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Sommario

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Eventi4 Obiettivo raggiunto: più di 100

persone alle prove gratuite di GuidaSicura introduttiva

Sicurezza stradale8 Incidenti stradali: nel 2013

risparmiate 368 vite umane

11 Novembre: ACU al Convegno Unescoe all’UTE di Tarcento

ACU e lo sport14 37° Cividale-Castelmonte

16 Intervista “aperitivo” con Massimiliano Bertocci

19 La SPORT & JOY e la 2 ˆ edizione del Ronde Terra del Friuli

Convenzioni21 Nuova convenzione

con le Terme di Arta

Turismo: le proposte ACITUR25 I nostri viaggi

Direttore responsabileLuigi Chiandetti

Statistiche e ricerche a cura diA.C.I. Direzione Studi e Ricerche

A.C.I. Area Comunicazione

Notizie a cura diMaddalena Valli

Sport e motoriAlessandro Vigna

TurismoCarmen Infanti

Direzione, Redazione, Amministrazione

AUTOSERVIS srl Unico Socio33100 UDINE - Viale Tricesimo 46

Foto gentilmente offerte da Simone Pilosio e Mattia Collavino

della Rally Ciak, Michele Barazzutti

Periodicità mensileAutorizz. Trib. di Udine

n. 3/2001 del 24.1.2001 Poste Italiane s.p.a.

Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB UDINE

Un numero € 0,50

EditoreCartostampa Chiandetti

Via Vittorio Veneto - Reana del Rojale (UD)

Stampa e PubblicitàCartostampa Chiandetti

Via Vittorio Veneto - Reana del Rojale (UD)Tel. 0432 857054 - Fax 0432 857712

E-mail [email protected]

La tiratura di questo numeroè di 8.300 copie

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€ 0,50Full Service Informazioni - Direzione, Redazione, Amministrazione 33100 UDINE - VialeTricesimo 46 - Tel. 0432 26261 - Telefax 0432 204623 - Autorizz. Trib. di Udine n. 3/2001 del24.1.2001 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. inL. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB UDINE - Mensile - Anno 12 - N. 1/2015

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INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 D.LGS 196/03La informiamo che il trattamento dei Suoi dati personaliverrà effettuato in ossequio ai principi di correttezza,liceità e trasparenza. I dati da Lei forniti saranno trattati perfinalità promozionali e di marketing e nelle seguentimodalità: manuale, elettronico e automatizzato. Ilconferimento dei dati da parte Sua è facoltativo, mal’eventuale rifiuto a fornirli determinerà l’impossibilità adinstaurare un rapporto e a dare esecuzione al contratto.I dati potranno essere comunicati a: CartostampaChiandetti srl. Il titolare del trattamento dei dati personaliè: Cartostampa Chiandetti srl con sede a Reana del Rojale(UD), via Vittorio Veneto, 106; il responsabile del trattamentoè Chiandetti Cristina, verso il quale Lei potrà esercitare idiritti di cui all’art. 7 D.Lgs 196/03.

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Esattamente 122 le persone che sisono iscritte alle prove gratuite diguida sicura introduttiva in occasionedell’iniziativa Uniti per la SicurezzaStradale “sapere è meglio cheimprovvisare” cui vanno aggiunti i 9componenti della Protezione Civile ei loro capogruppi a cui è statoriservato un corso specifico. Presenti presso lo Show Rondò delCittà Fiera numerosi espositori:concessionari, rivenditori di penumatici,meccanici hanno intrattenuto i visitatorisull’importanza di una correttamanutenzione delle auto e deglipneumatici e sul valore delle più recentidotazioni di sicurezza.L’Ispettore capo Carlo Piraneo dellaPolstrada ha commentato filmati direali incidenti autostradali. Vero “cuore” dell’evento, le provegratuite di guida sicura introduttiva:un percorso didattico di 30 minuti,durante i quali ogni partecipante,assistito da istruttori di guidaqualificati della BM Sport&Drive e/o da personale della Polizia di Stato, siè messo alla prova e ha potuto testare la propria abilità alla guida,ricevendo indicazioni e suggerimenti per una guida più corretta e sicura.

OBIETTIVO RAGGIUNTO: PIÙ DI 100 PERSONE ALLEPROVE GRATUITE DI GUIDA SICURA INTRODUTTIVA

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Contenuti delle prove• turni da 30’ per 3 partecipanti - con n. 3 istruttori - con n. 3 autovetture• n. 3 Esercizi a rotazione per ogni partecipante, di:

- postura di guida e tecnica di sterzata - schivata ostacolo di emergenza - intensità di frenata di emergenza, con rilevamento dati

A tutti i partecipanti è stato somministrato un questionario di verifica e unodi gradimento. Consegnati anche Attestati di Partecipazione.Dice Massimo Bertocci: “È una grossa soddisfazione per un istruttorevedere persone di ogni sesso ed età che si avvicinano alla prova congrande umiltà e voglia di imparare, consapevoli che per fronteggiare certesituazioni critiche, serve l’esercizio e l’applicazione continua. Voglio citarein particolare un over 60 che proprio poche settimane prima si era trovatoa fronteggiare con difficoltà una situazione di emergenza e ha quindi

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ritenuto utilissimo iscriversi al corso per imparare le tecniche migliori pernon trovarsi nuovamente impreparato.” Il successo dell’iniziativa è stato confermato anche dalla presenza di numerosisponsor e istituzioni; un grazie particolare all’Assessorato ai Trasporti eViabilità della Provincia di Udine che, nonostante le difficoltà checaratterizzano questo momento, ha voluto dare un contributo concreto,riconfermando l’attenzione e l’interesse per quelle iniziative che realmentediffondono e promuovono la cultura della prevenzione e della sicurezza.

PARTECIPAZIONIIscritti alle prove di guida sicura introduttiva n. 122* In questo dato sono escluse le partecipazioni del personale della Protezione Civile

SESSOMaschile n. 88Femminile n. 34

ETATra i 20 e 30 anni n. 47Tra i 30 e 40 anni n. 26Tra i 40 e 50 anni n. 25Tra i 50 e 60 anni n. 17Over 60 anni n. 7

MOTIVO DELLA PROVAMiglioramento del proprio stile di guida e acquisire piùesperienza e sicurezza alla guida 70%

Curiosità 18%Verifica delle proprie capacità 5%Aggiornamento professionale 4%Divertimento 3%

COMMENTO PIÙ RICORRENTERendere obbligatorie le prove di guida sicura 1° postoEsperienza positiva e utile 2° postoIniziativa da ripetersi 3° postoServirebbe più tempo 4° posto

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QUADRO D’INSIEME DEL GRADIMENTO

INDICE DI GRADIMENTO

ACCOGLIENZA 121 1PROFESSIONALITÀDELL’ENTE ORGANIZZATORE 122

ISTRUTTORI 122GRADIMENTO DEGLI ESERCIZI DIGUIDA 116 6

GRADO DI APPRENDIMENTO 114UTILITÀ 122 8INIZIATIVA DA VALORIZZARE? 122LO CONSIGLIERESTI? 122

ALCUNE FRASI SCRITTE DAI PARTECIPANTI“Riserva molte sorprese. Si entra piloti e si esce lumache”

“Da rendere obbligatorio nelle scuole guida”

“Iniziativa interessante da diffondere; dovrebbero essere estese durantei corsi per la patente”

“Davvero bravi!”“Assolutamente da ripetere e regolarizzare”

“Molto istruttivo”“Bella esperienza”

“Complimenti per l’iniziativa. Ben fatto!”“Grazie, da rifare ancora”

“Esperienza che tutti i patentati dovrebbero fare!”“Dopo il periodo di scuola guida, penso che un corso di questa specie,

i neopatentati dovrebbero farlo obbligatoriamente”

“Molto interessante ma da fare appena avuta la patente”

“Considero che è molto importante fare queste prove, perciò lo consiglio agli amici e parenti. Grazie”

“È molto utile provare esercizi che altrimenti non si potrebbero fare”“Ottima l’iniziativa. Super la disponibilità del personale coinvolto”

“Servirebbe più tempo”“Super!”

“La frenata una figata! E lo sterzo!”“Ottima esperienza anche per un conducente con trent’anni di patente”

“Ben vengano queste iniziative”“Molto utile e molto interessante”

“Consiglio a tutti”“Ottima iniziativa da proporre e divulgare nelle scuole.

Sono conoscenze importantissime per i giovani”

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Diminuiscono gli incidenti stradali in Italia, con una consistente riduzionedel numero delle vittime che nel 2013 ha permesso di risparmiare 368 viteumane, quasi il 10% in meno rispetto al 2012, con risultati particolarmenterilevanti per alcune categorie di utenti vulnerabili, come i ciclisti (-14,0%) ei motociclisti (-14,5%).I dati contenuti nell’ultimo Rapporto ACI-ISTAT documentano che nel 2013sulle nostre strade si sono registrati 181.227 sinistri con lesioni a persone(-3,7% rispetto al 2012), che hanno causato 3.385 morti (-9,8%) e257.421 feriti (-3,5%). In media, ogni giorno 9 persone muoiono inincidente stradale e 705 restano ferite. Sul dato complessivo pesa il tragicoincidente avvenuto nel luglio 2013 sull’A16 che ha coinvolto un busturistico e nel quale sono morte 40 persone.Con 56,2 morti per incidente ogni milione di abitanti l’Italia supera la mediaeuropea (51,4). La UE ha imposto la riduzione del 50% delle vittime entroil 2020 rispetto ai valori 2010 e verso questo obiettivo il nostro Paese siposiziona nella media dei 28 Stati membri (-17,7% nel triennio 2013/2010).Migliora la sicurezza stradale nelle città: rispetto al 2012 si registra un calodegli incidenti del 4,4%, dei morti dell’11,3% e dei feriti del 4,2%. Malgradociò, sulle strade urbane si concentrano il 75% degli incidenti e il 42% deimorti. I Comuni che presentano il più alto indice di mortalità sono Napoli

INCIDENTI STRADALI: NEL 2013 RISPARMIATE 368 VITE UMANE

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(1,69 morti ogni 100 incidenti), Catania (1,57), Trieste (1,43) e Torino (1,31),rispetto alla media nei grandi Comuni di 0,71 decessi.Se a bordo delle automobili si muore di meno (-12,2% decessi rispetto al2012), per le due ruote i miglioramenti sono più netti: -14,5% per imotocicli e -14% per le biciclette. Tra i conducenti le fasce di età più arischio sono quelle dei giovani, in particolare tra 20 e 24 anni (219 vittime),e quella degli adulti tra 40 e 44 anni (215 vittime). Tra i pedoni diminuisconole vittime del 4,7%, ma aumentano i feriti dell’1,6%; le fasce che fannoregistrare maggiori incrementi di decessi per investimento sono tra gli 80-84enni e tra i 90-94enni, ma vittime in aumento anche tra giovani (15-29anni) e bambini (0-4 anni).In ambito extraurbano la distrazione si conferma la prima causa diincidente (20,4%), seguita dalla velocità troppo elevata (17,5%) e dalmancato rispetto delle distanze di sicurezza (13,1%). In città, invece, èl’inosservanza di semafori e regole di precedenza a causare il maggiornumero di sinistri (19,1%), seguita dalla distrazione (15,6%) e dalla velocitàelevata (9,5%).

I DATI LOCALILa Provincia di Udine registra un risultatopeggiore di quello nazionale: incidenti 1348contro i 1299 del 2012; resta invariato il numerodei decessi (39) e quindi diminuisce l’indice dimortalità (da 31,56 a 28,93). Particolarmente preoccupante quanto emergedall’osservazione dei dati sulla tipologia distrada: le autostrade sono le più sicure, consolo 86 incidenti, mentre le strade “normali”sono quelle dove si verifica il maggior numero diincidenti (674 nelle urbane, 342 nelle provinciali

e 214 in altre strade interne all’abitato), con un numero di feriti più cheproporzionale e un tasso di mortalità che nelle provinciali o regionali èdoppio di quello delle tipologie di strada (43,86 contro una media di 22). Ovvio che l’infrastruttura autostradale, doppie e triple corsie, buon asfalto,nessuna intersezione, ecc. assicura migliori condizioni di sicurezza, manon va dimenticato che la diffusione del “tutor” si rivela ancora un ottimosistema di prevenzione.Gli incidenti si sono verificati praticamente in tutto l’arco dell’anno e nonvi sono più “picchi” significativi nei mesi estivi; confermato invece che gliincidenti accadano maggiormente in condizioni meteorologiche favorevoli(993 con 25 decessi e 1367 feriti), mentre con pioggia, nebbia e neveevidentemente si usa una maggiore prudenza.Nella strada urbana, dove ci sono precisi limiti di velocità e presenza disegnaletica orizzontale e verticale, l’incidente più frequente è lo scontro

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laterale (316 contro i 130 delle strade provinciali/regionali) con ben 12decessi e 834 feriti. Altro dato preoccupante è quello dell’investimento dipedoni con 138 casi e 8 decessi, e le 222 fuoriuscite che hannodeterminato 8 morti e 281 feriti.Le auto sono indubbiamente il veicolo maggiormente coinvolto, ma sonoi conducenti dei veicoli a due ruote o i pedoni i soggetti deboli e colmaggior rischio di mortalità (dal 3 al 2,44%.)Fa riflettere che la guida distratta rappresenti lacausa più frequente di incidenti mortali (saliti a 5con un indice di mortalità di quasi 38%) seguitadalla velocità (24%) e poi dal mancato rispettodei segnali (oltre 17%). Nell’investimento conesiti mortali c’è spesso una corresponsabilitàdel pedone.Non meno drammatiche sono le conseguenzedell’evitamento ostacolo (indice mortalità del62%).Ancora una volta i dati sul giorno e l’oradell’incidente dimostrano che tutti i giorni dellasettimana hanno lo stesso numero di incidenti,distribuiti maggiormente nella fascia oraria dalle10 alle 17 e coinvolgono per lo più persone dai18 ai 54 anni.

La sicurezza stradale migliora grazie a una maggiore consapevolezza deiconducenti – dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, AngeloSticchi Damiani – e i dati lo dimostrano. La formazione e la sensibilizzazionefunzionano, quindi vanno intensificati gli sforzi per l’educazione di tutti gliutenti della strada. Il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva aggiunge: “Gli incidenti stradali sonola prima causa di morte e di invalidità permanente per i giovani e questorappresenta un costo enorme per lo Stato. Nonostante gli sforzi giàcompiuti per recuperare le posizioni di altri Paesi europei, occorre nonabbassare la guardia, intensificare l’azione preventiva sul sistema dellamobilità e disporre di dati affidabili e di qualità affinché le politiche per lasicurezza stradali siano basate su evidenze scientifiche.

L’impegno di tutte le istituzioni è proseguire nell’opera di sensibilizzazionee formazione dei conducenti e pedoni, per consolidare e rafforzare i risultatiche derivano dai controlli e dal costante presidio delle strade fatto dalleforze di polizia. Insegnare fin da piccoli a rispettare i limiti e i divieti, usareadeguati sistemi di ritenuta, controllare l’efficienza dei freni e deglipneumatici, stare attenti alle proprie condizioni fisiche, e, non menoimportante, conoscere le corrette tecniche di guida, sono azioni concretee fondamentali per prevenire ed evitare le situazioni di pericolo.

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Martedì 18 novembre presso la Sala del Pianoforte di Palazzo Solari, sededell’Università di Udine, nell’ambito delle Giornate internazionali d’Azione,deliberate dall’ONU, il Club Unesco di Udine ha organizzato un seminarioin ricordo delle vittime del traffico stradale.Dopo i saluti e ringraziamenti della presidentessa Renata Capria d’Aronco,la direttrice Maddalena Valli e il responsabile dell’Ufficio educazionestradale dell’Automobile Club Udine, Furio Misdaris, hanno illustrato eanalizzato i dati ACI ISAT sugli incidenti in provincia.Successivamente l’ing. Domenico Sforza dell’Ufficio Trasporti dellaProvincia di Udine ha parlato degli incidenti nel trasporto pubblico localee infine l’Ing. Fortini, ex dirigente della MCTC di Udine, e il Presidentedell’Associazione Culturale “Sicilia _FVG”, Ing. Maurizio Calderari, hannoapprofondito il tema dei comportamenti a rischio. Vista l’ampiezza dei temi trattati e l’ampio materiale a disposizione, ipartecipanti si sono dati appuntamento a breve per un altro incontro. Sempre nell’ambito della collaborazione con l’Università, venerdì 28novembre a Tarcento, presso l’UTE, Furio Misdaris dell’ACU ha tenuto uncorso intitolato: “SULLA STRADA CONSAPEVOLI”.In particolare, sono stati presentati i progetti ACI “A passo sicuro, 2 ruotesicure e TrasportACI sicuri”, che trattano delle principali regole dicomportamento per pedoni e ciclisti e del corretto utilizzo dei sistemi diritenuta dei bambini trasportati.Hanno assistito circa venti persone, attente, interessate e partecipative;alla fine della serata è stata richiesta la ripetizione dell'intervento trovatointeressante e formativo.Distribuiti numerosi questionari ACI sul colpo di sonno e altro materialeinformativo appositamente realizzato da ACU.

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È Giorgio Venica, pilota friulano, il vincitoredella 37^ Cividale – Castelmonte. Il fortedriver di Dolegna del Collio con la suaLola B99/50 ha fatto fermare ilcronometro a 6:38.31, frutto di due saliteguidate con precisione e regolarità (1amanche 3:18.88; 2a manche 3:19.43)Venica precede nell'ordine Federico Liber(Gloria), vincitore nel 2013, secondo in6:38.58 (a soli 27 centesimi), ed EnricoZandonà (Reynard 883-026),classificatosi terzo in 6:40.25.Ai margini del podio si piazzano iltrentino Diego De Gasperi su RadicalProsport (6:53.87) e Franco Bertò (F.Renault Monza) in 7:08.15.Quinto posto per l'austriaco AndreasMarko (7:09.26 su Audi A4), che staccadi poco più di un secondo ilconnazionale Hermann Waldy (TatuusF. Master) il quale chiude con un cronodi 7:10.88.

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37° CIVIDALE-CASTELMONTE

Vince il friulano Venica, precedendo Liber e Zandonà. Tra le storiche Cremonesi prevale su Guerra.

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Chiudono l'elenco dei primi dieci classificati tra le auto moderne ilfagagnese Gianni Di Fant, ottavo su Porsche 997 GT3 (7:13.10),Alessandro Tinaburri su Gloria (7:13.36) e Stefano Falcetta su Norma M20

Evo (7:17.82).Tra le auto storiche si aggiudica ilgradino più alto del podio FrancoCremonesi (Osella Pa 9/90) in7:35.42, precedendo MassimoGuerra (7:36.54) su Ford Capri RSdi solo un secondo (1.12). TerzoFrancesco Turatello su SurteesTS15/A in 7:45.50.

Ai piedi del podio Rino Muradoresulla sua fidata Ford Escort Rs,rimasto terzo a lungo prima delsorpasso finale di Turatello.Muradore chiude in 7:47.27.Nel gruppo E3, auto di scadutaomologazione, affermazione perFederico Borrett (BMW M3), con untempo di 8:01.89, che precedeMarco Bertolutti (Renault Clio Williams), salito in 8:01.93 ed autore di unagrandissima prestazione (secondo a soli 4 millesimi da Borrett). Terzogradino del podio per Marco Naibo (BMW M3) che chiude a 31 centesimidi secondo da Bertolutti (8:02.20).La cronoscalata, illuminata per tutta la giornata dal sole autunnale, non èstata caratterizzata da molte interruzioni e le salite si sono alternate conritmo regolare, permettendo di chiudere la gara entro le 16.00.Ottimo il lavoro della Scuderia Red White e di tutti i volontari che legravitano attorno, la cronoscalata ha vissuto il suo momento finale pressoil piazzale del Santuario di Castelmonte, dove ai piloti vittoriosi è statoconsegnato il meritato trofeo, tra gli applausi e le consuete bottiglie dispumante.Ottimo l'afflusso di pubblico sul percorso ed il riscontro di chi ha seguitola diretta della gara sulla fan page della Scuderia Red White(www.facebook.com/cividalecastelmontehillclimb) e sul sitowww.scuderiaredwhite.com (sul quale sono disponibili tutte le classifichefinali), con migliaia di contatti a testimoniare l'interesse per questa storicacronoscalata.Tantissime emozioni sportive, il volto sorridente dei tanti premiati e gliapplausi del folto pubblico lungo il tracciato rappresentano il giusto epilogodella 37^ edizione della Cividale – Castelmonte, che anche quest'anno haproposto un grande spettacolo fatto di motori e di amicizia.

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NOME E COGNOME ED ORIGINIMassimiliano Bertocci, nato a MontecatiniTerme in provincia di Pistoia, ma fin dai primianni 90’, per motivi professionali, ho vissuto permolti anni al di fuori della Toscana.

COME SEI ARRIVATO IN FRIULIAlessandro, separiamo in due la domanda…Inizialmente per motivi personali. La miacompagna è friulana. Ci siamo conosciutinell’ambiente dei rally nel 1996 e quasi dasubito abbiamo iniziato a vivere assieme,seguendomi in “giro” per le varie regioni delNord Italia. Ho sempre provato un profondoaffetto verso la famiglia “acquisita” (diciamo i“suoceri”) e quando non abitavamo in Friuli,appena potevamo, io e Giorgia venivamo a

Udine per stare tutti assieme. L’altra motivazione di residenza vera e propria èscaturita qualche anno fa, quando mi era stato prospettato un impiegoprofessionale in regione, poi naufragato e precipitato in una situazione negativa,ostacolando in parte il mio percorso professionale.

DI COSA TI OCCUPI, O TI SEI OCCUPATO, NEL MONDOAUTOMOBILISTICOHo ricoperto il ruolo di direttore sportivo e di gestione di attività automobilistichesportive di vertice per molti anni (16 anni) in ambito professionistico nei rally,dall’inizio in Italia dell’era Subaru nei rally , fino alle WRC, lavorando per SubaruRally Italia, tramite A.R.T., Procar e Aimont Racing, poi per altri anni nel TecnoJunior Team Mitsubishi.

COM'E' NATA LA TUA PASSIONE?Come la gran parte dei ragazzi giocavo a calcio , addirittura sfiorando ilprofessionismo. Poi ho iniziato a leggere le riviste di settore a metà anni 80, esuccessivamente a frequentare una compagnia a cui piacevano i rally; poi ilvolontariato alla scuderia Pistoia Corse e da lì è nata piano piano la passione.Ho fatto qualche gara da pilota, vincendone alcune o classificandomi tra i primidi classe, nei rally toscani…. Ricordo classi da 30/40 partecipanti, numeri cheoggi fanno impressione….

INTERVISTA “APERITIVO” CONMASSIMILIANO BERTOCCI

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HAI UN RICORDO "MOTORISTICO" DELLA TUA INFANZIA?Guarda, nella mia infanzia, già respiravo rally in quanto mio padre era unnavigatore direi quasi professionista degli anni 70 con piloti top dell’epoca.Avevo nel garage di casa gli allora muletti e si parla di Stratos, Porsche, Fiat 131ecc.. Ti dico tutto questo perché non me ne mai fregato niente, avevo le miecose tra scuola, calcio e gioventù e non sono mai stato attratto da tutto ciò….

CHI TI HA AVVIATO IN QUESTO AMBIENTE?Direi la Pistoia Corse. Al suo interno c’erano i soci della Procar e quindi capiscibene che le cose si legavano. Però le “ossa” le ho fatte con l’allora A.R.T, doveho lavorato a fianco e frequentato alcune persone molto conosciute nei rally eda lì è partita tutta la mia vitaprofessionale. I ricordi belli sonotanti, dai campionati italiani etitoli vinti con Subaru eMitsubishi, poi aver avutol’opportunità di lavorare conpiloti e navigatori come Liatti,Dallavilla, Cunico, Navarra,Campedelli assieme ai validiPirollo, Tedeschini, Casazza,Fappani, e tanti altri ancora…

DI COSA TI OCCUPI ORA?Dal 2010 mi occupo, con la mia personale attività, di Driving Experience, e piùmarcatamente di Corsi di Guida Sicura e tutte le sue affiliazioni, con sedeproprio in FVG. In materia sportiva di recente ho fatto parte dello staff del RallyItalia Talent, collaborazione rinnovata anche per il 2015, iniziativa appoggiata,come ben sai, da ACI. Ritornando alla mia attività e più specificamente ai corsidi guida, reputo vantaggioso per il FVG avere una struttura professionale, fissae permanente e che se ne occupa quotidianamente, quindi a disposizioneimmediata sul territorio per i clienti che volessero usufruire del servizio. Ilcammino fatto fino ad adesso è buono, avendo soddisfatto ad oggi anchebrand prestigiosi, spero però che evolva il settore della formazione in materiadi lavoratori alla guida di autoveicoli, ancora oggi poco sentito in FVG.

QUALI POSSONO ESSERE LE DIFFICOLTA' DELLA TUA ATTIVITA'?Se parliamo di difficoltà, la prima è sicuramente il periodo negativo che stiamoattraversando (oramai da troppo tempo) sia economico, politico, sociale elavorativo in Italia. Purtroppo sono scesi i consumi e il potere di acquisto equesto determina le scelte economiche e stile di vita in tutti noi. Un altro fattoreè che in Italia per certi versi si concepisce l’attività di prevenzione come costoe non come beneficio, pertanto parlando di sicurezza stradale, il miglioramentodelle proprie capacità e stile di guida (che prevenzione è) siano essi privati cheaziende, talvolta viene meno.

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QUALI SONO I PROGETTI ED I SOGNI?Alessandro, progetti ne ho, parlare però di sogni al giorno d’oggi talvolta èattendersi false aspettative, direi cosa mi auguro. Per prima cosa una quantoprima ripresa del “sistema Italia” costruttivo e continuativo, questo metterebbea posto già tantissime cose, altrimenti vivremo sempre nell’incertezza. Poi chein regione si potesse avere una piattaforma di addestramento alla guida,moderna e allineata agli altri paesi europei. Ultimamente si sente parlare diprogetti o aree di Guida Sicura o simili, forse anche troppo strumentalizzate. Ilmio parere è che se si credesse e si analizzasse fino in fondo il concetto vero,ripeto vero e reale, di Guida Sicura e di Centro di Addestramento alla Guida,non devono esistere ostruzioni, comitati, crisi, invidie di campanili, ritardi equant’altro. Quando si parla di prevenzione e quindi di responsabilità moralea favore della comunità e propria, bisogna agire e agire subito. L’istruzione nonha tempo di attesa, attendere in questo caso vuol dire non crescere e nonmigliorare.

C'E' QUALCUNO CHE SENTI DI DOVER RINGRAZIARE?Professionalmente ho lavorato con tante persone, sempre in ottica di obiettivie di nuovi stimoli personali, quindi possono essere tante le persone daringraziare per i successi raggiunti. Per l’occasione e per il percorso fatto inquesti anni assieme ad ACU sul territorio in materia di aggiornamento alla guidasicura, l’ACU rientra inevitabilmente tra i miei ringraziamenti.

HAI DEGLI HOBBIESOLTRE AI MOTORI?L’attività fisica non me lafaccio mancare, poiquando posso, assiemealla mia compagna ciritagliamo degli spazi pervisitare alcuni luoghi con ilnostro camper.

C'È UN PERSONAGGIOAL QUALE TI ISPIRI?Certo è che quando iniziuna professione prendi a

modello qualcuno o qualche sistema, questo in ottica di miglioramento e peril bene del proprio lavoro, non certo per emulazione. Ripeto, avendo lavoratocon tante persone, di varie estrazione e culture, ho appreso tanto, direi unpercorso di vita, poi devi fare un collage con quello che apprendi e abbinarloai tuoi principi, capacità e metterci del tuo. Se vogliamo entrare nell’ambienterally, seppur di un altro periodo, sfido chiunque a non ricordare Cesare Fiorioe il sistema Lancia, hanno insegnato al mondo a correre in auto nei rally, oggiahimè solo ricordi... !!!!!!

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Dopo la sfortunata prima edizione interrotta a causa del maltempo, laScuderia Sport & Joy di Pagnacco si ripresenta ai piloti amanti dei fondisterrati con la II edizione del Ronde Terra del Friuli.La competizione, in programma i prossimi 31 gennaio e 1 febbraiovedrà, come già nella passata edizione, la sede di partenza e arrivo nellacittà stellata di Palmanova ma la prova speciale, da ripetersi quattro volte,ha trovato nuova sede nelle campagne di Rivignano, Teor e Varmo.“Speriamo in una edizione asciutta, o al limite con la neve che renderebbela competizione ancora più spettacolare” – ha affermato Paolo Michelutti,Presidente di Sport & Joy – “anche per soddisfare le attese delleamministrazioni comunali e delle associazioni del territorio che ci hannoentusiasticamente accolti fornendoci un’ottima disponibilità ecollaborazione”. “Mi auguro, conclude Michelutti, che anche i concorrenti,

superate le incomprensionidell’anno scorso, sappianocogliere con entusiasmo unadelle poche opportunità dicompetere su fondo sterratonella nostra regione”.

L’appuntamento, quindi, pertutti gli appassionati è alle 7.01del 1 febbraio nella PiazzaGrande di Palmanova dove levetture, al compimento delle 4prove speciali, faranno ritornoalle ore 16.50.

LA SPORT & JOY E LA 2ˆ EDIZIONE DEL RONDETERRA DEL FRIULI

IL NUOVO REATO DIOMICIDIO STRADALE

FRA ENFASI MEDIATICA E PROBLEMATICHE GIURIDICHE

DATA: 6 MARZO 2015Luogo: Teatro Pasolini - Cervignano del FriuliOrganizzatori: Auto Club Nazionale delle Forzedi Polizia

Con la collaborazione e il patrocinio di Comunedi Cervignano del Friuli, Automobile Club Udinee ANPS - Associazione Nazionale Polizia di StatoSezione di Cervignano “Ameglio Sguazzin”.Da molto tempo si parla di inserire nel codicepenale una specifica previsione di “omicidiostradale”, per “…colmare quella che viene sen-tita come una vera e propria lacuna normativainaccettabile …” “…un quadro sanzionatorioautonomo … individuando per la prima volta,in Italia, le fattispecie autonome dell’omicidioe delle lesioni personali stradali...”. Queste le parole dei proponenti.La nuova figura di “omicidio stradale” con lecorrelate pene previste, se da un lato sembra ri-

spondere a quanto da tempo l’opinione pub-blica chiede, dall’altra manifesta alcune debo-lezze dal punto di vista tecnico-giuridico che sirisolveranno in problematiche di non pococonto per chi questa nuova norma dovrà appli-care (organi di polizia stradale, magistratura).Lo scopo del convegno è quello di analizzare ivari aspetti per fornire un quadro per quantopossibile esauriente del fenomeno e riuscire acomprendere se la proposta di legge riusci-rebbe effettivamente a colmare una lacuna op-pure aumenterebbe le problematiche.

RELATORI ■ Antonella Manzione, Dirigente Dipartimento

Affari Giuridici e Legali della Presidenza delConsiglio dei Ministri

■ Arrigo De Pauli, già presidente del Tribunaledi Trieste

■ Rosi Toffano, Avvocato penalista del Foro diUdine

■ Umberto Guidoni, Segretario Generale dellaFondazione ANIA per la sicurezza strada

■ Sergio Bedessi, Comandante Polizia LocaleUdine

■ Giordano Biserni, ASAPS, Associazione So-stenitori Amici Polizia Stradale.

AUTO CLUBNAZIONALE DELLEFORZE DI POLIZIA

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Le Terme di Arta costituiscono una grande opportunità per chi vuoleprendersi cura della propria salute e del proprio benessere, e sono propriovicine a te. Le cure termali, per la loro riconosciuta efficacia terapeutica, per il fatto dinon utilizzare farmaci, e per la loro duttilità di impiego (che le rende idoneead esplicare un’incisiva azione per la tutela globale della salute nelle fasidella prevenzione, della terapia e della riabilitazione), sono indicate sia intermini di mantenimento del benessere psicofisico della persona, che perla cura di svariate patologie. A giovarsi delle terapie termali sono soprattutto l’apparato muscolo-scheletrico, quello respiratorio, e la pelle.La nuova gestione da parte di Casa di Cura Città di Udine spa rilancia ilTermalismo moderno, abbinando quel solido e storico legame di ambitomedicale delle Terme di Arta con l’introduzione di tutto ciò che, sianell’ambiente che nei servizi, possa rispondere al meglio ai bisogni degliospiti e dei pazienti di tutte le età.

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vasche individuali, con indicazionisovrapponibili a quelle dei fanghi equindi indicati per le malattiereumatiche e le affezioni dell’apparatolocomotore, nonché per patologiedermatologiche; cure inalatorie,comprendenti inalazioni a getto divapore, nebulizzazioni, varie forme diaerosol, irrigazioni e docce nasalimicronizzate, che permettono di curaree prevenire le principali patologie dellevie respiratorie di adulti e bambini,anche per problematiche collegate afattori allergici; cure idropiniche permigliorare la funzionalità del sistemadigestivo.Prezioso l’abbinamento con la terapiariabilitativa, respiratoria e motoria,nelle piscine con acqua calda, o lafisioterapia a secco, il percorsovascolare, e la massoterapia.Ampia la scelta di medici specialistipresenti al fine di dare risposte allediverse patologie curabili presso lostabilimento termale di Arta, ma ancheper offrire, sul territorio, un punto diriferimento sanitario polispecialisticocollegato con la Casa di Cura Città diUdine.

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Vi ricordiamo i nostri prossimi viaggi con guida in italiano

DUBAI E SULTANATO DELL’OMANDal 18 al 28 febbraio 2015Con accompagnatore dall’Italia

Dallo scintillio dell’avveniristica Dubaial Sultanato dell’Oman a cuiappartiene un territorio di estremabellezza perfettamente tutelato ed unmagnifico clima invernale. Vi si puòvivere un viaggio dai toni esclusivi inambienti raffinati ed esotici. Unacosta che si estende per ben 1700Km dallo stretto di Hormuz finoall’oceano indiano, dove le spiagge siestendono all’infinito carezzate daonde mansuete di acqua verde

smeraldo. Quando in Europa fa freddo in questa parte del mondo non così lontanada noi, le temperature sono le più piacevoli, il sole splende e permette una magnificavacanza di relax, di attività legate al mare, di interessanti escursioni nel deserto, neivillaggi e nei suq per gli acquisti dei prodotti artigianali. Questo itinerario alternadunque bellezze naturalistiche ad una storia interessante e ricca di fascino, legataai percorsi delle vie carovaniere che un tempo trasferivano le merci dall’orienteall’occidente. E da questo territorio passava proprio la Via dell’Incenso effondendoricchezze in quantità e divulgando culture diverse.

1° giorno, mercoledì 18 febbraio ITALIA/DUBAI Partenza per Dubai con voli diilinea. Arrivo nella notte e trasferimento immediato in hotel. Pernottamento.

2° giorno, giovedì 19 febbraio DUBAI Prima colazione. Nel pomeriggio visita diquesta città che ha davvero dell’incredibile. È considerata “La Perla del Golfo” e hainfatti conservato il fascino di una città lagunare solcata dal creek, un canale di acquasalata nel quale navigano gli abras, i taxi acquatici che con i dhow a remicostituiscono ancora i mezzi di trasporto locali. La visita sarà concentrata nella parte

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moderna della città caratterizzata da avveniristicheinfrastrutture lungo la costa di Jumeirah. Qui si trovanol’incredibile hotel Burj el Arab, fiore all’occhiellodell’ospitalità araba, il Palm Jumeirah, la Marina di Dubai,e molti altri affascinanti progetti in via di sviluppo. Rientroin hotel. Cena e pernottamento.

3° giorno, venerdì 20 febbraio DUBAI/MUSANDAMPrima colazione. Al mattino partenza in pullman, indirezione del confine del Sultanato dell’Oman, arrivo edisbrigo delle procedure di ingresso.La penisola del Musandam, situata tra il Golfo Persico edil Golfo dell’Oman, è la regione più suggestiva delsultanato tanto da essere considerata “ la Norvegiad’Arabia” a causa delle sue alte vette che creano fiordispettacolari lambiti dalle acque cristalline. Arrivo etrasferimento in hotel. Nel pomeriggio escursione conauto 4x4 al al Jebel Harim, la più alta vetta della penisoladel Musandam (2.087 metri) conosciuta come “lamontagna delle donne”. Da qui è possibile ammirare unavista sulla catena dell' Hajar, alcuni antichi insediamentibeduini e il Parco di Khalidaya. Rientro a Khasab. Cenae pernottamento.

4° giorno, sabato 21 febbraio MUSANDAM Primacolazione. Al mattino trasferimento al porto e imbarco su un dhow, grosso ecaratteristico battello in legno, usato in questi mari come nave da trasporto e dapesca. Inizio della navigazione tra i fiordi e altri isolotti rocciosi, visitando un villaggiodi pescatori. Si prosegue poi per il fiordo di Khawr Sham caratterizzato da alte paretirocciose che cadono a picco nel mare; al suo interno si trova Telegraph Island famosaperché gli inglesi vi installarono una stazione telegrafica già all’inizio del secolo, come“ponte” verso l’India, data la sua posizione isolata e strategica. Possibilità di faresnorkeling. Seconda colazione a bordo. Nel pomeriggio rientro a Khasab. Cena epernottamento.

5° giorno, domenica 22 febbraio MUSANDAM/MUSCAT Prima colazione. Almattino trasferimento all’aeroporto di Khasab e partenza per Muscat. Arrivo etrasferimento in hotel. Nel pomeriggio visita della capitale omanita, una gradevolecittà circondata da alte e scoscese montagne di origine vulcanica che si affaccianosu un ampio porto naturale. È forse la città più pulita del Medio Oriente: l’ordine ed ildiscreto silenzio abitano gli edifici modernamente austeri. Si visita il porto con isambuchi ed il vecchio suq con i suoi gioielli e centinaia di botteghe artigiane cheoffrono il meglio della produzione locale. La città vecchia è cinta da possenti mura chesi aprono in quattro porte. A oriente ed a occidente Muscat è dominata dalle fortezzedi Jalali e Mirani costruite dai portoghesi tra il 1527 ed il 1588, occupate dai turchinel 1649 sono attorniate da edifici in stile arabo, persiano, indiano ed africano spessofusi in pittoresche architetture. Visita della città vecchia e del museo Bait Al Zubair,casa della famiglia Zubair oggi trasformata in museo, dove si può riscoprire la storiae la cultura tradizionale Omanita. La collezione comprende armi, costumi, gioielli,mobili ed arnesi da cucina, ed è stato anche ricostruito un villaggio rurale omanita conun aflaj (sistema d’irrigazione). Cena e pernottamento.

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6° giorno, lunedì 23 febbraio MUSCAT/SUR Prima colazione. Prima di lasciareMuscat visita della Grande Moschea, una delle più grandi del mondo completata nel2001. Dopo la visita partenza per Sur procedendo a sud per 150 km lungo la costadel Golfo dell’Oman. Si possono ammirare magnifiche baie di sabbia bagnate da unmare limpido, crateri calcarei e profondi canyon naturali. Prima di giungere a Sursosta presso i resti del mausoleo di Bibi Miriyam (al momento è in fase di restauro,non possiamo assicurarvi di vedere il mausoleo da vicino) in posizione panoramicanei pressi del villaggio di Qalhat. Questo era un tempo un importante portocommerciale che anche Marco Polo visitò nel suo viaggio verso Oriente. Arrivo quindia Sur dove tuttora si costruiscono i sambuchi o dhow, le barche a vela che, sfruttandogli alisei, permettevano ai commercianti del posto di raggiungere le coste dell’AnticoOriente. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

7° giorno, martedì 24 febbraio SUR/WADI BANI KHALID/DUNE DI WAHIBAPrima colazione e partenza per Wadi Bani Khalid, la valle più spettacolare dellaregione di Sharqiyah. Il wadi è un canyon creato dallo scorrere di un fiume che si fastrada in modo scomposto per gran parte dell’anno e crea piscine e laghetti d’acquafresca davvero insoliti, bordati da palme da dattero e da montagne rocciose.Proseguimento verso le dune di sabbia di Wahiba. Si ammira un susseguirsi di dune di varie tonalità di arancione con un’altezza che puòraggiungere i cento metri. Le sabbie di Wahiba sono un luogo molto caratteristicoperchè vi risiedono le tribù beduine conosciute per la loro ospitalità e la conoscenzadel deserto. Sistemazione in tende con servizi privati presso un campo tendato neldeserto. Seconda colazione al sacco. Cena e pernottamento.

8° giorno, mercoledì 25 febbraio DUNE DI WAHIBA/NIZWA Prima colazione evisita di una famiglia beduina che ancora vive in modo tradizionale nei pressi delcampo tendato. Al termine e dopo aver ancora gustato la magica atmosfera del

deserto partenza per Nizwa, capoluogo dellaregione di Dhakiliya che fu capitale dell’Omannell’VIII secolo. Lungo il percorso si trovano alcuniinteressanti piccoli insediamenti e località comeIbra. Sosta al mercato che si tiene ogni mercoledì.Si tratta di un mercato riservato esclusivamente acompratrici e venditrici di sesso femminile. Gliuomini non sono ben accetti. Quindi partenza perun’ escursione che ci porterà al villaggio di “AlHamra” per poi proseguire verso Shams Jebeldove si trova un magnifico Gran Canyon. Arrivonel pomeriggio a Nizwa. Cena e pernottamento.

9° giorno, giovedì 26 febbraio NIZWA/MUSCAT Dopo la prima colazione visita diNizwa, centro culturale sia per scrittori e poeti che per i capi religiosi e i loro studenti.La città è anche famosa per le sue palme da dattero e per i prodotti artigianali. Sivisitano gli aflaji ed il forte.Il sistema degli aflaji è diffuso in tutto il paese e risale almeno al I secolo a.C.: si trattadi una rete di canali sotterranei che conducono l’acqua dalle montagne fino ai villaggidella pianura e della costa. Il forte costruito tra il 1670 ed il 1680 dal sultano Bin Saidal-Yaarub, è famoso per la gigantesca torre circolare (36 metri d’altezza e 45 didiametro). L’antica Nizwa vive intorno alle atmosfere ed alle voci del suq piùtradizionale. Nelle strette viuzze del centro si incontrano piccoli negozi traboccanti di

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merci: argenti, cordami, tessuti e frutti tropicali. Il suq copre un’area di 7600 metriquadrati ed è circondato da bellissimi e possenti portali di legno. Nel pomeriggiovisita al magnifico Castello Jabreen costruito nel lontano XVII secolo Birkat.Proseguimento per Muscat. Cena e pernottamento.

10° giorno, venerdì 27 febbraio NIZWA/MUSCAT Prima colazione ed in mattinatapartenza per una esplorazione del territorio intorno a Muscat. Si visiterà Nakhl, un’oasicircondata dalle montagne che giungono ad un’altitudine di 2000 metri. Il forte diNakhl risale al XVII secolo ed è costruito su uno sperone roccioso da cui si gode unasplendida vista. Rientro a Muscat e pomeriggio libero per il relax e lo shopping concamere a disposizione. Dopo cena trasferimento in aeroporto per il volo di rientro.

11° giorno, sabato 28 febbraio MUSCAT/ITALIA Partenza con volo di linea viaIstanbul. Arrivo e disbrigo delle formalità di sbarco.

ImportanteL’ordine dell’escursioni può essere modificatoper un migliore sviluppo dell’itinerario a secondadelle condizioni climatiche e orari dei voli.

Condizioni individuali di partecipazioneQuota base in doppia da VeneziaPossibili partenze su richiesta da Milanoe RomaMinimo 10 persone € 2.760,00Minimo 15 persone € 2.680,00Minimo 20 persone € 2.580,00Supplemento singola € 670,00

Tasse di imbarco e fuel da € 215,00(variabili fino all’emissione dei biglietti aerei)

Iscrizione/Annullamento € 85,00

Cambi applicati: 1 USD = 0,75Adeguamento valutario, se necessario, entro20 giorni dalla data di partenza.

Ricordiamo che l’accompagnatore raccoglieràun importo variabile a seconda dal numero dipartecipanti dai 50 ai 60 € a persona per lagestione delle mance da distribuirsi a facchini,camerieri, guide ed autisti.

OPERATIVI AEREI PREVISTI

TK1872 VENEZIA ISTANBUL 14.20 - 17.45TK760 ISTANBUL DUBAI 20.05 - 02.35TK775 MUSCAT ISTANBUL 03.10 - 06.35TK1867 ISTANBUL VENEZIA 07.55 - 09.25

HOTELS PREVISTI/SIMILARI

• Dubai, Grand Central• Khasab, Atana (ex Golden

Tulip)• Muscat, Al Falaj, Best Western• Sur, Sur Plaza• Wahiba, Campo tendato

Arabian Oryx• Nizwa, Golden Tulip

La quota base comprendeViaggio aereo internazionale, voliinterni all’itinerario, hotels men-zionati o similari, trasferimenti esistemazioni da programma,trattamento di mezza pensioneda programma, guida/accom-pagnatore dall’Italia, assicura-zione inter-assistance, docu-mentazione e seta da viaggio.

La quota base non com-prende Pasti non menzionati,bevande, mance, tasse di fron-tiera circa 5 euro, visto omanitacirca euro 10, spese personali equanto altro non indicato nellaquota.

Documenti Per effettuare que-sto viaggio occorre il passaportovalido per almeno sei mesi dalladata di inizio del viaggio. Inoltreoccorrono 2 foto formato tes-sera e due moduli compilati.

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GUATEMALA e HONDURASNei Regni Maya, da Tikal a Copan

Dal 21 febbraio al 3 marzo 2015Con accompagnatore dall’Italia

Il Guatemala è una piccola repubblica del centro America culla della mitica CiviltàMaya misteriosamente scomparsa, nonché ultimo baluardo alla conquistaspagnola dell’America. Qui si trovano una natura tropicale straordinariamente riccadi sfumature, un popolo gentile ed ospitale che esprime la sua intensa spiritualitàin tradizioni e rituali antichissimi. Ancora oggi quando, all’alba, la nebbia della selvasi alza rivelando le rovine velate da una cortina di pioggia, come isole di pietra, sipuò ritrovare intatto quel fascino che aveva stregato viaggiatori e archeologi delsecolo scorso. Ecco che anche noi, accompagnati da guide sapienti, siamo prontia compiere un salto temporale per incontrare una civiltà che si è spenta inapparente silenzio, ritrovando la magia di mondi perduti.

1° giorno, sabato 21 febbraio ITALIA/MADRID/CITTA’ DEL GUATEMALA/ANTIGUA Partenza con voli di linea collegati a Madrid con voli della compagniaIberia. Arrivo a Guatemala City e trasferimento ad Antigua, sistemazione in hotel.Cena e pernottamento.

2° giorno, domenica 22 febbraio ANTIGUA/CHICHICASTENANGO/SANANDRES XECUL/QUETZALTENANGO Prima colazione. Partenza perChichicastenango, villaggio indio, col mercato più colorato e pittoresco in stilemaya, dove persistono ancora oggi forti credenze e cerimonie pre-cristiane chene accentuano il fascino mistico. Le bancarelle offrono artigianato tipico e diversigeneri alimentari, tra cui curiosare. Proseguimento verso Quetzaltenango

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fermandoci a San Andres Xecul per visitare la sua bella piazza e le chieseartistiche. Seconda colazione in corso di visita. Arrivo nel pomeriggio esistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

3° giorno, lunedì 23 febbraio QUETZALTENANGO /SAN FRANCISCO ELALTO/ZUNIL/ALMOLONGA/LAGO ATITLAN Prima colazione. Visita orientativadi Quetzaltenango “Posto dove vive il Quetzal”, l’uccello simbolo del Guatemala.Fulcro commerciale della comunità Maya K’ichè, il venerdì si tiene un importantee coloratissimo mercato ortofrutticolo. Si prosegue con la visita dei pueblos agricoliZunil, Almolonga e San Francisco el Alto, con un imponente altare e splendidiaffreschi del secolo XVI. Non mancherà l’occasione di indugiare tra altri mercatitipici del venerdì. Seconda colazione in corso di visita. Trasferimento al LagoAtitlán. Cena libera e pernottamento.

4° giorno, martedì 24 febbraio LAGO ATITLAN/SAN ANTONIO PALOPO’/IXIMCHE’/ANTIGUA Prima colazione. La caldera vulcanica del lago Atitlán e lecircostanti vette rappresenta uno dei panorami più fotografati del Paese. Graziealla sua forma irregolare, vi sono numerose insenature e baie, e in lontananzasorgono numerosi villaggi Maya. Escursione in barca sul lago e visita ai villaggiodi San Antonio Palopó. Seconda colazione in corso di visita. Proseguimento peril sito pre-colombiano di Iximchè, capitale del regno dei Maya Kaqchikel dal 1470sino al suo abbandono avvenuto nel 1524. Trasferimento ad Antigua. Cena liberae pernottamento

5° giorno, mercoledì 25 febbraio ANTIGUA Prima colazione. Giornata interadedicata alla visita di Antigua Guatemala, classificata come patrimonio Unesco.Visita alla Cattedrale, alla Chiesa della Merced e al convento dei Cappuccini. Gliedifici di epoca coloniale, le bellissime chiese barocche, le numerose rovinedell’antica capitale del Guatemala, testimoniano la ricchezza di questo avampostospagnolo. L’atmosfera romantica delle sue case, dei muri in calce color pastello,circondati di fiori, non possono che rimanere impressi. Seconda colazione in corsodi visita. Si prosegue per la visita di una fattoria dove si coltiva caffè. Rientro adAntigua, cena libera e pernottamento in hotel.

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6° giorno, giovedì 26 febbraio ANTIGUA/COPAN (HONDURAS) Prima colazione. Attraverso la frontiera con l'Honduras si raggiunge Copán,patrimonio UNESCO, ritenuto il centro politico del Mondo Maya e visita dellesplendide rovine Maya, molto importanti perla ricchezza delle decorazioni dei bassorilievie delle steli. La città Maya di Copán comeesiste oggi è composta da un complessoprincipale di rovine dominato dall’Acropoli, ediversi complessi secondari tutt’intorno, il latosud è occupato da una piramide di circa seimetri. Parecchi monumenti sono ancoravisibili, alcune grandi statue di divinità benescolpite e cariche a profusione d'ornamenti, eancor più grandi stele in altorilievorappresentanti figure umane con vesti eabbigliamenti complicati e lussuosi e coniscrizioni. Notevole la "corte della scalageroglifica", con i scalini accuratamente incisi;un'altra scala si caratterizza per le statue digiaguari, rovine che narrano la storia che iltempo ha cancellato dalla memoria deipopoli. Seconda colazione in corso di visita.Cena e pernottamento.

7° giorno, venerdì 27 febbraio COPAN/QUIRIGUA’ (GUATEMALA)/PUERTOBARRIOS/LIVINGSTON Prima colazione. Rientro in Guatemala, visita diQuiriguà, sito Unesco, che riveste una primaria importanza per la grande quantitàdi statue che vi sono state ritrovate, alcune delle quali sono considerate le piùpreziose del Meso-America. Fra queste sculture sono particolarmenteimpressionanti alcune stele, scolpite in singoli blocchi di pietra, la più grande delle

quali è alta 10 metri e pesa circa 60tonnellate (la stele B, la più grande delperiodo Maya che sia giunta fino a noi).Oltre alle stele, nel sito sono presentialtari, sculture che decorano le facciatedegli edifici e alcune rocce conelaborate sculture rappresentantianimali mitologici, dette per questozoomorfe. Arrivati a Puerto Barrios ci siimbarca per raggiunge Livingston, unacittadina sulle rive del Mar dei Caraibi,

priva di collegamenti stradali con il resto del mondo. Tra gli abitanti predominal’etnia dei Garifuna, i discendenti di popoli del golfo di Guinea, che vennerodeportati qui in modo massiccio, a bordo delle navi schiaviste che salpavano allavolta del “nuovo mondo” per servire i grandi latifondisti delle piantagioni di banane.Seconda colazione in corso di visita. Cena e pernottamento.

8° giorno, sabato 28 febbraio LIVINGSTON/RIO DULCE/FLORES Primacolazione. Trasferimento in lancia per raggiungere Rio Dulce: si vedrà lalussureggiante foresta pluviale e l'impressionante canyon del Rio Dulce. Visita delCastillo di San Felipe, antica fortezza spagnola eretto a protezione delle merci che

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transitavano fra America e Spagna dalle scorribande dei pirati. Proseguimento perFlores. Lungo il tragitto si osservano le mangrovie ed enormi ninfee, numerosespecie di uccelli, si attraversa un suggestivo canyon, e si accostano diversepalafitte ancorate al fondo del fiume, abitate da indigeni. Seconda colazione incorso di visita. Cena e pernottamento.

9° giorno, domenica 1 marzo FLORES/TIKAL/FLORES Prima colazione. Lacittadina di Flores si trova proprio al centro del lago de Peten Itzà, centro di partenzadelle visite del Parco Nazionale di Tikal, sito Unesco, considerato uno dei più grandie il più monumentale di tutti i siti Maya. Tikal sorgeva proprio su una collina nel cuoredell’intricata foresta pluviale che doveva essere paludosa, dove si fanno largo itempli-piramide, le bellissime stele e sculture finemente scolpite che rammentano losfarzo di altri tempi, le grandi maschere in stucco. Straordinaria la dimensione degliedifici come la piazza principale e il Tempio del Grande Giaguaro. Si citano anche ilTempio delle Maschere e le rovine dell’Acropoli settentrionale e centrale, il TempioIII, il Tempio del Serpente a due teste, nonché la piazza dei Sette Templi, dove sigiocava a palla. Possibilità di visitare il museo delle Steli e il museo dell’archeologoSilvanus Morley. Seconda colazione in corso di visita. Cena e pernottamento.

10° giorno, lunedì 2 marzo FLORES/SAYAXCHE’/CEIBAL/COBAN Primacolazione. Navigazione lungo il Rio de la Passion nel cui bacino si trovanonumerosi siti archeologici Maya, tra i quali vanno ricordati Dos Pilas, Tamarindito,Aguateca, Ceibal, Cancuen e Machaquilá. Visita al sito archeologico di Ceibal (oSeibal), un regno indipendente che aveva accentrato molto potere grazie alcontrollo del commercio lungo questa via d'acqua. Anche se architettonicamentemeno sorprendente rispetto ad alcuni altri siti, il tragitto sul fiume verso Ceibalrappresenta una immersione totale nell’atmosfera dei tempi antichi.Proseguimento per Cobán, che si trova nel centro di una regione intensamentededicata alla coltivazione del caffè, che proprio per la ricchezza data da questeproduzioni, ha visto aumentata la sua influenza nel governo federale.Seconda colazione in corso di visita. Cena e pernottamento.

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11° giorno, martedì 3 marzo COBAN /CITTA’ DEL GUATEMALA / ITALIA Primacolazione. Cobán, circondata da montagnedove crescono numerose specie di orchidee,la rara Monja Blanca. Le montagne ospitanoanche diversi parchi nazionali del paese, il piùfamoso è il Biotopo Mario Dary Rivera(Biotopo Del Quetzal) dove vi sono grotte ecascate. Seconda colazione ed in tempoutile trasferimento in aeroporto e partenzaper il volo di rientro. Pasti e notte in volo.

12° giorno, mercoledì 4 marzo ITALIAArrivo previsto nel pomeriggio.

ImportanteL’ordine delle escursioni può essere modificatoper un migliore sviluppo dell’itinerario a secondadelle condizioni climatiche e orari dei voli.

Condizioni individuali di partecipazioneQuota base in doppia da Milano, Roma eVeneziaMinimo 10 persone € 2.740,00Minimo 15 persone € 2.600,00Minimo 20 persone € 2.550,00Supplemento singola € 350,00

Tasse di imbarco e fuel da € 460,00(variabili fino all’emissione dei biglietti aerei)

Cambi applicati: 1 USD = 0,75Adeguamento valutario, se necessario, entro20 giorni dalla data di partenza.

Ricordiamo che l’accompagnatore raccoglierà un importo variabile a seconda dalnumero di partecipanti dai 50 ai 60 € a persona per la gestione delle mance dadistribuirsi a facchini, camerieri, guide ed autisti.

La quota base comprendeViaggio aereo internazionale,hotels menzionati o altri dellastessa categoria, trasferimentie sistemazioni da programma,trattamento da programma,guide locali parlanti italiano, ac-compagnatore dall’Italia, assi-curazione inter-assistance, do-cumentazione e set da viaggio.

La quota base non com-prende Pasti non menzionati,bevande, mance, tasse aero-portuali, spese personali equanto altro non indicato nellaquota.

Documenti Per effettuare que-sto viaggio occorre il passa-porto valido per almeno sei mesidalla data di inizio del viaggio.Inoltre occorrono 2 foto formatotessera e due moduli compilati.

OPERATIVI AEREI PREVISTI

IB3249 VENEZIA/MADRID 0740 1020IB6341 MADRID/GUATEMALA CITY 1140 1630IB6342 GUATEMALA CITY/MADRID 17451325+1 (scalo tecnico ad El Salvador)IB3244 MADRID/VENEZIA 1935 2200

HOTELS PREVISTI/SIMILARI

• Antigua, Villa Colonial• Quetzaltenango, Pension Bonifaz• Lago Atitlan, Villa Santa Catarina• Città del Guatemala, Best Western

Stofella• Copan, Clarion Copan• Livingston, Villa Caribe• Flores, Villa Maya• Coban, Park Hotel.

Tutti i programmi dettagliati e prezzi sono disponibili in agenzia o sul sito www.acitur.it

Tradizioni e valori della civiltà

contadina friulanadel novecento

chiandetti editore

NUOVA OPERA

di GUIDO SUT e OTTO D’ANGELO

Vita quotidiana friulana vissuta dalle persone lungo il corso di un’intera vita: la scuola, il lavoro nei campi e nelle stalle, le funzioni religiose, il tempo libero, le attività domestiche, le fatiche di un popolo che ha fondato la sua cultura nell’operosità, nei valori della famiglia, rispetto e solidarietà per il prossimo.

Testo bilingue: italiano - friulano, 736 pagine, 486 illustrazioni, f.to 17x24 cm, 40,00.

chiandetti editore

Via Vittorio Veneto, 106 - Reana del Rojale - UDINE - Tel. 0432 857054 - [email protected]

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