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INDICE GENERALE ORGANI SOCIALI 2 INTRODUZIONE 5 1. LO SCENARIO ECONOMICO E CREDITIZIO 9 1.1 Il quadro generale 9 1.2 Lo scenario evolutivo di riferimento 9 1.3 L’evoluzione normativa 14 1.4 La sfida della concorrenza 14 1.5 Le sfide interne e la “cooperazione totale” 15 2. L’EVOLUZIONE DEL CREDITO COOPERATIVO NELLE NOSTRE REGIONI 17 2.1 Dinamica dei risultati aziendali delle BCC Associate 17 3. IL BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 22 4. L’EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 33 4.1 L’andamento generale della gestione 33 4.2 La politica di ammissione dei nuovi soci 34 4.3 L’attività degli Organi Amministrativi 34 4.4 La Conferenza dei Direttori 35 4.5 Le risorse umane e l’organizzazione interna 35 4.6 Le iniziative per il Quarantennale e l’attività di comunicazione 37 4.7 I Progetti della Federazione per lo sviluppo e l’adeguamento al nuovo quadro normativo e regolamentare 38 4.8 Il nuovo contratto integrativo interregionale 41 4.9 Le attività delle Aree e delle Funzioni della Federazione 41 4.10 Ce.se.Coop. 47 4.11 Federlus Factoring 48 4.12 Altre partecipazioni 49 4.13 Altre informazioni rilevanti 49 CONCLUSIONI 50 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 53 BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2007 54 RELAZIONE DEL REVISORE CONTABILE 79

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INDICE GENERALE

ORGANI SOCIALI 2

INTRODUZIONE 5

1. LO SCENARIO ECONOMICO E CREDITIZIO 9

1.1 Il quadro generale 9

1.2 Lo scenario evolutivo di riferimento 9

1.3 L’evoluzione normativa 14

1.4 La sfida della concorrenza 14

1.5 Le sfide interne e la “cooperazione totale” 15

2. L’EVOLUZIONE DEL CREDITO COOPERATIVO NELLE NOSTRE REGIONI 17

2.1 Dinamica dei risultati aziendali delle BCC Associate 17

3. IL BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 22

4. L’EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 33

4.1 L’andamento generale della gestione 33

4.2 La politica di ammissione dei nuovi soci 34

4.3 L’attività degli Organi Amministrativi 34

4.4 La Conferenza dei Direttori 35

4.5 Le risorse umane e l’organizzazione interna 35

4.6 Le iniziative per il Quarantennale e l’attività di comunicazione 37

4.7 I Progetti della Federazione per lo sviluppo e l’adeguamento al nuovo quadro normativo e regolamentare 38

4.8 Il nuovo contratto integrativo interregionale 41

4.9 Le attività delle Aree e delle Funzioni della Federazione 41

4.10 Ce.se.Coop. 47

4.11 Federlus Factoring 48

4.12 Altre partecipazioni 49

4.13 Altre informazioni rilevanti 49

CONCLUSIONI 50

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 53

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2007 54

RELAZIONE DEL REVISORE CONTABILE 79

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ORGANI SOCIALI

alla data di chiusura dell’esercizio CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE Presidente Francesco Liberati* Vice Presidente Vicario Marcello Cola* Vice Presidente Antonio Marinelli* Consiglieri Mariano Alesi Gianfranco Baldi* Gianfranco Canestri Maurizio Capogrossi Domenico Caporicci Aldo Cardarelli* Claudio Ceccarelli Alberto Costantini Siro D’Amico Michele Fasulo Fausto Gaetani Giuseppe Ginnasi* Giorgio Girolami Alfredo Mignini Pietro Murru Luciano Sgarbossa* Maurizio Sturvi Paolo Terenzi COLLEGIO SINDACALE Presidente Mario Guerrini Sindaci effettivi Vladimiro Cantoni Salvatore Quattrociocchi Sindaci supplenti Fabrizio Murri Alessandro Palmieri * Componenti del Comitato Esecutivo COLLEGIO DEI PROBIVIRI Presidente Aldo Peruzzi Componenti effettivi Vitalia Zaccardi Pierfilippo Verzaro Componenti supplenti Tommaso Colajacovo Roberto Di Salvo

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COMITATO DI SUPERVISIONE PERMANENTE Componenti Francesco Liberati Alberto Costantini Giuseppe Ginnasi Giorgio Girolami Paolo Giuseppe Grignaschi DIREZIONE Direttore Paolo Giuseppe Grignaschi

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RELAZIONE DEL CONSIGLIO

DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE

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INTRODUZIONE

Signori Soci,

il 2007 è stato un anno speciale, che rimarrà negli annali della nostra Federazione non solo per il quarantennale, ma anche per la complessiva crescita della nostra Federazione.

Abbiamo perseguito con determinazione l’obiettivo dell’efficienza associativa, conseguendo significativi risultati in termini di servizio per le Associate.

Nella scorsa assemblea, introducendo i lavori a Palazzo Brancaccio, presentammo il Quarantennale come un’occasione di propulsione per la nostra Federazione sul piano del rafforzamento associativo, della coesione interna e di sviluppo dell’immagine federativa.

Possiamo dire che l’occasione è stata colta su tutti i fronti e i risultati che presentiamo oggi lo dimostrano.

Parlano i numeri, con un bilancio che, nel più pieno rispetto degli scopi statutari, consente un rafforzamento patrimoniale grazie alle attività svolte nei confronti di terzi, nonché ad un’attenta gestione delle attività finanziarie.

Parlano i fatti, con l’aumento dei componenti del Consiglio di Amministrazione, onde consentire la partecipazione allo stesso anche dei Presidenti della Banca di Capranica C.C. e della Banca della Tuscia C.C., rimesse in bonis tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, a coronamento del nostro intervento di sostegno, che ha dimostrato ancora una volta l’importanza della solidarietà di sistema.

Una solidarietà che si fa strumento di efficienza con il duplice obiettivo di conservare quote di mercato del Credito Cooperativo all’interno del nostro Movimento e mantenere il nostro modo di fare Banca al servizio di soci e cittadini locali.

La Federazione ha svolto un ruolo centrale in tutta l’operazione con il coinvolgimento del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, di tutte le Banche associate e, in particolare, di quelle intervenute nell’acquisizione di alcuni rami di attività delle due consorelle, in sintonia con l’Organo di Vigilanza.

E’ stata una “prima volta”, nella storia della Federazione, ed ha rappresentato la testimonianza più vera del significato, in concreto, dello slogan “La forza dell’unione”.

Al successo di questo intervento di tutela di sistema, si sono accompagnate ulteriori importanti attività, a partire dalle azioni per lo sviluppo del Credito Cooperativo nei territori di riferimento, alla quale abbiamo dato maggiore incisività e concretezza.

In questo comparto, abbiamo promosso una ricerca socio economica e del mercato bancario in Sardegna che è stata presentata al convegno organizzato a Cagliari. Da questa iniziativa è germogliato il Comitato Promotore per la costituzione della BCC di Sassari; altri Comitati sono nati in importanti zone del Lazio e dell’Umbria, a conferma del bisogno di credito cooperativo che nasce dai territori ed al quale noi vogliamo dare una risposta di sistema.

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Del resto, il tema del rapporto con il territorio è centrale per ogni BCC e su questo abbiamo avviato un confronto aperto sulla base delle analisi presentate al Convegno “Il territorio oltre il confine” tenutosi a Palazzo Brancaccio in Roma, nella convinzione che sia un preciso dovere della Federazione quello di presidiare, nell’interesse delle Associate, tematiche di impatto strategico. È nostro dovere guardare, tutti insieme, più lontano delle esigenze dell’operatività quotidiana. Questo lo si può fare anche in modi e contesti diversi dall’abituale, come sperimentato insieme a molti soci delle nostre BCC con il Convegno “La nostra identità”, organizzato nell’ambito della crociera del Quarantennale, che è stata anch’essa una “prima volta” assoluta e che ci ha fatto vivere un modo più gioioso ed informale di stare insieme, gettando un seme per una convivenza ancora più armoniosa tra le nostre Associate.

Il 2007 è stato anche l’anno in cui gran parte di queste hanno adottato il nuovo Regolamento elettorale ed assembleare, a seguito del quale è stata introdotta la disciplina dei crediti formativi per gli Amministratori.

La Federazione è scesa in campo mettendo a disposizione di tutti incontri su tematiche di specifico interesse che abbiamo battezzato “Incontri Federlus”. Il primo di questi incontri è stato dedicato proprio al nuovo Regolamento elettorale ed assembleare con l’intervento del Prof. Emanuele Cusa e lo sviluppo, insieme a Sef Consulting, di uno specifico percorso di formazione identitaria.

Per ogni Amministratore è stato predisposto un libretto formativo, sul quale saranno annotati i corsi cui ognuno ha partecipato, ed i relativi crediti formativi suddivisi per mandato. L’importanza della Formazione quale fattore di sviluppo delle risorse umane è stata ribadita dal nuovo contratto collettivo interregionale per il personale dipendente delle BCC associate, stipulato con le Organizzazioni Sindacali il 29 dicembre 2007.

Un contratto che, giunto al termine di lunghe, ma costruttive trattative, ha l’intento di qualificare, anche dal punto di vista della disciplina del rapporto di lavoro, le nostre Banche dal punto di vista dell’essere “autenticamente differenti”, cercando, al contempo, di minimizzare le rigidità gestionali.

Dal punto di vista normativo, la novità di maggior rilievo è il riconoscimento formale alla Federazione del suo ruolo primario di coordinamento e di indirizzo nella programmazione e progettazione della Formazione per il personale di tutte le Associate.

Dal lato economico è la nuova disciplina del calcolo del premio di risultato a rappresentare la novità di maggior rilievo.

La redistribuzione ai lavoratori di parte della redditività aziendale prodotta anche grazie all’apporto del personale dipendente, avviene oggi attraverso un sistema di calcolo del premio che attenua quanto più possibile l’effetto apparente, quindi più nominale, che sostanziale, di una crescita degli indici di produttività. Effetto che, comunque, influenza la rappresentazione di bilancio dai vecchi ai nuovi principi contabili IAS, rappresentazione in forza della quale è individuato il premio.

Il 2007 è stato, infatti, l’anno in cui, per la prima volta, tutte le Associate hanno redatto il bilancio secondo i nuovi Principi Contabili Internazionali IAS; la Federazione ha fornito il proprio supporto inaugurando anche un nuovo modo di essere vicina alle proprie Banche, mettendo a fattore comune le risorse di diverse consorelle ed utilizzando le altre strutture del sistema interregionale, prima tra tutte la CESECOOP che, nel corso del 2007, è stata potenziata con il ricambio

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direzionale e l’aumento del numero dei propri soci, comprendendo, ormai, quasi tutte le Associate alla Federazione. Rinnovato obiettivo di CESECOOP è quello di fornire una gamma di servizi più ampia e articolata secondo i diversi bisogni operativi delle BCC.

Sotto il profilo tecnico, va evidenziato, su un altro piano, come siano stati estesi i servizi dell’Area Internal Audit BCC non solo con nuovi processi, ma anche con nuove tipologie di servizi, come l’assistenza per la L. 231.

Inoltre, è stata avviata la Vigilanza Cooperativa, che viene svolta, per conto di Federcasse, presso le Associate alla Federazione, dai nostri Auditors.

Dal 1° novembre è entrata in vigore la normativa MIFID: su questo la Federazione ha avviato uno specifico progetto a supporto delle proprie Associate, con nuove modalità di approccio che valorizzano interventi di sistema, senza lasciarli ricadere direttamente sulle Banche che, invece, sono state accompagnate nell’implementazione dei necessari adeguamenti normativi con gruppi di lavoro dedicati.

Per sostenere lo sviluppo delle nostre Associate, la Federazione si è dotata anche di nuovi strumenti partecipativi, attraverso l’acquisizione di una partecipazione in B.I.T., la Banca degli Investimenti Territoriali del Credito Cooperativo, ed in U.P.F., il consorzio di back office della Federazione Lombarda, con il quale sono state avviate importanti sinergie per ridurre i costi alle nostre Associate.

Il sostegno che la Federazione intende dare alle proprie Banche è stato, quindi, ampliato a tutto campo interessando anche la sfera della “governance” sociale interna alle singole BCC: in tale comparto è stato messo a disposizione uno strumento comune di mutua assistenza sanitaria, a conclusione dei lavori di un’apposita commissione tecnica costituita in sede consiliare, caratterizzata dalla massima flessibilità di utilizzo e utilità da parte dei soci, rafforzando indirettamente il carattere mutualistico del rapporto cooperativo per i soci stessi.

Signori Soci,

il 2007 è stato un anno denso di attività, di risultati e di realizzazioni concrete, che ci consegna una Federazione ormai diversa rispetto al passato.

Una Federazione in grado di svolgere quel ruolo indicatole dal Direttore Generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, all’ultima Assemblea di Federcasse, quando ci chiamava a svolgere compiti a 360° attraverso “un’attività sia preventiva di supporto consulenziale-operativo, sia successiva, di valutazione e di correzione delle situazioni aziendali” e che sa svolgerlo con efficienza, perché è solo operando con efficienza che si può essere strumento di sviluppo a favore dei propri soci.

La stessa efficienza che la Federazione non cesserà mai di chiedere alle strutture associative di terzo livello e a tutto il versante imprenditoriale del sistema del Credito Cooperativo, nei confronti del quale vogliamo continuare ad esercitare un ruolo di stimolo positivo per contribuire al miglioramento della qualità dei servizi offerti alle BCC, partecipando attivamente alle scelte strategiche gestionali ed operative, in coerenza con il ruolo assunto a livello nazionale.

Per continuare su questa strada nel 2008 e negli anni a seguire, sono necessarie risorse, che vogliamo reperire in primis attraverso la capacità di trarre valore dalle

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attività svolte nei confronti di terzi. Così è stato nel corso dell’esercizio 2007, il quale si chiude con un utile di 188.639 euro, che è importante patrimonializzare per far fronte alle nuove necessità di investimenti strutturali, che consentiranno alla Federazione di servire sempre meglio le proprie Associate mettendo a disposizione la propria efficienza per il loro sviluppo.

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1. LO SCENARIO ECONOMICO E CREDITIZIO 1.1 Il quadro generale

L’economia mondiale nel corso del 2007 è stata caratterizzata da un’elevata incertezza, connessa con l’evolvere della crisi dei mutui sub-prime americani e con le possibili conseguenze per il sistema finanziario e, “a cascata” per le famiglie e le imprese a seguito del significativo inasprimento delle condizioni di finanziamento. I segnali di rallentamento si sono concentrati nelle maggiori economie avanzate, in particolare negli Stati Uniti, mentre non ha perso vigore l’espansione delle economie emergenti.

Va inoltre sottolineato che la progressiva perdita di potere d’acquisto dei salari, correlata al rialzo dei prezzi del petrolio e di alcune materie prime alimentari ha contribuito fortemente a frenare la domanda.

Per il 2008 le stime previsive al momento disponibili indicano ancora una crescita nelle principali aree solo lievemente inferiore a quella media dell’anno precedente.

1.2 Lo scenario evolutivo di riferimento

Il contesto macroeconomico di riferimento

Nei primi nove mesi dell’anno, l’espansione dell’economia statunitense è proseguita a un ritmo elevato (+4,9% annuo a fine settembre), trainato soprattutto dalla crescita degli investimenti fissi delle imprese e dalla forte accelerazione delle esportazioni (+19,1%), che hanno beneficiato della debolezza del dollaro. La domanda è stata sostenuta anche dai consumi delle famiglie, sulla cui dinamica non hanno ancora inciso la flessione dei prezzi delle abitazioni e, più in generale, gli effetti della crisi del mercato dei mutui, mentre si è accentuata ulteriormente, la caduta degli investimenti residenziali.

Per contrastare l’accresciuto rischio di recessione, connesso anche con i possibili effetti delle turbolenze finanziarie sulle condizioni del credito a famiglie e imprese, il Federal Open Market Committee nel corso del 2007 ha ridotto più volte i tassi ufficiali: al taglio di mezzo punto del tasso obiettivo sui federal funds deciso a metà settembre sono seguite altre due riduzioni, di un quarto di punto ciascuna, alla fine di ottobre e a metà dicembre.

La valuta statunitense, infine, ha continuato a indebolirsi nei confronti dell’euro fino alla fine di novembre, quando ha raggiunto un nuovo minimo storico, a 1,49 dollari.

In Giappone la crescita del prodotto interno lordo è stata molto variabile nel corso dell’anno: alla fine del terzo trimestre il PIL nipponico si è incrementato dell’1,5% in ragione d’anno, dopo una flessione dell’1,8% nel secondo.

Alla ripresa della crescita ha contribuito il forte sviluppo delle esportazioni (+11%) e il recupero degli investimenti fissi delle imprese, mentre hanno continuato a contrarsi gli investimenti pubblici e quelli residenziali. La dinamica dei consumi è rimasta modesta.

Le prospettive di crescita dell’area euro appaiono parzialmente indebolite a seguito degli shock succedutisi negli ultimi mesi: l’instabilità dei mercati

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finanziari è lungi dall’essersi esaurita, mentre i forti aumenti dei prezzi del petrolio e dei beni alimentari hanno indotto un’accelerazione dell’inflazione.

L’inflazione sui prezzi al consumo è salita bruscamente nell’ultima parte dell’anno, risentendo delle tensioni presenti nei mercati internazionali delle materie di base energetiche e dei prodotti alimentari. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) ha toccato a dicembre quota 3,1%.

Con riguardo al mercato del lavoro, gli ultimi dati disponibili confermano le tendenze positive osservate negli ultimi anni. In novembre il tasso standardizzato di disoccupazione nell’area è sceso al 7,2% dal 7,4 dei mesi precedenti. Il dato di novembre è il più basso registrato dagli inizi degli anni ottanta.

Nel contesto descritto, il Consiglio direttivo BCE, dopo aver innalzato per due volte i tassi ufficiali in primavera, ha mantenuto invariato nella seconda parte dell’anno il tasso minimo sulle operazioni di rifinanziamento principali. Sono rimasti, conseguentemente, inalterati anche il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginali e quello sui depositi presso la banca centrale.

Una riduzione dei tassi, opportuna per dare slancio all’economia, potrebbe peggiorare la dinamica inflattiva; l’atteggiamento del Consiglio Direttivo BCE è perciò cauto: la politica monetaria BCE potrebbe evolvere verso un progressivo “allentamento”, in linea con l’operato della Federal Reserve, solo a patto che le prospettive di inflazione migliorino e si abbia la certezza di poter evitare pericolose spirali prezzi-salari.

L’andamento macroeconomico in Italia

Nel complesso del 2007 il PIL in Italia è cresciuto dell’1,9% in linea con l’anno precedente. L’espansione del prodotto avrebbe tratto sostegno dalle componenti interne della domanda, mentre sarebbe risultato pressoché nullo il contributo della domanda estera, che ha risentito dell’apprezzamento dell’euro e del rallentamento nei principali mercati di sbocco.

Nel corso dell’anno la dinamica dell’attività produttiva si è, però, gradualmente indebolita, ristagnando, secondo le prime informazioni disponibili, nell’ultimo trimestre.

L’accelerazione dei prezzi dei beni energetici e alimentari e l’inasprimento delle condizioni di finanziamento connesso con le turbolenze nei mercati finanziari hanno contribuito a frenare la spesa delle famiglie nella seconda metà dell’anno.

Gli indicatori qualitativi relativi ai mesi più recenti confermano il quadro di debolezza dell’attività economica.

La prosecuzione della fase di crescita ha alimentato l’espansione dell’occupazione nel corso del 2007, sebbene a un ritmo meno sostenuto rispetto al 2006. Il tasso di disoccupazione è sceso ancora, ai minimi storici (5,6% alla fine di settembre 2007 dal 6,1% nel terzo trimestre 2006).

Con riguardo, infine, alla dinamica inflattiva, nella media del 2007 l’inflazione, misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo, è scesa lievemente rispetto allo scorso anno, dal 2,2 al 2%. Dall’estate, tuttavia, la crescita sui dodici mesi dei prezzi ha subito un netto rialzo, fino a toccare il 2,8% in dicembre.

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La politica monetaria nell’area della BCE e l’andamento del sistema bancario Euro

Come già accennato, sul versante della politica monetaria, il Consiglio direttivo della BCE, dopo aver innalzato per due volte i tassi ufficiali in primavera, ha mantenuto invariato nel resto dell’anno il costo del denaro: al 4% il tasso minimo sulle operazioni di rifinanziamento principali e rispettivamente al 5 ed al 3% il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginali e quello sui depositi presso la banca centrale. La riduzione dei tassi, oramai attesa dal mercato, non si è ancora realizzata: i parametri economici fondamentali dell’area euro appaiono solidi, ma le previsioni di medio periodo segnalano la possibilità di rischi legati all’andamento dell’inflazione, per l’instabilità del mercato finanziario e per la continua crescita del costo del petrolio, ed inducono la BCE a temporeggiare in merito al futuro indirizzo della politica monetaria.

Alla fine dei primi nove mesi del 2007 il numero delle istituzioni creditizie presenti nell’area UE-12 ammontava a 6.128, a fronte delle 6.156 rilevate nella stesso mese del 2006. Con riferimento all’Italia, alla fine di settembre erano operative 811 banche, con un’incidenza del 13,2% sul totale dell’UE-12.

Con specifico riguardo all’operatività nelle principali aree di business bancario, alla fine di settembre, l’aggregato “depositi ed obbligazioni” del complesso delle istituzioni finanziarie e monetarie (IFM) dell’area UE-12 era pari complessivamente a 12.978 miliardi di euro (+10,2% di incremento annuo).

L’ammontare complessivo dei prestiti a residenti delle IFM dell’UE-12 a settembre 2007 era pari a 10.739 miliardi di euro, con un tasso di incremento percentuale annuo del 9,7%.

L’evoluzione dell’intermediazione creditizia nel sistema bancario italiano

L’espansione del credito bancario in Italia è rimasta sostenuta nei primi nove mesi dell’anno (+10,1% annuo a settembre), a fronte di una domanda significativa da parte sia delle famiglie sia delle imprese.

Sulla base delle informazioni raccolte dalla Banca d’Italia presso le banche italiane che partecipano all’indagine trimestrale sul credito bancario nell’area dell’euro, la crisi dei mutui sub-prime avrebbe determinato solo un moderato irrigidimento dei criteri per l’erogazione del credito alle imprese. I tassi sui prestiti si sono, infatti, adeguati agli aumenti dei rendimenti del mercato monetario con gradualità analoga a quella osservata in passato.

La consistenza dei prestiti in sofferenza è cresciuta sui dodici mesi del 3,4% a settembre. L’incremento è stato più significativo per la componente relativa ai finanziamenti alle famiglie, meno pronunciato per quella relativa alle imprese.

In un contesto caratterizzato dalla forte espansione dei prestiti, le sofferenze in rapporto al totale dei finanziamenti si sono tuttavia lievemente ridotte, al 3,3% dal 3,5 dell’anno precedente.

La raccolta bancaria ha continuato a rallentare (+5,9% annuo a settembre), prevalentemente nella componente dei depositi in conto corrente.

I tassi sugli strumenti di raccolta più liquidi si sono adeguati lentamente ai rialzi dei tassi ufficiali: tra il novembre del 2005 e la fine dello scorso novembre i rendimenti medi sui depositi in conto corrente sono saliti dello 0,9%, meno della

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metà rispetto alla variazione osservata nel tasso interbancario, che risente anche dell’aumento del premio per il rischio sul mercato monetario osservato da agosto. L’adeguamento è risultato più rapido per i tassi sulle obbligazioni.

L’andamento delle BCC nel contesto del sistema bancario

È proseguito nel corso del 2007 il trend positivo di crescita delle Banche di Credito Cooperativo acquisendo una quota via via più significativa dell’industria bancaria italiana.

A fine anno le BCC presenti sul territorio italiano erano 442 (pari al 54,5% del totale delle banche operanti in Italia), con 3.863 sportelli (pari al 12,0% del sistema bancario), diffusi in 98 province e 2.529 comuni. Il numero degli sportelli delle BCC è aumentato del 4,1% a fronte della stazionarietà rilevata per il resto del sistema bancario.

Le BCC rappresentano ancora l’unica presenza bancaria in 542 comuni italiani, mentre in altri 503 comuni avevano un solo concorrente.

La crescente affermazione di mercato delle BCC trova riscontro anche in un significativo aumento del numero dei soci (+ 7,3%) raggiungendo a fine anno le oltre 864 mila unità, e dei clienti affidati (+ 2,5%) circa 1.536.603, contro la stazionarietà registrata dal sistema bancario.

E’ proseguita, infine, la crescita dei dipendenti all’interno della categoria (+4,1%), a fronte di uno sviluppo degli organici meno sostenuto registrato dalle altre banche (+1,2%): il numero dei dipendenti ammontava a settembre a 28.821 unità; ad essi vanno aggiunti i circa 3.000 dipendenti di Federazioni Locali, società del Gruppo Bancario Iccrea, Casse Centrali e organismi consortili.

Con riguardo all’attività di intermediazione, nel corso del 2007 si è assistito ad uno sviluppo significativo dell’attività di raccolta e di impiego delle BCC.

Gli impieghi economici delle BCC ammontavano a settembre a 101.025 milioni di euro, con un tasso di crescita annua dell’11,7%, superiore a quello registrato dal sistema bancario complessivo (+10,1%); la quota di mercato delle BCC risulta sostanzialmente stabile pari al 6,7%.

Gli impieghi a medio e lungo termine hanno presentano una dinamica di crescita più sostenuta rispetto a quelli a breve, sia nel sistema BCC (rispettivamente +13,3% e +9,5%) che nel sistema bancario complessivo (+11,1% e +9,2%).

I mutui a clientela ammontavano a settembre a 56.561 milioni di euro, per una quota di mercato dell’8,2%; la variazione percentuale annua (+13,3%) risulta superiore a quello registrata nella media del sistema bancario (+11,1 %).

La qualità del credito delle BCC appare mediamente soddisfacente, nonostante le evidenze più recenti hanno confermato alcuni segnali di criticità già rilevati nel corso del precedente esercizio: un aumento significativo delle sofferenze (+ 4,7%) limitatamente ad alcune aree del Paese in cui le BCC sono cresciute molto, soprattutto nell’ambito dell’attività di finanziamento, esponendosi così a nuovi rischi; uno strutturale sovradimensionamento ed eccessiva crescita delle partite incagliate delle BCC (+6,4% rispetto a -5,2% registrato nella media di sistema); un forte sviluppo degli impieghi verso imprese di dimensioni maggiori e rami di attività economica tendenzialmente più rischiosi (edilizia).

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L’analisi della rischiosità del credito delle banche della Categoria nel corso degli ultimi dodici mesi ha evidenziato una riduzione del rapporto sofferenze/impieghi, passato dal 2,8 al 2,6%, significativamente inferiore al 3,3% registrato nella media di sistema.

In prospettiva, nonostante le BCC abbiano dimostrato una buona capacità di selezionare e monitorare i clienti affidati, l’imminente introduzione delle nuove regole di Basilea2, anche se non sembra ad oggi prefigurare un peggioramento dei ratios a fronte dei rischi di credito, potrebbe infatti comportare a medio termine problemi di adeguatezza patrimoniale per un numero crescente di BCC.

In relazione agli impieghi finanziari, si è osservata nei dodici mesi terminati a settembre 2007 una crescita significativa: +13,7% su base d’anno, pressoché in linea con quanto registrato dal sistema bancario complessivo (+14,3%).

L’ammontare degli impieghi sull’interbancario delle BCC è pari a 6.978 milioni di euro, con un peso sul totale dell’attivo del 4,8%, significativamente inferiore rispetto a quanto registrato per il sistema bancario complessivo (22,0%).

L’ammontare dei valori mobiliari detenuti in portafoglio risulta pari a settembre a 26.844 milioni di euro per le BCC (in larga parte titoli di stato e per circa la metà “immobilizzati”), con un incremento del 4,2% su base d’anno, contro il +1,1% del sistema bancario complessivo.

La raccolta complessiva delle BCC, dopo il lieve rallentamento registrato nel corso del passato esercizio, ha ripreso un sentiero di crescita decisa e si è sviluppata negli ultimi dodici mesi ad un tasso maggiore della media rilevata nel sistema bancario (rispettivamente +10,2 e +5,9% a fine settembre). L’aggregato “depositi, PCT e obbligazioni” era pari a fine settembre 2007 a 118.546 milioni di euro.

L’incidenza delle emissioni obbligazionarie sul totale della raccolta è ormai superiore alla media di sistema (oltre il 38%), contribuendo ad un riequilibrio delle scadenze, indispensabile in un contesto di mercato nel quale il credito a lungo termine continua ad espandersi a ritmi sostenuti.

Mentre la raccolta diretta si è sviluppata a ritmi superiori alla media del sistema bancario, la raccolta indiretta delle BCC, nonostante una sensibile ripresa rilevata negli ultimi mesi, permane notevolmente sottodimensionata: la quota di mercato della Categoria non è riuscita a superare la soglia dell’1,3%, mentre il rapporto raccolta indiretta/raccolta diretta si è posizionato ad un livello inferiore di oltre sei volte al dato medio di sistema.

Per quanto concerne la dotazione patrimoniale, a settembre 2007 l’aggregato “capitale e riserve” ammontava per le BCC a 15.741 milioni di euro, con un tasso di crescita annuo del 9,3%; il peso di tale aggregato sul totale del passivo risulta essere pari all’11% contro l’8,9% dell’intero sistema bancario.

Il coefficiente di solvibilità, pur ridottosi nell’ultimo triennio per via della forte espansione dell’attività di finanziamenti, è rimasto significativamente superiore al sistema bancario complessivo (a giugno 2007 si attestava in media al 15,8% a fronte di un dato medio di sistema pari al 10,9%).

Con riguardo, infine, agli aspetti reddituali, nonostante la forte crescita delle masse intermediate, la redditività delle BCC a metà 2007 risulta inferiore a quella del resto del sistema bancario, in parte anche per i maggiori costi unitari connessi con la piccola dimensione, con ambiti operativi ristretti e con l’utilizzo intensivo

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del capitale umano. Il R.O.E. relativo al flusso reddituale del primo semestre 2007 era infatti pari al 5,2% per le BCC contro il 6,9% della media di sistema.

Le risultanze economiche riferite alla prima metà del 2007 hanno evidenziato, peraltro, in linea con quanto rilevato nella media di sistema, un sensibile contenimento del cost income ratio, noto fattore di debolezza del credito cooperativo nel confronto competitivo, passato dal 66,5% di fine 2006 al 61,6% di giugno 2007.

1.3 L’evoluzione normativa

Negli ultimi anni l’introduzione di numerose e rilevanti normative, derivanti da fonti sovra-nazionali, ha richiesto all’intero sistema bancario e finanziario dei rilevanti adeguamenti.

Obiettivo comune delle nuove discipline (Basilea 2, IAS, Compliance, MiFID, III Direttiva Antiriciclaggio) è di elevare il livello di stabilità del sistema bancario e finanziario, l’efficienza allocativa e la trasparenza dei mercati diffondendo una prassi di sana e prudente gestione, attraverso regole e meccanismi, che mettano “in sicurezza” la finanza, una delle principali componenti dell’economia mondiale, e che tuteli i contraenti deboli, in particolare i consumatori-investitori.

Tutto ciò, evidentemente, ha reso di fatto più impegnativo il “fare banca” ma, ha anche ampliato la libertà di scelta delle banche favorendo vantaggi economici derivanti dai miglioramenti nei sistemi di gestione e controllo dei rischi.

1.4 La sfida della concorrenza

All’interno del mercato è cresciuto fortemente l’indice di concentrazione.

In Italia, alla fine del 2006 operavano 793 banche; erano 1.341 nel 2000 e quasi 250 in più cinque anni prima, nel 1995. In questo tempo è anche sensibilmente cresciuta la presenza delle banche estere in Italia. Le filiazioni di gruppi esteri nel nostro Paese nel 2006 erano 24 (4 in più del 2005), con 2.617 sportelli (504 in più dell’anno prima).

La concorrenza, straordinariamente cresciuta in questi anni, si è poi sempre più spostata sui mercati locali e indirizzata ai segmenti di clientela tipicamente serviti dalle BCC.

L’intensa ulteriore polarizzazione del mercato bancario pone nuove questioni alle nostre banche, non soltanto sul piano concorrenziale, ma anche su quello culturale-reputazionale. Grazie, infatti, ad una efficace campagna mediatica, un risultato che le concentrazioni hanno già prodotto è quello di accreditare l’immagine di un sistema divenuto, attraverso tali processi, più efficiente, moderno e competitivo. In poche parole sembra passata l’equivalenza: concentrazione = evoluzione. Che, per converso, significa anche piccola dimensione = minore efficienza.

Tale tesi non ha, però, un evidente riscontro empirico. Anzi, studi autorevoli dimostrano che l’impatto delle aggregazioni sulla creazione del valore, sull’efficienza operativa e sull’efficacia competitiva delle banche coinvolte appare, tutto sommato, deludente. Mentre, sotto un profilo squisitamente economico, la presenza di banche locali costituisce un fattore rilevante per il buon funzionamento stesso del mercato. Esse, infatti, assicurano la concorrenza sui

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mercati locali; la loro prima funzione è quella di mantenere contendibili le quote di mercato sui mercati locali.

Tali tesi, enunciate per la prima volta nel convegno Federlus “Il territorio oltre il confine” dal Prof Carretta, sono diventate patrimonio comune del Credito Cooperativo e rappresentate nel corso dell’Audizione presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

1.5 Le sfide interne e la “cooperazione totale”

Agli elementi di scenario competitivo e di contesto regolamentare si aggiungono, poi, le sfide che la nostra stessa crescita ci pone.

In primo luogo, l’alto grado di copertura del territorio da parte delle banche, italiane ed estere, impone alle BCC un’attenta valutazione delle più efficaci ed efficienti strategie di sviluppo territoriale. Vanno analizzati costi e benefici dell’espansione attraverso l’apertura di nuove dipendenze, valorizzando anche opportunità connesse a modalità diverse ed innovative di relazione con i soci ed i clienti. Una multicanalità integrata, che consenta di accedere in ogni momento ai servizi e ai prodotti della banca attraverso una pluralità di canali distributivi (lo sportello fisico, internet, call center, telefonino, ATM), non alternativi ma perfettamente complementari l’uno all’altro, indubbiamente rafforza la relazione. Spostando, inoltre, l’operatività più tradizionale e/o standardizzata su canali remoti si riducono i costi e si liberano risorse da destinare ad ulteriori ed innovative attività di relazione.

Il secondo elemento di attenzione riguarda le relazioni con le imprese. Per le BCC permane come punto di forza il presidio delle piccole imprese con quote di mercato ancora in crescita, ma questo è un vantaggio competitivo che non può essere dato per scontato.

La dinamica dell’economia italiana degli ultimi anni ha prodotto profonde trasformazioni nel tessuto produttivo delle piccole imprese e dei sistemi territoriali nei quali esse operano. La categoria delle piccole imprese si è fortemente diversificata, con soggetti che vanno dall’azienda artigiana alle cosiddette multinazionali tascabili e al “quarto capitalismo”.

Per questo, occorre elaborare una strategia altrettanto diversificata che promuova la partnership con i soggetti a vocazione locale (associazioni di categoria, Confidi, ecc.) per la valorizzazione della micro-impresa e il presidio delle forze produttive a radicamento territoriale, mentre la componente industriale del Credito Cooperativo sarà sempre più impegnata per il servizio alle realtà dimensionalmente e produttivamente più evolute.

D’altro canto, merita attenzione l’intensificarsi delle relazioni con le imprese di maggiori dimensioni, fenomeno connesso all’espansione territoriale del Credito Cooperativo, alla sua crescente urbanizzazione, e dunque essere riconducibile ad un’evoluzione del “fare banca del territorio” che ci connota. Certamente è in ogni caso essenziale affinare le tecniche di valutazione e misurazione dei rischi.

Sarà infine opportuno mantenere forti l’attenzione e il sostegno alle forme imprenditoriali cooperative e associative, delle quali le Banche di Credito Cooperativo sono importanti interlocutori (oltre il 10,5% del totale dei crediti al non profit proviene dalle BCC-CR).

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Il terzo profilo al quale prestare attenzione attiene alla qualità e all’efficienza della gestione.

Un parametro di efficienza comunemente utilizzato è il cost income ratio. Esso offre sicuramente una misura dell’efficienza economica, che è peraltro migliorata per le nostre banche negli ultimi anni. Ma non è questo l’unico tipo di efficienza che deve ricercare una BCC, che voglia essere “buona banca”, ma insieme anche “buona cooperativa”.

Si dovrebbe in particolare considerare che – per attuare la mutualità – la BCC sostiene costi (costi per la promozione della partecipazione; per l’assicurazione di vantaggi bancari ed extrabancari) e rinuncia a ricavi (praticando condizioni più convenienti sui prestiti, ad esempio). Più corretto sarebbe dunque configurare un cost income rettificato, tenendo appunto conto dell’attività posta in essere verso i soci e il territorio. In tal senso si sta lavorando a livello nazionale, con l’obiettivo di predisporre strumenti di misurazione interna, di gestione e di rendicontazione sempre più qualificati sull’identità delle BCC.

La logica di risposta alle numerose sfide che attendono il Credito Cooperativo non può che essere quella della “cooperazione totale”; ovvero piena, globale, a tutti i livelli. E’ in questa logica che può essere letta la prossima costituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI).

A livello europeo, si sta affermando una prassi a favore di schemi di garanzia molto articolati, basati non solo su fondi a chiamata e su contributi proporzionali alla massa protetta. Nell’Unione Europea la gran parte dei fondi di garanzia dei depositanti prevede forme di contribuzione ex ante o miste, elemento questo che va certamente a favore dell’attenuazione di problemi di moral hazard dal lato delle banche partecipanti. Allo stesso tempo, si tende a introdurre meccanismi di contribuzione basati sul rischio, che ugualmente favoriscono comportamenti virtuosi, come attuato dalle BCC già con il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo.

In questo contesto, appare ancora più evidente l’importanza del progetto di costituzione del FGI che promuove la coesione di sistema per tutelare la piena autonomia delle BCC, realizzando uno schema volontario di garanzia istituzionale, ai sensi della Direttiva Basilea2. Gli obiettivi fondamentali che si pone di raggiungere sono rappresentati dal beneficio della “ponderazione zero” sulle esposizioni interne alla rete ai fini del calcolo del nuovo coefficiente prudenziale, risparmiando quindi capitale a fronte del rischio di credito; e ottenere l’attribuzione di un rating più elevato per le banche di secondo livello e di un rating “di base” per tutte le BCC aderenti, con una prospettiva di un miglioramento della reputazione del sistema e del suo merito di credito.

Lo sviluppo di relazioni sempre più intense all’interno della rete del Credito Cooperativo potrebbe inoltre produrre nel prossimo futuro la riorganizzazione del versante industriale del nostro sistema, realizzando il rafforzamento delle possibili sinergie, la valorizzazione delle specializzazioni, il raggiungimento di una maggiore efficienza ed efficacia.

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2. L’EVOLUZIONE DEL CREDITO COOPERATIVO NELLE NOSTRE REGIONI

2.1 Dinamica dei risultati aziendali delle BCC Associate

La positiva dinamica evolutiva generalmente riscontrata nel mondo del Credito Cooperativo ha trovato conferma, anche se non piena, nell’insieme delle nostre regioni, così come evidenziato dall’andamento dei seguenti principali indicatori:

Tabella n. 1

Anni 2007 2006 Sportelli 256 242 Soci 48.088 45.782 Dipendenti 1.863 1.786 Impieghi 5.348.828.515 4.900.172.938 Raccolta Totale 10.045.410.397 9.407.648.825 Patrimonio 923.153.544 851.768.698

L’esercizio 2007 è il secondo in cui il sistema delle BCC ha redatto il bilancio in base ai principali contabili internazionali IAS/IFRS. Le analisi seguenti, pertanto, sono state svolte prendendo in considerazione i dati di bilancio degli ultimi due esercizi.

Per talune voci, è stato anche effettuato un confronto con le variazioni registrate dalle BCC a livello nazionale e dall’intero sistema bancario italiano relativamente al III trimestre 20071.

La compagine federativa, nel corso del 2007, si è ridotta di un’unità, a seguito della fusione per incorporazione della ex Banca di Credito Cooperativo di Terni e Valnerina con la Banca di Credito Cooperativo del Trasimeno Orvietano.

Le gestioni commissariali riguardanti la Banca di Capranica Credito Cooperativo e la Banca della Tuscia di Credito Cooperativo si sono favorevolmente concluse con la rimessa in bonis di entrambi gli istituti rispettivamente il 31 dicembre 2007 e il 31 gennaio 2008.

I relativi bilanci non sono stati al momento ancora approvati da parte dell’Organo di Vigilanza, e i loro dati non sono stati ricompresi negli aggregati di seguito illustrati, che pertanto si riferiscono, ai dati di bilancio delle 24 BCC in ordinaria gestione.

Le BCC associate alla Federazione sono dislocate nei loro territori di competenza con 256 sportelli bancari, 14 in più rispetto allo scorso anno.

1 Fonte: elaborazione Federcasse – Funzione studi e ricerche su dati Banca d’Italia.

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2007

2006 Sportelli

256

242200

220

240

260

280

300

SPORTELLI

I soci, al 31 dicembre 2007, sono 48.088, mentre nell’esercizio precedente erano 45.782. L’incremento di 2.306 unità è pari al 5,0% (l’incremento a livello nazionale si è attestato al 7,3%).

2007

2006 Soci

48.088

45.78244.000

46.000

48.000

50.000

SOCI

I dipendenti sono 1.863, contro i 1.786 del 2006. L’incremento rilevato nell'ultimo esercizio è di 77 unità lavorative, pari al 4,3% (+4,1% le BCC nazionali, +12% intero sistema bancario).

Con riguardo all’attività di intermediazione con la clientela ordinaria, si rileva che, a fine 2007, i crediti, che ai sensi della nuova normativa di bilancio sono ora iscritti al costo ammortizzato ed inseriti nella voce 70 “Crediti verso clientela”2, sono risultati pari a 5.349 milioni di euro con un progresso, rispetto all'esercizio precedente, di 449 milioni di euro, pari al 9,2%. Il tasso di crescita annua delle BCC italiane è stato dell’11,7% e quello dell’intero sistema bancario del 10,1%.

2 Questa voce in alcuni casi include anche i titoli di debito classificati nel portafoglio “Loans e Receivables” e non considera i crediti sottoposti a Fair Value Option.

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2007

2006 Impieghi

5.349

4.9004.600

4.800

5.000

5.200

5.400Milioni

IMPIEGHI

Il comparto dei crediti deteriorati (“non performing”)3, nel corso del 2007, oltre ad incorporare gli effetti dell’attività di gestione del credito, risente altresì delle modifiche di valutazione dovute all’introduzione dei nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS.

L’analisi della rischiosità del credito evidenzia, in particolare, che le sofferenze nette a fine esercizio ammontano a 86 milioni di euro, con un incremento del 11,5% rispetto a quelle registrate lo scorso esercizio.

Di contro, è necessario evidenziare che, al netto delle svalutazioni, il rapporto sofferenze/impieghi è rimasto sostanzialmente invariato attestandosi all’1,62%.

L’analisi della rischiosità del credito delle banche della categoria, nel corso degli ultimi 12 mesi, ha evidenziato una riduzione del rapporto sofferenze/impieghi: si è infatti attestato al 2,6% dal 2,8% del 2006.

20072006

Soff.nze su Impieghi

Soff.nze su Patrimonio

9,3% 9,1%

1,6%1,6%0,0%

2,0%

4,0%

6,0%

8,0%

10,0%

RAPPORTO SOFF.NZE NETTE SU IMPIEGHI

RAPPORTO SOFF.NZE NETTE SU PATRIMONIO

I titoli, quelli detenuti per la negoziazione, per la vendita e fino a scadenza, alla fine del 2007 sono pari a 2.823 milioni di euro, con un incremento rispetto all'esercizio precedente di 124 milioni di euro, pari al 4,6%; la variazione è

3 Si comprendono nella terminologia i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti oltre i 180 giorni.

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sostanzialmente in linea con la crescita del +4,2% fatta registrare da tutte le BCC italiane, mentre è significativamente maggiore di quanto rilevato in tutto il sistema bancario (+1,1%).

I crediti verso banche ammontano a 879 milioni di euro mantenendosi sostanzialmente inalterati rispetto all'esercizio precedente.

La raccolta diretta, iscritta in bilancio nelle voci 20 “Debiti verso clientela” e 30 “Titoli in circolazione”, si è attestata a 7.669 milioni di euro, con un incremento di 464 milioni di euro rispetto al 2006, pari al +6,4%. A livello nazionale la raccolta delle BCC è aumentata del 10,2%, mentre l’intero sistema bancario italiano ha conseguito un +5,9%.

La raccolta indiretta è cresciuta dai 2.129 milioni di euro del 2006 ai 2.315 milioni di euro del 2007, con un guadagno di 186 milioni di euro, pari all’8,7% .

Pertanto, il rapporto impieghi/raccolta diretta tra le Associate, nel biennio, è salito dal 68,0% del 2006 al 69,8% del 2007.

L’incidenza della raccolta indiretta sul totale complessivo della raccolta (sia diretta che indiretta) è passata dal 22,8% del 2006 al 23,2% del 2007; conseguentemente il rapporto raccolta diretta/totale raccolta è sceso dall’ 77,2% del 2006 al 76,8% del 2007 .

2007

2006

76,8%

23,2%

77,2%

22,8%

0,00%

20,00%

40,00%

60,00%

80,00%

100,00%

RAPPORTO RACCOLTA DIRETTA E RACCOLTA

INDIRETTA

La massa amministrata per singolo dipendente (raccolta diretta e indiretta, più impieghi), al 31 dicembre 2007, è pari a 8,23 milioni di euro, contro 7,97 milioni di euro del 2006, con un aumento pari al 3,3%.

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Il patrimonio delle BCC, comprensivo dell'utile 2006 destinato a riserva, ammonta a 923 milioni di euro superiore di 71 milioni di euro rispetto al dato dell’anno precedente che si era attestato a 851 milioni di euro, facendo registrare un rialzo del 8,4% (a livello nazionale le BCC hanno segnato un +9,3%).

Per ciò che concerne gli aspetti reddituali, come già accennato, occorre considerare anche l’influenza che l’applicazione dei nuovi principi contabili internazionali potrebbe aver avuto sulle singole componenti.

Seguendo lo schema di conto economico, si evidenzia che:

• il margine di interesse è stato pari a 282 milioni di euro, pari ad un + 12,8 % rispetto al precedente esercizio;

• il margine di intermediazione4 è aumentato di 9 milioni di euro, portandosi dai 309 milioni del 2006 agli attuali 318 milioni di euro, pari ad un + 2,7%;

• i costi operativi hanno registrato un incremento assoluto di circa 10 milioni di euro, pari al +5,2%. In particolare, il costo del personale, che in base agli IAS, ora include anche i compensi degli amministratori5 e dei lavoratori atipici, si è attestato intorno ai 113 milioni di euro, con un incremento di 3,3 milioni di euro (+3,0%);

• le imposte (voce 260 del Conto economico), passano dai 23 milioni di euro del 2006 agli attuali 26 milioni di euro, con una variazione di + 13,6%.

• gli utili netti, infine, risultano essere pari a 76 milioni di euro, con un + 2,7% rispetto al 2006.

4Tali proventi sono stati inseriti nella voce 190 “Altri oneri/proventi di gestione”. 5 In precedenza erano inseriti nelle altre spese amministrative.

2007

2006 Massa media/dip

8,23

7,97

6,00

7,00

8,00

9,00 Milioni

MASSA AMMINI STRATA MEDIA P ER DIP ENDENTE

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Tabella n. 2

Anni

2007 2006

Margine di interesse 282.277.468 250.137.190

Margine di intermediazione 318.066.198 309.557.676

Costi operativi (208.834.478) (198.544.610)

Costi del personale (112.957.181) (109.627.787)

Imposte (25.853.671) (22.767.211)

Utile Netto 76.084.223

74.098.351

I dati suesposti evidenziano, pur in un contesto di crescita generalizzata, alcuni elementi di attenzione. Si registra infatti, un rallentamento nelle dinamiche di sviluppo più marcato rispetto al livello nazionale e l’evoluzione di alcuni indicatori critici mostra un segno negativo. Si fa riferimento, in particolare all’aumento del cost/income (passato dal 62,4% al 65,7%) e del rapporto sofferenze nette/impieghi (dall’1,58% all’1,61%) nonché alla minor incidenza del margine da servizi sul margine di intermediazione ed il minor grado di copertura dei costi operativi da parte dello stesso margine da servizi.

3. IL BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE

Il Bilancio sociale è uno strumento, sempre più diffuso soprattutto tra le banche di credito cooperativo, che consente di fornire elementi di valutazione circa l’aspetto sociale dell’attività aziendale, di verificare la coerenza dell’impresa rispetto agli scopi statutari, di comunicare il valore creato dalla banche verso i propri portatori di interesse - soci, dipendenti e collaboratori, clienti, collettività e Movimento del Credito Cooperativo.

Esso è pertanto un documento essenziale in particolare per un’impresa cooperativa, che ha la specifica funzione di promuovere uno sviluppo durevole, a beneficio dei soci e delle comunità locali, di distribuire vantaggi economici ma anche meta-economici e dunque per loro natura “intangibili”, di più difficile quantificazione e rappresentazione all’interno di un rendiconto tradizionale.

In termini metodologici, come di consueto, abbiamo adottato i criteri di redazione “standard” elaborati da Federcasse, per privilegiare la comparabilità soprattutto a livello settoriale, procedendo all’elaborazione di dati delle 26 BCC che fanno parte della Federazione.

Il valore aggiunto generato dalle BCC della Federlus

Le BCC Associate alla Federazione con la propria attività producono un valore a favore di diversi portatori di interessi, contribuendo alla loro crescita e al loro sviluppo.

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Ciò viene rappresentato attraverso la contabilità sociale, ovvero l’analisi del Conto Economico riclassificato secondo la logica del valore aggiunto.

Il valore aggiunto emerge come differenza tra il valore della produzione e il costo della produzione, ovvero gli oneri sostenuti per realizzare la produzione stessa.

Il valore aggiunto globale netto prodotto dalle Associate nel 2007 è stato di 237 milioni di euro, come riportato di seguito nella riclassificazione del Conto Economico che ne evidenzia la formazione.

A questo valore è stato poi ad aggiunto il vantaggio per il socio-cliente di 76 milioni di euro, che è stato calcolato utilizzando i dati delle segnalazioni di Vigilanza che censiscono l’attività delle BCC verso i soci, come illustrato nello schema seguente:

STIMA VANTAGGIO PER IL SOCIO CLIENTE 1. determinazione della raccolta e degli impieghi a non soci 2. determinazione interessi attivi ed interessi passivi a soci

a. margine d'interesse verso soci = interessi attivi a soci - interessi passivi a soci 3. determinazione dei tassi di interesse su impieghi e su raccolta a non soci

a. tasso di interesse attivo stimato a non soci = (interessi attivi totali - interessi attivi verso soci)/impieghi a non soci b. tasso di interesse passivo stimato a non soci = (interessi passivi totali - interessi passivi verso soci)/raccolta da non soci

4. determinazione interessi attivi e passivi totali stimati = raccolta e impieghi totali*tassi stimati verso non soci

a. determinazione del margine d'interesse totale stimato 5. determinazione interessi attivi e passivi verso soci stimati = raccolta e impieghi verso soci*tassi stimati verso non soci

a. determinazione del margine d'interesse verso soci stimato 6. valore per il socio cliente = margine d'interesse verso soci stimato - margine d'interesse verso soci effettivo

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Determinazione del valore aggiunto globale delle BCC della FEDERLUS

31.12.2007

interessi attivi e proventi assimilati 443.422 commissioni attive 69.917 dividendi e proventi simili 1.252 risultato netto dell'attività di negoziazione -23.955 risultato netto dell'attività di copertura -33 utili (perdite) da cess. o riacquisto crediti, att. e pass. finanz. 1.207 risultato netto delle att. e pass. finanziarie valutate al fair value -724 altri oneri/proventi di gestione 28.106 utili (perdite) delle partecipazioni 0 Totale ricavi netti 519.192 interessi passivi e oneri assimilati -161.145 commissioni passive -11.875 altre spese amministrative (al netto delle imposte indirette ed elargizioni e beneficenza)

-87.786

rett./riprese di valore nette per deterior. crediti, att. e altre op.fin. -7.279 accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -1.961 rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (al netto ammortamenti)

0

rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (al netto ammortamenti)

-127

rettifiche di valore dell'avviamento 0 Totale consumi -270.172 Valore aggiunto caratteristico lordo 249.020 risultato netto valutaz. al fair value delle attività materiali e immat. 0 utili (perdite) da cessione di investimenti -17 Valore aggiunto globale lordo 249.003 Ammortamenti -11.546 Valore aggiunto globale netto 237.457 spese per il personale -112.957 altre spese amministrative: imposte indirette e tasse -19.493 altre spese amministrative: spese pubblicitarie -3.071 Risultato prima delle imposte 101.936 imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -25.854 utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte 76.082 utile (perdita) dei gruppi di att. in via di dismiss. al netto imposte 2

utile (perdita) d'esercizio 76.084

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La ripartizione del valore aggiunto per il sistema del Credito Cooperativo rispecchia la peculiare natura delle BCC. In particolare essa è fortemente condizionata dalla normativa di cui le BCC sono destinatarie, soprattutto per quanto riguarda l’obbligo di destinazione degli utili a riserva, le forti limitazioni alla distribuzione degli utili ai soci e la destinazione del 3% degli utili residui al Fondo per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.

Merita ancora sottolineare che nel Credito Cooperativo il valore per il socio non è misurato tanto dal dividendo, ma da altri vantaggi di carattere economico e soprattutto metaeconomico a lui riservati, meglio apprezzabili attraverso la descrizione delle attività svolte e che il patrimonio alimentato dalle riserve ha nelle BCC un valore peculiare, vista l’indisponibilità dello stesso per i singoli e la sua finalizzazione, in questo senso, per le generazioni future e per la comunità locale.

RIPARTIZIONE DEL VALORE AGGIUNTO GLOBALE STIMATO

COMUNITA'

LOCALE

4,4%

COLLETTIVITA'

11,0%

PATRIMONIO

23,5%

FONDO SVILUPPO

0,7%

RISORSE UMANE

36,0%

VANTAGGIO PER I

SOCI-CLIENTI

24,3%

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Il valore per i soci

I soci delle BCC della Federlus6 sono passati da 49.604 del 2006 a 51.146 nel 2007.

45.631 49.604 51.146

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

2005 2006 2007

CRESCITA DEI SOCI

I soci risiedono o svolgono la propria attività nelle zone di competenza delle banche e prevalentemente nei comuni nei quali le BCC sono presenti con proprie filiali. Tabella n. 3: Distribuzione soci per provincia

Provincia n° soci % Cagliari 1.326 2,6% Frosinone 2.133 4,2% Latina 4.168 8,1% Oristano 560 1,1% Perugia 3.230 6,3% Rieti 2.130 4,2% Roma 27.697 54,2% Viterbo 5.143 10,1% Altre prov. 4.759 9,3% 51.146

6 Gli aggregati comprendono anche i dati della Banca di Capranica C.C. e della Banca della Tuscia di C. C. in gestione commissariale nel 2007.

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DISTRIBUZIONE DEI SOCI PER BANCA AGGREGATI PER

PROVINCIA

Viterbo

10,1%

Roma

54,2%

Rieti

4,2%

Perugia

6,3%

O ristano

1,1%

Latina

8,1%

Frosinone

4,2%

Cagliari

2,6%

Altre prov.

9,3%

Le BCC del Lazio, Umbria, Sardegna rafforzano costantemente il legame con i soci, rappresentati principalmente da famiglie consumatrici (60,5%) e famiglie produttrici (16,5%), attraverso vari strumenti: promuovendo la partecipazione alla vita aziendale, con agevolazioni economiche, organizzando convegni, offrendo borse di studio e supportando con iniziative mirate la cultura, lo sporte il tempo libero.

Tabella n. 4: Composizione compagine sociale

Famiglie 30.929 60,5%

Imprese 3.000 5,9%

Artigiani 6.155 12,0%

Famiglie produttrici 8.422 16,5%

Altro 2.639 5,2%

51.146

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COMPOSIZIONE DELLA COMPAGINE SOCIALE

Famiglie 60,5%

Imprese 5,9%

Artigiani 12,0%

Famiglie

produttrici

16,5%

Altro 5,2%

I soci-clienti sono la ragione che spinge le Banche a fare sempre meglio come operatori creditizi. L’obiettivo è quello di garantire un servizio efficiente e di qualità, proponendo uno stile di relazione basato sulla trasparenza, sulla fiducia e, soprattutto, sulla disponibilità e la cortesia; ciò che in altre parole significa privilegiare il rapporto umano.

I clienti sono passati da 673.022 nel 2006 a 692.726 nel 2007; gli sportelli con cui le BCC operano sono attualmente 266, i POS installati a fine anno sono 10.255 (9.968 nel 2006), mentre gli ATM sono 294 (283 nel 2006).

La raccolta diretta è passata 7.466 milioni di euro del 2006 a 7.826 milioni di euro nel 2007 ed è così ripartita:

Tabella n. 5: Composizione raccolta diretta

Strumenti finanziari Valore %

C/C e depositi a risparmio 5.439.007,54 69,5%

PCT 829.679,46 10,6%

Certificati di deposito 232.939,00 3,0%

Obbligazioni 1.306.614,00 16,7%

Altro 17.710,85 0,2%

7.825.950,85

Il valore per i dipendenti e i collaboratori

Le risorse umane per le imprese sono fondamentali e dal loro coinvolgimento e dalle loro capacità dipende la realizzazione degli obiettivi aziendali. I dipendenti ed i collaboratori sono l’anima operativa delle banche e rappresentano l’immagine del Credito Cooperativo nei confronti della clientela.

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Le BCC del Lazio, Umbria, Sardegna7 dedicano costante attenzione alle risorse umane valorizzando le loro competenze e promuovendo costantemente la partecipazione delle stesse alla vita dell’azienda.

A fine 2007 le nostre BCC contano 1937 collaboratori (nel 2006 erano 1.899), 1.218 uomini e 719 donne; sotto il profilo dell’inquadramento gli impiegati rappresentano l’82,0% dei collaboratori, i quadri direttivi il 16,0% ed i dirigenti il 2,1%.

Tabella n. 6: Ripartizione del personale

Inquadramento n° %

Dirigenti 40 2,1%

Quadri direttivi 309 16,0%

Impiegati 1.588 82,0%

1.937

L’età del nostro personale è tendenzialmente bassa infatti, il 32,6% del personale ha un età non superiore a 35 anni, il 37,2% un’età compresa tra i 36 e i 45 anni e solo l’5,5% ha un età superiore a 55 anni.

Tabella n. 7: Età dei dipendenti delle BCC della Federlus

Età n° % fino a 35 anni 632 32,6%

da 36 a 45 anni 720 37,2%

da 46 a 55 anni 479 24,7%

oltre 55 anni 106 5,5% 1.937

7 Gli aggregati comprendono anche i dati della Banca di Capranica C.C. e della Banca della Tuscia di C. C. in gestione commissariale nel 2007.

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COMPOSIZIONE DEL PERSONALE PER ETA'

fino a 35 anni

32,6%

da 36 a 45 anni

37,2%

oltre 55 anni

5,5%

da 46 a 55 anni

24,7%

Al personale è dedicata una parte significativa del valore aggiunto globale prodotto sotto forma di salari e stipendi e di costo per la formazione: 112.957 milioni di euro. L’investimento nella formazione dei nostri dipendenti è costantemente in aumento, a fine 2007 risultano investiti a tale scopo 801.295 euro, per un totale di 82.499 ore.

INVESTIMENTO NELLA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI -

VALORE E ORE

! -

! 200.000

! 400.000

! 600.000

! 800.000

! 1.000.000

Va

lore F

orm

azio

ne

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000O

re F

orm

azio

ne

VALORE ! 568.870 ! 801.295

ORE 70.265,50 82.499,50

2006 2007

Gli amministratori

Le 24 BCC del Lazio, Umbria, Sardegna in gestione ordinaria, hanno 237 membri del Consiglio d’Amministrazione. La composizione dei consigli è per il 97% maschile e per il 3% femminile. La ripartizione per professione è così riassumibile:

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Tabella n. 8: Ripartizione professionale degli Amministratori

Professione Numero %

Lavoratore dipendente 47 19,2% Professionista 51 20,8% Artigiano 8 3,3% Imprenditore 76 31,0% Imprenditore agricolo 11 4,5% Pensionato 44 18,0%

Valore per la comunità locale

Il legame della BCC con le proprie comunità non è soltanto una prescrizione normativa, ma una scelta testimoniata dal costante impegno per lo sviluppo delle aree di riferimento.

La ricchezza prodotta dalle Banche resta nel territorio, non soltanto perché la quasi totalità degli investimenti per lo sviluppo dell’economia è rivolta alle comunità locali, ma anche perché il patrimonio delle BCC - costituito dal capitale e dalle riserve indivisibili - è destinato a rimanere un bene di tutta le comunità.

Le BCC destinano inoltre consistenti risorse per iniziative di carattere sociale, culturale, assistenziale, sportivo, di tutela dell’ambiente, con lo scopo di migliorare la qualità della vita delle proprie comunità.

Nel 2007 complessivamente le BCC del Lazio, Umbria, Sardegna hanno erogato 5.507.010 euro alle comunità locali per 3.446 iniziative.

Tabella n. 9: Distribuzione delle sponsorizzazioni e delle elargizioni a favore delle comunità locali

SPONSORIZZAZIONI ELARGIZIONI TOTALE % SETTORI

n° Valore n° Valore n° Valore Sport e ricreazione 540 1.282.999 420 833.877 960 2.116.876 38,4

Sanità ed assistenza 73 89.111 244 246.978 317 336.089 6,1

Cultura ed arte 265 557.635 283 249.814 548 807.449 14,7

Scuola educazione e lavoro 191 215.124 356 367.029 547 582.153 10,6

Culto e religione 267 653.864 400 447.667 667 1.101.531 20,0 Istituzioni locali e protezione civile

122 375.100 285 187.812 407 562.912 10,2

3.446 5.507.010

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EROGAZIONI PER SETTORE

Sanità ed

assistenza

6,1%

Sport e

ricreazione

38,4%

Scuola

educazione e

lavoro

10,6%

Culto e religione

20,0%

Istituzioni locali e

protezione civile

10,2%

Cultura ed arte

14,7%

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4. L’EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 4.1 L’andamento generale della gestione

L’esercizio 2007 è stato particolarmente positivo per la Federazione dal punto di vista economico-patrimoniale, a conferma del trend degli ultimi anni, consistente in un continuo aumento del volume dei servizi offerti alle Associate, cui corrisponde il sempre maggior peso delle componenti variabili rispetto a quelle fisse, sia dal lato dei ricavi, che dal lato dei costi.

Tale aspetto si può riscontrare anche osservando l’andamento, nel corso degli anni, del rapporto dei contributi associativi sul totale delle entrate non finanziarie che si è ridotto dal 69,5% del 2002 al 57,6% del 2007. Ciò in quanto i servizi ausiliari all’attività bancaria resi alle banche Associate sono in continuo aumento e sono erogati su richiesta delle stesse e di soggetti terzi (in maniera comunque accessoria) in piena coerenza con la natura di cooperativa a mutualità prevalente.

Contributi associativi vs. entrate non finanziarie

57,6%61,8%

67,5%68,6%69,5% 63,5%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

2002 2003 2004 2005 2006 2007

Il totale delle entrate non finanziarie è aumentato di 212 mila euro, pur in presenza di una diminuzione della componente contributiva di oltre 150.000 euro (33.000 euro di minori contributi dalle Associate e 125.000 euro di ricavi non ripetibili).

Dal lato dei costi, il costo del personale è tornato ai livelli del 2005 (nel 2007 è stato pari ad 1 milione 289 mila euro e nel 2005 ad 1 milione e 268 mila euro), pur in presenza di aumenti contrattuali che, nell’ultimo biennio, hanno pesato per circa 50.000 euro. In generale, il totale dei costi della produzione è aumentato di soli 45 mila euro, nonostante l’aumento dei contributi associativi pagati a Federcasse (+ 33.000 euro) e delle spese per la campagna pubblicitaria nazionale (+ 50.000 euro).

Il favorevole andamento della gestione ha permesso un ulteriore rafforzamento patrimoniale della Federazione; infatti, con la svalutazione per 75.000 euro del netto residuo di crediti non esigibili e l’ammortamento, pressoché totale, dei mobili e degli arredi che verranno dismessi nel corso del corrente esercizio nell’ambito della ristrutturazione degli uffici, le attività immobilizzate si riducono

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all’immobile di sede (in cui è anche, presumibilmente, insito un plusvalore) e nelle partecipazioni, il cui valore è aumentato di circa 50.000 euro.

La bontà della gestione è dimostrata anche dal fatto che la stessa continua a generare liquidità positiva; a fine 2007 le disponibilità liquide ammontavano ad 1 milione e 306 mila euro, contro 1 milione e 87 mila euro del precedente esercizio. Tale aumento è da imputare al reddito conseguito al lordo delle imposte, agli ammortamenti ed alle svalutazioni effettuate nell’esercizio.

Sul fronte del passivo, si rappresenta che ormai, già dall’esercizio 2005, non esistono debiti finanziari; il capitale sociale risulta lievemente inferiore al 2006, a seguito dell’uscita dalla compagine sociale della BCC di Terni e Valnerina (la cui partecipazione al capitale della Federazione era di 42.000 euro) ed è pari, alla fine del 2007, a 3 milioni e 988 mila euro.

In sintesi, le attività ausiliarie a quelle bancarie, svolte in favore delle Associate, sono notevolmente aumentate come volume. L’utile di 188 mila euro è attribuito prevalentemente alle attività svolte nei confronti di terzi (al distacco di personale nei confronti della Federlus Factoring, al contributo pagato da Banca Sviluppo, all’affitto della stanza a SICRACEIT e ad Aureo Gestioni, ai servizi di Audit prestati al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti e a Fondo Sviluppo) e, in particolare, al risultato positivo emerso dalla gestione finanziaria (interessi attivi su c/c e dividendi) pari a 98.732 euro .

4.2 La politica di ammissione dei nuovi soci

Nel corso dell’anno la compagine sociale della Federazione è rimasta invariata, ma è proseguita, nel rispetto dei principi contenuti nello statuto, l’azione di convergenza e difesa degli interessi locali nei territori in cui operano le Associate attraverso una sempre maggiore rappresentatività.

4.3 L’attività degli Organi Amministrativi

Le regole di governance definite hanno consentito la partecipazione di tutta la compagine sociale della Federazione agli Organi Amministrativi e di Controllo della stessa, nell’ottica dell’auspicata e opportuna rotazione delle cariche tra le Associate, sia con riferimento a quelle di rappresentanza che a quelle di carattere esecutivo.

Nel corso dell’anno si sono avute 5 sedute del Consiglio di Amministrazione, la cui attività è stata incentrata soprattutto alla definizione delle politiche di governo della Federazione in ambito di rappresentanza degli interessi delle Associate sia verso il Sistema Cooperativo, in particolare con gli Organismi Centrali, che verso altre controparti istituzionali.

Nell’ambito del Consiglio di Amministrazione sono state nominate due Commissioni tecniche: una per la valutazione di iniziative di assistenza sanitaria integrativa ai soci delle BCC la quale ha definito una convenzione quadro con la CRAMAS; e la commissione immobili, per valutare l’opportunità del trasferimento degli uffici della Federazione in via Torino, la quale ha deciso di mantenere la sede della stessa in via Adige ma effettuando dei necessari lavori di ristrutturazione.

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Nel 2007 c’è stata una rotazione nei componenti del Comitato Esecutivo, il quale è stato primariamente interessato alla definizione e pianificazione degli eventi inerenti l’organizzazione, lo sviluppo dell’immagine della Federazione e alla capacità della stessa di supportare la crescita delle Associate attraverso lo sviluppo di specifici ed articolati progetti. Inoltre, ha assicurato la prosecuzione di una gestione efficace della struttura operativa della Federazione definendone tempo per tempo gli adeguamenti organizzativi in termini di risorse umane e di infrastruttura.

4.4 La Conferenza dei Direttori

I profondi mutamenti che hanno interessato nel corso dell’anno lo scenario di riferimento delle BCC, sia dal lato normativo-istituzionale, che competitivo, hanno reso sempre più stringente la necessità da parte delle Direzioni Generali delle Associate di avere un momento di confronto e di riflessione coordinato a livello federativo e in grado di veicolare prioritari messaggi strettamente funzionali ad una ottimale gestione aziendale.

Nel corso del 2007 la Conferenza dei Direttori ha rafforzato la sua funzione di strumento e luogo di incontro per la condivisione e definizione di progetti delineati dalla Federazione nell’ambito dell’adeguamento normativo e dello sviluppo commerciate delle proprie Associate, ma anche, per l’aggiornamento di quanto realizzato dagli Organismi di Categoria – sia dal lato associativo, ma sopratutto dal lato imprenditoriale.

In tal senso, la presenza costante e qualificata di rappresentanti delle società del Gruppo Bancario Iccrea, operanti a stretto contatto con la struttura federativa, ha condotto al perseguimento di importanti sinergie di sistema e a un ottimale utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Movimento.

Una partecipazione fattiva è stata assicurata anche da parte dei rappresentanti di Ce.Se.Coop. in qualità di leva operativa a disposizione della Federazione e delle BCC Associate per lo sviluppo organizzativo delle stesse a condizioni di economicità ed elevata qualità.

4.5 Le risorse umane e l’organizzazione interna

La Federazione, nel corso dell’anno, ha proseguito le azioni tese a migliorare il livello di efficienza ed efficacia del proprio operato, attraverso il progressivo miglioramento delle proprie metodologie di lavoro e il rafforzamento delle competenze interne a disposizione delle Associate.

L’adeguatezza organizzativa della struttura è stata assicurata da un incremento del numero delle risorse giovani ad alto potenziale che consentono una gestione flessibile dell’organico stesso. Nel corso dell’ultimo quinquennio ci sono state 12 nuove assunzioni e 7 uscite di personale, di cui 5 allocate all’interno del Movimento in ruoli di responsabilità funzionale e di direzione generale.

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Tabella n. 11

Organico 2007 2006 2005 Variazione

2007 vs. 2006

Dirigenti 1 1 1 0

Quadri direttivi 4 4 5 0

Impiegati 16 14 15 2

Totale 21 19 21 2

Età media 34 anni 34 anni 33 anni

La Federazione ha proseguito nel condurre una politica gestionale attenta alla crescita del livello competenziale e professionale delle stesse, realizzata attraverso l’utilizzo di consulenze esterne, che hanno permesso la realizzazione di specifiche attività/progetti e la crescita delle risorse interne a cui sono state affiancate consentendo, tra l’altro, una gestione flessibile dei costi dell’organico.

Il costo medio per dipendente infatti, è in linea con il costo medio del personale delle BCC Associate e, ai livelli minimi nell’ambito degli Organismi Centrali di Categoria.

Inoltre, nel corso degli anni si è notevolmente ridotta l’incidenza del costo del personale sull’ammontare complessivo dei costi di produzione, anche se, nel 2007 tale rapporto ha subito un lieve incremento per effetto degli aumenti concordati a livello nazionale.

Costi del personale vs. Costo della produzione

35,59%32,51%

44,10%42,04%44,20%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

2003 2004 2005 2006 2007

In termini di assetto organizzativo la Federazione ha mantenuto la suddivisione in tre Aree Tecniche, i cui ambiti di attività e le nuove o rivisitate metodologie di lavoro, oltre che degli specifici progetti di cui sono state investite nel corso dell’esercizio, sono illustrati in seguito.

Alle tre Aree Tecniche si affiancano gli uffici in staff alla Direzione Generale: la Segreteria Generale, l’Amministrazione, nonché la Funzione Comunicazione e Relazioni Esterne.

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4.6 Le iniziative per il Quarantennale e l’attività di comunicazione

Il 2007 è stato anche l’anno del quarantennale della Federazione, un anno ricco di eventi e manifestazioni ad iniziare dal concerto inaugurale che si è svolto presso la Basilica di S. Croce in Gerusalemme in Roma con un’esibizione del Coro Polifonico di Palestrina.

Nel mese di febbraio è stato realizzato un primo convegno a Cagliari sullo sviluppo del Credito Cooperativo in Sardegna, nel quale è stato presentato un rapporto commissionato ad una primaria società di consulenza nazionale sul ruolo e le prospettive del sistema bancario nella regione tenendo conto della situazione socio – economico – demografica comparata alle altre realtà regionali nazionali ed estere.

Il progetto è stato finalizzato a individuare le strategie di espansione della cooperazione di credito in Sardegna al fine di promuovere la costituzione e lo sviluppo di Banche di Credito Cooperativo nell’isola.

Successivo evento, in occasione dell’assemblea annuale, è stato il convegno tenutosi a Roma sul tema “Il territorio oltre il confine”, finalizzato alla presentazione di un’indagine sistematica del territorio di riferimento delle Associate. Anche in questa occasione è stato commissionato uno studio in cui, partendo dal territorio di riferimento delle BCC, è stato analizzato lo spazio articolato in sistemi locali del lavoro individuando, attraverso appositi indicatori, la relazione tra posizionamento delle banche e relative performance. Obiettivo la valutazione su basi scientifiche delle scelte strategiche delle nostre banche.

Il quarantennale è stato chiuso con la realizzazione di una crociera nel Mediterraneo con la partecipazione di quasi tutte le BCC e rappresentanze dei rispettivi consigli di amministrazione e dei soci. L’iniziativa è stata ricca di eventi istituzionali, formativi e ludici costituendo fattore di aggregazione tra le banche, nonché di consolidamento di una identità condivisa all’interno della Federazione.

A tale ultimo proposito, infatti, è stato realizzato un convegno sulla “Nostra identità”, che ha avuto l’obiettivo principale di rafforzare la cultura dell’identità cooperativa attraverso l’approfondimento di temi inerenti i valori e i principi fondanti e distintivi dell’essere Impresa Bancaria Cooperativa, Mutualistica, Locale, all’interno di un Sistema a Rete.

L’immagine della Federazione ne ha tratto importante motivo di accrescimento sul piano interno ed esterno.

Oltre all’organizzazione e gestione delle attività legate alla celebrazione del quarantennale della Federazione, la Funzione Comunicazione e Relazione Esterne ha proseguito nella costante attività di editoria istituzionale con l’implementazione e l’aggiornamento del sito internet e della rete intranet, della rivista Orizzonti Federlus e del foglio informativo Orizzonti flash. Rinnovato obiettivo quello di fornire un supporto informativo costante alle BCC ed alle società del Movimento, nonché alle società esterne sempre più interessate ad essere presenti sui nostri strumenti editoriali.

Crescente attenzione e cura è stata dedicata alla qualità dei documenti istituzionali: oltre al Bilancio d’Esercizio e Bilancio Sociale e di Missione sintetico, sono stati realizzati il Piano strategico, un opuscolo dettagliato e di rapida consultazione dei dati delle BCC, nonché un BSM analitico dedicando adeguato spazio alle attività sociali realizzate da ciascuna banca.

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Costante è stata anche la partecipazione attiva e propositiva della Funzione, al Gruppo di Lavoro Comunicazione Federcasse per la campagna di comunicazione nazionale e, più in generale, per le corrispondenti attività che interessano le Federazioni regionali e le BCC sul territorio.

Numerosi i progetti presentati a Fondosviluppo e predisposti dalla Funzione, per la richiesta di fondi con l’obiettivo d copertura dei costi sostenuti nell’anno per gli eventi e i progetti di specie.

L’attività di comunicazione attualmente assorbe una risorsa qualificata a tempo pieno, un’ulteriore profilo interno a part-time ed un consulente esterno che, al crescere del know-how interno, sta riducendo progressivamente il proprio apporto.

4.7 I Progetti della Federazione per lo sviluppo e l’adeguamento al nuovo quadro normativo e regolamentare

Come detto in precedenza le BCC sono state pienamente impattate dal profondo mutamento dello scenario normativo e regolamentare verificatosi negli ultimi anni. La Federazione ha teso affrontare il tema dell’adeguamento alle innovazioni impostando una serie di attività progettuali aventi quale direttrice di azione l’obiettivo di guidare le scelte strategiche e i conseguenti cambiamenti organizzativi delle proprie Associate in una ottica non solo di allineamento allo scenario normativo, ma anche di miglioramento della capacità competitiva attraverso il presidio organizzativo e l’efficacia commerciale.

Basilea 2

Nell’ambito di tale normativa le BCC, così come la quasi totalità delle banche italiane, avvalendosi della facoltà prevista dalla normativa comunitaria e nazionale di continuare ad applicare nel corso del 2007 il previgente regime prudenziale, ha optato di rinviare al 2008 il passaggio a Basilea2. Tale decisione riflette la complessità e l’estensione dei problemi da affrontare, peraltro con tutte le implicazioni operative derivanti dalla stretta interrelazione funzionale tra le banche e le altre strutture di riferimento della Categoria.

La nuova disciplina prudenziale conferisce agli organi di governo societario un ruolo fondamentale nella gestione e nel controllo dei rischi aziendali, infatti richiede espressamente di: definire gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio, nonché verificarne l’efficacia nel continuo; individuare i compiti e le responsabilità delle varie funzioni e strutture aziendali; assicurare l’adeguato presidio di tutti i rischi.

Inoltre, nell’ambito del “secondo pilastro”, agli organi di governo societario è attribuita la responsabilità del processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP). Esso rappresenta il processo annuale di autovalutazione da parte della banca della propria adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica, che tiene conto anche dei rischi non fronteggiati dai requisiti minimi prudenziali, della possibilità che si verifichino situazioni congiunturali avverse, degli obiettivi strategici aziendali e della capacità della struttura organizzativa e del sistema di controlli interni di gestire i rischi rilevanti per l’impresa. L’ICAAP si configura, pertanto, come un processo completamente integrato nella gestione aziendale, volto a promuovere uno sviluppo dell’operatività maggiormente improntato a criteri di sana e prudente gestione.

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La Federazione ha partecipato al progetto avviato presso la Federazione nazionale volto allo studio della normativa e all’emanazione delle necessarie direttive alle BCC e ai sistemi informativi.

Il progetto ha previsto l’istituzione di due gruppi di lavoro, uno per l’analisi delle problematiche inerenti al c.d. primo pilastro, l’altro orientato verso lo studio degli aspetti innovativi introdotti dalla normativa relativa al secondo e al terzo pilastro.

Sul fronte informativo verso le Associate, sono stati tenuti corsi formativi riguardanti sia la generale disciplina della nuova normativa di Vigilanza Prudenziale, sia l’adozione e l’utilizzo del sistema di Classificazione del Rischio di Credito (CRC) sviluppato a livello nazionale nell’ambito del Movimento.

Analogo fine informativo è stato altresì perseguito con le comunicazioni rese periodicamente nell’ambito delle Conferenze dei Direttori e con specifiche comunicazioni esplicative del progetto nazionale.

In ordine alle attività finalizzate al recepimento della normativa di 2° Pilastro, il progetto di categoria ha fino ad oggi provveduto a definire l’articolazione generale del processo ICAAP individuando al contempo, relativamente ai rischi per i quali le istruzioni di Vigilanza specificano metodologie di quantificazione, i dati necessari, gli schemi logici di trattamento e un primo set di indicatori di rilevanza per il loro monitoraggio, così da consentire ai sistemi informativi l’implementazione di adeguati motori di calcolo.

Gli sviluppi futuri del progetto prevedono la realizzazione di un progetto di consulenza volto a supportare le Associate nell’implementazione del processo di misurazione e gestione dei rischi (ICAAP) e nella predisposizione della relativa rendicontazione attraverso l’azione congiunta di un gruppo di lavoro interfunzionale della Federazione integrata con professionalità esterne, che mirerà a fornire un supporto consulenziale e operativo alle BCC.

Compliance

Nel quadro della nuova disciplina prudenziale, la gestione del rischio di non conformità normativa assume un ruolo rilevante, soprattutto con riguardo a quelle componenti di rischio (operativa, legale e di reputazione) non direttamente quantificabili, ma che molto possono incidere sull’equilibrio economico della banca. L’evoluzione dei mercati ha infatti determinato una forte innovazione dei prodotti e l’insorgere di nuovi rischi rendendo più complessi l’identificazione e il controllo dei comportamenti che possono originare violazione delle norme, degli standard operativi, dei principi deontologici ed etici nel contesto dei vari segmenti dell’attività di intermediazione. Esperienze recenti hanno inoltre evidenziato il carattere non facilmente identificabile, ma tuttavia reale, dei rischi legali e di reputazione.

Nel complesso, si rende necessario continuare a promuovere una cultura aziendale improntata a principi di onestà, correttezza e rispetto delle norme interne ed esterne all’azienda, approntando specifici presidi organizzativi volti ad assicurare il rigoroso rispetto delle prescrizioni normative e di autoregolamentazione e da attuarsi anche attraverso la creazione all’interno della banca di una funzione ad hoc, la funzione di compliance (o di conformità), deputata al presidio e controllo del rispetto delle norme. Tale funzione, inserendosi nel complessivo ambito del sistema di controllo interno, costituisce un ulteriore contributo alla salvaguardia

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del patrimonio sociale, all’efficienza ed efficacia delle operazioni aziendali, all’affidabilità dell’informazione finanziaria, al rispetto della legge.

La responsabilità dell’attuazione e della supervisione complessiva del sistema di gestione del rischio di non conformità alle norme è assegnata agli organi di governo societario. Le disposizioni normative prevedono tuttavia la possibilità di esternalizzare la funzione alle Federazioni Locali e altri organismi di Categoria.

In tal senso, l’attività che la Federazione intende svolgere prevede una iniziale opera di sensibilizzazione dei vertici delle Associate al fine di dare loro consapevolezza sulle scelte organizzative da compiere al fine di presidiare al meglio il tema in questione. Al fine della definizione della migliore alternativa gestionale verranno forniti gli strumenti più idonei per realizzare un’accurata analisi organizzativa e di valutazione costi/benefici, in considerazione delle dimensioni aziendali, della complessiva operatività e dei profili professionali in organico, valutando l’opportunità di esternalizzare parte o tutta l’attività inerente la funzione di compliance o di adottare un modello che si fonda sulla sola presenza di una funzione interna per la gestione del rischio di non conformità alle norme.

L’esternalizzazione dell’esecuzione di alcune attività della funzione alla Federazione permetterebbe di avvalersi oltre che di standard metodologici basati sulle best practice, di competenze specialistiche presenti nella struttura associativa che integrano il corredo delle professionalità rappresentate nell’organico aziendale delle Associate completandolo sotto il profilo delle esigenze poste dal processo in argomento.

MiFid

L’aspettativa che la disciplina della funzione di conformità alle norme possa significativamente ridurre i rischi legali e di reputazione è ulteriormente rafforzata dalla contemporanea attuazione della Direttiva MiFID. Nell’ambito delle misure di protezione dell’investitore, infatti, viene richiesto di rendere prioritario l’interesse della clientela nell’esecuzione dei servizi di investimento introducendo una più chiara articolazione delle tutele da fornire a ciascuna categoria di clienti per le diverse tipologie di servizi.

La Direttiva ha cambiato anche totalmente le regole di competizione dei mercati finanziari, sulla premessa che la competizione tra mercati con differenti modelli di business e differenti strutture di costo è la strada migliore per promuoverne l’efficienza.

La crescente competizione necessita ora di un ulteriore miglioramento della capacità di relazionarsi con il cliente attraverso una crescente reattività nell’offerta di soluzioni, nell’efficienza gestionale e nella riconosciuta capacità dare una effettiva consulenza.

Per rendere conforme alle nuove norme la propria attività distributiva, l’organizzazione interna ed il posizionamento sui mercati finanziari, è stato necessario per ogni intermediario realizzare un progetto di adeguamento alla normativa MiFID.

La Federazione ha avviato nel corso del 2007 uno specifico percorso progettuale avente una duplice finalità di intenti: da un lato assicurare un costante presidio interno focalizzato alla risoluzione tempestiva delle criticità emerse nella fase

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iniziale di impianto, dall’altro la progettazione di iniziative e attività volte a guidare i cambiamenti organizzativi, sia in ottica di conformità alla direttiva, ma anche di sviluppo delle competenze interne alle Banche. Ciò è stato realizzato attraverso il tempestivo avvio di specifici eventi formativi, accompagnati da un’attività consulenziale realizzata direttamente presso le singole Associate che permetterà nel corso del 2008 di revisionare ed adeguare tutta la normativa interna, introducendo nuovi documenti ed integrando la disciplina dei processi operativi in considerazione delle nuove regole di comportamento introdotte dalla MiFID.

4.8 Il nuovo contratto integrativo interregionale

A fine anno si sono concluse le trattative sindacali che hanno portato alla stipula di un nuovo contratto integrativo interregionale per la gestione dei rapporti di lavoro del personale dipendente delle BCC Associate alla Federazione, a completamento delle disposizioni contenute nel contratto collettivo Nazionale. La delegazione sindacale della Federazione insieme alle Organizzazioni Sindacali hanno individuato delle soluzioni qualificanti che potessero essere di supporto all’evoluzione organizzativa, non solo con riguardo al presente ma anche e necessariamente al futuro sviluppo delle BCC Associate.

Con riguardo alla parte economica si è individuata una nuova disciplina di calcolo del premio di risultato, attraverso il quale avviene una ridistribuzione ai lavoratori di parte della ricchezza prodotta dalla banca; si è aumentato l’importo del ticket pasto sostitutivo del servizio mensa; si è attribuito un equo riconoscimento all’impegno mostrato dai lavoratori appartenenti alla categoria dei quadri direttivi per la partecipazioni a riunioni strategiche, circa l’operatività della banca, che si protraessero oltre l’orario normale di lavoro.

Oltre agli aspetti puramente economici con il rinnovo contrattuale si è voluto dare ai temi di carattere sociale il necessario e irrinunciabile elemento di sostegno, in tale ottica è stata introdotta un’indennità di sostegno alla famiglia, al lavoratore che abbia figli che frequentino l’asilo o la scuola elementare; sono state valorizzate le professionalità dei lavoratori sia attraverso l’attualizzazione nei contenuti dei profili professionali già individuati nel 1992, sia prevedendone degli altri in vista dell’introduzione delle numerose nuove normative che hanno impattato sulla organizzazione delle Associate.

Il nuovo contratto integrativo rappresenta la condivisione di un rinnovato spirito nel considerare le relazioni sindacali e nella gestione dei rapporti di lavoro, individuando la centralità della persona del lavoratore, cioè il primo portatore di interessi delle nostre banche.

4.9 Le attività delle Aree e delle Funzioni della Federazione

Area Assistenza e Verifica

L’area svolge quotidianamente un complesso di attività destinate ad una molteplicità di utenti.

In primo luogo, garantisce alle associate la necessaria assistenza in ordine a vari settori quali, ad esempio, quello riguardante il bilancio e la contabilità, quello relativo all’imposizione diretta e indiretta, quello della vigilanza, quello

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dell’assistenza legale in ordine a tutti gli aspetti propri dell’operatività bancaria, quello relativo all’assistenza sindacale, nonché su ogni altra materia che le associate si trovino a dover affrontare nel corso della loro realtà operativa.

Tali attività si concretizzano secondo diverse forme che vanno dalla risposta verbale a seguito dei quesiti telefonici alla redazione di formali pareri in risposta ai quesiti scritti, dalla redazione delle circolari a quella dello scadenzario mensile – curandone costantemente l’arricchimento, sia in termini di implementazioni informative, che di utilità pratiche -, dall’organizzazione di incontri presso la Federazione agli interventi in loco per l’effettuazione di lavori specifici (es. in occasione della predisposizione del bilancio d’esercizio o della stima delle imposte).

In termini quantitativi, nel corso del 2007 l’Area ha risposto a 2.754 quesiti verbali e 46 quesiti scritti, ha emanato 178 circolari e ha partecipato a 37 incontri in sede.

Di particolare rilievo l’attività svolta nei primi sei mesi dell’anno dedicata all’assistenza delle Associate nella redazione del bilancio che, per la prima volta (tranne per una realtà), è stato redatto applicando i principi contabili internazionali.

Considerata la portata dell’innovazione introdotta, tale fase di sostegno alle BCC si è rivelata particolarmente gravosa ma è stata superata grazie alla costanza, ad un idoneo numero di persone dedicate e alla professionalità manifestata.

In questa occasione sono stati messi a punto alcuni strumenti rivelatisi particolarmente utili per il conseguimento dell’obiettivo finale, in particolare l’applicativo per la compilazione del fascicolo di bilancio e quelli per la determinazione del carico fiscale.

Il primo è stato elaborato, nei contenuti, nell’ambito della Commissione Tributaria Nazionale, a cui partecipa attivamente il personale dell’area, e consiste in un applicativo in formato excel dotato di una struttura e di funzioni capaci di guidare il redattore nella compilazione grazie ai numerosi commenti a corredo delle tabelle e alla possibilità di richiamare, per ognuna, le istruzioni emanate dalla Banca d’Italia, la normativa di riferimento e le eventuali istruzioni aggiuntive predisposte dalla Commissione.

La struttura informatica dell’applicativo è stata interamente realizzata dal personale dell’Area Assistenza e Verifica della Federlus e poi condivisa a livello nazionale con le altre federazioni.

Per quanto riguarda, invece, gli strumenti predisposti per il calcolo del carico fiscale, questi sono stati internamente progettati e realizzati dal personale dell’Area e consistono anch’essi in una serie di applicativi excel, di cui sfruttano le sofisticate funzioni, che consentono alle BCC un conteggio automatizzato delle imposte correnti e differite fornendo indicazioni sulla loro collocazione nella nota integrativa, nelle corrispondenti voci della matrice dei conti e per la contabilizzazione.

Legata all’attività per il bilancio, in particolare quella per la corretta applicazione del principio contabile internazionale Ias 19 (Employee Benefits), è proseguita l’assistenza resa al professionista incaricato al fine di raccogliere i dati necessari alla valutazione tecnico-attuariale del Fondo di Trattamento di Fine Rapporto e dei Premi di anzianità e di Fedeltà.

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Peraltro, a seguito delle nuove disposizioni introdotte dalle Legge Finanziaria 2007, che ha previsto il Fondo di Tesoreria dell’Inps, si è resa necessaria la modifica sia delle metodologie valutative che degli aspetti contabili del Fondo Tfr maturato al 1° gennaio 2007, soprattutto nelle aziende con più di 50 dipendenti.

Un altro settore che ha visto il coinvolgimento dell’Area Assistenza e Verifica è quello relativo alla prima fase di implementazione del Progetto di categoria sui mercati finanziari “Direttiva MiFID 2004/39/CE”, laddove il personale è stato impegnato nell’attività di risposta ai quesiti posti dalle BCC associate. Tale attività sta proseguendo anche nel corso dell’anno 2008.

Nel corso del 2007 è stato inoltre avviato il progetto volto alla implementazione di un sistema di autovalutazione delle BCC che, applicando le medesime metodologie in uso presso la Banca d’Italia, sviluppa analisi su 4 profili principali (Patrimoniale, Rischiosità, Liquidità, Economico), formulando per ognuno di essi gli stessi giudizi esprimibili su quei dati dall’Organo di Vigilanza. Il sistema è stato altresì arricchito con benchmark di confronto federativi, globali e per classi dimensionali.

Il primo rilascio di tali analisi è stato effettuato con riferimento ai dati del 30 giugno 2007 ed è previsto con cadenza semestrale in accordo con i termini di segnalazione delle matrici da parte delle BCC.

L’attività dell’area si esplica altresì nella partecipazione ai gruppi e alle commissioni di lavoro istituiti permanentemente presso la Federazione Italiana, quali, ad esempio, la Commissione Tributaria sia plenaria che ristretta, la Commissione Legale, il Gruppo di lavoro Giuslavoristico, la Commissione Statistica, così come ad altri di volta in volta costituiti su specifiche materie di interesse.

In particolare nel 2007 è stato avviato il progetto di categoria per lo studio e l’implementazione della nuova normativa sul Patrimonio di Vigilanza e i Requisiti Prudenziali della banche (c.d. Basilea 2) che ha visto la costituzione di due Gruppi di Lavoro sul primo e sul secondo pilastro, ai quali, appunto, partecipa l’Area con proprio personale.

Conseguentemente, lo stesso personale è stato impegnato a fornire l’assistenza alle BCC sulla materia, rispondendo ai quesiti posti, assistendo le banche nella fase di assunzione delle prime necessarie delibere e interloquendo con l’Organo di Vigilanza per la necessaria informazione circa lo stato di recepimento della normativa presso le associate.

Il personale dell’area ha anche aderito al Gruppo di Lavoro nazionale relativo al progetto “Fair Value Option” (FVO), avente l’obiettivo di assicurare alle BCC la capacità aziendale di gestire correttamente la FVO e fornire misurazioni di fair value attendibili con riferimento sia agli strumenti finanziari già classificati nella Categoria FVO nel bilancio 2006, sia a quelli che eventualmente saranno oggetto di tale designazione in futuro.

Costante è stata poi la partecipazione a Riunioni di Lavoro, organizzate presso la Federazione Nazionale, congiuntamente con i rappresentanti di tutte le altre federazioni locali, al fine di condividere le soluzioni connesse all’implementazione di ulteriori novità per le BCC associate, quali, ad esempio, gli accertamenti bancari per via telematica, la costituzione dell’anagrafe dei rapporti bancari e l’invio dell’elenco clienti fornitori.

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Nell’ambito del ruolo ricoperto dalla Federlus quale articolazione territoriale del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, l’Area ha svolto altresì le attività concordate con lo stesso Fondo e previste all’interno del piano 2006-2007.

Sul punto vale la pena ricordare come le rinnovate modalità di intervento del Fondo in fase ispettiva puntano a concentrare gli interventi su finalità mirate, limitando al contempo gli interventi presso le BCC ai soli casi in cui ciò si renda necessario.

In tal senso vanno intesi i monitoraggi effettuati presso tutte le BCC così come le richieste di dati, documentazione e chiarimenti rivolti a singole banche selezionate in base alle metodologie preventivamente diffuse.

Ancora, l’Area ha organizzato con proprio personale nel ruolo di docente, un corso sulla Centrale di Allarme Interbancario, uno sul Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del Credito Cooperativo e uno sull’utilizzo dell’applicativo Geremo 2 nell’ambito delle procedure per il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti.

L’Area svolge inoltre un’attività di prima guida per i comitati promotori di nuove BCC che necessitano di informazioni e documentazione per l’avvio delle attività necessarie alla costituzione.

Infine l’area fornisce assistenza alla Società Federlus Factoring S.p.a., in materia legale, societaria, fiscale e di bilancio

Area Consulenza e Formazione

L’Area Consulenza e Formazione nel segno della continuità rispetto al lavoro svolto nel corso degli anni passati ha proseguito la sua azione di supporto alla realizzazione di attività progettuali volte allo sviluppo e all’evoluzione organizzativa delle Associate realizzando sia interventi di carattere consulenziale finalizzati al riposizionamento competitivo sul mercato e di strategie di medio periodo, che avviando e gestendo direttamente progetti a carattere innovativo sia nel contenuto, che nella metodologia.

L’esercizio è stato caratterizzato da un significativo sostegno a realtà aziendali in stato di crisi per le quali è stata assicurata un’azione di supporto volta a progettare attività finalizzate a consentire la continuità operativa e la pianificazione di azioni risolutive di stabilizzazione e rilancio.

Il sostegno allo sviluppo delle Associate, si è esplicato anche mediante il supporto di piani operativi, così come previsti nei documenti di pianificazione strategica.

Gli ambiti progettuali di interesse comune e diffuso tra le banche che hanno interessato l’Area nel corso dell’anno hanno fatto riferimento a temi legati al marketing e all’adeguamento organizzativo con specifico riferimento alla normativa MiFID.

In particolare, con l’intento strategico di incrementare il grado di orientamento al mercato delle BCC nel corso dell’anno è stato avviato il Comitato Commerciale/Marketing che ha visto la partecipazione dei referenti commerciali delle Associate e delle principali Società del Gruppo Bancario Iccrea. Prendendo avvio dall’analisi della concorrenza dei territori di competenza delle Associate il Comitato ha individuato le leve ritenute prioritarie ai fini dell’ottimizzazione della

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capacità competitiva delle stesse. Gli incontri di avvio del tavolo di lavoro hanno definito l’esigenza da parte delle banche di avere un supporto nella pianificazione commerciale, in tutte le sue fasi, dall’ideazione del prodotto sino alla sua distribuzione al mercato. In tal senso, si è deciso di realizzare un’Offerta Integrata di Federazione che ha portato alla realizzazione di un prodotto di Conto Corrente e di un piano di comunicazione integrato a livello interregionale.

In ambito istituzionale, l’azione dell’Area Consulenza e Formazione, si è esplicata mediante la partecipazione a tavoli di lavoro a livello nazionale mossi dall’obiettivo della risoluzione di problemi tecnici o della realizzazione di opportunità concrete in favore delle banche aderenti.

A titolo meramente informativo, si fa riferimento alla partecipazione delle risorse dell’Area ai Progetti o Gruppi di lavoro di Sistema: la Formazione Identitaria, la Commissione Formazione, il Progetto Confidi e la Commissione tecnica su MiFID.

Relativamente alla formazione, con riferimento all’esercizio 2007 sono state erogate complessivamente presso la Federazione 58 giornate aula, corrispondenti a 974 giornate uomo di formazione verso il personale delle BCC Associate. A queste, inoltre, vanno aggiunte le 12 giornate aula organizzate direttamente presso le banche.

La tabella di seguito riportata mette in evidenza una preponderante destinazione delle giornate formative nei confronti delle risorse umane occupate in attività di carattere più operativo, e la necessità di sviluppare la formazione per la totalità dell’organico aziendale.

Tabella n. 10

gg./uu. Area/Ufficio/Funzione

ANNO 2007 Rete 268 Amministrazione 48 Fidi/Credito 188 Controlli 65 Finanza 90 Mercato / Marketing 68 Preposti / Vice 163 Altro 84 Totale 974 Altrettanto utile è dare una rappresentazione delle principali tematiche affrontate nei corsi di formazione, evidenziando la quota ottenuta in termini di giornate uomo su giornate aula, sintetizzate nella successiva tabella.

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Tabella n. 11

gg/uu vs. gg/aula Tematica

ANNO 2007 Finanza 10 Valori e Identità Cooperativa 1 Operatività di Sportello 5 Marketing 4 Normativa Bancaria / Legale 6 Credito, Imprese e Estero 19 Controllo e Monitoraggio Rischi 4 Bancassicurazione e Previdenza 3 Comportamentale – Manageriale 4 Organizzazione 2 TOTALE 58

Il dato mostra un interesse prevalente per i corsi di formazione a carattere tecnico/operativo, evidenziando l’esigenza di implementazione di diversi livelli di aggiornamento e di un ampliamento delle tematiche trattate.

Nel corso del 2007 ha preso avvio il Progetto di Formazione identitaria considerato di assoluta priorità strategica nel Convegno di Parma del 2005 e ha registrato una serie positiva di ritorni, sia in termini di partecipazione e di gradimento, sia in termini di elementi su cui lavorare e investire per capitalizzare e mettere a fattor comune i numerosi contributi

Gli eventi realizzati nel corso del 2007 e nei primi mesi del 2008, hanno coinvolto 40 Presidenti e Vice Presidenti delle BCC Associate, 5 Neo Amministratori (cioè gli amministratori al primo mandato) e 12 Consigli di Amministrazione.

Particolarmente significativi i commenti e le valutazioni espressi nel corso e al termine dei seminari da parte dei partecipanti, così come si rivela di grande utilità la mole di indicazioni, suggerimenti e proposte emerse, che potranno costituire, nel loro insieme, una piattaforma di conoscenze condivisa tra i diversi soggetti che hanno contribuito e che via via contribuiranno al suo progressivo arricchimento, alimentando il dibattito interno e la riflessione sul tema dell’identità e delle sue implicazioni.

Nelle fasi successive, è prevista una formazione rivolta a tutti i livelli della struttura aziendale, con una metodologia innovativa finalizzata a valorizzare la partecipazione attiva e il confronto tra i partecipanti all’interno di una cornice condivisa di valori e di principi. In tal senso Federcasse sta realizzando gruppi di lavoro per sviluppare il progetto di Formazione Identitaria, in primis, per i Direttori ed è già pronto il cd di autoistuzione per i giovani lavoratori neo assunti.

Area Internal Audit BCC

Il servizio Internal Audit BCC ha registrato, anche nel corso del 2007, un potenziamento dell’organico. Ciò si è reso necessario al fine di far fronte sia all’aumento del numero di associate che hanno esternalizzato il servizio, passato da 24 a 26 Banche, sia al continuo proliferare della normativa esterna di riferimento, che determina sempre nuove esigenze nelle Banche in termini di controllo.

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Nel corso dell’anno si è proseguito con l’attività di assessment al decreto 231 del 2001, che ha interessato complessivamente 12 associate e si è portata a regime l’attività di Vigilanza Cooperativa, rispetto alla quale tutte le Banche verificate hanno ottenuto un verbale con esito favorevole.

Come di consueto, anche nel 2007 il servizio è stato chiamato a svolgere “audit straordinari”, su particolari ambiti richiesti dalle Banche, in relazione a specifiche necessità ed è proseguita l’attività di audit verso il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti, su mandato del Direttore Generale di Federcasse.

È stato infine richiesto al servizio, da parte della Cesecoop, di sviluppare un programma di audit specifico da sottoporre alla stessa. Ciò a presidio di una corretta operatività e a garanzia di tutte le Banche utenti del Centro Servizi.

Con riguardo all’attività ordinaria di audit, il servizio ha erogato anche quest’anno circa 1300 giornate uomo, analizzando alcuni processi nuovi, come il processo Estero, oltre ad effettuare il consueto follow-up sulle attività di verifica effettuate negli anni precedenti:Processo Estero; Processo Tesoreria Enti; Processo Gestione Risorse Umane; Processo di Governo; Processo Pianificazione e Controllo; Processo Infrastrutture e Spese; Processo del Credito; Analisi dei Controlli Normativi; Processo Finanza; Processo EDP; Processo Incassi e Pagamenti; Follow-up audit precedenti.

Il personale dell’Area è stato costantemente impegnato, peraltro, nella partecipazione alle Commissioni, ai Gruppi di lavoro e ai Comitati istituiti presso la Federazione Italiana e presso altre Federazioni locali, quali: la Commissione Controlli, il Comitato Tecnico per l’Autodisciplina del “Sistema dei Controlli Interni”, il Comitato di Auditing di ISIDE, il Comitato di Auditing della Federazione Lombarda, il Gruppo di lavoro sulla Compliance e diversi altri Gruppi di lavoro aventi ad oggetto la manutenzione del progetto di Categoria sui “Controlli Interni”.

Continuo è stato inoltre l’impegno ad attivare un adeguato “miglioramento” dell’efficienza e dell’efficacia del servizio, attraverso la partecipazione degli addetti a corsi di formazione e aggiornamento, sulla base dei piani di sviluppo della professione e nel rispetto degli standard professionali e delle metodologie definite dall’Associazione Italiana Internal Auditors.

4.10 Ce.se.Coop.

Per quanto attiene al Consorzio di servizi di lavorazione del back-office bancario, Cesecoop, partecipato dalla Federazione, l’esercizio 2007 ha confermato la validità del comune progetto strategico intrapreso.

Infatti, se, da un lato, l’obiettivo di progressivo allargamento della partecipazione delle BCC della Federazione alla disponibilità dei servizi offerti ha trovato concreta rispondenza nel numero delle Consorziate, cresciuto da otto a diciannove (nel corso del 2008), dall’altro, la significativa crescita del contributo generato dalle banche diverse da quella di riferimento, che ha segnato un +39% rispetto all’esercizio precedente, rappresenta l’elemento più evidente di un riconoscimento, nei fatti, da parte dei soci del Consorzio, della sua grande notevole operatività nel contribuire ad affrontare le sfide quotidiane di un mercato sempre più complesso e competitivo.

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Dal punto di vista del supporto “organizzativo” alle BCC, nel corso del 2007 si ricorda l’impegno profuso dalla Cesecoop per fornire una risposta concreta alle esigenze e alle richieste delle banche dotate del sistema informatico sicr@ di Iside (16 istituti compresa Banca Sviluppo), sulle problematiche “IAS/IFRS” (i nuovi principi contabili internazionali).

Accanto a queste iniziative, giova ricordare il servizio offerto a 15 banche per la rete trasmissione dati, il supporto nei lavori di avvio e messa a norma (o ristrutturazione) di nuove filiali a disposizione di tutte le Associate, il servizio di supporto nella gestione della continuità operativa, oltre a diversi accordi quadro con società di beni e servizi a condizione di maggior favore per le banche.

Infine, ma non ultimo, va rilevata la conferma, nel corso della recente Assemblea dei soci del Consorzio per un Consiglio di Amministrazione formato, nella sua quasi totalità, dai direttori generali di alcune BCC, a ulteriore evidenza dei contenuti tecnici e concreti che caratterizzano le linee operative e strategiche di Cesecoop, anche nello spirito sempre voluto e riaffermato dal suo compianto Presidente dr. Pompei, scomparso agli inizi del 2008.

4.11 Federlus Factoring

La Federlus Factoring, partecipata dalla Federazione, ha chiuso al 31 dicembre 2007, quinto anno di piena operatività, con un utile pari a 168.123 euro.

Nel corso dell’esercizio la società ha implementato la propria attività, acquistando dalle banche ulteriori crediti in sofferenza, cosicché il loro importo complessivo, ad oggi, si attesta a 18,462 milioni di euro.

La società ha messo in atto le procedure necessarie per la riscossione dei crediti ottenendo soddisfacenti incassi e maturando, pertanto, ricavi pari a 764.268 euro; ha inoltre realizzato transazioni già definite nel corso dell’esercizio per le quali, in taluni casi, si avranno riflessi nel corso dei prossimi anni relativamente anche ai crediti acquistati con modalità pro soluto definitiva.

Sono stati inoltre accordati diversi piani di rientro che porteranno, nel tempo, al completo recupero delle somme vantate; parallelamente ai rientri matureranno i conseguenti ricavi. Come per l’esercizio precedente, anche quest’anno si è assistito alla chiusura di più procedure giudiziali relative alle cessioni intercorse nei primi anni. Per alcune di esse l’incasso si è già realizzato, per altre si prevedono rientri anche nel prossimo anno.

La società inoltre, sempre nel corso di questo esercizio, ha avviato un percorso di assistenza con una banca socia che ha esternalizzato l’attività di precontenzioso; si mira ad estendere tale attività a tutti quegli istituti che, per le ridotte dimensioni o comunque per motivi di opportunità, riterranno di esternalizzare tale fase del processo del credito.

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, sia sulla base dell’attività già in corso, sia in considerazione delle ulteriori attività che si stanno realizzando secondo quanto sopra accennato, si formula la previsione del raggiungimento di risultati positivi via via crescenti nei prossimi anni; ciò anche grazie all’elasticità della struttura realizzata, che si avvale in massima parte del supporto della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio, Umbria, Sardegna, nonché delle Banche federate.

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4.12 Altre partecipazioni

La Federazione possiede quote di partecipazioni principalmente in società del Movimento.

Nel corso dell’anno le partecipazioni si sono movimentate in maniera significativa.

Si è conclusa l’operazione cominciata nel corso del 2004 di vendita di azioni Ciscra. Tale iniziativa si è compiuta stipulando con la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna, un contratto di mandato con rappresentanza per la cessione fino a 4.325 azioni, pari allo 0,455% del capitale sociale della società Ciscra, ad un prezzo di vendita non inferiore a euro 6,3158 per azione.

Si è ceduta totalmente la partecipazione in Sviluppo Lazio (mentre allo stato si continua a detenere la partecipazione in Sviluppumbria S.p.a.) e con il ricavato si è partecipato all’aumento di capitale di SEF per 69.290 euro. Nel corso del 2007 si è, inoltre, acquistata una partecipazione in BIT (la finanziaria “verde” del C. C.) per 50.000 euro ed una in U.P.F. (Unità Produttive Federate, consorzio di back office della Federazione Lombarda) per 5.000 euro.

La Federazione, inoltre, detiene partecipazioni in altre società del Movimento quali Iccrea Holding S.p.a. – capogruppo del Gruppo Bancario Iccrea – Banca Agrileasing S.p.a., Iside S.p.a. ed ECRA.

4.13 Altre informazioni rilevanti

Revisione da parte di Confcooperative

Tra fine 2006 e gennaio 2007, la Federazione è stata sottoposta alla consueta revisione biennale da parte degli incaricati di Confocooperative, che hanno riscontrato la regolarità della gestione senza sollevare eccezioni.

Documento programmatico sulla sicurezza

Si è provveduto a dare seguito agli interventi definiti nel programma 2007, che ha trovato formalizzazione nell’aggiornamento annuale del Documento Programmatico sulla Sicurezza dei Dati Personali, adottato nel febbraio 2007, come previsto dal D. Lgs. 196/2003.

Evoluzione prevedibile della gestione

La gestione anche nel 2008 sta procedendo regolarmente, ed in linea con le previsioni e gli obiettivi aziendali; si manifesta un crescente impegno del personale federativo in diversi progetti a rilevante impatto di sistema, con conseguente intensificazione delle attività di tipo consortile a favore delle Associate.

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CONCLUSIONI Signori Soci,

l’esaustiva relazione del Consiglio di Amministrazione sulle attività svolte dalla Federazione, l’evoluzione del sistema del Credito Cooperativo interregionale, il bilancio sociale e di missione, unitamente ai dati dello Stato Patrimoniale e di Conto Economico ed ai loro dettagli, illustrati nella Nota Integrativa, evidenziano gli obiettivi che, nel 2007, sono stati raggiunti con convinzione e unità di intenti.

Il Consiglio di Amministrazione rivolge il proprio ringraziamento al Collegio Sindacale per la fattiva e costante collaborazione resa nel corso dell’esercizio.

Un ringraziamento particolare va al Direttore Paolo Giuseppe Grignaschi, nonché a tutto il personale per l’entusiasmo e la professionalità dimostrata nell’attività ordinaria e nella realizzazione dei progetti volti alla crescita del ruolo federativo.

Un sentito ringraziamento, inoltre, alla Federazione Nazionale per il prezioso espletamento del proprio ruolo istituzionale di rappresentanza, tutela e sviluppo del Credito Cooperativo italiano.

Infine, il Consiglio di Amministrazione esprime profondi ringraziamenti alla Banca d’Italia, nelle sue varie articolazioni territoriali, per la concreta collaborazione prestata, elemento imprescindibile questo per la crescita generale del movimento del Credito Cooperativo.

Il Consiglio di Amministrazione in riferimento alla destinazione dell’utile di esercizio, propone la seguente ripartizione:

- Alla riserva legale ai sensi dell’art. 43 dello Statuto sociale € 182.979,83

- Al fondo mutualistico per la cooperazione € 5.659,17

Roma, lì 24 aprile 2008 Il Consiglio di Amministrazione

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RELAZIONE DEL COLLEGIO

SINDACALE AL BILANCIO

31/12/2007

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Signori Soci,

nel corso dell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2007 la nostra attività è stata ispirata alle norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, riunendoci periodicamente e facendo risultare da apposito verbale l’esito di tale attività.

In particolare:

• abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;

• abbiamo partecipato alle assemblee dei soci, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, svoltesi nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento;

• in relazione alle informazioni acquisite con i controlli possiamo ragionevolmente affermare che le decisioni operative sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;

• mediante l’ottenimento di informazioni e dall’esame della documentazione messaci a disposizione, abbiamo valutato l’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società e verificato il funzionamento del sistema amministrativo e contabile nonché sull’affidabilità di quest’ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione. Nel corso dell’esercizio, siamo stati informati sull’andamento della gestione sociale e sulla sua prevedibile evoluzione;

• abbiamo verificato che i versamenti e le varie incombenze verso l’Erario e gli Enti previdenziali sono stati effettuati nel rispetto delle norme civilistiche e fiscali, che le dichiarazioni sono state tempestivamente presentate, che le retribuzioni corrisposte al personale comprensive degli oneri riflessi risultano regolari. Sono state infine eseguite periodiche verifiche delle movimentazioni di cassa.

Al Collegio sindacale non sono pervenuti esposti.

Il Collegio sindacale, nel corso dell’esercizio, non ha rilasciato pareri ai sensi di legge.

Abbiamo esaminato la bozza di bilancio composta dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dalla Nota Integrativa e corredato dalla relazione sulla gestione svolta dagli Amministratori che è stata posta a disposizione del Collegio Sindacale nel rispetto dei termini previsti dal 1° comma dell’art. 2429 del codice civile.

In merito, riferiamo che, per quanto a nostra conoscenza, gli Amministratori, nella redazione del bilancio non hanno derogato alle norme di legge previste ai sensi dell’art. 2423, comma quarto, c.c. e come si è potuto accertare in occasione delle verifiche, si attesta che i dati del bilancio di esercizio 2007 corrispondono a quelli risultanti dalla contabilità sociale, tenuta regolarmente e secondo principi e tecniche conformi alle norme vigenti e che i criteri di valutazione hanno trovato corretta applicazione nella formazione del bilancio stesso.

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Lo Stato Patrimoniale viene di seguito riepilogato:

Attività Euro 5.882.780

Passività Euro 1.381.412

Patrimonio Netto (escluso utile) Euro 4.312.729

Utile d'esercizio Euro 188.639

Il Conto Economico presenta, in sintesi, i seguenti valori:

Valore della produzione Euro 3.881.228

Costi della produzione Euro 3.621.161

Differenza Euro 260.067

Proventi e oneri finanziari Euro 92.950

Proventi e oneri straordinari Euro 750

Risultato prima delle imposte Euro 353.767

Imposte sul reddito d'esercizio Euro 165.128

Utile dell'esercizio Euro 188.639

Il Collegio Sindacale dà atto che si è provveduto alla rilevazione delle imposte anticipate e differite relative all’IRAP e all’IRES, così come evidenziato nella Nota Integrativa.

Signori Soci,

il Collegio Sindacale, condivide i criteri seguiti dal Consiglio di Amministrazione nella gestione sociale, per il conseguimento degli scopi statutari, in conformità con il carattere cooperativo della società e formula l’assenso all’approvazione del Bilancio in esame ai sensi dell’art. 2429 del Codice Civile, concordando con il progetto di destinazione dell’utile proposto dal Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio rivolge un sentito ringraziamento agli Amministratori, alla direzione e al personale tutto per la collaborazione ottenuta nell’espletamento delle sue funzioni.

IL COLLEGIO SINDACALE

Mario Guerrini

Vladimiro Cantoni

Fabrizio Murri

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BILANCIO AL 31/12/2007

STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO NOTA INTEGRATIVA

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STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 31/12/2007 31/12/2006

A) CREDITI VERSO SOCI PER VERS.TI ANCORA DOVUTI

I) Parte già richiamata 0 0

II) Parte non richiamata 0 0

A Totale crediti verso soci p/vers.ti ancora dovuti 0 0

B) IMMOBILIZZAZIONI

I) Immobilizzazioni immateriali

2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 0 0

3) Diritti brevetto ind. e utilizz. op. ing. 7.375 11.494

7) Altre immobilizzazioni immateriali 3.200 4.800

I Totale immobilizzazioni immateriali 10.575 16.294

II) Immobilizzazioni materiali

1) Terreni e fabbricati 2.815.227 2.922.720

2) Impianti e macchinario 238 551

3) Attrezzature industriali e commerciali 420 807

4) Altri beni 7.683 28.956

II Totale immobilizzazioni materiali 2.823.568 2.953.034

III) Immobilizzazioni finanziarie

1) Partecipazioni in:

D) altre imprese 619.159 570.283

1 Totale Partecipazioni in: 619.159 570.283

III Totale immobilizzazioni finanziarie 619.159 570.283

B Totale immobilizzazioni 3.453.302 3.539.611

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STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 31/12/2007 31/12/2006

C) ATTIVO CIRCOLANTE

I) Rimanenze 0 0

II) Crediti verso:

1) Clienti:

a) esigibili entro esercizio successivo 264.472 366.991

II Totale crediti verso clienti 264.472 366.991

4-bis) Crediti tributari

a) esigibili entro esercizio successivo 351.460 137.023

b) esigibili oltre esercizio successivo 119.599 116.502

4-bis Totale Crediti tributari 471.059 253.525

4-ter) Imposte anticipate

a) esigibili entro esercizio successivo 107.781 169.822

b) esigibili oltre esercizio successivo 0 0

4-ter Totale Imposte anticipate 107.781 169.822

5) Altri (circ.):

a) esigibili entro esercizio successivo 204.061 179.989

b) esigibili oltre esercizio successivo 0 0

5 Totale Altri (circ.): 204.061 179.989

II Totale crediti 1.047.373 970.327

III) Attività finanziarie (non immobilizz.) 0 0

IV) Disponibilità liquide

1) Depositi bancari e postali 1.306.013 1.087.355

3) Danaro e valori in cassa 182 35

IV Totale disponibilità liquide 1.306.195 1.087.390

C Totale attivo circolante 2.353.568 2.057.717

D) RATEI E RISCONTI

2) Ratei e risconti attivi 13.869 18.538

D Totale ratei e risconti 13.869 18.538

TOTALE STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 5.820.739 5.615.866

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STATO PATRIMONIALE - PASSIVO 31/12/2007 31/12/2006

A) PATRIMONIO NETTO

I) Capitale 3.988.106 4.032.516

II) Riserva da soprapprezzo delle azioni 0 0

III) Riserve di rivalutazione 0 0

IV) Riserva legale 324.625 324.461

V) Riserve statutarie 0 0

VI) Riserva per azioni proprie in portafoglio 0 0

VII) Altre riserve: -2 0

VIII) Utili (perdite) portati a nuovo 0 0

IX) Utile (perdita) dell' esercizio 188.639 169

A Totale patrimonio netto 4.501.368 4.357.146

B) FONDI PER RISCHI E ONERI

B Totale fondi per rischi e oneri 0 0

C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO

C Totale trattamento fine rapporto lavoro subordinato 187.722 163.803

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STATO PATRIMONIALE - PASSIVO 31/12/2007 31/12/2006

D) DEBITI

7) Debiti verso fornitori

a) esigibili entro esercizio successivo 533.689 406.971

7 Totale debiti verso fornitori 533.689 406.971

12) Debiti tributari

a) esigibili entro esercizio successivo 151.518 355.026

12 Totale Debiti tributari 151.518 355.026

13) Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale

a) esigibili entro esercizio successivo 98.120 75.671

13 Totale Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza social 98.120 75.671

14) Altri debiti

a) esigibili entro esercizio successivo 293.240 149.365

14 Totale Altri debiti 293.240 149.365

D Totale debiti 1.076.567 987.033

E) RATEI E RISCONTI

2) Ratei e risconti passivi 55.082 107.884

E Totale ratei e risconti 55.082 107.884

TOTALE STATO PATRIMONIALE - PASSIVO 5.820.739 5.615.866

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CONTO ECONOMICO

31/12/2007 31/12/2006 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 3.844.246 3.515.536 5) Altri ricavi e proventi a) Altri ricavi e proventi 36.982 153.487 5 Totale altri ricavi e proventi 36.982 153.487 A Totale valore della produzione 3.881.228 3.669.023 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 148.838 59.174 7) Per servizi 1.412.710 1.097.025 8) Per godimento di beni di terzi 23.217 21.148 9) Per il personale: a) salari e stipendi 913.373 846.454 b) oneri sociali 225.794 203.596 c) trattamento di fine rapporto 91.613 55.682 d) trattamento di quiescenza e simili 29.754 25.902 e) altri costi 28.430 27.872 9 Totale costi per il personale 1.288.964 1.159.506 10) Ammortamenti e svalutazioni: a) ammort. immobilizzazioni immateriali 5.881 377.779 b) ammort. immobilizzazioni materiali 135.395 125.988 d) svalutazioni crediti attivo circ. e disp. liquide 0 104.659 10 Totale ammortamenti e svalutazioni 141.276 608.426 12) Accantonamenti per rischi 75.707 85.000 14) Oneri diversi di gestione 530.449 535.856 B Totale costi della produzione 3.621.161 3.566.135 A-B Totale differenza tra valore e costi di produzione 260.067 102.888 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI: 15) Proventi da partecipazioni in: c) altre imprese 7.109 6.810 15 Totale proventi da partecipazioni in: 7.109 6.810 16) Altri proventi finanziari: c) da titoli iscritti nell’attivo circ. non part. 0 26.056 d) diversi dai precedenti: 4) altri 91.623 17.365

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CONTO ECONOMICO 31/12/2007 31/12/2006 d Totale proventi finanz. diversi dai precedenti 91.623 17.365 16 Totale altri proventi finanziari: 91.623 43.421 17) Interessi e altri oneri finanziari da: f) altri debiti 5.782 284 17 Totale interessi e altri oneri finanziari 5.782 284 15+16-17 Totale differenza proventi e oneri finanziari 92.950 49.947 D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 18-19 TOTALE RETT. DI VALORE ATTIVITA'FINANZIARIE

0 0

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) Proventi straordinari Altri 750 0 20 Totale proventi straordinari 750 0 21) Oneri straordinari b) imposte relative a esercizi precedenti 0 -3 21 Totale oneri straordinari 0 -3 20-21 TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE 750 3 A-B±C±D±E TOTALE RIS. PRIMA DELLE IMPOSTE 353.767 152.838 22) Imposte sul reddito dell’esercizio imposte correnti 103.087 315.518 imposte anticipate -62.041 162.849 Imposte differite 0 0 22 Totale imposte sul reddito dell’esercizio 165.128 152.669

23) Utile (perdite) dell'esercizio 188.639 169

Il presente bilancio e' reale e corrisponde alle scritture contabili.

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NOTA INTEGRATIVA

Premessa

Il bilancio chiuso al 31/12/2007, con un utile di Euro 188.639,49, di cui la presente nota integrativa costituisce parte integrante ai sensi dell'art. 2423, comma 1 del Codice Civile, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute ed è redatto conformemente agli articoli 2423, 2423 ter, 2424, 2424 bis, 2425, 2425 bis del Codice Civile, secondo principi di redazione conformi a quanto stabilito dall'art. 2423 bis, comma 1 c.c., e criteri di valutazione di cui all'art. 2426 c.c..

I criteri di valutazione di cui all'art 2426 Codice Civile sono invariati rispetto a quelli utilizzati nella redazione del bilancio del precedente esercizio e non si sono verificati eventi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui agli artt. 2423 bis, secondo comma e 2423, quarto comma del Codice Civile.

Ove applicabili sono stati, altresì, osservati i principi e le raccomandazioni pubblicati dagli organi professionali competenti in materia contabile, al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica.

Le voci dell'Attivo e del Passivo appartenenti a più voci dello Stato Patrimoniale sono specificatamente richiamate.

I dati relativi alla gestione, così come quelli riguardanti i risultati conseguiti dal sistema del Credito Cooperativo nel territorio di competenza, sono illustrati nella relazione del Consiglio di Amministrazione.

Criteri di redazione

Conformemente al disposto dell'articolo 2423 bis del Codice Civile, nella redazione del bilancio si è provveduto a:

• valutare le singole voci secondo prudenza ed in previsione di una normale continuità aziendale, nonché tenendo conto della funzione economica dell'elemento dell'attivo o del passivo considerato;

• includere i soli utili effettivamente realizzati nel corso dell'esercizio;

• determinare i proventi ed i costi nel rispetto della competenza temporale ed indipendentemente dalla loro manifestazione finanziaria;

• comprendere tutti i rischi e le perdite di competenza, anche se divenuti noti dopo la conclusione dell'esercizio;

• considerare distintamente, ai fini della relativa valutazione, gli elementi eterogenei inclusi nelle varie voci del bilancio.

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Criteri di valutazione I criteri applicati nella valutazione delle voci di bilancio, esposti di seguito, sono conformi a quanto disposto dall'art. 2426 del Codice Civile. Immobilizzazioni Immateriali Sono iscritte al costo di acquisto e sono sistematicamente

ammortizzate in relazione alla residua possibilità di utilizzazione del bene. I diritti di brevetto industriale ed i diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno sono ammortizzati in base alla loro presunta durata di utilizzazione.

Materiali Sono iscritte al costo di acquisto al netto dei relativi fondi di

ammortamento, inclusi tutti i costi e gli oneri accessori di diretta imputazione. Il costo delle immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempo è sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alla residua possibilità di utilizzazione.

Finanziarie Sono iscritte al costo di acquisto al netto delle svalutazioni e

sono interamente costituite da partecipazioni in altre imprese.

Crediti Sono iscritti al valore di presunto realizzo. Detto valore è

stato determinato rettificando il valore nominale dei crediti esistenti in modo da tenere conto di tutti i rischi di mancato realizzo.

Disponibilità liquide

Sono esposte al loro valore nominale.

Ratei e risconti Sono stati iscritti sulla base del principio della competenza

economica. Fondi per rischi e oneri

Il fondo per imposte differite è stato calcolato sulle differenze temporanee tassabili, applicando l'aliquota d’imposta che si ritiene sarà in vigore al momento in cui tali differenze temporanee genereranno delle variazioni in aumento, ed apportando, inoltre, i necessari aggiustamenti in caso di variazione di aliquote rispetto a quelle calcolate negli esercizi precedenti.

TFR E’ iscritto nel rispetto di quanto previsto dalla normativa

vigente e corrisponde all’effettivo impegno della società nei confronti dei singoli dipendenti alla data di chiusura del bilancio, dedotte le anticipazioni eventualmente corrisposte.

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Debiti Sono indicati tra le passività in base al loro valore nominale. Costi e ricavi Sono esposti secondo il principio della prudenza e della

competenza economica. Imposte sul reddito Sono accantonate secondo le aliquote vigenti, tenendo conto

della fiscalità anticipata e differita in osservanza della normativa di riferimento.

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STATO PATRIMONIALE - VOCI DELL’ATTIVO

Sez. B - Movimenti delle immobilizzazioni

Sez. B I - Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono pari a 10.575 euro (16.294 euro nel precedente esercizio).

La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:

Descrizione Costo storico es. pr.

Rivalutaz. es. pr.

Svalutaz. es. pr.

F.do amm. es. pr.

Valore iniziale

Costi di ricerca, sviluppo e di pubblicità

764.348 0 0 764.348 0

Diritti di brevetto ind. e utilizzo opere ing.

23.262 0 0 0 23.262

Altre 386.558 0 0 381.758 4.800

Totale 1.174.168 0 0 1.146.106 28.062

Descrizione Acquisiz. / Capitalizz.

Alienazioni Riclassif.(a)/da

altre voci

Svalut./Ripr. valore dell'es.

Rivalutazioni dell'esercizio

Costi di ricerca, sviluppo e di pubblicità

0 764.348 0 0 0

Diritti di brevetto ind. e utilizzo opere ing.

162 0 0 0 0

Altre 0 378.558 0 0 0

Totale 162 1.142.906 0 0 0

Descrizione Ammortamenti Totale

rivalutaz. es. corr.

Totale svalutaz. es.

corr.

F.do amm. es. corr.

Valore finale

Costi di ricerca, sviluppo e di pubblicità

0 0 0 0 0

Diritti di brevetto ind. e utilizzo opere ing.

4.281 0 0 16.049 7.375

Altre 1.600 0 0 4.800 3.200

Totale 5.881 0 0 20.849 10.575

La voce "Altre immobilizzazioni immateriali" si riferisce ai costi ad utilità pluriennale per un valore storico pari ad 8.000 euro ed ammortizzato per 4.800 euro.

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Sez. B II - Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono pari a 2.823.568 euro (2.953.034 euro nel precedente esercizio).

La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:

Descrizione Costo storico es. pr.

Rivalutaz. es. pr.

Svalutaz. es. pr.

F.do amm. es. pr.

Valore iniziale

Terreni e fabbricati 3.571.046 0 0 0 3.571.046

Impianti e macchinari 10.955 0 0 0 10.955

Attrezzature industriali e commerciali

4.601 0 0 0 4.601

Altri beni 208.425 0 0 0 208.425

Totale 3.795.027 0 0 0 3.795.027

Descrizione Acquisiz. / Capitalizz.

Alienazioni Riclassif.(a)/da

altre voci

Svalut./Ripr. valore dell'es.

Rivalutazioni dell'esercizio

Terreni e fabbricati 0 0 0 0 0

Impianti e macchinari 0 0 0 0 0

Attrezzature industriali e commerciali

0 0 0 0 0

Altri beni 5.929 0 0 0 0

Totale 5.929 0 0 0 0

Descrizione Ammortamenti Totale

rivalutaz. es. corr.

Totale svalutaz. es. corr.

F.do ammort. es. corr.

Valore finale

Terreni e fabbricati 107.493 0 0 755.819 2.815.227

Impianti e macchinari 314 0 0 10.717 238

Attrezzature industriali e commerciali

386 0 0 4.181 420

Altri beni 27.202 0 0 206.671 7.683

Totale 135.395 0 0 977.388 2.823.568

La voce "Altri beni", al lordo dei fondi di ammortamento, è così composta:

Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione

Mobili e macchine ordinarie ufficio 29.375 29.375 0

Macchine d'ufficio elettroniche 113.010 118.939 5.929

Arredamento 66.040 66.040 0

Totale 208.425 214.354 5.929

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66

Sez. B III – Immobilizzazioni finanziarie - Partecipazioni

Le partecipazioni comprese nelle immobilizzazioni finanziarie sono pari a 619.159 euro (570.283 euro nel precedente esercizio).

La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:

Descrizione Costo storico es. pr.

Rivalutaz. es. pr.

Svalutaz. es. pr.

Valore iniziale

Partecipazioni in altre imprese 570.283 0 0 570.283

Totale 570.283 0 0 570.283

Descrizione Acquisiz. / Sottoscriz.

Alienazioni Riclassif. ad altre voci

Riclassif. da altre voci

Partecipazioni in altre imprese 124.290 75.414 0 0

Totale 124.290 75.414 0 0

Descrizione Svalut./Ripr. valore dell'es.

Rivalutazioni dell'esercizio

Totale rivalutazioni

es. corr.

Totale svalutazioni

es. corr.

Valore finale

Partecipazioni in altre imprese

0 0 0 0 619.159

Totale 0 0 0 0 619.159

La voce “acquisizione/sottoscrizione” dell'esercizio si riferisce all’acquisto di azioni delle società:

- S&F Consulting S.p.a per un valore di euro 69.290,01;

- BIT S.p.a per un valore di euro 50.000,00;

- U.P.F. Soc. Cons. r.l. per un valore di euro 5.000,00.

La voce alienazioni dell'esercizio si riferisce alla vendita di azioni della Società Sviluppo Lazio per un valore di euro 60.425,48 ed alla vendita parziale di azioni della società CISCRA per un valore di euro 14.988,30.

Tale operazione di cessione parziale, che è stata avviata nel corso dell'anno 2005 ed effettuata in forza di mandato conferito alla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell'Emilia Romagna, si è conclusa nel 2007.

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Elenco delle partecipazioni

Vengono di seguito riportati i dati relativi alle partecipazioni in altre imprese ai sensi dell'art. 2427, punto 5 del Codice Civile.

Elenco delle partecipazioni:

Descrizione Sede Capitale sociale

Quota % posseduta

direttamente

Valore di bilancio

ICCREA HOLDING ROMA 512.420 0,050 258.250

ECRA S.r.l. ROMA 104 1,00 1.033

SVILUPPO UMBRIA PERUGIA 5.747 0,048 4.132

CISCRA S.p.a. ROMA 5.175 0,545 34.724

S&F CONSULTING S.p.a. ROMA 1.410 5,47 77.081

BANCA AGRILEASING S.p.a. ROMA 235.266 0,003 5.939

FEDERLUS FACTORING S.p.a ROMA 924 8,972 82.900

CE.SE.COOP. Soc. Coop. ROMA 500 0,02 100

ISIDE S.p.a. ROMA 33.994 0,294 100.000

BIT S.p.a. ROMA 5.000 1,00 50.000

U.P.F. Soc. Cons. r.l. ROMA 397 1,26 5.000

Totale 0 0 619.159

Sez. C - Attivo circolante

I crediti compresi nell'attivo circolante sono pari a 1.109.414 euro (970.327 euro nel precedente esercizio).

La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:

Sez. C II - Crediti dell'attivo circolante:

Descrizione Valore

nominale Fondo

svalutazione

F.do svalut. interessi di

mora Valore netto

Vs Clienti entro 12 mesi 451.043 186.571 0 264.472

Tributari entro 12 mesi 351.460 0 0 351.460

Tributari oltre 12 mesi 119.599 0 0 119.599

Imposte anticipate – entro 12 mesi 169.822 0 0 169.822

Vs Altri entro 12 mesi 204.061 0 0 204.061

Totale 1.295.985 186.571 0 1.109.414

La voce “crediti verso clienti” per 264.472 euro, al netto dei fondi di accantonamento e svalutazione (186.571,41 euro), è comprensiva dei crediti per fatture da emettere per 219.730,04 euro.

I crediti tributari entro i 12 mesi (351.460 euro) sono così composti:

• Regioni c/acconti IRAP per 94.695,60 euro;

• Erario c/ritenute su interessi attivi per 24.335,69 euro;

• Erario c/acconto IRES per 224.815,00 euro;

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• Erario c/IVA per 7.613,22 euro.

I crediti tributari oltre i 12 mesi (euro 119.599) sono così composti:

• Erario c/crediti d'imposta per 54.210,57 euro;

• Erario c/crediti imposta interessi per 65.388,44 euro.

I crediti verso Imposte anticipate entro i 12 mesi (169.822 euro) sono così composti:

• IRAP c/imposte anticipate per 13.010,02 euro;

• IRES c/imposte anticipate per 156.812,37 euro.

I crediti verso Altri entro i 12 mesi (204.061 euro) sono così composti:

• Depositi cauzionali su contratti per 1.281,73 euro;

• INPS c/rimborsi per 1.196,00 euro;

• INAIL c/acconti per 345,17 euro;

• Crediti v/fornitori per 7.696,90 euro;

• Erario c/imposta sost. riv. TFR per 66,70 euro;

• Crediti v/dipendenti c/retribuzione per 600,00 euro;

• Federcasse c/anticipazioni per 192.875,00 euro.

Gli accantonamenti e le svalutazioni operate nell'esercizio hanno costituito il proseguimento della politica già deliberata dal Consiglio di Amministrazione negli esercizi precedenti, al riguardo di posizioni creditorie di dubbia recuperabilità.

Vengono di seguito riportati i dati relativi alla suddivisione dei crediti per scadenza, ai sensi dell'art. 2427, punto 6 del Codice Civile:

Descrizione Entro i 12 mesi

Oltre i 12 mesi

Oltre i 5 anni Totale

Verso clienti - Circolante 264.472 0 0 264.472

Crediti tributari - Circolante 351.460 119.599 0 471.059

Imposte anticipate – Circolante 169.822 0 0 169.822

Verso altri - Circolante 204.061 0 0 204.061

Totale 989.815 119.599 0 1.109.414

Sez. C IV - Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide comprese nell'attivo circolante sono pari a 1.306.195 euro (1.087.390 nel precedente esercizio).

La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:

Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione

Depositi bancari e postali 1.087.355 1.306.013 218.658

Denaro e valori in cassa 35 182 147

Totale 1.087.390 1.306.195 218.805

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Sez E - Ratei e risconti attivi

I ratei e risconti attivi sono pari a 13.869 euro (18.538 euro nel precedente esercizio).

La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:

Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione

Ratei attivi 0 5.027 5.027

Risconti attivi 18.538 8.842 -9.696

Totale 18.538 13.869 -4.669

Composizione dei ratei attivi:

Descrizione Importo

Altri ricavi e proventi 5.027

Totale 5.027

Composizione dei risconti attivi:

Descrizione Importo

Assicurazioni non obbligatorie 1.035

Assicurazioni R.C.A. 862

Spese telefoniche 833

Canone manutenzione 2.340

Costi automezzi 126

Locazione auto 1.129

Abbonamento riviste, giornali 2.517

Totale 8.842

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STATO PATRIMONIALE - VOCI DEL PASSIVO

Sez. A – Patrimonio netto

Il patrimonio netto esistente alla chiusura dell'esercizio è pari a 4.501.368 euro(4.357.146 euro nel precedente esercizio).

Nel prospetto riportato di seguito viene evidenziata la movimentazione subita durante l'esercizio dalle singole poste che compongono il Patrimonio Netto.

Descrizione Saldo

iniziale

Riparto utile/(Dest.

perdita)

Aumenti/Riduzioni di capitale

Altri movimenti

Saldo finale

Capitale 4.032.516 0 -44.410 0 3.988.106

Riserva legale 324.461 169 0 -5 324.625

Altre riserve 0 0 -2 -2

Utile (perdita) dell'esercizio

169 -169 0 188.639 188.639

Totale 4.357.146 0 -44.410 188.632 4.501.368

La variazione in diminuzione del Capitale Sociale è dovuta all'uscita del socio BCC di Terni e Valnerina per 44.410,40 euro.

Le informazioni richieste dall'articolo 2427, punto 7-bis del Codice Civile relativamente alla specificazione delle voci del patrimonio netto con riferimento alla loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché alla loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, sono desumibili dai prospetti seguenti:

Descrizione Saldo finale Apporti dei soci Utili Altra natura

Capitale 3.988.106 3.988.106 0 0

Riserva legale 324.625 0 324.625 0

Altre riserve -2 0

Possibilità di utilizzazione

• Capitale Sociale 4.032.516 euro B,C*

• Riserva legale 324.461 euro B*

* Legenda

B = per copertura perdite

C = per distribuzione ai soci

Sez. C – Trattamento fine rapporto lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è iscritto tra le passività per complessivi 187.722 euro(163.803 euro nel precedente esercizio).

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La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:

Descrizione Saldo iniziale Acc.ti dell'esercizio

Utilizzi dell'esercizio

Trattamento fine rapp. lavoro subordinato 163.803 23.919 0

Totale 163.803 23.919 0

Descrizione Altri movim. dell'eserc. +/(-)

Saldo finale Variazione

Trattamento fine rapp. lavoro subordinato 0 187.722 23.919

Totale 0 187.722 23.919

Il Fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito che l’azienda ha nei confronti dei dipendenti al 31 dicembre 2007. L’incremento del fondo è dato dalla rivalutazione degli anni precedenti per 5.710 euro e dal TFR maturato nell’anno 2007 per 54.272 euro. Il decremento, invece, è riferibile al trasferimento al Fondo Pensione per 31.524 euro e 3.911,00 euro per imposte sostitutive per la rivalutazione del TFR e all’aliquota aggiuntiva dello 0,50.

Sez. D - Debiti

I debiti sono iscritti nelle passività per complessivi 1.076.567 euro (987.033 euro nel precedente esercizio).

La composizione delle singole voci è così rappresentata:

Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione

Debiti vs fornitori 406.971 533.689 126.718

Debiti tributari 355.026 151.518 -203.508

Debiti vs ist. prev. e sicur. soc. 75.671 98.120 22.449

Altri debiti 149.365 293.240 143.875

Totale 987.033 1.076.567 89.534

La voce “debiti vs/fornitori” per 533.689 euro è comprensiva dei debiti per fatture da ricevere di 394.812,69 euro.

I debiti tributari entro i 12 mesi (151.518 euro) sono così composti:

• Erario c/rit. lavoro dipendente per 40.268,94 euro;

• Erario c/rit.lavoro autonomo per 7.932,86 euro;

• Debiti imposta sostit.su TFR per 229,59 euro;

• Regioni c/IRAP per 76.244,54 euro;

• Erario c/IRES per 26.841,70 euro.

I debiti vs/istituti di previdenza e sicurezza sociale entro i 12 mesi (98.120 euro) sono così composti:

• INPS c/debito lav. dipendenti per 44.628,42 euro;

• Debiti vs/istit. per ferie e permessi non goduti per 9.974,83 euro;

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• F.I.P. c/debito per 43.350,22 euro;

• Debiti v/cassa mutua per 166,28 euro.

I debiti vs/Altri entro i 12 mesi (293.240 euro) sono così composti:

• Dipendenti c/ferie da liquidare per 35.441,43 euro;

• Compensi amministratori non pagati per 23.178,09 euro;

• Debiti v/ex soci- capitale sociale per 129.100,00 euro;

• Debito competenza fino al 31/12/07 rinnovo contratto lavoro per 28.995,58 euro;

• Debiti per premio di risultato per 70.912,90 euro;

• Debiti per permessi da liquidare per 4.043,54 euro;

• Note credito da emettere per 1.568,00 euro.

Qui di seguito vengono riportati i dati relativi alla suddivisione dei debiti per scadenza, ai sensi dell'art. 2427, punto 6 del Codice Civile:

Descrizione Entro i 12 mesi

Oltre i 12 mesi

Oltre i 5 anni Totale

Debiti verso fornitori 533.689 0 0 533.689

Debiti tributari 151.518 0 0 151.518

Debiti vs ist. prev. e sicur. sociale 98.120 0 0 98.120

Altri debiti 293.240 0 0 293.240

Totale 1.076.567 0 0 1.076.567

Sez. E - Ratei e risconti passivi

I ratei e risconti passivi sono iscritti nelle passività per complessivi 55.082 euro (107.884 euro nel precedente esercizio).

La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:

Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione

Ratei passivi 14.441 6.217 -8224

Risconti passivi 93.443 48.865 -44.578

Totale 107.884 55.082 -52.802

Composizione dei ratei passivi

Descrizione ratei Importo

Assicurazioni R.C.A. 5.435

Quota INPS 782

Totale 6.217

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Composizione dei risconti passivi

Descrizione risconti Importo

Ricavi per progetti e corsi 48.865

Totale 48.865

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CONTO ECONOMICO

Sez. A - Valore della produzione

Sez. A 1 - Ricavi delle vendite e delle prestazioni

In relazione a quanto disposto dall'art. 2427, punto 10 del Codice Civile viene esposta la ripartizione dei ricavi per categorie di attività :

Descrizione Importo

Ricavi per rimborso spese vive 63.528,44

Ricavi per distacco personale 40.390,10

Ricavi per contributi associativi 2.235.404,88

Ricavi per progetti e corsi 313.941,00

Ricavi per pianificazione e organizzazione 14.100,00

Ricavi per formazione 195.479,00

Ricavi per l'attività di Audit 666.646,40

Ricavi per costi ribaltati 314.028,37

Provvigioni attive 728,00

Totale 3.844.246,19

Il distacco del personale è stato effettuato in favore di Federlus Factoring S.p.a..

Sez. A 5 - Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi sono iscritti nel valore della produzione del conto economico per complessivi 36.982 euro (153.487 euro nel precedente esercizio).

La composizione delle singole voci è così costituita:

Descrizione Importo

Plusvalenze ordinarie 2.070

Altri ricavi e proventi 34.912

Totale 36.982

Tra gli altri ricavi e proventi è incluso il corrispettivo pagato da Banca Sviluppo Spa per l'assistenza tecnica fornitagli (4.958 euro) ed il corrispettivo pagato dalle Banche associate per il sistema informativo sull'antiriciclaggio (19.690 euro).

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Sez. B – Costi della produzione

Sez. B 7 - Spese per servizi

Le spese per servizi sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per complessivi 1.412.710 euro (1.097.025 euro nel precedente esercizio).

La composizione delle singole voci è così costituita:

Descrizione Importo

Trasporti 10.564

Energia elettrica 12.652

Spese di manutenzione e riparazione 12.902

Servizi e consulenze tecniche 649.712

Compensi agli amministratori e sindaci 71.342

Costi per quarantennale 184.290

Pubblicità 190.625

Spese e consulenze legali 8.100

Spese telefoniche 19.341

Assicurazioni 40.245

Spese di rappresentanza 21.182

Spese di viaggio e trasferta 91.987

Servizi di pulizia 16.284

Altri 83.484

Totale 1.412.710

Sez. B 8 - Spese per godimento beni di terzi

Le spese per godimento beni di terzi sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per complessivi € 23.217 (€ 21.148 nel precedente esercizio), sono relativi a:

• Locazione auto 15.190,03 euro;

• Noleggio 143,50 euro;

• Canone licenza d'uso 7.882,61 euro.

Sez. B 10 -Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali

• Diritto di brevetto per 4.280,77 euro;

• Altre immob. immat. per 1.600,00 euro.

Sez. B 10 -Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali

• Amm.to Fabbricati 107.492,70 euro;

• Amm.to impianti e macchinari 313,75 euro;

• Amm.to Attrezz. ind.li e comm.li 386,46 euro;

• Amm.to Mobili e Macchine uff. 8.307,12 euro;

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• Amm.to altri beni 18.894,94 euro.

Sez. B 13 – Accantonamenti per rischi

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di effettuare un accantonamento a fronte delle possibili inesigibilità del credito contenzioso nei confronti di una ex associata.

Sez. B 14 - Oneri diversi di gestione

Gli oneri diversi di gestione sono iscritti nei costi della produzione del conto economico per complessivi 530.449 euro (535.856 euro nel precedente esercizio).

La composizione delle singole voci è così costituita:

Descrizione Importo

Imposta di bollo 18

ICI 19.694

Diritti camerali 98

Abbonamenti riviste, giornali ... 9.620

Contributi associativi 466.896

Sopravvenienze e insussistenze passive 18.863

Minusvalenze ordinarie 750

Altri oneri di gestione 14.510

Totale 530.449

Le sopravvenienze passive sono relative a maggior costi sostenuti nell'esercizio, rispetto a quanto in precedenza accantonato per l'attivazione del Fondo Solidarietà.

Tra gli altri oneri di gestione sono comprese le erogazioni liberali a favore dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù ed al Monastero di S. Croce in Gerusalemme (per 2.570,00 euro).

Sez. C – Proventi e oneri finanziari

La voce “proventi diversi dai precedenti” è composta principalmente dagli interessi attivi sui c/c bancari (90.132,01 euro).

Sez. C 17 – Interessi e altri oneri finanziari

In relazione a quanto disposto dall'art. 2427, punto 12 del Codice Civile viene esposta nel seguente prospetto la suddivisione della voce “interessi ed altri oneri finanziari”:

Descrizione Relativi a

prestiti obbligaz.

Relativi a debiti verso

banche Altri Totale

Verso altri 0 0 5.782 5.782

Totale 0 0 5.782 5.782

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22 Imposte sul reddito

La composizione delle singole voci è così rappresentata:

Descrizione Imposte correnti

Imposte differite

Imposte anticipate

Totale

IRES 26.842 0 56.732 83.574

IRAP 76.245 0 5.309 81.554

Totale 103.087 0 62.041 165.128

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ALTRE INFORMAZIONI

Composizione del personale

Vengono di seguito riportate le informazioni concernenti il personale, ai sensi dell'art. 2427, punto 15 del Codice Civile:

Descrizione Numero

dipendenti iniziali

Assunzioni nell'esercizio

Dimiss./licenz. nell'esercizio

Dirigenti 1 0 0

Quadri 4 0 0

Impiegati 14 1 1

Totale 19 1 1

Descrizione Passaggi di

categoria +/(-) Numero

dipendenti finali

Dipendenti medi

dell'esercizio

Dirigenti 0 1 1

Quadri 0 4 4

Impiegati 0 14 14

Totale 1 19 19

Compensi agli organi sociali

Vengono di seguito riportate le informazioni concernenti gli amministratori ed i sindaci, ai sensi dell'art. 2427, punto 16 del Codice Civile:

Descrizione Importo

Collegio Sindacale 12.811

Amministratori 58.531

Totale 71.342

In armonia, con quanto previsto dall'art. 2428 del Codice Civile, Vi comunichiamo che dopo la chiusura del bilancio non si sono verificati fatti di rilievo nella gestione sociale.

IL PRESIDENTE

(Francesco Liberati)

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RELAZIONE DEL REVISORE CONTABILE

AL BILANCIO 31/12/2007

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Signori Soci

ho svolto il controllo contabile del bilancio d'esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio, Umbria, Sardegna società cooperativa chiuso al 31/12/2007.

La responsabilità della redazione del bilancio compete all’organo amministrativo della società, mentre è mia la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sul controllo contabile.

I miei controlli sono stati svolti al fine di acquisire gli elementi necessari per accertare se il bilancio d'esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile.

Il procedimento di controllo contabile ha compreso l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenute nel bilancio, nonché la valutazione della adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori.

Ritengo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l'espressione del giudizio sul bilancio.

Il bilancio d’esercizio presenta a fini comparativi i dati corrispondenti dell’esercizio precedente.

A mio giudizio, il bilancio d’esercizio della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio, Umbria, Sardegna società cooperativa al 31/12/2007 è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e il risultato economico della predetta società per l’esercizio chiuso a tale data.

Roma, 16 giugno 2008

Il revisore contabile Dott. Maurizio Longhi