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Ambasciata d’Italia Beirut Ufficio Economico Commerciale IN LIBANO PERIODICO D’INFORMAZIONE ECONOMICO-COMMERCIALE Sommario Missione in Libano Associazione Nazionale Costruttori Edili Pag.1 Bilancia commerciale e interscambio bilate- rale Pag.1 Gare d’appalto Pag.2 Nuovi vertici ABL Pag.2 Telecomunicazioni Pag.2 Costi economici “primavera araba” Pag.3 Eventi libanesi Pag.4 Eventi ICE / Arrivo nuovo Direttore Pag.4 News economiche Pag.5 Numero 7 Luglio 2013 Missione ANCE in Libano Una delegazione dell’ ANCE (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili), guidata dal Ministro Massimo Rustico, Coordinatore delle Iniziative di Promozione all' Estero e Consi- gliere Diplomatico del Presidente dell’Associa- zione, e dal Dott. Federico Moretti, dell'Uffi- cio Lavori all' Estero e Relazioni Internaziona- li, ha visitato il Libano dal 3 al 5 luglio. La missione, finalizzata ad approfondire la cono- scenza del mercato libanese e dei soggetti economici libanesi pubblici e privati (banche ed imprese in primis), ha consentito di valu- tare le possibilità che offre il Paese nel settore delle costruzioni ed identificare interlocutori e potenziali partner libanesi, pervenendo ad una 'mappatura' delle opportunita' di affari che il Paese puo' offrire, non solo al proprio interno, ma anche come 'base operativa' per l'approccio verso mercati terzi. La visita e' stata di natura prevalentemente esplorativa, in vista della possibile organizza- zione di una missione imprenditoriale compo- sta da societa' aderenti all’ ANCE, nel prossi- mo futuro. A tali obiettivi si e' dunque ispirato l'intenso programma della missione, che e' stato messo a punto dall'Ufficio Commerciale dell’Amba- sciata, in stretto contatto con la delegazione, e che ha previsto incontri sia con esponenti del settore pubblico libanese, che con operatori economici privati. La delegazione ha incontrato il Presidente dell'IDAL (Investment Development Authority for Lebanon), Nabil Itani, il Presidente del CDR (Consiglio per lo Sviluppo e la Ricostru- zione), Nabil Jisr ed il General Manager per « International Banking and Investment » della Byblos Bank ed ex Ministro dell’Economia, Sami Haddad. Durante l'incontro presso l'agenzia libanese per la promozione degli investimenti, sono stati illustrati alla delegazione italiana i punti di forza del Libano: l'assenza di significative restrizioni agli afflussi di capitali, il basso livel- lo di imposizione fiscale sui redditi di impresa, la semplicita' della procedura prevista per aprire una societa' (occorrono in media circa 9 giorni), la forza-lavoro estremamente qualifica- ta e l'efficientissimo sistema bancario. La riunione con il Presidente del CDR, ente che dipende direttamente dal Consiglio dei Ministri e che gestisce i maggiori appalti del Paese, ha consentito invece di disporre di un quadro chiaro dei progetti infrastrutturali di prossima realizzazione in Libano, al fine di verificare l'eventuale interesse delle imprese italiane di costruzione a partecipare alle rela- tive gare. Segue a pag. 2 Bilancia Commerciale ed interscambio bilaterale Per maggiori informazioni sul Libano consultare il sito: http://www.infomercatiesteri.it/paese.php? id_paesi=108#slider-4 L’esame dei dati diffusi dalle Dogane libanesi relativi ai primi 5 mesi del 2013 mostrano un deficit commerciale di 7,2 miliardi di dollari, in diminuzione del 2,1% rispetto ai primi 5 mesi del 2012. Le importazioni si sono attestate sui 9,2 miliardi di dollari e le esportazioni intorno a 1,97 miliardi di dollari. L’export italiano è stato pari a circa 709 milioni di dollari e dunque l’Italia, con quota dell’8% si è collocata al terzo posto tra i principali fornitori del Libano, preceduta dagli Stati Uniti (813 milioni di dollari pari al 9% del totale) e dalla Cina ( 789 milioni di dollari ed una quota del 9% circa) e seguita dalla Francia (631 milioni di dollari, pari al 7% del totale), dalla Turchia (590 milioni di dolla- ri), dalla Germania (544 milioni di dollari) e dalla Russia (520 milioni di dollari). A livello merceologico il nostro export è stato preva- lentemente costituito da prodotti energetici raffinati (46%); seguono macchinari (12%), prodotti chi- mici (9%), metalli di base ed articoli in metallo (5%), abbigliamento (5%), prodotti alimentari (4%), materiali edili , articoli in plastica e gomma, calzature, mezzi di trasporto perle e pietre preziose, prodotti vegetali, ecc. Da notare, che sin dalle statistiche del primo trime- stre del 2013, emerge, quale dato significativo, il notevole incremento dell’ export verso il Liba- no di Turchia e Russia che figurano cosi’ tra i primi 7 paesi fornitori del Paese dei Cedri. La Russia ha venduto grandi quantita' di prodotti petroliferi raffinati (525 milioni di dollari pari all’89% del totale), mentre l’export della Tur- chia é stato prevalentemente costituito da mac- chinari (47%), alimentari (10%), tessile abbi- gliamento (7%), metalli e prodotti in metallo (11%), prodotti petroliferi raffinati (7%).

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Ambasciata d’Italia

Beirut Ufficio Economico Commerciale

IN LIBANO PERIODICO D’INFORMAZIONE ECONOMICO-COMMERCIALE

Sommario

Missione in Libano Associazione Nazionale Costruttori Edili

Pag.1

Bilancia commerciale e interscambio bilate-rale Pag.1

Gare d’appalto Pag.2

Nuovi vertici ABL Pag.2

Telecomunicazioni Pag.2

Costi economici “primavera araba” Pag.3

Eventi libanesi Pag.4

Eventi ICE / Arrivo nuovo Direttore Pag.4

News economiche Pag.5

Numero 7

Luglio 2013

Missione ANCE in Libano

Una delegazione dell’ ANCE (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili), guidata dal Ministro Massimo Rustico, Coordinatore delle Iniziative di Promozione all' Estero e Consi-gliere Diplomatico del Presidente dell’Associa-zione, e dal Dott. Federico Moretti, dell'Uffi-cio Lavori all' Estero e Relazioni Internaziona-li, ha visitato il Libano dal 3 al 5 luglio. La missione, finalizzata ad approfondire la cono-scenza del mercato libanese e dei soggetti economici libanesi pubblici e privati (banche ed imprese in primis), ha consentito di valu-tare le possibilità che offre il Paese nel settore delle costruzioni ed identificare interlocutori e potenziali partner libanesi, pervenendo ad una 'mappatura' delle opportunita' di affari che il Paese puo' offrire, non solo al proprio interno, ma anche come 'base operativa' per l'approccio verso mercati terzi. La visita e' stata di natura prevalentemente esplorativa, in vista della possibile organizza-zione di una missione imprenditoriale compo-sta da societa' aderenti all’ ANCE, nel prossi-mo futuro. A tali obiettivi si e' dunque ispirato l'intenso programma della missione, che e' stato messo a punto dall'Ufficio Commerciale dell’Amba-sciata, in stretto contatto con la delegazione, e che ha previsto incontri sia con esponenti del settore pubblico libanese, che con operatori

economici privati. La delegazione ha incontrato il Presidente dell'IDAL (Investment Development Authority for Lebanon), Nabil Itani, il Presidente del CDR (Consiglio per lo Sviluppo e la Ricostru-zione), Nabil Jisr ed il General Manager per « International Banking and Investment » della Byblos Bank ed ex Ministro dell’Economia, Sami Haddad. Durante l'incontro presso l'agenzia libanese per la promozione degli investimenti, sono stati illustrati alla delegazione italiana i punti di forza del Libano: l'assenza di significative restrizioni agli afflussi di capitali, il basso livel-lo di imposizione fiscale sui redditi di impresa, la semplicita' della procedura prevista per aprire una societa' (occorrono in media circa 9 giorni), la forza-lavoro estremamente qualifica-ta e l'efficientissimo sistema bancario. La riunione con il Presidente del CDR, ente che dipende direttamente dal Consiglio dei Ministri e che gestisce i maggiori appalti del Paese, ha consentito invece di disporre di un quadro chiaro dei progetti infrastrutturali di prossima realizzazione in Libano, al fine di verificare l'eventuale interesse delle imprese italiane di costruzione a partecipare alle rela-tive gare.

Segue a pag. 2

Bilancia Commerciale ed interscambio bilaterale

Per maggiori informazioni sul Libano consultare il sito: http://www.infomercatiesteri.it/paese.php?id_paesi=108#slider-4

L’esame dei dati diffusi dalle Dogane libanesi relativi ai primi 5 mesi del 2013 mostrano un deficit commerciale di 7,2 miliardi di dollari, in diminuzione del 2,1% rispetto ai primi 5 mesi del 2012. Le importazioni si sono attestate sui 9,2 miliardi di dollari e le esportazioni intorno a 1,97 miliardi di dollari. L’export italiano è stato pari a circa 709 milioni di dollari e dunque l’Italia, con quota dell’8% si è collocata al terzo posto tra i principali fornitori del Libano, preceduta dagli Stati Uniti (813 milioni di dollari pari al 9% del totale) e dalla Cina ( 789 milioni di dollari ed una quota del 9% circa) e seguita dalla Francia (631 milioni di dollari, pari al 7% del totale), dalla Turchia (590 milioni di dolla-ri), dalla Germania (544 milioni di dollari) e dalla Russia (520 milioni di dollari). A livello merceologico il nostro export è stato preva-

lentemente costituito da prodotti energetici raffinati (46%); seguono macchinari (12%), prodotti chi-mici (9%), metalli di base ed articoli in metallo (5%), abbigliamento (5%), prodotti alimentari (4%), materiali edili, articoli in plastica e gomma, calzature, mezzi di trasporto perle e pietre preziose, prodotti vegetali, ecc. Da notare, che sin dalle statistiche del primo trime-stre del 2013, emerge, quale dato significativo, il notevole incremento dell’ export verso il Liba-no di Turchia e Russia che figurano cosi’ tra i primi 7 paesi fornitori del Paese dei Cedri. La Russia ha venduto grandi quantita' di prodotti petroliferi raffinati (525 milioni di dollari pari all’89% del totale), mentre l’export della Tur-chia é stato prevalentemente costituito da mac-chinari (47%), alimentari (10%), tessile abbi-gliamento (7%), metalli e prodotti in metallo (11%), prodotti petroliferi raffinati (7%).

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IN LIBANO PERIODICO D’INFORMAZIONE ECONOMICO-COMMERCIALE

Pagina N.2

Gare d’Appalto

Nuovi vertici ABL (Associazione Banche Libanesi)

Nel corso della 51ma sessione dell’Assem-blea Generale dell’Associazione delle Ban-che Libanesi, tenutasi il 5 luglio, é stato eletto il nuovo Consiglio d’Amministra-zione composto da 12 membri, che reste-ranno in carica per due anni. Nel corso dell’Assemblea, presieduta dal Presidente, Dr. Joseph Torbay, é stato esaminato ed approvato il Rapporto Annuale 2012 ed approvato il bilancio preventivo 2014. Di seguito, i 12 membri del CDA, eletti all’unanimità: -Nadim Kasar, Franza Invest Bank - Saad Azhari, Blom Bank - Abdel Razzak Achour, Fenicia Bank - Dr. François Bassil, Byblos Bank - Antoun Sehnaoui, Société Générale de Banque - Mohammed Hariri, Bankmed - Salim Sfeir, Bank of Beirut - Marwan Kheireddine, Al Mawarid Bank - Tanal Sabbah, Lebanese Swiss Bank - Dr. Joseph Torbay, Credit Libanais - Raymond Audi, Bank Audi - Farid Raphael, Banque Libano-Française

Segue da pag 1

Missione ANCE in Libano

In tal senso, le informazioni fornite da Na-bil Jisr e dai suoi piu' stretti collaboratori agli interlocutori di ANCE, sono state parti-colarmente esaustive. La delegazione ha poi incontrato Sami Had-dad, che ha posto l’accento sulle attuali difficoltà che incontra il Paese a causa dell-’instabilità interna e regionale. Tali difficol-tà rallentano di fatto il lancio delle gare per la realizzazione dei progetti infrastrutturali in calendario. Haddad ha suggerito pertanto ai Rappre-sentanti dell’ANCE di esplorare le piu’ immediate possibilità di collaborazione con il settore privato, per concludere vantaggio-si affari in Medio Oriente ed in Africa, avvalendosi dell’importante e qualificata ramificazione del sistema bancario libanese in tali aree. Cio’ fintantoché le opportunità offerte dal settore pubblico non possano concretizzarsi, superando l’attuale stallo.

Il Ministero delle Telecomunicazioni ha reso noto di aver prorogato i contratti di gestione delle reti di telefonia mobile (MIC 1) e (MIC 2) alle società Orascom Telecom e Zain, fino alla fine di settembre 2013. Le due società si dividono il mercato della telefonia mobile attraverso rispettivamente l’Alfa (47% di quota) e la Touch (53% di quota). Dal 2008 al gennaio 2013 i contratti dei due operatori sono stati rinnovati annual-mente, mentre, per l’anno in corso, le pro-roghe sono state concesse con cadenza tri-mestrale. Il settore della telefonia mobile genera in-troiti considerevoli che superano il miliardo e mezzo di dollari l’anno, ammontare che, tolte le spese di gestione assegnate ai due operatori (150 milioni di dollari), affluisce nelle casse dello stato.

Telecomunicazioni

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Ambasciata d’Italia

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IN LIBANO PERIODICO D’INFORMAZIONE ECONOMICO-COMMERCIALE

Pagina N.3

L'Ufficio Ricerca e Studi del Credit Liba-nais ha pubblicato un interessante studio sugli effetti che la "primavera araba" ha prodotto e sta producendo sulle economie dei paesi coinvolti, sia direttamente che indirettamente. - Lo studio sottolinea l'immenso costo eco-nomico che il rovesciamento dei regimi in Tunisia, Libia Yemen, Siria ed Egitto ha comportato, sia a livello interno che regio-nale. Gli esperti che hanno elaborato lo studio in questione valutano che le perdite in termini di PIL reale, abbiano raggiunto 9,23 miliardi di dollari in Tunisia, 1,15 miliardi di dollari nello Yemen, 62,26 mi-liardi di dollari in Libia e 19,3 miliardi di dollari in Siria. Per l'Egitto non sono state fornite stime. - Venendo al Libano, sebbene esso non sia stato toccato direttamente dalla "primavera araba", non ha mancato di risentire pesan-temente della crisi siriana che ha causato una recrudescenza dell'instabilita' politica, riaccentuando la precarieta' della situazione di sicurezza nel Paese, principale ostacolo al consolidamento della vertiginosa crescita economica registratasi nel periodo 2007-2010 (8,075% in media). La conseguenza e'

stata una forte contrazione delle vendite immobiliari ed una flessione considerevole del settore turistico, elementi questi estre-mamente negativi per un'economia che trae la propria linfa prevalentemente dal settore terziario. Tali fattori hanno di fatto causato un forte rallentamento della crescita economica, quantificabile secondo gli analisti nel 3,3% l’anno dal 2011 (circa 6,03 miliardi di dol-lari nel periodo 2011-2013). - Anche Standard and Poor's rileva lo stret-to collegamento tra l' escalation della crisi siriana ed il rallentamento della crescita economica libanese, spiccatamente nei settori turistico, delle costruzioni e finanzia-rio. Tale trend ha indotto il Fondo Mone-tario Internazionale a rivedere piu' volte al ribasso le previsioni di crescita per il 2011 (da 2,5% a 1,5%) e per il 2012 (da 5% a 3,5% a 1,5%). L'impatto estremamente negativo della crisi importata dalla Siria e' stato ribadito piu' volte anche dal Governa-tore della Banca del Libano, Riad Salameh. Infatti, in assenza di segnali che indichino in tempi brevi un'inversione di tendenza della situazione in Siria, le previsioni di crescita per il Libano per il 2013, che nel WEO (World Economic Outlook) del FMI del settembre 2011 erano previste al 4%,

sono state riviste al ribasso (WEO ottobre 2012 : 2,5%; WEO aprile 2013 : 2%). - Nel dettaglio, la crisi siriana e le rispettive implicazioni sul piano politico, sociale ed economico si sono tradotte in forti perdite del settore turistico ( in particolare di quel-lo arabo che ha registrato un calo di pre-senze considerevoli tra il 2010 ed il 2012 ( 895.000 presenze contro 458.000). Glo-balmente é stata registrata una flessione degli arrivi del 59%. Conseguentemente, il tasso di occupazione degli hotel a 4 e 5 stelle nella capitale si e' ridotto dal 79% dell'aprile 2009 al 58% nell'aprile 2013. - Anche il settore delle costruzioni ha risen-tito in modo tangibile degli effetti della "primavera araba", che ha prodotto una repentina contrazione della domanda im-mobiliare, con conseguente calo delle tran-sazioni, passate da 94.320 del 2010 a 74.569 del 2012 (31.943 a giugno 2013), dovuto alla diminuzione degli investimenti nel settore immobiliare (prevalentemente da parte degli investitori arabi). Da sottoli-neare a tale proposito che alcuni analisti locali ritengono tale flessione fisiologica, dopo un periodo di elevata crescita. Segue a pag.4

Focus su Costi Economici Primavera Araba e Ricadute su Economia Libanese

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Ambasciata d’Italia

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IN LIBANO PERIODICO D’INFORMAZIONE ECONOMICO-COMMERCIALE

Pagina N.4

Segue da pag.3 -Due Agenzie di rating (Standard & Poor's e Moody's Investors Services) hanno, dal canto loro, abbassato il rating del Libano, rispetti-vamente da « B Stabile » a « Negativo » e da « B1 Stabile » a « Negativo », mentre la Fitch IBCA mantiene tuttora il livello « B Stabile ». - Il settore bancario, vero pilastro dell'econo-mia libanese, ha risentito marginalmente della "primavera araba", che non ha peraltro mancato di avere due tipi di impatto: il pri-mo (diretto), ha coinvolto le filiali delle ban-che libanesi operative nei paesi interessati dal fenomeno (Egitto e Siria), mentre il secondo (indiretto) é stato determinato dal rallenta-mento dell'attivita' economica del paese e dallo stato di "stand by" degli investitori. Nondimeno le banche hanno continuato a regi-strare importanti tassi di crescita. - Le ricadute sull'attivita' della Borsa di Bei-rut, che gia' stenta ad assumere un peso ade-guato alla tradizione del Libano di "hub" finanziario della regione, sono state altresi' importanti in termini di decremento delle negoziazioni (1,87 miliardi di dollari nel 2011 contro 0,41 miliardi di dollari nel

2012). - Sul fronte del commercio estero, da un lato il Libano ha dovuto far fronte alle difficolta' dovute all'interruzione del trasporto via terra attraverso la Siria, verso Egitto, Iraq Giorda-nia e Paesi del Golfo, vedendo calare il pro-prio export verso questi paesi. Dall'altro, ha visto paradossalmente aumentare in misura considerevole il proprio export verso la Siria, passato dai 220 milioni di dollari del 2010 (pre-crisi - intero anno), ai 343 milioni di dollari dei primi 5 mesi del 2013 (periodo che ha visto intensificarsi la crisi siriana). - Il Governo libanese, in collaborazione con il settore privato, l'Associazione Bancaria Libanese e la Banca Centrale ha, dal canto suo, tentato di arginare la crisi, adottando alcune misure economiche: il Ministro del Turismo ha lanciato una campagna di pro-mozione, che prevedeva sconti del 50% sui viaggi aerei e sulle tariffe degli hotel nel pe-riodo gennaio/febbraio 2013; la Banca Cen-trale ha emanato una circolare ( n.313 del 14 gennaio 2013) per incoraggiare l'attivita' di "lending" a tasso agevolato, per promuovere progetti nei settori turistico, delle costruzioni

e dell'ambiente; e' stato decretato il reinte-gro dell'esenzione fiscale sugli interessi dei conti correnti accesi dai non residenti; mag-giore enfasi e' stata data all'attivita' di promo-zione degli investimenti attraverso una piu' attenta e favorevole politica di attrazione (in tale contesto e' stato lanciato il nuovo sito web dell'IDAL – Industrial Development Authority of Lebanon); sono state accelerate le procedure volte allo sfruttamento degli idrocarburi, la cui esistenza e' stata accertata al largo delle coste libanesi; e' stata rivista ed ampliata la regolamentazione della PPP (Public Private Partnership); sono state indi-viduate delle misure per ridurre la dipenden-za dell'economia dal settore terziario, pro-muovendo la crescita dei settori primario e secondario attraverso nuovi incentivi fiscali. - In conclusione la " primavera araba" avrebbe, secondo lo Studio del Credit Liba-nais, prodotto flessioni negli IDE tra il 2009 ed il 2012, del 19,9% in Libano, del 27,89% in Siria, del 4,22% in Tunisia, del 153,14% nello Yemen, dell'82,32% in Egitto e dell'88,78% in Libia.

Missioni operatori italiani in Libano

Seminario/Workshop - fine ottobre 2013 - Beirut (Contract e Edilizia)

Eventi ICE

Eventi libanesi

Nuovo Direttore Ufficio di Beirut

Marina Giangrande è il nuovo Direttore dell’Uffi-cio di Beirut dell’ICE/Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. La D.ssa Giangrande, che ha assunto il nuovo incarico all’inizio di giugno di quest’anno, ha maturato presso l’ICE/Agenzia numerose espe-rienze sia in Italia che all’estero. Il suo percorso di carriera si e’ svolto prevalente-mente nei servizi alle imprese, di cui ha seguito l’evoluzione verso una sempre maggiore persona-lizzazione e diversificazione ed in quello della formazione internazionale.

Più recentemente, ha seguito per l’ICE/Agenzia importanti progetti, in partico-lare sulla Tutela della P.I., sull’International Trade Hub e sulle potenzialità del commercio on line.

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Pagina N.5 IN LIBANO

Pubblicazione a cura di

Ambasciata d’Italia a Beirut Ufficio Economico-Commerciale

Email: [email protected] Tel.. +961 5 954955

Internet: www.ambbeirut.esteri.it

News economiche

Flussi Finanziari In aumento dell’11%, nei primi 5 mesi del 2013, gli afflussi finanziari a titolo di IDE, di introiti generati dal turismo e di deposi-ti di non residenti. Le entrate di capitale sono infatti ammontate a circa 7 miliardi di dollari nel periodo genn/mag, contro i 6,3 miliardi di dollari del corrispondente periodo del 2012 (Fonti: Banca Centrale/Audi Bank).

Bilancia dei pagamenti

Nei primi 5 mesi del 2013 la bilancia dei pagamenti ha registrato un deficit di 148,7 milioni di dollari contro i 997,6 milioni di dollari del corrispondente periodo del 2012. (Fonte dati: Banca del Libano/Byblos Bank).

Debito Estero

Il debito estero del Libano (lordo) ha rag-giunto a fine maggio 2013, i 59,1 miliardi di dollari, in aumento del 2,6% rispetto alla fine del 2012 e del 7,3% con riferi-mento al maggio 2012. Il debito contratto all’interno si é attestato sui 33,2 miliardi di dollari, ed il debito estero sui 25,9 miliardi

di dollari. (Fonte dati: Byblos Bank). Trasporto Aereo Secondo i dati resi noti dall’Aeroporto Rafic Hariri ed elaborati dall’Ufficio Ricer-ca e Studi della Byblos Bank, il numero dei passeggeri in arrivo ed in partenza dall’ae-roporto di Beirut, nella prima metà del 2013, ha superato i 2,9 milioni, con un aumento dell’ 8% rispetto al primo seme-stre del 2012.

Export Industriale Le statistiche pubblicate dal Ministero dell’Industria ed elaborate dall’Ufficio Ricerca e Studi della Byblos Bank, mostra-no un incremento del 12,9% dell’export industriale (prodotti minerari, metalli di base ed articoli in metallo, macchinari ed apparecchiature meccaniche, alimentari e prodotti chimici) nei primi 4 mesi del 2013, rispetto al corrispondente periodo del 2012 (1,2 miliardi di dollari contro 1 miliardo di dollari). Il 62,8% delle esporta-zioni di prodotti dell’industria libanese é stato assorbito dai Paesi Arabi, il 12,9% dai Paesi Asiatici, il 10,7% dai Paesi Euro-pei ed il 10,2% dai Paesi Africani. Le im-portazioni industriali sono altresi’ aumen-tate nello stesso periodo del 22,1%. L’Ita-lia, con una quota del 20% del totale dell-’import industriale, é stata il principale

fornitore di tale tipologia di prodotti. Riserve Ufficiali Alla fine di giugno le riserve ufficiali am-montavano a 48,27 miliardi di dollari, di cui 11,10 miliardi di dollari in oro e 37,17 miliardi di dollari in valuta estera. Global-mente le riserve sono risultate in calo per un ammontare di 1,43 miliardi di dollari (-2,88%) rispetto al giugno 2012 (Fonti: Credit Libanais).

Settore Immobiliare L’attività immobiliare ha subito una fles-sione del 7,11 % nel primo semestre del 2013 (Fonti: Credit Libanais) . Il numero delle transazioni é passato infatti, su base annua, da 34.388 a 31.943 mentre il va-lore delle transazioni é diminuito dell-’8,23% (da 4,15 miliardi di dollari a 3,81 miliardi di dollari). Le vendite a stranieri hanno subito solo una leggera flessione (dal 2,53% del totale, nel 2009, all’1,86% a giugno 2013).