Un provvedimento molto atteso, che viene incontro alle richieste dei cittadini e che abbiamo progettato con la collaborazione del Quartiere 4”. Il progetto della nuova rotatoria – viene spiegato – prevede anche un percorso pedonale protetto e un’area di sosta a uso residenziale. La nuova viabilità Nenni-Torregalli, che renderà più diretto il collegamento tra viale Nenni, il Centro Don Gnocchi e il nuovo ospedale San Giovanni di Dio, consiste nella realizzazione di un nuovo tronco stradale, mentre il parcheggio scambiatore, di circa 12mila metri quadrati, sarà a servizio della futura fermata tramviaria Nenni-Torregalli e della nuova viabilità.

BiblioteCanova

calcio, stelle e salute:le iniziative del meseNon si fermano nemmeno a maggio le attività della BiblioteCanova: sono tanti, anche questo

mese, gli eventi e le iniziative in programma. Spazio al pallone con “La poesia del calcio”: in occasione dei vicini mondiali brasiliani, un omaggio allo sport più seguito in Italia a cura di Massimo Cervelli (giornalista) e Franco Quercioli (Archivio del Movimento di Quartiere). Dopo il primo incontro del 6 maggio, il secondo appuntamento è in programma il 20 alle 18, con “Pasolini e il linguaggio del calcio”. Interviene Felice Accame, docente di Teoria della comunicazione presso il Centro Tecnico di Coverciano. Il 27 maggio, sempre alle 18, l’ultimo incontro, con “Di qua e di là dall’Oceano”. Commenti e letture tratti da: Edoardo Galeano, “Tra splendori e miserie, il calcio è l’arte dell’imprevisto”, Nick Hornby, “Febbre a 90°”, e Osvaldo Soriano, “Il football: lo sport della moltitudine”. Anche quest’anno, la BiblioteCanova commemora poi l’anniversario del rogo nazista dei libri (10 maggio 1933) con animazioni, letture, musica e laboratori per bambini. L’appuntamen-to è il 10 maggio a partire dalle 9. Lo stesso giorno torna anche “AgriKulturae: il mercato contadino in biblioteca”, animazioni, cultura e dibattiti fra produzioni di filiera corta ed economia solidale, con vendita di pane, pasta, olio, vino, verdure, conserve, miele, marmellate, formaggi della nostra terra e prodotti ecologici per la casa e per il corpo, dal mattino fino al tardo pomeriggio. E ancora spazio alle note con le “Conversazioni musicali”, presentazione e guida all’ascolto delle opere in program-ma al Maggio Musicale Fiorentino, a cura dell’associazione Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Due gli appuntamenti di questo mese: il 15 maggio, ore 17, “Roberto Devereux” di Gaetano Donizetti, e il 29 maggio, stessa ora, “L’Amore delle tre melarance” di Sergej Prokofiev. Il 27 maggio, alle 21, tutti “Alla scoperta del cielo” con la serata dedicata all’osservazione della volta celeste a cura della Società Astronomica Fiorentina. Dalle stelle alla sanità, torna anche “Parole di salute”, il ciclo di incontri informativi su salute e benessere. Il 24 maggio dalle 9 alle 13 e il 26 maggio dalle 13 alle 19, nel piazzale della biblioteca verrà allestito un gazebo per la misurazione del diabete, a cura dell’Associazione Diabetici Area Fiorentina. Il 26 maggio, alle 17, si parlerà anche di allergie e intolleranze, nell’incontro con Miriam Iornio (allergologa dell’ospedale San Giovanni di Dio) e Ste-fano Curatolo (Associazione Diabetici). E ovviamente tanto spazio anche a reading e presentazioni di libri: per il programma completo si può contattare la BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail [email protected], web bibliotecanovaisolotto.comune.fi.it.

La campagna

scattata la “battaglia”alla zanzara tigreSono tornate, e quest’anno promettono di essere più “temibili” che mai. Stiamo parlando delle

zanzare tigre, che a causa dell’inverno particolarmente mite di quest’anno potrebbero trovare nel nostro territorio un habitat migliore rispetto al passato. Il Comune ha lanciato già dalle scorse settimane la campagna “Zzzzanzara Tigre, una lotta da vincere insieme”, con l’obiettivo di diffon-dere tra i cittadini i comportamenti “anti-zanzara” da tenere per combattere questi insetti, con la distribuzione di un piccolo manuale di “combattimento biologico” nei luoghi di aggregazione della città come scuole, biblioteche, sedi dei Quartieri, centri anziani e sedi Asl. La novità di quest’anno è rappresentata da un questionario, distribuito nelle scuole comunali e durante le iniziative pubbli-che, con l’obiettivo di monitorare la conoscenza di questi insetti, per capire come migliorare ulte-riormente le misure di prevenzione già adottate dal Comune nelle aree pubbliche, con interventi antilarvali e controlli nei giardini, nelle caditoie stradali, nei fossi e nei canali. Senza dimenticare le batbox, i rifugi per i pipistrelli, che favoriscono la presenza del nemico naturale delle zanzare. E poi ci sono i consigli per i cittadini, da tenere bene a mente per evitare la nascita e lo sviluppo delle larve: eliminare i sottovasi (o comunque non lasciare ristagnare l’acqua) e moderare le annaffiature; impedire i ristagni di acqua piovana sui teli e sugli oggetti esposti all’aperto; verificare periodica-mente che le grondaie, i pozzetti delle acque piovane e le canalette di scorrimento delle acque in eccesso non siano ostruiti; non lasciare all’aperto contenitori che possano raccogliere acqua (come barattoli, piscine gonfiabili, ecc.) e tenere rovesciato l’annaffiatoio; coprire bidoni, secchi, cisterne e vasche con coperchi ermetici, teli ben tesi o zanzariere. Tutte misure di prevenzione, queste, utili anche contro le zanzare comuni. La “battaglia”, insomma, anche quest’anno è cominciata.

La caserma “Gonzaga - Lupi di Toscana” sarà ceduta a titolo gratuito al Comune di Firenze,

per essere destinata prevalente-mente a un programma di social housing. Arriva dunque il (lieto) fine per la vicenda della gran-de struttura di via di Scandicci, grazie all’accordo firmato il mese scorso a Roma tra il Ministero della Difesa, il Comune di Fi-renze e l’Agenzia del Demanio. Il protocollo d’intesa riguarda in tutto otto strutture: oltre all’ex Lupi di Toscana sono la caserma “Perotti” in via del Gignoro, il comprensorio “San Gallo” (l’ex ospedale militare) in via San Gallo, la caserma “Ex Florentia” in via Pier Luigi da Palestrina, la caserma “Ferrucci” in piazza Santo Spirito, la caserma “Caval-li” in piazza del Cestello, la ca-serma “Redi” in via Venezia e il

comprensorio “Torre Agli” in via Lippi e Macia, che rimarranno di proprietà dello Stato e saran-no ristrutturate e valorizzate. Il Comune avrà diritto a una quo-ta fino al 10% dei futuri introiti derivanti dalla loro immissione sul mercato. Gli otto edifici, oggi

Ivo Gagliardi

spazi vuoti e inutilizzati, saranno così restituiti alla città, diventan-do luoghi con un mix di funzio-ni private e pubbliche: queste ultime andranno dall’housing sociale all’edilizia popolare resi-denziale, dai servizi alle attività sociali e culturali dei quartieri.

www.lav.it

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Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

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#Politica

QUARTIERI, CAMBIANO TUTTI I PRESIDENTINessuno dei cinque uscenti sarà in lizza:ecco chi sono i candidati a prenderne il posto

Non solo sindaco, non solo europee: il 25 maggio Firen-ze sarà chiamata a

scegliere anche i nuovi consigli di Quartiere. Nessuno dei cin-que presidenti uscenti sarà in lizza, tra chi ha terminato il se-condo mandato e chi ha scelto altre strade. Ecco allora chi sono i candidati alla presidenza dei cinque rioni fi orentini. Il Par-tito Democratico schiera per il Quartiere 1 Maurizio Sguanci, consigliere comunale uscente e presidente della commissione sanità in Palazzo Vecchio con l’amministrazione Renzi. Al Q2 in corsa c’è Michele Pierguidi, anche lui consigliere comunale e presidente del calcio storico fi orentino. Alfredo Esposito, ex segretario cittadino del Pd, è in-vece candidato alla presidenza del Q3. Chiudono la rosa dem Mirko Dormentoni, consigliere uscente e presidente della com-missione urbanistica in Comu-ne, e Cristiano Balli, candidati rispettivamente alla presidenza di Q4 e Q5. Oltre al Pd, tra gli schieramenti che nella corsa per

Palazzo Vecchio appoggiano Nardella sono presenti in tutti e cinque i Quartieri con i pro-pri candidati consiglieri anche le liste Popolari per Firenze, Scegliamo Firenze al centro, Si-nistra comune, Sostieni Firenze e Italia dei Valori, mentre la Li-sta Nardella si presenta solo nei quartieri 1 e 2. Due donne e tre uomini compongono invece la squadra dei candidati presidenti di Forza Italia. Al Q1 corre Ro-berta Pieraccioni, 46 anni, im-prenditrice, consigliere uscente al Q4. Stefano Baldassari è il candidato alla presidenza del

Elezioni/1

Q2: trent’anni, anche lui consi-gliere circoscrizionale uscente. Per il Q3 è in pista Gaia Serri, di professione avvocato, già consi-gliera. Davide Bisconti, coordi-natore del movimento giovanile del partito, è il candidato alla presidenza del Q4. In lizza per il Q5 c’è Guido Castelnuovo Tede-sco, 25enne, anche lui uscente. Oltre a Forza Italia, è presente in tutte e cinque le circoscri-zioni anche la Lista Galli, con tredici candidati consiglieri per ogni Quartiere. Il Movimento 5 stelle mette in campo tre donne e due uomini nella corsa alla

presidenza dei cinque quartieri fi orentini: i candidati presidenti sono Gabrio Evi nel Q1, Silvia Noferi nel Q2, Laura Magni nel Q3, Giampiero Palazzo nel Q4 e Marialuisa Cappelli nel Q5. Cin-que candidati presidenti anche per la lista “La Scaletti sindaco”: sono Fabrizio Valleri, detto “Il Vallero” per il Q1, il medico Ca-milla Lippi per il Q2, Alessandro Bargioni per il Q3, Francesco Marziali, commerciante am-bulante in Sant’Ambrogio, per il Q4 e l’agente di commercio Isabella Babetto per il Q5. La co-alizione “Firenze riparte a sini-

stra” (composta da Sel, Sinistra Europea-Prc e Firenze a sinistra con Tommaso Grassi) si presen-ta nei consigli di Quartiere con due liste (Sel e Sinistra Europea-Prc) e un candidato presidente comune: nel Q1 è Serena Jaff (Sel), architetto 42enne, nel Q2 Virginia Pupi (Sel), studentessa di 23 anni. Nel Q3 il candidato alla presidenza è lo psicologo Alessandro Morandi (Prc), nel Q4 Antonio Mereu (Prc). Nel Q5, infi ne, il candidato è Pietro Poggi (Sel), studente 24enne. Nella corsa alla presidenza dei Quartieri, la lista Ncd-Udc si

presenta con Marco Passeri nel Q1, Francesco Grazzini nel Q2, Paolo Bazoffi nel Q3, Enrico Nencioni nel Q4 e Lorenzo De Santi nel Q5. In corsa nei quar-tieri anche le liste di Fratelli d’I-talia-An e Alleanza per Firenze, che come candidati presidenti schierano Vincenzo Angelini al Q1, Alessandro Draghi al Q2, Monica Coppoli detta “Barone” al Q3, Nicholas Arienzale al Q4 e Carmelo Marchese al Q5. Pre-sente solo nel Quartiere 2 la lista “Repubblica Fiorentina”: il can-didato alla presidenza è Andrea Ortolani.

Sede Q1Piazza Santa Croce

Sede Q2Villa Arrivabene

Sede Q4Villa Vogel

Sede Q3Via Tagliamento

Sede Q5Villa Pallini

Maggio 2014 | 7 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 8: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

#Politica

DIECI IN CORSA PER IL DOPO RENZI:LA VOLATA DEGLI ASPIRANTI SINDACISei uomini e quattro donne si contendono la fascia tricolore. Ottocento candidati per trentasei posti in consiglio comunale

Elezioni, a Firenze è conto alla rovescia. Domenica 25 mag-gio la città sarà chiamata alle urne per scegliere il successo-

re di Matteo Renzi alla guida di Palazzo Vecchio. Dieci i candidati a sindaco - sei uomini e quattro donne - pronti a con-tendersi la fascia tricolore con una sfi da all’ultimo voto [nella pagina a destra le interviste ai dieci candidati], per un totale di ventitré liste e circa ottocen-to aspiranti consiglieri comunali per soli 36 posti.

L’attuale vicesindaco reggente, Dario Nardella, è il candidato del Partito Democratico, scelto con le primarie di marzo. Già vice di Renzi, poi parlamen-tare per un annetto e infi ne richiamato da Roma con l’ascesa del “rottamatore” a Palazzo Chigi, Nardella è sostenuto da uno stuolo di liste. Si inizia da quella del Pd: aperta dal 22enne Cosimo Guccio-ne e dall’attrice Katia Beni, conta molte ricandidature di assessori della giunta Renzi (come Caterina Biti e Cristina Giachi) e di consiglieri uscenti (tra gli altri Cecilia Pezza, Leonardo Bieber, Andrea Vannucci, Angelo Bassi, Massi-mo Fratini, Marco Colangelo e Federica Giuliani). Si prosegue con la “Lista Nar-della” guidata dall’atleta Fiona May, Ita-lia dei Valori, la lista “Sostieni Firenze” dell’ex ministro Valdo Spini, i “Popolari per Firenze” di Stefano Marmugi, la lista “Sinistra comune” dei Comunisti italiani (un sostegno che ha contrariato il parti-to nazionale) e infi ne la lista “Scegliamo Firenze al centro” con rappresentanti di Scelta civica ed ex centrodestra come Massimo Pieri. “Non sarò mai il clone di Renzi”, va ripetendo Nardella. E per co-minciare – avverte – cercherà di vincere al primo turno, cosa che non riuscì all’at-tuale premier, che nel 2009 andò al bal-

lottaggio con Giovanni Galli. Il recente accordo con il Ministero della Difesa che restituisce otto caserme dismesse alla città è una delle carte di Nardella in campagna elettorale. Ma tra i punti del suo programma ci sono anche lo stop al parcheggio interrato del Carmine e la pedonalizzazione della piazza, la va-lorizzazione delle periferie e l’abolizione dell’Irpef a partire dai redditi bassi.

Classe 1971, attuale capogruppo di For-za Italia in consiglio comunale, è Marco Stella il candidato del partito di Berlu-sconi, che torna così a schierare una fi -gura politica dopo i civici Valentino, Sca-ramuzzi e Galli. Proprio il portiere viola, con la “Lista Galli”, sosterrà Stella insie-me alla Lega Nord. L’obiettivo dei forzisti è vincere nonostante le divisioni del cen-trodestra. Per riuscirci, Forza Italia – che come capolista schiera l’ex del Carroccio Mario Razzanelli – punta su una squadra multietnica. Ci saranno, tra gli altri, l’ex guardia del corpo di Fidel Castro Enri-que Garcia Cabrera e l’imprenditrice ci-nese Wang Re-Yun. Ma non mancano le ricandidature dei consiglieri uscenti Ja-copo Cellai e Mario Tenerani, per cinque anni all’opposizione di Renzi. Da sempre alfi ere della vertenza dei bancarellai di San Lorenzo, Stella ha annunciato che se diventerà sindaco le auto torneranno a circolare in piazza Pitti e la Ztl sarà abo-lita il sabato pomeriggio.

In campo una donna, invece, per il Nuo-vo Centrodestra di Alfano. Si tratta di Gianna Scatizzi, classe 1961, numero uno di Confartigianato Firenze, espres-sione del mondo economico e produtti-vo della città, che ha incontrato anche il favore dell’Udc. Il suo nome arriva dopo lunghe settimane di rifl essioni, da parte degli alfaniani, terminate con la deci-

sione di non sostenere Stella. Scatizzi cercherà di dare del fi lo da torcere agli avversari con un programma incentrato su lavoro e lotta al precariato. Sulle infra-strutture, spicca la proposta di realizzare la nuova stazione dell’Alta Velocità in superfi cie all’Olmatello. In lista con lei si ripresentano i consiglieri uscenti Stefano Bertini (capolista) ed Emanuele Roselli.

Chiude il tris delle candidature di cen-trodestra Achille Totaro, parlamen-tare e già senatore, che scende in cam-po alla guida di Fratelli d’Italia – An (il primo nome in lista è del capogruppo uscente Francesco Torselli), che con le primarie di marzo aveva optato per la corsa in solitaria. A sostenerlo anche la lista civica “Alleanza per Firenze”, aper-ta da Guido Sensi. Presentandosi come “unica alternativa al renzismo” (critica ai “cugini” di Fi e Ncd), Totaro vuol con-vincere gli elettori con un programma che ha tra i punti chiave lotta al degra-do, contrasto all’illegalità e assegnazione delle case popolari ai fi orentini.

Gran movimento e divisioni anche a si-nistra. In campo Cristina Scaletti, 45 anni, ex Idv, esponente di Centro demo-cratico, candidata con la lista civica “La Scaletti sindaco”. Già assessore comunale all’ambiente con Renzi e poi titolare del-la cultura in Regione con Enrico Rossi, Scaletti chiama a raccolta i delusi del Pd, ma la platea a cui vuole rivolgersi è mol-to più ampia e trasversale. A dimostrarlo c’è l’appoggio ricevuto dai moderati di “Fare per fermare il declino”. Se diven-terà sindaco, ha già detto di voler desti-nare una parte della tassa di soggiorno a un fondo per gli artigiani, incentivare i coworking per i giovani e mettere in campo misure ad hoc contro l’inquina-mento. Oltre a quella che porta il suo

nome, la sostengono le liste “La città di tutti” e “La città del saper fare”. Vi com-paiono, candidati al consiglio comunale, i nomi dell’ex campione di pallanuoto Gianni De Magistris e del costituziona-lista Stefano Merlini.

Tommaso Grassi, 28 anni, gli ultimi cinque passati all’opposizione in Palazzo Vecchio, è il candidato sindaco di Sini-stra ecologia e libertà e di una parte della sinistra di base. Sostenuto anche da Ri-fondazione (“Sinistra europea – Prc”) e dalla lista “Firenze a sinistra” (capolista il ricercatore e blogger Giacomo Trombi), tra i punti del suo programma ci sono la creazione di una task force comunale per impiegare al meglio i fondi europei e la realizzazione di un piano integrato del trasporto pubblico. Su questo fronte, Grassi ha annunciato che se sarà sindaco riaprirà la partita della tramvia al Duo-mo con un nuovo referendum. Apre la lista di Sel l’impiegata Donella Verdi. Tra i candidati anche lo storico dell’ar-te Giorgio Bonsanti, ex soprintendente dell’Opifi cio delle Pietre Dure.

Laura Bennati, 36 anni, lavoratrice in un call center, è invece la candidata di “Una città in comune”, lista della si-nistra alternativa, movimentista e dei comitati, come quelli contro la Tav o in difesa dell’acqua pubblica. La lotta all’in-ceneritore e al sottoattraversamento sono alcuni dei cardini del programma di Bennati. Aprono la sua lista Massimo Bani, attivista di “Terra bene comune”, la commercialista Daniela Ermini e il me-dico Monica Raineri.

Sempre nell’alveo della sinistra c’è Atti-lio Armando Tronca, candidato del Partito comunista dei lavoratori (Pcl). Trent’anni, studente in ingegneria aero-

spaziale e precario della scuola, Tronca si presenta con le parole d’ordine “lavo-ro, diritto alla casa e servizi pubblici”. Lo sostiene una lista composta per lo più da giovani, studenti ed esponenti del sindacato di base. Capolista è il giovane Francesco Vacca, seguito a ruota dallo specializzando in medicina Pier Paolo Duchini.

Miriam Amato, di professione arti-giana, mamma di due fi gli, è invece la candidata a sindaco del Movimento 5 stelle. Scelta attraverso le “comunarie” online, ha come obiettivo dichiarato quello di portare Nardella al ballottaggio, approfi ttando anche delle divisioni del centrodestra. Amato ci proverà puntan-do sulle battaglie storiche dei “grillini” fi orentini: l’opposizione all’inceneritore di Case Passerini e la lotta al tunnel Tav. Se sarà sindaco, ha già dichiarato che per prima cosa metterà mano ai libri conta-bili del Comune alla ricerca di “sprechi e ineffi cienze”. La prima sforbiciata però – garantisce – la darebbe al suo stesso stipendio. In lista con lei, candidati al Salone de’ Dugento, ci sono una trentina di nomi, scelti sempre con le primarie sul web: capolista è Silvia Mangionello, restauratrice, responsabile cultura per i Cinque stelle fi orentini.

Paolo Manneschi, dipendente co-munale, scende in campo per “Repub-blica fi orentina”, movimento trasversale nato da un gruppo di tifosi. I rappresen-tanti si defi niscono “né di destra né di sinistra”. In cima al programma di Man-neschi ci sono la valorizzazione delle periferie, il sostegno al commercio e alle piccole e medie imprese e la creazione di un uffi cio per le persone bisognose. Apre la lista la commerciante Cristina Ferruzzi.

Natalia Binagli

Elezioni/2

8 | Maggio 2014

Page 9: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

#Politica

“partecipazione e trasparenza”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Ristabilirò un nuovo rapporto fra cittadini e am-ministrazione: basta progetti calati dall’alto, ma partecipazione per soluzioni condivise! Ridurrò lo stipendio da sindaco, aboliremo i privilegi e chiederemo ai cittadini come investire la parte decurtata. Basta coi dirigenti esterni strapagati, meno fi gure dirigenziali e più operatori a con-tatto col pubblico, più trasparenza per gli atti pubblici.Tre priorità per la città?Affronteremo i temi della movida e della vivibili-tà come primo passo di appartenenza alla città, puntando su una maggiore offerta culturale e ri-dando ruolo centrale alla polizia municipale. Ba-silare la cura dell’ambiente: sì allo smaltimento dei rifi uti con il porta a porta, no agli incenerito-ri, e poi sostegno ai prodotti a km zero, mobilità ciclabile e sostenibile. Da riscoprire il made in Florence, valorizzare le periferie e rivedere la gestione dell’edilizia popolare fi orentina. Firenze tra cinque anni, come se la imma-gina?Con un’amministrazione a 5 stelle vedo una cit-tà dove gli antichi mestieri tornano a essere op-portunità per i giovani, la gestione del territorio si basa sulla tutela della salute e il lavoro esiste anche al di fuori dei centri commerciali. Con il Pd, continueremo ad assistere a una politica lontana dai cittadini, dove la carica di sindaco serve solo al curriculum.

“UNA firenze VIVA e COLORATA”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Quando sarò sindaco agirò da subito perché nessun cittadino si senta solo. Anche l’azione del Comune dev’essere sempre rivolta verso i citta-dini e non verso i gruppi di potere e le lobby. Le nomine nelle società partecipate e in tutte quelle che afferiscono al Comune terranno conto esclu-sivamente delle capacità di ciascuno escluden-do ogni ingerenza e logiche interne ai vari partiti.Tre priorità per la città?Non parlare più di centro e periferia ma pensare a una città multicentrica che ascolti e coinvolga i cittadini. Nessuno deve più subire scelte imposte dall’alto e tutti devono essere protagonisti attivi delle decisioni che li riguardano. Massima dovrà essere l’attenzione verso la qualità della vita delle persone, tutelando la salute pubblica con misure per contenere l’inquinamento. Mettere l’indivi-duo al centro dell’attività amministrativa signifi -cherà anche maggiore attenzione ai soggetti più vulnerabili: anziani, bambini e diversamente abili.Firenze tra cinque anni, come se la immagi-na?Fra le dieci città al mondo dove si vive meglio per qualità dello sviluppo, dell’ambiente, della propo-sta culturale e delle pratiche sportive. Con le botteghe che tornano ad animarsi, con una città dove i giovani vengano a vivere anziché fuggire all’estero. Una città viva e colorata, inclusiva e non esclusiva. Immagino un’amministrazione che realizza le cose che dice piuttosto che pro-metterle e basta.

“DECORO E SERVIZI EFFICIENTI”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Se verrò eletta sindaco di Firenze, per prima cosa incontrerò tutti i dipendenti del Comune. I dipendenti dell’amministrazione comunale sono i primi e principali collaboratori del primo cittadino, e di chi amministra la città. Sono una risorsa da valorizzare. Sono persone portatrici di specifi che professionalità, spesso sottou-tilizzate, o comunque non pienamente usate dalle amministrazioni di centrosinistra. Se tutti i lavoratori in forza a Palazzo Vecchio venissero adeguatamente utilizzati, le consulenze esterne e gli incarichi professionali a chiamata si po-trebbero di fatto eliminare, o comunque ridurre al lumicino.Tre priorità per la città?Da subito l’applicazione con tolleranza zero del regolamento comunale sul decoro della città; far ripartire le infrastrutture e gli appalti per l’a-deguamento degli edifi ci scolastici; incentivi e rimodulazione di tasse e tariffe per i commer-cianti e le attività artigianali.Firenze tra cinque anni, come se la imma-gina?Una città ripopolata nel centro storico da attivi-tà artigianali, commercianti, esercizi di qualità e famiglie, che potranno usufruire di servizi ef-fi cienti. Gli altri quartieri vanno riqualifi cati sia a livello di servizi, che di sicurezza e decoro. Mi immagino una mobilità effi ciente, che dia tempi certi di percorrenza a chi ci vive e ci lavora, e facilità nel trovare parcheggio.

“UN FUTURO DA COSTRUIRE INSIEME”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Chiederò ai fi orentini di partecipare alla costru-zione di una nuova città dove i protagonisti siano i cittadini. Purtroppo nel tempo abbiamo perso la voglia di essere una comunità, non ho mai creduto all’uomo solo al comando, la poli-tica è servizio. Tutti assieme possiamo riuscire a costruire un futuro migliore per tutta Firenze.Tre priorità per la città?Sicurezza, casa e lavoro, ecco le tre priorità che affronterò immediatamente. Lo farò su-bito nella prima giunta con tre provvedimenti ad hoc: per la sicurezza la presenza di pattuglie di polizia municipale a presidiare il territorio e l’introduzione del vigile di Quartiere; per la casa venderemo agli assegnatari che lo vorranno gli alloggi di edilizia residenziale pubblica e con il ricavato ne costruiremo di nuovi; per il lavoro nella prima giunta delibereremo l’apertura di 100 nuove imprese azzerando le consulenze e usando i fondi vuoti di proprietà del comune. Tre provvedimenti mirati a cambiare Firenze.Firenze tra cinque anni, come se la imma-gina?Me la immagino moderna, contemporanea, pulita e sicura. Me la immagino con un sindaco che si chiama Marco Stella.

“PIÙ SICUREZZA, BASTA ILLEGALITÀ”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Basta con chi delinque, occupa, vive di furti, accattonaggio, commercio abusivo, spaccio, racket dei parcheggi. Oggi i protagonisti dell’il-legalità ottengono dalle istituzioni sussidi, pro-tezioni e corsie preferenziali nell’assegnazione di case popolari. Con Totaro sindaco si cambia: i diritti vanno attribuiti ai fi orentini e ai cittadini stranieri onesti. Tre priorità per la città?Uno: una città più sicura grazie a un sindaco in prima linea per neutralizzare chi vive di illegalità danneggiando i cittadini onesti. Due: taglio del-le spese faraoniche di cui si è resa responsa-bile l’attuale amministrazione e redistribuzione ai cittadini sotto forma di sussidi, diminuzione di tasse e bonus per chi assiste anziani o di-sabili in famiglia. Tre: tutela delle botteghe che stanno sparendo a causa di tasse e affi tti inso-stenibili. Impulso al turismo grazie a un grande aeroporto che incrementi il fl usso di visitatori e sviluppi l’economia cittadina creando nuovi posti di lavoro. Firenze tra cinque anni, come se la imma-gina?Firenze è unica. Me la immagino sicura, priva di degrado, i cui cittadini si sentano padroni a casa propria: una città che, difendendo le proprie tradizioni cristiane e rinascimentali, dal centro alle periferie, sia pronta per un grande futuro.

“RISOLVERE IL PROBLEMA ABITATIVO”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Le cose da fare, visto lo scempio compiuto dal-le precedenti amministrazioni, sono molteplici, una delle priorità è quella di risolvere il proble-ma abitativo; partiremo infatti con l’immediata assegnazione di tutte le case sfi tte e la ricon-versione delle strutture abbandonate a scopo abitativo.Tre priorità per la città?Interverremo in maniera decisa su: lavoro, diritto alla casa e diritto ai servizi pubblici. Ci batteremo per la cancellazione di tutte le leggi sul precariato e l’immediata assunzione di tutti i precari; la ricetta da seguire è semplice: di-visione del lavoro esistente tra tutti a parità di paga tramite la progressiva riduzione dell’orario di lavoro. Per quanto riguarda i servizi pubblici, saranno gratuiti e di qualità e verranno fi nanziati dalla tassazione progressiva sulle grandi rendi-te e sui grandi patrimoni fi nanziari.Firenze tra cinque anni, come se la imma-gina?Diffi cile dirlo, dipende molto dall’esito delle elezioni. Se a vincere saranno i soliti partiti bor-ghesi le cose non potranno che peggiorare, pri-vatizzazioni selvagge, svendita dei servizi (vedi Ataf), smantellamento del tessuto sociale; se invece la classe oppressa si unirà per la co-struzione di una nuova società, fondata su basi socialiste, Firenze potrà diventare l’esempio da seguire.

“UNA città PRODUTTIVA E CREATIVA”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Andrò nei quartieri, cuore della vita cittadina con la nascita della città metropolitana, orec-chie e voce sul territorio su temi come sicurez-za, servizi e decoro. Da sindaco convocherò la giunta una volta al mese nei quartieri, primi uffi ci vicini ai cittadini di un Comune amico.Tre priorità per la città?Prima di tutto il lavoro, a partire dai giovani: vogliamo una città produttiva e creativa in cui si creino opportunità occupazionali; poi la lotta alla solitudine e la cura delle persone fragili, a partire dagli anziani. Potenzieremo i servizi di assistenza e social housing: negli ultimi 5 anni abbiamo consegnato 1.100 alloggi popolari, il nostro obiettivo è consegnarne altri 1.000; inoltre lavorare per rendere Firenze sempre più una città vivibile, sicura il giorno e la notte e viva in ogni angolo. Una Firenze bella e co-moda per chi ci vive e desiderabile per i turisti. Firenze tra cinque anni, come se la immagina?Immagino una Firenze con le linee 2 e 3 della tramvia completate, con aeroporto e stadio nuovo grazie anche al sostegno del governo Renzi. Una città più internazionale, accoglien-te, più verde con un traffi co più sostenibile, che propone un’offerta culturale ancora più ricca e attraente e in cui si arriverà non solo per ammirare i musei, ma anche per lavora-re; una città riconosciuta per l’onestà dei suoi amministratori e per il buon vivere dei suoi cittadini. Insomma, Firenze più di prima!

“GLI ABITANTI PROTAGONISTI attivi”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Come “Una città in comune” invertiremo l’ordine delle priorità dell’amministrazione. Daremo voce a chi è stato escluso dalle ul-time amministrazioni attente a favorire i soliti centri di potere e non chi vive, studia o lavora a Firenze.Tre priorità per la città?Una mobilità basata su un trasporto pubblico che parta dall’utilizzo delle strutture esistenti e dall’integrazione del trasporto ferro-gomma. Si devono recuperare le sette stazioni ferrovia-rie fi orentine sottoutilizzate e ridefi nire i per-corsi delle linee Ataf per soddisfare le esigen-ze di mobilità dell’area metropolitana. L’utilizzo di tutti gli edifi ci vuoti e degli spazi cittadini per dare una soluzione all’emergenza abitativa e creare luoghi di aggregazione culturale. L’ado-zione della strategia Rifi uti Zero e l’attuazione dell’AlterPiano. Riprogettare il sistema dei ri-fi uti con la raccolta porta a porta, il riutilizzo e il riciclo dei materiali in modo da creare posti di lavoro ed evitare la costruzione di inceneritori dannosi per gli abitanti e per l’ambiente.Firenze tra cinque anni, come se la imma-gina?Immagino una città dove le persone tornino a incontrarsi nelle piazze e nei luoghi di cultura, siano protagoniste attive della vita cittadina e non consumatori passivi in una città senz’a-nima.

“AIUTI PER FAMIGLIE E IMPRESE”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Abbasserò i costi della politica diminuendo di-rettori e dirigenti a chiamata, dagli attuali 100 di Renzi a 50. Diminuirò i compensi di assessori e direttori, così da poter assumere molti giovani in Comune o chi ha perso un lavoro, riqualifi cando il personale interno. Individuerò le risorse per aiutare chi ha bisogno, dalle famiglie fi no alle piccole e medie imprese. Istituirò un uffi cio di-retto per incrementare ed accedere alle risorse economiche europee.Tre priorità per la città?Riqualifi cazione della periferia, cominciando dalle strade e dai punti cardine della città, in modo da risolvere la maggior parte degli ingor-ghi dovuti all’incompetenza e al menefreghi-smo della passata legislatura, che ha pensato solo ad abbellire il centro. Creare un uffi cio per aiutare le persone che si trovano in diffi coltà economica per debiti. Modifi care i permessi per aprire le attività, in modo da non ghettizzare le strade ed evitare “Chinatown” e rilanciare l’artigianato locale, con incentivi ai giovani.Firenze tra cinque anni, come se la imma-gina?Se vinciamo noi, sarà una città più vivibile e rispettosa, dove ognuno può scegliere in che asilo mandare il proprio fi glio. Una città che of-fre lavoro ai giovani puntando su innovazione e tecnologia. Una città popolare e non politica, perché la politica fa solo i suoi interessi e mai quelli della gente.

“UN COMUNE ALLEATO DELLA GENTE”Se sarà sindaco, la prima cosa che farà?Subito una riunione con tutti i dipendenti comunali, il vero motore dell’amministrazio-ne. Deve essere valorizzata ogni professio-nalità, va costruita una vera collaborazione e questo va fatto tutelando il lavoro di cia-scuno. L’obiettivo è avviare immediatamen-te il nostro programma di governo.Tre priorità per la città?Verifi care l’effi cienza degli appalti per i ser-vizi in termini di qualità nei confronti degli utenti e dei lavoratori; creare una task force interna che si occupi dei progetti europei, una delle maggiori fonti di fi nanziamento a disposizione; studiare un piano complessi-vo e integrato del trasporto pubblico con una qualità che sia degna di una città come Firenze.Firenze tra cinque anni, come se la imma-gina?La immagino come una città facile da vi-vere, per tutti, dove i turisti stanno bene perché i fi orentini stanno bene, dove non sia “obbligatorio” usare le macchine, dove gli spostamenti e il commercio funzionino. Immagino un Comune alleato dei cittadini.

MIRIAM AMATO

CRISTINA SCALETTI GIANNA SCATIZZI MARCO STELLA ACHILLE TOTARO A. ARMANDO TRONCA

DARIO NARDELLA LAURA BENNATI PAOLO MANNESCHI TOMMASO GRASSI

Maggio 2014 | 9

Page 10: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

#Politica

TRAMVIA, STADIO E MOVIDA:IL LAVORO CHE ATTENDELA NUOVA AMMINISTRAZIONE

Chiuse le urne, il nuovo sin-daco non avrà molto tempo per brindare. Dalle buche lungo le strade al nuovo

stadio, dalla tramvia alla movida, sono tante le cose da fare. E la prova dei fatti per chi governerà la città nei prossimi cinque anni inizierà da subito. Partite importanti che andranno aff rontate con uno sguardo più ampio, aperto alla città metropolitana che nascerà dalle ceneri della Provincia. Vediamone al-cune. Sul fronte delle infrastrutture le sfi de più avvincenti e diffi cili. Con i cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia da far fi nalmente partire e l’ambizioso progetto di portare Sirio fi no a Bagno a Ripoli e nella Piana fi orentina a cui dare gambe. C’è poi la “talpa” Monna Lisa, ferma a Campo di Marte: la gran-de fresa, pur essendo stata disseque-strata dopo la maxi inchiesta sull’Alta velocità fi orentina, è ancora in attesa di scavare i sette chilometri del tunnel sotterraneo fi no a Castello. Da scrivere è anche il fi nale della vicenda aeropor-to. La strada per il potenziamento dello scalo sembra tracciata. Ma è braccio di ferro tra la Regione e l’Ente nazionale

per l’aviazione civile: la prima ha pre-visto una pista di duemila metri, il se-condo vorrebbe allungarla fi no a 2.400 metri. Uno scatto ai cantieri della città potrebbe darlo il G8, la riunione dei grandi della terra che l’ex sindaco Ren-zi è intenzionato a portare a Firenze nel 2017. La nuova amministrazione po-trebbe così disporre di un tesoretto da 200 milioni di euro per completare, ad esempio, il Nuovo Teatro dell’Opera e riqualifi care la Fortezza. Senza dimen-ticare poi i Della Valle, patron della Fiorentina, da cui il Comune attende una proposta di project per realizzare il nuovo stadio alla Mercafi r. E infi ne il regolamento urbanistico, approvato dal consiglio comunale uscente con la previsione di 750mila metri quadrati di cantieri nei prossimi cinque anni, che adesso dovrà essere tradotto in realtà.Ma non si vive solo di grandi opere. Nemmeno il tempo di respirare che la nuova giunta sarà alle prese con la gestione della vita notturna. Supe-rato il patto della notte e accantonata la strategia dei sequestri a raffi ca dei locali, il futuro sindaco dovrà studiare e mettere in atto un nuovo piano anti-movida molesta per far vivere il centro

storico permettendo al contempo ai re-sidenti di dormire in pace. Collegati a questo, più in generale, ci sono i temi di decoro e sicurezza urbana. Tra le si-tuazioni più critiche, su questo fronte, ci sono quelle di piazza Santissima An-nunziata e piazza della Stazione.Sfi da anche sul piano dell’off erta culturale che la città saprà mettere in campo, ripensando nuovi luoghi e forme per la diff usione, ad esempio, dell’arte contemporanea, terminata la precedente esperienza dell’Ex3. Da ve-dere come il futuro sindaco saprà poi valorizzare il Forte Belvedere, riaperto la scorsa estate dopo cinque anni e su-bito preso d’assalto da cittadini e turisti.E ancora, ci sono le periferie da riva-lorizzare, punto che compare nei pro-grammi di tutti i candidati, con aree strategiche come Novoli, Gavinana o l’Isolotto che reclamano nuova centra-lità. A partire da una strategia oculata sulla mobilità, con interventi sul traf-fi co e le aree di sosta. Un tema, questo, particolarmente sentito anche in Ol-trarno, che da tempo chiede maggiore attenzione al decoro delle strade e dove è ancora incerto il futuro del progetto per il parcheggio sotterraneo al Carmi-

Elezioni/3

ne. Anche sul verde pubblico non si potrà smettere di lavorare. Il parco delle Cascine, uno dei punti chiave del programma con cui Renzi si presentò nel 2009, negli ultimi anni ha iniziato ad avere un nuovo volto. Simboli di questo cambio di passo, le demolizioni delle ex discoteche. Sempre più fi oren-tini stanno riscoprendo la bellezza del parco, dagli sportivi alle famiglie. Ma la “rivoluzione” è appena iniziata, e spet-terà alla prossima amministrazione prendere in mano le redini del master-plan che ridisegna il polmone verde. Il lavoro è certamente una delle mag-giori urgenze da aff rontare, con una disoccupazione giovanile che anche a Firenze ha superato da tempo il 20%. Oltre alle vertenze delle grandi azien-de in diffi coltà, una su tutte quella del-la Seves di via Reginaldo Giuliani, il nuovo sindaco dovrà dare risposta alle tante piccole e micro imprese artigia-ne a rischio chiusura. Più in generale, il Comune si troverà alle prese con un’emergenza sociale acuita dalla crisi economica, che trova riscontro, tra le altre cose, nelle quattromila famiglie di fi orentini sotto sfratto per morosità.Sul fronte della scuola, la nuova

giunta dovrà continuare il lavoro fatto fi nora per azzerare le liste d’attesa nei nidi. Oltre duecento, al momento, le fa-miglie in attesa, contro le 900 del 2009.Da portare a termine il progetto di riqualifi cazione di San Lorenzo, e quindi il trasferimento dei bancarellai, vicenda che in questi mesi ha provo-cato non poche polemiche e tensioni. Degli ottantaquattro banchi spostati dalla piazza antistante la basilica, solo una quarantina resteranno in piazza del mercato centrale. Gli altri – questo il piano della giunta uscente – dovran-no essere smistati tra piazzale Miche-langelo e piazza del Grano. Altro tema di grande attualità è quello dei rifi uti. In attesa di veder posare la prima pietra del termovalorizzatore di Case Passerini (Hera ha detto di aspet-tare l’ok defi nitivo in estate), la città do-vrà spingere l’acceleratore sulla raccolta diff erenziata (che negli ultimi quattro mesi del 2013, per la prima volta, ha superato il 50%), portare a cinquanta le isole interrate nel centro storico e, nelle periferie, collocare i nuovi cassonetti dotati di chiavetta, comparsi fi nora in San Jacopino e in parte di Campo di Marte.

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10 | Maggio 2014

Page 11: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

#Politica

La carica dei 290mila fiorentini al votoDomenica 25 maggio urne aperte dalle 7 alle 23:più di trecentocinquanta le sezioni presenti sul territorio

Saranno quasi 290mila i fi orentini chiamati alle urne domenica 25 mag-gio, in occasione dell’e-

lection day per le europee e per le elezioni del sindaco, dei consigli comunale e di Quartiere. Per le amministrative, se nessuno degli sfi danti otterrà il 50% più uno dei voti, è previsto poi il secondo tur-no tra i due candidati più votati, come da prassi nei Comuni con più di 15mila abitanti. L’eventuale ballottaggio si terrà domenica 8 giugno.

CHI PUÒ VOTAREPotranno votare tutti i cittadini italiani residenti nel comune di Firenze che al momento della votazione abbiano compiuto il 18esimo anno di età e i cittadini comunitari che ne abbiano fatto preventiva richiesta, inseriti nelle liste elettorali aggiuntive. Nel-la tornata elettorale del giugno 2009 furono 216.541 i votanti al primo turno, con un’affl uenza del 73,86%.

QUANDO SI VOTASi vota nella sola giornata di do-

menica 25 maggio. Le urne re-steranno aperte dalle 7 alle 23. Alla chiusura delle urne scatterà subito lo scrutinio per le elezio-ni europee. Una volta terminato quello, i seggi riapriranno il gior-no seguente, lunedì 26 maggio, alle 14, per lo scrutinio delle am-ministrative.

DOVE SI VOTASaranno 353 le sezioni ordina-rie aperte su tutto il territorio comunale, sette invece quelle ospedaliere che consentiranno di esercitare il diritto di voto anche ai degenti. Per le persone aff ette da gravi infermità è prevista la possibilità del voto domiciliare previa richiesta all’uffi cio eletto-rale del Comune. Previsto anche il servizio di accompagnamento in cabina per le persone con im-pedimenti fi sici, anch’esso riser-vato a chi ne abbia fatto apposita richiesta. Per votare, ogni elettore deve avere con sé la carta di iden-tità o un altro documento di ri-conoscimento valido e la tessera elettorale. Sul sito del Comune di Firenze ogni cittadino può trovare il numero della propria

Elezioni/4

sezione e le indicazioni per rag-giungerla.

TESSERA ELETTORALEAi neo iscritti alle liste elettorali del Comune di Firenze (ovvero le persone trasferite a Firenze da un altro comune, i neo maggiorenni, i già residenti che hanno acqui-sito la cittadinanza italiana nel corso del 2013), l’uffi cio elettora-le consegnerà la tessera elettorale a domicilio. A chi non fosse in casa al momento della consegna, verrà rilasciata una cartolina di avviso da presentare alla sede del Quartiere di riferimento per ritirare personalmente la tessera elettorale (Quartiere 1: piazza S. Croce 1, tel. 055.2767645; Quar-tiere 2: piazza Alberti 2/a, tel. 055.2767812; Quartiere 3: via Tagliamento 4, tel. 055.2767739; Quartiere 4: via delle Torri 23, tel. 055.2767150; Quartiere 5: via Baracca 150/p, tel.055.2767012). Chi avesse smarrito la tessera elettorale può rivolgersi al pro-prio Quartiere di riferimento per prenotarne un duplicato da riti-rare successivamente (in caso di furto è necessaria una copia della

denuncia). È possibile ottenere il rilascio immediato della tes-sera presentandosi direttamente all’uffi cio elettorale di viale Gui-doni 174 (aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13; il martedì e il giovedì l’orario di apertura si estende anche al pomeriggio, dalle 14,30 alle 17) o al Punto Anagrafi co Decentrato (Pad) del Parterre in piazza della Libertà (dal lunedì al sabato 8,30-13; martedì, mercoledì e giovedì anche 14,30-17,30). Nell’ultima settimana prima del voto (dal 19 al 25 maggio) il servizio di conse-gna immediata dei duplicati sarà attivato anche presso i Quartieri, senza bisogno di preventiva pre-notazione come nelle settimane precedenti. In questo stesso pe-riodo sarà possibile eff ettuare ai Quartieri anche il rinnovo della carta di identità. Nei giorni im-mediatamente precedenti alle elezioni gli uffi ci elettorali di quartiere osserveranno questo orario di apertura: 19 e 21 mag-gio ore 8,30-13; 20 e 22 maggio ore 8,30-13 e 14,30-17; 23 e 24 maggio ore 8,30-18; 25 maggio ore 7-23.

L'Associazione Sportiva Dilettantistica Poggetto

Organizza Dal 9 giugno con orario 8,30 - 17,00 Centri Estivi con attività prevalente

rivolta al tennis

Formazione dei gruppi di gioco Ore 9,00—10,30 Tennis, ginnastica, pallavolo, ping pong, basket. Ore 10,30—11,00 Intervallo Ore 11,00—12,30 Tennis, ginnastica, pallavolo, ping pong, basket, calcetto balilla Ore 13,00—14,00 Pausa pranzo presso il Ristorante “Giardino del Poggetto”

Sono inoltre previste altre discipline sportive:

Calcio a 5; Basket; Pallavolo; Ping Pong;

Badmington; Calcio Balilla; Ginnastica

I partecipanti saranno seguiti da Insegnati qualificati FITPROGRAMMA SETTIMANALEDAL LUNEDI‛ AL VENERDI‛

Nei giorni di martedì e giovedì dalle

ore 12,00 alle ore 13,00 è prevista la piscina

NUMERO CHIUSO: 50 (CINQUANTA) PARTECIPANTI

Informazioni presso la segreteria tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 14.30 alle ore 19.00

Ore 8,00-8,30 Ritrovo presso la sala ricreativa

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Formazione dei gruppi di gioco Ore 9,00—10,30 Tennis, ginnastica, pallavolo, ping pong, basket. Ore 10,30—11,00 Intervallo Ore 11,00—12,30 Tennis, ginnastica, pallavolo, ping pong, basket, calcetto balilla Ore 13,00—14,00 Pausa pranzo presso il Ristorante “Giardino del Poggetto”

Sono inoltre previste altre discipline sportive:

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ore 12,00 alle ore 13,00 è prevista la piscina

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Informazioni presso la segreteria tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 14.30 alle ore 19.00

Ore 8,00-8,30 Ritrovo presso la sala ricreativa

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rivolta al tennisI partecipanti saranno seguiti da Insegnati qualificati FIT

Sono inoltre previste altre discipline sportive:Calcio a 5; Basket; Pallavolo; Ping Pong;Badmington; Calcio Balilla; Ginnastica

In caso di pioggia saranno utilizzati i campi coperti e potranno esere previste proiezioni didattiche nella sala TV

PROGRAMMA SETTIMANALEDAL LUNEDÌ AL VENERDÌ

Ore 8,00-8,30 Ritrovo presso la sala ricreativa Formazione dei gruppi di giocoOre 9,00-10,30 Tennis, ginnastica, pallavolo, ping pong, basket, calcetto balillaOre 13,00-14,00 Pausa pranzo presso il ristorante “Giardino del Poggetto”Ore 14,00-15,00 Riposo presso la saletta ricreativaOre 15,00-17,00 Tennis, ginnastica, pallavolo, calcetto, basketOre 17,00-17.30 Premiazione del Leader del giorno e riconsegna alle famiglie

Nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 12,00 alle ore 13,00 è prevista la piscina

NUMERO CHIUSO: 50 (CINQUANTA) PARTECIPANTI

Informazioni presso la segreteria tutti i giornidal lunedì al venerdì dalle ore 14.30 alle ore 19.00

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Page 12: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

#L’inchiesta

L’opera apre (e il Comunale va in pensione)

I fi orentini lo hanno guardato con una certa diffi denza per un po’ di tempo, additandolo come un in-gombrante scatolone a due passi

dal parco delle Cascine. Ma gli abitanti di questa città, si sa, prima di familia-rizzare con i nuovi luoghi devono bu-bare, ovvero lamentarsi un po’, dire la loro, salvo poi aff ezionarsi agli spazi, soprattutto se sono spazi da vivere. E si spera che la nuova casa del Maggio musicale fi orentino, ribattezzata di re-cente, sia uno di quei luoghi che i fi o-rentini ameranno vivere da qui a molto tempo. Dieci maggio, questa la data che segna l’apertura uffi ciale dell’Opera di Firenze, il grande complesso che si af-faccia sul viale Fratelli Rosselli, nell’am-pio spazio tra la Stazione Leopolda e il parco delle Cascine. Il teatro è proprio al centro, un teatro grandissimo, proget-tato per ospitare musica lirica, classica, ma anche balletti, rock band e musica leggera, incontri e convegni, realizzato per invitare la gente a fermarsi, a incon-trarsi nella vastissima piazza antistante (la più grande della città), inaugurata

di recente e dedicata al compositore e direttore d’orchestra Vittorio Gui. I me-glio informati avranno da replicare “ma il teatro non era già stato inaugurato in passato?”. E da un certo punto di vista è vero, perché il teatro ha già ospitato al-cuni eventi, in più occasioni, ma stavol-ta la diff erenza è che si tratta di un vero e proprio trasloco, che riguarda – oltre agli spettacoli – anche tutto l’apparato amministrativo, gli uffi ci e le sale prova. In altre parole, dalla fi ne dell’estate (gli uffi ci verranno spostati prima), il vec-chio Comunale andrà defi nitivamente “in pensione”, e tutta la macchina del te-atro sarà spostata nella nuova sede pro-gettata dai romani Abdr (acronimo che sta per Arlotti Beccu Desideri Raimon-do, ovvero i quattro architetti associati a cui fa capo lo studio). “Ma non è ancora fi nito”, incalzerebbero i soliti bene infor-mati di cui sopra. E anche questo è vero, mancano ancora all’appello 50 milioni che sono in attesa di essere stanziati dal Governo, che serviranno a terminare la macchina scenica inferiore, l’audito-rium, un parcheggio e i punti ristorazio-

ne. Ma nel frattempo l’Opera comincerà a oliare i cardini e, per la stagione autun-nale (ma sono già in calendario diversi appuntamenti per il festival del Maggio musicale attualmente in corso), sarà ad attendere i melomani, appassionati di lirica & company nella sua nuova casa dove, grazie alla torre scenica nuova di zecca, potranno essere allestite le sceno-grafi e di più opere all’unisono. Quindici sale di cui una da duemila posti, spazi prova per le orchestre, sale per le prove dei ballerini e una marea di luoghi tec-nici: questi alcuni numeri dell’Opera di Firenze. Serve aggiungere altro? Che si alzi il sipario.

Enrica Cinaschi

Come cambia Firenze/1

�Weboperadifirenze.it

Riapre i battenti Palazzo Giovane (ex Casa della Creatività) con un orto urbano, un bistrot “speciale” e altro ancora

Palazzo Giovane

creatività, con orto e ristorante

La “Casa della Creatività” cam-bia nome e volto. Arriva un orto

urbano nel cortile e nasce il bistrot “Quinoia”, un ristorante per tutti, con molti piatti della tradizione toscana ma con un occhio di riguardo per le intolleranze alimentari. Dopo i lavo-ri, nella seconda metà di questo mese apre i battenti il nuovo palazzo tutto dedicato ai giovani, in vicolo di San-ta Maria Maggiore, a due passi dal Duomo. Il cortile, dopo il restyling, diventa verde: in ottanta metri qua-dri prendono posto orti in miniatura curati dalla cooperativa di Legniaia. Sul cortile si aff accia un bistrot spe-ciale: la novità sta negli ingredienti usati per le ricette. Tutta la fi liera, che privilegia i prodotti a km 0, è gluten free, non ci sono cibi con glutine o arachidi. In arrivo anche un nuovo spazio incontri con eventi e presen-tazioni di libri.

Dopo l’inaugurazione di piazza Gui è la volta dell’Opera di Firenze, il nuovo teatro che ospita la Fondazione del Maggio musicale fiorentino

Il teatro ai nastri di partenza:ancora non terminatoma già in funzione.E dall’autunno spazio alla lirica

12 | Maggio 2014

Page 13: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

Il teatro del popolo di Castelfi orentino riportato ai fasti del pas-sato (Piero Guicciardini - Foto 1), una farmacia rivoluzionata al

suo interno sempre a Castelfi orentino (Massimo Mariani - Foto 2), le ex offi cine grafi che Stianti trasformate in abitazioni aff acciate sul panorama di San Casciano (Fabrizio Natalini - Foto 3) e la si-stemazione di una parte di via della Chiesa, in Oltrarno (Elisa Pa-lazzo - Foto 4). È il poker d’assi che si è aggiudicato “l’Oscar dell’ar-chitettura”, il premio architettura territorio fi orentino organizzato da Ordine provinciale degli architetti di Firenze, Provincia, Ance e Fondazione Architetti Firenze, con l’obiettivo di promuovere e incoraggiare la qualità nell’architettura contemporanea protagoni-sta delle trasformazioni ambientali e civili del territorio fi orentino. Le immagini delle creazioni dei quattro vincitori e di altri sessanta architetti sono esposte alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Me-dici Riccardi dal 10 al 20 maggio. A saltare all’occhio è l’assenza dei giovani e di opere prime nella lista dei vincitori e in quelle delle menzioni speciali. Secondo Stefano Giorgetti, assessore provincia-le all’Edilizia, sono necessari “interventi che permettano da subito ai giovani architetti di progettare e di inserirsi sul mercato”.

G.C.

#L’inchiesta

una nuova vita peri grandi edifici vuotiIl regolamento urbanistico prevede molte trasformazioni

Come cambia Firenze/2

Nuova vita per gli sca-toloni vuoti di ce-mento, case in arrivo in centro e fuori, altri

parcheggi scambiatori. Il rego-lamento urbanistico della città del giglio mette molta carne sul fuoco.

Cosa èSe il piano strutturale, già appro-vato, fi ssa le regole generali sulla crescita edilizia della città, il rego-lamento urbanistico va nel detta-glio. È stato adottato dal consiglio comunale il 25 marzo scorso, ma non è ancora “entrato in servizio”. Bisognerà aspettare le osservazio-ni di cittadini, enti e associazioni, che hanno novanta giorni di tem-po dalla pubblicazione. La nuova amministrazione e il nuovo con-siglio le esamineranno, prima dell’approvazione defi nitiva.

Come funzionaIl regolamento permette per 73 aree della città, denominate “di trasformazione”, il cambiamen-to della destinazione d’uso. Un esempio: l’ex Lupi di Toscana da caserma diventa un possibile contenitore di case e uffi ci. In tut-ta la città vengono messi in ballo 750mila metri quadrati totali di superfi cie.

Volumi zeroLa logica è quella dei volumi zero: stop alle edifi cazioni folli, sì al recupero dei grandi edifi ci vuoti. L’eccezione sta nella cosid-detta “perequazione”, una sorta di scambio. Chi deciderà di spostar-

si da un immobile in disuso pre-sente nelle aree di “trasferimento” (diciassette in tutta Firenze) e costruire in quelle di “atterraggio” (ventuno terreni liberi, fuori dal centro) potrà godere di un bonus: 10-30 per cento in più di super-fi cie.

Tante caseIl regolamento punta tutto sulla trasformazione degli edifi ci vuoti in residenze. Succede per decine di strutture. L’ex palazzo di Fs in viale Lavagnini potrà ospitare appartamenti e uno studentato; alloggi con vista sulla campagna nell’ex ospedale militare di Monte Oliveto; abitazioni nel 40 per cen-to dell’ex Cassa di Risparmio in via Bufalini. E ancora l’ex Meyer e il complesso di Poggio Secco.

ParcheggiUn park-silos potrebbe nascere fuori Porta San Frediano, nel vec-chio gasometro. Parcheggi scam-biatori vicino alla Coop di Ponte a Greve, a Peretola e alle Due Strade. Area per la sosta da 300 posti auto in via Mariti, nell’ex area Enel.

Campeggio e hotelVia il camping dal piazzale, l’area individuata per il trasloco è a Ro-vezzano. Nell’ex Telecom di via Masaccio potrà nascere un hotel, ma solo sfruttando un quarto del-la struttura. Nel resto residenze, uffi ci e negozi. Il vecchio Teatro Comunale, passato alla cassa de-positi e prestiti, ha la possibilità di diventare un albergo di lusso.

Gianni Carpini

Il premio

“oscar dell’architettura” per quattro progetti

750milai metri quadri messi in movimento

Il teatro ai nastri di partenza:ancora non terminatoma già in funzione.E dall’autunno spazio alla lirica

Maggio 2014 | 13

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Per sfatare i “falsi miti” sulla raccolta diff erenziata, ecco un vademecum

a misura di “riciclone”.

Gli scontrini nella cartaFALSORiempiono le nostre tasche e vanno tra i rifi uti indiff erenziati. Gli scontrini fi scali sono realiz-zati con carta termica: i compo-nenti reagiscono al calore, cre-ando problemi nel riciclo.

Piatti di “carta” sì,ma nella plasticaVERODopo un party, meglio recupe-rare. Le stoviglie monouso, piat-ti, bicchieri, forchette e coltelli in plastica sono riciclabili, quin-di vanno nel cassonetto celeste (multimateriale). L’eccezione: le stoviglie compostabili (specifi -cato sulla confezione).

Tovaglioli di carta nel gialloVEROC’è un ma. Solo nel caso in cui i tovaglioli siano puliti possono essere messi nella diff erenziata della carta. Nel caso di salviette bagnate o unte di cibo, il con-tenitore giusto è quello dell’or-ganico.

Cartone della pizzasporco nella cartaFALSOSolo se è pulito il cartone della pizza take away può essere ri-ciclato (carta). Se anche mini-mamente sporco, deve andare nell’indiff erenziato.

Gusci di vongolee cozze nell’umidoFALSOIl posto giusto dei gusci vuoti è l’indiff erenziato: essendo trop-po “duri”, non si decompongo-no nelle fasi di compostaggio. I molluschi, quelli sì, possono fi ni-re nell’organico.

Capsule del caffènel multimaterialeFALSOUn falso mito. Le capsule per le macchinette del caff è in plasti-ca sono da gettare nell’indiff e-renziato. Le cialde (in tela) sono più verdi: contenitore dell’orga-nico.

Per tutti i dubbi c’è comunque “Il Rifi utario”, la guida al riciclo disponibile nelle ecostazioni, alla sede di Quadrifoglio e su in-ternet. Ed esiste anche una app gratuita per smartphone e iPho-ne: “Trash Cube”.

G.C.

I bicchierini dello yogurt diventa-no scope per pulire casa, gli scarti della cucina si trasformano in un buon fertilizzante per il giardino.

E ancora, la rivista di oggi è una scatola di cartone di domani, l’olio della frittu-ra alimenta un motore, se fi ltrato fi no a ottenere biodiesel. Ecco che fi ne fa il sacchetto della “mondezza” se gettato nel cassonetto giusto. A Firenze oltre centomila tonnellate di rifi uti (il peso di oltre 135mila Fiat Panda primo mo-dello, per avere un termine di paragone) sono fi nite l’anno scorso nei contenitori della raccolta diff erenziata, il 48,6 per cento del totale. Secondo i dati di Qua-drifoglio, di tutti i rifi uti che sono stati divisi diligentemente dai fi orentini, più della metà, il 53 per cento, vive adesso una seconda vita grazie al riciclaggio: una percentuale che pone Firenze sopra gli obiettivi europei (50% entro il 2020). Non sempre ciò che viene diff erenziato è ritrasformato in materia prima: una parte, circa il tre per cento, viene scar-tata perché non adatta alle lavorazioni, un buon quindici per cento si perde nei processi di recupero. Gli scarti di cuci-na e del giardino, ad esempio, “dima-griscono”, lasciando sul campo fi no al 30% del peso durante la trasformazione in concime. Basti pensare che nel cor-so del 2013, nelle celle di compostaggio di Case Passerini, sono entrate 60mila

dopo i cassonetti:la seconda vitadei nostri rifiutiEcco che fi ne fannogli scarti: più della metàviene recuperata

Raccolta differenziata

Gianni Carpini

�Webquadrifoglio.orgecopuntoenergia.comrevet-recycling.com

tonnellate di organico e ne sono uscite 12mila di compost di qualità, andato a ruba in poco tempo fra le aziende agri-cole. Tra queste fi gura Frescobaldi, un gigante del vino che ha scelto di conci-mare in modo verde i suoi vigneti. Ma per tirare fuori qualcosa di buono da ciò che buttiamo servono tecnologie e investimenti sulla ricerca. Un esempio è il cosiddetto plasmix: si tratta del mate-riale con cui sono fabbricati i bicchieri-ni dello yogurt, le vaschette dei tortellini o la pellicola che avvolge gli aff ettati. Mentre le bottiglie in pet trovano facil-mente la strada del riciclaggio, in mol-te regioni il cugino “povero”, il plasmix appunto, fi nisce nei termovalorizzatori per ottenere energia dai rifi uti. Al con-trario, quello raccolto a Firenze termina il suo viaggio a Pontedera (Pisa): lo sta-bilimento Revet Recycling, azienda spe-cializzata in questo settore, ottiene dopo un processo di lavorazione dei piccoli granuli che hanno le stesse caratteristi-che del prodotto vergine. Poi c’è la fi liera corta della plastica riciclata, che viene acquistata da oltre seicento aziende del-la regione (186 in provincia di Firenze) per realizzare i manufatti più diff erenti: dai sottoscocca degli scooter (Piaggio) a scope, secchi e vasi per piante (Utilgre-en di Pistoia).

I nuovi cassonetti di Quadrifo-glio in città: a volte non manca-no dubbi e incertezze, da parte degli abitanti, sul contenitore giusto in cui gettare alcuni rifiuti

Vademecum

e questo dove lo butto? i “falsi miti” da sfatare

#Ambiente

Le novità

Vetro e plastica si separanoE “Olly” si espande a firenze

A volte ritornano. A Firenze le nuove batterie di cassonetti comprendo-

no – come successo di recente a Campo di Marte – anche la “campana” verde per il vetro. Le bottiglie non andranno dunque più gettate nel cassonetto ce-leste, ma saranno divise dalla plastica. L’obiettivo? Diminuire il rischio che il vetro si sminuzzi in parti così piccole da mischiarsi ad altri materiali, diven-tando non più lavorabile. Intanto, nei prossimi mesi, dopo la fase sperimen-tale, le casette di Olly per recuperare gli oli vegetali usati in cucina arriveranno in diciotto punti della città: le tre già attive raccolgono quarantamila chili di olio ogni mese.

Lo stabilimento Revet Recycling in azione. Più della metà dei rifiuti gettati dai fiorentini nei contenitori della raccolta differenziata vive una seconda vita grazie al riciclaggio

14 | Maggio 2014

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L’iniziativa

EVENTI E BENEFICENZANEL “GIARDINO SEGRETO”

Un “giardino segreto” nel cuore della città, con un programma ricco di eventi, laboratori e appuntamenti che si susseguiranno

senza sosta. Un evento di benefi cenza nel complesso monumentale delle Pagliere, a due passi da Porta Romana. Tutto questo è “Secret Garden”, iniziativa in programma dal 6 all’8 giugno prossimi a favore di Noi per Voi per il Meyer onlus e del reparto di emato-oncologia dell’ospedale pediatrico Meyer. Tanti gli spazi e gli appuntamenti che caratterizzeranno la tre giorni di benefi cenza: ad esempio nel-lo spazio “Secret Lab” verranno organizzate varie attività dedicate ai bambini, mentre nello spazio centrale sarà allestito anche un “Secret Market”, con espositori provenienti da tutto lo Stivale. E ancora, lo spazio “Mamma Club” si prenderà cura dei più piccoli grazie a un vero e proprio Kinder Garden, dove gli animatori intratterranno i bambini mentre i genitori potranno godersi i laboratori di cucina e creatività, oltre agli aperitivi, ai concerti, a uno swap party e alle lezio-ni di yoga. Durante tutta la manifestazione sarà poi a disposizione dei visitatori anche un’area bar & food e un “community garden” . Il tutto a scopo benefi co: l’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i

cuochi si diventa,tutti dietro ai fornelliA spasso tra alcune delle tante scuole di cucina spuntate in città

Un tempo c’erano quelli che... sognavano di aprire un ri-storante. Oggi non c’è bi-sogno di avere il sogno nel

cassetto di diventare chef per aff ollare le tante scuole di cucina che sono nate e continuano a nascere in città. Se fra le ultime in ordine di tempo c’è “Desina-re”, presentata in occasione dello scorso Taste e nata dalla volontà di Francesco Barthel, Alessandro Grassi e Claudio Mariottini di creare “un luogo dove i protagonisti della scena gastronomica ed enologica italiana possano condi-videre con altri appassionati il loro sa-pere”, le proposte a Firenze certo non mancano. C’è ad esempio “Cordon Bleu” (www.cordonbleu-it.com), scuo-la di arte culinaria fondata a Firenze 29 anni fa da Cristina Blasi e Gabriella

Mari. Nata come scuola per un pubblico amatoriale, si è trasformata nel tempo in una scuola professionale per italiani e stranieri e anche in università, con un diploma triennale e un master bienna-le in Arti della cucina italiana. Tanti gli argomenti aff rontati e i focus, dal gelato alla pasta e al pane, con un’attenzione particolare alle tendenze internazionali e un corso sul cibo kosher. A Settigna-no si trova invece Donatella Zampoli (www.donatellazampoli.it), che si carat-terizza per il numero ristretto degli stu-denti (“mai più di 6/8 persone, questo mi permette di lavorare e poter insegna-re con modalità molto diverse rispetto a gruppi più numerosi”, spiega Dona-tella) e per la scelta di proporre piatti e ricette ricercati, che anche gli stranieri più preparati in tema di cucina italiana

Fin da piccolo voleva insegnare. E aveva la passione della cucina. Così, oggi quella passione la trasmette ai suoi studenti di cucina, anzi di “esercitazioni

tecnico-pratiche”, come è chiamata la materia che insegna sui programmi mi-nisteriali.Adriano Ariani è uno dei professori del Buontalenti, l’alberghiero di San Bar-tolo a Cintoia dove le iscrizioni si moltiplicano anno dopo anno – più 81% per il prossimo anno scolastico rispetto all’attuale – e da cui sono usciti alcuni dei cuochi e degli chef che oggi occupano posizioni prestigiose in Italia e nel mondo. Con Ariani gli studenti entrano subito in cucina, fi n dal primo anno: “Abbiamo scelto di far iniziare subito ai ragazzi a cucinare, quello che leggono sui libri lo devono mettere in pratica. Anche perché la strada è lunga, il primo passaggio è quello di dimenticare tutto ciò che hanno fatto prima”.Quindi non servono le precedenti esperienze nella cucina di mamma? “Il mio primo obiettivo è azzerare tutte le loro competenze culinarie. Sembra strano, ma è così. L’esempio che faccio ai miei studenti è quello della diff erenza fra chi fa il falegname di lavoro e chi lavora il legno per hobby nel proprio garage. Ecco, in cucina è lo stesso: è una professione e si deve svolgere con metodo, tecnica, organizzazione. Così gli studenti acquisiscono la mentalità da cuoco e quando vanno a fare gli stage ricevono i complimenti dei titolari”. E poi aprono i propri ristoranti o dirigono le cucine più importanti d’Europa? “Non tutti, certo. Pri-ma c’è la scuola. Poi la gavetta. Poi, per alcuni, il grande salto”.E il prof inizia snocciolare i nomi dei locali dove lavorano i suoi studenti: chi ha aperto il ristorante Tre Lune a Travalle, chi lavora alla Terrazza 45 a Fiesole, chi è volato in Nuova Zelanda per gestire un locale dedicato alla birra artigianale dopo essere stato maitre da Robiglio, chi dal museo Gucci è partito per Boston. E anche per chi non aspira alle stelle Michelin, un lavoro dopo l’alberghiero si trova quasi sempre. Spiega Ariani: “Dipende dal talento, dalla propensione a viaggiare, dal saper entrare in un circolo di referenze virtuose che ti fa fare car-riera, anche se oggi un elemento è imprescindibile: la conoscenza delle lingue straniere”. E, forse, un insegnante di cucina capace di far appassionare. Come il prof Ariani.

S.W.

Serena Wiedenstritt

Ricette e dintorni

nella “fabbrica”dei grandi chef

Parla un prof del Buontalenti

Adriano Ariani, uno dei prof dell’istituto Buontalenti, all’opera in cucina

#Società

non conoscono. Curioso anche il corso serale per papà, che si presenta come “un modo simpatico per professionisti e uomini impegnati nel lavoro per tro-vare una nuova espressività alla propria creatività, un modo nuovo di rilassarsi per qualche ora imparando in modo lu-dico i segreti di una buona cucina”. Per i più giovani c’è Antonella La Macchia (www.sweet-occasions.it), che collabora con diverse scuole di cucina di Firenze e si dedica soprattutto alla pasticceria e ai bambini dai 5 ai 12 anni. Un binomio che ha anche un “secondo fi ne”: “I picco-li, complice la tv e la moda dei program-mi di cucina, sono sempre più attratti dal preparare il cibo. I corsi che propongo sono strutturati perché una volta fatto e mangiato il cupcake piuttosto che il muffi n ai bambini rimanga qualcosa: la conoscenza di come e perché funziona il lievito, qualche regola base del mangiare sano e la consapevolezza della stagionali-tà dei prodotti, fondamentale anche per chi frequenta i corsi di salato”, racconta Antonella. Per i “super appassionati” ci sono poi i Florence Chefs (www.thefl o-rencechefs.it), nati dalla collaborazione fra Silvia Maccari di Camilla in cucina e Barbara Desideri di La pentola delle meraviglie, che hanno dato vita anche a “Olio”, la prima scuola sull’olio di oliva di Firenze. Se Olio nasce per spiegare a italiani e stranieri come si riconosce un olio di oliva di qualità, per sfatare i falsi miti sull’extravergine e sulla spremitura a freddo e per insegnare l’uso corretto dell’olio in cucina, dai Florence Chefs i corsi di punta sono quelli di cucina ge-nerale e di pasticceria, ma riscuotono successo anche i corsi tematici su pane, pizza e focacce, sul brunch, sull’abbina-mento cibo-vino e sulla cucina veloce.

cittadini nei confronti della mortalità infantile, causa-ta principalmente da tumori e altre gravi patologie, e porre l’accento su quanto i fi nanziamenti alla ricerca scientifi ca siano fondamentali per garantire un futuro ai più piccoli. I fondi raccolti nell’occasione saranno destinati al progetto di ricerca “Homing”, che prevede la presa in carico globale delle famiglie con fi gli aff etti da patologie gravi, croniche o potenzialmente mortali. “Secret Garden – spiegano gli organizzatori – è la te-stimonianza tangibile di come, anche con l’entusiasmo e il divertimento, si possa contribuire al cambiamento per tutelare e assistere i più piccoli, i più indifesi”. E allora non resta che partire alla scoperta del “giardino segreto”.

Maggio 2014 | 15

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#Cultura

Cinquanta sfumature di “maggio”Il festival spegne 77 candeline e taglia il nastro dell’Opera di Firenze. Con spettacoli e concerti

È un’edizione speciale, quella di quest’anno. Che segna il cambia-mento e l’inizio di un

futuro (auspicabilmente) roseo per il Teatro del Maggio e il suo “enfant”, l’Opera, che apre i bat-tenti con una serata speciale il 10 di questo mese. Soggetto sottin-teso di questa storia è il Maggio Musicale Fiorentino, festival antico e prestigioso che spegne quest’anno 77 candeline e si rin-nova, portando in scena una lun-ga serie di eventi, spalmati nei mesi di maggio e giugno. È “Tri-stan und Isolde”, corposa opera di Wagner che rimarrà on stage fi no all’11 maggio, ad aver ina-gurato il festival 2014. La mes-sinscena fi orentina ha una regia e un allestimento originali, pen-sati e realizzati per l’occasione da Stefano Poda, regista teatrale nonché scenografo e coreografo che ha studiato un adattamento su misura del teatro comunale. Il secondo grande appuntamen-to in programma è fi ssato il 10

maggio, quando ci si sposta fi -nalmente alla nuova Opera per l’opening gala, un evento spe-ciale che segna un passaggio importante nella storia della fondazione lirica (con una rivi-sitazione grafi ca del nome, che d’ora in avanti sarà OF, acronimo di Opera di Firenze). Sul podio ci sarà il maestro Zubin Mehta, insieme all’orchestra, al coro e al corpo di ballo del teatro, che si esibiranno in un’antologia di brani e performance tratti dal repertorio di Verdi, Ravel, Arvo Part e Puccini. Anche il Tea-tro Goldoni sarà protagonista del Maggio, a partire dal 16 e 17, quando verrà fatto spazio al balletto “Singspiele” di Maguy Marin, e a seguire con nume-rosi concerti, tra cui una serie studiata ad hoc per allietare le domeniche pomeriggio di tarda primavera. La Limonaia di Villa Strozzi, che ospiterà i due con-certi per strumenti elettrici in programma (30 e 31 maggio), è un’altra delle location collaterali,

Barbara Biondi

Il programma

Il maestro Stefano Poda, regista di “Tristan und Isolde”, opera firmata Wagner che inaugura il 77° Maggio Musicale Fiorentino

�Weboperadifirenze.it

così come il Teatro della Pergola, dove andranno in scena Orfeo ed Euridice di Gluck (8, 10 e 15 giugno) e il balletto Carmen (19, 20 e 21 giugno). Dulcis in fundo, c’è la cattedrale di Santa Maria del Fiore, dove il coro del Mag-gio, in collaborazione con O Flos Colende, si esibirà in un concer-to di musica sacra (12 giugno). Ma non è tutto: oltre ad altri prestigiosi appuntamenti in ca-lendario tra Comunale e Opera (uno su tutti, la performance di Uto Ughi prevista il 24 maggio), il Maggio Musicale ha in cantie-re un programma “off ” che vede concerti ambientati nelle cornici dei musei Bardini, Stibbert, di Palazzo Davanzati e Casa Mar-telli (dove prendono vita perfo-mance musicali a tema), e poi incontri, dibattiti e occasioni di studio, oltre a guide all’ascolto e fi lm musicali. Il tutto in colla-borazione con alcuni importanti istituti culturali fi orentini. Per-ché da quest’anno il Maggio sarà tutta un’altra musica.

Romeo e Giulietta,musica elettronicae artigianato: Tutto in un mese

Non c’è un periodo miglio-re per uscire e godersi la

città e i suoi immediati dintor-ni. È per questo che festival e appuntamenti mescolano sa-pientemente le attività da fare all’area aperta con quelle che si svolgono ancora, piacevol-mente, al chiuso. Per godersi a pieno uno degli spazi più belli della città non resta che fare un salto ad Artigianato & Palazzo (dal 15 al 18), mani-festazione votata all’artigiana-to d’eccellenza, che ogni anno riunisce il meglio del meglio nello splendido giardino Cor-sini in via della Scala. Dal 14 al 18 i romantici di stanza a Fi-renze e dintorni potranno go-dersi uno dei capolavori della letteratura mondiale, rivisto e corretto in versione musical: si tratta di Romeo e Giuliet-ta. Ama e cambia il mondo, spettacolo ispirato alla trage-dia shakespeariana, una pro-duzione italiana che sta bat-tendo ogni record di pubblico. Per chi invece di romanticismo non ne vuol proprio sentir par-lare c’è l’anteprima di Nextech, festival di musica elettronica che ha fi ssato la première il 17 maggio alla Fortezza da Basso, dove si esibirà alla consolle Chris Liebing. Stesso giorno ma contesto diverso per My-thos e Kosmos, mostra delle pitture di Maurizio Vinanti (con poesie di Carla Adamo) a Villa Pozzolini fi no al 25. Chi ha in programma una gita fuori porta può fare un salto a Pistoia, dove prendono vita i Dialoghi sull’uomo (dal 23 al 25), festival dedicato all’antro-pologia del contemporaneo. E se l’Orchestra regionale della Toscana il 28 propone al Teatro Verdi un concerto che vedrà sul podio Th omas Dausgaard (e che vedrà ese-guite musiche di Prokof ’ev e Cajkovskij), alla stazione Leo-polda, per tutto il mese e � no al 28 giugno, ci sarà Fabbrica Europa, maxi-evento dedica-to a teatro, danza e arti visive. All’inizio di giugno, dal 6 all’8, Villa Montalvo a Campi Bi-senzio farà spazio invece alla prima edizione di Festam-biente della Piana, evento di Legambiente con convegni, concerti, spettacoli, laboratori, ristorazione bio e degustazioni di birre artigianali.

L’agenda

La copertina del libro di Alberta Bigagli “Morirai con un foglio in mano”, edito da Valigie Rosse

Libri

Storie di città (e cittadini)

I fi orentini, si sa, sono dei gran narratori. Prendono storie della città, mettono insieme aneddoti e pezzi di vita e ci costruiscono intorno

racconti. E se ci si incanta ad ascoltarli parlare, con quell’accento se-duttore, si viene rapiti ancor di più se le stesse storie si leggono tra le pagine di un libro. Sia che si tratti di pezzi di vita, sia che invece siano storie di fantasia. Regina di carta e penna, amata anche ben oltre i confi ni della città del giglio, Alberta Bigagli, poetessa e scrittrice, ha di recente dato alle stampe il suo Morirai con un foglio in mano (Vali-gie Rosse editore, 77 pagg.), ricordi – per niente sbiaditi – di quando la Bigagli lavorava come telefonista, all’inizio degli anni Cinquanta, e già da allora, giovinetta, si portava dietro la fama di scrittrice. Suddiviso in momenti e fl ash di memoria, il volume è una raccolta di racconti che proiettano il lettore nella dimensione umana del lavoro, del contatto con i colleghi, della quotidianità con i suoi vizi e le sue virtù. “Avendo fama di scrittrice – si legge nell’incipit – vengo anche richiesta di uno scrittino magari poetico da parte di un collega. Oppure ho qualche idea per me stessa che voglio fermare. Quando sarò entrata nell’atti-vità sindacale, avrò notizie e comunicazioni buttate giù alla buona e che devo divulgare. Il collega Luciano comunque così mi vede, legata al foglio scritto come a un sostegno per la vita”. E la scrittura è stata sostegno e passatempo anche per Giuliano Cappuzzo, fi orentino doc nato a Pechino, con un passato da grafi co pubblicitario, pittore, desi-gner, fotografo e antiquario, che a un certo punto della sua vita – e gra-zie all’attenzione che la cultura orientale gli ha insegnato a porre sulle fi abe e sulla natura – ha scritto una raccolta intitolata semplicemente Le Favole, dedicata ai nipotini Oscar e Stella. Sessantaquattro storielle che strizzano l’occhio alle fi abe della tradizione, ma che aggiungono un contorno originale e tenero a un genere che (per fortuna) non pas-sa mai di moda. Di storie diametralmente opposte si parla invece in Firenze 1944-1950 di Piero Batignani, economista classe 1933 che si è sentito in dovere “di colmare un vuoto”, raccontando attraverso testi-monianze, documenti e materiale fotografi co una città troppo spesso dimenticata (Angelo Pontecorboli editore).

L.V.Z.

da via Lunaal conservatorio,gli appuntamentidel coro degli “Anta”

Novanta concerti dal 2002 ad oggi e un repertorio

che comprende le più famo-se canzoni su Firenze, brani del repertorio classico, canti popolari del passato e del pre-sente, melodie di molti paesi anche in lingua originale e un repertorio che va via via arric-chendosi con brani di compo-sitori illustri (tra gli altri Verdi, Rossini, Donizetti e Berio). Questi sono i fi ori all’occhiel-lo del coro di via Luna, diretto da undici anni a questa parte da Ippolita Nuti, diplomata al conservatorio Cherubini con all’attivo una lunga collabora-zione con il maestro Azio Cor-ghi all’Accademia Chigiana di Siena. I prossimi appuntamen-ti con il coro di via Luna (nato al centro anziani “Bellariva, Oberdan, San Salvi”), che con-ta ben quaranta membri tutti over 40, sono in programma il 14 maggio alle 16 al centro “Bellariva, Oberdan, San Sal-vi” e sabato 17 maggio alle 17 a Villa Favard, al conservatorio Luigi Cherubini.

chiara e Francesco,le vite dei due santie la crisi di oggialla pergola

La storia di Santa Chiara e San Francesco rivisitata e

messa in scena da un gruppo di giovani attori. Si intitolata “Chiara e Francesco” la perfor-mance che l’Accademia Teatra-le di Firenze porta il 16 maggio al Teatro della Pergola, con un testo scritto e diretto da Pietro Bartolini e la partecipazione di oltre ottanta giovani allievi che seguono i corsi di specializza-zione teatrale all’accademia, il cui ricavato sarà devoluto alla Caritas di Firenze. È una col-laborazione che va avanti dal 2009 quella tra l’Accademia e la Pergola, che già in passato ha visto realizzare eventi con fi ni di solidarietà: da Peer Gynt di Ibsen a Faust di Goethe, fi no al Teatro nel Teatro di Piran-dello. Lo spettacolo del 16 è ambientato nella discarica alla periferia di una grande metro-poli, basato sulla storia di San Francesco e Santa Chiara, ed è nato come reazione alla crisi di economia e valori che il mon-do intero sta attraversando.

Sul palco/1 Sul palco/2

16 | Maggio 2014

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#Cultura

Carlo Monni sul palcodel Teatro di Rifredi in una delle sue celebri interpretazioni

Monni un anno dopo,ricordando l’attoretra canzoni, teatroe gite alle cascine

Il personaggio

Enrica Cinaschi

�Webteatrodirifredi.itteatrodante.itEra il cantastorie più

amato dai fi orentini. Soprattutto da tre ti-pologie di fi orentini:

quelli con la passione per il tea-tro, quelli con la passione per le Cascine e quelli che invece sono soliti tirar tardi la sera, magari facendo quattro chiacchiere con gli amici tra i rioni di Sant’Am-brogio e Santo Spirito. Di Carlo Monni, attore scomparso preco-cemente il 19 maggio dell’anno scorso, Firenze e i fi orentini sen-tono molto la mancanza. Sento-no la mancanza dei suoi perso-naggi sul palcoscenico, sentono la mancanza di quegli incontri nel parco più grande della città, dove l’attore andava quotidiana-mente a camminare, ciabattando a piedi (quasi) nudi in qualsiasi stagione dell’anno. E poi ne sen-

te la mancanza chi, nelle serate calde della bella stagione, non dà più di gomito all’amico, di-cendo di sottecchi “oh, guarda, è arrivato anche i’ Monni”. Era una presenza rassicurante, un pezzo di storia della città, che non annoiava mai, a volte un po’ burbero – è vero – ma sempre con la battuta pronta. A un anno dalla sua scomparsa, Firenze non poteva fare a meno di cele-brare lui, l’uomo, e i personaggi che lo hanno reso famoso, quelli del grande schermo e quelli del-le scricchiolanti assi dei palchi teatrali. Il Teatro di Rifredi, a stagione ormai terminata, rialza il sipario per una serata ad hoc, durante la quale (dalle 18 alle 22 del 19 maggio) verrà proiettato in loop un video che ripercor-re gli step più importanti della

carriera dell’artista, impreziositi dalle testimonianze di alcuni degli attori che hanno recitato con lui. E mentre gli è stata de-dicata una fermata della tramvia alle Cascine e qualche afi ciona-do, di sua iniziativa, gli ha inti-tolato (non si tratta di niente di uffi ciale, ma dell’iniziativa di un ammiratore) un viale nel parco, il Teatro Dante di Campi Bi-senzio (città natale dell’attore) il 19 ha in programma una festa per la nuova intitolazione del-la struttura, che sarà chiamata d’ora in poi “Teatrodante Carlo Monni”: all’iniziativa sono invi-tati volti noti della scena artisti-ca, che si esibiranno sul palco. Completeranno la festa le note delle canzoni di Bobo Rondelli, cantautore livornese, in un even-to a ingresso libero.

La novità al Puccini

I giovani talenti del jazz e l’orchestra in tour

Venticinque “baby” talenti selezionati per dare vita alla prima orchestra giovanile italiana dedita alla fi ne arte del jazz. A promuovere la nascita dell’orchestra, composta da venticinque elementi scelti

tra le centoventisei candidature arrivate da tutta Italia, è una commissione capitanata dai vertici del Teatro Puccini, che hanno dato vita a questa esperienza grazie al sostegno di Siena Jazz e Music Pool, con il contributo della Regione Toscana, il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e la collaborazione della conferenza dei direttori dei conservatori di musica. La neonata orchestra (che sarà protagonista di un lungometraggio diretto da Wilma Labate e distribuito da Cinecittà Luce), diretta dal maestro Paolo Damiani, si esibirà in pubblico per la prima volta durante una prova generale in programma nel mese di ottobre al Teatro Puccini, e poi partirà per una lunga tournée che la vedrà impegnata in Italia e non solo. “Abbiamo già dei contatti con alcuni dei più importanti palcoscenici di New York”, ha spiegato Damiani.

E.C.

Maggio 2014 | 17

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#Fiorentina

Il calendario

andata e ritorno,il brasile di romuloPrima i Mondiali (in magliaazzurra), poi il suo futuro

Il personaggio

Dal Brasile al Brasile. A giugno Romulo compirà il percorso inverso rispetto a

quello che l’aveva fatto atterra-re a Peretola quasi tre anni fa. Ma con la medesima voglia di riscatto con cui aveva lasciato il suo paese, la sua gente, che for-se non aveva capito fi no in fon-do le qualità di questo giocatore brasiliano atipico. Molto duttile tatticamente, avendo ricoperto un po’ tutti i ruoli: non solo cen-trocampista interno o terzino, ha

“Con il numero 11 Roberto Baggio, con il numero

10 Giancarlo Antognoni e con il numero 9 Gabriel Omar Ba-tistuta”, annuncerà lo speaker dello stadio il 19 maggio. No, non è fantacalcio, ma alle 20 al Franchi verrà dato il fi schio d’i-nizio della “Partita del cuore”. E il Divin Codino, Antonio e Bati-gol scenderanno in campo l’uno a fi anco all’altro con le maglie di Emergency contro la Nazionale Cantanti. Più che una partita sarà una festa, d’accordo, perché la fi nalità è benefi ca. Ma c’è da stare certi che sugli spalti scen-derà qualche lacrima viola dagli occhi dei tifosi, che riabbracce-ranno l’Unico 10, che non li ha mai abbandonati, scegliendo Fi-renze e la Fiorentina. Tifosi che riaccoglieranno anche il golea-dor più prolifi co della storia vio-la nella massima serie, Bati, che non perde occasione per saltare sul primo aereo e raggiungere la sua seconda casa. E poi il fi -gliol prodigo, Baggio. E allora quei tifosi non potranno fare a meno di pensare che, se quei tre

Irene Delfino

fatto il difensore centrale come l’attaccante alla Chapecoense. L’importante per lui era giocare, anche guadagnando poco, tanto che all’inizio era costretto a dedi-carsi anche ad altre attività. E se Romulo non ha i piedi sopraffi ni che caratterizzano altri calciatori verdeoro, risulta comunque uti-lissimo a qualunque formazione, essendo il classico giocatore che dove lo metti sta, o meglio dove lo metti corre, instancabile per novanta minuti. Anche quando la colonnina di mercurio supera

i 30 gradi e l’umidità si avvicina al 90%. Come a Manaus, nel-la foresta amazzonica dai pa-esaggi mozzafi ato (e dal clima irrespirabile), dove gli Azzurri inizieranno il prossimo 15 giu-gno contro l’Inghilterra la loro avventura mondiale. Particolari che non sono sfuggiti al com-missario tecnico Cesare Pran-delli, che dovrebbe riportare Romulo, il brasiliano dal doppio passaporto, a casa sua, ma questa volta con la divisa azzurra che si sente cucita addosso. Visto che

il suo trisavolo era veneto e che dice di conoscere l’inno italiano, rispondendo a chi lo defi nisce oriundo. Certo, il certifi cato di nascita recita Pelotas (Brasile), dove il piccolo Romulo a sei anni aveva deciso che avrebbe fatto questo mestiere. Per inseguire il sogno chiamato pallone fu co-stretto, a tredici anni, a trasferirsi a centinaia di chilometri da casa, senza avere nemmeno i soldi per pagarsi il biglietto per tornare in famiglia nel weekend. Ma ora è il tempo del riscatto, sempre in Brasile. E sul mercato? Per il ri-scatto della metà del cartellino Fiorentina e Verona si incontre-ranno, ma occhio alle big dello Stivale e non solo, che assiste-ranno con interesse al prossimo colloquio tra i ds Sean Sogliano e Daniele Pradè, quando dovrà essere deciso il futuro del gioca-tore. Prima il volo in Brasile, poi chissà se Romulo avrà il tempo di disfare le valigie.

avessero giocato insieme, in riva all’Arno sarebbe arrivato quel trofeo (lo scudetto) che nessuno osa pronunciare per scaraman-zia. Ma chi l’avrebbe alzato al cielo sotto una pioggia di stelle fi lanti viola? Antonio o Bati? Averne, di dilemmi così.

I.D.

Ultime battute della stagione per la Fiorentina, impegnata nel rush finale di campionato: la serie A si chiude al Franchi contro il Torino

Antognoni, Baggio e Batistuta in campo insieme: non è fantacalcio, ma la “partita del cuore”

campionato, cala il sipario

Finita l’adrenalina della Coppa Italia, la Fiorentina si riconcentra sul campionato per il gran fi nale. Per i viola il maggio di serie A

è cominciato martedì 6 contro un Sassuolo in piena lotta per non retrocedere. Vietato sbagliare per i gigliati di Montella, esattamen-te come nel turno successivo a Livorno. Gli amaranto, negli ultimi anni, vantano una tradizione positiva contro i viola: una sorta di “derby maledetto” da sfatare. La trentottesima e ultima giornata di serie A vedrà la Fiorentina contrapposta al Torino, che in questa stagione ha trovato nella coppa Immobile-Cerci il suo punto di for-za. E in vista del rush fi nale, i tifosi tracciano già un bilancio della stagione. “Abbiamo fatto benissimo”, dice sicuro Fiorenzo. “Sono contento perché abbiamo lottato su tutti i fronti, ma sono sicuro che senza gli infortuni di Gomez e Rossi avremmo raggiunto la Cham-pions, saremmo stati insieme alla Roma – aggiunge Alessandro – la Juventus? Senza quella maledetta punizione di Pirlo avremmo pas-sato il turno...”.

Lorenzo Mossani

La partita

stelle in campo, con il cuore

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18 | Maggio 2014

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#Sport

Scatta il 24 maggio la “100 km del Passatore”, l’ultramaratona più famosa d’Italia: partenza da Firenze, arrivo a Faenza

Si conclude una stagione sfortunata per l’Aeroporto di Firenze Rugby: la giovane età dei biancorossi si è fatta sentire

100 km del Passatore

torna l’ultramaratonaTorna la “100 km del Passatore”, l’ultramaratona più famosa

d’Italia. Partenza da Firenze sabato 24 maggio e arrivo a Faen-za nella notte o, per la maggioranza dei podisti, alle prime luci del giorno seguente. Tanti gli iscritti anche a questa edizione, tra cui non mancano le donne e gli atleti provenienti da vari paesi, come Austria, Australia, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Israele, Paesi Bassi, Romania, Russia, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svizzera. E ancora, ci sa-ranno decine di praticanti del “nordic walking” che, in occasione della “Firenze-Faenza”, si contenderanno il terzo titolo italiano Csen di specialità. E naturalmente non mancheranno nemmeno i migliori atleti italiani ed europei. Tra i presenti anche il veronese Walter Fagnani, il decano della corsa, che sarà al via per la 41esi-ma volta su 42 edizioni, all’età di 89 anni.

Sim.Spa.

Aeroporto Firenze

un finale thrillingStagione sfortunata per l’Aeroporto di Firenze Rugby, retro-

cesso in serie A2 e che dovrà evitare il doppio salto di catego-ria per non finire in serie B. Lontani dal campo Lodigiani (l’ex Padovani) per oltre metà stagione, gli uomini di Giulio Sordini hanno faticato molto anche con le avversarie più alla portata. La giovane età dei biancorossi ha giocato a sfavore e, se all’orizzonte il rugby fiorentino può sorridere, per il futuro immediato tra le ipotesi c’è anche un campionato nel torneo cadetto. La squadra fiorentina affronterà in uno scontro diretto, di andata e ritorno, l’ottava o la nona di A2. Queste le papabili avversarie: Capoterra, Cus Genova, Alghero e U.R. Prato-Sesto. Quattro squadre che stanno lottando in fondo alla classifica di A2 in un fazzoletto di pochi punti e tra cui ne usciranno due retrocesse direttamente in B e due che andranno a fare gli spareggi con il Romagna e, appunto, l’Aeroporto Firenze. Il nuovo regolamento impone un finale thrilling, che si risolverà solo a fine maggio.

Sim.Spa.

Alcuni giovanissimi atleti della scuola calcio del Florence Sporting Club: la società del quartiere 4 conta oggi circa 280 tesserati

il calcio secondoil florence clubL’obiettivo principale? “Far vincere i valori dello sport”

La società

�Web florencesc.it Tel. 055.785201

Nasce nel ‘95 dalla fusione tra Ugnano e Firenze 5, e al mo-mento conta circa

280 tesserati. È il Florence Spor-ting Club, una delle realtà calci-stiche “simbolo” del quartiere 4. “Siamo una società piccola, ma piena di passione. Il nostro sco-po principale non è vincere in sé, ma far vincere i valori dello sport, trasmetterli ai ragazzi. In-segnare il rispetto per i compa-gni e gli allenatori, per le decisio-ni dell’arbitro, a dare il massimo senza mai perdere la sportività”, spiega il presidente Emilio No-centini. “Poi – aggiunge – cer-chiamo sempre di spronare i nostri ragazzi a dare il meglio di loro: ci piacerebbe tanto portare gli allievi B a vincere il campio-nato, non è facile ma sarebbe un sogno che si avvera”. Si introdu-ce nella conversazione anche il direttore generale Sandro Pozzi: “Anche perché, nonostante la cri-si, non abbiamo perso colpi, for-se perché il calcio è ancora uno sport economico e alla portata di tutti”. È d’accordo anche lui con l’importanza dei valori del cal-cio? “Assolutamente, e abbiamo la fortuna di avere un gruppo di ragazzi i cui genitori condivido-no la nostra mentalità. Vincere è sempre bello, ma giocare con onestà e rispetto è più importan-te”. Ma perché il calcio continua a essere tanto amato? Ha forse qualcosa che gli altri sport non

Carlo Marrone

hanno? “Forse il fatto che si gio-ca in tanti, si creano gruppi coesi e bellissime amicizie”, risponde Pozzi. E non solo tra maschiet-ti: il Florence ha ormai da molti anni una delle poche squadre femminili di Firenze. Anzi, fino a poco tempo fa ne aveva addi-rittura due. Ma cosa distingue il calcio femminile da quello maschile? “Poco, io direi quasi esclusivamente la forza fisica – risponde Marcello Massai, segre-tario della società che si occupa da vicino della squadra di calcio a cinque femminile – e forse un po’ di tecnica, anche se ho visto spesso giocare le nostre ragazze e sono davvero brave. Hanno giocato anche in Coppa Italia e due anni fa hanno vinto il cam-pionato di promozione”. Quindi non corrisponde a realtà lo ste-reotipo che vuole il calcio come uno sport prettamente maschile? “Assolutamente no. Anche a li-vello di spettacolarità, le nostre ragazze non se la cavano affatto male”. C’è qualche sogno partico-lare da trasformare in realtà nel corso di questa stagione? “Nel complesso vogliamo solo conti-

nuare così. Siamo consapevoli di non avere i mezzi economici per andare troppo oltre, anche per-ché, per quanto riguarda il calcio femminile, questo è considerato purtroppo uno sport secondario: di conseguenza, gli sponsor scar-seggiano. Confidiamo soprattut-to nel campionato degli allievi B, ma come sappiamo a vincere è una squadra sola e a noi preme di più che i ragazzi si divertano e assimilino i giusti valori, del calcio e della vita. Il calcio è uno sport ‘democratico’, uno dei po-chi contesti in cui siamo ancora tutti uguali”. E allora in bocca al lupo, a tutti i ragazzi e i dirigen-ti del Florence. Che i loro sogni si realizzino, ma soprattutto che non perdano mai lo spirito del-lo sport: conservarlo è la vittoria più grande.

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

Maggio 2014 | 19

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#Rubriche

Maggio, quinto mese dell’anno nel calendario, il cui nome forse

deriva dalla dea romana Maia, fi no da tempi antichissimi si distingue dagli altri mesi per il rifi orire intenso della natura che in questo periodo assume nuo-va vitalità con l’esplosione della vegetazione e la profumata fi ori-tura delle rose (dette maggesi) e delle ginestre; di ciò, anche Dan-te lascia testimonianza con i noti versi: L’aura di maggio muovesi ed olezza. Nella tradizione catto-lica questo mese è dedicato fi no dal XII secolo alla Beata Vergine Maria ed era uso a Firenze in-fi orare ed inghirlandare tutti i tabernacoli. I colori e i fi ori del maggio cittadino sono, inoltre i protagonisti del ricordo ancora oggi rievocato, di un avveni-mento storico che segnò, forse

più di ogni altro, il passaggio di Firenze dal XV al XVI secolo. Infatti, il 23 maggio di ogni anno ha luogo in Piazza della Signoria la cerimonia della Fiorita. Cele-brata una messa nella Cappella dei Priori in Palazzo Vecchio, si forma un corteo di frati do-menicani e di cittadini, con alla testa le autorità comunali, civili e religiose, che scende nella sot-tostante Piazza della Signoria dove i convenuti spargono petali di rose, tra rami di palme, sulla lapide circolare situata sul lastri-co della piazza, che segna il pun-to dove fu impiccato e arso Fra’ Girolamo Savonarola assieme ai suoi due confratelli Fra’ Do-menico Buonvicini da Pescia e Fra’ Silvestro Maruffi da Firenze. Dopo tale rito il corteo, aperto da una folta rappresentanza del Calcio Storico Fiorentino, rag-giunge Ponte Vecchio, dalle cui

In tv capita sempre più spesso di vedere programmi di cucina dove i protagonisti sono degli chef cattivissimi. Se un concorrente nella zuppa ci mette due grammi in più di sale, questi chef si ar-

rabbiano come se gli avessero detto che la loro mamma è una giostra del luna park: basta pagare per farci un giro sopra! Queste trasmissio-ni mi terrorizzano: a pranzo, quando mi cucino l’uovo al tegamino, ho paura che da un momento all’altro dallo sgabuzzino spunti fuori Carlo Cracco e mi dica “quest’uovo al tegamino è come te: fa schifo! Per punizione mangiati i gusci”. Lo ammetto senza problemi: io non sono portato a cucinare. Una volta ho tentato di fare il pesce arrosto. Purtroppo l’ho dimenticato nel forno acceso per sei ore, quando l’ho tirato fuori nella teglia c’era solo un fossile. Come pesce era imman-giabile, ma come scoperta archeologica era sensazionale. Me lo han-no richiesto almeno cinque musei d’Italia! Mia moglie invece quando cucina fa mille cose assieme. L’altro giorno mentre telefonava con una mano cucinava e con l’altra spolverava. Ora in casa ho gli spaghetti splendenti ma anche il telefono grigliato! Non capisco tutta questa importanza che danno alla cucina, tutto sommato si tratta di nutrirsi! Faccio fatica a considerare la cucina come una forma d’arte. Un’opera d’arte rimane, sopravvive nel tempo. Un quadro di Picasso sarà bello anche fra 100 anni. Ma un piatto di trippa, anche se cucinato benis-simo, dopo tre giorni se provi a darlo al gatto, quello ti denuncia per maltrattamenti al telefono azzurro! Spero tanto che questo articolo non lo legga mai Carlo Cracco, mi dispiacerebbe morire così giovane!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Webandreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

spallette centrali vengono gettati petali di fi ori nelle sottostanti ac-que dell’Arno, a similitudine delle ceneri dei tre frati così disperse subito dopo l’esecuzione del loro martirio. Questa odierna ceri-monia prende origine dalla pietosa, spontanea iniziativa popolare che vide, la mattina dopo la morte del predicatore con i due con-fratelli, il luogo del supplizio coperto di fi ori. A pochi metri dalla fontana del Nettuno, sul lastrico della piazza si trova una lapide circolare in granito rosso con caratteri bronzei, che segna e ricor-da il punto esatto dove fu impiccato ed arso fra’ Girolamo Savona-rola. Era l’alba del 23 maggio 1498, vigilia dell’Ascensione, quan-do Savonarola con i due frati domenicani, dopo aver ascoltato la santa messa nella Cappella dei Priori nel Palazzo della Signoria, furono condotti sull’arengario del palazzo stesso dove subirono la degradazione da parte del Tribunale del Vescovo. Nello stes-so luogo vi erano anche il Tribunale dei Commissari Apostolici e quello del Gonfaloniere e dei Signori Otto di Guardia e Balìa, questi ultimi, i soli che potevano decidere sulla condanna. Dopo la degradazione, i tre frati furono avviati verso il patibolo innalza-to nei pressi della Fontana del Nettuno e collegato all’arengario del palazzo da una passerella alta quasi due metri da terra. Sulla forca, alta cinque metri si ergeva una catasta di legna e scope cosparse di olio, pece e polvere da sparo per bombarde perché “meglio ardes-se”. Fra le urla della folla fu appiccato fuoco a quella catasta che in breve fi ammeggiò violentemente, bruciando i corpi oramai senza vita degli impiccati. Le ceneri dei tre frati, del palco e di ogni cosa bruciata con loro, furono portate via con sollecitudine a mezzo di carrette e gettate in Arno dal Ponte Vecchio per evitare che venis-sero raccolte e fatte oggetto di reliquie da parte dei molti seguaci del Savonarola presenti e mescolati fra la folla. La mattina dopo, il luogo dove si era verifi cata l’esecuzione apparve tutto coperto di fi ori, foglie di palma e petali di rose. Nottetempo, mani pietose avevano voluto rendere omaggio alla memoria dell’ascetico pre-dicatore, iniziando così la tradizione che dura tuttora. Nel punto esatto dove all’epoca avvenne il martirio (dove oggi ha luogo la Fiorita), vi era anticamente un tassello di marmo, che veniva tolto per collocare il travicello quale perno di sostegno al “Saracino” quando si correva tale giostra. Successivamente, al posto dell’an-tico tassello disposto per questo gioco equestre, c’è ora la lapide circolare che ricorda il punto preciso dove terminò tragicamente i suoi giorni frate Hieronimo. La lapide in granito rosso, porta que-sta iscrizione in caratteri bronzei: “Dopo quattro secoli fu colloca-ta questa memoria”. Meglio tardi che mai!

RICCIARDO ARTUSI

�Webartusi.net

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

LA FIORITA

la paura degli chefe il pesce da museo

La Fiorita sulla lapide circolare che ricordail luogo del supplizio

Il supplizio di Girolamo Savonarola

20 | Maggio 2014

Page 21: Il Reporter Q4 - Maggio 2014

Lettere

Ed è dunque normale che que-sto mese l’attenzione sia tutta o quasi per l’appuntamento con le urne: perché è proprio da qua che comincerà a delinearsi la città del futuro, quella dei pros-simi cinque anni ma – conside-rata l’importanza di alcune scelte che la nuova amministrazione sarà chiamata a fare – non solo. Così, per capire quali sono le diverse Firenze possibili, ovvero quelle immaginate dagli “aspi-ranti sindaco” in campo, abbia-mo chiesto ai candidati di illu-strarci quale sarà la prima cosa che hanno intenzione di fare se saranno chiamati a sedersi sulla poltrona più alta di Palazzo Vec-chio, quali sono – secondo loro – le priorità per la città e come immaginano Firenze tra cinque anni. Dal futuro remoto a quello prossimo, questo mese non sarà ricordato soltanto per l’appunta-mento elettorale. Perché nel pro-gramma del maggio fi orentino (inteso come mese) c’è l’apertura uffi ciale di Opera di Firenze, la nuova casa del Maggio Musicale Fiorentino (inteso questa volta come festival), che prenderà de-fi nitivamente il posto del Teatro Comunale di corso Italia. Una novità di non poco conto per Firenze, così come di non poco conto sono le misure previste dal regolamento urbanistico, adotta-to dal consiglio comunale e ora in attesa di “entrare in servizio”: regolamento che permetterà il cambiamento della destinazione d’uso per decine di aree in città. Un maggio, quello di quest’anno, destinato insomma a lasciare il segno nella storia di Firenze. Ma fra tutti questi appuntamen-ti abbiamo voluto dare spazio sul nostro giornale anche a un approfondimento sulla raccolta diff erenziata e a un utile (almeno speriamo) vademecum ad uso e consumo dei fi orentini. Perché la città (e il mondo) di domani di-pendono anche dai nostri com-portamenti di oggi. E questo è bene non dimenticarlo mai.

MATTEO FRANCINI

SENSO DI MARCIADI VIA ALDEROTTI,“FACCIAMO UN INCONTRO”Buongiorno,ho letto un po’ di tempo fa sul Reporter del mio quartiere una lettera di chi si lamentava per il sen-so di marcia di via Alderotti e chiedeva di cam-biarlo o di passare al doppio senso. Io sono un abitante della zona e vorrei dire la mia: penso che con il doppio senso la situazione per via Alderot-ti sarebbe peggiore di come è ora e che il traffi co aumenterebbe. Anche a me piacerebbe che ci fosse meno traffi co in tutta la zona, dove spesso ci sono code, ma da residente che conosce bene il posto non credo che cambiare o raddoppiare il senso di marcia possa essere la soluzione giusta. Sarebbe interessante poter fare un incontro pubblico con il Comune o con il Quartiere sulla situazione, prima di prendere qualsiasi decisione, per sentire anche il parere della maggior parte degli abitanti e dei negozianti. Speriamo che possiate pubblicare la mia proposta e che venga organizzato questo in-contro!Grazie.

Un abitante della zona

LA RICHIESTA DI VIA NOVELLI: “CAPOLINEA DA SPOSTARE” Buongiorno,rappresento un gruppo di inquilini abitanti in Via Novelli a Firenze, scrivo affi nché la nostra voce venga ascoltata per far spostare il capolinea del 6 che mai dovrebbe essere allocato in un centro abi-tato.... (non la fermata ma solo il capolinea) che in questa nuova posizione ha creato e crea quotidia-namente molteplici problematiche. Per noi abitan-ti nei condomini vicini è diventato un incubo... il rumore degli autobus fermi al capolinea con i mo-tori sempre (o quasi) accesi, non possiamo nean-che aprire le fi nestre per lo smog che si mastica.... a fi nestre chiuse i vetri tremano.... ma anche la viabilità ne risente notevolmente soprattutto nelle ore di entrata ed uscita da scuola; momento in cui si creano dei veri e propri ingorghi con più auto-bus fermi (anche sulle strisce pedonali di fronte la scuola). Dalle 6 del mattino all’una di notte non ci danno tregua - caos - smog - ingorghi - problemi di parcheggio.... non riusciamo più a godere la se-renità nelle nostre case. Ho fatto già segnalazione di reclamo sia all’Ataf che alla Regione Toscana - raccolto le fi rme - fatto foto e fi lmati da produrre per chiedere lo spostamento del capolinea. Il po-sto dove spostare questo capolinea potrebbe esse-re alla caserma in disuso vicino l’Esselunga di Via Del Gignoro - molto più adatto per un capolinea lontano dai palazzi e vicino al centro commerciale. Nel frattempo chiediamo ai conducenti degli au-tobus di avere rispetto per noi residenti: spegnete i motori appena arrivate e riaccendeteli solo per ripartire. Grazie per l’attenzione

Lettera fi rmata

“BIGLIETTI SUI BUS,CON PIÙ CONTROLLISERVIZIO MIGLIORE”Gentile redazione de Il Reporter,vorrei far mia e aggiungere qualche riga alla lette-ra che ho visto pubblicata sul vostro giornale nel mese di aprile, riguardo al controllo dei biglietti sugli autobus. Concordo pienamente con l’autore di quella lettera sull’opportunità, anzi la necessità, di più controlli a bordo dei bus. Anche io sono un abbonato all’Ataf e pago regolarmente tutti i mesi la mia quota per poter salire sugli autobus. Ma non

lo dico per questo, e nemmeno perché ce l’abbia particolarmente con chi non paga il biglietto, sono aff ari loro. Però lo dico perché, da persona che uti-lizza gli autobus tutti i giorni, ho il desiderio che il servizio possa essere migliore possibile, e penso che non potrà mai essere migliorato più di tanto se continuerà a esserci chi continua a prendere il bus senza pagare il biglietto, perché immagino che servano più soldi per dare ai cittadini un servizio migliore. Mi dispiace dirlo, ma tutte le volte (non tante, per la verità) che sull’autobus salgono i con-trollori trovano sempre qualcuno senza biglietto. Allora per concludere dico che deve essere trovato il modo per fare più controlli, e che concordo con la proposta fatta dall’altro lettore sul vostro gior-nale.Saluti,

P.T.

PIAZZA DELLE CURE,“VIA AI LAVORIIL PRIMA POSSIBILE”Cara redazione del Reporter,grazie per tutte le notizie sul nostro quartiere che ogni mese ci date, sempre molto utili e interes-santi. Ho quasi sessant’anni e abito nella zona di piazza delle Cure, dove ho cambiato più case, or-mai da più di trenta. Mi posso quindi ritenere un “abitante esperto”, e come molti altri abitanti della zona siamo molto aff ezionati al nostro mercato ma anche consapevoli dei problemi che ci sono nel-la piazza. Anche sul vostro giornale ho letto tante volte dei progetti per rifare la piazza, e devo dire che ce ne sarebbe veramente bisogno per cercare di eliminare un po’ il traffi co che praticamente tut-te le mattine si crea e che noi abitanti conosciamo bene. Gli ultimi progetti pubblicati sui giornali non mi sembravano male: il mercato deve rimane-re al centro della piazza, ma deve essere migliorata anche la circolazione. Mi e vi chiedo: si sa quan-do tutto questo potrà diventare realtà? Spero che i lavori vengano fatti partire il prima possibile, la piazza ne ha bisogno!

Paolo

I GIOCHI PER BAMBININELLE AREE VERDISalve,sono una mamma fi orentina, e sono d’accordo con quelle mamme che vorrebbero che nei giar-dini pubblici ci fossero più giochi per i bambini. A Firenze abbiamo la fortuna di avere dei giardini bellissimi dove portare i nostri fi gli soprattutto ora in questa stagione, in alcuni giardini però i bam-bini preferiscono non andare per la mancanza di giochi di loro gradimento. È normale che siano quelle le principali “attrazioni” per i nostri fi gli, e per questo mi piacerebbe che ce ne fossero di più in tutti i giardini. E poi l’importante è che i giochi siano sempre sicuri e controllati, per questo sareb-be meglio che di tanto in tanto i giochi più vecchi venissero sostituiti con quelli più nuovi. Ho visto che in alcuni giardini sono stati montati giochi nuovi e graditissimi dai bambini: con la mia lette-ra vorrei chiedere di mettere questi giochi in tutti i giardini di Firenze, per accontentare i nostri fi gli e noi genitori e non dover fare troppi chilometri per raggiungere i giardini preferiti dai bambini.Distinti saluti,

Una mamma

LA PULIZIA DEI GIARDINI E I COMPORTAMENTIDEI CITTADINIBuongiorno,sono un cittadino di Novoli e vi scrivo dopo aver letto il vostro articolo dal titolo “Il giro del quartiere in ottanta parchi”. È vero che nel no-stro quartiere ci sono vari giardini dove andare a sedersi su una panchina a leggere il giornale o a chiacchierare con gli amici, ma devo segnalare che non sempre questi giardini sono tenuti come meriterebbero. Ma devo purtroppo constatare che tante volte la colpa è dei cittadini che frequentano i giardini. Voglio fare l’esempio del parco di San Donato, dove mi capita spesso di passare. Vedo che spesso per terra ci sono rifi uti e immondizia, buttati a terra dalle persone: io vorrei chiedere a queste persone perché lo fanno, se nessuno but-tasse i rifi uti per terra ma negli appositi cestini il giardino sarebbe più bello per tutti, anche per loro. E poi vorrei chiedere a chi di dovere se potesse es-sere comunque organizzata una pulizia un po’ più frequente, soprattutto ora con il bel tempo quando nel parco c’è più gente in giro e quindi purtroppo anche più sporco.Grazie per l’attenzione,

Fabrizio

IL REPORTER RISPONDECaro Fabrizio,con la sua lettera ci troviamo un’altra volta a par-lare delle “cattive abitudini” dei cittadini. E un’altra volta ci troviamo a dover condannare comporta-menti che troppo spesso, nonostante tutto, continua-no a essere messi in atto a discapito della città. In questa stagione, come è normale che sia, parchi e giardini fi orentini diventano una graditissima meta per molte persone, di qualsiasi età: bambini, adul-ti e anziani “aff ollano”, quando possibile, questa o quell’area verde, in cerca di aria buona, relax e di-vertimento. Negli ultimi mesi, nelle cinque edizioni del nostro giornale, abbiamo pubblicato diversi ar-ticoli sullo “stato di salute” dei giardini, cercando di capire se possano o meno dirsi pronti alla bella sta-gione e dove sia necessario intervenire per migliora-re certe situazioni. È importante, infatti, che parchi e giardini pubblici si facciano trovare “preparati” nei periodi di maggior frequentazione da parte dei cittadini, rappresentando preziosi luoghi di ritrovo. Ed è dunque opportuno che l’amministrazione prov-veda non solo a “lucidarli” a dovere in vista della bella stagione, ma anche a mantenerli nel miglior modo possibile una volta che questa è arrivata. C’è però, come da lei segnalato, da considerare anche la “variabile” rappresentata dai comportamenti di chi i giardini li frequenta. E purtroppo la sua let-tera non è la sola arrivata alla nostra redazione in cui viene sottolineata la cattiva condotta di alcuni abitanti, così come il parco di San Donato, da lei portato quale esempio, non risulta essere l’unico in-teressato dal problema. Certo, la pulizia (in questo caso delle aree verdi) deve essere assicurata il più spesso possibile da chi di dovere, ma certi atteggia-menti dei cittadini rischiano di fare in modo che questa non basti mai. E questo è sicuramente uno dei malcostumi da sradicare, per garantire una vera “primavera” ai nostri giardini.

MATTEO FRANCINI [email protected]

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Editorialedalla prima

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Secret Garden è un evento di benefi cenza, a favore di Noi per Voi per il Meyer Onlus e del reparto di emato-oncologia dell’Ospedale Pediatrico Meyer, che prenderà vita il 6-7-8 Giugno 2014 a Firenze, nella esclusiva e preziosa struttura storica fi orentina: Le Pagliere, sul Viale dei Colli, a due passi da Porta Romana e in adiacenza con il Giardino di Boboli.

Noi per Voi Onlus ricrea così un evento unico di 3 giorni in cui l’apprendimento grazie ai laboratori didattici, il mercato - da sempre luogo di scambio, d’incontro e di socializzazione – la convivialità dei differenti punti bar-food – lo sport , grazie al coinvolgimento di Firenze Corre – il divertimento grazie al ricco programma di eventi e gli appuntamenti di musica dal vivo e l’interazione delle maggiori personalità locali – creeranno uno spazio di sincera condivisione e di lotta sempre più consapevole contro con la mortalità infantile.

Inoltre, per creare un ambiente accogliente in cui le mamme potranno liberamente approfi ttare del mercato e circolare liberamente senza preoccupazione alcuna, sarà installato un Kinder Garden con giochi e personale qualifi cato per prendersi cura dei più piccoli.

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