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Il ruolo del GSE ai fini del censimento e della verifica delle
configurazioni private
19 gennaio 2018
AEIT – Seminario TecnicoDistribuzione pubblica dell’energia elettrica: orientamenti in merito alla corretta identificazione dei clienti finali nascosti
2 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Agenda
• Stato dell’arte: TISSPC e qualifiche SEU/SEESEU
• Evoluzione del ruolo GSE con la Delibera 276/2017/R/eel:
Razionalizzazione sistemica delle configurazioni esistenti
Attività in avvalimento
• Case studies
• Possibili sviluppi
Qualifiche
Registri
Tipologie di Reti e Sistemi: la situazione al 31/12/2016 … (1/2)
Reti elettriche (Sistemi complessi)
Reti pubbliche
Sistemi semplici di produzione e consumo
Reti private (Sistemi
di Distribuzione
Chiusi)
Reti interne di
utenza
Altri SDC
SEU/SEESEU
Sistemi in
Scambio sul
posto
Altri sistemi
esistenti (ASE)
Cooperative e
consorzi storici (*)
Altri sistemi di autoproduzione (ASAP)
Sistemi di auto
produzione (SAP)
COME ERA
3
Cooperative e
Consorzi storici
con rete
propria
Altri
Sistemi
Esistenti
(ASE)
Altri Sistemi di
Autoproduzione
(ASAP)
Sistemi
Efficienti di
Utenza
(SEU)
Sistemi Esistenti
Equivalenti ai
Sistemi Efficienti di
Utenza
(SEESEU-A, B e C)
SSPC ASSPC Oggetto di qualifica da parte del GSE
SSP-A
SSP-B
SSP-A: impianti in SSP alimentati da fonti rinnovabili e con una potenza installata complessiva non superiore a 20 kW.
SSP-B: impianti in regime di scambio sul posto non rientranti nella categoria di SSP-A.
SEESEU-A: caratterizzati dalla presenza di un unico soggetto giuridico (cliente finale e produttore), ovvero, a partire dal
2 febbraio 2016, da uno o più produttori e uno o più clienti finali purché tutti appartenenti ad un unico gruppo
societario. Non vi sono vincoli di potenza del Sistema né è prevista la presenza esclusiva di impianti FER/CAR
SEESEU-B: rispettano i requisiti previsti per i SEU. Un solo cliente finale e un solo produttore, unica UC, uno o più
impianti di produzione FER/CAR con potenza massima di 20 MW (vincolo eliminato 2/2/2016)
SEESEUC-C: qualifica transitoria (valida sino al 31/12/2015) al fine di salvaguardare gli investimenti effettuati con
presenza di uno o più produttori diversi e uno o più clienti finali diversi appartenenti ad un unico gruppo societario.
Dal 2016 i SEESEU-C che non sono stati ricompresi nei SEESEU-B vengono ricompresi, in funzione della propria
configurazione, negli ASAP/ASE o nelle reti private.
Tipologie di Reti e Sistemi: la situazione al 31/12/2016 … (2/2) COME ERA
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5 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Principali dati sulle qualifiche
95,8%
3,1%0,9%
0,2%
RICHIESTE PER TIPOLOGIA DI SSPC
SEU SEESEU - A SEESEU - B SEESEU - C
94,8%
3,9%0,8%
0,6%
RICHIESTE PER FONTE
SOLARE TERMOELETTRICIIDROELETTRICI ALTRO
Oltre 22.000 richieste di qualifica SSPC non «automatica»9GW
5GW Oltre 600.000 Sistemi SSP – qualifica SSPC «automatica»
6 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Suddivisione per fasce di potenza qualifiche «non automatiche»
22,3%
47,8%
15,2%
11,1%3,4%0,2%
RICHIESTE PER FASCE DI POTENZA
<3 kW 3 kW ≤ 20 kW
20kW ≤200 kW 200 kW≤ 1.000 kW
1.000 kW ≤ 20.000 kW >20.000 kW
0,2%1,0%
3,9%
18,3%
35,6%
41,1%
POTENZA COMPLESSIVA PER FASCE
DI POTENZA
<3 kW 3 kW ≤ 20 kW
20kW ≤200 kW 200 kW≤ 1.000 kW
1.000 kW ≤ 20.000 kW >20.000 kW
Principali dati sulle qualifiche
Dopo l’ottenimento della qualifica … scadenze e adempimenti
Perfezionamento volture titoli autorizzativi all’esercizio dell’impianto, officina elettrica,regolamento di esercizio, titolarità del POD e ottenimento codici identificativi delle utenzevirtualmente connesse alla rete pubblica o unità di consumo interne comunicazione al GSEentro i 12 mesi dalla qualifica.
Modifiche del Sistema qualificato comunicazione al gestore di rete nell’ambito di unamodifica alla connessione esistente.
SSPC già entrati in esercizio al 30 aprile 2017 ma non qualificati avvio censimento GSE postintervento delibera 276/2017/R/eel.
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8 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Agenda
• Stato dell’arte: TISSPC e qualifiche SEU/SEESEU
• Evoluzione del ruolo GSE con la Delibera 276/2017/R/eel:
Censimento delle configurazioni esistenti
Attività di verifica in avvalimento
• Case studies
• Possibili sviluppi
9 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Aggiornamento TISSPC e TISDC - Delibera 276/2017/R/eel
Il DL 244/16 prevede che a decorrere dal 2017 le parti variabili delle componenti tariffarie a copertura
degli oneri generali di sistema siano applicate all’energia elettrica prelevata dalla rete pubblica.Aggiornamento del Testo Integrato sui SSPC e SDC:
Dal 1° gennaio 2017 non è più necessario presentare richiesta di qualifica SEU o SEESEU al GSE.
Il GSE completa l’attività istruttoria per richieste di qualifica pervenute fino al 30/04/2017
I Sistemi che accedono al regime di Scambio sul Posto continuano a essere automaticamente
identificati dal GSE come SSP-A o SSP-B.
Il GSE implementa una procedura per identificare gli Altri SSPC in esercizio al 30/04/2017 che non
hanno presentato richiesta di qualifica, a partire dai dati e dalle informazioni a qualunque titolo già
in possesso del GSE, dai dati resi disponibili dai gestori di rete, dai dati disponibili presso CSEA o
presso il SII, nonché dai dati contenuti nelle dichiarazioni fornite all’Agenzia delle Dogane.
Definita la data ultima del 30 giugno 2018 (delibera 894/2017/R/eel) entro cui i clienti finali
“nascosti” possono auto-dichiararsi al fine di essere identificati come clienti finali della rete
pubblica, evitando l’applicazione di penali o sanzioni.
Il GSE svolge ATTIVITA’ DI VERIFICHE IN AVVALIMENTO
ASSPC qualificati
ASSPC di nuova realizzazione
Definizione dei perimetri SDC
COME E’
CEN
SIMEN
TO D
EI SISTEMI
VER
IFICH
E
10 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Ruolo GSE: Censimento delle configurazioni esistenti
Richiesta dati AU (SII)
Richiesta dati GdR
Il GSE PREDISPONE ANAGRAFICA DEI “SISTEMI DA CENSIRE”
Richiesta dati da Terna(GAUDI)
Richiesta dati da ARERA(RIU, SDC)
Richiesta dati Agenzia Dogane
Preparazione elenco impianti
da verificare
Dati GSE (SSP, RID, Incentivi, CAR, etc.)
PROCEDURA FINALIZZATA A IDENTIFICARE GLI ASSPC – FASE 1: acquisizione e analisi dati
W.I.P.
11 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Ruolo GSE: Censimento delle configurazioni esistenti
Censimento automatico Sistemi:
BT
potenza fino a 20 kW in MT e AT
INVIO A GAUDĺ ANAGRAFICHE SISTEMI CENSITI
ANAGRAFICA SISTEMI DA CENSIRE
Censimento tramite «istruttoria» per tutti gli altri Sistemi:
Il censimento è effettuato sulla base di ulteriori dati e documenti che dovranno essere inviati al GSE dai produttori e clienti finali
Censimento automatico Sistemi:
BT
potenza fino a 20 kW in MT e AT
PROCEDURA FINALIZZATA A IDENTIFICARE GLI ASSPC – FASE 2: CLASSIFICAZIONE SISTEMI
W.I.P.
12 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Ruolo GSE: verifiche in avvalimento
• Verifiche a campione, in avvalimento, su SEU e SEESEU qualificati e su SSPC nuovi
• Coadiuva l’Autorità nella definizione dei perimetri SDC
Svolgimento delle attività istruttorie finalizzate alla definizione degli ambiti
territoriali delle RIU, coadiuvando l’Autorità nella definizione dei perimetri
Le attività istruttorie saranno costituite dall’esame e dagli eventuali riscontri, ditipo documentale, su informazioni, documenti, schemi tecnici di impianto, atti,registri e simili, prodotti dai gestori delle RIU ai fini dell’inserimento nel relativoregistro o comunque nella disponibilità del GSE. Attività già in corso
Regolamento istruttorie RIU delibera 568/2017/A
Le verifiche e i sopralluoghi sono volti a verificare sui SEU e SEESEU qualificati:
• l’assenza di Clienti finali nascosti;
• la corretta attribuzione flussi energetici all’interno dei Sistemi
• la sussistenza dei requisiti, oggettivi e soggettivi, e dei presupposti per il
conseguimento della qualifica dei Sistemi
Previsto avvio, nel corso del 2018, delle prime attività di esame e riscontro,
di tipo prevalentemente documentale, su informazioni, su documenti, su
schemi tecnici di impianto, atti, registri e simili, comunque esibiti ai fini del
conseguimento della qualifica riconosciuta dal GSE
Avvio dei primi sopralluoghi mediante ricognizione di luoghi e impianti,
anche con i relativi riscontri di tipo documentale
Regolamento verifiche ASSPC qualificati - delibera
874/2017/E/eel
13 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Ruolo GSE: verifiche in avvalimento
• Il GSE si avvale di un’apposita struttura denominata Unità Verifiche in
avvalimento AEEGSI
• Le operazioni di verifica e sopralluogo sono condotte da Nuclei ispettivi
appositamente costituiti per ciascun intervento.
• Il Nucleo ispettivo deve essere composto da almeno due componenti; di norma,
almeno uno è tratto dall’Albo predisposto e gestito dallo stesso GSE
• L’Autorità può designare, altresì, proprio personale e/o richiedere la
partecipazione di personale della Guardia di Finanza
• Di norma, l’attività ispettiva è di tipo programmato secondo specifici criteri e
modalità individuate. Qualora vengano ravvisate motivate, urgenti esigenze e/o
ragioni di opportunità, sono effettuate verifiche e sopralluoghi anche non
programmati su autorizzazione o a richiesta dell’Autorità.
14 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Agenda
• Stato dell’arte: TISSPC e qualifiche SEU/SEESEU
• Evoluzione del ruolo GSE con la Delibera 276/2016/R/eel:
Razionalizzazione sistemica delle configurazioni esistenti
Attività di verifica e controllo in avvalimento
• Case studies
• Possibili sviluppi
Case study: Aeroporto
Dati Sistema
Codice ASSPC SSPC_XXXXXX
Codice richiesta SEU0000XXXX
Tipologia
RichiestaSEESEU-C
Produttore =
Cliente Finale NO
Potenza
Complessiva > 80 MW
Entrata Esercizio
Sistema01.01.1998
Dati Impianto
Codice CENSIMP IM_XXXXX
Fonte Termoelettrico
EE impianto 01.01.2004
Ubicazione Aeroporto
Dati Unità di
Consumo
Prodotto
finale/servizioServizi aereoportuali
Ubicazione Aeroporto
Punto di
connessione
Principale RTN - Terna
15
Case study: Aeroporto - Analisi preliminare
Produttore e Cliente finale del sistema
Sistema caratterizzato dalla non coincidenza tra Cliente Finale e Produttore (giuridicamente distinti).
Cliente finale: Società 1 Spa
Produttore: Società 1 Energia Spa
Società 1 energia Spa controllata al 100% dalla società Società 1 Spa.
Descrizione elementi principali del sistema
Impianto di produzione
All'interno del sistema la produzione è composta da un’ UP CAR con Pn = 80 MWe.
A valle dell'entrata in esercizio, l’UP ha subito modifiche che determinano una variazione del sistemasecondo gli assetti di seguito indicati.
1998: Un ciclo cogenerativo (CC1) con 2 turbine a gas
2003: Nuovo ciclo combinato (CC2) con una turbina a gas (TGC) e una turbina in contropressione
2006: al ciclo CC2 è stato aggiunto un generatore di vapore e una turbina
2009 (assetto attuale): è’ stata sostituita la turbina a gas con una nuova
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Case study: Aeroporto - Analisi preliminare
Schema elettrico del sistema e punto di connessione alla rete
L'aeroporto risulta connesso alla rete tramite 4 punti fisici di connessione :
• 2 su RTN (Terna), allocati presso la Stazione di Trasformazione 132/15 kV;
• 2 punti di connessione MT (E-Distribuzione), utilizzati esclusivamente in caso di emergenza.
• I 4 punti fisici sono identificati e gestiti da un unico codice POD
Il sistema assume un assetto finale che prevede quindi un unico nodo operativo di interconnessione conrete AT e n.2 collegamenti di emergenza che sono le storiche interconnessioni dell’Aeroporto con la reteENEL.
Unità di Consumo
I numerosi centri di consumo (ca. 150: Uffici, Locali Tecnici, Servizi Igienici, Attività Commerciali,Parcheggi, Altri Servizi, etc.) sono alimentati tramite una rete di distribuzione interna a 15 kV nellatitolarità della Società 1 localizzata interamente all'interno del sedime aeroportuale attraverso n. 33cabine di trasformazione MT/BT.
Disponibilità area e layout del sistema
L'aeroporto sorge su un sedime che interessa più comuni.
Gli elementi costitutivi del Sistema risultano realizzati all’interno di un’unica area senza soluzione dicontinuità composta da particelle catastali contigue.
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Case study: Aeroporto - Attività di qualifica
Problematiche Emerse
Alla luce del quadro normativo e regolatorio in vigore, è stato pertanto necessario verificare:
1. l’inquadramento catastale dell’aeroporto con particolare riferimento alle parti comuni dello stesso;
2. la numerosità dei clienti finali (con le relative unità di consumo) costituenti il sistema;
3. la titolarità del punto di connessione alla rete elettrica.
Invio di Richiesta di integrazione:
• delucidazioni su inquadramento catastale delle varie unità immobiliari costituenti l’aeroporto;
• informazioni su configurazione elettrica, al fine di comprendere se il sistema in esame potesseessere classificato come SSPC non potendo essere costituiti da una pluralità di unità immobiliarinella disponibilità di una pluralità di soggetti;
• richiesta documentazione relativa alla titolarità della fornitura del punto di connessione alla reteelettrica.
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Case study: Aeroporto - Attività di qualifica
Inquadramento Catastale dell’aeroporto
• Società 1 Spa ha specificato che ai sensi del documento di chiarimenti pubblicato dall’Autorità edelle definizioni indicate dal GSE è possibile pervenire alla definizione di UC come «l’insieme deicentri di consumo di energia elettrica per l’uso da parte dell’Aeroporto, localizzati in unitàimmobiliari e relative pertinenze facenti capo a particelle catastali tra loro contigue e nelledisponibilità dell’Aeroporto in forza della Convenzione ENAC».
• Quindi è stato scelto, da parte del SR, di estrarre dal perimetro del sistema tutti i soggetti giuridiciche consumano energia elettrica per uso proprio e diversi da Società 1 Spa insediati in spazi aimedesimi assegnati.
• Sono stati invece ricompresi nel perimetro gli spazi assegnati agli enti di Stato che abbiano un ruoloistituzionale all’interno delle infrastrutture aeroportuali che rientrano nell'unità di consumo delsistema.
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Case study: Aeroporto - Attività di qualifica
Soggetti Giuridici diversi da Società 1 Spa insediati in spazi ai medesimi assegnati, la cui presenza èprevista dalla convenzione ENAC e che sono ricompresi nella medesima UCSi tratta di consumi strumentali allo svolgimento del servizio pubblico erogato e che quindi possonoessere visti all’interno dell’ unità di consumo elettrico
AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI
ARCIDIOCESI
AZIENDA OSPEDALIERA
E.N.A.C.
ERSAF-ENTE REG. SERV. AGR
GUARDIA DI FINANZA
GUARDIA DI FINANZA COM.PR
MIN.GIUSTIZIA-DIP.AMM.PENITENZIARIA
MIN.INT.-DIPARTIM. PUBB. SICUREZZA
MIN.RO. POLIT. AGRIC. ALIMENTARI
MINISTERO DELLA SALUTE P.I.F.
MINISTERO DELLA SALUTE U.S.M.A.F.
MINISTERO DELL'INTERNO-PR
POLIZIA DI FRONTIERA
POLIZIA LOCALE
PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI
VIGILI DEL FUOCO
PRESID. CONSIGLIO MINISTRI
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Case study: Aeroporto - Risultanze qualifica
La documentazione inviata da Società 1 Spa è risultata carente delle informazioni in merito allecategorie catastali delle varie unità immobiliari presenti nel sedime aeroportuale e costituenti l’UC.
Da Piattaforma SISTER (Servizi Catastali Agenzia Entrate): verifica categoria catastale delle varie u.i. econfronto con la destinazione d’uso dell’immobile dichiarata.
Da tale analisi emerso che:
• la maggior parte delle particelle facenti parte del sistema aeroportuale risultano correttamenteaccatastate con categoria E/1 e nella gestione della Società 1 Spa (Stazioni per servizi di trasporto,terrestri, marittimi ed aerei) – unità immobiliari «stazione»;
• una piccola parte di esse risulta accatastata nella categoria D - immobili a destinazione speciale:presenza di parcheggi gestiti dalla Società 1 Spa;
• Società 1 Spa, ha provveduto, attraverso una richiesta di connessione al gestore di rete locale, adescludere dal perimetro del sistema tutte le unità immobiliari autonome e non elettricamenteindipendenti (negozi/attività commerciali, duty free, servizi di ristorazione, etc.) gestite da soggettidiversi da Società 1 Spa (unico cliente finale del SEESEU), censibili nelle categorie ordinarie.
• Coerentemente, quindi, con le disposizioni della Delibera 578/2013, nel caso di elementi daescludere dal perimetro del sistema tramite una connessione virtuale, la Società si è attivata presso ilgestore di rete locale al fine di sottoscrivere una convenzione tesa a stabilire le modalità tecniche edeconomiche per l’utilizzo delle linee elettriche private per l’erogazione del servizio di distribuzione odi trasmissione ai terzi connessi.
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Case study: Aeroporto - Attività di qualifica
ESITO FINALE
Punto di connessione nella titolarità del produttore (requisito sanabile);
In relazione alla definizione dell’UC «stazione»:
• accettata la proposta di virtualizzazione dei soggetti giuridici diversi da Società 1 Spa;
• in relazione ai parcheggi a uso dei dipendenti della Società 1 Spa e gestiti dalla Società 1Spa , la Società 1 Spa ha provveduto a virtualizzare tali utenze anche se tali UC potevanoessere censite come UC interne;
• ritenuto idoneo l’elenco degli utenti terzi previsti all’interno dell’ UC, in forza dellaconvenzione ENAC;
• si rimanda a una fase successiva tramite attività di verifica e ispezione, eventualmente conil supporto dell’Agenzia delle Entrate (ufficio catasto) la verifica della congruità della UCindividuata dal SR con la normativa catastale vigente.
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Case study: Centro Commerciale
Dati Sistema
Codice ASSPC SSPC_XXX
Codice richiesta SEU000000XXX
Tipologia Richiesta SEU
Produttore = Cliente
Finale Società A
Potenza Complessiva 250 kW
Entrata Esercizio
Sistema01.12.2014
Tipologia Richiesta SEU
Dati Impianto
Codice CENSIMP IM_censimp
Fonte Solare
EE impianto 19.12.2014
Ubicazione Italia
Dati Unità di Consumo
EE unità di consumo 04.09.2014
Ubicazione
Dati catastali Unità
Immobiliare n.1XXXXXXX
Dati catastali Unità
Immobiliare n.2XXXXXXXXX
Dati catastali Unità
Immobiliare n.3XXXXXXXXX
Punto di connessione
Principale IT001EXXXXX
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Case study: Centro Commerciale - Analisi preliminare
Produttore e Cliente finale del sistema
Sistema caratterizzato dalla coincidenza tra Cliente Finale e Produttore.
Cliente finale = Produttore: Società A
Descrizione elementi principali del sistema
Impianto di produzione
Impianto di produzione Fotovoltaico = 300 kW
Unità di consumo
UC costituita da più unità immobiliari
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Case study: Centro Commerciale - Attività di qualifica
Problematiche Emerse
Alla luce del quadro normativo e regolatorio in vigore, è stato pertanto necessario verificare:
1. l’inquadramento catastale Centro Commerciale con particolare riferimento alle parti comuni dellostesso;
2. la numerosità dei clienti finali (con le relative unità di consumo) costituenti il sistema.
Invio di Richiesta di integrazione:
• delucidazioni su inquadramento catastale delle varie unità immobiliari costituenti il CentroCommerciale;
• informazioni su configurazione elettrica, al fine di comprendere se il sistema in esame potesseessere classificato come SSPC non potendo essere costituiti da una pluralità di unità immobiliarinella disponibilità di una pluralità di soggetti.
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Case study: Centro Commerciale - Attività di qualifica
1. Inquadramento Catastale
La Società A ha specificato che le parti comuni del centro commerciale, che auto-consumano l’energiadell’impianto fotovoltaico e che costituiscono l’unità di consumo del sistema, sono identificatecatastalmente al:
1. Foglio 2 Particella 1 sub 10
2. Foglio 2 Particella 1 sub 14
3. Foglio 2 Particella 2 sub 34 (ex sub. 32)
Da Piattaforma SISTER (Servizi Catastali Agenzia Entrate): verifica categoria catastale delle varie u.i. econfronto con la destinazione d’uso dell’immobile dichiarata (D8: fabbricati costruiti o adattati peresigenze commerciali).
Da tale analisi è emerso che:
• le succitate unità immobiliari sono correttamente distinte a livello catastale dalle restanti unitàimmobiliari del centro commerciale, da escludere dal perimetro SEU, e sono adibite alle seguentifunzioni:
1. Foglio 2 Particella 1 sub 10 – Locali Tecnici
2. Foglio 2 Particella 1 sub 14 – Galleria commerciale e bagni esterni alle unità
3. Foglio 2 Particella 2 sub 34 (ex sub. 32) – Corti - Portico - Ingresso - Galleria commerciale -Corridoi -- Locale Quadro MT e Protezione Galleria - Locale Misure - Sala di controllo - Cabina diTrasformazione - Centrale Idrica - Centrale Termofrigorifera - Intera Copertura
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Case study: Centro Commerciale - Attività di qualifica
2. Numerosità clienti finali (con le relative unità di consumo) dell’ASSPC
Sulla base della documentazione inviata tramite integrazione della richiesta è stato possibileidentificare i clienti finali, la rispettiva tipologia commerciale e i punti di connessione di ognunadelle unità immobiliari, diverse dalle parti comuni, del centro commerciale, unità commercialiautonome e capaci di produrre, con caratteri di ordinarietà, un reddito proprio.
Risulta che le unità immobiliari a carattere commerciale (negozi commerciali) sonoelettricamente indipendenti dalle parti comuni e ognuna dotata di un proprio punto diconnessione alle rete interna del centro commerciale
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Case study: Centro Commerciale - Attività di qualifica
ESITO FINALE
L’unità di consumo del sistema (costituita dalle unità immobiliari afferenti ai servizicondivisi del centro commerciale) risulta catastalmente indipendente dalle altre unitàimmobiliari del complesso stesso (escluse dal perimetro del sistema oggetto di qualifica).
Il sistema oggetto di qualifica si configura come un SEU, in quanto è presente un unicocliente finale (Società A) ed un’unica unità di consumo (costituita dai servizi condivisi delcentro commerciale), e non come una rete privata che alimenta una pluralità di clientifinali e di unità di consumo.
Risultano rispettati gli altri requisiti previsti per i SEU (vincolo area: il Sistema deve essererealizzato all’interno di un’area senza soluzione di continuità, al netto di strade, stradeferrate, corsi d’acqua e laghi, di proprietà o nella piena disponibilità del cliente finale).
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29 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Agenda
• Stato dell’arte: TISSPC e qualifiche SEU/SEESEU
• Evoluzione del ruolo GSE con la Delibera 276/2017/R/eel:
Razionalizzazione sistemica delle configurazioni esistenti
Attività in avvalimento
• Case studies
• Possibili sviluppi
Possibili sviluppi – dati su autoconsumo
Oltre 600.000 SSPC censiti per una potenza complessiva installata di circa 14 GW (di cui
circa la metà impianti FTV)
Dai 25 ai 30 TWh anno autoconsumo stimato
Circa 2.000 M€/anno di esenzioni ipotizzando un beneficio di 7 c€/kWh (5 oneri di
sistema e 2 tariffe di rete, escludendo i casi di esenzione accise e IVA)
Nella SEN si parla di un aumento di 10 TWh di autoconsumo al 2030
31 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Possibili sviluppi – promozione autoconsumo
Gli interventi proposti nella SEN
• Promozione e stime di crescita dell’autoconsumoLa diffusione dell’autoconsumo è considerata un elemento chiave per lo sviluppo della generazione distribuita edunque degli impianti di taglia medio piccola, soprattutto FER e CAR. Si tratta di un fenomeno favorito dall’evoluzionetecnologica dei sistemi di accumulo.
• Nuovi Sistemi di distribuzione chiusi con FER e CARNel breve termine e in attesa del pacchetto comunitario, si ritiene opportuno, in conformità con la vigente normativaeuropea (direttiva 2009/72/CE) sui sistemi di distribuzione chiusi, consentire di realizzare nuovi sistemi di distribuzionechiusi (o sistemi privati) limitatamente al caso di nuovi impianti FER o CAR, anche integrati con sistemi di accumulo.
• Agevolazioni- Nel breve termine, si manterrà l’attuale sistema di sostegno basato sull’esenzione dal pagamento della parte
variabile degli oneri di sistema per la quota di energia auto-consumata (a condizione che gli impianti non beneficinodi altri incentivi). L’energia in sistemi privati e di autoproduzione potrebbe espandersi di ulteriori 10 TWh senzaalcuna incentivazione diretta.
- Nel medio-lungo termine, verrà valutata la possibilità di introdurre incentivi espliciti (in conformità agliorientamenti UE). Tra le sfide da affrontare: compiuta definizione delle configurazioni di autoproduzione realizzabilie delle loro caratteristiche e ridefinizione delle modalità di partecipazione ai costi del sistema.
32 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Promozione dell’autoconsumo a livello UE
Clean PackageIl pacchetto pone al centro del nuovo disegno del mercato elettrico il cliente attivo, che può essere un singolo cliente o un gruppodi clienti, introducendo anche la figura della collettività dell’energia ovvero comunità produttrici/ consumatrici di energia, ancherinnovabile. E’ dunque prefigurata la possibilità di forme di autoproduzione individuale e collettiva, sia da FER e da CAR, sia daaltre fonti e tecnologie.
• Consumatore attivo (“active customer”): singolo consumatore finale
o gruppo di consumatori finali che, congiuntamente, anche
attraverso delle figure di aggregatori, consumano, accumulano o
vendono energia elettrica prodotta presso siti di proprietà.
• Comunità energetiche (“energy communities”): entità legali basate
su una partecipazione aperta e volontaria, effettivamente
controllate da azionisti o membri che sono persone fisiche, autorità
locali (inclusi comuni), o piccole e micro-imprese. Possono essere
coinvolte in attività di generazione elettrica, distribuzione,
fornitura, consumo, aggregazione, stoccaggio o servizi di efficienza
energetica, generazione di elettricità da fonti rinnovabili o fornire
altri servizi ai suoi membri e azionisti. Forniscono benefici di tipo
ambientale, economico o sociale ai membri della comunità o alle
aree locali in cui opera piuttosto che profitti finanziari.
Revisione Direttiva Market Design
• Auto-consumatori rinnovabili (“renewable self-consumer”):
consumatori attivi che operano in un perimetro geografico
circoscritto, generando elettricità da fonti rinnovabili per il proprio
uso.
• Comunità energetiche rinnovabili (“renewable energy
communities”): entità legali effettivamente controllate da azionisti e
membri che sono persone fisiche, autorità locali (inclusi i comuni) o
piccole e medie imprese situate in prossimità ai siti produttivi di
energia rinnovabili posseduti o sviluppati dalla medesima comunità.
Lo scopo principale è analogo a quello delle comunità energetiche,
alle quali sono equiparate con riferimento alle attività nel settore
elettrico.
Revisione Direttiva RED2
33 La terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli
Possibili sviluppi – promozione autoconsumo
Evoluzione Ruolo GSE
• Pubblicazione di un rapporto sull’autoconsumo con informazioni per l’ottimizzazione delleconfigurazioni, mettendo in evidenza il potenziale sviluppo dell’autoconsumo sui sistemiesistenti e conversione degli impianti in sistemi di autoproduzione
• Valutazione di conformità dei nuovi Sistemi: supporto alle aziende tramite «qualifiche» subase volontaria di Sistemi a «progetto»
• Supporto a Ministeri e Autorità per l’evoluzione del framework normativo e regolatorio diriferimento