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Anno 30 - N° 5 - 0,50 Maggio 2011 Direzione, Redazione e Amministrazione: Via A. Airoldi, 9 - LECCO - Tel. 0341 364685 - Fax 031 860311 - E-mail: [email protected] - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Lecco Intervista a Mario Sangiorgio, presidente ANCE Lecco SERVE UN GOVERNO DEL TERRITORIO PARTECIPATO E CONDIVISO “Se prima lavorare in edilizia era difficile, oggi è quasi impossibile. Non è una questione di mercato: le fluttuazioni della domanda sono un fenomeno proprio di chi fa impresa. Anche se, nel nostro caso, scontiamo il fatto che la nostra attività sia fortemente legata ad un territorio e, tranne rare eccezioni, dipenda esclusi- vamente dalla domanda del mercato interno, non po- tendo quindi contare su sbocchi all’estero. Il problema è il clima che ci circonda”. I costruttori lecchesi si sentono assediati. Lo af- ferma con chiarezza il loro presidente, Mario San- giorgio, non senza dimostrare al tempo stesso una certa delusione. “Sembra che si sia scatenata la guerra santa. Da un lato la sempre più fitta schiera di paladini, vecchi e nuovi, del verde e dell’ambiente, molti dei quali sem- brano dimenticarsi del ruolo da essi stessi ricoperto in passato e delle responsabilità che quindi pesano sulla loro storia anche professionale. Tutti protesi a pon- tificare sugli errori e le brutture che altri, negli anni scorsi, hanno compiuto, sotto il profilo delle scelte ur- banistiche, insediative ed architettoniche. Dall’altro i costruttori, i cementificatori, i responsabili delle ‘feri- te’ che il territorio si porta dentro, di un’edificazione a loro dire selvaggia e senza regole”. Nella lista dei buoni, a detta di Sangiorgio, si iscrivono un po’ tutti: “Ci sono i pubblici ammini- stratori, che grazie ai salatissimi oneri di urbanizzazio- ne pagati dalle nostre imprese, hanno costruito strade, case, asili, scuole, biblioteche. Ci sono i progettisti, che organizzano concorsi sulla cattiva architettura quasi che fossero esponenti di associazioni ambientaliste: e si dimenticano del ruolo da loro avuto nel progettare quello che essi stessi oggi bollano negativamente. Ci sono i media, che accolgono con pagine di sangue e lacrime ogni cantiere che si apre sul territorio e pa- ventano attacchi al verde o scempi architettonici che distruggono il passato. Insomma, una compagnia ben assortita”. E chi è l’unico bersaglio di questa santa crocia- ta? Ovviamente, i costruttori. “È un manicheismo vecchio stampo che non conduce a nulla e, soprattutto, crea confusione e alimenta ulteriormente una crisi che esiste e sta già mettendo a dura prova molte nostre im- prese. Perché, se è vero che la domanda privata oggi è ferma, non possiamo dimenticare altri aspetti negativi che pesano sull’edilizia. In primo luogo il comporta- mento di molti enti pubblici, che a causa di un “patto di stabilità” che si sta rivelando particolarmente nefa- sto, non onorano i debiti con i propri fornitori, anche quando le opere commissionate sono state consegnate e collaudate a regola d’arte. A questa situazione, che genera carenza di liquidità nelle imprese, si aggiunge un atteggiamento miope da parte del sistema bancario, che spesso chiede all’impresa di rientrare proprio quando avreb- be bisogno di un supporto, mentre d’altra parte sco- raggia i privati dall’accendere mutui. Il tutto al- l’interno di un clima quasi da caccia alle streghe, che non fa giustizia della realtà dei fatti”. L’esempio è offerto dall’accoglienza che ha avuto sulla stampa il recente rapporto di Legam- biente sul consumo del suolo: “Non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi se è vero che il 15,1% del ter- ritorio provinciale lecchese è urbanizzato. Il restante 84,9% non lo è. E se è vero che per il 60% è occupato dalle montagne e il 9.1% dal lago, significa che vivia- mo in un contesto dalle forti valenze paesaggistiche e naturali. Del resto, non è che i costruttori abbiano realizzato case, strade, scuole e aziende senza che, alla base, ci fosse una specifica richiesta in tal senso. È la società che si sviluppa e chiede infrastrutture, indu- strie ed abitazioni. E le imprese edili rispondono con la propria attività a questa domanda. Se poi vogliamo dire che il non costruito va difeso e l’ambiente valoriz- zato, mi sembra che i costruttori siano stati tra i pri- mi ad affermarlo, proponendo interventi di recupero e qualificazione dei centri urbani e richiedendo incentivi di volumetrie su quanto già edificato”. Il problema, dunque, è l’approccio alla que- stione: “Voglio ricordare che, alla base delle bolle im- mobiliari, non ci sono state le imprese edili, ma i giochi della grande finanza. E che anche a Lecco, quando si sono riconvertite aree dismesse, ad averne avuto i mag- segue a pagina 2

IlPunto Stampa Maggio 2011

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Mensile della Lombardia

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  • Anno 30 - N 5 - 0,50 Maggio 2011Direzione, Redazione e Amministrazione: Via A. Airoldi, 9 - LECCO - Tel. 0341 364685 - Fax 031 860311 - E-mail: [email protected] - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Lecco

    Intervista a Mario Sangiorgio, presidente ANCE Lecco

    Serve un governo del territorio partecipato e condiviSoSe prima lavorare in edilizia era difficile, oggi

    quasi impossibile. Non una questione di mercato: le fluttuazioni della domanda sono un fenomeno proprio di chi fa impresa. Anche se, nel nostro caso, scontiamo il fatto che la nostra attivit sia fortemente legata ad un territorio e, tranne rare eccezioni, dipenda esclusi-vamente dalla domanda del mercato interno, non po-tendo quindi contare su sbocchi allestero. Il problema il clima che ci circonda.

    I costruttori lecchesi si sentono assediati. Lo af-ferma con chiarezza il loro presidente, Mario San-giorgio, non senza dimostrare al tempo stesso una certa delusione.

    Sembra che si sia scatenata la guerra santa. Da un lato la sempre pi fitta schiera di paladini, vecchi e nuovi, del verde e dellambiente, molti dei quali sem-brano dimenticarsi del ruolo da essi stessi ricoperto in passato e delle responsabilit che quindi pesano sulla loro storia anche professionale. Tutti protesi a pon-tificare sugli errori e le brutture che altri, negli anni scorsi, hanno compiuto, sotto il profilo delle scelte ur-banistiche, insediative ed architettoniche. Dallaltro i costruttori, i cementificatori, i responsabili delle feri-te che il territorio si porta dentro, di unedificazione a loro dire selvaggia e senza regole.

    Nella lista dei buoni, a detta di Sangiorgio, si iscrivono un po tutti: Ci sono i pubblici ammini-stratori, che grazie ai salatissimi oneri di urbanizzazio-ne pagati dalle nostre imprese, hanno costruito strade, case, asili, scuole, biblioteche. Ci sono i progettisti, che organizzano concorsi sulla cattiva architettura quasi che fossero esponenti di associazioni ambientaliste: e si dimenticano del ruolo da loro avuto nel progettare quello che essi stessi oggi bollano negativamente. Ci sono i media, che accolgono con pagine di sangue e lacrime ogni cantiere che si apre sul territorio e pa-ventano attacchi al verde o scempi architettonici che distruggono il passato. Insomma, una compagnia ben assortita.

    E chi lunico bersaglio di questa santa crocia-

    ta? Ovviamente, i costruttori. un manicheismo vecchio stampo che non conduce a nulla e, soprattutto, crea confusione e alimenta ulteriormente una crisi che esiste e sta gi mettendo a dura prova molte nostre im-

    prese. Perch, se vero che la domanda privata oggi ferma, non possiamo dimenticare altri aspetti negativi che pesano sulledilizia. In primo luogo il comporta-mento di molti enti pubblici, che a causa di un patto di stabilit che si sta rivelando particolarmente nefa-sto, non onorano i debiti con i propri fornitori, anche quando le opere commissionate sono state consegnate e collaudate a regola darte. A questa situazione, che

    genera carenza di liquidit nelle imprese, si aggiunge un atteggiamento miope da parte del sistema bancario, che spesso chiede allimpresa di rientrare proprio quando avreb-be bisogno di un supporto, mentre daltra parte sco-raggia i privati d a l l a c c e n d e re mutui. Il tutto al-linterno di un clima quasi da caccia alle streghe, che non fa giustizia della realt dei fatti.

    Lesempio offerto dallaccoglienza che ha avuto sulla stampa il recente rapporto di Legam-biente sul consumo del suolo: Non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi se vero che il 15,1% del ter-ritorio provinciale lecchese urbanizzato. Il restante 84,9% non lo . E se vero che per il 60% occupato dalle montagne e il 9.1% dal lago, significa che vivia-mo in un contesto dalle forti valenze paesaggistiche e naturali. Del resto, non che i costruttori abbiano realizzato case, strade, scuole e aziende senza che, alla base, ci fosse una specifica richiesta in tal senso. la societ che si sviluppa e chiede infrastrutture, indu-strie ed abitazioni. E le imprese edili rispondono con la propria attivit a questa domanda. Se poi vogliamo dire che il non costruito va difeso e lambiente valoriz-zato, mi sembra che i costruttori siano stati tra i pri-mi ad affermarlo, proponendo interventi di recupero e qualificazione dei centri urbani e richiedendo incentivi di volumetrie su quanto gi edificato.

    Il problema, dunque, lapproccio alla que-stione: Voglio ricordare che, alla base delle bolle im-mobiliari, non ci sono state le imprese edili, ma i giochi della grande finanza. E che anche a Lecco, quando si sono riconvertite aree dismesse, ad averne avuto i mag-

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    giori benefici non siano stati i costruttori, molti dei quali per altro venuti da fuori, ma gli stessi proprietari delle aree. Non dico che non si potesse far di meglio: ma tra affermare ci e accusare i costruttori delle co-late di cemento sul territorio di distanza ne passa.

    Oggi si discute di PGT, a Lecco come altrove: Su 90 comuni in provincia di Lec-co, ben 60 non hanno ancora adottato il nuovo strumento di programmazione territoriale. Uno strumento che rivoluzio-na, almeno nelle intenzioni del legislatore, lapproccio alla ge-stione del territorio, passando da unimpostazione dirigistica e a tavolino ad una pi orien-tata a seguire levoluzione della societ. Ebbene, noi speriamo che davvero i comuni che stan-no elaborando il proprio PGT non si limitino a cambiar nome ma a mantenere lo stesso ap-proccio dei PRG. Sono previsti nuovi meccanismi compensa-tivi: spero che vengano intro-dotti, anche per porre fine alla discriminazione tra posses-sori di terreni in base alla loro collocazione. Segnali in senso

    positivo ne stiamo registrando molti. Abbiamo bisogno di una nuova fase di governo del ter-ritorio: una fase maggiormente partecipata e condivisa, sorretta da una forte visione strategica, costantemente monitorata nei suoi risultati e nei suoi cambia-menti. Una fase, soprattutto, in cui tutti dimostrino di assumer-si le proprie responsabilit circa il futuro di un territorio.

    questo, per altro, lo spirito con cui ANCE Lecco ha aderito alla proposta del-lAssessorato al Territorio della Provincia di Lecco e dellOrdine degli Architetti, promuovendo liniziativa espositiva Scopri il Tuo ter-ritorio: la provincia di Lecco si mette in mostra, aperta allultimo piano della Casa dei costruttori fino al 29 maggio prossimo.

    Crediamo nel valore che ha uniniziativa come questa: ovvero favorire una reale co-noscenza del proprio territorio da parte di tutti i cittadini, a cominciare dai pi giovani. Co-noscere la base per poter giu-dicare e progettare. E la mostra ci aiuta a comprendere come si

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    Intervista a Mario Sangiorgio, presidente ANCE Lecco

    Serve un governo del territorio partecipato e condiviso evoluto nel tempo il territorio provinciale. Trovare un corretto equilibrio tra risorse ambientali e paesaggistiche ed esigenze di sviluppo della societ lobiet-tivo, credo, che tutti noi dobbia-mo insieme perseguire. Ma, per poterlo fare, occorre abbando-nare i pregiudizi, imparare ad ascoltare le ragioni dellaltro e confrontarci a partire dalla real-t e non da un progetto ideale che, in quanto tale, rischia di restare unutopia.

    La mostra, con gli incontri ad essa collegati, sar anche loccasione per un confronto a pi voci su territorio, pro-grammazione ed architettu-ra: Certamente: vogliamo pro-seguire quel confronto che gi avevamo avviato con la serie di incontri sul tema della qualit architettonica, anche in questo caso promossi in collaborazione con lOrdine degli Architetti. Crediamo infatti che un edifi-cio sia il risultato di una filiera complessa, che vede intrecciar-si interessi, responsabilit e competenze diverse: il commit-tente, il progettista, limpresa di costruzioni. Il tutto avendo, quale contesto di riferimento, le regole imposte dalla pubblica amministrazione e come obiet-tivo la risposta ad un reale bi-sogno espresso dal consumato-re, dal cliente finale. Lestetica solo uno degli aspetti che oc-corre tenere in considerazione. C la funzionalit delledificio, il suo inserimento nellarea, il dialogo con il costruito e il non costruito che lo circonda. Vorremmo che nei dibattiti, anche sui media, tutti questi aspetti trovassero la giusta col-locazione. Meno slogan e pi riflessione.

    Tra gli incontri previsti, ve n anche uno dedicato

    in modo specifico al tema dellattivit estrattiva e del recupero ambientale. A bre-ve partir la discussione sul nuovo Piano Cave provin-ciale. Qual la posizione dei costruttori lecchesi?

    Cominciamo col dire che, senza attivit estrattiva, non ci pu essere alcun futuro per le costruzioni e, dunque, non sa-remmo in grado di dare risposte alle richieste di case, strade, in-frastrutture che una societ che vuol crescere pone al mercato. Ci detto, siamo consapevo-li dellimpatto ambientale che unattivit estrattiva determi-na a livello territoriale, ma sap-piamo bene anche che oggi la tecnica di coltivazione note-volmente migliorata e consente recuperi pi rapidi e meno in-vasivi. Inoltre non esiste con-cessione di cava senza che, con-testualmente, sia presentato un progetto di recupero della stes-sa. E questa gi una garanzia. Aggiungiamo unaltra conside-razione: le imprese edili hanno necessit di conferire in modo regolamentato le terre e rocce da scavo di risulta dalla propria attivit. Lesperienza che, come Associazione, stiamo facendo nella cava di Rio Gambajone un modello virtuoso: attraverso il conferimento regolamentato di terre e rocce da scavo contri-buiamo allattivit di recupero della cava stessa. I benefici sul territorio sono molteplici. Ecco, vorremmo che anche su questo tema si potesse sviluppare una riflessione articolata, finalizza-ta sicuramente ad uno sviluppo sostenibile, ma dove ci si pos-sa confrontare per trovare una soluzione che sia vantaggiosa realmente per tutte le parti in gioco e, soprattutto, per il ter-ritorio.

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    Nellanno 2010 la Commissione Tri-butaria Regionale di Confartigianato Lombardia, a cui partecipa fattivamen-te lufficio fiscale di Confartigianato Imprese Lecco, ha proseguito lintenso lavoro di analisi in tema di studi di set-tore. Lattivit del Punto Studi di Settore si concentrata in particolare sul settore delle costruzioni. Quello delle costru-zioni spiega Daniele Riva (nella foto), presidente di Confartigianato Imprese Lecco - rappresenta il primo studio di settore validato a livello regionale, rap-presentando quindi la prova generale se non il primo atto di federalismo fiscale. Sulla partita, lattivit del Punto Studi

    di Settore stata particolarmente in-tensa, essendo lOsservatorio Regionale lunica sede istituzio-nale nella quale portare avanti le istanze.

    Attraverso il coin-volgimento dei respon-sabili fiscali delle as-sociazioni territoriali, dei funzionari di cate-goria e del Consiglio di categoria regionale sono state formulate le richieste, valutati i prototipi, proposte le correzioni e le modifi-che attraverso lanalisi attenta dei dati. Utiliz-zato per la prima vol-ta in UNICO 2010, lo studio di settore delle costruzioni elaborato su base re-

    gionale ha superato il test di prima ap-plicazione, scongiurando il timore poi

    rivelatosi infondato di dover subire risultati sensibilmente pi ele-vati rispetto al resto del territorio nazionale.

    Analogo lavoro stato svolto per il setto-re dei fotografi, condot-to anchesso in stretto coordinamento con la categoria. Lanalisi ha messo in luce il profon-do stato di crisi della professione, al di l del-la congiuntura e della crisi economica diffusa, attraverso unanalisi dei

    mutamenti del costume, dellapproccio degli utenti, dellevoluzione tecnologica

    e del superamento di alcuni schemi che avevano in passato sostenuto il compar-to. Le osservazioni inviate alla SOSE (la societ creata dal Ministero dellEcono-mia e delle Finanze e dalla Banca dItalia per lelaborazione degli studi di settore), unitamente ad un massiccio numero di esempi, sono state prese nella dovuta considerazione, anche se la particolare situazione del settore rende particolar-mente critica lapplicazione dello studio di settore. Si valuter la concreta appli-cazione in UNICO 2011.

    E proseguita infine lanalisi dello studio di settore relativo alla prepara-zione e filatura di fibre tessili gi iniziata nel 2009: il lavoro svolto a livello regio-nale attraverso lanalisi approfondita di alcuni esempi concreti ha fornito al de-legato di Confartigianato Lombardia un utile supporto per le riunioni in SOSE.

    La Commissione Tributaria moltiplica limpegno sul delicato nodo degli studi di settore

    Studi di settore, continua il pressing di Confartigianato

    EdILIzIA, ArrIvA LA quALIfICAzIoNE profESSIoNALE

    Lo scorso 30 marzo la Camera dei Deputati ha approvato in prima lettu-ra il testo della proposta di legge sulla Disciplina dellattivit di costruttore edile e delle attivit di completamen-to e finitura edilizia, il cui iter era iniziato in Commissione Ambiente e Lavori Pubblici nel marzo 2009.

    Il provvedimento grazie anche al-lattivit di sensibilizzazione politica condotta da ANAEPA Confartigia-nato Costruzioni, stato sostenuto da tutti i gruppi parlamentari. In sede di votazione finale il testo quindi passato a larghissima mag-gioranza ,con 437 voti a favore, 15 astensioni ed un solo voto contra-rio. Nel corso dellesame dellAula sono stati approvati alcuni emen-

    damenti, che hanno modificato alcuni articoli del testo base uni-ficato. Limpianto legislativo, su cui avevamo precedentemente fornito i nostri apporti migliorativi nella fase delliter in Commissione, seppure con qualche criticit, stato nel suo complesso confermato .

    Ora larticolato di legge verr trasmesso allesame del Senato. Anche in questo ramo del Parlamento proseguir limpegno da parte di ANAEPA, per affrontare e risolvere le residue criticit. Il provvedimento introduce la figura del responsabile tecnico, da indicare al momento delliscrizione dellimpresa alla neonata Sezione speciale delledilizia istituita presso le Camere di Com-mercio. Il responsabile tecnico potr assumere anche gli incarichi di responsa-bile per la prevenzione e la protezione dei lavoratori, dovr essere in possesso di determinati requisiti di onorabilit, di idoneit professionale e capacit or-ganizzative e non potr svolgere lo stesso ruolo per pi imprese. Consulta il testo del provvedimento sul sito di ANAEPA Confartigianato www.anaepa.it

    MIGLIORARE LA GESTIONE DI DIPENDENTI E COLLABORATORIIl Gruppo Scuola di Confartigianato

    Imprese Lecco propone a tutti gli im-prenditori associati un interessante per-corso formativo incentrato sulla gestione aziendale dei propri dipendenti e colla-boratori, con particolare riguardo a stagi-sti e neo-assunti.

    Il percorso, che si svolger nella sede della nostra Associazione in Via Galilei 1 a Lecco, sar strutturato in maniera mo-dulare, per un totale di 15 ore articolate in cinque lezioni da 3 ore ciascuna, con orario serale dalle 18.30 alle 21.30. Il pri-mo modulo si terr in tre lezioni, il 9, 16 e 22 giugno: un esperto nella formazio-ne professionale e nella psicologia del lavoro aiuter gli imprenditori artigiani a migliorare lefficacia dellinserimento aziendale dei dipendenti.

    Il secondo modulo si svolger mer-coled 29 giugno e sar una lezione tra-sversale sulla sicurezza, riguardante gli obblighi del datore di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08 in presenza di personale al-linterno della propria azienda, dalla sor-veglianza sanitaria alla valutazione dei rischi, allinformazione del personale. Il terzo ed ultimo incontro, infine, sar il 6 luglio, e riguarder la gestione sindacale dei propri dipendenti e collaboratori. possibile iscriversi anche ad una singo-la parte del corso; previsto uno sconto per gli associati che aderiranno allintero percorso.

    Per informazioni: Ufficio Formazione tel. 0341-250200, [email protected].

    MISSIONI IN GERMANIA E SVIZZERA

    Anche per questanno Confartigiana-to Imprese Lecco soggetto accreditato in Regione Lombardia per lo svolgimen-to di missioni economiche allestero, nellambito del Bando Voucher per lIn-ternazionalizzazione 2011 promosso da Regione Lombardia e Camere di Com-mercio lombarde.

    Dopo quel-la in Cina dello scorso ottobre spiega Paolo Gal-biati (nella foto), direttore dellAs-sociazione - que-stanno le mis-sioni economiche del nostro Ufficio

    Estero punteranno in autunno sulla Ger-mania e sulla Svizzera, con un servizio completo di organizzazione di incontri daffari con potenziali nuovi partner. Gli incontri verranno sviluppati ad hoc per ciascuna delle aziende partecipanti (almeno cinque per poter confermare lo svolgimento della missione), e saran-no il risultato di unazione di sviluppo commerciale preventiva effettuata per le singole imprese da professionisti esperti, che da anni presidiano i mercati di lingua tedesca. Tale azione si svolger in nome e per conto dellazienda aderente, e fa-vorir incontri di natura tecnico/com-merciale che coinvolgeranno non solo i responsabili acquisti, ma anche i tecnici, in gradi di entrare maggiormente nel me-rito delle capacit del potenziale partner estero. Per informazioni su programma, costi e adesioni: Ufficio Estero Tel. 0341-286338 [email protected]

  • Maggio 2011

    Il presidente e fondatore di OMET, Angelo Bartesaghi, ha preso parte nei giorni scorsi come relatore al 2 Forum Internazionale per lo Sviluppo della Tec-nologia di stampa (Forum PT-2011), svol-tosi in Cina presso la Ballroom del Regal Palace Hotel di Dongguan, nella regione cinese di Guangzhou, che sta conoscendo negli ultimi anni un formidabile sviluppo economico.

    Linvito allimprenditore lecchese giunto dalla Printing and Printing Equi-pment Industries Association of China (PEIAC), societ che organizza lInterna-tional Printing Technology Exhibition of China (Print China), la pi importante manifestazione di settore in Cina, a cui partecipano oltre mille imprese su unarea espositiva di circa 100 mila metri quadrati. Ed un invito di grande prestigio. Basti dire che al congresso hanno preso parte i pi importanti nomi del mercato mon-diale della stampa: Mr. Akiyoshi Ohno, Presidente della Konica Minolta; Mr. Aldo Peretti, CEO della Uteco; Mr. Bernhardt Schreier, Titolare della Heidelberg; Mr. Bing Wang, Asia Pacific CEO della Kodak; Mr. Gerd Finkbeiner, Direttore Esecutivo e Marketing della Man Roland; Mr. Jean-Pascal Bobst, CEO della Bobst Group; Mr. Alon Bar-Shany, Presidente della Divisio-ne Indigo della HP; Mr. Jianglong Xiang, titolare della Hangzhou CRON Machi-nery & Electronics; Mr. Jochen Meissner, CEO della Goss International; Mr. Ralf Sammek, Vice Presidente Esecutivo della KBA; Mr. Roger Blacker, Direttore Marke-ting della Canon; Mr. Stefaan Vanhooren, CEO della AGFA Graphics; Mr. Zhaodong Zhang, Presidente della Founder Group.

    OMET rifEriMEnTO MOndialE pEr lE ETichETTE

    dalla virtualizzazione alla remote data protection. oggi le parole dordine sono: ottimizzare, semplificare e proteggere

    Intervista ad Antonio Maggioni, IT Architect di Agomir S.p.A.

    Per unazienda affrontare il tema della virtualizzazione e del consolidamento di server e client - la cui gestione corretta pu tradursi in performance sotto il profilo dellefficienza operativa, economica e del-lottimizzazione delle risorse rappresenta un passo necessario per razionalizzare la continua crescita del numero di applicazio-ni, di dati da esse generati e trattati e dei server. Significa quindi, inevitabilmente, far fronte a problematiche quali: aumento dei costi di gestione dello spazio fisco oc-cupato dalle macchine, maggior consumo di elettricit e di raffreddamento dei server, fino ai costi di connettivit.

    Il fatto che un server virtuale sfrutta molto meglio le risorse disponibili attra-verso una migliore ottimizzazione della potenza messa a disposizione dai nuovi processori oggi ormai una consapevo-lezza molto pi diffusa che nel recente passato.

    La creazione di macchine virtuali permet-te di ridurre notevolmente il numero di server fisicamente presenti in azienda spiega Anto-nio Maggioni, IT Architect di Agomir Su ununica macchina fisica vengono infatti ospi-tati pi server virtuali che permettono di avere sotto controllo le risorse disponibili, ottimizzan-done lutilizzo in base alle esigenze specifiche del momento.

    La protezione e la conservazione degli inve-stimenti continua Maggioni ha da sempre

    rappresentato uno degli obiettivi che caratteriz-zano i nostri progetti, ma oggi pi che mai non deve solo basarsi sulla previsione di maggiori capacit di calcolo da utilizzare in caso di au-mentate necessit.

    Il passo successivo allottimizzazione e alla semplificazione delle risorse la prote-zione dei dati e quindi del patrimonio.

    Oggi le Aziende devono fronteggiare tre importanti sfide: laumento del volume dei dati da gestire, la complessa gestione di quelli distri-buiti nelle sedi periferiche e il rispetto di un nu-

    mero sempre crescente di requisiti di conformit normativa. Inoltre, i costi aziendali che derivano dalla perdita di dati critici, sono spesso penaliz-zanti: si devono adottare strategie di protezione affidabili e piani di Disaster Recovery efficaci, in grado di garantire la prosecuzione delle ope-razioni business - spiega Maggioni Il continuo impegno di Agomir nei confronti dei propri Clienti nel fornire sempre soluzioni tec-nologicamente avanzate e la stretta partnership con IBM ha permesso alla nostra azienda di disporre, tra i servizi IBM, del Remote Data

    Protection (RDP). Questo nuovo servizio en-trato a far parte del portfolio di IBM Business Continuity and Resiliency Services (BCRS) e ritenuto da Agomir ideale per molteplici realt aziendali, la soluzione che consente ai Clienti di completare e migliorare le operazioni gior-naliere di salvataggio dati ed in alcuni casi so-stituirle, effettuando il backup on line verso il centro IBM ad alto livello di sicurezza.

    I vantaggi sono immediati e di facile lettura: le copie dei dati risiedono anche in un altro luogo sicuro ed attrezzato per lo scopo e, in caso di perdita dei dati, avviene subito una richiesta di Restore via web e un tool intuitivo riattiva la situazione dati ad una determinata data e ora.

    Si tratta di un servizio pay-as-you-go, che fornisce il supporto hardware, softwa-re e operativo necessario per la realizzazio-ne in tempi rapidi di una valida protezio-ne dei dati critici e di mantenere il controllo della corretta esecuzione delle procedure con grande facilit e flessibilit.

    Antonio Maggioni conclude fotogra-fando la situazione con un interrogativo: Agenti e commerciali con PC portatili conte-nenti dati riservati e importanti, filiali di aziende distribuite sul territorio sono ormai situazioni diffuse che da oggi possono essere meglio gestite e protette; perch non affidarsi allesperienza e alla tecnologia messe a disposizione dalla part-nership Agomir - IBM?

  • Maggio 2011

    La proposta del presidente Bonaiti: un fondo di venture Capital per le piccole industrie

    Api Lecco incontra Mister Pmi, Giuseppe Tripoli

    Il Presidente dellApi di Lecco illustra il contributo pro-posto dallAssociazione di via Pergola al documento conse-gnato a Giuseppe Tripoli - direttore del Dipartimento per limpresa e linternazionalizzazione del Ministero dello Svi-luppo Economico - durante lincontro tenutosi luned 18 aprile in Camera di Commercio

    Agli imprenditori italiani non mancano certo le buone intuizioni o lintraprendenza industriale. Sem-mai, soprattutto negli ultimi periodi, mancano i mezzi finanziari che permettano ad una buona idea di concre-tizzarsi ha dichiarato Riccardo Bonaiti, presidente di Api Lecco, che ha subito lanciato una proposta a Mi-ster Pmi: Occorre istituire un fondo di investimento che, partecipando in quota minoritaria per un periodo di tempo predefinito, promuova la creazione di nuove aziende manifatturiere o il finanziamento di progetti ambiziosi da parte di imprese gi esistenti.

    La tesi di Bonaiti che un Fondo, affiancato ad una appropriata rete di servizi tecnici di supporto, possa essere il volano per far decollare nuovi progetti indu-striali, pur di minore dimensione.

    Questo strumento permetterebbe alle aziende di accedere a nuove quote di capitale di rischio, anzich appoggiarsi sul solo capitale di debito per il quale co-munque occorre sviluppare opportune riflessioni.

    Le attuali condizioni di accesso al credito, infatti, costringono le Pmi entro le briglie degli inadeguati pa-rametri di Basilea 2 e 3, e ne limitano le capacit di sviluppo secondo tempi e modalit completamente di-verse rispetto a quelli che sarebbero richiesti dal mer-cato. In questo modo si produce un continuo avvita-mento di parametri, che di fatto paralizza la crescita facendo perdere possibili opportunit commerciali alle aziende.

    Per rompere questa spirale, occorre ampliare la ca-pacit dei soggetti in grado di contro-garantire presso le banche le operazioni di accesso al credito, sostenen-

    do innanzitutto i Consorzi Fidi, i quali possono per-mettere alle PMI gi strutturate di sommare alle pro-prie garanzie quelle proprie del Consorzio.

    Oggi il manifatturiero potrebbe essere a rischio estinzione conclude Bonaiti - Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da un processo globale di terzia-rizzazione delle economie occidentali, a fronte di una progressiva industrializzazione delle economie in

    via di sviluppo. Oggi si assiste invece a fenomeni in-versi che portano a interrogarci seriamente sul futuro industriale per lOccidente e per lItalia. A mio parere reputo quindi importante lavorare su quattro variabili: collaborazione tra Istituzioni e Associazioni, favorire la capitalizzazione e il rafforzamento patrimoniale del-le aziende anche attraverso venture capital, sviluppare nuove imprese e favorire aggregazioni tra Pmi.

    Luned 29 marzo, lApi di Lecco ha sottoscritto con le segreterie pro-vinciali di Cgil, Cisl e Uil il verbale di intesa che consente alle aziende associate, ma non solo, di applicare ai loro dipendenti, per lanno 2011, la tassazione fiscale agevolata al 10% sulle retribuzioni corrispo-ste in relazione ad incrementi di produttivit, qualit, reddi-tivit, innovazione ed efficienza orga-nizzativa quali, per esempio, il lavoro straordinario, not-turno e festivo.

    In virt di tale accordo, che re-cepisce le indica-zioni fornite dal Ministero del La-voro e dallAgenzia delle Entrate, le aziende associate al-lApi di Lecco potranno applicare le agevolazioni fiscali a tutti i loro dipendenti anche se occupati pres-so sedi o stabilimenti situati fuori

    dalla Provincia di Lecco. Il beneficio fiscale potr inoltre

    essere esteso alle Pmi non associate allassociazione di via Pergola che aderiranno allaccordo con lassi-stenza delle parti firmatarie.

    Con la firma dellaccordo di detassazione abbiamo ottenuto un

    duplice risultato: aumentare la produttivit dei lavoratori

    e, contestualmente, ri-conoscerne limpegno attraverso un minor

    peso delle tasse sul salario ha spiegato il Presi-dente dellApi di Lecco, Riccardo

    Bonaiti lintesa un importante strumento sia per

    le aziende che per i lavoratori in quanto fa si che il

    dipendente paghi meno tasse su quelle voci della busta paga lega-te al suo maggior impegno per la produttivit.

    Accordo con i sindacati per la detassazione

    Il beneficio potr essere esteso anche alle aziende non associate

    LUfficio Estero di Api Lecco e Confartigianato Imprese Lecco, luned 18 aprile nella sede Api di via Pergola 73, ha presentato alle aziende associa-te unopportunit da non perdere per individuare nuovi partner stranieri. In quanto soggetti ac-creditati presso la Regione Lombardia, le due Associazioni imprenditoriali lec-chesi sono in grado di offrire ai propri associati la possi-bilit di accedere a finanziamenti a fondo perduto per lo sviluppo delle Pmi sui mercati esteri grazie al sostegno della Regione e del-le Camere di Commercio.

    E stato infatti aperto recentemente il bando per linternazionalizzazione delle piccole e medie imprese lombar-de, promosso da Regione e sistema Camerale lombardo, per lo sviluppo

    economico e la competitivit. Le mo-dalit operative, il periodo delle ini-ziative e i relativi costi sono stati illu-strati durante lincontro del 18 aprile scorso.

    L o b i e t t i v o dellUfficio Este-ro quello di dare vita ad un servizio in grado di organizzare incontri daffari con potenziali nuovi partner esteri sul merca-to tedesco e sviz-

    zero. Gli incontri verranno sviluppa-ti ad hoc per ciascuna delle aziende partecipanti e saranno il risultato di unazione di sviluppo commerciale preventiva effettuata per le singole aziende da esperti che da anni presi-diano i mercati di lingua tedesca.

    Per informazioni, contattare lUffi-cio Estero al numero 0341.286338.

    Con i voucher regionali nuove opportunit in Svizzera e Germania

    Lufficio Estero offre la possibilit di accedere a fondi destinati alla copertura

    di missioni economiche nei mercati stranieri

  • Maggio 2011

    Imprenditore, impresa e ter-ritorio sono i punti strategici sui quali poggia il programma della Presidenza di Giovanni Maggi per il quadriennio 2011-2015.

    Diversi i temi e i progetti se-condo i quali ogni punto verr declinato e che caratterizzeranno lattivit di Confindustria Lecco per i prossimi quattro anni. Anni che vedranno lAssociazione im-pegnata, da un lato, a consolidare quanto realizzato sinora e, dal-laltro, a mettere in campo nuove iniziative.

    ImprenditoreLalto tasso di coinvolgimento

    degli imprenditori nella vita asso-ciativa che uno dei tratti distin-tivi di Confindustria Lecco, dove gi il 25% circa degli imprenditori associati impegnato attivamen-te nellattivit dellAssociazione, sar ulteriormente potenziato incrementando le occasioni di incontro. Attualmente infatti, ac-canto allattivit istituzionale, a quella dei Gruppi Merceologici, delle Commissioni e dei Circon-dari, una particolarit di Confin-dustria Lecco lattivit dei CLUB di imprenditori. Queste verran-no sviluppate in misura sempre maggiore, cos come gli open day dedicati ai nuovi associati.

    ImpresaSono gi molti e verranno ul-

    teriormente implementati i ser-vizi offerti alle imprese associa-te. Con il cambiare del contesto economico, infatti, le imprese ne-cessitano di nuovi strumenti e di un supporto puntuale in ambiti strategici come lesplorazione di nuovi mercati, le risorse umane, la ricerca e sviluppo. Per questo motivo, accanto ai servizi core come quelli dellArea Relazioni Industriali, del Centro Studi, del-lArea Fiscale, dellArea dei ser-vizi per lambiente e la sicurezza, lAssociazione ha sviluppato in questi anni rilevanti iniziative nellambito delle prospettive in-ternazionali, dellinnovazione e della formazione. E in questi ambiti Confindustria Lecco con-centrer progetti e investimenti. Particolare attenzione andr an-che allattivit di marketing as-sociativo per consolidare i buoni risultati conseguiti nel corso del-lultimo mandato che ha raggiun-to il record storico di 600 imprese associate.

    Offrire alle imprese un sup-porto commerciale concreto, mirato e tagliato su misura in base alle specifiche esigenze

    per linternazionalizzazione e lapproccio a nuovi mercati, rap-presenta uno degli ambiti di svi-luppo dei servizi associativi su cui investire in termini di idee e risorse. Forti dellesperienza ma-turata nel primo anno di attivit, verr implementato il Business Point con nuovi servizi che pos-sono meglio rispondere alle di-verse esigenze aziendali.

    Sul fronte del credito, anche alla luce dei vincoli posti da Ba-silea 3, obiettivo prioritario di Confindustria Lecco sar svilup-pare ulteriormente le attivit di affiancamento alle imprese non solo nei rapporti con gli Istituti di credito ma anche nella gestio-ne delle questioni legate al cre-dito a tutto tondo, dai business plan alla politica degli impieghi, passando per la ristrutturazione del debito.

    TerritorioIl territorio lecchese sconta

    oggi un evidente gap di attratti-vit, dovuto ai noti problemi del sistema Paese e ad altri peculia-ri ma evidenti minus come, ad esempio, la carenza infrastrut-turale.

    Per contro, pu contare su alcune importanti leve competi-tive tra cui il forte radicamento dellimpresa, la vocazione al-lexport e, soprattutto, le com-petenze diffuse, patrimonio da conservare e accrescere con cura e da cui deriva la grande atten-zione dellAssociazione nei con-fronti dei rapporti con lUniver-sit, con il mondo della ricerca e con la scuola, con particolare riferimento agli Istituti tecnici. Ma agire al fine di colmare il gap di attrattivit significa anche tro-vare accordi con le Amministra-zioni locali finalizzati al raggiun-gimento di un modello che, nei limiti del possibile, semplifichi e snellisca le procedure e dia mag-giori certezze rispetto ai tempi di applicazione della burocrazia. Le azioni di Confindustria Lecco sa-ranno quindi orientate anche in tal senso.

    Linsediamento del Campus del Politecnico di Milano e lav-vio delle attivit di ricerca dei Laboratori dello stesso Politec-nico e del CNR sono viste come una grande opportunit. Cos come la presenza di studenti

    stranieri che conseguono a Lec-co la laurea specialistica rappre-sentano una rete di potenziali ambasciatori nel mondo da non disperdere ma, anzi, da capita-lizzare. Per questo Confindustria Lecco agir secondo due diret-trici impegnandosi, da un lato, a consolidare i rapporti da tempo avviati portando un contributo perch vi sia sempre maggiore contaminazione tra mondo della ricerca e industria. Dal-laltro, lAssociazione promuo-ver lo sviluppo del network potenzialmente interessante per lo sviluppo dei rapporti territo-rio/territorio o impresa/territori dei Paesi di origine rappresen-tato dagli studenti stranieri che si laureano al Polo Regionale di Lecco del Politecnico di Milano, anche favorendo la loro integra-zione sia con le imprese che a li-vello sociale.

    Sempre sul fronte formazione, uno degli obiettivi da perseguire sar il restare nel solco della stra-da gi intrapresa con la valorizza-zione dei rapporti con gli Istituti tecnici del territorio, anche con riferimento alle attivit del Club dei 15. In particolare, il program-ma prevede di incrementare le azioni di sostegno agli Istituti Tecnici con iniziative pensate per il medio e lungo periodo.

    Dopo lelezione del Presidente Giovanni Maggi, la Giunta di Confindustria Lecco ha eletto anche il Vicepresidente e i membri del Consiglio Direttivo che lavoreranno a fianco del Presidente per il biennio 2011-2013.

    A tutta la squadra il compito di attuare un pro-gramma molto articolato che prevede la realizzazio-ne di una serie di progetti di rilievo prima di tutto per le imprese, ma pensa-ti anche nellottica dello sviluppo complessivo del territorio.

    Il sistema delle nostre imprese rappresenta uno dei patrimoni pi preziosi del territorio sottolinea il Presidente di Confindu-stria Lecco Giovanni Mag-gi. Anche per questo ogni ragionamento fatto per lo sviluppo delle imprese deve tenere necessaria-

    mente conto del tessuto economico e sociale nella sua intierezza. E se oggi possiamo dire che il processo di uscita dalla crisi avviato, sappiamo che dobbiamo lavorare molto per raggiungere i livelli produttivi e di piena oc-cupazione conosciuti in passato, e superarli.

    Questo lo possiamo fare richiamandoci alla concretezza e mettendo al centro tre assi por-tanti, limprenditore, limpresa e il territorio, che sono anche i tre punti cardine del mio programma per i prossimi quattro anni. Sono certo che grazie alla squadra di imprenditori del Consiglio Direttivo potremo raggiungere i nostri obiettivi, perch lAssociazione sia un partner sempre pi solido a fianco delle im-prese, sia con azioni concrete che attraverso il ruolo di rappresentanza.

    Il Consiglio Direttivo per il prossimo bien-nio, oltre che dal Presidente Giovanni Maggi che ha anche la delega Relazioni Industriali, composto dal Vicepresidente Sergio Arcioni con delega Organizzazione e dai Consiglie-ri Incaricati: Antonio Bartesaghi con delega Territorio; Marco Campanari con deleghe Credito e Innovazione; Paola Confalonie-ri con delega Marketing; Ercole Crippa con delega Turismo; Stefano Fiocchi con delega Semplificazione e burocrazia; Giovanni Pa-storino con delega Opportunit industriali; Riccardo Riva con delega Internazionalizza-zione.

    Fanno parte del Consiglio Direttivo anche il Presidente Comitato Piccola Industria Cin-zia Cogliati, il Presidente Gruppo Giovani Im-prenditori Mario Goretti e i rappresentanti no-minati dalla Giunta Gianni Ruggeri e Lorenzo Riva, al quale va lincarico per la Scuola.

    Giovanni Maggi nuovo presidente di Confindustria Lecco

    IMPRENDITORE. IMPRESA. TERRITORIOGli assi portanti del programma del presidente Maggi

    visitate il sito www.puntostampa.info

    LAssemblea Generale di Confindu-stria Lecco ha eletto l11 aprile 2011 il Presidente che guider lAssociazione per il prossimo quadriennio: Giovanni Maggi.

    Lecchese, classe 1963, Giovanni Mag-gi socio con il fratello Corrado e con il padre Pino, che ricopre la carica di Pre-sidente, della holding Maggi Group SPA che controlla fra le altre la Maggi Catene SPA, la societ di famiglia fondata dal bisnonno nel 1925.

    Il fatturato della holding Maggi Group SPA si attestato nel 2010 ad un totale di 30 milioni di Euro. 150 gli occu-pati nel complesso.

    Giovanni Maggi Consigliere De-legato della Maggi Catene SPA e della Zincofuoco Bergamasca SPA.

    Imprenditore di quarta generazione, Giovanni Maggi ha dapprima conse-guito un diploma master in Direzione Aziendale e si poi specializzato ulte-riormente con un percorso in SDA Boc-coni e successivamente presso istituti formativi in Inghilterra e in Germania. Giovanni Maggi inoltre giornalista pubblicista.

    Molteplici anche le esperienze e le cariche in ambito associativo.

    Giovanni Maggi stato infatti presi-dente del Gruppo Giovani Imprenditori API dal 1994 al 1997 e, nello stesso pe-riodo, membro del Consiglio Direttivo e della Giunta della stessa Associazio-ne; nel periodo 1997-1998 ha fatto par-te dellEurosportello della Camera di Commercio di Como; dal 1999 al 2003

    stato consigliere incaricato allInterna-zionalizzazione di Confindustria Lecco; dal 2003 al 2007 stato consigliere in-caricato alle Opportunit Industriali di Confindustria Lecco; dal 2007 al 2009 ha fatto parte del CdA del centro espositivo Lariofiere.

    Attualmente Giovanni Maggi pre-sidente del CdA di Union Service Srl, so-ciet di servizi di Confindustria Lecco. Fa parte inoltre del Consiglio Direttivo di RetImpresa, agenzia per il coordina-

    mento del sistema Confindustria sulle nuove forme di aggregazione previste dal contratto di rete, del Consiglio Di-rettivo della Camera di Commercio di Lecco e del Consiglio Direttivo di Uni-verLecco.

    LA SquADRA DEL PRESIDENTEun Consiglio dalla grande coesione per attuare

    un programma molto articolato che pensa alle imprese, ma anche al territorio

  • Maggio 2011

  • 10 Maggio 2011

    I programmi e le iniziative promosse da Regione Lom-bardia sul tema della casa sono state al centro, lo scorso gio-ved 14 aprile, dellincontro organizzato presso lo STER di Lecco dellAssessore regionale alla Casa, Domenico Zam-betti, con i rappresentanti dei costruttori lecchesi, di ALER, delle organizzazioni sindacali, delle cooperative edilizie e

    dei vertici della Camera di commercio. La nostra Giunta pone la famiglia al centro, e una famiglia senza casa non pu dirsi tale, ha affermato lAssessore Zambetti.

    Guardare al problema casa delle famiglie significa occuparsi sia di quelle che vivono in situazione di disagio economico, ma anche di quelle che, pur non essendo siagiate, non riescono ad accedere al libero mercato per permettersi un alloggio in affitto o in acquisto. - ha continuato - E, ancora, significa riuscire a dare risposte alle nuove frange di povert economica e sociale, tra le quali emergono le famiglie monoparentale, costituite da un solo componente con figli a carico.

    La societ, infatti, in continua evoluzione ed neces-sario saper intercettare sempre nuovi bisogni: Non dobbia-

    mo dimenticare le famiglie composte da una sola persona: spesso si tratta di separati o divorziati, in particolare uomini, che, do-vendo contribuire al mantenimento della propria famiglia, non riescono a permettersi affitti di mercato, n tanto meno una casa di propriet.

    A queste esigenze intende rispondere, almeno in parte, il nuovo Patto regionale per la casa, che si propone di at-tuare nuovi interventi abitativi attraverso anche il coinvolgi-mento di operatori del settore e del sistema economico lom-bardo. Per il Piano Casa, due sono gli interventi previsti in ambito provinciale lecchese: quello promosso dal Comune di Malgrate (4 appartamenti) e quello promosso dallALER di Lecco (a Lecco, 14 nuovi appartamenti in via Gorizia), con un finanziamento complessivo di 2,2 milioni di Euro.

    LAssessore regionale ha anche ricordato limpor-tante contributo offerto con il Fondo sostegno affitti: nel corso del 2010, in provincia di Lecco sono state fi-nanziate, con il contributo di Regione e Comune, 1.950 domande per complessivi 1,7 milioni di Euro. Inoltre sono stati erogati complessivamente, dal 2009 ad oggi, 166 assegni una tantum da 2.000 Euro per cittadini in-

    teressati da sfratto e da 1.500 per i licenziati.Intanto proseguono i lavori nei cantieri gi avviati dal-

    lALER di Lecco. In particolare a Lecco, in via Toti, a Ger-maned, nelledificio soggetto a ristrutturazione saranno realizzati 24 alloggi con destinazione a locazione a canone sociale. Sempre a Lecco, In via Polvara, nel quartiere di Bel-ledo, nel primo dei due cantieri aperti per la costruzione di 72 alloggi complessivi, ledificio si presenta ultimato nei due piani sotterranei e nei quattro piani fuori terra. Infine a Valmadrera, nel complesso di edifici di via Stoppani/piaz-za Citterio dove lALER sta effettuando un importante in-tervento di ristrutturazione che permetter la realizzazio-ne di 19 appartamenti, locali a servizio delle residenze e 19 box, i lavori verranno completati entro lestate.

    LAssessore regionale alla Casa, domenico zambetti, in visita a Lecco

    La famiglia al centro dellattenzionedelle politiche di Regione Lombardia

    Da sinistra i lavori di ristrutturazione dello stabile di via Toti a Lecco, quelli di Villa Ciceri a Valmadrera e, sopra, il nuovo edificio residen-ziale che sta sorgendo a Lecco, in via Monsignor Polvara

  • Maggio 2011 11

  • 1 Maggio 2011

  • Maggio 2011 1

  • 1 Maggio 2011

  • Maggio 2011 1

    LECCO via Airoldi e Muzzi, 2 tel. 0341 497172 fax 0341 250354 [email protected]

    - Residenza Sanitaria Assistenziale- Nucleo Alzheimer- Centro Diurno Integrato- Assistenza Domiciliare Integrata

    ente morale conpersonalit giuridica di diritto privato fondato nel 1594

    Quando il momentodi farsi sostenere

    Per la cura delle persone anziane

    Gli Istituti svolgono la propria attivit anche grazie allopera di volontariato e alle donazioni di chi con generosit ne sostiene il passo.Aiutare le persone anziane un dovere civile che, fatto con amore e professionalit, diventa un bene sociale.

    Gli Istituti offrono un servizio medico, infermieristico ed assistenziale continuativo nelle 24 ore, di riabilitazione e terapia occupazionale, di animazione con presenza attiva del volontariato in ampi spazi di socializzazione che si aprono su un rigoglioso parco secolare.

  • 1 Maggio 2011

  • Maggio 2011 1

  • 1 Maggio 2011

    stato firmato nei giorni scorsi, nella splendida cornice della Casa dello Sport (Villa Guzzi), sede del CONI - Comitato provinciale di Lecco, laccordo che legher dal 2011 al 2013 ACEL Service Srl, societ di ri-ferimento per la vendita di gas metano ed energia elet-trica nel territorio lecchese, e lo stesso CONI provin-ciale di Lecco con lobiettivo di favorire la diffusione e la promozione della pratica sportiva, con particolare riferimento ai pi giovani.

    Laccordo, sottoscritto dal presidente di ACEL Ser-vice Srl Angelo Fortunati e dal presidente del CONI provinciale Giuseppe Castelnuovo, alla presenza del Sindaco di Lecco Virginio Brivio in qualit di padrone

    di casa di Villa Guzzi, costituisce un evento di partico-lare importanza per entrambi i soggetti.

    Il CONI, grazie a questo accordo, potr confermare e rafforzare la propria attivit di supporto alla promozione sportiva dei giovani in ambito provinciale, attraverso le

    proprie iniziative istituzionali: dalla giornata dello sport, in programma il prossimo 5 giugno a Villa Guzzi, alla festa fi-nale territoriale dei Giochi della Giovent, in programma il 19 maggio al Centro Sportivo del Bione; dai giochi sportivi studenteschi per le scuole medie inferiori e superiori della provincia, al gioco sport, promosso tra le scuole elemen-tari; per finire allo sport camp in giugno ai Resinelli ha sottolineato il presidente del CONI lecchese Giuseppe Castelnuovo. Oltre a ci - ha continuato - laccordo ci permette di acquistare una parete mobile per arrampicata sportiva, che metteremo a disposizione gratuitamente delle societ e degli enti lecchesi che ce la richiederanno.

    Da parte sua, ACEL Service potr legare la propria immagine a quella istituzionale del CONI: Da tempo, ormai, ACEL Service segue con attenzione le pi autenti-che espressioni, sul territorio, in ambito sportivo, culturale e sociale, sostenendo iniziative e progetti indirizzati a mi-gliorare la qualit della vita. - ha sostenuto il presidente di ACEL Service Srl, Angelo Fortunati - Laccordo con il CONI provinciale si inserisce in questo solco, con esplicito riferimento al sostegno della diffusione della pratica sportiva come valore fondante di una sana educazione dei giovani. Per una Societ come la nostra, che nasce come espressione di questo territorio, poter far tornare in ambito provinciale una parte delle risorse che qui sono state generate una delle scelte qualificanti il nostro operare.

    Laccordo prevede, inoltre, quale importante novi-t, la possibilit per le societ sportive del territorio di avvalersi della consulenza gratuita dei tecnici ACEL Service per un check-up dei propri consumi energetici, in materia di gas naturale ed energia elettrica: Si tratta di unopportunit in pi che offriamo alle societ sportive lecchesi, in un momento in cui far quadrare i conti dei propri bilanci sempre pi difficile, ha spiegato il presidente

    del CONI provinciale Castelnuovo.Grande soddisfazione stata espressa anche dal Sin-

    daco di Lecco, Virginio Brivio: La scelta di ACEL Service di sostenere concretamente il CONI provinciale, e dunque la diffusione dei valori dello sport tra i giovani, certamen-te da sottolineare, cos come la disponibilit a guardare con attenzione alle societ sportive. Ma anche una scelta lun-gimirante sotto il profilo commerciale, in un mercato, quello

    energetico, dove la competizione particolarmente forte. Da parte nostra, come Comune, intendiamo riaffidare al CONI provinciale Villa Guzzi, insieme al parco e alle pertinenze esterne, intervenendo anche sul fronte della manutenzione e delle opere di sistemazione da realizzare. La casa dello sport potr cos avere nuovi spazi a disposizione per altre federazioni, valorizzando questa struttura.

    Il contributo messo a disposizione da ACEL Service del CONI provinciale di Lecco di 55 mila Euro + IVA per il biennio.

    ACEL Service a fianco del CoNI provinciale lecchese

    Per la promozione dello sport tra i giovani

    di Silvano Valentini

    Franco Giulio Albarello, maestro darte, nato a Vero-na il 26 giugno 1932 e da mol-ti anni risiede in Lombardia, inizialmente a Lecco, dove ha fondato lassociazione culturale Cenacolo Artistico Lecchese, e poi a Veduggio con Colzano (Monza e Brianza), dove tuttora vive e lavora in Via dellOrato-rio, continuando una carriera artistica, di pittore e scultore, lunga e gloriosa, fatta di sod-disfazioni e riconoscimenti di ogni genere.

    Tra le onorificenze pi importanti ricordiamo, fra lal-tro, il titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici

    ottenuto dal Presidente Sandro Pertini, lInternational Prix Art in the World nel 1999 a Sirmio-ne, il Premio Biennale di Vene-zia-Chiesa della Salute nel 2001,

    conferito dalla prestigiosa rivi-sta Il Quadrato di Milano, il Gran Trofeo Internazionale Mi-chelangelo di Milano il 7 luglio del 2002 e, pi recentemente, il Premio S. Martino dOro 2009, consegnato ad Albarello, in una memorabile serata presso la Sala teatrale Martino Ciceri di Ve-duggio con Colzano, dal sinda-co Gerardo Fumagalli, per aver saputo rivitalizzare e proporre a tutta la comunit momenti ed incontri culturali ed artistici di assoluto rispetto e valore.

    Numerose e importanti anche le sue partecipazioni a mostre, sia personali sia collet-tive, e a rassegne di alto livello artistico e culturale, tanto in Ita-lia quanto allestero, da Milano a Bergamo, Brescia, Vigevano, Lecco, Firenze, Besana in Brian-za, Asso (Como), Desio (Monza e Brianza) e Ballabio (Lecco), fino alla Francia, da Parigi ai castelli della Loira, con presen-za delle sue opere in collezioni pubbliche e private anche in Austria e Germania.

    Per quanto riguarda la pit-tura e la scultura, esse spaziano dai nudi allimmortale fascino dei paesaggi di stampo impres-sionista, con i temi della Brian-za e di Venezia in primo piano, dalle composizioni astrali, con il singolare occhio cosmico,

    tipico dellartista, e le forti con-notazioni simboliche che sottin-tendono, ai lavori di esplicito impegno etico e sociale, con una costante attenzione alle proble-matiche dellepoca che stiamo vivendo, come ben evidenzia lopera E si ripete ancora, con ri-

    chiami alla crocifissione di Cri-sto e alla guerra e con due gran-di personaggi del pi recente passato, Papa Giovanni Paolo II e lallora Presidente dellAutori-t palestinese Yasser Arafat.

    Ben si addicono a questo grande artista le parole di Tina

    Beretta de la Sorbonne, critico darte: ... la sua arte non re-torica, messaggio immediato e interiore... La vocazione di Albarello per luomo e la Na-tura amore delle forme visi-bili in cui lumano e il divino si annunciano.

    La lunga carriera artistica di Franco AlbarelloIl grande maestro di Veduggio si prepara a mietere nuovi successi

    I colori della Brianza

  • Maggio 2011 1

  • 0 Maggio 2011

  • Maggio 2011 1

    LAzienda Lombarda per lEdilizia Residenziale di Lecco, con

    sede legale in 23900 LECCO (LC), Via Giusti, n. 12, tel. (+39)

    0341358326, Fax (+39) 0341358390, C.F. P. Iva 02320480136;

    promuove i seguenti bandi di gara a procedura aperta:

    1) Appalto n. 122/2011 Comune di Lecco Via Gorizia - Opere

    di completamento lavori per la realizzazione di un edificio per

    complessivi 12 alloggi e 12 autobox. - C.U.P. I15H11000000009

    CIG 206241892A.

    Importo dellappalto 1.115.735,00 di cui 1.060.695,00 per

    opere a corpo ed 55.040,00 per oneri di sicurezza non soggetti

    a ribasso. Categoria prevalente OG1 classifica III.

    Presentazione offerta

    entro Le ore 12.00 deL Giorno 30.05.2011

    La Gara si terr alle ore 14.30 del giorno 31.05.2011

    E previsto sopralluogo obbligatorio dei luoghi ove si svolgeranno

    i lavori a scelta nei giorni: 10.05.2011 e 17.05.2011 alle ore 10.00

    con ritrovo presso lALER di Lecco.

    2) Appalto n. 123/2011 Comune di Lecco, Via Monsignor

    Polvara int. 02 - Opere di completamento realizzazione

    di due edifici per complessivi 36 alloggi e 36 autobox C.U.P.

    I15H11000010009 CIG 2056392C59.

    Importo dellappalto 3.400.800,00 di cui 3.283.382,00 per

    opere a corpo ed 117.418,00 per oneri di sicurezza non soggetti

    a ribasso. Categoria prevalente OG1 classifica V.

    Presentazione offerta

    entro Le ore 12.00 deL Giorno 30.05.2011

    La Gara si terr alle ore 16.00 del giorno 31.05.2011

    E previsto sopralluogo obbligatorio dei luoghi ove si svolgeranno

    i lavori a scelta nei giorni: 10.05.2011 e 17.05.2011 alle ore 9.00

    con ritrovo presso lALER di Lecco.

    Per entrambi i bandi

    Il capitolato speciale dappalto, e gli altri documenti tecnico-

    amministrativi sono disponibili e scaricabili consultando il sito

    www.aler.lecco.it sezione appalti.

    Gli appalti verranno aggiudicati a corpo con il criterio del massimo

    ribasso percentuale sullimporto dei lavori posto a base di gara ai

    sensi dellart. 82 del D.Lgs. 163/2006 comma 2 lettera b) e artt.

    86, 87, 88, 122 del D.lgs. 163/06 e s.m.i. Non sono ammesse

    offerte in aumento.

    I bandi sono pubblicati il 29/04/2011 sulla Gazzetta Ufficiale V

    Serie Speciale Contratti Pubblici nr. 50

    Il Direttore Generale (Dott. Arch. Valter Teruzzi)

    AZIENDA LOMBARDA PER LEDILIZIA RESIDENZIALE LECCO

  • Maggio 2011

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