ILLUMINISMO SCOZZESE

• 1603 GIACOMO VI DI SCOZIA ERA

SUCCEDUTO AD ELISABETTA I SUL

TRONO INGLESE, CON IL NOME DI

GIACOMO I, RIUNENDO NELLA SUA

PERSONA ENTRAMBE LE CORONE

• NO FUSIONE AMMINISTRATIVA E

POLITICA DEI DUE REGNI

• INTATTE E SEPARATE LE ISTITUZIONI

ANCHE DURANTE IL TRONO DI CARLO

I E CARLO II

• CACCIATA DI GIACOMO II

• ARRIVO DI GUGLIELMO D’ORANGE

• L’UNIONE, NEL 1707, DI INGHILTERRA E SCOZIA

• IN INGHILTERRA IL CAMBIO DI DINASTIA COMPORTÒ UNA MAGGIORE E DURATURA STABILITÀ POLITICA

• SCOZIA: RIVOLUZIONATO LE STRUTTURE POLITICHE, ISTITUZIONALI, SOCIALI E CULTURALI

LA SCOZIA: UN PERIODO DI PROFONDA CRISI

• POVERTÀ,

• SCENARIO POLITICO DIVISO IN FAZIONI IN LOTTA TRA LORO,

• ARRETRATEZZA TECNICHE AGRICOLE,

• POCHI SBOCCHI COMMERCIALI

• SISTEMA UNIVERSITARIO IN CATTIVE CONDIZIONI ECONOMICHE E DOMINATO DAL FANATISMO RELIGIOSO

• FANATISMO RELIGIOSO: FRENATO SCAMBIO DI IDEE CON LA FRANCIA, GIUDICATA PAPISTA

• ‘600: CHIUSURA DELLA SCOZIA, SIA DAL PUNTO DI VISTA CULTURALE CHE COMMERCIALE: NEI CONFRONTI DELLA FRANCIA E DELL’INGHILTERRA PER RAGIONI POLITICHE

• PARLAMENTO SCOZZESE:

• MAGGIORANZA DEI DEPUTATI A FAVORE PER INSERIRSI NEI MERCATI INGLESI;

• SBOCCO PER I PRODOTTI AGRICOLI E INDUSTRIALI

• USCIRE DA UNA SITUAZIONE ECONOMICA ESTREMAMENTE PRECARIA

• INGHILTERRA: NECESSITAVA DI UN “GRUPPO” DA CONTRAPPORRE AI MAGNATI INGLESI, IN MODO DA AFFIEVOLIRNE IL POTERE POLITICO.

• NEL 1707 UNIONE CON L’ASSENSO DELLA MAGGIORANZA DEL PARLAMENTO SCOZZESE

• SI OPPOSERO:

• I NAZIONALISTI RACCOLTI INTORNO AL “COUNTRY PARTY”

• LA POPOLAZIONE, SOPRATTUTTO QUELLA DELLE HIGHLANDS CHE, A PIÙ RIPRESE, TENTÒ DI RIBELLARSI

• UN’ANNESSIONE PIÙ CHE UNA

PERFETTA FUSIONE

• NUOVI DIPARTIMENTI AMMINISTRATIVI

• ELIMINATO IL PARLAMENTO

• L’OMOLOGO INGLESE NUOVA

PRESENZA DI SEDICI SCOZZESI

NELLA HOUSE OF LORDS E DI

QUARANTACINQUE NELLA HOUSE OF

COMMONS.

I RAPPRESENTANTI DELLA SCOZIA

• NOMINA ED ELEZIONE

“CONTROLLATA” DAL GOVERNO

INGLESE

• AGEVOLANO UNA CRESCITA

SORPRENDENTE PER LA SCOZIA

• IL DUKE OF ARGYLL E SUCCESSIVAMENTE IL FRATELLO, THE EARL OF ISLAY.

• CLAN PRESTIGIOSO, QUELLO DEI CAMPBELL• AGENTI DELLA CORONA BRITANNICA, • CAMMINO DELLA SCOZIA SULLA VIA DEL

PROGRESSO,• PROMUOVONO PRESSO I PROPRIETARI TERRIERI

IMPORTANTI MIGLIORIE NEL CAMPO DELL’AGRICOLTURA

• INCENTIVANO L’INDUSTRIA, CHE CON L’APERTURA DEI MERCATI E L’INTRODUZIONE DELLE TECNICHE INGLESI, SI AVVIAVA AD ESSERE UN SETTORE IN ESPANSIONE .

• RAPPORTO FRA INGHILTERRA E SCOZIA: COMPLESSO

• INTENZIONE DI ASSIMILAZIONE DELLA PRIMA AI

DANNI DELLA SECONDA

• SCOZIA CERCA DI MANTENERE INALTERATE ALCUNE

PRECIPUE E CONSOLIDATE PECULIARITÀ.

• DA UNA PARTE AMMIRAZIONE PER LE CONQUISTE

INGLESI

• DALL’ALTRA TENTANO DI EMULARLI E SUPERARLI IN

CAMPO ECONOMICO E CULTURALE.

I pilastri della Scozia

• LA CHIESA

• IL SISTEMA LEGALE

• LA SCUOLA E L’UNIVERSITÀ

• RELIGIONE

• IMPRONTA CATTOLICA IMPRESSA DA MARIA STUART

• DOMINANTE IL PRESBITERIANESIMO CHE, IN SEGUITO ALLA CACCIATA DI GIACOMO II E ALL’ARRIVO DI GUGLIELMO D’ORANGE, ERA STATO PROCLAMATO NEL 1690 DOTTRINA UFFICIALE DELLA SCOZIA E RICONFERMATO (ERA UNA CLAUSOLA SINE QUA NON) ALL’ATTO DELL’UNIONE DEL 1707.

• PREMINENZA NON BEN ACCETTA NÉ AI GIACOBITI (CATTOLICI CHIEDEVANO IL RITORNO DELLA DINASTIA STUART),

• NÉ AGLI EPISCOPALIANI,

• ENTRAMBE LE CONFESSIONI RICERCARONO NEL CONTATTO CON L’ESTERO UNA PROPRIA VIA DI ESPRESSIONE, AGEVOLANDO UNA CIRCOLAZIONE DI IDEE CHE NEL CORSO DEL ‘600 SI ERA SOSTANZIALMENTE ARRESTATA.

• I PRESBITERIANI SCOZZESI

• RIGIDA ADESIONE ALLA DOTTRINA CALVINISTA

• I PIANI DI DIFFUSIONE E APPLICAZIONE DELLA DOTTRINA SI SCONTRARONO, CON ALCUNI PROVVEDIMENTI

• IL TOLERATION ACT (1712) E IL PATRONAGE ACT (1712).

• LIBERA RELIGIONE

• RIPRISTINAVA IL SISTEMA DEI PATRONATI LAICI.

• EMBRIONALE MISURA DI TOLLERANZA RELIGIOSA E IL POTERE DEI “LAY PATRONS” DI NOMINARE I MINISTRI LOCALI.

• NOMINA DI MINISTRI “MODERATI” CHE INTERPRETAVANO LA DOTTRINA IN MANIERA MENO STRINGENTE

• IL CONTRASTO TRA GLI ORTODOSSI E I MODERATI EBBE DEI RIFLESSI ANCHE IN SENO ALL’ASSEMBLEA GENERALE, IL MASSIMO ORGANO DIRETTIVO DELLA CHIESA,

• GLI INTRANSIGENTI STACCANO DALLA CHIESA DI SCOZIA

• IL GRUPPO DEGLI EVANGELICI, “CHE SI CONSIDERAVANO I RESTAURATORI E I CUSTODI DELLA PUREZZA DELLA FEDE E DEI DOGMI PRESBITERIANI”,

• I MODERATI, POCO INTERESSATI ALLE DISPUTE DOGMATICHE E CONCENTRATI, INVECE, SUI VALORI MORALI DA DIFFONDERE NELLE LORO PREDICHE

• SISTEMA LEGALE: RIFERIMENTI ALLA LEGGE ‘NATURALE’ E ‘UNIVERSALE’ E AD ELEMENTI PROPRI DEL DIRITTO ROMANO E CANONICO

• IN VITA LE PRINCIPALI CORTI SCOZZESI

• CLASSE DI GIURISTI CHE SI ERANO CONFRONTATI CON GLI OMOLOGHI EUROPEI PIUTTOSTO CHE CON I VICINI INGLESI.

• I GIURISTI, SPESSO AGENTI DELLE

CLASSI TERRIERE, GODEVANO DI

UN CERTO PRESTIGIO SOCIALE CHE

PERMISE LORO DI GIOCARE UN

RUOLO CRUCIALE NEL CORSO DEL

XVIII SECOLO.

• IN SCOZIA ERA IN VIGORE SIN DAL 1696 UN PROVVEDIMENTO CHE IMPONEVA ALLE PARROCCHIE DI ISTITUIRE SCUOLE NEI COMUNI RURALI,

• NELLE CITTÀ UN ANALOGO COMPITO ERA AFFIDATO AL CONSIGLIO COMUNALE.

• UN INCREMENTO DEI BAMBINI SCOLARIZZATI, SOPRATTUTTO DI QUELLI APPARTENENTI ALLA CLASSE MEDIA

• UNIVERSITÀ, VERO MOTORE DEL PROGRESSO DELLA SCOZIA IN AMBITO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO,

• PUR ESSENDO STATE, SINO ALLA FINE DEL XVII SECOLO, IN PRECARIE CONDIZIONI.

• LA POVERTÀ DIFFUSA AVEVA, INFATTI, DETERMINATO UNO SCARSO INVESTIMENTO NELLE STRUTTURE UNIVERSITARIE, MENTRE L’ASPETTO DELLA DIDATTICA E DELLA RICERCA SOFFRIVA L’ECCESSIVA INFLUENZA RELIGIOSA.

• I PROGRAMMI ERANO DATATI,

• LE DISCIPLINE IN NUMERO ESIGUO

• LA FIGURA DEL DOCENTE UNICO.

• ALL’INDOMANI DELL’ARRIVO DI GUGLIELMO D’ORANGE, CON L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PER L’ANALISI DELLA SITUAZIONE IN CUI SI TROVAVANO LE UNIVERSITÀ E PER LA RICERCA DI MIGLIORIE.

• LA FIGURA DEL DOCENTE UNICO FU ABOLITA

• SI INTRODUSSERO ALTRE MATERIE, FRA CUI “UNIVERSAL HISTORY, THE LAW OF NATURE AND NATIONS, THE PHYSICAL SCIENCES” OLTRE A QUELLE CLASSICHE COME IL LATINO, IL GRECO E LA LOGICA,

William Carstares

• OLANDESE, INTRODUSSE • METODOLOGIE, MATERIE, DOCENTI E IDEE

PROVENIENTI DAL CONTINENTE • FU IN GRADO DI ATTIRARE RISORSE

ECONOMICHE E SCIENTIFICHE• NEL CORSO DEL XVIII SECOLO GLI ATENEI

SCOZZESI VIDERO LA CRESCITA NON SOLTANTO DEL NUMERO DI STUDENTI PROVENIENTI DALL’ESTERO MA ANCHE DEL PROPRIO PRESTIGIO SCIENTIFICO IN DIVERSI CAMPI

• LA CHIESA ALLENTÒ PROGRESSIVAMENTE LE MAGLIE DEL PROPRIO CONTROLLO SUI PROFESSORI E I PROGRAMMI UNIVERSITARI

• ANCHE SE IN ALCUNI CASI FURONO SOLLEVATE DELLE ACCUSE DI ERESIA

Edinburgh

• PROTAGONISTI DELLA FIORITURA: I NOBILI, GLI ECCLESIASTICI, I PROPRIETARI TERRIERI, I COMMERCIANTI, I GIURISTI E GLI INTELLETTUALI, FRA CUI ADAM FERGUSON E DAVID HUME

• GRAZIE ALL’AIUTO ECONOMICO DEI PROPRIETARI TERRIERI INTERESSATI ALLE POSSIBILI INNOVAZIONI MA ANCHE ALLA FORMAZIONE DEI PROPRI FIGLI

• ALL’APPOGGIO DEI COMMERCIANTI CHE ATTRAVERSO IL CONSIGLIO COMUNALE FINANZIAVANO L’UNIVERSITÀ, CONSIDERANDOLA CENTRALE NEL PROCESSO DI APERTURA, ANCHE ECONOMICA, VERSO ALTRI MERCATI.

• AI MODERATI APPARTENENTI ALLA CHIESA CHE NON DISDEGNAVANO L’APPORTO DI NUOVE E PIÙ LIBERALI IDEE.

• EDINBURGH OSPITAVA I DEPUTATI BRITANNICI E MEMBRI DEL GOVERNO, TUTTI INTERESSATI A RACCOGLIERE CONSENSI PER LA CORONA E DESIDEROSI, DUNQUE, DI AGEVOLARE LA CRESCITA TOUT COURT DELLA CITTÀ

• UNA SORTA DI COMPETIZIONE CON LONDRA, I CUI STANDARD DI EFFICIENZA INIZIARONO AD APPARIRE SUPERABILI.

GLASGOW

• IL PORTO DI RIFERIMENTO PER IL COMMERCIO DEL TABACCO PROVENIENTE DALL’AMERICA.

• UN INCREMENTO DEMOGRAFICO, GRAZIE ALLE NUOVE POSSIBILITÀ DI IMPIEGO.

• AUMENTO VERTIGINOSO DEL NUMERO DI CLUB E SOCIETÀ NELLE QUALI FURONO PROGRESSIVAMENTE INTRODOTTE LE NUOVE IDEE PROVENIENTI DALL’EUROPA

• L’UNIVERSITÀ POTÉ GODERE NON SOLTANTO DI NUOVE RISORSE ECONOMICHE MA ANCHE INTELLETTUALI.

• AUMENTARONO GLI INSEGNAMENTI E LA SCELTA DEI DOCENTI AVVENNE NON SOLO, COME ERA D’USO, PER LEGAMI FAMILIARI, AMICALI O RELIGIOSI MA ANCHE IN BASE ALLA FAMA: FRANCIS HUTCHESON E WILLIAM CULLEN

• EDINBURGH: POTEVA CONTARE SU PIÙ CENTRI DI AGGREGAZIONE E COMUNICAZIONE COME SOCIETÀ, CIRCOLI E BIBLIOTECHE

• GLASGOW: PUNTO DI RIFERIMENTO FU L’UNIVERSITÀ

• NELLE CATTEDRE DI FILOSOFIA MORALE, FRANCIS HUTCHESON, ADAM SMITH E THOMAS REID E FILOSOFIA CIVILE, JOHN MILLAR.

• IL DIALOGO INTERDISCIPLINARE, O INTERCITTADINO, ERA CONSIDERATO UN MOMENTO FONDAMENTALE

• IL CONFRONTO FRA IDEE ANCHE MOLTO DIVERSE: HUME (AMICO DI TUTTI GLI ALTRI ILLUMINISTI MA CON IDEE SPESSO A LORO ANTITETICHE)

• MOMENTO DI CRESCITA COLLETTIVA REGISTRATA NELLE SOCIETÀ, NEI CLUBS O NELLE UNIVERSITÀ

• L’APERTURA DI BIBLIOTECHE PUBBLICHE, NELLE QUALI ERA POSSIBILE REPERIRE LIBRI E RIVISTE RAPPRESENTÒ UN CONTRIBUTO NON SECONDARIO ALLA VIVACITÀ ED ETEROGENEITÀ DEI DIBATTITI.

L’editoria

• NEL 1710, DELL’ACT FOR THE ENCOURAGEMENT OF LEARNING (NOTO COME THE QUEEN ANNE STATUTE), CHE REGOLAMENTAVA IL DIRITTO D’AUTORE.

• EDITORI : DETENERE I DIRITTI DI UNA NUOVA OPERA PER QUATTORDICI ANNI, ESTENDIBILI AD ULTERIORI QUATTORDICI NEL CASO IN CUI L’AUTORE FOSSE VIVO, E PER VENTI, NEL CASO IN CUI IL TESTO FOSSE OPERA DI UN AUTORE DECEDUTO.

• GLI EDITORI SCOZZESI POTERONO DARE ALLE STAMPE MOLTI DEI CLASSICI CHE FINO A QUEL MOMENTO ERANO STATI APPANNAGGIO DEI SOLI COLLEGHI LONDINESI.

• IL MERCATO DIVENNE FIORENTE E LA SCOZIA NON SI LIMITÒ PIÙ A FAR GIUNGERE I TESTI DALL’EUROPA, PREVALENTEMENTE DALLA FRANCIA, MA NE PUBBLICÒ DI PROPRI

riviste

• «CALEDONIAN MERCURY»

L’«EDINBURGH EVENING COURANT»

EDITE AD EDINBURGH

• «GLASGOW JOURNAL» E LO «SCOTS

MAGAZINE» EDITE A GLASGOW.

ILLUMINISMO SCOZZESE

• XVIII SECOLO PERIODO CONTRADDISTINTO DALLA PRESENZA DI NUMEROSI INTELLETTUALI CHE AVEVANO SCRITTO OPERE DESTINATE A DIVENIRE DEI PUNTI DI RIFERIMENTO IN DIVERSE DISCIPLINE

• FRA QUESTI I PIÙ NOTI ERANO DAVID HUME E ADAM SMITH, MA ANCHE ADAM FERGUSON, THOMAS REID, WILLIAM ROBERTSON E JOHN MILLAR.

• CARATTERE MULTIDISCIPLINARE

• ESTENDENDONE I CONFINI

TEMPORALI (DALLA FINE DEL

SEICENTO FINO ALL’INIZIO

DELL’OTTOCENTO)

• HANNO EVIDENZIATO LA STRETTA

CONNESSIONE CON LA SOCIETÀ

CIVILE, ECONOMICA E POLITICA.

Illuminismo scozzese

• PARTE INTEGRANTE DI QUELLO

BRITANNICO?

• SPECIFICO SCOZZESE?

• CORRELATO A QUELLO FRANCESE?

• IL CAMBIAMENTO DELLE CONDIZIONI ECONOMICO-POLITICHE DELLA SCOZIA FAVORÌ:

1. LA CIRCOLAZIONE DI NUOVE IDEE

2. LA FIDUCIA NEL POSSIBILE AVANZAMENTO IN TUTTI GLI AMBITI DELLA SOCIETÀ

3. INTELLETTUALI: UNA CERTA LIBERTÀ DI PAROLA E CONFRONTO E STRUTTURE, COME QUELLE UNIVERSITARIE, CHE OFFRIVANO UN LUOGO DI DISCUSSIONE ED UN SOSTENTAMENTO ECONOMICO

4. IL CONFRONTO CON IL PROGRESSO: UNA SOCIETÀ CHE AVEVA VISSUTO CAMBIAMENTI SOSTANZIALI E REPENTINI IN UN BREVE LASSO DI TEMPO

• GLI INTELLETTUALI SCOZZESI DEL XVIII SECOLO AMBIVANO A COMPRENDERE

1. L’ESSERE UMANO,

2. LA SUA NATURA,

3. IL SUO AGIRE IN CONNESSIONE CON GLI ALTRI INDIVIDUI E CON L’AMBIENTE CIRCOSTANTE

4. LA SUA CAPACITÀ DI INCIDERE SUL PROPRIO PROGRESSO E SU QUELLO DELLA SOCIETÀ IN CUI ERA INSERITO.

• IL METODO SCIENTIFICO NEWTONIANO BASATO NON SOLTANTO SUL MOMENTO SPECULATIVO, MA SOPRATTUTTO SU QUELLO SPERIMENTALE.

• L’OSSERVAZIONE DEI FENOMENI: AI FINI DELLA COMPRENSIONE DELL’UOMO E DELLA SOCIETÀ, SIA SINGOLARMENTE CHE NEL LORO RECIPROCO INTERPOLARSI

• SOCIALITÀ DELL’UOMO: ESIGENZA DI STUDIARLO ANCHE NEL SUO HABITAT NATURALE

• INDAGINE SULL’UOMO E SUL SUO MODO DI RAPPORTARSI CON LA SOCIETÀ

• IMPORTANZA ALLA SUA COSTITUTIVA RAZIONALITÀ MA ANCHE SUI SUOI SENTIMENTI, PARTE INTEGRANTE DELLA SUA NATURA.

• SENTIMENTI: RICADUTA SUL SUO MODO DI AGIRE E DI INTERAGIRE CON IL MONDO ESTERNO E GLI ALTRI UOMINI

BIBLIOGRAFIA

• C. GALLI (A CURA DI), MANUALE DI STORIA DEL PENSIERO POLITICO, BOLOGNA, IL MULINO, 2001; PP. 260-262

• F. FALCHI, DALL’ILLUMINISMO SCOZZESE ALL’OWENISMO. IL PERCORSO IDEALE DI FRANCES WRIGHT, NAPOLI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2017