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COME FARE DALLA A ALLA Z Mettere a punto il pc 190 PC WORLD ITALIA MARZO 2003 www.pcw.it nigma su enigma: il nuovo banco di memoria dovrebbe renderlo più scattan- te, invece il pc non fa che andare conti- nuamente in crash. Sicuramente la solu- zione sta nel setup del BIOS. Ma dove? È il parametro CAS LATENCY a essere impostato in modo errato o forse è il PRECHARGE TIME? Chiunque si trovi per la prima volta di fronte alla videata blu con il menu del setup del BIOS, sicuramente proverà una sensazione di smarrimento: le numerose opzioni non solo hanno nomi criptici, ma possono avere effetti collaterali deci- samente fatali. Questo articolo aiuta a muoversi con maggior sicu- rezza e destrezza nel setup del BIOS: scoprirete da dove partire per migliorare la stabilità del calcolatore, dove è bene intervenire per mettere a punto il sistema e dove invece è necessario fare attenzione se si vogliono evitare DALLA A ALLA Z La chiave del buon funzionamento del computer sta nella giusta configurazione del BIOS. Destreggiarsi nei suoi menu, però, non è semplice. Ecco come scegliere le impostazioni migliori, senza correre rischi a cura di Maurizio Lazzaretti E E IN QUESTO NUMERO E SU PCW.IT A LEZIONE DI L’arte della copia .................................................................................................. pag. 212 Offre un’ottima gestione delle copie al volo e può simulare la presenza di un lettore CD. Imparate a usare Clone CD Videocorso........................................................................................................ 220 Sistema operativo....................................................................................... 222 Word processor ............................................................................................ 224 Spreadsheet .................................................................................................... 226 Presentation .................................................................................................... 228 Database ............................................................................................................ 230 Posta...................................................................................................................... 232 Internet................................................................................................................. 234 Grafica e fotoritocco ................................................................................. 236 Reti ......................................................................................................................... 238 LA PAROLA AI LETTORI .................................................................................................. pag. 240 Gli esperti della redazione, i tecnici del laboratorio e le aziende rispondono ogni mese alle vostre domande I segreti

IN QUESTO NUMERO E SU PCW.IT I segretiCOME FARE DALLA A ALLA Z Mettere a punto il pc 192 PC WORLD ITALIA MARZO 2003 STANDARD CMOS FEATURES: questo menu contiene i fondamenti e fa riconoscere

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COME FAREDALLA A ALLA Z Mettere a punto il pc

190 PC WORLD ITALIA MARZO 2003www.pcw.it

nigma su enigma: il nuovo banco dimemoria dovrebbe renderlo più scattan-te, invece il pc non fa che andare conti-nuamente in crash. Sicuramente la solu-zione sta nel setup del BIOS. Ma dove?È il parametro CAS LATENCY a essereimpostato in modo errato o forse è ilPRECHARGE TIME? Chiunque si trovi per

la prima volta di fronte alla videata blu con il menu delsetup del BIOS, sicuramente proverà una sensazione dismarrimento: le numerose opzioni non solo hannonomi criptici, ma possono avere effetti collaterali deci-samente fatali.

Questo articolo aiuta a muoversi con maggior sicu-rezza e destrezza nel setup del BIOS: scoprirete da dovepartire per migliorare la stabilità del calcolatore, dove èbene intervenire per mettere a punto il sistema e doveinvece è necessario fare attenzione se si vogliono evitare

DALLA A ALLA Z

La chiave del buon funzionamentodel computer sta nella giusta

configurazione del BIOS.Destreggiarsi nei suoi menu,

però, non è semplice. Ecco comescegliere le impostazioni

migliori, senza correre rischi

a cura di Maurizio Lazzaretti

EE

IN QUESTONUMERO E SU PCW.ITA LEZIONE DI

L’arte della copia.................................................................................................. pag. 212Offre un’ottima gestione delle copie al volo e può simulare la presenza di unlettore CD. Imparate a usare Clone CD

Videocorso........................................................................................................ 220

Sistema operativo....................................................................................... 222

Word processor............................................................................................ 224

Spreadsheet .................................................................................................... 226

Presentation .................................................................................................... 228

Database............................................................................................................ 230

Posta...................................................................................................................... 232

Internet................................................................................................................. 234

Grafica e fotoritocco ................................................................................. 236

Reti ......................................................................................................................... 238

LA PAROLA AI LETTORI.................................................................................................. pag. 240Gli esperti della redazione, i tecnici del laboratorio e le aziende rispondonoogni mese alle vostre domande

I segreti

COME FAREMettere a punto il pc DALLA A ALLA Z

MARZO 2003 PC WORLD ITALIA 191 www.pcw.it

brutte sorprese. Potrebbe infatti succedere che il pc, oltrea non andare affatto più veloce, non parta proprio più.

IL BIOS DALLA A ALLA ZPerché possiate raccapezzarvi velocemente, questo servi-zio è stato redatto seguendo la struttura stessa del BIOS.

Ogni opzione è corredata di una spiegazione e utiliindicazioni su come farne il migliore impiego. Vieneproposta l’impostazione ideale per la maggior partedegli utenti, seguita da alternative che consentonoanche di rischiare, ma sempre in modo controllato.

Le diverse opzioni che verranno affrontate nell’artico-lo sono suddivise in quattro categorie: base, per esperti,sicurezza e obsoleto: quest’ultima categoria riguardavoci ancora presenti in molti BIOS ma che hanno per-so di attualità.

Per configurare il pc senza problemi, è assolutamentenecessario conoscere le impostazioni della categoria

Base. I suggerimenti classificati per esperti sono riser-vati agli amanti del fai-da-te che desiderano andare finoin fondo e sono disposti a rischiare. Le opzioni dellacategoria Sicurezza servono per proteggere il pc, peresempio dai virus. Le voci classificate come obsolete,infine, riguardano opzioni oggi inutili, anche se ancorapresenti nella maggior parte dei BIOS: sono state trat-tate ugualmente perché spesso in redazione arrivanorichieste di informazioni a questo proposito.

OGNI SETUP È UNICONon tutte le opzioni del BIOS si trovano sempre sottolo stesso nome. Per questo motivo, nel servizio vengonocitate anche le principali dizioni alternative. Anche lastruttura dei menu può essere diversa: i BIOS Phoenixe Award, per esempio, sono prodotti dalla stessa socie-tà, ma offrono in alcune versioni un minor numero di

menu sul primo livello. Per questo motivo vengonocitati, nel servizio, anche percorsi di menu alternativi.

Se nel setup del BIOS di una certa scheda madrecompaiono impostazioni che nel servizio non vengonospiegate, è necessario consultare il manuale del produt-tore. A volte lì si trova la spiegazione. E se il manualenon c’è? Allora basta visitare il sito web del produttoredella scheda, da dove è spesso possibile prelevare ilmanuale in formato PDF leggibile con Acrobat (nelSERVICE DISC). Quando si interviene nel setup delBIOS, si modificano impostazioni di importanza fon-damentale: è bene che si lanci in nuove sperimentazio-ni solo chi è in grado di prevederne le conseguenze.

Per finire, un’ultima osservazione. Come si fa ad arri-vare al BIOS? Niente di più semplice: basta osservarecon attenzione la schermata di avvio del pc e individua-re le istruzioni relative, come PREMERE CANC o PREME-RE F1 PER ACCEDERE AL SETUP.

del BIOS

Chi cerca...

...trovaLe giuste basi ...........................................................pag. 192Avvio più veloce .......................................................pag. 192Messa a punto del chipset ........................................pag. 195Ripartizione delle risorse...........................................pag. 196Periferiche sempre perfette.......................................pag. 200Risparmio energetico................................................pag. 204Aggiornare il BIOS senza problemi ............................pag. 208

COME FAREDALLA A ALLA Z Mettere a punto il pc

192 PC WORLD ITALIA MARZO 2003www.pcw.it

STANDARD CMOS

FEATURES: questomenu contiene

i fondamenti e fa riconoscereal BIOS il disco

rigido e la suacapacità

Le giuste basiIn STANDARD CMOS FEATURES si definisce laconfigurazione del disco fisso. Inoltre sipuò stabilire come il pc si dovrà comportareal verificarsi di errori all’avvio

Q uali lettere hanno le vostre unità? Qualedisco è il master e quale lo slave? Nel menuSTANDARD CMOS FEATURES, chiamato

anche STANDARD CMOS SETUP, si configura l’hard-ware, per esempio disco rigido e unità floppy. Qui,inoltre, si controlla se il BIOS riconosce corretta-mente tutta la memoria, anche se in questa sezionenon è possibile intervenire sulle relative imposta-zioni. In più, è possibile impostare data e ora.

IDE PRIMARY MASTER/SLAVE,SECONDARY MASTER/SLAVEAnche nei menu: IDE PRIMARY MASTER/IDE PRI-MARY SLAVE, IDE SECONDARY MASTER/IDE SECON-DARY SLAVE, IDE DEVICES CONFIG

Proposta: AUTO

Categoria: Base

Avete montato un nuovo disco EIDE e il pc nonparte più? Significa che il BIOS non riconosce cor-rettamente il disco ed è necessario disattivare il rico-noscimento automatico (AUTO) per questa unità.Sotto TYPE passate da AUTO a USER e inseritemanualmente i valori corrispondenti a SECTOR

(numero dei settori), CYLS e HEAD, relatvi rispetti-vamente al numero dei cilindri e delle testine discrittura/lettura). Di norma, queste indicazioni sitrovano sul contenitore del disco o nel manualettoa corredo. Se, invece, il disco rigido è di tipo SCSI,alla voce TYPE si deve impostare NONE.

DRIVE A/BAnche nel menu: FLOPPY OPTIONS

Proposta: 1.44M, 3.5 INCategoria: Obsoleto

Configurate con DRIVE A l’unità floppy da 3,5 pol-lici. Se la macchina non dispone di alcuna unitàfloppy, inserite NONE. Sotto DRIVE B, invece, è pos-sibile impostare una seconda unità floppy. Questaimpostazione non ha comunque nulla a che vederecon la sequenza di avvio.

HALT ONProposta: ALL, BUT KEYBOARD

Categoria: Base

Con questa opzione si stabilisce come si deve com-portare il BIOS in caso di errori all’avvio. Selezio-

nando ALL ERRORS, il BIOS arresta il processo diavvio al verificarsi di qualsiasi errore. Si consiglia diimpostare ALL, BUT KEYBOARD”, in modo che,anche nel peggiore dei casi, si abbia comunque lapossibilità di reagire al messaggio di errore PRESS

ANY KEY TO CONTINUE. Scegliete NO ERRORS se ilBIOS deve ignorare tutti gli errori e ALL, BUT DIS-KETTE oppure ALL, BUT DISK/KEY per saltare glierrori di tastiera e floppy.

DATE (MM:DD:YY) E TIME (HH:MM:SS)Nome alternativo: SYSTEM DATE e SYSTEM TIME

Proposta: data e ora correntiCategoria: Base

Con queste opzioni si impostano la data e l’ora,tranne nel caso in cui si preleva l’orario da un ser-ver Internet. In Windows 95/98/ME si utilizzauno strumento tipo il freeware in lingua ingleseAbout Time scaricabile dal sitowww.arachnoid.com/abouttime, 584 KB. In Win-dows 2000 o XP è presente una funzione simile aquesta ma specifica del sistema.

Avvio più veloceVolete dare solo una rapida occhiata allaposta, ma ci vuole un secolo prima che ilsistema sia pronto a partire. Con le giusteimpostazioni del BIOS tutto va più veloce

Q uando si tratta di avvio, c’è una cosa checonta più delle altre: il BIOS deve cedere ilcontrollo a Windows, attraverso il pc e

senza incontrare problemi. Nel menu ADVANCED

BIOS FEATURES si trovano le impostazioni necessarieper garantire l’avvio rapido del pc ed evitare suc-cessive impostazioni che saranno sicuramente più

COME FAREMettere a punto il pc DALLA A ALLA Z

MARZO 2003 PC WORLD ITALIA 193 www.pcw.it

ADVANCED BIOS

FEATURES: con le impostazionigiuste, si puòrisparmiare tempo all’avvio.Qui si trovanotuttavia anchealcune opzionisuperate

difficili. Il tempo che il pc impiega per arrivare aessere pronto per l’uso dipende dalla sequenza diavvio impostata. Altro tempo prezioso viene con-sumato quando il BIOS testa tutta la memoria el’unità floppy. In questo menu si trovano anchedelle possibilità di impostazione veramente incom-prensibili e che servono a ben poco.

FIRST BOOT DEVICENome alternativo: BOOT SEQUENCE

Anche nel menu: BOOT

Proposta: HDD 0Categoria: Base

Con questa opzione si definisce la prima unità sucui il BIOS dovrà cercare il sistema operativo. Siconsiglia di impostare come prima unità di avvio ildisco rigido su cui è installato il sistema operativo:così facendo il tempo perso durante l’avvio saràridotto al minimo indispensabile.

Le possibili impostazioni sono queste: HDD 0,HDD 1, HDD 2 e HDD 3. HDD 0 è il primo disco rigi-do che il BIOS incontra: normalmente quello col-legato al canale IDE come master. HDD 1 corri-sponde al disco rigido slave collegato al primocanale IDE e così via. A seconda del BIOS è possi-bile impostare come unità di avvio anche unitàfloppy, CD/DVD-ROM e Zip, masterizzatori,periferiche SCSI e la rete.

BOOT OTHER DEVICENome alternativo: OTHER BOOT DEVICE SELECT

Anche nel menu: BOOT

Proposta: ENABLED

Categoria: Per esperti

Quando questa opzione è impostata su ENABLED, ilBIOS controlla, qualora non riuscisse a trovarealcun sistema operativo sulle unità indicate sotto

FIRST BOOT DEVICE o BOOT SEQUENCE, sepuòavviare da altre periferiche. Nel setup di alcuniBIOS, per quanto riguarda questa opzione, è possi-bile selezionare direttamente un’unità di avvio, peresempio una periferica SCSI, un controller RAIDintegrato nella scheda o una scheda di rete con cuiavviare il pc attraverso la LAN.

BOOT FROM LAN FIRSTProposta: DISABLED

Categoria: Per esperti

Se questa opzione è impostata su ENABLED, è possi-bile avviare un pc integrato in una rete aziendaleaccedendo al sistema operativo presente su un’uni-tà in rete.

RAID & SCSI BOOT ORDERNome alternativo: ATA & SCSI BOOT ORDER

Proposta: RAID o SCSI (secondo la configurazione)Categoria: Per esperti

Se il pc dispone di un controller RAID, per esem-pio integrato nella scheda madre o sotto forma discheda PCI a innesto, è possibile avviare il pc dalcontroller impostando SCSI nell’opzione FIRST

BOOT DEVICE (colonna sinistra), proprio come conuna normalissima periferica SCSI. Ma se nel calco-latore ci sono un controller RAID e un controllerSCSI, questa opzione consente di ridurre i tempi,perché il BIOS sa subito se avviare da una periferi-ca RAID o da una SCSI.

Senza questa opzione, il BIOS prende la schedacon controller situata nello slot più basso: ciò signi-fica che il controller RAID situato nello slot PCI 1verrà avviato prima dell’adattatore host-SCSI con-tenuto nello slot PCI 3.

QUICK POWER ON SELF TESTNome alternativo: QUICK BOOT

Anche nel menu: BOOT

Proposta: ENABLED

Categoria: Base

All’avvio il BIOS testa alcuni componenti. Duran-te il cosiddetto POST (Power On Self Test), lamemoria viene controllata almeno tre volte. Impo-stando questa opzione su ENABLED, il BIOS dedicaalla RAM solo un test e, secondo la dotazioneRAM, si risparmiano da 20 a 50 secondi.

In ogni caso, il POST individua solamente i ban-chi di memoria difettosi, mentre non si accorgeaffatto degli errori più frequenti dovuti a una scar-sa qualità della RAM o a tempi di accesso troppobrevi. È sufficiente impostare una volta questaopzione su DISABLED quando si aggiungono nuovimoduli di memoria.

COME FAREDALLA A ALLA Z Mettere a punto il pc

194 PC WORLD ITALIA MARZO 2003www.pcw.it

HDD SMART CAPABILITYNomi alternativi: HARD DISK SMART, SMART FOR

HARD DISKS, SMART

Proposta: ENABLED

Categoria: Base

L’acronimo SMART sta per Self Monitoring, Analy-sis and Reporting Technology e significa che un pro-gramma contenuto nel firmware del disco controlla lostato dell’unità e dovrebbe segnalare eventuali proble-mi. Se l’opzione è impostata su ENABLED, il BIOS ana-lizza i dati all’avvio del calcolatore. L’operazione diavvio dura un po’ di più, ma si ha il vantaggio di esse-re avvisati tempestivamente qualora i problemi aldisco si dovessero accumulare; si avrebbe così la possi-bilità di fare un backup o quantomeno tentare di ripa-rare il disco rigido con strumenti idonei.

SWAP FLOPPY DRIVENome alternativo: FLOPPY DRIVE SWAP

Anche nel menu: BOOT

Proposta: DISABLED

Categoria: Obsoleto

A volte, per l’avvio da floppy, è possibile utilizzare solol’unità A. Chi lavora con due unità floppy può inver-tire le lettere A e B senza a modificare i collegamenti.Normalmente, l’unità collegata all’estremità del cavoha la lettera A, mentre a quella collegata al connettoreal centro del cavo è assegnata la lettera B.

BOOT UP FLOPPY SEEKNomi alternativi: SEEK FLOPPY, FLOPPY DRIVE SEEK

Anche nel menu: BOOT

Proposta: DISABLED

Categoria: Obsoleto

Il BIOS accede all’unità floppy per controllare se que-sta funziona e quali dischi riconosce. Se l’opzione èimpostata su DISABLED, l’avvio è più rapido. Con ENA-BLED si controlla se il calcolatore riconosce l’unitàfloppy, il che torna utile in caso di problemi. Entram-be le impostazioni consentono l’avvio da floppy.

VIRUS WARNINGNomi alternativi: VIRUS PROTECTION, BOOT VIRUS

DETECTION

Anche nel menu: BOOT

Proposta: ENABLED

Categoria: Sicurezza

Il BIOS emette un avvertimento in caso di accesso alMaster Boot Record del disco rigido, al quale tuttavianon accedono solo i virus, ma anche i bootmanager.Quindi, se si utilizza un bootmanager, è necessarioimpostare l’opzione su DISABLED. Questa opzione nonsostituisce comunque il software antivirus.

CPU L1 & L2 CACHENome alternativo: INTERNAL CACHE/EXTERNAL CA-CHE

Anche nel menu: ADVANCED

Proposta: ENABLED

Categoria: BaseAttivate sempre la memoria intermedia nel processo-re. Se lì si trovano i dati richiesti dalla CPU, il pro-cessore non dovrà accedere alla RAM, decisamentepiù lenta. Conviene disattivarla solo durante la ricer-ca di errori.

CPU L2 CACHE ECC CHECKINGProposta: ENABLED

Categoria: Sicurezza

Se la cache L2 del processore dispone di una corre-zione degli errori tipo ECC (Error Correction Code),come nel caso del Pentium III e 4, la cache riconoscee corregge gli errori a 1 bit mediante un checksum.Gli errori riguardanti più bit vengono invece soloriconosciuti.

VIDEO BIOS SHADOWNome alternativo: VIDEO ROM SHADOW

Anche nel menu: ADVANCED

Proposta: DISABLED

Categoria: Obsoleto

Con questa opzione è possibile trasferire il codice delBIOS della scheda grafica dalla lenta ROM alla piùveloce RAM. Il guadagno di tempo all’avvio è tutta-via minimo e, a volte, il trasferimento alla RAM ècausa di problemi.

C8000-CBFFF SHADOWProposta: DISABLED

Categoria: Obsoleto

Al BIOS di alcune periferiche, come l’adattatorehost-SCSI, sono riservati determinati indirizzi inmemoria (per esempio C8000-CBFFF). Per accelera-re l’accesso al BIOS SCSI in fase di avvio, è possibiletrasferirlo nella RAM. Tuttavia, questa modifica ridu-ce i tempi di avvio solo di pochissimo, ma incremen-ta il pericolo di errori del sistema.

BIOS FLASH PROTECTIONNomi alternativi: BIOS UPDATE, BIOS FLASH WRITE

CONTROL, BIOS FLASH PROTECT

Anche nel menu: ADVANCED

Proposta: ENABLED

Categoria: Sicurezza

Questa opzione protegge il BIOS dalla sovrascrittura,per esempio per opera di un virus. Prima di aggior-nare il BIOS è tuttavia indispensabile disattivarla.

COME FAREMettere a punto il pc DALLA A ALLA Z

MARZO 2003 PC WORLD ITALIA 195 www.pcw.it

ADVANCED CHIPSET

FEATURES: tramitequesto menu del BIOS si programmano i registri del chipset della schedamadre

Messa a puntodel chipsetAl chipset della scheda madre compete l’or-ganizzazione di tutti i componenti. È quindinecessario configurarlo in modo che sappiatrarre il meglio dall’hardware

Il chipset della scheda madre è cardine e fulcro deltrasferimento dati. A volte, il blocco di un pc sem-bra apparentemente dovuto a problemi di memo-

ria, mentre sovente la memoria è perfetta: è il chipsetche l’ha configurata in modo sbagliato. Nel menuADVANCED CHIPSET FEATURES si ha la possibilità diintervenire sulla velocità e la stabilità non solo dellamemoria di lavoro, ma anche di CPU, scheda grafi-ca, controller EIDE e schede PCI. È importante rea-lizzare un’ottima configurazione del chipset, in modoche possa cogliere il meglio dall’hardware.

DRAM FREQUENCYNomi alternativi (SDRAM): DRAM CLOCK, ME-MORY FREQUENCY

Nomi alternativi (Rambus): DIRECT RAMBUS

CLOCK, RAMBUS CHANNEL FREQUENCY

Anche nei menu: ADVANCED, CHIP CONFIGURATION

Proposta: AUTO

Categoria: Per esperti

Con AUTO il BIOS configura automaticamente lafrequenza della memoria. Se il pc è instabile, impo-state la frequenza manualmente. Se, per esempio, ilpc funziona con memoria SDRAM PC 100, selezio-nate 100 MHZ o PC100. Con la Rambus PC800 ècorretto scegliere 400 MHZ. A volte, viene indicata ladifferenza rispetto alla frequenza del Front Side Bus(FSB), spesso contrassegnato con HCLK. Per i modu-

li PC 133 e una CPU Celeron con frequenza FSB di100 MHz è corretto scegliere HCLK+33.

CPU:DRAM CLOCK RATIONomi alternativi (SDRAM): DRAM FREQUENCY:FSB

RATIO, SYSTEM/DRAM RATIO

Nomi alternativi (Rambus): RDRAM FREQUEN-CY:FSB RATIO, SYSTEM/RAMBUS RATIO

Anche nei menu: ADVANCED, CHIP CONFIGURATION

Proposta: AUTO

Categoria: Per esperti

Se l’impostazione predefinita non funziona, inseritemanualmente la frequenza della memoria, indican-dola come rapporto rispetto alla frequenza del FrontSide Bus (FSB). Se, quindi, un Celeron funziona conuna frequenza FSB di 100 MHz e si utilizza laSDRAM PC-133, in SYSTEM/DRAM RATIO doveteimpostare il valore 100:133 oppure 3:4. Se l’opzionesi chiama DRAM FREQUENCY:FSB RATIO, inserite ilvalore reciproco. Con un Pentium 4 a una frequenzaFSB da 100 MHz e Rimm PC 800, selezionate inRDRAM FREQUENCY:FSB RATIO il valore 4x: la Ram-bus, come la DDR-RAM, trasmette infatti due paro-le da 16 bit (4 byte) di dati per ogni ciclo.

SDRAM CONFIGURATIONNomj alternativi: DRAM TIMING, CONFIGURE SDRAM

BY SPD, DRAM TIMING SELECTABLE, MEMORY DETECT

BY, SDRAM CONTROLLED BY.Anche nei menu: ADVANCED/CHIP CONFIGURATION,ADVANCED CHIPSET FEATURES

Proposte: BY SPD, SPD, YES

Categoria: Per esperti

Lasciate che la memoria venga impostata automati-camente, secondo i parametri memorizzati nelmodulo SPD (Serial Presence Detect) del moduloDIMM. Qui il produttore della RAM memorizzadati importanti sui tempi di accesso e sui tempi ciclononché sull’organizzazione del modulo. A volte levoci sono però molto conservative, oppure il BIOSnon le interpreta correttamente. In tal caso seleziona-te MANUAL, USER DEFINED o DISABLED per abilitarealtre opzioni SDRAM come CAS LATENCY, anch’esseconfigurabili manualmente.

DRAM CAS LATENCYNomi alternativi: DRAM CAS LATENCY TIME, SDRAM

CAS LATENCY

Anche nei menu: ADVANCED/CHIP CONFIGURATION,ADVANCED CHIPSET FEATURES

Proposta: come da dicitura sui moduli DIMMCategoria: Per esperti

La cosiddetta CAS Latency indica quanto tempo ilchipset deve attendere prima che all’uscita del

COME FAREDALLA A ALLA Z Mettere a punto il pc

196 PC WORLD ITALIA MARZO 2003www.pcw.it

PNP/PCI

CONFIGURATION:in questo menu

il BIOS provvedealla gestione

e alla ripartizionedelle risorse del sistema.

Se insorgonoproblemi

è necessario mettervi mano

modulo siano presenti dati validi. Normalmentesono due o tre cicli di clock, con memorie DDRanche 2,5. Soprattutto i moduli di marca hannodegli adesivi che ne indicano i parametri ottimali,tra cui il tipo di memoria seguito dai valori per CASLatency, RAS to CAS-Delay e RAS Precharge Time.PC133-322 significa che si tratta di un modulo PC-133, che richiede un tempo CAS Latency di tre cicli(la prima cifra dopo il trattino “-”).

DRAM RAS TO CAS DELAYNomi alternativi: SDRAM TRCD, TRCD TIMING

VALUE

Anche nei menu: ADVANCED/CHIP CONFIGURA-TION, ADVANCED CHIPSET FEATURES

Proposta: come da dicitura sui moduli DIMMCategoria: Per esperti

Le celle di memoria sono identificate da un indiriz-zo indicante riga e colonna. Il parametro RAS TO CAS

DELAY indica quanti cicli il chipset deve attenderedopo la creazione dell’indirizzo di riga (RAS, RowAddress Strobe), prima di poter chiamare l’indirizzodi colonna (CAS, Column Address Strobe). Nor-malmente sono due o tre cicli. Il valore ottimale peril DIMM è indicato su un’etichetta: un moduloPC133-322 richiede un tempo RAS to CAS Delaydi due cicli (seconda cifra dopo il trattino “-”).

DRAM RAS PRECHARGE TIMENomi alternativi: SDRAM TRP, TRP TIMING VALUE

Anche nel menu: ADVANCED/CHIP CONFIGURA-TION

Proposta: come da dicitura sui moduli DIMMCategoria: Per esperti

Il RAS Precharge Time è il tempo che il chipset deveattendere dopo la lettura di una cella di memoria eprima di poter creare l’indirizzo riga (RAS) successi-vo. Normalmente, sono due o tre cicli. È sempremeglio indicare il valore riportato sull’etichetta delmodulo DIMM. Un modulo con la dicituraPC133-322 deve avere un tempo Precharge di duecicli (terza cifra dopo il trattino “-”).

DRAM DATA INTEGRITY MODENomi alternativi: SDRAM ECC SETTING, MEMORY

PARITY/ECC CHECK

Anche nel menu: ADVANCED/CHIP CONFIGURATION

Proposte: AUTO, ECC, ENABLED

Categoria: Per esperti

Alcuni moduli di memoria hanno dei chip in più,che servono esclusivamente al riconoscimento e allacorrezione degli errori. Per un utilizzo “normale” delpc, per esempio in casa, non occorre alcuna memo-ria ECC (Error Correction Code). Se, tuttavia, si

utilizzano questi moduli, si dovrebbe selezionareAUTO, ECC o ENABLED. La maggior sicurezza dei datipenalizza comunque leggermente la velocità di tra-sferimento.

DELAYED TRANSACTIONNome alternativo: PCI DELAYED TRANSACTION

Anche nel menu: ADVANCED/CHIP CONFIGURATION

Proposta: ENABLED

Categoria: Per esperti

Con questo parametro le periferiche ISA non tengo-no il bus PCI bloccato eccessivamente a lungo: i dativengono scambiati con un buffer nel chipset, il qua-le li inoltra al bus PCI velocizzando così il funziona-mento delle periferiche PCI.

AGP APERTURE SIZENome alternativo: GRAPHICS WINDOWS SIZE

Anche nel menu: ADVANCED/CHIP CONFIGURATION

Proposte: 64, 64 MB

Categoria: Per esperti

Con questo parametro si imposta la RAM che puòcollaborare direttamente con il chip grafico, peresempio per salvare texture. Il valore ottimale sarebbe64 MB, comunque mai meno di 32 MB, che ridur-rebbero le prestazioni.

Ripartizione delle risorseUn piccolo spostamento del mouse, ed eccoche la scheda audio emette solo suoni incer-ti: questo comportamento indica la presen-za di un conflitto di interrupt, risolvibilesolo nel setup del BIOS

COME FAREMettere a punto il pc DALLA A ALLA Z

MARZO 2003 PC WORLD ITALIA 197 www.pcw.it

T eoricamente, dopo l’invenzione del plug andplay e di ACPI, tutti i componenti che vengonoinseriti in un nuovo ambiente dovrebbero fun-

zionare subito e alla perfezione. La realtà, però, è diver-sa: da quando è stato installato un nuovo controllerEIDE, i messaggi d’errore compaiono uno dopo l’altrosenza sosta, il puntatore del mouse incespica e qualchecomponente si mette a scioperare, a volte a singhiozzoa volte completamente. Spesso tutto ciò dipende dalfatto che il controller EIDE e l’altro componente con-dividono lo stesso interrupt. Anche i chip audio e gra-fico integrati nella scheda madre, il controller dellarete, le porte seriali e parallele, controller EIDE, RAID,USB-1.1 e 2.0 richiedono risorse di sistema, propriocome le schede PCI a innesto. Uno dei primi posti davisitare quando si devono affrontare conflitti tra risor-se è il menu del BIOS PNP/PCI CONFIGURATION. Permaggiori informazioni e trucchetti sull’argomentoIRQ, leggete il riquadro di pagina 199.

PNP OS INSTALLEDNomi alternativi: PLUG & PLAY O/S, PLUG AND PLAY

AWARD OS

Anche nel menu: BOOT

Proposte: ENABLED, YES

Categoria: Base

Con la proposta sopra indicata, il BIOS risolve solo iconflitti riguardanti l’hardware di avvio. Del resto, peresempio, delle schede audio si cura poi il sistema ope-rativo, configurando tutti i componenti. Con YES oENABLED il BIOS configura tutti i dispositivi esistenti.L’esperienza dimostra sorprendentemente che bastainvertire l’impostazione, qualunque sia quella predefi-nita, e molti problemi si risolvono da soli.

RESET CONFIGURATION DATANomi alternativi: CLEAR ESCD, UPDATE ESCD

Anche nei menu: ADVANCED, BOOT

Proposta: DISABLED

Categoria: Base

È necessario impostare ENABLED solo in tre casi: se il pcnon parte più dopo una modifica hardware, se com-pare un messaggio tipo INVALID SYSTEM CONFIGURA-TION DATA o se è appena stato eseguito un aggiorna-mento del BIOS. In tal caso, al successivo avvio ilBIOS cancella la memoria ESCD (Extended SystemConfiguration Data), che contiene voci su tutti i com-ponenti e relative risorse, e poi la riscrive.

Queste informazioni vengono memorizzate nellaRAM CMOS, come le impostazioni effettuate nelBIOS. A differenza della RAM normale, il contenutodella RAM CMOS non va perso in caso di interruzio-ne dell’alimentazione elettrica. Sulla scheda madre c’èinfatti una piccola batteria che alimenta costantemen-te questa memoria.

RESOURCES CONTROLLED BYAnche nel menu: ADVANCED/CHIP CONFIGURATION

Proposta: AUTO, ESCD

Categoria: Base

Con questa impostazione, il BIOS provvede automa-ticamente alla distribuzione delle risorse. Se, tuttavia,nel pc sono inserite vecchie schede ISA che non rico-noscono il plug and play, è necessario provvederemanualmente all’assegnazione delle risorse. In talcaso, selezionate MANUAL, in modo da abilitare fun-zioni altrimenti bloccate o invisibili, TIPO IRQ<X>ASSIGNED TO (vedere i due punti seguenti), chedovranno poi essere configurate manualmente.

IRQ <X> ASSIGNED TONomi alternativi: IRQ <X> RESERVED, IRQ <X> USED

BY ISA

Anche nel menu: ADVANCED/PCI CONFIGURATION,PCI IRQ RESOURCE EXCLUSION, PNP/PCI CONFIGURA-TION, IRQ RESOURCES

Proposta: NO, NO/ICU, PCI DEVICE, PCI/ISA PNP

Categoria: Per esperti

Qui si indica quali IRQ sono occupati da schede ISAnon plug and play, nell’intento di evitare che BIOS esistema operativo assegnino un’altra volta gli stessiinterrupt. Le schede ISA, infatti, non possono condi-videre IRQ con altri componenti. Impostate l’opzio-ne corrispondente su LEGACY ISA/RESERVED oppureYES. Gli altri IRQ vanno invece impostati come daproposta sopra indicata. Per sapere quale o qualiinterrupt occorrono alla scheda ISA, consultate ilmanuale.

DMA <X> ASSIGNED TONomi alternativi: DMA <X> RESERVED, DMA <X>USED BY ISA

Anche nei menu: ADVANCED/PCI CONFIGURA-TION/PCI DMA RESOURCE EXCLUSION, PNP/PCI CONFI-GURATION/DMA RESOURCES

Proposte: no, no/icu, PCI DEVICE, PCI/ISA PNP

Categoria: Per esperti

Qui si indica quali canali DMA vengono utilizzatida (vecchie) schede ISA che non riconoscono ilplug and play. Scegliete LEGACY ISA/RESERVED o YES.

Lasciate gli altri canali DMA come da nostra pro-posta. Questa impostazione è necessaria per evitarel’impiego multiplo di risorse e, quindi, il malfun-zionamento di almeno uno dei componenti colle-gati. Per vedere se e quale o quali canali DMA ven-gono utilizzati dalla scheda, consultate il manuale.Tramite il DMA (Direct Memory Access) i compo-nenti accedono direttamente alla memoria di lavo-ro senza che la CPU debba intervenire a sostenereil trasferimento dati.

COME FAREMettere a punto il pc DALLA A ALLA Z

MARZO 2003 PC WORLD ITALIA 199 www.pcw.it

Questa opzione indica per quanticicli PCI una periferica busmasterpuò avere il controllo esclusivo delbus PCI. Vanno bene valori compre-si tra 32 e 64, tenuto conto che nonesiste un’impostazione perfetta pertutti i casi. Se il valore è troppo basso,il trasferimento di dati si interrompeprima di giungere al termine. Perinviare i dati che restano, la periferica

dovrà attendere che il bus PCI sia libero. Se il valoreè troppo alto, la periferica PCI tiene occupato il businutilmente a lungo, impedendo quindi ad altre peri-feriche l’accesso per trasferimenti urgenti di dati.

ASSIGN IRQ FOR VGANome alternativo: ASSIGN IRQ TO VGA CARD

Proposta: ENABLED

Categoria: Base

Con questa impostazione la scheda grafica riceve unIRQ. Senza IRQ si potrebbero verificare i casiseguenti: la scheda non funzionerebbe, funzionereb-be solo a bassa risoluzione o costruirebbe il contenu-to dello schermo con estrema lentezza.

PCI/VGA PALETTE SNOOPAnche nei menu: ADVANCED/PCI

CONFIGURATION, BIOS FEATURES

SETUP

Proposta: DISABLED

Categoria: Obsoleto

Le tonalità visualizzate da una sche-da grafica in modalità 256 colorivariano, tanto che è possibile impo-stare un set di colori diverso da quello cosiddettocorrente. Si tratta comunque di un intervento dafare solo in caso di necessità.

Impostate PALETTE SNOOP su ENABLED solo se al“feature connector” della scheda grafica è collegatauna scheda MPEG 2, se si lavora in modalità 256colori e se i colori visualizzati sullo schermo sonocompletamente sbagliati (per esempio solo biancoe nero).

PCI LATENCY TIMERNomi alternativi: PCI LATENCY TIMER (CLK), PCI

LATENCY TIMER (PCI CLOCKS)Proposta: tra 32 e 64Categoria: Per esperti

Prevedete più interrupt, in modo che ogni scheda ne possa uti-lizzare uno tutto per sé. Il presupposto necessario è che il pc

funzioni con Windows 2000 o XP. In più serve una scheda madremoderna (vedere più sotto) e il pc deve riconoscere l’APIC.Il trucco consiste nel non utilizzare l’antiquato modulo PIC (Pro-grammable Interrupt Controller), che mette a disposizione delsistema i soliti 16 IRQ di cui già 12 occupati nella configurazionestandard (vedi tabella sopra). Per tutti i componenti AGP e PCI,siano essi on-board o a scheda, restano solo gli IRQ 5, 9, 10 e 11,decisamente pochi per un pc ben dotato.Al posto del modulo PIC si deve invece attivare il modulo APIC(Advanced Programmable Interrupt Controller): da subito il pc avràben 24 IRQ! Basta apportare qualche modifica al setup del BIOSe reinstallare Windows 2000 o XP.Anche l’hardware deve soddisfare determinate prerogative che,però, nei pc che hanno meno di tre anni dovrebbero già esseretutte scontate. Innanzitutto, il chipset della scheda madre deve dis-porre del modulo APIC I/O, che dal 1999 è già integrato in moltemotherboard. Altro elemento importante è il Local APIC, integratonella CPU. In Intel è già presente in tutti i processori sin dal 1994(Pentium P54c); in AMD lo si trova dal 1999, con la seconda revi-sione del vecchio Athlon per slot A. E, naturalmente, la schedamadre deve avere un BIOS che confi-guri l’APIC e gestisca tanti IRQ; pervedere se è il caso vostro, bastaosservare rapidamente le opzioniindicate nel menu ADVANCED BIOS FEA-

TURES o OWER MANAGEMENT ETUP. Prima di installare Windows 2000o XP in modo che le routine di installazione trovino un APIC attiva-to su un sistema ACPI, effettuate le seguenti impostazioni nelsetup del BIOS: sotto ADVANCED BIOS FEATURES o in POWER MANAGE-MENT SETUP si trova un’opzione chiamata INTERRUPT MODE, AIC FUNC-TION o simile, che va impostata su APIC o ENABLED. Se nel menuPOWER MANAGEMENT SETUP è presente una voce chiamata ACPI, atti-

vatela. Se, dopo aver installato Win-dows, alla voce COMPUTER in gestioneperiferiche compare il driver ACPI UNI-PROCESSOR PC, significa che il pc ricono-sce 24 IRQ.

Vecchi problemi e nuovi trucchi per gli IRQ

System timer IRQ 0Tastiera IRQ 1PIC (Programmable Interrupt Controller) IRQ 2Interfacce seriali IRQ 3,4Unità floppy IRQ 6Porta parallela IRQ 7Orologio in tempo reale IRQ 8Mouse PS/2 IRQ 12Coprocessore IRQ1 3Controller EIDE primario/secondario IRQ 14,15

Le ripartizioni standard

Ecco un pcrecente dotatodi Windows XPcon 24 IRQ a disposizione

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Stampanti,modem, dischi

esterni dovrebbero

funzionare senza problemi,

con la giustaimpostazione

del BIOS

INIT DISPLAY FIRST (AGP/PCI)Nomi alternativi: PRIMARY VGA BIOS, VGA BIOS

SEQUENCE, PRIMARY GRAPHICS ADAPTER

Anche nei menu: ADVANCED/PCI CONFIGURATION,INTEGRATED PERIPHERALS

Proposta: AGP

Categoria: Per esperti

Se nel pc sono installate due schede grafiche per ilcontrollo di due monitor, qui si imposta quale delledue dovrà essere la primaria, cioè quella che avràanche il compito di mostrare i messaggi di avvio earresto del BIOS e di Windows. Se una determinatafinestra non compare sul monitor giusto, modificatequesta impostazione. In Windows 98 le visualizza-zioni a pieno schermo vengono inviate di preferenzaalla scheda grafica primaria, in Windows XP alcuniscreen saver funzionano solo sul monitor secondario.

PCI SLOT <X> IRQNomi alternativi: PCI SLOT <X> INT ASSIGNMENT,SLOT <X> USE IRQ NO

Anche nel menu: ADVANCED/PCI CONFIGURATION

Proposta: AUTO

Categoria: Per esperti

Questa opzione aiuta a risolvere problemi di inter-rupt con le schede PCI. Alcuni driver, infatti, noncondividono l’IRQ, benché sia lo standard PCI. Intal caso, è necessario assegnare un determinato IRQallo slot PCI corrispondente. In ogni modo, Win-dows si cura sempre meno dell’attribuzione dellerisorse del BIOS. Già da Windows 95 B, il sistemaoperativo è in grado di ridistribuire le richieste diinterrupt, anche se normalmente non lo fa.

Periferiche sempre perfetteInserite il connettore e via! Quando si instal-lano unità e stampanti, in teoria dovrebbeandare tutto liscio. Ma non sempre è così. Incaso di necessità può essere utile dare unosguardo alle impostazioni del BIOS

S e la nuova stampante non ne vuole sapere difunzionare, probabilmente c’è qualcosa chenon va nel BIOS. All’organizzazione dello

scambio di dati con le periferiche provvedono i chipdei controller situati sulla scheda madre. Il menuINTEGRATED PERIPHERALS contiene le opzioni con cuicontrollare le interfacce sulla scheda madre: sonoimpostazioni che tutti gli utenti dovrebbero conosce-re. Può succedere che il masterizzatore paralizzi il siste-ma perché riceve i dati troppo lentamente, oppure che

con la nuova tastiera USB non si riesca a intervenirenel setup del BIOS, perché il calcolatore non la rico-nosce.

ON-CHIP PRIMARY PCI IDENomi alternativi: ONCHIP IDE, ONCHIP IDE CHANNEL

Anche nei menu: INTEGRATED PERIPHERALS, ON-CHIP

IDE DEVICE, ADVANCED/CHIP CONFIGURATION/ONBOARD PCI IDE ENABLE

Proposta: ENABLED

Categoria: Base

Il controller IDE disciplina il traffico di dati tra CPUe dischi rigidi o unità ottiche, comprese unità CD eDVD e relativi masterizzatori. Esso dispone di duecanali: PRIMARY e SECONDARY. Impostando entrambi icanali su ENABLED si arriva a sfruttare fino a quattroperiferiche EIDE.

IDE PRIMARY MASTER PIO/UDMAAnche nei menu: INTEGRATED PERIPHERALS/ON-CHIP

IDE DEVICE, ADVANCED/CHIP CONFIGURATION/ONBOARD PCI IDE ENABLE

Proposta: AUTO

Categoria: Base

Con questa opzione si stabilisce a quale velocità leperiferiche EIDE leggono o scrivono i dati. I dischirigidi moderni e molte unità ottiche riconoscono lemodalità Ultra-DMA/33, Ultra-DMA/66 e Ultra-DMA/100-133 in cui, a differenza delle modalitàPIO (Programmed Input/Output), il processore vienealleggerito e deve quindi faticare meno. Si consiglia diimpostare AUTO. Per ogni periferica il BIOS richiedela compatibilità con la modalità PIO o Ultra-DMA,quindi imposta il trasferimento più veloce riconosciu-to dalla periferica EIDE e dal chipset. Le stesse possi-bilità di impostazione sono disponibili per le periferi-che del canale SECONDARY.

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202 PC WORLD ITALIA MARZO 2003www.pcw.it

ONBOARD SERIAL PORT 1/2Nomi alternativi: ONBOARD SERIAL PORT A, ON-BOARD SERIAL PORT

Anche nei menu: INTEGRATED PERIPHERALS/SUPER

IO DEVICE, INTEGRATED PERIPHERALS/SET SUPER I/O,ADVANCED/I/O DEVICE CONFIGURATION

Proposta: AUTO

Categoria: Per esperti

Molte schede madri hanno una o più porte seriali.Impostando questa voce su AUTO il BIOS individuaautomaticamente l’indirizzo delle porte COM, peresempio 3F8-3FF per COM1. Solo in caso di con-flitti di risorse occorre selezionare un altro indirizzotra le opzioni offerte.

UART MODE SELECTNomi alternativi: SERIAL PORT B MODE, UART2 USE

INFRARED/USE AS

Anche nei menu: INTEGRATED PERIPHERALS/SUPER

I/O DEVICE, INTEGRATED PERIPHERALS/SET SUPER I/O,ADVANCED/I/O DEVICE CONFIGURATION

Proposta: NORMAL

Categoria: Per esperti

La seconda porta seriale va solitamente utilizzatacome porta COM con l’impostazione NORMAL.Alcune schede madri, tuttavia, prevedono la possibi-lità di collegare un adattatore infrarossi a un connet-tore speciale. Perché tale adattatore funzioni, è neces-sario impostare IRDA invece di NORMAL. Attenzione:per la trasmissione agli infrarossi è necessario consi-derare altre opzioni presenti in questo menu, peresempio UR2 DUPLEX MODE/RXD/TXD ACTIVE e IR

TRANSMISSION DELAY.

ONBOARD PARALLEL PORTNome alternativo: PARALLEL PORT

Anche nei menu: ADVANCED/I/O DEVICE CONFIGU-RATION, INTEGRATED PERIPHERALS/SET SUPER I/O

Proposta: AUTO o 378/IRQ7Categoria: Base

L’indirizzo standard della porta parallela è 378H. Se ilmenu prevede l’opzione AUTO, significa che, in casodi problemi con l’indirizzo standard, il BIOS sarà ingrado di configurare un altro indirizzo. In alcunisetup del BIOS si trova anche l’opzione PARALLEL

PORT IRQ, con cui assegnare una linea interrupt allaporta parallela: si consiglia di lasciare anche questaopzione sulla voce standard, che solitamente è IRQ7.

PARALLEL PORT MODEAnche nei menu: ADVANCED/I/O DEVICE CONFIGU-RATION, INTEGRATED PERIPHERALS/SET SUPER I/O

Proposta: ECP+EPP

Categoria: Base

Esistono tre modalità operative per la porta paralle-la: ECP (Enhanced Capability Port) è la più velocee riconosce anche la compressione dei dati; EPP(Extended Parallel Port) funziona in senso bidire-zionale come la ECP e, come questa, raggiunge unavelocità di trasferimento dati che va da circa 500Kbps a 2 Mbps e SPP (Standard Parallel Port), la piùlenta detta anche Normal Mode, da utilizzare solose la stampante ha più di cinque anni o non riesce afunzionare con le modalità ECP ed EPP.

EPP MODE SELECTNome alternativo: EPP VERSION

Anche nei menu: ADVANCED/I/O DEVICE CONFIGU-RATION, INTEGRATED PERIPHERALS/SET SUPER I/O

Proposta: EPP 1.9Categoria: Per esperti

La modalità EPP (vedere PARALLEL PORT MODE,colonna a sinistra) esiste in due versioni, la 1.7 e la1.9. È quindi necessario selezionare quella giusta:EPP 1.9 fa parte dello standard ufficiale della portaparallela (IEEE 1284) ed è compatibile verso il bas-so con la versione 1.7. Impostate EPP 1.7 solo se laperiferica collegata alla porta parallela non funzionacorrettamente.

ECP MODE USE DMANomi alternativi: PARALLEL PORT DMA CHANNEL,ECP DMA SELECT

Anche nei menu: ADVANCED/I/O DEVICE CONFIGU-RATION/INTEGRATED PERIPHERALS/SET SUPER I/O

Proposta: 3Categoria: Per esperti

Nella modalità ECP la porta parallela ha bisogno diun canale DMA; questo canale, tramite il quale laporta parallela può scambiare i dati direttamentecon la memoria di lavoro, sottrae un po’ di lavoroalla CPU. Normalmente alla porta parallela è riser-vato il canale 3. Si consiglia di modificare l’impo-stazione standard solo se questo canale DMA èoccupato da un’altra periferica, per esempio unascheda audio.

USB DEVICENomi alternativi: USB CONTROLLER, ONCHIP USB

CONTROLLER, USB FUNCTION

Anche nel menu: ADVANCED/PCI CONFIGURATION

Proposta: ENABLED

Categoria: Base

Per poter sfruttare le porte USB della scheda madreè necessario attivare, ossia impostare su ENABLED, ilcontroller USB integrato nel chipset. Impostate suDISABLED solo se si utilizza l’IRQ ma non c’è biso-gno di alcun USB.

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POWER

MANAGEMENT

SETUP: BIOS e Windows

collaborano al risparmio

energetico

USB KEYBOARD SUPPORTNome alternativo: USB DEVICE LEGACY SUPPORT

Proposta: ENABLED

Categoria: Per esperti

Se si desidera utilizzare una tastiera USB o un mou-se USB, è necessario impostare questa opzione suENABLED. Se è su DISABLED non si riuscirà nemme-no a entrare nel setup del BIOS, perché la tastieraè assolutamente inutilizzabile prima che venga cari-cato Windows. È possibile uscire da questa impas-se solo con una tastiera PS/2.

IDE HDD BLOCK MODENome alternativo: HDD BLOCK MODE SECTORS

Proposta: ENABLED

Categoria: Per esperti

Nel Block Mode il disco rigido trasmette più setto-ri per volta, solitamente 16 o 32. Aumenta così lavelocità di trasferimento. Tutti i dischi rigidi e ichipset riconoscono oggi questa modalità di trasfe-rimento, ma ci possono essere problemi con idischi che hanno più di quattro anni. In tal casoimpostate su DISABLED.

AC97 AUDIO / AC97 MODEMNomi alternativi: AUDIO MODEM DEVICE,ONBOARD AUDIO DEVICE

Anche nel menu: ADVANCED/I/O DEVICE CONFI-GURATION/ONBOARD PERIPHERAL RESOURCE CON-TROL

Proposta: AUTO

Categoria: Base

La maggior parte delle schede madri attuali dispo-ne di funzioni audio e modem integrate, realizzatetramite codec AC97. Se si utilizza una scheda audioPCI o un modem PCI e si imposta questa opzionesu AUTO, il BIOS dovrebbe sospendere automatica-mente le funzioni integrate. Se le periferiche PCInon funzionano, significa che non è riuscito nell’o-perazione. In tal caso è necessario disattivare talifunzioni interne selezionando DISABLED.

GAME PORTNomi alternativi: ON-BOARD GAME PORT, GAME

PORT ADDRESS, GAMEPORT FUNCTION

Anche nel menu: ADVANCED/ONBOARD PERIPHE-RAL RESOURCE CONTROL

Proposta: lasciare impostazioni predefiniteCategoria: Obsoleto

Le schede madri che dispongono di funzioni audiointegrate hanno spesso anche una Game Port, cui èpossibile collegare joystick, gamepad o volante.Quasi tutte le attuali periferiche di input hanno

tuttavia una porta USB, che rende la Game Portsuperflua. Modificate questa opzione solo se l’indi-rizzo di memoria impostato che utilizza la GamePort causa un conflitto di risorse: in tal caso impo-state, per esempio, 209 invece di 201.

Risparmio energeticoRisparmiare energia: una buona idea, cheperò non sempre funziona. Con le giusteimpostazioni del BIOS il pc diventa un mira-colo energetico. Sempre che non si intrufoliWindows a mandare all’aria tutto...

Un pc costa denaro, ogni giorno: un pc conmonitor, regolarmente utilizzato, consumacorrente, specialmente se é un Pentium 4 con

un alimentatore da 350 watt e una scheda video GeForce ad alte prestazioni. Nei calcolatori moderni èWindows che provvede al risparmio energetico, tra-mite l’ACPI (Advanced Configuration and PowerInterface); naturalmente il tutto funziona se il BIOSriconosce l’ACPI, uno standard ormai ampiamentediffusa da oltre quattro anni circa.

Nei pc con Windows 95/98/ME il risparmioenergetico è invece affidato all’APM (AdvancedPower Management). In questi casi è possibile inter-venire maggiormente nel setup del BIOS che ha ineffetti il ruolo più importante nella gestione enrge-tia del pc. In Windows 2000 e XP il BIOS torna adavere poca influenza sulla gestione energetica: quiWindows ha in mano le redini del potere. Per defi-nire in che modo far risparmiare energia al pc, siinterviene nel menu RISPARMIO ENERGIA nel pannel-lo di controllo che dispone di un certo numero diprofili predefiniti per gli utlizzi più comuni.

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PRODUTTORE INDIRIZZO INTERNET

Abit www.abit.nl

Aopen www.aopen.nl

Asus www.asus.it

DFI www.dfi.com

Elitegroup www.ecs.uk.com

Epox www.epox.nl

FIC www.fic.com.tw

Fujitsu-Siemens www.fujitsu-siemens.com

Gigabyte nl.giga-byte.com

Intel www.intel.com

Legend QDI www.qdieurope.com

MSI www.msicomputer.com

Shuttle www.shuttle.com

Soltek www.soltek.de

Soyo www.soyo.com.tw

Transcend www.transcend.nl

I principali produttori di schede madri

ACPI FUNCTIONNome alternativo: ICPA FUNCTION

Anche nel menu: POWER

Proposta: ENABLED

Categoria: Per espertiSe Windows riconosce e imposta il calcolatorecome periferica ACPI, in questa opzione è necessa-rio impostare il valore ENABLED; diversamente ilsistema operativo non si farà carico del risparmioenergetico.

Come scoprire se il sistema funziona comeACPI? In GESTIONE PERIFERICHE, sotto COMPUTER,compare la voce PC ACPI (Advanced Configurationand Power Interface). Ciò avviene nella maggiorparte dei pc con Windows 2000 e XP, il cui BIOSnon abbia più di tre anni. Altrimenti compare lavoce PC STANDARD. In caso di problemi, ossia seWindows non riesce a mandare il pc in standby ose il pc non riesce a risvegliarsi, impostate DIS-ABLED.

ACPI SUSPEND TYPENomi alternativi: SLEEP STATE, ACPI STANDBY STATE

Anche nel menu: POWER

Proposta: S1(POS)Categoria: Per esperti

L’ACPI riconosce cinque stati di standby, che con-sentono altrettanti livelli di risparmio energetico.La maggior parte delle schede madri ne riconoscetuttavia tre al massimo, è cioè S1 (POS, Power onSuspend), S3 (STR, Suspend to RAM) e/o S4(STD, Suspend to Disk).

Nella modalità S1 la CPU viene tenuta in sospe-

so mentre monitor e disco rigido vengono disatti-vati. Se un componente ha bisogno di potenza dalprocessore, la CPU è subito pronta. Con S3 Win-dows memorizza lo stato del sistema nella RAM,che resta l’unico componente alimentato. Nellamodalità S4 lo stato del calcolatore viene salvato sudisco rigido e il pc viene praticamente spento. Quisi ha chiaramente il massimo risparmio energetico,ma per il risveglio è necessario riavviare il pc.

PM CONTROL BY APMNomi alternativi: POWER MANAGEMENT OPTION,POWER MANAGEMENT/APM

Anche nel menu: POWER

Proposte: YES, ENABLED

Categoria: Per esperti

Se il calcolatore non è installato come PC ACPI ose l’ACPI non è riconosciuta dal sistema, è possibi-le, impostando questa opzione su YES o ENABLED,passare il controllo energetico alla (vecchia) funzio-ne APM (Advanced Power Management).

Con l’APM, BIOS e sistema operativo collabora-no tra loro, ma il BIOS si fa carico dei compiti piùimportanti. È possibile selezionare i valori standardpredefiniti per realizzare un risparmio minimo omassimo (MIN SAVINGS o MAX SAVINGS). Seleziona-te USER DEFINE per stabilire personalmente se siste-ma (opzione SUSPEND MODE o DOZE MODE) e discorigido (opzione HDD POWER DOWN) devono passa-re in modalità di risparmio energetico.

VIDEO OFF METHODNome alternativo: VIDEO POWER DOWN MODE

Anche nel menu: POWER

Proposta: DPMS

Categoria: Per esperti

Se il calcolatore risparmia energia elettrica con lamodalità APM, qui è possibile definire come sidevono comportare monitor e scheda grafica quan-do vanno in standby. Impostando DPMS (DisplayPower Management Signaling), come sopra sugge-rito, la scheda grafica manda al monitor dei segna-li che ne decretano lo spegnimento.

Quasi tutti i monitor riconoscono questo stan-dard, che ormai ha quasi dieci anni di età. Un’altrapossibilità è V/H SYNC + BLANK: il monitor non rice-ve più alcun segnale per la sincronizzazione vertica-le e orizzontale del raggio catodico, mentre la sche-da grafica scrive degli spazi nella propria memoria;in pratica il monitor mostra un’immagine nera sen-za però essere completamente spento.

Dal momento che il monitor disattiva l’elettro-nica di comando per il fascio catodico, risparmiaalmeno un po’ di energia, anche se la soluzione otti-male è quella di disattivare l’alta tensione.

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MARZO 2003 PC WORLD ITALIA 207 www.pcw.it

SOFT-OFF BY PWR-BTTNNomi alternativi: POWER BUTTON FUNCTION, PWR

BUTTON <4 SECS OFF

Anche nel menu: POWER

Proposta: SUSPEND, DELAY 4 SEC

Categoria: Per esperti

Sul cabinet dei pc con alimentatore ATX, oltre alpulsante di reset si trova spesso un solo interruttoreche serve per spegnere il pc o mandarlo in standby.Con ON/OFF o INSTANT-OFF il pc si spegne quandoviene premuto il pulsante, con SUSPEND o DELAY 4SEC il pc passa prima in standby e, per spegnerlo, ènecessario premere l’interruttore e tenerlo premutoper almeno quattro secondi.

AFTER AC POWER LOSTNomi alternativi: AC PWR LOSS RESTART, PWRON

AFTER PWR-FAIL, RESTORE ON AC/POWER LOSS

Anche nel menu: POWER/POWER UP CONTROL

Proposta: POWER OFF

Categoria: Per esperti

Questa opzione definisce il comportamento del pcnel caso in cui venga improvvisamente e inaspetta-tamente spento, sia per un calo di tensione o perchéqualcuno ha inciampato nel cavo dell’alimentazio-ne. Nel caso di calcolatori senza supervisione, peresempio i server, è consigliabile impostare POWER

ON: così facendo, in caso di interruzione elettrica ilcalcolatore viene subito riavviato.

POWER OFF significa che il pc resta invece spentoe deve essere riavviato con la procedura normale,cioè premendo il pulsante di avvio. A volte è previ-sta un’opzione tipo RESTORE o LAST STATE: qui ilcalcolatore torna allo stato in cui si trovava primache intervenisse l’interruzione; ciò significa che, seprima era in funzione, viene riavviato automatica-mente.

WAKE ON RINGNomi alternativi: PWR UP ON EXTERNAL MODEM,POWER-ON BY RING, RESUME ON RING

Anche nei menu: POWER/POWER UP CONTROL,POWER MANAGEMENT FEATURES, SET WAKE UP

EVENTS, POWER MANAGEMENT SETUP, IRQ/EVENT

ACTIVITY DETECT

Proposta: DISABLED

Categoria: Per esperti

Con questa opzione si imposta un computer ACPIdotato di modem o adattatore ISDN in modo che,in caso di chiamata, si risvegli dallo stato di standbyper ricevere, per esempio, un fax. Il modem invia ilsegnale di risveglio al sistema operativo tramite ilbus PCI se si tratta di una scheda interna, o la por-ta USB per tutti i dispositivi esterni.

I calcolatori il cui risparmio energetico avvienetramite APM reagiscono solo al segnale di unmodem collegato alla porta seriale. Per sfruttare lastessa funzione nei calcolatori con modem interno,è necessario collegare il modem all’attacco corri-spondente sulla scheda madre utilizzando un cavoWake on Ring. Nella maggior parte dei casi il cavoè allegato al modem. Se così non fosse, basta rivol-gersi a un negozio di elettronica. Per sapere qual èl’attacco giusto, consultare il manuale della schedamadre.

WAKE ON LANNome alternativo: WAKE UP ON LAN, RESUME ON

LAN

Anche nei menu: POWER/POWER UP CONTROL,POWER MANAGEMENT FEATURES/SET WAKE UP

EVENTS, POWER MANAGEMENT SETUP/IRQ/EVENT

ACTIVITY DETECT

Proposta: DISABLED

Categoria: Per esperti

Un calcolatore integrato in rete può essere riattivatodallo standby da un altro calcolatore in rete. Il calco-latore che funge da “sveglia” invia un “Magic Packet”alla scheda di rete del calcolatore in standby. La sche-da, per riconoscere il segnale, deve supportare la fun-zione Wake on LAN. Consultare il manuale dellascheda madre. Se il risparmio energetico del pc fun-ziona con la modalità APM o se la scheda di rete èpiuttosto datata, collegate la scheda alla schedamadre utilizzando il cavo Wake on LAN in dotazio-ne. Per scoprire qual è l’attacco giusto, consultare ilmanuale della scheda oppure cercare sulla scheda unattacco contrassegnato con WOL.

WAKE ON RTCNome alternativo: RTC ALARM RESUME, RESUME BY

RTC ALARM

Anche nel menu: POWER/POWER UP CONTROL,POWER MANAGEMENT FEATURES/SET WAKE UP

EVENTS, POWER MANAGEMENT SETUP/IRQ/EVENT

ACTIVITY DETECT

Proposta: DISABLED

Categoria: Per esperti

Ogni pc ha un orologio, il cosiddetto Real TimeClock (RTC) dotato di una sua batteria autonoma ealloggiato nel southbridge del chipset e che può esse-re utilizzato come sveglia per il calcolatore. Quando siimposta questa opzione del BIOS su ENABLED, siaprono altre opzioni in cui puntare data e ora della“sveglia”. Il sistema può essere usato per esempio peraccendere il pc poco prima del normale orario di lavo-ro per eseguire deframmentazione e controllo antivi-rus senza disturbare l’utilizzatore e senza sprecareenergia lasciandolo acceso tutta la notte.

COME FAREDALLA A ALLA Z Mettere a punto il pc

208 PC WORLD ITALIA MARZO 2003www.pcw.it

Aggiornamento senza problemiL’aggiornamento del BIOS, pur non essendosempre esente da rischi, è a volte inevitabile.Ecco passo passo come fare per aggiornareil BIOS

Ecco che, finalmente, il calcolatore ha un nuovodisco rigido da 80 GB. Ma cosa succede? Il pc rico-nosce solo 32 GB. Non è più possibile rimandarel’aggiornamento del BIOS. Non è da tutti armeggia-re tra le viscere del sistema, ma con un po’ di atten-zione e con le conoscenze necessarie anche l’aggior-namento del BIOS può essere affrontato senza pro-blemi. Ecco come fare

1AGGIORNARE IL BIOS? SOLOSE STRETTAMENTE NECESSARIO

L’aggiornamento del BIOS comporta sempre qual-che rischio: con l’update si rigenera infatti il siste-ma operativo di base (BIOS = Basic Input OutputSystem), quello che serve per avviare il pc. Se qual-cosa va storto, il pc non avrà più il software di basenecessario per partire e potrà essere rimesso in fun-zione solo dopo lunghi, difficili e costosi interven-ti (vedere il punto 9). Se, quindi, il sistema funzio-na senza problemi, significa che non è assoluta-mente necessario aggiornare il BIOS. Altre volte,invece, è inevitabile, magari perché il pc non rico-nosce la memoria nuova o perché è stato montatoun nuovo processore con cui il BIOS non sa cosafare. Anche quando si installa un disco rigido nuo-vo, per esempio per aumentare la capacità disponi-bile e portarla da 32 a 127 GB, è necessario rinno-vare il BIOS.

2TROVARE L’INDIRIZZO GIUSTO PER UN BIOS NUOVO DI ZECCA

Per trovare un aggiornamento del BIOS, in linea diprincipio ci si rivolge ai produttori di schede madri.Al loro sito web sono solitamente disponibili i fileda prelevare (vedere il riquadro di pagina 206). Èinvece sbagliato partire dalle case che programma-no i BIOS, quali AMI, Award e Phoenix: questecreano solo la struttura base del software che, poi, iproduttori di motherboard adattano ai propri pro-dotti. Chi ha acquistato un sistema completo, peresempio un computer di Dell o Fujitsu-Siemens,dovrebbe innanzitutto chiedere l’aggiornamento alproduttore del pc, perché con molta probabilità leschede sono versioni speciali adattate a esigenze spe-cifiche. Rivolgetevi ai produttori di motherboardsolo se non riuscite a trovare nulla dai distributoridi pc e, se individuate l’aggiornamento, per sicurez-za è sempre meglio chiedere alla hotline se taleaggiornamento è effettivamente utilizzabile.

3LE INFORMAZIONI CHE SERVONO PER L’AGGIORNAMENTO

Ecco le informazioni necessarie: produttore dellascheda, modello della scheda e versione del BIOS.Produttore e modello dovrebbero essere indicati nelmanuale della scheda. Se il manuale non c’è più, sipotrebbe guardare sulla scheda, dove il modellopotrebbe essere stampato, o su uno slot, dove cipotrebbe essere un adesivo. Attenzione al numerodi revisione, per esempio Microsoft-6163 VER2.La scheda con questo numero di revisione è diversadalla versione 1 della MS-6163 e per essa occorreun diverso aggiornamento del BIOS. Una volta tro-vato il modello, cercare il produttore utilizzando unmotore di ricerca Internet.

Anche la schermata che compare all’avvio delcomputer mostra dati importanti sul produttore e ilmodello della scheda nonché la versione del BIOS.Sotto l’indicazione della casa che ha programmatoil BIOS compaiono, di solito, modello di scheda,versione e data del BIOS. Un esempio:

Award Modular BIOS v.4.51,An Energy Star AllyCopyright (C) 1984-2000,Award Software, Inc.

W6163MJ V3.8 052900

In questo caso si tratta della scheda 6163 con BIOSAward. Lo si deduce non solo dalle prime righe, maanche dalla lettera W (A sta per AMI, P per Phoe-nix). Il BIOS è la versione 3.8 e le ultime sei cifreindicano la data in formato americano (mese, gior-no, anno): questo BIOS è del 29 maggio 2000.

Se queste informazioni non compaiono in alto

Aggiornare il BIOS convienesolo se il pc dà segni di instabilità.Non tutti i produttori forniscono una descrizionetanto precisadei possibilimiglioramenti,come fa MSI

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MARZO 2003 PC WORLD ITALIA 209 www.pcw.it

sullo schermo, osservare l’ultima riga in basso. Unesempio:

Press DEL to enter SETUP, ESC toskip memory test05/29/2000 - i440BX - W977 -2A69KM4KC - 00.

Qui conta il primo blocco di cifre, che indica ladata, e il penultimo blocco di caratteri: i caratterida 1 a 5 si riferiscono al chipset, il sesto e il settimoriguardano il produttore della scheda madre.Per capire il significato delle varie combinazioni dinumeri, visitate il sito www.wimsbios.com. In que-sto caso il produttore è MSI, indicato dall’abbre-viazione in codice “M4”. A volte, per esempio nelcaso di Asus, invece dei numeri si trova solo ladenominazione della scheda.Se la scheda ha un BIOS AMI, compare una riga dinumeri abbastanza simile alla precedente, ma in talcaso bisogna fare attenzione al terzo gruppo.

Se ancora non avete trovato nulla, potete andarea vedere il registro di configurazione, che dovrebbefornire qualche utile indicazione.

In Windows 98/ME andate alla chiaveHKEY_LOCAL_MACHINE\ENUM\ROOT\”PNP0C01\0000, sotto BIOSDATE dovrebbe comparire la datadel BIOS e sotto BIOSNAME la casa che ha pro-grammato il BIOS (per esempio Award). In Win-dows 2000 e XP gli stessi dati si trovano inHKEY_LOCAL_MACHINE\HARDWARE\DESCRIP-TION\SYSTEM, con la data in corrispondenza diSYSTEMBIOSDATE.

Se eseguire tutte queste operazioni vi sembra unpo’ troppo complicato e laborioso, si può pensareall’installazione di un apposito software che forni-sca informazioni sul sistema, tra cui scheda eBIOS; un programma di questo genere è, ad esem-pio, Sandra Standard 2003, nel SERVICE DISC, gra-tuito per uso personale.

4I FILE NECESSARI PER AGGIORNAREIL BIOS SENZA ERRORI

Scovate informazioni quali produttore della scheda,modello e versione del BIOS, andare al sito web delproduttore della scheda e cercare un’area con unnome tipo DOWNLOAD, SUPPORT o qualcosa disimile. Qui si trovano i vari aggiornamenti (vedereil punto 2), solitamente ordinati in base al nome delmodello della scheda oppure, a volte, in base al soc-ket della CPU e al chipset (consultate il manuale).

Dopo aver trovato il BIOS, confrontate ancora idati: il nome della scheda corrisponde alla lettera? IlBIOS trovato in Internet è veramente più aggior-nato di quello sulla scheda? Se sì, prelevate il file delBIOS, solitamente disponibile in formato EXE oZIP, e decomprimerlo in una nuova directory suldisco rigido. Si dovrebbe trovare almeno un file conestensione BIN (per BIOS Award), ROM (perBIOS AMI o Phoenix) o una combinazione dinumeri e lettere, per esempio 3A0. Il file dovrebbeessere grande da 200 a 256 KB. Leggete il file Read-me in cui vengono illustrati i miglioramenti rispet-to alla versione precedente. Queste informazioni sitrovano nel file archivio o al sito web del produtto-re, da cui è stato prelevato il BIOS.

Per l’aggiornamento occorre poi un “flash tool”che scriva il file BIOS nel modulo del BIOS. Nellamaggior parte dei casi questo strumento, che puòessere AWDFLASH.EXE o AMIFL.EXE, si trovanel file EXE o ZIP oppure nel CD allegato allascheda madre, altrimenti lo si può trovare nell’areaDOWNLOAD del sito web del produttore della sche-da madre, dove dovrebbe essere indicato anche qua-le flash tool utilizzare.

5SICUREZZA INNANZITUTTO: FATEATTENZIONE PRIMA DI PROCEDERE

Per prevenire ogni eventualità, prima di procedereall’operazione Flash è bene salvare su CD i dati piùimportanti. L’aggiornamento del BIOS, se nonriesce, non compromette i dati presenti sul discorigido, ma mette comunque fuori uso il pc. Sal-vando i dati si ha almeno la possibilità di lavorarecon un altro calcolatore.

Annotate le impostazioni correnti del BIOS, chepotrebbero tornare utili se si desidera ripristinare ilBIOS. Caricate le impostazioni standard nel menuLOAD SETUP DEFAULTS o in un menu simile. Con ilflash BIOS il pc non dovrebbe essere né overclocca-to né avere tempi di memoria eccessivamente ridot-ti. Modificate infine la sequenza di avvio in modoche il pc legga prima l’unità floppy.

Alcune schede proteggono il BIOS per evitareche venga eliminato per errore: nel setup del BIOStrovate un’opzione tipo FLASH BIOS PROTECTION,FIRMWARE WRITE PROTECT, BIOS GUARDIAN o BIOS-ROM FLASH PROTECT, quindi impostatela su

Solitamente il nome del modello è stampato sullamotherboard. È importantesaperlo per prelevareil BIOS adatto

COME FAREDALLA A ALLA Z Mettere a punto il pc

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DISABLED. A volte la protezione è data da un jum-per. In tal caso consultate il manuale per vederecome impostare il jumper per evitare di sovrascri-vere il BIOS.

6AGGIORNAMENTO CLASSICO: IL FLOPPY PER PRIMO

E ora si passa alla procedura flash: leggete le istru-zioni sull’aggiornamento messe a disposizione sulsito web del produttore della scheda madre o nelfile Readme. Le istruzioni che seguono si riferisco-no alla procedura flash standard, tipica della mag-gior parte dei produttori. Ma ci sono delle eccezio-ni: per Shuttle basta un doppio clic sul file EXEprelevato e la procedura Flash si avvia da sé, men-tre nella maggior parte dei casi è necessario decom-primere i file compressi. Per maggiori informazionisu varianti flash speciali per Windows o via Inter-net, leggete i punti 9 e 10.

Per eseguire la procedura flash in DOS, occorreun floppy DOS. Formattare il dischetto in DOSdigitando FORMAT A: /S oppure, in Windows 98,selezionando FORMATTA dal menu contestuale del-l’unità floppy. Come tipo di formattazione, selezio-nate COMPLETA e tra le altre opzioni attivate COPIA

FILE DI SISTEMA.Nelle nuove versioni Windows è tutto più com-

plesso, perché Microsoft ha voluto rendere il DOSinaccessibile. In Windows 98 ME è necessario crea-re un dischetto di avvio completo: andare in PAN-NELLO DI CONTROLLO, INSTALLAZIONE APPLICAZIO-NI, CREA DISCO DI AVVIO. In Windows 2000 occor-re il CD di installazione dove, nella cartella\VALUEADD\3RDPARTY\CA_ANTIV\ si trova il fileMAKEDISK.BAT. Originariamente concepito peravviare un programma antivirus, questo file batchcrea dischetti di avvio utili anche per la proceduraflash. Tutto è più semplice in Windows XP: dalmenu contestuale dell’unità floppy selezionate

FORMATTA e CREA DISCHETTO DI AVVIO MS-DOS.Sul dischetto, oltre al file del BIOS e allo stru-

mento flash, dovranno essere presenti solo COM-MAND.COM, IO.SYS e MSDOS.SYS. Rendetevisibili tutti gli altri file ed eliminateli.

In Windows 2000 e XP andate nel PANNELLO DI

CONTROLLO e nella cartella OPZIONI CARTELLA,quindi sotto VISUALIZZA selezionate MOSTRA TUTTI

I FILE E LE CARTELLE, ma non contrassegnate l’op-zione NASCONDI FILE DI SISTEMA PROTETTI.

7INSTALLAZIONE DEL BIOS IN DOS

Salvate il file del BIOS compresso e lo strumentoflash sul dischetto di avvio. Annotate il nome delfile del BIOS, che servirà anche per il programmaflash. Per andare sul sicuro, controllate che pc edischetto di avvio non abbiano virus. Se tutto è aposto, inserite il dischetto e riavviate il pc. Il pc ver-rà avviato con il prompt del DOS, quindi chiederàdata e ora.

Inserite il nome dello strumento flash, che nelcaso del BIOS Award è AWDFLASH, quindi premereINVIO. Il programma verrà avviato e comparirannoID del BIOS, data e nome del modulo BIOS. InFILE NAME TO PROGRAM inserite il nome completodel nuovo file del BIOS, per esempio 1005M.BIN.Il programma flash chiede se si desidera salvare ilBIOS attuale su floppy. Dal momento che non gua-sta mai, confermate con la Y di Yes. Nella riga SAVE

CURRENT BIOS AS inserite un nome per il BIOS sal-vato, per esempio OLDBIOS.BIN.

Con <Z> avviate la procedura flash vera e propria.Il programma flash mostra l’avanzamento dell’ag-giornamento: i campi bianchi significano che il set-tore è stato scritto correttamente, mentre quelli ros-si denotano un errore. Per procedere, passare alpunto 11.

Alcuni campi sono verdi: sono i settori che nondevono essere scritti. Se compaiono solo settoribianchi e verdi, significa che va tutto bene. Atten-

1. Se il pc funziona senza problemi, meglio rinunciare all’update. Nonaggiornate il BIOS solo per il numero di versione!2. Prelevate solo l’update adatto alla vostra scheda e il giusto flash tool.Basta un BIOS sbagliato per mettere fuori uso il pc.3. Prima di eseguire l’update in DOS, create un dischetto di avvio. InDOS è tutto più impegnativo, ma decisamente più sicuro.4. Annotate il nome giusto dell’aggiornamento del BIOS, salvate il vec-chio BIOS e, durante la procedura flash, tenete presente che la tastiera èquella americana.5. In caso di messaggi di errore durante l’aggiornamento, niente panico.Nella maggior parte dei casi c’è sempre qualche possibilità

5 passi per aggiornare il BIOS

Pacchetto FlashBIOS: sul floppydi avvio devonoesserci solo cinque file: quelli di avviodel DOS, il flash tool e il file del BIOS.C’è posto ancheper la copia disicurezza delvecchio BIOS

COME FAREMettere a punto il pc DALLA A ALLA Z

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dete la fine dell’operazione, quindi rimuovete ilfloppy e spegnete il pc. Al riavvio, andare nel setupdel BIOS e caricate le impostazioni predefinite.Nella schermata iniziale dovrebbero comparire lanuova versione e/o la data del BIOS nuovo.

Con i parametri /PY, che corrisponde a program-mare, e /SY, che corrisponde a salvare, è possibileautomatizzare l’operazione flash. Con il comando

AWDFLSH 1005M.BIN OLDBIOS.BIN /PY/SY

il tool flash memorizza il BIOS, senza chiedere nul-la, nel file OLDBIOS.BIN e scrive il nuovo BIOS1005M.BIN.

Se compaiono messaggi di errore tipo CMOS

CHECKSUM ERROR, se il pc non parte o è instabile,

cancellate la memoria CMOS. Il CMOS è unmodulo di memoria alimentato da batteria e con-tenente le impostazioni del BIOS. Il nuovo BIOSsalverà determinate impostazioni in un altro regi-stro CMOS, diverso dal precedente.

Per pulire la CMOS, seguire la proceduradescritta nel manuale della scheda madre. Nellamaggior parte dei casi è necessario spostare provvi-soriamente un jumper, dopo aver staccato il pc dal-la corrente. Il nuovo BIOS salverà le proprie impo-stazioni nel CMOS vuoto, evitando così conflitticon il BIOS precedente.

8NUOVE TENDENZE: AGGIORNAREIL BIOS SOTTO WINDOWS

Sempre più produttori offrono strumenti per l’ag-giornamento del BIOS in Windows o via Internet,seguendo così la tendenza dettata da Microsoft, chevuole l’eliminazione del DOS. Entro breve, tutti iproduttori di schede madri consentiranno l’aggior-namento in Windows. Sotto il nome di LIVE UPDA-TE Asus e MSI offrono programmi che cercanoautomaticamente aggiornamenti BIOS sui propriweb server. Molti utenti preferiscono eseguire l’o-perazione Flash in ambiente Windows, con pro-

grammi guidati da menu, piuttosto che armeggia-re tra comandi DOS. Ma, dal momento che glistrumenti flash di Windows riconoscono solo alcu-ne schede madri, è necessario chiedere al produtto-re se l’aggiornamento del BIOS in Windows siaeffettivamente possibile. È vero che, se la schedanon è riconosciuta, i vari programmi mostrano deimessaggi di errore, ma è meglio andare sul sicuro.Con schede di due o più anni l’unica strada per-corribile è quella del DOS.

Gli strumenti offerti, per esempio, da Aopen(Ezwinflash), Asus (Live Update) e Legend QD(Qflash), sono tra loro simili: avviate il programmaflash facendo doppio clic, come altri programmi inWindows. Compariranno informazioni sul BIOScorrente. Con i vari menu offerti, nello stile tipicodi Windows, salvate il BIOS vecchio e importatequello nuovo, che deve essere già sul disco rigido.Avviate poi l’operazione flash, premendo gli appo-siti tasti. Con EXPRESS BIOS UPDATE Intel offre giàda due anni uno strumento simile per sistemi ope-rativi Windows a partire dalla versione 98.

L’aggiornamento del BIOS in Windows è quin-di semplice e veloce: per dolorosa esperienza perso-nale molti utenti sanno che, di tanto in tanto,Windows fa le bizze. Un blocco, che normalmenterichiede un semplice riavvio, se avviene durantel’aggiornamento del BIOS può comportare il man-cato funzionamento del pc. Secondo i produttoridi schede madri che offrono programmi flash perWindows, l’aggiornamento del BIOS in Windowsnon comporta rischi di sorta, ma per andare sulsicuro è ancora consigliabile il DOS.

9PRONTO SOCCORSO: SE L’AGGIORNAMENTO NON RIESCE

Se, nonostante tutte le precauzioni, l’aggiornamen-to va storto, non bisogna lasciarsi prendere dalpanico e, soprattutto, non bisogna spegnere il pc.Se il programma flash visualizza un messaggio dierrore che dice che l’aggiornamento non è riuscito,chiudete il programma, il che solitamente avvienepremendo il tasto funzione F1. A questo punto, sidovrebbe essere al prompt del DOS.

Ripetete l’aggiornamento e se, dopo il riavvio, ilpc non dà segni di vita, occorre rivolgersi alla hot-line del produttore della scheda madre. L’addettopotrà indicare un rivenditore specializzato in gradodi riprogrammare il modulo BIOS. In alternativa,chiederà di rimandare indietro il modulo, spen-dendo da 5 a 50 euro. In questi casi sono fortunaticoloro che possiedono schede con BIOS di backup,come accade per esempio con le più recenti schedeGigabyte. Disponendo di una scheda sufficiente-mente simile è sempre possibile a pc acceso scam-biare il chip del BIOS con uno funzionante, opera-zione sempre da rivenditori esperti.

Alcuni produttoridi motherboard,come Aopen,mettono a disposizionestrumenti utili per aggiornare il BIOS sotto Windows