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---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 10 SABATO 9 GIUGNO 2018 PRIMO PIANO L'INNOVAZIONE IN BANCA INAUGURAZIONE Green Life, la nuova casa di Crédit Agricole Italia Sostenibile, tecnologica, pensata per un nuovo modo di lavorare Fassati: «Riconoscenti a Parma». Maioli: «Investimento lungimirante» PATRIZIA GINEPRI p Un centro polifunzionale destinato a ospitare fino a 1.600 dipendenti, formato da nuovi edifici completamente ecosostenibili, immersi nel verde e dotati delle più mo- derne tecnologie. E' il Crèdit Agricole Green Life, la nuova sede del gruppo bancario Cré- dit Agricole Italia inaugurata ieri a Parma dal presidente Ariberto Fassati e dal senior country officer di Crédit Agri- cole in Italia Giampiero Maio- li. Con loro, il presidente della Regione Emilia Romagna Ste- fano Bonaccini, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il direttore generale di Bankita- lia Salvatore Rossi. All'ex centro Cavagnari i nuovi edifici, distribuiti su più livelli per minimizzare la superficie edificata, sono circondati da oltre 70mila metri quadrati di parco. La struttura ospita po- stazioni di lavoro disposte in open space multifunzionali, sale riunioni tecnologica- mente evolute, una mensa aziendale da 450 posti e un rinnovato Auditorium da 400 sedute intitolato alla memo- ria del professor Carlo Gabbi, presidente della Fondazione Cariparma dal 2005 al 2013. Di fronte alle autorità, ai rap- presentanti del mondo istitu- zionale ed economico della città e di numerosi impren- ditori e professionisti, i ver- tici di Crédit Agricole Italia hanno espresso grande sod- disfazione nel vedere realiz- zato un grande progetto, che rispecchia appieno la cultura della Banque Verte. Tutto si è sviluppato nella direzione del risparmio energetico, inteso come contributo al migliora- mento ambientale mediante utilizzo di sistemi e soluzioni L'architetto «Sostenibilità ecologica e anche sociale» p «Qui abbiamo voluto applicare non solo una sostenibilità che tenga conto dell'impronta ecologica, ma anche una so- stenibilità sociale ed economica, per cui abbiamo creato uno spazio che avesse un comfort interno, uno spazio in cui si sta bene e dove uno lavora con piacere, con l'acustica giusta, il clima giusto e la luce giusta». A spiegarlo è l'ideatore del- l'enorme complesso «Green Life» inaugurato ieri, l'architetto Enrico Frigerio del Frigerio design group. Fra i concetti fon- damentali a cui si è ispirato, l'architetto cita il fatto di «spin- gere molto sull'aspetto passivo degli edifici: se abbiamo edi- fici che richiedono meno energia, ne consumiamo meno. Per questo abbiamo introdotto una serie di scelte che hanno fa- vorito questa qualità: l'impianto geotermico, il fotovoltaico, la tecnologia “gentile” che c'è ma non si vede, il recupero delle acque grigie. Questo è un approccio che dimostra sensibilità imprenditoriale e attenzione all'ambiente». Un aspetto originale è che le scrivanie non sono personalizzate, ma ciascuno con il proprio computer si sistema dove vuole. «L 'idea – spiega Vittorio Ratto, responsabile risorse umane, stra- tegia e organizzazione – è che le persone non siano irregimen- tate: visto che il lavoro consiste nel trovare soluzioni creative e visto che devi lavorare insieme a tutte le altre funzioni, se sei vincolato alla tua struttura e alla tua scrivania non lavori in modo trasversale, invece noi vogliamo facilitare proprio questo». f.ban. © RIPRODUZIONE RISERVATA Upi «Una grande risorsa per tutte le imprese» p All'inaugurazione della nuova sede del Crédit Agricole Italia gli imprenditori della città sono presenti in gran numero: dai big dell'industria del nostro territorio ai rappresentanti delle piccole e medie imprese, dalla manifattura, alle costruzioni, ai servizi. Il sentimento comune è l'orgoglio per il fatto che una grande banca francese abbia scelto di investire a Parma. Sono 40 anni che la Banque Verte investe in Italia, ma nella nostra città ha insediato il proprio quartier generale, un fiore al- l'occhiello per sostenibilità, tecnologia, funzionalità e bellezza degli spazi lavorativi. Il parere è unanime: questa nuova casa rappresenta dunque un valore aggiunto per Parma e il suo tessuto economico. «Il complesso che è stato realizzato da Crédit Agricole Italia nell'area dell'ex Cavagnari è la testimonianza del forte ra- dicamento del gruppo nella nostra realtà - afferma il pre- sidente dell'Unione Parmense degli Industriali Alberto Figna -. Per tutto il territorio e per le imprese rappresenta una bella iniezione di fiducia». «Questa sede, per come è stata progettata e realizzata è la conferma della lungimiranza di un grande gruppo bancario come Crédit Agricole che in Italia e in particolare a Parma ha realizzato forti investimenti - sottolinea il direttore dell'U- nione Parmense degli Industriali Cesare Azzali -. Questo cen- tro è una grande risorsa per tutte le imprese del territorio». P.Gin. © RIPRODUZIONE RISERVATA CRÉDIT AGRICOLE GREEN LIFE Alcune immagini del nuovo centro Gli edifici sono completamente ecosostenibili e immersi nel verde. innovative integrate dalla produzione di energia da fon- te rinnovabile (pannelli foto- voltaici su edifici e parcheggi, impianto geotermico con 88 sonde e un sistema di recu- pero delle acque grigie con fi- todepurazione). «Avevamo bisogno di una nuova sede - premette il pre- sidente Fassati - e oggi vedia- mo il frutto di un grande im- pegno. Il nostro gruppo è al passo con i tempi e in questo complesso è stata riservata la massima attenzione all'inno- vazione tecnologica e alla qualità della vita. Qui impa- reremo a lavorare in un modo diverso. Siamo in un ambien- te luminoso, immerso nel ver- de, dotato di innumerevoli servizi. Questo approccio ri- specchia pienamente la cul- tura del nostro gruppo». Ma non è tutto. «Il Crédit Agricole Green Life è un fiore all'oc- chiello per l'intero territorio - sottolinea Fassati - noi siamo radicati a Parma. D'altra parte un gruppo internazionale co- me il nostro è grande perché ha radici profonde. Siamo ri- conoscenti a Parma e visto che il centro Cavagnari è stato un simbolo per Cariparma, ci auguriamo che lo sia anche il nuovo Green Life». Mentre tutti sono intenti ad ammirare le strutture e gli ampi spazi verdi al di là delle vetrate, è il senior country of- ficer Giampiero Maioli a ri- cordare scherzosamente che «siamo in un luogo di lavoro». Un contesto in cui cambia to- talmente l'approccio. Non so- lo. Grazie allo smartworking: pc portatili e nuove tecnologie di comunicazione permetto- no ai dipendenti di lavorare da casa per due giorni alla set- timana fino a un massimo di 8 giorni al mese. Al momento ne usufruiscono oltre 900 persone, il 55% della popola- zione del Green Life. A questo si aggiungono im- portanti servizi, come l'asilo aziendale, la lavanderia e sar- toria, la consegna della spesa, il cambio gomme, il ritiro pac- chi e il servizio take away per prenotare la cena serale. «E' un concetto molto inno- vativo e un investimento lun- gimirante - sottolinea Maioli -. Sta cambiando il mondo dell'industria e delle banche e noi ci stiamo allineando. Ho visto un progetto simile in Spagna, al Santander e con- frontandolo con i palazzi al- tissimi dove tra un piano e l'al- tro non c'è comunicazione ho capito l'importanza di accor- ciare le distanze e di lavorare insieme, favorendo la cono- scenza delle persone e lo scambio di competenze. Cre- do che un centro come questo possa attirare talenti». Maioli ha ringraziato le auto- rità, coloro che hanno contri- buito alla realizzazione del progetto, i clienti e i fornitori. Ha citato, in particolare, l'Im- presa Pizzarotti, general con- tractor e l'architetto Enrico Frigerio. L'inaugurazione della nuova sede del Crédit Agricole Italia «rappresenta un'ulterio- re conferma dell'importanza strategica che rivestono le at- tività italiane del gruppo». © RIPRODUZIONE RISERVATA 1.600 I DIPENDENTI DEL GRUPPO che il nuovo centro polifunzionale è destinato ad ospitare nella struttura che è stata realizzata nell'area dell'ex Cavagnari. CRÉDIT AGRICOLE ITALIA Da sinistra: il presidente Ariberto Fassati e il senior country officer Giampiero Maioli. HeHNikEBzao668F1KUAN3b9HLqtGmMBmvBVsXX5cpMo=

INAUGURAZIONE Green Life, la nuova casa di CrÈdit …dell3Abi Antonio Patuelli e il direttore generale di Bankita - lia Salvatore Rossi. All'ex centro Cavagnari i nuovi edifici, distribuiti

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Page 1: INAUGURAZIONE Green Life, la nuova casa di CrÈdit …dell3Abi Antonio Patuelli e il direttore generale di Bankita - lia Salvatore Rossi. All'ex centro Cavagnari i nuovi edifici, distribuiti

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PRIMO PIANO

L' I N N O V A Z I O N EIN BANCA

INAUGURAZIONEGreen Life, la nuova casadi Crédit Agricole ItaliaSostenibile, tecnologica, pensata per un nuovo modo di lavorareFassati: «Riconoscenti a Parma». Maioli: «Investimento lungimirante»

PATRIZIA GINEPRI

pUn centro polifunzionaledestinato a ospitare fino a1.600 dipendenti, formato danuovi edifici completamenteecosostenibili, immersi nelverde e dotati delle più mo-derne tecnologie. E' il CrèditAgricole Green Life, la nuovasede del gruppo bancario Cré-dit Agricole Italia inaugurataieri a Parma dal presidenteAriberto Fassati e dal seniorcountry officer di Crédit Agri-cole in Italia Giampiero Maio-li. Con loro, il presidente dellaRegione Emilia Romagna Ste-fano Bonaccini, il presidentedell’Abi Antonio Patuelli e ildirettore generale di Bankita-lia Salvatore Rossi.All'ex centro Cavagnari i nuoviedifici, distribuiti su più livelliper minimizzare la superficieedificata, sono circondati daoltre 70mila metri quadrati diparco. La struttura ospita po-stazioni di lavoro disposte inopen space multifunzionali,sale riunioni tecnologica-mente evolute, una mensaaziendale da 450 posti e unrinnovato Auditorium da 400sedute intitolato alla memo-ria del professor Carlo Gabbi,presidente della FondazioneCariparma dal 2005 al 2013.Di fronte alle autorità, ai rap-presentanti del mondo istitu-zionale ed economico dellacittà e di numerosi impren-ditori e professionisti, i ver-tici di Crédit Agricole Italiahanno espresso grande sod-disfazione nel vedere realiz-zato un grande progetto, cherispecchia appieno la culturadella Banque Verte. Tutto si èsviluppato nella direzione delrisparmio energetico, intesocome contributo al migliora-mento ambientale medianteutilizzo di sistemi e soluzioni

L'architetto «Sostenibilitàecologica e anche sociale»p«Qui abbiamo voluto applicare non solo una sostenibilitàche tenga conto dell'impronta ecologica, ma anche una so-stenibilità sociale ed economica, per cui abbiamo creato unospazio che avesse un comfort interno, uno spazio in cui si stabene e dove uno lavora con piacere, con l'acustica giusta, ilclima giusto e la luce giusta». A spiegarlo è l'ideatore del-l'enorme complesso «Green Life» inaugurato ieri, l'architettoEnrico Frigerio del Frigerio design group. Fra i concetti fon-damentali a cui si è ispirato, l'architetto cita il fatto di «spin-gere molto sull'aspetto passivo degli edifici: se abbiamo edi-fici che richiedono meno energia, ne consumiamo meno. Perquesto abbiamo introdotto una serie di scelte che hanno fa-vorito questa qualità: l'impianto geotermico, il fotovoltaico, latecnologia “gentile” che c'è ma non si vede, il recupero delleacque grigie. Questo è un approccio che dimostra sensibilitàimprenditoriale e attenzione all'ambiente».Un aspetto originale è che le scrivanie non sono personalizzate,ma ciascuno con il proprio computer si sistema dove vuole.«L'idea –spiega Vittorio Ratto, responsabile risorse umane, stra-tegia e organizzazione – è che le persone non siano irregimen-tate: visto che il lavoro consiste nel trovare soluzioni creative evisto che devi lavorare insieme a tutte le altre funzioni, se seivincolato alla tua struttura e alla tua scrivania non lavori in modotrasversale, invece noi vogliamo facilitare proprio questo».

f.ban.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Upi «Una grande risorsaper tutte le imprese»pAll'inaugurazione della nuova sede del Crédit Agricole Italiagli imprenditori della città sono presenti in gran numero: daibig dell'industria del nostro territorio ai rappresentanti dellepiccole e medie imprese, dalla manifattura, alle costruzioni, aiservizi. Il sentimento comune è l'orgoglio per il fatto che unagrande banca francese abbia scelto di investire a Parma. Sono40 anni che la Banque Verte investe in Italia, ma nella nostracittà ha insediato il proprio quartier generale, un fiore al-l'occhiello per sostenibilità, tecnologia, funzionalità e bellezzadegli spazi lavorativi. Il parere è unanime: questa nuova casarappresenta dunque un valore aggiunto per Parma e il suotessuto economico.«Il complesso che è stato realizzato da Crédit Agricole Italianell'area dell'ex Cavagnari è la testimonianza del forte ra-dicamento del gruppo nella nostra realtà - afferma il pre-sidente dell'Unione Parmense degli Industriali Alberto Figna -.Per tutto il territorio e per le imprese rappresenta una bellainiezione di fiducia».«Questa sede, per come è stata progettata e realizzata è laconferma della lungimiranza di un grande gruppo bancariocome Crédit Agricole che in Italia e in particolare a Parma harealizzato forti investimenti - sottolinea il direttore dell'U-nione Parmense degli Industriali Cesare Azzali -. Questo cen-tro è una grande risorsa per tutte le imprese del territorio».

P.Gin.© RIPRODUZIONE RISERVATA

CRÉDIT AGRICOLE GREEN LIFE Alcune immagini del nuovo centroGli edifici sono completamente ecosostenibili e immersi nel verde.

innovative integrate dallaproduzione di energia da fon-te rinnovabile (pannelli foto-voltaici su edifici e parcheggi,impianto geotermico con 88sonde e un sistema di recu-pero delle acque grigie con fi-to d e pu ra z io n e ) .«Avevamo bisogno di unanuova sede - premette il pre-sidente Fassati - e oggi vedia-mo il frutto di un grande im-pegno. Il nostro gruppo è alpasso con i tempi e in questocomplesso è stata riservata lamassima attenzione all'inno-vazione tecnologica e allaqualità della vita. Qui impa-reremo a lavorare in un mododiverso. Siamo in un ambien-te luminoso, immerso nel ver-

de, dotato di innumerevoliservizi. Questo approccio ri-specchia pienamente la cul-tura del nostro gruppo». Manon è tutto. «Il Crédit AgricoleGreen Life è un fiore all'oc-chiello per l'intero territorio -sottolinea Fassati - noi siamoradicati a Parma. D'altra parteun gruppo internazionale co-me il nostro è grande perchéha radici profonde. Siamo ri-conoscenti a Parma e vistoche il centro Cavagnari è statoun simbolo per Cariparma, ciauguriamo che lo sia anche ilnuovo Green Life».Mentre tutti sono intenti adammirare le strutture e gliampi spazi verdi al di là dellevetrate, è il senior country of-

ficer Giampiero Maioli a ri-cordare scherzosamente che«siamo in un luogo di lavoro».Un contesto in cui cambia to-talmente l'approccio. Non so-lo. Grazie allo smartworking:pc portatili e nuove tecnologiedi comunicazione permetto-no ai dipendenti di lavorareda casa per due giorni alla set-timana fino a un massimo di 8giorni al mese. Al momentone usufruiscono oltre 900persone, il 55% della popola-zione del Green Life.A questo si aggiungono im-portanti servizi, come l'asiloaziendale, la lavanderia e sar-toria, la consegna della spesa,il cambio gomme, il ritiro pac-chi e il servizio take away perprenotare la cena serale.«E' un concetto molto inno-vativo e un investimento lun-gimirante - sottolinea Maioli-. Sta cambiando il mondodell'industria e delle banche enoi ci stiamo allineando. Hovisto un progetto simile inSpagna, al Santander e con-frontandolo con i palazzi al-tissimi dove tra un piano e l'al-tro non c'è comunicazione hocapito l'importanza di accor-ciare le distanze e di lavorareinsieme, favorendo la cono-scenza delle persone e loscambio di competenze. Cre-do che un centro come questopossa attirare talenti».Maioli ha ringraziato le auto-rità, coloro che hanno contri-buito alla realizzazione delprogetto, i clienti e i fornitori.Ha citato, in particolare, l'Im-presa Pizzarotti, general con-tractor e l'architetto EnricoFrigerio. L'inaugurazione dellanuova sede del Crédit AgricoleItalia «rappresenta un'ulterio-re conferma dell'importanzastrategica che rivestono le at-tività italiane del gruppo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1.600I DIPENDENTIDEL GRUPPO

che il nuovo centro polifunzionaleè destinato ad ospitare nella strutturache è stata realizzata nell'area dell'exCavagnari.

CRÉDIT AGRICOLE ITALIA Da sinistra: il presidente Ariberto Fassati e il senior country officer Giampiero Maioli.

HeHNikEBzao668F1KUAN3b9HLqtGmMBmvBVsXX5cpMo=

Page 2: INAUGURAZIONE Green Life, la nuova casa di CrÈdit …dell3Abi Antonio Patuelli e il direttore generale di Bankita - lia Salvatore Rossi. All'ex centro Cavagnari i nuovi edifici, distribuiti

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PRIMO PIANO

L' I N N O V A Z I O N EIN BANCA

Cerimonia Carlo Gabbi,il coraggio e la prudenzaIl rinnovato auditorium intitolato alloscomparso presidente della FondazioneCariparma. Gandolfi: «Fu lungimirante»

FRANCESCO BANDINI

pÈ stato l'uomo della pru-denza e allo stesso tempo del-l'azione, colui che ha saputovedere molto lontano ma sen-za mai rinunciare a un saldoancoraggio alle radici vere eprofonde. Quell'uomo si chia-mava Carlo Gabbi – scompar -so nel 2013 all'età di 71 anni,quando era presidente dellaFondazione Cariparma – eproprio a lui Crédit agricoleha voluto intitolare ieri l'au-ditorium del centro Cavagna-ri: uno spazio congressualecompletamente ristrutturatoe rimesso a nuovo nel cuorepulsante della banca cittadi-na. Un'inaugurazione che èvenuta subito dopo quella del«Green Life», la nuova sedeitaliana del gruppo creditizioitalo-francese. Una concomi-tanza non casuale, perché se

oggi Cariparma è tutt'uno conCrédit agricole e se in questogruppo Parma ha un ruolo diprimo piano, il merito è anchedi Gabbi.A scoprire la targa c'erano lamoglie di Gabbi, Nelly, e il fi-glio Simone, oltre ai vertici diCrédit agricole Italia – il pre-sidente Ariberto Fassati e ilsenior country officer Giam-piero Maioli –, il presidentedella Regione Stefano Bonac-cini e il presidente della Fon-dazione Cariparma GinoGandolfi.Proprio Gandolfi ha ricordatoil ruolo fondamentale che eb-be Gabbi all'epoca in cui Ca-riparma entrò nel gruppoCrédit agricole. «Circa diecianni fa – ha spiegato – ci fuuna decisione molto difficile ecomplessa, tale per cui Gabbi,d'intesa con il colosso Créditagricole, decise di riportare a

Parma, dove ci sono le radicidi questa banca, anche il cuo-re e il cervello della bancastessa. Tutti l'hanno cono-sciuto come persona mite,umile, generosa e prudente.Ma quella decisione ci fa ca-pire quanto Gabbi sia statoanche un uomo coraggioso elungimirante. Coraggioso,perché essere coraggiosi nonsignifica non essere prudentie lui seppe valutare con gran-de attenzione tutti gli aspettidi quell'operazione; e lungi-mirante, perché seppe accet-tare quel nuovo partner dalmomento che c'era una con-divisione di valori».Nella lungimiranza di quellascelta Gandolfi include anchei benefici effetti che ne de-rivarono. E a questo propositoha ricordato «i preziosi divi-dendi che questa banca rico-nosce alla Fondazione Cari-parma, che è azionista dellabanca. E non dimentichiamoquanto bene fa la Fondazionea Parma grazie anche e so-prattutto a questa banca».La lungimiranza, ha aggiunto

Gandolfi, era dunque quelladi Gabbi, ma è anche quella dichi oggi ha pensato e voluto lanuova sede della banca inau-gurata ieri: «Lungimiranzanon è solo guardare ai divi-dendi, ma anche a quelle chevengono definite le esterna-lità positive, che in questo ca-so sono il basso impatto am-bientale, la crescita sosteni-bile e, non ultimo, il dato oc-c upa z io n a l e » .Un aspetto, per il presidenteGandolfi, è certo: «Se siamoqui oggi lo dobbiamo certa-mente anche a Gabbi e questomi rende felice come parmi-giano e orgoglioso come pre-sidente della Fondazione Ca-riparma. Il presidente dellaRepubblica Mattarella, pro-prio qui a Parma, ha ricordatoche le fondazioni bancarie so-no un'àncora di salvezza per ilnostro Paese. Oggi siamo quiper ricordare una personache quell'àncora l'ha gettata eche qui ha voluto che rima-nesse: quella persona è il pro-fessor Gabbi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PRESENTAZIONE La folta platea intervenuta e a destra l'inaugurazione dell'auditorium intitolato a Carlo Gabbi.

Autorità Patuelli: «Un investimento di fiducia»Bonaccini: «Un aiuto alla crescita sostenibile»Il direttore generaledella Banca d'Italia:«Esempio virtuosodi collaborazione»

p«Quando un gruppo impor-tante a livello internazionale eincentrato a Parigi decide, in-vece che accentrare, di crearea Parma un centro direziona-le di questo livello e di questedimensioni, ciò rappresentaun investimento di fiducia inchi lo dirige, ma anche un in-vestimento nell'Italia». A so-stenerlo è stato ieri, nel corsodella cerimonia di inaugura-zione del Crédit agricoleGreen Life al Cavagnari, il pre-sidente dell'Associazione

bancaria italiana Antonio Pa-tuelli. Che ha anche voluto ri-cordare gli antichi legami frala città ducale e il Paese d'Ol-tralpe: «Parma e la Franciahanno dei collegamenti cul-turali forti e plurisecolari equando i francesi guardanoall'Italia, non a caso guardanoinnanzitutto a Parma».Par il presidente della Regio-ne Emilia Romagna StefanoBonaccini l'inaugurazionedel complesso che ospita lanuova sede italiana di Créditagricole è un segnale impor-tante. «Rappresenta – ha os-servato – la dimostrazione dicome in questo territorio c'èchi sta investendo, ma dimo-stra anche la vitalità di un si-stema territoriale che tra im-

presa, investimenti, credito einnovazione vuole continua-re a essere quello che è e anzivuole irrobustirsi». Il gover-natore ha ricordato il conte-sto di sviluppo regionale incui questa operazione è avve-nuta: «Questo è il quarto annoin cui l'Emilia Romagna è laprima regione per crescita, daqualche anno siamo perfinodiventati la prima regione perexport e la disoccupazione èscesa dal 9 al 6%». E ha pun-tato l'attenzione sull'aspettodella sostenibilità che carat-terizza il nuovo complessorealizzato al Cavagnari: «Oc-corre garantire infrastrutturee un modello di sviluppo di-verso da quello dei decenniscorsi: la sostenibilità deve

accompagnare qualsiasi poli-tica che si mette in campo. Perquesto – ha detto rivolto aivertici della banca – vi rin-grazio per gli investimentiche avete fatto e per le op-portunità che avete dato alleimprese, perché date una ma-no a garantire che si possacrescere e che questa crescitasia sostenibile».Presente alla giornata anche ildirettore generale della Ban-ca d'Italia Salvatore Rossi, peril quale quanto realizzato è«un esempio virtuoso di col-laborazione costruttiva, cheinveste e costruisce, ma an-che di collaborazione euro-pea. Perché questa è una ban-ca francese ma anche italia-na: c'è un'intesa fra questi duePaesi che risale a molti anni fae che in questo investimentotrova una concreta manife-stazione. È un caso di fiduciareciproca e di creazione diqualcosa di nuovo insieme».

f.ban.© RIPRODUZIONE RISERVATA

55 %DELLA POPOLAZIONEdel Green Life lavora da casa per duegiorni a settimana (oltre 900 persone)

450I POSTIdella mensa aziendale che è situataall'interno del complesso

70 milaI METRI QUADRATIdel parco del centro Green Life, mentregli edifici insistono su 12mila mq

EVENTO Giampiero Maioli (a sinistra) e Stefano Bonaccini.

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