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Incontri c h e c a m b i a n o i l m o n d o Newsletter quadrimestrale per gli amici di Intercultura È di certo difficile definire e riassumere l’esperienza e la sfida di accogliere uno stu- dente straniero per un an- no o un periodo più breve nella propria famiglia. Non si tratta solo di un’e- sperienza che arricchisce sul piano culturale e riem- pie sul piano umano; è un regalo unico che i genitori possono fare ai propri figli. Il regalo di un legame con l’altro, che diventa parte di noi. Ci si dà l’occasione di riscoprirsi famiglia in un’esperienza che uni- sce tutti, nelle difficoltà che di certo ci saranno e nelle soddisfazioni che ne verran- no. Non significa solo acco- gliere un ragazzo o una ragazza che porta con sé la sua individualità e il suo vissuto; significa aprire le porte di casa ad un pezzo di mondo, ad un nuovo pun- to di analisi nei confronti del proprio Paese e della propria identità, collettiva e individua- le. Infine accogliere significa regalare ad una persona nuo- va quello che la propria fami- glia è veramente; con i propri difetti e debolezze, le proprie piccole abitudini e i propri legami più profondi. E nel donarsi ci si guarda sempre allo specchio. Una famiglia che accoglie compie un passo di auto ac- cettazione e apertura al con- fronto e anche al cambiamen- to. L’accoglienza è un gesto d’affetto e fiducia che una famiglia fa verso se stessa. Perché accontentarsi di poco, quando ci si può regalare tut- to questo? Aprire le porte di casa al mondo: un regalo per la tua famiglia Eletto il nuovo presidente di Intercultura In Fermento 2 Interviste doppie a studenti e famiglie 3 Notizie dal mondo AFS 4 Ultime notizie dalla Fondazione Intercultura 5 Lontano da qui Vicino a noi: Turchia 6 Che cosa vuol dire accogliere? Ecco i ricordi di chi lo sa bene... Riportiamo alcuni estratti di lettere e ricordi di fami- glie che hanno accolto studenti stranieri. Dalle aspettative prima dell’arrivo... “Non avevamo pensato veramente, mio marito ed io, che a giocare a fare il genitore di un ragazzo sconosciuto lo si potesse diventare per davvero”. ...alla crescita di tutta la famiglia nel corso dell’o- spitalità... “I diversi punti di vista da cui lui vede il nostro pae- se diventano riflessioni da fare insieme sul nostro modo di vivere e noi im- pariamo ad osservare, come in uno specchio, la vita che conduciamo, i valori in cui crediamo, le abitudini di una vita con una nuova curiosità rivolta a noi stessi. Si scopre molto di più sui propri figli e sui loro interessi”. ...al ricordo indelebile che resta in tutta la famiglia... “Sono passati ormai 3 anni da quando Thais è tornata in Brasile, ma è come se non fosse mai partita perché ha lasciato un segno indelebile nelle nostre vite”. Per leggere queste ed altre testimonianze visita- te l’area Foto, video e racconti del sito di Inter- cultura. Numero IV Febbraio 2010 È Francesco Favotto, professore di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Padova, il nuovo Presi- dente di Intercultura. Partito nel 1965 con una borsa di studio di Intercul- tura per un anno di scuola superiore a Saint Louis, Missouri (USA), ha dato a tutta la sua carriera un’im- pronta internazionale. Dopo la Laurea in Econo- mia e Commercio a Cà Foscari, Venezia, ha lavora- to in Finlandia e Svezia e ha approfondito gli studi pres- so le Scuole di Management di Berkeley in California e del MIT di Boston. Commentando la sua nomi- na Favotto ha dichiarato: “Negli anni in cui rivestirò la carica di Presidente, mi impe- gnerò per consolidare il ruolo di primaria importanza che Intercultura ricopre nel siste- ma formativo nazionale. […] La crescita straordinaria di questi ultimi anni del numero di imprese, scuole e istituzioni con cui collaboriamo, ci fa comprendere che siamo sulla strada giusta per offrire un servizio educativo unico, di cui c’è un forte bisogno oggi in Italia, a fronte dei cambiamenti negli scenari mondiali. Per tutto questo, il mio ringrazia- mento va alle migliaia di vo- lontari di Intercultura, che svolgono ogni giorno un enor- me e silenzioso lavoro”. Francesco Favotto, 62 anni, è il nuovo presidente di Intercultura

Incontri febbraio 2010

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Newsletter per gli amici di Intercultura

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Incontri che cambiano il mondo

Newsletter quadrimestrale per gli amici di Intercultura

È di certo difficile definire e riassumere l’esperienza e la sfida di accogliere uno stu-dente straniero per un an-no o un periodo più breve nella propria famiglia. Non si tratta solo di un’e-sperienza che arricchisce sul piano culturale e riem-pie sul piano umano; è un regalo unico che i genitori possono fare ai propri figli. Il regalo di un legame con l’altro, che diventa parte di noi. Ci si dà l’occasione di riscoprirsi famiglia in un’esperienza che uni-sce tutti, nelle difficoltà che di certo ci saranno e nelle soddisfazioni che ne verran-no. Non significa solo acco-gliere un ragazzo o una ragazza che porta con sé la sua individualità e il suo

vissuto; significa aprire le porte di casa ad un pezzo di mondo, ad un nuovo pun-to di analisi nei confronti del proprio Paese e della propria identità, collettiva e individua-le. Infine accogliere significa regalare ad una persona nuo-va quello che la propria fami-glia è veramente; con i propri difetti e debolezze, le proprie piccole abitudini e i propri legami più profondi. E nel donarsi ci si guarda sempre allo specchio. Una famiglia che accoglie compie un passo di auto ac-cettazione e apertura al con-fronto e anche al cambiamen-to. L’accoglienza è un gesto d’affetto e fiducia che una famiglia fa verso se stessa. Perché accontentarsi di poco, quando ci si può regalare tut-to questo?

Aprire le porte di casa al mondo: un regalo per la tua famiglia

Eletto il nuovo presidente di Intercultura

In Fermento 2

Interviste doppie a studenti e famiglie

3

Notizie dal mondo AFS

4

Ultime notizie dalla Fondazione Intercultura

5

Lontano da qui Vicino a noi: Turchia

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SOMMARIO

Che cosa vuol dire accogliere?

Ecco i ricordi di chi lo sa bene...

Riportiamo alcuni estratti di lettere e ricordi di fami-glie che hanno accolto studenti stranieri.

Dalle aspettative prima dell’arrivo...

“Non avevamo pensato veramente, mio marito ed io, che a giocare a fare il genitore di un ragazzo sconosciuto lo si potesse diventare per davvero”.

...alla crescita di tutta la famiglia nel corso dell’o-spitalità...

“I diversi punti di vista da cui lui vede il nostro pae-se diventano riflessioni da fare insieme sul nostro modo di vivere e noi im-pariamo ad osservare, come in uno specchio, la vita che conduciamo, i valori in cui crediamo, le abitudini di una vita con una nuova curiosità rivolta a noi stessi. Si scopre molto di più sui propri figli e sui loro interessi”.

...al ricordo indelebile che resta in tutta la famiglia...

“Sono passati ormai 3 anni da quando Thais è tornata in Brasile, ma è come se non fosse mai partita perché ha lasciato un segno indelebile nelle nostre vite”.

Per leggere queste ed altre testimonianze visita-te l’area Foto, video e racconti del sito di Inter-cultura.

Numero IV Febbraio 2010

È Francesco Favotto, professore di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Padova, il nuovo Presi-dente di Intercultura. Partito nel 1965 con una borsa di studio di Intercul-tura per un anno di scuola superiore a Saint Louis, Missouri (USA), ha dato a tutta la sua carriera un’im-pronta internazionale. Dopo la Laurea in Econo-mia e Commercio a Cà Foscari, Venezia, ha lavora-to in Finlandia e Svezia e ha approfondito gli studi pres-so le Scuole di Management di Berkeley in California e del MIT di Boston. Commentando la sua nomi-

na Favotto ha dichiarato: “Negli anni in cui rivestirò la carica di Presidente, mi impe-gnerò per consolidare il ruolo di primaria importanza che Intercultura ricopre nel siste-ma formativo nazionale. […] La crescita straordinaria di questi ultimi anni del numero di imprese, scuole e istituzioni con cui collaboriamo, ci fa comprendere che siamo sulla strada giusta per offrire un servizio educativo unico, di cui c’è un forte bisogno oggi in Italia, a fronte dei cambiamenti negli scenari mondiali. Per tutto questo, il mio ringrazia-mento va alle migliaia di vo-lontari di Intercultura, che svolgono ogni giorno un enor-me e silenzioso lavoro”.

Francesco Favotto, 62 anni, è il nuovo presidente di Intercultura

Quanto siamo illuminati a proposito delle energie rinnovabili? Possiamo scoprirlo col M’illumino test, gioco scaricabile dal sito di Intercultura. Con questo strumento anche quest’anno Intercultura aderisce alla campagna di sensibilizzazione sull’uso di fonti di energia rinnovabile M’illumino di meno, pro-mossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar e da Radio2. Per l’occasione i volontari di Intercultura di varie parti d’Italia organizzano eventi, stand e aperitivi interculturali a lume di candela. Per sapere in quali città i volontari di Intercultura organizzano iniziative visitate le news del sito di Intercultura.

In Fermento: cosa si muove nel mondo Intercultura Pagina 2

Il Consiglio di Amministrazione di Intercultura ha stanziato un contribu-to straordinario di $ 25.000 in favore della popolazione di Haiti ed invi-ta i soci di Intercultura e chiunque altro desideri unirsi alla campagna di aiuto a contribuire, per quanto possibile, attraverso il canale AFS. Grazie alla vicinanza geografica alle zone colpite dal terremoto, AFS Repubblica Dominicana farà arrivare un sostegno concreto dove c'è maggior bisogno. Per saperne di più e per contribuire con una donazione, è possibile visitare il sito https://secure.afs.org/dom_sp/donation/index

Quest’anno ricorre il decennale del concorso fotografico “Così vedo l’Italia”, promosso dal Centro locale Intercultura di Ivrea. Per festeggiare questo anniversario, i volontari di Ivrea hanno deciso che, as-sieme alla sezione dedicata agli studenti stranieri in Italia con Intercultura, vi sia anche una sezione aperta a tutti gli abitanti del Canavese. Il bando di concorso completo e le schede di adesione sono scaricabili dal sito Intercultura di Ivrea

Si terrà il 3 marzo 2010, presso la particolarissima cornice del SPD caffè di via Ventu-ra 15, a Milano, il terzo incontro del gruppo Linkedin di Intercultura. Ad un aperitivo-cena tra amici che hanno qualcosa da condividere si unirà la presen-tazione del libro “Un etto di marketing (è un etto e mezzo, lascio?)” di Mas-simo Carraro, moderatore del gruppo Linkedin. Per informazioni sull’incontro è possibile scrivere a [email protected] o visitare la pagina su facebook dedicata all’evento

AIUTO PER HAITI

CONCORSO FOTOGRAFICO

INIZIATIVA

PRESENTAZIONE

Parlaci di te… Hai delle esperienze professionali o relative al tuo tempo libero che vorresti condividere con noi? Hai scritto un libro, hai la passione per la fotografia o la pittura e vorresti promuovere la tua mostra o una presentazione? Vorremmo dedicare alla creatività degli amici di Intercultura un po’ del nostro spazio! Segnala la tua esperienza o iniziativa a [email protected]

Accogliere è (anche) divertente! Interviste doppie a studenti e famiglie

Pagina 3

Qual è il primo ricordo della tua famiglia italiana? Paura. Non per loro, ma perché sapevo troppo poco di tutto. Quando ti sei sentito parte della famiglia per la prima volta? Quando ho imparato a pronunciare la R. Per 10 giorni non ho fatto altro che esercitarmi… alla fine ce l’ho fatta! Cosa non ti piace di loro? Mangiano troppe verdure. Bleah! Raccontami un aneddoto divertente... È stato divertente partecipare al Presepe vivente perché ero assieme a tante persone, ma anche istruttivo! Il mio Natale non è stato solo albero e regali! Ho capito come si viveva il Natale alle ori-gini, come lo si percepisce davvero da voi.

Qual è il vostro primo ricordo di Natan? Per quanto al suo arrivo era visibilmente spaesato, si capiva benissimo che era simpatico. Quando lo avete sentito parte della famiglia per la prima volta? Quando, due mesi prima del suo arrivo, ci siamo messi ad arredare la sua stanza (prima era lo stu-dio). Mia figlia colorava le pareti, abbiamo spostato tutto. Insomma, la nostra vita ormai comprendeva anche lui. Raccontami un aneddoto divertente... Quando gli hanno chiesto di fare San Giuseppe nel Presepe vivente di Crispiano ha comprato la Bibbia e si è messo a “studiare il personaggio”. Alla mani-festazione era così concentrato che ha trascorso ore immobile nella stalla. Poi ha convinto un amico a fare cambio di ruoli, si è vestito da figurante e si è messo a correre urlando “sono libero!”

La cosa che ti piace di più della tua famiglia italiana? Tutto. Ma proprio tutto… Cosa ti piace meno? Il fatto che prima o poi me ne dovrò andare e loro non mi potranno seguire. La cosa che hai imparato da loro (o che vorresti imparare) Ad essere più sicura e temere un po’ di meno di parlare in pubblico. Cosa vorresti insegnare? A conoscere la nostra danza, la cucina e la nostra musica. Voglio insegnare un po’ di India. Raccontami un aneddoto divertente... Ogni volta che ci troviamo a ridere è divertente. Lo facciamo spesso, ad esempio quando non so dire una cosa e mi correggono. Ho imparato tutto ridendo. Ho imparato così anche a pren-dermi in giro da sola.

La cosa che vi piace di più di Aditi? La sua spontaneità ma soprattutto la tranquillità. La cosa che vi piace di meno? All’inizio era un po’ troppo “dipendente” da noi e non è abituata a prendere decisioni da sola. La cosa che avete imparato da Aditi (o che vorreste imparare) La tranquillità. Prende tutto con enorme serenità e pacatezza. Insegna a tutti ad accontentarci di poco, godendo di tutto al meglio. Cosa le vorreste insegnare? L’italiano e l’autonomia. A non aver paura degli altri e di se stessa. Raccontatemi un aneddoto divertente... Per due mesi l’ho vista ballare davanti al compu-ter per ripetere i passi delle danze indiane. Si pre-parava per il talent show di Natale. È una perfe-zionista, ha provato tantissimo, finché si è unita a lei tutta la famiglia. Tutti a ballare danze indiane davanti ad un pc… sembravamo dei matti!

In questa intervista: Lin Zixi (detto Natan), Viene da Guanghzhou, città costiera a sud della Cina. Segni particolari: allegria Maria Teresa e Andrea Magli, di Taranto, hanno tre figli… e Natan è ormai il quarto.

In questa intervista: Aditi Tudu, indiana. Viene da Jamshedpur, nella provincia di Jharkhand. Segni particolari: serenità Anna Rita Marini e Giovanni Fasser, di Brescia. Hanno 14 figli… 11 dei quali provenienti da tutto i mondo.

“...gli altri che fanno?” Brevi notizie da tutto il mondo AFS

Pagina 4 “...gli altri che fanno?”

Brevi notizie da tutto il mondo AFS

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Esperienza estrema! Scegliere di andare in Thailandia denota di certo un grande amore per le sfide! A quanto pare i volontari thailandesi “preparano” gli studenti stranieri alla sfida della crescita interculturale con attività che mettono davvero alla prova la loro tempra! Risultato: adrenalina a mille, studenti divertiti e… pronti a tutto!

L’Europa che verrà…

racchiusa in un trimestre Come sarà percepita l’Europa tra 50 anni? Forse se lo sono chiesto i 107 ragazzi prove-nienti da 13 Paesi d’Europa che lo scorso settembre si so-no incontrati a Bruxelles per il campo di chiusura del pro-gramma trimestrale di citta-dinanza europea. Si tratta di un nuovo programma di Inter-cultura, lanciato e promosso dall’Efil e che, oltre a consenti-re a ragazzi tutta Europa di vivere e studiare per tre mesi in un altro paese del vecchio continente, include un campo finale per discutere e appro-fondire il significato dell’essere cittadini d’Europa. Uno dei problemi da affrontare per l’effettiva realizzazione del “sogno europeo” è la diffusa percezione di lontananza delle istituzioni dell’UE. La crescita dell’Europa dipende anche da quanto saremo in grado di vi-verla non solo come un insie-me di vincoli, quanto come "un’opportunità”. Questa è da intendere non in senso mera-mente materiale, bensì come la concreta unione di popoli, che compartecipano con l'e-sercizio maturo della cittadi-nanza attiva. Così, parlando di democrazia, cittadinanza e identità, i 107 pionieri di questo programma, l’Europa l’hanno vissuta un po’ più a fondo. E forse proprio raccontando ai loro amici, parenti e professori questa esperienza di tre mesi in uno dei cuori pulsanti d’Eu-ropa, riusciranno a dare un contributo alla maturazione della sua percezione agli occhi dei suoi cittadini. Per realizzare un sogno biso-gna svegliarsi e il “sogno eu-ropeo” non è di certo un’ecce-zione.

Megaweekend per volontari Lo scorso ottobre volontari provenienti da tutta la Repubblica Ceca si sono incontrati a Česká Třebová (circa 170 Km a est di Pra-ga) per un week end di formazione sulla comunicazione del progetto di AFS. Hanno trascorso tre notti in una scuola, con tanto di sacchi a pelo e zainoni da cam-peggio, mentre fuori imperava in il freddissi-mo e innevato autunno Ceco. Ma la motivazione e l’allegria sono ben più forti del gelo dell’est!

In Repubblica Ceca

In Thailandia

In Olanda Capodanno sulla neve… in bikini e bermuda! Ogni anno a Scheveningen, in Olanda, molta gente celebra il nuovo anno tuffandosi in acque ghiacciate, secondo la tradizione del New year’s dive (tuffo del nuovo anno). Alcuni studenti stranieri, i più impavidi, se-guono l’esempio delle loro famiglie olandesi tuffandosi con loro in acqua ghiacciata e, quando non è possibile, nella neve! Anche questo è un modo per “tuffarsi” in una nuova cultura!

Ultime notizie dalla Fondazione Intercultura

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L'Osservatorio nazionale sull'internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca si propone di documentare quanto avviene in Italia in questo settore con l'obiettivo di stimolare l'apertura delle scuole all'Europa ed al resto del mondo. Collaborano a questo progetto la Direzione Generale per gli Affari Internazionali del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricer-ca e l'Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola.

L'Associazione Nazionale Dirigenti e alte professionalità della scuola (ANP), la Fondazione Intercultura e l’Osservatorio Nazionale sull’interna-zionalizzazione delle scuole e mobilità studentesca, collaborano all'organiz-zazione di incontri di formazione di alto livello per presidi e docenti per sensibilizzare alle buone pratiche del-l’internazionalizzazione e per condivi-dere esperienze. Sta per partire il ciclo di seminari "Incontri che cambiano il mondo", con l’obiettivo di promuovere l’edu-cazione interculturale e lo scambio come punti qualificanti dell’offerta formativa. Il primo incontro, dal titolo “la mo-bilità degli studenti come occa-sione di crescita e di innovazio-ne”, è rivolto a dirigenti scolastici e docenti delle scuole secondarie supe-riori di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Si terrà martedì 16 marzo 2010 presso Ist. Istruzione Superiore SS San Felice – Viadana (MN). È pos-sibile aderire o avere maggiori infor-mazioni attraverso la pagina News del sito scuoleinternazionali.org.

Inoltre, per i presidi e docenti che hanno interesse ad essere aggior-nati sulle iniziative e le attività dell’Osservatorio sull’Internaziona-lizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, è possibile iscriversi alla newsletter direttamente dal sito dell’Osservatorio. Tra gli argomenti salienti e di mag-giore interesse dell’ultimo numero è possibile trovare degli esempi di attività didattiche per l’inseri-mento di alunni stranieri, assie-me ad una serie di spunti venuti dalle ultime giornate di studio e incontri di formazione per dirigenti e docenti scolastici. Nella newsletter sono inoltre se-gnalate varie attività di interesse per gli insegnanti, come il nuovo bando di concorso della commis-sione Nazionale Italiana per i Collegi del Mondo Unito per 24 posti per la frequenza del biennio accademico 2010-2011 e 2011-1012 in uno dei Collegi del Mondo Unito.

La Fondazione Intercultura in collabo-razione con l’Università di Milano Bi-cocca organizza a Colle di Val d’Elsa, nel week-end dal 05 al 07 marzo 2010, un incontro per discutere sul tema: “la scuola italiana che vorrei”. Alla base dell’incontro c’è la volontà di far tesoro delle esperienze degli stu-denti che negli ultimi anni hanno parte-cipato ad un programma all’estero con Intercultura, potendo confrontarsi con sistemi scolastici diversi. Le loro idee, maturate negli anni successivi al rientro in Italia, potrebbero infatti diventare utili spunti per migliorare il sistema scolastico italiano. La responsabile di questa ricerca è la Professoressa Susanna Mantovani, partita con Intercultura nel 1963, oggi Pro-rettore vicario dell’Università di Milano Bicocca, dove insegna psicope-dagogia nella Facoltà di Scienze della Formazione. Gli studenti coinvolti nella ricerca sono ragazzi partiti per un pro-gramma annuale con Intercultura e che

attualmente frequentato il secondo an-no di Università. Dalle 120 candidature per partecipare all’incontro, sono stati selezionati circa 50 ragazzi in base a città di provenienza, sesso e paese estero di destinazione. Il gruppo selezionato potrà così fornire più idee e proposte possibili, sulla base delle differenti esperienze vissute. L’eccellenza della scuola italiana dei prossimi anni si dovrà costruire anche sulle esperienze dei suoi studenti e sulla nostra capacità di saperli ascoltare piani-ficando concretamente i loro suggeri-

Qual è... “la scuola che vorrei”?

Corsi e novità per presidi e docenti

menti. Speriamo che questa proposta si riveli interessante per tutti gli studenti che prenderanno parte all’incontro e che offra lo spunto per un ulteriore riflessione sull’esperienza all’estero con Intercultura.

Per avere maggiori informazioni sul progetto è possibile consultare il sito fondazioneintercultura.org, dal quale è anche possibile essere sempre aggior-nati sulle ricerche e i seminari di forma-zione in fase di organizzazione.

Zhuo Hongyu, detta Richo, sorride all’obiet-tivo assieme alle sue sorelline ospitanti di Rivoli.

Intercultura Onlus, Via Gracco del Secco, 100 53034 Colle val d’Elsa (SI) Redazione a cura di: Sabrina Barbante

Intercultura - comunicazione e sviluppo, Corso Magenta, 56, 20123 Milano [email protected] www.intercultura.it

Lontano da qui (In Turchia)

Sara e sua sorella turca Deniz si divertono a cuci-nare Köfte, piatto tipico turco.

Vicino a noi (dalla Turchia)

Buoni gli gnocchi! Gotguk e Selenia lo comunicano a gesti (italiani e turchi)