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INDUSTRIA ELETTRONICA
COSA SI PRODUCE E COME
Cos‟è l‟industria?
L‟industria esercita un‟attività di
trasformazione delle materie prime in
semilavorati o prodotti finiti.
Il termine industria deriva dal latino
industria, ovvero operosità, attività,
diligenza, che, a sua volta, viene da endo-
(dentro) e -struo (costruisco).
Cos‟è l‟industria?
Scopo principe dell‟industria è il produrre
al meglio ed al miglior rapporto
costo/beneficio il bene richiesto.
L‟industria si suddivide in molteplici
settori, ognuno con una propria
specializzazione ed è in costante
mutamento adattandosi di volta in volta
alle esigenze del consumo ed alle nuove
tecnologie di produzione.
Cos‟è l‟industria?
Di solito le industrie dovrebbero seguire
la vocazione del territorio al fine di avere
un impatto minimo sul territorio stesso,
per questo chi governa dovrebbe fare dei
piani di industrializzazione razionali al fine
di ottenere il massimo da un territorio
senza per questo rovinare il suo equilibrio
ecologico ed ambientale.
Cos‟è l‟industria?
Il problema è che poiché le industrie sono
agganciate alla logica del profitto, non
sempre quest‟ultimo è in armonia con il
territorio.
Cos‟è l‟industria?
Il termine industria indica un sistema di
processo il quale partendo da un
prodotto detto "primo" (grezzo) se ne
produce un "secondo" (manufatto) con
un valore aggiunto.
Cos‟è l‟industria?
Il valore aggiunto, in breve, è proprio
quello che il processo produttivo attraver-
so la tecnologia dà, trasformando il pro-
dotto grezzo in un prodotto rifinito,
pronto per essere introdotto nella filiera
di distribuzione.
In definitiva, l‟industria è un sistema
organizzato per produrre ricchezza,
costituita appunto dal valore aggiunto.
Cos‟è l‟elettronica?
Letteralmente, l‟elettronica è la scienza e
la tecnologia del controllo degli elettroni.
Cos‟è l‟elettronica?
In pratica questo termine indica oggi
l‟insieme di conoscenze pratiche e
teoriche necessarie per progettare e
realizzare apparati in grado di elaborare
grandezze fisiche, l‟elettronica si basa su
piccole tensioni, rispetto all‟elettrotecnica,
ottenute per mezzo di opportuni
dispositivi.
Cos‟è l‟elettronica?
Le realizzazioni dell‟elettronica sono dei
circuiti elettronici costituiti da dei compo-
nenti, attivi e passivi, collegati per
mezzo di fili o tracciati conduttivi attra-
verso cui circolano correnti elettriche.
Cos‟è l‟elettronica?
L‟elettronica e l‟elettrotecnica sono due discipline strettamente legate, che si differenziano per il tipo di applicazione: mentre l‟elettrotecnica ha come scopo principale la trasmissione della potenza elettrica e la gestione e il progetto delle macchine elettriche, l‟elettronica si occupa soprattutto dell‟elaborazione dei segnali elettrici e quindi, in senso lato, dell‟informazione.
Cos‟è l‟elettronica?
L‟elettronica, assieme all‟informatica e alle
telecomunicazioni, riassunte sotto la
denominazione di Information and
CommunicationTechnology (ICT),
rappresenta a tutt‟oggi uno dei settori
economici trainanti della cosiddetta terza
rivoluzione industriale.
Di cosa si occupa l‟elettronica?
L‟elettronica si divide in due grandi
settori:
analogica
digitale
Di cosa si occupa l‟elettronica?
L‟elettronica analogica, si occupa di
segnali analogici, cioè che variano nel
tempo in modo continuo, e che in linea di
principio potrebbero assumere un valore
qualsiasi in qualunque istante di tempo
dato (per esempio voci, suoni, intensità
luminose ecc.).
Di cosa si occupa l‟elettronica?
L‟elettronica digitale, che invece tratta
dei segnali elettrici che possono assumere
soltanto alcuni valori di tensione, conven-
zionalmente due valori utilizzando il siste-
ma binario: livello “alto” o “basso” che
sono associati ai valori logici “vero” e
“falso”.
Di cosa si occupa l‟elettronica?
In questo caso ci si riferisce a segnali
binari che in genere vengono sottoposti a
operazioni logiche booleane come
l‟AND, l‟OR, il NOT eccetera.
George BooleOperatori logici
Di cosa si occupa l‟elettronica?
È proprio questo settore dell‟elettronica
che ha permesso la nascita e lo sviluppo
del moderno calcolatore elettronico.
Quando nasce l‟elettronica?
Le prime realizzazioni dell‟elettronica
sono state i circuiti radio riceventi e
trasmittenti; senza dubbio Guglielmo
Marconi fu un pioniere, ma le sue prime
radio non avevano nulla che non si potes-
se considerare più di una applicazione
dell‟elettrotecnica ad un problema nuovo.
Quando nasce l‟elettronica?
Guglielmo Marconi
Trasmettitore di Marconi
Quando nasce l‟elettronica?
Il vero salto di qualità avvenne per opera
dell'ingegnere britannico John Ambrose
Fleming dell‟University College di
Londra, che nel 1904 inventò il primo
dispositivo elettronico a due terminali, il
diodo a vuoto, cioè la prima valvola
termoionica.
Quando nasce l‟elettronica?
John Ambrose FlemingValvola termoionica
Quando nasce l‟elettronica?
Seguì a breve (1906) il primo componente
elettronico a tre elettrodi di Lee De
Forest, il triodo a vuoto, che permet-
teva anche di amplificare un segnale.
Quando nasce l‟elettronica?
Lee De ForestTriodo a vuoto
Quando nasce l‟elettronica?
Dopo la prima guerra mondiale
l‟elettronica si sviluppò rapidamente,
soprattutto per merito della radio, che in
quel periodo era la sua applicazione di
punta.
Quando nasce l‟elettronica?
Nella teoria dei circuiti una pietra miliare
fu nel 1927 l'invenzione del primo circui-
to a reazione, che permetteva di rag-
giungere con pochi componenti presta-
zioni nettamente superiori.
Circuito a reazione: il segnale di uscita Y viene riportato in ingresso
Come si sviluppa l‟elettronica?
Una nuova svolta si ebbe dopo la seconda
guerra mondiale con l‟invenzione del
transistore, componente attivo che
poteva assolvere le stesse funzioni delle
valvole termoioniche ad una frazione del
costo, dell‟ingombro e della potenza
necessari alle valvole.
Come si sviluppa l‟elettronica?
Tipi di transistori
Come si sviluppa l‟elettronica?
Inoltre, più transistori possono essere in-
tegrati in dispositivi complessi, i circuiti
integrati appunto, che possono contene-
re oggi anche molti milioni di transistori
(e altri componenti come resistenze,
condensatori, diodi ecc) e quindi possono
svolgere così funzioni molto complesse
con costi e ingombri contenuti.
Come si sviluppa l‟elettronica?
Circuito integrato
Come si sviluppa l‟elettronica?
Con i transistor prima e con i circuiti
integrati poi l'elettronica conosce un vero
boom, che a tutt'oggi non è ancora
terminato.
Cosa si fa con l‟elettronica?
Le applicazioni dell‟elettronica sono
ovunque.
◦ Nelle telecomunicazioni.
◦ Nell'informatica.
◦ Nel controllo di robot e macchine industriali.
◦ Nella diagnostica e nella clinica medica.
◦ Nella conversione dell'energia elettrica.
◦ Negli azionamenti di motori a velocità variabile.
◦ Nei veicoli stradali e ferroviari.
Elettronica e Telecomunicazioni
Le telecomunicazioni, abbreviazione TLC,
sono l‟attività di comunicazione a distanza
(tele) tra due, tre o più persone per
mezzo di dispositivi e/o infrastrutture
implementanti particolari tecniche di
trasferimento dell‟informazione oggetto
della comunicazione tramite segnali.
Elettronica e Telecomunicazioni
Telecomunicazioni su scala mondiale
Elettronica e Telecomunicazioni
Determinante inoltre è l‟influsso delle
moderne telecomunicazioni e in generale
dell'ICT nella nascita e nello sviluppo di
tre grandi rivoluzioni tecnologiche negli
ultimi 10-15 anni quali i telefoni cellulari,
la rete Internet e il GPS.
Elettronica e Telecomunicazioni
Le telecomunicazioni fondamentalmente
offrono tre tipi di servizio all‟utente:
◦ Fonia cioè trasferimento di dati vocali in una
comunicazione real-time tra due o più utenti
(ad es. la telefonia).
◦ Audio-video real-time, (ad es. radio, televisio-
ne, videoconferenza).
◦ Comunicazione dati cioè il trasferimento di
dati non vocali, testuali (ad es. telegrafia e
trasferimento file).
Elettronica e Telecomunicazioni
In generale queste forme di comunicazio-
ne possono essere realizzate attraverso
trasmissioni di tipo: analogico o digitale.
Ciascuna di queste può a sua volta viaggia-
re a distanza su diversi mezzi trasmissivi
che rappresentano a livello fisico il canale
di comunicazione.
Elettronica e Telecomunicazioni
Le telecomunicazioni possono essere:
◦ Cablate (con cavi) le quali si suddividono a
loro volta in comunicazioni elettriche e
comunicazioni ottiche.
◦ Wireless (senza cavi) le quali si suddividono a
loro volta in ottiche e radiocomunicazioni che
a sua volta si suddividono in comunicazioni
terrestri e comunicazioni satellitari.
Elettronica e Telecomunicazioni
Antenne satellitari
Elettronica e Telecomunicazioni
L‟infrastruttura utilizzata per implemen-
tare una telecomunicazione tra due utenti
è chiamata sistema o impianto di teleco-
municazioni mentre le telecomunicazioni
tra più di due persone situate in più punti
spaziali sono implementate attraverso
quella che è chiamata rete di telecomu-
nicazioni.
Elettronica e Telecomunicazioni
Oggi le telecomunicazioni sono molto
diffuse e strumenti che consentono le
comunicazioni a lunga distanza come la
radio o la televisione sono comuni in
tutto il mondo.
Elettronica e Telecomunicazioni
Esiste poi anche un vasto insieme di reti
che collegano tra loro dispositivi di rice-
trasmissione, come le reti di computer,
la rete telefonica, le reti radiomobili
cellulari, le reti televisive e radiofoniche.
Elettronica e Telecomunicazioni
La comunicazioni attraverso Internet,
come la posta elettronica o la mes-
saggistica istantanea sono un altro
esempio di telecomunicazione.
Posta elettronica
Messaggistica istantanea
Elettronica e Telecomunicazioni
Recentemente dagli anni „70 l'utilizzo delle
fibre ottiche ha notevolmente aumentato
la banda disponibile per le comunicazioni
intercontinentali nelle tratte di trasporto,
contribuendo a rendere più rapido e ricco
l‟utilizzo di Internet.
Elettronica e Telecomunicazioni
Fibre ottiche
Elettronica e Telecomunicazioni
Inoltre la televisione digitale ha consentito
di ottenere trasmissioni ad alta definizio-
ne eliminando molti dei difetti delle tra-
smissioni analogiche.
Elettronica e Telecomunicazioni
Le telecomunicazioni sono una parte im-
portante di numerose società moderne.
L‟esistenza di una buona infrastruttura di
telecomunicazioni è largamente ricono-
sciuta come un successo importante di un
paese.
Elettronica e Informatica
L‟elettronica e l‟informatica sono due
discipline che non possono fare a meno
l‟una dell‟altra.
All‟elettronica senza l‟informatica man-
cherebbe il software per programmare i
vari dispositivi hardware (ad es. microcon-
trollori e microprocessori).
All‟informatica senza l‟elettronica man-
cherebbe l‟hardware su cui far “girare” il
software.
hardware software
Elettronica e Robotica
Il robot (pron. robòt, dalla parola ceca
robota che significa "lavoro pesante", pro-
nunciato all‟inglese anche ròbot) è una
qualsiasi macchina (di forma più o meno
antropomorfa), in grado di svolgere più o
meno indipendentemente un lavoro al
posto dell‟uomo.
Elettronica e Robotica
Robòt antropomorfo
Elettronica e Robotica
Nel linguaggio comune, un robòt è un‟ap-
parecchiatura artificiale che compie deter-
minate azioni in base ai comandi che gli
vengono dati e alle sue funzioni, sia in ba-
se ad una supervisione diretta dell‟uomo,
sia autonomamente basandosi su linee
guida generali, magari usando processi di
intelligenza artificiale.
Elettronica e Robotica
Robòt industriale
Elettronica e Robotica
Questi compiti tipicamente dovrebbero
essere performati al fine di sostituire o
coadiuvare l‟uomo, come ad es. nella fab-
bricazione, costruzione, manipolazione di
materiali pesanti e pericolosi, o in ambien-
ti proibitivi o non compatibili con la con-
dizione umana o semplicemente per libe-
rare l'uomo da impegni.
Elettronica e Robotica
Un robòt così definito, dovrebbe essere
dotato di connessioni guidate dalla retro-
azione tra percezione e azione, e non dal
controllo umano diretto.
L'azione può prendere la forma di motori
elettro-magnetici, o attuatori, che muovo-
no un arto, aprono e chiudono una pinza,
o fanno deambulare il robòt.
Elettronica e Robotica
Il controllo passo-passo e la retroazione
sono forniti da un programma che viene
eseguito da un computer esterno o inter-
no al robòt, o da un microcontrollori.
In base a questa definizione, il concetto di
robòt può comprendere quasi tutti gli
apparati automatizzati.
Elettronica e Robotica
I robòt utilizzati adesso sono in realtà dei
computer muniti di servomeccanismi;
esistono moltissime tipologie di robòt
differenti sviluppate per assolvere i com-
piti più disparati.
Ormai è larghissimo l‟impiego dei robòt
nell‟industria metalmeccanica e non solo.
Elettronica e Robotica
Quando gli studiosi di robotica iniziarono
i primi tentativi di imitare l‟andatura di
uomini e animali, scoprirono che era
incredibilmente difficile; era richiesta una
capacità di calcolo molto superiore a
quella disponibile all'epoca.
Elettronica e Robotica
Quando gli ingegneri furono pronti a
tentare di far camminare di nuovo i robòt,
scelsero di provare con esapodi o altre
piattaforme a più zampe, simili per forma
e movimento agli insetti ed agli artropodi.
Questa scelta ha portato a risultati di
grande flessibilità ed adattabilità a diversi
ambienti.
Elettronica e Robotica
La maggiore stabilità statica data dalle
quattro o più zampe rende più facile il
lavorare con loro.
Solo in tempi molto recenti si sono fatti
progressi verso robòt deambulanti bipedi.
Elettronica e Robotica
Robòt bipede
Elettronica e Robotica
Un altro campo di grandi progressi è
quello medico.
Alcune società produttrici hanno ottenu-
to le necessarie autorizzazioni per poter
far utilizzare i loro robòt in operazioni
chirurgiche dall'invasività minima.
Elettronica e Robotica
Un settore affine, è quello dell‟automazio-
ne dell‟attività di laboratorio analitico.
Laboratorio analisi
Elettronica e Medicina
È praticamente impossibile individuare
una branca della medicina in cui l‟elettro-
nica non entri oggi in maniera pesante.
La stessa chirurgia, nel suo percorso ver-
so tecniche sempre meno invasive e in
grado di abbreviare la degenza dei pazien-
ti, si avvale oggi dell‟impiego di sistemi
robotizzati che danno al chirurgo una
carta in più.
Elettronica e Medicina
Chirurgia robotica
Elettronica e Medicina
Se nel passato questa collaborazione interdi-sciplinare era indirizzata alla realizzazione di sempre più sofisticate e precise metodiche di diagnosi e di terapia come TAC, PET, RM e medicina nucleare, da qualche anno grazie ai crescenti sviluppi della microelettronica si è aperta la strada verso l‟implementazione di dispositivi impiantabili che rendono possibile una più capillare sorveglianza di alcune fun-zioni vitali anche fuori dalle strutture sanita-rie.
Elettronica e Medicina
Radiografia
Risonanza magnetica
TAC
Elettronica e Medicina
È il caso dei pacemaker e dei defibrillatori
impiantabili, dei monitor per elettrocar-
diogramma dinamico (Holter), delle micro
pompe a infusione per la somministrazio-
ne controllata di farmaci, per citare solo
alcune delle innumerevoli applicazioni che
sono oggi rese possibili dalle tecnologie
elettroniche dell‟infinitamente piccolo.
Elettronica e Medicina
Holter
Pacemaker
Micro pompa
Elettronica e Medicina
Se nelle grandi apparecchiature vengono
utilizzati circuiti nati per applicazioni
generali, è nei dispositivi impiantabili che
l'industria elettronica si deve misurare
con le sfide più ardue e stimolanti.
Il “sempre più piccolo” impone infatti una
molteplicità di esigenze spesso difficili da
conciliare.
Elettronica e Medicina
Alla estrema miniaturizzazione, che impli-
ca una rincorsa verso tecnologie sempre
più “nano”, si affianca il bisogno di garanti-
re una lunga autonomia anche in presenza
di richieste energetiche di una certa rile-
vanza.
Elettronica ed Energia elettrica
L‟elettronica di potenza è la tecnologia associata alla conversione, al controllo e alla modifica efficiente della potenza elet-trica a partire dall'ingresso disponibile per trasformarla in un‟uscita desiderata.
I convertitori elettronici di potenza si trovano ovunque ci sia necessità di modi-ficare la forma dell‟energia elettrica (ad esempio modificare la tensione, la corren-te o la frequenza).
Elettronica ed Energia elettrica
Pertanto, la loro gamma di potenza varia
da alcuni milliwatt (come nei telefoni
cellulari) a centinaia di megawatt (come
nei sistemi di trasmissione HVDC).
Nell‟elettronica "classica", la corrente
elettrica e la tensione sono utilizzate per
trasportare l‟informazione, mentre
nell‟elettronica di potenza sono utilizzate
per trasportare potenza.
Elettronica ed Energia elettrica
Il principale obiettivo dell‟elettronica di
potenza è pertanto l‟efficienza.
I sistemi di conversione di potenza posso-
no essere classificati secondo il tipo di
potenza di ingresso e in uscita:
◦ da AC a DC (raddrizzamento)
◦ da DC a AC (inversione)
◦ da DC a DC (conversione)
◦ da AC a AC (conversione)
Elettronica ed Energia elettrica
I convertitori AC/DC (raddrizzatori) sono
i più tipici strumenti dell'elettronica di
potenza, che si trovano in molti oggetti
elettronici, come nelle televisioni, nei
personal computer, nei carica batterie etc.
La gamma di potenza varia solitamente da
decine di watt a diverse centinaia di watt.
Elettronica ed Energia elettrica
Dato che l‟efficienza è l‟obiettivo dei
convertitori di elettronica di potenza, le
dispersioni di potenza dei dispositivi
elettronici devono essere ridotte al
minimo.
La potenza istantanea dissipata da un
dispositivo è uguale al prodotto della
tensione (volt) ai capi dell‟oggetto per la
corrente (ampere) che vi scorre.
Elettronica ed Energia elettrica
Per questo motivo, si può notare che le perdite di potenza sono ridotte al minimo quando la tensione è prossima allo zero, oppure quando non scorre corrente attraverso di esso.
Perciò un convertitore elettronico di potenza è costruito con uno o più dispositivi che operano commutando dallo stato ON (tensione nulla) allo stato OFF (corrente nulla).
Elettronica ed Energia elettrica
Ogni volta che un dispositivo elettronico
è collegato alla rete (computer, televisione
etc.) si trovano i convertitori AC/DC.
Elettronica ed Energia elettrica
Un convertitore DC/AC è un apparato
elettronico in grado di convertire una
corrente continua in una corrente alter-
nata.
Elettronica ed Energia elettrica
Esso è funzionalmente il dispositivo anti-
tetico rispetto al convertitore AC/DC; è
alimentato con corrente continua, e dà
una corrente alternata in uscita.
Elettronica ed Energia elettrica
Le applicazioni sono molteplici:
◦ nei gruppi di continuità convertono la tensione
fornita dalla batteria in corrente alternata;
◦ nella trasmissione di energia elettrica convertono
l‟energia in corrente continua di alcuni elettro-
dotti per essere immessa nella rete in corrente
alternata;
◦ nell'utilizzo di pannelli fotovoltaici, consentono di
trasformare la tensione continua in tensione
alternata da poter utilizzare in ambito domestico
o immettere sulla rete di distribuzione.
Elettronica ed Energia elettrica
Nella maggior parte degli strumenti mobi-
li (cellulari etc.) si trovano i convertitori
DC/DC per mantenere la tensione fissa a
un certo livello, qualunque sia la carica
della batteria.
Elettronica ed Energia elettrica
I convertitori AC/AC sono usati per
modificare sia il livello di tensione che la
frequenza (adattatori di potenza interna-
zionali etc.).
Elettronica ed Energia elettrica
Nelle reti di distribuzione della potenza i
convertitori AC/AC possono essere utiliz-
zati per scambiare potenza tra le reti di
distribuzione a 50 Hz e quelle a frequenza
maggiore.
Elettronica e Motori elettrici
Tra le funzioni fondamentali di ogni siste-
ma industriale automatizzato vi è la varia-
zione di velocità dei motori elettrici che
fanno parte del sistema stesso.
La scelta della velocità di rotazione otti-
male offre infatti importanti benefici,
come la maggiore durata di vita delle parti
meccaniche e il risparmio energetico.
Elettronica e Motori elettrici
Gli attuali variatori elettronici di velocità
hanno ormai sostituito definitivamente le
apparecchiature basate su tecnologie idra-
uliche, meccaniche ed elettromeccaniche.
Elettronica e Motori elettrici
Nel controllo di velocità, l‟azionamento deve gestire il moto di accelerazione e di decele-razione, oltre a garantire una velocità costan-te nel movimento a regime.
I variatori elettronici di velocità, largamente utilizzati da molti anni e costantemente svi-luppati e perfezionati, sono oggi classificabili in due categorie fondamentali i variatori ana-logici ed i variatori digitali che si distinguono, in particolare, per la natura del segnale di riferimento utilizzato.
Elettronica e Motori elettrici
Gli azionamenti a velocità variabile, un
insieme costituito dal motore elettrico
dal sistema elettronico di alimentazione e
controllo coadiuvato da trasduttori di
posizione e velocità, oltre ad essere, per
certe applicazioni, assolutamente indi-
spensabili, consentono un‟ottimizzazione
dei processi con incremento di produzio-
ne e miglior rendimento degli impianti.
Elettronica e Motori elettrici
Il motore asincrono è, a grandi linee, un
motore a velocità praticamente costante
se la frequenza è costante.
La regolazione di velocità si ottiene quindi
variando la frequenza.
La variazione della frequenza richiede un
circuito elettronico più complesso di un
circuito elettronico che vari la sola ten-
sione.
Elettronica e Motori elettrici
Motore asincrono
Elettronica e Motori elettrici
Fino a qualche decennio fa un sistema di
regolazione della velocità era un dominio
assoluto del motore a corrente continua,
la cui velocità è variabile con la tensione
d‟armatura, attualmente la regolazione di
velocità con variazione di frequenza otte-
nuta con motori asincroni, sottrae sempre
più spazi agli azionamenti in continua.
Elettronica e Automobile
EBD (Electronic Brake-power Distribution)
“distribuzione elettronica della forza
frenante”
ECM (Engine Control Module)
“controllo elettronico del motore”
ECT (Electronic ControlledTransmission)
“controllo elettronico della trasmissione”
ECU (Electronic Control Unit)
“unità di controllo elettronico”
Elettronica e Automobile
ESP (Electronic Stability Program)
“programma elettronico della stabilità”
ETC (Electronic Traction Control)
“controllo elettronico della trazione”
ESS (Electronic Suspension System)
“sistema elettronico delle sospensioni”
ETCS (Electronic Throttle Control System)
“sistema elettronico di controllo dell‟ali-
mentazione”
Elettronica e Automobile
Elettronica e Treno
Il Sistema di Controllo della Marcia del
Treno (conosciuto tra gli addetti ai lavori
con l'acronimo SCMT) ha il compito di
mantenere sotto vigilanza elettronica il
comportamento del personale di macchi-
na in base all'aspetto dei segnali ferroviari,
la velocità massima consentita sul tratto
di linea che si percorre e la velocità mas-
sima del treno stesso o materiale rotabile.
Elettronica e Treno
Elettronica e Treno
Nel momento che il macchinista porta il
treno in una condizione non sicura, il
SCMT protegge la marcia del treno prima
segnalando al personale di macchina la
condizione di pericolo e se perdura azio-
nando automaticamente la frenatura di
emergenza fino ad arrivare a treno fermo.
Elettronica e Treno
L'installazione di tale sistema di controllo
è iniziata nel 2003 e fino al 29 maggio
2007 sono stati attrezzati all'incirca 9.080
km.
Il piano di realizzazione complessivo inte-
ressa 10.500 km circa di rete ferroviaria.
Elettronica e Treno
Il Sistema Controllo Marcia Treni (SCMT)
garantisce l‟incremento degli standard di
sicurezza dell'esercizio.
Permette inoltre il possibile affidamento
dei mezzi di trazione ad agente unico
addetto alla guida.
Il sistema è suddivisibile in SST (Sottosi-
stema di Terra) e SSB (Sottosistema di
Bordo).
Elettronica e Treno
Il Sottosistema di Terra è composto, nella
sua unità minimale da un apparato enco-
der, generalmente posto in stazione, che
genera un telegramma contenente una
serie di informazioni secondo un proto-
collo prestabilito, in base alle condizioni
che l'apparato di sicurezza rileva.
Elettronica e Treno
Questo telegramma viene trasferito ad
una BOA (o balise, o trasponder), posta su
una traversa del binario, che ha la funzio-
ne di trasmetterlo al Sottosistema di
Bordo.
BOA
Elettronica e Treno
La boa viene "energizzata" dal passaggio
dell‟antenna del treno e trasmette così
l‟informazione codificata.
Elettronica e Treno
Il Sottosistema di Bordo è composto
principalmente da un computer che ana-
lizza i dati immessi in fase di partenza e
quelli ricevuti dalle boe e genera così una
curva di frenatura che il macchinista deve
rispettare con la sua guida.
Se questo non avviene il sistema avvia la
frenatura d‟emergenza.