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Per mano www.avapomestre.it [email protected] Periodico dell’ Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici anno 10 n. 47 - settembre/ottobre 2015 - codice fiscale: 90028420272 ad A.V.A.P.O.-Mestre dai nostri sostenitori e concittadini: essere dei portavoce, attenti al cambiamento ed aperti all’innovazione, per poter “dare sempre di più” come recita il testo di una famosa canzone. Molta strada quindi è stata fatta ma nuovi traguardi ci attendono. L’aver scelto infatti di essere riconosciuti da parte di molti malati come un punto di riferimento, ci induce a tener presente l’impegno etico che diventando “volontari di A.V.A.P.O.-Mestre” ci siamo assunti verso noi stessi e soprattutto verso coloro che stanno affrontando un nemico che spaventa, che per essere contrastato necessita di cure sanitarie ma anche di un elemento fondamentale quale il sapersi accolti da persone che liberamente hanno scelto di “porsi accanto” al malato con discrezione, pronte ad accogliere e a sorreggere chi sente di non poter contare più solamente sulle proprie forze. Quali sfide ci attendono nell’immediato futuro e negli anni a venire? Ai volontari di oggi spetta il compito di porre le basi per la vita futura della nostra Associazione, con determinazione, entusiasmo, spirito di servizio, mantenendo fede al principio ispiratore che le ha dato i natali. Devo dire che il fermento che si respira negli incontri tra volontari che si stanno susseguendo per preparare le attività che E ra il 27 settembre 1991 quando venne formalmente costituita A.V.A.P.O.-Mestre. Da allora sono trascorsi 25 anni, un quarto di secolo, lungo il quale i volontari hanno profuso il proprio impegno per realizzare la finalità che ha animato la sua fondazione e che ancora oggi rappresenta la meta a cui tendere: accogliere il malato oncologico ed i suoi familiari facendolo sentire adeguatamente supportato nelle varie fasi di malattia. Il sentirsi soli, stanchi, spaventati, sono stati d’animo che abbiamo cercato di contrastare per evitare che alla preoccupazione per le condizioni di salute dovessero aggiungersi emozioni tanto pesanti e negative. Tale obiettivo, come un faro, ha illuminato il percorso intrapreso, aiutando ad operare le scelte che sono apparse come necessarie per rispondere ad un grande ideale di solidarietà. Guardando agli eventi che hanno contraddistinto il lasso di tempo trascorso, possiamo affermare con soddisfazione che abbiamo saputo tracciare un sentiero ben delineato, rispondente ad una realtà in continua evoluzione, cercando di promuovere un dialogo costruttivo con le Istituzioni. La consapevolezza che via via come volontari abbiamo acquisito è stata, infatti, quella del ruolo che in più occasioni è stato riconosciuto 1991-2016: 25 ANNI DI ATTIVITA’ A SERVIZIO DELLE PERSONE

impaginato 47 laura - avapomestre.it · queste persone anche al di fuori dell’ospedale ma manca il tempo, avrei una lista giornaliera di telefonate da fare. La nostra Associazione

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Per [email protected]

Periodico dell’ Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici anno 10 n. 47 - settembre/ottobre 2015 - codice fiscale: 90028420272

ad A.V.A.P.O.-Mestre dai nostri sostenitori e concittadini: essere dei portavoce, attenti al cambiamento ed aperti all’innovazione, per poter “dare sempre di più” come recita il testo di una famosa canzone. Molta strada quindi è stata fatta ma nuovi traguardi ci attendono. L’aver scelto infatti di essere riconosciuti da parte di molti malati come un punto di riferimento, ci induce a tener presente l’impegno etico che diventando “volontari di A.V.A.P.O.-Mestre” ci siamo assunti verso noi stessi e soprattutto verso coloro che stanno affrontando un nemico che spaventa, che per essere contrastato necessita di cure sanitarie ma anche di un elemento fondamentale quale il sapersi accolti da persone che liberamente hanno scelto di “porsi accanto” al malato con discrezione, pronte ad accogliere e a sorreggere chi sente di non poter contare più solamente sulle proprie forze.Quali sfide ci attendono nell’immediato futuro e negli anni a venire? Ai volontari di oggi spetta il compito di porre le basi per la vita futura della nostra Associazione, con determinazione, entusiasmo, spirito di servizio, mantenendo fede al principio ispiratore che le ha dato i natali. Devo dire che il fermento che si respira negli incontri tra volontari che si stanno susseguendo per preparare le attività che

Era il 27 settembre 1991 quando venne formalmente costituita A.V.A.P.O.-Mestre. Da allora sono trascorsi 25 anni, un quarto di secolo, lungo il quale i volontari hanno profuso il proprio

impegno per realizzare la finalità che ha animato la sua fondazione e che ancora oggi rappresenta la meta a cui tendere: accogliere il malato oncologico ed i suoi familiari facendolo sentire adeguatamente supportato nelle varie fasi di malattia. Il sentirsi soli, stanchi, spaventati, sono stati d’animo che abbiamo cercato di contrastare per evitare che alla preoccupazione per le condizioni di salute dovessero aggiungersi emozioni tanto pesanti e negative. Tale obiettivo, come un faro, ha illuminato il percorso intrapreso, aiutando ad operare le scelte che sono apparse come necessarie per rispondere ad un grande ideale di solidarietà. Guardando agli eventi che hanno contraddistinto il lasso di tempo trascorso, possiamo affermare con soddisfazione che abbiamo saputo tracciare un sentiero ben delineato, rispondente ad una realtà in continua evoluzione, cercando di promuovere un dialogo costruttivo con le Istituzioni. La consapevolezza che via via come volontari abbiamo acquisito è stata, infatti, quella del ruolo che in più occasioni è stato riconosciuto

1991-2016: 25 ANNI DI ATTIVITA’A SERVIZIO DELLE PERSONE

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Iniziative

contraddistingueranno l’importante traguardo del 25° anno, fa avvertire come in A.V.A.P.O.-Mestre sia presente, accanto ad uno spirito propositivo ed innovatore portatore di nuove idee, soprattutto il desiderio di considerare questo momento della storia della nostra Associazione non solo come un traguardo raggiunto, quanto un trampolino di lancio per il futuro che si pone davanti a noi.Le attività promosse ed i servizi erogati nel corso degli anni si sono rivolti alle persone adulte, anche se spesso nei nuclei familiari con cui siamo entrati in contatto erano presenti dei minori che si trovavano a vivere a contatto con le problematiche oncologiche in qualità di congiunti. Ora, però, A.V.A.P.O.-Mestre ritiene giunto il momento di allargare il proprio orizzonte di intervento rivolgendo l’attenzione all’età pediatrica. E’ un ambito molto delicato, che avrà bisogno di tempo e risorse umane ed economiche per potersi pienamente concretizzare, ma credo che sia maturata in noi volontari la consapevolezza circa la necessità di rivolgere lo sguardo al dramma che molte famiglie vivono: quello di affrontare la malattia di un fi glio. Se, come in più occasioni abbiamo affermato, quando il componente di una famiglia si ammala, tutti i ritmi, le relazioni e il clima di vita del nucleo stesso ne vengono alterati, ciò si verifi ca in modo esponenziale quando ad ammalarsi è un bambino. Per queste famiglie A.V.A.P.O.-Mestre pensa di organizzare servizi a carattere psicologico e sociale che vadano a colmare quei vuoti che in questo settore sono presenti. Non si ipotizza quindi la realizzazione di attività a carattere sanitario che si sovrappongano a servizi già esistenti ma ad interventi che vadano ad integrare un progetto assistenziale già delineato dal punto di vista clinico. Per tale ragione si sono avviati dei contatti con i responsabili di questo settore all’interno dell’Azienda Sanitaria (regionale e territoriale), al fi ne di ribadire lo spirito di collaborazione che sottende le iniziative che si riuscirà a progettare e promuovere, per poterle ideare e programmare in modo preciso. In un mondo in cui sempre più spesso si parla di Welfare sostenibile, A.V.A.P.O.-Mestre desidera porsi quindi come

un’opportunità di aiuto ed assistenza in più offerta, nel caso specifi co, ai bambini e alle loro famiglie. I bambini rappresentano il nostro futuro. Anche A.V.A.P.O.-Mestre vuole pensare alla propria futura attività rivolgendo lo sguardo verso i piccoli, senza peraltro tralasciare nessuno dei servizi già operativi da tempo. Il compito che ci impegnerà nel tempo a venire sarà quello di alimentare una nuova piccola pianta che sta crescendo accanto alle fronde del grande albero del nostro logo, che offrono ombra e ristoro alla casa vicino a cui crescono e a coloro che vi abitano.Accanto a questo già di per sé importante ed impegnativo programma di attività, vorremmo continuare a promuovere e ad operare per proseguire nella realizzazione di attività che rientrino in un percorso di Cure Simultanee: quelle cure che si rivolgono alle persone che si stanno sottoponendo a cure attive, soprattutto a carattere chemioterapico, ma che necessitano di consulenze rivolte ad una presa in cura globale della persona, per giungere al controllo della sintomatologia, così da favorire la miglior qualità di vita possibile. E’ chiaro che A.V.A.P.O.-Mestre, per promuovere e sperare di avanzare verso il conseguimento di questi importanti traguardi, ha bisogno della forza propulsiva di un motore, il motore della solidarietà, alimentato da una costante crescita del numero di volontari, che si vadano ad aggiungere a coloro che già sono presenti in Associazione, e di risorse economiche. Solo così i ”Nuovi Progetti” di A.V.A.P.O.-Mestre potranno prendere corpo in un futuro più o meno immediato.Se coloro che hanno sostenuto ed hanno dimostrato di apprezzare lo spirito di servizio che ha contraddistinto l’operato di A.V.A.P.O.-Mestre nei suoi primi 25 anni di vita sapranno continuare a farlo, contagiando con il proprio entusiasmo sempre nuovi sostenitori, ritengo che potremo guardare con fi ducia alla vita futura della nostra Associazione come una realtà viva, pronta a rimettersi in gioco per essere sempre più vicina alle persone.

Stefania BulloPresidente di A.V.A.P.O.-Mestre

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Iniziative

I SERVIZI realizzati dai Volontari in A.V.A.P.O.-Mestre:• Accompagnamento/trasporto malato

da casa all’ospedale per visite e cure; • Utilizzo dei canali telematici Facebook

e Twitter; Gestione del nostro sito internet;

• Compagnia al malato a casa ed aiuto alla famiglia; Consegna ausili;

• Consegna farmaci;• Consegna domiciliare letti ospedalieri;• Realizzazione del periodico ‘Pausa

caffè’; Realizzazione del periodico ‘Per mano’;

• Distribuzione dei periodici dell’Associazione; Realizzazione di iniziative ed eventi;

• Gestione e manutenzione dei locali in uso all’Associazione;

• Gestione e manutenzione degli ausili (comode, carrozzine, deambulatori, etc);

• Organizzazione di mercatini e iniziative promozionali;

• Preparazione manufatti ed oggettistica per autofi nanziamento;

• Partecipazione a congressi e conferenze;

• Recepimento delle richieste per accedere ai servizi erogati dall’Associazione;

• Predisposizione di progetti a tema per accedere a fi nanziamenti mirati;

• Gestione dei punti di informazione ed accoglimento presso l’ospedale allo spazio associazioni volontariato;

• Gestione dei punti di informazione ed accoglimento presso l’ospedale nel reparto di Radioterapia;

• Assicurare l’apertura della sede, da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 19.00;

• Garantire i servizi di segreteria: rispondere al telefono, registrare i dati e le informazioni;

• Gestire le attività di segreteria: gestione della contabilità, archiviazione dati, conteggio denaro salvadanai, stesura delle lettere di ringraziamento, etc.;

• Gestione amministrativa di automobili e automezzi: verifi ca validità assicurazione, bollo, controllo automezzi.

CORSO DI FORMAZIONE VOLONTARI 2015

telefona: 041 5350918scrivi: [email protected]

Il corso si prefi gge di informare i partecipanti sugli innumerevoli bisogni di una persona af-fetta da patologia oncologica e sui diversi servizi che possono essere organizzati a favore della persona malata e della sua famiglia. Non è richiesta alcuna preparazione specifi ca.

LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA

INIZIO DELLE LEZIONI:GIOVEDI’ 13 OTTOBRE 2015presso la sede A.V.A.P.O. a Mestre, in Viale Garibaldi 56

A.V.A.P.O. MESTREÈ ISCRITTO ALLA

SONO

UN

VOLONTARIO

AVAPOMESTRE

AD AVAPO MESTRE

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LA PAROLA AI VOLONTARICLAUDIA - servizio di distribuzione periodici

Conobbi Avapo-Mestre circa 8 anni fa per la necessità di assistere nostro padre e l’anno scorso mi fu proposto

di distribuire il giornalino nella zona in cui abito (Martellago e dintorni). Devo dire che tutti accettano volentieri di ospitare ed esporre il giornalino ‘Per mano’ e poi anche ‘Pausa Caffè’. Impegnandomi in questo servizio pensavo di aver fatto un favore all’Avapo ma mi sono resa conto che anche questa volta è Avapo che ha aiutato me: ho affrontato la mia timidezza nell’approccio con le persone. Sono felice ed onorata di essere nuova volontaria.

MARIA GRAZIA - servizio assistenza

Sono volontaria da molti anni e ho avuto modo di fare tante conoscenze, tutte importanti perché mai uguali.

Pur se queste esperienze sono state anche tristi poiché implicavano la conclusione di vita, uno dei servizi principali che svolgo è quello di ‘affi ancamento di aiuto alle famiglie e aiuto al malato facendogli compagnia a casa’, di tutte tengo preziosi ricordi profondi. Le persone che ho assistito sono parte del mio cuore, ognuna è risultata importante per la mia vita. Intrecciavo la mia vita alle loro e insieme cercavamo di vivere al meglio quei momenti, pur nella consapevolezza che quel nostro incontro poteva essere l’ultimo. Presto sempre attenzione a parole, sfoghi, reazioni che ognuno assume di fronte alla malattia e cerco di non giudicare mai, manifesto le mie idee soppesando sempre le parole da usare; anche in questo servizio i volontari sono preparati attraverso periodi di formazione specifi ca, un codice di comportamento al quale è fondamentale attenersi soprattutto in considerazione della delicatezza di ogni situazione. E’ un percorso, questo, in cui ognuno è chiamato inevitabilmente a crescere e maturare.

CLAUDIO - servizio di distribuzione farmaci

Mia moglie Anita, Nina per me, prima di lasciarci ha trovato la forza di sussurrarmi un ‘GRAZIE’. Questo

‘GRAZIE’ ha fatto scattare in me la consapevolezza che forse potevo essere di aiuto ad altre realtà colpite dal male. Consolidata poi questa decisione, ho avuto l’opportunità di apprezzare la competenza e la qualità del CORSO VOLONTARI 2014/2015 promosso da AVAPO-Mestre, condotto da un qualifi cato gruppo di medici, psicologi, infermieri ed assistenti con la soddisfazione di avere oggi il privilegio e l’orgoglio di essere “Claudio - VOLONTARIO AVAPO-Mestre”

SONIA - servizio informazione e accoglienza in reparto di radioterapia

Luglio ardente di calore: è estate ed è giusto così, anche se purtroppo in questi giorni ha portato disastri ai nostri

vicini di casa a Cazzago, Dolo, ecc. Il mio volontariato prosegue e se per qualche motivo qualche volta stacco, sento che mi manca qualcosa. Sono felice quando posso essere utile a qualcuno, per me è linfa. Spesso all’ospedale mi sento dire: “Vede adesso che ho parlato con lei mi sento più disteso.” Se potessi vorrei seguire queste persone anche al di fuori dell’ospedale ma manca il tempo, avrei una lista giornaliera di telefonate da fare. La nostra Associazione con la nostra presidente Stefania Bullo ha creato una famiglia e come si è sempre detto noi siamo anelli di una stessa catena. Siamo qui per dare una mano a chi ha bisogno ma tutto questo bene ritorna a noi e ci fa sentire migliori. Il volontariato è una buona pagina della mia vita.

GUERRINO - servizio editoriale

Sono volontario dal 2013, dopo 6 anni di indecisione per 2 motivi: Avevo conosciuto Avapo-Mestre nel 2007

in occasione della malattia di nostro padre e credevo che Avapo signifi casse unicamente servizio O.D.O. e non me la sentivo. L’altro motivo era che non mi interessavano le necessità degli altri, ero teso unicamente a me stesso e ai miei sport, e invece, essere volontario, è una delle scelte buone della mia vita: e ho anche l’occasione di stare con persone di varia estrazioni, dalle quali ho tanto da imparare e che mi accolgono senza pregiudizi. Attualmente partecipo a 3 servizi: effi cienza dei garage ed ausili contenuti, distribuzione dei due periodici dell’Associazione e faccio parte del variegato gruppetto di persone che compongono il giornalino, detto pomposamente ‘comitato editoriale’. Avrei preferito “volontariare” apparendo meno ma va bene lo stesso, perché c’è bisogno proprio di tutto ed i servizi sono davvero tanti.

testimonianze

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Non mi sfi orava neanche lontanamente l’idea ma poi… Ok cominciamo con ordine: lavoro, lavoro, lavoro,

vacanze, impegni, correre e il tempo… il tempo non basta mai. Poi… fermo immagine, silenzio rarefatto, luce dilatata. Buio dentro. Te ne sei andata… per sempre! Nell’assoluto nulla che ti devasta l’anima, uno spiraglio, una speranza. “Papà la mamma non c’è più… ma tu no… e io voglio che tu apra la fi nestra e annaffi i fi ori ed esca da quella porta. Ti ho fi ssato un appuntamento con Avapo in via Garibaldi a Mestre.” Rispondo OK va bene, tanto per accontentarla e per niente convinto. Vado e… sorpresa, non sono solo. Tante persone hanno perso marito o moglie o peggio un fi glio e tutti insieme scopriamo che l’assenza dei nostri cari è una tragedia per ciascuno di noi ma… è un fatto normale… che fa parte della vita! Non faccio in tempo a partecipare alla seconda riunione all’Avapo che mi raggiunge una telefonata: ”Pronto, mi fai un trasporto domani, una signora di Zelarino, una medicazione”. Rispondo: “Ma non ho esperienza, non so come si fa”.

Mi rassicurano: ”Tranquillo, fa come ti senti”. Il giorno successivo mi presento all’appuntamento più incuriosito che interessato. La signora che dovrei accompagnare ha lo stesso nome di mia moglie. Mi appare timida e gentile. Mi è stato raccomandato: ”ascolta molto, parla se la persona lo desidera… ma ricorda no politica no religione…” OK, ho l’autoradio e una cassetta di arie d’opera. Le chiedo se le va di ascoltare Luciano Pavarotti. Si illuminano gli occhi della mia prima “cliente”. Sulle note di Turandot di Puccini e dopo della famosa “Lucean le stelle”, l’accompagno e poi la riporto a casa. Mi accorgo che anche lei canticchia piano “Vincerò”! Ci salutiamo e mi fa promettere che l’avrei accompagnata ancora. Le spiego che non dipende da me ma dall’uffi cio, perché sono nuovo, ma lei può telefonare in uffi cio… ma si, dai, Ok, si può fare. Dopo quella volta ho continuato. Non ha vinto solo la mia prima passeggera, ma sulle note di “Vincerò” ho vinto anch’io.

ADELIO - servizio accompagnamento/trasporto assistiti

LA TURANDOT DI PUCCINI…. CIOE’ COME SONO DIVENTATO VOLONTARIO AVAPO

testimonianze

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Iniziative

Che cosa sono le Cure Palliative? Nell’immaginario collettivo il termine “palliativo” è quasi sinonimo di “inutile”, è qualcosa che non va alla radice del problema, non agisce sulle cause ma serve solo

per lenire i sintomi. Beh, anche se fosse solo questo, sarebbe già una gran cosa, soprattutto in quei casi in cui i sintomi sono davvero insopportabili. Parlare di sintomi vuol dire innanzi tutto parlare di dolore ma anche di nausea, vomito, stitichezza, diarrea, mancanza di respiro, stanchezza … il malato oncologico li conosce fi n troppo bene, sono stati suoi compagni sin da quando il viaggio è iniziato: a volte salgono uno per volta, a volte tutti insieme, occupando lo scompartimento che sembra già troppo stretto per ospitare il malato da solo. Non sono fi gure amiche, non è vero che “si impara a conviverci”: sono terribili, sfi ancanti, si farebbe qualsiasi cosa pur di evitarli … e invece eccoli là, puntuali come le scadenze delle tasse: tu puoi anche far fi nta di dimenticartene, sperare che, per una volta, scelgano qualcun altro e ti lascino in pace … e invece no, prima o poi, loro, arrivano. E se le Cure Palliative servissero anche solo a ridurre questi sintomi, a fare in modo che, invece che nello stesso s c o m p a r t i m e n t o , salissero sullo stesso treno sì ma in un’altra carrozza, così da non infastidire più di tanto, beh, se le Cure Palliative riuscissero anche solo a ridurli questi sintomi, allora avrebbero raggiunto un buono scopo. Ma le Cure Palliative non sono solo questo. Ogni volta che ritornavo a casa, segnata nel mio corpo di bambina dalle scorribande in giardino (quante ginocchia sbucciate!), quando mi ricoprivo dei fastidiosissimi ponfetti che mi regalavano le ortiche disposte quasi a proteggere il fossato in cui nuotavano i girini che io volevo solo guardare meglio, quando le malattie esantematiche mi costringevano a noiosissime vacanze forzate dalla scuola… sempre, ogni volta, mi abbandonavo tra le braccia

CURARE IL DOLORE ONCOLOGICO SI PUO’della mia mamma e tutto passava come d’incanto!La mamma mi abbracciava, pareva quasi stendesse un mantello intorno a me, per proteggermi da tutto quello che poteva farmi male; ecco, le Cure Palliative sono proprio questo. Il pallium è il mantello che gli antichi Romani si drappeggiavano sulle spalle per coprire la tunica, avvolgendo per intero la persona che lo indossava. Le Cure Palliative si rivolgono alle persone colpite da una malattia che non risponde più alle terapie mirate alla guarigione, ponendo un mantello attorno al malato, che lo protegga da tutti i sintomi indesiderati; lo fanno in modo attivo, perché non sono cure con effetto placebo, e globale,

perché si prendono cura della persona nella sua interezza, occupandosi dell’aspetto sanitario in primis ma anche di quello psicologico, sociale e spirituale. Lo scopo delle Cure Palliative è quello di preservare la migliore qualità della vita possibile, fi no alla fi ne, del malato e della sua famiglia.A parlare di Cure Palliative si cominciò nella seconda metà del secolo scorso, in Gran Bretagna, dove una giovane infermiera inglese, Cicely Saunders, già assistente sociale che diventerà poi anche medico, iniziò a prendersi cura di quei pazienti “scartati” dai medici perché considerati oramai inguaribili. Cicely Saunders non accettava l’idea

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Iniziative

= CURE PALLIATIVEdi lasciare al loro destino quelle persone per le quali non c’erano più speranze di riacquistare la completa integrità fi sica; fu così che nel 1967, a Londra, nacque il St. Christopher’s Hospital, dove venivano accolti i malati cosiddetti “terminali”, per ricevere sollievo innanzi tutto dal dolore fi sico, sgradito quanto onnipresente compagno di viaggio, e poi da tutti gli altri sintomi che caratterizzavano le fasi ultime della malattia. Al St. Christopher veniva offerto un approccio globale, con la proposta di una terapia per controllare il dolore, affi ancata ad un supporto psicologico e sociale, con assistenza spirituale e appoggio ai familiari, che venivano seguiti sia durante la malattia che nel periodo più o meno lungo necessario per l’elaborazione del lutto.

In Italia occorre attendere qualche anno ancora: nel 1977 a Milano nasce il “Modello Floriani” che porta le Cure Pal-liative a casa del malato, per assistere lui e la sua famiglia, con una équipe multiprofessionale (di cui fanno parte medi-ci, infermieri, psicologi e volontari). È un modello talmente valido che si utilizza ancora oggi. È il modello proposto dal-la legge 38, che dal 2010 in Italia stabilisce le “Disposizioni per garantire l’accesso alla Cure Palliative e alla terapia del dolore” e defi nisce le Cure Palliative come “l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, fi nalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifi ci.” I diritti dei malati e delle loro famiglie, esplicitati nella legge 38, consistono in:

ricevere un’adeguata informazione sulla malattia in atto e sulla scelta dei trattamenti possibili, in linea con i loro desideri;

ricevere risposte personalizzate ai bisogni, non solo sani-tari, da parte di una équipe di professionisti esperti e dedi-cati;

controllare il dolore attraverso rilevazioni costanti e trat-tamenti adeguati;

controllare gli altri sintomi fi sici che provocano sofferenza al malato;

contare su rilevazione e cura della sofferenza psicologica;

ricevere sostegno sociale e spirituale;

accedere a programmi di supporto al lutto per i familiari.

In AVAPO-Mestre, facciamo proprio così. Anzi, a dire il vero, facciamo anche qualcosa in più; perché nella nostra équipe, oltre a medici, infermieri, psicologhe e volontari sono presenti anche le operatrici socio sanitarie, che si fanno carico di provvedere alle esigenze di igiene personale

di tutte quelle persone cui la malattia ha tolto le capacità di assolvervi in modo autonomo. Lo scopo degli interventi delle Cure Palliative non è solo quello di rispondere al dolore ma di migliorare la qualità della vita.Come sanitari (medici e infermieri) ci occupiamo in particolare del dolore e della sintomatologia caratterizzante la malattia (nausea, vomito, stitichezza, diarrea, insonnia, stanchezza…). Ma non possiamo farlo da soli; perché il dolore oncologico è un dolore globale, caratterizzato da una componente fi sica, ma anche da una componente psichica (paura della malattia, paura per la famiglia, perdita del controllo del proprio corpo, dipendenza e perdita di dignità) e sociale (perdita del lavoro, diffi coltà economiche, perdita del proprio ruolo). Neppure le nostre psicologhe possono affrontare da sole il dolore globale, come non lo possono fare i volontari da soli. La forza delle Cure Palliative sta proprio nell’équipe multi professionale: differenti professionalità che si pongono in ascolto del malato e della sua famiglia, consapevoli di non poter dare una risposta singolarmente ma solo con l’apporto coordinato di tutti i componenti del gruppo.Ascolto, quindi, delle caratteristiche del dolore globale, perché nessuna persona è uguale ad un’altra: ogni malato ha il suo dolore, con le sue caratteristiche specifi che; e poi, una volta individuate le caratteristiche, la risposta deve essere pure globale, elaborata da tutti i professionisti, ognuno nel suo ambito: solo così si è in grado di stendere il mantello che avvolge completamente il malato. A volte il personale sanitario pensa di poter fare da solo: in fondo, siamo i depositari dei progressi della medicina, le conoscenze si ampliano di giorno in giorno, anno dopo anno le armi per combattere il dolore fi sico si affi nano sempre di più; ma proprio quando ci illudiamo di poter agire da soli, veniamo clamorosamente smentiti! Perché il dolore oncologico è un dolore globale, cui possono rispondere solo le Cure Palliative, quelle cure che affrontano il dolore in modo globale.Cicely Saunders diceva ai suoi pazienti “Tu sei importante perché sei tu, e sei importante fi no alla fi ne”. L’obiettivo principale delle Cure Palliative è quello di restituire al malato il senso della vita, che a volte gli viene negato, insieme alla sua dignità. Non solo cure mediche quindi, pur fondamentali, ma un percorso di riconciliazione con la vita e con le persone che stanno accanto al malato, fi no alla fi ne, fi no all’ultimo respiro.Questo è il nostro obiettivo; e l’impegno è sempre più quello di dare una risposta personalizzata ad ognuna delle domande che ci vengono poste: sono tante, sono diverse, perché tante e diverse sono le persone che si rivolgono a noi e ciascuno ha diritto a ricevere il suo mantello confezionato su misura, per mantenere e migliorare la qualità della vita, sua e della sua famiglia.

Infermiera Martina Tiberini

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IL CORSO DI SCRITTURA TERAPEUTICA

VOLONTARI A CASA DI ILEANA E LUCIANO

Esperienze

CONTINUANO I CORSI DI SCRITTURA TERAPEUTICA ‘IN PUNTA DI PENNA’.

Da maggio 2014, A.V.A.P.O.-Mestre organizza e promuove questa iniziativa, gratuita, rivolta a tutte le persone dell’orizzonte oncologico (malati, in follow-up, familiari) e nostri volontari.Il corso viene tenuto da una delle nostre psicologhe, la dott.ssa Lucia Bazzo psicologa-psicoterapeuta AVAPO-Mestre, e si articola in 6 incontri pomeridiano-serali.

Al raggiungimento delle prossime 9 o 10 iscrizioni, prenderà avvio il prossimo corso, il settimo.

Per informazioni sui corsi di Scrittura Terapeutica proposti dal Servizio di Sostegno P s i c o n c o l o g i c o A . V. A . P. O . - M e s t r e , telefonare in segreteria al numero 041 5350918.

AVAPOONLUSmestre

ASSOCIAZIONE VOLONTARI ASSISTENZA PAZIENTI ONCOLOGICI

AVAPO MESTRE, Viale Garibaldi, 56 - tel. 0415350918 www.avapomestre.it

PRENDITI CURA DI TEpercorso di scrittura terapeuticaIL CORSO si propone di offrire nuovi strumenti di conoscenza interiore attraverso l’uso della scrittura. In particolare si vuole aiutare a lavorare su se stessi per approfondire la conoscenza e la scoperta di altri aspetti di sé al fine di imparare a relazionarsi con meno fragilità, più sicurezza e determina-zione. Il corso si sviluppa in sei incontri a cadenza settimanale di tre ore ciascuno. I DOCENTI: Dott.ssa Sonia Scarpante, scrittrice e docente di corsi di scrittura terapeutica;Dott.ssa Lucia Bazzo, psicoterapeuta A.V.A.P.O. MestreGLI INCONTRI sono rivolti ai pazienti sia in trattamento oncologico che in follow-up e si svolgeranno a Mestre, in via Giusti 11.L’INIZIO avverrà al raggiungimento del numero minimo di iscrizioni.

Per iscrizioni ed informazioni: [email protected] telefonicamente a: dott.ssa Lucia Bazzo tel. 041 5350918

Eravamo circa 30, venerdì 12 giugno pomeriggio a Zelarino, a casa dei volontari Ileana e Luciano. Consueto cortese invito annuale in occasione dell’inizio dell’estate. Sui tavoli all’aperto, nel bel prato giardino di erbetta rasa , opera del lavoro del paron de casa, pane soppressa vino albicocche patatine pop-corn ciliegie di loro produzione. Ma sapendo quanto più buone siano le ciliegie colte furtivamente dagli alberi, in quattro ci siamo subito avventurati

“monellamente” sul ciliegio dietro casa ad arrossarci mani e bocca. Ottime! Ciliegie davvero ottimissimamente ottime! Poi, ad alterare i profumi di fi ori e cibarie è arrivato l’attesissimo Adelio, che al solo vederlo ti spunta il sorriso. E’ arrivato ‘puzzolentando’ l’aria di aglio e prezzemolo. Buono che è quest’anno ha preparato i ‘bovoeti’ su cui ovviamente si sono scagliati alcuni dei presenti. Quanto concentrato di gioia in quel prato verde a sedie bianche, e noi in tanti convivialmente assieme. La millefoglie di compleanno poi, mai mangiata una millefoglie tanto buona. Ero proprio felice. Noi quattro ce ne siamo dovuti andare un po’ presto, mentre Andrea con la sua dolcezza francescana andava distribuendo cembali ed altri strumenti musicali portati per l’uso. Ci siamo avviati al cancello accompagnati dalla voce di Antonino che intonava una canzone sulle note della sua chitarra. Che piacevole pomeriggio. Grazie.

Carmen Bergamo

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ESSERE VOLONTARIO DI A.V.A.P.O.-Mestre

Esperienze

La fi gura del volontario è vitale per un’Associazione di volontariato: senza volontari verrebbe meno l’esistenza di A.V.A.P.O.-Mestre.Al momento presente, l’Associazione è costituita

da circa 130 volontari. Essi hanno frequentato il corso di formazione di base che dal 2004 viene riproposto con cadenza annuale, a partire dal mese di ottobre.Volontario può essere considerato chiunque offre tempo, energie, attenzione all’Associazione? Certamente sì!Sono volontari quindi le persone impegnate nella realizzazione di varie attività a favore di A.V.A.P.O.-Mestre, ad esempio nell’allestimento e nel garantire la propria presenza ai mercatini di solidarietà, chi si dedica alla distribuzione dei periodici o alla realizzazione di manufatti da offrire per autofi nanziare l’Associazione…Volontari sono anche i negozianti che ospitano i periodici di A.V.A.P.O.-Mestre, permettendo la diffusione di informazione alla cittadinanza sui vari servizi, tutti gratuiti, offerti dall’Associazione: spesso sono loro i primi lettori di “Per mano” per poi consigliarlo alla propria clientela.Volontari sono pure le persone che scelgono di partecipare alla Maratonina di Mestre, alla corsa podistica “Vivicittà” e ad ogni altra iniziativa specifi ca realizzata a benefi cio di A.V.A.P.O.-Mestre, sapendo di poter contribuire con l’iscrizione a sostenere l’Associazione. Mi sovviene il mio amico Gianni di Massanzago (PD) che iscrivendosi alla Maratonina dello scorso anno mi disse:-Non posso fare tanto, ma scelgo di correre qui perché una parte della mia quota di iscrizione vada ad A.V.A.P.O.-Mestre.Volontari sono i proprietari e gestori degli esercizi pubblici e privati che ospitano i “salvadanai” di A.V.A.P.O.-Mestre, dove spicciolo dopo spicciolo, si raccolgono fondi per sostenere economicamente l’Associazione.Quanti sono allora i volontari di A.V.A.P.O.-Mestre?Dando questa visione più ampia di come poter essere

volontario, il loro numero lievita in modo considerevole. Una tale prospettiva viene giustifi cata dal fatto che A.V.A.P.O.-Mestre è “un bene di tutti”. Diventa allora diritto-dovere di ognuno, in qualità di persona e di cittadino, come ci ricorda la nostra presidente, operare in varie forme e modalità affi nchè A.V.A.P.O.-Mestre continui ad esistere. L’impegno sarà rivolto a far sì che quanto nel corso degli anni è stato “costruito e realizzato” dai volontari vada salvaguardato, sostenuto e potenziato.Essere orgogliosi di diventare volontari, di quella che mi piacerebbe un numero sempre maggiore di persone avvertisse come la “nostra Associazione”, dovrebbe costituire un ulteriore motivo per partecipare ai necessari incontri di formazione così da poter entrare a far parte di un “pacifi co esercito” costituito da persone e all’interno del quale ognuno in base alle proprie attitudini possa trovare un proprio ambito operativo così da contribuire a conseguire le fi nalità di A.V.A.P.O.-Mestre, da incrementare numericamente i servizi offerti e territorialmente le zone raggiunte. Risulta evidente però, che non può essere suffi ciente offrire una disponibilità temporale al “fare”, bensì prima di essere impegnati operativamente quanto sia necessario conoscere da un lato le problematiche che caratterizzano l’ambito oncologico, dall’altro quali risposte vi hanno dato gli Enti Pubblici preposti e come A.V.A.P.O.-Mestre abbia contribuito nel corso degli anni, ad integrare tali interventi qualifi candosi per il proprio operato affi dabile e responsabile. Ogni volontario in quanto tale, quindi grazie a percorsi formativi che proseguono e vengono proposti nel tempo, viene qualifi cato a diventare tramite il proprio operato, “voce e rappresentante” di tutta l’Associazione intesa proprio nella sua coralità di persone dedite ad offrire risposte mirate ai bisogni dei malati oncologici.

Stefania Bullo - Guerrino Bergamo

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Esperienze

LA MIA STORIA INCREDIBILE

La mia storia? Si! La mia storia ha dell’incredibile! Ed è proprio vero che fi nché c’è vita c’è speranza! Sono nata e cresciuta a Venezia. Ultima di sette fi gli, amata e coccolata da tutti! Facevo la prima

elementare ed ero una bambina serena e felice. Ma un brutto giorno mi svegliai con tanto mal di testa, febbre altissima e vomito e non sopportavo la luce, la stanza in continua penombra. Passarono così tre giorni, tra le mie sofferenze e l’angoscia di tutti i miei familiari. Quella mattina il mio pediatra (era un mito! Unico in bravura professionale! Morto tanti anni dopo, adempiendo il suo dovere di medico), nel visitarmi, mi abbassò la testa: urlai dal dolore! La diagnosi fu immediata: meningite e più tardi confermarono meningite tubercolare. Questo male fa paura ancora oggi, a 66 anni di distanza. Era la primavera del ‘50, l’Anno santo. Arrivai all’ospedale in braccio, un po’ di mia sorella Silvia e un po’ del pediatra stesso, fortunatamente l’ospedale non era eccessivamente distante dalla mia casa. Rimasi ricoverata tutta la primavera, l’estate, l’autunno, l’inverno. La notte di Natale nella cappella dell’ospedale feci la mia prima comunione, ero quasi guarita. A fi ne febbraio, dopo undici mesi, mi rimandarono a casa. È passata una vita, ma ricordo tutto come allora, o quasi, dal primo all’ultimo giorno. Il volto addolorato dei miei cari con gli occhi pieni di lacrime, la gentilezza e la premura dei medici tutti, ma in particolare uno che oltre ad essere pediatra era un neurologo. Tutti i giorni attraverso la puntura lombare mi toglieva il liquido torbido, così mi diceva lui, e m’inseriva una medicina. Prima tutti i giorni, per un arco di tempo, poi un giorno si e uno no, fi no ad arrivare a una volta al mese. Credo, se non mi sbaglio, che mi abbiano iniettato 120 grammi di streptomicina durante tutta la mia degenza. Ricordo che non piangevo quando al mattino mi sedevano con le gambe fuori del letto, la schiena inclinata in avanti per la lombare; una volta fatta l’iniezione, mi ristendevano togliendomi il cuscino, le lacrime scorrevano al lato esterno dei miei occhi, ma nel buio credevo non se ne accorgessero. Forse è così che mi sono conquistata, senza saperlo, la simpatia di tutti gli operatori ospedalieri, suore comprese, ero diventata la loro mascotte, mi volevano bene tutti. Quando ero ancora molto grave, in pericolo di vita, mia sorella Jole andò a Roma con mia zia in pellegrinaggio dalla Madonna Pellegrina, io una notte feci un sogno: mi trovavo nel giardino dell’ospedale (non lo avevo mai visto, ma era proprio così), il viale centrale fi niva con una grotta dentro cui c’era la statua della Madonna di Lourdes con Bernadette ai suoi piedi. La Madonna mi chiamò, mi parlò e mi mise una polverina in testa, come si fa il giorno delle ceneri. Mi disse poi di andare a chiamare le mie compagne, le cercai, non le trovai.

Mi ritrovai, sempre nel sonno, in una camerata d’ospedale, già infi lata sotto le coperte, ma prima di stendermi presi dal mio comodino una scatoletta di metallo, quella delle “Mental”; la aprii, mi tolsi la polverina dalla testa, per non perderla durante il sonno, e la conservai in quella scatoletta che riposi sul comodino. Non ricordo altro del sogno. Passò del tempo e iniziai a migliorare. Ripresi la muscolatura delle gambe e ricominciai a camminare. Suonando il pianoforte credevo che un tasto, il ‘si’, fosse rotto, per me non suonava, non lo sentivo. La compagna di stanza chiamò la suora, mi portarono all’ospedale Civile S. Giovanni e Paolo, avevo perso parte dell’udito: sordità da farmaco. Buona parte dei suoni alti non li percepivo più. Però sapevo già leggere e scrivere pertanto la mia pronuncia non ne ha risentito molto. Ora nello scrivere la mia storia devo ammettere di essere stata una persona veramente fortunata! Bene o male con tanti o pochi problemi (più o meno come tutti a questo mondo), sono riuscita a studiare, mi sono realizzata nel mio lavoro, mi sono formata una famiglia, ho un fi glio meraviglioso. Di che dovrei lamentarmi? Sono ancora qua, con lo stesso entusiasmo e fi ducia di allora! Perché ho scritto tutto questo? Per far capire a tutte le persone sofferenti, per quanto grave possa essere la loro malattia, che non bisogna mai e poi mai cedere e farsi prendere da sconforto e sfi ducia, ma continuare a combatterla in tutti i modi, di qualsiasi genere essa sia. La lotta per la vita non è mai vana. La speranza non bisogna mai perderla, sia per merito della scienza, sia per la forza di vivere, sia per il grande amore di chi ti circonda, sia per un miracolo … una via d’uscita ci deve essere, dobbiamo trovarla ….

Lina

IL GUSTO DELLA VITA: spazio destinato agli scritti dei lettori

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IL GUSTO DELLA VITA: spazio destinato agli scritti dei lettori

PROPRIETA’ DEMANIALE

Amo molto gli alberi del mio giardino: li ho piantati personalmente quaranta anni fa ed ora sono rigogliosi e qualcuno supera i quindici metri di altezza. Purtroppo l’anno scorso un albicocco

è fi orito solo da un esile ramo e tre betulle, colpite da grossi tarli nel tronco, sembrava mi chiedessero solo una fi ne dignitosa: invece di una fresca ombra d’estate, mi avrebbero donato un gradevole tepore nel caminetto. E così decisi di abbatterli. Io non ho un caminetto in cui bruciare la legna per riscaldarmi, ma un mio vicino sì, e così gli donai la legna. In tempi di crisi, tutto quello che fa risparmiare è gradito. In cambio ottenni molti ringraziamenti e, penso, anche le mie betulle si saranno consolate.Mentre osservavo con un po’ di tristezza i giardinieri al lavoro, mi ricordai di un episodio della vita dei miei genitori, raccontatomi dalla mia mamma, accaduto nel ‘43, quando avevo tre anni. Eravamo sfollati a Marcon, nel granaio di alcuni contadini conoscenti. In famiglia c’erano, oltre ai genitori, cinque fi gli, il minore aveva un anno, il maggiore sette. Quell’anno l’inverno fu molto rigido, la legna da ardere costava molto e pure la legna secca da raccogliere sotto gli alberi scarseggiava. Lungo la provinciale che passava vicino alla casa erano piantati con regolarità dei bei platani, ottima legna da fuoco, invitanti. Così invitanti che qualcuno, di notte, ne aveva già tagliati un paio e portati a casa.Cerco di immaginare la situazione dei miei genitori: mio padre aveva trentacinque anni, mia madre trenta. Nessuno

dei due sapeva maneggiare attrezzi da taglialegna, però entrambi sapevano con certezza che di quella legna c’era un bisogno vitale. Perciò una domenica mattina molto presto, l’unico giorno libero per mio padre, si fecero prestare un segaccio e cominciarono a tagliare, chissà come, il platano più vicino a casa. Sapevano di commettere un reato, ed infatti nessuno venne ad aiutarli. La loro incoscienza era pari solo alla loro inesperienza, tant’è che l’albero, invece di cadere, come previsto, nel fosso, cadde di traverso alla strada, bloccandola. Non si persero d’animo, tanto, pensavano, di qui non passa mai nessuno. Ma quella mattina passò chi non avrebbero mai pensato: la camionetta (allora si chiamava così) dei carabinieri e dovette fermarsi. La scena, nella sua drammaticità, adesso potrebbe sembrare anche comica: i miei genitori, come bambini scoperti con il barattolo della marmellata in mano che, prima di riporlo, si vogliono riempire la bocca, si misero a lavorare di gran lena, stupiti perché i carabinieri non li avessero fermati. Ancora di più si stupirono quando loro, presi alcuni attrezzi, li aiutarono fi no a quando ebbero liberato la strada. Poi salutarono e ripartirono. Fu allora che alcuni vicini, visto come erano andate le cose, uscirono di casa e anche loro li aiutarono. E così anche quell’inverno non soffrimmo troppo il freddo, ed i miei genitori ebbero la soddisfazione di aver fatto, insieme, una cosa che nessuno li avrebbe immaginati capaci di fare. Ed i carabinieri? Certamente quegli infl essibili tutori del patrimonio pubblico, anche loro poveri padri di famiglia, si saranno resi conto che era più giusto tutelare la salute dei cittadini che la legge: la legge è fatta per l’uomo, non l’uomo per la legge.

Luciano Osello

Esperienze

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Una fi gura importante, richiesta dalla legge 38/2010 ma fi nora non presente in A.V.A.P.O.-Mestre, è quella del referente spirituale. Non è facile trovare una persona in grado di rivestire questo ruolo, valida e capace non solo in ambito strettamente religioso, e che, per di più, lo faccia come volontario!

Crediamo di averla trovata in don Franco De Pieri, persona di notevole spessore umano, che si è offerto per questo servizio di AVAPO. Per i nostri ammalati e per familiari che desiderano un incontro spirituale, umano o anche di tipo religioso, don Franco può essere contattato direttamente al numero 33 56 24 55 48, per concordare modalità e logistica dell’ incontro, che si può tenere a casa dell’ammalato o presso l’abitazione di don Franco (a Mestre, vicino all’ex ospedale Umberto I).

IL REFERENTE SPIRITUALE

LE PAROLE DEL CUORE

Volontario è una parola che contiene in modo chiarissimo il riferimento alla volontà, al volere. Dunque, è volontario tutto quanto si compie,

si pensa, si desidera per una personale volontà, senza alcun obbligo imposto da altri. La sola parola volontario indica anche la persona che agisce per fi ni utili alla collettività, motivato da una decisione libera e personale.Questo è quello che ad una prima lettura esprime la parola “volontario”. L’origine della parola rivela, tuttavia, molto di più. Nella parola “volontario” si ritrova l’antica radice “val/var” che indicava l’azione di scegliere e di desiderare quel che conviene e quel che piace, con un atteggiamento interiore di soddisfazione. Volontario è, dunque, chi compie scelte consapevoli con la serenità che deriva non da egoistici compiacimenti ma dall’intima certezza di avere agito in armonia con le personali aspirazioni.

Maristella Cerato

“Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete.

Il guerriero non è chi combatte,

perché nessuno ha il diritto

di prendersi la vita di un altro.

Il guerriero per noi è chi offre se stesso

per il bene degli altri.

E’ suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi,

di chi non può provvedere a se stesso

e soprattutto dei bambini, il futuro dell’umanità”.

Toro Seduto

(tribù dei Sioux Hunkpapa)

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Desideriamo ringraziare coloro (attualmente 403 tra esercizi privati e pubblici) che gentilmente mettono a disposizione i loro spazi accogliendo il bimestrale ‘Per mano‛ e, consentendone la capillare diffusione a pubblico e lettori, contribuiscono a far conoscere A.V.A.P.O.-Mestre e i suoi servizi.

Elenchiamo qui la seconda parte di questi nostri sostenitori, la parte conclusiva nel prossimo numero 48 di ‘Per mano‛. A pubblicazioni ultimate, l‛elenco completo dei nominativi verrà inserito e sarà consultabile nel sito www.avapomestre.it. GRAZIE a TUTTI.

DECENNALE DEL PERIODICO ‘PER MANO’

ALIMENTARI Chinellato, Via Trezzo n.20c CarpenedoBANCO San Marco, V.le Garibaldi n.138 CarpenedoBOTTEGA del PAN, Via Trezzo n.4 CarpenedoCENTRO DONNA, V.le Garibaldi n.155a CarpenedoCHIESA SS Gervasio e Protasio, Via San Donà n.2 CarpenedoFARMACIA al Doge, Via San Donà n.105 CarpenedoFARMACIA alla Madonna, Via San Donà n.6 CarpenedoMMG Dr A. Gardin, Via San Dona' n.8 CarpenedoALIMENTARI Battiston Aurelio, Via Gazzera Alta n.32 Gazzera CHIESA S.ta Maria Ausilatrice, Via Asseggiano n.2 Gazzera FERRAMENTA-Colori-Casalinghi, Favaretto A., Via Gazzera Alta n.95 Gazzera FRUTTA e Verdura, F.lli Ballarin, Via Gazzera Alta n.124 Gazzera MACELLERIA al Forte, Via Brendole n.15 Gazzera PANIFICIO Bergamo, Via Volpi n.1a Gazzera PANIFICIO il Fortino, Via Brendole n.97 Gazzera PANIFICIO il Look del Pane, Via Gazzera Alta n.135 Gazzera PARRUCCHIERE per uomo Fois Giuseppe, Via Gazzera Alta n.148 Gazzera PASTICCERIA Da Re, Via Asseggiano n.1 Gazzera PASTICCERIA Mion, Via Gazzera Alta n.92 Gazzera STUDI MEDICI, Via Gazzera Alta n. 135a Gazzera CASA del GELATO, Via Giotto n.25 MaerneTRILLI di Roberta, Via Caneve n.2 MestreALIMENTARI Zanetti Giuliana, V.le S.Marco n.15 MestreAMBULATORIO Medico Dott. Berto Manuela, Via Servi di Maria n.11 MestreAMBULATORIO Medico, Via Servi di Maria n.2 MestreAMBULATORIO Dr. Trevisan, Via Manzoni n.1 MestreBANCA Intesa Sanpaolo, Via Torino n.164 MestreBAR Magia, V.le Ancona n.33 MestreBAR Al Centro, presso C.C.AUCHAN, Via Don Minzoni n.13 MestreBAR Al Cucciolo, Via Piave n.78 MestreBAR Alla Chiesa, Via Rio Cimetto n.24 MestreBAR Astra, Via Ca' Rossa n.2 MestreBAR Fral, V.le Garibaldi n.175 MestreBAR Friuli, Via Lavaredo n.2 MestreBAR Jennifer's Coffe, Via Pio X n.1 MestreBAR Milan, Via Ca Rossa n.43 MestreBAR Caffè Ca' del Doge, Via Comelico n.7 MestreBAR Gelateria Al Teatro, P.le Candiani n.33 MestreBAR Scomparin Alessandra, Via Cappuccina n.42 MestreBARBIERE Baldan, Via Buccari n.10 MestreBIBLIOTECA Civica, Via Dante n.67 MestreBIBLIOTECA Vez, P.le Donatori di Sangue n.10 MestreCAFFE' Pasticceria 'Dolcezze', Via Miranese n.155 MestreCAFFE' Vittoria, Via Cappuccina n.83a MestreCASA di RIPOSO, Via Spalti n.2 MestreCENTRO CIVICO al Parco Bissuola, Via Po MestreCENTRO Clinico LAMM , Via Manin n.51 MestreCHIESA San Lorenzo, Corte Sannudo n.2 Mestre

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ALIMENTARI Chinellato, Via Trezzo n.20c CarpenedoBANCO San Marco, V.le Garibaldi n.138 CarpenedoBOTTEGA del PAN, Via Trezzo n.4 CarpenedoCENTRO DONNA, V.le Garibaldi n.155a CarpenedoCHIESA SS Gervasio e Protasio, Via San Donà n.2 CarpenedoFARMACIA al Doge, Via San Donà n.105 CarpenedoFARMACIA alla Madonna, Via San Donà n.6 CarpenedoMMG Dr A. Gardin, Via San Dona' n.8 CarpenedoALIMENTARI Battiston Aurelio, Via Gazzera Alta n.32 Gazzera CHIESA S.ta Maria Ausilatrice, Via Asseggiano n.2 Gazzera FERRAMENTA-Colori-Casalinghi, Favaretto A., Via Gazzera Alta n.95 Gazzera FRUTTA e Verdura, F.lli Ballarin, Via Gazzera Alta n.124 Gazzera MACELLERIA al Forte, Via Brendole n.15 Gazzera PANIFICIO Bergamo, Via Volpi n.1a Gazzera PANIFICIO il Fortino, Via Brendole n.97 Gazzera PANIFICIO il Look del Pane, Via Gazzera Alta n.135 Gazzera PARRUCCHIERE per uomo Fois Giuseppe, Via Gazzera Alta n.148 Gazzera PASTICCERIA Da Re, Via Asseggiano n.1 Gazzera PASTICCERIA Mion, Via Gazzera Alta n.92 Gazzera STUDI MEDICI, Via Gazzera Alta n. 135a Gazzera CASA del GELATO, Via Giotto n.25 MaerneTRILLI di Roberta, Via Caneve n.2 MestreALIMENTARI Zanetti Giuliana, V.le S.Marco n.15 MestreAMBULATORIO Medico Dott. Berto Manuela, Via Servi di Maria n.11 MestreAMBULATORIO Medico, Via Servi di Maria n.2 MestreAMBULATORIO Dr. Trevisan, Via Manzoni n.1 MestreBANCA Intesa Sanpaolo, Via Torino n.164 MestreBAR Magia, V.le Ancona n.33 MestreBAR Al Centro, presso C.C.AUCHAN, Via Don Minzoni n.13 MestreBAR Al Cucciolo, Via Piave n.78 MestreBAR Alla Chiesa, Via Rio Cimetto n.24 MestreBAR Astra, Via Ca' Rossa n.2 MestreBAR Fral, V.le Garibaldi n.175 MestreBAR Friuli, Via Lavaredo n.2 MestreBAR Jennifer's Coffe, Via Pio X n.1 MestreBAR Milan, Via Ca Rossa n.43 MestreBAR Caffè Ca' del Doge, Via Comelico n.7 MestreBAR Gelateria Al Teatro, P.le Candiani n.33 MestreBAR Scomparin Alessandra, Via Cappuccina n.42 MestreBARBIERE Baldan, Via Buccari n.10 MestreBIBLIOTECA Civica, Via Dante n.67 MestreBIBLIOTECA Vez, P.le Donatori di Sangue n.10 MestreCAFFE' Pasticceria 'Dolcezze', Via Miranese n.155 MestreCAFFE' Vittoria, Via Cappuccina n.83a MestreCASA di RIPOSO, Via Spalti n.2 MestreCENTRO CIVICO al Parco Bissuola, Via Po MestreCENTRO Clinico LAMM , Via Manin n.51 MestreCHIESA San Lorenzo, Corte Sannudo n.2 MestreCHIESA Beata Vergine Addolorata, Via Servi di Maria n.12 MestreCHIESA del Cimitero di Mestre, Via S.ta Maria dei Battuti n.1e MestreCHIESA S. Giuseppe, V.le S.Marco n.170 MestreCHIESA S. Marco Evangelista, V.le S. Marco n.80 MestreCHIESA S.ta Maria della Pace, Via Varrone n.14 MestreCHIESA S. Pietro Orseolo, V.le don Sturzo n.21 MestreChiesa S. Giovanni Evangelista, Via Rielta n.37a MestreCHIESA S.ta Rita da Cascia, Via Bellini n.28 MestreCHIESA San Paolo Apostolo, Via Stuparich n.17 MestreCICLI di Guerra Lucio, Via Miranese n.155f MestreCONSULTORIO Familiare, Via Torre Belfredo n.4 MestreEDICOLA Amendola Marco, Via don Sturzo n.1 MestreENOTECA Divino, Via Miranese n.155b MestreFARMACIA Dr. Cominotti L.Bazzoni, Via Ca' Rossa n.33 MestreFARMACIA Zamparo, Via Milano n.21 MestreFARMACIA Ai due Delfini d'Oro, Via Bissuola n.43 MestreFARMACIA alla Provvidenza, Via Tevere n..40 MestreFARMACIA Boscia, Via Ca' Rossa n.63b MestreFARMACIA Cominotti Bazzoni, Via Ca' Rossa n.33 MestreFARMACIA Menis, Via Cappuccina n.29 MestreFARMACIA ai due Gigli, Via Monte Piana n.26 MestreFARMACIA alla Stazione, Via Piave n.182 MestreFARMACIA Alla Testa d'Oro, Via Camporese n.120d Quartiere Pertini MestreFARMACIA Ames n.5. Ducale, V.le San Marco n.142a MestreFARMACIA Ames n.7, V.le Garibaldi n.43 MestreFARMACIA Calzolari, Via Piave n.84a MestreFARMACIA Dott. Favaretto, Via Rosa n.7 MestreFARMACIA Graziati, Dott. Favi, P.za Ferretto n.2 MestreFARMACIA Gumirato, Via Bissuola n.94 MestreFERRAMENTA Fercolor, Via Millosevich n.25 MestreFIORERIA Nina, di Nalesso L., Via Miranese n.153 MestreFIORERIA Wallì, Via Caneve n.79 MestreFKT, Via Don Tosatto n.6 MestreFRUTTA E VERDURA di Tanozzi Andrea, Via Miranese n.153g MestreGALLERIA Verticale, Via Fapanni n.30 MestreI.G.M. CINEMAS CANDIANI, P.le Candiani n.7a MestreISTITUTO analisi FLEMMING, V.le Garibaldi n. 50c MestreKIBA, V.le Garibaldi n.9d MestreLA GASTRONOMIA di Alessio, Via Miranese n.157 MestreLA ROSA BIANCA, Via Gazzera Alta n.4a MestreMACELLERIA Equina Carpitella, Corso del Popolo n.53 MestreMACELLERIA Bonotto, Viale San Marco n.140-142 MestreMACELLERIA F & C, Via Ca' Rossa n.155 MestreMACELLERIA da Mario, Via Sernaglia n.13 MestreMAGAZZINI Campana, P.za XXVII Ottobre n.72 MestreMARY BAR, V.le Garibaldi n.74 MestreMMG Dott. Titta, Via Tevere n.41 MestreOSPEDALE dell'Angelo, Punto c/o Reparto di Radioterapia, piano -2 Mestre

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CHIESA Beata Vergine Addolorata, Via Servi di Maria n.12 MestreCHIESA del Cimitero di Mestre, Via S.ta Maria dei Battuti n.1e MestreCHIESA S. Giuseppe, V.le S.Marco n.170 MestreCHIESA S. Marco Evangelista, V.le S. Marco n.80 MestreCHIESA S.ta Maria della Pace, Via Varrone n.14 MestreCHIESA S. Pietro Orseolo, V.le don Sturzo n.21 MestreChiesa S. Giovanni Evangelista, Via Rielta n.37a MestreCHIESA S.ta Rita da Cascia, Via Bellini n.28 MestreCHIESA San Paolo Apostolo, Via Stuparich n.17 MestreCICLI di Guerra Lucio, Via Miranese n.155f MestreCONSULTORIO Familiare, Via Torre Belfredo n.4 MestreEDICOLA Amendola Marco, Via don Sturzo n.1 MestreENOTECA Divino, Via Miranese n.155b MestreFARMACIA Dr. Cominotti L.Bazzoni, Via Ca' Rossa n.33 MestreFARMACIA Zamparo, Via Milano n.21 MestreFARMACIA Ai due Delfini d'Oro, Via Bissuola n.43 MestreFARMACIA alla Provvidenza, Via Tevere n..40 MestreFARMACIA Boscia, Via Ca' Rossa n.63b MestreFARMACIA Cominotti Bazzoni, Via Ca' Rossa n.33 MestreFARMACIA Menis, Via Cappuccina n.29 MestreFARMACIA ai due Gigli, Via Monte Piana n.26 MestreFARMACIA alla Stazione, Via Piave n.182 MestreFARMACIA Alla Testa d'Oro, Via Camporese n.120d Quartiere Pertini MestreFARMACIA Ames n.5. Ducale, V.le San Marco n.142a MestreFARMACIA Ames n.7, V.le Garibaldi n.43 MestreFARMACIA Calzolari, Via Piave n.84a MestreFARMACIA Dott. Favaretto, Via Rosa n.7 MestreFARMACIA Graziati, Dott. Favi, P.za Ferretto n.2 MestreFARMACIA Gumirato, Via Bissuola n.94 MestreFERRAMENTA Fercolor, Via Millosevich n.25 MestreFIORERIA Nina, di Nalesso L., Via Miranese n.153 MestreFIORERIA Wallì, Via Caneve n.79 MestreFKT, Via Don Tosatto n.6 MestreFRUTTA E VERDURA di Tanozzi Andrea, Via Miranese n.153g MestreGALLERIA Verticale, Via Fapanni n.30 MestreI.G.M. CINEMAS CANDIANI, P.le Candiani n.7a MestreISTITUTO analisi FLEMMING, V.le Garibaldi n. 50c MestreKIBA, V.le Garibaldi n.9d MestreLA GASTRONOMIA di Alessio, Via Miranese n.157 MestreLA ROSA BIANCA, Via Gazzera Alta n.4a MestreMACELLERIA Equina Carpitella, Corso del Popolo n.53 MestreMACELLERIA Bonotto, Viale San Marco n.140-142 MestreMACELLERIA F & C, Via Ca' Rossa n.155 MestreMACELLERIA da Mario, Via Sernaglia n.13 MestreMAGAZZINI Campana, P.za XXVII Ottobre n.72 MestreMARY BAR, V.le Garibaldi n.74 MestreMMG Dott. Titta, Via Tevere n.41 MestreOSPEDALE dell'Angelo, Punto c/o Reparto di Radioterapia, piano -2 MestreOSPEDALE dell'Angelo, Centro donazione Avis, piano -2 MestreOSPEDALE dell'Angelo, Punto Associazioni Volontariato, piano 0 MestreOSPEDALE dell'Angelo, presso Pronto Soccorso MestreOSPEDALE Villa Salus, Via Terraglio n.114 MestreOSTERIA da Mariano, Via Cecchini n.1 MestreOTTICA Michieletto, V.le San Marco n.12 MestreOTTICA La Torre, Via Fradeletto n.23 MestrePANE Dolci e Golosità, Via Verdi n.93 MestrePANIFICIO Martignon, Via Miranese n.82 MestrePANIFICIO Molin e Zan, Via Piave n.90 MestrePANIFICIO Bernardi, Via Torre Belfredo n.81 MestrePASTICCERIA Loredana, Via Bissuola n.24 MestrePASTICCERIA Corona, V.le San Marco n.66 MestrePASTICCERIA Fiume, Via Fiume n.4 MestrePASTICCERIA Gel, Via Mestrina n.34 MestrePASTICCERIA Levorato, Via Carducci n.11 MestrePASTICCERIA Serenissima, Via Miranese n.186h MestrePASTICCERIA Tortato, Via Ca' Rossa n.6 MestrePASTICCERIA La Partenopea, V.le Garibaldi n.134b MestrePIZZERIA BAR Progresso, V.le Garibaldi n.52 MestrePOLIAMBULATORIO, Via Miranese n.223 MestrePOLICLINICO San Marco, Via Zanotto n.40 MestreRISTORANTE Ai Tigli, V.le Garibaldi n.6 MestreRISTORANTE Da Leo, Via Martiri della Libertà n.2 MestreSANITARIA Tonello 1, Via Circonvallazione n.27 MestreSCUOLE Internazionali in Lingue, Via Bissagola n.25 MestreCGIL Sindacato, Via Salettuol n.8 MestreSNACK BAR La Perla, Via Mestrina n.28 MestreSPACCIO Occhiali/Vision Srl, Via Don Tosatto n.79 MestreSTAZIONE di Servizio IP, Via Orlanda n.12 MestreSTUDIO Dentistico, P.za XXVII Ottobre n. 54 MestreSTUDIO Medico Dott. Crociani, Via Piave 35 MestreTABACCHERIA Gerardi Giulio, Via Verdi n.96 MestreUGL Sindacato, Via Torre Belfredo n.120 MestreULSS 12 Distretto Sanitario, Via Cappuccina n.129 MestreVENDITA VINI 'Brognaro Giorgio', Via Fradeletto n.22 Mestre

Comitato di redazione: Laura Auriemma, Anna Maria Dessi, Annalisa Febbrino, Anna Paola Michieletto, Martina Tiberini, Guerrino Bergamo, Giusto Cavinato, Luciano Osello, Antonino RomeoProprietario: AVAPO MESTRE ONLUS - Editore: AVAPO MESTRE ONLUS - Stampata: Arti Grafi che Ruberti, Via L. Perosi 9, 30174 Mestre (VE) - Redazione: Viale Garibaldi 56, 30173 Mestre (VE)

PUBBLICATO IL MESE DI SETTEMBRE 2015Anno 10 - N. 47 - Periodico bimestrale di informazione e formazione dell’A.V.A.P.O. Mestre ONLUS - C.F. 90028420272 - Autorizzazione del Tribunale di Venezia n.9/06 Registro Stampe - DIRETTORE RESPONSABILE Don Armando Trevisiol - Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - d.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, c.2, DR Venezia. Legge sulla tutela dei dati personali. I dati personali dei lettori a cui viene inviato il nostro periodico verranno trattati con la massima riservatezza e, ai sensi del D.Lgs. 30/06/2003, n. 196, in qualsiasi momento sarà possibile chiedere l’annullamento dell’invio e, gratuitamente, consultare, modifi care e cancellare i dati o, semplicemente, opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici Mestre, Viale Garibaldi, n. 56 – 30173 Mestre. (VE).

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tel. 041 5350918www.avapomestre.it - [email protected]

• assistenza medica ed infermieristica domiciliare gratuita, con una reperibilità di 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno;

• sostegno psicologico per il sofferente ed i suoi congiunti;

• affiancamento di aiuto alle famiglie e aiuto al malato facendogli compagnia a casa;

• consegna domiciliare di farmaci e presidi sanitari;

• disbrigo di pratiche burocratiche;• accompagnamenti dal domicilio

all’ospedale, con automezzi privati, di pazienti deambulanti che devono sottoporsi a cure o visite;

• sostegno ai familiari nella fase di elaborazione del lutto, grazie anche alla costituzione di gruppi di mutuo aiuto.

• sostegno spirituale.

25 anni di attività di A.V.A.P.O.-Mestre a servizio delle persone.Tutti i versamenti di donazione ricevuti in questo 25mo di A.V.A.P.O.-Mestre (dal 1.10.2015 al 30.9.2016) verranno destinati alla realizzazione delle nuove iniziative: PROGETTO BAMBINI E CURE SIMULTANEE.In ogni numero del periodico ‘Per mano’ il totale aggiornato delle donazioni raccolte.

• Come volontario, donando il tuo tempo• Con una offerta libera, presso la sede

AVAPO Mestre, V.le Garibaldi, 56• Effettuando un Bonifico bancario ad

AVAPO Mestre Onlus con questo IBAN: IT33M0503402072000000070040

• Effettuando un versamento su c/c postale n. 12966305

• Scegliendo di fare testamento a favore di AVAPO Mestre Onlus

• Destinando il 5 per mille all’AVAPO Mestre: basta una semplice firma nella prossima dichiarazione dei redditi scrivendo il seguente Codice Fiscale: 90028420272

ATTIVITÀ EFFETTUATE NEL CORSO DEL 2014

PERSONE SEGUITE 656ACCOMPAGNAMENTI DOMICILIO OSPEDALE 1024CONSEGNA FARMACI ED AUSILI SANITARI 3071SOSTEGNI TELEFONICI 1378ELABORAZIONE DEL LUTTO 425SOSTEGNI PSICOLOGICI 531INTERVENTI SANITARI 10423ASSISTENZA TUTELARE 3085PROFESSIONISTI E VOLONTARI 143