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Sabato, 21 Novembre 2009 Copia Omaggio N°41\Anno VI Informazione - Politica - Commenti & Opinioni Sede di Siracusa in via Basento n°14 www.accademiakronos.it Sede di Siracusa in via Basento n°14 www.accademiakronos.it Floridia – Per la festa dell’Ascensione il Comune aveva chiamato in piazza i cit- tadini per assistere ad uno spettacolo in- ternazione con il famoso gruppo “Gipsy Kings”, invece, si presentava sul palco un tale che con i Gipsy Kings non aveva avuto mai a che fare. Qualcuno lo aveva spacciato per il “famosissimo ex leader del disciolto gruppo” e come tale era stato accettato in una determina dell’ammini- strazione. A dire il vero il prezzo pagato di 9.000 euro tutto compreso era proprio un saldo di stagione e avrebbe dovuto in- sospettire qualcuno dell’ufficio preposto. Nessuno però aveva chiesto la certifi- cazione attestante quanto famoso fosse il signor Ricardo Res. Al Comune non c’era stato funzionario o amministratore a cercare sul motore di ricerca Google, il nome dell’interessato o quello dei Gipsy Kings. Avrebbe ricavato, come noi, che “l’artista molto conosciuto e famosissimo in Italia e all’estero” come si scriveva in delibera, era meno noto del sindaco Spa- taro. Avrebbe anche appreso che il grup- po Gipsy Kings non si è mai sciolto e che proprio in quel periodo presentava il suo ultimo cd e che non aveva mai avu- to al suo interno, neanche come autista di nome Ricardo Res. Altro che leader. Continua in ultima pagina >>> FLORIDIA – CHIESTO RISARCIMENTO DI 500.000 EURO, ORA SI PASSA AL PENALE. Per l’Ascensione avevano annunciato lo spettacolo dei Gipsy Kings, però si trattava di un signor nessuno. Giuseppe Mollica Francofonte - Su quanto acca- de nella politica e nell’ammi- nistrazione comunale abbia- mo posto alcune domande al sindaco Giuseppe Castania. Di seguito l’intervista. D - Sindaco, s’è accorto di un calo di produttività del- la sua amministrazione, si sente di affermare che la sua amministrazione di oggi è in perfetta sintonia con quella della degli anni passati? R- Rimanere in silenzio a lavorare non equivale a cali di produttività amministrativa; nel primo anno di amministrazione sfruttando gli unici bandi messi a disposizione dalla Regione Sicilia siamo riusciti ad ottenere il finanziamento di tre importanti opere che fanno parte del program- ma del mio secondo mandato: zona artigianale, adeguamento sismico scuola Seba- stiano Franco e asilo nido comuna- le. L’impegno continua anche se il cronico immobilismo regionale si ripercuote, inevitabilmente, anche sulla nostra azione facendo perdere parte del dinamismo ed attivismo. D - Trascura l’ipotesi di un cer- to suo permissivismo verso am- ministratori non produttivi del- la sua giunta che non si sono sentiti pungolati o motivati? R- La designazione degli assessori ha sem- pre tenuto conto dell’indicazione dei partiti, per questa ragione dovrebbero essere i par- titi ad interrogarsi nel momento in cui ven- gono chiamati a compire valutazioni e scelte che certamente non possono ridursi ad una mera occupazione di postazioni politiche; L’intervista segue a pagina 3 >>> Giuseppe Castania FRANCOFONTE: CASTANIA BACCHETTA IN ARRIVO UNA GIUNTA CHE PRODUCE Siracusa – La Polizia Provinciale ha dichiarato guerra agli impianti pubblicitari abusivi, quelli in violazione al codice della strada, in sostanza a cir- ca il 95 per cento dei cartelloni pubblicitari che si vedono per le strade. A schierarsi incondizio- natamente per la “tolleranza zero”, appoggiandola sotto le competenze amministrative, è l’assesso- re ai lavori pubblici della provincia regionale di Siracusa, l’avvocato Salvatore Mangiafico. Per primo il corpo di Polizia Provinciale creato e di- retto dal comandante Giuseppe Caruso, è interve- nuto drasticamente a ripulire gli incroci invasi dai cartelloni pubblicitari sulle strade provinciali. Nell’applicare le sanzioni pecuniarie e nella rimo- zione coatta gli uffici la Polizia Provinciale ha ac- quisito una esperienza che altri corpi non hanno. Continua in ultima pagina >>> IN PROVINCIA GUERRA AI CARTELLONI ABUSIVI L’ass. prov. ai LL.PP. Mangiafico: << imporre il rispetto della legalità per mostrare la presenza delle istituzioni sul territorio >>. Siracusa – A leggere alcuni segnali che affiorano dal mondo delle indu- strie, i metalmeccanici della Pro- vincia di Siracusa farebbero bene a prepararsi ad un supplemento di restrizioni occupazionali che tra non molto potrebbe aggiungersi alla, già grave, crisi in atto. E’ bastato che l’assessore regionale all’industria (notoriamente è anche industriale), mercoledì scorso, venisse a Siracusa a confrontarsi con i colleghi nei lo- cali di Confindustria che subito si è riempito il viale Scala Greca di ope- rai, striscioni e sindacalisti. Tutti vo- levano sapere del loro avvenire, spe- cialmente i lavoratori dell’industria SITECO che da tempo è in sofferen- za a causa delle cavillosità burocrati- che della Regione che non permette all’azienda melillese di continuare a costruire le torri eoliche. Da una Marco Faranda Segr Prov Uilm SIRACUSA: LA UILM RIFLETTE SUL RIGASSIFICATORE IONIO GAS E CREDE NEL RILANCIO SITECO Intervistato Marco Faranda, segretario provinciale della Uilm parla del futuro della zona industriale di Gregorio Valvo sommaria interlocuzione tra i sinda- calisti siracusani e l’assessore Marco Venturi si poteva ricavare che pre- sto alla Siteco sarà aperto un tem- poraneo spiraglio che permetterà di non procedere alla mobilità dei suoi lavoratori. Il prossimo giorno 25 una conferenza dei servizi che si terrà a Palermo, presso gli uffici dell’asses- sore Venturi affronterà la tematica controversa del Rigassificatore della Ionio Gas proposto da Erg e Shell proprio dentro l’affollata area indu- striale di Priolo Gargallo, Melilli e Augusta. Le proteste di piazza dei priolesi e degli ambientalisti contro il rigassificatore si registrano con- tinuamente per esternare il timore di un “effetto domino” devastante, qualora un incidente, magari uno più grave dei soliti, dovesse acca- dere. Eppure nessuno sconosce che realizzare un rigassificatore sarebbe pur sempre una mano d’aiuto, sep- pur minima, per quanti sognano un lavoro. La richiesta di costruire un rigassificatore nel mare antistante la costa augustana o melillese ( Off Shore) si leva con insistenza ma non viene però considerata dall’azienda Ionio gas per una questione di costi già preventivati. Su questi argomen- ti abbiamo intervistato il massimo esponente dei metalmeccanici del sindacato UIL. Ecco le risposte alle nostre domande del segretario pro- vinciale della Uilm, Marco Faranda. Segue in ultima pagina>>> Augusta - Si percepisce subito, appena si varca la soglia del municipio, quest’atmosfera satura di attesa e straniamento che serpeggia fra gli “addetti ai lavori”. Perchè ad una settimana dall’improvvi- sa notifica di sfratto im- minente, inviata a mezzo stampa ai nove assessori di Augusta, Massimo Carrubba non ha ancora scoperto le carte su cosa voglia fare e su quale sarà la nuova giunta. Il “si è chiusa una fase poli- tica”, col quale ha dato a tutti l’inatteso benservi- to, ha spiazzato: il primo cittadino non ha mai avu- to particolari difficoltà in Consiglio, né tormenti dalle segreterie amiche. Ora il suo esplicito “coin- volgere maggiormente” i gruppi consiliari nell’am- ministrazione attiva, ha tolto terreno sotto i pie- di a parecchi e acceso in molti nuove ambizioni. Continua a pag.3 >>> SUSPANCE AL COMUNE DI AUGUSTA PERCHE’ CARRUBBA GUARDA LA SCACCHIERA MA NON MUOVE di Massimo Ciccarello Siracusa – Il “ Non ci sto!” di Pippo Gianni viene scagliato contro la Saccecav, una delle due aziende che formano l’ATI che si è aggiudicata, dopo tra- versie indicibili, la gestione del servizio idrico integrato sotto la denominazione di SAI8, ossia Sogeas Ato Idrico 8. Saccecav viene accusata dall’onorevole Gianni di avere assunto a Sira- cusa il ruolo di “asso pigliatut- to” a spese dei cittadini della provincia di Siracusa. La Sac- cecav è giunta da Desio lontano comune in provincia di Milano chiedendo di essere accettata dai siracusani come ospite, inve- ce nel volgere di pochi mesi ha dimostrato la sua provenienza dalla razza padrona “Lumbard “. Tanto padrona che mentre il socio Sogeas ( che a sua volta ha come socio di maggioranza il Comune di Siracusa ndr) dorme, prende tutto quello che c’è da prendere e porta a Desio. “ Ormai – sbotta Pippo Gianni – la Saccecav si occupa di ogni cosa e fa tutti i lavori possibili e anche quelli solo immaginabili, questa azienda si accaparra ogni lavoro, vuoi di progettazione, vuoi di manovalanza, e forse an- che quelli di natura spirituale.” Continua a pag. 2 >>> Pippo Gianni PIPPO GIANNI SI SCATENA CONTRO LA SACCECAV “PIGLIATUTTO E PORTA A CASA” LENTINI: POLIZIOTTI IN PROTESTA PER IL COMMISSARIATO FATISCENTE A pagina 2 PRIOLO: RIGASSIFICATORE IN CONSIGLIO E BOLLETTE IDRICHE SALATE A pagina 3 A pagina 3 NOTO: ALLARME DEL SINDACO SE LA REGIONE NON PAGA, PRECARI NEI GUAI CARLENTINI: UNIONE DEI COMUNI CON MELILLI. NESSUNA OFFESA PER LENTINI A pagina 3

Informazione - Politica - Commenti & Opinioni Copia Omaggio · tadini per assistere ad uno spettacolo in- ... striale di Priolo Gargallo, Melilli e ... perché costretto a respirare

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Sabato, 21 Novembre 2009

Copia Omaggio

N°41\Anno VIInformazione - Politica - Commenti & Opinioni

Sede di Siracusa in via Basento n°14

www.accademiakronos.it

Sede di Siracusa in via Basento n°14

www.accademiakronos.it

Floridia – Per la festa dell’Ascensione il Comune aveva chiamato in piazza i cit-tadini per assistere ad uno spettacolo in-ternazione con il famoso gruppo “Gipsy Kings”, invece, si presentava sul palco un tale che con i Gipsy Kings non aveva avuto mai a che fare. Qualcuno lo aveva spacciato per il “famosissimo ex leader del disciolto gruppo” e come tale era stato accettato in una determina dell’ammini-strazione. A dire il vero il prezzo pagato di 9.000 euro tutto compreso era proprio un saldo di stagione e avrebbe dovuto in-sospettire qualcuno dell’ufficio preposto. Nessuno però aveva chiesto la certifi-cazione attestante quanto famoso fosse il signor Ricardo Res. Al Comune non c’era stato funzionario o amministratore a cercare sul motore di ricerca Google, il nome dell’interessato o quello dei Gipsy Kings. Avrebbe ricavato, come noi, che “l’artista molto conosciuto e famosissimo in Italia e all’estero” come si scriveva in delibera, era meno noto del sindaco Spa-

taro. Avrebbe anche appreso che il grup-po Gipsy Kings non si è mai sciolto e che proprio in quel periodo presentava il suo ultimo cd e che non aveva mai avu-to al suo interno, neanche come autista di nome Ricardo Res. Altro che leader.

Continua in ultima pagina >>>

FLORIDIA – CHIESTO RISARCIMENTO DI 500.000 EURO, ORA SI PASSA AL PENALE.Per l’Ascensione avevano annunciato lo spettacolo dei Gipsy Kings, però si trattava di un signor nessuno.

Giuseppe Mollica

Francofonte - Su quanto acca-de nella politica e nell’ammi-nistrazione comunale abbia-mo posto alcune domande al sindaco Giuseppe Castania.Di seguito l’intervista.D - Sindaco, s’è accorto di un calo di produttività del-la sua amministrazione, si sente di affermare che la sua amministrazione di oggi è in perfetta sintonia con quella della degli anni passati?R- Rimanere in silenzio a lavorare non equivale a cali di produttività amministrativa; nel primo anno di amministrazione sfruttando gli unici bandi messi a disposizione dalla Regione Sicilia siamo riusciti ad ottenere il finanziamento di tre importanti opere che fanno parte del program-ma del mio secondo mandato: zona artigianale,

adeguamento sismico scuola Seba-stiano Franco e asilo nido comuna-le. L’impegno continua anche se il cronico immobilismo regionale si ripercuote, inevitabilmente, anche sulla nostra azione facendo perdere parte del dinamismo ed attivismo. D - Trascura l’ipotesi di un cer-to suo permissivismo verso am-ministratori non produttivi del-la sua giunta che non si sono sentiti pungolati o motivati?

R- La designazione degli assessori ha sem-pre tenuto conto dell’indicazione dei partiti, per questa ragione dovrebbero essere i par-titi ad interrogarsi nel momento in cui ven-gono chiamati a compire valutazioni e scelte che certamente non possono ridursi ad una mera occupazione di postazioni politiche;

L’intervista segue a pagina 3 >>>

Giuseppe Castania

FRANCOFONTE: CASTANIA BACCHETTA IN ARRIVO UNA GIUNTA CHE PRODUCE

Siracusa – La Polizia Provinciale ha dichiarato guerra agli impianti pubblicitari abusivi, quelli in violazione al codice della strada, in sostanza a cir-ca il 95 per cento dei cartelloni pubblicitari che si vedono per le strade. A schierarsi incondizio-natamente per la “tolleranza zero”, appoggiandola sotto le competenze amministrative, è l’assesso-re ai lavori pubblici della provincia regionale di Siracusa, l’avvocato Salvatore Mangiafico. Per primo il corpo di Polizia Provinciale creato e di-retto dal comandante Giuseppe Caruso, è interve-nuto drasticamente a ripulire gli incroci invasi dai cartelloni pubblicitari sulle strade provinciali. Nell’applicare le sanzioni pecuniarie e nella rimo-zione coatta gli uffici la Polizia Provinciale ha ac-quisito una esperienza che altri corpi non hanno.

Continua in ultima pagina >>>

IN PROVINCIA GUERRAAI CARTELLONI ABUSIVI

L’ass. prov. ai LL.PP. Mangiafico:<< imporre il rispetto della legalità

per mostrare la presenza delle istituzioni sul territorio >>.

Siracusa – A leggere alcuni segnali che affiorano dal mondo delle indu-strie, i metalmeccanici della Pro-vincia di Siracusa farebbero bene a prepararsi ad un supplemento di restrizioni occupazionali che tra non molto potrebbe aggiungersi alla, già grave, crisi in atto. E’ bastato che l’assessore regionale all’industria (notoriamente è anche industriale), mercoledì scorso, venisse a Siracusa a confrontarsi con i colleghi nei lo-cali di Confindustria che subito si è riempito il viale Scala Greca di ope-rai, striscioni e sindacalisti. Tutti vo-levano sapere del loro avvenire, spe-cialmente i lavoratori dell’industria SITECO che da tempo è in sofferen-za a causa delle cavillosità burocrati-che della Regione che non permette all’azienda melillese di continuare a costruire le torri eoliche. Da una

Marco Faranda Segr Prov Uilm

SIRACUSA: LA UILM RIFLETTE SUL RIGASSIFICATORE IONIO GAS E CREDE NEL RILANCIO SITECOIntervistato Marco Faranda, segretario provinciale della Uilm parla del futuro della zona industriale

di Gregorio Valvosommaria interlocuzione tra i sinda-calisti siracusani e l’assessore Marco Venturi si poteva ricavare che pre-sto alla Siteco sarà aperto un tem-poraneo spiraglio che permetterà di non procedere alla mobilità dei suoi lavoratori. Il prossimo giorno 25 una conferenza dei servizi che si terrà a Palermo, presso gli uffici dell’asses-sore Venturi affronterà la tematica controversa del Rigassificatore della Ionio Gas proposto da Erg e Shell proprio dentro l’affollata area indu-striale di Priolo Gargallo, Melilli e Augusta. Le proteste di piazza dei priolesi e degli ambientalisti contro il rigassificatore si registrano con-tinuamente per esternare il timore di un “effetto domino” devastante, qualora un incidente, magari uno più grave dei soliti, dovesse acca-dere. Eppure nessuno sconosce che realizzare un rigassificatore sarebbe pur sempre una mano d’aiuto, sep-pur minima, per quanti sognano un lavoro. La richiesta di costruire un rigassificatore nel mare antistante la costa augustana o melillese ( Off Shore) si leva con insistenza ma non viene però considerata dall’azienda Ionio gas per una questione di costi già preventivati. Su questi argomen-ti abbiamo intervistato il massimo esponente dei metalmeccanici del sindacato UIL. Ecco le risposte alle nostre domande del segretario pro-vinciale della Uilm, Marco Faranda.

Segue in ultima pagina>>>

Augusta - Si percepisce subito, appena si varca la soglia del municipio, quest’atmosfera satura di attesa e straniamento che serpeggia fra gli “addetti ai lavori”. Perchè ad una settimana dall’improvvi-sa notifica di sfratto im-minente, inviata a mezzo stampa ai nove assessori di Augusta, Massimo Carrubba non ha ancora scoperto le carte su cosa voglia fare e su quale sarà la nuova giunta. Il

“si è chiusa una fase poli-tica”, col quale ha dato a tutti l’inatteso benservi-to, ha spiazzato: il primo cittadino non ha mai avu-to particolari difficoltà in Consiglio, né tormenti dalle segreterie amiche. Ora il suo esplicito “coin-volgere maggiormente” i gruppi consiliari nell’am-ministrazione attiva, ha tolto terreno sotto i pie-di a parecchi e acceso in molti nuove ambizioni.

Continua a pag.3 >>>

SUSPANCE AL COMUNE DI AUGUSTA PERCHE’ CARRUBBA GUARDA

LA SCACCHIERA MA NON MUOVE di Massimo Ciccarello

Siracusa – Il “ Non ci sto!” di Pippo Gianni viene scagliato contro la Saccecav, una delle due aziende che formano l’ATI che si è aggiudicata, dopo tra-versie indicibili, la gestione del servizio idrico integrato sotto la denominazione di SAI8, ossia Sogeas Ato Idrico 8. Saccecav viene accusata dall’onorevole Gianni di avere assunto a Sira-cusa il ruolo di “asso pigliatut-

to” a spese dei cittadini della provincia di Siracusa. La Sac-cecav è giunta da Desio lontano comune in provincia di Milano chiedendo di essere accettata dai siracusani come ospite, inve-ce nel volgere di pochi mesi ha dimostrato la sua provenienza dalla razza padrona “Lumbard “. Tanto padrona che mentre il socio Sogeas ( che a sua volta ha come socio di maggioranza

il Comune di Siracusa ndr) dorme, prende tutto quello che c’è da prendere e porta a Desio. “ Ormai – sbotta Pippo Gianni – la Saccecav si occupa di ogni cosa e fa tutti i lavori possibili e anche quelli solo immaginabili, questa azienda si accaparra ogni lavoro, vuoi di progettazione, vuoi di manovalanza, e forse an-che quelli di natura spirituale.”

Continua a pag. 2 >>>Pippo Gianni

PIPPO GIANNI SI SCATENA CONTRO LA SACCECAV “PIGLIATUTTO E PORTA A CASA”

LENTINI: POLIZIOTTI IN PROTESTA

PER IL COMMISSARIATO FATISCENTE

A pagina 2

PRIOLO: RIGASSIFICATORE IN CONSIGLIO

E BOLLETTE IDRICHE SALATE

A pagina 3 A pagina 3

NOTO: ALLARME DEL SINDACO SE LA REGIONE NON PAGA,

PRECARI NEI GUAI

CARLENTINI: UNIONE DEI COMUNI CON MELILLI.

NESSUNA OFFESA PER LENTINI

A pagina 3

Pag. 2 Siracusa Sabato, 21 Novembre 2009

direttoreGregorio Valvo

Testata iscritta Al N°7 del 7 aprile2004Registro Stampa del Tribunale di Siracusa Al N° 13051 del R.O.C.

Editrice:ParoleDigitali di E.V. Via Basento, 14 96100 Siracusa Redazione Via Basento,14( p.za Adda) Siracusa Anna Gloria Valvo direttore responsabile

Contatti:Sito: www.lanota7.it Email: [email protected]

Fax 0931 446599 Tel. 0931 449410 Stampa: Tipolitografia Geny Canicattini Bagni (SR)

Distribuzione:DUERRE servizi (SR)

Siracusa ( Agata Furnò) Ci sono giorni in cui viale Teo-crito non respira e il traffico si blocca. Tutta colpa di quegli autobus che arrivano a decine portando persone in visita al Santuario della Madonna delle lacrime. Spesso il fenomeno ricorre la domenica. Se questo è il tipo di turismo che si è ritagliato la città di Siracusa meglio rinunciarci. Lo chiama-no “turismo mordi e fuggi” perché i turisti mordono quel che trovano nel sacchetto di carta che si sono portati da casa e poi scappano letteralmente per non correre il rischio di comprare una minerale dopo aver finito la bottiglietta in dotazione. L’arrivo dei pullman è sempre attorno alle 9 del mattino, scaricano i ferventi devoti all’ingresso della strut-

SIRACUSA - IL TURISMO DI VIALE TEOCRITO E’ DA CONTROLLARE

Siracusa - “La rotatoria che spe-rimentiamo in queste settimane in Corso Gelone funziona e funzionerà ancora meglio quan-do sarà costruita definitivamente con l’apposizione della segna-letica completa e definitiva che ancora manca creando qualche problema.” La dichiarazione è dell’assessore alla viabilità Mauro Basile. Quello che anco-ra si evidenzia come un cattivo funzionamento della rotatoria, dipende dalla “invadenza troppo marcata” di automobilisti che non rispettano appieno l’obbligo di dare precedenza a chi si trova dentro il circuito della rotatoria stessa. Le affermazioni dell’as-sessore Basile vengono fuori dal “rapporto” che gli autisti di pul-lman hanno realizzato a seguito della loro precedente esperienza maturata utilizzando gli impianti semaforici ora disattivati. L’as-sessore tiene a fare sapere che il tentativo fatto dal suo prede-cessore ( Ciccio Midolo) era ben diverso dal suo, perché allora si trattava di un progetto molto complesso che coinvolgeva più impianti semaforici e incroci

tura religiosa e poi restano alla meno peggio in attesa del loro ritorno fissato per fine messa. Ne-anche il tempo di prendere un caffé, forse sola-mente gli autisti ne hanno il tempo, poi il carico di religiosi e laici torna a bordo. I Pullman nel loro giostrare nei pressi del santuario creano un caos che non si riesce a descrivere. Bloccano il traffico aspettando dove meglio credono gli autisti i passeggeri, partono senza ordine quan-do credono e il più delle volte formano una lun-ghissima fila indiana che intasa letteralmente l’intero viale. Il semaforo che incrocia con viale Teracati sempre vigile e attivo in automatico ri-esce a far passare al massimo un solo autobus prima di scattare ancora. Poveretto l’automo-bilista che si trova in fila dietro il bus di turno perché costretto a respirare gasolio allo stato puro e poi perché al semaforo non arriva mai. Ovviamente, i vigili urbani si tengono alla larga dalla caotica situazione, considerato che poco potrebbero fare per alleviare le sofferenze dei protagonisti. Attorno alle ore 13 tutto torna nor-male, meno male che di quel tipo di turisti non c’è ne sono tanti, altrimenti potremmo chiudere bottega. Se qualcuno crede di poter suggerire qualche soluzione faccia un passo avanti, maga-ri dentro il nostro indirizzo di posta elettronica.

con inversione addirittura del senso di marcia in al-cuni tratti preesistente. “La rotatoria che oggi stiamo realizzando – afferma Basile – non vuole essere la soluzione del traffico in quella zona, ma ci acconten-tiamo anche di un semplice migliore scorrimento del traffico, già testato, che ci ha permesso di registrare anche un notevole abbassamento del tasso di inquina-mento nella zona interessata”. A questo punto non ci resta che augurarci che al più presto si possa porre termine alla fase sperimentale, giusto per potere con-statare, senza dubbio alcuno, che l’assessore al traffi-co del comune di Siracusa aveva visto giusto e quanti lo informavano riferissero rilevamenti aderenti alla realtà. Augurarci il buon funzionamento del progetto di rotatoria in questione significa sperare che i siracu-sani possano guadagnarci qualcosa realmente anche sotto il profilo della qualità di vita nel centro urbano.

SR - ROTATORIA: ORA LE TESI A FAVORE DELL’ASSESSORE BASILE

Siracusa - Il seminario “Immigrazione: aspetti norma-tivi e modelli di intervento” recentemente tenutosi nei locali dell’Isisc di Siracusa ha creato i presupposti per un prosieguo, una prossima parte seconda, dedicata ad approfondire il fenomeno immigrazione a quanti si tro-vano ad affrontare la problematica per conto della cosa pubblica. L’esigenza è emersa al termine di due giorni d’attività nella sala conferenze dell’Isisc. E’ stato il pre-sidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ad impegnarsi affinché il corso d’aggiornamento, rivolto ad operatori del pubblico impiego e delle strutture depu-tate all’accoglienza, potesse essere esteso anche ad altre categorie. Il corso, organizzato dalla Provincia regionale, di concerto con l’Istituto Superiore Internazionale di Scien-ze Criminali, di cui è direttore amministrativo Ezechia Paolo Reale, si è tenuto nella sede istituzionale dell’Isisc. Nell’oc-casione in veste di consigliere d’amministrazione dell’Istitu-to, Mangiafico, ha tracciato il profilo di quella diventata una realtà internazionale d’eccellenza istituita nel 1972 dall’As-sociazione internazionale di diritto penale, dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione Sicilia. Sul piano pratico l’Isisc è una Onlus, che ha per scopo di contribuire allo studio, alla ricerca e alla divulgazione delle scienze criminali, del diritto penale internazionale e dei diritti umani, e per questo gode dello status di organismo consultivo del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite. Nell’incontro del 6 novembre il vice prefetto di Siracusa, Maria Teresa Cucinotta, si è soffermata

sul fatto che il numero d’immigrati sbarcati nelle coste sira-cusane, nel 2008 sono raddoppiati rispetto l’anno precedente facendo denotare un’insufficienza dei centri d’accoglienza. Il prefetto ha rilevato la figura del rifugiato vista dal punto della “Convenzione di Ginevra” che assegna tale status a chi subisce persecuzioni personali per motivi razziali di sesso o di religione. Lavinia Lo Curzio, responsabile del Servizio di accoglienza attiva dell’Azienda sanitaria provinciale, nel sottolineare che il suo ente si occupa dell’aspetto sanitario nell’ambito di salute intesa come benessere psicofisico. L’at-tuazione del concetto, perciò, non dovrebbe essere demandata solamente all’Asp, ma, coinvolgere altre strutture. Il sostitu-to procuratore generale della Repubblica, della Corte d’Ap-pello di Catania, Roberto Campisi, ha parlato del contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina come principio

costituzionale mirante alla tutela della collettività e dello stesso immigrato. Il magistrato ha disquisito sui principi che animano il legislatore che a fasi alterne cerca di far co-esistere l’integrazione degli immigrati all’interno della co-munità o attraverso il respingimento degli stessi immigrati l’esigenza di contenerne flussi eccessivi. Un’oscillazione del pensiero che applicato alla legge che crea notevoli pro-blemi diventando occasione di critica da parte di frange della pubblica opinione e della stessa classe politica di ri-ferimento. Nei casi in cui l’immigrato è espulso per motivi d’ordine pubblico, il provvedimento – ha riferito Campisi - è di competenza del ministero dell’Interno e il provve-

dimento può essere oggetto d’impugnativa da parte degli immigrati, dinanzi alla giurisdizione amministrativa, ossia il Tar del Lazio, vista la sede del ministero. Nel caso in cui il soggetto sia trovato privo del permesso di soggiorno, perché revocato o non ottenuto, il prefetto emana l’ordine di espul-sione, impugnabile dall’immigrato, dinanzi alla giurisdizione ordinaria, rappresentata in questo caso dal giudice di pace. Ad emanare l’ordine d’accompagnamento alla frontiera, per il cittadino destinatario dell’ordine d’espulsione del prefetto, è il questore. Nel passato il tempo massimo di permanenza era 60 giorni, mentre oggi al massimo è di 6 mesi. Tra gli animatori del seminario registrato alcune settimane addietro spiccavano il giudice del Tribunale di Catania Alessandro Centonze; il dottor Antonio Nicastro, sostituto procuratore della Repubbli-ca di Siracusa; Francesco Di Stefano, magistrato della prima

sezione civile, del Tribunale di Catania. Nel corso degli interventi tutti si sono trovati a con-vergere sulla valutazione degli aspetti giuridici connessi al fenomeno dell’immigrazione clan-destina. Si è chiarito così che il provvedimento d’espulsione è soggetto alla convalida da parte del giudice di pace, a proposito delle ipotesi di reato legate agli immigrati clandestini, il fa-voreggiamento dell’immigrazione clandestina è stata ritenuta quella più rilevante. Nel corso degli interventi della prima sessione di studio è emerso anche che la Corte Costituzionale san-cisce che i provvedimenti di cui gli immigrati sono destinatari, devono essere scritti in una lingua “comprensibile”, cioè inglese, francese, spagnolo, (ossia una lingua internazionale) e che ancor prima di provvedere all’accompa-gnamento alla frontiera bisogna sentire il sog-getto interessato in presenza di un difensore.

ISISC: NORMATIVA E INTERVENTI SULL’IMMIGRAZIONE Aspettando approfondimenti rivolti ai molti operatori del settore

Lentini (gregorio valvo) Se il Commissariato non avrà una nuova e più decente sede a Lentini il Ministero degli Interni potrebbe ricercarne una in territorio di Carlentini. Questo è quanto viene fuori dalla manifestazione organizzata giovedì scorso dal sindacato di Polizia DAP davanti alla sede muni-cipale di piazza Umberto. I poliziotti in protesta volevano attenzionare il grave problema logistico che li riguarda agli amministratori comunali di Lentini. Da quasi 25 anni il com-missariato di Ps è ospite di uno stabile inadeguato perché disposto su tre piani senza ascensore o accessi per disabili. “In questo stato qualunque altro locale con funzioni pubbli-che dovrebbe chiudere – afferma il funzionario di polizia Vincenzo Laezza – invece la responsabilità degli operatori di polizia li costringe a vivere in una struttura a dir poco inadeguata e anche fatiscente, questo avviene senza che

LENTINI – PROTESTA DEI POLIZIOTTI PER LA SEDE INADEGUATA.

nessuna autorità politica si faccia avanti a proporre soluzioni attuabili.” Gio-vedì nonostante la prote-sta del sindacato di polizia si fosse tenuta davanti al Municipio di Lentini, solamente il consigliere comunale indipendente Guido Mirisola è rimasto accanto ai poliziotti, per il resto nessuno, neanche un semplice saluto del sinda-co Mangiameli. Una delle soluzioni che nel tempo si era prospettata riguardava un adeguamento statico dell’ex plesso scolastico “Marconi” di via Agnone, però nella sostanza niente è stato fatto. Peccato che i poliziotti non possono chiudere i loro stessi lo-cali, perché altrimenti uno di questi giorni a Lentini si sarebbe potuto legge-re un cartello sul porto-ne del Commissariato di zona con su scritto: “ Locale inadeguato a tutte le disposizioni di legge. Chiuso su proposta degli organi di Polizia di Stato”

Al leader dell’Udc non va giù ad esempio la facilità con la quale la Saccecav riesce ad imporre la sua linea aziendale senza tenere conto del territorio siracusano e delle sue risorse.” Tutto questo mentre la politica e gli enti che formano l’ATO idrico provinciale stanno a guardare senza sapere e neanche capire. Secondo l’ex assessore regionale all’Industria “ stia-mo assistendo nel ruolo di semplici spettatori e a come questa azienda riesce a sprecare il denaro dei siracusani a vantaggio suo e quando va bene dei suoi dipendenti o funzionari di Mila-no, che porta a Siracusa con enorme spreco, cioè, vitto, allog-gio e stipendio da favola. Come se a Siracusa non esistessero quelle risorse umane simili a quelli esistenti nel milanese.” Un Pippo Gianni con gli occhi strabuzzati è quello che dice con veemenza ai giornalisti convocati nella sua segreteria: “ Ho

chiesto ai miei amici impegnati nelle istituzioni di farmi il qua-dro di questa situazione e del percorso che ci ha portati a far considerare Siracusa un comune in provincia di Milano.” Solo in questi giorni Gianni ha cominciato ad analizzare l’anomalia Saccecav e le sorprese si sommano. “Vogliamo capire – dice - perché da quando ci sono questi signori ad operare in città i rubinetti sono sempre all’asciutto e quando riescono a far uscire acqua sembrerebbe che sia stato compiuto un miracolo e non un fatto che era normalità quando gestiva solamente So-geas.” Quello che Gianni non dice, forse perché non sa, è che a questo si è arrivati per qualche mollica di pane fatta circolare per le strade di Siracusa. Era ora che qualcuno si svegliasse e cominciasse a vedere che l’attuale gestione Sai8 non coincide con gli interessi del territorio. Benvenuto onorevole Gianni.

PIPPO GIANNI SI SCATENA CONTRO LA SACCECAVDalla prima

Siracusa – Si chiedono in molti se la verifica politica che doveva portare a mutamenti nel sottogoverno negli enti e dentro le maggiori ammini-strazioni pubbliche sia terminata.La risposta non può che esse-re scontata: “NO!” solo annunci, chiacchiere, litigi che non hanno portato niente a nessuno. Per la go-duria di chi era in procinto d’essere

scalzato ognuno resta al suo posto. Anche quelli che non avrebbero titolo politico per farlo. La trovata probabilmente è proprio quella di annunciare solamente i cambia-menti che mai ci saranno, perché cosi si accontentano gli amici che sperano di entrare visto che “gli spetta il posto”, così come si ac-contentano gli amici e i non amici

che restano in carica contenti del solito “non ti preoccupare a te chi ti smuove.” Dai frenetici scontri delle settimane scorse si è passati alla pace assoluta. Ovviamente la pentola continua a bollire su altri fornelli di Roma e Palermo, infatti tutti aspettano che qualche coper-chio salti e forse è per questo che nessuno smuove niente a Siracusa.

POLITICA : NIENTE SI mUOVE A SIRACUSA ANChE SE LA PENTOLA bOLLE ALTROVE

Lentini – L’avvocato Angelo D’Amico torna a gestire l’Udc di Lentini dopo le dimissio-ni del professore Carmelo Grasso. E’ stato il commissario provinciale Pippo Gianni a chiedergli di accettare la gestione del partito in un momento di grandi scelte per il futuro della città. More solito quando nello scudo-crociato le cose si complicano si pensa sem-pre di far ricorso alla saggia ed autorevole conduzione del noto professionista lentinese. Si può ben immaginare come per Grasso la funzione di coordinare i 5 consiglieri Udc e la linea politica del partito fosse diventata una quotidiana impossibile missione da com-piere. Recentemente il partito dell’on. Pippo Gianni ha accolto nel suo gruppo consiliare il valente dottor Enzo Crisci, definito dai suoi

ProvinciaSabato, 21 Novembre 2009 Pag. 3

D - Sostengono che Lei sia rimasto il solo a continuare i “viaggi della speranza” Fran-cofonte- Palermo, cercando di far finanziare progetti di opere pubbliche per la sua città. Non crede che questo lavoro dovrebbe spet-tare anche ai suoi assessori? Non crede che la tendenza al lassismo debba cessare a quasi un anno e mezzo del suo secondo mandato?R- Ho sempre lavorato cercando di intercettare risorse per il mio paese, non le nascondo che attualmente sono profondamente deluso del mancato apporto da parte di partiti e di alcuni esponenti che compongono l’attuale coalizio-ne ( PDL, MPA E AS). Per quanto mi riguarda continuerò ostinatamente nel mio spasmo-dico lavoro di intercettare risorse per il co-stante miglioramento della qualità del paese; D – Esiste secondo lei uno sfasamento dei rapporti politici all’interno della sua larga maggioranza che non riesce a portare a casa quello che le aspettative e la logica vorrebbe?R- Esiste a mio modesto avviso una mancan-za di coscienza e di responsabilità in qualche esponente politico che non ha ben compreso come la politica sia unicamente servizio da rendere alla collettività. Credo che in atto vi sia un tentativo di osteggiare e quindi limitare la mia azione politico-amministrativo non com-prendendo che il danno viene arrecato solo al nostro paese e non al Sindaco pro-tempore;D – Commentiamo che all’interno della sua amministrazione c’è una forte presenza Pdl - notoriamente azionista di riferimento del Governatore Lombardo eppure non arri-va molto da questo fronte, cosa non fun-ziona in questo rapporto che non incassa?R- L’apporto in questo momento è mol-to carente, credo dipenda dalla capaci-

tà e dall’interesse dei rappresentati lo-cali di compulsare i vertici regionali e provinciali per dedicare attenzione nei con-fronti della nostra zona e del nostro territorio.D - C’è la presenza di un assessore in quo-ta Alleanza Siciliana, cosa che appare solo un “bon gest” verso lo sfortunato Nello Musumeci rimasto oggi fuori dai giochi e senza possibilità di collaborare fattivamen-te, continuerà ancora su questa strada?R- Nei confronti di questa formazione po-litica credo di aver mostrato rispetto e lealtà politica, la presenza nell’esecutivo dipende-rà solo dall’attuazione di questi principi di collaborazione e di proficuo lavoro che ho menzionato nelle sue precedenti domande. D – Il Mpa francofontese non è presen-te nella sua giunta, eppure a ragione di logica, un uomo vicino politicamente al Governatore della Sicilia potrebbe for-nire un certo apporto di collegamento tra Francofonte e gli uffici della regione. Per-ché non valorizza il Mpa che, stranamente, non ha mai avanzato pretese o proteste?R- La formazione politica dell’MPA è am-piamente valorizzata e rappresentata, non a caso detiene la seconda carica istituzionale (Presidenza del Consiglio Comunale), pertan-to ha tutte le carte in regola per poter bussare alla porta del governatore Lombardo provan-do a ricordare che esiste anche la comunità francofontese che oggi appare fortemente dimenticata e penalizzata dalla sua azione di governo alla stessa stregua di altri territori della zona nord della provincia di Siracusa. D – Alla luce di quanto abbiamo fin qui trattato, le chiediamo se non intende rimo-dellare le risorse politiche della sua Giunta

alla ricerca di una giunta più autorevole?R- E’ una ipotesi che non mi sento di esclu-dere partendo dalla considerazione che ver-ranno premiate solo le forze politiche che hanno volontà ed interesse a produrre per il paese; non sono affezionato a mantene-re la serenità politica ma sono ostinato nel continuare a dare il massimo contributo per il mio paese eliminando ogni tentativo di ostacolare o rallentare questo percorso.D - Lei è l’unico tra i sindaci della Provin-cia di Siracusa a non subire attacchi interni o esterni, dentro o fuori il Consiglio comu-nale, ma, non può non avere riflettuto sul fatto che la dote personale di popolarità potrebbe scemare, gradualmente, nel tem-po restante alla fine della sua sindacatura?R- Ritengo soltanto di avere solo ed esclu-sivamente un impegno morale nei confronti dei miei concittadini che hanno dimostrato negli anni grande affetto. In questo momento avverto la manovra di voler emarginare Fran-cofonte relegandola in posizione secondaria nel tentativo di arginare l’azione di rilancio che, in questi anni, con grande sacrificio ed or-goglio ho cercato di portare avanti. Impedirò con tutte le mie forze questo grave disegno di penalizzazione indicando, pubblicamente, i nomi degli autori affinché i miei concittadi-ni se necessario siano portati a conoscenza.D – Da grande cosa intende fare? Ha un progetto politico da realizzare? R- Desidero solo togliermi qualche soddisfa-zione in termini di ulteriori realizzazioni per la mia città per poter incontrare, ancora, lo sguar-do sorridente di molti concittadini che per quan-to mi riguarda è stata l’unica forma di appaga-mento politico che ho conosciuto in questi anni.

FRANCOFONTE: CASTANIA BACCHETTA GLI ALLEATI...Dalla prima

ALLA GUIDA DELL’UDC TORNA ANGELO D’AMICO FORSE PER …LIBERARE LENTINI

colleghi “una marcia in più” per la sua dimostrata capacità ed esperienza politica. Prima dell’arrivo di Crisci l’Udc di Lentini si è trovato a collabo-rare con l’amministrazione comunale in carica, però ne usciva poco dopo per avere ricavato, attraverso i suoi assessori, la diffusa sensazione che realizzare a favore di una città morente era diventata cosa impossibile. L’aver richiamato alla guida del partito l’avvocato Angelo D’Amico non può che avere un significato: L’Udc si attrezza a proporsi come partito per la città e a sostenere gli interessi dei lentinesi senza le mezze misure che a volte la politica impone. Nessuno si è scanda-lizzato se in questi giorni l’Udc “nuova versione D’Amico” ha cominciato a muovere i primi passi per capire come e quando si potrà liberare Lentini dal peso opprimente di un’amministrazione che vegeta dove assessori o funzionari a rotazione agiscono e parlano in nome e per conto del sin-daco che sembra assente. La novità politica non poteva non venire dall’Udc considerato che oggi è il partito con più peso e perché lo stesso deve far dimenticare di aver salvato, insieme a uomini del Pdl – forse allo scopo di fare notare la sua forza – dalla mozione di sfiducia presentata da consiglieri lungimiranti e a contatto con i cittadi-ni. L’avvocato D’Amico in questi giorni avrebbe avuto incontri bilaterali con delegazioni di partiti che soffrono il continuare l’esperienza di una am-ministrazione alquanto anomala che può contare al massimo di una forza di 7 consiglieri su 20. Già dai primi approcci sarebbe emersa la chiara volontà di cambiare pagina, nei partiti e tra gli uomini più rappresentativi del consesso civico.

Per chi vuole tenersi la poltrona, la racco-mandazione della dirigenza di partito conta ben poco; meglio cercarsi di corsa un grup-petto di consiglieri che sponsorizza. Ed è proprio qui, forse, il nodo dell’intera crisi. La maggioranza “ufficiale”, un monocolore Pd rinforzato dalla Lista Carrubba, spesso si è squagliata nell’aula. In sostanza, pare che il sindaco sia alquanto irritato da un partito che ha preso molto in termini di ru-briche, e poco ha dato quando c’è stato da fare trincea a palazzo San Biagio. Su que-sto aspetto, come sugli altri riguardanti gli sbocchi futuri della crisi, il primo cittadino è abbottonatissimo. Anzi, ha solo parole di elogio per i suoi assessori. Però i fatti sono che qualche testa, magari eccellente, gio-coforza sarà destinata a cadere. Tuttavia, facendo saltare il banco senza una necessi-tà apparente, Carrubba potrebbe voler rag-giungere diversi obiettivi. Il primo è col Pd provinciale. Al suo partito ha chiesto garan-zie, “aspettative” le ha definite, su un salto di qualità alla conclusione del mandato. Per cui se qualche notabile democratico vuole sponsorizzare qualcuno carente di adeguata dote consiliare, sa qual è la contropartita. Il secondo obiettivo è in Consiglio comu-

...CARRUBBA GUARDA LA SCACCHIERA MA NON MUOVE

nale. Legare strettamente gli assessori ai consiglieri significa mettere ordine nell’arcipelago di movimenti e sotto-gruppi vari, coi quali bisogna di volta in volta trovare un accordo per tappare i buchi causati da una maggioranza uf-ficiale alquanto assenteista. E allo stesso tempo piazzare un paletto appuntito alle costole dei “suoi”, facendogli svanire la sicumera sulla loro indispensabilità.

L’apertura all’Udc, il cui ingresso al pia-no nobile del Palazzo non è stato escluso, aggiungerebbe ulteriori munizioni a que-sto “fuoco amico”. Con in più il corol-lario di un eventuale nuovo disegno del panorama politico locale. Per i consiglie-ri centristi, infatti, si è aperta inaspettata-mente la porta principale dopo un anno e mezzo di “magra”. E’ un’opportunità difficile da liquidare con un “gran rifiu-to”, per ossequio agli ordini di scuderia siracusana. Perchè se alla Provincia e ne capoluogo lo scudocrociato è nella mag-gioranza di centrodestra, di benefici de-rivanti da questa occupazione di potere quaggiù se ne vedono pochissimi. Pippo Gianni batte i pugni sul tavolo ogni volta che serve e Nicky Paci si spende gene-rosamente in Consiglio provinciale, però dall’amministrazione di Nicola Bono non arriva praticamente niente. E se gli augu-stani del Pdl sono costretti a fare buon viso a cattivo gioco con il presidente che condivide la loro identica tessera, lo stes-so non vale per i democratici di centro. Che potrebbero anche sfilarsi dal partito di Casini se un arrivasse un “no” precot-to ad un’offerta allettante di Carrubba.

Dalla prima

Massimo Carrubba

Noto (agv) Il Governo regionale non riesce a risolvere i suoi problemi interni e il perdurare della crisi espone l’inte-ra Regione, in considerazione che non potrà essere votato lo strumento econo-mico. Non avere il bilancio regionale approvato si ripercuote specialmente sulle aspettative che gli enti locali han-no. Ecco che l’allarme parte dal sindaco di Noto, Corrado Valvo, che da poco ha accettato “il credo” del Pdl Sicilia. Valvo ha scritto una lettera pregnante di preoc-cupazione al governatore Lombardo per quanto attiene alle somme che avrebbe dovuto garantire il precariato. “Sareb-be, un gravissimo danno – dice il sinda-co di Noto - se la Regione Siciliana non fosse in condizione di stanziare le som-me necessarie per coprire il fabbisogno dei lavoratori precari. L’interruzione del rapporto sarebbe devastante per il cam-mino intrapreso dall’amministrazione comunale di stabilizzazione dei preca-ri. La stessa ha compiuto la selezione, i cui risultati verranno pubblicati nelle forme di legge, all’inizio della prossima settimana si procederà alla stipula dei contratti secondo le richieste degli stes-si contrattisti e nel rispetto dei titoli di

studio e dell’anzianità nei vari settori. In virtù di ciò, il 71,21% dei lavoratori contrattisti rimarrà nello stesso settore a cui era stato assegnato prima della sele-zione, ciò a dimostrazione del fatto che nei vari spostamenti verificatisi si erano trovate le giuste collocazioni corrispon-denti alla volontà e alle professionalità degli stessi lavoratori”. Il comune di Noto fa sapere che la prossima settima-na il sindaco Valvo, insieme ai rappre-sentanti delle forze politiche netine, i sindacali e i contrattisti, convocherà un incontro con tutta la deputazione della provincia di Siracusa al fine di avere ga-ranzie affinché la Regione possa onora-re gli impegni assunti nei confronti dei precari regionali e soprattutto di quelli della Città di Noto che ha avuto il merito di procedere prima di tutte alla stipula dei contratti di diritto privato e che ha proceduto, con grande lungimiranza, a prevedere le somme necessarie, anche per la quota della Regione, fino al 31 di-cembre 2009. Ogni ulteriore sforzo eco-nomico non è nelle possibilità finanzia-rie del comune di Noto”. E questa è una prima tegola che giunge sul capo del Go-verno regionale in crisi da troppo tempo.

NOTO – ALLARME: LA REGIONE NON PAGA E SONO GUAI PER I COMUNI

Priolo (Gabriele Russo) Sai 8 non soddisfa gli uten-ti priolesi, questa volta per le bollette salate giunte a casa dei cittadini che non si aspettavano aumenti rispet-to al passato. A scendere in campo è ancora una volta il consigliere Alessandro Biamonte che cavalca an-che un movimento cittadino per sorvegliare la qualità dell’acqua ( Priolo in pas-sato ha bevuto anche acqua al benzene di provenienza industriale ndr) e le vicende legate alla sua erogazione. Per Biamonte, occorrerebbe tornare indietro, cioè a prima che a Sai 8 fosse assegnata la gestione delle risorse idri-che priolesi. “ Erano state fatte tante promesse politi-

che – afferma il consigliere - sul fatto che i cittadini con la nuova gestione dell’acqua avrebbero avuto da guada-gnarci, invece, a distanza di molti mesi s’intravedono solamente disfunzioni e au-menti e questo ci basta per dire che il buon giorno si vede dal mattino.” Dal can-to suo Sai 8, in merito alle molte bollette contestate in questi giorni, fa sapere che la sua prima bolletta ai Prio-lesi è stata ricavata da rile-vamenti effettuati dalla pre-cedente gestione comunale.” Per il consigliere Biamonte si tratta solamente di sem-plice scuse dal momento che “prima della bollettazione si sarebbe dovuto verificare quanto si stava per fare.”

PRIOLO: ARRIVA BOLLETTA IDRICA SALATA, I CITTADINI PROTESTANO

Priolo ( Agata Furnò ) Prima della Conferenza di Servizio del 25 prossimo presso l’assesso-rato Regionale Industria a Priolo si riunirà il Consiglio comunale per le “valutazioni e di-scussioni sulle problematiche inerenti il Rigas-sificatore”. La riunione si terrà alle ore 19 del 23 novembre e sarà aperta a contributi esterni e alla partecipazione della deputazione regio-nale in particolare, ai sindacalisti e ai sindaci dei comuni della provincia di Siracusa sensibili all’argomento. Il comune di Priolo si è espresso per primo nel dire No al rigassificatore attraver-so un referendum popolare a norma di legge e dal Consiglio comunale del 23 si ricaveranno le indicazioni che il sindaco di Priolo dovrà por-tare alla Conferenza dei servizi per il rilascio delle autorizzazioni richiesta dalla Ionio gas. Sull’argomento si prevede l’intervento in con-siglio dell’architetto Massimo Gozzo del Co-mitato “Stavolta decidi tu” che ha fatto sapere già di avere notificato al Governo regionale in data 23 ottobre 2009, l’istanza di annullamento dell’autorizzazione per il rigassificatore, perché agli atti non risulta la consultazione popolare

del 15 e 16 luglio 2007 tenutasi a Priolo G. e che ha avuto come risultato un corale “NO” dei cittadini. Secondo Gozzo, la Regione non ha voluto considerare che la consultazione refe-rendaria è avvenuta così come previsto per Leg-ge perché non è stata ammessa a far parte inte-grante del Decreto di compatibilità ambientale. Il comitato civico ricorda come negli articoli 6 e 7 della convenzione di Aarhus, ratificata in Italia con Legge n. 108/2001, obbligano l’Am-ministrazione pubblica ad informare i cittadi-ni, qualora sia iniziato un processo decisionale comportante un impatto sull’ambiente, in modo da garantire ai soggetti interessati la possibilità di poter partecipare all’elaborazione di piani, programmi e politiche relative all’ambiente nel-la fase preliminare e quindi in uno stadio in cui tutte le operazioni siano ancora pendenti, cioè all’inizio del processo decisionale. Insomma si sospetta che, nonostante un referendum sentito dall’intera popolazione priolese, in violazio-ne alle norme vigenti in materia si vogliano escludere dalle decisioni partecipate proprio i maggiori interessati: i cittadini di Priolo.

PRIOLO – SUL RIGASSIFICATORE IL CONSIGLIO COMUNALE SI RIUNISCE IL 23 PROSSIMO.

Priolo al voto per il referendum il 15 luglio 2007

terrorizza la popolazione che per questo non vede di buon occhio la costruzione a terra dell’im-pianto di rigassificazione. Nel caso di un incidente in qualche impianto nessuno potrebbe esclu-dere, crediamo, un coinvolgimen-to dell’impianto rigassificatore. Insomma, perché non conside-rare un effetto domino al contra-rio, cioè che parta dagli impianti esistenti e non dall’impianto che

vuole realizzare Ionio Gas. D – Un effetto domino al contrario?Già, perché non pensare anche a questa ipotesi che co-munque circola e allarma la popolazione?D – La soluzione possibile esiste?Fare la manutenzione agli impianti e mantenerli effi-cienti e sicuri può essere una prima soluzione. Una seconda potrebbe venire da un vero confronto e chiarimento con la popolazione interessata per fugare i dubbi su quanto ipoteticamente nessuno può escludere che possa accadere.D – Vuole dispiegare il concetto?Si è detto a tutti, attraverso qualche giornale, che lo stu-dio condotto da una azienda americana specializzata, incaricata dal comune di Priolo, abbia rivelato che “tut-to va bene e che non c’è nessun pericolo”. Però questa cosa non ha tranquillizzato nessuno lo stesso, nono-stante si dica che la Ionio Gas abbia pagato una barca di soldi per quello studio che di fatto nessuno conosce.D – Neanche il sindacato?Proprio così, noi non abbiamo mai avuto l’occasione di conoscere questo studio che dovrebbe riassicurare tutti, lo abbiamo chiesto ad addetti ai lavori, a soggetti politici di rilievo, ma nessuno è stato in grado di averlo neanche per se stesso. Ci chiediamo perciò a cosa è ser-vito far studiare la situazione ad esperti se le risultanze non sono state comunicate alla stampa, alle associazioni o ai politici locali.D – Parla di cattiva comunicazione?Esatto, fino a prova contraria mi sento di affermare che sull’argomento fino ad ora è mancata la comunicazione sotto ogni forma, anzi mi spingo a pensare che l’infor-mazione sia stata scambiata per un braccio di ferro con la popolazione interessata che si oppone strenuamente. Tutto questo è inquietante se si pensa che tra qualche giorno si potrebbe giungere al definitivo iter autorizza-tivo del rigassificatore. Crediamo che sia un passaggio necessario divulgare quello studio di cui tanto si parla, magari mettendolo in rete sul sito internet del comune di Priolo o della Provincia. D - Presso Confindustria Siracusa con l’assessore all’industria avete affrontato( mercoledì) l’argo-mento Siteco, l’azienda che costruisce torri eoliche che rischia di chiudere, oltre che dell’indotto, quale ri-sultato è emerso?L’assessore Venturi ha fatto sapere che tra non molto saranno sbloccate quelle autorizzazioni di riferimento del cosiddetto “eolico”. La Siteco, pertanto, dovrebbe risolvere temporaneamente la sua crisi, ma l’assessore ha sottolineato che si tratterà di soluzioni temporanee. Secondo l’assessore l’azienda in questione si deve at-trezzare con immediatezza ad approntare un piano di diversificazione, perché senza una riconversione della produzione in corso, potrebbe non avere futuro azien-dale. Anche il sindacato si colloca sulla stessa posizione proponendo all’azienda in crisi di convertire la sua pro-duzione diretta all’eolico, magari restando sempre nel settore dell’energia pulita, dopo la riqualificazione del personale addetto.

Tel. 0931 449410Fax 0931 446599

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Il giornale elettronico si trova sul sito:

www.lanota7.it

Migliaia di copie distribuite gratuitamentenei 21 comuni della provincia di Siracusa

La vicenda appena appar-sa sui manifesti mandava su tutte le furie il siracu-sano Pino Mollica titolare dell’agenzia di spettacoli “ Big Show managment ” che possiede in esclusiva per la Sicilia proprio il gruppo gi-tano più famoso del mondo e le sue 5 chitarre; quelli del brano “Bandolero” per inten-derci. Il produttore dei Gip-sy si precipitava al Comune di Floridia per avvertire che si stavano truffando i citta-dini, attirandoli quel 3 mag-gio dello scorso anno con un manifesto falso. Mollica af-ferma di essere stato trattato con sufficienza e mandato via inascoltato anche se mi-nacciava che avrebbe adito a vie legali. “Faccia quello che vuole e ci lasci lavorare!” era la risposta che dal comune di Floridia giungeva al Mollica. Ed ecco che il Comune del

sindaco Arturo Spataro, veni-va citato in Tribunale, in sede civile, per risarcire 500 mila euro alla “Big Show Manag-ment “ che da quella vicenda aveva subito danni. Prima di presentare la citazione il le-gale del Mollica, l’avvocato Giuseppe Calafiore, aveva inutilmente richiesto di avere copia della delibera relativa all’incarico, ma, la delibera non veniva consegnata. E’ apparsa però dopo circa un anno tra fascicoli, perché depositata in Tribunale tra le note di risposta prodotte a difesa dal legale del Munici-pio. La lettura della delibera d’incarico all’associazione Stradivarius faceva emerge-re che il contenuto era “men-dace nel suo intero contenuto – dice Mollica - e compila-ta con la finalità non certo chiara e ingannevole verso tutti e la cittadinanza prima

di altri, e proprio in forza al contenuto palesemente falso nei dettagli di affida-mento stiamo presentando una denuncia penale nei confronti dei responsabili.” La delibera oggetto della dura contestazione porta la data del 3 maggio 2008 ed è registrata al n 95/314 del VI settore, ufficio Cultu-ra e Spettacoli e Pubblica Istruzione, e ha per ogget-to “ l’affidamento incarico all’Associazione Ricreativo Culturale Stradivarius per concerto musicale Ricardo Res and ArtGipsy”. Senza voler affrontare nel merito il contenuto della delibera in questione non si può fare a meno di notare che a quel punto sarebbe passata anche l’affermazione di uno che tramite amici si diceva leader del disciolto gruppo Beatles. Paradossalmente sarebbe ri-

FLORIDIA – CHIESTO RISARCIMENTO DI 500.000 EURO, ORA SI PASSA AL PENALE.

Dalla prima

sultato meno falsa del caso in fattispecie, visto che almeno il gruppo degli “scarafaggi”si è veramente sciolto, men-tre quello dei Gipsy Kings esiste, produce e si esibisce ancora. Ad onor del vero però si deve fare salva la buona fede del “famosissimo” Ricardo Res che potrebbe avere solamente la colpa di cantare in spagnolo e nello stile dei Gipsy Kings. Speriamo che l’amministrazione comuna-le di Floridia abbia come difendersi, altrimenti si potreb-be trovare a far pagare più volte ai cittadini uno spettacolo mai visto, esistito solo sulla carta e nei manifesti murali.

Gli impianti pubblicitari abusivi vengono sanzionati dall’articolo 23 del Codice della Strada, per far valer il principio della sicurezza automobilistica che verrebbe meno per la distrazione di chi guida. Il principio è adottato in tutto il mondo dove in maniera simile i cartelloni pubblicitari non possono essere disposti ai margini delle autostrade e in particolare in prossimità di incroci e rota-torie. La città di Siracusa ha registrato, diversi mesi addietro, interventi di rimozione degli impian-ti abusivi nel centro urbano, diventati invasivi fino all’inverosimile. Il corpo di Polizia Provincia-le per motivi organizzativi era stato costretto a segnare il passo per qualche mese, fino allo scorso giovedì quando l’operazione di rimozione è ripartita alla grande. A parlare di tolleranza zero sulle strade provinciali sono stati all’unisono l’assessore Salvo Magnifico e il comandante Pippo Caruso. Una squadra di lavoro è stata costituita a supporto dei mezzi e degli operai di una ditta incarica-ta dell’abbattimento, rimozione e stoccaggio delle strutture in ferro abusivamente impiantate nei pressi di centri commerciali e ai margini delle strade. “ Parliamo tanto di legalità – ha dichiara-to l’assessore provinciale ai LLPP Mangiafico – che spesso dimentichiamo di farla rispettare, il caso degli impianti abusivi è uno dei casi di illegalità da combattere alla radice, a qualunque co-sto, perché la degenerazione del fenomeno diventa prova evidente dell’impotenza delle istituzioni”.

Dalla primaPROVINCIA – “TOLLERANZA ZERO” PER I CARTELLONI AGLI INCROCI

D- I metalmeccanici siracusani temono la dismissione del settore dal momento che non appare all’orizzonte nessun progetto capace di sostenerlo, può riferirci la sua opi-nione in merito?In effetti non si può non considerare uno sce-nario futuro disastroso per i nostri lavoratori metalmeccanici. Sembrerebbe proprio che la nostra provincia sia stata posta fuori da ogni circuito in grado di portare occupazione. D- Eppure la zona industriale siracusana è tra le maggiori d’Italia?Dica pure d’Europa, e questo aumenta il nostro sospetto che si voglia penalizzare i nostri lavo-ratori se non le nostre popolazioni che soffro-no i danni ambientali dell’industrializzazione.D – Penalizzare, detto cosi appare come vo-ler dire ricattare, non le sembra?Se ci riferiamo alla proposta di rigassificatore nel cuore della zona industriale, alla recente ri-duzione di manutenzione ordinaria e straordi-naria ai vecchi impianti esistenti, si potrebbe proprio pensare ad una forma latente di ricatto occupazionale. Siamo critici verso quelle indu-strie che tagliando i costi della manutenzione abbassano conseguentemente anche il livello di sicurezza della zona industriale interessata. Questo non aiuta, infatti, una minore sicurez-za degli impianti si riflette nel concatenato timore di chi mette in relazione gli incidenti possibili e quel possibile effetto domino che

Dalla prima

SIRACUSA - UILM RIFLETTE SUL RIGASSIFICATORE IONIO GAS E CREDE NEL RILANCIO SITECO

Marco Faranda Segr Prov Uilm

Carlentini (GV) “ Nessuna offesa per i lentinesi se abbia-mo scelto di fare unione con il comune di Melilli, perché la nostra disponibilità a farla an-che con Lentini resta sempre aperta”. Cosa rispondono gli amministratori della città di Carlentini alle accuse di spoc-chia campanilistica che gli ven-gono indirizzate dai discendenti

di Gorgia. In effetti la situazione finale lascia aperte le porte della polemica fino ad un chiarimento finale che i sindaci potrebbero avere. Sostanzialmente in atto sono state create due forme di Unione dei Comuni: quella di Carlentini e Melilli e un’altra tra Lentini e Francofon-te. “E’ stato il comune di Lentini a chiamarci a giochi

ormai chiusi con l’amministrazione di Francofonte – dice l’assessore Angelo Ferraro – e dal momento che la legge ci consente una doppia adesione nulla osta per noi a una partecipazione ulteriore assieme a Len-tini e Francofonte”. A supportare la tesi di Ferraro c’è anche l’assessore Nello Ventura che come prova del nove avanza: “ nell’amministrazione del sindaco Pippo Basso siamo ben quattro gli assessori lentinesi, come si può immaginare una posizione distante dal comune li-mitrofo?” Anche a Lentini c’è chi difende i cugini con-finanti: “ potrebbe esserci stata realmente una cattiva conduzione della vicenda da parte del sindaco Mangia-meli – afferma Enzo Crisci dell’Udc – e non dobbia-mo meravigliarci se un comune con voglia di correre verso la soluzione dei suoi problemi economici come Carlentini può mettersi a perdere tempo con il pauro-so immobilismo dell’amministrazione Mangiameli.”

CARLENTINI: <<NESSUNA OFFESA SE L’UNIONE LA FACCIAMO CON MELILLI>>

Angelo Ferraro