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RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA N° 09 - 1. OTTOBRE 2008 illustrazione illustrazione TICINESE TICINESE www.illustrazione.ch ELENA BARZAGHINI Una donna tra i sommelier REPORTAGE A lezione di cinese SONDAGGIO Cosa pensate dei concorsi di bellezza REPORTAGE A lezione di cinese SONDAGGIO Cosa pensate dei concorsi di bellezza RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA SPECIALE HOCKEY 2008 I destini incrociati di Alessandro Chiesa e Mattia Bianchi SPECIALE HOCKEY www.illustrazione.ch SPECIALE HOCKEY I destini incrociati di Alessandro Chiesa e Mattia Bianchi DA STACCARE Lo speciale hockey DA STACCARE Lo speciale hockey ELENA BARZAGHINI Una donna tra i sommelier

Illustrazione Ticinese

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N. 9 - 2008 - La rivista familiare della svizzera italiana

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Page 1: Illustrazione Ticinese

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA

N° 09 - 1. OTTOBRE 2008

illustrazioneillustrazioneTICINESETICINESE

www.illustrazione.ch

ELENA BARZAGHINIUna donna tra i sommelier

REPORTAGEA lezione di cinese

SONDAGGIOCosa pensate deiconcorsi di bellezza

REPORTAGEA lezione di cinese

SONDAGGIOCosa pensate deiconcorsi di bellezza

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA

SPECIALE HOCKEY 2008

I destini incrociati di Alessandro Chiesa e Mattia Bianchi

SPECIALE HOCKEY

www.illustrazione.ch

SPECIALE HOCKEYI destini incrociati di Alessandro Chiesa e Mattia Bianchi

DA STACCARELo speciale hockeyDA STACCARE

Lo speciale hockey

ELENA BARZAGHINIUna donna tra i sommelier

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SOMMARIO

4 FuoriondaQuestione di olfatto

6 Scelti per voiLa rubrica a misura di lettore

8 Scriv in dialèttI bernés i tegn dür: i mòlan mia ul mazz

11 Ma tu lo sai?Una risposta ai tuoi perché

12 L’intervistaLa felicità in un bicchiere

18 Da non credereNotizie dal passato…

20 SaluteAttenti a quella spiga…

24 A tavola in TicinoCucina creativa “alla Bebo”

28 InternetInformatica del futuro o futuro dell’informatica? (4ª parte)

30 Destinazione FamigliaNell’affascinante regno della rotaia

32 Cani, gatti & Co.Non la tengo più

34 Speciale Hockey (inserto da staccare)Quando il ghiaccio brucia

35 SondaggioTra inutilità e opportunità

41 Penne, pennelli e pasticciIl ricordivaso

42 Oggi parliamo di…Spero non passi mai la voglia di leggere fiabe!

44 ReportageE se andassimo a lezione di cinese?

48 ViaggiChe ridere la Svizzera! - La loro Africa, Ghana (9ª parte)

52 EscursioniLa vetta nascosta

54 TendenzeQuando sensibilità fa rima con tendenza

57 Motor TimeGrandine: allarme carrozzeria! In sella a una Derbi

63 OroscopoLe previsioni di Cloris per la prima metà di ottobre

66 CruciverbaCaccia al personaggio

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA

SPECIALE HOCKEY 2008

I destini incrociati di Alessandro Chiesa e Mattia Bianchi

SPECIALE HOCKEY

www.illustrazione.ch

SPECIALE HOCKEYI destini incrociati di Alessandro Chiesa e Mattia Bianchi34

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Quando leggerete questo editoriale sapre-te molto di più di quanto non sappiamo noiora. E a dire il vero, questo testo avremmopotuto scriverlo più tardi. Dopo. Se ci saràun dopo, appunto. Questo sostengono al-meno i più scettici. Ma in fondo il bellosta proprio qui, nel poter leggere cosasi pensava prima del dopo. Ma dopo co-sa, direte voi? Beh, dopo la fine del mon-do, dopo il più grande e incredibile esperi-mento scientifico che l’uomo abbia maitentato. Tra poche ore (oggi è il 10 settem-bre 2008) al CERN di Ginevra verrà aziona-to l’acceleratore di particelle che dovrebbedarci le risposte alle domande esistenziali,sostengono gli eminenti scienziati di tuttoil mondo che partecipano a questo incredi-bile esperimento. E che dovrebbe aprire unbuco nero che risucchierà tutto il pianeta,sostengono invece i più scettici.

27 chilometri per capire il mondo.

Questa è la lunghezza del Large HadronCollider, il tunnel che si snoda nel sottosuo-lo Franco/Svizzero. In soldoni, per prima co-sa i fisici spareranno un fascio di particelleche percorrerà il tunnel in una direzione.Poi ne spareranno un altro nella direzioneopposta.A questo punto, due raggi verran-no sparati contemporaneamente nelle duedirezioni, e scontrandosi nel mezzo ad al-tissima velocità dovranno formare un ipo-tetico Big Bang.Noi stiamo a vedere, o forse no…

La redazione

IN PRIMIS

Troverete la prossima edizione di llustrazione Ticinese, nella vostrabucalettere a metà ottobre.

IN COPERTINA: Elena Barzaghini-Mozzini (foto Rémy Steinegger)

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 3

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4 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

FUORIONDA

“Dovreste essere baciata, e spes-so, e da un esperto!”, diceClark Gable nei panni di

Rhett Butler in una scena memorabile diVia col Vento. In sala, il pubblico femmi-nile freme incantato, mentre sullo scher-mo Vivien Leigh nei panni di RossellaO’Hara, con il naso vicinissimo al suo,cade in deliquio. Forse perché stesa dauna zaffata del pestilenziale alito dell’at-tore. Si racconta infatti che Clark Gableavesse un alito tanto pesante da poter de-viare la traiettoria di una palla di canno-ne! Il problema del “re di Hollywood” sidice fosse dovuto in parti uguali alle den-tatura, al fumo e all’alcol. Molto spesso ilnostro alito dipende da quello che man-giamo. Ad esempio, una ricerca ha evi-denziato che l’aglio può rendere insop-portabile il nostro fiato anche senzapassare dallo stomaco: ne è stato strofi-nato uno spicchio sui piedi di una dodi-cenne e il suo odore pungente, passato at-traverso i pori della pelle, ha raggiunto ipolmoni e quindi l’aria espirata. Le nari-ci umane sono in grado di riconoscere edistinguere da 2’000 a 3’000 odori diver-si. I nostri recettori olfattivi sono infatticosì sensibili che basta una sola moleco-la di alcune sostanze per sollecitarli emetterli in condizioni di mandare un im-pulso nervoso al cervello. Ad esempio ilnaso degli esseri umani è estremamentesensibile all’odore della carne rancida:siamo infatti in grado di individuare la

presenza di 1/400 miliardesimo di gram-mo di questa sostanza marcescente, ilmetil-mercaptano, in poco più di un litrod’aria. L’identificazione certa della carnein putrefazione era probabilmente vitaleper i nostri lontani progenitori quandoancora lottavano per la sopravvivenzanelle foreste. Il senso dell’olfatto è più

sviluppato nelle donne, grazie alla pre-senza degli estrogeni, gli ormoni femmi-nili, il cui ruolo notoriamente consistenell’attivare i recettori olfattivi. È inte-ressante notare che la donna è in grado disentire l’odore del muschio - un profumoassociato al corpo maschile - molto me-glio di qualsiasi altro odore. Durante ilperiodo dell’ovulazione poi, quando gliestrogeni sono al massimo, la capacità ol-fattiva della donna raggiunge la sua mas-sima acutezza e la capacità di percezionedell’odore del muschio, ovvero del ma-

schio, aumenta da 100 a 100’000 volte ri-spetto al periodo mestruale, quello menofertile. Ma persino il leggendario fiuto diun cane da caccia sfigura clamorosamen-te di fronte a quello del baco da seta: ilmaschio è infatti in grado di individuaree seguire la traccia di 1/10’000 di milli-grammo della sostanza liberata dallafemmina a mo’ di richiamo sessualequando ancora si trova a 10 km di distan-za! Il legame tra sesso e odori è estrema-mente forte in tutto il regno animale. Stu-di e ricerche sempre più numerose hannodimostrato che il feromone, l’odore delsesso, viene prodotto anche da particola-ri ghiandole di cui sono dotati pure gli es-seri umani, le ghiandole apocrine. Ledonne sentono anche l’influsso dei fero-moni prodotti da altre donne, al puntoche - dopo un certo periodo di conviven-za - tendono a sincronizzare automatica-mente i loro cicli mestruali. Invece sottol’azione del feromone prodotto dalladonna, ad esempio, negli uomini si veri-fica una crescita più rapida della barba(con tutte le implicazioni anche ironicheche questo comporta). A proposito di cre-scita: il naso è la parte del corpo umanoche nel ventre materno si sviluppa per ul-tima; in compenso continua la sua cresci-ta anche in età adulta, fino alla morte. Ilnostro naso, con gli anni, può quindi al-lungarsi anche di un paio di centimetri,persino se diciamo sempre la verità, tuttala verità, nient’altro che la verità :-). �

QUESTIONEDI OLFATTO

“Profumi come un cespuglio di fiori: non so bene se devo baciarti oppure innaffiarti...” (Ryan O’Neal a Barbra Streisand nelfilm “Ma Sei Tutta Matta?”).

testo Roberto Rizzato

«Il senso dell’olfatto è

più sviluppatonelle donne»

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Page 6: Illustrazione Ticinese

SCELTI PER VOI

6 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

Da avereUna collana lunga e un ciondolo importantewww.swarovski.comChe scegliate l’oro giallo o quello bianco,o rispet-tivamente l’argento, dipende dall’abbigliamentoe dagli altri accessori, ad esempio dalla fibbia del-la cintura. Quello che conta davvero è che la col-lana sia molto lunga, almeno 60 centimetri, e chevi appendiate uno o più ciondoli importanti. Ela-borati, con parti in smalto e pietruzze brillanti.Quindi spazio alla fantasia, perché ad esempioquel portachiavi in argento che non avete maiusato,potrebbe diventare un ciondolo perfetto…

Da vedereLo sgabello di caratterewww.pfister.chCi è piaciuto molto questo sgabello della nuovacollezione Pfister Ispired by Nature. È un po’ co-me se la materia prima con la quale sono fattiquesti mobili si riprendesse il suo spazio. E allo-ra il legno, con le sue crepe e i suoi nodi, vive pro-prio per i suoi difetti, che diventano segni distin-tivi unici. Questo in particolare è realizzato inquercia palustre oliata naturale. Perfetto da ab-binare, in un gioco di contrasti, con un arreda-mento moderno e lineare.

Ab

bia

mo

assa

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Chi partirà per Budapest!Nell’edizione n° 7 avevamo pubblicato un concorso in collabo-razione con Hotelplan Italia con il palio un bellissimo viaggio aBudapest. Ebbene, Gaby Malacrida, rappresentante Hotelplan,ha estratto dal cospicuo mazzo comprendente cartoline postali,e-mail e buste, la cartolina del signor Fabio Molinari di Miglie-glia, che potrà così trascorrere una vacanza da sogno tra Budae Pest, passeggiando sugli otto ponti cittadini e rilassandosi neibagni termali della splendida città ungherese.

Chi di Melinda non se ne infischia!Nell’edizione n° 7 invece avevamo presentato il libro “Melinda se neinfischia”, e tra tutti coloro che ci hanno spedito una mail abbiamoestratto i cinque fortunati vincitori che riceveranno una copia dellibro. Si tratta di Ebe Balzano di Santa Maria, Paola Spagnolatti diBellinzona, Elisa Pellegrini di Stabio, Michela Rosa di Brusino Arsizio eDeborah Aliberti di Giubiasco.

Ab

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mo

letto

Il passato è una terra stranieraRomanzo di Gianrico Carofiglio, 297 pagine, BUR

L’autore è sostituto procuratore Antimafia a Bari e il suo romanzo, un gial-lo avvincente, racconta di come un bravo ragazzo, studioso e di buona fa-miglia, possa cascare in un “brutto giro”, così facilmente, quasi senza ren-dersene conto. E terminata la lettura, un piccolo dubbio si insinua nel let-tore… che questo romanzo sia un pochino autobiografico? Da questo li-bro è stato tratto il film di Daniele Vicari con Elio Germano, che uscirà nellesale italiane il 14 novembre.

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La rivella biondaRivella, www.rivella.ch

Sapere che gusto ha il siero di soia che si ricava dalla produzione dei panettidi soia ci incuriosiva, e quindi non potevamo non assaggiare la sorellina del-la bibita nazionale più famosa. Il suo sapore ricorda forse più una panachéche la classica Rivella, ed è fresca e rinfrescante. Ma alla nuova Rivella man-cano un sacco di cose…: coloranti, conservanti, calorie, lattosio e colestero-lo. Ecco allora che è perfetta per chi è intollerante al lattosio, ha problemi dicolesterolo o deve fare attenzione alla linea!

Page 7: Illustrazione Ticinese

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Page 8: Illustrazione Ticinese

Se a nem indré, ma ben indré in daltémp, già ul Sandro Biancon, bravolinguista, l’eva scrivüt di noss gió-

vin che disévan “acend” (accendere),“scend” (scendere), “salii” (salire), “spe-gn” (spegnere), “rüscel” (ruscello), “bür”(burro). Anca là par ul canton Bernaadess al somearess che sémpar püsséegióvin i pèrdan ul patàn dal dialètt e i dí-san “Karotte” al pòst da “Rübli” e “Zie-ge” (la cavra) al pòst da “Geiss”.Parché dovressom scaldass la pissa par uldialètt bernés? Che i guàrdan un po’ lôr,anca lontan dala capital federal (là incampagna o sü in di montagn, indova ipàrlan ul “Bureberndütsch”, ul dialètt dipaesàn bernés): nüm, cunt ul noss dialètt

dala ferovia e cunt i dialètt regionài agh’em già la nossa rogna da gratà. Maogni tant, forse mia da spéss, guardà ancada là dal Gotàrd al fà mia maa. E lôr, inoss confederati, al dialètt i ga tégnan, ecome i ga tégnan!Ma ta lì: a vün a vün, tücc i canton dalaSvizera tedesca i ponta (spingono) sém-par püssée ul “bon tedesch”. Un po’ par-ché cunt la globalizazion l’è mia voncia

girà föra dala Svizera senza savé ben una“lingua üficial” e un po’ parché ul mul-tietnic e ul multicultüral (sa podarà dì escriv inscì, in dialètt ticinés?) i òbliganquasi tücc a molà quaicoss di abitüdinlocài. Un mument, fermi tutti: un ex poli-ziott da 61 ann (Hans Schmidiger) e unmaestro in pension da 88 ann (UlrichSchwaar) i s’è dài da fà. I vöraressan che,a scöla, tosann, toson e maestri i parlas-san anca ul dialètt bernés e che al sapromöva là, come “lingua di insegna-mento”, cunt ul stess valor cultüral daltedesch (Hochdeutsch) e da l’inglés.Quand che a nii in centro-città a Berna, lìsóta i pòrtich visin al palazz federal,fermívass un àtim a sentì ul dialèttbernés: al g’ha un ritmo, una cadenza,una manéra da dì e da cüntà sü anca iropp püssée sémplic che ta lassa stracün-taa, se apéna ta gh’et un zichinin de oré-gia müsical. L’è mia necessari capì,gnanca “Bahnhof”: una “lingua di senti-ment”, bott lì, come al ma dîs ulSchwaar. Inscì la tiràt inséma un bellavór la Christine Brand (“NZZ amSonntag” dal 24 agòst, pag. 27), fasendoparlà i noss düü bernés, che i’è nài daldiretor dal Dipartiment dala püblica edü-cazion con 13mila e passa firmi, doncacon scià una petizion. Cunt ul titol che aldîs tütt: “Fertig Berndütsch a üsneSchuele? Das darf doch nid sy!” Pensiche gh’è mia bisögn da tradüzion.Se zürighés e valesàn i tira föra, quandche i pàrlan, la belezza da “sei sillabe”ogni segùnd (secondo) che passa, ibernés i riva gnanca a dinn cinc (cinque).I pàrlan adasi, ma i pensa lungh. UlSchwaar l’ha tradott in dialètt bernés unasfraca da libar scrivüt in finlandés e anca

quii dal Charles Ferdinand Ramuz. Laciapàt ul premi dala leteratüra e cultürasvizzera e in Finlandia i l’han nominaacavalier: donca l’è mia un strafüsari, l’ül-tim vegnüt.Cèrt che sa dév trövà na via da mezz, par-ché quii che sa n’inténd verament dadialètt e “lingue ufficiali” i dìsan che ulparlà local al tegn bòta domà se al végndopràt “föra” dala scöla: ul “bon tedesch”,lì süi banc, al ga dà ai fiöö, tosann e toson,di occasion che ul dialètt al po’ mia dàgh. Nüm ticinés al semm, par esperienza, cheul dialètt l’è mia un ostacol, quaicoss cheta bloca, par imparà ben, pulito, ul ita-lian: anzi, na quai volta ta riessat a dì méiquel che ta gira in crapa, cunt un misc-ciozz fra dialètt e “buona lingua”. Tadivéntat original e, come sa dîs, “il mes-saggio passa meglio”. Dopo sa po’ pen-sàla in diversi manér: ul Sandro Biancon(“Bloc notes”, otober 1980, pag. 23-30)al ma dîs che la funzion dal dialètt l’èquela da conservà la tradizion “di unavita e di una mentalità arcaiche, pre-industriali”. Nüm, in dal noss picol, acércum da vedé se ul dialètt al pò tegnìbòta anca cunt la globalizazion, i SMS ei you tube. Magari a parlà püssée adasi,come i bernés, a pòdum vess bon da fàquaicoss püssée. Magari. Mah! �

8 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

SCRIV IN DIALÈTT

Trédasmila firmi par mantegnì ul “Berndütsch” in di scöl dal canton: ul “bon tedesch” al dév mia cancelà ul dialètt.

scrivüt dal Pier Baron

I BERNÉS I TEGN DÜR:I MÒLAN MIA UL MAZZ

«Parché dovres-som scaldass

la pissa par uldialètt bernés»

«Ta riessat a dìméi quel che tagira in crapa»

Page 9: Illustrazione Ticinese

Wei

ssgr

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Una buona soluzione per la Svizzera.

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Page 10: Illustrazione Ticinese

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Page 11: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 11

MA TU LO SAI?

SAI C

OSA

ASCO

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MO?

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Classifica dei CD più venduti in Ticino, realizzata in collabo-razione con City Disc, Lugano.

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1

2

3

Classifica dei libri più venduti in Ticino, realizzata in collabo-razione con la Libreria Segnalibro, Lugano.

SAI CO

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1° La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano2° L’eleganza del riccio di Muriel Barbery3° La legge dell’attrazione di Ester Hicks

LA SEDIA?

Questo termine giapponese, diffusosi da noi du-rante la seconda guerra mondiale, definiva i pilotigiapponesi votati volontariamente alla morte che,a bordo di un aereo carico di esplosivo, andavanoa schiantarsi contro gli obiettivi assegnati distrug-gendoli. Deriva dal tifone che nel 1281 distrusseprovvidenzialmente la flotta mongola pronta a in-vadere il Giappone e che i giapponesi chiamaronocosì (da kaze/vento e kami/Dio).

SAI DA COSA DERIVA

SAI C

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ALCUNE CONCHIGLIE HANNO UN BUCHINO?

Le conchiglie bivalvi (ossia quelle che sono composte da due con-chiglie) hanno spesso un buchino perché vittime di un’altra

specie di molluschi gasteropodi (con la conchiglia a spira-le), carnivori e predatori. Il mollusco predatore ha una

sorta di lingua, detta radula, con la quale riesce aperforare gusci spessi anche 7 mm in poche ore.

Ottenuto il foro inserisce una proboscide con laquale risucchia il mollusco. A volte invece at-

tende che il mollusco muoia, per poi aprire ilsuo guscio e mangiarselo.

KAMIKAZE?

1° Viva la vida or Death & all his friendsdi Coldplay

2° Non ti scordar mai di me di Giusy Ferreri3° Forth dei The Verve

SAIPERCHÉ SI DICE

EST! EST!! EST!!!

Questo celebre vino moscato di Montefiasconedeve il suo nome ad una leggenda. Nel 1111, Enri-co IV di Germania era in viaggio con il suo esercitoverso Roma per incontrare papa Pasquale II. Al suoseguito si trovava il vescovo Johannes Defuk, gran-de intenditore di vini. Defuk mandava il suo cop-piere in avanscoperta per assaggiare i nuovi vinidella regione e questi, per segnalare al vescovo

dove valesse la pena fermarsi, scriveva Est! sul muro di ogni locanda do-ve c’era (“est”, appunto) del vino buono. Arrivato a Montefiascone,

trovò il vino del luogo così eccellente che lo segnalò ripetendo lascritta tre volte. Il vescovo poi, assaggiato il vino, decise di

ritornare a Montefiascone e di rimanerci per alcunigiorni e a Montefiascone morì, si narra per

il troppo bere!Che l’essere umano abbia bisogno disedersi è ovvio fin dagli albori dellasua storia, ma presto l’uomo ha sen-tito la necessità di sollevarsi dal ter-reno umido e sporco e di stare un po’più comodo rispetto ad esempio aquando si sedeva su un sasso. Nac-que così prima lo sgabello, ma la se-dia con schienale venne attorno al3000 a. C. diffon-dendosi nelle ta-verne, nelle qualisi beveva vino. Loschienale dovevaimpedire che chiaveva bevutotroppo finisse conil cadere all’indie-tro!

Sedia Biedermayer

SAI PERCHÉ

Page 12: Illustrazione Ticinese

L’INTERVISTA

12 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

LA FELICITÀIN UN BICCHIEREElena Barzaghini-Mozzini è attiva nel “mondo del vino” da sette anni e collabora attivamente in seno all’Associazione Sviz-zera dei Sommelier Professionisti, Sezione Svizzera Italiana e Sezione Nazionale. Cresciuta tra i vigneti di famiglia ma conun’attività nel ramo terziario, la sua riscoperta dei… rami della vite, le ha acceso anche la vita. L’abbiamo incontrata per far-ci raccontare di questa sua passione per il vino… del Ticino. testo Marco Ortelli - foto Rémy Steinegger

LA FELICITÀIN UN BICCHIEREElena Barzaghini-Mozzini è attiva nel “mondo del vino” da sette anni e collabora attivamente in seno all’Associazione Sviz-zera dei Sommelier Professionisti, Sezione Svizzera Italiana e Sezione Nazionale. Cresciuta tra i vigneti di famiglia ma conun’attività nel ramo terziario, la sua riscoperta dei… rami della vite, le ha acceso anche la vita. L’abbiamo incontrata per far-ci raccontare di questa sua passione per il vino… del Ticino. testo Marco Ortelli - foto Rémy Steinegger

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 13

Page 14: Illustrazione Ticinese

14 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

biente del vino e soprattutto delle degustazioni. E proprio in que-ste occasioni mi sono accorta che il vino ticinese a parer mioaveva bisogno di ancor più spazio. Così, in quattro amiche, nel2006 abbiamo deciso di creare all’interno della nostra Associa-zione il gruppo Donne & Vino, che ha come scopo quello di pre-diligere durante gli incontri i vini del territorio ticinese”.

IN COSA CONSISTE L’ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE DON-NE & VINO? “Ci troviamo quattro volte l’anno organizzando cene a tema,degustazioni, durante le quali vengono presentati naturalmentei vini del nostro territorio alla presenza dei produttori. La cosabella del nostro gruppo è che a queste serate partecipano semprepersone della professione, ristoratrici, enologhe, viticoltrici conle quali c’è un ottimo feeling. Spesso si dice che tra donne ci so-no sempre degli screzi o nascono gelosie. Devo dire che tra noifinora non ne ho riscontrati, penso anzi che in questo particola-re campo, che è sempre stato di predominanza maschile, ledonne siano molto più solidali le une con le altre. Facciamo poivisita a cantine, e anche qui abbiamo iniziato con quelle di ge-stione “femminile”. Altrimenti per quello che mi concerne, agi-sco sul territorio, e poi a essere donna in questo campo è ancheuna fortuna…. Si ricevono molti più inviti, forse perché unadonna che degusta incuriosisce sempre di più”.

UNA DONNA IN UN AMBIENTE A PREPONDERANZA MA-SCHILE, COME SI TROVA?“Direi che come donna devi metterti in gioco maggiormente emostrare ogni volta la tua competenza. Inizialmente c’era unacerta malfidenza, anche legata alla giovane età. Non riuscirei adire se e quanto gli uomini in questo mondo apprezzino le don-ne. Dicono di stimarle molto e la mia speranza è che non è soloun modo di dire. Non credo che le donne siano più brave nelladegustazione rispetto agli uomini, penso che sia una questionedi sensibilità che può essere tanto femminile quanto maschile.Forse le donne in un campo che è sempre stato molto maschileosano di più, l’uomo pensa maggiormente a difendere il propriostatus, e quindi la donna non avendo nulla da perdere, osa mag-giormente riuscendo a distinguersi”.

TORNIAMO ALLA VIGNA. COS’È PER TE LA VENDEMMIA? “Per me è soprattutto un momento di ritrovo della famiglia, deiparenti e conoscenti, quando l’uva è matura e pronta per subireuna trasformazione. Vedo riassunte le fasi del processo, che dal-la cura del vigneto conduce all’etichetta posta sulla bottiglia, fino alla degustazione, l’attività caratteristica del sommelier”.

L’INTERVISTA

Inizio il resoconto dell’incontro con Elena Barzaghini-Moz-zini, in modo insolito, ossia con la citazione di un autoreamericano, che sintetizza in modo fulminante l’origine del

nostro bere un bicchiere di vino: “Come tutti gli altri presentinel bar, stava stordendosi con l’alcol, che era una sostanza pro-dotta da una creaturina chiamata lievito. I lieviti mangiavanozucchero e cacavano alcol, e si uccidevano distruggendo il pro-prio ambiente…” (Kurt Vonnegut). A prescindere dall’originedel cosmo e dei viventi che lo abitano, all’origine del vino stan-no quindi i lieviti, responsabili del passaggio dal liquido analco-lico al liquido alcolico, poi colorato di rosso, di bianco o di ro-sa, con più o meno bollicine. È il mistero della natura, che Ele-na ha cominciato a sondare quando nel 2002 ha deciso di ap-profondire la conoscenza del mondo del vino, fino a diventaresommelière - non professionista – in seno all’A.S.S.P. (Associa-zione Svizzera dei Sommelier Professionisti).

DA DOVE NASCE LA TUA PASSIONE PER… IL VINO?“Siccome la mia famiglia ha un vigneto, si potrebbe dedurre chela mia passione nasca da lì. Invece tutto è capitato in manierapiuttosto casuale, quando a cena con amici, all’argomento vinoio non capivo nulla, se non la distinzione tra il colore rosso e ilbianco… di un vino”.

… COSÌ, CON IL CAVATAPPI HAI APERTO LA BOTTIGLIADELLA CONOSCENZA…“Ho deciso di seguire un corso di conoscenza di base sul vino. Inquell’occasione ho capito che l’argomento mi affascinava e cosìho ampliato la mia comprensione partecipando al corso di for-mazione per sommelier (corso sviluppato in 3 livelli), che ha se-de presso la Scuola Superiore Alberghiera del Turismo (SSAT) aBellinzona, dove ho conseguito il diploma di sommelière. Dopoaver collaborato attivamente per l’Associazione, sono poi entra-ta a far parte dapprima del Comitato Cantonale e in seguito inquello Nazionale, cominciando a frequentare più da vicino l’am-

SCHEDA BIOGRAFICA

Nome: ElenaCognome: BarzaghiniCognome da nubile: MozziniStato civile: sposata con RoccoPaternità: di Attilio e Giancarla (-Allemann)Data di nascita: 5 giugno 1979Luogo di nascita: BellinzonaAttinenza: CamorinoRamo attività: fiduciario-amministrativo-immobiliareRamo enologico: Corso viticoltura amatori - Scuola Agraria Mez-zana; Formazione Sommelière A.S.S.P. (Association Suisse desSommeliers Professionels), 1°,2°,3° livello, con il conseguimen-to del relativo diploma; Formazione di Idrosommelière (degu-statrice di acque)Curiosità: ho un gatto nero di nome CagliostroEsordio enologico: “una serata al ristorante Groven di Lostallo”Progetti: “Attualmente sto scrivendo un libro per bambini sul te-ma della viticoltura”

«Vedo il vigneto, il sole, ilprocesso di lavorazione»

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 15

In principio era...il grappolo d’uva.

Il gruppo Donne & Vino: (da sin.) Marna Soli,Lisa Tenca, Elena Barzaghini-Mozzini e Anna Valli.

Si può avere la botte piena eil bicchiere anche...

Nelle botti il vino matura.

“Qui ho 5 anni”. Con il papà Attilio Mozzini.

Elena in piena analisi olfattiva.

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L’INTERVISTA

COME DEFINIRESTI ALLORA L’ATTIVITÀ DEL SOMMELIER? “Forse il vino, nel bicchiere, vuole trasmettere qualcosa, il som-melier, allora, cerca di interpretare quello che il vino non può di-re perché non può… parlare. Cerca di dare voce al vino”.

COME DEGUSTA UNA SOMMELIÈRE? “Come premessa distinguerei tra giudizio oggettivo e giudiziosoggettivo, infatti posso dire che un vino è buono perché pre-senta tutte le carte in regola, ma a titolo soggettivo può non pia-cermi. Un bravo degustatore dovrebbe saper distinguere i giudi-zi oggettivi da quelli soggettivi. Entrando nel merito dell’atti-vità di sommelier, si distinguono tre tipi di analisi, la visiva,l’olfattiva e la gustativa”.

UNA QUESTIONE DI SENSI…“Nell’analisi visiva il colore ci dà già utili indicazioni sulla na-tura o l’età del vino, sulla consistenza o la presenza di anidridecarbonica, le bollicine. Ruotando il bicchiere si vedono poi ap-parire i cosiddetti archetti e lacrime, che ci fanno capire appun-to la consistenza del vino, più gli archetti sono larghi, minore èil tenore alcolico, più sono stretti e fitti e più queste lacrimescendono lentamente e più il vino è ‘corposo’”.

L’OLFATTO“Nell’analisi olfattiva si analizzano i sentori, i profumi e gli aro-mi presenti nel vino e legati alle caratteristiche del vitigno, allefasi di lavorazione e alla maturazione del vino. Per facilitarequesta descrizione si è soliti associare queste sensazioni odoro-se, che si innestano durante le varie fasi di fermentazione e dievoluzione di un vino, a elementi presenti in natura, come fiori,frutti, spezie, ecc. Di regola il degustatore dovrebbe essere ingrado di riconoscere le varietà dei sentori non in base alla loronomenclatura chimica, ma identificandoli con profumi e sento-ri presenti in natura, anche se devo ammettere che molti sentoriche vengono detti sono frutto di tanta fantasia”.

IL GUSTO“Nell’analisi gustativa il vino viene portato in piccola dose allabocca, espanso con la lingua in tutta la cavità della bocca, deglu-tito o “sputato”, anche se so che molte persone non apprezzanoquesto gesto. In questa fase si prendono in considerazione lastruttura generale - lo spessore, la consistenza e corpo del vino,l’equilibrio - il rapporto tra morbidezza, acidità e tannicità, l’in-tensità delle sensazioni - le sensazioni percepite dopo aver fatto

16 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

NON SOLO VINO: UNA IDROSOMMELIÈRE

“Partendo dal fatto che noi siamo composti di acqua e osservando adesempio gli acini d’uva, che pure la contengono, mi sono detta, perchénon approfondire anche la conoscenza dell’acqua?Il compito dell’idrosommelier non è solo quello di spiegare alle perso-ne come si degusta l’acqua, ma anche farne capire l’importanza di unimpiego non sconsiderato. Anche in questa attività parto dal principioche una migliore comprensione delle cose possa indurci a cambiare inostri comportamenti esagerati e quindi nocivi”.

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 17

IL PROCESSO DI VINIFICAZIONE HA INNESCATO ANCHE INTE QUALCHE CAMBIAMENTO?“Effettivamente dalla degustazione sono passata anche alla viti-coltura, al tentativo di produrre io stessa del vino, nella tenuta difamiglia. Accudire il vigneto e poi vedere il primo grappolo èstata per me una sensazione particolare. Devo dire che mi sonocommossa, perché mi è sembrato un fatto magico. La conoscen-za del mondo del vino per me è stata la scoperta di una grandepassione, che mi ha arricchita interiormente e che mi ha resa si-curamente più decisa. Ora come ora nelle mie scelte sono menotitubante, o è bianco o è nero, i compromessi non mi piacciono,rischiano sempre di diventare… compromettenti!”.

CHE MONDO SAREBBE SENZA VINO? “Non posso nemmeno immaginare un mondo senza vino!Avremmo solo cemento, case e palazzi. Sarebbe davvero triste, ilmondo del vino può veramente regalare allegria, amicizia, maanche comunicazione e convivialità, e se venisse a mancare tuttoquesto, a parer mio ci sarebbero davvero molte persone infelici”.

COSA VEDI IN UN BICCHIERE DI VINO?“Vedo il vigneto, il sole, il processo di lavorazione e poi penso so-prattutto a chi è riuscito a far arrivare il vino in bottiglia, perchéso quanto questo sia difficile. È un grande lavoro, che sia buonoo meno buono, il lavoro deve comunque essere premiato”.

PERCHÉ BERE VINO?“Per lasciarsi stupire da quello che la natura può dare. Può tra-sformare e, se ci piace, può darci tante emozioni. Il vino è sem-pre motivo di convivialità. In ogni caso il vino lo si deve assapo-rare, degustare. L’abuso non è altro che disprezzare il prodotto”.

SE FOSSI UN VINO, QUALE MEGLIO TI POTREBBE CARATTE-RIZZARE?“Un rosso, per motivi sentimentali sicura-mente il Merlot, anche se devo ammette-re che prediligo le… bollicine”.

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ruotare il vino e averlo deglutito, e la persistenza delle sensazio-ni - tanto più permangono ricordi uguali o simili a quando il vi-no era in bocca, tanto maggiore sarà la persistenza del vino”.

UNA QUESTIONE DI ANNATE… “Ci sono evidentemente molti fattori che condizionano la qualitàdi un’annata, a partire dall’illuminazione solare, dall’intensitàdelle piogge, ecc. Ci sono vini realizzati per evolvere nel tempo,mentre la tendenza attuale dei produttori è quella di vinificare inmodo che il vino sia subito pronto per il consumo. Se il climasvolge un ruolo fondamentale, la base rimane il suolo, la terra dacui cresce la vite e via di processo in processo fino ad arrivare alvino in bottiglia. E a noi, a dire se è una buona annata”.

… E DI COLORI.“La produzione del vino bianco, rosso e rosato è data dalle di-verse scelte che si fanno nella vinificazione. Il bianco, infatti,può essere realizzato con uve rosse, in quanto a dare il colore èil contatto delle bucce con il mosto. Più contatto darà più colo-re, nascerà allora un rosso, meno contatto darà un rosato, nessuncontatto sfocerà in un bianco. Per il rosato, la tonalità rimanecomunque una scelta del produttore”.

DALLA BOTTIGLIA AL GRAPPOLO E RITORNO.“Il nostro grappolo d’uva viene messo nella diraspatrice, unamacchina che separa il raspo dagli acini, quindi gli acini vengo-no pressati e il mosto che ne deriva, insieme alla buccia, vienemesso in un contenitore, solitamente in acciaio inox. Le buccecontengono determinate sostanze che favoriscono la fermenta-zione, che è data dai lieviti, che mangiando lo zucchero presen-te nel mosto producono alcol. Accade quindi una seconda fer-mentazione, detta malolattica, che trasforma gli acidi malici,acidi duri, in acidi lattici, più morbidi e delicati e che porta il vi-no a maturazione. Ci sono poi molte scelte operate in cantinache conducono verso il prodotto finale. Qui entra in gioco anchela bravura del produttore. Quando infine il produttore è soddi-sfatto del risultato, procede alla fase dell’imbottigliamento, del-la tappatura e dell’etichettatura. Da qui viene immesso sul mer-cato per giungere sulla nostra tavola”.

ELENA GIUDICA LE ANNATE TICINESI

Clicca ed entra nel sito. Troverai un commento di Elena Barzaghini-Mozzini sulle annate 1997-2007 ticinesi.Su youtube, invece, all’indirizzo indicato, un momento di risoterapiacon gli indimenticabili Laurel & Hardy in azione in una cantina di vino:http://it.youtube.com/watch?v=ggJKkIBJY2Q

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«Forse le donneosano di più»

NON SOLO DEGUSTAZIONE: UNA PRODUTTRICE DI VINO

Con mio padre ho prodotto alcune bottigliedi Merlot, annata 2006 - SOLOPERME, no-me a lui dedicato perché è stato lui a tra-smettermi la magia che si nasconde nel vinoe che ho riassunto in questa poesia: “Quan-do ero bambina, da grande sognatrice hosempre creduto che nella nostra tenuta difamiglia “La Corticella”, fosse nascosto untesoro. L’ho cercato per anni e anni, senza però mai trovare nulla. Conil passare del tempo, quando ormai avevo perso ogni speranza l’ho fi-nalmente trovato. La terra, il vigneto, il vino, sono il tesoro più grandeche potessi mai trovare. Talvolta sorrido perché mi sembra così stranoche sia sempre stato lì sotto ai miei occhi. Così mi piace pensare chequesto segreto mio papà l’abbia voluto custodire SOLOPERME”.

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DA NON CREDERE

curiosità di Pigi

IN VENDITABenedetto Tonini vendeva, il 13 dicem-bre 1854, un “bellissimo avvoltoio bar-bato incolume e vivo”.

IL SISTEMANel 1854 si poteva acquistare, nel Ticino,il metodo per “fare la composizione dipietre colle quali ciascuno può farsi labarba senza rasoio, senz’acqua e senzasapone”.

SUBITONel 1931 era possibile comperare, nel Ti-cino, un “thè sonnifero di immediato ef-fetto”.

LA PREDAIl locarnese Piero Giugni abbattè nel1938, in Costa d’Avorio, durante una bat-tuta di caccia, un elefante.

IL RICAVONel 1871, il baco da seta allevato nel Ti-

tori della “Gazzetta Ticinese” del 15 giu-gno 1851 di essere in possesso di una“marmotta addomesticata”, di un “passe-ro solitario di qualità bellissima” e di un“cane delicato”.

UNO SOLONel 1936 la scuola di Piandera vennechiusa perché aveva un “solo allievo ob-bligato alla frequenza”.

27 POSTIIl “garage” Arabo di Bellinzona informò,il 30 gennaio 1929, di disporre di un tor-pedone di “ben 27 posti”, adatto agli“scampagnamenti”.

CIRCAPietro Cassina, di Cureggia, mise in ven-dita, nel 1916, “circa 50 capre”.

DA PRIMATOUn luccio pesante 17 chili fu pescato, il 9aprile 1906, nel laghetto di Muzzano, al-lora affittato dalla famiglia Polar a Gia-como Crivelli e Luigi Balmelli.

Riproduzione di un diploma di agricoltura del1908, inviatoci da Lucia Bassoli di Golino.

cino diede un ricavo sommante a un mi-lione di franchi.

IN VENDITA Paolo Toffa, di San Vittore, informò i let-

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LA TROTONANelle acque del Varbano fu catturata, il 27 gennaio 1914, una trota di 14,800chili.

MESTIERITra il 1860 e il 1906 v’erano nel Ticino,queste professioni: Natale Tagliabue diLugano era “confitturiere”; BernardoOliva di Chironico “fabbro stacchellajo”;Angelo Rialini di Stabio “rizzadino”;Pietro Campari di Lugano “torcollere”;Serafino Ferrari di Campione “stovi-gliaio”; Battista Battistessa di Arbedo“portino di carbone” e Cirillo Delucchi diArogno “fornitore di sabbia”.

IL RICETTARIONel 1803 si poteva acquistare a Lugano,per 5,40 franchi, il “Manuale di cucina”che conteneva “oltre 2000 ricette”.

IL GUSTONel 1867, il “Bureau de Commissionhors la porte S. Alban a Basilea”, fornivaai coltivatori ticinesi, dietro pagamento

A LETTODei 26 allievi che dovevano frequentare,nel 1919, il secondo corso all’Istitutocantonale agrario di Mezzana, solo 8 sipresentarono all’apertura della scuola:tutti gli altri erano stati colpiti dalla“grippe”.

“OGGETTI FRESCHI”Un annuncio pubblicitario informava,nell’aprile del 1855, che al Caffè del Par-co luganese si potevano avere, ogni gior-no, “oggetti freschi di pasticceria”.

TELEGRAMMINel 1851 furono inviati, nel Ticino, 17telegrammi, che salirono a 11’544 nel1872, a 128’096 nel 1882 e a 157’802 nel1891, anno in cui vi erano, nel Cantone,80 Uffici telegrafici.

CHISSÀ…Le autorità luganesi autorizzarono, il 31maggio 1802, Giorgio Ulrich ad esporreper 15 giorni, in Piazza Castello, una“grotta misteriosa”.

di 5 franchi, la “maniera di fabbricare ec-cellente zolfo aromatico per dare al vinoun buonissimo gusto”.

PERICOLI PUBBLICIIl rapporto concernente, nel 1874, il Pe-nitenziario cantonale, rilevava che nellostesso erano rinchiusi, in particolare, uncondannato per “omicidio subitaneo consevizie” e uno per “uccisione d’infante sumandato”.

PRIMATO MONDIALEIl paracadutista biaschese Plinio Roma-neschi era in trattative, nel novembre1929, con la città di Locarno, per l’orga-nizzazione di un suo lancio da 5’000 me-tri: lancio che avrebbe costituito un pri-mato mondiale.

L’UNICOIl 5 dicembre 1930 andò all’incanto, adOrselina, una proprietà (casa e terreno)stimata 30’000 franchi. Vi fu un solo in-teressato che la ottenne per 5’000 fran-chi.

Il divertimento inizia con le verdure.

In collaborazione con esperti dell’alimentazione, da anni McDonald’s ottimizza la propria offerta di menu per bambini. Da marzo, la verdura fresca è il contorno fisso di ogni Happy Meal. «La Veg-gie Bag motiva i nostri piccoli ospiti a mangiare più verdura, e i bambini imparano che le verdu-re sono parte integrante di ogni pasto», spiega Martin Knoll, managing director di McDonald’s.

Pasto completoLe carote fresche, coltivate per McDonald’s da oltre 15 contadini svizzeri, completano ogni com-binazione di menu. In più, con un piccolo sovrap-prezzo, si può avere come dessert la Fruit Bag con fette di mela e uva. L’Happy Meal offre quindi un pasto completo ed equilibrato con molte vitami-ne, fibre alimentari, proteine e carboidrati.

Sana varietàNei nostri ristoranti, genitori e bambini

possono comporreil proprio menu tra 48 proposte diverse. La com-binazione di menu Chicken Mc Nu g ge t s , patatine fritte,

Veggie Bag e succo d’arancia ha ad esempio 520 calorie, valore inferiore a quello consigliato dalla «Piattaforma d’azione europea sulla dieta, l’atti-vità fisica e la salute» a pasto, per bambini tra 4 e 7 anni. I genitori apprezzano soprattutto il fatto che i bambini non sono più costretti a scegliere tra patatine fritte e verdura. La Società Svizzera di Nutrizione (SSG) afferma: «Integrando i legu-mi come contorno fisso del menu per bambini, McDonald’s ha compiuto un importante passo».

HAPPY MEAL CON FRUTTA E VERDURA Menu equilibrati per bambini da McDonald’s Advertorial

Al più tardi dopo aver visto i cartoni animati di Braccio di Ferro i bambini lo sanno: la verdura rende forti e sani. Malgrado ciò, i genitori devono sempre fare sfoggio di una grande capacità di persuasione. Infatti le verdure non sono proprio tra le pietanze preferite dai più piccoli. McDonald’s avvicina i bambini in modo ludico all’alimentazione sana: da questa prima-vera in ogni Happy Meal c’è sempre anche la Veggie Bag con bastoncini di carota per contorno.

CARNE DI MANZO SVIZZERAOltre 800 contadini svizzeri forniscono la car-ne di manzo per gli hamburger di McDonald’s e da oltre 30 anni Bell lavora la carne senza ag-giungere alcun additivo, gli hamburger con-tengono quindi al 100 % solo carne di manzo macinata.

Page 20: Illustrazione Ticinese

SALUTE

Una bella brioche calda appena sfornata, il pane ancora fragrante. Niente sembrerebbe più sano di questi alimenti, eppureper chi soffre di celiachia, questi sono cibi proibiti. Una patologia che in Svizzera colpisce circa una persona su 130 e che spes-so è difficile da diagnosticare se non con esami mirati.

testo Stéphanie Scatizza - illustrazioni Ivan Artucovich

20 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

ATTENTI AQUELLA SPIGA

Page 21: Illustrazione Ticinese

Caduta dei capelli…Capelli deboli…Unghie fragili…

... possono essere provocati dalla carenza di biotina.

aiuta ad eliminare questo stato di carenza.

1 x al giorno Biotin> diminuisce la caduta dei capelli> migliora la qualità di capelli e unghie> aumenta lo spessore di capelli e unghie

In vendita in farmacia edrogheria.

Lo sviluppo di capelli e unghie saniCellule specializzate (cellule epidermiche) nella matrice deicapelli , rispettivamente delle unghie si riproducono perscissione cellulare e si spingono lentamente verso gli strati cutaneisuperiori . Maturando, formano la proteina filamentosa cheratina, elemento costitutivo principale di capelli e unghie. La cheratina conferisce a capelli e unghie resistenza.

Così agisce la biotinaLa biotina agisce sulla moltiplicazione delle cellule matrici dicapelli e unghie , favorisce la formazione di cheratina e nemigliora la struttura.

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Leggere il foglietto illustrativo.

Le prime descrizioni della malattia vanno ricercate lontanonel tempo: nel I secolo d.C. il medico latino Celso intro-dusse il termine “celiaco” per indicare una malattia diarroi-

ca. Successivamente nel 250 d.C. Areto di Cappadocia, un altrofamoso medico dell’antichità, annotò, in un’enciclopedia del-l’epoca, i segni clinici di una malattia intestinale lunga e moltodifficile da curare, identificabile con la celiachia, dal greco koi-liakos, “coloro che soffrono negli intestini”. Nel 1856 FrancisAdams tradusse questo termine dal greco all’inglese, coniandol’espressione “celiaci”. Pochi anni dopo, nel 1888, Samuel Geedescrisse i sintomi dettagliati di questa condizione sia negliadulti sia nei bambini, predicendo che l’unico trattamento con-sistesse nella dieta adeguata, con pochi alimenti derivati dallafarina. Solo a metà del XX secolo però fu chiarito che la celia-chia si manifesta in alcune persone in seguito all’ingestione diproteine del grano, che danneggiano la mucosa intestinale. Al-cune teorie suggeriscono che si sia manifestata nell’uomo quan-do esso passò da una dieta a base di carne e frutta secca ad unaa base di grassi ad alto contenuto proteico come il grano. È solonegli ultimi cinquant’anni che i ricercatori hanno ottenuto unamigliore conoscenza delle sue cause e di come trattarla. Ma checos’è la celiachia e come si cura? A queste e ad altre domanderisponde il Dr. Antonio Bonetti, specialista in gastroenterologiaa Bellinzona.

COS’È LA CELIACHIA“La celiachia è una condizione nella quale il sistema immunita-rio risponde in maniera anomala ad una proteina chiamata glu-tine. Questa proteina è contenuta nella farina e causa una rispo-sta immunitaria abnorme a livello intestinale. La risposta immu-nitaria genera un’infiammazione cronica, danneggia i tessutidell’intestino tenue e porta alla scomparsa dei villi intestinali,importanti per l’assorbimento di tutte le sostanze nutritive. Ilglutine è contenuto nel frumento, nella segale e nell’orzo equindi in tantissimi cibi e piatti che troviamo sulle nostre tavolecome pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche in tanti altri ali-menti dove la farina è una delle componenti. Un celiaco quindi,oltre al danno diretto alla mucosa, subisce un consistente dannoindiretto, perché non è in grado di assorbire sostanze nutritive equindi rischia la malnutrizione. Se non viene diagnosticata tem-pestivamente e trattata in modo adeguato, la celiachia può ave-re conseguenze importanti, anche irreversibili”.

«Il sistema immunitariorisponde in maniera

anomala»

Page 22: Illustrazione Ticinese

LE CAUSE“Quando c’è un’intolleranza, l’organismo reagisce all’introdu-zione della sostanza nociva producendo anticorpi, come se fos-se attaccato dall’esterno. Nel caso specifico, come detto, la ce-liachia provoca un danno alla mucosa intestinale con conse-guente riduzione della capacità assorbitiva. La celiachia è unapatologia genetica e quindi, nel caso di presenza della malattia

all’interno di una famiglia, è opportuno effettuare una ri-cerca degli anticorpi in tutti i parenti di primo grado

del malato”.

LA CURA“Oggigiorno, l’unico trattamento possibile per la

celiachia è una dieta priva di glutine (gluten-free),che permette di eliminare i sintomi e di ricostituire la

mucosa intestinale. La capacità di ripresa e di recuperodei tessuti danneggiati però dipende anche da molti altri fattori,come ad esempio l’età in cui la malattia viene diagnosticata e ilgrado di danneggiamento della mucosa. Seguire durante tuttol’arco della propria vita un regime privo di glutine implica unforte impegno, una vera e propria educazione alimentare, poichévanno eliminati tutti gli alimenti contenenti frumento, segale,orzo e i loro derivati, come ad esempio il malto, quindi quasi tut-ti gli alimenti confezionati, dalle merendine alle torte, la pasta eil pane e la tanto amata pizza. La carne, il latte, i latticini, le uo-va, le verdure, il riso, le patate e il mais invece non contengonoglutine e possono quindi far parte tranquillamente della dieta.Per un celiaco, comunque, seguire la dieta oggi non significa eli-minare tutti questi alimenti: esistono ormai sul mercato diversiprodotti sostitutivi che portano la sigla degli alimenti senza glu-tine (la spiga sbarrata) e ristoranti attenti a questo problema cheoffrono menu specifici. In alternativa o in combinazione, è pos-sibile utilizzare farine e altri derivati delle patate, del riso, dellasoia o di altri legumi. Particolarmente importante è il fatto che ilglutine può essere “nascosto” nei cibi e persino in alcuni farma-ci come additivo, conservante o aroma. Non bisogna poi dimen-ticare che piccole quantità di glutine sono presenti anche in alcu-ni farmaci e nell’ostia della Comunione. È quindi necessario ri-chiedere informazioni dettagliate su ogni singolo prodotto che sidesidera acquistare e utilizzare”.

SALUTE

Page 23: Illustrazione Ticinese

Medicamento fitoterapico aiuta.

Leggere il foglietto illustrativo.Sidroga AG, 4800 Zofingen

Se non riesce a prendere sonno, un medicamento fito-terapico può aiutare: in farmacia o drogheria si faccia consigliare VALVERDE® Sonno forte.

In caso di disturbi dell‘ addormentamento e del sonno.1 compressa film rivestita al giorno.

Medicamenti fitoterapici.

I SINTOMI“I sintomi possono essere molteplici e svilupparsi in fasi di-verse della vita. In generale si possono elencare dolori addo-minali ricorrenti, diarrea cronica, perdita di peso, feci chiare,produzione di gas e gonfiore addominale, ma anche altri sin-tomi come dolori alle ossa, crampi muscolari, crescita ritarda-ta, stanchezza, mancanza di ferro, anemia, cambiamenti com-portamentali, afte in bocca, irritazioni della pelle (dermatitiherpetiformi), danneggiamento dello smalto e del colore deidenti, irregolarità dei cicli mestruali. Tutti questi sintomi sonoil risultato di un insufficiente assorbimento di nutrienti equindi di una forma di malnutrizione. Una diagnosi più preci-sa della malattia passa principalmente per due analisi mirate.L’esame diagnostico per eccellenza si fa sul sangue e rivela lapresenza di alcuni anticorpi come l’antigliadina e l’antiendo-misio. Un esame più recente permette di identificare anche lapresenza di un altro anticorpo, l’antitransglutaminasi. Se po-sitivo l’esame viene completato dalla biopsia intestinale (èimportante che il paziente, durante le settimane che precedo-no l’esame mangi come d’abitudine), ossia dal prelievo trami-te gastroscopia di un minuscolo frammento di mucosa inte-stinale che, osservato al microscopio, evidenzia l’atrofia deivilli. Infine, la presenza di celiachia può essere confermata dalfatto che tutti i sintomi regrediscono se si instaura una dietapriva di glutine. Studi recenti confermano che quasi il 50% dichi è affetto di celiachia è pure intollerante al lattosio.

La celiachia viene generalmente classificata in quattro formediverse:- Tipica, con sintomatologia diarrea e arresto della crescita.- Atipica, si presenta tardivamente con sintomi soprattuttoextraintestinali (come l’anemia).- Silente, mancano sintomi evidenti.- Potenziale, esami sierologici positivi (presenza di anticorpiantigliadina), ma con biopsia intestinale normale”.

In collaborazione conDr. Med. AntonioBonetti SpecialistaFMH in gastroentero-logia a Bellinzona.�

Per informazioni:• GRUPPO CELIACHIA DELLA SVIZZERA ITALIANA,via Campagna 25 L, 6503 Bellinzona;Responsabile:Valentina Luthi 0041 79 614.07.79, www.celiachia.ch;• SVIZZERA ROMANDA,www.coeliakie.ch;• SVIZZERA TEDESCA, www.zoeliakie.ch;• ITALIA, www.celiachia.it.

Page 24: Illustrazione Ticinese

A TAVOLA IN TICINO

24 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

1. L’insegna del locale.

2. I fiori appena raccolti.

3. Un particolare dellecreazioni di Ruth Rè.

4. Ruth Rè e Bebo Parinial centro della salaprincipale.

5. L’edificio che ospital’osteria.

6. Altri tavoli, nellasaletta secondaria.

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Page 25: Illustrazione Ticinese

L’Osteria Biasca di Prosito, situata inuna vecchia casa ristrutturata, nelnucleo del paese, a pochi passi

dalla strada cantonale che da Biascaporta a Bellinzona, ha una lungatradizione alle spalle. Il locale di-spone di una trentina di posti al-l’interno, in una sala arredata inmodo tradizionale, altrettantiall’esterno, sotto il pergolato ri-coperto dal glicine, e una quin-dicina sul terrazzino adiacenteall’entrata. Nel 2006 l’osteria hacambiato gerenza ed è passata adun personaggio ben noto nella re-gione. Pochi sanno il suo vero nome,perché, per la gran parte delle persone,lui è semplicemente il Bebo, un sopran-nome che lo accompagna da quando erabambino. Originario di Iragna, Mario Parini ini-zia la sua carriera culinaria come macellaio, da cui lasua competenza nella preparazione delle carni. Dopo otto annidi gestione in proprio, decide di passare alla ristorazione. Di lo-cale in locale - dal Torcett di Giubiasco al Grotto Lino di Biasca,fino all’Osteria Tre Vie di Motto Blenio - affina la sua arte culi-naria dando corpo a quella passione, ereditata dal padre Peppi-no che, già da piccolo, durante l’estate, in montagna, lo portavaa sbizzarrirsi in paste e risotti. Bebo è una persona curiosa, che ama osservare con attenzione,

per poi mettere in pratica, a modosuo, gli stimoli che l’hanno mag-

giormente colpito. Un vero au-todidatta spinto dalla passio-

ne per il buon cibo: “Le va-rie tecniche di cucina leho imparate osservandoGiacinto, il cuoco delGrotto Angela di Iragnae guardando vari pro-grammi televisivi dedi-cati alla gastronomia”.Dalla sua inventiva sono

nate curiosità quali il cor-don bleu da Guinness, un

colosso di 4 metri per 2, ri-proposto lo scorso anno nella

versione ridotta, si fa per dire, di 2metri per 1, la bistecca al cestello,

ispirata al noto pollo al cestello, o l’en-trecôte misurata a dita, che il cliente sceglie in

base a quante dita di carne desidera mangiare. Parlando con Mario Parini, ci si rende conto di quanto, oltre chel’amore per la buona tavola, gli stia a cuore anche lo spirito fe-staiolo, lo stare assieme agli amici e il regalare ai suoi ospiti mo-menti di buon umore. Ed è proprio per sposare sapori e allegria,che anche quest’anno l’Osteria Biasca ripropone la rassegna Lapourcelle cuisine, che, a differenza di quanto potrebbe suggeri-re il nome, non prevede una carta all’insegna della carne del

CUCINA CREATIVA“ALLA BEBO”

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 25

Da quando l’Osteria Biasca di Prosito ha cambiato gestione è stata rinominata “Da Bebo”. Definire la cucina proposta nonè cosa facile, perché Mario Parini, in arte Bebo, ama creare i suoi piatti sul momento, seguendo l’istinto e lasciandosi ispi-rare, oltre che dagli ingredienti di stagione, dallo stato d’animo che prova quando si mette ai fornelli. Fa eccezione il mesed’ottobre, in cui Bebo ripropone la fortunata rassegna La pourcelle cuisine, un invitante omaggio alla selvaggina e ai sapo-ri d’autunno.

testo Alda Viviani - foto Rémy Steinegger

CURIOSITÀ IN CUCINA

Ore felici. Ecco il senso let-terale di happy hour, momenti all’in-

segna del cibo e del buon bere, che contribui-scono a creare un’atmosfera rilassante e convivia-

le. Questo volume propone oltre 150 ricette per trasfor-mare l ’aper i t ivo, lamerenda o la pausa lavoro inun’occasione di relax all’inse-gna dei sapori golosi. Dai cibidolci a quelli salati fino a viniaromatizzati, ad esempio allacamomilla, e liquori molto spe-ciali, come l’esotico ratafià didatteri o il seducente rosolioalle rose, fino al profumatis-simo liquore di vaniglia.

AA.VV, Happy Hour. Stuzzichini, pasticcini, cock-tail e liquori per le ore di relax, De Agosti-

ni, ISBN 978-88-418-3751-1.

Page 26: Illustrazione Ticinese

maiale, ma che è nata come risposta ironica alla nouvelle cuisi-ne. A Prosito, niente porzioni minimaliste ma piatti abbondanti.La rassegna si svolge durante le prime tre settimane d’ottobre. Imenu, che cambiano ogni settimana, rendono omaggio alla sel-vaggina e ai sapori dell’autunno, con specialità quali taglieriniai porcini, ravioli di castagne al crudo diBrusio, carne cruda di cervo al coltello, fi-letto di cervo all’armagnac, schiena di ca-moscio al rum o filetto di cinghiale allapanna e aceto balsamico. Clou della rasse-gna, e qui entra in gioco il maiale, la Festadella mazza, durante la quale Bebo proponeluganighe, luganighette e cotechini di pro-duzione propria accompagnati da polenta elenti. Il tutto è allietato da musica, buon be-re e allegra convivialità. All’Osteria Biasca non esiste una carta fissa. Bebo preferiscepuntare su proposte del giorno, preparate all’insegna delle sta-gioni. I vari piatti sono presentati e spiegati agli avventori da

Ruth Rè, da anni sua preziosa collaboratrice, che porta un toccofemminile nel servizio e negli arredi del locale. Durante l’annoa Prosito si possono gustare ad esempio i tagliolini con pesto dirucola e mandorle, il raviolo al tartufo, i taglierini con funghi egamberoni o il filetto d’orata con vongole, gamberetti e salsa al

limone. Definire la cucina di Bebo non ècosa facile, perché lo chef ama creare i suoipiatti sul momento, seguendo l’istinto e la-sciandosi ispirare, oltre che dagli ingre-dienti di stagione, dallo stato d’animo cheprova quando si mette ai fornelli. “Mah, di-ciamo che si tratta di una cucina tradizio-nale e nostrana rivista a modo mio. Sonosempre alla ricerca di nuove idee, per rie-laborare sapori nostrani in chiave creati-

va”, ci dice il padrone di casa, che, mentre parla, lascia traspari-re d’essere pronto per nuove sfide. Parole che non stupiscono,visto che escono dalla bocca di un personaggio dinamico, istin-tivo e imprevedibile come il Bebo…�

Ingredienti: 4 persone

TAGLIATELLE• 200 g di farina di castagne• 200 g di farina tipo 00• 2 uova• acqua q. b.• sale• olio d’oliva

SALSA• 2 porri• burro• 50 g di prosciutto crudo • 2 dl di panna• peperoncino in polvere

PreparazioneTAGLIATELLE: impastare tutti gliingredienti. Avvolgere l’impastonella pellicola trasparente e la-sciare riposare in frigo per ca. 2ore. Tirare delle sfoglie di pastadello spessore di ca. 1,5 mm e ri-tagliare le tagliatelle. Cuocerle inabbondante acqua salata per ca.10-12 min.SALSA: nel frattempo tagliare iporri a julienne, cuocerli in acquaper 5 min. o al vapore per 10 min.In un tegame, sciogliere il burro eunire i porri e il prosciutto crudotagliato a striscioline. Unire lapanna e lasciare legare la salsa.Insaporire con il peperoncino.Scolare le tagliatelle e versarlesubito nella salsa. Amalgamare iltutto e servire.

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26 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

Page 27: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 27

Ingredienti: 4 persone

• 4 fette di fesa francese di ca. 150 g l’una

• burro• 300 g di porcini freschi• 100 g di gherigli di noce• 1 spicchio d’aglio• 1 mazzetto di prezzemolo• 4 dl di panna• fecola q. b.• cognac• 0,5 dl di fondo di cottura

di vitello• sale, pepe

PreparazioneTagliare i funghi a cubetti di ca. 1cm. In un tegame, sciogliere ilburro.Aggiungere i funghi e roso-larli per 2-3 min. Unire le nocispezzettate. Insaporire con sale,pepe, l’aglio spremuto e il prezze-molo tritato fine. Unire la panna elasciare legare la salsa per ca.10 min. Mettere in frigo per ca.2 ore. Stendere la fesa, farcirla disalsa dal centro al bordo e ripie-gare l’altro bordo, come un pan-nolino. Fissare con gli stuzzica-denti. Insaporire la carne con salee pepe e passarla nella fecola. Inun tegame, sciogliere il burro erosolarvi la carne da ambo i lati, afuoco moderato. Spruzzare con ilcognac e flambare. Unire 2 dl dipanna e il fondo di cottura. Farelegare la salsa e servire.

PRIMOPIATTOPATÜSC DI VITELLO CON PORCINI E NOCI

Ingredienti: 4 persone

1 uovo intero2 tuorli30 g di zucchero0,5 dl di vino passito4 fogli di gelatina2 dl di pannafrutta di stagione

PreparazioneSbattere 2 tuorli, 1 uovo intero, lozucchero e il passito. Fare legareil tutto a bagnomaria. Unire lagelatina ammollata in acquafredda. Lasciare riposare in frescoper 1-2 ore. Montare la panna eincorporarla delicatamente alcomposto. Accompagnare la cre-ma con frutta di stagione, ad es.bacche o castagne.

CREMA DI ZABAGLIONE AL PASSITO

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ARICAMI D

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.illustrazione.

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DESSERT

Page 28: Illustrazione Ticinese

INTERNET

DALL’ARATRO AL COMPUTER, PER L’AGRICOLTURA DEL FU-TURO…Nuovi metodi di coltivazione e di produzione di derrate alimen-tari, dagli ortaggi alla frutta, ben esposti nei reparti dei super-mercati, ma sempre più spesso venduti direttamente dal produt-tore al consumatore, così come nuove modalità di allevamentodel bestiame, per la carne o per produrne i derivati del latte, dalburro al formaggio, grazie a rilevatori che ne sorvegliano la pro-duzione e l’andamento, in dialogo costante con un sistema cen-trale computerizzato, che ne analizza ogni aspetto tecnico edeconomico, senza tralasciare l’automazione e la meccanizzazio-ne delle operazioni e delle attività. Un bel “salto”, indubbia-mente, rispetto a tempi in fondo non così lontani, quando anco-ra si “caricavano” gli alpeggi per l’estate, producendo il burrocon la zangola e formaggi e formaggini ottenuti dalla cagliatadel latte nella caldaia sul fuoco, con le mucche al pascolo, an-dando per fieno con la falcia, arando i campi e coltivandoli solocon l’aiuto delle proprie forze. Oggi è tutto diverso, e il conta-dino di un tempo, che si alzava presto il mattino affaticato dalunghe ed estenuanti giornate lavorative, oggi si è modernizza-to, con stalle automatizzate, serre moderne per coltivazioni con-tinue, persino con l’abito più pulito e addirittura con alcuni stru-menti elettronici fra le mani. Un’esagerazione, forse, poiché lefatiche di un contadino rimangono sempre tante, così come nu-merosi sono i sacrifici, anche se - grazie alle nuove tecnologie -alcuni compiti possono venire semplificati e facilitati, a tuttovantaggio della redditività.

4ª P

ART

E

Dal sistema GPS, per la localizzazione sul terreno per mezzo di satelliti geostazionari (che vedono continuamente la stessaporzione di Terra ruotando in maniera sincrona sopra l’equatore a 36 mila chilometri), al PDA (Personal Digital Assistant) - me-glio conosciuto come agenda elettronica - al computer, andando e spingendosi sempre più nella direzione delle nanotecnolo-gie (la capacità di osservare, misurare e manipolare la materia su scala atomica e molecolare), anche l’agricoltura sta diven-tando un lavoro delicato e di precisione.

testo Elio del Biaggio

INFORMATICA DEL FUTUROO FUTURO DELL’INFORMATICA?

www.epcglobalinc.orgIl sito web ufficiale di EPCglo-bal Inc., progetto di rete mon-diale per lo scambio dei dati re-lativi alla tracciabilità, da EPC(Electronic Product Code), codi-ce numerico unico associato adun oggetto.

www.agrolinker.comUna bussola nell’Internet agri-colo, da questo sito web italia-no, che comprende una ricca edesaustiva banca dati informati-va in ambito agricolo e zootec-nico.

28 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

IL LAVORO DI CONTADINO E AGRICOLTORE, DALLE FIABEDI UN TEMPO ALLA PRECISIONE DI OGGI…Nelle immagini che vediamo sulle confezioni dei prodotti anco-ra troneggiano simboli bucolici di contadini felici mentre zap-pano i campi, con prodotti che crescono rigogliosi in piena ter-ra e bestiame che pascola tranquillo nei prati. Il fossato esisten-te fra questa visione e la realtà odierna, non ha cessato di allar-garsi nel corso degli anni e l’agricoltura è ormai diventata unavera e propria industria dove ogni punto di margine perso o gua-

Page 29: Illustrazione Ticinese

dagnato può significare e decidere la sopravvivenza stessa diun’azienda. Un settore che si sta anche sempre più accentrando,con il numero di contadini in continuo calo in ogni Paese delmondo occidentale. Una tendenza, questa, che da tempo ha giàsegnato anche il settore dell’industria agroalimentare, che tra-sforma i prodotti provenienti dal mondo agricolo e che vede al-cuni colossi del settore dividersi la parte preponderante del mer-cato. Per una gestione precisa dei margini di guadagno, per po-ter pilotare la propria produzione, per ottimizzare tutte le opera-zioni o anche per poter prendere decisioni e gestire la propriaattività quotidiana, oggi l’agricoltore, almeno quello più moder-nizzato e meno tradizionale, ricorre sempre più all’informatica.Un modello ancora nella sua fase embrionale, certamente, mache tende a svilupparsi rapidamente con il trascorrere degli an-ni, con lo sviluppo di apparecchiature e di tecniche grazie allequali ridurre al massimo tutti gli aspetti più fortuiti legati all’a-gricoltura. Già oggi, ne vediamo i segnali premonitori in un pri-mo approccio pratico, e fra gli strumenti maggiormente utilizza-ti troviamo gli assistenti personali (PDA), spesso “accoppiati”

con sistemi di localizzazione satellitare GPS (Global Positio-ning System). Un binomio assai efficace per rilevare superfici,assicurare la condotta del trattore, anche in automatico, grazie asistemi di cartografia, ottimizzandone non solo la guida ma an-che la distribuzione corretta di sementi, prodotti fertilizzanti oantiparassitari. Un equipaggiamento che via via può arricchirsidi nuove funzioni, servendo da valido aiuto per scelte e decisio-ni strategiche, per il monitoraggio di grandi coltivazioni.

INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE PER IL FUTURO DEL-L’AGRICOLTURA?Anche in questo ambito, gli scettici però non mancano e, a benguardare, nella coltivazione come nell’allevamento, questo fe-nomeno informatico ha più un sapore futuristico, essendo orien-tato ad operazioni automatizzate viste come fattori di migliora-mento - pensiamo anche solo ai sistemi di mungitura automatici- con un marcato accento sull’automazione degli edifici e di al-cune attività legate al mondo della coltivazione delle superfici,soprattutto raggruppando informazioni economiche e tecniche,captate da rilevatori e che, una volta elaborate, guidano il colti-vatore per lo svolgimento delle necessarie attività. Un settore invia di sviluppo, quindi, e vedremo in futuro se la convergenzadelle nanotecnologie, delle biotecnologie, delle nuove tecnolo-gie dell’informatica e della comunicazione (NTIC) e delle scien-ze cognitive, riuscirà a sviluppare un’agricoltura moderna e red-ditizia, per una vera e propria fabbrica di prodotti agricoli. �

«Oggi l’agricoltore ricorresempre più all’informatica»

www.atel.ch

Quandocambia il vento

Trasformare la forza del vento in elettricità è per noi, società svizzera leader nel campo dei servizi energetici attiva in tutta Europa,

uno dei nostri punti di forza. Per un sicuro approvvigionamento energetico, in futuro la Svizzera avrà però bisogno di più. Per questo motivo puntiamo su efficienza, energie rinnovabili, nuove grandi centrali elettriche e sul commercio di energia.

Diversificare è fondamentale – per un approvvigionamento elettrico sicuro della Svizzera.

Page 30: Illustrazione Ticinese

DESTINAZIONE FAMIGLIA

Locomotiva coccodrillo, a vapore, elettrica… lo Swiss Vapeur Parc a Bouveret, sulla sponda del Lago Lemano, vi invita ad un

viaggio nell’affascinante mondo della rotaia che piacerà a tutti gli appassionati di treni, grandi e piccini.

testo Coralie Nativel - foto Stefano Ember

30 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

NELL’AFFASCINANTE REGNO

DELLA ROTAIAAlla stazione di Chablais-City, i tre binari permettono ai visitatori di scegliere su quale treno salire.

Page 31: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 31

L’avventura del parco è iniziata nel1987, quando un gruppo di appas-sionati di treni decise di dare vita a

un sogno: creare una rotaia in miniaturasulla quale guidare i loro trenini, replichead un quarto di treni esistenti. Col passaredel tempo il progetto ha preso una dimen-sione più ampia, e nel 1989 è stato inau-gurato lo Swiss Vapeur Parc. Alle costru-zioni ferroviarie si sono a poco a poco ag-giunte anche repliche di costruzioni comecastelli, chiese o case tipiche della regio-ne. Ogni anno, in occasione del FestivalInternazionale del Vapore (10 giorni ingiugno, durante i quali appassionati ditutta Europa si ritrovano per presentare iloro treni), il parco presenta le sue novità. Dopo quasi 20 anni di esistenza, il Parco siestende su 17’000 m2, con due chilometridi rotaia, sedici deviatoi, ponti, tunnel estazioni. Il parco veicoli comprende 12 lo-comotive, di cui sei a vapore, mentre le al-tre funzionano a benzina. Contemporanea-mente possono circolare nove treni, suiquali è consentito compiere più giri, per unviaggio della durata di 12 minuti che attra-versa un paesaggio ricreato tra laghetti,colline e città. Chi preferisce, può anchepasseggiare sui cammini carrozzabili. Il parco dispone di due buvette in cui sipossono trovare panini e bevande, ma è pu-re permesso fare pic-nic. Diverse zone so-no infatti allestite a questo scopo. In caso dicattivo tempo, sono disponibili carrozzecoperte, mentre su richiesta gli impiegatipossono allacciare una carrozza adattataper chi si sposta con la sedia a rotelle. Il biglietto d’entrata è valevole tutto ilgiorno, chi esce dal Parco può rientraregratuitamente nell’arco della giornata,questo permette di concedersi delle “pau-se”, ad esempio per compiere una pas-seggiata lungo il lago Lemano, che si tro-va poco lontano. �

2

6

1. Nella rimessa si possono ammirare locomoti-ve e manutenzione.

2/3/4/5. Il viaggio dura 12 minuti tra città, colli-ne, laghetti e castelli.

6. Riproduzione della chiesa di Saanen.

5

COME ANDARCI Vi sono diverse possibilità di raggiungere ilVallese dal Ticino. Qualsiasi tragitto sceglia-te, prevedete una media di quattro ore conl’auto (tramite il passo della Novena, quel-lo del Sempione o quello del Gran San Ber-nardo).

DOVE DORMIREVista la distanza col Ticino, è una gita cherichiede di passare almeno una notte nellaregione. A Le Bouveret potrete alloggiareall’Hôtel Bellevue. La camera doppia costa120.- franchi, la singola 70.- franchi con lacolazione. www.bellevue-bouveret.ch.

QUANDO ANDARCILo Swiss Vapeur Parc è aperto da marzo anovembre dalle 13.30 alle 18.00. I weekende i giorni festivi dalle 10 alle 18. Durantel’anno vengono anche organizzate apertu-re notturne (per informazioni consultate ilsito del Parco: www.swissvapeur.ch).

QUANTO COSTAPer i bambini sotto i 4 anni l’entrata è gra-tuita. Fino a 16 anni costa 12.- franchi, pergli adulti 14.- franchi. Il biglietto d’entratacomprende un numero illimitato di giri coni trenini durante la giornata.

DA SAPERE Le persone che possiedono delle locomotivecon uno scartamento 5” oppure 7 1/4” pos-sono viaggiare col proprio mezzo sui binari,sempre che rispettino le regole del capo sta-zione, che non abbiano un materiale tropporumoroso e che le locomotive raggiunganola velocità minima di 8 chilometri orari. An-che i modellini di barca costruiti a manopossono navigare sui laghetti del parco.

1

4

3

Page 32: Illustrazione Ticinese

CANI, GATTI & CO.

NON LATENGO PIÙ

Da fastidiosi disturbi intestinali a com-

portamenti che paiono privi di scopo

pratico. Questi gli argomenti trattati di

seguito dalla nostra consulente.

a cura di Elena Stern-Balestra

anche il cortisone ma niente. Adesso stiamo provando con il ci-bo ma ne ho già cambiati e la situazione è la stessa. Il gatto puòuscire ma rimane nel nostro giardino e alla sera non esce. Co-munque il gatto è vaccinato. Le scrivo chiedendole se per casoha già sentito di casi simili e se mi può aiutare. Grazie mille.

Francesca Antognini, Lugaggia

Raramente la diarrea si presenta da sola come espressionedi un disturbo del comportamento. Essa si può manife-stare in associazione ad altri sintomi neurovegetativi ingatti che soffrono di ansia. Se non riscontra nessun al-tro sintomo “sospetto” (attacchi di panico, tendenza a

32 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

PROBLEMI DI… CORPOLe scrivo in merito alla mia gatta di razza mainecoon. La gattaha quasi tre anni e da più di un anno soffre di diarrea. Per un an-no la cosa succedeva più o meno ogni tre mesi. Il veterinario leha dato il bismutal e il cetalac. Le feci ritornavano dure e per piùo meno tre mesi andava bene. Purtroppo, dall’inizio dell’annonon riesco più a fargliela passare. Con il bismutal va bene mapoi come smetto incomincia di nuovo la diarrea. Con il veterina-rio abbiamo provato di tutto. Abbiamo fatto gli esami del sangue,della tiroide, delle feci, ecc., ma il gatto non ha nulla. Abbiamoprovato con il laxatone pensando che fosse il pelo, ma continua-va a vomitare e la diarrea le veniva lo stesso. Le abbiamo dato

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Page 33: Illustrazione Ticinese

nascondersi o aggre-dire, salivazione ec-cessiva, disturbi del-

l’appetito…) legato alcomportamento della sua

micia non seguirei neces-sariamente la pista com-portamentale.Mi sembra che il suo ve-terinario abbia già fatto

un lavoro diagnostico si-stematico. Nella sua de-

scrizione del problema nonparla però di cure antiparas-

sitarie “diagnostiche” (p.es.la somministrazione di metro-

nidazolo per escludere un’infe-stazione da giardie) o dell’elimi-

nazione di cibi specifici dalladieta della sua micia (p.es. latte olatticini). Varrebbe la pena di veri-ficare questi aspetti prima di pas-

sare ad indagini diagnostichepiù invasive e impegnativeanche da un punto di vista fi-nanziario.

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 33

Per le vostre domande:Illustrazione Ticinese,“Cani, gatti & Co.”, C.P. 418, 6908 Lugano,oppure via e-mail: [email protected],indicando come soggetto “Cani, gatti & Co.”

GRATTO GATTOGentile Dottoressa,il nostro gatto di razza siberiana ha quattro mesi e da un mesevive con noi e sta benone di salute. Abbiamo però una curiosità,in quanto alcune volte, dopo aver mangiato nella sua ciottolina,con una zampetta gratta per terra, come se volesse scavare. Co-sa significa questo gesto?Ringrazio per la sua gentile risposta e la saluto cordialmente.

Daniela Greco Canonica, Viganello

I gatti a volte ricoprono il cibo avanzato nello stesso modo incui ricoprirebbero urina e feci. Ciò può apparire bizzarro su unpavimento duro, anche perché essi vi possono grattare anche al-cuni minuti senza alcun risultato. Secondo alcuni autori, questogesto verrebbe effettuato per ragioni igieniche in presenza di ci-bo non particolarmente apprezzato. Altri sostengono che la fun-zione di tale comportamento sia quella di nascondere e conser-vare del cibo avanzato per un consumo futuro, come viene tal-volta osservato nei felini selvatici.

Page 34: Illustrazione Ticinese

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Page 35: Illustrazione Ticinese

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TRA INUTILITÀE OPPORTUNITÀ

Giorgio Bronz, 60 anni, chirurgo plasti-co, Montagnola - “Dal mio punto di vistasono una grande opportunità per chi li vin-ce”.

Ornella Guerra, 44 anni, allieva op. so-cio-sanitaria, Locarno - “Li trovo futili,perché le ragazze inseguono uno stereotipodi bellezza quasi irraggiungibile”.

Patrizia Cocchi, 52 anni, casalinga, Cas-sarate - “Li definisco eventi demenziali chenon servono a nulla. Sono solo un grandebusiness”.

Ennio Egli, 47 anni, funzionario postale,Balerna - “L’importante non è la bellezzaesterna, ma quella interna…”.

Katia Bettosini, 27 anni, allieva op. so-cio-sanitaria, Sigirino - “Dipende con chespirito si partecipa: se è per divertirsi può an-che essere una bella esperienza, ma se ci siconcentra solo sull’immagine...”.

Marco Marian, 52 anni, settore com-merciale, Caslano - “Un grande businessper gli organizzatori e poche speranze perle ragazze”.

Non si sono ancora spenti gli echi della finale 2008 di Miss Svizzera, tenutasi lo scorso 27 settembre al Centro esposizioni diLugano. Ma cosa pensano, in generale, i cittadini del nostro Cantone dei concorsi di bellezza? Eccovi le loro opinioni.

testo Lorenza Storni - foto Stefano Ember

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 35

> pagina 37

Page 36: Illustrazione Ticinese

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Page 37: Illustrazione Ticinese

Agostino Parillo, 43 anni, ristorazione,Maroggia - “Mi piace seguirli perché dan-no la possibilità a qualcuno di fare carriera”.

Jennifer Scolari, 34 anni, impiegata,con Cloe, Gordola - “È un gioco che puòdiventare un buon trampolino di lancio”.

Claudia Luppi, 45 anni, allieva op. socio-sanitaria, Pura - “Rispetto la bellezza, maassociata alla spontaneità e alla simpatia”.

Rafael Fink, 18 anni, studente, Cadro -“È appagante per gli occhi, ma si rischia chele ragazze si insuperbiscano troppo”.

Alfio Dell’Oro, 34 anni, venditore, Mas-sagno - “Può essere un’opportunità per al-cuni per farsi conoscere nel mondo dellamoda e affini”.

Teresa Ruberto, 34 anni, parrucchiera,Losone - “I concorsi di bellezza mi interes-sano perché mi piace il mondo della moda ela bellezza in generale”.

Francesco Caruso, 47 anni, dirigente fi-nanziario, Lugano - “La bellezza femmini-le è una delle cose che danno senso alla vi-ta. Il rischio è che le ragazzine eccedano nelculto dell’immagine, specie se assecondatedai genitori”.

Germana Lavagna, 24 anni, giornalista,Lugano - “Credo che debbano esistere ac-canto ad una considerevole somma di vel-leità di cui la società ha bisogno”.

Andrea Danani, 45 anni, docente, Co-mano - “Miss Italia è un aberrante super-mercato della bellezza. Perlomeno MissSvizzera dà spazio anche ad altri aspetti chevanno oltre l’immagine. In ogni caso riten-go questi concorsi del tutto inutili”.

SONDAGGIO

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 37

Page 38: Illustrazione Ticinese

Dimagrire è facile!Tre passi verso il successo

Dimagrire è più facile di quanto non si pensi, se si tieneconto di tre importanti regole:

Meno calorie

Il fattore insulina

Controllo del risultato

Abbiamo una ricetta vincente per tutti coloro che desiderano dimagrire facilmente ed in modo sano: PreCon – il Programma Dietetico e Nutrizionale con consulenza medica. Il dietologo, il Dr. med. Paolo Negri di Berna, illustra il giusto modo per realizzarlo.

Esistono centinaia di diete con

le quali non si ottengono risul-

tati, una invece funziona dav-

vero: PreCon. Da 14 anni offro,

nello studio medico ed in colla-

borazione con altri 400 medici,

questo programma in tutta la

Svizzera, riscuotendo un enor-

me successo. I partecipanti non

sono solamente dimagriti in

maniera consistente, ma hanno

anche mantenuto il loro peso

negli anni.

Dr. med. Paolo Negri

Dietologo, Berna

Chi vuole dimagrire deve risparmiare calorie. Ciò riuscirà perfetta-

mente se, invece di soffrire la fame o di contare i punti, si ricorre

ad integratori sostitutivi di pasti, come quelli che, da molti anni,

PreCon offre con successo. Per ogni pasto sostituito si «risparmiano»

400 – 600 calorie. Poiché al corpo viene fornito tutto ciò di cui esso

ha bisogno, si perde solo grasso corporeo e non muscolatura. Ciò

costituisce la base di un successo duraturo.

L’insulina è per antonomasia l’ormone che fa ingrassare! Dopo

ogni pasto il rialzo di insulina trasforma le calorie eccessive in grasso.

Solo alcune ore dopo il pasto, il tasso d’insulina scende nuova-

mente nella fascia in cui vengono bruciati i grassi (settore verde

nella figura). Spuntini tra i pasti e cibi ricchi di carboidrati provoca-

no un rialzo dell’insulina e fanno ingrassare! Per questo motivo si

dovrebbero consumare solamente 3 pasti al giorno, lasciando, tra

un pasto e l’altro, una pausa di almeno 4 – 6 ore senza assunzione

di cibo. I pasti sostitutivi PreCon non stimolano quasi per nulla

l’insulina e quindi facilitano la perdita di grasso!

La bilancia segna certamente una perdita di peso, ma non

indica se si sia effettivamente perso grasso. Con una mi-

surazione della composizione corporea (bio-impedenza,

BIA) il medico può accertare quanti muscoli, quanta

acqua e quanto grasso siano presenti nel corpo e come

cambino questi valori nel corso della dieta. Grazie ai pasti

di PreCon, ricchi di proteine e di vitamine, la massa musco-

lare può essere mantenuta durante la dieta. Con questo

metodo si può anche determinare il bisogno individuale di

calorie. Le misurazioni vengono effettuate da medici Pre-

Con, specificamente formati; pertanto si ha la sicurezza di

essere seguiti nel miglior modo, per ottenere un successo

duraturo!

1.

2.

3.

Sbagliato: l’insulina rimane ad un livello alto e nonscende nella fascia in cui vengono bruciati i grassi.

Corretto: L’insulina scende nella fascia in cui vengono bruciati i grassi

Grasso corporeo

Massa extracellulare ECM (acqua, ossa, tessuto connettivo)

BCM Body Cell Mass (massa cellulare muscolare e degli organi)

Tasso d‘insulina consumando 5 pasti al giorno

Tasso d‘insulina consumando 3 pasti al giorno

PUBBLIREDAZIONALE

Page 39: Illustrazione Ticinese

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«Avevo già provato molte diete senza successo, soffrendo

la fame e digiunando, con il risultato che il mio peso ed il

mio stato d’animo andavano su e giù, come percorrere

una stra da di salite e discese. Dal momento che conosce-

vo alcune signore che erano riuscite a dimagrire con il

Programma PreCon, mi decisi a cercare un medico Pre-

Con. Dopo il primo colloquio, una cosa mi fu subito

chiara: con questo programma ce la farò!

Per prima cosa iI medico misurò la massa grassa e la mas-

sa muscolare del mio corpo, calcolando il mio bisogno

personale di calorie. Iniziai con due frappè PreCon (BCM

Basic) al giorno ed un pasto normale. In questo modo non

avevo mai fame. Presto i miei chili cominciarono a preci-

pitare! Dopo tre mesi se n’erano andati già dieci chili, sei

mesi più tardi, avendo perso più di 25 chili, ero magra

come non ero più stata dai tempi in cui ero una teenager!

Da allora faccio regolarmente camminate, vado in bici-

cletta e pratico il nordic walking. Il fatto che io sia in gra-

Jasmin Roos (45) ha perso più di 25 chili con il

Programma PreCon ed ha ritrovato la voglia di vivere!

do di mantenere così bene il mio peso dopo più di 4 anni

è sicuramente anche perchè, ogni tanto, sosti tuisco il

pasto serale con una bevanda BCM di PreCon.

Tra parentesi: anche la mia famiglia si gode la mamma

snella, che è quasi sempre di buon umore».

Page 40: Illustrazione Ticinese

anni

Da 80 anni membro della famiglia

Piccoli piedi in libertà.

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piedi dei bambini, affinché possano affrontare il

cammino della vita con piedi forti e sani.

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Page 41: Illustrazione Ticinese

2. Appoggia il vasetto sulla pasta spianata e se-gnane l’altezza. Taglia con un coltello la pastamantenendo questa altezza per tutta la lun-ghezza della pasta. Con un pennarello fai unpuntino sul vasetto quindi appoggialo sulla pa-sta spianata con il puntino sulla pasta. Fallo ro-tolare fino a quando il puntino sarà di nuovosulla pasta. In quel punto taglia la pasta.

3. Arrotola la striscia di pasta ottenuta attornoal vasetto premendola bene contro le pareti delvasetto.

4. Schiaccia nella pasta tutti gli oggettini posi-zionandoli vicini uno all’altro. Quando avrairiempito tutta la superficie potrai lasciarlaasciugare. A questo punto puoi colorare la pastaattorno agli oggetti con acquarelli o tempere.

1. Con un matterello (non quello della mamma!)o una bottiglia di vetro, spiana la pasta fino adottenere una placca spessa ca. 5 mm e lungaquasi quanto un normale foglio di carta.

Cosa ti occorre:

un vasetto di vetro per yogurt o una lattavuota (tipo quella dei pelati), un blocco dipasta da modellare (tipo DAS), un pennarel-lo, un matterello per plastilina e tutti i picco-li oggettini che ti piacciono di più.

PENNE, PENNELLI E PASTICCI

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 41

Avrete sicuramente portato a casa dallevostre vacanze un sacco di sassolini, conchi-glie, pupazzetti, ciondolini, perline… Eccoun modo per avere tutto insieme, raccolto, enon disseminato per tutta la casa…!

Il Ricordivaso

idea, disegni e realizzazione di Anto

SC

ARICAMI D

A

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ww

.illustrazione.

ch•

Page 42: Illustrazione Ticinese

COS’È UNA FIABA?Sjria: è una storia da leggere inventatada una persona.Rafael: sono delle piccole storielle.Manuela: è una storia inventata per bam-bini piccoli e grandi a cui piace leggere.Teo: ci possono anche essere delle fiabe unpo’ vere, ad esempio un nonno che ti rac-conta una storia successa tanto tempo fa...Simone (malato al momento della foto):sono delle avventure che vengono scritteper i bambini.

PERCHÉ AI BAMBINI PIACCIONO TANTOLE FAVOLE?Luca: perché ci sono delle avventure, co-se belle e personaggi divertenti.Giorgia: perché sono emozionanti e di-vertenti.Laura: perché ci sono paesaggi strani.Chiara: perché succedono cose diverse.Fabio: perché alcune iniziano brutte e fi-niscono belle e altre iniziano belle e fini-scono brutte.Sofia: perché ai bambini piacciono lestorie del terrore. Di sicuro a me nonpiacciono quelle delle principesse.Manuela: perché ti fanno sognare. Peresempio alla sera quando non riesci adormire leggi una favola e ti fa star bene.Lisa: perché sono divertenti e alcunefanno piangere.Tibor: perché ci sono mostri e cose chenella realtà non esistono.Rafael: perché ci sono personaggi diver-

si e strani. Sjria: perché è come entrare nel libroquando leggi.Davide: perché ci sono personaggi chefanno molto ridere e che fanno cose im-possibili.

A CASA VOSTRA SI LEGGONO ANCORALE FIABE?Lisa: sì, me le legge o il mio papà o lamia mamma.Tibor: io non leggo fiabe vecchie, maleggo altri libri.Simone: mia mamma, alcune volte, miracconta la storia del lupo.Sofia: spesso le leggo da sola, a volte leleggo ai miei fratelli più piccoli, quandoil mio papà o la mia mamma non hannotempo.Teo: adesso preferisco leggere da solo,ma libri per più grandi tipo Harry Potter.Manuela: a volte le leggo io, a volte mele legge mia mamma.Rafael: anche da me si leggono le fiabe.Cioè le leggo io, a volte a bassa voce, avolte ad alta, delle volte in testa.Sjria: a me piace molto leggere e dun-que...Giorgia: ogni tanto le racconto a miamamma, ogni tanto è lei che le racconta ame e ogni tanto me le leggo tra me quan-do sono a letto.Luca: anch’io leggo, ma i libri grandi.Laura: alcune volte leggo le fiabe a miasorella che va in prima.

OGGI PARLIAMO DI...

42 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

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GERE

FIA

BE!

Fabio GiorgiaDavideChiara

Perché i bambini amano tanto le fiabe? Forse perché sono semplici nel contenuto e nellastruttura? E anche perché attraverso di esse il bambino è capace di affrontare in formasimbolica alcune tematiche fondamentali del suo sviluppo infantile? Agli sgoccioli del-l’anno scolastico 2007-2008, lo abbiamo chiesto agli alunni della III elementare del mae-stro Giacomo Baruffaldi di Tesserete.

testo Lorenza Storni - foto Rémy Steinegger

Page 43: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 43

Davide: da me mia mamma le legge amia sorella. Io leggo, ma non fiabe. Pre-ferisco i libri un po’ drammatici.

QUAL È LA FAVOLA CHE VI È PIACIUTADI PIÙ?Laura: Hansel e Gretel, perché un po’ siperdono, un po’ si ritrovano…Chiara: Il Gatto con gli stivali perché èfurbo.Simone: Pinocchio, perché insegna anon dire le bugie. Sofia: a me piacciono tutte perché certesono misteriose, altre non si sa bene co-me vanno a finire, altre sono emozionan-ti o del terrore, ecc.Teo: a me piacciono le fiabe di GeronimoStilton perché fanno ridere.Manuela: a me è piaciuta Bamby, perchétrova tanti amici che l’aiutano ad impara-re tante cose.Luca: a me Scooby Doo, perché fa dellemissioni divertenti.Sjria: a me piace Topolino, anche se è unfumetto.Rafael: a me è piaciuta La spada nellaroccia, perché alla fine diventa re.Tibor: io non ho una fiaba preferita per-ché ne conosco pochine e non mi sonomai piaciute. Mi piacciono quelle moder-ne.Lisa: I tre porcellini perché fanno fareuna brutta fine al lupo.Fabio: io non ho una fiaba preferita, pre-ferisco i libri tipo Geronimo Stilton.

QUALE PERSONAGGIO FIABESCO VOR-RESTE ESSERE E PERCHÉ?Chiara: a me piacerebbe essere Gretelperché si mangia la casetta dolce dellastrega.Simone: io vorrei essere Geronimo Stil-ton, perché ha una grande famiglia e viveavventure molto divertenti e misteriose. Sofia: ad esempio, mi piacerebbe essereHermione, l’amica di Harry Potter.Teo: dipende dal libro che leggo. Mi im-persono spesso nel protagonista.Manuela: in questo momento vorrei esse-re Tashi, il piccolo bambino protagonistadel libro che sto leggendo. Ma non mispiacerebbe anche essere il Mago Merlino.Lisa: io vorrei essere Nina, la bambinadella sesta luna perché è un’alchimista.Tibor: io vorrei essere Mortimer, un tipoche legge ad alta voce e ciò che leggesuccede realmente.Davide: certe volte vorrei essere HarryPotter, così che se non riesco a fare unacosa faccio una magia.Luca: io vorrei essere Scooby Doo perchéè furbo e io lo sono solo un pochettino.Rafael: a me piacerebbe essere il vampi-retto Rüdiger von Schlotterstein perchépuò volare.

CHI DI VOI È GIÀ STATO ALLA NOTTE DELRACCONTO? COSA VI È PIACIUTO?Laura: io ci sono andata diverse volte emi piace perché chi racconta si traveste. Manuela: io fin da piccola. Alcune fiabe

fanno ridere, quelle tristi finiscono bene,altre finiscono male, ma le storie sono co-sì. E poi puoi anche portare il piumone,chiudere gli occhi e immaginarti tutto.Teo: io ci sono già stato, ma una o duestorie le sapevo già. Sarebbe stato meglioascoltare qualcosa di nuovo.Sofia: a me piace perché ogni volta sicambia una storia e ce n’è di tutti i tipi.Simone: è bello perché si ascoltano lefiabe tutti insieme e fai nuove amicizie.Chiara: a me piace perché si è al buio,tutti insieme ed è particolare.Lisa: io sono andata due volte e mi sonodivertita perché puoi portare il sacco apelo, il peluche e poi si mangia la torta.

PERCHÉ CRESCENDO SI SMETTE DI LEG-GERE LE FAVOLE?Davide: perché crescendo si cambiano igusti e non piacciono più le stesse cose.Chiara: perché diventano noiose, vistoche le conosci già.Simone: le fiabe sono per i bambini dai 2ai 6 anni. Quando si avanza si cambia ti-po di libri.Fabio: man mano che si cresce le favolenon interessano più perché sono cose dabambini piccoli.Teo: forse i gusti cambiano, ma io sperosinceramente che non mi passi mai la vo-glia di leggere le favole. Lisa: io continuerò a leggere le fiabe.Tibor: quando si diventa grandi si leggo-no libri più drammatici.

LisaLaura Luca Manuela Rafael

TiborSjria StefanoSofia Teo

Page 44: Illustrazione Ticinese

REPORTAGE

E SE ANDASSIMOA LEZIONE DI CINESE?C’è chi lo fa perché la Cina sta prendendo sempre più importanza nel nostro mondo e vuole essere pronto ad affrontare nuo-

ve realtà, chi per curiosità, e chi invece per lavoro, dove la padronanza delle lingue è privilegiata.

testo Coralie Nativel - foto Stefano Ember

44 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

La biblioteca del centro culturale cinese “ilPonte” di Lugano dispone di circa 2’000 libri, ilfondo più grande del Cantone.

I caratteri cinesi sono il punto di rife-rimento per chi impara la lingua.

Page 45: Illustrazione Ticinese

Ancora poco tempo fa non si poteva fare a meno di cono-scere qualche parola d’inglese per sentirsi parte integran-te della nostra società sempre più cosmopolita. Oggigior-

no, chi vuole essere all’avanguardia e adeguarsi al mondo checambia deve imparare la lingua dell’Impero di Mezzo. Motivazione, tenacia e pazienza sono le qualità indispensabiliper avvicinarsi ai misteri della lingua più parlata nel mondo, ilcui apprendimento richiede tanto impegno. Per la comunicazio-ne, essere in grado di scrivere e leggere è essenziale, e per il ci-nese questo vale ancora di più rispetto a qualsiasi altra lingua.“Quando una persona di Pechino ne incontra una di Canton, senon si capiscono scrivono. I caratteri sono il punto di riferimen-to perché il cinese è una lingua per gli occhi”, ci spiega France-sca Wölfer, fondatrice del centro culturale cinese Il Ponte di Lu-gano. “Chi si accontenta di imparare a parlare, arriva in frettaa un punto di non ritorno. Ci sono talmente tante varianti o dia-

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 45

letti in Cina, che i caratteri sono l’unico modo per garantire lacomunicazione tra gli individui. Se la pronuncia o le parole pos-sono variare da una regione all’altra, i caratteri infatti, hannolo stesso significato per tutti”.Di solito si imparano contemporaneamente il pinyin (la trascri-zione fonetica dei caratteri cinesi nel nostro alfabeto, metodousato dalla fine degli anni Cinquanta per aiutare l’apprendimen-to della lingua) e i caratteri.

«In Ticino si può cominciareverso gli otto anni»

Chiara Marini insegna il ci-nese al Liceo di Breganzo-na, alla Scuola-Club Mi-gros e ai Corsi per Adulti.

Al liceo Diocesano, le lezioni si svolgo-no in un ambiente rilassato nel dopo-scuola.

Francesca Wölfer, fondatrice de “IlPonte” nella biblioteca del centro cultu-rale cinese di Lugano.

Al centro culturale cinese “Il Ponte”di Lugano, ogni allievo ha il suo pen-nello per scrivere i caratteri.

Page 46: Illustrazione Ticinese

REPORTAGE

pubbliche, dove viene privilegiato l’insegnamento delle linguenazionali e dell’inglese. Per questo il liceo Diocesano di Bre-ganzona risulta essere un’eccezione nel paesaggio scolastico ti-cinese.Il liceo di Breganzona è infatti l’unico istituto delle scuole me-die superiori a proporre ai suoi allievi la possibilità di studiare ilcinese. “Accordiamo molta importanza all’insegnamento dellatino e del greco, che sono le radici della nostra cultura, ma vo-gliamo rimanere connessi ai cambiamenti della nostra società,ecco perché offriamo ai nostri allievi questa opportunità”, cispiega il Direttore Alberto Moccetti. A Breganzona, i corsi di ci-nese si svolgono in un ambiente rilassato: due ore di studio allasettimana, come doposcuola. La materia, infatti, non è obbliga-

46 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

In Ticino, si può cominciare verso gli otto anni. Il Ponte propo-ne corsi per bambini in piccoli gruppi o lezioni private. A 9 an-ni, Maria segue l’esempio della madre che studia il cinese dadue anni. “Ho iniziato perché mi piacciono i caratteri”. Giaco-mo, 13 anni, ha ascoltato i consigli di papà. A Lodovica, 11 an-ni, piace invece conoscere tante lingue.Il cinese appassiona anche gli adulti, che dedicano per lo piùuna serata alla settimana all’apprendimento dei rudimenti dellalingua. Oltre a Il Ponte, che propone anche corsi per adulti, inTicino chi desidera studiare il cinese può rivolgersi alla Scuola-Club Migros oppure ai Corsi per Adulti, che offrono sia ai prin-cipianti, sia ai più avanzati, la possibilità di seguire corsi diffe-renziati sull’arco dell’anno.“Le difficoltà del cinese fanno sì che col passare del tempo, gliallievi iscritti all’inizio di un corso spesso abbandonino, e ri-mangano solo i più motivati”, ci confida Chiara Marini, inse-gnante di cinese alla Scuola-Club Migros, ai Corsi per Adulti e alLiceo Diocesano, “ma chi si impegna seriamente, può raggiun-gere in qualche anno un buon livello”. La scuola Migros permet-te inoltre, grazie ai suoi programmi pluriennali, di convalidare leconoscenze acquisite con le certificazioni Is.I.A.O, il Certificatoe/o il Diploma dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente.Il cinese non ha ancora conquistato i programmi delle scuole

«Si imparano contemporaneamente il pinyin e i caratteri»

Le difficoltà del ci-nese non scorag-giano i più giovani.Wu Meng è unadel le docent i d imadrelingua cheinsegna a “Il Pon-te”.

Page 47: Illustrazione Ticinese

toria, e quindi non viene effettuato alcun esame alla fine del-l’anno. All’inizio, il corso era aperto a tutti coloro che volevanotentare l’esperienza. Dopo due anni di esistenza, oggi vi sonodue classi che coinvolgono una quindicina di allievi.“Il ritmo è un po’ rallentato”, ammette Chiara Marini, che inse-gna il cinese al liceo, “perché i ragazzi hanno tante altre mate-rie sulle quali chinarsi, ma devo dire che alla fine del primo an-no di studio sapevano bene il pinyin”.Martina, 18 anni, ha dedicato il suo lavoro di maturità alla Cina,ed è al suo secondo anno di cinese al Liceo Diocesano di Bre-ganzona. Lo scorso agosto, insieme ad altri allievi dell’istituto,è pure andata due settimane in Cina (con l’appoggio del servi-zio Lingue e Stage all’estero del DECS) per approfondire le sueconoscenze. Le due settimane passate a Xhaoxing, in un cam-pus cinese, hanno contribuito ad invogliare ed incoraggiare glistudenti. “Dopo un solo anno di studio, eravamo ancora impac-ciati nella comunicazione, ma è stato comunque molto positivo,abbiamo scoperto un nuovo Paese, un altro modo di essere,

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 47

un’altra cultura. Per le piccole cose eravamo in grado di farcicapire, altrimenti per fortuna alcune persone parlavano anchel’inglese”. Al centro culturale cinese, che esiste da 12 anni a Lugano, sipossono trovare anche libri nell’idioma cinese. Il Ponte disponedi una biblioteca con circa 2’000 libri. Una volta al mese vieneorganizzato un incontro gratuito e aperto a tutti (quelli che capi-scono e/o parlano il cinese ovviamente!), “Màn yu jiao”, dove siparla esclusivamente in cinese su argomenti vari. Un’opportu-nità per chi studia o parla la lingua per fare un po’ di pratica. �

DOVE STUDIARE IL CINESE

A “Il Ponte”, via Ciseri 2, centro culturale cinese a Lugano, che pro-pone corsi per adulti e bambini a partire dagli 8 anni, collettivi o pri-vati per qualsiasi livello, con docenti madrelingua e non. www.qiao-ling.ch.Al Liceo Diocesano di Breganzona, via Lucino 79, che propone ai suoiallievi l’insegnamento opzionale di cinese, due ore alla settimana.Alla Scuola-Club Migros, che permette di seguire corsi collettivi o pri-vati, con la possibilità di convalidare le proprie conoscenze con lecertificazioni dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente. www.scuo-la-club.ch.Ai Corsi per Adulti, 091 814 34 50, che propongono corsi serali, siaper principianti, sia per avanzati.

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cura il dettaglio

Page 48: Illustrazione Ticinese

48 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

CHE RIDERELA SVIZZERA

Ricordo Ben, il barista balbuziente di Accra; Mohammed, il taxista musulmano di Cape Coast; Tittez, la guida del castello di

Elmina; Giogina, la venditrice di cipolle al mercato di Kumasi; Elder, l’amico del ristorantino del villaggio Ashanti; Emanuel,

il cameriere con 27 fratelli e sorelle; Patrick, il maestro che crede agli spiriti; poi ancora il gruppo di dignitari che mi aveva-

no accolto a Bodwease e le “streghe” di Gambaga. In tanti giorni di peregrinare attraverso il Ghana ho incontrato e cono-

sciuto ogni genere di persona. Veramente ogni genere? No, mi mancava ancora una vero e proprio grande capo…

testo e foto Roberto Schneider

VIAGGI8a

PART

E

UN “CHIEF” IN CARNE ED OSSANon credo ai miei occhi: mentre siedotranquillo davanti alla casa di Francis,godendomi le ultime ore di luce e lo stra-no tramonto velato dalle sabbie deldeserto trasportate dal caldo ventoHarmattan, come dal nulla, silenziosa-mente, giunge un fuoristrada bianco didimensioni inconsuete e contraddistintoda due grandi antenne telescopiche, lamaggiore delle quali deve misurare sicu-ramente almeno tre metri! L’autista scen-de e girando rapidamente attorno al vei-colo apre con rispetto la porta posteriore.Mi trovo al cospetto di uno strano perso-naggio vestito di una tunica bianca e col Sulla via del mio alloggio, dove avrò la sorpresa di incontrare un capo in carne ed ossa.

Page 49: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 49

tipico copricapo del luogo. Ci osservia-mo incuriositi, entrambi sorpresi poi,senza esitazione e con voce decisa si pre-senta quale il capo - il chief - di uno deiregni che compongono la grande regionedel nord del Ghana. Mi presento a miavolta, senza mio malgrado potermi fre-giare di alcun titolo particolare, non rap-presento infatti nessuna carica ufficialenel mio paese e nemmeno a militare mi èriuscito di andare oltre il grado di solda-to semplice. Porto però con me tutti ivalori di una delle più radicate e antichedemocrazie del globo, di cui vado oltre-modo orgoglioso. Più tardi, compliceforse la sera e la luce della lampada apetrolio, rotti gli indugi e cadute le bar-riere di una doverosa formalità iniziale,mi soffermerò a lungo a discutere colcapo regionale, illustrandogli alcunepeculiarità della politica elvetica.L’austero “chief” diverrà così un simpa-tico e divertente interlocutore. Mi faràcomunque pur sempre notare quanto siastato fortunato ad incontrarlo, perché seavessi cercato di visitarlo al suo palazzo,avrei dovuto fare lunghissime anticame-re ed avrei dovuto pagare molti balzelliai suoi diversi dignitari. Non disdegneràpoi nemmeno di farsi scattare delle fotoin compagnia dello strano viaggiatorebianco, poco prima di ritirarsi per la pre-ghiera della sera del devoto musulmano.

REFERENDUM: ROBA DA MATTI!Ci ritroveremo nella notte, perché a lui,capo, diplomatico e politico locale inten-to ad intrecciare alleanze nel corso di unariunione di potere con altri regnanti - chemi descrive alquanto ostica -, interessanoparticolarmente ulteriori peculiarità dellapolitica svizzera. Le sue espressioni e isuoi commenti variano continuamentenel corso della mia lezione di civica. Da

profonda ammirazione ed estremo inte-resse per i principi sui quali è costituita lasuddivisione dei poteri in Svizzera, a un“ma che strano”, quando gli spiego l’in-consueta idea della confederazione distati. Non riesce poi a trattenere unagrande risata quando affronto il tema deidiritti della popolazione espressi tramitereferendum e iniziative, due modalità didemocrazia tramite le quali al popoloviene data la possibilità di promuovere

nuove leggi o - e qui la risata si fa parec-chio sguaiata - bloccare decisioni presedal governo. Tutto ciò, alle orecchie diun “chief” regionale del Ghana, appareveramente come il colmo: un popolo chesi permette di dire al proprio regnantequello che deve fare! Ma chissà che aquella sincera e sonora risata non sianoseguiti altri pensieri più profondi.Converremo comunque sul fatto che cistiamo divertendo e stiamo discutendo

Tipiche case fatte di terra e sterco in un villaggio del nord del Ghana.

«Con voce decisasi presenta quale

il capo»

> pagina 51

L’ultimo saluto prima di partire, sorrisi che attestano della cordialità e della simpatia incontrateovunque nel paese.

Page 50: Illustrazione Ticinese

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Page 51: Illustrazione Ticinese

amichevolmente in barba a culture e reli-gioni molto diverse. Addirittura c’è man-cato poco che per sottolineare e suggella-re tale constatazione ci recassimo nellostanzino riservato ai culti islamici perpregare i nostri reciproci Profeta e Dio.Se così facessero tutti!

IL TEATRINO DEI CHECK POINTSaluto il mattino successivo il capo gha-nese, che si allontana sul suo pomposomezzo dopo essere stato degnamente sa-lutato con un inchino reverenziale da unasignora di passaggio e soprattutto, dopoaver imprecato non poco sull’ammini-strazione locale, rea di avergli fatto atten-dere a lungo il veicolo ufficiale. Rag-giunto infatti tramite moderno telefoni-

no, il sovrintendente regionale addetto aitrasporti si era permesso di rispondere al-le rimostranze del capo che il veicolo inquestione doveva già essere da lui damolte ore. Mi astengo dal descrivere idettagli della reazione che è seguita, de-cisamente poco consona ad un dignitariodi alto livello. Poco dopo mi renderò con-to che la sua impazienza era assoluta-mente giustificata… Doveva infatti re-carsi al localino in paese per la colazione,a circa un (!) chilometro di distanza! Manon vi è potere di capo che possa con-trapporsi all’ennesimo teatrale “checkpoint” inscenato nel pomeriggio lungo lavia del mio ritorno. I blocchi stradali daparte di uomini armati e in divisa hannoluogo lungo tutte le principali vie di tran-

sito del Ghana, ovunque e disordinata-mente, a volte anche a distanza di pochichilometri di strada l’uno dall’altro. Perl’ennesima volta viene arrestato il fur-goncino stracarico e dissestato sul qualeviaggio. L’autista è invitato a scendere ecome sempre saluta gli ignoti controlloricome fossero amici di vecchia data. Lo-ro, al contrario, con aria solenne e seriacontrollano minuziosamente lo stato delveicolo… che visibilmente sta invero percadere da un momento all’altro a pezzied è come consuetudine sovraccarico.Segue una stretta di mano, nel corso del-la quale “casualmente” alcune banconotepassano da un proprietario all’altro. Ilmilite sentenzia dunque con un cenno dimano “OK” e possiamo proseguire…sempre che il vecchio motore si riavvii!Ognuno ha già visto e vissuto questa sce-na teatrale centinaia di volte, i passeggerisorridono, l’autista è soddisfatto e i poli-ziotti si sono garantiti pochi soldi per ar-rotondare uno stipendio probabilmentemolto magro, o magari solo per potercomperare l’ennesimo pacchetto di siga-rette. CONTINUA. �

«Saluto il capoghanese che si

allontana sul suopomposo mezzo»

VIAGGI

Il furgone è visibilmente stracarico e in condizioni pietose. Ai check point di militari e polizia,dopo attento controllo, viene comunque lasciato proseguire: tutto OK?

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Page 52: Illustrazione Ticinese

52 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

Le vette non sono mai state per me mete ambite, ancora me-no quando presentano difficoltà. Mi attraggono ambienti al-pini che hanno una vastità circoscritta, in cui vagare e sosta-

re e avere il tempo per vedere e trovare immagini. Il richiamodel Pizzo Campo Tencia è giunto via e-mail, un programma diamici. Da tempo non facevo salite impegnative, non per miascelta, ma per limiti che a volte la vita pone. Era dunque unapiccola sfida. E la vetta, questa volta, un traguardo. Appunta-mento in capanna, tutto il giorno a disposizione per arrivarci.Sacco pesante, con macchina fotografica, cavalletto e tre ob-biettivi: il minimo indispensabile per ridurre la vastità a un’im-magine piccola come il sensore dell’apparecchio fotografico.Per ridurre la realtà a quella essenza che corrisponde al propriosentire. La prima escursione con l’apparecchio digitale: quasicome trovare il sentiero in una terra inesplorata. L’attenzione vaa una roccia nel bosco, ricoperta da muschi e licheni, colori te-nui e delicati, luce che appare e scompare, forti contrasti. Incu-rante del tragitto da compiere piazzo il cavalletto, trovo un’in-quadratura e scatto. Immagine immediatamente visibile: delu-sione, i colori non coincidono con quello che vedo. Vari gli ac-

corgimenti tecnici per arrivare al risultato auspicato, vari gliscatti. Infine sono quasi soddisfatta. È come avere una tastieradi pianoforte con troppi tasti, da allenare gradualmente per po-terne trarre tutte le tonalità possibili. Un’ora per uno scatto. Inseguito scopro in questa immagine il riassunto cromatico e ma-terico di tutta l’escursione, di quello che ancora non sapevo ditrovare. Un altro modo di raccontare: in fondo una sola imma-gine basterebbe. Proseguendo: bosco fitto, la radura di Sgnòi,ponticello, ripida salita, bosco rado ed infine l’ampia piana del-l’Alpe di Croslina. Si passa ad ambiente alpino. L’anfiteatro delBöc di Comasné raccoglie pietrame e resti di valanga che crea-no forme immaginarie. Da lì sono saliti in verticale i primi alpi-nisti che nel 1867 sono arrivati in vetta al Pizzo Campo Tencia,passando dalla Bocchetta di Staletto, cercando di indovinare lavia che porta ad una vetta nascosta allo sguardo. Ed è questa laparticolarità che rende misterioso il versante settentrionale del-la montagna. All’alba del giorno successivo, ammirando la pri-ma luce sulle vette dei Tre Corni, cerco di immaginare il percor-so di salita, tra le cenge di una parete che appare più verticale diquello che vorrei. Il sentiero è marcato, sulla carta topografica a

ESCURSIONI

LA VETTANASCOSTAEscursione: Dalpe - capanna Campo Tencia - Pizzo Campo Tencia

testo e foto Giosanna Crivelli

Page 53: Illustrazione Ticinese

trattini mimetizzato tra le linee nere del rilievo roccioso, sul ter-reno in bianco-blu. Il punto di riferimento iniziale è la cascatache scende dal Ghiacciaio di Croslina. Un paio d’ore più tardisono lì, a guardare all’insù. Si passa, senza grandi problemi. Se-gue un sentiero a tratti esposto: cerco di non pensare alla disce-sa. Poi gli spazi si allargano, fino ad arrivare alla conca delGhiacciaio Grande di Croslina. Dominano la visuale il triango-lo del Pizzo Penca, la corrazza grigio-bianca del ghiacciaio e le

rocce di un luminoso color ambra. La vetta del Pizzo CampoTencia appare insignificante, ancora non rivela la sua identità.La topografia e il desiderio inviterebbero a salire direttamenteverso il ghiacciaio, come una volta pare si facesse. Si sale inve-ce a lato, lungo una ripida china franosa, ripagati solo dall’im-magine dall’alto del laghetto glaciale, per raggiungere la crestache porta a quota 2’857. Proseguendo in diagonale sul nevaio siraggiunge infine la quota 2’974. È solo appena sotto alla vetta

che la sua perfetta forma triangolare appare ed emoziona. Arri-vati al culmine lo spazio verticale si trasforma, e la vetta dellamontagna più alta interamente su suolo ticinese, 3’071m, sor-prendentemente diventa una distesa pianeggiante. Con un toccodi Tibet, bandiere di preghiera al vento, che invitano ad un rin-graziamento nel libro che raccoglie i pensieri di chi è arrivatolassù. �

Cartografia : Pizzo Campo Tencia 1:25’000Dislivello : 1. Dalpe - capanna Campo Tencia 948 m

2. Capanna Campo Tencia - Pizzo Campo Tencia 931 mTempo : 1. - 3 ore

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A dipendenza delle condizioni del ghiacciaio possono essere indi-spensabili i ramponi.

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 53

«È la vetta, quella delnostro immaginario»

Page 54: Illustrazione Ticinese

TENDENZE

54 ILLUSTRAZIONE TICINESE 03-08

QUANDO RESPONSABILITÀFA RIMA CON TENDENZAÈ una bella cosa quando a essere di moda sono la sostenibilità, la sensibilità verso il prossimo e verso la natura. C’è solo da

augurarsi che questa tendenza non passi, come tutte le altre mode…

testo Antonella Broggi

Senza voler fare esagerati allarmismi o prediche moralisti-che, è un dato di fatto che il nostro pianeta potrebbe staremeglio, che vi sono paesi dove i più semplici diritti umani

non vengono rispettati e che troppo spesso la convenienza pren-de il sopravvento sulla qualità. Per fortuna però, stiamo osser-vando una tendenza verso una migliore e maggiore consapevo-lezza. Per far sì però che non si tratti solo di una moda passeg-gera, ma che diventi lo stimolo per uno stile di vita più consape-vole, è importante porsi obiettivi facilmente raggiungibili.Pensare di rivoluzionare totalmente le proprie abitudini sarebbesbagliato. Ogni azione drastica è difficile da gestire. Meglio in-vece apportare dei piccoli correttivi alle proprie abitudini, inmodo da poterli poi mettere in pratica costantemente, senzatroppa fatica. Solo così è possibile protrarre l’impegno nel tem-po. E poi, meglio tante piccole azioni quotidiane che una sola,

grande ma unica e fine a sé stessa. Quindi, le piccole buoneazioni che ognuno di noi può compiere sono moltissime e dav-vero facilmente applicabili. E a volte forse varrebbe la pena ri-flettere su ciò che acquistiamo. Non è forse meglio concedersiqualche capriccio in meno, ma garantire agli altri e a noi stessimaggiore qualità, più responsabilità e un pizzico di coscienza inpiù? �

«La responsabilità si vedenei piccoli gesti quotidiani»

Spostarsi senza camminare né produrre emissioni di co2 è possibile. Le nuove biciclette elettriche della Urban Mover aiutano il ciclista quando la stradaè troppo lunga o troppo ripida grazie al motore dotato di batteria al litio e a un telaio in metallo leggero.

Page 55: Illustrazione Ticinese

I cuscini della grigionese arvenkissen.ch sono imbottiti con 100% di sega-tura di pino cembro. Uno studio della società di ricerca austriaca Joan-neum Research, ha dimostrato che dormire su questo materiale consente

di addormentarsi prima e più profonda-mente, e il battito cardiaco rallentatanto da risparmiare 3’500 battiti

al giorno. L’equivalente deibattiti che un cuore fa

in un’ora.

ILLUSTRAZIONE TICINESE 03-08 55

COSA CHIEDERE ALLA PROPRIA COSCIENZA...

• Chiudo il rubinetto mentre lavo i denti?• Spengo il motore dell’auto in colonna e nelle autorimesse?• Spengo tutti gli elettrodomestici quando non li uso?• Stacco la presa dei caricatori di telefonini e giochi quando non li uso?• Separo vetro, carta, PET, batterie, alu e oli dai normali rifiuti?• Acquisto frutta e verdura di stagione e di provenienza locale?• Evito di stampare mail e documenti che non mi servono?• Utilizzo detersivi biodegradabili?• Evito di gettare assorbenti nel water?• Utilizzo borse della spesa invece di acquistare continuamente sac-

chetti nuovi?• Spengo le luci quando non servono?• Ho sostituito le lampadine classiche con quelle a risparmio energe-

tico?• Utilizzo batterie ricaricabili?• Uso carta riciclata almeno in cucina e per gli appunti?• Rispedisco le cartucce vuote di stampanti e fotocopiatrici ai rispetti-

vi fabbricanti?• Guardo la provenienza delle merci che acquisto?• Acquisto solo prodotti di bellezza non testati sugli animali?• Scelgo tonno pescato nel rispetto delle leggi e a tutela dei delfini?• In vacanza non compro mai prodotti animali provenienti dal bracco-

naggio?• Non getto mai a terra gomme da masticare, cartacce e fazzoletti?

Se avete risposto affermativamente ad almeno metà di queste do-mande, allora siete a buon punto, anche se vi rimane un buon margi-ne di miglioramento. Se le vostre risposte sono state prevalentementenegative, beh, dovreste fare qualcosina in più e se invece avete rispo-sto a tutte affermativamente, siete davvero bravissimi, complimenti!

I prodott i Coop con i lmarchio bio vengonoprodotti in collaborazio-ne con Bio Suisse, e sot-

tostanno a sever icontrolli di confor-mità e qualità.

La nuova linea di prodotti per bebèdi Body Shop contiene burro di ca-cao e olio di bruiti provenienti dalprogramma di Commercio Equocreato dall’azienda stessa. In que-sto modo, i fornitori delle materieprime in 20 diversi paesi lavoranoe vengono ricompensati equamen-te. Inoltre, i prodotti di Body Shopnon vengono testati sugli animali esono indicati anche per i vegani,poiché non contengono nessun in-grediente di origine animale, comela cera d’api, il miele e la lanolina.

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La nuova linea Naturaline di Coop propone capi basicche soddisfano elevati standard ecologici e sociali.Questo significa che il cotone viene coltivato da oltre9’500 famiglie dell’India e della Tanzania che, grazie auna nuova sicurezza economica, possono rifarsi una vita.Per la lavorazione del cotone non vengono usati prodottichimici né viene sfruttato il lavoro minorile.

Page 56: Illustrazione Ticinese

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Page 57: Illustrazione Ticinese

I temporali degli ultimi mesi hanno purtroppo segnato la no-stra estate fra le più piovose degli ultimi vent’anni. Gli ac-quazzoni estivi sono spesso accompagnati da preoccupanti

grandinate che segnano marcatamente le carrozzerie delle no-stre automobili. Per gli amanti delle curiosità, ricordiamo che ilchicco di grandine più pesante è stato registrato nel distretto di

Gopalganj (Bangladesh) il 14 aprile del 1986, con un peso di1,02 chilogrammi. In Ticino, fortunatamente, siamo confrontaticon delle sfere di ghiaccio meno pesanti ma non per questo lecarrozzerie delle nostre automobili sono immuni agli spiacevo-li effetti della grandine.L’evoluzione della tecnologia ha consentito di mettere a punto

A Lugano, il mese di luglio 2008 è stato il più piovoso dopo il 2000. Con 359 mm di precipitazioni si pone al secondo postonella graduatoria ultrasecolare. Acqua e grandine il nemico numero uno per i veicoli: ecco come riparare i danni!

testo Stefano Pescia - foto Rémy Steinegger

GRANDINE:ALLARME CARROZZERIA!

ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08 57

Page 58: Illustrazione Ticinese

una nuova tecnica di riparazione definita “alternativa” per i vei-coli colpiti da grandine, senza intaccare la vernice o dover pro-cedere alla riverniciatura, evitando così di ricorrere alle tradi-zionali riparazioni di lattoneria e stuccatura. “Un sistema”, co-me ci spiega Mario Ciccone del Garage Carrozzeria CicconeSagl di Davesco, “che richiede anzitutto una tecnica di base chesi ottiene seguendo uno specifico corso ma, soprattutto, contanta ma tanta pratica”. Per effettuare un lavoro professionale,la bravura artigianale deve essere accompagnata da specifici at-trezzi, pazienza e precisione. Il primo passo è quello di effettua-

58 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

re una corretta valutazione del danno alla vettura. “Infatti”, pun-tualizza Ciccone, “non sempre vale la pena procedere alla ripa-razione. Bisogna esaminare con attenzione l’entità e la quantitàdelle ammaccature. Se sono troppe, è consigliabile sostituire ilpezzo mentre, in casi di bolli limitati, il risparmio è indubbia-mente importante, rispetto alla riparazione convenzionale. Lecomponenti più difficili da trattare sono i montanti in generale,perché sono scatolati, e gli elementi superiori delle portiere”.Tra i vantaggi di questa riparazione alternativa vi è la rapiditàdel servizio, l’eliminazione immediata dei danni, una notevoleriduzione dei tempi di lavorazione e un conseguente risparmiodei costi di riparazione, anche perché il veicolo non dovrà rima-nere parecchi giorni fermo in officina. “In effetti”, continua an-cora Ciccone, “il veicolo mantiene la struttura originale ancheperché non si deve riverniciare. Il risparmio oscilla mediamen-te dal 30 al 50%. Inoltre si tratta di un intervento ecologico chenon richiede alcun utilizzo di diluenti o prodotti inquinanti e nelcontempo le parti lavorate sono soggette a garanzia”. Un siste-ma indubbiamente affidabile, che si presenta vantaggioso ancheper riparare dei piccoli danni di posteggio. �

«Tra i vantaggi vi è la rapidità del servizio»

1

2 3

4

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6

1. L’ammaccatura viene indicata con precisione.2. Si prepara la ventosa con una colla speciale.3. Si fissa la ventosa sull’ammaccatura.4. Questa tecnica riduce il tempo di lavorazione.

5. È necessaria la massimaprecisione e professionalità.6. Per individuare l’ammac-cature si illumina il puntodanneggiato.7. Non si procede ad alcunostucco e riparazione di latto-neria.8. La riparazione alternativapermette l’eliminazione im-mediata dei danni.9. Terminato il lavoro, la parteriparata del veicolo non ri-chiede alcuna riverniciatura.

Page 59: Illustrazione Ticinese

«Mi chiamo Marlene Bosshard. Unavolta ero magra. Ma dopo la nascita del mio secondo figlio sono ingrassatamolto, come un melone.

Sono ingrassata soprat-tutto nelle classiche

zone problematiche: lapancia, le gambe e i glutei.Ero arrivata a pesarenell’ultimo anno 87 chili. Equesto con una statura disoli 1,6 m. Ho provato veramente ditutto per perdere peso e tornare adessere magra. Potrei scri-vere un libro su questoargomento! Ho provatotutte le diete e tutte leterapie. Non mi sono maimancati entusiasmo e di-sciplina eppure nessunadieta è stata utile. Al con-trario: diventavo semprepiù grossa, la delusioneera sempre maggiore e io sempre più infelice.Fin quando sono caduta in depressione profonda.Non uscivo più di casa edero in imbarazzo a parlarecon i conoscenti per stradao facendo la spesa.

Devo ringraziare miamadre se ho perso 26 chili in 7 settimaneA quel tempo mia madre soffriva perme. Quindi, sicuramente non è statoun caso se in un’importante rivista svizzera le è capitato in mano un arti-colo scritto da medici naturalisti suuna nuova terapia dimagrante basatasu frutti esotici. Appena ne ho sentitoparlare mi sono elettrizzata e ho ordinato subito il nuovo Elisir Bio-FETTSTOP. Ma non avreimai pensato che così fa-cendo avrei dato il via auna vera e propria valangadi fortuna e che avrei perso26 chili.

Ho provato questo sensazionaleElisir dimagrante e ho perso già2 chili nelle prime 24 oreHo iniziato a prendere l’Elisir Bio-FETTSTOP nello stesso giorno in cui

è arrivato il pacchettoche avevo ordinato. Lamattina seguente conmia sorpresa ho con-

statato di aver già persoun chilo. INCREDIBILE!

Prima di fare colazione ho preso nuova-mente l’Elisir dimagrante e ho man-giato senza rinunciare a nulla. Quando

a sera sono sa-lita di nuovosulla bilanciapesavo un chilodi meno. A quelpunto sapevo:sono sulla stra-da giusta!

Un fantastico risultato già dopo pochi giorni!

Con l’Elisir Bio-FETTSTOPè iniziata per me una nuo-va straordinaria esperienza.Non ho più rinunciato aniente, ho mangiato perfinola cioccolata perdendopeso ogni giorno. Dopo unasettimana riuscivo a vedereil risultato nello specchio.Ero orgogliosa di me e felicissima! Perché sapevo:ora niente mi avrebbe piùimpedito di perdere perso e di liberarmi degli odiosirotoli di grasso.

Ho perso 26 chili e sono ringiovanita di molti anni!Da quando ho perso questi26 chili sembro 10 anni piùgiovane. La mia vita è già

tornata snella, le cosce e i glutei sonodi nuovo femminili, la mia pancia è dinuovo piatta. Ma il mio seno è rimastopieno, il che è veramente super. Oraposso indossare tutti i vestiti allamoda che mi piacciono, anche quelliaderenti. Visto che valorizzano la mianuova figura.

Mio marito si è innamoratoun’altra volta di me!Il nostro amore è nuovamente profon-do e romantico come

quando ci siamo conosciuti. Ora escevolentieri con me, orgoglioso di pre-sentarmi ai suoi colleghi, e mi portaovunque. Quindi per me è iniziata unanuova vita con l’Elisir Bio-FETT-STOP. E vorrei consigliare l’Elisir Bio-FETTSTOP a tutte le donne conproblemi di peso. Così potranno ve-dere l’effetto meraviglioso di questovero prodotto della medicina anche su di loro!» MARLENE

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Page 60: Illustrazione Ticinese

Per la giovane promessa del motociclismo svizzero d’éliteDominique Aegerter, la passata stagione del motomondia-le è stata la prova del fuoco. Prova che “Domifighter”, co-

me lo chiamano gli amici, ha superato alla grande con 7 punticonquistati nella classe 125 cc. In sella alla sua Derbi, anchenell’attuale stagione è fra i più agguerriti protagonisti con piaz-zamenti di tutto rispetto, come l’ottavo posto nel Grand Prix aJerez (Spagna), il 12° rango a Estoril (Portogallo), l’11° nel GPdi Germania sul Sachsenring. Un incoraggiamento speciale peril pilota è giunto dall’importatore svizzero del Marchio spagno-lo della Piaggio, e così “Domi” ha conosciuto un momento digloria particolare nel suo paese natale, Rohrbach (1’450 abitan-ti), quando, a tarda primavera, Karin Biedermann e Olivier Gi-rardin della Derbi Switzerland, gli hanno consegnato una nuovafiammante DERBI GPR 50 Racing. Dominik si è mostrato conla sua tenuta di gara, raggiante: ora potrà circolare anche sullestrade di tutti i giorni! Per una cilindrata maggiore (categoria Alimitata a 25 kW) ha dovuto però aspettare il compimento del18° anno d’età, alla fine settembre.

IN SELLA AD UNA DERBI

60 ILLUSTRAZIONE TICINESE 09-08

Per conoscere meglio il giovane pilota svizzero della Derbi sipuò cliccare sul sito internet: www.domi-aegi.ch �

Il giovane pilota svizzero Dominique Aegerter dalle piste di tutto il mondo al traffico stradale.

a cura di Graziano Guerra

A Rohrbach, “Domifighter” in tenuta da garasulla sua nuova DERBI GPR 50 Racing.

Page 61: Illustrazione Ticinese

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LA SCHEDA:Nome: Dominique (Domi)Cognome: Aegerter (Aegi)Soprannome: DomifighterData di nascita: 30.9.90Web: www.domi-aegi.ch

CARRIERA1995 - 1998 Club Jugend Motocross Schönenberg 50 ccm1999 - 2001 Motocross Federazione Motociclisti Svizzeri2002 Derbi Replica Cup 50 cc, gare su strada + Motocross FMS2003 ADAC Pro Junior Cup 125 cc DMSB + Motocross 80 ccm FMS2004 Campionato internazionale tedesco 125 cc2005 Campionato internazionale tedesco 125 cc2006 Camp. internaz. tedesco 125 cc + 2 prove nel CN-125 cc2007 Mondiale 125 cc 2008 Mondiale 125 cc

RISULTATI1995 15° posto nel Jugend Motocross Club Schönenberg 50 cc1996 5° posto SJMCC Motocross 50 ccm1997 5° posto SJMCC Motocross 50 cc1998 3° posto SJMCC Motocross 50 cc1999 1° posto FMS, Campione Svizzero di Motocross 60 cc2000 3° posto FMS Motocross 65 cc

2001 21° posto FMS Motocross 80 cc2002 4° posto FMS Motocross 80 cc - 3° posto Derbi Replica Cup 50 ccm 2003 7° posto FMS Motocross 85 cc – 7° posto ADAC Junior Cup 125 cc 2004 15° posto Campionato internazionale tedesco 125 cc2005 9° posto Campionato internazionale tedesco 125 cc2006 2° posto Campionato internazionale tedesco 125 cc / debuttonella Moto-GP 26° posto Moto-GP 125 cc – Debutto a Estoril (nonostante una caduta)29° posto Moto-GP 125 ccm a Valencia2007 23° classificato nel mondiale 125 cc

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OROSCOPO

testo Cloris Sciaroni

PREVISIONI PER LA PRIMA METÀ DI OTTOBREI buoni influssi bilancini promettono equilibrio e dialogo intelligente, con particolare attenzione alle problematiche sociali. Spiccheranno quei personaggi con doti diplomatiche in grado di mediare fra le parti in conflitto. Marte si sposta in Scorpione il giorno 4 dove troviamo Venere, evidenziando tematiche legate allasessualità, alla prostituzione e alla droga. Non che ci sia qualcosa che ci possa ancora scandalizzare, ma è importante non perdere di vista queste problematicheche coinvolgono soggetti sempre più giovani, che non sono altro che lo specchio di una società malata. Musica, Videogiochi, e film aggressivi alimentano unamente fragile e una psiche ancora in formazione ma tutti sdrammatizzano per giustificarsi. E si vanno interrogando i ragazzini sulle loro sensazioni e che rispon-dono con un’alzata di spalle. In realtà ci troviamo di fronte a un inquinamento psichico globale di cui tutti siamo responsabili.

ARIETE 21/3 - 20/4Sole e Mercurio sempre in opposizione e ancora in quadraturaa Giove, generano discussioni e malintesi con colleghi e supe-riori o più spesso con il partner. Se siete figli, possibili problemida chiarire con un genitore dominante. E se avete qualche affa-

re legale in sospeso o un rivale da sconfiggere, dovrete fare affidamento sulfiuto che vi regalano Marte e Venere nello Scorpione. In amore è probabile chesiate attirati da persone già impegnate o desideriate vivere emozioni più inten-se. A favore avete Nettuno e Chirone che vi spingono a frequentare personepiù evolute e che possono condurvi su sentieri più spirituali senza diventare fa-natici. Plutone ancora positivo per voi della 3. decade può effettivamente por-tare sulla vostra strada un personaggio importante. Salute: il plenilunio delgiorno 14 nel vostro segno parla di rinnovamento.

TORO 21/4 - 20/5 Attenzione, il mese inizia con la Luna in opposizione al vostrosegno, dove già c’è Venere e a cui farà seguito Marte dal gior-no 4. È possibile che dobbiate affrontare le mosse subdole diqualche rivale a cui voi risponderete comunque con forza, non

fosse altro che per difendere i vostri diritti. In questo vi aiutano i pianeti dallaBilancia. Gli ottimi influssi di Saturno, Giove e Urano favoriscono voi della 2.decade, pronti a fare un bel balzo in avanti a livello professionale. E con Mer-curio in 6. Casa potrebbe arrivare un nuovo contratto di lavoro per voi giovanidel segno. In amore potrebbero esserci invece delle tensioni causate da un’ec-cessiva gelosia vostra o del/la vostro compagno/a. Non fatevi assalire da so-spetti infondati. Per contro dovrete muovervi con cautela a causa di un ex chepotrebbe nuocervi. Salute: attenzione agli organi genitali.

GEMELLI 21/5 - 21/6A favore avete ancora Sole e Mercurio che ricevono il bellissimotrigono di Nettuno, regalandovi energia, gioia e voglia di scam-biarsi sentimenti, ideali e progetti con gente che condivide glistessi sogni. Ottimi i settori dell’insegnamento, dell’arte, della

musica e della cultura in genere. Bene anche per chi fra voi ha contatti con imedia. Possibili offerte interessanti in vista. Marte e Venere in 6. Campo inScorpione vi regalano fascino e carisma che non passeranno inosservati. E conGiove in 8. Campo potreste consolidare un progetto o una situazione, grazieanche all’aiuto di un personaggio che conta o ricevere un aiuto statale nel ca-so voleste dedicarvi a studi superiori o a un soggiorno all’estero per approfon-dimenti o ricerche. In amore probabili incontri importanti, specie per voi single.Salute: le trasgressioni costano, attenzione!

CANCRO 22/6 - 22/7Sole e Mercurio dissonanti a Giove possono farvi sentire tutta lafatica degli ultimi tempi e farvi avere qualche problema con unfiglio, ma Saturno positivo dona resistenza e saggezza. Del re-sto le cose conquistate con impegno e disciplina sono le più

gratificanti. A favore avete Venere e Marte e, con l’appoggio di Urano, potetesperare in miglioramenti concreti. Sarete particolarmente ispirati e creativi, maanche più spontanei e audaci del solito per ottenere ciò che volete. Non man-cano fascino e carisma a chi fra voi riveste un ruolo pubblico. In amore faretefaville e potrete vivere intense emozioni, magari con uno Scorpione. Regali invista per qualcuno di voi ma potreste essere anche voi a fare un regalo impor-tante. Salute: attenzione al plenilunio del giorno 14. Non esponetevi a rischiinutili e riposate.

LEONE 23/7 - 23/8A favore avete ancora Sole e Mercurio che favoriscono lo scam-bio intellettuale e rendono il periodo molto impegnativo su tut-ti i fronti. Marte e Venere sono dissonanti indicando una certafatica e possibili preoccupazioni familiari ma anche sentimenta-

li. Può darsi che la vostra lei sia forse troppo possessiva o che le discussioni ver-tano sul denaro. Attenzione se siete troppo impegnati professionalmente per-ché la vostra compagna potrebbe rivolgersi altrove in cerca di affetto. Non so-no neppure esclusi rivali o relazioni nascoste, cosa insolita per voi. E se sietedonne sarete particolarmente seduttive e sottilmente manipolatorie. Attenzio-ne ai conflitti di potere e a chi pestate i piedi. Importante plenilunio quello delgiorno 14, potrebbe portare profondi e salutari cambiamenti!

VERGINE 24/8 - 22/9 Giove in aspetto molto positivo al vostro Saturno favorisce voidella 2. decade, regalandovi più fiducia in voi stessi e vi aiuta adesprimere con più sicurezza le vostre potenzialità, che non so-no poche. Nettuno e Chirone in 6. Campo da tempo parlano di

guarigione e di nuove possibilità nel campo lavorativo. L’opposizione di Uranovi sta preparando a cambiamenti radicali, non opponete resistenza. Voi della 1.decade potete beneficiare invece dei potenti transiti in Scorpione che mettonoin evidenza le vostre doti analitiche molto utili sia nel marketing sia nella psico-logia e nell’investigazione. L’amore riserva grosse sorprese. Voi della 3. decadesiete invece alle prese con l’ultimo passaggio di Plutone e il giorno 14, con ilPlenilunio in Ariete, potreste liberarvi dalle costrizioni che vi impedivano di pro-gredire.

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BILANCIA 23/9 - 22/10 Sole e Mercurio ancora nel segno, in ottimo aspetto a Nettuno,stimolano la mente e la comunicazione, utili per voi che scrive-te, studiate, insegnate e vi occupate di socio-psicologia. Moltoimportanti e vantaggiose si riveleranno le relazioni pubbliche. I

transiti nel vicino Scorpione vi donano fascino e carisma e apportano probabil-mente anche qualche entrata extra. E qualcuno di voi si sentirà attratto ancheda tematiche inusuali quali il paranormale e l’astrologia. Giove dissonante di-sturba ancora per un po’ voi nativi della 2. decade, in cerca dell’ambiente idea-le per poter esprimere le proprie potenzialità. Possibili problematiche familiaripossono impedirvi di prendere le giuste decisioni con maggiore libertà. Perquanto attiene la salute attenzione al plenilunio del giorno 14 nel vostro segnoopposto.

SCORPIONE 23/10 - 22/11Questo è un inizio strepitoso, con Luna, Venere e Marte nel se-gno e Urano in bel trigono. Tira aria di novità un po’ in tutti icampi ma sarà Cupido a colpirvi e a fare breccia nel vostro cuo-re, in modo inaspettato. Lasciatevi alle spalle il passato e guar-

date con rinnovato entusiasmo al futuro, facendo però tesoro delle esperienzepassate. Un consiglio a voi donne: bandite dalla vostra mente sentimenti sgra-devoli quali gelosia, possessività e invidia. Non ne avete bisogno. Sole e Mer-curio ancora in Bilancia favoriscono l’autoanalisi e sostengono chi fra voi si oc-cupa di indagini e di psicologia. Utilizzate questi potenti influssi planetari peresprimere tutto il vostro potenziale creativo in ambito lavorativo, artistico osportivo. Bene il contatto con il pubblico dove otterrete un certo successo gra-zie a un super Giove. Salute: abbiate cura delle parti intime.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12Mese molto interessante per voi. Sole e Mercurio in ottimoaspetto a Nettuno stimolano la ricerca di ideali più elevati o disituazioni più soddisfacenti o consone alla propria natura, men-tre Giove spinge verso mete più ambiziose. Favoriti i settori so-

cio-educativi, turistici e alberghieri. C’è da dire che gli influssi planetari delloScorpione mettono ora in evidenza anche un certo malessere che cova da tem-po in alcuni di voi e l’ultimo passaggio di Plutone nel vostro segno spinge acambiamenti forzati entro fine autunno. Intanto il plenilunio del giorno 14 inAriete potrebbe provocare delle rotture necessarie liberandovi dai condiziona-menti del passato, che così a lungo hanno inciso sul vostro comportamento esu certe scelte. In vista dei cambiamenti possibili approfondite una lingua stra-niera e dedicatevi a opere umanitarie.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1Sole e Mercurio ostili al vostro Giove potrebbero suscitare mal-contento e nervosismo verso un superiore o verso il sistema bu-rocratico statale. Forse avete sottovalutato alcune conseguen-ze delle vostre scelte passate e ora venite chiamati alla cassa,

come si suol dire. A favore avete i pianeti che ora transitano in Scorpione, so-stenuti da Saturno, che vi aiutano a trovare le risorse necessarie per affrontarecon energia e disciplina le faccende in sospeso. Urano sempre favorevole nel 3.Campo ispira a trovare nuove soluzioni e nuove idee per rendere il lavoro piùproduttivo, se siete liberi professionisti, e ispira voi giovani a scegliere vie inno-vative, spingendo alcuni di voi verso studi scientifici come la fisica quantistica,molto utile anche in medicina. In amore tutto è possibile. Salute: curate il siste-ma nervoso con esercizi di rilassamento.

AQUARIO 21/1 - 19/2Non inizia particolarmente bene il mese con Luna, Venere eMarte (dal giorno 4) in Scorpione, segno per niente affine al vo-stro, che indica tensioni e rivalità con un sottile desiderio divendetta, verso chi?, che cosa?, verso chi nutrite sentimenti ne-

gativi? Attenzione se siete voi il soggetto preso di mira, in particolare se vivetesituazioni clandestine. A favore avete invece Sole e Mercurio dalla Bilancia chevi suggeriscono di non alimentare i pettegolezzi e semmai fosse il caso, analiz-zate con serena lucidità la situazione, chiarendo le cose sul nascere con le per-sone direttamente interessate, per non serbare rancore in seguito. Vale sia nellavoro con i colleghi sia nella vita privata con partner, figli e genitori. Uranosempre in 2. Campo indica imprevisti nel settore finanziario, non fate colpi ditesta. Salute: fate dello yoga.

PESCI 20/2 - 20/3Questo primo periodo appare assai intrigante e stimolante pervoi. Il mese inizia con Luna, Venere e Marte (dal giorno 4) inScorpione, che poi stimoleranno via via il vostro Urano renden-dovi particolarmente dinamici, passionali e seducenti. Tira aria

di trasgressione e voglia di cambiamento. Successo per voi donne a contattocon il pubblico e per chi lavora nel settore turistico e alberghiero. Anche nelsettore immobiliare e delle assicurazioni potreste trarre qualche vantaggio. Avoi giovani studenti le stelle suggeriscono di indirizzarvi verso campi inusualiquali la fisica quantistica, l’astronomia, l’ingegneria agraria e, se vi sta a cuorel’ambiente, le energie rinnovabili. Interessante e sempre più richiesta anche lafigura dell’educatore sociale. I buoni influssi planetari incidono ovviamente an-che sull’amore che vi regalerà momenti magici.

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“Il materiale redazionale e fotografico nonrichiesto non viene restituito”.

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COLLABORATORI REDAZIONALI

N° 9 - 1. OTTOBRE 2008

PiergiorgioBaroni

StefanoPescia

RobertoRizzato

RémySteinegger

StéphanieScatizza

RobertoSchneider

ClorisSciaroni

Elena Stern-Balestra

LorenzaStorni

AldaViviani

AntonellaBroggi

StefanoEmber

Graziano Guerra

MarcoOrtelli

GiosannaCrivelli

Elio delBiaggio

ORIZZONTALI: 1. Decisivo, risolutivo 11. Fiore lil-la 12. Vigili urbani 13. Fiasco, rovina 14. Il dio egi-zio del sole 15. National Gallery 17. Frutto coni-co 18. Radunati 21. La somma degli anni 22. Iso-la delle Filippine 23. Marina nel cuore 24. I con-fini di Comano 25. Pari in incasso 26. Cons. inruota 27. Lo è la clientela affezionata 29. Partitaa tennis 30. I limiti dello zoom 31. Atrio 33. Hascritto “La cantatrice calva” 35. Cons. in regola36. Li redige il notaio 37. Arnesi dei tessitori 39. Segue la sera 41. Sono 12 in un anno 42. Pa-ladino 43. Eugenio, premio Nobel per la poesianel 1975.

VERTICALI: 1. Estremo sconforto 2. Correntepoetica del ‘900 italiano 3. Copricapo papale 4. Cela l’amo 5. Popolo della Nuova Zelanda 6. Riga centrale 7. Pablo, poeta cileno 8. La pi-gna tropicale 9. Nuovo Testamento 10. Abbron-zatura 16. Pittore e architetto toscano 19. Con-genito, insito 20. Prep. semplice 22. Umili, sem-plici (f) 24. Rapaci notturni 28. Porticciole 29. Visi poggia lo zerbino 32. Città della Bielorussia 34. Venuto al mondo 37. Un graduato 38. Anda-te in poesia 40. In mezzo al coro 41. I confini diMogno.

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201918

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La soluzione del numero precedente era: BILANCIA

1

SC

ARICAMI D

A

•w

ww

.illustrazione.

ch•

Siete degli amanti della poesia? Allora risolvete il cruciverba. Con le lettere nelle casel-le contrassegnate dai numeri in rosso si creerà la parola corrispondente a un noto poeta.a cura di Daniela Sandrini

CACCIA ALPERSONAGGIO

2

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