49
Anno I - Numero 4/5 -novembre/dicembre 2012 - POM! Editori srl

Il Romoletto 4/5 bis

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Il Romoletto 4/5 bis

Citation preview

Page 1: Il Romoletto 4/5 bis

1

Ann

o I

- Num

ero

4/5

-nov

embr

e/di

cem

bre

2012

- P

OM

! Edi

tori

srl

copertinaZC.indd 1 26/11/12 17.03

Page 2: Il Romoletto 4/5 bis

1. Di polpi, armadilli e plumcake.

La star del web. La giovane promessa dei fumetti italiani. Uno dei fenomeni del panorama artistico e culturale italiano. Il caso edi-toriale dell’anno. Stile impareggiabile, portavoce generazionale, narratore tout court. Genio. Questa l’escalation di titoli ed epiteti che le maggiori testate nazionali hanno dedicato al caso di Zero-calcare, l’autore di fumetti che dopo il travolgente esordio in rete, l’inaspettata affermazione del primo libro autoprodotto, lo stra-ordinario successo della ristampa a colori da parte di una piccola casa editrice, è riuscito con il successivo e recentissimo “Un polpo alla gola” a scalare tutte le classifiche dei libri più venduti, fino ad accendere la lampadina del primo posto nell’ambitissima gradua-toria di Amazon. E questo attacco tradizionale, lo diciamo subi-to, è anche un esempio dell’articolo che non leggerete: qui non troverete nessuna domanda che sveli l’origine dello pseudonimo, nessuna cifra aggiornata sui dati di vendita e relative royalties, né tantomeno se è vero che l’autore porta in tasca – in perfetto stile nerd – un anello laser di Guerre Stellari. Niente di tutto ciò. Non perché siano quesiti che non ci interessano, e men che mai per-ché riteniamo che non appassionino il lettore. I motivi sono altri. Innanzitutto perché il ragazzo non se lo merita. Non si merita, cioè, l’ennesima intervista con le solite domande che lo attanaglia-no da mesi a questa parte, a maggior ragione adesso che è appena tornato dall’ennesimo tour in giro per l’Italia, con le ennesime sessioni sfiancanti di disegnini. Intendiamoci: il successo ha un costo che deve essere nutrito e onorato ogni giorno, ed è sempre comunque niente rispetto a un turno in fabbrica o a lavare i vetri davanti a un semaforo. Semplicemente: non vogliamo essere noi a ricordarglielo, figurarsi poi a infliggerglielo.E quindi non vi racconteremo che Michele Rech, in arte Zero-calcare, è uno per il quale stare più di ventiquattro ore lontano dal suo quartiere è una tortura. Che il suo quartiere è Rebibbia, e questo qualcosa vorrà pur dire. Che è un precario avvezzo a espedienti e sotterfugi per “svoltare da vivere nella città con gli affitti più alti d’Europa”, per usare le parole del-la sua vita precedente (seguite da un icastico “mortacciloro”). Uno che si è fatta tutta la gavetta, anche se ai più sem-bra uscito dal nulla di un cilindro; spieta-to e intransigente con se stesso, prima che con tutti gli altri. Ma il vero motivo per il quale non ci va di srotolare le tappe della sfolgorante

carriera artistica di Zc, raccontando come la tenacia di creare una storiella che ogni lunedì mattina allietasse studenti, impiegati, massaie e nullafacenti si sia rivelata la mossa vincente per scardi-nare i portoni serrati della notorietà; il vero motivo per cui non ci va di parlare del potere dirompente della Rete, dei blog e dei social network che lo hanno spinto e sospinto fino a fargli fare il botto, dilungandoci magari pure sull’esempio e la lezione che se ne può trarre... Il vero motivo per cui non faremo tutto questo, insomma, è che proprio non ci va di farlo. Ecco. Capiteci: conosciamo l’au-tore dal 2001. Abbiamo avuto per anni il poster con la storia su Genova, praticamente la sua prima vera pubblicazione, attaccato alla parete del salotto di casa. Ci siamo abituati, stagione dopo sta-gione, a riconoscere il particolarissimo stile dei suoi disegni nelle locandine dei concerti, nei volantini, nelle fanzine più scalcagna-te... Lo abbiamo avvicinato nei fumosi sotterranei del Forte, gli abbiamo chiesto il prezzo di un manifesto, abbiamo visto l’imba-razzo contrargli le pupille, udito le giustificazioni preventive che quasi ti consigliavano di ripensarci.E quindi. E quindi non parleremo della poetica del plumcake, del divano come postazione privilegiata sul mondo, delle serie televisi-ve che scandiscono le sue giornate misurando i tempi delle fatiche sul tavolo da disegno. Soprattutto non parleremo dell’Armadillo, proiezione disegnata della sua coscienza più intima, di tutti gli altri alter ego e spassosissime rappresentazioni che ne alimentano il pantheon drammaturgico. Dei condizionamenti ambientali, del mirabile miscuglio di citazioni pop e geek, della straniante mesco-la di umorismo e sentimenti, episodi autobiografici e divagazioni fantastiche, genialità e cojoneria che riempiono pagine su pagine delle interviste che si è già sbobbato, e che è facilissimo trovare in

Rete (basta partire dalla sua pagina su Wikipedia).Se dunque non ci va di fare tutto questo, nello stesso tempo siamo fermamente intenzionati a portare a casa quello che ci eravamo prefis-sati un paio di mesi fa: quando il successo era ancora su scala uma-

na, e non c’erano le guardie del corpo sul pianerottolo a verificare le vie di fuga.

Regalare ai lettori di Romoletto una strenna nella più pura tradizione natalizia, con tanto

di scarabBocchi e storielle a mo’ di bonus. Parlare insomma, allora era una scom-messa oggi una realtà, di un Maschio di Periferia™ che tanto ha detto e tanto ha fatto da riuscire a infilarsi nella seleziona-

tissima lista dei Romani Che Fanno Gran-de Roma. Addirittura, niente di meno.

2. Di Quell’Altro.

E dunque, siamo andati a cercarne un altro.

Zerocalcare VS Valerio Mastandrea, pedagogia della Resistenza di oscar glioti

ARTE_ZC2.indd 8 26/11/12 16.24

Page 3: Il Romoletto 4/5 bis

ARTE_ZC2.indd 9 26/11/12 16.24

Page 4: Il Romoletto 4/5 bis

Uno dei capolista di quei Romani che ecc. ecc. Quale miglior rega-lo a un giovane talento in “irresistibile ascesa”, abbiamo pensato, se non quello di metterlo davanti all’artista affermato, che tanto può insegnargli sulla carrettata di trappoloni che lo attendono dietro l’angolo? Sui “sì” da custodire gelosamente, ma anche sui “no” che dovrà improrogabilmente imparare a proferire? Ora, di Costui, che già difficilmente ci perdonerà la definizione di “artista affermato”, possiamo permetterci solo un breve ritratto: non tanto perché non necessita di presentazioni, che pure è vero, ma per una ragione ben più prosaica: altrimenti s’incazza. Avvezzo alle gerarchie della ribalta, è infatti un maestro nel passo del gambero, che consiste nel lasciare sempre la scena a chi più se la merita. Giusto il tempo, allora, di spiegare perché l’accostamento è effica-ce, e la strana coppia regge.Valerio c’è sempre. In qualsiasi iniziativa dal basso, qualunque amico lo convochi, chiunque lo fermi per strada: lui c’è. Serbiamo con affetto quest’immagine di quando faceva Rugantino: Teatro Sistina, se non era la sera della prima era poco dopo, lo spettacolo aveva fatto venire giù il teatro e intorno ai camerini c’era tutto lo stardom capitolino: attori, impresari, fotografi, registi, giornalisti che rimbalzavano da una stanza all’altra come mosconi sul mie-le... Pietro Garinei, la Ferilli al culmine del suo ferino fulgore... E poi c’era Rugantino, ventisei anni, per la prima volta ammesso nel salotto buono, nascosto in un sottoscala a fumare con i vigili del fuoco discettando di Marco Delvecchio e del lungo inverno zemaniano. È un esempio, potremmo farne altri cento. Mai una pubblicità, un film di Natale, i tanti dinieghi a chi lo voleva in piaz-za a presentare il concertone, davanti alla macchina da presa nelle più rinomate serie in divisa, nei più dozzinali show televisivi. Uno struggente romanzo scritto a quattro mani, ma con lo pseudoni-mo: per non profittare della notorietà, e che scherziamo. Il cinema d’autore che paga quel che paga, eppure tutti a pensare che c’hai i milioni “ar pizzo”, mortacci tua.Poi, ma solo poi, abbiamo scoperto che i due si conoscevano già. Che sono amici, o almeno quasi (si passano più di dieci anni, ma non inferiamo). Che anzi è una storiella che siamo stati proprio noi a inoltrare all’Affabile Attore (intitolata “Pedagogia”) a provo-care il primo contatto, a innescare un tweet promozionale sparato Urbi et Orbi, a posare insomma uno dei mattoncini alla base della piramide del successo del Nostro. E dunque, signore e signori, Valerio Mastandrea.

3. Di Mamma Roma, balocchi studenteschi e meteore.

Zerocalcare marca subito male, presentandosi con un quarto d’ora di ritardo. Valerio, che è Valerio, era arrivato addirittura in anticipo. Non possono che volare ingiurie e prese per il culo, ma quando l’Attore è informato che il Genio si è ricordato il libro, e che se fa il buono ci sarà pure il disegnetto per il figlio, quando l’intervistatore scorge sotto al giubbotto la felpa con il logo dei Mi-nor Threat, gruppo hardcore dei primissimi anni Ottanta, il clima diventa subito idilliaco, come può esserlo insomma dentro a una caserma di Casal Bertone.Si inizia dunque a parlare del libro, questo benedetto “Un polpo alla gola” che sta sulla bocca di tutti.Esordisce così, mettendo le mani avanti:

Zc. Però io non lo so com’è venuto ’sto libro, eh. Capace che è brutto. Mo’ ve l’ho detto.

Valerio. È la maledizione dell’opera seconda. Al cinema, i registi che fanno un grande esordio aspettano sempre tanto per quello dopo: stanno lì che costruiscono la sceneggiatura, un film molto più articolato dove vogliono mettere tutto quello che hanno im-parato dalla prima esperienza, passano anni, e anni, poi arriva: ed è un incubo.

Zc. Di sicuro il primo libro è stato più facile da realizzare: io di mio non ho un’attitudine sperimentale, mi hanno proposto di fare questa cosa a dicembre dell’anno scorso, prima che “La pro-fezia dell’armadillo” avesse successo, se no probabilmente sarei rimasto con le mie solite cose autobiografiche...

Valerio. Che poi c’hai 28 anni, prima o poi ’ste storie autobiogra-fiche finiranno pure...

Zc. Ma che ne sai te, io c’ho ’na vita piena, sa? Fatto sta che mi sono buttato in questo esperimento, dove pure nella genesi ci sono degli spunti autobiografici, ma c’è anche un elemento di “giallo” nell’intreccio, delle parti di fiction pura...

Romoletto. Andiamo con ordine, facciamo un passo indietro. Vor-rei partire da un elenco di cose che vi uniscono...

Valerio. Così a occhio, ne vedo pochissime. A parte il fatto che nun bevemo e nun se drogamo, questo sì.

Romoletto. Mi sembra un buon punto di partenza. Peraltro ab-bastanza atipico per chi proviene da un mondo come il vostro. Cominciamo con chi ha la felpa dei Minor Threat...

Zc. Quando avevo diciassette, diciotto anni a Roma c’era una scena Straight edge particolarmente florida, che esercitava una fortissima attrazione su di me, anche proprio dal punto di vista estetico... Lo Straight edge, per chi non lo sa, è uno stile di vita che tra le altre cose prevede la rinuncia al tabacco, all’alcool e alle dro-ghe... Un approccio declamato per la prima volta proprio da Ian McKaye, cantante dei Minor Threat e poi dei successivi Fugazi...

Valerio. Ah, i Fugazi! Ma i Fugazi li conosco, li ho sentiti, mi piac-ciono!

Zc. Sentilo il nonno, che prova a inserirsi nella discussione...

Valerio. (Si avvicina al microfono facendo una voce da vecchio.) Sì, ce l’avevo ’na cassetta dei Fugazzi, tanti ma tanti anni fa...

Zc. Tacci tua. Fatto sta che quando ero pischello mi piaceva, oltre che la musica, tutto il discorso che ci stava dietro, soprattutto in un ambiente, che era quello che mi vivevo e che mi vivo tuttora ogni giorno, dove invece la cultura dello sballo era ed è purtroppo sempre in voga. Non assumere sostanze che creano dipendenza, o che possono alterare la coscienza, mi sembrava invece un buon modo per affinare l’autocontrollo, la logica continuazione di una decisione presa sin dalla più tenera età, e che riporto senza ver-gogna alcuna: Devi essere uno Jedi nella vita, sempre. È così. Poi è chiaro che è anche un gioco, una sfida con me stesso, non certo una roba dogmatica: nel senso che non è che credo che chi beve un bicchiere di vino, oppure si fa una canna, faccia qualcosa di sbagliato...

ARTE_ZC2.indd 10 26/11/12 16.24

Page 5: Il Romoletto 4/5 bis

ARTE_ZC2.indd 11 26/11/12 16.24

Page 6: Il Romoletto 4/5 bis

Valerio. Se volete possiamo approfondire il discorso su Riza Psi-cosomatica, finiamo l’intervista lì! Io la chiuderei dicendo che non siamo artisti maledetti, ecco, forse qualcuno dei due, in questo caso mi tocca purtroppo dire io, non ha nemmeno una grande dimestichezza con la definizione di “artista”...

Zc. Ma manco io, per carità.

Valerio. Ma tu disegni, ci sono prove tangibili...

Zc. Io mi ritengo un Operatore della comunicazione visiva.

Valerio. Questa è bellissima. Allora io sono un Mezzo della comu-nicazione visiva. Potremmo essere integrati nell’esame di Teoria delle comunicazioni di massa, a Sociologia!

Romoletto. Adesso che per la serenità di tutti abbiamo definito i rispettivi ruoli, potremmo parlare del legame simbiotico che vi lega entrambi a questa città, con lo stereotipo che volente o nolen-te vi ha appiccicato addosso.

Valerio. I primi anni di lavoro, in cui cerchi di mettere a punto la macchina, non puoi che percorrere la strada che conosci meglio, che poi è la stessa che batti tutti i giorni. Poi però questo mestie-re – il mio, come pure il suo – è un’attività di ricerca continua, e non ti puoi adagiare sull’orticello di casa. Più aumenta la consa-pevolezza di quello che gli altri si aspettano da te, e cioè le solite cose, i soliti ruoli, più devi cercare invece di sperimentare strade diverse, che non ti appartengono, che sono lontane da te ma che tuttavia devi percorrere, trovando porte chiuse anche, e divieti di accesso. Questo non vuol dire che poi non puoi tornare sulla tua: è un fatto di perlustrazione, anche solo di curiosità. Quindi Roma, il pischelletto del popolo, non borghese ma neanche emarginato: io vengo da una famiglia così, abbastanza normale, gente che non ha mai avuto tanto oppure che ha avuto anche poco, ma senza farmene mai accorgere. Io quel personaggio lì l’ho vestito, spo-

gliato, rivestito: l’ho finito, insomma. È una necessità di crescita culturale, e non solo artistica, quella che ti butta su altri percorsi, che ti fa cercare e aspettare proposte diverse. C’è anche da dire che nel ruolo di attore, l’autonomia è molto limitata. Aldilà della scelta iniziale del film, tutte le volte in cui ho accettato di fare solo l’interprete, e quindi il Mezzo, affidandomi al regista e alle ne-cessità del copione, l’ho fatto e ho provato a farlo nel migliore dei modi possibili, pagandone in qualche occasione anche il prezzo. Michele, che giustamente si definisce un Operatore, ha un ruolo decisamente più autonomo, non per questo meno difficile, perché prevede una ricerca interiore fortissima. Perché se vai a vedere ha scritto il primo libro che era quasi un manifesto generazionale, quantomeno per un certo tipo di socialità, quantomeno per que-sta città, mentre nel secondo ha voluto già sperimentare qualcosa di diverso. Ma per forza di cose: bisogna nutrirsi anche di altro, sperimentare, portare in scena se stessi e il proprio mondo su altri contesti. La ricerca e la voglia di affrancarsi, meglio: di non accomodarsi, non vuol dire rinunciare alle proprie radici. Perché poi Roma è sempre piena di spunti, di sguardi che vanno in mille direzioni. Se te la vivi veramente.

Zc. Io sto appena al secondo libro, quindi prima di spolpare que-sto personaggio mi sento di avercene ancora per un po’. Come di-cevo prima, l’ho iniziato quando tutto era ancora tranquillo, senza avere la tentazione di cristallizzarmi per tutelarmi, che è poi quel-lo che sarei portato a fare per indole. Era la prima volta che prova-vo a fare una cosa in cui ci fossero delle parti di finzione pura, il primo tentativo di tenere una storia coesa che andasse avanti con dei meccanismi narrativi veri e propri, una vicenda che si snoda addirittura in tre periodi distinti: infanzia, adolescenza, età adulta. E in parte sono contento di averla fatta così. Per il prossimo libro sto cercando una via di mezzo tra le cose che mi sono piaciute di più del primo e la tecnica che ho cominciato a sperimentare nel secondo. Quindi una storia compatta, con un intreccio, una soluzione, dei meccanismi ecc., sostenuta però da un elemento emotivo molto forte. E ci sarà sempre Roma, che mi sento fortis-simamente ancora addosso. Anche se prima o poi mi piacerebbe raccontare di tutt’altro, ad esempio di zombi, cercando di tenerci insieme gli elementi a me più congeniali. Però tranquilli, il pros-simo libro non parlerà di zombi.

Valerio. Non è che c’è una necessità per la quale per crescere biso-gna per forza allontanarsi da Roma. Credo che ci siano dei ruoli, tipo quello che ho interpretato di recente in “Padroni di casa”, che sono del tutto nuovi, nonostante nella fattispecie sia un personag-gio che proviene da Torrevecchia, o da Montespaccato... Io lo co-nosco perfettamente, lo so che è di Roma Nord, di quella Roma Nord lì.

Zc. “Un polpo alla gola” nasce dalla volontà di raccontare una sto-ria. Anche con tutta una serie di riferimenti letterari, Lansdale per primo. “La profezia dell’Armadillo” scaturiva da un’esigenza diversa, affettiva: quella di ricordare un’amica di infanzia scom-parsa. Poi, in parte per dare spessore alla storia, in parte perché non sapevo proprio come gestire una cosa per me così forte, mi era sembrato meglio stemperare la vicenda con delle cose più leg-gere, interrompendola e spezzettandola con delle storielle di vita quotidiana che andavano a comporre una specie di mosaico, uno spaccato della mia vita e di un pezzo della mia generazione nella quale ci stava pure lei.

ARTE_ZC2.indd 12 26/11/12 16.24

Page 7: Il Romoletto 4/5 bis

ARTE_ZC2.indd 13 26/11/12 16.24

Page 8: Il Romoletto 4/5 bis

Valerio. È quello che dicevamo inizialmente. In un’opera prima ci butti dentro tutta la roba vera che hai. Anche per un attore è così: ti regali completamente al pubblico. Quando poi per forza di cose, se sei intelligente, o quantomeno se hai il senso della realtà che ti circonda, acquisisci una certa consapevolezza sul mestiere, è facile che la tecnica prevalga sul talento puro. Il mio sogno è che l’artista vero non si consapevolizzi mai, spari a 360 gradi e conti-nuamente fino a ottant’anni, ma quelli sono casi rarissimi... Io al posto tuo non mi spaccherei troppo la testa: già che per il terzo libro parti dal presupposto di unire la pancia del primo con il me-stiere del secondo, mi sembra un discorso molto sano, e saggio. Strano che lo faccia tu.

Zc. Ma io so’ acuto in verità, sa?

Valerio. La verità è che non bisogna aver paura di andare addosso alle cose. Il nostro è un lavoro di espressività che ci permette di prendere le porte in faccia, ed è lì l’inconsapevolezza più bella. Per tanto tempo ho detto: io non lo so perché faccio l’attore, mi diver-to, fatico, mi piace, ma piano piano ha cominciato a diventare una questione di tecnica, e allora ho capito che era proprio quella che mi mancava, per cui sono andato a cercarmi tutte cose dove invece serviva proprio la tecnica, cose che non sapevo fare. Alcune le ho azzeccate, altre no, molte mi hanno fatto capire che per come mi vivo questo mestiere non riuscirò mai a mettere la tecnica davanti all’empatia, alla spontaneità, all’umanità. Però va bene: c’ho que-sto, lo porto avanti, provo a migliorarlo, ad affinarlo.

Romoletto. Un altro aspetto che vi lega è la politica, l’ambiente, le frequentazioni. Un animo popolare che non dimentica le proprie origini. In una parola: la strada. Facendo i debiti distinguo, avete tuttavia da insegnare questo: senza cedere di un passo dalle vo-stre convinzioni, continuando ad aderire alle mille iniziative in cui siete coinvolti, siete riusciti ad avere o a mantenere il successo. E quali sono queste convinzioni? Le riassumerei così: stare sempre dalla parte degli ultimi, che poi per definizione è anche la parte sbagliata. Questo non vi ha impedito di essere spinti e sostenuti da mezzi di informazione notoriamente avversi a molti dei credo in cui vi riconoscete. Se tutto ciò è vero, ci sarebbe dietro una bel-lissima morale: che quando non è un calcolo, o peggio che mai una posa (capita anche questo), ma semplicemente un ineludibile modo di essere, la coerenza paga. È così?

Valerio. C’è un modo diverso di porsi, che viene dal differente me-stiere che facciamo. Ritornerei alle definizioni di prima: Opera-tore e Mezzo. Per quanto mi riguarda, raramente mi sono tirato indietro quando vengo chiamato per un determinato tipo di ini-ziative, alle quali parteciperei anche come semplice cittadino. Ma non c’è dubbio che sono convocato perché ho un’immagine pub-blica di un certo tipo, con il cosiddetto “peso mediatico”, e questa è una cosa che soprattutto ultimamente mi fa fare corto circuito. Quelle che scherzosamente chiamo “le giornate dell’impegno so-ciale” stanno diventando qualcosa che ho sempre più difficoltà a gestire. Non che non le voglia fare, non mi fraintendete: è che vor-rei aderirvi a prescindere, e non per il ruolo che ricopro. Prima di essere un volto noto, un personaggio pubblico, sono un cittadino. E come tale vorrei vivermi certe cose.

Zc. Io faccio ancora militanza attiva: l’attacchinaggio per strada, una riunione una volta a settimana, tutti gli annessi e i connessi.

Nelle mie storielle, nelle vignette, in tutto, cerco sempre di metter-ci un sassolino. Non saprei dirti se è pedagogia, che facevo forse di più quando facevo cose esclusivamente militanti, però secon-do me la pedagogia con la p maiuscola funziona fino a un certo punto... E se funziona, funziona solo nel giro tuo. Quello che sto cercando di fare è mettere dappertutto questi sassolini, che diano sempre un’indicazione chiara sia del punto di vista mio sia dei paletti che voglio porre, senza essere eccessivamente didascalico. Il tentativo più esplicito che ho fatto in tal senso è stata la storia di quest’estate sul tema “devastazione e saccheggio” per i condanna-ti in seguito ai fatti del G8 di Genova, che si ricollega idealmente al racconto che avevo disegnato per l’anniversario dei dieci anni dove raccontavo il pestaggio da me subito per mano della Foresta-le, dopo essermi rivolto a loro per una semplice informazione... Avevo diciassette anni. In quella storia, forse per la prima volta, sono riuscito a mischiare dei temi pop con degli argomenti su cui mi andava di fare “pedagogia”, e da lì ho capito che quell’approc-cio funzionava meglio, soprattutto perché riusciva a evadere dagli ambienti “nostri”.

Valerio. Hai mai pubblicato fuori dall’Italia?

Zc. Sto per. Le trattative sono a buon punto in Spagna e in Grecia. Anche in Francia ci sono tre o quattro editori che sono interessati. Più che altro hanno visto i dati di vendita, abbastanza anomali rispetto alle medie italiane. Il problema è quello della traduzio-ne, perché il linguaggio che uso è super locale e l’unico modo di trasporre il romanesco è il linguaggio della banlieue, che però è in continua e rapida evoluzione e rispetto al francese che parlavo negli anni Novanta è tutta un’altra lingua.

Valerio. Perché, parli pure francese?

Zc. Io sono francese. Non sembra, ma è così. Mia mamma è fran-cese, il mio passaporto è francese. Però sono nato in Italia, in una piccola frazione di Cortona, in provincia di Arezzo.

Valerio. Hai capito, sembra una storia degli anni Venti...

Zc. Però vivo a Rebibbia da quando ho sette anni.

Valerio. E a disegnare, dove hai imparato?

Zc. Imparato, so’ parole grosse! Io dal punto di vista del disegno mi sento un po’ una pippa, nel senso che il mio modo di disegnare è tutto un arrangiarmi per evitare le cose che non sono capace di fare: l’inquadratura dall’alto, quella dal basso, l’anatomia... La ve-rità è che dovrei tornare a studiare, invece sforno tavole su tavole che pure sono una buona palestra, però i muscoli, le ombre, le prospettive: lì non c’è niente da fare, non si improvvisa. In pratica disegno fin da quando ero ragazzino, ma dai dodici ai vent’anni ho smesso. Poi quando ho iniziato a lavorare e ho capito che aria tirava fuori, mi sono detto: “Aoh, ma lo sai che c’è, famme un po’ ricomicia’, vediamo se riesco...”. La verità è che non dovevo fare tutte le seghe che ho fatto nelle lezioni di anatomia alla Scuola del fumetto, quand’ero pischello.

Romoletto. Anagrafe a parte, un altro punto di contatto è quello dell’adolescenza lunga...

ARTE_ZC2.indd 14 26/11/12 16.24

Page 9: Il Romoletto 4/5 bis

ARTE_ZC2.indd 15 26/11/12 16.25

Page 10: Il Romoletto 4/5 bis

Zc. Ma questo c’ha un figlio, c’ha quarant’anni, che adolescenza vuoi che c’ha!

Valerio. Diciamo che ne sono uscito in maniera brusca, come del resto ci ero entrato.

Zc. Io invece ho una percezione di me giovanissimo, mi sento esattamente come quando ho finito il liceo: se domani mi metto il cappellino e lo zainetto e vado al corteo degli studenti sono uno dei loro, non se ne accorge nessuno!

Romoletto. A proposito di maturità. Secondo te, è meglio rima-nere puri, soprattutto quando provieni da un ambiente che fa della purezza (o meglio: della non compromissione) un valore a se stante, oppure è più importante, quando si ha successo e con-seguente risonanza, sporcarsi le mani? Più banalmente: è bello non trovarsi sui media di grande diffusione, soprattutto quando si è in disaccordo sull’approccio che questi riservano agli argo-menti che senti più cari, però è anche vero che conquistarsi una presenza all’interno di questi mezzi vuol dire poter offrire una visuale altra, mettere il seme del dubbio in un pubblico altrimenti irraggiungibile...

Valerio. Vuol dire combattere da dentro.

Romoletto. Esatto, vuol dire combattere da dentro e vuol dire ma-gari anche fare la figura di quello che si è venduto, perché adesso fa le vignette sul quotidiano. Quindi in definitiva vuol dire assu-mersi un ruolo scomodo, forse – e questa è la domanda – anche utile. Un po’ come è interpretare personaggi difficili per Valerio, lontani anni luce dal suo modo di essere e di pensare.

Zc. Io non ho il feticcio della purezza, almeno in generale. Salvi i limiti della decenza, non penso che starsene su una torre d’avorio sia un valore in sé, assolutamente. Però credo che ci siano dei ruoli da rispettare. Di chi si candida, di chi fa politica istituziona-le, io ho il massimo rispetto. Per dirti: io voto, magari non in ogni occasione, ma non sono certo astensionista. Detto ciò, credo che ognuno debba avere il suo ruolo, e penso che le cose funzionano se questi ruoli si rispettano a vicenda, e nessuno infama l’altro. Quindi va bene combattere dall’interno, però a me personalmen-te nun me va de fallo: perché non è la mia vocazione, perché mi annoia, perché sarei a disagio. Preferisco non dover rendere conto a nessuno. Secondo me tenere i piedi in mille scarpe vuol dire perdere credibilità, forse anche di efficacia.

Romoletto. Per continuare la provocazione: che differenza ci sa-rebbe se la stessa striscia che esce su Internazionale apparisse invece su un contesto meno amico?

Zc. Io ho rifiutato le proposte di molti quotidiani, compresi alcu-ni grossi. Ma non perché mi sembrava di vendermi, perché non mi andava nella maniera più spontanea e meno ideologica del mondo: non mi sento investito di nessuna missione comunica-tiva, quello che faccio come impegno politico ho piacere di farlo circoscritto al mio ambiente, perché mi diverto a farlo in quella maniera lì, e così voglio farlo.

Valerio. È un po’ come quando mi chiedono di partecipare a degli incontri per sostenere un candidato politico, oppure quell’altro.

Ho sempre rifiutato. Poi però magari vado a Ballarò per leggere il reportage che ha scritto Ezio Mauro dopo la tragedia della Thys-sen. È il discorso dei sassolini che facevi prima tu: li metti nelle cose che fai, nei progetti che sposi, ed è questo il modo di un ar-tista di mantenere la propria dignità. Ma non è neanche sbagliato l’altro discorso: il Quotidiano ti chiede un fumetto sugli studenti, tu glielo dai con i contenuti che ritieni più opportuni, il Quotidia-no te lo pubblica: hai vinto. Se invece non te lo pubblica, in ogni caso hai scoperchiato un nervo.

Romoletto. Tu immaginati l’irresistibile storia sul “Balocco Stu-denteschio” (“l’organizzazione diversamente giovanile di Casa-Bound”) che hai scritto su ANTIFA!nzine... ripubblicata su XL di Repubblica! Pensa il differente impatto che avrebbe su un quindi-cenne poco smaliziato, che subisce magari il fascino di certe pose e atteggiamenti. Il germe del dubbio che vorrei istillarti è questo: a parità di messaggio, non è il mezzo quello che conta?

Zc. Chiaro. Però ti faccio un altro esempio. Quando c’è stata la battaglia in Val di Susa, il 3 luglio del 2011, io stavo a casa a di-segnare e tenevo aperto sul monitor la cronaca in tempo reale di Repubblica.it, con Twitter a fianco. La diretta era onesta, con tutte le categorie giornalistiche con le quali si raccontano queste cose: il black block fa questo, le forze dell’ordine fanno quest’altro, ecc. Su Twitter invece i Wu Ming avevano lanciato l’hashtag “Urca urca tirulero, oggi splende il sol!” e raccontavano le stesse cose però detournando tutto in chiave Robin Hood: per cui la polizia era lo Sceriffo di Nottingham, la Valsusa era la foresta di Sherwood, ecc. Quella roba lì mi sembrava che cogliesse molto di più le ragioni e il sentimento di chi stava lassù, e se anche era meno aderente alla realtà della cronaca ne coglieva perfettamente l’essenza. Ora, se fosse possibile fare anche quella roba lì su Repubblica, andrebbe benissimo. Invece la maniera di raccontare le cose dei mezzi di informazione mainstream è solo quella, e non puoi farci niente.

Valerio. Rispondono a un codice che non vogliono cambiare. Nes-suno ha veramente voglia di mettere in discussione quel mecca-nismo. Le serie tv, le fiction generaliste, non ci sarà mai una tele-visione diversa perché la gente vuole quello, fine.

Zc. A me quando mi contattano i quotidiani mi chiedono sempre le cose più stupide. Sempre le stesse domande...

Valerio. E lo dici a me che sono vent’anni che mi chiedono: Par-lami del tuo personaggio... È stato bello lavorare? Vi siete divertiti sul set? Ma tu Michele che ne vuoi sapere, sei solo all’inizio. A parte che secondo me rimani una meteora.

Zc. Ma pure secondo me.

Valerio. E se caschi sul pianeta Terra è sicuro che capiterà nel de-serto.

NON MI SOMIGLIA PER NIENTE!Ovvero Tutto ciò che il buonsenso sconsiglia in un’intervista per una ri-vista free press.

FINE

ARTE_ZC2.indd 16 26/11/12 16.25

Page 11: Il Romoletto 4/5 bis

ARTE_ZC2.indd 17 26/11/12 16.25

Page 12: Il Romoletto 4/5 bis
Page 13: Il Romoletto 4/5 bis

1www.ilromoletto.it

Ann

o i

- Num

ero

4/5

- nov

embr

e/di

cem

bre

2012

- P

om

! edi

tori

srl

copertina.indd 1 26/11/12 17.02

Page 14: Il Romoletto 4/5 bis

2

copertina.indd 2 26/11/12 17.02

Page 15: Il Romoletto 4/5 bis

3

direttore editoriAle Oscar Gliotivicedirettore Dario SbroccaredAzioNe Roberto Farina, Martina Greco, Simona Greco, Abebe Kibila, Elena Tessa Risi, Pino PestoneArt director Valentina MarchionniimPAgiNAzioNe Alberico Bartoccini, Valentina Marchionni, Marzia Monginieditore POM! Editori srlSede legAle Viale di Tor Marancia 60, 00147 RomaStAmPA PuntoWeb srl, via Variante di Cancelliera snc, 00040 Ariccia (RM)coPyright Tutto il materiale scritto dalla redazione è disponibile sotto la licenza Attribuzione Creative Commons - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0, ovvero può essere riprodotto a patto di citare la fonte, di non usarlo per fini commerciali e di condividerlo con la stessa licenza.

regiStrAzioNe tribunale di Romanumero 204 del 5 luglio 2012direttore reSPoNSAbile Oscar Glioti

coNtAttiTelefono 06.5128605 redAzioNe [email protected] [email protected]à tel. 3483846413 [email protected]

Chiuso in redazione alle ore 6.11del 26 novembre 2012

I lettori sono invitati a verificare la programmazione degli eventi segnalati.

iN PrimA di coPertiNA e All'iNterNo:Senza titolo, senza forzedi valentina marchionni

iN quArtA di coPertiNA:Paurancheno (reloaded)di zerocalcare

Arte

Succede iN città

ciNemA

SPettAcolimuSicA

riStoroda pagina 6

da pagina 4

da pagina 15

da pagina 10da pagina 23

da pagina 30

sommario

copertina.indd 3 26/11/12 17.02

Page 16: Il Romoletto 4/5 bis

4

ai vincitori delle due ul-time edizioni del Festival Internazionale del Film di Reykjavik, molte opere che indagano sulla grave crisi economica e sociale vissuta dal paese nordico in seguito al recente crack finanziario. Da segnalare il documentario “Inni”, tri-buto alla rock band dei Si-gur Rós del regista canade-se Vincent Morisset. Tutti i film verranno proiettati in lingua originale con sotto-titoli in italiano.Ingresso liberowww.cineporto.com

ECOSOLPOP IL MERCA-TO-NON-MERCATO2 dicembrePalestra Scup, via Nola 5 Usato (da vendere, scam-biare, regalare), prodotti biologici e a chilometro zero, cicloriparazioni, sof-tware libero, un’area espo-sitiva per gruppi di acqui-sto solidale, botteghe del commercio equo e la pri-ma “Zona di totale gratui-tà” dove portare e prende-re qualsiasi tipo di oggetto in base ai propri gusti e alle proprie necessità. È così che vogliono che sia

AL DI LÀ DEL BENE E DEL MALE. IL CINEMA DI LILIANA CAVANIFino all’1 dicembreCinema Trevi, vicolo del Puttarello 25Partendo da “Francesco d’Assisi” (1966) per arri-vare a “Il gioco di Ripley” (2002), il Centro Speri-mentale di Cinematografia propone una retrospettiva della produzione filmica della controversa cineasta emiliana. Mercoledì 28 alle ore 21 incontro con la regista e a seguire pro-iezione de “Il portiere di notte”, con Charlotte Rampling nei panni di una sopravvissuta al campo di concentramento e Dirk Bogarde in quelli del suo aguzzino. Ingresso liberowww.fondazionecsc.it

QUATTRO PASSI NEL GRANDE NORD. I GIORNI DELL’ISLANDA29 novembre – 2 dicembre Casa del CinemaLargo Marcello Mastroianni 1Cineporto organizza una quattro giorni dedicata al cinema islandese. Tra i ti-toli in programma, oltre

la prima edizione di que-sto Mercato-non-mercato, promossa dalle associazio-ni sgomberate dagli spazi della Città dell’Altra Eco-nomia: ECOlogica, SOLi-dale e POPolare.Dalle ore 10.00 alle ore 19.00Ingresso liberowww.comune-info.net

CAMPAGNA AMICA2,9 e 16 dicembreAuditorium, viale Pietro De Coubertin 30Si ripete il tradizionale ap-puntamento fra le imprese agricole del Lazio e i con-sumatori romani all’inse-gna della filiera corta. Nel corso delle tre giornate sarà possibile degustare e acquistare i prodotti di stagione tipici della nostra regione, con la massima garanzia di qualità e tra-sparenza. Dalle ore 10, ingresso libero.www.auditorium.com

ROMA VIDEOCLIP “IL CINEMA INCONTRA LA MUSICA”5 e 11 dicembre Decima edizione della ker-messe dedicata ai video-clip tratti dalle colonne so-

nore dei film, con ampio spazio per le produzioni indipendenti. Le proiezio-ni dei video e la cerimonia di premiazione sono in programma il 5 dicembre, dalle 18 alle 20, presso la sala del Nuovo Cinema Aquila. L’11 dicembre in-vece, in occasione dell’ap-puntamento con “Mercu-rio” - la vetrina che ogni mese il Circolo degli Arti-sti dedica ai migliori talen-ti della Capitale - a partire dalle ore 20 gli spazi del locale di via Casilina Vec-chia ospiteranno la festa di chiusura della rassegna, proiettando i videoclip più suggestivi alla presenza de-gli autori. Ingresso liberowww.cinemaaquila.com www.circoloartisti.it

PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI6-9 dicembrePalazzo dei Congressi, Piazzale Kennedy 1Fuori dall’orbita dei gran-di gruppi, torna a Roma la Fiera nazionale della piccola e media editoria, giunta quest’anno alla sua undicesima edizione. 400 espositori e 60.000 ti-toli per un evento unico nel suo genere, che per la prima volta sconfinerà dall’Eur per diffondersi a macchia d’olio con una serie di iniziative nelle bi-blioteche comunali, nei teatri di Quarticciolo e Tor Bella Monaca, al Pa-lazzo delle Esposizioni, al Nuovo Sacher e in tan-ti altri angoli della città. Tra gli autori e artisti che prenderanno parte all’e-vento ricordiamo Andrea Camilleri, Dacia Maraini, Massimo Carlotto, Nanni Moretti, Vasco Brondi, Fe-derico Fiumani e gli autori di fumetti Lorenzo Mattot-

SUCCEDE IN CITTÀ//pillole

succede_ALB.indd 4 26/11/2012 3.22.26

Page 17: Il Romoletto 4/5 bis

5

ti e Zerocalcare. Numerosi anche gli ospiti interna-zionali, tra i quali vale la pena citare il veterano del giornalismo d’inchie-sta Günther Wallraff e le nuove voci della narrativa africana Moussa Konaté, José Eduardo Agualusa e Yvan Sagnet. Aprirà la manifestazione una lec-tio magistralis di Massimo Cacciari sul libro nell’età dell’immagine.Dalle 10 alle 20, il 6 e il 9 dicembre fino alle 21.Biglietto: intero ¤6, ridotto ¤3 per i ragazzi tra i 15 e i 18 anni e per gli over 65. Ingresso gratuito per i minori di 14 anni e il 6 e il 7 dicembre per gli studenti universitari.www.piulibripiuliberi.it

FESTIVAL INTERNAZIO-NALE DEL CIRCO DI ROMA21 dicembre - 6 gennaio Teatro Tendastriscevia Giorgio Perlasca 69Puntuale come sempre, con l’avvicinarsi delle fe-ste torna il rituale appun-tamento con il Golden Circus Festival, la rassegna circense ideata e condotta

dalla Signora del circo ita-liano Liana Orfei. Biglietti: da ¤12 a ¤50 Tel. 06.25391562 www.goldencircusfestival.it

VIAGGIO CON FIGURE NELLE FIABE DI ITALO CALVINOFino al 20 gennaioPalazzo delle Esposizionivia Nazionale 194 Mostra-laboratorio dedica-ta all’infanzia, per scoprire come, passando di bocca in bocca su e giù per l’I-talia, le fiabe cambino di aspetto senza mai smarrire il loro senso più profondo. Diciotto illustratori italiani e francesi reinterpreteran-no il paese delle favole ma-gistralmente descritto da Calvino nelle sue “Fiabe italiane”. Ingresso libero alla mostra. Attività laboratorio: la domenica e festivi dalle 11 alle 13, ¤8 per bambino, prenotazione (consigliata) ¤1.50. Tel. 06.39967500 www.palazzoesposizioni.it

NATALE ALL’AUDITORIUM1 dicembre - 6 gennaio AuditoriumViale Pietro de Coubertin 30

Come ogni anno, con l’av-vicinarsi del Natale il Parco della Musica si veste a festa trasformandosi in una cit-tà dei balocchi capace di offrire attrazioni di ogni tipo. Chi è a corto di idee per i regali potrà fare una sosta nel Caravanserraglio, la mostra mercato allesti-ta all’interno dello Spazio Serra (tutti i giorni, tranne il 24 e il 25 dicembre, dalle 11 alle 21). Chi vuole dilet-tarsi con pattini e piroette, avrà a disposizione la pista di ghiaccio allestita nello spazio esterno dell’Audi-torium (dal 2 dicembre al 29 gennaio, ingresso pista + noleggio pattini: €8/ora). Grandi e bambini potran-no poi lasciarsi incantare dai funambolismi del circo invisibile di Victoria Cha-plin e Jean-Baptiste Thier-rée (Sala Petrassi, dall’11 al 23 dicembre. Posto uni-co €25, under 16 €8. Spe-ciale famiglia: adulti €17,

under 16 €8) oppure dalle picaresche storie raccon-tate dal teatro dei pupi di Mimmo Cuticchio (Teatro Studio, dal 4 al 6 gennaio. Posto unico €18.00, under 16 €12. Speciale famiglia: adulti €14.40, under 16 €12). Per gli amanti del-la musica da segnalare l’appuntamento dal 20 al 31 dicembre con il Roma Gospel Festival, che anche quest’anno ospiterà alcuni dei migliori gruppi spiri-tual provenienti dagli Stati Uniti, e le due esibizioni dell’Orchestra Popolare Italiana del maestro Am-brogio Sparagna dedicate ai canti di Natale nelle tra-dizioni popolari (Sala Si-nopoli, 5 e 6 gennaio). Per finire, dedicato ai bambini, da non perdere il 29 e il 30 dicembre lo spettacolo “Schiaccianoci e il re dei topi” dell’Open Trios (Sala Petrassi, €15).www.auditorium.com

35% di sconto per i lettori di romoletto

acquista i nostri prodotti su:marangonicioccolato.bigcartel.cominserendo il codice “ilromoletto”usufruirai della promozione. Fino al 7 gennaio.

marangonicioccolato.itfacebook.com/MarangoniCioccolato

succede_ALB.indd 5 26/11/2012 3.22.26

Page 18: Il Romoletto 4/5 bis

6

ARTE.indd 6 26/11/12 16.46

Page 19: Il Romoletto 4/5 bis

7

GIOSETTA FIORONI, MARCO DELOGU L’ALTRA EGOFino al 2 dicembreMACRO, via Nizza 138 Orario 11-19, sabato 11-22 (chiuso il lunedì)Ingresso €8.50, ridotto €6.50, biglietto integrato con MACRO Testaccio €12, ridotto €10, sconto di €1 per i residenti a Romainfo 060608 - 06.671070400; www.museomacro.org

Omaggio a una delle più rappresen-tative artiste italiane, per festeggiare nel miglior modo i suoi imminenti ottant’anni. Protagonista della vita culturale nella Capitale degli anni Sessanta, esponente della Scuola di piazza del Popolo insieme a Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli, Giosetta Fioroni ha esplorato le tecni-che artistiche più diverse – fotografia, pittura, collage, ceramica – sovrappo-nendole tra loro fino a scandagliar-ne le più recondite potenzialità. In questo progetto torna a collaborare con il fotografo Marco Delogu per indagare sulla relazione tra artista e soggetto ritratto, plasmando e trasfor-mando la propria figura con mutazio-ni oniriche e surreali, alla scoperta di nuove identità da abitare.

PPP. UNA POLEMICA INVERSAOmaggio a Pier Paolo PasoliniFino al 9 dicembre Palazzo Incontro, via dei Prefetti 22Orario 11-18 (chiuso il lunedì)Ingresso gratuito, info 06.97276614 Un percorso di rimandi e suggestio-ni che offrono uno sguardo nuovo sui versi poetici di Pier Paolo Paso-lini. Dipinti, installazioni, sculture e fotografie interpretano undici dei suoi componimenti attraverso lo

sguardo di ventidue artisti di diver-sa età ed estrazione. Carla Accardi, Jannis Kounellis, Giosetta Fioroni, Gianni Dessì, Michelangelo Pistolet-to, Sten & Lex, sono solo alcuni dei nomi impegnati nell’omaggio all’in-tellettuale friulano.

L’ANTICO NEL MODERNOScultura italiana degli anni TrentaFino al 6 gennaioMuseo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, via Giuseppe Romita 8 Orario 9-19 (chiuso il lunedì)Biglietto integrato (validità 3 gg) con Palazzo Massimo, Palazzo Altemps e Crypta Balbi €10, ridotto €6,50, info 06.39967700 Esposizione di una serie di sculture provenienti dalla Galleria d’Arte Mo-derna per illustrare l’ispirazione alle forme antiche nelle arti plastiche de-gli anni Trenta. Sotto l’ardita cupo-la dell’Aula Ottagona, in un ideale dialogo con le statue classiche che ornavano le Terme, le opere in bron-zo, marmo e terracotta delineano una rinnovata attenzione all’uomo, alle tecniche e ai materiali dell’arte etrusca e romana. Tra gli scultori rappresentati: Emilio Greco, Mirko Basaldella, Marino Marini, Arturo Martini, Francesco Messina.

MARIO GIACOMELLIFotografie dall’archivio di Luigi CrocenziFino al 20 gennaioMuseo di Roma in Trastevere, piazza di Sant’Egidio 1/bOrario 10-20 (chiuso il lunedì)Ingresso €6.50, ridotto €5.50, sconto di €1 per i residenti a Roma info 060608

Una macchina fotografica che perde i pezzi, tenuta insieme con lo scotch,

che diventa una prosecuzione del corpo. Una modulazione della luce che dà vita a contrasti espressioni-sti, ottenuti con il ricorso a tecniche artigianali. Un bianco e nero senza tentennamenti, che squaderna “i se-gni e la memoria dell’esistenza”. Le immagini di Mario Giacomelli rac-contano come poche altre i paesaggi dell’anima del nostro paese. Sono vere e proprie narrazioni caratteriz-zate da un registro poetico e surre-ale, dove divengono illusori anche le scene e i luoghi più quotidiani. Se ne può avere un assaggio nelle serie in mostra al Museo di Roma in Trastevere: da “Prime fotografie” de-gli anni Cinquanta a “Studenti” del 1977, passando per “Scanno” la rac-colta acquistata nel 1963 dal MoMA di New York che gli valse la fama in-ternazionale. In una ricerca artistica atipica e difficilmente incasellabile, influenzata dal suo mestiere di tipo-grafo ma anche dalla passione per la poesia e la pittura, il fotografo mar-chigiano ha realizzato composizioni disarmoniche, primi piani sgranati, soggetti che galleggiano in bianchi abbacinanti oppure sprofondati in neri fierissimi, per una resa visiva aspra e drammatica, profondamen-te autentica. “Io credo nell’astrat-tismo”, dichiarava in un’intervista Giacomelli, “per me l’astrazione è un modo di avvicinarsi ancora di più alla realtà. Non mi interessa tan-to documentare quello che accade, quanto passare dentro a quello che accade. E le fotografie che contano di più sono forse quelle che ho vissu-to senza scattarle”. 

VERMEER. IL SECOLO D’ORO DELL’ARTE OLANDESEFino al 20 gennaioScuderie del Quirinale, via XXIV Maggio 16Orario: da lunedì a giovedì 10-20; venerdì 10-22.30; sabato 9.30-22.30; domenica 9.30-20.Ingresso €12, ridotto €9.50; biglietto integrato con Palazzo delle Esposizioni (validità 3 gg) €20, ridotto €16, info 06.39967500Per la prima volta a Roma una rasse-gna sulla pittura olandese del dicias-

ARTE_ALB.indd 7 26/11/2012 15.09.34

Page 20: Il Romoletto 4/5 bis

8

ARTE//mostre/esposizioni/visite

settesimo secolo e sul suo più celebre esponente, Johannes Vermeer. Una meticolosa selezione di opere raccol-te nei musei di tutto il mondo che consente di inquadrare il percorso artistico del maestro nella vivace sce-na pittorica del suo paese. Si tratta di dipinti – otto di Vermeer e cinquanta dei suoi contemporanei – realizzati per le abitazioni private di mercanti e commercianti, che riflettono la so-cietà e la cultura borghese rappresen-tandole in una dimensione privata al di fuori di ogni ufficialità. Di suo, l’autore conosciuto in tutto il mondo per il famoso “Ragazza con l’orecchi-no di perla”, aggiunge una tecnica pittorica raffinata che gli consente di fissare con effetto quasi fotografico i momenti della vita quotidiana, i gesti dell’intimità familiare e le emozioni del corteggiamento amoroso in ope-re intense e luminose, fatte di sguar-di e curatissimi dettagli.

PAUL KLEE E L’ITALIA

Fino al 27 gennaioGalleria Nazionale d’Arte Moderna GNAM, via delle Belle Arti 131Orario 10.30-19.30 (chiuso il lunedì)Ingresso integrato al museo €12, ridotto €9.50; ridotto €7 per minori di 18 e maggiori di 65 anni (solo mostre)info 06.32298221Viaggio tra le linee e i colori di uno dei maestri del Novecento, alla ri-cerca di una traccia lasciata dai sog-giorni italiani nelle tele del pittore di origine svizzera. Questo almeno l’intento della mostra, sulla scia degli studi che individuano come decisivi i giorni della permanenza in Tunisia nel 1914, in seguito ai quali Klee, stregato dalla luce del

Mediterraneo e conquistato dai co-lori del luogo, intraprende la svolta artistica sulla strada dell’astrazione. “Il colore mi possiede”, diceva di sé, “non devo inseguirlo. Mi possederà sempre, lo so. Questo è il significato di questo momento felice: il colore e io siamo un’unica cosa. Sono un pittore”. L’esposizione è una buona occasione per ammirare da vicino le forme essenziali, le tinte calde, le composizioni armoniose e musicali che caratterizzano le opere dell’arti-sta, guidati o spiazzati da titoli con-cepiti come vere e proprie appendi-ci creative (“Due uomini, reputando ognuno l’altro di rango superiore, s’incontrano”, “Impalcatura per la testa di una scultura monumentale”, “Il Torso e i suoi con la luna piena” per citare alcuni dei quadri esposti). Un’incursione nel mondo astratto e simbolico, eppure semplice e sere-no, di Klee, dove “un disegno è sem-plicemente una linea andata a fare una passeggiata”.

ROBERT DOISNEAUPARIS EN LIBERTÉFino al 3 febbraioPalazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 Orario 10-20, venerdì e sabato 10-22.30 (chiuso il lunedì)Ingresso €12.50, ridotto €10; gratuito per gli under 30 il primo mercoledì di ogni mese (orario 14-19)info 06.39967500

Nel centenario della nascita arriva in Italia una grande rassegna dedi-cata al fotografo francese che con i suoi scatti in bianco e nero ha im-mortalato i luoghi e i volti di Parigi. Attraverso le immagini del centro e delle periferie Doisneau ha voluto

cogliere gli aspetti più veri e insoliti della città, offrendone una visione ideale, poetica e giocosa, senza alcun intento realistico. Come amava ripe-tere: “Io non fotografo la vita reale, ma la vita come mi piacerebbe che fosse”. La Ville Lumière diventa così un mondo gentile fatto di abitudini, mestieri e gesti quotidiani, in un re-pertorio di ritratti divenuti celebri in tutto il mondo.

In abbinata:SULLA VIA DELLA SETAAntichi sentieri tra Oriente e OccidenteFino al 10 marzoPreziosi reperti e raffinati manufatti guidano il visitatore sulla leggenda-ria rotta degli scambi commerciali e culturali con l’Asia nel periodo tra il VII e il XIV secolo. Una rete di per-corsi, battuti da mercanti e pellegri-ni, che attraversava città cosmopolite e importanti centri religiosi. Una se-zione della mostra approfondisce gli intensi rapporti tra l’Italia del tardo Medioevo e la Cina di Kublai Khan.

GUTTUSO. 1912-2012Fino al 10 febbraioComplesso del Vittoriano, via San Pietro in CarcereOrario: 9.30-19.30 da lunedì a giovedì, 9.30-23.30 venerdì e sabato, 9.30-20.30 domenica. Ingresso €12.50, ridotto €9info 06.6780363 – 06.6780664Mostra antologica che ripercorre, a cento anni dalla nascita, la feconda carriera artistica del pittore siciliano. Personalità complessa ma coerente, Guttuso attraversa mezzo secolo distoria dell’arte ispirato da un forte sentimento etico. Con uno stile im-prontato al realismo, molto attento ai contenuti, ha prodotto opere an-ticonvenzionali profondamente le-gate all’attualità e alla lotta politica. Guttuso dichiarava di voler arrivare alla totale libertà in arte, “libertà che, come nella vita, consiste nella verità”. Lezione, questa, imparata durante la sua militanza nel gruppo di Corrente, rivista e laboratorio che nel biennio ’38/40 fece della fusione di arte e vita il proprio manifesto an-tifascista. L’aderenza ai temi sociali

ARTE_ALB.indd 8 26/11/2012 15.09.35

Page 21: Il Romoletto 4/5 bis

9

e gli importanti sodalizi intellettuali hanno fatto di questo artista un pro-tagonista della vita culturale e poli-tica italiana, a cui Roma, città in cui visse e lavorò per oltre cinquant’an-ni, rende finalmente omaggio.

WILLIAM KENTRIDGEVERTICAL THINKING

Fino al 3 marzoMAXXI, via Guido Reni 4/AOrario 11-19, sabato 11-22 (chiuso il lunedì)Ingresso €11, ridotto €8, info 06.39967350; www.fondazionemaxxi.itDisegnatore, regista, artista visivo: l’eclettico autore sudafricano è l’i-deatore di “The Refusal of Time”, avvolgente installazione che si pro-pone come riflessione universale sul concetto di tempo. Uno spazio sospeso popolato da macchinari, strumenti, ombre e figure, dove mu-siche e proiezioni visive convivono col moto incessante di giganteschi metronomi. In esposizione anche i bozzetti preparatori dell’opera, alcu-ne serigrafie inedite e sei opere della collezione permanente del MAXXI.

In abbinata:L’ITALIA DI LE CORBUSIERFino al 17 febbraioUn maestro che ha cambiato il modo di pensare l’architettura, lasciando un’eredità talmente imprescindibi-le da divenire quasi ingombrante. A partire dagli anni Venti le riflessioni di Le Corbusier sulle forme dell’abi-tare, sull’uso del cemento armato, sulla nuova città di massa, ne fanno un protagonista del Movimento Mo-derno e le sue teorie hanno vasta ri-sonanza, concretizzandosi nel mon-

do intero. L’esposizione esamina tutti gli aspetti della complessa per-sonalità dell’architetto – fu anche pittore, scultore, urbanista, designer – e i ripetuti tentativi, rimasti senza esito, di realizzare una sua opera in Italia: l’utopia della città radiosa immaginata per Pontinia, i progetti per il centro di calcolo Olivetti e l’O-spedale di Venezia. Schizzi, dipinti, fotografie, a corredo dei magnifici disegni, testimoniano gli intensi rap-porti che Le Corbusier coltivò nel corso dell’intera carriera con l’am-biente intellettuale italiano. Un inte-ressante percorso che supera i con-fini dell’architettura per addentrarsi nel dibattito culturale e artistico del Novecento.

LUCIANO VENTRONESUI GENERI/S Dal 29 novembre al 6 gennaioMusei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, via Nomentana 70Orario 9-19 (chiuso il lunedì)Ingresso mostra e Casino Nobile €8, ridotto €7. Biglietto integrato con Casina delle Civette €10, ridotto €8, sconto di €1 peri residenti a Roma; info 060608Panoramica sulla ricerca espressi-va dell’artista romano dagli anni Sessanta a oggi. Un’antologia “sui generis” di cinquanta opere che uniscono sapientemente l’esattezza della riproduzione fotografica con l’esuberanza della tecnica pittorica. Un linguaggio iperrealista che esplo-ra la vitalità e l’attualità dei “generi” classici della pittura: figura, natura morta e paesaggio.

JIMMIE DURHAMStreets of Rome and other storiesDal 29 novembre al 10 febbraio

MACRO, via Nizza 138 Orario 11-19, sabato 11-22, (chiuso il lunedì)Ingresso €8.50, ridotto €6.50, biglietto integrato con MACRO Testaccio 12, ridotto €10, sconto di €1 per i residentia Romainfo 060608 – 06.671070400; www.museomacro.orgPrima mostra personale in Italia per l’artista americano di origini chero-kee: una raccolta di lavori degli ul-timi dieci anni che prende le mosse dal suo rapporto con la città di Roma. Nomade per vocazione, nella Capita-le dal 2007, Durham con le sue instal-lazioni ha indagato l’ambiente urba-no e la mutevolezza dei suoi scenari. Un percorso di ricerca ispirato alla forza primigenia dei materiali, per stabilire un’inconsueta relazione tra natura e civiltà, oggetto e significato.

In abbinata:PASCALE MARTHINE TAYOUSECRET GARDENDal 29 novembre al 10 febbraio

Già presente al MACRO con un gi-gantesco vortice di buste variopinte che accoglie dal marzo scorso i visita-tori nella hall, a cui ha fatto seguito la partecipazione alla mostra collet-tiva “Neon”, l’artista camerunense torna a esporre le sue installazioni nel museo di via Nizza invadendone gli spazi più suggestivi. In stretta con-nessione con le sue forme architet-toniche, Tayou allestisce un onirico giardino gremito di zucche sospese, diamanti in ferro, figure in cioccola-to e sculture in cristallo.

ARTE_ALB.indd 9 26/11/2012 15.09.35

Page 22: Il Romoletto 4/5 bis

6

ARTE.indd 6 26/11/12 16.48

Page 23: Il Romoletto 4/5 bis

11

fino al 2 dicembreSERVO DI SCENAdi Ronald Harwood

Traduzione di Masolino D’Amico. Regia di Franco Branciaroli.Con Franco Branciaroli e Tommaso Cardarelli Teatro Argentina, largo di Torre Argentina 52Ingresso da ¤12 a ¤27 + ¤2-3 d.p.info 06.684000311www.teatrodiroma.itLettera d’amore indirizzata al teatro, alla sua capacità di resistere anche alla guerra. Omaggio al mestiere di attore, alla sua arte salvifica. La pièce di Ronald Harwo-od punta i riflettori sulle vite trascorse intorno al palcoscenico, mettendo a fuo-co un assistente-tuttofare che trova nella dedizione incondizionata al lavoro l’unica ragione di essere. Oggetto delle sue cure fisiche e spirituali un egocentrico attore sulla via del tramonto che, nonostante la memoria e la coscienza sempre più sbia-dite, decide di andare in scena per un’ul-tima volta.

fino al 2 dicembreTANTE BELLE COSE di Edoardo ErbaRegia di Alessandro D’Alatri. Con Maria Amelia Monti, Gianfelice Imparato, Valerio Santoro e Carlina Torta Sala Umberto, via della Mercede 50Ingresso da ¤23 a ¤32, info 06.6794753www.salaumberto.comUna fiaba contemporanea ispirata alla pa-tologia di accumulare oggetti in casa fino a esserne sommersi. La commedia porta in scena situazioni comuni, dipingendo un piccolo spaccato di società in cui si trovano a convivere umane debolezze e ottuso perbenismo.

Per i lettori di Romoletto 100 posti di platea a ¤14 (invece di ¤26). Prenotazione obbligatoria a:[email protected] 06.5740170 – 06.5740598 www.teatrovittoria.itUn coinvolgente montaggio di musica, can-ti e parole trasporta il pubblico nella storia comune di due popoli e nel loro differente destino. Una divertente e documentata ri-flessione sulle culture “altre”, sulla traccia che hanno lasciato nelle tradizioni popolari delle terre che hanno attraversato. Una celebra-zione della diversità come valore, che Moni Ovadia orchestra con l’umorismo e la capa-cità affabulatoria di cui è maestro, accompa-gnato da valenti musicisti di origine rom.

fino al 2 dicembreSENZA CONFINI - EBREI E ZINGARIdi e con Moni Ovadia

Teatro Vittoria, piazza S. Maria Liberatrice 10

NOTTURNO IRLANDESE

Autore decisivo nella letteratura del No-vecento, James Joyce è stato fin da subi-to amato incondizionatamente oppure disprezzato con astio e livore. Soprattut-to per il suo monumentale “Ulisse”: un monologo interiore che infrange tutte le regole della narrazione tradizionale, che scardina tempo e spazio, seguendo in tutte le sue complesse circonvoluzio-ni il pensiero divagante dei protagonisti di una giornata qualunque. Un libro sconveniente e allucinato, ostico e tor-renziale, troppo simile alla vita vera per

ricadere nella consolante categoria del romanzo. Ascoltarlo diventa allora naturale come fermarsi ad ascoltare sé stessi: da qui la scelta, intrapresa con coraggio da Chiara Caselli, di portarlo sul palcoscenico affidandosi alle ultime, nude parole in libertà della protagonista femminile. La voce di Molly scoperchia un flusso ininterrotto di ricordi e desideri, animando un mondo segreto traboccante di sensualità e ossessioni. Negli anni precedenti Joyce scrive la sua unica opera teatrale, “Exiles”, che Gianni Leonetti porta in scena al Teatro Belli. Un triangolo d’amore e d’amicizia di ispirazio-ne autobiografica che esplora le dinamiche più intime della coppia. In un’alternarsi di desideri e pulsioni contraddittorie, la decisione tra fedeltà e tradimento assume gli stessi indefiniti contorni della tormentosa scelta degli esuli: rimanere, oppure cedere alla voglia di partire per altri, più seducenti approdi.

fino al 2 dicembreEXILESdi James JoyceRegia di Gianni Leonetti. Con Francesco Laruffa, Valeria Pistillo, Lorenzo Messeri, Sonia Burgarello.Teatro Belli, Piazza Sant’Apollonia 11/aIngresso ¤18, ridotto ¤13, info 06.5894875; www.teatrobelli.it

fino al 2 dicembreMOLLYda “Ulisse” di James Joyce, traduzione di Gianni Celati. Adattamento di Chiara Caselli, messa in scena di Maurizio Panici. Con Chiara Caselli.Teatro Argot Studio, Via Natale del Grande 27Ingresso ¤12, ridotto ¤10, tessera soci ¤3, info 06.5898111; www.teatroargotstudio.com

TEATRO_ALB.indd 11 26/11/2012 15.17.05

Page 24: Il Romoletto 4/5 bis

SPETTACOLI//teatro

12

Gioele Dix punta sul talento degli attori e sul loro peculiare stile espressivo per costruire una rappresentazione non con-venzionale ma fedele allo spirito ambiguo, vitale e cialtronesco del testo.

dal 4 al 16 dicembreARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI di Carlo GoldoniRegia di Giorgio Strehler messa in scena da Ferruccio Soleri Teatro Argentina, largo di Torre Argentina 52Ingresso da ¤12 a ¤27 + ¤2-3 d.p.info 06.684000311 www.teatrodiroma.itUna rappresentazione che ha fatto la storia del teatro, un personaggio “sem-pre uguale e sempre diverso” secondo l’interpretazione che ne ha dato Giorgio Strehler. Ferruccio Soleri, da cinquant’an-ni instancabile e inarrivabile Arlecchino, porta in scena i bisticci, le malinconie e le burle della commedia dell’arte.

dal 4 al 16 dicembreCOATTO UNICO SENZA INTERVALLOdi e con Giorgio TirabassiScritto con Daniele Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella, Mattia Torre. Regia di Giorgio TirabassiTeatro Vittoria, piazza S. Maria Liberatrice 10Per i lettori di Romoletto 100 posti di platea a ¤14 (invece di ¤26). Prenotazione obbligatoria a: [email protected] 06.5740170 – 06.5740598 www.teatrovittoria.it

Esemplari di varia umanità della perife-ria romana si susseguono in un’esilarante sequenza, materializzandosi in storie mi-nime, brandelli di conversazione da bar, perle di saggezza da autobus affollato. Un

popolo di figure stanziali che fanno del tirare a campare un’arte raffinata. Tra le ri-sate, il disagio di un ambiente urbano de-gradato e alienante, un racconto ironico e spietato punteggiato dalla musica dal vivo di contrabbasso e percussioni. Performan-ce poliedrica di Giorgio Tirabassi, autore, attore e cantante in uno spettacolo di cui è mattatore ormai da quindici anni.

dal 4 al 16 dicembreBELLA TUTTA! - I miei grassi giorni felici di e con Elena GuerriniAmbra Teatro alla Garbatella, piazza Giovanni da Triora 15Ingresso da ¤12 a ¤16, per i residenti del Municipio XI il mercoledì ridotto ¤10, info 06.81173900 www.ambragarbatella.comUn inno alla bellezza naturale di ogni donna, nonostante e anzi in virtù di di-fetti e imperfezioni. Uno spettacolo di cabaret surreale, che difende un’idea di femminilità non omologata. La prota-gonista, un’immaginaria Miss Cicciona circondata di orpelli fucsia, passa in di-samina gli interessi economici, le pressio-ni mediatiche, gli stereotipi estetici che spingono l’universo femminile verso un irrealizzabile mito della perfezione.

dal 4 dicembre al 6 gennaioFRATTO_Xdi Flavia Mastrella e Antonio Rezza Con Antonio Rezza e Ivan Bellavista Teatro Vascello, via G. Carini 78Ingresso ¤20, ridotto ¤15info 06.5881021 – 06.5898031 www.teatrovascello.itAncora una volta Antonio Rezza e Flavia Mastrella costruiscono un mondo parallelo in cui “il cervello è l’orpello che impedisce vigorosamente l’omologazio-ne”. Secondo una logica ferrea e inattaccabile che segue percorsi sempre sorprendenti, la realtà viene smontata e ricomposta in forme inaspettate.

dall’11 dicembre al 6 gennaio4 5 6 di Mattia Torre Con Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino e Franco RaveraPiccolo Eliseo Patroni Griffi, via Nazionale 183

dal 27 novembre al 16 dicembreTHE COUNTRY di Martin Crimp Regia di Roberto Andò. Con Laura Morante, Gigio Alberti, Stefania Ugomari Di BlasTeatro Eliseo, via Nazionale 183Per i lettori di Romoletto biglietto ridotto a partire da ¤10 euro (riduzioni fino al 36% sul biglietto intero) dal martedì al giovedì. Prenotazione obbligatoria a: [email protected] 06.4882114 – 06.48872222 www.teatroeliseo.it

Non c’è spazio per la verità né per i sen-timenti in questo corrosivo ritratto della società contemporanea. Martin Crimp, uno dei maestri del linguaggio nella dram-maturgia inglese, porta a galla con poche e scelte parole i torbidi legami e gli ine-splicabili segreti che segnano le relazioni interpersonali. Alla ricerca di serenità, i protagonisti traslocano in campagna portandosi dietro il bagaglio di nevrosi che affligge la loro esistenza. Inesorabile, l’ombra della menzogna attecchisce alle vicende quotidiane, sfumando il confine tra colpe reali e immaginarie.

dal 29 novembre al 9 dicembreSOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATEdi William ShakespeareRegia di Gioele Dix. Con Alessandro Betti, Gianni Cinelli, Katia Follesa, Corrado Nuzzo, Marco Silvestri, Marta ZobiliTeatro Ambra Jovinelli via Guglielmo Pepe 43 Ingresso da ¤17 a ¤31,info 06.83082620 – 06.83082884Un gruppo di giovani comici di successo e un versatile duo musicale portano in scena uno dei classici di Shakespeare valorizzan-done la vena leggera e giocosa. La regia di

TEATRO_ALB.indd 12 26/11/2012 15.17.05

Page 25: Il Romoletto 4/5 bis

13

Per i lettori di Romoletto biglietto a ¤10 per la prima settimana di repliche (da martedì 11 a domenica 16 dicembre). Prenotazione obbligatoria a: [email protected] 06.4882114 – 06.48872222 www.teatroeliseo.it

Un Sud indefinito, un dialetto oscuro e stratificato, una casa-prigione senza vie di uscita. Tre componenti di una famiglia, gretti ed egoisti, aspettano impassibili un evento che cambi il corso delle cose. Una comicità feroce che imbastisce situazio-ni paradossali, smontando uno a uno i miti della tradizione familiare. La morte diventa l’unico diritto acquisito, l’ambi-to riscatto da un’esistenza insignificante. Mattia Torre, già autore del monologo Migliore e tra gli sceneggiatori della serie tv Boris, anche in questo lavoro passa una mano di carta vetrata sulla patina stantia del Bel Paese: ne viene fuori l’immagine di una nazione ignorante e disgregata, che tra sughi in perenne ebollizione, pecorino e salamelle, non sa in cos’altro riporre le proprie speranze.

dal 18 al 23 dicembre4:48 PSYCHOSIS di Sarah KaneRegia di Valentina Calvani. Con Elena ArvigoTeatro Argot Studio,via Natale del Grande 27Ingresso ¤12, ridotto ¤10, tessera soci ¤3, info 06.5898111www.teatroargotstudio.comIncursione nella psiche di una giovane donna inghiottita dalla depressione, se-condo la dettagliata visione in soggettiva della drammaturga inglese. Sarah Kane, che si tolse la vita poco dopo aver com-pletato il testo, è autrice di un teatro che entra a gamba tesa sullo spettatore, con l’intenzione dichiarata di “far sperimenta-

re una cosa attraverso l’arte, in modo che non ci sia più la necessità di sperimentarla effettivamente nella vita reale”. La pro-tagonista spalanca le porte di una quoti-dianità sull’orlo del baratro: isolamento, analisi, terapie, autolesionismo, idee di suicidio. Durante i suoi psicotici risvegli notturni, il libero fluire delle emozioni la-scia affiorare riflessioni e ricordi, mostran-do il peso dell’assenza e l’incessante ricerca d’amore.

dal 26 dicembre al 13 gennaioRUMORI FUORI SCENA di Michael FraynRegia di Attilio Corsini. Con Viviana Toniolo, Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Roberto Della Casa, Carlo Lizzani, Elisa D’Eusanio, Claudia Crisafio, Andrea Lolli, Sebastiano CollaTeatro Vittoria, piazza S. Maria Liberatrice 10Per i lettori di Romoletto 100 posti di platea a ¤14 (invece di ¤26). Prenotazione obbligatoria a: [email protected] 06.5740170 – 06.5740598 www.teatrovittoria.it

La compagnia Attori&Tecnici porta in scena un’irresistibile commedia che fun-ziona come un orologio di precisione. Una storia nella storia, un collaudato suc-cesso che mostra al pubblico il lato più divertente e folle del teatro: un dietro le quinte in cui si susseguono equivoci, er-rori e gag di ogni tipo.

fino a dicembrePERDUTAMENTE Atti, distrazioni, incidenti, teorie sul tema della perdita.Teatro India, lungotevere Vittorio Gassman 1info 06.684000311 - 06.684000314 www.teatrodiroma.net

Cartellone in via di definizione per il Tea-tro India: il tema è quello della perdita, il protagonista un gruppo eterogeneo di 18 compagnie romane coinvolte nel progetto dal direttore Gabriele Lavia. Un “cantiere nel cantiere” (l’area è in ristrutturazione), una coabitazione artistica per due mesi di prove aperte, laboratori, contaminazioni, per arrivare alla presentazione del pro-gramma 2013.

dal 3 al 13 gennaioNON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI? di Horace McCoyRegia di Gigi Dall’Aglio. Con Luchino Giordana, Paola De Crescenzo, Marcello Vazzoler, Chiara Taviani Teatro Argentina, largo di Torre Argentina 52Ingresso da ¤12 a ¤27info 06.684000311www.teatrodiroma.itIl romanzo scritto da Horace McCoy nel 1935, a cui si ispirò un celebre film di Sid-ney Pollack del ’69, diventa oggi un at-tualissimo specchio della crisi economica e della degenerazione morale dei media. Una maratona di ballo trascina i giovani partecipanti, attratti dal guadagno e da un effimero successo, in un’estenuante prova di resistenza fisica e psicologica. Amore, vita e morte si consumano davanti a un pubblico anestetizzato. Nell’allestimento di Gigi Dall’Aglio, la fatica vera di venti-due attori danzanti circondati dagli spet-tatori e accompagnati dalle note di quat-tro musicisti.

dall’8 al 20 gennaioSIAMOSOLONOIdi Marco Andreoli

Regia di Circo Bordeaux. Con Michele Riondino e Maria Sole Mansutti

TEATRO_ALB.indd 13 26/11/2012 15.17.06

Page 26: Il Romoletto 4/5 bis

SPETTACOLI//teatro

14

Piccolo Eliseo Patroni Griffi, via Nazionale 183Per i lettori di Romoletto biglietto ridotto a partire da ¤14 (riduzioni fino al 27% sul biglietto intero) dal martedì al giovedì. Prenotazione obbligatoria a: [email protected] 06.4882114 – 06.48872222 www.teatroeliseo.itL’amore e la sua negazione, l’eterna lot-ta tra maschile e femminile sono i temi centrali di questo romanzo di formazione fatto di segreti e svelamenti. La regia è de-gli stessi Andreoli e Riondino - rispettiva-mente autore e interprete - riuniti sotto la firma di Circo Bordeaux.

dall’8 al 20 gennaioWORDSTAR(S). - Ritratto di scrittore come uomo vecchio di Vitaliano TrevisanRegia di Giuseppe Marini. Con Ugo Pagliai, Paola di Meglio, Alessandro Albertin, Paola GassmanTeatro Vascello, Via G. Carini 78Ingresso ¤20, ridotto ¤15,info 06.5881021 – 06.5898031 www.teatrovascello.it

L’autore sceglie Samuel Beckett come protagonista e pretesto per una pondero-sa riflessione sull’arte della narrazione. La vecchiaia dello scrittore diventa la crona-ca surreale di un assedio: del corpo che va in malora, del fallimento che incombe, dell’insopportabile cicaleccio delle com-pagne di una vita. Il linguaggio e la scrit-tura diventano materia viva del racconto, in un’atmosfera che rimanda alle sugge-stioni cupe e rutilanti di Francis Bacon.

dall’11 al 13 gennaioRADIO AUT - La voce di Peppino ImpastatoRegia di Pierpaolo Saraceno. Con Walter

Nestola e Pierpaolo SaracenoTeatro Lo Spazio, via Locri 44Ingresso ¤12, ridotto ¤7, info 06.77204149 – 06.77076486 www.teatrolospazio.it

Raccolti in un’intervista, i ricordi materni ripercorrono la dolorosa storia di Peppino Impastato. I giovani interpreti ridanno voce alla lotta contro la mafia di Radio Aut, fondata nel 1976 con il fratello Giovanni e l’amico Salvo Vitale. Una guerra all’omertà portata avanti con determinazione, con la sola forza delle parole e delle idee.

TEATRO_ALB.indd 14 26/11/2012 15.17.07

Page 27: Il Romoletto 4/5 bis

6

ARTE.indd 6 26/11/12 16.47

Page 28: Il Romoletto 4/5 bis

CINEMA//NotiCine

16

DRACULA 3D

Regia di Dario Argento. Con Asia Argento, Rutger Hauer, Thomas Kretschmann. Genere: horror. Produzione: Roma.

Jonathan Harker va nel castello del conte Dracula per catalogarne

l’antica libreria. Si fosse informato un po’, invece di passare il tempo

al circolo del tè a parlar di cricket, saprebbe che il conte è un noto

vampiro. Invece lo ignora e, prima di poter dire ahi, si ritrova sul col-

lo due foruncoli che non sono brufoli, ma mozzichi. Seguiranno sac-

centi professori ammazzavampiri, psicopatici golosi di mosche, porte

cigolanti, bare con topastri e fidanzate ben succhiate (ma non da

lui, da Dracula: da qui l’incazzatura che lo porterà a dar la caccia al

conte). Primo film di Dario Argento girato in 3D. Per realizzarlo si è

circondato di una squadra di collaboratori all’ultimo grido, una vera

Manna, pare. “Perché il 3D è il futuro,” afferma il regista. In passato,

dopo essere stato lavapiatti per i francesi, critico cinematografico per

i comunisti di Paese sera e sceneggiatore per Sergio Leone, Argento esordì alla regia con L’uccello dalle piume di cristallo, un

giallo che traghettò nel mito il neo sulla guancia di Tony Musante. Da allora fece cose che non somigliavano a nient’altro in Ita-

lia, emozionando milioni di spettatori e marchiando l’immaginario di aspiranti cineasti di tutto il mondo. Argento girava con

la libertà di un bambino che gioca: piano lungo lì; primo piano qui; un paio di soggettive; dettagli, anzi: carrellate di dettagli;

colori inspiegabili, inimitabili; una colonna sonora ipnotica e ossessiva; un doppiaggio felliniano, straniante; un montaggio

efficace e ritmato, “ma senza andar troppo per il sottile, eh, che nun c’ho voja,” diceva. “Questo passaggio di sceneggiatura

non regge?” e aggiungeva: “E chi se ne frega. Funziona.” Le trame erano un intrico d’idee da B-movie, che la sua visionarietà

trasformava in perle di serie A. I suoi tocchi d’umorismo tra fifa e fifa erano un soffio di brezza sulla fronte imperlata dello

spettatore. Filmato da Argento, un interno innocuo diventava una stanza di tortura. Gli esterni di Torino, eleganti e lucidi di

pioggia, e quelli di Roma, caldi e popolari, divenivano scenari sinistri. Quando i suoi film passavano in tv, l’effetto era “che

bello essere qui, ma che brutto essere qui”. Si era grati, sì, grati alla pubblicità, ma neanche l’orsetto Coccolino, la Girella, il

fustino del Dash, Ernesto Calindri che si tracannava un Cynar, - neppure la meravigliosa Linea di Cavandoli - potevano niente

contro Dario... E poi... e poi… E poi, un brutto giorno, è successo qualcosa... Da Opera in avanti Dario Argento non ci ha più

convinto, ma, soprattutto, non ci ha più fatto paura. Vedremo che succederà con questo film. In ogni caso: e chi se ne frega.

Non si può essere grandi sempre. Esserlo stati, però, questo sì che è per sempre.

Lasciato il cinema, realizza

circa duemila spot pubblici-

tari. Nel 1997 gira La grande

quercia, che raccatta premi

in tutto il mondo. In seguito,

per molti anni, fa film per la

tv. Ora torna al cinema con

una storia di innocenza in

combattimento: due bambini

africani si nascondono nel

vano del carrello di un aereo

diretto a Bruxelles. Hanno in

tasca una lettera per i mem-

bri del Parlamento europeo,

con la quale sperano di otte-

nere un aiuto per il loro Pa-

ese. Iniziano così un lungo

viaggio verso Nord, che si

incrocerà con quello di Tha-

bo e Rocco, due adolescenti

che invece sono diretti a Sud,

verso l’Africa, per tornare

alla casa dalla quale sono

stati allontanati con l’ingan-

no. Paolo Bianchini arriva

nelle sale dopo tre lustri di

assenza. Chissà che cosa farà

domani. In quanto ambascia-

tore dell’Unicef, una cosa è

certa: continuerà a occuparsi

di bambini, unica speranza

dell’umanità.

QUELL’ESTATERegia di Guendalina Zampagni.

Con Alessandro Haber, Pamela

Villoresi, Diane Fleri. Genere:

commedia. Produzione: Italia.

La famiglia Rienzi trascorre

l’estate nella vecchia casa di

campagna in Toscana. Le

loro vite si incroceranno et

scontreranno fra sogni et spe-

ranze. Il quindicenne Matteo,

(rimandato in ben tre mate-

rie!) scoprirà i palpiti del pri-

mo amor, sua sorella Eleono-

ra, (ragazza madre...) dovrà

trovar l’Uomo Giusto, mentre

i loro genitori cercheranno di

THE TWILIGHT SAGA: BREAKING DAWN - PARTE 2Regia di Bill Condon.

Genere: sedicente fantastico.

Produzione: USA.

Bella Swan è a un bivio: en-

trare nello sconosciuto mon-

do yepeee ya yè dei vampiri

o continuare a essere solo

yawnn umana? Da questa scel-

ta dipenderà non solo la sua

vita, ma anche l’esito del con-

flitto tra il clan dei vampiri e

quello, pare, dei licantropi!

Un ehm dramma sull’amore

proibito e una ehm metafora

del passaggio dall’adolescen-

za all’età adulta. Va tuttavia

segnalato che il film è scritto

dal regista, premio Oscar per

la sceneggiatura di Demoni e

dei, e da Melissa Rosenberg,

una degli aurei autori della

prima serie di Dexter (quindi

chiaramente un genio).

IL SOLE DENTRORegia di Paolo Bianchini. Con

Angela Finocchiaro, Francesco

Salvi, Diego Bianchi. Genere:

drammatico. Produzione: Italia.

Paolo Bianchini ha gloriosi

trascorsi come aiuto regista

(Monicelli, Comencini, De

Sica, De Filippo, Leone).

Come sceneggiatore scrive

Grand slam di Giuliano Mon-

taldo, il film con il trailer più

spassoso di tutti i tempi. Da

regista dirige pellicole da ci-

neteca tarantiniana: Hypnos,

Devilman Story, Dio li crea...

Io li ammazzo! Ha tra i suoi

sceneggiatori Fernando di

Leo, a sua volta regista di

film cult quali Rose rosse per

il führer. Dirige attori con

nomi che rotolano in bocca

come caramelle: Pietro Mar-

tellanza, Rik Battaglia, Raf

Baldassarre, Ivan Scatruglia.

CINEMA_ALB.indd 16 26/11/2012 15.23.59

Page 29: Il Romoletto 4/5 bis

17

risollevar le sorti d’un matri-

monio in crisi... Quell’estate

sarà il dolce ricordo d’una fa-

miglia rivoluzionata da Amo-

re. Ecco qua. Il cinema ita-

liano. Ma perdio ogni tanto

non ci si può mettere qualche

agente segreto, qui e là, inse-

guimenti in macchina, mar-

ziani, spade laser? Ma sempre

a riflettere sul nostro cuorici-

no stiamo? E Haber? Haber

ci piacerebbe vederlo in un

film intitolato Quel Motel

Vicino alla Palude, tipo, alle

prese con psicopatie sessuali,

alligatori, inseguimenti nel

bosco e seghe, tante seghe,

ma elettriche una volta tanto.

Be’, peccato per lui, un’altra

occasione sprecata.

ALÌ HA GLI OCCHI AZZURRI

Regia di Claudio Giovannesi.

Con Nader Sarhan, Stefano

Rabatti.Genere: drammatico.

Produzione: Italia.

Ostia d’inverno, ed è già

dramma. Nader, adolescente

romano di origine egiziana,

ama Brigitte, adolescente ita-

liana. I genitori del ragazzo

non approvano la relazione,

causando così la fuga del fi-

glio. Nader dovrà affrontare

freddo, solitudine, fame e

paura, prima di tornare a se

stesso e alla vita. Premiato

come miglior opera prima e

seconda al Festival di Roma.

ACCIAIORegia di Stefano Mordini.

Con Michele Riondino, Vittoria

Puccini. Genere: drammatico.

Produzione: Italia.

Mordini alza le serrande sul

mondo del lavoro, con un

film tratto dal fortunato ro-

manzo di Silvia Avallone. In

un quartiere popolare all’om-

bra delle acciaierie Lucchini

(che un tempo si chiamavano

Ilva) due adolescenti cresco-

no circondate dal degrado

dell’alienazione, della fatica

e dello sfruttamento lavorati-

vo. Anna ha un padre lonta-

no, Francesca l’ha fin troppo

vicino... La loro città è un pa-

esaggio dell’anima: cemento

abitato. Per dirla con la scrit-

trice, il mare e i casermoni

sulla costa sono “la vita e la

morte che si urlano contro”.

Il problema dell’adolescenza

è sempre quello: fiorire nel

mondo sconfitto degli adulti.

Del resto, è noto, la giovane

età è un aprile, il mese più

crudele perché fa sbocciare

la vita nella terra desolata,

per poi passare oltre, indif-

ferente come un cielo blu a

tutti noi che sgambettiamo

su questa Terra. Ti credo che

poi i giovani s’incazzano.

7 PSICOPATICIRegia di Martin McDonagh. Con

Colin Farrell, Woody Harrelson,

Christopher Walken, Tom Waits.

Genere: commedia nera.

Produzione: USA, GB.

Marty sta cercando di ter-

minare una sceneggiatura

dal titolo Sette psicopatici.

Nell’attesa dell’ispirazione si

fa convincere da due amici

a guadagnare qualche soldo

rapendo cani. Purtroppo in-

capperanno in un gangster

cinofilo, che giurerà tremen-

da vendetta. In tutto questo,

Marty trova finalmente l’i-

spirazione… Non inganni la

trama degna delle migliori

comiche televisive nostrane,

McDonagh è un apprezza-

tissimo commediografo e il

suo primo lungometraggio,

In Bruges, è un’autentica

perla nera. Con questo film

ripropone la stessa squadra

del suo ottimo esordio: Colin

Farrell e gli stessi produttori,

dai nomi impronunciabili.

THE HUNT – IL SOSPETTORegia di Thomas Vinterberg. Con

Mads Mikkelsen. Genere: horror.

Produzione: Danimarca.

Un uomo innocente è accu-

sato del crimine più odioso.

“È la matematica del dram-

ma, no?”, dichiara il regista.

“Prendi il tuo personaggio,

mettilo nella merda fino

al collo e stai a vedere che

succede”. Lucas lavora in

un asilo. A parte il fatto che

ha divorziato da poco, è un

buon membro della comuni-

tà: onora le feste, tira le pac-

che sulle spalle degli amici al

bar e caccia il cervo una volta

l’anno. Tutto fila liscio in-

somma, finché una piccola e

adorabile bambina non lo ac-

cusa di pedofilia. “Mia figlia

non dice mai bugie” assicura

il padre, mentre una ciurma

di psicologi, insegnanti, pa-

renti e poliziotti aiutano la

piccola a formulare la terri-

bile accusa, parola dopo pa-

rola. La comunità, fino a quel

momento così simpatica, ri-

tiene senz’altro colpevole il

povero Lucas, il quale sarà

anche “un uomo modesto,”

come dice Vinterberg, “leg-

germente castrato, di buon

cuore: il perfetto cristiano,

insomma”, ma quando gli gi-

rano gli girano. La situazione

precipiterà a tal punto che la

critica ha tirato in ballo Cane

di paglia di Sam Peckinpah.

Mads Mikkensen - Palma d’o-

ro a Cannes per questo ruo-

lo - è un uomo dolcissimo,

che quando vuole fa paura.

Se non ci credete, vedetevi

l’interpretazione di Mads in

Valhalla Rising di Nikolas

Winding Refn. Come? No,

non è uno scioglilingua.

E LA CHIAMANO ESTATE Regia di Paolo Franchi. Con

Isabella Ferrari, Jean-Marc Barr,

Luca Argentero. Genere:

drammatico. Produzione: Italia.

Due quarantenni, Dino e

Anna, cercano di amarsi

come possono. Il problema è

che si fanno domande tipo: è

possibile l’amore senza il ses-

so? Inoltre lui vive nel terrore

di deludere lei, e come se non

bastasse nutre nei suoi con-

fronti grossi complessi d’in-

feriorità (orchestre intere,

avrebbe detto Troisi). Ce n’è

abbastanza per costruirsi un

bel castello di infelicità, dove

piangere nelle notti solitarie,

mentre gli altri vivono parla-

no amano. E andando avanti

così, notte dopo notte, ti ac-

corgi che l’estate non è più

estate, e il mare non ha più il

suo profumo. Paolo Franchi

ha conquistato il Premio per

la migliore regia al Festival di

Roma, nonostante i fischi, le

risate e le dure critiche susci-

tate durante le proiezioni.

PARANORMAL ACTIVITY 4

Regia di Tizio e Caio. Con

Sempronio e Matt Shively.

Genere: business, come al solito.

Produzione: USA.

Forse in un cinema all’aperto

della riviera, seduti nell’ulti-

ma fila, con il tuo amore del

momento al fianco, il salma-

stro sulla pelle, i popcorn, la

gazzosa e tutta l’estate davan-

ti… Allora sì. Ma in nessun

altro caso, ok?

END OF WATCHRegia di David Ayer. Con Jake

Gyllenhaal. Genere: comico.

Produzione: USA.

Il regista David Ayer è nato

CINEMA_ALB.indd 17 26/11/2012 15.23.59

Page 30: Il Romoletto 4/5 bis

CINEMA//NotiCine

18

coitali sulla schiena. Quindi,

Genovese, stai in campana!

L’AMORE È IMPERFETTORegia di Francesca Muci. Con

Anna Foglietta, Giulio Berruti.

Genere: drammatico. Produzio-

ne: Italia. Dal 29 novembre.

Elena ha 35 anni, un buon

lavoro e un compagno. Lui

la lascia per un uomo. Pri-

ma però le chiede un figlio.

Lei accetta, quindi entra in

una fase di depauperamento

generale delle motivazioni:

malinconia, vale a dire l’an-

ticamera della disperazione.

Poi incontra una ragazza di

18 anni e se ne innamora. Poi

incontra un uomo di sessanta

e se ne innamora. Poi si chie-

de quale scelta debba fare. E

qui arriva il bello. Chi l’ha

detto che una scelta debba

precluderne un’altra? Non

sarà questo un luogo comu-

ne, che resiste per la nostra

pigrizia intellettuale e mora-

le? Come quell’altro luogo co-

mune, per il quale la felicità

si basa sulla perfezione, e l’a-

more sull’esclusività. Quando

si parla di persone, ciò che è

perfetto è fasullo e tutto som-

mato poco interessante, ci

dice Muci, qui al suo primo

lungometraggio, ma già aiuto

regista di Francesca Archibu-

gi e Giuliano Montaldo.

LAWLESSRegia di John Hillcoat. Con Tom

Hardy. Genere: drammatico.

Produzione: USA.

Dal 29 novembre.

Il regista ha esordito nei vi-

deoclip ed è noto al pubblico

per il film La strada, tratto

dal romanzo di Cormac Mc-

Carthy. Ora si cimenta con

una sceneggiatura di Nick

Cave, la rockstar con la faccia

d’angelo tagliagole, il quale

per scriverla si è basato sul

romanzo La contea più fra-

dicia del mondo di Matt Bon-

durant. Negli anni Trenta, in

drammatico. Produzione: USA.

Dal 29 novembre.

Probabilmente il titolo del

film allude proprio al vecchio

Clint, che aveva annunciato

il suo ritiro dalla recitazione

dopo Gran Torino. Era un’u-

scita di scena perfetta, che

ironizzava su tutta una car-

riera, rendendole accorato

omaggio. Ma la vita è lunga

e piena di tempi morti, quin-

di, rieccolo sullo schermo.

Robert Lorenz ha prodotto

Mystic River, Flags of Our Fa-

thers, Letters from Iwo Jima

ed è stato produttore esecuti-

vo di Million Dollar Baby: tut-

ti film diretti da Clint. Ora i

ruoli si sono invertiti: Lorenz

dirige, Clint produce. La pel-

licola ruota intorno a uno

scopritore di talenti del base-

ball e a sua figlia. Lui non ci

vede più bene e lei lo accom-

pagna in trasferta per esami-

nare una giovane promessa.

Durante il viaggio avranno

modo di fare chiarezza sulle

ombre del loro rapporto. A

farla da padrone è il baseball,

uno sport che andrebbe per

la maggiore anche in Italia,

se solo si capissero le regole e

non fosse così palloso.

UNA FAMIGLIA PERFETTARegia di Paolo Genovese. Con

Sergio Castellitto e Claudia

Gerini...

Genere: commedia. Produzione:

nostrana. Dal 29 novembre.

Con Aldo Giovanni e Giaco-

mo, Paolo Genovese ha fatto

un film da decine di milioni

di euro, La banda dei Babbi

Natale. Poi ha girato Imma-

turi, facendo ancora centro

al botteghino. Ora ci riprova

con questa commedia dal ti-

tolo ehm sibillino. Ma stia in

guardia: il pubblico quando

legge i nomi di Castellitto e

Gerini nel cast si aspetta una

sola cosa, e solo una: brutali

copule da tergo, clangori di

conchiglie e capocciate post-

nel 1968 a Champaign, Il-

linois. Crescendo tra Bloo-

mington nel Minnesota e

Bethesda nel Maryland, ha

masticato provincia, mentre

nelle grandi città della Costa

Est scoppiettava il diverti-

mento. Come dire, di là gal-

lerie d’arte, librerie, concerti,

cinema, teatri, cibo da tutto

il mondo, droghe, belle ra-

gazze all’arrembaggio, skyli-

ne al tramonto. Di qui grasse

bevitrici di birra sprofondate

nel divano, tv, strade deserte,

preti rompiballe, noia, rutti

nella notte. Tutto ciò deve

averlo segnato pesantemente.

A Bethesda il risentimento lo

rode a tal punto che i genito-

ri, esasperati, lo cacciano a

calci fuori di casa. Insomma,

un’adolescenza all’insegna

della frustrazione. E ci cre-

do che poi, fattosi ometto,

ti scrive Fast and Furious. E

ci credo che poi ti contatta

Arnold Schwarzenegger per

proporgli il remake di Com-

mando (dico: Schwarzeneg-

ger, Remake, Commando).

Ci credo che poi ti combina

End of Watch, dove racconta

il dramma umano del po-

liziotto (Dramma, Umano,

Poliziotto). “Sono a mio agio

con i poliziotti,” dichiara il

regista. “Come i bambini

o i cani”, egli continua, “i

poliziotti capiscono al volo

se ti stanno simpatici. E poi

hanno questa sorprendente

saggezza che gli deriva da ciò

che vedono sulle strade.” Sor-

prendente saggezza, già, ha

detto proprio così. “La strada

è la strada... ci trovi i cattivi,

le bande, la droga”, conclude

David Ayer, al quale, eviden-

temente, quella volta i geni-

tori non diedero abbastanza

calci in culo.

DI NUOVO IN GIOCORegia di Robert Lorenz. Con

Clint Eastwood, John Goodman,

Justin Timberlake. Genere:

piena crisi economica, i tre

fratelli Bondurant (i prozii

dello scrittore!) se la cavano

con il commercio clandesti-

no di liquori. Uno è segnato

dagli orrori della grande

guerra, l’altro è un edonista,

il terzo è un duro. Lawless è

la storia dei loro traffici il-

legali e del loro amore per

la famiglia, che sono pronti

a difendere a suon di busse.

Nel cast figura Hardy, il Bane

di Batman, qui senza masche-

ra, grazie a Iddio.

MOONRISE KINGDOM

Regia di Wes Anderson. Con

Bruce Willis, Edward Norton, Bill

Murray, Tilda Swinton, Harvey

Keitel, Frances McDormand.

Genere: commedia, drammati-

co. Produzione: USA.

Dal 5 dicembre.

Anderson ha aperto l’ultima

edizione del festival di Can-

nes. Il suo primo film, Bottle

Rocket, fu un fiasco, ma ven-

ne segnalato con entusiasmo

da Martin Scorsese. Tutto in

Anderson era destinato a far-

ne un regista di culto: gli ami-

ci che si è sempre scelto tra la

crema della crema del giova-

ne cinema americano, l’uso

personale dei colori, gli attori

di cui si avvale ciclicamente

(Owen Wilson, Bill Murray,

Seymour Cassel), titoli ganzi

come I Tenenbaum, La av-

venture acquatiche di Steve

Zissou e Darjeeling, l’ironia

fredda e l’intelligenza ta-

gliente delle sceneggiature,

storie bizzarre di personaggi

bizzarri. Moonrise Kingdom

– altro titolo coi fiocchi – è

strapieno di grandi attori e

CINEMA_ALB.indd 18 26/11/2012 15.23.59

Page 31: Il Romoletto 4/5 bis

19

saranno stati loro a voler lavo-

rare con lui: è noto infatti

che le stelle di Hollywood, da

Will Smith in giù, vanno paz-

ze per il cinema italiano d’au-

tore. Siamo quelli di Ladri di

biciclette, dopo tutto. “You

are the ones of Ladri di bici-

cletti, aren’t you?”. “Ma sì, sì,”

risponde Muccino, girandosi

verso i grattacieli. “Roma, esi-

ste ancora, Roma?” si chiede

poi, mentre una lacrima gli

cade nel Vodka Martini.

THE GREY Regia di Joe Carnahan. Con

Liam Neeson. Genere: azione,

drammatico. Produzione: USA.

Dal 5 dicembre.

Alaska: Liam Neeson si gua-

dagna la pagnotta ucciden-

do i lupi che minacciano un

gruppo di escavatori petroli-

feri. Nel fare ritorno a casa il

loro aereo fa crash e comin-

cia la lotta per la sopravvi-

venza. Ipotermie, ma soprat-

tutto: lupi. È al loro manto

che fa riferimento il “grigio”

del titolo. Il regista ha esor-

dito producendo cortome-

traggi e spot pubblicitari

nel distretto di Sacramento,

un posto tranquillo (quello

della Famiglia Bradford, per

intenderci). Ne è uscito con

due spalle così, a giudicare

dalle mosse successive: dopo

il suo primo film, apprezzato

dal pubblico e premiato nel

1989 al Sundance Film Festi-

val, ha rifiutato un copione

dopo l’altro perché “non gli

piaceva l’aria che girava sul

set”: ha abbandonato Mis-

sion Impossible III e White

Jazz, lasciando senza fare una

piega Cruise e Clooney. Qui

da noi è conosciuto per aver

diretto il film A-Team, tratto

dall’omonima serie che gli

italiani seguivamo tanti anni

fa su Rete 4 prima di mettersi

a tavola. Nel telefilm c’erano

Peppard e Mister T. Uno li

guardava stipati lì insieme

si svolge su un’isola dal nome

gagliardo: New Penzance.

C’è un dodicenne molto in-

telligente a cui capitano un

mucchio di cose curiose gra-

zie a un sacco di personaggi

uno più interessante dell’al-

tro. Che altro dire?

QUELLO CHE SO SULL’AMORERegia di Gabriele Muccino. Con

Gerard Butler, Jessica Biel, Uma

Thurman, Catherine Zeta-Jones,

Dennis Quaid, Ethan Hawke

Genere: commedia dai risvolti

drammatici, come si conviene al

cinema d’autore. Produzione:

USA. Dal 29 novembre

La traduzione del titolo origi-

nale suonerebbe più o meno

così: “Facendo sul serio”. Il

protagonista Gerard Butler è

noto per aver interpretato Le-

onida in Trecento, dove gri-

dava, pecoreccio: “Follia?

Questa è Sparta!”. Nello stes-

so anno compare nel film ro-

mantico P.S.: I Love You.

Quando si dice un attore ver-

satile. Ora Butler interpreta

un padre che allena la squa-

dra di calcio del figlio prea-

dolescente, facendo innamo-

rare tutte le mamme dei

giovani giocatori: e qui sta la

commedia. Ma lui ha tanta

sofferenza dentro, perché in

passato non è stato un papà

modello: e qui sta il dramma.

La storia è scritta da Robbie

Fox, sul cui curriculum bril-

lano titoli tipo Mia moglie è

una pazza assassina? e Una

moglie di troppo. Ora lavora

con Muccino, il quale ci tiene

a dichiarare: “Non ho mai

avuto paura di girare film

commerciali”. E s’era capito!

Forse hai paura, però, di gira-

re un film non commerciale,

vero Gabbriè? A questo giro

di manovella il Gabbriè scrit-

tura un’intera galassia di stel-

le: donne stupende, attori

belli come il sole sulla via del

tramonto. Ma sicuramente

COLPI DI FULMINE

Regia di Neri Parenti. Con Christian de Sica, nipote.

Genere: Tragedia. Produzione: Italia. Dal 13 dicembre.

Il 21 agosto del 1940 un agente staliniano, Jacson Mornard, as-

sassinò Leon Trotsky con un colpo di piccozza alla nuca. Trot-

sky: il trascinatore della Rivoluzione d’ottobre del 1917. Trotsky:

l’uomo che ovunque le sorti dell’Armata Rossa fossero in bilico,

arrivava sul suo treno di guerra insieme al suo Stato maggiore e,

aperta una cartina davanti a sé, ribaltava le sorti della battaglia,

stroncando nel sangue i nemici della rivoluzione ma anche gli

amici, se non allineati. Trotsky: il nemico numero uno di Sta-

lin. Trotsky: l’idolo dei surrealisti, il grande espulso dell’URSS,

il candido Palla di neve della Fattoria degli animali di George

Orwell. La piccozza di Mornard gli penetrò per diversi centime-

tri nella materia cerebrale. Tuttavia riuscì a difendersi dispera-

tamente e a chiamare aiuto, impedendo così al sicario di vibrare

un secondo colpo. Poco dopo, sull’ambulanza, disse alla moglie,

“È la fine... lo sento... questa volta... ce l’hanno fatta... dì ai com-

pagni di andare avanti...”. Morì alle sette e venticinque di quella

sera stessa. Il suo ultimo gesto fu baciare le labbra della moglie

Natascia, chinata su di lui. Jacson Mornard era arrivato a Parigi

nel giugno del 1938. Qui aveva conosciuto una giovane giorna-

lista, Sylvia Agelov, amica di Trotsky. L’aveva sedotta e ne era

divenuto il compagno. Lei dopo due anni aveva ceduto alle sue

richieste di accompagnarla in Messico per incontrare il grande

russo. Una volta là, Mornard si era mostrato gentile e servizie-

vole. Ogni scusa era buona per fare visita a Trotsky. Un giorno

arrivò e vide degli uomini rinforzare il muro di cinta della casa.

“Non servirà,” disse pensieroso al segretario dell’esule. “Non c’è

niente da fare contro la Ghepeù.” Qualche tempo dopo si pre-

sentò con un articolo manoscritto e chiese alle guardie del cor-

po di poterlo sottoporre al giudizio del grande vecchio. Questi

stava curando il giardino, si tolse i guanti da lavoro e gli andò

incontro: “Lei ha una brutta cera, Mornard. Male, male! Deve

riguardarsi”. Andarono in studio, Trotsky si sedette alla scriva-

nia e chinò il capo sui fogli. Fu in quel momento che Mornard

estrasse dall’impermeabile la piccozza da alpinista e colpì. Un

attimo dopo correva fuori dalla casa, pallido e tremante, gridan-

do: “Mi hanno costretto a farlo! Mi hanno costretto!”. Dichiarò

per anni di chiamarsi Jacson Mornard, ma il suo vero nome era

Ramon Mercader. Era fratello di Maria Mercader, attrice spa-

gnola naturalizzata italiana nonché madre di Christian de Sica.

Pensateci, se mai andrete a vedere Colpi di fulmine. Pensateci,

la prossima volta che addenterete una fetta di Parmacotto.

CINEMA_ALB.indd 19 26/11/2012 15.23.59

Page 32: Il Romoletto 4/5 bis

CINEMA//NotiCine

20

nel furgone scuro e si diceva:

“Ma il biondo non era quello

di Colazione da Tiffany? E

quello lì con la cresta non è

il cattivo di Rocky III?”. Boh,

il cinema è grande, la tv è pic-

cola e retequattra.

PANDEMIARegia di Lucio Fiorentino.

Genere: fantascienza. Produzio-

ne: Italia. Dal 6 dicembre.

La didascalia del film recita:

“Pandemia, fine del mondo,

apocalisse. Cause: sconosciu-

te. Diffusione del contagio:

l’acqua. I primi temporali di

un anno fa. I sopravvissuti

attendono nuove piogge. La

fine? Il cuore è muto, la men-

te trema. Oggi due ragazzi

sono partiti. Cosa accadrà?

Alla fine forse resterà il ven-

to. Le città abbandonate. Oc-

chi, orecchie, respiri di ani-

mali…”. Ecco qua. Il cinema

italiano. Ma perdio, allora è

meglio riflettere sul nostro

cuoricino ombelico ecc. ecc.

(vedi sopra, Quell’estate)

LA PARTE DEGLI ANGELI

Regia di Ken Loach.

Genere: commedia. Produzione:

Fr., GB. Dal 13 dicembre.

Dopo una vita di microcrimi-

nalità Robbie, diventato pa-

dre, vuole cambiare vita. Una

sentenza del tribunale lo avvi-

cina ad altri sbandati, con-

dannati come lui ai lavori so-

ciali. È una distilleria ad

aprire a lui e ai suoi nuovi

amici la prospettiva di una

nuova vita: si tratta di vendere

whiskey di ottima qualità a

ricchi degustatori. I loro mez-

zi sono però ancora una volta

mico genovese diventato Pre-

sidente del Consiglio.

LOVE IS ALL YOU NEED Regia di Susanne Bier. Con

Pierce Brosnan, Trine Dyrholm

Genere: commedia. Produzione:

Ger, Dan, Fr, It, Sv.

Dal 20 dicembre.

Si direbbe una storia sul can-

cro, invece è una storia sull’a-

more. O meglio, è la storia

di una donna sull’orlo della

fine, che riesce a iniziare

una nuova vita. Ida, stupenda

parrucchiera danese, tornan-

do a casa dopo una seduta di

chemioterapia trova il marito

con l’amante: “Cara cerca di

capirmi,” le dice tirandosi su

i pantaloni, “ho sofferto mol-

to per la tua malattia.” Quan-

do Ida si reca a Sorrento

per assistere al matrimonio

della figlia incontra il futuro

consuocero, un bellissimo

vedovo inglese furioso con

la vita da quando la moglie

è morta di cancro. Susanne

Bier, premio Oscar con In

un mondo migliore, tratta il

dramma della malattia sen-

za andarci troppo pesante.

Dirige un film commerciale,

com’era nelle sue intenzioni,

ma intelligente. Un paio di

peculiarità meritano d’essere

sottolineate: la madre della

regista lotta da anni contro il

cancro e Pierce Brosnan è ri-

masto vedovo proprio come è

successo al suo personaggio.

LA REGOLA DEL SILENZIORegia di Robert Redford. Con

Robert Redford, Stanley Tucci,

Nick Nolte, Susan Sarandon,

Julie Christie.

Genere: thriller. Produzione:

USA. Dal 20 dicembre.

Jim Grant è un avvocato vedo-

vo con una figlia di 11 anni.

Conduce una vita tranquilla,

fino al giorno in cui un gio-

vane e ambizioso giornalista

svela al mondo la sua vera

identità: ex attivista antianti-

militarista, agitatore politico

radicale, ricercato per omici-

dio e rapina. Per lui comincia

la fuga dall’FBI e la ricerca

dell’unica persona che può

aiutarlo: la sua ex compagna,

Mimi. Redford esordì nella

regia con Gente comune,

un pallodramma difficile

da dimenticare se non altro

per la bella colonna sonora

e gli indimenticabili occhi

acquosi di Donald Suther-

land. Proseguì collezionan-

do prestigiosi premi e grassi

incassi con commedie amare

e brillanti come Milagro e

Quiz Show. Da qualche anno

gira solo film di spionaggio,

forse per dar sfogo alle sue

istanze politiche democrati-

che. Redford ha dato molto

al cinema, recitando in film

indimenticabili come Butch

Cassidy, Corvo Rosso non

avrai il mio scalpo, La stan-

gata, I tre giorni del Condor,

oppure creando il Sundance

Film Festival, la cui selezione

è quasi sempre una garanzia

di qualità. Noi Robert ce lo ri-

cordiamo mentre risponde a

un giornalistucolo maligno:

“Mr. Redford, secondo alcu-

ni lei non saprebbe recitare,

perché dopo tutto si limita a

mostrare la sua faccia da fo-

tomodello. Che ha da dire in

proposito”. “Nel cinema non

conta recitare, quanto esse-

re”, ha ribattuto l’attore, fa-

cendo flash flash con tutta la

sua meravigliosa dentatura.

Bravo Robert, Orson Welles

si sarebbe compiaciuto, lui

che asseriva: “Il vero attore ci-

nematografico non deve mai

essere troppo potente. La re-

ai margini della legalità, nei

cui limiti non riescono pro-

prio a stare. La “parte degli

angeli” è l’espressione con

cui si indicano i fumi di

whiskey che si diffondono

nell’aria quando la botte di

fermentazione viene aperta.

Ken Loach torna a lavorare

con Paul Laverty, già autore

di La canzone di Carla, My

Name is Joe e Il mio amico

Eric. Laverty è un duro: laure-

atosi in filosofia a Roma, ha

cominciato a lottare per i di-

ritti civili in America latina,

dal Nicaragua al Salvador

fino al Chiapas. Si è recato

più di una volta nelle zone di

guerra, per poter testimonia-

re personalmente degli abusi

sulla popolazione civile. Ken

Loach è un regista inserito da

anni nel solco del migliore ci-

nema sociale inglese. Quan-

do gira commedie, gli piace

divertire il suo pubblico, sen-

za mai prescindere, però, dal-

la denuncia della condizione

dei diseredati e dei sommersi.

TUTTO TUTTO NIENTE NIENTERegia di Giulio Manfredonia.

Con Antonio Albanese, Fabrizio

Bentivoglio, Nicola Rignanese.

Genere: Antonio Albanese.

Produzione: Italia.

Dal 13 dicembre.

Per alcuni Antonio Albanese

è potenzialmente l’unico ere-

de di Ugo Tognazzi, perché

provvisto di quella particola-

re carica drammatica e pate-

tica che solo i grandi comici

possiedono. Qui l’attore si di-

vide tra Cetto La Qualunque,

Olfo Favaretto e Frengo per

parlare di politica, razzismo

e religione. Finiranno tutti e

tre in Parlamento. Si chiude

così il ciclo di Cetto, che gli

autori hanno voluto trasfe-

rire dal paesello alla grande

città, tra grandi palazzi e

grandi dame. Paolo Villaggio

interpreta la parte di un co-

CINEMA_ALB.indd 20 26/11/2012 15.24.00

Page 33: Il Romoletto 4/5 bis

21

citazione non è marmellata,

non si deve spalmare su tutto

lo schermo.”

LIFE OF PIRegia di Ang Lee. Genere: av-

ventura. Produzione: USA.

Dal 20 dicembre.

Il giovane Pi sopravvive per

mesi a un naufragio nell’o-

ceano Pacifico. Insieme a lui

sulla scialuppa di salvataggio

c’è una tigre del Bengala.

“Chi chiamiamo per dirigere

una storia del genere?” devo-

no essersi detti i produttori.

“Ci vuole un autore con la

a maiuscola, che però sap-

pia anche divertire le masse

con la m maiuscola.” Escluso

Spielberg, che era a Disney-

land sull’ottovolante, chi

chiamare? Che ne dite di Ang

Lee? Ha detto uno. Buona

idea, ha detto un altro. Infat-

ti Lee è eclettico e affidabile.

Se non siete d’accordo guar-

datevi Tempesta di ghiaccio,

La Tigre e il Dragone, Broke-

back Mountain, Hulk e Lus-

suria. È un autore da Orso e

Leone d’oro, Golden Globe

e Oscar, che però ha saputo

conquistare il grande pub-

blico. Bene così perché, se è

pur vero che le giurie di cer-

velloni hanno una funzione

importante, è anche vero che

il pubblico ne ha una decisi-

va. Questo suo ultimo lavoro,

in che-palle-3D, è tratto dal

pluripremiato romanzo omo-

nimo di Yann Martel.

LA MIGLIORE OFFERTARegia di Giuseppe Tornatore.

Con Geoffrey Rush, Donald

Sutherland. Genere: premio

Oscar. Produzione: Italia.

Dal 1 gennaio.

Un battitore d’aste si trova

coinvolto in un triangolo

amoroso e inquietante. Non

si sa altro del nuovo segretis-

simo film del grande Giusep-

pe “C’era-una-volta-l’Oscar”

Tornatore. Il film è stato gi-

rato tra Trieste, Vienna, Bol-

zano, Parma, Praga, Roma e

Milano. “Il titolo ha valenza

allegorica,” dice l’ex premio

Oscar siciliano. “In amore

non sai mai qual è l’offerta

migliore, se la più alta o la

più bassa”. Ma che vor di’?.

“C’è una tessitura narrativa

misteriosa,” aggiunge, “un

po’ thriller, ma senza investi-

gatori, morti e assassini”. Un

film con un cast internaziona-

le, girato in inglese, perché a

Tornatore, fu Oscar, l’Italia è

sempre stata stretta, coi suoi

film di casa nostra e i suoi te-

legatti di merda. Il protagoni-

sta, il talentuoso e maniacale

Geoffrey Rush, ha dichiarato:

“Ho accettato la parte perché

me l’ha detto mia moglie.”

MAI STATI UNITI Regia di Carlo Vanzina. Con

Vincenzo Salemme, Ricky

Memphis, Anna Foglietta,

Ambra Angiolini. Genere:

commedia. Produzione: Italia.

Dal 3 gennaio.

Cinque estranei sono convo-

cati da un notaio. Scoprono

così di essere tutti fratelli. Se

vogliono l’eredità, dice il te-

stamento di papà, dovranno

portare le sue ceneri negli

USA e spargerle su un lago

dell’Arizona. Un insolito

viaggio, dice. Un’avventura

esilarante, dice.

CLOUD ATLAS Regia di Andy e Lana Wa-

chowski, Tom Tykwer. Con Tom

Hanks, Halle Berry, Susan

Sarandon. Genere: vedi sotto.

Produzione: USA. Dal 3 gennaio.

Una commedia drammatica,

romantica, politica, d’azione.

I personaggi impattano uno

sull’altro attraverso il tempo.

Un’anima prende la forma di

un assassino prima e di un

salvatore poi. Un atto di gen-

tilezza porta nel corso dei se-

coli a conseguenze rivoluzio-

narie. L’intero cast è

LO HOBBIT

Regia di Peter Jackson. Con Bilbo Baggins, Gandalf e compagnia.

Genere: fantasy. Produzione: Nuova Zelanda, USA. Dal 13 dicembre.

Altri tre f ilm! Non uno, tre! Tre prequel del Signore

degli anelli. Uno all’anno a part ire da adesso per rac-

contarci le av venture di Bilbo Baggins, ov vero il per-

fetto inglese medio anche se f isicamente r icorda di

più il contadino sardo. Per interpretare questo ruolo

Jackson ha fortemente voluto Martin Freeman, al punto

da sospendere l’inizio delle r iprese per aspettarlo, v isto

che l’attore era già impegnato su un altro set. Nel suo

v iaggio attraverso la Terra di Mezzo l’adorabile hob -

bit affronta orchi, draghi, f iguri irsuti e tra una fuga

e l’altra entra in possesso di quell’anello che sarà poi

al centro delle av venture di Frodo. La squadra creativa

è la stessa della tr ilogia precedente. La novità è Guil -

lermo del Toro, il regista di Hellboy. Del Toro è tra

gli autori della sceneggiatura (sulla quale ha lavorato

quindici mesi per dodici ore al giorno) e Peter Jackson

lo voleva anche dietro la macchina da presa. Del Toro

aveva accettato e si era buttato a capof itto nella pre-

produzione, leggendo volumi su volumi per afferrare il

mondo di Tolkien, def inendo i set, i modelli in scala, i

fondali dipinti, le animazioni, le caratterizzazioni dei

personaggi, guardandosi pure decine di documentari

sulla prima guerra mondiale. L’unica cosa su cui non

ha messo le mani è stato Gollum: “Se non si è rotto,”

ha detto, “perché cambiarlo”? Ma quando, a causa della

MGM, la data dell’inizio delle r iprese ha cominciato a

slittare cronicamente, Del Toro ha abbandonato il pro -

getto. “Non è solo colpa della MGM,” ha comunicato

agli ammiratori infuriat i. “Questi sono f ilm molto com-

plessi, economicamente e polit icamente”, e ha specif i -

cato: “Ci sono due t ipi di favole: quelle che t i dicono

di non entrare nel bosco e di obbedire ai genitori, e

quelle dell’altro t ipo. Le prime sono conservatrici, le

altre anarchiche.” In quanto a Jackson, - costretto, per

la gioia dei fan, a sost ituire Del Toro dietro la macchi-

na da presa, - egli tralascia ogni allusione polit ica, per

dire soltanto che “esplorare la Terra di Mezzo è un’im-

mersione totale in un posto di immaginazione, bellezza

e dramma.” Come dire, un’immersione nel cinema.

CINEMA_ALB.indd 21 26/11/2012 15.24.00

Page 34: Il Romoletto 4/5 bis

CINEMA//NotiCine

22

impegnato in ruoli multipli

di differente etnia, sesso, età.

Dei Wachowski basti dire che

hanno mollato l’università

per avviare un’attività di car-

penteria a Chicago, nel frat-

tempo si son detti “facciamo

fumetti” e li hanno fatti con

la Marvel, poi si son detti

“facciamo cinema” e hanno

sfornato Matrix. I compagni

di gioventù se li ricordano

mentre giocano per ore a

Dungeons & Dragons.

Dell’altro regista, Tykwer,  è

memorabile il film tratto da

Il profumo di Süskind, la cui

scena finale, – un padre che

s’inginocchia in adorazione

davanti all’assassino della fi-

glia, mentre i gendarmi, i no-

tabili del paese e la folla in-

torno, riunitisi in piazza per

assistere all’esecuzione del

condannato, si lasciano an-

dare nudi a un’orgia bestiale

– avrebbe inibito molti regi-

sti, ma non lui. L’astronave

Wachowski lo ha fatto salire a

bordo, per portare sullo

schermo un libro da tutti

considerato infilmabile.

ASTERIX E OBELIX AL SER-VIZIO DI SUA MAESTÀ Regia di Laurent Tirard. Con

Gérard Depardieu, Catherine

Deneuve. Genere: commedia.

Produzione Fr., It., Sp., Ung.

Dal 10 gennaio.

Cesare sbarca oltre Manica.

Il capo di un piccolo paesello

invia uno dei suoi a chiedere

aiuto ai famosi Galli. Quar-

to capitolo della serie tratta

dall’indimenticabile classico

di Goscinny e Uderzo. Go-

scinny amava pensare che un

villaggio di anarchici potesse

resistere all’impero. Uderzo

era daltonico, colorava i cie-

li di verde, i prati di blu, ma

quando disegnava i galli che

spernacchiano gli invasori si

faceva perdonare questo e

altro. Chiunque non abbia

passato interi pomeriggi con

accanto una pila di Asterix,

si è perso qualcosa nella vita.

Ma è sempre in tempo per ri-

mediare.

OPERAZIONE ZERO DARK THIRTYRegia di Kathryn Bigelow.

Genere: drammatico.

Produzione: USA.

Dal 10 gennaio.

La più grande caccia all’uo-

mo della storia, all’uomo più

pericoloso del secolo. Vale a

dire: la storia dell’operazione

con la quale si fece la pelle

a Osama Bin Laden. Per ora

nel nostro immaginario c’è

solo la foto della stanza ova-

le, con Barack Obama che

guarda in un monitor circon-

dato dal suo Stato Maggiore.

A parte il presidente, l’unico

che mostra un minimo di

umanità - teso come se fosse

alla finale del Superbowl - gli

altri sono freddi come cu-

betti di ghiaccio nel frìzzer.

Ecco: la Bigelow con questo

film vuole mostrarci ciò che

stavano vedendo sullo scher-

mo. La sceneggiatura è di

Mark Boal, coautore del sog-

getto di Nella valle di Elah e

autore dell’ultimo capolavo-

ro della Bigelow, The Hurt

Locker, due pellicole nelle

quali senza attaccare l’eserci-

to se ne mostra tuttavia l’ef-

fetto disumanizzante. I suoi

eroi sono infatti trasformati

in persone impossibilitate ad

affrontare una cosa ben più

complicata della guerra: la

pace. Viste queste premesse,

da Zero Dark Thirty c’è da

aspettarsi qualcosa di più che

un’apologia dell’efficienza

della macchina da combatti-

mento americana. Il titolo è

un’espressione militare che

indica la prima mezz’ora

dopo la mezzanotte, ma fa

riferimento anche alla de-

cennale e oscura missione di

caccia all’uomo. La Bigelow

è quello che avrebbe potuto

essere James Cameron, se

questi avesse avuto le palle.

Film come Il buio si avvici-

na, Blue steel, Point Break,

Strange days entrano nello

stomaco, per restarci. “Se c’è

una specifica resistenza a che

le donne facciano cinema”,

dice la regista, “io l’ho sem-

pre ignorata per due ragioni:

sono una donna e mi piace

fare cinema.”

JACK REACHER - LA PROVA DECISIVA

Regia di Christopher McQuarrie. Con Tom Cruise, Robert Duvall, Werner Herzog.

Genere: azione, thriller. Produzione: USA. Dal 3 gennaio.

Il regista ha alle spalle una bril-

lante carriera di sceneggiatore: ha

collaborato con Bryan Singer ne I

soliti sospetti e in Operazione Val-

chiria, e ha scritto Mission Impos-

sibile - Protocollo fantasma. Trama:

ha importanza? Diciamo che c’è

Tom Cruise, alias Jack Reacher;

c’è una prova decisiva; c’è thriller,

azione; c’è una produzione USA

e c’è un 3 gennaio. Cruise minac-

cia: “Se piacerà, ne faremo altri”. E

poi si lancia in descrizioni della psicologia del personaggio, come se gliene fregasse davvero

qualcosa, come se ce ne fregasse davvero qualcosa. Da segnalare la presenza nel cast di due

vecchie glorie, due dinosauri sperduti tra gli studios di Hollywood: Duvall, star di Coppola e

di Altman, e Herzog, regista di film abissali, potenti e infernali come Aguirre, Fitzcarraldo

e Il Mahabharata. A proposito di Jack Reacher Herzog dichiara: “Volevo spaventare, essere

pericoloso con la mia sola presenza e con occhiate feroci e algide.” Siamo sicuri che la parte

gli è riuscita, se è lo stesso uomo che trent’anni fa affrontò Klaus Kinski quando questi voleva

lasciare in tronco il set di Aguirre Furore di Dio, per chissà quale ghiribizzo d’artista. Herzog

si appartò con lui in un angolo del set, cioè in un angolo della foresta tropicale. Scimmiette

curiose garrivano tutt’intorno. Le zanzare attaccavano in massa. Il regista aveva una camicia

a quadretti, sudata e appiccicata alla schiena. Kinski, tutto nervi, ghigno diabolico e occhi

blu, era in armatura da conquistador e si era già tolto l’elmo. “Klaus, amico mio, ascolta: se

non finisci il film, prendo il mio fucile da caccia, ti ammazzo e poi mi sparo in bocca” gli disse

Herzog, puntandogli gli occhi in fronte, come due canne binate sulla preda. Le scimmiette

tacquero, le zanzare smisero di succhiare. Il silenzio fu tale che si sarebbe potuto sentir cre-

scere le foglie. Kinski, che non è un cretino, disse Jawohl, si rimise l’elmo e allestì la sua più

terribile, barocca e passionale interpretazione, come altri allestirebbero un patibolo.

CINEMA_ALB.indd 22 26/11/2012 15.24.00

Page 35: Il Romoletto 4/5 bis

6

ARTE.indd 6 26/11/12 16.57

Page 36: Il Romoletto 4/5 bis

MUSICA//concerti

24

MERCOLEDÌ 28 NOVEMBRE

VADOINMESSICO op. BOXERIN CLUB Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42€8, info 06.70305684Sonorità calienti, arrangiamenti cu-rati, chitarrine che sanno di sole e nostalgia: un pop multietnico dalle venature psichedeliche, di gradevo-lissima fattura. Ad aprire la serata i Boxerin Club con il loro mix scate-nato di folk e indie rock.

ANTONELLO VENDITTIOre 21.00 Auditorium, Sala Santa Cecilia, Viale Pietro De Coubertin 30Da €40 a €75, info 06.80241281Replica mercoledì 9 gennaio.

GIOVANNI ALLEVI Ore 21.15 Auditorium della ConciliazioneVia della Conciliazione 4Da €25 a €57.50 + d.p, info 06.32810333Il nerd con bacchetta più famoso d’I-talia presenta insieme all’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova il suo primo concerto per violino e orchestra.

GIOVEDÌ 29 NOVEMBRE

ALT-J Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42€12, info 06.70305684

Dopo aver vinto il Mercury Prize per il miglior album made in UK, dopo aver sbancato il botteghino di tutti i club del mondo in cui hanno suonato, i quattro ragazzi di Leeds presentano anche a Roma le loro bal-late suadenti e in-timiste, tra pop e sperimentazione.

SIMONA MOLINARI Ore 21.00 Auditorium, Sala Petrassi Viale Pietro De Coubertin 30€20, info 06.80241281

Una proposta musicale fresca e mai banale, che spazia dal jazz allo swing alla bossa nova, senza disdegnare l’u-so dell’elettronica.

ROSSOANTICO Ore 22.00 Crossroads Live Club Via Braccianese 771€10 + €1.20 d.p., info 06.3046645Testi caustici e pungenti, bouzouki, mandolini, fiati e fisarmoniche, per uno spettacolo che dispensa brio e allegria, senza rinunciare all’impe-gno.

MARK LANEGAN Ore 22.30 Orion Viale J.F. Kennedy 52, Ciampino€22 + €3.30 d.p., info 06.89013645 

Non ci proviamo neanche, a spie-gare in poche righe l’importanza di Mark Lanegan nel panorama del rock indipendente. A otto anni dal suo ultimo lavoro solista, dopo tre collaborazioni con la voce flautata di Isobel Campbell e il suggestivo pro-getto “Gutter Twins” con Greg Dulli, l’ex leader degli Screaming Trees ha preso ancora una volta tutti in con-tropiede con un nuovo album dalle molteplici ascendenze. C’è il rituale folk-blues nero come la pece, l’in-confondibile voce cavernosa capace di raschiare i bassifondi dell’anima, ma anche sintetizzatori, tastiere, fia-ti, uno spiazzante approccio elettro-nico che rimanda a improbabili antenati. In ogni caso: trent’anni di rock americano in una sola voce, per una sola sera.

VENERDÌ 30 NOVEMBRE

NEVILLE STAPLEOre 21.30 Traffic ClubVia Prenestina 738€15, info 328.0547412Era il 1979 e mentre le tensioni raz-ziali e la disoccupazione galoppan-te spingevano Margaret Thatcher a

usare il pugno di ferro per tenere a freno lo scontento sociale, in quel di Coventry The Specials facevano usci-re il loro primo singolo, “Gangsters”.

Completi eleganti e cappelli bluebe-at, testi pungenti e un originale mix di punk reggae e ska, trasformarono in pochi anni il gruppo in una band di culto, aprendo la strada al revival ska in Europa. In questo nostro au-tunno di scontento e depressione, che tanto ricorda quei tempi andati, Neville Staple, voce originale di quel leggendario grup-po, torna a Roma per fomentare la solita bolgia di energia positiva. A fare gli onori di casa, i romani Shots in the Dark.

DEWOLFF Ore 21.00 L.O.A. AcrobaxVia della Vasca Navale 6€8, [email protected] metà strada tra progressive e psi-chedelia, gli olandesi DeWolff con le loro ipnotiche e inesauribili jam session.

ALESSANDRO GRAZIANOre 22.00 Le MuraVia di Porta Labicana 24€5, [email protected] musicista padovano si rimette in gioco, dismettendo gli abiti del raffi-nato menestrello per esplorare nuo-ve forme espressive tra new wave e post rock.

ITEM & THINGS SHOWCASE Ore 23.00 c.s. BrancaleoneVia Levanna 13€15 info 06.82004382  “La Minimal Techno più scura in cir-colazione”.

SABATO 1 DICEMBRE

GREG LAKEOre 21 Teatro Ambra alla GarbatellaPiazza Giovanni da Triora 15

MUSICA_ALB.indd 24 26/11/2012 15.33.12

Page 37: Il Romoletto 4/5 bis

25

€40.25, info 06.81173900

Nel 1969 incideva insieme a Robert Fripp “In the Court of the Crimson King”, pietra miliare del progres-sive rock. Quarantatre anni dopo, l’ex cantante dei King Crimson e di Emerson, Lake & Palmer ripercorre con un one man show i momenti sa-lienti della sua carriera.

REMO REMOTTI E LA SUA ORCHESTRAOre 22.00 Risto Teatro Skené Via F. Carletti 5 €15 con consumazione, info 06.5755561Ha festeggiato da poco 88 anni, ma non ha nessuna intenzione di ritirarsi dalle scene: accompagnato dalle note di un trio jazz, il maestro Remotti declama i suoi versi provo-catori e disincantati. Replica il 2 di-cembre.

KARIBEANOre 22.30 Fusolab Via della Bella Villa 94Ingresso a sottoscrizione, [email protected] spensierate, reminescen-ze anni Sessanta e sonorità che ri-echeggiano il surf rock di vecchia scuola.

IL TEATRO DEGLI ORRORI Ore 23.00 Orion Viale J.F. Kennedy 52, Ciampino€12 + €1.80 d.p., info 06.89013645 

Alla dichiarata ricerca di un pubbli-co più ampio, disco dopo disco Il Te-atro degli Orrori ha lasciato da parte

l’impeto rumoristico degli esordi per un più ragionato approccio rock e cantautoriale. “Stiamo cercando di fare del rock all’altezza delle nostre ambizioni”, ha dichiarato il fron-tman della band veneta, “il risultato di un percorso intrapreso anni or sono, fatto di amore e di profonda coerenza intellettuale”. E ha aggiun-to: “Non siamo arrivati a questo pun-to per vender fuffa a nessuno. Siamo qui per proporre buona musica: la buona musica è una cosa seria, e va presa con serietà”. Occhio dunque, prendeteli sul se-rio. In alternativa, scaricatevi l’ulti-mo disco dei Fine before you came.

LUNEDÌ 3 DICEMBRE

ENRICO RAVAOre 21.00 Auditorium, Sala Sinopoli Viale Pietro De Coubertin 30 Da €20 a €25, info 06.80241281La tromba di Enrico Rava, accompa-gnata per l’occasione da alcuni tra i più talentuosi musicisti del panora-ma jazz italiano, per un omaggio alla musica del grande Lester Bowie.

IAN ANDERSONOre 21.15 Gran Teatro Viale Maurizio Barendson / Largo Sandro CiottiDa€35 a €80 + d.p., info 06.33270050A quarant’anni dall’uscita dello sto-rico concept album, l’ex pifferaio magico dei Jethro Tull torna in Ita-lia con il suo “Thick as a Brick 1 & 2 World Tour”. Nostalgia canaglia.

TOY Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42€5, info 06.70305684Kraut-rock, post-punk, shoegaze: difficile inquadrare le sonorità pro-dotte dai cinque giovani capelloni londinesi. Il loro omonimo album di debutto suona in ogni caso bene, e merita un ascolto dal vivo.

CROCODILES Ore 22.00 XS LiveVia G. Libetta 13€12 + d.p., info 06.57305102Senza rinnegare le influenze alla Je-sus and Mary Chain delle origini, i coccodrilli di San Diego hanno ag-giunto basso, tastiere e batteria al muro di suono creato dalle loro due chitarre, per approdare verso lidi più melodici e pop.

MARTEDÌ 4 DICEMBRE

ASAF AVIDAN Ore 21.00 Auditorium, Sala Petrassi Viale Pietro De Coubertin 30 €18, info 06.80241281Le sue graffianti ballate hanno spin-to alcuni a paragonarlo a Jeff Buc-kley e Janis Joplin. Si può dissentire, ma la voce armoniosa e al contempo tagliente del cantante israeliano non lascia indifferenti.

ROBERTO DELLERA Ore 21.00 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 €15, info 06.80241281Testi in italiano e in inglese, sonorità con sfumature vintage per il bassista e autore degli Afterhours in versione solista.

MERCOLEDÌ 5 DICEMBRE

DAVE DOUGLAS & URI CAINEOre 21.00 Auditorium, Sala Petrassi Viale Pietro De Coubertin 30 €18, info 06.80241281

Dopo aver suonato a lungo insieme alla fine degli anni Novanta, due tra i più originali sperimentatori della scena jazz contemporanea si incon-trano di nuovo sul palco per un con-certo da non perdere.

DEAN BOWMAN & ASTROFUNKOre 21.30 Traffic ClubVia Prenestina 738€10, info 328.0547412Le mirabolanti escursioni vocali dell’ex cantante degli Screaming Headless Torsos, accompagnate dal funk-rock dei romani Astrofunk.

JENS LEKMAN Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42€12, info 06.70305684Melodie ariose, atmosfere malinco-niche e un generale senso di armo-nia costituiscono l’inconfondibile marchio di fabbrica dell’ex ragazzo prodigio dell’indie-pop svedese.

MUSICA_ALB.indd 25 26/11/2012 15.33.13

Page 38: Il Romoletto 4/5 bis

MUSICA//concerti

26

GIOVEDÌ 6 DICEMBRE

SELAM YEMANEOre 21.00 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 €15, info 06.80241281Al ritmo di krar e kobero Selamawet Yemane canta le melodie di una tra-dizione antica e affascinante come quella eritrea.

MARIO VENUTIOre 21.00 Auditorium, Sala Petrassi Viale Pietro De Coubertin 30 €22, info 06.80241281“La mia giovinezza io l’ho bevuta a grandi sorsi, e se mi ha dato ebbrez-za però non ha spento la mia sete. Sono ancora capace di aggiungere senso al passar delle ore. Sono an-cora capace di muovere il cielo e la terra per amore”. Il cantautore sici-liano presenta i brani del suo nuovo album, “L’ultimo romantico”.

SARAH JANE MORRIS + IAN SHAWOre 21.00 Casa del JazzViale di Porta Ardeatina 55€15, info 06.704731Replica il 7 dicembreDue voci d’eccezione e un pianofor-te, per un concerto che anticipa le atmosfere natalizie.

VENERDÌ 7 DICEMBRE

SVEN VÄTHOre 21.30 Atlantico Live Via dell’Oceano Atlantico 271/d€30 + €5 d.p., info 06.5915727 Giocando con la consolle, da oltre un quarto di secolo lo “zio” Sven ri-empie i club di tutto il mondo al rit-mo della sua minimal techno.

SABATO 8 DICEMBRE

SHANNON WRIGHT + MASHA QRELLA Ore 21.30 InitVia della Stazione Tuscolana 133€10, info 06.97277724La prima raffinata, viscerale, capa-ce di alternare morbidi sussurri alla Suzanne Vega a satanici ululati degni della più ispirata Siouxsie. Lieve e delicata la seconda, nel disegnare le sue dolci melodie pop. Due cantau-trici accomunate dalla qualità della loro proposta musicale, per una se-rata che promette emozioni.

ZION TRAIN Ore 21.30 Traffic ClubVia Prenestina 738€10, info 328.0547412Dall’inizio degli anni Novanta il

potente dub del gruppo inglese fa vibrare i cuori di tutti i suoi appas-sionati. Cos’è il dub? Linton Kwesi Johnson lo ha descritto così: “È il battito del cuore, questo pulsare del sangue che è un basso ribollente. Un fortissimo battito che spinge contro il muro”. One love.

MISS KITTINOre 24.00 c.s. BrancaleoneVia Levanna 13€15, info 06.82004382  

Madame Caroline Hervé, meglio co-nosciuta nei club di tutto il mondo con il nome di Miss Kittin, arriva a Roma insieme a due cavalieri d’eccezione come Cormac e Pixzel, tra gli ideatori del-la celebre serata Wet Your Self! del Fabric di Londra.

CLUB DOGOOre 22.30 Orion Viale J.F. Kennedy 52, Ciampino€15 + €2.25 d.p., info 06.89013645 “Dedicato ai miei fratelli coi lavori strani/ tipo che iniziano la sera fino all’indomani/ per comprare nuove Nike e giochi della Play... Sto lonta-no dallo stress/ fumo un pò e dopo gioco a Pes/ Pato, Mexes/ Messi, Valdes/ fumo un pò e dopo gioco a Pes”. Ooooh yesss. Dal punto di vi-sta tecnico sempre ineccepibili. Per il resto sembrano diventati la carica-tura dei gruppi che schernivano agli

esordi. “Ho le palle belle vuote e le tasche belle piene”: appunto.

DOMENICA 9 DICEMBRE

99 POSSEAngelo MaiViale delle Terme di Caracalla 55/ainfo 329.4481358 

“La 99 Posse l’avevamo parcheggiata in un garage nel momento del suo massimo splendore e delle sue mas-sime prestazioni, questo non perché avessimo subìto qualche sconfitta, ma perché sentivamo il bisogno di fare altro. Poi però, non sfruttare l’opportunità di poter tornare indie-tro, in un momento come questo... ci è sembrato criminale... e quindi l’abbiamo fatto.”. Bentornati.

FIORELLA MANNOIAOre 21.00 Auditorium, Sala Santa Cecilia, Viale Pietro De Coubertin 30Da €35 a €55, info 06.80241281

MARTEDÌ 11 DICEMBRE

FLAVIO BOLTRO & MARCIO RANGELOre 21.00 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 €15, info 06.80241281Gli assoli alla tromba di Flavio Boltro e i virtuosismi alla chitarra del bra-siliano Marcio Rangel: due musicisti d’eccezione per una serata all’inse-gna della qualità.

THE NIRO Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42info 06.70305684Testi in inglese e atmosfere ricerca-te con il cantautore romano Davide Combusti, in arte The Niro.

MERCOLEDÌ 12 DICEMBRE

MERCURIO Ore 20.00 Circolo degli Artisti

MUSICA_ALB.indd 26 26/11/2012 15.33.13

Page 39: Il Romoletto 4/5 bis

27

Via Casilina Vecchia 42Ingresso a sottoscrizione info 06.70305684Primo appuntamento invernale con Mercurio, evento a cadenza mensile che si propone di mettere in vetri-na i migliori talenti della Capitale nel campo della musica, del teatro, dell’arte figurativa e digitale. Ospiti musicali della serata: Dispo, Flyzone, Aguirre, Granada Circus e Rakuda.

PIANO MAGIC Ore 22.00 Lanificio 159Via di Pietralata 159/a€10, info 06.41780081Oscure atmosfere new wave, impre-vedibili delicatezze acustiche e in-cursioni nell’elettronica con il grup-po del poliedrico chitarrista inglese Glen Johnson.

GIOVEDÌ 13 DICEMBRE

ANTONIO PAPPANO - DANIEL BARENBOIMOre 20.30 Auditorium, Sala Santa Cecilia, Viale Pietro De Coubertin 30Da €40 a €100, info 06.80241281Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Concerto per i 60 anni del debutto di Daniel Baren-boim. Musiche di Mozart e Chopin.

MYSTERY JETSOre 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42€13, info 06.70305684Introdotto dall’elettronica dei roma-ni Uno non basta, il pop-rock di faci-le ascolto dei Mystery Jets.

THONY Ore 22.00 Lanificio 159Via di Pietralata 159/a€10, info 06.41780081Dopo aver recitato nel ruolo di pro-tagonista dell’ultimo film di Paolo Virzì, la cantautrice di origini siculo-polacche torna sul palco nella sua città di adozione.

VENERDÌ 14 DICEMBRE

EDDA Ore 22.00 Le MuraVia di Porta Labicana 24€8, [email protected]'ex cantante dei Ritmo Tribale ne-gli anni Novanta, tornato nel 2009 a calcare le scene con un apprezzato lavoro solista, presenta i brani del nuovo album “Odio i vivi”. Da non perdere.

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTIAngelo Mai

Viale delle Terme di Caracalla 55/ainfo 329.4481358 Con il precedente album i tre allegri ragazzi in maschera avevano spiazza-to tutti, virando verso inedite sono-rità reggae e dub. Cosa succederà con il nuovo disco, in uscita proprio questo mese?

ORNELLA VANONIOre 22.00 Crossroads Live Club Via Braccianese 771€28 + €2 d.p., info 06.3046645Uno stile interpretativo inconfondi-bile, una voce morbida come il vel-luto, una straordinaria collezione di perle in forma di canzone. Nient’al-tro da aggiungere.

SABATO 15 DICEMBRE

FINAZOre 21.00 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 €15, info 06.80241281Tra suggestioni sudamericane, ta-rantelle, ammiccamenti dance e un omaggio a Jimi Hendrix, il chitarri-sta della Bandabardò presenta il suo album di debutto come solista.

MEGANOIDIOre 22.30 Black Out Rock Club Via Casilina 713€10, info 06.2415047In principio vestivano come dei per-fetti mod e combattevano contro Daitarn 3. Lasciatisi definitivamente alle spalle occhiali scuri e forze del Male, i Meganoidi propongono oggi un onestissimo rock alternativo.

BANCO DEL MUTUO SOCCORSOOre 22.00 Crossroads Live Club Via Braccianese 771€25 + €2 d.p., info 06.3046645

MONOKINGS Ore 22.30 Fusolab Via della Bella Villa 94Ingresso a sottoscrizione, [email protected], ciuffi al vento e ritmi in-diavolati. A seguire il dj set di Lalla

Hop e Dj Arpad.

30 ANNI DI ORTODOSSIA Ore 23.30 Orion Viale J.F. Kennedy 52, Ciampino€10 + €1.50 d.p., info 06.89013645 

Dopo il trionfale concerto di quest’e-state a Caracalla, Massimo Zamboni, accompagnato ancora una volta da Giorgio Canali, Angela Baraldi e Fatur, torna a Roma per celebrare insieme al pubbli-co il trentennale di “Ortodossia”, primo storico EP dei CCCP. Fedeli alla linea (altroché nuovo nuovo...)

DOMENICA 16 DICEMBRE

RITA MARCOTULLIOre 21.00 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 €18, info 06.80241281In equilibrio tra partitura e improv-visazione, con il supporto di un affia-tato gruppo di musicisti, la pianista romana presenta il suo nuovo pro-getto musicale.

CASA DEL VENTO Ore 22.00 Crossroads Live Club Via Braccianese 771€12 + €1.20 d.p., info 06.3046645Combat folk dalla provincia di Arez-zo con più di vent’anni di onorata carriera alle spalle.

GIOVEDÌ 20 DICEMBRE

CONVERGEOre 21.30 Traffic ClubVia Prenestina 738€20, info 328.0547412In attività fin dal 1990, provenienti da Salem, Massachusetts, resa famo-sa dal famigerato processo alle stre-ghe, i Converge sono tra i pionieri del genere metalcore. Le influenze dichiarate vanno dai Black Flag ai Born Against, dagli Slayer agli En-

MUSICA_ALB.indd 27 26/11/2012 15.33.14

Page 40: Il Romoletto 4/5 bis

MUSICA//concerti

28

tombed, e dunque: urla lancinan-ti, chitarre corrosive, una sezione ritmica furiosa e intransigente. Canzoni che ince-dono come carri armati. In abbina-ta, il post-hardco-re dei losangelini Touché Amoré.

VENERDÌ 21 DICEMBRE

JENNIFER GENTLE feat. ALBERTO E LUCA FERRARI (VERDENA)Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42€10, info 06.70305684Rock acido e psichedelico con i Jen-nifer Gentle, unica band italiana sot-to contratto con la celebre Sub Pop Records di Seattle. In collaborazione con il chitarrista e il cantante dei Verdena.

ADA MONTELLANICO QUINTET feat. GIOVANNI FALZONEOre 21.00 Casa del JazzViale di Porta Ardeatina 55€15, info 06.704731Accompagnata dalla tromba di Gio-vanni Falzone, la cantante roma-na interpreta alcuni brani di Joni Mitchell, Abbey Lincoln, Ani Di Franco e Bjork, rivisitandoli in chia-ve jazz.

CONCERTO DI NATALE: BEETHOVEN, SINFONIA N.9Ore 21.00 Auditorium, Sala Santa Cecilia,Viale Pietro De Coubertin 30Da €19 a €52, info 06.80241281Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Direttore Lorin Maazel. Replica il 22 dicembre alle ore 18.00.

SABATO 22 DICEMBRE

CHAMBERS Ore 22.30 Fusolab Via della Bella Villa 94

Ingresso a sottoscrizione, [email protected] sghembe e testi arrabbiati. Da Pisa, Livorno e dintorni.

MERCOLEDÌ 26 DICEMBRE

CLAUDIO BAGLIONI Ore 21.00 Auditorium, Sala Santa Cecilia, Viale Pietro De Coubertin 30 Da €40 a €100, info 06.80241281Repliche dal 27 al 30 dicembre e il 2 e 3 gennaio.

VENERDÌ 28 DICEMBRE

DR. BOBBY JONES & NASHVILLE GOSPEL SUPERCHOIROre 21.00 Auditorium, Sala Sinopoli Viale Pietro De Coubertin 30 €28, info 06.80241281Avete presente quei film americani in cui a un certo punto un reveren-do nero, dalla voce calda e suadente, inizia a gorgheggiare inneggiando all’Altissimo, seguito a ruota dal coro dei fedeli? Se apprezzate il genere, il concerto di Dr. Bobby Jones e del suo supercoro gospel in arrivo dal Tennessee è quello che fa per voi.

SABATO 29 DICEMBRE

THE FLIPPERS Ore 22.15 Cotton Club, Via Bellinzona 2€15 con consumazione, info 06.97615246

Lucio Dalla ha iniziato con loro. Negli anni ’60, con brani come “La Vichinga”, “I Watussi”, “Jada, Il cha cha cha dell´impiccato”, hanno ven-duto milioni di dischi. Inossidabili come i loro grandi successi, i Flip-pers propongono il loro repertorio di swing, cha-cha-cha, twist e hully gully, per una se-rata all’insegna dei bei tempi che furono.

VENERDÌ 4 GENNAIO

PAOLO BENVEGNÚ Ore 22.00 Black Out Rock Club Via Casilina 713, info 06.2415047L’ex chitarrista e cantante degli Sci-sma con il suo catalogo intimista e raffinato, fuori dagli schemi e dalle mode. Secondo classificato al Pre-mio Tenco nel 2011.

SABATO 5 GENNAIO

PRIMAVEREMusiche di DEBUSSY, RACHMANINOFF, STRAVINSKIJOre 18.00 Auditorium, Sala Santa Cecilia, Viale Pietro De Coubertin 30 Da €19 a €52, info 06.80241281Repliche lunedì 7 gennaio alle 21.00 e martedì 8 gennaio alle 19.30. Orchestra e Coro dell'Accademia Na-zionale di Santa Cecilia: Vasily Petrenko, direttore; Alexei Tanovitski, basso.

GIOVEDÌ 10 GENNAIO

OPERAJA CRIMINALE

Classico Village, Via G. Libetta 3 info 06.57288857Prodotto da Giorgio Canali (CCCP, CSI, PRG), “Roma, guanti e argento”, primo disco degli Operaja Crimina-le, è sicuramente un esordio riuscito: quaranta minuti di rock alternativo che richiama i Marlene Kuntz e gli Af-terhours, regalando piacevoli sorprese.

SABATO 12 GENNAIO

I MONACI DEL SURF Ore 22.30 Black Out Rock Club Via Casilina 713€10, info 06.2415047In costume da luchador messicano, i tre monaci senza volto rivisitano in chiave surf la marcia imperiale di Guerre Stellari e altri famosi temi ci-nematografici.

MUSICA_ALB.indd 28 26/11/2012 15.33.15

Page 41: Il Romoletto 4/5 bis

RPR.indd 29 26/11/2012 15.31.28

Page 42: Il Romoletto 4/5 bis

6

ARTE.indd 6 26/11/12 16.56

Page 43: Il Romoletto 4/5 bis

31

centro storicoAd Hoc. Piatti della tradizione romana e mediterranea con proposte e rivisitazioni di ottimo gusto. Via di Ripetta 43, tel. 06.3233040. Sempre aperto.

AlcHemillA. Percorso culinario di 7/9 portate a prezzo fisso con le quali lo chef scompone e rinnova i migliori piat-ti della tradizione romana, e non solo. Via di San Giovanni in Laterano 220, tel. 06.77203202. Chiuso domenica.

Angolo divino. Cucina romana, in-ternazionale. Un luogo dove combinare buoni vini, grappe e distillati con una cucina sofisticata e in linea con i principi dello slow food. Via dei Balestrari 12, tel. 06.6864413. Chiuso lunedì a cena.

AnticA FocAcceriA SAn FrAnceSco. Qui troverete tutte le prelibatezze del co-siddetto “cibo di strada” palermitano, dal-le panelle di farina di ceci agli sfincioni con l’origano, dalle arancine di riso alle cassa-tine e alle altre numerose delizie che offre la cucina siciliana. Piazza della Torretta 38, tel. 06.68308297. Chiuso a cena domenica e lunedì.

ArmAndo Al PAntHeon. Cucina roma-na. Ristorante storico che propone menu differenziati per tutti i gusti, compreso il vegetariano. Salita de’ Crescenzi 31, tel. 06.68803034. Chiuso sabato a cena e do-menica.

BAFFetto. Storica pizzeria nel cuore di Roma che serve le pizze basse e scroc-chiarelle nei tradizionali piatti di latta. Via del Governo vecchio 114, tel. 06.6861617. Sempre aperto (solo la sera).

>cHinAPPi. Cucina campana. Se volete gustare pesce fresco nel centro di Roma questo è il posto giusto. Il menu cambia mensilmente seguendo la sta-gionalità dei prodotti utilizzati. Il forno a legna rende imperdibili gli spiedini di calamaretti e il filetto di spigola in crosta di patate. 10% di sconto per i lettori di Romoletto. Via Augusto Valenziani 19, tel. 06.4819005. Chiuso lunedì.

dA domenico. Specialità di pesce. A due passi dalla magnifica basilica di San Cle-mente, il locale offre i migliori piatti della tradizione romana. Via di San Giovanni in Laterano 134, tel. 06.77590225. Chiuso do-menica a cena e lunedì.

dAl BologneSe. Uno dei ristoranti più rinomati della città dove è possibile gustare le ricette della cucina emiliana con una su-perba vista su Piazza del Popolo. P.za del Popolo 2, tel. 06.3611426. Chiuso a pranzo lunedì e martedì.

HASekurA. A pochi passi dal Colosseo, cu-cina tradizionale giapponese in un ambien-te gradevole e accogliente. Il menu, fisso a pranzo, offre ottime pietanze oltre al classi-co sushi. Via dei Serpenti 27, tel. 06.483648. Chiuso domenica e lunedì a pranzo.

i colori del vino. Cucina romana, me-diterranea. Via Flavia 28, tel. 06.4741745. Sempre aperto.

il Bocconcino. Cucina romana. Il menu, che cambia in base ai prodotti di stagione, è realizzato con prodotti laziali spesso prove-nienti da presidi slow food. Via Ostilia 23, tel. 06.77079175. Chiuso mercoledì.

il deSiderio PreSo Per lA codA. Dal nome “rubato” a una commedia di Picasso, questo ristorante a conduzione familiare propone da quasi trent’anni i piatti tipici della cucina romana. Vicolo della Palomba 23, tel. 06.68307522. Chiuso sabato a pran-zo e domenica.

l’ASino d’oro. Una cucina originale e curata in ogni minimo dettaglio. A pran-zo è possibile scegliere la formula “pran-zetto”, che garantisce un conto leggero senza rinunciare alle creazioni della fan-tasia dello chef. Via del Boschetto 73, tel. 06.48913832. Chiuso domenica e lunedì.

lA montecArlo. Pizzeria e cucina ro-mana. Pizza sottile e croccante fino a notte inoltrata. Vicolo Savelli 13, tel. 06.6861877. Chiuso lunedì.

>nonnA BettA. Cucina ebraico - romanesca. Dai fritti alla torta di ricotta e visciole, passando per la carbonara di zucchine e gli aliciotti con l’indivia, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Ape-ritivo gratis per i lettori di Romoletto. Via del Portico d’Ottavia 16, tel. 06.68806263. Chiuso martedì.

oPen BAlAdin. Ampia selezione di birre ar-tigianali italiane accompagnate da un menu curato. Da provare gli hamburger di carne piemontese. Presidio slow food. Via degli Specchi 6, tel. 06.6838989. Sempre aperto.

>oSteriA BoncomPAgni. Cucina mediterranea. Nuova gestione e arredi stile retrò per questo locale a due passi da via Ve-neto. Caffè in omaggio per i lettori di Romo-letto. Via Boncompagni 83, tel. 06.4554413. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

>SArdegnA. In primo piano le spe-cialità di pesce. Di alto livello anche il resto della cucina sarda. Un flûte di prosecco in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Sardegna 34, tel. 06.42016296. Chiuso domenica.

>SorA lellA. Tonnarelli alla cucca-gna, polpettine in umido, pasta e ceci con polpo verace, baccalà al vapore con capo-

nata in agrodolce... Un pezzo di storia del-la cucina romana. Aperitivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Via di Ponte Quattro Capi 16, tel. 06.6861601. Sempre aperto.

SorA mArgHeritA. Cucina ebraico-romanesca. Piazza delle Cinque Scole, tel. 06.6874216. Chiuso domenica, a cena mar-tedì e giovedì.

temPio di iSide. Ristorante imperdibile per gli amanti delle specialità di pesce. Si consiglia la prenotazione. Via Pietro Verri, tel. 06.7004741. Chiuso domenica.

tHien kim. Cucina vietnamita. La fami-glia che gestisce questo bel ristorante da oltre trent’anni propone i migliori piatti della cucina orientale. Via Giulia 201, tel. 06.68307832. Chiuso domenica.

trAttoriA cAdornA. Piatti tradizionali della cucina romana in questo caratteri-stico ristorante a conduzione familiare. Ottimo rapporto qualità-prezzo. Via Raffa-ele Cadorna 12, tel. 06.4827061. Chiuso il sabato e a pranzo la domenica.

veccHiA romA. Ristorante dall’ambien-te suggestivo, con sale affrescate e veranda su Piazza Campitelli. Il menu è una rivisi-tazione della cucina tradizionale romana. Piazza di Campitelli 18, tel. 06.56470282. Chiuso domenica a cena.

testaccio, trastevereAkroPoliS. Piccolo ristorante nel cuo-re di Trastevere che offre i piatti della cucina greca a prezzi molto convenien-ti. Via di San Francesco a Ripa 103, tel. 06.58332600. Chiuso lunedì.

>Al cAllArello. Nella suggestiva cornice di San Saba, cucina tradizionale sempre fresca e ottimo pesce. Dolci fatti in casa. Comodo parcheggio e posti all’aper-to nella bella stagione. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via Salvator Rosa 8, tel. 06.5747575. Chiuso domenica.

AnticA FocAcceriA SAn FrAnceSco. Dalla colazione al dopo cena, qui troverete tutte le prelibatezze del cosidetto “cibo di strada” palermitano. Piazza san Giovanni della Malva 14, tel. 06.5819503. Sempre aperto.

cAve cAnem. Situato nel cuore di Traste-vere, il locale offre pizze basse e croccanti e i piatti tipici della cucina romana. Da provare le patate farcite con i diversi ripie-ni. Piazza di San Calisto, tel. 06.5898217. Sempre aperto.

cHeccHino dAl 1887. Cucina creativa, romana. Via di Monte Testaccio 30, tel. 06.5743816. Chiuso domenica e lunedì.

cHecco er cArettiere. Cucina ro-mana. Via Benedetta 10, tel. 06.5817018. Sempre aperto.

conteStAccio. Cucina aperta fino a tar-da notte. In questo ristorante e music club è anche possibile fare l’aperitivo. Via di Monte Testaccio 30, tel. 06.5743816. Sem-pre aperto.

corSetti dAl 1921. Cucina mediter-ranea. Piazza di San Cosimato 27, tel. 06.581631. Sempre aperto.

>court delicAti. Specialità can-tonesi e sezuchuan, con interessanti in-cursioni nella cucina malese e thai. Consi-gliata la prenotazione. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Viale Aventino 39, tel.065746108. Chiuso lunedì.

>dA oio A cASA miA. Ristorante-piz-zeria a gestione familiare dove gustare i sapori veraci della cucina romana in un ambiente cal-do e accogliente. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via Galvani 43, tel. 06.5782680. Sempre aperto.

dA remo. Una delle pizzerie più famose di Testaccio, da provare e riprovare nono-stante l’inevitabile fila. Piazza di Santa Ma-ria Liberatrice 44, tel. 06.5746270. Chiuso domenica.

dAr PoetA. In questa rinomata pizzeria di Trastevere la pizza viene fatta con un

APeritivo grAtiS Per i lettori di romoletto.

ristoranti.indd 31 26/11/12 09.58

Page 44: Il Romoletto 4/5 bis

RISTORO//a tavola/a pranzo e cena

32

impasto molto particolare a base di farina di frumento e di soia integrale che rende il prodotto finale, oltre che gustoso, legge-ro e digeribile. Vicolo del Bologna 45, tel. 06.5880516. Sempre aperto.

Felice. Cucina romana. I primi sono sem-pre ottimi, le porzioni abbondanti e i dolci, tutti rigorosamente fatti in casa, deliziosi. È consigliata la prenotazione. Via Mastro Giorgio 29, tel. 06.5746800. Sempre aperto.

FlAvio Al velAvevodetto. Cucina romana. Via di Monte Testaccio 97, tel. 06.5744194. Sempre aperto.

ivo A trAStevere. Pizzeria. Via di San Francesco a Ripa 158, tel. 06.5817082. Chiuso martedì.

> JunSei. Sushi di qualità nel cuore di Testaccio. Sconto del 10% a pasto per i lettori di Romoletto. Via Galvani 69, tel. 06.5754012. Chiuso domenica.

>ketumBAr. Piatti sempre freschi e di stagione e una selezionata carta dei vini caratterizzano la cucina di questo ristorante - lounge bar situato nel cuore della movida di Testaccio. Il locale si contraddistingue per il fascino dei suoi interni con vetrate a vista sugli antichi resti del Monte dei Cocci e offre la domenica uno sfizioso brunch a base di prodotti naturali e bio. Attrezzato con sale per bambini con assistente. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via Galvani 24, tel. 06.57305338. Chiuso martedì.

mArmi. In questo storico locale di Traste-vere il forno a legna continua a sfornare le classiche pizze della tradizione romana. Viale di Trastevere 53, tel. 06.5800919. Chiuso mercoledì.

>oASi dellA BirrA. Cucina roma-na. Caratteristico ristorante nel cuore di Testaccio dai muri in pietra e i tavolini in le-gno. Aperto anche per l’aperitivo a buffet. Birre artigianali a profusione. Sconto del 10% su acquisto di cassette e cesti natalizi per i lettori di Romoletto. Piazza Testaccio 38, tel. 06.5746122. Sempre aperto.

oSteriA lA genSolA. Cucina romana, specialità di pesce. Piazza della Gensola 15, tel. 06.58332758. Sempre aperto.

Pecorino. Qui troverete i migliori piatti della cucina romanesca. La pasta e i dolci sono rigorosamente fatti in casa, da non perdere i carciofi alla giudia. Via Galvani 64, tel. 06.57250539. Chiuso il lunedì.

>riStorAnte BucAtino. Nel rione Testaccio, gli antichi sapori della tradizione

in un locale intriso di romanità. Aperiti-vo o digestivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Luca Della Robbia 84, tel. 06.5746886. Chiuso lunedì.

>roAdHouSe grill. Carne alla griglia a prezzi contenuti in prossimità del nuovo mercato comunale di Testac-cio. Aperitivo o digestivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Galvani 71, tel. 06.5744696. Sempre aperto.

trAttoriA degli Amici. Cucina romana. Piazza di Sant’Egidio 5, tel. 06.5806033. Sempre aperto.

pigneto, san lorenzo, esquilinociAk Si mAngiA. Pizzeria. Via Giovanni Brancaleone 72, tel. 06.2753017. Chiuso lunedì.

dA FrAnco Ar vicoletto. Situata nel cuore di San Lorenzo, questa trattoria rap-presenta un’ottima soluzione per mangiare pesce di qualità a prezzi accessibili. Via dei Falisci 1, tel. 06.4957675. Chiuso lunedì.

dAnilo. Cucina romana. Locale a ge-stione familiare, intimo e accogliente. Da segnalare la carbonara preparata secondo la migliore tradizione e le orecchiette “alla Danilo”. Via Petrarca 13, tel. 06.77200111. Chiuso domenica e lunedì a pranzo.

enotecA FerrAZZA. Cucina creativa. Via dei Volsci 59, tel. 06.490506. Chiuso domenica.

FormulA 1. Pizzeria storica del quartiere. Via degli Equi 13, tel. 06.4453866. Chiuso domenica.

grAPPolo d’oro. Aperta fin dal dopo-guerra, questa storica osteria offre una prima scelta dei migliori piatti della nostra cucina in un’atmosfera calda e accogliente. Via Palestro 4, tel. 06.4941441. Chiuso sa-bato a pranzo e domenica.

HAng ZHou. Uno dei migliori ristoranti cinesi della Capitale trasferitosi di recente nella nuova sede. Via Principe Eugenio 82, tel. 06.4872732. Sempre aperto.

> il tiASo. Book bar con tavolini all’a-perto. Qui troverete un’ ottima scelta di vini e gustosi assaggi di salumi e formaggi. Sempre gradevole la selezione musicale proposta dai proprietari. Ogni quattro bicchieri di vino, uno in omaggio per i let-

tori di Romoletto. Via Ascoli Piceno 20, tel. 06.45474625. Sempre aperto.

l’economicA. Pizzeria storica da sempre frequentata dagli studenti della vicina uni-versità. Via Tiburtina 44, tel. 335.6181970. Sempre aperto.

lo Yeti. Book bar che offre cibi e speciali-tà equo-solidali. Nel menu molto curato i prodotti biologici e artigianali sono accom-pagnati da una buona carta dei vini. Via Perugia 4, tel. 06.7025633. Chiuso lunedì.

meSoB. Cucina tradizionale etiope. Via Prenestina 118, tel. 338.2511621. Chiuso lunedì.

necci dAl 1924. Il piccolo bar di quartiere frequentato un tempo da Pasolini si è tra-sformato in un affermato locale che dalla mattina fino a notte inoltrata offre un servi-zio di ristorazione di qualità. Via Fanfulla da Lodi 68, tel. 06.97601552. Sempre aperto.

ottAvio. Uno dei più famosi ristoranti di pesce a Roma, a due passi dalla Basilica di San Giovanni. Si consiglia la prenotazione. Via di Santa Croce in Gerusalemme 9, tel. 06.7020520. Chiuso domenica.

Pommidoro. Nel cuore di San Lorenzo, la buona cucina romana della tradizione. Piazza dei Sanniti 44, tel. 06.4452692. Chiuso domenica.

PorcA vAccA. Griglia a vista e possibi-lità di scegliere la carne direttamente dal bancone. Il locale offre anche piatti della tradizione romana e una vasta selezione di pizze. Via dei Sabelli 99, tel. 06.44361167. Sempre aperto.

Primo. Partendo dai sapori classici del-la cucina mediterranea il locale propone piatti ricercati. Via del Pigneto 46, tel. 06.7013827. Chiuso lunedì.

tiger tAndoori. Tra locandine di Bol-lywood e tavoli multicolore qui potrete pro-vare i migliori piatti della cucina indiana, di-sponibili anche in servizio take away. Via del Pigneto 193, tel. 06.97610172. Aperto solo a cena, anche a pranzo il sabato e la domenica.

trAm trAm. Cucina romana. Via dei Reti 46, tel. 06.490416. Chiuso lunedì.

trAttoriA monti. Trattoria a conduzio-ne familiare dove gustare i più buoni piatti della cucina marchigiana. Via di San Vito 13, tel. 06.4466573. Chiuso lunedì e dome-nica a cena.

ZenoBiA. Specialità della cucina si-riana e libanese. Piazza Dante 23, tel. 06.70490488. Sempre aperto.

>YAkiniku. Cucina giapponese. Un sake in omaggio per i lettori di Romoletto.Via del Pigneto 207, tel. 06.98937730.

nomentano, trieste>AnAtrA grASSA. Qui potrete gu-stare ottimi piatti di carne e di pesce ispira-ti principalmente alla cucina veneta. Un li-quore a fine pasto in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Savoia 68, tel. 06.8557736. Chiuso domenica.

BiStro BY lindA. Cucina tex-mex e specialità messicane. Una buona sele-zione di birre e di tequila accompagna le pietanze. Via Eleonora d’Arborea 15, tel. 06.44244889. Chiuso lunedì.

cotton cluB. Musica jazz e cucina me-diterranea in un locale accogliente e ricer-cato. Via Bellinzona 2, tel. 06.97615246. Aperto giovedì, venerdì e sabato.

d’orio. Piccola enoteca a conduzione familiare dove è possibile gustare spe-cialità a base di carne e di pesce e ottimi dolci. Piazza Regina Margherita 9, tel. 06.44250905. Chiuso domenica.

gAudì. Pizzeria e griglieria. Via Ruggero Giovannelli 8, tel. 06.8845451. Chiuso a pran-zo sabato e domenica.

HAruSAki. Cucina giapponese. Menu alla carta oppure opzione “all you can eat” sia a pranzo che a cena. Via Cremona 42, tel. 06.44236920. Chiuso a pranzo domenica e lunedì.

le FineStre. Specialità di carne. Anche pizzeria. Via Chiana 80, tel. 06.8551076. Sempre aperto.

mAcro 138. Cucina creativa e romana. Via Nizza 138, tel. 06.8548274. Chiuso dome-nica a cena e lunedì.

>mAeStrAle. Nel cuore del quar-tiere Africano, un approdo sicuro per gli amanti del pesce. Ambienti curati ed ele-ganti, ideali per organizzare feste, cerimo-nie e incontri di lavoro. Ottimi gli antipasti crudi e la selezione di vini. Aperitivo gratis e sconto del 10% sul menu alla carta per i lettori di Romoletto. Piazza Elio Callistio 5, tel. 06.86391914. Chiuso domenica.

mAmmA AngelinA. Cibo di qualità, buo-na carta dei vini e convenienza economica: tutto si coniuga bene in questo ristorante del quartiere Africano. Viale Arrigo Boito 65, tel. 06.8608928. Chiuso mercoledì.

numBS. Cucina mediterranea. Buono an-che per colazioni e aperitivi. Corso Trieste 150/b, tel. 06.93931764. Sempre aperto.

SAHArA. Ottimo ristorante eritreo. Viale Ippocrate 43, tel. 06.44242583. Chiuso mercoledì.

SenBA. Ristorante giapponese che offre, oltre al menu alla carta, anche la possibi-lità di un menu “all you can eat” a prez-zo fisso. Via Padova 55, tel. 06.31050875. Sempre aperto.

>veccHio FrAnklin. Pub molto frequentato dove è possibile sfidarsi al ka-raoke per poi rifocillarsi con ottimi salumi e formaggi. Shottino in omaggio per i let-tori di Romoletto. Piazza delle Crociate 21, tel. 06.44245590. Sempre aperto.

flaminio, parioliAmBASciAtA d’ABruZZo. Cucina roma-na, abruzzese. Via Pietro Tacchini 26, tel. 06.8078256. Sempre aperto.

BuBi’S. Cucina creativa. Ristorante e spazio bar per la colazione o l’aperitivo. Via Giovanni Vincenzo Gravina 7, tel. 06.32600510. Chiuso domenica.

>cAFFÈ FontAnA: Bar, tavola calda e laboratorio di pasticceria. Dalla colazio-ne all’aperitivo in un unico accogliente locale. 10% di sconto sui corsi di cucina e pasticceria per i lettori di Romoletto. Via Flaminia 101, tel. 063208397. Chiuso la sera.

cicciA BomBA Ai PArioli. Cucina roma-

SHottino grAtiS Per i lettori di romoletto

ristoranti.indd 32 26/11/12 09.58

Page 45: Il Romoletto 4/5 bis

33

na e specialità di pesce. Via Ruggero Fauro 2, tel. 06.80692020. Chiuso domenica.

crilÈ. Pizzeria e specialità di carne. Viale Maresciallo Pilsudski 44, tel. 06.88970017. Chiuso sabato a pranzo.

il BucHetto. In questo piccolo locale è possibile gustare la classica pizza romana cotta con il forno a legna. I prezzi sono molto accessibili. Via Flaminia 119, tel. 06.3201707. Chiuso martedì e sabato e do-menica a pranzo.

>lA ScAlA. Storico ristorante del quartiere Parioli dove gustare in un am-biente familiare e accogliente i migliori piatti della cucina romana. In omaggio per i lettori di Romoletto biscotteria e vin santo/caffè. Viale dei Parioli 79D, tel. 06.8084463. Chiuso mercoledì.

lo SgoBBone. Locale semplice e tran-quillo dove assaporare i migliori piatti della tradizione. Da segnalare i “Rigatoni alla Sgobbona” (prosciutto, pomodo-ro e formaggio). Via dei Podesti 10, tel. 06.3232994. Chiuso domenica.

PAgAromA. I piatti forti di questo risto-rante sono sicuramente quelli a base di pe-sce, ma è gustoso anche il resto dell’offer-ta. Viale Bruno Buozzi 31, tel. 06.8070267. Chiuso domenica.

Prime. In un unico locale un perfetto mix di singoli ambienti per ogni tipo di ristoro: bar, accogliente e ampio spazio per aperitivi e cocktail, sala ristorante e giardino esterno dove ascoltare buona musica. Piazza Eucli-de 34D, tel. 06.80691699. Chiuso sabato a pranzo e domenica a cena.

tAle QuAle come l’orticA. Lo storico ristorante di via Flaminia ha cambiato sede ma è rimasto, appunto, “tale e quale”, con lo stesso proprietario Vittorio, che per anni ha deliziato i romani con i ricchi sapori della cucina partenopea. Parcheggio riser-vato. Via Archimede 80, tel. 06.3338709. Chiuso domenica.

>tAvernA PArioli. Cucina medi-terranea. Locale grazioso e accogliente con una cucina semplice e saporita. 10% di sconto sul menu alla carta per i letto-ri di Romoletto. Via Carlo Allioni 1, tel. 06.80687370. Chiuso domenica.

>trAttoriA FAuro. Storica trat-toria dei Parioli dove è possibile man-giare del buon pesce a prezzi accessibili. 10% di sconto sul menu alla carta per i lettori dil Romoletto. Via Ruggero Fauro 44, tel. 06.8083301. Chiuso domenica.

vigna clara, flemingAcQuolinA. Specialità di pesce. Via An-tonio Serra 60, tel. 06.3337192. Sempre aperto.

AnticA trAttoriA PAllottA. Cucina romana. Piazzale di Ponte Milvio 22, tel. 06.3334245. Chiuso mercoledì.

cime di rAPe. Cucina romana, mediterra-nea. Corso di Francia 205, tel. 06.36303752. Chiuso domenica.

dulcAmArA. Cucina internazionale. Via Flaminia Vecchia 449, tel. 06.3332108. Sempre aperto.

JAcini. Dalla colazione fino alla cena, in questo locale potrete consumare tutti i tipi di pasto. Piazza Stefano Jacini 19, tel. 06.36381581. Sempre aperto.

lA cAmPAgnolA. Cucina romana, me-diterranea. Via Flaminia Vecchia 863, tel. 06.33221975.

lA normA. Cucina siciliana. Via Flaminia 732, tel. 06.3330210. Sempre aperto.

locAndA Al Fleming. Cucina creativa. Via Flaminia Vecchia 650, tel. 06.33221991. Chiuso sabato a pranzo.

rio nord. Churrascheria brasiliana nella quale è possibile gustare anche piatti della tradizione romana e la pizza cotta a legna. Via Cassia 340, tel. 06.33429818. Sempre aperto.

un 2 tre. Cucina romana. Piazza Mon-teleone di Spoleto 11, tel. 06.97275044. Chiuso domenica.

Ziro BAr And reStAurAnt. Cucina internazionale. Via Flaminia 520, tel. 06.33270101. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

pratiAriAn. Ristorante iraniano che il venerdì e il sabato unisce al menu tradizionale per-siano un caratteristico spettacolo di danza del ventre. Via Tacito 54, tel. 06.45441122. Chiuso domenica.

>Art Studio cAFé. Corsi di cucina, lingue e mosaico, laboratori d’arte e tante altre belle iniziative in un delizioso caffé che offre anche spuntini e aperitivi. Due aperitivi a 10 euro per i lettori di Romolet-to. Via dei Gracchi 187, tel. 06.32609104. Sempre aperto.

cAcio e PePe. Ottima cucina, porzioni generose e buon rapporto qualità-prezzo. Via Giuseppe Avezzana 11, tel. 06.3217268. Chiuso sabato a cena e domenica.

dA Benito e gilBerto. Ottima la cuci-na marinara di questo piccolo ristorante a conduzione familiare. Via del Falco 19, tel. 06.6867769. Chiuso domenica e lunedì.

dAl toScAno. Qui troverete i migliori piatti della cucina toscana. Via Germanico 58, tel. 06.39725717. Chiuso lunedì.

>FA-Bio. Cucina creativa e vegetaria-na. Possibile gustare ottimi frullati, panini, piatti vegetariani e altri prodotti rigorosa-mente biologici. Ideale per una pausa ve-loce. Sconto del 10% per i lettori di Romo-letto. Via Germanico 43, tel. 06.64525810. Chiuso sabato a cena e domenica.

il SimPoSio. Buona combinazione tra tradizione e innovazione e vasta scelta della carta dei vini. Piazza Cavour 16, tel. 06.32111131. Chiuso domenica.

il SorPASSo. Cucina mediterranea. Accanto ad una nutrita carta di vini delle migliori etichette, in questa enoteca-ristorante troverete una gustosa selezione di salumi e formaggi. Via Properzio 31, tel. 06.89024554 . Chiuso il sabato e domenica a pranzo.

l’ArcHetto. Ambiente tranquillo e fami-liare dove mangiare buoni fritti e ottime pizze alla romana. Via Germanico 105, tel. 06.3231163. Chiuso il sabato e domenica a pranzo.

lA PrAtolinA. Qui si possono provare ben 37 tipi di pizza differenti, chiama-te “pinse” per il particolare impasto a lunga lievitazione che le rende digeribili e leggere. Buoni anche i dolci di produ-zione propria. Via degli Scipioni 248, tel. 06.36004409. Chiuso domenica.

micci. La cucina propone i principali piatti della tradizione romana con un occhio alla cucina d’oltralpe. Da non perdere la zuppa di arzilla e broccoli e la soupe à l’onion. La cantina è fornita di ottime etichette regio-nali. Via Andrea Doria 55, tel. 06.39733208. Chiuso lunedì.

oSteriA centouno. Sapori mediterra-nei con un pizzico di fantasia e ingredienti sempre freschi. Buona la scelta dei vini. Via Fabio Massimo 101, tel. 06.3235790. Chiu-so sabato a pranzo e la domenica.

oSteriA dell’Angelo. Sapori tipici della cucina romana e ottimi piatti di carne alla brace. Una buona soluzione per coniugare buona cucina e prezzi accessibili. Via Gio-vanni Bettolo 24, tel. 06.3729470. Chiuso sabato e a pranzo domenica e lunedì.

Piero e FrAnceSco. L’offerta del menu di pesce di questo ristorante cambia gior-nalmente a garanzia di prodotti sempre freschi e genuini. Via Fabio Massimo 75, tel. 06.3200444. Sempre aperto.

riStovino. Cucina mediterranea. Via Du-razzo 19, tel. 06.37500304. Chiuso domenica.

SettemBrini. Cucina mediterranea. Via Luigi Settembrini 25, tel. 06.3232617. Chiu-so sabato a pranzo e domenica.

Zen. Elegante ristorante dove è possibile gu-stare una vasta scelta di piatti tipici giappo-nesi. Via degli Scipioni 243, tel. 06.3213420. Chiuso sabato a pranzo e lunedì.

aureliocAnne Al vento. Menu interamente dedicato ai piatti della tradizione sarda. Via della Madonna del Riposo 124, tel. 06.6629727. Sempre aperto.

divinPeccAto. Una cucina che mescola i sapori mediterranei alla creatività dello chef e a una buona selezione di vini. Piazza della

ristoranti.indd 33 26/11/12 09.58

Page 46: Il Romoletto 4/5 bis

RISTORO//a tavola/a pranzo e cena

34

Rovere 84, tel. 06.97605991. Chiuso martedì.

Ferro e gHiSA. Cucina siciliana e specia-lità di carne. Circonvallazione Aurelia 11, tel. 06.66032638. Sempre aperto.

i QuAttro mori. Cucina sarda. Porzioni abbondanti e buon rapporto qualità prez-zo in questa trattoria a due passi da San Pietro. Via delle Fornaci 8, tel. 06.6390195. Sempre aperto.

lA mAJellettA. Cucina creativa, me-diterranea. Via Aurelia Antica 270, tel. 06.3937464. Sempre aperto.

lA nocettA. Cucina mediterranea, spe-cialità di pesce. Via Aurelia Antica 378, tel. 06.6623853. Chiuso mercoledì.

lA vittoriA. i sapori del Mediterraneo e gustosi piatti della tradizione romana con-traddistinguono questo ristorante a due passi dalla basilica di San Pietro. Via delle Fornaci 15, tel. 06.631858. Chiuso martedì.

nAgoYA. Cucina giapponese. Via della Madonna del Riposo 145, tel. 06.6632821. Sempre aperto.

omBre e cicHeti. Specialità della cucina veneziana, per originali aperitivi e ottime cene. Via del Lago Terrione, tel. 06.633280. Chiuso domenica.

oSteriA dei PonteFici. Locale a con-duzione familiare dove assaporare i piatti classici della cucina romana e italiana. Piazzale Gregorio VII 53, tel. 06.635206.

trAttoriA SorA PiA. Specialità di pesce. Via Aurelia 426, tel. 06.6626112. Chiuso domenica.

monteverde360° Sud. Aperitivi equi e solidali. Via An-tonio Toscani 11, tel. 06.45494816. Chiuso domenica.

Al cASAletto. Oltre al menu ricercato, questo locale offre la possibilità di gustare la “pinsa”, antica focaccia di ricetta roma-na preparata con farro. Piazza del Sacro Cuore, tel. 06.58204842. Chiuso lunedì.

AnticA ScHiAcciAtA romAnA. Oltre-alla tradizionale “pinsa” romana, ottimi antipasti a base di salumi e formaggi e dolci artigianali. Via Folco Portinari 38, tel. 06.536112. Sempre aperto.

Antico Arco. Cucina romana. Menu ri-cercato e cura del dettaglio caratterizzano

questo ristorante.Piazzale Aurelio 7, tel. 06.5815274. Sempre aperto.

BArrili 66. Un piccolo locale che propone cucina Kosher, mescolandola alla tradi-zione romana e ai sapori mediorientali. Via Anton Giulio Barrili, tel. 06.58364414. Chiuso venerdì a cena e sabato a pranzo.

BiStrot Biologico. Situato nella riser-va naturale della Valle dei Casali, il bistrot utilizza solo prodotti bio, di stagione e a filiera corta. Via del Casaletto 400, tel. 06.45476909. Chiuso lunedì.

cHeeSe And cHeerS. Menu curato e ottima selezione di birre, vini e distillati. Via Paola Falconieri 47, tel. 06.96039525. Chiuso domenica.

dA ceSAre. Una cucina casalinga e un ambiente semplice accompagnano un otti-mo menu ispirato alla tradizione romana. Da provare gli antipasti. Via del Casaletto 45, tel. 06.536015. Chiuso mercoledì.

HimAlAYA PAlAce. Cucina indiana. E’ possibile scegliere menu fissi a base di car-ne, pesce, o vegetariani. Circonvallazione Gianicolense 277, tel. 06.5826001. Chiuso lunedì a pranzo.

lA gAttA mAngionA. Pizzeria e cuci-na creativa. Ingredienti di prima qualità, molte varietà di pizza e una lavagna con piatti del giorno sempre diversi. Via Fede-rico Ozanam 30, tel. 06.5346702. Chiuso lunedì.

meZé BiStrot. Cucina mediorentale e tradizionale romana. Via di Monte Verde 9, tel. 06.58204749. Chiuso domenica e lunedì a pranzo.

>oFFicinA cucinA BiStrot. Cu-cina tradizionale ravvivata dagli spunti creativi dello chef Roberto Sponsali. Ogni 40 giorni nuovi piatti da scoprire. Buona scelta di vini. Martedì e mercoledì 10% di sconto per i lettori di Romoletto. Via A. Gandiglio 97/99, tel. 06.45494502. Aperto solo a cena, la domenica anche a pranzo. Chiuso lunedì.

SukHotHAi. Cucina thailandese. Via Andrea Busiri Vici 48, tel. 06.55263993. Chiuso martedì.

trAttoriA del PeSce. Buon rapporto qualità prezzo per un piccolo ristorante di pesce sempre freschissimo. Via Folco Por-tinari 27, tel. 06.95945393. Chiuso lunedì.

garbatella, ostiense>Al Biondo tevere. Aperto nel 1914, questo locale a conduzione fami-liare resta ancora oggi una tra le più note trattorie romane. Circondati dalle foto di Anna Magnani e dei tanti altri grandi artisti e intellettuali che si sono seduti ai suoi tavoli con vista sul Tevere, qui potre-te mangiare della buona pizza e i migliori piatti della tradizione, per un conto senza sorprese. Sconto del 10% per i lettori di Ro-moletto. Via Ostiense 178, tel. 06.5746508 - 06.5741172. Chiuso martedì.

Al PePeroncino. Menu con vasta scelta di cibi, dalle pizze alle specialità calabresi. Ampia veranda esterna riscaldata durante l’inverno. Da provare le tipiche “bombe” calabresi, piccoli panini fritti ripieni di salumi. Via Ostiense 369, tel. 06.5410192. Sempre aperto.

Ar grottino der trASlocAtore. Cucina romana. Largo delle Sette Chiese 2, tel. 06.5141261. Sempre aperto.

cAcio e cocci. Cucina romana. Via del Gazometro 36, tel. 06.5746419. Chiuso domenica.

er PAnonto. Frequentatissima pizzeria con ampio spazio esterno. Dai due forni a legna escono a getto continuo ottime piz-ze alla romana, accompagnate da un ricco buffet di antipasti freddi. Via Enrico Crave-ro 10, tel. 06.5135022. Chiuso mercoledì.

HoStAriA dAl gArBAnte. Speciali-tà di pesce. Piazza Attilio Pecile 54, tel. 06.5755378.

le BiStrot. Specialità vegetariane, cucina creativa e francese. Via delle Sette Chiese, 160, tel. 06.5128991. Chiuso sabato a pran-zo, domenica e festivi.

l’incontro. Accogliente ristorante in cui si possono gustare le specialità marinare. Imperdibili i dolci della costiera amalfita-na, elencati con maestria dal gestore: tutti da assaggiare. Via delle Sette Chiese 188, tel. 06.5134801. Chiuso domenica.

li ScAlini de mAriSA. Ambiente fami-liare che offre i piatti tipici della cucina romana. Via Roberto De Nobili 17, tel. 06.51601969. Chiuso domenica.

oSteriA dAr Pergolo. Cucina romana. Via Ostiense 179, tel. 06.5742306. Chiuso

lunedì a cena.

Pout Pourri. In questo ristorante dall’at-mosfera popolare si possono gustare alcu-ne specialità della cucina araba come gli ottimi felafel e il couscous di carne o pesce. Buone anche le pizze. Via Roberto De Nobi-li 9, tel. 06.5133312. Chiuso lunedì.

SAkAnA SuSHi. Cucina giapponese. Via del Gazometro 54, tel. 06.5744958. Sem-pre aperto.

tAnto Pe’ mAgnA’. Trattoria romana aperta a pranzo e a cena. Cucina caserec-cia con ingredienti selezionati a prezzi convenienti. Via Giustino De Jacobis 9, tel. 06.51607422. Sempre aperto.

XiAn HeAn. Cucina cinese. Circonvalla-zione Ostiense 76, tel. 06.5120558. Sempre aperto.

eur, colombo‘o mASto. Il menu offre diverse specialità della cucina partenopea. Le pizze possono essere ordinate con la base sottile, oppure con la classica base “napoletana”. Consiglia-to per famiglie e gruppi numerosi. Largo Car-lo Salinari 8, tel. 06.5413448. Chiuso lunedì.

cASA novecento. Pizzeria, cucina cre-ativa e romana. Piazza Guglielmo Marconi 32, tel. 06.54226011. Sempre aperto.

cotto e mAgnAto. Cucina romana. Via Cornelio Magni 27, tel. 06.64521295. Sem-pre aperto.

croQuemBoucHe. Cucina creativa. Via-le dell’Arte 42, tel. 06.64651062. Sempre aperto.

dA vittorio. Trattoria di vecchio stampo nel cuore della Montagnola. Via Mario Mu-sco 29, tel. 06.5408272. Chiuso domenica.

dAl PAnnoccHiA. Pizzeria e cuci-na romana. Via Fiume Giallo 413, tel. 06.52378057. Sempre aperto.

Fungo PiAno Zero. Pizzeria e spe-cialità di carne. Piazza Pakistan, tel. 06.5921433. Chiuso domenica a pranzo.

>HokkAidou. Cucina giapponese. In un ambiente elegante e raffinato, menu a prezzo fisso senza limiti, bevande esclu-se. Aperitivo e digestivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Laurentina 15, tel. 06.5410202. Sempre aperto.

APeritivo in omAggio Per i lettori di romoletto

ristoranti.indd 34 26/11/12 09.58

Page 47: Il Romoletto 4/5 bis

35

inSAlAtA riccA. Le gustosissime insa-late sono il fiore all’occhiello di questo ristorante-pizzeria. Via Francesco Acri 50, tel. 06.5411509. Sempre aperto.

>kYo. Cucina giapponese di qualità a prezzi accessibili e cuoco acrobatico che intrattiene i clienti con funamboliche evo-luzioni ai fornelli. Un antipasto in omaggio per i lettori di Romoletto. P.le Ardigò 33, tel. 06.59603470. Sempre aperto.

lA tAvernA del Porto. Cucina medi-terranea. Viale della Civiltà del Lavoro 94, tel. 06.54210181. Sempre aperto.

>mAcinAnti. Pizzeria e griglieria. Locale a gestione familiare dove gustare una cucina leggera e creativa in un ambien-te caldo e accogliente. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via Elio Vittorini 45, tel. 06.5010222. Chiuso domenica.

mAnAli. Cucina creativa, mediterranea. Viale Avignone, tel. 06.89927741. Chiuso sabato a pranzo e la domenica.

>oreZero. Specialità di carne e di pesce, pizzeria. Servizio rapido e prezzi contenuti non vanno a discapito della qualità in questo locale della Montagnola. Perfetto in orario di ufficio per la pausa pranzo. Aperitivo in omaggio per i let-tori di Romoletto. P.le Ardigò 13/16, tel. 06.83661880. Chiuso domenica.

>SHAngri lA corSetti. In un am-biente elegante e raffinato potrete gustare ottime specialità di pesce e i migliori piat-ti della cucina romana e internazionale. Consigliato per ricevimenti e occasioni speciali, il ristorante dispone anche di una sala fumatori e di un bel parco con piscina.

Aperitivo in omaggio per i lettori di Romo-letto. Viale Algeria 141, tel. 06.5918861. Sempre aperto.

trAttoriA dA PriScillA. Cucina roma-na. Nel cuore del parco dell’Appia Antica, questa storica trattoria offre un menu sem-plice e genuino a prezzi contenuti. Da non perdere i tonnarelli cacio e pepe. Via Appia Antica 68, tel. 06.5136379. Chiuso domeni-ca a cena.

Wok. Cucina cinese e giapponese. Viale del Caravaggio 9, tel. 06.5133424. Sempre aperto.

appia, tuscolanaAl grottino. Ottima selezione di birre per accompagnare un’ampia varietà di pizze: dalle più classiche a quelle realiz-zate “su misura” con gli ingredienti scelti dal cliente. Via Orvieto 6, tel. 06.7024440. Sempre aperto.

cru.doP. Specialità di pesce. Via Tusco-lana 898, tel. 06.76909916. Chiuso lunedì.

i vitelloni - ricominciodAtre. Cir-condati da una simpatica cornice di richia-mi cinematografici, in questo ristorante-pizzeria nel cuore del quartiere Appio-San Giovanni potrete gustare tenerissimi filetti, ottime bistecche alla fiorentina e tante altre varietà di carni rigorosamente cotte a vista alla brace e servite su pietra. Ricca anche la scelta di pizze romane e napoletane, supplì farciti e primi piatti. E per finire un vasto assortimento di dolci, tutti rigorosa-mente fatti in casa. Via Amiterno 42/52, tel.

06.77202770 - 06.7081150. Sempre aperto pranzo e cena.

l’oStricA. Specialità di pesce. Via Tusco-lana 2086, tel. 06.7232540. Sempre aperto.

lA cAPAgirA. Il menu offre piatti della tradizione pugliese e un’ottima selezione di vini e grappe. Da non perdere gli antipa-sti e il riso con patate e cozze. Via Voghera 12, tel. 06.7012811. Chiuso lunedì.

lA tellinA. Specialità di pesce con abbina-mento di crudi e cotti ricercati e sorprenden-ti. In alternativa anche una degustazione completa con antipasti misti di mare e primi piatti a scelta. Ogni domenica a partire dalle 19 apericena con cocktail, musica e un ricco buffet. Via Amiterno 60, tel. 06.96040184. Sempre aperto pranzo e cena.

locAndA dei girASoli. Situato in un casaletto rustico con giardino, questo ri-storante gestito dalla cooperativa sociale “I girasoli” è pensato per favorire l’integra-zione delle persone affette dalla sindrome di Down. Specialità sarde e un’ottima piz-za caratterizzano il menu insieme a una buona scelta di dolci artigianali. Via dei Sulpici 117, tel. 06.7610194. Chiuso lunedì.

mekong. Lo chef di questo ristorante ha selezionato i migliori piatti della cucina vie-tnamita e le mille salse dai nomi impossibili con cui insaporirli. Da provare. Via Enea 56, tel. 06.7825247. Chiuso martedì a pranzo.

miSeriA e noBiltà. Pizzeria e cucina campana. Via Casilina 7, tel. 06.64850751. Sempre aperto.

mitHoS tAvernA dell’AllegriA. Menu semplice e curato a base di piat-ti della tradizione riproposti in chiave innovativa. Ottimi i dolci realizzati con prodotti bio. Via Benedetto Varchi 3, tel. 067840034. Sempre aperto.

mood...il riStorAnte. Ingredienti ge-nuini e menu ricercato a base di pesce. Via Nocera Umbra 20, tel. 06.7809528. Chiuso domenica e lunedì.

>PiZZA Al tAglio. Una palapizza 50x30 cm, due gusti 7€. Una palapizza 1 metro x30 cm 12€. Consegne a domicilio gratuite per ordini superiori a 15€. Per ogni pala di pizza due supplì in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Licinio Murena 78/80, tel. 06.95945044. Sempre aperto.

oSteriA del velodromo veccHio. Cucina della tradizione romanesca realiz-zata con prodotti di stagione e biologici. Via Genzano 139, tel. 06.7886793. Chiuso domenica.

Qui nun Se more mAi. A due passi dal mausoleo di Cecilia Metella, piatti della tradizione romana serviti in porzio-ni abbondanti. Via Appia Antica 198, tel. 06.7803922. Chiuso domenica.

riStorAnte Sole e lunA. Pizzeria e cucina romana. Via Ardeatina 834, tel. 06.5001208. Sempre aperto.

prenestina, casilina‘o Sole ‘e nAPule. Pizze rigosamente napoletane e un’ampia scelta di fritti. Via Olevano Romano 67, tel. 06.2593617. Sem-pre aperto.

ArAnciA Blu. Cucina vegetariana. Via Prenestina 369, tel. 06.4454105. Sempre

aperto.

Betto e mArY. Cucina romana. Via dei Savorgnan 99, tel. 06.64771096. Chiuso domenica.

>dAll’Amicone. Servizio e cucina all’insegna della cortesia e della qualità con antipasti a buffet e un’ampia scelta di piatti di terra e di mare. Buone anche le pizze. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via Tor de’ Schiavi 117, tel. 06.2414667. Sempre aperto.

dA PePPe A tor cervArA. Cucina roma-na. Via di Tor Cervara 65, tel. 06.2294317. Chiuso domenica.

enQuAtASH. Cucina etiope, eritrea. Viale della Stazione Prenestina 55, tel. 06.273767. Chiuso lunedì e da martedì a giovedì a pranzo.

l’Angolo romAno. Pizzeria, cucina romana e specialità di carne. Via delle Giunchiglie 55, tel. 06.24407769. Chiuso martedì.

mAngiAnAPoli. Pizzeria e cucina cam-pana. Viale Agosta 39, tel. 06.2156785. Sempre aperto.

oSteriA Bonelli. Cucina romana. Via dell’Acquedotto Alessandrino 172, tel. 329.8633077. Chiuso domenica.

PiZZeriA BiSteccHeriA. Pizzeria e specialità di carne. Via dei Castani 33, tel. 06.2305149. Chiuso domenica a pranzo.

Wine not?. Cucina romana e specialità di carne. Via dei Glicini 46, tel. 06.96048332. Chiuso domenica a pranzo.

>Zio dAnte. Pasticcio di cicoria, pa-tate e guanciale, involtini di melanzane e provola, insalata di carciofi crudi con limo-ne e pecorino: gli antipasti costituiscono il punto di forza di questa trattoria di Cento-celle. Buono anche il resto del menu ispira-to alla cucina casereccia romana. Dessert in omaggio per i lettori di Romoletto. Via delle Acacie 122, tel. 06.21803236. Chiuso lunedì.

tiburtina>Al PAcHino. Piccolo e accogliente locale di Pietralata dove gustare i migliori piatti della tradizione e una buona pizza cotta nel forno a legna. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via dei Durantini 288, tel. 06.4513440. Chiuso lunedì.

BAccAno. Cucina mediterranea. Via Eugenio Torelli Viollier 1, tel. 06.4181488. Sempre aperto.

BiSteAk. Cucina argentina, internaziona-le. Via di Pietralata 141, tel. 06.41792126. Sempre aperto.

>gABriele. Situato in prossimità degli Studios cinematografici di via Tibur-tina, il locale offre una buona selezione di piatti di pesce. Ideale per pranzi di lavoro e se siete in zona consigliato anche per una cena a lume di candela. Aperitivo e caffè in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Pie-tro Ottoboni 74, tel. 06.4393498. Chiuso sabato, domenica e festivi.

>lA PiAZZettA di PrAtolungo. Ampia scelta di piatti di terra e di mare, con un menu che varia a seconda delle stagioni ed è sempre accompagnato da un’accurata selezione di vini. A due passi dal Raccordo, il locale è immerso nel verde con un grande

ristoranti.indd 35 26/11/12 09.58

Page 48: Il Romoletto 4/5 bis

RISTORO//a tavola/a pranzo e cena

36

spazio all’aperto per banchetti ed eventi speciali. Sconto del 10% sul menu alla carta per i lettori di Romoletto. Via della Torre di Pratolungo 16, tel. 06.41409170. Chiuso do-menica a cena e lunedì a pranzo.

lAniFicio 159. Specialità di carne e di pe-sce. Via di Pietralata 159, tel. 06.4501384. Sempre aperto.

locomotivA. Pizzeria e specialità di pesce. Via dei Monti Tiburtini 151, tel. 06.41732913. Sempre aperto.

mAkoto. Ristorante giapponese con menu alla carta e menu no-limits a prezzo fisso. Via Beniamino De Ritis 10, tel. 06.4383754. Sempre aperto.

>ore dodici. Un menu ricercato a base di pesce per questo ristorante gestito da uno staff tutto al femminile. Aperto solo a pranzo. Calice di vino in omaggio per i lettori di Romoletto. Via di Salone 94, tel. 06.41404058. Chiuso sabato e domenica.

PArco dei Pini. Pizzeria e specialità di carne. Via di Sant’Alessandro 354, tel. 06.41400822. Sempre aperto.

reginé romA. Pizzeria e cucina cam-pana. Via Tiburtina 1000, tel. 06.4112855. Sempre aperto.

ZigHinì. Cucina africana, eritrea. Via dei Monti di Pietralata 43, tel. 06.4500308. Chiuso lunedì.

monte sacro, talenti, nuovo salario>A modo mio. In questo locale dall’atmosfera intima e accogliente il pe-sce è sempre fresco e scelto giornalmente. Sconto del 10% sul menu alla carta per i lettori di Romoletto. Via Conca d’Oro 74, tel. 06.87189933. Aperto solo a cena. Chiu-so il lunedì.

AnticA HoStAriA dei gHiottoni Cucina romana, pugliese. Via Petritoli, tel. 06.8813082. Chiuso domenica a cena e lu-

nedì a cena.

>B-cool. Specialità di carne. Musica dal vivo, ambientazione fantasy e buona cucina romana sono gli ingredienti di questo ristorante che funziona anche da pub, con un’accurata selezione di birre artigianali. Vedi box pagina a fianco per la promozione. Via Val Chisone 3, tel. 347.5831407. Sempre aperto.

condimenti. Qui potrete provare la tra-dizionale “pinsa”, una base con una lievita-zione particolare e altamente digeribile, si-mile alla classica pizza napoletana. Gustosi e ricercati anche gli antipasti e i dolci della casa. Via Val Trompia 8, tel. 06.8174418. Sempre aperto.

cucArA mAcArA. Cucina messicana. Viale Gottardo 85, tel. 06.82001871. Sem-pre aperto.

el duende. Cucina spagnola. Via di Val-le Melaina 68, tel. 06.87194923. Sempre aperto.

FuAldÈ l’ASSAggio. Cucina mediter-ranea e specialità di pesce. Via delle Cave Fiscali 7, tel. 06.64490340. Chiuso dome-nica a cena e lunedì.

genkAi. Cucina giapponese. Viale Jonio 289, tel. 06.89538887. Sempre aperto.

grAZiA deleddA. Elegante ristoran-te dove assaggiare prelibatezze di terra e di mare. Via di Sacco Pastore 14, tel. 06.8604333. Sempre aperto.

i due leoni. Specialità di carne e di pesce. Via Ugo Ojetti 416, tel. 06.8292169. Sempre aperto a cena.

> il cArPAccio. Buona cucina di mare a prezzi decisamente contenuti. Ot-timi i carpacci. Amaretti caserecci a fine pasto per i lettori di Romoletto. Via Tina Pica 28, tel. 06.98184469. Chiuso la dome-nica a cena.

kArAliS. Cucina sarda a prevalenza ma-rinara in un locale che ricrea l’ambiente e l’atmosfera di una nave da crociera. Via Carlo Lorenzini 71, tel. 06.822040. Chiuso lunedì.

lA PiAZZettA di monteSAcro. Cucina romana e specialità di carne. Via Nomenta-na Nuova 65, tel. 06.8184228. Chiuso saba-to a pranzo.

mAmutoneS. Cucina sarda. Piazza Mon-te Gennaro 29, tel. 06.8185237. Chiuso lunedì.

PiZZA e dolceZZe. Dopo le pizze, il piatto forte sono i dolci della casa. Ottimo rapporto qualità prezzo. Via Pian di Sco 54, tel. 06.8080057. Domenica aperto anche a pranzo. Chiuso lunedì.

PiZZAndo grigliAndo. Pizza rigorosa-mente napoletana e carni cotte alla griglia. Piazzale Jonio 39, tel. 06.8106754. Sempre aperto.

Ponte veccHio. Specialità di car-ne e di pesce. Via Nomentana 414, tel. 06.86898839. Sempre aperto.

tondA. Pizzeria. Via Valle Corteno 31, tel. 06.8180960. Sempre aperto.

cassia, flaminiaAnticA oSteriA l’incAnnucciAtA. Tradizione e ispirazione personale nella cucina di questa antica osteria, con pro-dotti genuini e di prima scelta. Buono il rapporto qualità-prezzo. Via della Giusti-niana 5, tel. 06.4542282. Chiuso domenica e lunedì a pranzo.

dA BAFFone. Pizzeria e cucina mediter-ranea con ampio spazio all’aperto. Via Fla-minia 976, tel. 06.3332428. Sempre aperto.

FAttoriA di clotilde. Pizzeria e cucina romana. Via Cassia 1844, tel. 06.30895695. Sempre aperto.

gli ulivi e il mAre. Pizzeria e cuci-na mediterranea. Via Cassia 2040, tel. 06.30880456. Sempre aperto.

il FAcoccHio. Pizzeria e cucina tipica. Piazza della Visione 4, tel. 06.30891100. Chiuso lunedì.

lA FAttoriA. Pizzeria e specialità di car-ne. Via Flaminia 1432, tel. 06.33610427. Sempre aperto.

lA vergArA. Pizzeria e cucina romana. Via della Giustiniana 764, tel. 06.30365351. Chiuso domenica a cena e il martedì.

le cicAle di veio. Grande locale con un ampio spazio all’aperto e area giochi per i bambini. La cucina tradizionale rivisitata offre piatti sfiziosi. Via della Giustiniana 1012, tel. 06.45494122. Chiuso domenica a cena e lunedì.

le grotte di liviA. Cucina romana, spe-cialità di carne. Piazza Saxa Rubra 9, tel. 06.33611253. Chiuso lunedì.

liFe. Una pizzeria che usa prodotti rigo-rosamente biologici. Vi si possono gustare anche pietanze vegane, dalle pizze realiz-zate con farina di kamut, ai dolci. Via Cas-sia 701, tel. 06.33265318. Chiuso lunedì.

lo ScArABoccHio. Cucina romana. Via della Giustiniana 87e, tel. 06.33614278. Sempre aperto.

mAmA’S. Pizzeria e cucina mediterranea. Via Bellagio 2, tel. 06.33614537. Chiuso sa-bato a pranzo e domenica a pranzo.

balduina, monte marioBioguSto. La cucina di questo ristorante utilizza solo prodotti biologici. L’atmosfera è semplice ma confortevole. Via Trionfale 9516, tel. 06.30683560. Sempre aperto.

cAntinettA. Cucina romana. Via della Farnesina 91, tel. 06.36298139. Chiuso domenica.

il cocomerino. Pizzeria e specialità di carne. Viale Cortina d’Ampezzo 379, tel. 06.35072818. Sempre aperto.

il PePeroncino diSPettoSo. Piatti della cucina romana, carni alla griglia e una vasta scelta di condimenti per le piz-ze. Viale delle Medaglie d’Oro 158, tel. 06.35498451. Sempre aperto.

il Quinto QuArto. Oltre ad offrire un’ottima selezione di piatti della cucina romana, il locale organizza degustazioni, presentazioni di prodotti tipici, pubblica-zioni e corsi di cucina. Via della Farnesina 13, tel. 06.3338768. Chiuso domenica.

ristorante

Martedì 25 DicembrePranzo di Natale

Lunedì 31 DicembreVeglione di Capodanno cenone con musica

€ 40,00€ 25,00

€ 75,00adulti

adulti

€ 30,00bambini

bambini

via della torre di pratolungo, 16-Tel. 06.41409170www.lapiazzettadipratolungo.com

ristoranti.indd 36 26/11/12 09.58

Page 49: Il Romoletto 4/5 bis

37

lA BAlduinA. Specialità di pesce. Largo Giorgio Maccagno 13, tel. 06.35404411. Sempre aperto.

lA cAmillucciA. Il menu a base di pesce offre ottimi carpacci oltre a dolci esclusi-vamente fatti in casa. Per gli amanti della carne, un ottimo maialino sardo su ordina-zione. Sale ampie e un giardino per i fu-matori. Via Mario Fani 113, tel. 06.3014342. Chiuso lunedì.

lA PergolA. Cucina mediterranea. Via Alberto Cadlolo 101, tel. 06.35092152. Chiuso domenica e lunedì.

lA ruotA. Pizzeria. Via Angelo Emo 25, tel. 06.39740826. Sempre aperto.

lo ZodiAco. Pizzeria e cucina medi-terranea. Viale del Parco Mellini 92, tel. 06.35496744. Sempre aperto.

loSteriAcArinA. Pizzeria e cucina romana. Via Ottavio Assarotti 36, tel. 06.3381208. Chiuso martedì.

mAmmA itAliA. Pizzeria e cucina ro-mana. Via dell’Acqua Traversa 196, tel. 06.3312786. Chiuso sabato a pranzo e lunedì.

oSteriA dA gnegno. Cucina romana. Via dei Prati della Farnesina 10, tel. 06.3336166. Chiuso domenica.

SAgrA del vino. Cucina romana. Via Marziale 5, tel. 06.39737015. Chiuso saba-to domenica.

boccea, primavalleAnticHi SAPori dA leo. Cucina puglie-se. Via Aurelia 366, tel. 06.6627014. Chiu-so domenica.

cHecco Al 13. Specialità di pesce. Via Aurelia 1249, tel. 06.66180040. Chiuso domenica a cena e lunedì.

el PueBlo. Oltre ai piatti della cucina messicana, offerta di cibi preparati alla maniera precolombiana. Ampia selezione di rum e tequila. Via Giacinto De Vecchi Pieralice 34, tel. 06.631855. Sempre aperto.

gAiA.Bio. Pizzeria e cucina creativa. Il re-gno del cibo biologico, con menu specifici anche per vegetariani e vegani. Sabato e do-menica aperto anche a pranzo. Largo Guido Cencetti 13, tel. 06.35511307. Chiuso lunedì.

HoStAriA er gAmBero rotto.Cucina romana. Via Garlasco 140, tel. 06.3096087. Chiuso domenica a cena, lunedì e martedì.

il mAgHetto. Pizzeria, cucina romana e specialità di pesce. Via del Castello di Por-careccia 8, tel. 06.61562671. Chiuso lunedì.

il Pincetto. Pizzeria e cucina creativa. Vicolo dell’Acqua Paola, tel. 06.3052942. Chiuso martedì.

inkA’S grill. Il posto giusto per conoscere le specialità della cucina peruviana. Via del Forte Boccea 96, tel. 06.97270531. Chiuso mercoledì.

l’AnticA torre. Pizzeria e cucina tipi-ca. Locale ben curato e con un bel giardi-no. Via Pio IX 15, tel. 06.66017702. Sempre aperto a cena, anche a pranzo la domenica.

lA tAnA der PorPo. Specialità di pesce. Ingredienti freschissimi, tavoli all’aperto. Via di Boccea 1176, tel. 06.61597408. Chiu-so lunedì.

SHArdAnA. Specialità di pesce. Via Clemente III 25, tel. 06.6279862. Chiuso lunedì.

Zi Angelino. Pizzeria e cucina roma-na. Via dei Monti di Primavalle 27, tel. 06.61648061. Chiuso lunedì.

portuense, marconiAlmAcrì. Pizzeria, bisteccheria e cu-cina romana. Via Portuense 367, tel. 06.5593998. Chiuso martedì.

dAr cordAro. Cucina romana. Via del Forte Portuense 4, tel. 06.5836751. Chiuso domenica e lunedì.

geco Biondo. In questo accogliente ri-storante vegetariano e vegano la cucina è tutta a base di prodotti biologici. Via Gero-lamo Cardano 105, tel. 06.5571048. Chiuso lunedì a cena.

il SeccHio e l’olivAro. Cucina crea-tiva, romana. Ottime anche le bruschette e le pizze. Parco giochi per i bambini. Via Portuense 962, tel. 06.6552192. Sempre aperto.

lA cASettA di cAmPAgnA. Cucina cre-ativa, romana. Via di Affogalasino 40, tel. 06.65743230. Chiuso lunedì.

lA FucinA. Pizze leggere curate come piat-ti d’autore, realizzate con prodotti di alta qualità provenienti da coltivazioni biologi-che. Dolci fatti in casa. Via Giuseppe Lunati 25, tel. 06.5593368. Chiuso sabato.

lA mAnSArdA. Cucina mediterra-nea. Via Corinto 72, tel. 06.59606338.

lA SmorFiA. Un angolo di sapori campa-ni. I piatti più richiesti sono quelli a base di pesce. Via Silvestri 197, tel. 06.66158580. Chiuso a cena domenica e lunedi.

locAndA dei mASSimi. Cucina ro-mana, campana. Via Portuense 863, tel. 06.6550684. Sempre aperto.

mAggiolino. Cucina romana. Via Ales-sandro Cruto 9, tel. 06.5574484. Chiuso domenica.

tre ZuccHe. Cucina creativa. L’ottimo menu di questo locale cambia stagional-mente per garantire la freschezza degli in-gredienti. Via Guglielmo Mengarini 43, tel. 06.5560758. Chiuso domenica.

ardeatina, laurentinacASAle dellA certoSA. Cucina romana e creativa. Via Pietrelcina, tel. 06.71388015. Chiuso domenica a cena.

cHecco dello ScAPicollo. Grande locale con ampio giardino che offre un tradizionale menu a base di pesce, insie-me a una buona scelta di pizze. Un’istitu-zione nel quartiere. Via dei Genieri 5, tel. 06.5018502. Chiuso lunedì.

cioPA Blu. La pizza classica napoletana, dalla base soffice e digeribile, realizzata anche in versioni “creative” dalle mani sapienti del Mastro pizzaiolo. Via Giunio Antonio Resti 49, tel. 06.5192275. Chiuso domenica e sabato a pranzo.

deA di romA. Pizzeria, cucina mediterra-nea, regionale e romana. Via Andrea Mil-levoi 49, tel. 06.51962801. Sempre aperto.

il cASAle. Specialità di carne. Via del Col-le di Mezzo 39, tel. 06.5042292. Sempre aperto.

lA tABernA. Pizzeria e specialità di car-ne. Via della Marrana di San Fresca, tel. 06.71355128. Chiuso martedì.

>PiZZA Al tAglio. Una palapizza 50x30 cm, due gusti 7€. Una palapizza 1metro x30 cm 12€. Consegne a domicilio gratuite per ordini superiori a 15€. Per ogni pala di pizza due supplì in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Laurentina 794, tel. 06.45551505. Via Ardeatina 986, tel. 06.71302929. Sempre aperto.

PinguSto eden - SuSHi Wok. Grande ristorante di cucina asiatica che propone la formula buffet “all you can eat”. Pesce, carne e verdure possono essere scelte di-rettamente dal bancone e cotte alla piastra o nel caratteristico wok. Via Pontina 501, tel. 06.94534327. Sempre aperto.

vinum vini. Specialità regionali, prodot-

ti di stagione e una selezionata carta dei vini offerti in un’atmosfera piacevole e informale. Specialità della casa, l’aperitivo a base di “trapizzini” farciti. Via dei Coraz-zieri 32, tel. 06.54220182. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

WAllA WAllA live. Pub con musica dal vivo che serve carne danese alla brace e hamburgher. Via di Tor Pagnotta 371, tel. 06.5010111. Chiuso sabato e domenica a pranzo.

acilia, palocco, infernetto1927 inFernetto. Pizze senza glutine e farinata di ceci le specialità nel menu. Via Torcegno 65, tel. 06.50910849. Sempre aperto.

Al cingHiAle. Specialità di carne. Via Giuseppe Nicolini 8, tel. 06.5090511. Sem-pre aperto.

AnticHi SAPori. Cucina romana e pizzeria. Via Giuditta Rissone 11, tel. 06.52458276. Sempre aperto.

il PellicAno. Oltre alle pizze, il locale offre serate a tema e corsi di cucina. Via Padre Massaruti 138, tel. 06.5213639. Chiu-so lunedì.

il PinZimonio. Specialità di pesce e di carne, pizzeria. Via dell’Albareto 70, tel. 06.88540136. Chiuso lunedì.

lA cucineriA. Pizzeria, cucina creativa e romana. Via Giambattista Bassani 3, tel. 06.50910972. Sempre aperto a cena, la do-menica anche a pranzo.

lA FoJettA. Specialità di carne. Via di Castel Fusano 23, tel. 06.56352950. Chiuso domenica.

lA locAndA. Specialità di pesce, piz-zeria. Viale Prassilla 41, tel. 06.50915376. Sempre aperto.

QueridA. Pizzeria e specialità di carne. Viale del Circuito, tel. 06.50917866. Chiu-so lunedì.

trAttoriA lA SAlitA. Cucina romana. Via di Saponara 115, tel. 06.96030762.

Per tutti i lettori cHe cenerAnno dA noi, lA SecondA

PintA di BirrA o il Secondo cAlice di vino Sono in

omAggio!

ristoranti.indd 37 26/11/12 09.58