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GRANDE APPREZZAMENTO PER L’INCOMING DI OPERATORI RUSSI E ARABI A UDINE OLTRE 150 IMPRENDITORI AL PORTE APERTE NEGLI UFFICI DI GEMONA DEL FRIULI INACCETTABILE LA PATENTE A PUNTI IN EDILIZIA, LA PROTESTA DI CONFARTIGIANATO PIACE AGLI ARTIGIANI LA “SCUOLA PER IMPRENDITORI” PROMOSSA DAI MOVIMENTI DONNE E GIOVANI UDINE Anno XIII - Supplemento n. 11 - Novembre 2013 Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale Il futuro dell’artigianato si stampa in 3D

Informimpresa Udine novembre 2013

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Informimpresa Udine novembre 2013

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GRANDE APPREZZAMENTO PER L’INCOMING DI OPERATORI RUSSI E ARABI A UDINE

OLTRE 150 IMPRENDITORI AL PORTE APERTE NEGLI UFFICI DI GEMONA DEL FRIULI

INACCETTABILE LA PATENTE A PUNTI IN EDILIZIA, LA PROTESTA DI CONFARTIGIANATO

PIACE AGLI ARTIGIANI LA “SCUOLA PER IMPRENDITORI” PROMOSSA DAI MOVIMENTI DONNE E GIOVANI

UDINE

Anno XIII - Supplemento n. 11 - Novembre 2013

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Il futuro dell’artigianatosi stampa in 3D

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EDItorIAlE

03 Esistono ancora spazi per fare impresa in Friuli?

I FAttI

04 Iscritti in crescita a Udine3D Forum, un successo che supera i confini

07 Tilatti, una follia italiana la patente a punti in edilizia

08 Grande apprezzamento per l’incoming di operatori russi e arabi a Udine

10 Scuola per Genitori, presentata la V edizione

11 Ecco come la cultura salva il manifatturiero

I NoStrI IMPrENDItorI

12 Un falegname “atipico” che ha puntato sul design innovativo

CAtEgorIE

14 È stato un novembre informatico quello di oltre 100 artigiani friulani

CroNAChE

15 Piace agli artigiani la “Scuola per Imprenditori” di Confartigianato Udine

16 Piccole eccellenze green che fanno grande il territorio

17 Oltre 150 imprenditori al porte aperte negli uffici di Gemona del Friuli

18 Studenti di terza media a scuola d’artigianato

ANAP

19 Alzheimer, 12mila casi in regione Udine a sostegno degli anziani

PErIoDICo MENSIlEDI CoNFArtIgIANAto IMPrESE F.V.g.

Autorizzazione del Tribunale di Triesten. 1020 del 08/03/2001Anno XIII - Supplemento al n. 11 - Novembre 2013Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine

Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale

Direttore responsabile:Bruno Gazulli

Comitato di redazione:Enrico Eva, Bruno Gazulli, Gian Luca GortaniGianfranco Trebbi

hanno collaborato a questo numero:Alessandro Ferreghini, Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Luca Nardone, Rachele Francescutti, Giulia Peccol, Tiziana Sabadelli, Nicola Serio

Direzione, redazione,Amministrazione:Via Coroneo 6, 34133 TriesteTel. 040 363938

Editore:Confartigianato Imprese Friuli Venezia GiuliaVia Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938

Progetto grafico:Unidea

Stampa:Cartostampa Chiandetti srlReana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106

Pubblicità:Per la pubblicità su Informimpresapotete contattare Rosanna PalmiscianoTel. 0432 516738

Contenuti

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Editoriale

Qualche risposta interessante a questa do-manda viene da quanto sta accadendo nel comparto artigiano. L’artigianato è da sempre un serbatoio di ener-gie imprenditoriali: è alimentato da chi, giova-ne o meno giovane, avvia un’azienda in pro-prio e a sua volta alimenta il tessuto produttivo dando vita a realtà più strutturate.Si diventa artigiani di solito dopo un’esperien-za di lavoro dipendente, più o meno stabile, per la voglia di mettersi in proprio e di provare a realizzare un progetto. Poi, tra tutti quelli che superano il primo periodo critico c’è chi sce-glie la piccola dimensione come la sua colloca-zione ottimale e chi - potendo e volendolo fare - prova a crescere per dare vita a un’azienda più grande, a un sogno più ambizioso. Succe-de in Friuli così come altrove.È successo in passato e continua ad accadere, ma… con sempre maggiore difficoltà.Un dato la dice lunga: prima dell’esplodere della crisi (consideriamo il triennio 2006-2008) in provincia di Udine nascevano mediamente ogni anno 1180 imprese artigiane. Nel 2012 questo flusso di nuove iniziative è sceso a poco più di 900, vale a dire il 23% in meno.La capacità del nostro territorio di far nasce-re nuove iniziative si è così ridotto di quasi un quarto e se teniamo conto della fascia dei neo-imprenditori più giovani la situazione è divenu-ta a dir poco allarmante.È solo un fenomeno congiunturale, determi-nato dal peggioramento delle condizioni com-petitive? In larga parte no. È piuttosto l’effetto di una condizione più profonda, psicologica prima ancora che economica. È il sintomo di uno scoraggiamento collettivo, che potrebbe aggravarsi, ma che potrebbe anche essere risollevato. Ad esempio con una strategia di politica economica chiara e convinta.Il Friuli Venezia Giulia, purtroppo, non è tra le migliori regioni in cui fare impresa. L’indice di competitività regionale ci colloca al 7° posto in Italia e al 157° posto in Europa, nettamente dietro alle vicine Stiria (119^), Slovenia occi-dentale (123^) e Carinzia (135^).

In altre parole, e pur tenendo conto dei limiti di ogni classifica: basta andare qualche chilo-metro più in là per trovare un ambiente più favorevole alle aziende, piccole o grandi che siano.C’entra il fatto di pagare meno tasse? Anche, ma basta ascoltare qualche testimonianza per capire che ancora più importante è il ruolo delle infrastrutture, dei servizi pubblici e della Pubblica Amministrazione, qui vissuta come ‘peso’ e altrove un po’ più come supporto.Vogliamo migliorare sensibilmente la situazio-ne? Ridurre la pressione burocratica sarebbe già una buona cosa.Ma per invertire il declino occorre cambiare ra-dicalmente impostazione e trasformare la logi-ca “dell’adempimento” in quella della presta-zione, al servizio di cittadini ed imprese. Non solo una politica che “allenti il freno”, quindi, ma una che prema sull’acceleratore, tenuto conto che il potenziale c’è ancora.Lo dimostrano i non pochi casi di successo che, in barba alla crisi, ancora emergono.Basta analizzarne alcuni per ricavarne l’iden-tikit del talento da coltivare: un imprenditore che crea e ragiona “in friulano”, produce “in italiano” (attraverso il Made in Italy) e si pro-muove nel linguaggio globale della rete.

Esistono ancora spazi per fare impresa in Friuli?

di gian luca gortaniDirettore Confartigianato Udine

Occorre cambiare radicalmente impostazione e trasformare la logica “dell’adempimento” in quella della prestazione.

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Oltre 430 iscritti ai workshop, 250 presenze al convegno di apertura seguito da altre 329 persone in

diretta streaming su internet. Sono que-sti i principali numeri della 3^ edizione di Udine3D Forum che si è svolto venerdì 8 e sabato 9 novembre al Centro culturale alle Grazie a Udine. Un successo di pub-blico e di interesse che riempie di soddi-sfazione Confartigianato Udine e Segno-progetto che hanno organizzato l’evento, ponendo ancora una volta Udine come capitale nazionale del 3D. Il convegno dell’8 novembre intitolato “Visioni 3D del futuro” è iniziato con i saluti del presidente di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti che ha ringraziato tutti coloro che hanno permesso l’organiz-zazione dell’evento, dal Comitato scienti-fico alle istituzioni partner, dagli sponsor - tra cui la Banca di Cividale che ha rega-lato il ‘pass’ di accesso ai workshop a 100 giovani under-30 - e ha invitato ad inter-pretare gli stimoli di questa panoramica

di tecnologie 3D per costruire un futuro di sviluppo dell’artigianato, non solo di-gitale. Il sindaco di Udine, Furio Honsell ha citato Luca De Biase invitando a con-siderare quella in corso non una “crisi”, ma una “crisalide” dalla cui metamorfosi nascerà il futuro, anche sull’onda di spe-rimentazioni come quella del fablab tem-poraneo terminato il giorno prima e crea-to dal Comune, da Confartigianato Udine e dalla Camera di Commercio. Il presi-dente di Adi FVG, Marco Marangone ha sottolineato il vivo interesse per il modo in cui le tecnologie 3D incidono sull’atti-vità ed il ruolo del designer, invitando a tutelare la sua specificità professionale e l’onorevole Paolo Coppola ha enfatizzato come i cambiamenti che stiamo vivendo abbiano una dimensione che si fatica a comprendere e valutare per cui “occorre avere il coraggio di sperimentare, di co-struire il futuro seguendo rotte impreve-dibili”. La presidente della Regione, De-bora Serracchiani ha inviato una lettera di

Iscritti in crescita a Udine3D Forum, un successo che supera i confini

Due giorni con i massimi esperti nazionali di grafica 3D e digital imaging, ospite d’onoreil prof. Schoenberger dell’università di Oxford

I Fatti

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saluto e di incoraggiamento a proseguire sul percorso di innovazione già intrapreso dall’artigianato.A moderare il convegno di apertura sul presente e il futuro della grafica 3D, delle sue applicazioni, delle prospettive di evo-luzione degli strumenti hardware e sof-tware, è stato Federico Pedrocchi, con-duttore della trasmissione scientifica di Radio24 Moebius. È stato lui ad introdur-re gli interventi di Maurizio Caporali che ha descritto UDOO, il microcomputer che

ha congiunto Arduino e Raspberry, Mirko Daneluzzo che ha dimostrato come natu-ra e design possono integrarsi grazie alle potenzialità del 3D, Alberto Barberis che ha illustrato i campi applicativi e le poten-zialità delle stampanti 3D, Antonio De Lo-renzo che ha dimostrato come anche con un budget limitato sia possibile realizzare un cortometraggio di fantascienza e Mir-co Piccin che ha offerto una panoramica dello sviluppo e delle potenzialità appli-cative di Arduino.

I Fatti

L’apertura con(da sinistra)

Pedrocchi, Tilatti, Honsell, Coppola e

Marangone.

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«È ancora complicato comprendere quali potranno essere gli effetti sul comparto di queste nuove tecnologie - ha detto il direttore di Confartigianato Udine, Gian Luca Gortani - soprattutto perché il loro utilizzo non andrà a modificare solamen-te la parte dell’artigianato digitale, ma un po’ tutto il settore. Non c’è limite all’ap-plicazione di alcuni di questi macchinari o software. Udine3D Forum e il Fab Lab temporaneo che abbiamo realizzato a Udine sono solo due dei tanti passi che Confartigianato Udine sta facendo in que-sta direzione, per i quali voglio ringrazia-re tutta la struttura ed in particolare il funzionario Luca Nardone che li ha coor-dinati». A Udine3D Forum sono interve-nuti professionisti, imprese e studenti e i più grandi player del settore: Autodesk, ZBrush, Blender, ArchiCAD, Wacom, Rain-bow Academy, ProTocuBe, VRay, Rhinoce-ros, Cinema4D, Unity. Fra i relatori di maggiore spicco Daniele Angelozzi (Danko), guru di ZBrush e evan-gelist della Wacom; Francesco Milanese, trainer della Blender Foundation; Antonio De Lorenzo, caporedattore di Computer Grafica e 3D Artist; Francesco Lupo della

MPC di Londra; Gianmario Catania, diret-tore tecnico della Rainbow Academy.Udine3D Forum è stato organizzato all’in-terno del programma del Future Forum della Camera di Commercio di Udine.

Il convegno di apertura di Udine3D Fo-rum è culminato nella lectio del professor Viktor Mayer Schoenberger (nella foto qui sopra), docente di internet governance ad Oxford e autore del volume “Big Data - Una rivoluzione che trasformerà il nostro modo di vivere”, che ha illustrato il signi-ficato del concetto di “big data” attraver-so una serie di parole chiave. “Il concetto chiave - ha spiegato Schoenberger - è la capacità di decifrare enormi quantità di dati e informazioni con di algoritmi non necessariamente sofisticati e l’esigenza di tenere distinta la correlazione tra fenome-ni dall’idea di ricavarne delle relazioni di causa-effetto. Ne deriva l’importanza di non rinunciare al concetto di “libero ar-bitrio” solo perché la tecnologia sembra poter spiegare il nostro comportamento come una mera ricorrenza di dati”.

I Fatti

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I Fatti I Fatti

Tilatti, una follia italiana la patente a punti in edilizia

Solo nell’ultimo anno le imprese artigiane attive in Friuli Venezia Giulia nel comparto costruzioni sono diminuite del 2,4%

Ma si rendono conto che le imprese stanno morendo? A me pare di no, visto che a Roma si inventano quo-tidianamente nuovi adempimenti inutili e costosi.

Già non c’è lavoro, e invece di semplificare si aggiungono costi aggiuntivi a quelli che già ci sono. L’unico risultato che si otterrà sarà una accelerazione delle chiusure”. Lo denuncia il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti, com-mentando l’intenzione del Governo di istituire una ‘patente a punti’ in edilizia per gestire la qualificazione delle imprese di costruzioni ai fini della loro partecipazione ad appalti e per accedere a finanziamenti pubblici, patente che costerà almeno 300 milioni di euro alle imprese a livello nazionale. “Se in alcune aree del Paese si evidenziano maggiori criticità nella gestione della sicurezza – aggiunge Tilatti – e se gli organi preposti non sono in grado di effettuare ovunque i controlli nei cantieri, non si capisce perché le conseguenze le deve pagare tutto il Paese e soprattutto le imprese corrette. Proseguendo così si uccidono le imprese. La sicurezza sul lavoro non si fa con la burocrazia” Secondo Tilatti, insom-ma, “la patente a punti in edilizia rischia di trasformarsi in un nuovo Sistri, vale a dire in un sistema costoso e complesso

per le imprese ma inefficace rispetto all’obiettivo che si pre-figge. Un adempimento oneroso, inutile e complicato che rischia di dare il colpo di grazia alle imprese del settore co-struzioni alle prese con una crisi profonda che, nel 2102, ha provocato la perdita di 122.000 addetti e 61.844 aziende”. Il crollo delle imprese edili nel FVg. Soltanto nell’ultimo anno (30 settembre 2012 - 30 settembre 2013) il numero di imprese artigiane attive in Friuli Venezia Giulia nel comparto costruzioni è diminuito del 2,4%. Il calo è stato nettamente più accentuato in Friuli che in Venezia Giulia. In provincia di Pordenone la contrazione è stata del 3,7% e in provincia di Udine del 2,8%, mentre a Gorizia si è limitata all’1,1% e a Trieste si è addirittura registrato un leggerissimo aumento, nella misura dello 0,2%. Sempre in FVG e sempre nello stes-so periodo il numero di artigiani dell’edilizia in senso stretto (-3,5%) si è contratto nettamente più rispetto a quelli dell’im-piantistica e degli altri lavori di completamento degli edifici (-2,0%). “Il Testo Unico sulla sicurezza del lavoro – conclude il presidente - contiene già le norme per garantire la sicurezza e per punire le violazioni. Non abbiamo bisogno di nuovi costi e di nuovi adempimenti”.

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I Fatti

Nove operatori, 5 russi, 2 degli Emi-rati Arabi e 2 del Quatar hanno incontrato 13 imprenditori italiani

nel corso di un incoming di operatori del sistema casa, arredo e dell’interior design organizzato da Confartigianato il 5 novem-bre all’Ambassador Palace Hotel a Udine. Gli incontri sono stati aperti dal vice presi-dente vicario di Confartigianato Udine con delega all’internazionalizzazione Franco Buttazzoni, che ha ringraziato per la par-tecipazione a questa importante iniziativa economica, realizzata con il supporto di UnionCamere e dei responsabili degli Uffi-ci Internazionalizzazione di Confartigianato nazionale (Gabriella Degano), Confartigia-nato Udine (Flavio Cumer), Confartigianato Vicenza (Andrea Rossi), e Confartigianato Terni (Corrado Bordoni) dove la delegazio-ne estera ha fatto tappa.Gli incontri, supportati da 8 interpreti rus-so/italiano e inglese/italiano, si sono svolti dalle 10 alle 16 quando la delegazione de-gli operatori stranieri è partita alla volta di

Terni. Gli operatori esteri hanno manifesta-to soddisfazione per le aziende incontrate e per la qualità dei loro prodotti e si sono resi disponibili a nuovi incontri non calen-darizzati originariamente. Tutte le aziende ammesse agli incontri avevano in prece-denza superato una selezione condotta dai partner organizzativi esteri, basata sulla coerenza dei prodotti con le caratteristiche del mercato, struttura e capacità organiz-zativa aziendale idonea a far fronte ai vari adempimenti previsti dal progetto. Al temine degli incontri anche le aziende della nostra regione hanno espresso un sincero apprezzamento per l’iniziativa, per la qualità della logistica e per gli operatori incontrati. Le aziende presenti all’evento sono state A&M Glass Udine, Blifase srl, Blu Notte di Andrea Zuccato, Codutti Cu-cine di Codutti Tiziano & C, Concepts By Braida & Ortolan Interni, F.lli Del Fabbro Srl, Ho1, Musig Sedie Snc Di Musig Luca e Nicola, Nc Marmi di Cescutti Edi, Porte Italia Interiors Srl, Rossitti Giobatta e Fra-

Iniziativa di Confartigianato Udinee UnionCamere alla quale hannoaderito 13 imprese del FVG

Grande apprezzamentoper l’incoming di operatori russi e arabi a Udine

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I Fatti

telli snc di Rossitti Mauro & C., Schneider Raffaele, Verilli Luca. Per programmare in futuro altre iniziative di incoming di ope-ratori esteri, è possibile segnalare la pro-

pria manifestazione di interesse all’Ufficio Internazionalizzazione di Confartigianato Udine (rif. Flavio Cumer, tel. 0432.516745, [email protected]).

Un momentodell’incoming.

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I Fatti

Scuola per Genitori, presentata la V edizione

Prosegue con successo l’iniziativa di Confartigianato Udine e Fondazione CRUP

È stata come sempre un successo la serata inaugurale del-la Scuola per Genitori di Udine organizzata da Confarti-gianato Udine e dalla Fondazione Crup nell’Auditorium

dell’Erdisu in viale Ungheria a Udine. Il prof. Paolo Crepet ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni. Con lui anche i presidenti della Fondazione Crup Lionello D’Agostini e di Con-fartigianato Udine Graziano Tilatti che hanno ringraziato l’orga-nizzazione per la grande qualità dei relatori e dei temi trattati. “La formazione dei ragazzi e il loro rapporto con le proprie fa-miglie - commenta il presidente della Fondazione Crup Lionello D’Agostini – è un tema centrale e decisivo della nostra società:

perciò sta particolarmente a cuore alla Fondazione CRUP, che ha inteso riproporre in qualità di co-organizzatrice un percorso di dialoghi positivamente sperimentato negli anni scorsi. Nei lori interventi, relatori di alta professionalità affrontano temati-che particolarmente sentite dalle famiglie e relative all’educa-zione dei giovani, che devono essere adeguatamente seguiti nel loro cammino di crescita umana e sociale, e preparati ad affrontare il futuro.”Nel corso della serata è stato presentato il ciclo delle lezioni che si terranno nei prossimi mesi: la prima si terrà lunedì 25 novembre con Maria Rita Parsi che parlerà di “af-fettività e sessualità delle nuove generazioni”; la seconda il 31 gennaio 2014 con Paolo Albiero che parlerà degli “adolescenti, questi sconosciuti, come affrontare le difficoltà nei rapporti tra genitori e figli”; la terza il 28 febbraio con Serena Valorzi che parlerà di “generazione Cloud, affetti e pensieri nell’era digi-tale: l’impatto cognitivo ed emotivo delle nuove tecnologie sui ragazzi. Indicazioni utili per gli adulti; la quarta il 27 marzo con Daniela Lucangeli che tratterà il tema dello “sviluppo e del potenziamento dell’autostima”; il 29 aprile, per la quinta e ultima lezione, tornerà a Udine, dopo un periodo di malat-tia, don Mazzi, con l’incontro dal titolo “Come salvare un figlio dopo averlo rovinato”. Il ciclo di incontri è a pagamento e la scheda con le modalità d’iscrizione si può trovare sul sito scuolagenitori.confartigianatoudine.com.

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Ecco come la cultura salva il manifatturiero

Esempi e proposte nell’incontro organizzato a palazzo Mantica, in collaborazione con NordestEuropa

Solo con la cultura ci potrà essere una ripre-sa del manifatturiero. Lo hanno evidenziato Marco Bettiol, docente di economia e gestio-

ne delle imprese all’Università di Padova, Cristia-na Compagno, presidente di Friuli Innovazione, Daniele Mattellone, titolare W-eye e Graziano Ti-latti, presidente regionale di Confartigianato che, moderati da Eleonora Vallin, direttore della rivista VeneziePost Mappe, sono stati i protagonisti di “Cultura è Manifattura”, una serata, organizzata da Nordesteuropa, Confartigianato Udine e l’associa-zione culturale Etrarte per presentar il numero della rivista “Mappe dedicata al tema della cultura come fattore di rilancio dell’impresa manifatturiera, in particolare artigianale, che si è svolta il 13 novem-bre nel salone d’onore di palazzo Mantica a Udine, sede della Società Filologica Friulana. Un’occasione per attirare l’attenzione di come la cultura rappresenti un ingrediente immancabile della ricetta per un nuovo sviluppo economico. Soprattutto nel nostro paese, dove la parola ma-nifattura si declina in ‘made in Italy’ e artigianali-tà. Lo ha sottolineato Eleonora Vallin, direttrice di Mappe, introducendo Marco Bettiol - docente di economia e gestione delle imprese all’Università di Padova – evidenziando come la cultura abbia valorizzato interi comparti. Come quello del vino che, grazie all’intuito di personaggi come Luigi Ve-

ronelli, e quanto oggi ispirato da imprenditori tes-sili come Luigi Bonotto nel suo rapportarsi all’arte. Un rapporto, quello tra artigianato e cultura, su cui Confartigianato Udine sta lavorando molto e su più fronti, ha ricordato Edgarda Fiorini - vicepre-sidente dell’associazione e presidente nazionale di Confartigianato Donne Impresa - dal progetto Mani che orienta i giovani a riscoprire in chiave innovativa i mestieri della tradizione artigiana ad esperienze come il recente FabLab temporaneo di Udine, dalla ‘ri-alfabetizzazione’ dei consumatori al linguaggio di valore dell’artigianato artistico e cre-ativo alla prossima sperimentazione del Temporary Expo Store in un negozio sfitto, per culminare nella collaborazione con il mondo educativo, come nel caso del progetto ‘Maestri di Mestieri’ che avvicina gli allievi della scuola primaria al lavoro manuale. Di formazione ha parlato anche la prof. Cristiana Compagno, presidente di Friuli Innovazione, la-mentando come le scuole del territorio trascurino figure come quella di Jacopo Linussio, autentico “maker” ante-litteram in grado di coniugare la cre-atività artistica con uno dei primi esempi di produ-zione manifatturiera su larga scala, in pieno Sette-cento, e quindi potente esempio ispiratore per i nuovi artigiani. Daniele Mattellone ha raccontato la storia di una azienda che pone al centro della sua strategia il rapporto con la cultura. Grazie ad essa ha creato “W-eye”, l’occhiale con la montatura rea-lizzata in legno curvato multistrato, nato dall’espe-rienza accumulata nel distretto della sedia. Molti gli stimoli di riflessione che la serata ha offerto al pubblico, composto non solo di imprenditori, pre-sente anche l’assessore all’innovazione e allo svi-luppo economico del Comune di Udine, Gabrie-le Giacomini, l’assessore provinciale alla cultura, Francesca Musto, il Vice Prefetto Vicario di Udine, Francesco Palazzolo, e il direttore della Società Fi-lologica Friulana, Feliciano Medeot, che ha portato il saluto iniziale ai lavori.

I Fatti

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I nostri imprenditori

Un percorso in evoluzione, dagli studiin psicologia all’arte del legno

PromETEo - LaboraTorIo DEL LEGno DI PaoLo roVErE – maGnano In rIVIEra

Quale cognome migliore per un falegna-me se non Rovere? Nomen omen direb-bero i latini. Nato a Udine nel 1981, Paolo Rovere è il titolare di “Prometeo laborato-rio del legno” con sede a Magnano in Ri-viera dove, dal 2005, svolge un’attività di falegnameria realizzando mobili su misura che sconfina nella progettazione e nella sperimentazione artistica e scultorea. Il le-gno non è il suo unico mezzo d’espressio-ne, utilizza infatti anche altri materiali per creare complementi d’arredo (lampade, ad esempio) dal design innovativo. Ha lavora-to come apprendista nella Galleria d’arte Sergio Colussa a Udine nel ruolo di ebani-sta, intagliatore, restauratore. Dal 2000 al 2003 ha frequentato il corso di laurea in “Scienze Psicologiche Cognitive e Psico-biologiche” all’Università di Padova, che non ha concluso per seguire la sua vera passione.“Quando ho deciso di interrompere l’uni-versità - ci racconta - avevo la necessità di cambiare la mia quotidianità con qualco-sa che fosse per me stimolante e che mi permettesse di inserirmi in un contesto di-namico e volto all’azione. Fare l’artigiano significa svolgere un mestiere che ti rende autonomo e indipendente e la scelta della professione del falegname mi è sembra-

ta calzante per almeno tre motivi: potevo dedicarmi a un lavoro fatto di azioni di senso compiuto che ti permettono di ve-dere subito i risultati delle creazioni che realizzi; avrei appreso nozioni e manualità che ritenevo utili anche se avessi deciso di cambiare lavoro in futuro; avrei scelto una professione che già dieci anni fa era sem-pre più rara”.Paolo ha iniziato l’attività utilizzando esclu-sivamente il legno massello e questa ri-mane la sua specialità, anche se il suo è un approccio fluido sia rispetto alle esi-genze dei clienti sia nelle scelte tecniche e costruttive dei lavori. Quando abbiamo chiesto a Paolo che ruolo hanno le nuo-ve tecnologie in un mestiere tradizionale come quello del falegname, ci ha spiegato che lo stesso oggetto può essere realizza-to con diverse tecniche e diversi strumenti. “Nel caso della mia lampada “brida” - ha evidenziato - la parte opalina è costituita da fascette raccogli cavo che opportuna-mente manipolate generano forme defini-te e ripetibili senza l’ausilio di alcun stru-mento; le stesse forme potrebbero essere realizzate mediante una stampante 3D per una produzione in piccola serie o median-te stampaggio per grandi quantità”. Paolo Rovere ha partecipato a diverse fiere

Un falegname “atipico” che ha puntato sul design innovativo

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I nostri imprenditori

e d eventi

e spos i t i v i , tra cui, il Salone

del Mobile di Milano e l’International Design Festival

di Berlino, un festival dal carattere in-ternazionale che porta alla luce le realtà di design più innovative e sperimentali svol-tosi all’interno degli hungar dell’aeropor-to dismesso Templehof, dove ha esposto una selezione delle sue opere. Nel corso del festival i giovani designer, al pari dei più celebri, presentano e lanciano prodotti nuovi, prototipi e progetti lungimiranti. Lo sforzo che ora l’azienda Prometeo deve affrontare, come molti altri artigiani, è quello di trovare i canali di vendita ade-guati, insieme al marketing necessario alla presentazione del prodotto. Riguardo ai progetti futuri Paolo confessa: “Sono un falegname atipico. In famiglia conduciamo un’azienda agricola che ha buone potenzialità per il futuro e questa rappresenta per me un’attività parallela. Spero comunque di continuare a lungo a fare il falegname e di riuscire nel tempo a specializzarmi e distinguermi sino ad esse-re riconoscibile e unico nei miei manufatti”. E noi non possiamo che augurare a Paolo di continuare su questa strada, anche per-

chè, c o m e

sostiene il professor Stefano

Micelli (e non solo!), il fu-turo è artigiano!

Giulia Peccol

Carta d’identitàNome: Prometeo – Laboratorio del legnoAttività: Falegnameria artigianale di mobili su misura, progettazione prototipi, sculturaSede: Via Marconi 73 Magnano in Riviera (UD) www.prometolab.com

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Categorie

è stato un novembre informatico quello di oltre 100 artigiani friulani

Grande interesse per le tre serate gratuiteorganizzate dagli informatici

S ono state oltre 100 le prenotazioni alle serate informatiche organizzate nel mese di novem-bre da Confartigianato Udine. Gli argomenti

trattati erano tutti orientati all’approfondimento di tematiche informatiche per un pubblico eteroge-neo e multisettoriale, tant’è che le adesioni hanno praticamente rappresentato tutti i comparti artigiani della produzione di beni e dei servizi alla collettività.Molto interesse, qualificati gli interventi del pubblico e notevoli gli spunti di riflessione che si sono gene-rati grazie alla sapiente ed efficace conduzione dei

relatori che si sono alternati. Soprattutto gli argo-menti legati alla comunicazione e alla promozione dell’impresa hanno calamitato interesse, segno che farsi conoscere attraverso il web è gradito soprattut-to per la sua dinamicità, a cui il mondo dell’artigia-nato ricorre più di quanto si pensi. L’iniziativa, è la continuazione di un lungo lavoro ini-ziato alcuni anni fa dai professionisti informatici di Confartigianato Udine, per approfondire e guidare le imprese verso una maggiore conoscenza delle potenzialità legate alle tecnologie digitali (l’utilizzo del computer, la navigazione in internet, la posta elettronica, i social network) e quindi accrescere la competitività delle imprese.Questi i titoli delle serate proposte:

Push! Aspettare non basta: i clienti vanno richiamati Relatore: alberto DreossiSoftware Gestionale: il cuore informatico di un’azienda Relatore: alessandro FlajsLa promozione aziendale nell’era dei Social Network Relatori: Fabrizio Peresson e Filomena avolio

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Cronache

Piace agli artigiani la “Scuola per Imprenditori” di Confartigianato Udine

Oltre 50 imprenditori al primo ciclo di incontri sul tema del credito

È appena partita con un ciclo di 6 lezioni, ma l’apprezzamento e il gradimento sono testi-monianti dalla presenza, attenta, di una venti-

na di imprenditori a lezione. Stiamo parlando della Scuola per Imprenditori permanente, promossa dai Movimenti Donne Impresa e Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine, in partnership con la Camera di Commercio di Udine, che ha anche messo a di-sposizione per i corsi gli spazi del Friuli Future Forum di Udine. Un progetto che punta allo sviluppo delle conoscenze e al miglioramento delle competenze degli imprenditori, per metterli in condizione di af-frontare i problemi che quotidianamente emergono nella gestione d’impresa. Per questo primo anno di avvio, la scuola ha proposto un percorso formativo legato ai temi del credito e delle banche con l’o-biettivo di dare agli imprenditori una “cassetta degli attrezzi” con gli strumenti conoscitivi essenziali per ottenere il massimo nelle proprie relazioni con gli istituti di credito. Dopo la presentazione della scuola che si è svolta il 31 maggio al Parco scientifico e tec-nologico di Udine, si sono tenute altre quattro lezioni dedicate ai temi del credito. Le prime due lezioni di luglio, con docente Sandro Zorino di Theorema Con-sulting, sono state dedicate alla lettura dell’estratto conto e al rating bancario. Il rating è stato protagoni-sta della seconda lezione in cui è stato proposto un decalogo per gli imprenditori; le banche decidono di concedere affidamenti, ne determinano l’entità ed

il costo degli stessi, basandosi in maniera diretta sul rating dell’azienda richiedente. Nel corso della terza lezione del 28 ottobre si è parlato delle “garanzie dei Confidi a sostegno delle imprese”. Tiziano Boschet-ti e Paolo Contardo, due esperti di Confidimprese FVG, hanno illustrato i passaggi utili per ottenere l’intervento di garanzia del Confidi, con particolare riferimento ai principali elementi di attenzione da considerare nella predisposizione della domanda.Nel corso della quarta lezione dell’11 novembre, do-cente la consulente Silvia Bragagnini, si è trattato il tema di come “autovalutare la propria impresa prima di andare in banca” e quindi di come prepararsi per ricevere un buon giudizio dall’istituto di credito, ef-fettuando una corretta autovalutazione dei propri in-dici aziendali a partire dai modelli unici e dai bilanci.La quinta lezione, il 2 dicembre, è incentrata sugli “affidamenti bancari e linee di credito. Come utiliz-zarli in maniera corretta” e fornisce strumenti e meto-di di calcolo per consentire una corretta valutazione delle proprie esigenze finanziarie.Nel corso della sesta ed ultima lezione il 9 dicembre ritornano Tiziano Boschetti e Paolo Contardo insie-me a Sandro Zorino per spiegare “ciò che le banche osservano nei nostri bilanci, esercitazioni pratiche”. Insieme a loro sono presentati alcuni casi pratici delle analisi da svolgere sui bilanci aziendali, sia dal punto di vista del Confidi sia da quello delle imprese, al fine di una corretta gestione dei conti aziendali.

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Cronache

Piccole eccellenze greenche fanno grande il territorio

Con il progetto B.R.EF. una visita di studio a Vicenza all’insegna della sostenibilità

Conoscere alcune delle realtà produttive esemplari sotto il profilo dell’uso efficien-te delle risorse del territorio di Vicenza.

L’opportunità è stata data dal progetto B.R.EF. (nell’ambito della collaborazione transfrontaliera prevista dal programma Interreg IV Italia-Austria), grazie al quale Confartigianato Vicenza ha orga-nizzato il 14 novembre una visita di studio nel vi-cino Veneto per un gruppo di 15 imprenditori di Bolzano, Udine e Salisburgo. La prima tappa del-la visita è stato lo stabilimento EcoZema, impresa nata come produttrice di mollette per il bucato, che a partire dalla fine degli anni ’90 è diventata leader nella progettazione e realizzazione di arti-coli monouso biodegradabili. La crisi ha portato l’azienda a modificare la sua strategia puntando su mercati di nicchia nell’ambito della green eco-nomy e stipulando alleanze con imprese sinergi-che. È così tornata a volare tanto da costruire un nuovo reparto del costo di 650 mila euro. La seconda azienda incontrata è stata Alisea, so-cietà di Cavazzale fondata alla fine degli anni ’90. La titolare ha mostrato come, dagli scarti di ma-gazzino di aziende e griffe, possano nascere gad-

get e oggetti di ecodesign composti da materiali ecocompatibili che vengono poi commercializzati arrivando a rappresentare, in alcuni casi, dei pro-dotti di culto. Terza tappa la cantina di Contra’ Soarda a Bassano del Grappa. Già la costruzione del tetto (a volta con arcate ispirate all’architettura di Gaudì e incassate sotto alle Colline di San Mi-chele) è sufficiente a far capire come rappresenti un unicum per il settore. L’impresa infatti produce vini che arrivano a costare sino a 300 euro alla bottiglia e utilizza tecniche che sfruttano il siste-ma di raccolta delle acque piovane per garantire una corretta climatizzazione della cantina e per-ché il ciclo produttivo è realizzato in verticale così da non avere bisogno di pompe, ma sfruttando la gravità. La study visit si è conclusa con CSF srl che produce MultiOne, un mini-trattori tuttofare che, dotato degli opportuni accessori (una gamma di 170) può essere utilizzato dalla movimentazione della terra allo sfalcio dei prati; dallo spazzaneve all’aratura dei campi. Oggi Csf ha 40 dipendenti, cresce del 20% all’anno, punta ai 20 milioni di fat-turato ed esporta il 95% delle macchine prodotte (tutte in casa).

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Cronache

oltre 150 imprenditori al porte aperte negli uffici di Gemona del Friuli

5 giorni di seminari e consulenze gratuite che hanno permesso di far conoscere meglio tutto il sistema Confartigianato

Oltre 150 imprenditori ai seminari gra-tuiti con tecnici e professionisti qua-lificati, ogni giorno una decina di

appuntamenti individuali per le consulenze gratuite con una punta di 14 appuntamenti sul tema del credito. Sono alcuni numeri dell’ini-ziativa di Confartigianato Udine Servizi “Porte aperte alle imprese” che si è svolta nei suoi uffici di Gemona del Friuli dal 28 al 31 otto-bre. “Abbiamo voluto - spiega il presidente di Confartigianato Udine Servizi, Daniele Nonino - mettere i nostri esperti a disposizione degli imprenditori per consulenze specialistiche in-dividuali gratuite, convinti che sia il modo mi-gliore per far conoscere i nostri servizi alle im-prese. E vista la quantità di imprese che hanno aderito direi che è stato un successo”. Deci-samente soddisfatto anche Roberto Vicentini, presidente della zona dell’Alto Friuli di Con-fartigianato Udine: “Ancora una volta - ha detto - la nostra Associazione ha dimostrato di essere a fianco delle imprese con iniziative concrete, suggerimenti e servizi di consulenza

altrettanto concreti agli imprenditori. Ringra-zio il funzionario responsabile e i dirigenti del-la zona del gemonese per l’impegno profuso per la buona riuscita di tutti gli eventi”. Nutrita la partecipazione ai corsi serali, ma anche a quelli pomeridiani sul marketing e la fidelizzazione della clientela per i quali gli imprenditori hanno chiesto l’attivazione di un ulteriore percorso di approfondimento. I partecipanti hanno dimostrato di apprezzare tutti i temi trattati, sia quelli di taglio pratico come detrazioni fiscali, Tares, Sistri, tutela dei crediti, che quello più innovativo sulle reti di impresa funzionali all’efficienza aziendale re-alizzato nell’ambito di B.R.EF., il progetto fi-nanziato nell’ambito del programma Interreg IV Italia Austria di cui Confartigianato Udine è lead partner. In quest’ultimo caso hanno partecipato im-prenditori provenienti da tutta la provincia con molte richieste di ulteriori incontri di ap-profondimento e di supporto per la creazione di reti di imprese.

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Artigianato è la possibilità di trasformare pas-sioni e sogni in lavoro e reddito”. È questo il messaggio che sei imprenditori artigiani,

hanno dato agli studenti delle “terze medie” dell’I-stituto Comprensivo di Premariacco riuniti nell’audi-torium delle scuole di Remanzacco per un appunta-mento organizzato dal Movimento Donne Impresa di Confartigianato Udine in collaborazione con l’I-stituto Comprensivo di Premariacco. L’incontro con i mille mestieri dell’artigianato intitolato Artigianerò, dedicato a insegnanti e genitori, ha preso spunto dalle parole di Goethe che le promotrici Michela Sclausero e Maddalena Venzo insieme alle loro col-laboratrici hanno voluto utilizzare come motto per la serata: “Non basta sapere, si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare”. Pre-sentati da Claudio Moretti, dopo i saluti dell’asses-sore comunale Federico Valerio, di Giusto Maurig, presidente della zona orientale di Confartigianato Udine, di Michela Sclausero, presidente di Donne Impresa, della dirigente scolastica Maddalena Ven-

zo, hanno raccontato le loro esperienze di vita e professionali Marco Bressan, scenografo di Codroi-po (realizza parchi divertimenti), Loredana Ponta, parrucchiera di S. Maria la Longa, Alberto Dreossi, informatico insediato al Parco Scientifico e Tecnolo-gico di Udine, Giorgio Venudo, gelatiere di Lignano Sabbiadoro, Alessandro Liani di Codroipo, realizza-tore di tecnologie innovative, Flavia Aprile, impre-saria edile di Bagnaria Arsa. Nelle loro esperienze, diversissime per l’approccio all’impresa come per la professione, un unico comun denominatore: la pas-sione e il desiderio di realizzare un’idea.Ha concluso i lavori il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti che, ringraziato la scuola per la sensibilità, ha messo in evidenza come, nei pros-simi anni, diventare un bravo artigiano vorrà dire tro-vare aperte le porte del lavoro, ma richiederà nuove conoscenze, significherà mettere assieme creatività, tecnologia, innovazione con i saperi tradizionali le-gati alla manualità. Quindi formazione, cultura, ma anche cultura del fare.

Studenti di terza mediaa scuola d’artigianato

Cronache

Anche insegnanti e genitori nell’auditorium di Remanzacco, ad ascoltare la testimonianza di alcuni imprenditori

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ANAP

alzheimer, 12mila casi in regioneUdine a sostegno degli anziani

Serata al Palamostre con Honsell, mons. Mazzocato, Pizzul a sostegno dell’Associazione

Si tratta di un fenomeno in crescita che solo nella nostra regione conta ben 12mila casi. Si tratta del morbo di Alzheimer, una malattia

degenerativa legata all’invecchiamento della po-polazione che sta interessando sempre più anche la città di Udine con i suoi 63 ultracentenari.La sfida combattuta da ogni fronte, insieme alla prevenzione, arriva dalle istituzioni, ma soprat-tutto dall’associazionismo e dal volontariato. In occasione del 20° anniversario dell’Associazio-ne Alzheimer Udine, l’Anap Confartigianato, con il sostegno della Maico, del Comune di Udine e della Provincia, ha organizzato lo scorso gio-vedì, al teatro Palamostre di Udine, la 4ª serata sull’Alzheimer. È stato un momento di condivisio-ne e ragionamento sui problemi di questa grave malattia degenerativa, che ha sfatato, ancora una volta, il falso mito che si tratti solo di una demenza che porta a problemi di memoria, ma di qualco-sa che provoca gravi problemi cognitivi e disturbi comportamentali. La serata, presentata da Dario Zampa, ha visto alternarsi sul palco la presiden-te dell’Associazione Alzheimer Udine, Mariangela Benedetti Esente, il suo vice, Guido De Michie-lis, il presidente dell’Anap Confartigianato FVG, Pietro Botti, il sindaco di Udine Furio Honsell e l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato. E ancora Bruno Pizzul, l’ex calciato-re Paolo Miano, in rappresentanza dell’Udinese, ma soprattutto due medici, Ferdinando Schiavo e Roberto Colle che hanno illustrato le principali problematiche dell’Alzheimer. E infine, a portare il saluto delle imprese artigiano è intervenuto il

presidente di Confartigianato, Graziano Tilatti. «A Udine si contano 63 centenari - ha fatto sapere il sindaco Honsell - ma molti sono gli anziani in genere. Basti pensare che ci sono 49mila famiglie e circa 25mila sono costituite da una sola persona, spesso ultra sessantacinquenne. A questo feno-meno si collega il problema della solitudine e su questo interviene sia il pubblico sia le associazio-ni come quella dell’Alzheimer. Da tempo Udine è all’interno del progetto dell’Organizzazione mon-diale della sanità, “Città sane” e anche attraverso questo strumento ci stiamo preoccupando di ga-rantire un invecchiamento in salute». Accanto al primo cittadino, anche l’arcivescovo mazzocato ha portato la sua testimonianza del «grave problema che coinvolge intere famiglie. Questo tipo di malattia genera un altro tipo di comunicazione, quella degli affetti e della solida-rietà. Associazioni come questa danno un tratto di civiltà alla nostra città».«Sono 12 mila in FVG gli ammalati di Alzheimer, 38 milioni nel mondo e hanno un’età media di 78 anni. Nel 2030 saranno 65 milioni. Il 68% - ha spiegato la presidente dell’Associazione bene-detti Esente - è di sesso femminile l’85% dei ma-lati del FVG vive in casa. Il costo di un malato è di circa 60 mila euro l’anno». «Si tratta di una ma-lattia sottovalutata - ha spiegato il dottor Schiavo - anche dalla classe medica, impreparata a gestire molte delle problematiche gerontologiche . C’è tanto da studiare non solo sulla demenza ma an-che sulle fragilità dell’anziano e fondamentale è la prevenzione».

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