Upload
hanguyet
View
227
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
La Francia dopo la Restaurazione
• La fine dell’impero napoleonico e le contraddizioni emerse rispetto ai principi sostenuti dalla rivoluzione francese sono fonte di delusione per chi aveva creduto in un cambiamento radicale del mondo e nelle certezze della rivoluzione.
• L’individuo trova allora una nuova ragione d’essere nell’esplorazione dell’interiorità, nella libera fantasia creativa e nell’immaginazione, rinunciando a rincorrere modelli formali ed etici nell’arte antica, e guardando con occhi nuovi la natura, attratto da un’inedita sensibilità poetica.
• Mentre il Neoclassicismo era rimasto sostanzialmente indifferente ai fatti del proprio tempo in nome di valori etici ed estetici assoluti e sovratemporali, in una sorta di regno perfetto della bellezza, l’arte romantica guarda alla storia e alla cronaca contemporanee, privilegiando connotati dichiaratamente politici e ideologici orientati verso una forte identità nazionale.
Prof. Antonio Iadonisi
Théodore Géricault(1791-1824)
• Pittore a cavallo tra il periodo napoleonico e la restaurazione.
• Nel 1816 compie un viaggio a Roma dove resta affascinato dalle rovine antiche e dove subisce l’influenza di Michelangelo.
• Effettua anche delle copie da Raffaello
Ufficiale dei
cavalleggeri della
Guardia imperiale alla
carica (1812)
Suscita curiosità per l’uso
audace del colore e della
pennellata sciolta
Corazziere ferito che si
allontana dal campo di
battaglia (1814)
Siamo ancora durante il periodo
napoleonico. Ma il dipinto è già un
segnale della disfatta.
Il cielo è plumbeo.Prof. Antonio Iadonisi
Théodore Géricault (1791-1824)
• Nel 1819 espone il suo capolavoro: La zattera della Medusa
• Un fatto di cronaca che aveva scosso profondamente l’opinione pubblica.
Prof. Antonio Iadonisi
Théodore Géricault (1791-1824)
• Dopo un breve viaggio in Inghilterra Géricault riceve una strana commissione da parte di étienne-Jean Georget, primario dell’ospedale psichiatrico della Salpetrière e autore di una recente pubblicazione sulle affezioni mentali.
• Il giovane medico, che studia i caratteri della follia attraverso i lineamenti del volto dei pazienti, ha pensato di procurarsi una serie di ritratti con funzione didattico-dimostrativa da usare durante le lezioni di patologia medica.
• Géricault, considerata la destinazione delle opere, sceglie di affrontare l’incarico abbandonando ogni tipo di idealizzazione.
Prof. Antonio Iadonisi
Eugène Delacroix (1798-1863)
• È considerato il padre del Romanticismo francese.
• Debutta al Salon nel 1822 con una tela che può essere considerato un omaggio alla Zattera della Medusa di Géricault: La barca di Dante
• L’influenza di Géricault è evidente soprattutto nella scelta del tema (ancora una volta una barca e un groviglio di corpi nudi in primo piano), nell’uso della pennellata sciolta, nella vivacità cromatica e nella trattazione dei corpi, anch’essi, come quelli di Géricault, di ispirazione michelangiolesca.
Prof. Antonio Iadonisi
Eugène Delacroix(1798-1863)
• Nel 1824 presenta al Salon Il massacro di Scio
• Così come era stato per la zattera di Géricault, anche in questo caso è un avvenimento di cronaca a suggerire il tema.
• L’attenzione di Delacroix è rivolta all’insurrezione del popolo greco contro l’Impero ottomano. Per reprimerla, nel 1822, il sultano invia un esercito di 10.000 uomini sull’isola greca di Scio: gli abitanti sono massacrati, donne e bambini deportati.
Prof. Antonio Iadonisi
Eugène Delacroix(1798-1863)
• Al Salon del 1827 viene presentata La morte di Sardanapalo
• Re Assiro (Assurbanipal) che si fece ardere vivo con tutti i suoi tesori, prima però fece uccidere tutte le sue donne.
• A differenza degli artisti neoclassici viene rappresentato il momento più cruento della storia (l’uccisione delle sue donne).
Prof. Antonio Iadonisi
Eugène Delacroix (1798-1863)
• Delacroix sceglie di rappresentare il momento culminante anche quando deve narrare un avvenimento politico.
• Nella Libertà che guida il popolo (1831) si notano le barricate che furono fatte a Parigi nel 1830 contro il regime autoritario di Carlo X di Borbone. Le insurrezioni portarono alla destituzione del re che fu rimpiazzato da Luigi Filippo d’Orleans.
• L’opera diviene il simbolo della Nazione francese.
Prof. Antonio Iadonisi
La libertà che guida il
popolo (1831)
Sono presenti tutte le classi sociali
Citazione di Géricault
Prof. Antonio Iadonisi
Eugène Delacroix (1798-1863)
• I primi anni Trenta sono segnati anche da un viaggio in Marocco e Algeria. Ne nascono opere come Le donne in Algeri nelle loro stanze del 1834. In questo dipinto, a differenza dell’interno rappresentato nella Morte di Sardanapalo, c’è una luminosità diversa.
• Le luminosità cromatiche che Delacroix riserva alle figure e agli ambienti sono totalmente nuove proprio perché in Marocco c’era una luce diversa rispetto a quella che si ha in Europa.
Prof. Antonio Iadonisi
Le sperimentazioni cromatiche di Delacroix
• Durante il suo periodo maturo Delacroixsviluppa una nuova tecnica pittorica, l’enflochetage, fatta di tratti incrociati e accostati di colori primari e complementari.
• Il colore se mischiato sulla tavolozza perde di luminosità, mentre se i colori vengono posti divisi sulla tela, accostati e non fusi, la luminosità è maggiore e il colore più trasparente.
• A questo procedimento guarderanno con ammirazione soprattutto i pittori impressionisti.
Prof. Antonio Iadonisi