33
Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 2: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Il voler conoscere è una disposizione dell’animo, una passione.

L’esser costretti a conoscere è una mania, un’ossessione.

Non è affatto vero che è lo scienziato a rincorrere la verità, è questa piuttosto

che rincorre lo scienziato e gli crea una esistenziale

sofferenza.

Søren Kierkegaard

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 3: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 4: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

A mio padre...astro della mia vita

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 5: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 6: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Armando Ferraioli

Impianti antincendionelle strutture sanitarieNozioni fondamentali ed esempi progettuali

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 7: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Armando FerraioliImpIantI antIncendIo nelle strutture sanItarIe

ISBN 9788857907772

© 2018 by Dario Flaccovio Editore s.r.l. - tel. 0916700686 www.darioflaccovio.itwww.webintesta.itmagazine.darioflaccovio.it

Prima edizione: gennaio 2018

Ferraioli, Armando <1949->

Impianti antincendio nelle strutture saniterie : nozioni fondamentali ed esempi progettuali / Armando Ferraioli. - Palermo : D. Flaccovio, 2017.ISBN 978-88-579-0777-21. Edifici ospedalieri – Impianti antincendio.693.82 CDD-23 SBN PAL0303708

CIP - Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace”

Stampa: Tipografia Priulla, Palermo, gennaio 2018

Nomi e marchi citati sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive case produttrici.L’editore dichiara la propria disponibilità ad adempiere agli obblighi di legge nei confronti degli aventi diritto sulle opere riprodotte.La fotocopiatura dei libri è un reato.Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dagli aventi diritto/dall’editore.

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 8: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

7

Indice

Premessa ....................................................................................................................... pag. 17

Termini e definizioni generali ....................................................................................... » 19

PRIMA PARTE - TEORIA

1. Cenni introduttivi ................................................................................................... » 251.1. La norma giuridica per le strutture sanitarie ........................................................ » 261.2. Regola tecnica verticale per le strutture sanitarie ................................................ » 341.3. La regola tecnica verticale per le strutture sanitarie di nuova costruzione ......... » 45 1.3.1. Comunicazioni e separazioni .................................................................... » 451.4. Accortezze per una corretta progettazione delle strutture sanitarie ..................... » 461.5. Classificazione delle aree nelle strutture sanitarie ............................................... » 471.6. Rinvio a norme e criteri di prevenzione incendi .................................................. » 491.7. Classificazione strutture sanitarie ........................................................................ » 49

2. Sicurezza nelle strutture sanitarie ......................................................................... » 512.1. Quadro normativo in materia di prevenzione incendi per le strutture sanitarie ... » 51 2.1.1. Normativa antincendio ............................................................................. » 52 2.1.2. Categorie ................................................................................................... » 53 2.1.3. Ambienti a rischio specifico ..................................................................... » 53 2.1.4. Impianti elettrici ed apparecchiature ........................................................ » 54 2.1.5. Impianti di distribuzione dei gas medicinali ............................................ » 54 2.1.6. Impianti di condizionamento e ventilazione ............................................. » 542.2. Concetto generale di protezione antincendio ....................................................... » 552.3. Tipologia delle misure di protezione antincendio ................................................ » 56 2.3.1. Protezioni strutturali antincendio ............................................................. » 56 2.3.2. Protezioni tecniche antincendio ................................................................ » 562.4. Protezione attiva e passiva ................................................................................... » 592.5. Regola tecnica di prevenzione incendi ................................................................. » 592.6. Obiettivi................................................................................................................ » 61

3. L’approccio ingegneristico (fire safety engineering) ........................................... » 63

4. Resistenza al fuoco .................................................................................................. » 654.1. Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo dei VV.F.: Decreto 9 marzo 2007 ..................................................... » 674.2. Metodi di verifica ................................................................................................. » 724.3. Reazione al fuoco dei materiali ............................................................................ » 724.4. Resistenza al fuoco delle strutture........................................................................ » 74

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 9: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

8

4.5. Metodologie per la verifica al fuoco di elementi strutturali ............................... » 774.6. Metodo analitico ................................................................................................. » 804.7. Metodo tabellare ................................................................................................. » 814.8. Metodo sperimentale ........................................................................................... » 824.9. Caratteristiche costruttive di resistenza al fuoco delle strutture sanitarie secondo il D.M. 19/3/2015 ............................................ » 83

5. Reazione al fuoco ..................................................................................................... » 855.1. Reazioni al fuoco dei materiali secondo il D.M. 19/3/2015 per le strutture ospedaliere .................................................................................. » 88

6. Compartimentazioni ............................................................................................... » 936.1. Valutazione delle soluzioni conformi ................................................................. » 1006.2. Protezione delle scale .......................................................................................... » 1036.3. Compartimentazione per le strutture sanitarie secondo il D.M. 25/3/2015 ........ » 1076.4. Limitazioni alle destinazioni d’uso dei locali .................................................... » 1086.5. Scale .................................................................................................................... » 1096.6. Ammissibilità di una sola scala ........................................................................... » 110

7. Misure per l’esodo di emergenza ........................................................................... » 1137.1. Obiettivi di sicurezza .......................................................................................... » 1147.2. Sintesi vie di esodo ............................................................................................. » 1167.3. Tempo di evacuazione ........................................................................................ » 1177.4. Parametri fondamentali delle vie di esodo .......................................................... » 1187.5. Porte nelle vie di fuga ......................................................................................... » 1197.6. Scale nelle vie di esodo ....................................................................................... » 1207.7. Spazio scoperto (luogo sicuro) ........................................................................... » 1207.8. Misure per l’esodo di emergenza secondo il D.M. 25/3/2015 ............................ » 1217.9. Nuovo codice di prevenzione incendi: D.M. 3/8/2015 ...................................... » 126

8. Strategia antincendio: sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio ........... » 1278.1. Prescrizioni aggiuntive di sicurezza antincendio ................................................ » 128

9. Impianti gas medicinali .......................................................................................... » 1339.1. Requisiti generali degli impianti di distribuzione dei gas medicinali ................. » 1369.2. Bombole per gas medicinali compressi .............................................................. » 1419.3. Principali rischi ................................................................................................... » 1429.4. Pericolo di asfissia .............................................................................................. » 1439.5. Divieti ............................................................................................................... » 1459.6. Riduttore di pressione ......................................................................................... » 1469.7. Stoccaggio delle bombole ................................................................................... » 1479.8. Compressione adiabatica .................................................................................... » 1479.9. Distribuzione dei gas medicinali ......................................................................... » 1489.10. Installazione degli impianti gas medicinali ......................................................... » 152

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 10: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Indice

9

9.11. Protezione e installazione delle tubazioni ........................................................... » 1529.12. La gestione dei rischi legati alla distribuzione dei gas medicinali ...................... » 1549.13. Gestione dell’emergenza riguardante la distribuzione dei gas medicinali .......... » 1559.14. Ubicazione delle centrali gas .............................................................................. » 156 9.14.1. Centrali a bombole o pacchi bombole ................................................... » 156 9.14.2. Centrali con serbatoi criogenici per ossigeno e azoto in fase liquida ... » 1589.15. Ubicazione delle centrali (collettori) .................................................................. » 1619.16. Accessi ............................................................................................................... » 1619.17. Aerazione ............................................................................................................ » 1629.18. Impianto antincendio .......................................................................................... » 1639.19. Certificato di prevenzione incendi ...................................................................... » 1639.20. Prescrizioni del D.M.I. 19/3/1949 per la distribuzione dei gas medicinali ......... » 163

10. Impianti elettrici .................................................................................................... » 16510.1. Generalità ............................................................................................................ » 16710.2. Rischio elettrico .................................................................................................. » 17310.3. Obblighi da rispettare per gli impianti elettrici per il rispetto delle norme antincendio ...................................................................................... » 17910.4. Comando di emergenza ....................................................................................... » 181

11. Impianti centralizzati di climatizzazione e condizionamento dell’aria ............ » 18311.1. Generalità ............................................................................................................ » 18311.2. Impianti centralizzati di climatizzazione e condizionamento ............................. » 18511.3. Condotte aerotermiche ........................................................................................ » 18611.4. Dispositivi di controllo ....................................................................................... » 18611.5. Schemi funzionali ............................................................................................... » 18711.6. Impianti localizzati .............................................................................................. » 18711.7. Tecnologie di impianti di condizionamento ...................................................... » 187 11.7.1. Impianti centralizzati a sola aria ............................................................ » 187 11.7.2. Impianti con distribuzione mista di aria ed acqua ................................. » 189 11.7.3. Impianti a ventilconvettori .................................................................... » 189 11.7.4. Impianti ad induzione ............................................................................ » 18911.8. Esigenze del blocco operatorio ........................................................................... » 18911.9. Aspetti peculiari ai fini dell’antincendio ............................................................. » 194

12. Impianti per la produzione di calore alimentati da combustibili gassosi e da combustibili liquidi ..................................................... » 19712.1. Impianti alimentati da combustibili gassosi ........................................................ » 197 12.1.1. Impianti di nuova realizzazione ............................................................ » 198 12.1.2. Impianti centralizzati ............................................................................. » 202 12.1.3. Locali ad uso esclusivo.......................................................................... » 202 12.1.3.1. Centrali termiche .................................................................... » 202 12.1.3.2. Locali di installazione di impianti cucine e lavaggio stoviglie ................................................................................ » 203

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 11: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

10

12.1.3.3. Locali di installazione di generatori di aria calda a scambio diretto .......................................................... » 204 12.1.3.4. Impianto interno di adduzione ............................................ » 20712.2. Impianti alimentati da combustibili liquidi ....................................................... » 208

13. Depositi di liquidi infiammabili e/o combustibili ............................................... » 21113.1. Capacità depositi combustibili liquidi .............................................................. » 21113.2. Installazione ...................................................................................................... » 21113.3. Caratteristiche e specifiche dell’accesso ........................................................... » 21513.4. Caratteristiche dei serbatoi ................................................................................ » 21513.5. Dispositivi di controllo del flusso di combustibile liquido .............................. » 216

14. Impianto idrico antincendio ad idranti ............................................................... » 21914.1. Normative di riferimento .................................................................................. » 21914.2. Impianto idrico antincendio .............................................................................. » 22214.3. Riserva idrica .................................................................................................... » 22314.4. Perdite di carico distribuite ............................................................................... » 22514.5. Perdite di carico localizzate .............................................................................. » 22514.6. Portate ........................................................................................................... » 22614.7. Calcolo idraulico ............................................................................................... » 22714.8. Locali per gruppi di pompaggio ........................................................................ » 22814.9. Drenaggi/caratteristiche funzionali ................................................................... » 23014.10. Acquedotto ........................................................................................................ » 23114.11. Serbatoi di accumulo ......................................................................................... » 23114.12. Serbatoi di accumulo a capacità ridotta ............................................................ » 23214.13. Serbatoi a pressione .......................................................................................... » 232 14.13.1. Volume minimo riservato all’acqua .................................................. » 23314.14. Sistemi di pompaggio ....................................................................................... » 233 14.14.1. Installazione pompe ad asse orizzontale per uso soprabattente ........ » 235 14.14.2. Pompe ............................................................................................... » 235 14.14.3. Curva di potenza ............................................................................... » 238 14.14.4. Elettropompe ...................................................................................... » 239 14.14.5. Pressostati .......................................................................................... » 239 14.14.6. Avviamento della pompa ................................................................... » 240 14.14.7. Accessori pompa ................................................................................ » 242 14.14.8. Motopompa ....................................................................................... » 24214.15. Aerazione dei locali che ospitano motori diesel ............................................... » 24214.16. Alimentazioni promiscue .................................................................................. » 24514.17. Componenti dell’impianto ................................................................................ » 24514.18. Installazione tubazioni ...................................................................................... » 24514.19. Posizionamento idranti ...................................................................................... » 24614.20. Rete idrica ......................................................................................................... » 24614.21. Naspi ........................................................................................................... » 24714.22. Idranti antincendio ............................................................................................ » 24814.23. Idrante sottosuolo .............................................................................................. » 249

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 12: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Indice

11

14.24. Vantaggi e svantaggi ......................................................................................... » 25114.25. Dimensionamento tubazioni ............................................................................. » 25114.26. Alimentazione elettrica impianto di .................................................................. » 25214.27. Protezione contro i contatti diretti ed indiretti .................................................. » 25314.28. Protezioni da terremoto ..................................................................................... » 25314.29. Reti idranti per le strutture sanitarie .................................................................. » 255 14.29.1. Volume riserva idrica ........................................................................ » 256 14.29.2. Criteri di progettazione impianto fisso idrico e idranti ...................... » 256 14.29.3. Schemi di alimentazioni idriche ........................................................ » 257

15. Impianti di spegnimento automatico sprinkler e altre tipologie ...................... » 25915.1. Caratteristiche generali ..................................................................................... » 26015.2. Sprinkler ........................................................................................................... » 26115.3. Criteri di dimensionamento dell’impianto sprinkler ......................................... » 26215.4. Impianti sprinkler .............................................................................................. » 263 15.4.1. Specifica dell’impianto ...................................................................... » 265 15.4.2. Impianti sprinkler ad umido ............................................................... » 268 15.4.3. Impianti sprinkler a secco .................................................................. » 272 15.4.4. Impianti sprinkler a preazione ........................................................... » 273 15.4.5. Impianti a diluvio ............................................................................... » 275 15.4.6. Impianti alternativi ............................................................................. » 276 15.4.7. Impianti di spegnimento ad anidride carbonica ................................ » 276 15.4.8. Impianti di estinzione a schiuma ....................................................... » 279 15.4.9. Impianti di spegnimento a polveri ..................................................... » 280 15.4.10. Impianti di spegnimento a gas chimici (idrocarburi alogenati) ......... » 282 15.4.11. Impianti di spegnimento a gas inerti .................................................. » 284 15.4.12. Impianto di spegnimento ad aerosol condensato ............................... » 287 15.4.13. Impianto estinzione ad acqua water mist ........................................... » 28915.5. Componenti impianti sprinkler ......................................................................... » 29415.6. Progettazione impianto sprinkler ...................................................................... » 302 15.6.1. Fasi di progettazioni .......................................................................... » 305 15.6.2. Scelta dei componenti ........................................................................ » 312 15.6.3. Diametro di attacco e orifizio di scarica ............................................ » 313 15.6.4. Posizionamento dello sprinkler .......................................................... » 315 15.6.5. Lay-out delle tubazioni ...................................................................... » 316 15.6.6. Calcolo idraulico ................................................................................ » 316 15.6.7. Scelta dei terminali funzionanti ......................................................... » 319 15.6.8. Scelta delle aree operative ................................................................. » 319 15.6.9. Dimensionamento – calcolo integrale ............................................... » 319 15.6.10. Perdite di carico per attrito nelle valvole ........................................... » 321 15.6.11. Pompe automatiche ............................................................................ » 322 15.6.12. Locale pompe ..................................................................................... » 325 15.6.13. Sistemi di prova e supervisione ......................................................... » 32515.7. Collaudo ............................................................................................................ » 326

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 13: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

12

16. Impianti di evacuazione fumi e calore ................................................................ » 32716.1. Soluzioni progettuali ......................................................................................... » 334 16.1.1. Livello di prestazione II ....................................................................... » 334 16.1.2. Livello di prestazione III ...................................................................... » 335 16.1.3. Metodi di calcolo.................................................................................. » 33616.2. Evacuatori di fumo e calore (EFC) ................................................................... » 33816.3. SENFC (sistemi di evacuazione naturale di fumo e calore) ............................. » 34316.4. SEFFC (sistemi di evacuazione forzata fumo e calore) .................................... » 354

17. Rivelazione incendi ............................................................................................... » 37317.1. Principali componenti di un impianto automatico di rivelazione incendi ........................................................................................ » 376 17.1.1. Scelta del rivelatore .............................................................................. » 376 17.1.1.1. Rivelatore di fumo puntiforme .............................................. » 381 17.1.1.2. Rivelatore ottico lineare di fumo .......................................... » 383 17.1.1.3. Rivelatore di fumo ad aspirazione......................................... » 383 17.1.1.4. Rivelatore di calore puntiforme ............................................ » 384 17.1.1.5. Rivelatore di fiamma puntiforme .......................................... » 385 17.1.1.6. Rivelatore combinato ............................................................ » 386 17.1.1.7. Esempi applicativi ................................................................. » 386 17.1.2. Pulsanti di allarme manuali .................................................................. » 394 17.1.3. Dispositivi di allarme ottico-acustico................................................... » 395 17.1.3.1. Elettromagneti per porte tagliafuoco ..................................... » 395 17.1.3.2. Combinatori telefonici ......................................................... » 396 17.1.4. Centrale antincendio............................................................................. » 396 17.1.4.1. Alimentazioni ........................................................................ » 401 17.1.5. Linee di interconnessione ..................................................................... » 40117.2. Tipi di impianti di rivelazione incendi ............................................................. » 40317.3. Verifiche periodiche .......................................................................................... » 40617.4. Normativa rivelazione incendi UNI 9795:2013 ................................................ » 40617.5. Dettami del D.M.I. 19/3/2015 sugli impianti di rivelazione, segnalazione e allarme incendio ....................................................................... » 408 17.5.1. Rivelazione e segnalazione .................................................................. » 408 17.5.2. Sistemi di allarme ................................................................................. » 40917.6. Impianto di diffusione acustica di emergenza .................................................. » 410

18. Illuminazione di emergenza ................................................................................. » 41318.1. Sintesi dell’installazione degli apparecchi ........................................................ » 422

19. Sistemi di evacuazione audio................................................................................ » 42719.1. Intelligibilità vocale .......................................................................................... » 431 19.1.1. Metodo di progettazione prescrittivo ................................................... » 434 19.1.2. Metodo di progettazione misurativo .................................................... » 43519.2. Linee di collegamento dei diffusori acustici ..................................................... » 436

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 14: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Indice

13

19.3. Impianti VAS ad architettura distribuita (multi-centrale) ................................. » 43819.4. Strategia di evacuazione ................................................................................... » 443

20. Servizi di emergenza ............................................................................................. » 44520.1. Sorgenti di energia ............................................................................................ » 446 20.1.1. Batterie di accumulatori ....................................................................... » 446 20.1.2. Gruppi statici di continuità ................................................................... » 447 20.1.3. Gruppi elettrogeni ................................................................................ » 45020.2. Circuiti di alimentazione .................................................................................. » 451 20.2.1. Protezione contro le sovracorrenti ....................................................... » 451 20.2.2. Protezione contro i contatti indiretti ..................................................... » 453 20.2.3. Protezione contro il fuoco .................................................................... » 454

21. Protezione contro le scariche atmosferiche ........................................................ » 45521.1. Valutazione del rischio di fulminazione ........................................................... » 45521.2. Esempio di una struttura ospedaliera ................................................................ » 458

22. Protezioni contro gli archi elettrici ...................................................................... » 47122.1. Archi elettrici e dispositivi di protezione .......................................................... » 472 22.1.1. Condizioni di innesco dell’arco ........................................................... » 474

23. Ascensori .............................................................................................................. » 47923.1. Vani ascensori ................................................................................................... » 479 23.1.1. In sintesi ................................................................................................ » 48623.2. Sistemi di comunicazione ................................................................................. » 48723.3. Alimentazione degli ascensori antincendio ...................................................... » 48823.4. Illuminazione di sicurezza degli ascensori antincendio .................................... » 49023.5. Sistema di comando dell’ascensore antincendio ............................................... » 49023.6. Protezione dall’acqua delle apparecchiature elettriche dell’ascensore antincendio ................................................................................ » 49123.7. Uscita di soccorso per i vigili del fuoco ............................................................ » 49123.8. Ascensori di soccorso ....................................................................................... » 49323.9. Prescrizioni degli ascensori antincendio per le strutture sanitarie .................... » 49323.10. Prescrizioni dettate dal D.M.I. 19/3/2015 per gli impianti di sollevamento ....................................................................... » 493

24. Attività accessorie: depositi ospedalieri .............................................................. » 49524.1. Locali adibiti a deposito di materiale combustibile aventi superfici non superiori a 10 m2 ........................................................................................ » 49524.2. Locali destinati a deposito di materiale combustibile aventi superfici non superiore a 50 m2 .............................................................. » 49624.3. Locali destinati a deposito di materiale combustibile con superficie massima di 500 m2 ..................................................................... » 49724.4. Depositi di sostanze infiammabili ..................................................................... » 498

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 15: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

14

24.5. Locali adibiti a servizi generali (laboratori di analisi e ricerca, lavanderie, sterilizzazione, ecc.) ....................................................................... » 49824.6. Armadi per sostanze infiammabili .................................................................... » 498

25. Attività secondarie soggette al controllo di prevenzione incendi: gruppi elettrogeni ........................................................................................................ » 50125.1. Alimentazione del motore a combustibile liquido ............................................ » 50525.2. Installazione in locali esterni e/o inseriti nella volumetria ............................... » 507 25.2.1. Locali inseriti nella volumetria del fabbricato ..................................... » 507 25.2.1.1. Regole di attestazione locali inseriti nella volumetria dei fabbricati ............................................................. » 50825.3. Ventilazione dei locali ...................................................................................... » 51025.4. Accesso ai locali ............................................................................................... » 51125.5. Prescrizioni tubazioni di scarico ....................................................................... » 51225.6. Prescrizioni della circolare ................................................................................ » 51325.7. Dimensionamento tubi di scarico ...................................................................... » 51325.8. Disposizioni per sistema automatico di rabbocco gasolio ................................ » 515 25.8.1. Caso stoccaggio a quota uguale o inferiore rispetto al gruppo elettrogeno » 515 25.8.2. Caso di stoccaggio a quota superiore rispetto al gruppo elettrogeno ... » 51625.9. Disposizioni complementari sulla sicurezza ..................................................... » 517

26. Rischio incendio nei reparti dove si manipolano radioisotopi: la medicina nucleare ................................................................................................... » 521

27. Gestione in sicurezza della camera iperbarica in ambiente clinico o struttura sanitaria .................................................................................................... » 52727.1. Generalità .......................................................................................................... » 52727.2. Requisiti ............................................................................................................ » 52827.3. Locali destinati all’installazione delle camere iperbariche ............................... » 52927.4. Impianto elettrico .............................................................................................. » 53127.5. Impianto di illuminazione ................................................................................. » 53127.6. Impianto di servizio .......................................................................................... » 53227.7. Impianto di produzione e stoccaggio dell’aria compressa ................................ » 53427.8. Impianto di produzione e stoccaggio dell’ossigeno e di altri gas respiratori .... » 53627.9. Condizionamento dell’aria ................................................................................ » 53727.10. Impianto antincendio (misure generali) ............................................................ » 537 27.10.1. Misure specifiche per l’impianto antincendio ..................................... » 53827.11. Precauzioni per l’utilizzo di apparecchi portatili in camera iperbarica ............ » 53927.12. Deposito di ossigeno liquido ............................................................................. » 53927.13. Distanze minime di sicurezza ........................................................................... » 54027.14. Ulteriori considerazioni .................................................................................... » 541

28. Radiazioni ionizzanti e obbligo di prevenzione incendi..................................... » 54328.1. Radiazioni ionizzanti ........................................................................................ » 54428.2. Campi di applicazione della prevenzione incendi ............................................ » 546

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 16: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Indice

15

28.2.1. Classificazione ..................................................................................... » 547 28.2.2. Caratteristiche costruttive..................................................................... » 548 28.2.3. Misure per l’esodo................................................................................ » 549 28.2.4. Aree e impianti a rischio specifico – Impianti tecnologici .................. » 553 28.2.5. Impianti speciali di protezione attiva ................................................... » 554 28.2.6. Impianti di estinzione incendi .............................................................. » 555 28.2.7. Sintesi pratiche R (Attività umana suscettibile di aumentare l’esposizione degli individui alle radiazioni – D.Lgs. 230/95 e s.m.i.) » 556 28.2.7.1. Limitazioni destinazioni d’uso per aree di tipo F.................. » 556

29. Installazione di impianti fotovoltaici ................................................................... » 55929.1. Misure di prevenzione e protezione per scongiurare l’insorgenza dell’incendio e contenerne la propagazione ...................................................... » 56629.2. Valutazione del rischio d’incendio ................................................................... » 567

30. La sicurezza antincendio nelle strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale ................................................................... » 573

SECONDA PARTE - ESEMPI PROGETTUALI

31. Resistenza al fuoco di strutture di compartimentazione e reazione al fuoco dei materiali ................................................................................ » 58931.1. Caratteristiche costruttive ................................................................................. » 590

32. Compartimentazioni ............................................................................................. » 595

33. Misure per l’esodo in caso di emergenza ............................................................ » 59933.1. Capacità di deflusso .......................................................................................... » 60133.2. Scale .................................................................................................................. » 60333.3. Ascensori e montalettighe ................................................................................. » 603

34. Sistema di pressurizzazione per filtri a prova di fumo ...................................... » 605

35. Calcolo filtro a prova di fumo .............................................................................. » 60935.1. Calcolo della portata ........................................................................................... » 613

36. Dimensionamento di un sistema naturale di evacuazione di fumo e calore (SENFC) .......................................................................................... » 61536.1. Determinazione della dimensione del sistema .................................................. » 61636.2. Dimensionamento di un impianto SENFC ...................................................... » 617

37. Dimensionamento di un sistema forzato di evacuazione di fumo e calore (SEFFC) ........................................................................................... » 62337.1. Dimensionamento SEFFC secondo la norma UNI EN 9494-2/2017 ............... » 624 37.1.1. Dimensionamento ................................................................................. » 627

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 17: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

16

37.1.2. Calcolo dei punti di aspirazione ............................................................ » 628 37.1.3. Scelta EFFC .......................................................................................... » 629 37.1.4. Scelta delle condotte ............................................................................. » 630 37.1.5. Scelta immissione aria .......................................................................... » 630 37.1.6. Dimensionamento tra le distanze dei punti di aspirazione .................... » 631 37.1.7. Punti di afflusso aria esterna ................................................................. » 631

38. Progettazione e dimensionamento di un impianto di estinzione incendio ad idranti ................................................................................ » 635

39. Sistema di spegnimento automatico a gas argon ................................................ » 641

40. Impianto di rivelazione, segnalazione e allarme incendio ................................. » 649

41. Impianto di diffusione sonora EVAC .................................................................. » 655

42. Protezione contro i fulmini ................................................................................... » 659

43. Impianto di distribuzione di gas medicinali ....................................................... » 665

44. Gruppo elettrogeno ............................................................................................... » 669

45. Centrale termica .................................................................................................... » 673

Sigle e abbreviazioni ..................................................................................................... » 677

Glossario ....................................................................................................................... » 679

Norme di prevenzione incendi inerenti le strutture sanitarie ........................................ » 699

Bibliografia ................................................................................................................... » 703

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 18: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

17

Premessa

Le Strutture Ospedaliere esplicitano attività altamente complesse, tali da richiedere com-petenze specifiche per la loro progettazione e gestione.Esse necessitano di un costante adeguamento alle necessità cui sono tenute volta per volta a far fronte. È pertanto necessario ribadire, che essendo l’Ospedale un’attività finalizzata alla tutela della salute pubblica, il ruolo che la Sicurezza ricopre al suo interno (e nello specifico la Sicurezza in caso d’incendio) sia di enorme rilevanza.Essa mira prioritariamente ad identificare, realizzare e garantire protezioni ottimali a salvaguardia dei degenti, visitatori, personale medico e paramedico in caso d’incendio nonché ad arginare, minimizzandoli ove possibile, i danni causati dal fuoco alla Struttura Ospedaliera. Il fuoco è l’elemento che in un Ospedale potrebbe manifestarsi pericolosa-mente in ogni ambiente, causa l’interazione di molteplici fattori combinati, sia nella fase di origine che nella successiva propagazione, cosa che renderebbe la Struttura Ospedaliera interessata, temporaneamente o definitivamente inutilizzabile, con gravi ripercussioni e disagi a danno della salute della popolazione.È necessario quindi, che l’attività legata alla Prevenzione Incendi si armonizzi alle altre di tipo strutturale e di gestione, individuando misure preventive atte a garantire la Sicurezza e le aspettative di quanti all’Ospedale con fiducia si affidano.Questo testo, in veste di Manuale teorico-pratico, dettaglia tutti gli aspetti legati alle pro-blematiche dell’antincendio nelle Strutture Sanitarie.Concepito come guida organica per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo della pre-venzione incendi, esso fornisce una trattazione volta ad affrontare e risolvere i vari aspetti di tutte le problematiche inerenti.Il Manuale è rivolto ai progettisti e a tutti coloro coinvolti con gli impianti antincendio e, per la sua natura interdisciplinare, consente di affrontare in modo completo tutte le proble-matiche relative alla progettazione, alla realizzazione e gestione di tali impianti. Il Manuale è aggiornato alle ultime edizioni delle Norme Antincendio.Il CD allegato riporta alcuni esempi progettuali realizzati dall’Autore, corredati di plani-metrie e calcoli.

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 19: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 20: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

19

Termini e definizioni generali

La protezione antincendio si divide in due grandi campi:

1. la prevenzione incendi, nota anche come protezione antincendio;2. la lotta contro gli incendi, nota anche come protezione antincendio attiva.

Questi due ambiti necessitano di tecniche e organizzazioni proprie poiché ognuno di essi è diventato ormai estremamente complesso, tanto da richiedere una profonda specializza-zione.Entrambi i settori perseguono tuttavia lo stesso scopo e cioè non solo ridurre al minimo possibile i danni economici dovuti agli incendi, ma combattere in modo ancora più deter-minato la minaccia che può derivarne alle persone. Il compito fondamentale della protezio-ne antincendio è infatti di ridurre al minimo possibile il pericolo di incendio nei confronti di persone, animali e cose; ciò va perseguito mediante una significativa armonizzazione dei provvedimenti relativi alla protezione antincendio, sia preventiva che attiva. Per una corretta comprensione della materia sono essenziali le definizioni precise dei concetti og-getto di norma. Le definizioni italiane sono in prevalenza contenute nel D.M. 30 novembre 1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi. Alcune norme specifiche (come ad esempio per gli ospedali) hanno introdotto dei nuovi concetti come “esodo orizzontale progressivo” e “spazio calmo”. Si riportano di seguito i maggiori ter-mini e definizioni generali.

Accesso dei mezzi di soccorsoL’accesso dei mezzi di soccorso è una superficie, con sufficiente resistenza al carico, che si trova in collegamento diretto con la zona di transito pubblico. Serve al raggiungimento del contorno degli edifici con i veicoli dei VV.F. (ad esempio accostamento autoscale).

Classi di reazione al fuocoLe classi di reazione al fuoco sono classi nelle quali vengono suddivisi materiali, combu-stibili e non, a seconda del loro grado di partecipazione alla combustione. La classificazio-ne delle classi di reazione al fuoco per il prodotto da costruzione deve tener conto di molti parametri.

Classi di resistenza al fuocoLe classi di resistenza al fuoco sono classi nelle quali vengono suddivisi gli elementi co-struttivi a seconda della loro durata di resistenza al fuoco. Le classi non sono più quelle

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 21: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

20

semplicemente definite dai tempi prestabiliti di durata delle caratteristiche, ma variano in funzione del tipo di elemento costruttivo interessato. Per ogni tipo sono indicate le norme armonizzate europee di riferimento. Le classi di resistenza al fuoco sono le seguenti:

15/20/30/45/60/90/120/180/240/360

Esse sono di volta in volta precedute dai simboli indicanti i requisiti che devono essere garantiti, per l’intervallo di tempo descritto, dagli elementi costruttivi portanti e/o sepa-ranti che compongono la costruzione. Il numero indica la resistenza al fuoco (in minuti) dell’elemento costruttivo.

Colonna montanteLa colonna montante è una condotta fissa di mandata dell’acqua di spegnimento, munita di dispositivi intercettabili di raccordo per le tubazioni flessibili.

Compartimento antincendioIl compartimento antincendio è una parte di edificio delimitata da elementi da costruzione di resistenza al fuoco predeterminata e organizzata per rispondere alle esigenze della pre-venzione incendi. È importante considerare la compartimentazione anche in corrisponden-za della copertura ed eventuali aperture nei confronti del compartimento adiacente.

Idrante a muroL’idrante a muro è un attacco unificato, dotato di valvola di intercettazione ad apertura manuale, collegato ad una rete di alimentazione idrica e provvisto di tubazione flessibile e lancia. Gli idranti a muro vanno realizzati secondo le norme UNI.

Impianto automatico di rivelazione incendiL’impianto automatico di rivelazione incendio è un insieme di apparecchiature destinate a rivelare, localizzare e segnalare automaticamente un principio di incendio, in modo che l’intervento possa avvenire il più rapidamente possibile.

Impianto di evacuazione di fumo e caloreL’impianto di evacuazione di fumo e calore è un impianto composto da uno o più evacua-tori di fumo e calore, da scarichi di fumo meccanici comprensivi dei rispettivi elementi di comando o di azionamento, dei dispositivi di alimentazione di emergenza e delle relative linee di alimentazione. In caso di incendio serve per lo sfogo di fumo e calore.

Impianto fisso di estinzioneL’impianto fisso di estinzione è un insieme di sistemi di alimentazione, di valvole, di condutture e di erogatori per proiettare o scaricare un idoneo agente estinguente su una zona di incendio. Esso può essere ad attivazione automatica o manuale. Esistono impianti di spegnimento sprinkler, a nebulizzazione d’acqua, a schiuma, a gas e infine a polvere.

Impianto fisso di raffreddamentoL’impianto fisso di raffreddamento è un impianto sempre pronto all’uso, dal quale, attra-verso un sistema di tubazioni fisse, viene erogata acqua per il raffreddamento superficiale mediante adeguati dispositivi di apporto.

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 22: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Termini e definizioni

21

Luogo di lavoroI luoghi di lavoro sono i luoghi destinati a contenere posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda (ovvero dell’unità produttiva), nonché ogni altro luogo nell’area della mede-sima azienda (ovvero unità produttiva comunque accessibile per il lavoro).

Parete tagliafuocoLa parete tagliafuoco è una parete atta alla delimitazione di un edificio da un altro o alla delimitazione di proprietà o alla suddivisione di un edificio in compartimenti antincendio. Essa è prevista per impedire la propagazione di un incendio ad altri edifici o comparti-menti. Vengono determinati gli spessori di parete a seconda del materiale costruttivo e del rivestimento, in funzione della resistenza al fuoco da ottenersi.

Partizione tagliafuocoLa partizione tagliafuoco è una porta o un altro assembramento a chiusura automatica (per esempio saracinesca o portone) previsto per impedire, quando correttamente installato, il passaggio di un incendio attraverso aperture nelle pareti o nei solai.

Prodotti ignifughiI prodotti ignifughi sono prodotti che impediscono, per un certo tempo, l’accensione dei materiali combustibili solidi. Il D.M. 6 marzo 1992 regolamenta la classificazione di rea-zione al fuoco dei prodotti vernicianti ignifughi applicati su materiali legnosi. È da notare che in questo modo si può ottenere che un certo materiale venga inquadrato in una deter-minata classe di reazione al fuoco inferiore a quella cui appartiene se non è trattato con tali prodotti.

Resistenza al fuocoÈ una delle fondamentali strategie di protezione da perseguire per garantire un adeguato livello di sicurezza della costruzione in condizioni di incendio. Essa riguarda la capacità portante in caso di incendio, per una struttura, per una parte della struttura o per un ele-mento strutturale nonché la capacità di compartimentazione rispetto all’incendio per gli elementi di separazione sia strutturali, come muri e solai, sia non strutturali, come porte e tramezzi. I simboli utilizzati sono i seguenti:

• R: capacità portante;• E: tenuta;• I: isolamento termico (durante l’incendio);• W: irraggiamento;• M: azione meccanica;• C: dispositivo automatico di chiusura;• S: tenuta al fumo;• P o PH: continuità di corrente o capacità di segnalazione;• G: resistenza all’incendio della fuliggine;• K: capacità di protezione al fuoco;• D: durata della stabilità a temperatura costante;• DH: durata della stabilità lungo la curva standard tempo-temperatura;

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 23: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

22

• F: funzionalità degli evacuatori motorizzati di fumo e calore;• B: funzionalità degli evacuatori naturali di fumo e calore.

Le classificazioni sono espresse in minuti, a meno che non sia indicato altrimenti.

Rivestimento contro il fuocoI rivestimenti contro il fuoco consentono il prolungamento della durata di resistenza al fuoco degli elementi costruttivi. È da notare che in questo modo si può ottenere l’attribu-zione di un determinato elemento costruttivo alla classe di resistenza al fuoco desiderata. Quest’osservazione non vale per elementi costruttivi come porte tagliafuoco, vetrate, ecc.

Schermo incombustibileLo schermo incombustibile è un elemento costruttivo posto verticalmente sotto il solaio o il tetto di ambienti di grande superficie, che si oppone alla propagazione di calore e fumo.

UscitaL’uscita è un’apertura atta a consentire il deflusso di persone verso un luogo sicuro. L’al-tezza minima è di 2 m; in alcuni casi la larghezza minima può essere di 0,80 m, ma in generale è di 1,20 m.

Via di fugaLa via di fuga è un elemento costruttivamente necessario dell’edificio, attraverso il quale le persone possono abbandonare la struttura ed essere portate in salvo. Corridoi, vani scala, uscite, tunnel di salvataggio e ballatoi possono essere possibili vie di uscita.

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 24: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

prima parteTEORIA

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 25: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 26: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

25

1. Cenni introduttivi

La sicurezza antincendio ha l’obiettivo di tutelare dai rischi di incendio le persone, i beni e l’ambiente. Tale obiettivo si persegue riducendo le occasioni di incendio, limitando le con-seguenze dell’incendio e organizzando i comportamenti da attuare durante tale evento. La progettazione antincendio consiste nell’adottare misure di prevenzione che evitino l’inne-sco della combustione, misure di protezione che limitino le conseguenze dell’incendio per persone, beni e ambiente e nell’adottare il piano di emergenza che consenta di organizzare i comportamenti per porre in salvo le persone. La progettazione antincendio si articola nelle seguenti fasi: individuazione del pericolo di incendio, analisi delle condizioni ambientali, valutazione qualitativa del rischio di incen-dio, compensazione dello stesso e gestione dell’emergenza. È necessaria l’individuazione dei pericoli di incendio insiti nelle caratteristiche dei materiali combustibili e nelle fonti di innesco mediante l’analisi della destinazione d’uso dei locali, delle sostanze pericolo-se e modalità di stoccaggio, carico di incendio degli ambienti, movimentazioni interne e impianti di processo, lavorazione, ecc. Deve essere pertanto effettuata l’analisi delle con-dizioni ambientali che possono amplificare i pericoli o ridurli valutando accuratamente le condizioni di accessibilità e viabilità, i distanziamenti, le separazioni, l’isolamento (lay-out aziendale), le caratteristiche degli edifici ovvero la tipologia edilizia, la geometria, l’altez-za, i piani interrati, le compartimentazioni, ecc., l’affollamento degli ambienti (ovvero la presenza di persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali) e le vie di esodo. Deve essere valutato il livello qualitativo del rischio confrontando i pericoli presenti e le condizioni ambientali con gli obiettivi di sicurezza da garantire. Deve essere compensato il rischio di incendio mediante opportuni provvedimenti nei confronti dei pericoli e delle condizioni ambientali, mediante l’adozione di misure protettive e preventive. Le misure protettive per limitare i danni di un incendio devono garantire la stabilità delle strutture portanti per un tempo utile ad assicurare il soccorso degli occupanti, limitare la produzione e la propagazione del fuoco e dei fumi all’interno degli edifici e rispetto agli edifici vicini, garantire la possibilità che gli occupanti lascino l’edificio indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo, garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in con-dizioni di sicurezza. Deve essere definita la gestione dell’emergenza in modo da ridurre il rischio residuo mediante la pianificazione delle azioni che devono essere compiute dagli addetti antincendio per estinguere il principio di incendio, mettere in sicurezza gli impian-ti, supportare le persone presenti nell’esodo o nella loro messa in sicurezza. La progettazione antincendio è molto semplificata per le attività che hanno una normativa di riferimento come per le strutture sanitarie (D.M. 18 settembre 2002). Il D.M. 3 agosto

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 27: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Parte I Teoria

26

2015 ha semplificato ulteriormente il campo normativo relativo alla prevenzione incendi attraverso l’introduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni di pre-venzione incendi. L’impostazione generale del D.M. è basata sulla flessibilità progettuale. Inoltre il Decreto 19 marzo 2015 ha aggiornato la regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private. Il D.M. 3 agosto 2015 (detto Codice di prevenzione incendi) semplifica e razionalizza il campo normativo vigente, redatto come unico testo organico e sistematico di disposizioni di prevenzione incendi applicabili alle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e mediante l’utilizzo di un nuovo approccio metodologico più aderente al progresso tecno-logico e agli standard internazionali. L’impostazione generale del decreto è basata sulla flessibilità progettuale, per cui la pre-stazione di sicurezza antincendio richiesta all’attività è proporzionale al rischio misura-to dal progettista. Inoltre ciascuna prestazione può essere soddisfatta con la proposta di molteplici soluzioni progettuali, prescrittive o prestazionali. Tale principio è concretizzato attraverso due strumenti di flessibilità fondamentali che il progettista può impiegare nella progettazione ordinaria per tutte le attività normate e non normate, senza necessità di ricor-rere all’istituto della progettazione in deroga. Infatti, nella progettazione ordinaria eseguita con il Codice, il progettista può attribuire livelli di prestazioni differenti da quelli riportati nel Codice e proporre soluzioni progettuali alternative a quelle indicate nel Codice, anche qualora queste non siano esplicitamente formulate nel testo. D’altra parte, l’impiego degli strumenti di flessibilità progettuale obbliga il progettista rispettivamente alla dimostrazio-ne del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio o del collegato livello di prestazione. Tale dimostrazione deve essere svolta, in sintesi, adottando norme o docu-menti tecnici adottati da organismi riconosciuti nel settore della sicurezza antincendio, uti-lizzando prodotti o tecnologie di tipo innovativo, impiegando gli strumenti dell’ingegneria della sicurezza antincendio. In tale nuovo contesto di flessibilità progettuale, il ricorso alla progettazione in deroga dovrebbe dunque diventare estremamente raro, riservato a pochissimi casi di attività che per complessità e innovazione non possono ricadere nelle fattispecie previste dal Codice. In sintesi, questi strumenti di flessibilità consentono di adattare la progettazione al rischio di incendio effettivamente valutato dal progettista per la specifica attività.

1.1. La norma giuridica per le strutture sanitarieLe strutture ospedaliere sono attività complesse per le quali è necessaria notevole attenzio-ne in fase progettuale e gestionale al fine di coniugare:

• le esigenze di tutela dell’incolumità delle persone a vario titolo presenti; • le svariate esigenze distributive e funzionali.

Le problematiche di prevenzione incendi per le strutture sanitarie diventano complesse per la presenza di ambienti a diversa destinazione d’uso come esemplificato nella tabella 1.1 e di ambienti ad elevato affollamento come esemplificato nella tabella 1.2.

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 28: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Cenni introduttivi cap 1

27

Tabella 1.1. Ambienti a diversa destinazione d’uso

Tabella 1.2. Ambienti ad elevato affollamento

Tra gli obiettivi primari diventa indispensabile garantire la continuità dell’esercizio anche in caso di incendio. A maggior ragione risulta complesso perseguire gli obiettivi di sicu-rezza in caso di incendio nelle strutture ospitate in fabbricati non di recente realizzazione, caratterizzati da:

• sviluppo dettato da esigenze territoriali;• modifiche strutturali e distributive legate alle esigenze funzionali tipiche del periodo

di costruzione;• mancanza di misure di sicurezza per lavoratori, pazienti e visitatori;• carenze di specifiche disposizioni normative.

Il D.P.R. 1° agosto 2011, n. 151, individua al punto 68 le strutture sanitarie soggette ai controlli di prevenzione incendi così come riportato nella tabella 1.3. Con l’entrata in vigore del D.P.R., gli ospedali sono ricompresi al punto 68 dell’allegato I del decreto che, a differenza di quanto previsto dal vecchio elenco del D.M. 16 febbraio 1982, comprende anche attività prima non soggette (ovvero le strutture sanitarie eroganti prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale), comprese quelle riabilita-tive, di diagnostica strumentale e di laboratorio.

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 29: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Parte I Teoria

28

Tabella 1.3. Strutture sanitarie soggette ai controlli di prevenzione incendi

Bisogna però porre attenzione: se l’attività non è soggetta ai controlli di prevenzione incen-di è comunque necessario seguire la regola tecnica di prevenzione incendi, in base al suo campo di applicazione. Infatti il titolo IV del D.M. 18 settembre 2002 riguarda tra l’altro:

• strutture, fino a 25 posti letto, eroganti prestazioni a ciclo diurno in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale, esistenti e di nuova costruzione;

• strutture esistenti, fino a 25 posti letto, eroganti prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo.

La regola tecnica per le strutture sanitarie trova applicazione:

• negli ospedali propriamente detti;• nelle nuove realtà sanitarie (anche assistenziali) eroganti prestazioni sanitarie specia-

listiche, assistenziali, diagnostiche, terapeutiche.

L’articolo 1 del D.M. 18 settembre 2002 “Campo di applicazione” fa esplicito riferimento alle strutture sanitarie come classificate dall’art. 4 del D.P.R. 14 gennaio 1997, il quale distingue le strutture sanitarie per attività e destinazione d’uso funzionale, classificandole infine in relazione alla tipologia delle prestazioni erogate, indipendentemente dalla natura pubblica o privata, come segue:

1. strutture sanitarie eroganti prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo conti-nuativo e/o diurno;

2. strutture sanitarie eroganti prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo e/o diurno;

3. strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, comprendendo quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio.

Per quanto concerne le case di riposo per anziani ovvero le strutture a carattere residen-ziale, prive di qualsiasi servizio di assistenza sanitaria e infermieristica che forniscono ad ospiti autosufficienti prestazioni di tipo alberghiero, sono escluse dal campo di applicazio-ne della regola tecnica di prevenzione incendi. Le disposizioni della D.M. 18 settembre 2002, però, costituiscono un utile riferimento anche considerando le effettive condizioni psichico-motorie degli ospiti. La tabella 1.4 sintetizza ed esplicita i vari regimi sanitari.

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 30: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Cenni introduttivi cap 1

29

Tabella 1.4. Regimi sanitari

La tabella 1.5 riassume l’assoggettabilità delle strutture sanitarie al D.M. 151/2011 (al controllo VV.F.) e D.M. 18 settembre 2002 (alla regola tecnica).

Le principali problematiche di sicurezza connesse alle strutture sanitarie possono essere riassunte come segue:

1. configurazione architettonica degli edifici;2. presenza di impianti complessi che trattano:

a. gas pericolosi (metano, idrogeno, ecc.);b. gas medicali (ossigeno, protossido d’azoto, ecc,);c. gas comburenti (camere iperbariche).

3. apparecchiature ad elevato contenuto/impiego di energia e sorgenti ionizzanti che im-piegano radiazioni elettromagnetiche e/o ionizzanti: a. risonanza magnetica nucleare (RMN);b. tomografia assiale computerizzata (TAC);

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 31: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Parte I Teoria

30

c. mineralometria ossea computerizzata (MOC);d. cobaltoterapia, ecc.

4. gestione della sicurezza e opportuna attuazione dei piani di emergenza, in relazione alla presenza di diverse categorie di utenza negli stessi ambienti;

5. scenari di affollamento nelle diverse aree della struttura;6. condizioni psichiche e fisiche, specifiche per tipologie di pazienti:

a. pazienti aventi difficoltà motorie o allettati;b. pazienti in terapia intensiva dipendenti dal funzionamento di apparecchiature spe-

cialistiche;c. pazienti affetti da patologie particolari o psichiche.

Tabella 1.5. Assoggettabilità delle strutture sanitarie al D.P.R. n. 151/2011

Ai fini della prevenzione incendi, allo scopo di raggiungere i primari obiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone e alla tutela dei beni contro i rischi di incendio, le strutture sanitarie devono essere realizzate e gestite in modo da:

1. minimizzare le cause dell’incendio;2. garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli occupanti;3. limitare la produzione e la propagazione di un incendio all’interno dei locali;4. limitare la propagazione di un incendio a edifici e locali contigui;5. assicurare la possibilità che gli occupanti lascino il locale indenni o che siano soccorsi

in altro modo;6. garantire alle squadre di sicurezza di operare in condizioni di sicurezza.

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore

Page 32: Impianti antincendio nelle strutture sanitarie

Cenni introduttivi cap 1

31

Pertanto le misure da adottare sono:

1. resistenza al fuoco; 2. compartimentazione;3. protezione aree a rischio specifico;4. limitazione materiali combustibili;5. adeguate vie di esodo;6. controllo diffusione fumi;7. misure impiantistiche;8. gestione della sicurezza.

In sintesi il D.M. 19 marzo 2015 ha modificato e aggiornato le disposizioni di prevenzione incendi per le strutture sanitarie sulla base di criteri e principi direttivi contenuti nell’art. 6, comma 2, del D.L. 13 settembre 2012, n. 158, convertito con modificazioni in L. 8 no-vembre 2012 n. 189. Nella cronologia degli interventi di adeguamento sono privilegiati:

1. minori interventi di protezione passiva;2. maggiori misure:

a. di protezione attiva;b. gestionali.

Il tutto come rappresentato nel diagramma a blocchi della figura 1.1.

Figura 1.1. Prevenzione incendi

Abstract tratto da Armando Ferraioli - Impianti antincendio nelle strutture sanitarie - Tutti i diritti riservati - © Dario Flaccovio editore