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in in RAVENNA RAVENNA provincia provincia Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXI N. 1/2006. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna Tuzla (Bosnia). La cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di Tuzla a Francesco Giangrandi (servizio all’interno)

inAgatha Christie, che con i suoi per-sonaggi inimitabili, a cominciare da Hercule Poirot, ha tenuto col fiato sospeso generazioni di appassionati. GialloLuna NeroNotte, il festival

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Page 1: inAgatha Christie, che con i suoi per-sonaggi inimitabili, a cominciare da Hercule Poirot, ha tenuto col fiato sospeso generazioni di appassionati. GialloLuna NeroNotte, il festival

inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovinciaRivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXI N. 1/2006. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna

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Tuzla (Bosnia). La cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di Tuzla a Francesco Giangrandi (servizio all’interno)

inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovinciacultura

Trent’anni fa si spegneva la più famo-sa ‘signora del giallo’ di tutti i tempi:Agatha Christie, che con i suoi per-sonaggi inimitabili, a cominciare daHercule Poirot, ha tenuto col fiatosospeso generazioni di appassionati.GialloLuna NeroNotte, il festival diletteratura di genere della Provincia,nell’edizione 2006 renderà onore allagrande scrittrice inglese ospitando lesue eredi. A cominciare da StellaDuffy, anch’essa britannica, che èuna delle firme emergenti del settoree di cui uscirà in autunno l’ultimoromanzo, ‘Carne fresca’. Con lei cisaranno anche Sabina Colloredo,Alda Teodorani, Christine VonBorries, Luisa Carnielli. L’apertura,giovedì 28, avrà invece come prota-gonista lo scrittore ravennate EraldoBaldini, di cui quest’anno è uscitol’ultimo lavoro, “come il lupo”.L’omaggio a ‘zia Agatha’ non si limi-terà al tema tutto ‘femminile’: allagrande autrice saranno dedicate unaserata della rassegna, che potrà con-

tare sull’intervento dei critici LiaVolpatti e Gianfranco Orsi, e un’e-sposizione di immagini accolte dallevetrine del centro storico della città.La rassegna, come di consueto, offriràappuntamenti non solo di genere let-terario, spaziando in tutti i linguaggidella cultura: in cartellone è previstoun concerto con la Nino Rota En-semble, il teatro per i ragazzi, con duespettacoli di teatro di figura (propostiin piazza Andrea Costa e nell’exAlmagià) e una caccia al tesoro ingiallo, per le vie della città, due mo-stre a tema, di cui una realizzata con ilavori dei laureandi all’IstitutoEuropeo di Design di Torino e l’altra,ospitata dalle vetrine del centro stori-co, appunto dedicata ad AgathaChristie. Ovviamente non manche-ranno i Murder Party, cioè le cenecon delitto durante le quali i com-mensali saranno chiamati a risolvereun enigma giallo: saranno quattronell’arco dei dieci giorni del festival.Organizzato materialmente dall’As-

sociazione culturale Pa.Gi.Ne., l’ap-puntamento è cresciuto in questiquattro anni, trovando eco sullastampa, specializzata e no, di tuttaItalia. Ha ospitato i migliori scrittoriitaliani - basti ricordare che l’annoscorso è stato tra gli ospiti il premioBancarella Giancarlo Carofiglio - eanche grandi nomi stranieri qualiMatthew Pearl, scrittore de ‘Il circoloDante’, tradotto in oltre venti lingue,e l’autore americano di best seller delgenere legal thriller Steve Martini,Tra i progetti futuri, già finanziati, larealizzazione di una ‘Guida gialla allebiblioteche di Ravenna’, che permet-terà di creare percorsi tematici deigeneri thriller e noir all’interno dellebiblioteche della provincia: sarà unvalido ‘aiuto alla lettura’ - che è unodegli impegni della Provincia sulfronte culturale - per chi vuole avvi-cinarsi al giallo individuando qualisono gli autori più adatti o costruen-do un ‘viaggio’ per temi.

Paolo Pingani

TUTTE LE NIPOTI DI AGATHA CHRISTIEQuest’anno il festival della Provincia GialloLuna NeroNotte, in occasione deltrentennale della morte della giallista inglese, avrà come tema il thriller al femminile

Giovedì 28 settembre - ore 18:ERALDO BALDINI

Venerdì 29 settembre - dalla mattina:mostra nei negozi del centro storico:

‘Grazie Agatha Christie:le copertine della Regina del Giallo’Venerdì 29 settembre - ore 18:

LIA VOLPATTI e GIANFRANCO ORSI -Dedicato ad Agatha ChristieSabato 30 settembre - ore 11:

Inaugurazione mostra lavori Istituto Europeo diDesign di Torino, con presentazione pubblica

Sabato 30 settembre - ore 15.30:Burattini in piazza Andrea Costa

Sabato 30 settembre - ore 18:CLAUDIA SALVATORI e GRAZIA

VERASANI - Le investigatriciDomenica 1 ottobre - ore 15.30:

Caccia al tesoro per le viedel centro storico

Lunedì 2 ottobre - ore 21:Cena con delitto

Martedì 3 ottobre - ore 21:Cena con delitto

Mercoledì 4 ottobre - ore 21:Cena con delitto

Giovedì 5 ottobre - ore 18:STELLA DUFFY

Giovedì 5 ottobre - ore 21:Cena con delitto

Venerdì 6 ottobre - ore 18:SABINA COLLOREDO e

ALDA TEODORANI - La pauraSabato 7 ottobre - ore 15.30:

sala Almagià Premiazione caccia al tesoroe spettacolo di teatro di figura

Sabato 7 ottobre - ore 18:CHRISTINE VON BORRIES

e LUISA CARNIELLIDomenica 8 ottobre - ore 21:

Concerto Teatro Alighieri conil Nino Rota Ensemble e danzatrici

selezionate da Rita Valbonesi

GialloLuna NeroNotte - edizione 2006Quest’anno il festival della Provincia GialloLuna NeroNotte

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PresidenteGiangrandi FrancescoPubbliche Relazioni. Rapporti con l’informazione.Rapporti internazionali. Affari generali,istituzionali.Patrimonio. Partecipazioni (Società, Enti, Fondazioni,Consorzi) Personale e organizzazione. Polizia provin-ciale. Politiche per le sicurezze.

Vice PresidenteBaldini BrunoDelega: Politiche per lo sviluppo. Politiche per l’indu-stria, l’artigianato ed il commercio. Programmazioneterritoriale. Urbanistica. Porto. Politiche comunitarie.Innovazione tecnologica. Ricerca scientifica.

AssessoreMengozzi AndreaDelega: Programmazione e politiche dell’ambiente(tutela e qualità delle acque, gestione dei rifiuti, quali-tà dell’aria). Politiche dei servizi pubblici locali.Politiche dell’energia e del risparmio energetico.Gestione integrata delle zone costiere. Certificazionedella qualità ambientale (Ippc, Via, Emas, Contabilitàambientale).

AssessoreFiorentini MarinoDeleghe: Lavori pubblici, viabilità.

AssessoreFusignani EugenioDelega: Protezione civile, subsidenza, bonifica.Manutenzione e sicurezza idraulica. Valorizzazionedelle riserve naturali. Parchi. Associazionismo di prote-zione civile ed ambientale. Valorizzazione percorsi stra-dali naturalistici.

AssessoreAsioli LiberoDelega: Politiche agro-alimentari. Attività ittico venato-ria. Turismo. AssessoreRicci Maccarini MassimoDelega: Beni e attività culturali (biblioteche, musei,teatri, musica, spettacolo). Sport. Iniziative per iltempo libero. Università.

AssessoreSavorani GermanoDelega: Formazione professionale. Mercato del lavoro.Servizi per l’impiego. Edilizia scolastica.

AssessoreGiangrandi EmanuelaDelega: Bilancio e programmazione finanziaria. Politichesociali, sanitarie e dell’immigrazione. Cooperazionesociale. Sviluppo dei sistemi informativi e delle reti.Ufficio Relazioni con il pubblico. Nuove povertà.

AssessoreSimoni NadiaDelega: Politiche educative e programmazione scolasti-ca. Volontariato. Associazionismo. Politiche abitative.Demografia. Pari opportunità.

AssessoreMaioli GinoDelega:Politiche della mobilità e trasporti. Logistica.Autotrasporto. Motorizzazione civile.

1inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovincia istituzione

Nuova giunta al lavoro 1

Il Consiglio Provinciale 2

SOMMARIOSOMMARIO

Perchè i Balcani 3

Cittadinanza onoraria 4

I gemelli: Dubrovnik e Tuzla 5

Il racconto degli inviati 6

Naviglio prioritaria 7

GialloLuna NeroNotte 8

LA NUOVA GIUNTA AL LAVOROComposizione della giunta provinciale e attribuzione delle deleghe

Da sinistra: Gino Maioli, Eugenio Fusignani, Germano Savorani, Bruno Baldini, Nadia Simoni, Francesco Giangrandi, Emanuela Giangrandi, Marino Fiorentini, Massimo Ricci Maccarini, Andrea Mengozzi, Libero Asioli.

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2 istituzione

Giangrandi nella prima seduta del Consiglio:“vogliamo essere un ente moderno al servizio dei cittadini”

Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna

Direttore: Francesco Giangrandi

Direttore responsabile: Oscar Manzelli

Caporedattore: Gianfranco D’Attorre

Hanno collaborato a questo numero:

Andrea Colombari, Giampiero Corelli,

Annamaria Corrado, Stefano Dosi,

Paolo Pingani, Alberto Rebucci, Gianluca Rossi,

Michela Spadoni, Ivan Vallicelli.

Comitato editoriale: Arrigo Antonelli,

Silvia Bassani, Pier Domenico Laghi,

Adriano Manaresi, Annarosa Missiroli,

Andrea Morandi, Stenio Naldi,

Andrea Panzavolta, Cesarina Pasi,

Claudio Savini, Gualtiero Savioli, Carlo Scacchi,

Antonio Venturi.

Redazione e Amministrazione:

Piazza Caduti Libertà 2/4

48100 Ravenna - Tel. 0544/258090

fax 0544/34388

e-mail: [email protected]

Segreteria di redazione:

Leriana Lelli, Paola Melandri

Stampa: Grafiche Morandi Fusignano

Stampato su carta reciclata

Iscrizione al Tribunale di Ravenna

n. 1336 del 17/2/86

in/provincia è in rete all’indirizzo:

http://www.racine.ra.it/provincia/rivista/index.htm

Diffusione gratuitaAssociato all’USPI

Unione Stampa Periodica Italiana

Nella prima seduta del consiglio provinciale, il pre-sidente Francesco Giangrandi ha illustrato il suoprogramma di mandato e, tra l’altro, ha detto: “Ilprogramma è legato alle richieste della società, aiproblemi urgenti che vanno affrontati, alle emer-genze ma anche ai progetti realizzati e a quelli chesono stati iniziati. Non proponiamo un astrattolibro dei sogni, ma un documento che prende attodei sogni e delle richieste dei cittadini per cercare direalizzarli. E dei valori di questa comunità, la soli-darietà, la coesione e la giustizia sociale, i diritticivili e costituzionali, la libertà, la pace: non sonosolo parole o slogan, ma i valori forti che ognicomunità deve possedere se vuole realizzare le pro-prie aspirazioni, se vuole concretizzare i progetti disviluppo e difendere il benessere raggiunto. Gliobiettivi di carattere generale che stanno alle fon-damenta del programma di legislatura sono la com-petitività del sistema economico, la crescita quali-tativa del mondo del lavoro, la difesa dell’ambien-te, la modernizzazione della società. Crescita chedeve essere sia individuale che collettiva, dacostruire insieme ai cittadini, utilizzando il metododella concertazione, di una nuova concertazioneche si fondi su un nuovo patto nella società e fra legenerazioni e risponda in maniera efficace allarichiesta di sicurezze che ci viene dai cittadini: lega-lità, lavoro, abitazione, educazione, servizi alla per-sona, cultura. E permetta a ognuno di potere met-

tere a frutto la propria conoscenza e le proprie capa-cità in ogni campo. Il programma è stato pensatomettendo in chiaro gli obiettivi raggiunti e sottoli-neando quelli ancora da raggiungere: che vannoraggiunti trovando linee comuni tra tutti, perché losviluppo sia equilibrato, sia tra le componenti dellasocietà che tra le aree del territorio. Equilibrio enon strappi, competizione come territorio e noncome unità isolate. Perché solo con uno sviluppoche coinvolga tutti, che non lasci indietro nessunoil territorio potrà mantenere i risultati raggiunti dalpunto di vista economico e sociale. Potranno cosìessere difesi e migliorati i diritti delle imprese, deilavoratori, dei cittadini più deboli, dei giovani,degli anziani. Che adesso vanno rilanciati anchenell’ottica del nostro essere parte dell’Unione euro-pea, della costruzione politica più grande e piùimportante della nostra epoca. Il programma è unadichiarazione di intenti che spero sarà condivisa ilpiù possibile anche dai consiglieri dell’opposizione:se si verificheranno convergenze sul modo di tratta-re alcuni temi non sarà consociativismo, ma sceltaresponsabile nell’interesse della collettività. Quellacollettività per la quale la Provincia si impegna acontinuare ad essere un ente moderno, trasparente,efficiente, che interviene senza pesare, che sempli-fica la vita dei cittadini senza pretendere di definir-ne ogni passaggio, che ha come priorità gli interes-si generali e il futuro di questo territorio”.

2LA NUOVA COMPOSIZIONE DELCONSIGLIO PROVINCIALE DI RAVENNAPer la prima volta dal 1951, 12 donne siedono sugli scranni del consiglio provinciale

ULIVO: Pula Paola, Centarrì Sara, CasamentoFabrizio, Gagliardi Giorgia, Calderara Roberta,Dalla Vecchia Eliseo, Rambelli Elena, BenedettiCarla, Monti Giovanni, Campidelli Fiorenza, ZoliAngelo (Capogruppo), Bandoli Tiziana Daniela,Tarlazzi Rositano, Federici Cristina, MissiroliMattia, Gualandi Roberto, Solaroli Valeriano,Fabbri GuidoRIFONDAZIONE COMUNISTA: Raspanti Mat-teo, Tampieri Alma (capogruppo)PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI: MondiniGuido (capogruppo)PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO: FantiniMoraldo (capogruppo)FORZA ITALIA: Galassini Vincenzo (capogruppo),Benelli Giovanna Maria, Bedeschi Cesare, CasadioOriano, Villa FrancescoALLEANZA NAZIONALE: Mazzolani Massimo(capogruppo), Farolfi MartaUDC: Morini Francesco (capogruppo) Presidente del consiglio Provinciale: Elena RambelliVicepres. del Consiglio Provinciale: Oriano Casadio

inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovincia

I capigruppo (da sinistra): Massimo Mazzolani, Francesco Morini, Guido Mondini, Elena Rambelli (presidente del consiglio), Moraldo Fantini,Alma Tampieri, Vincenzo Galassini e Angelo Zoli.

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speciale balcani 3inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovincia

La Provincia di Ravenna, da alcuni anni ha decisodi considerare come area prioritaria di cooperazio-ne internazionale l’area dei Balcani al fine di con-tribuire al rafforzamento della pace in quell’area ead una nuova e compiuta integrazione politica edeconomica dell’ Europa, ma anche per favorire un

processo di strette relazioni economiche e socialitra il nostro territorio e quell’area strategica dell’Est Europeo. Tale scelta ha significato in concretol’attivazione di una serie di rapporti con alcuni Entie territori, in particolare dei Paesi della exJugoslavia. Inizialmente la reazione di molti opera-tori ravennati oscillò tra lo scetticismo e la perples-sità Oggi in molti riconoscono che quella fu unascelta lungimirante e di valore strategico per ilfuturo della nostra Provincia oltre che per il com-pletamento del disegno Europeo. Quell’area, infat-ti, rappresenta non solo un mercato di sbocco, digrande interesse ed in rapida crescita, per le nostre

produzioni e le nostre tecnologie, ma anche unaterra ricca di risorse nella quale trovare materieprime, partner seri ed affidabili, tecnici preparati,manodopera specializzata, oltre che una grandepiattaforma logistica che collega l’Europa occiden-tale con quella dell’Est e con l’area medio-orienta-le. Da qui dunque i contatti con le città di Tuzla(Bosnia), Dubrovnik e Pola (Croazia), Pancevo(Serbia) e tutti i progetti che ne sono scaturiti incampo sociale, economico, ambientale che laProvincia ha realizzato in questi anni, anche grazieall’utilizzo di programmi europei, nazionali e regio-nali e che sono tutt’ora in corso.

A.R.

PERCHÉ I BALCANI

PONTE RADIO CON TUZLA Il Ponte radio Alfonsine - Pancevo (Serbia)a settembre proseguirà anche con Tuzla (Bosnia)

"PONTE RADIO" è un progetto di interscambio cul-turale che ha coinvolto 160 bambini - IV e V elemen-tare - tra le scuole di Pancevo (Serbia) e Alfonsine(Ravenna). I laboratori hanno portato alla realizzazio-ne del film "PONTE RADIO - RADIO MOST" cheè stato trasmesso in anteprima sul canale satellitare"Arcoiris Tv" (frequenza 11534). Lo stesso giorno,presso il teatro Monti di Alfonsine, è stato allestito unmaxi schermo per assistere alla proiezione a cui hannopartecipato circa settecento persone.Ad oggi il film presente su Arcoiris è stato scaricatoda più di 1000 persone ed è stato proiettato in uno deipiù importanti cinema di Belgrado (Kinoteka) nel-l'ambito del Festival del film per l'infanzia . Il filmverrà proiettato in un analogo festival a Pancevo(Festival di Arte Contemporanea per l’infanzia - Budi06 - www.budi06.org). Alessandro Taddei (musici-sta), Enrico Caravita (attore) e Luca Gambi (monta-tore del film), dell’Associazione Culturale LadyGodiva Teatro, sono stati invitati a Radio Belgrado(radio nazionale serba) ad una trasmissione dedicataa questo evento ha preso parte anche ZivkicaNedanovska, traduttrice del testo del film, che comecittadina di Ravenna e di Pancevo, rappresenta di

persona un ponte tra le due città.Il progetto Ponte Radio proseguirà a settembre con losviluppo di un lavoro analogo cui prenderanno parteAlessandro Taddei, Enrico Caravita, ValentinaVenturi (light designer) e Edis Livnjak (musicista-attore). Le riprese e il montaggio del nuovo lavorosaranno affidate a Luca Gambi.Quest’anno “Ponte Radio - sul confine attraverso lospecchio” - questo il titolo del nuovo lavoro-prende-rà spunto dal libro di Alice nel paese delle meraviglieper poter costruire con i bambini delle scuole ele-mentari di Alfonsine e Tuzla ( Bosnia Erzegovina)uno spettacolo teatrale che possa essere l’uno il pro-sieguo dell’altro.Gli operatori italiani a gennaio si recheranno a Tuzlaper tre mesi per costruire il lavoro insieme ai ragazzie per avviare in questo modo una stretta collabora-zione con il territorio bosniaco.Il progetto Ponte Radio 2- sul confine attraverso lospecchio è sostenuto da:Regione Emilia Romagna, Provincia di Ravenna,Comune di Alfonsine, Scuola elementare MatteottiRodari (Alfonsine), Scuola elementare Novi Grad(Tuzla).

UNO STUDIOSULLA REALTÀ

AGROALIMENTARENEL CANTONE

DI TUZLALa Provincia di Ravenna ha sviluppato, anchegrazie alla collaborazione di partner sensibili epreparati come Cosmopolite, uno studio sullarealtà agroalimentare dei Comuni di Gradacac edi Kalesija, nel Cantone di Tuzla. Lo scopo dellostudio non è infatti puramente accademico, maè finalizzato a verificare concretamente qualipossibilità di cooperazione possono aprirsi per lenostre aziende, in un settore, quello agroalimen-tare, che negli ultimi anni ha evidenziato pro-blemi seri, esigenze di innovazione ed è allaricerca di nuove opportunità e di nuovi sbocchi.

Francesco Giangrandi e il Sindaco di Dubrovnik, prof.ssa Dubravka Suica

Dubrovnik, palazzo del Rettore. Gli studenti e gli insegnantidell’Istituto Alberghiero P. Artusi di Riolo Terme che hanno in corso

scambi di esperienze formative con i colleghi croati.

Tuzla, Giangrandi e il Sindaco Jasmine Imamovicvisitano il lago salato realizzato in soli due anni nel centro della città

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speciale balcani

CITTADINANZA ONORARIA DELLA CITTÀDI TUZLA PER IL PRESIDENTE DELLAPROVINCIA FRANCESCO GIANGRANDIFirmato il protocollo di cooperazione per nuovi progetti tra la Provinciae l'agenzia regionale di sviluppo di Tuzla

INCONTRO CON ALESSANDRO FALLAVOLLITAAMBASCIATORE D’ITALIA A SARAJEVO“Ho ritenuto indispensabile - commentaGiangrandi - incontrare Fallavollita perchéha condiviso con noi, fin da subito, il pro-gramma di interventi in Bosnia, in particola-re a Tuzla.”“Nell’ambito della cooperazione decentrata,Ravenna è tra le province che sono più pre-senti in Bosnia. L’Italia è la terza dopoAustria e Slovenia – ha detto Fallavollita –.Subito dopo la guerra, il flusso di solidarietàche si è stabilito con Ravenna ha rappresen-tato un legame molto forte che, sicuramente,

ha favorito il lavoro che state svolgendo”. Lungo un viale centrale di Sarajevo che con-duce alla sede dell’ambasciata italiana non èsfuggita all’attenzione della delegazione unagrande insegna FORNO RAVENNA di cui èproprietario un panettiere che per due anni èstato profugo a Ravenna.Erano presenti all’incontro con Fallavollita,concordato con la Camera di CommercioItalo-Bosniaca, rappresentata da GoranVujasin, anche imprenditori ravennati –Lara s.a.s., Emme Hotels,Associazione Pani-

ficatori, Delta 2000 - interes-sati ad avviare in Bosnia pro-getti relativi alla distribuzionedi alimenti per strutture alber-ghiere, per prodotti alimentarida forno e ricerca di manodo-pera del settore e, infine, perla gestione e valorizzazione diparchi e aree ambientali.

4 inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovincia

Firmato un nuovo protocollo dalla Provincia diRavenna e dall'agenzia regionale di sviluppo di Tuzla(Nerda) , che prevede anche la collaborazione dellasocieta' Delta 2000, dell'importo di 100mila euro,per l'avvio di un progetto di riqualificazione di unaex area dove in passato si svolgeva l'attivita' di estra-zione e lavorazione del carbone. Sono stati candida-ti al sostegno della UE - Interreg III - due nuovi pro-getti. Il primo, Barca, nel settore archeologico.Capofila Ravennantica che intende realizzare ilprimo stralcio dei laboratori del futuro museoarcheologico e Tuzla che intende accorpare le suetre collezioni archeologiche in una unica strutturamuseale.Il secondo progetto, In fiore, prevede la riqualifica-zione di un'area verde a Cervia e per il partner Tuzlala riqualificazione dell'area verde dove verra' realiz-zato il nuovo museo archeologico. Altri settori del-l'economia vedranno imprenditori ravennati pre-senti a Tuzla il prossimo settembre.

O.M.

Dal 2002 la Provincia di Ravenna ha avviato uncostante rapporto di cooperazione con Tuzla (Bosnia). Irisultati di tale cooperazione hanno fatto maturare alconsiglio comunale della città bosniaca la decisione diconferire a Giangrandi la cittadinanza onoraria. Lacerimonia, presieduta dal sindaco di Tuzla, JasminImamovic, si è svolta in una affollata sala della Galleria

d'Arte Moderna di Tuzla dove hanno allietato i presen-ti con canti i 50 bambini dell'orfanotrofio che sonostati in vacanza a Pinarella di Cervia il mese scorso(vedi foto). Il loro rappresentante, che tutti chiamanosindaco dei bambini, Amir Secic di nove anni, ha rin-graziato un emozionatissimo Giangrandi per questaopportunità. Rivolgendosi alla platea, Giangrandi ha

detto: "Oggi sono diventato anchebosniaco. Tuzla per me e' tutto ilmondo; e' la frontiera che ho attra-versato non con la superbia del solda-to ma con l'umilta' del viaggiatoreche attraversa le terre per conoscere eimparare e non per imporre il propriomodo di vivere e di pensare". A tra-durre le parole di Giangrandi,Hatidza Fetahagic, che e' stata ospita-ta a Ravenna, durante la guerra deiBalcani, per due anni presso la exscuola elementare Maria DragoMazzini in via Aquilea.

Un’opportunitàper le imprese

Da un educational del 2003, destinato alleimprese ravennati, è nata la collaborazione,ad esempio, di TBT con una impresa delCantone di Tuzla per la produzione in esclu-siva di infissi in alluminio e pvc.Giangrandi ha affrontato con Fallavollitaanche il problema dei visti per i quali l’am-basciatore ha assicurato la massima attenzio-ne, soprattutto per quelli richiesti dagli stu-denti e dai giovani in cerca di lavoro.L’incontro si è concluso con la comune con-siderazione che anche il sistema creditizioitaliano deve fare un passo avanti per soste-nere e fare consulenza a quello delle impreseche vogliono lavorare in Bosnia.“Noi – ha concluso Giangrandi - intendiamofare la nostra piccola parte per contribuirealla normalizzazione e modernizzazione diquesto Paese che, ne sono convinto, può rap-presentare una opportunità di crescita ancheper noi”.Giangrandi con Alessandro Fallavollita,

ambasciatore d’Italia a Sarajevo.

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PROVINCIA DI RAVENNA-CITTÀ DI DUBROVNIKRafforzati i rapporti di gemellaggio tra due capitali dell’arte e del turismoaffacciate sulle sponde dell’Adriatico

La Provincia di Ravenna è gemellata dal 1967con la Città di Dubrovnik, l’antica Ragusa,patrimonio mondiale Unesco.É stata inaugurata, infatti, a Dubrovnik, presso ilMuseo Etnografico Rupe, l’antico granaio dellaRepubblica - secolo XVI - la mostra di mosaiciantichi,copie fedeli dei mosaici ravennati, rea-lizzati negli anni ’50 che rimarrà aperta fino al25 agosto. Una iniziativa resa possibile dal pro-gramma comunitario Interreg IIIA Tran-sfrontaliero Adriatico - progetto Adria Tur.All’inaugurazione erano presenti il presidentedella Provincia di Ravenna, Francesco Gian-grandi, l’assessore al turismo del Comune diRavenna, Andrea Corsini e il sindaco diDubrovnik, professoressa Dubravka Suica. Dopo l’inaugurazione, presso il Palazzo deiRettori, nel cuore della città, il numeroso pub-blico è stato invitato ad un incontro conviviale,preparato dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero diRiolo Terme, grazie al sostegno di dieci aziendedi produzione e commercializzazione di prodottitipici ravennati.I ragazzi di Riolo hanno in corso, tra l’altro, unoscambio di esperienze formative con i colleghi

delle scuole croate. Successivamente nelloStradun - il corso centrale di Dubrovnik - pro-prio sotto il portale della chiesa di San Biagio,patrono della Città, si è esibito il gruppo musi-cale Skankin’ Jive Big Band, messo insieme daicoordinatori di Sonora, il progetto di musicagiovanile della Provincia, che ha scaldato il

cuore, e, soprattutto, le gambe di tanti giovaniche hanno ballato e cantato.A Dubrovnik si è svolta, infine, anche la finaleeuropea di Enterprise - il gioco di simulazione dicreazione d’impresa, gestito da Ecipar Cna, a cuihanno partecipato ragazzi degli istituti di IIgrado della provincia di Ravenna.

In un mondo dove l’entusiasmo è (piccolo) valoreda recuperare, l’incontro con la pubblica ammini-strazione di Tuzla, avvenuta all’interno del benavviato programma di cooperazione sistemica, èstata una piacevolissima scoperta.Dopo una dettagliata descrizione di alcuni proget-ti di riqualificazione di zone “calde” della cittadi-na, l’incontro con il sindaco Imamovic ed iresponsabili del settore Urbanistica della munici-palità, è culminato con un tour “a tema” dell’inte-ra cittadina. Sul campo è così stato possibileaffrontare i temi del completamento della Piazzadel Sale, soprattutto degli edifici a quinta su diessa, da riorganizzare e riqualificare, della creazio-ne di uno spazio giovani con biblioteca e serviziallo studio, di alcuni rifacimenti di facciata da rap-portare alla piazza ed alla sua fontana, di interven-ti di ricucitura degli episodi funzionali ed architet-tonici di maggior pregio, di riqualificazione dellazona del vecchio edificio del Comune da connet-tere come percorso alla Piazza del Sale, di alcuniedifici da salvaguardare come preziosa testimo-nianza ma riattivare a nuovi usi ed infine, dellapossibilità di organizzare una pianificazione parte-cipata, insieme agli studenti del corso diArchitettura e Composizione Architettonicadell’Università di Bologna.Si è poi evidenziata le necessità da un lato di con-

fronto e collaborazione con il Prof. GiovanniGabbianelli di Scienze Ambientali sulla conclusio-ne delle ricerche riguardo il tema della subsidenzalocale, dall’altro di partecipazione locale attraversoidee, consigli e consulenze in materia di pianifica-zione, sviluppo economico ed architettura.L’Università di Bologna, ed in specifico il già cita-

to corso di Archiettura, non è nuovo a questogenere di scambi culturali, pianificazione e proget-tazione architettonica all’estero: oltre a situazionilocali e nazionali, infatti, numerosi sono stati neglianni i workshop ed i temi di progetto di livelloeuropeo, portati avanti dai suoi studenti e coordi-nati oltre che dal sottoscritto, anche dai professo-ri Giorgio Praderio ed Alessio Erioli.Tutto questo, unito ad un meraviglioso e conta-gioso entusiasmo da parte dei cittadini e dell’am-ministrazione, si concretizzerà a partire da ottobre.Una delegazione di 20/25 tra professori, ricercato-ri e studenti della facoltà di Ingegneria Edi-le/Architettura, coordinati da me e dal prof.Giorgio Praderio, si confronterà a Tuzla su tuttiquesti temi, garantendo in tal modo le giuste basiper portare a termine una “rosa” di proposte pro-gettuali che indagheranno le ipotesi di sviluppo edi riqualificazione della cittadina bosniaca. I ter-mini di tale programmazione includono, oltre alworkshop di start-up a Tuzla, una seminario di pro-gettazione a Bologna, un paio di incontri mediani,ed infine una presentazione, in ambedue le città,dei progetti redatti, in previsione per ottobre2007. Si chiuderà quindi con una mostra ed unapubblicazione delle eccellenze quali testimonianzedell’eccezionalità e del valore della cooperazionetra le due realtà.

Stefano Dosi

L’ESPERIENZA DELL’UNIVERSITÀ A TUZLA

Dubrovnik, l’esibizione della Skankin’ Jive BigBand nella piazza centrale della città.

Tuzla, piazza del Sale. La fontana in mosaico, realizzata dagli studentidell’Istituto d’Arte per il mosaico di Ravenna, sotto la guida del prof.Felice Nittolo.

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Quando si guardano dall’alto le città diDubrovnik, Mostar, o Srebrenica, spicca tra ilverde delle montagne (o il blu intenso del marenel caso di Dubrovnik), il colore rosso aranciatodei tetti. Sono tetti nuovi. Tutti ricostruiti dopola guerra. Oggi, a distanza di oltre 10 anni dallafine dei conflitti, le città sono rinate, anche serestano alcuni edifici segnati dai colpi dell’arti-glieria. La ferita provocata dai crimini di guerra ètuttora aperta, ma la priorità è guardare al futuro.Lo testimoniano gli intensi rapporti di coopera-zione che intercorrono tra la provincia diRavenna e diverse città dei Balcani. Le personeche abbiamo incontrato durante il viaggio cihanno accolto con calore e, disponibili a rispon-dere a tutte le nostre domande, ci hanno mostra-to con orgoglio i loro progetti per rilanciare turi-smo ed economia.Di questo territorio desidero ricordare in partico-lare un incontro, tanto inaspettato quanto dolcee speciale. Passeggiando per Tuzla con la teleca-mera, il mio operatore Ivan Vallicelli ed io siamostati avvicinati da due ragazzine di 9 e 10 anni.Ci hanno “scrutato” curiose, ci hanno “pedinato”e alla fine, quando le nostre strade stavano perdividersi, ci hanno regalato una rosa ciascuno.Un gesto spontaneo, accompagnato, con garbo,da una serie di domande in perfetto inglese per

sapere chi eravamo e che cosa facevamo nellaloro città. Di questo viaggio non dimenticherògli occhi sorridenti e sinceri di queste bambineche probabilmente, prima o poi, diventerannocittadine dell’Unione Europea. Nell’animo losono già.

Michela SpadoniTele 1 Faenza

inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovinciaspeciale balcani6I racconti degli inviatiUna rosa da Tuzla

EX JUGOSLAVIAChe cosa accade laggiù

Provate a fare un viaggionella ex Jugoslavia.Tornando, ve lo domande-ranno tutti: che accade lag-giù? Che accade in Bosnia,nelle sue tanti enclavi, e inCrozia nelle sue città rico-struite? L’Adriatico, il mare breve, si lascia attra-versare con poche ore di navigazione. Eppure velo domanderanno tutti: che accade laggiù?Difficile rispondere.Troppo pochi sei giorni – quelli al seguito delladelegazione della Provincia - per capire come adieci anni di distanza dalla fine della guerra tuttopossa reggersi su un equilibrio possibile. E seTuzla – nelle montagne bosniache, quasi al con-fine con la Serbia – sembra crederci sulla spintadi un entusiasmo neorealistico sostenuto da tantipartner esterni (non ultima Ravenna),Dubrovnik (in Croazia) sembra procedere spedi-ta di moto proprio, in un rinascimento turisticopartito dalle pietre nuove delle sue mura. Nelmezzo Sarajevo (ancora Bosnia) un riassuntoincredibile di tutto ciò che accade nella terra diTito. Eppure la domanda la farei anch’io al pros-simo viaggiatore di ritorno dalla ex Jugoslavia:che accade laggiù?

Andrea ColombariLa Voce di Romagna

Il traghetto che collega Ancona a Spalato, sul-l'altra sponda dell'Adriatico, impiega poche ore:non è una scoperta, ma fa effetto pensare aquanto sembravano distanti questi luoghi duran-te la guerra. E torna alla mente il rombo dei cac-cia da ricognizione che dall’aeroporto diPisignano partivano per la ex Jugoslavia sorvo-lando i cieli ravennati.Nei Balcani invece le distanze si dilatano, nonsono i chilometri a determinarle ma le condizio-ni delle strade, e la lentezza aiuta ad attraversa-re e sentire identità e culture diverse che si sfio-rano. Dubrovnik, Sarayevo e Tuzla, le tre tappedel nostro viaggio, diverse per etnia e religione,sono accomunate da una vitalità travolgenteche ha il volto dei giovani per le strade, nellescuole, nei luoghi di culto, nei locali notturni. ADubrovnik, immacolato gioiello di architetturaveneziana, quella dei mosaici ravennati non èsolo una mostra, ma la promessa di un percorsocomune fra le due città, alla ricerca di una ‘nor-malità’ che, nei Balcani, non passa solo attra-verso i grandi rapporti di cooperazione interna-zionale fra i governi. Sarayevo è a poco più di200 chilometri nell'interno, ma difficilmente siarriva in meno di quattro ore.Oltrepassato il confine bosniaco per oltre 15chilomentri continuano a sventolare le bandie-

re croate, poi scompaiono e lasciano il posto allemontagne, alle moschee, ai minareti e alle trac-ce della guerra. La periferia è una lunga fila dipalazzoni, fra l'uno e l'altro si intravedono scam-poli di verde, sono le colline da cui sparavano icecchini. Il cuore della città, dalla zona turca aquella austroungarica, separate solo da una stra-dina, brulica di gente. E di donne bellissime,molte con il capo coperto, tutte elegantissime:<E' il risultato della mescolanza etnica> spiega-no i bosniaci. Appartata, al confine con laSerbia, Tuzla, continua a mantenere la sua iden-tità di città multietnica e multireligiosa, a parti-re dal suo primo cittadino, musulmano, sposatocon una donna cristiana. Il legame con Ravennaè forte, di lunga durata, e i progetti comuni, diriqualificazione urbana del centro storico, dimonitoraggio della subsidenza, un fenomenoche affligge la località bosniaca in misura benpiù grave che a Ravenna, sono l'aspetto ufficia-le di un'amicizia che il sindaco, JasminImamovic, porta avanti con orgoglio. Lo stessoorgoglio che si legge nei suoi occhi quandomostra il 'lago pannonico', miracolo di tecnolo-gia idraulica e simbolo di quel desiderio di rina-scita e rivincita per un futuro migliore.

L’altra sponda dell’Adriatico

Annamaria CorradoIl Resto del Carlino

Le moschee sulle alpi. I cimiteri. I paesaggi idillia-ci. L'anima balcanica. La commistione tra moder-nità e passato. Il volto a più facce di due paesi,Bosnia e Croazia, così vicini ma così diversi. Laforte personalità delle persone. Il miscuglio dirazze, popoli, religioni. La capacità di reazione e ildesiderio di rinascita. Difficile condensare inpoche righe cosa mi è rimasto più impresso al ter-mine dell'intenso viaggio organizzato dallaProvincia. Sono centinaia gli aspetti che hannocolpito la mia attenzione, risvegliato i miei sensi dioccidentale spesso distratto, coinvolto emotiva-mente. Più di tutti forse i segni di un conflitto chein Bosnia in molti vorrebbero dimenticare, mache a mio avviso dovrebbero restare come moni-to; attraversare i luoghi simbolo di una guerrascoppiata dall'altra parte dell'Adriatico pochi annifa, scoprire paesi che si conoscevano solo attraver-so le cronache dei telegiornali, vedere distinta-mente i segni dei proiettili sui muri dei palazzi, per-sonalmente è stata una grande emozione.Attraversare il viale dei cecchini, scrivere, per chicome me fa questo mestiere, da quell'Holiday Innche è stato luogo simbolo dei giornalisti di tutto ilmondo durante il conflitto balcanico è stata fontedi riflessione. Quello da poco concluso è stato unvero viaggio di istruzione per quanti come il sotto-scritto appartengono ad una generazione che laguerra l'hanno solo sentita raccontare.

Gianluca RossiCorriere di Ravenna

Un miscuglio di razze e religioni

Gianluca Rossi, Annamaria Corrado e Michela Spadoni

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inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovincia viabilità

La Provincia di Ravenna è caratterizzata da corri-doi di mobilità con andamento prevalente Est-Ovest e Nord-Sud. Con andamento Est-Ovest sihanno i seguenti corridoi: SS 9 Via Emilia; SS 16Adriatica; SP 253 S. Vitale: si tratta di un corri-doio intermedio ai precedenti, in fase di progetta-zione, che si aggancia alla provincia di Bolognaalla trasversale di pianura, ed in provincia diRavenna alla A14 bis liberalizzata pressoCotignola. Con andamento Nord-Sud, al fine dicollegare i precedenti corridoi, si hanno i seguentisistemi di mobilità: SP 610 Selice Montanara checollega il corridoio Via Emilia a Imola, interseca la“S. Vitale” al limite delle province di Bologna eRavenna, e si aggancia a Nord al corridoioAdriatico presso Lavezzola; SP 9 Naviglio: taleinfrastruttura collega il corridoio Via Emilia aFaenza, interseca la A14 bis, parte finale della S.Vitale, in prossimità di Bagnacavallo, e si agganciaa Nord al corridoio Adriatico presso Alfonsine;A14 bis: quest’infrastruttura collega la A14 aRavenna. E’ stata liberalizzata da Cotignola aRavenna ed a Cotignola recapiterà la Nuova SanVitale. Presso Bagnacavallo la Naviglio e la A14bis s’intersecano e s’interconnettono con unosvincolo; E45/E55: questa infrastruttura a Sud pro-viene da Orte dove si aggancia alla A1, passa per

Cesena dove interseca il corridoio Via Emilia, arri-va a Ravenna e prosegue verso Nord con la E55attualmente in fase di progettazione. In questosistema di mobilità a rete la S.P. “Naviglio”, per lasua posizione mediana, assume una rilevanza edun’importanza fondamentale. La S.P. “Naviglio”pertanto costituisce assieme alla A14 Dir l’assemediano di collegamento fra il corridoio ViaEmilia a Sud ed il corridoio Adriatico a Nord.Questi due corridoi sono due corridoi d’importan-za strategica non solo per la provincia di Ravenna,ma hanno valenze che trascendono i limiti regio-nali. Di conseguenza è chiaro che anche i collega-menti trasversali assumono un’importanza rilevan-te e fra questi la S.P. Naviglio. Verrà realizzata laprima parte della variante alla SP Naviglio checollega i due tronchi stradali a Sud ed a Nord dellacittà, senza interessare la parte urbanizzata. Questolotto del progetto collega la Naviglio con la SanVitale con un tracciato ad Est della città.Successivamente, una volta completato l’interointervento, verrà resa funzionale l’intera direttriceVia Emilia - Nuova SS16 - E55 da Faenza adAlfonsine circuitando il centro di Bagnacavalloerodendo in tal modo significative quote di traffi-co improprio in attraversamento, con evidentibenefici sia in termini ambientali che di sicurezza.

7STRATEGICO IL PROGETTO DI COLLEGAMENTOTRA LA NAVIGLIO SUD E LA NAVIGLIO NORD

Con l'approvazione della convenzione attuativa delprotocollo d'intesa per il miglioramento del traspor-to ferroviario sulla tratta Ravenna - Rimini si dàconcretezza ai contenuti del protocollo sottoscrittodalla Provincia nel settembre 2003. Si sanciscono,inoltre, l'elenco definitivo degli interventi relativiallo scenario di medio breve termine ( tre anni) e laquantità degli impegni finanziari, sottoscrivendoquindi in modo certo gli obblighi che i vari sotto-scrittori si assumono.Nell'attuale quadro economico di FS e quindi di RFIè cosa di non poco conto.Nell’ arco di tre anni sono 23,5 milioni di euro cheverranno spesi: 15milioni da parte di RFI, 8,5 milio-ni dagli enti locali. La Provincia impiegherà 2,5milioni di euro per la realizzazione del sottopassodalla statale 16 Adriatica a Lido di Classe.Con questo protocollo si delinea con certezza il qua-dro infrastrutturale delle opere. Sarà resa più velocetutta la linea, attraverso l'eliminazione di una seriedi passaggi a livello, anche attraverso sottopassi, che

consentiranno un traffico veicolare più scorrevole,in particolare quello che si scarica sulla statele 16Adriatica dalle località limitrofe.Si attuerà, inoltre, un miglioramento dell'accessibili-tà alle stazioni ferroviarie minori con la costruzionedi nuovi parcheggi e la messa in sicurezza degli attra-versamenti. Verranno realizzate due nuove fermatenel comune di Cervia, la prima in zona terme e l'al-tra a Pinarella.Verranno poi individuati, in un quadro condivisocon le Amministrazioni Comunali interessate, gliinterventi non finanziati da questa convenzione maritenuti comunque necessari.Ciò detto resta comunque importante continuare adadoperarsi per una reale politica del rilancio del tra-sporto su ferro.Una modalità di trasporto che necessità di sceltestrategiche e finanziarie forti da parte degli EE.LL.,ma in particolare dal primo ed unico azionista di F.S,lo Stato Italiano e il suo governo.

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀDEL SERVIZIO DI TRASPORTO FERROVIARIORAVENNA-RIMININell’arco di tre anni 23,5 milioni di euro verranno investiti nella nostra provincia

Dal Cardello alla stradadella lavanda

La Provincia realizzerà un percorso ciclo pedona-le protetto, che collegherà il parcheggio delCardello con la SP 70 “Prugno”, meglio notacome strada della lavanda. La realizzazione di que-sto un percorso, che ha un costo di 55mila euro,amargine della strada provinciale n° 306 “CasolanaRiolese”, alle porte del centro abitato di CasolaValsenio, contribuisce alla definizione di un piùampio percorso turistico, di significativa valenzapaesaggistico - ambientale che, percorrendo laormai nota Strada della Lavanda, collega il com-plesso storico - museale della Fondazione CasaOriani con il Giardino delle Erbe Officinali.

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inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovinciaRivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXI N. 1/2006. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna

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Tuzla (Bosnia). La cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di Tuzla a Francesco Giangrandi (servizio all’interno)

inin RAVENNARAVENNAprovinciaprovinciacultura

Trent’anni fa si spegneva la più famo-sa ‘signora del giallo’ di tutti i tempi:Agatha Christie, che con i suoi per-sonaggi inimitabili, a cominciare daHercule Poirot, ha tenuto col fiatosospeso generazioni di appassionati.GialloLuna NeroNotte, il festival diletteratura di genere della Provincia,nell’edizione 2006 renderà onore allagrande scrittrice inglese ospitando lesue eredi. A cominciare da StellaDuffy, anch’essa britannica, che èuna delle firme emergenti del settoree di cui uscirà in autunno l’ultimoromanzo, ‘Carne fresca’. Con lei cisaranno anche Sabina Colloredo,Alda Teodorani, Christine VonBorries, Luisa Carnielli. L’apertura,giovedì 28, avrà invece come prota-gonista lo scrittore ravennate EraldoBaldini, di cui quest’anno è uscitol’ultimo lavoro, “come il lupo”.L’omaggio a ‘zia Agatha’ non si limi-terà al tema tutto ‘femminile’: allagrande autrice saranno dedicate unaserata della rassegna, che potrà con-

tare sull’intervento dei critici LiaVolpatti e Gianfranco Orsi, e un’e-sposizione di immagini accolte dallevetrine del centro storico della città.La rassegna, come di consueto, offriràappuntamenti non solo di genere let-terario, spaziando in tutti i linguaggidella cultura: in cartellone è previstoun concerto con la Nino Rota En-semble, il teatro per i ragazzi, con duespettacoli di teatro di figura (propostiin piazza Andrea Costa e nell’exAlmagià) e una caccia al tesoro ingiallo, per le vie della città, due mo-stre a tema, di cui una realizzata con ilavori dei laureandi all’IstitutoEuropeo di Design di Torino e l’altra,ospitata dalle vetrine del centro stori-co, appunto dedicata ad AgathaChristie. Ovviamente non manche-ranno i Murder Party, cioè le cenecon delitto durante le quali i com-mensali saranno chiamati a risolvereun enigma giallo: saranno quattronell’arco dei dieci giorni del festival.Organizzato materialmente dall’As-

sociazione culturale Pa.Gi.Ne., l’ap-puntamento è cresciuto in questiquattro anni, trovando eco sullastampa, specializzata e no, di tuttaItalia. Ha ospitato i migliori scrittoriitaliani - basti ricordare che l’annoscorso è stato tra gli ospiti il premioBancarella Giancarlo Carofiglio - eanche grandi nomi stranieri qualiMatthew Pearl, scrittore de ‘Il circoloDante’, tradotto in oltre venti lingue,e l’autore americano di best seller delgenere legal thriller Steve Martini,Tra i progetti futuri, già finanziati, larealizzazione di una ‘Guida gialla allebiblioteche di Ravenna’, che permet-terà di creare percorsi tematici deigeneri thriller e noir all’interno dellebiblioteche della provincia: sarà unvalido ‘aiuto alla lettura’ - che è unodegli impegni della Provincia sulfronte culturale - per chi vuole avvi-cinarsi al giallo individuando qualisono gli autori più adatti o costruen-do un ‘viaggio’ per temi.

Paolo Pingani

TUTTE LE NIPOTI DI AGATHA CHRISTIEQuest’anno il festival della Provincia GialloLuna NeroNotte, in occasione deltrentennale della morte della giallista inglese, avrà come tema il thriller al femminile

Giovedì 28 settembre - ore 18:ERALDO BALDINI

Venerdì 29 settembre - dalla mattina:mostra nei negozi del centro storico:

‘Grazie Agatha Christie:le copertine della Regina del Giallo’Venerdì 29 settembre - ore 18:

LIA VOLPATTI e GIANFRANCO ORSI -Dedicato ad Agatha ChristieSabato 30 settembre - ore 11:

Inaugurazione mostra lavori Istituto Europeo diDesign di Torino, con presentazione pubblica

Sabato 30 settembre - ore 15.30:Burattini in piazza Andrea Costa

Sabato 30 settembre - ore 18:CLAUDIA SALVATORI e GRAZIA

VERASANI - Le investigatriciDomenica 1 ottobre - ore 15.30:

Caccia al tesoro per le viedel centro storico

Lunedì 2 ottobre - ore 21:Cena con delitto

Martedì 3 ottobre - ore 21:Cena con delitto

Mercoledì 4 ottobre - ore 21:Cena con delitto

Giovedì 5 ottobre - ore 18:STELLA DUFFY

Giovedì 5 ottobre - ore 21:Cena con delitto

Venerdì 6 ottobre - ore 18:SABINA COLLOREDO e

ALDA TEODORANI - La pauraSabato 7 ottobre - ore 15.30:

sala Almagià Premiazione caccia al tesoroe spettacolo di teatro di figura

Sabato 7 ottobre - ore 18:CHRISTINE VON BORRIES

e LUISA CARNIELLIDomenica 8 ottobre - ore 21:

Concerto Teatro Alighieri conil Nino Rota Ensemble e danzatrici

selezionate da Rita Valbonesi

GialloLuna NeroNotte - edizione 2006Quest’anno il festival della Provincia GialloLuna NeroNotte