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Ambiente e Salute nel Monfalconese. Studi, progetti, attività e risultati delle Istituzioni nazionali e regionali 2
B CONTROLLI SULLE FONTI DI PRESSIONE AMBIENTALE E DEGLI IMPATTI SU MATRICI E ASPETTI AMBIENTALI B. 3 ATTIVITA' ISPETTIVA SU FONTI DI PRESSIONE
art. 3, comma 1, lettera b) del DDL 1458
B.3.1 Ispezioni su aziende a Rischio di Incidente Rilevante (RIR)
B.3.1.1 Ispezioni su aziende RIR (soglia superiore) D.Lgs 105/2015 B.3.1.2 Ispezioni su aziende RIR (soglia inferiore)
B3.1.3 Verifica notifiche aziende RIR
B.3.2 Ispezioni su aziende soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
B.3.2.1 Ispezioni integrate programmate su aziende AIA
D.Lgs 46/2014 B.3.2.2 Ispezioni straordinarie, aggiuntive o mirate su aziende AIA
B.3.2.3 Valutazione dei Piani di monitoraggio e Controllo (PMC)
B.3.3 Ispezioni su aziende soggette ad Autorizzazione Unica Ambientale (AUA)
B.3.3.1 Ispezioni integrate su aziende AUA
Dpr 13 marzo 2013, n. 59 B.3.3.2 Ispezioni straordinarie, aggiuntive o mirate su
aziende AUA
B.3.4
Ispezioni per verifica di prescrizioni di procedimenti autorizzativi di valutazione ambientale o su altre aziende
B.3.4.1 Ispezioni per verifica delle prescrizioni in ambito VIA e assoggettabilità VIA
D.Lgs. 152/2006
B.3.4.2 Ispezioni su altre aziende, non soggette a RIR, AIA, AUA (emissioni in atmosfera, gestione o produzione rifiuti, zootecniche, biogas, distribuzione carburanti, altro ….)
CATALOGO NAZIONALE DEI SERVIZI DEL SNPA
Ambiente e Salute nel Monfalconese Studi, progetti, attività e risultati delle Istituzioni nazionali e regionali 3
B CONTROLLI SULLE FONTI DI PRESSIONE AMBIENTALE E DEGLI IMPATTI SU MATRICI E ASPETTI AMBIENTALI B. 4 MISURAZIONI E VALUTAZIONI IMPATTI SU MATRICI E ASPETTI AMBIENTALI
art. 3, comma 1, lettera b) del DDL 1458
B.4.1 Valutazioni analitico-strumentali degli impatti di origine antropica
B.4.1.1 Misurazioni e valutazioni sull'aria D.Lgs. 152/2006
B.4.1.2 Misurazioni e valutazioni sulle acque superficiali e sotterranee
D.Lgs. 152/2006
B.4.1.3 Misurazioni e valutazioni sulle acque marine, marino-costiere e di transizione
D.Lgs. 152/06 e s.m.i. L. 84/94
B.4.1.4 Misurazioni e valutazioni sulle radiazioni ionizzanti D.Lgs 230/1995
B.4.1.5 Misurazioni e valutazioni sulle radiazioni non ionizzanti (RF: SRB e RTV - ELF)
RF: CEI 211-7 e s.m.i. - ELF: CEI 211-6 e s.m.i. - RF: CEI 211-10 e s.m.i. - ELF: DM 26/05/2008 e
s.m.i.
B.4.1.6 Misure e valutazioni sulle terre e rocce da scavo D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
D.M. 161/12 art. 41-bis D.L. 69/13 (come convertito con L.
98/13)
B.4.1.7 Misure e valutazioni sul suolo, sui rifiuti, sui sottoprodotti e su altri materiali fuori campo applicazione rifiuti
D.Lgs. 152/06 e s.m.i. D.Lgs 99/1992
L 574/1996
B.4.1.8 Misurazioni e valutazioni sui siti contaminati o potenzialmente contaminati
D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
B.4.1.9 Misurazioni e valutazioni sulle fibre di amianto D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
B.4.1.10 Misurazioni e valutazioni su grandi opere e infrastrutture, in fase di ante operam, realizzazione e post operam
D.Lgs. n.163/2006 D.Lgs. n.152/2006 D.Lgs. n.195/2005
L. n.443/2001
B.4.1.11 Misurazioni e valutazioni sul rumore DPR 142/2004 DPR 459/2003
B.4.1.12 Misurazioni e valutazioni sulle vibrazioni UNI 9614 - Misura delle vibrazioni negli edifici
e criteri di valutazione del disturbo UNI 9916 - Criteri di misura e valutazione degli
effetti delle vibrazioni sugli edifici
B.4.1.13 Misurazioni e valutazioni sull'inquinamento luminoso
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CATALOGO NAZIONALE DEI SERVIZI DEL SNPA
4
impianti industriali essere soggetti:
Alla normativa AIA (tipo di attività) : Autorizzazione Integrata Ambientale
Alla normativa RIR (presenza di sostanze pericolose e loro quantitativi) Rischio Incidente Rilevante
AIA RIR
TIPOLOGIA INSTALLAZIONI SOTTOPOSTE A CONTROLLO DA PARTE DEL SISTEMA AGENZIALE
ISPRA/ARPA/APPA
Ambiente e Salute nel Monfalconese. Studi, progetti, attività e risultati delle Istituzioni nazionali e regionali
5
IMPIANTI AIA Parte seconda del D.Lgs.152/06
Ambiente e Salute nel Monfalconese Studi, progetti, attività e risultati delle Istituzioni nazionali e regionali
Allegato VIII alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/06
AIA REGIONALE
attività di controllo ARPA/APPA
art. 29-decies comma 3 del D.Lgs.152/06
CONTROLLI ORDINARI
Allegato XII alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/06
AIA STATALE (di capacità produttiva e potenza
maggiori)
attività di controllo ISPRA
6
Presenti sostanze e/o miscele pericolose Suscettibili di causare un evento quale un'emissione, un incendio o un'esplosione
di grande entità,
IMPIANTI RIR D.Lgs. n.105 del 14 luglio 2015 (Seveso Ter)
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art. 27 del D.Lgs.105/15
CONTROLLI ORDINARI
art. 3, comma 1, lettera b del D.Lgs.105/15
STABILIMENTO
SOGLIA iNFERIORE
art. 3, comma 1, lettera c del D.Lgs.105/15
STABILIMENTO
SOGLIA SUPERIORE
7
AIA e RIR ELEMENTI IN COMuNE
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8
AIA
RIR
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STATALI REGIONALI
SOGLIA SuPERIORE
SOGLIA INFERIORE
9
0
20
40
60
80
100
120
140
160
Totale impiantiautorizzati
Visite ispettiveprogrammate 2015
Visite ispettive svolte2015
153
95 82
AIA STATALI
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10
0
5
10
15
20
25
Piattaforme a mareReti SnamRigassificatoriChimiciCTEAcciaierieRaffinerie
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AIA STATALI
11
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
AIA regionali autorizzate Visite AIA Programmate2015
Visite AIA Ordinarie2015
5756
1810 1803
Ambiente e Salute nel Monfalconese Studi, progetti, attività e risultati delle Istituzioni nazionali e regionali
AIA REGIONALI
12
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
Distribuzione territoriale impianti AIA di competenza regionale e controlli svolti dalle Agenzie
AIA regionali autorizzate
Visite AIA Ordinarie 2015
Visite AIA Straordinarie
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13
0
100
200
300
400
500
600
Stabilimenti RIR di sogliasuperiore
Visite ispettive SGS sogliasuperiore 2015 ordinarie
Visite ispettive SGS sogliasuperiore 2015straordinarie
564
17 2
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RIR SOGLIA SuPERIORE
14
0
100
200
300
400
500
600
Stabilimenti RIR si sogliainferiore
Visite ispettive SGSprogrammate 2015
Visite ispettive SGSordinarie 2015
519
107 62
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RIR SOGLIA INFERIORE
15
0
20
40
60
80
100
120
140
160
Distribuzione territoriale impianti Seveso di soglia superiore
Ambiente e Salute nel Monfalconese Studi, progetti, attività e risultati delle Istituzioni nazionali e regionali
RIR SOGLIA SuPERIORE
16
0
20
40
60
80
100
120
140
Distribuzione territoriale stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore e controlli Sistema Gestione
della Sicurezza svolti dalle Agenzie
Stabilimenti RIR si soglia inferiore
Visite ispettive SGS ordinarie 2015
Visite SGS straordinarie 2015
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RIR SOGLIA INFERIORE
Tutte le aziende ~ 100.000 in FVG
Aziende AIA ~ 250 in FVG
Aziende "SEVESO" ~ 30 in FVG
Industria + Agricoltura ~ 32.000 in FVG
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PIANI e PROGRAMMI dei
CONTROLLI
sulla base del
RISChIO STIMATO per ognuna delle installazioni seguendo
PRINCIPI ESPLICITI ed OMOGENEI
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Controlli AIA art. 29-sexies, comma 6-ter, e comma 4: le attività ispettive sono definite in un
piano d'ispezione ambientale a livello regionale, periodicamente aggiornato a cura della Regione o della Provincia autonoma, sentito il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per garantire il coordinamento con quanto previsto nelle autorizzazioni integrate statali ricadenti nel territorio, e caratterizzato dai seguenti elementi: a) un'analisi generale dei principali problemi ambientali pertinenti; b) la identificazione della zona geografica coperta dal piano d'ispezione; c) un registro delle installazioni coperte dal piano; d) le procedure per l'elaborazione dei programmi per le ispezioni ambientali ordinarie; e) le procedure per le ispezioni straordinarie, effettuate per indagare nel più breve tempo possibile e, se necessario, prima del rilascio, del riesame o dell'aggiornamento di un'autorizzazione, le denunce ed i casi gravi di incidenti, di guasti e di infrazione in materia ambientale; f) se necessario, le disposizioni riguardanti la cooperazione tra le varie autorità d'ispezione.
11-ter. Il periodo tra due visite in loco non supera un anno per le installazioni che presentano i rischi più elevati, tre anni per le installazioni che presentano i rischi meno elevati, sei mesi per installazioni per le quali la precedente ispezione ha evidenziato una grave inosservanza delle condizioni di autorizzazione. Tale periodo è determinato, tenendo conto delle procedure di cui al comma 11-bis, lettera d), sulla base di una valutazione sistematica effettuata dalla Regione o dalla Provincia autonoma sui rischi ambientali delle installazioni interessate, che considera almeno: a) gli impatti potenziali e reali delle installazioni interessate sulla salute umana e sull'ambiente, tenendo conto dei livelli e dei tipi di emissioni, della sensibilità dell'ambiente locale e del rischio di incidenti; b) il livello di osservanza delle condizioni di autorizzazione; c) la partecipazione del gestore al sistema dell'Unione di ecogestione e audit (EMAS) (a norma del regolamento (CE) n. 1221/2009).
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SISTEMA DI SuPPORTO ALLA PROGRAMMAZIONE DEI CONTROLLI
Sviluppato sulla base di EasyTool – IRAM, Integrated Risk Assessment Method (IMPEL, EU) (gennaio 2013)
Proposto quale strumento di riferimento ad AssoArpa (marzo 2014)
Sottoposto a programma pilota congiunto di sperimentazione in un gruppo di Agenzie: Calabria, EMR, Lombardia, Puglia (maggio 2014) Approvato dal Consiglio Federale del SNPA il 15 marzo 2016
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Controlli AIA
Attraverso un ALGORITMO DI CALCOLO i parametri, integrati da elementi di ponderazione che tengono conto sia della qualità dell’ambiente nella quale l’azienda si trova ad operare, sia delle modalità gestionali, vengono combinati per determinare un
INDICE DI RISChIO DELL’AZIENDA
(fra 0 e 10)
0 RISChIO bASSO
10 RISChIO ALTO
Controlli AIA
n<=3 54
22%
3<n<=4 90
37%
4<n<=5 44
18%
5<n<=6 38
16%
6<n<=7 9
4%
7<n<=8 6
3%
>8 0
0%
Indice di rischio aziende AIA FVG Controlli AIA
23
Art. 27 D.Lgs. 105/15 Ispezioni
Comma 2: le ispezioni sono pianificate, programmate ed effettuate sulla
base dei criteri e delle modalità di cui allegato H
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Controlli RIR
Comma 3: piano di ispezioni
Per gli stabilimenti di
soglia superiore
Il Ministero dell‘Interno
in collaborazione con ISPRA
predispone un
piano nazionale di ispezioni
Per gli stabilimenti di
soglia inferiore
le Regioni
predispongono un
piano regionale di ispezioni
24
Il piano di ispezioni contiene i seguenti elementi: a) una valutazione generale dei pertinenti aspetti di sicurezza; b) la zona geografica coperta dal piano di ispezione; c) un elenco degli stabilimenti contemplati nel piano; d) un elenco dei gruppi di stabilimenti che presentano un possibile effetto domino ai sensi dell'articolo 19; e) un elenco degli stabilimenti in cui rischi esterni o fonti di pericolo particolari potrebbero aumentare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante; f) le procedure per le ispezioni ordinarie, compresi i programmi per tali ispezioni conformemente al comma 4; g) le procedure per le ispezioni straordinarie da effettuare ai sensi del comma 7; h) ove applicabili, le disposizioni riguardanti la cooperazione tra le varie autorità che effettuano ispezioni presso lo stabilimento, con particolare riguardo ai controlli effettuati per verificare l'attuazione del Regolamento n. 1907/2006 REACH ed il rispetto delle prescrizioni dell'autorizzazione i ntegrata ambientale di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Controlli RIR
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25
Allegato H al D.Lgs. 105/15: Criteri per la pianificazione, la programmazione e lo svolgimento delle ispezioni […] 4. Criteri per la pianificazione e la programmazione delle ispezioni […] La programmazione annuale si basa su una valutazione sistematica dei pericoli di incidente rilevante per le varie tipologie di stabilimenti che tiene conto dei seguenti criteri: a) pericolosità delle sostanze presenti e dei processi produttivi utilizzati; b) risultanze delle ispezioni precedenti; c) segnalazioni, reclami, incidenti e quasi-incidenti; d) stabilimenti o gruppi di stabilimenti per i quali la probabilità o la possibilità o le conseguenze di un
incidente rilevante possono essere maggiori a causa della posizione geografica, della vicinanza degli stabilimenti stessi e dell'inventario delle sostanze pericolose presenti in essi (effetto domino);
e) concentrazione di più stabilimenti a rischio di incidente rilevante; f) collocazione dello stabilimento in rapporto alle caratteristiche di vulnerabilità del territorio
circostante; g) pericolo per l'ambiente, in relazione alla vulnerabilità dei recettori presenti nell'area circostante
e alle vie di propagazione della sostanza pericolosa.
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Controlli RIR
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Allegato H al D.Lgs. 105/15: […] In appendice 1 sono riportati alcuni parametri di riferimento che specificano i criteri di valutazione generali sopra indicati e che, presi in considerazione separatamente o in combinazione possono fornire, ove applicabili, elementi utili per stabilire le priorità per la programmazione delle ispezioni, ferma restando la facoltà dell'autorità preposta alla programmazione di articolare ulteriormente i suddetti criteri, nonché di attribuire a ciascuno di essi, in fase di valutazione, un peso correlato alle informazioni in suo possesso e all'esperienza pregressa maturata nei controlli, nell'analisi degli eventi occorsi negli stabilimenti ubicati nel territorio di competenza e delle sue caratteristiche di vulnerabilità. 4.3. I programmi annuali prevedono che l'intervallo tra due ispezioni presso lo stesso stabilimento sia stabilito in base alla valutazione sistematica dei pericoli di incidente rilevante relativa agli stabilimenti interessati di cui al punto 4.2; nel caso in cui tale valutazione non sia stata effettuata, l'intervallo tra due ispezioni non è , comunque, superiore a un anno per gli stabilimenti di soglia superiore e a tre anni per gli stabilimenti di soglia inferiore.
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Controlli RIR
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Decreto n. 2984 del 30/12/2016 ALLEGATO A: “Piano di ispezione ambientale presso le autorizzazioni soggette
ad Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi dell’29 decies, commi 11 bis e 11 ter, del Dlgs 152/2006”
Controlli AIA in FVG
30
Decreto n. 2984 del 30/12/2016 ALLEGATO B: “Pianificazione visite ispettive triennio 2017-2018-2019”
Controlli AIA in FVG