18
Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere quadrati In questo capitolo Dare un’occhiata da vicino ai pixel Ottenere una risoluzione ideale o accettabile Ritagliare le immagini Ruotare e invertire le vostre immagini utte le immagini create ed elaborate in Photoshop Elements, come quelle di qualsiasi altra applicazione di questo tipo, sono costituite da minuscoli quadratini chiamati pixel. La comprensione del funzionamento dei pixel in un’immagine può generare una con- fusione enorme, specialmente in coloro che si avvicinano per la prima volta a un editor d’immagini. Del resto, sfortunatamente, imparare a gestire i propri pixel è essenziale per produrre immagini professionali: per questo, prima di poter padroneggiare a fondo Elemen- ts, dovrete affrontare questo argomento. In questo capitolo apprenderete tutto ciò che occorre sapere sui pixel, incluso il modo in cui il numero di pixel in un’immagine influisce sulla sua qualità, sulle dimensioni di stampa, sullo schermo e su disco. Vedrete anche come ridurre o incrementare le dimensioni delle “tele” (canvas) su cui sono collocati i pixel. In altri termini, cari lettori, sono i pixel i veri protagonisti di questo capitolo. Benvenuti a Pixeltown Immaginate di essere rimasti vittime di un esperimento scientifico terribile, che vi ha reso alti non più di un millimetro. Dopo esservi ripresi dallo shock iniziale, vi rendete conto di essere seduti su una piastrella quadrata, colorata di un bel tono di blu. Accanto alla vostra piastrella ce ne sono altre otto, tutte dello stesso blu, una a destra e una a sinistra, una da- vanti e una dietro, e altre quattro in diagonale: in pratica, queste piastrelle sono allineate su una griglia perfetta. Osservando più attentamente, noterete che il tono e la sfumatura di ogni piastrella blu sono leggermente diversi: e guardandovi attorno, per quanto riescano a scorgere i vostri occhi infinitamente piccoli, siete circondati da queste piastrelle colorate. Improvvisamente, iniziate a crescere: nello spazio di qualche istante, vi ritrovate ad avere un’altezza di circa cinque centimetri. Adesso vi rendete conto di essere seduti al centro di una specie d’enorme auditorio, e che tutte le piastrelle di questo pavimento senza fine sono di colore diverso, che varia gradualmente dai toni del blu a quelli del verde, del rosso e del giallo. Poi continuate a crescere fino a dieci centimetri, 20, 50, fino a un metro: adesso è co- me se le piastrelle iniziassero a fondersi, formando una sorta di motivo. Due metri, cinque, T

In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

  • Upload
    danganh

  • View
    219

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

Capitolo 4

Pixel: il piaceredi essere quadrati

In questo capitolo

➤ Dare un’occhiata da vicino ai pixel

➤ Ottenere una risoluzione ideale o accettabile

➤ Ritagliare le immagini

➤ Ruotare e invertire le vostre immagini

utte le immagini create ed elaborate in Photoshop Elements, come quelle di qualsiasialtra applicazione di questo tipo, sono costituite da minuscoli quadratini chiamati

pixel. La comprensione del funzionamento dei pixel in un’immagine può generare una con-fusione enorme, specialmente in coloro che si avvicinano per la prima volta a un editord’immagini. Del resto, sfortunatamente, imparare a gestire i propri pixel è essenziale perprodurre immagini professionali: per questo, prima di poter padroneggiare a fondo Elemen-ts, dovrete affrontare questo argomento.

In questo capitolo apprenderete tutto ciò che occorre sapere sui pixel, incluso il modo in cuiil numero di pixel in un’immagine influisce sulla sua qualità, sulle dimensioni di stampa,sullo schermo e su disco. Vedrete anche come ridurre o incrementare le dimensioni delle“tele” (canvas) su cui sono collocati i pixel. In altri termini, cari lettori, sono i pixel i veriprotagonisti di questo capitolo.

Benvenuti a PixeltownImmaginate di essere rimasti vittime di un esperimento scientifico terribile, che vi ha resoalti non più di un millimetro. Dopo esservi ripresi dallo shock iniziale, vi rendete conto diessere seduti su una piastrella quadrata, colorata di un bel tono di blu. Accanto alla vostrapiastrella ce ne sono altre otto, tutte dello stesso blu, una a destra e una a sinistra, una da-vanti e una dietro, e altre quattro in diagonale: in pratica, queste piastrelle sono allineate suuna griglia perfetta. Osservando più attentamente, noterete che il tono e la sfumatura diogni piastrella blu sono leggermente diversi: e guardandovi attorno, per quanto riescano ascorgere i vostri occhi infinitamente piccoli, siete circondati da queste piastrelle colorate.

Improvvisamente, iniziate a crescere: nello spazio di qualche istante, vi ritrovate ad avereun’altezza di circa cinque centimetri. Adesso vi rendete conto di essere seduti al centro diuna specie d’enorme auditorio, e che tutte le piastrelle di questo pavimento senza fine sonodi colore diverso, che varia gradualmente dai toni del blu a quelli del verde, del rosso e delgiallo. Poi continuate a crescere fino a dieci centimetri, 20, 50, fino a un metro: adesso è co-me se le piastrelle iniziassero a fondersi, formando una sorta di motivo. Due metri, cinque,

T

000Photoshop.book Page 51 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 2: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

52 Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati

poi dieci. Cominciate a capire come deve essersi sentita Alice nel paese delle meraviglie: sietecresciuti di molto oltre la vostra altezza normale, adesso siete alti 20 metri.

Quando finalmente raggiungete l’altezza di un palazzo di 50 piani, la vostra crescita final-mente si arresta. Guardando in basso, fra le rovine dell’auditorio in cui vi trovate, vi rendeteconto di un particolare: non siete seduti su un pavimento, ma su un’immagine, molto piùricca di colori e di dettagli di qualunque altra abbiate mai potuto vedere. Le piastrelle, cheadesso vi appaiono come minuscoli puntini, si sono come fuse, per creare bellissimi effettisfumati.

Ebbene, che cosa ha a che fare Elements con questo piccolo viaggio nella fantascienza? Inrealtà, tantissimo. Esattamente come quella sul pavimento dell’auditorio immaginario, lavostra immagine in Elements è composta di una griglia di quadratini colorati, chiamatipixel.

Di certo, adesso vi domanderete che cosa c’entra questo discorso. La verità è che questi mi-nuscoli tasselli costituiscono il fulcro su cui si basano Elements e le immagini elettroniche.

Lo scopo di tutte le funzioni di disegno e di elaborazione dell’immagine in Elements è di va-riare la quantità, la disposizione o il colore dei pixel. Tutto qui: potrebbe sembrarvi unoscherzo, un’esagerazione, o forse solo una menzogna. Ma è l’assoluta verità: Elements non ènient’altro che un contatore di pixel estremamente sofisticato, che permette anche di colo-rarli e di disporli nel modo che preferite.

Confronto tra i pixel dello schermo e quelli dell’immagineProprio come le piastrelle della storia appena immaginata, ogni pixel di un’immagine com-puterizzata è perfettamente quadrato, allineato su una griglia perfetta, e colorato in modouniforme: in altri termini, un pixel può essere di un colore soltanto. Mettendo insieme tuttiquesti pixel, il cervello umano li percepisce come un’unica, normale fotografia.

Anche lo schermo del monitor del vostro computer è composto di pixel che, come quelli diun’immagine, sono quadrati e disposti su una griglia: per esempio, un monitor normale vi-sualizza almeno 800 pixel in larghezza e 600 pixel in altezza. Questi pixel sono così piccoliche potreste non riuscire a individuarli: in genere, la diagonale di ognuno di essi misura cir-ca 1/72@bf di pollice, pari a circa 0,35 millimetri.

Per comprendere la relazione esistente fra i pixel dello schermo e quelli di un’immagine,apritene una. Quando essa sarà visualizzata, fate doppio clic sullo strumento Zoom nella Fi-nestra degli strumenti, oppure scegliete Visualizza ➪ Pixel reali. La casella di testo Zoom sullabarra di stato indicherà un fattore d’ingrandimento del 100%, che significa che ogni pixeldella vostra immagine corrisponde a un pixel del monitor.

Per osservare i pixel dell’immagine più da vicino, digitate un valore del 200% nel riquadrod’ingrandimento e riduzione: questo rapporto ingrandisce i pixel dell’immagine al doppiodelle loro dimensioni precedenti, per cui ognuno di essi sarà pari a due pixel di schermo in

000Photoshop.book Page 52 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 3: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 53

altezza, e a due in larghezza. Se modificate il fattore d’ingrandimento al 400%, Elements ri-serverà un totale di 16 pixel di schermo per ogni pixel dell’immagine: in altre parole, quattropixel di schermo in altezza, per quattro in larghezza. Aumentando il fattore d’ingrandimen-to, i pixel dell’immagine appaiono temporaneamente più grandi sul monitor, senza che perquesto l’immagine finale risulti modificata. La Figura 4.1 mostra come il fattore d’ingrandi-mento influenza l’aspetto dei pixel dell’immagine sullo schermo.

Ricordatevi che il fattore d’ingrandimento non ha nulla a che vedere con le dimensioni distampa di un’immagine, né con quelle cui sarà visualizzata l’immagine che potreste inviaretramite posta elettronica o pubblicare sul Web: esso interessa soltanto l’aspetto dell’immagi-ne sullo schermo in quel momento. Se volete visualizzare una stima delle dimensioni distampa della vostra immagine, selezionate il comando Visualizza ➪ Dimensione di stampa: te-nete presente, comunque, che si tratta di un’approssimazione molto relativa.

100% 200%

400% 800%

Fig. 4.1

000Photoshop.book Page 53 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 4: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

54 Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati

Dimensione dell’immagine, risoluzione e altre piacevolezzePer quanto riguarda i pixel, un’immagine di Elements è caratterizzata da tre attributiprincipali: le dimensioni del file, la risoluzione e le dimensioni fisiche, descrittinell’elenco che segue. Potete controllare questi attributi per mezzo della finestra di dia-logo Dimensione immagine, mostrata nella Figura 4.2: per attivarla, scegliete il comandoImmagine ➪ Ridimensiona ➪ Dimensione immagine.

Se avete bisogno di controllare le dimensioni e la risoluzione di un’immagine, basta che fac-ciate clic nella casella di informazioni sul file corrente presente nella barra di stato, di fiancoa quella d’ingrandimento e riduzione: saranno visualizzate le dimensioni, la risoluzione e al-tre informazioni.

✔ Le dimensioni in pixel del file dell’immagine misurano la quantità di pixel contenutinell’immagine. L’esempio rappresentato nella Figura 4.1 è largo 256 pixel e alto 384pixel, per un totale di 98.304 pixel. La maggior parte delle immagini che creerete con-terrà centinaia di migliaia e persino milioni di pixel.

✔ La risoluzione di un’immagine si riferisce al numero di pixel presenti in ogni pollice, ocentimetro, se usate il sistema metrico decimale. Per esempio, la risoluzione della pri-ma immagine della Figura 4.1 è di 180 pixel per pollice (pixels per inches, o ppi). A pri-ma vista sembrerebbe una quantità enorme, ma in realtà è un valore piuttosto piccolo.

✔ Le dimensioni del documento di un’immagine, da non confondersi con quelle in pixel,corrispondono alla sua larghezza e altezza fisiche in stampa, misurate in pollici, centi-metri o in un’altra unità di vostra scelta. Le dimensioni del documento si calcolano di-videndo il numero di pixel per la risoluzione. Per esempio, le misure del bambino della

Icone Mantieni proporzioni

Fig. 4.2

000Photoshop.book Page 54 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 5: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55

Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici in larghezza, pari a circa3,49 centimetri, e 384 pixel ÷ 180 ppi = 21/8 pollici in altezza, pari a circa 5,40 centime-tri. Provate a misurarlo con un righello, e vedrete che è così.

Nessun problema finora, vero? Certo, l’argomento è un po’ tecnico, ma neppure troppo. Tut-tavia, la finestra di dialogo Dimensione immagine potrebbe confondervi come nessun’altra fraquelle di Elements. Se non state attenti, potreste persino danneggiare l’immagine. Quindiprestate la massima attenzione quando eseguite modifiche nella finestra di dialogo Dimensio-ne immagine: i paragrafi che seguono forniranno tutte le informazioni indispensabili per evi-tare qualsiasi genere di problemi.

Esistono altri modi per modificare le dimensioni di stampa di un’immagine, primariamente conil comando File➪Anteprima di stampa. Su un Mac, potete anche variare queste dimensioni con ilcomando File➪Formato di stampa. Su entrambe le piattaforme, è anche possibile che il softwaredella vostra stampante disponga di un’opzione per la modifica delle dimensioni di stampa. Tra-mite questi metodi, Elements esegue la messa in scala nelle nuove dimensioni soltanto nel cor-so del ciclo di stampa. Tuttavia l’interazione con tutti questi comandi, per indicare alla stam-pante come dovrà essere larga l’immagine, potrebbe risultare un po’ complessa. In realtà è me-glio che attenersi al comando Dimensione immagine: esso, infatti, permette di modificare le di-mensioni di stampa senza intaccare in alcun modo la qualità dell’immagine stessa.

Calcolare la risoluzioneBenché l’opzione Risoluzione possa apparire come una delle tante opzioni nella finestra didialogo Dimensione immagine, in realtà si tratta di uno dei valori più critici da considerare, sevolete che le vostre immagini siano di buona qualità.

Il valore di risoluzione determina il livello di compressione dei pixel in fase di stampa. Inqualche modo ricorda la densità di popolazione di quelle enormi aree urbane che sorgonoun po’ ovunque nel mondo, come Parigi, per esempio, una città di circa 11 milioni d’abitan-ti. La densità di popolazione a Parigi è tale che vi risiedono quasi 917 persone per chilometroquadrato. Per aumentare la densità di popolazione, dovete aumentare il numero di personeche risiedono in una città, oppure ridurne i confini fisici, costringendo in tal modo gli abi-tanti a farsi più vicini l’un l’altro. Lo stesso discorso si applica alla risoluzione: se volete au-mentare la risoluzione, ossia più pixel per pollice, dovete diminuire le dimensioni del docu-mento dell’immagine, o aumentarne le dimensioni in pixel, aggiungendone altri. Per esem-pio, le due immagini della Figura 4.3 hanno le stesse dimensioni in pixel, ma l’immagine su-periore ha dimensioni di documento più piccole, e ciò fa sì che abbia una risoluzione doppiarispetto all’immagine più grande, cioè 180 ppi contro 90 ppi.

D’altra parte, la densità di popolazione diminuisce quando gli abitanti muoiono, si trasferi-scono, o quando i limiti della città si ampliano. Per esempio, se per decreto Parigi diventasseimprovvisamente vasta quanto i 541.000 chilometri quadrati della Francia, la densità di po-polazione scenderebbe di colpo a poco più di 20 abitanti per chilometro quadrato. Allo stessomodo, aumentando le dimensioni del documento di un’immagine, o cancellando alcunipixel, la risoluzione diminuisce.

000Photoshop.book Page 55 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 6: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

56 Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati

Prima che vi facciate l’idea sbagliata che quest’analogia sia perfettamente inattaccabile, è op-portuno che conosciate le differenze principali esistenti tra un’immagine e Parigi.

✔ Parigi, come del resto qualsiasi altra città, ha zone densamente abitate e altre relativa-mente poco popolose: al contrario, la densità di un’immagine è uguale in tutti i suoipunti. Di conseguenza, a differenza della densità di popolazione, la sua risoluzione è co-stante in qualunque punto dell’immagine.

✔ La forma di un’immagine è sempre quadrangolare, mentre quella di Parigi può esseredescritta come circolare.

✔ La densità di popolazione è misurata in termini di superficie: un certo numero d’abitantiper chilometro quadrato. Al contrario, la risoluzione si misura su una riga: un certo nu-mero di pixel per pollice o centimetro lineare. Pertanto, un’immagine con una risoluzionedi 180 pixel per pollice contiene 32.400 pixel per pollice quadrato, cioè 180 × 180.

✔ I pixel di un’immagine sono perfettamente quadrati, cosa che non può dirsi degli abi-tanti di Parigi, come di qualsiasi altra città.

Fig. 4.3

000Photoshop.book Page 56 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 7: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 57

✔ Avete il controllo assoluto sulle dimensioni e la risoluzione di un’immagine. Certo, po-treste trasferirvi a Parigi e quindi aumentare di un’unità il numero dei suoi abitanti, maa parte questo, non avete il minimo controllo sulla sua popolazione.

Modificare le dimensioni dei pixelLe due opzioni nella parte superiore della finestra di dialogo Dimensione immagine consento-no di modificare le dimensioni in pixel di un’immagine, ossia la sua larghezza in pixel molti-plicata per l’altezza, pure in pixel. Sempre che non sappiate esattamente ciò che state facen-do, è meglio che evitiate di modificare questi valori.

La riduzione del valore di queste dimensioni può essere pericolosa perché, in pratica, si tra-duce nell’eliminazione di alcuni pixel. E quando si cancellano pixel, si eliminano anche det-tagli: la Figura 4.4 chiarisce meglio questo concetto. Le dimensioni di documento delle treimmagini sono identiche, ma i relativi dettagli svaniscono da un’immagine all’altra. La pri-ma immagine contiene 64.000 pixel ed è stampata a una risoluzione di 140 ppi; la secondacontiene 1/4 dei pixel ed è stampata a 70 ppi. Infine, la terza contiene soltanto 4.000 pixel eha una risoluzione di 35 ppi. Noterete che alcuni particolari, come le ombre attorno all’oc-chio della bambina, e il dettaglio dei singoli peli delle sopracciglia, diventino progressiva-mente meno visibili e più confusi man mano che il numero di pixel diminuisce.

Ma neppure l’aumento delle dimensioni in pixel è una buona idea, poiché Elements non puògenerare dei dettagli d’immagine da semplice acqua fresca! Quando incrementate i valoriper le dimensioni in pixel, Elements aggiunge dei pixel per approssimazione rispetto a quelligià esistenti, con un processo elaborativo chiamato interpolazione: con questa tecnica, pro-babilmente i contorni dell’immagine saranno più smussati, ma di certo non potrà mai verifi-carsi una ricostruzione miracolosa dei dettagli!

Se è così pericoloso modificare le dimensioni in pixel di un’immagine, potreste domandarviperché Elements offra questa possibilità. Ebbene, benché non sia per niente raccomandatoaggiungere dei pixel a un’immagine, potreste aver necessità di ridurre le dimensioni in pixelse queste fossero veramente notevoli.

Nel solito mondo ideale dell’informatica, sarebbe logico avere quanti più pixel possibile, poi-ché questo significa un maggiore dettaglio dell’immagine. Ma se la vostra immagine è desti-nata a essere inviata su Internet, per esempio, potreste aver bisogno di ridurne le dimensioniin pixel, in modo che essa sia scaricabile rapidamente sullo schermo degli utenti: più pixel

Fig. 4.4

000Photoshop.book Page 57 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 8: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

58 Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati

avete, più spazio disco sarà richiesto dall’immagine e ciò può rappresentare un problemaquando lavorate con risorse limitate. File troppo grandi possono inoltre influire molto nega-tivamente sulle prestazioni di Elements.

Anche quando decidete di eliminare dei pixel da un’immagine, non dovreste farlo con le op-zioni della finestra di dialogo Dimensione immagine: scoprirete un metodo migliore nel para-grafo “Come utilizzare la finestra di dialogo Dimensione immagine senza danni”, più avantinel capitolo.

Modificare le dimensioni reali di un’immagineNella porzione Dimensioni documento della finestra di dialogo Dimensione immagine, le opzioniLarghezza e Altezza si riferiscono alle dimensioni effettive di stampa della vostra immagine. Imenu a discesa accanto a queste opzioni permettono di scegliere l’unità di misura visualizzatanelle caselle di opzione. Per esempio, selezionando i centimetri dal menu a discesa dell’opzio-ne Larghezza, Elements eseguirà l’equivalenza del valore di larghezza, da pollici a centimetri.L’opzione del menu a discesa espressa in percentuale permette di digitare nuovi valori di lar-ghezza e altezza, sotto forma di percentuale dei valori originali: digitando un valore superiorea 100% aumenterete le dimensioni di stampa, mentre un valore inferiore le diminuirà.

Ma allora, quale risoluzione utilizzare?Esistono vari tipi di formule che consentono dicalcolare la risoluzione ottimale per i diversi tipidi output. Anziché cercare di illustrarli in detta-

glio, si è ritenuto di fornire un semplice elencodi valori ideali e accettabili per alcuni tipi distampa.

Tenete presente che non esistono regole mira-colose sulle impostazioni di risoluzione. In prati-ca, potete specificare qualsiasi risoluzione nellagamma fra le impostazioni ideali e quelle accet-tabili, e ottenere comunque ottimi risultati.

Anche indicando un valore di risoluzione inferio-re alle impostazioni definite come accettabili, ilpeggio che potrebbe accadere sarebbero risulta-ti indistinti o troppo sfumati. Ma in ogni casonon ci sono impostazioni errate.

Tipo di lavoro Risoluzione ideale

Impostazioni accettabili

Immagine a tutto colore per riviste o pubblicazioni professionali 300 ppi 225 ppi

Diapositive a tutto colore 300 ppi 200 ppi

Stampanti a getto d’inchiosto a colori 300 ppi 200 ppi

Immagini a colori per stampanti laser o proiettori 180 ppi 120 ppi

Immagini a colori per produzioni multimediali e pagine Web 72 ppi 72 ppi

Immagini in bianco e nero per bollettini illustrati, volantini ecc 180 ppi 120 ppi

Immagini in bianco e nero per stampanti laser 120 ppi 90 ppi

000Photoshop.book Page 58 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 9: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 59

Quando modificate le dimensioni del documento, automaticamente cambiano anche i valoridi risoluzione o il numero di pixel nell’immagine, il che può influenzare la qualità della vo-stra immagine: per maggiori informazioni, consultate il paragrafo “Come calcolare la risolu-zione” di questo capitolo. Per ulteriori dettagli su come modificare le dimensioni di stampasenza rovinare un’immagine, consultate invece il paragrafo “Come utilizzare la finestra didialogo Dimensione immagine senza danni”, sempre in questo capitolo.

Mantenere le proporzioniEntrambe le coppie di opzioni Larghezza e Altezza nella finestra di dialogo Dimensione imma-gine elencano le dimensioni della vostra immagine: digitando un valore diverso in una di es-se e facendo clic sul pulsante OK, Elements ridimensionerà l’immagine al valore specificato.Semplice, non è vero?

Ma stranamente, modificando il valore della larghezza cambia anche il valore dell’altezza eviceversa. Ciò è dovuto al fatto che la casella di scelta Mantieni proporzioni è attiva di defaultper cui Elements mantiene le proporzioni originali dell’immagine.

Se fate clic sulla casella Mantie-ni proporzioni per disattivarla,Elements permetterà di modifi-care i valori di larghezza e di al-tezza in modo indipendente.Potrete notare che le piccoleicone di collegamento (Figura4.2) scompariranno, indicandocosì che le due opzioni possonoessere considerate in modo au-tonomo l’una dall’altra. Potretequindi creare dei curiosi effetti,simili a quelli illustrati nellaFigura 4.5: nel primo esempioè stato diminuito il valore rela-tivo alla larghezza, lasciandoinvariata l’altezza; nel secondoesempio, è il valore dell’altezzaa essere stato ridotto, lasciandoinalterata la larghezza.

Tuttavia, per disattivare la ca-sella Mantieni proporzioni dove-te selezionare la casella discelta Ricampiona l’immagine.Come spiegato nel paragrafo“Come utilizzare la finestra didialogo Dimensione immagine

Fig. 4.5

000Photoshop.book Page 59 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 10: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

60 Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati

senza danni”, quando modificate la larghezza o l’altezza avendo attivato la casella di sceltaRicampiona l’immagine, Elements aggiunge o elimina pixel dalla vostra immagine. Ovvia-mente per distorcere un’immagine, come illustrato nella Figura 4.5, è indispensabile ag-giungere o togliere pixel: pertanto, per disattivare Mantieni proporzioni, dovrete attivare Ri-campiona l’immagine.

Come utilizzare la finestra di dialogo Dimensione immagine senza danniCome avete visto nel paragrafo “Dimensione dell’immagine, risoluzione e altre piacevolezze”,esistono tre attributi d’immagine, ognuno dei quali coinvolge gli altri. Infatti, questi attributisono come i tre vertici di un triangolo: cambiando uno di questi punti, almeno uno degli altridue deve essere modificato in proporzione. Se diminuite le dimensioni in pixel, per esempio, de-vono diminuire anche le dimensioni del documento oppure la risoluzione, cioè il numero dipixel per pollice. Se volete aumentare le dimensioni del documento, dovete anche aumentare ledimensioni in pixel, cioè aggiungere dei pixel, oppure aumentare la risoluzione.

Calcolare tutte le possibili permutazioni di questi fattori potrebbe portarvi alla pazzia e, indefinitiva, non è molto importante. L’essenziale, invece, è che comprendiate a fondo ciò cheè possibile realizzare tramite la finestra di dialogo Dimensione immagine, e soprattutto gli er-rori che dovete evitare. Pertanto, ora che disponete di tutte le informazioni necessarie, dob-biamo fornirvi alcuni consigli.

✔ La prima domanda che dovete porvi quando intendete servirvi del comando Dimensio-ne immagine è la seguente: “Voglio davvero cambiare il numero di pixel nella mia im-magine?”. Se l’immagine dovrà essere stampata, la risposta sarà quasi certamente“No”: in questo caso, dovrete per prima cosa disattivare la casella di scelta Ricampionaimmagine. In tal modo potrete modificare le dimensioni del documento alterando ledimensioni dell’immagine quando sarà stampata alla fine. Tuttavia, se ritoccate i valo-ri Larghezza o Altezza, dovete sempre controllare che la risoluzione non vada sotto ivalori accettabili: per alcuni esempi di valori indicativi, consultate la tabella “Ma allo-ra, quale risoluzione usare?”.

✔ Tuttavia, se il documento è destinato a essere pubblicato sul Web potreste voler modifi-care veramente il numero di pixel dell’immagine. In effetti anche una normale macchi-na fotografica digitale produce immagini con un numero di pixel troppo elevato per lavisualizzazione simultanea sulla maggior parte dei monitor. In questo caso, assicurateviche l’opzione Ricampiona immagine sia selezionata. Potete ignorare completamente lasezione Dimensioni documento della finestra di dialogo Dimensione immagine; quando pre-parate immagini destinate a essere visualizzate sul monitor, la sola cosa importante è ladimensione in pixel.

Altre considerazioni importanti.

✔ Disattivando la casella di scelta Ricampiona immagine, la finestra di dialogo Dimensioneimmagine si modifica, e le opzioni Larghezza e Altezza nella sezione Dimensione pixel dellafinestra diventano inaccessibili. Inoltre appare un’icona di collegamento fra le opzioni

000Photoshop.book Page 60 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 11: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 61

Larghezza, Altezza e Risoluzione di Dimensioni documento a indicare che le modifiche a unvalore avranno effetto anche sugli altri due.

✔ Come fare per capire se avete modificato le dimensioni in pixel? Dopo aver cambiato ivalori di Dimensioni documento ed essere usciti dalla finestra di dialogo Dimensione imma-gine, la vostra immagine a video apparirà diversa. Finché le dimensioni in pixel reste-ranno invariate, a video non si noterà alcuna differenza. Sullo schermo, Elements mo-stra i pixel dell’immagine in rapporto a quelli del monitor; risoluzione e dimensioni deldocumento entrano in gioco soltanto in fase di stampa.

✔ Se dovesse accadervi di aver stravolto completamente l’immagine, dopo aver modificatouna o più impostazioni nella finestra di dialogo Dimensione immagine che non voleterendere effettive, potrete ritornare alle impostazioni originali premendo il tasto Alt (Op-zione su un Mac): in questo modo trasformerete il pulsante Annulla in Ripristina, quindiverranno ristabilite le opzioni originali. Nel caso abbiate già premuto il tasto Invio (Re-turn su un Mac), per uscire dalla finestra di dialogo Dimensione immagine, fate clicsull’icona Un passo indietro (a forma di freccia verso il basso nella barra delle scelte rapi-de, oppure premete la combinazione di tasti Ctrl+Z (�+Z su un Mac) per annullare l’ul-tima operazione effettuata, cioè la modifica delle dimensioni.

✔ Se avete eseguito altre azioni dopo aver ridimensionato l’immagine in modo errato, po-tete continuare a premere il pulsante Un passo indietro oppure Ctrl+Z (�+Z su un Mac)per annullare le operazioni effettuate nel frattempo, fino a ripristinare le dimensionioriginali dell’immagine. Questa funzionalità di annullamento ha dei limiti, come vedre-te nel Capitolo 7, a proposito della palette Storia.

✔ Qualunque azione eseguiate, assicuratevi che nel menu a discesa Ricampiona immagine siaselezionata l’opzione Bicubica: questa funzionalità migliora l’aspetto dell’immagine.

✔ Se volete modificare l’unità di misura di default nei menu a discesa della finestra di dia-logo Dimensione immagine, avviate Modifica ➪ Preferenze ➪ Unità di misura e righelli e sele-zionate quella che preferite dal menu a discesa Righelli.

A che cosa serve il comando Dimensione quadro?Esiste un altro comando importante relativo al ridimensionamento delle immagini:Immagine➪Ridimensiona➪Dimensione quadro. A differenza di Dimensione immagine, che in qual-che modo modifica le dimensioni dell’immagine preesistente, questo comando varia le dimen-sioni della pagina, la cosiddetta canvas, su cui è posta l’immagine. Aumentando le dimensionidella pagina, Elements riempirà con il colore di sfondo l’area esterna all’immagine, assumendoche l’immagine abbia un livello di sfondo: per maggiori informazioni sui livelli, o layer, consul-tate il Capitolo 9. Al contrario, diminuendo le dimensioni della canvas, l’immagine risulterà rita-gliata. Scrivendo sulla lavagna, non vi è mai capitato, arrivando verso la fine di una riga, di ren-dervi conto d’aver scritto in caratteri talmente grossi da dover scrivere il resto in lettere semprepiù piccole, quasi degli scarabocchi? Il comando Dimensione quadro risolve proprio questo tipo diproblema, aggiungendo un po’ di spazio alla vostra lavagna elettronica.

000Photoshop.book Page 61 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 12: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

62 Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati

Selezionando Immagine ➪ Ridimensiona ➪ Dimensione quadro, apparirà la finestra di dialogomostrata nella Figura 4.6. Il funzionamento delle opzioni è elencato di seguito.

✔ Nelle caselle Larghezza e Altezza, digitate i nuovi valori da applicare. Avete anche la pos-sibilità di modificare l’unità di misura usata, esattamente come nella finestra di dialogoDimensione immagine.

✔ Al contrario della finestra Dimensione immagine, non è possibile mantenere costanti leproporzioni della canvas: pertanto, i valori di larghezza e altezza si applicheranno inmodo indipendente.

✔ La sezione Ancoraggio mostra una rappresentazione grafica di come l’immagine corren-te è posta all’interno della nuova pagina di default, essa è centrata sulla canvas. Ma fa-cendo clic su una delle otto caselle potrete spostare l’immagine, per esempio, nell’ango-lo superiore destro: ciò significa che sarà aggiunto dello spazio a sinistra e sotto l’imma-gine originale.

✔ Nel caso riduciate i valori di larghezza o di altezza, e confermiate con il tasto Invio (Re-turn su un Mac), Elements chiederà conferma se volete effettivamente “ritagliare” l’im-magine. Se dopo aver fatto clic sul pulsante Procedi, il risultato non dovesse risultaresoddisfacente, anche in questo caso potrete fare clic su Un passo indietro, o premereCtrl+Z (�+Z su un Mac), per ripristinare le dimensioni della canvas originale.

✔ Come in Dimensione immagine, per modificare l’unità di misura di default nella finestradi dialogo Dimensione quadro, potete attivare Modifica ➪ Preferenze ➪ Unità di misura e ri-ghelli, selezionando l’opzione che preferite nel menu a discesa Righelli.

Fig. 4.1 Nella versione precedente di Elements, l’utilizzo di Dimensione quadro richiedeva spessouna certa abilità matematica. Supponete di voler modificare un’immagine larga 256 pixele alta 128 pixel, aggiungendo 75 pixel a entrambe le dimensioni. Prima, con Dimensionequadro eravate costretti a eseguire dei calcoli, aggiungendo 75 sia a 256 sia a 128, per otte-

Fig. 4.6

000Photoshop.book Page 62 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 13: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 63

nere valori finali di 331 per la larghezza e di 203 per l’altezza. Con la nuova casella di scel-ta Relativo di Elements 2.0 non è più richiesto alcuno sforzo mentale; nella situazione ap-pena descritta, basterebbe selezionare la casella Relativo e digitare 75 nei campi Larghezzae Altezza. Quando questa casella è attiva, il comando Dimensione quadro aggiunge automa-ticamente i valori digitati alle dimensioni correnti. Questo permette, per esempio, di ap-plicare velocemente un bordo di 20 pixel attorno a un’immagine; sarà sufficiente digitare20 nei campi Larghezza e Altezza, tutto qui. Il comando Relativo funziona anche quandoutilizzate Dimensione quadro per ridurre le immagini: selezionate la casella e digitate deinumeri negativi, come -75.

Contorni delle immaginiSebbene possiate utilizzare il comando Dimensione quadro per ritagliare le immagini, questonon è lo strumento migliore. Un’applicazione pratica come Elements non potrebbe non di-sporre di uno strumento specifico per realizzare questo effetto. Il comando Dimensione im-magine è in grado di trasformare un formato tipo “album di nozze” in una fotografia abba-stanza piccola da poter essere inserita nel vostro portafogli, senza dover rinunciare ad alcundettaglio essenziale. Ma provate a immaginare che la vostra ragazza sia in viaggio a Parigicon quel suo collega così odioso. Che cosa potrete mai fare? È semplice: eliminerete l’orren-do individuo dalla fotografia!

I vantaggi dello strumento TaglierinaSpesso i fotografi principianti sono troppo preoccupati di non esagerare con i dettagli.Questa può diventare un’abitudine pericolosa: nello sforzo di tralasciare particolari sullosfondo, potreste finire per “tagliare” la testa di vostra suocera o la metà sinistra del vostronipotino. Il fatto è che in una fotografia è sempre preferibile avere troppi dettagli piuttostoche troppo pochi, per il semplice motivo che i particolari in eccesso possono essere elimi-nati, mentre quelli mancanti dovrebbero essere fotografati di nuovo. Fin dagli albori dellafotografia, gli artisti di produzione si sono sempre armati di forbici e taglierina per passareal vaglio praticamente ogni immagine, allo scopo di eliminare tutti i particolari estranei, emantenere soltanto quelli veramente importanti. Questa tecnica di ritaglio, chiamatascontornatura o cropping, è così diffusa che i fotografi professionali ritraggono i loro sog-getti appositamente da una certa distanza, sapendo che qualcuno, presto o tardi, ridurràl’immagine per adeguarla a determinate esigenze. Come il comando Dimensione quadro, lafunzionalità di ritaglio modifica le dimensioni in pixel e quelle del documento della vostraimmagine, senza cambiarne la risoluzione: naturalmente, però, anche il contenutodell’immagine cambia!

Con Elements avete la possibilità di ritagliare le porzioni indesiderate di un’immagine tra-mite lo strumento Taglierina: per selezionare questo comando senza ricorrere alla Finestradegli strumenti premete C.

000Photoshop.book Page 63 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 14: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

64 Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati

Il finzionamento del comando Taglierina è illustrato di seguito.

1. Trascinate il cursore dello strumento attorno alla porzione d’immagine che desideratemantenere.

La Figura 4.7 mostra un astronauta: il rettangolo contornato, chiamato marquee, eviden-zia i bordi da ritagliare. Trascinando uno degli otto cursori quadrati, i cosiddetti handle,potete modificare i limiti del ritaglio. Dopo aver delimitato questo rettangolo, Elementscoprirà l’area esterna alla selezione con uno “scudo” traslucido, il cosiddetto shield, perincorniciare l’immagine. Potete usare i controlli relativi nella barra delle opzioni per spe-cificare il colore e l’opacità dello “scudo”, o per disabilitarlo completamente. Non preoc-cupatevi se non siete riusciti a delimitare un rettangolo perfetto: nella fase successivaavrete l’opportunità di specificarne i contorni.

Premendo la barra spaziatrice all’inizio del trascinamento, Elements interromperà il ri-dimensionamento dei limiti di ritaglio e inizierà a spostare tutta la porzione seleziona-ta. Questa tecnica può rivelarsi utile quando dovete eseguire un ritaglio molto preciso.In ogni caso, dopo averla creata, potrete anche spostare la porzione di immagine sele-zionata senza utilizzare la barra spaziatrice.

2. Trascinate i limiti di ritaglio come preferite.

Dopo aver rilasciato il tasto del mouse, Elements visualizzerà dei cursori quadrati, icosiddetti handle, lungo il perimetro della porzione d’immagine selezionata (Figura4.7). Se la sezione non è delle dimensioni volute, potrete trascinare uno di questi cur-sori per modificare i limiti della selezione. Posizionandolo su un handle, il cursore delmouse si trasformerà in una doppia freccia, indicando in tal modo che potete proce-

Fig. 4.7

Cursore

Cursore di ridimensionamento

Limite del ritaglio

000Photoshop.book Page 64 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 15: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 65

dere con il trascinamento. Potete trascinare quanti cursori volete, uno per volta, pri-ma di procedere al ritaglio dell’immagine. Mantenendo premuto il tasto delle maiu-scole (Maiusc) mentre trascinate uno dei quattro cursori d’angolo, manterrete costan-ti le proporzioni della scontornatura. Invece, tenendo premuto il tasto Alt (Opzione suun Mac), il ridimensionamento del contorno avverrà attorno al punto centrale visibiledella sezione.

Se lo spostate all’esterno della por-zione selezionata, il cursore delmouse si trasformerà in una dop-pia freccia curva. A questo punto,trascinando il cursore, potrete farruotare tutto il contorno della sele-zione. Dopo aver fatto ruotare lasezione dell’immagine, trascinan-do uno dei cursori quadrati e pre-mendo simultaneamente il tastoAlt (Opzione su un Mac), avrete lapossibilità di creare una selezionenon rettangolare, senza angoli ret-ti. Dopo aver delimitato in tutti idettagli la vostra selezione (Fase 3),Elements eseguirà l’elaborazionenecessaria per trasformare la vo-stra selezione in un’immagine per-fettamente rettangolare.

3. Dopo aver definito i limiti dellaselezione, fate doppio clic al suointerno per ritagliare l’immagi-ne, oppure selezionate l’opzioneOscura sulla barra delle opzioni.

Potete anche semplicemente premere il tasto Invio (Return su un Mac): Elements elimi-nerà tutti i pixel che si trovano all’esterno dei contorni. Se nella Fase 2 avete fatto ruo-tare la selezione, Elements ruoterà a sua volta l’area rettangolare per raddrizzarla, comeillustrato nella Figura 4.8.

Quando fate ruotare un’immagine in questo modo, Elements effettua il ricampionamentodell’immagine, ossia dispone di nuovo i pixel, in modo da ricostruire l’immagine ruotata.Come avete già visto, tale ricampionamento potrebbe danneggiare la vostra immagine, dimi-nuendo il livello dei dettagli: per ottenere un migliore risultato, evitate di ruotare l’immagi-ne più di una volta. Tenete presente che eseguendo soltanto delle rotazioni per incrementidi 90 gradi, Elements non esegue il ricampionamento dell’immagine.

Fig. 4.8

Puntatore di rotazione

000Photoshop.book Page 65 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 16: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

66 Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati

Altre buone notizie sul ritaglioMa non crediate che un’applicazione così ricca di funzionalità come Elements non abbia al-tro da offrire in termini di ritaglio delle immagini!

✔ Dopo aver selezionato lo strumento Taglierina, ma prima di iniziare il trascinamento,potreste aver notato altre funzionalità nella barra delle opzioni: le impostazioni Larghez-za, Altezza e Risoluzione possono essere utili per ritagliare un’immagine in dimensioniprecise.

✔ Un’altra opzione molto utile è Immagine attiva: essa consente di ritagliare un’immagine al-le stesse dimensioni di un’altra. Supponete di voler fare in modo che l’immagine B abbiale medesime dimensioni dell’immagine A. Innanzitutto, apritele entrambe: assicurateviche l’immagine A sia in primo piano, facendo clic sulla sua barra del titolo. SelezionateTaglierina e fate clic sul pulsante Immagine attiva nella barra delle opzioni. Elements cari-cherà in memoria le dimensioni e le impostazioni di risoluzione dell’immagine A. Adesso,selezionate l’immagine B e trascinate lo strumento Taglierina per delimitarne i contorni:noterete che il riquadro puntinato conserverà sempre le medesime proporzioni dell’im-magine A. Premendo il tasto Invio (Return su un Mac) per eseguire il ritaglio, Elements ri-dimensionerà automaticamente l’immagine B, allo scopo di farla corrispondere all’imma-gine A. Tenete presente che, se necessario, Elements eseguirà il ricampionamentodell’immagine B per far corrispondere le sue dimensioni a quelle dell’immagine A. Peruscire da questa modalità di ritaglio, fate clic sul pulsante Esc.

✔ Qualora abbiate creato una selezione per il ritaglio dell’immagine, e decidiate di rinun-ciare a questa operazione, potete premere il tasto Esc o Ctrl+punto (�+punto su un Mac)per annullare il contorno selezionato: in alternativa, potete fare clic sul pulsante Cancel-la nella barra delle opzioni.

✔ Per spostare tutta la porzione d’immagine delimitata dal contorno tratteggiato, basteràche trasciniate il cursore all’interno della selezione.

✔ Oltre allo strumento Taglierina, potete ritagliare un’area selezionata (Capitolo 8), con ilcomando Immagine ➪ Ritaglia. La selezione non deve essere neppure vagamente qua-drangolare, ma potrà essere benissimo ellittica, poligonale, o addirittura senza una for-ma precisa. Elements non potrà ritagliare tutte le forme che potreste selezionare, ma visi avvicinerà il più possibile.

✔ Come già accennato, avete la possibilità di ritagliare un’immagine anche tramite il co-mando Dimensione quadro. Potreste servirvi di questo metodo nel caso dobbiate ridurrela vostra immagine su alcuni lati, di un numero esatto di pixel, per portare le dimensio-ni dell’immagine a determinati valori. Il comando Dimensione quadro può essere utileanche per eliminare una piccola area dell’immagine lungo uno o più lati, senza dovervipreoccupare di selezionare i limiti del ritaglio. Per fare questo, ridurrete le dimensionidella canvas con il comando Immagine ➪ Ridimensiona ➪ Dimensione quadro per eliminarei pixel “incriminati”: in questo caso, l’opzione Relativo risulterà veramente preziosa.

000Photoshop.book Page 66 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 17: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 67

Il comando Raddrizza e ritaglia immagineUn nuovo comando, chiamato Raddrizza immagine e disponibile nel menu Immagine, èun’esclusiva di Elements, e guardato con invidia da tutti gli utenti di Photoshop.

In realtà, il comando Raddrizza immagine ha un complice, chiamato Raddrizza e ritaglia imma-gine, e questo è il motivo per cui entrambi sono trattati in questo paragrafo sul ritaglio. Pro-babilmente vi sarà già capitato di aver eseguito delle scansioni “storte”, come quella rappre-sentata nella Figura 4.9. Per quanta attenzione abbiate riservato nel posizionare la fotografiasul vetro dello scanner e per quanta delicatezza abbiate usato nel richiudere il coperchio, avolte l’immagine risulta storta. In questo caso potete provare una nuova scansione, oppuresemplicemente ritoccare l’immagine con lo strumento Taglierina, come illustrato nella Figu-ra 4.8, per raddrizzarne l’angolatura.

È in casi simili che si rivela utilissimo il comando Raddrizza immagine. È sufficiente selezio-nare Immagine ➪ Ruota ➪ Raddrizza immagine ed Elements cercherà di correggere il problemaautomaticamente. La funzione Raddrizza e ritaglia immagine (Immagine ➪ Ruota ➪ Raddrizza eritaglia immagine) va ancora più in là: dopo aver raddrizzato l’immagine la ritaglia, con un ri-sultato simile a quello rappresentato sulla destra della Figura 4.9.

Scoprirete che questi comandi sono molto più efficaci se attorno all’immagine c’è uno sfon-do sufficientemente ampio. In altri termini, se l’anteprima dello scanner rivela che la foto-grafia è storta, andate avanti ed eseguite la scansione anche di un’ampia porzione di sfondoattorno all’immagine, per esempio il lato inferiore del coperchio dello scanner. Per creareuno sfondo con un contrasto maggiore, può essere utile porre un foglio di carta sul retrodell’immagine.

Fig. 4.9

000Photoshop.book Page 67 Monday, February 17, 2003 10:01 AM

Page 18: In questo capitolo Capitolo 4 Pixel: il piacere di essere ... · Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati 55 Figura 4.1 sono 256 pixel ÷ 180 pixel per pollice = 13/8 pollici

68 Capitolo 4: Pixel: il piacere di essere quadrati

Per qualche misteriosa ragione, Elements sembra essere assai più efficace con il raddrizza-mento automatico dell’immagine, che con il ritaglio automatico: quest’argomento è trattatoin dettaglio nel Capitolo 11.

La ginnastica delle immaginiMentre attivate il comando Raddrizza e ritaglia immagine, dovete senz’altro aver notato un sot-tomenu di comandi Ruota all’interno del menu Immagine. Le sue funzionalità sono illustratedi seguito.

✔ 90˚ a sinistra, 90˚ a destra e 180˚: questi comandi fanno ruotare l’intera immagine. A si-nistra esegue la rotazione in senso antiorario e a destra in senso orario. Questi comandisi rivelano utili quando l’immagine trattata con lo scanner è di traverso, oppure capo-volta, pur senza richiedere alcuna operazione di ritaglio o di raddrizzamento.

✔ Personalizza: fa ruotare l’immagine di un valore personalizzato. Se eseguite la rotazio-ne per valori diversi da 90˚ o da 180˚, le dimensioni della canvas saranno ridimensionateper adattarsi alla nuova immagine ruotata.

✔ Rifletti orizzontalmente: genera un’immagine speculare della canvas.

✔ Rifletti verticalmente: genera un’immagine speculare della canvas e la capovolge.

Con l’eccezione di Personalizza, tutte queste funzionalità sono disponibili anche nel nuovocomando Correzione rapida: per ulteriori dettagli su quest’ultimo, consultate il Capitolo 11.

La maggior parte delle altre voci presenti nel sottomenu Ruota hanno funzionalità identicheai comandi appena elencati, ma si applicano o a una selezione attiva nell’immagine (Capitolo8) oppure a dei livelli (Capitolo 9). La sola eccezione è il comando Rotazione libera livello, chesi trasforma in Rotazione libera selezione nel caso l’immagine abbia una selezione attiva: essoabilita la modalità di trasformazione libera, che è trattata in dettaglio nel Capitolo 9.

000Photoshop.book Page 68 Monday, February 17, 2003 10:01 AM