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39 38 INCHIESTA Speciale Emilia Romagna A colloquio con Stefano Frigeri, presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna, per scoprire che, da qualche parte, esistono anche numeri positivi... PROFESSIONE GOLF CLUB N onostante il 2014 sia stato un anno pessimo per l’economia italiana, e sicuramente non un anno fantastico per il golf nazionale, c’è chi fortunata- mente è andato in controtendenza. Stiamo par- lando della regione Emilia Romagna che, gra- zie alla forte propensione al turismo, è riuscita a chiudere l’anno con il segno più davanti a molti indicatori. Ne parla, con legittimo orgoglio, il presidente del comitato re- gionale Fig, il parmigiano Stefano Frigeri, che dopo molti anni di vicepresidenza ha preso il posto di Celso Lombardini quan- do questi è passato al consiglio nazionale. “Il bilancio del 2014 ci soddisfa - spiega Frigeri - perché in con- trotendenza rispetto all’andamento nazionale. Se in Italia il movimento del golf ha tenuto rispetto all’andamento dell’eco- nomia, in Emilia Romagna i numeri sono addirittura positivi. Abbiamo migliorato sia dal punto di vista numerico dei tesse- rati che sotto quello dei risultati economici. I dati che ci arri- vano da Emilia Romagna Golf sono lusinghieri per i green fee, saliti del 35% nell’ultimo anno da 121.000 a 172.600, e per i per- nottamenti, aumentati del 25% dai 2.264 del 2013 ai 2.828 del 2014. Aumentati di conseguenza i fatturati degli hotel (+43%) e dei circoli di golf (+36%) con un utile totale cresciuto del 14%. Per quanto riguarda i tesserati, abbiamo toccato un totale di 11.207 giocatori, che rispetto al totale nazionale rappresenta sicuramente un’ottima cifra”. L’Emilia Romagna ha dalla sua una notevole compe- tenza nel campo della ricezione turistica. “Esatto e noi vogliamo che il golf sia sempre più coinvolto sot- to questo aspetto. Il golf sta dimostrando di essere un volano importante per i movimenti turistici, sia per chi arriva dall’Ita- lia che per chi ci raggiunge dall’estero”. di Paolo Emilio Pacciani in controtendenza Stefano Frigeri e, nella pagina accanto, la fontana del Nettuno, simbolo di Bologna

in controtendenza · 2020. 3. 10. · pa Italia con il club di Modena e il secondo posto in serie ... to che il turismo golfistico, se gestito con oculatezza ed all’inter -

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Un 2014 vissutoA colloquio con Stefano Frigeri, presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna, per scoprire che, da qualche parte, esistono anche numeri positivi...

PROFESSIONE GOLFPROFESSIONE

GOLF CLUB

Nonostante il 2014 sia stato un anno pessimo per l’economia italiana, e sicuramente non un anno fantastico per il golf nazionale, c’è chi fortunata-mente è andato in controtendenza. Stiamo par-lando della regione Emilia Romagna che, gra-zie alla forte propensione al turismo, è riuscita a

chiudere l’anno con il segno più davanti a molti indicatori.Ne parla, con legittimo orgoglio, il presidente del comitato re-gionale Fig, il parmigiano Stefano Frigeri, che dopo molti anni di vicepresidenza ha preso il posto di Celso Lombardini quan-do questi è passato al consiglio nazionale.“Il bilancio del 2014 ci soddisfa - spiega Frigeri - perché in con-trotendenza rispetto all’andamento nazionale. Se in Italia il movimento del golf ha tenuto rispetto all’andamento dell’eco-nomia, in Emilia Romagna i numeri sono addirittura positivi. Abbiamo migliorato sia dal punto di vista numerico dei tesse-rati che sotto quello dei risultati economici. I dati che ci arri-vano da Emilia Romagna Golf sono lusinghieri per i green fee, saliti del 35% nell’ultimo anno da 121.000 a 172.600, e per i per-nottamenti, aumentati del 25% dai 2.264 del 2013 ai 2.828 del 2014. Aumentati di conseguenza i fatturati degli hotel (+43%) e dei circoli di golf (+36%) con un utile totale cresciuto del 14%. Per quanto riguarda i tesserati, abbiamo toccato un totale di 11.207 giocatori, che rispetto al totale nazionale rappresenta sicuramente un’ottima cifra”.

L’Emilia Romagna ha dalla sua una notevole compe-tenza nel campo della ricezione turistica.“Esatto e noi vogliamo che il golf sia sempre più coinvolto sot-to questo aspetto. Il golf sta dimostrando di essere un volano importante per i movimenti turistici, sia per chi arriva dall’Ita-lia che per chi ci raggiunge dall’estero”.

di Paolo Emilio Pacciani

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Stefano Frigeri e, nella pagina accanto, la fontana del Nettuno, simbolodi Bologna

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Quali sono i poli di maggiore attrazione?“Ovviamente la riviera adriatica e le città d’arte. Abbiamo no-tato una crescente attrattiva da parte delle zone limitrofe agli aeroporti”.

Da dove arrivano questi turisti con sacca al seguito?“Un po’ da tutta Italia e poi dall’Europa, soprattutto dal Nord. Tedeschi, svedesi e norvegesi in primis”.

Questi dati positivi riguardano tutta la regione in mo-do omogeneo?“No, purtroppo è una situazione a macchie di leopardo. Ci so-no circoli che hanno sofferto molto la crisi economica e altri che invece l’hanno sopportata meglio, addirittura aumentando i propri iscritti. Dipende molto dalla politica che hanno fatto

per essere più competitivi su un mercato divenuto ormai asso-lutamente concorrenziale”.

Sul fronte dei nuovi giocatori come si è mossa l’Emi-lia Romagna?“Direi molto bene. I campi pratica e i campi promozionali han-no rappresentato una grande opportunità per chi ha voluto ini-ziare a giocare nel 2014. Da un punto di vista numerico spic-cano in questo settore il Cus Ferrara e il golf club Le Fonti, grazie alla lungimiranza dei rispettivi presidenti. A questo ag-giungiamo che la Fig regionale ha fatto opera di promozione sui media locali. In particolare, congiuntamente con l’ente di promozione turistica regionale, sponsorizziamo una pagina settimanale sul Resto del Carlino attraverso la quale facciamo conoscere il golf sotto tutte le sue sfaccettature”.

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GOLF CLUB

Qui sopra, due immagini del Golf Club Bologna. Nella pagina accanto l’Adriatic Club di Cervia (in alto), due buche de La Rocca (Parma, al centro) e un tee di partenza di Matilde di Canossa (Reggio Emilia).

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mi rudimenti del golf con l’aiuto di un professionista anche lontano dai campi di gioco. Nel 2014 i nostri gonfiabili sono usciti 19 volte per un totale di 46 giorni, ai quali si aggiun-gono i 150 giorni di scuola golf gestita direttamente da Elio Vergari, professionista di Piacenza”.

Il sogno nel cassetto?“Ospitare nella mia regione la gara giovanile più importante d’Italia, il trofeo Pallavicino. L’Emilia Romagna si candiderà e spero che ci venga assegnata”.

Sedici annidi golf & turismo

Parlare di golf e turismo in Italia non è sicuramente facile, por-tare avanti un progetto in questo settore per 16 anni è stata davvero un’impresa e perciò ci sentiamo molto orgogliosi di

aver raggiunto quest’anno, con il consorzio Emilia Romagna Golf, questo traguardo. Emilia Romagna Golf nacque nel 1998 grazie alla felice intuizione di Alessandro Dalpozzo, allora Presiden-te del golf di Argenta, che invitò i cinque Circoli allora presenti nell’area compresa fra Bologna e la Costa Adriatica (Bologna, Riolo, Argenta, Cervia e Rimini) a consorziarsi tra di loro per approfittare dei contributi previsti dalla legge regionale 7/98, che premiava fino al 50% di cofinanziamento quei progetti che avessero contribuito alla destagionalizzazione ed alla interna-zionalizzazione dell’offerta turistica della Regione.Venne allora creato il primo consorzio denominato Adria Coast Golf Promotion al quale, oltre ai 5 campi da golf, aderirono una decina di alberghi e le cooperative Romagna Vacanze by Co.Al.Ce. di Cervia e Promozione Alberghiera di Rimini, che si occuparono della vendita all’estero dei pacchetti turistici golfistici realizzati mettendo insieme i green fee dei campi da golf e l’offerta alberghiera.Dopo qualche anno di attività l’Assessore al Turismo della Re-gione Emilia Romagna, Guido Pasi, propose di allargare il con-sorzio a tutti i campi della Regione in possesso di almeno 9 bu-che certificate e giocabili (tutti i cosiddetti campi “affiliati”), promettendo di dotare il nuovo consorzio regionale dei fondi necessari alla promozione internazionale.Nel mese di novembre del 2001 nacque, sempre presieduta da Alessandro Dalpozzo, Emilia Romagna Golf, l’attuale consor-zio che prese il posto di Adria Coast Golf Promotion e che og-gi è arrivato a raggruppare 26 campi da golf e 25 fra i migliori alberghi della regione Emilia Romagna.In questi 16 anni di attività non è mai mancato il supporto ope-rativo ed economico da parte dei soggetti pubblici più inte-ressati alla valorizzazione dell’offerta golfistica regionale, dall’Assessorato al Turismo all’APT regionale, dal Comitato Regionale della Federazione Italiana Golf alle Unioni di Pro-dotto regionali.Il turista – golfista infatti spende soltanto il 10% del suo budget

Nel 2014 Parma ha ospitato la fiera italiana del golf. Ci sarà un bis nel 2015?“Assolutamente sì. Nell’ultimo weekend di febbraio l’Italia Golf Show tornerà nelle Fiere di Parma in abbinata con un evento importante come Mercante in Fiera. Sarà l’occasione per vedere e provare tutta la nuova attrezzatura. Quest’anno sono arrivate 5.000 persone e ce ne aspettiamo ancora di più per l’edizione 2015”.

Da un punto di vista agonistico come sono andate le cose?“Direi bene. Voglio precisare che noi puntiamo moltissimo sull’attività giovanile, che assorbe circa il 70% del tempo e del-le risorse del comitato regionale. I risultati si sono visti, con vittorie dei nostri atleti in competizioni nazionali, nella Cop-pa Italia con il club di Modena e il secondo posto in serie A1 sempre con Modena. Nel 2015 ospiteremo a Croara delle manifestazioni importanti a carattere nazionale dedicate ai Pulcini, sia individuali che a squadre, mentre a Cervia e Le Fonti ci saranno gare nazionali. Inoltre, insieme ad altri co-mitati regionali, siamo fra i promotori del rinnovato proget-to scuola che coinvolge 400 studenti di 12 scuole elementari e medie. Diciotto sono i circoli impegnati in questo proget-to dal quale ci attendiamo grandi cose. Inoltre, sempre dal punto di vista della promozione, puntiamo molto sui pallo-ni gonfiabili che permettono di far provare a chiunque i pri-

Nella pagina accanto, il drive di Stefano Frigeri, presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna. In alto due immagini di Le Fonti (Bologna), al centro Riviera e Salsomaggiore, in basso Castellarquato e Croara

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Cus FerraraFossadalbero

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Matilde di Canossa

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Modena

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La Lupa

Giardino Carpi

Vigne Duchessa

FattoriaRubiera

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Piacenza

La Marchesa

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Molino del Pero Le Fonti

La Torre - Riolo

Rimini - VerucchioRiviera

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Casalunga

Faenza Le Cicogne

I Fiordalisi Cesena

Cesenatico

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Imola - Zolino

9 Ca Laura

Imola - Il GrifoneSiepelunga

Promotion

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giornaliero a favore dei campi da golf mentre il rimanente 90% va a favore di altri soggetti (alberghi, ristoranti, bar, rental car, linee aeree...) creando ricchezza all’indotto locale.Per questo motivo possiamo affermare con assoluta certezza che la longevità ed il successo del progetto Emilia Romagna Golf sono dovuti principalmente al mantenimento dei neces-sari finanziamenti pubblici a favore delle varie attività promo-zionali pianificate anno dopo anno.Occorre dare anche atto ai circoli di golf regionali di aver capi-to che il turismo golfistico, se gestito con oculatezza ed all’inter-no di un consorzio regionale, avrebbe potuto essere una grande opportunità per riempire il campo da golf in quei giorni storica-mente meno frequentati dai soci del Circolo e che grazie a quel-le risorse sarebbe stato possibile assicurarsi ogni anno un buon numero di green fee, che avrebbero contribuito alla buona salu-te del budget dei Circoli stessi, ad un mantenimento delle quote associative ad un livello più contenuto e come conseguenza fi-nale ad un più facile reperimento di nuovi Soci.Far arrivare in Italia i golfisti di tutto il mondo non è cosa né scontata né facile e questo lo sanno bene tutti coloro che gior-nalmente hanno a che fare con i Tour Operator o con i singo-li golfisti stranieri.Riteniamo che un Consorzio di campi da golf risulti fonda-mentale per agevolare l’arrivo dei golfisti stranieri: un’unica centrale di prenotazione ed un unico interlocutore che possa fornire ai giocatori stranieri ed ai Tour Operator specializza-ti l’assistenza necessaria e tutti i servizi richiesti, come preno-

tazione tee times ed alberghi, noleggio auto o pullman, tran-sfer, tutte le attività extragolfistiche, accoglienza in aeroporto e così via. I migliori prezzi sul mercato, personale che parli le lingue straniere per fornire ogni chiarimento e fugare ogni dubbio, la possibilità di distribuire i tee times richiesti sui va-ri percorsi consorziati a seconda delle disponibilità dei singo-li campi, materiale stampato e sito internet in lingua straniera sono inoltre tutte doti che tranquillizzano i golfisti stranieri e li convincono, per una volta, ad abbandonare le classiche mete turistiche spagnole e portoghesi. Sarebbe importante svilup-pare esperienze analoghe in altre Regioni italiane e la nostra esperienza è a disposizione di tutti.

Maurizio de Vito Piscicelli Una fotografia aerea del bel percorso di Modena, ai vertici del panorama golfistico emiliano.

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Matilde di Canossa

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Modena

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Giardino Carpi

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La Marchesa

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Molino del Pero Le Fonti

La Torre - Riolo

Rimini - VerucchioRiviera

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Faenza Le Cicogne

I Fiordalisi Cesena

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Imola - Zolino

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PromotionArgenta buche 18La Bastardina 9Bologna 18Cà Laura 9Casalunga 9Castell’Arquato 18Cento 9Cervia 27Croara 18Cus Ferrara 18Faenza - Le Cicogne 9I Fiordalisi 9Le Fonti 18Matilde di Canossa 18Modena 18+9Molino del Pero 18Monte Cimone 9Monteveglio 9Reggio Emilia 9Rimini - Verucchio 18Rivieragolfresort 18La Rocca 18Salsomaggiore 18

San Valentino 18Santo Stefano 9La Torre - Riolo Terme 18e inoltre...Anzola c.p.Cesena c.p.Cesenatico 3 b.Cus Parma 6 b.Fattoria del Golf 6 b.Fossadalbero 9 b.Giardino Carpi c.p.Imola - Il Grifone c.p.Imola - Zolino 6 b.La Lupa c.p.La Marchesa 2 b. Parma 9 b. Piacenza 6 b.Poli 5 b.Promotion c.p.La Prossima 6 b.Rubiera c.p.Siepelunga c.p.Vigne della Duchessa 3 b.

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