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INSEGNARE RELIGIONE DALLA SCUOLA
DELL’INFANZIA ALLA SECONDARIA DI I GRADO
Corso di Formazione per IdR
Ravenna 12.03.2014
A cura di Flavia Montagnini
L’IRC nel quadro delle finalità della SCUOLA
F.Montagnini, Ravenna 12.03.14 2
SAPERI di BASE IRC
APPRENDIMENTO RISOLVERE PROBLEMI, INTERAGIRE CON GLI ALTRI, PARTECIPARE ATTIVAMENTE, VIVERE CONSAPEVOLE
COMPETENZE
L’IRC nel quadro delle finalità della SCUOLA «Ha consapevolezza delle proprie
potenzialità e dei propri limiti,
utilizza gli strumenti di conoscenza
per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare
le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di
dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e
culturali delle società, orienta le
proprie scelte in modo
consapevole, rispetta le regole
condivise, collabora con gli altri per
la costruzione del bene comune
esprimendo le proprie personali
opinioni e sensibilità.»
(Profilo delle competenze al
termine del primo ciclo di istruzione,
Indicazioni Nazionali per il curricolo
2012) F.Montagnini, Ravenna 12.03.14 3
«Il confronto esplicito con la
dimensione religiosa dell’esperienza
umana svolge un ruolo insostituibile per
la piena formazione della persona.
Esso permette, infatti, l’acquisizione e
l’uso appropriato di strumenti culturali
che, portando al massimo sviluppo il
processo di simbolizzazione che la
scuola stimola e promuove in tutte le
discipline, consente la comunicazione
anche su realtà altrimenti indicibili e
inconoscibili. Il confronto, poi, con la
forma storica della religione cattolica
svolge un ruolo fondamentale e
costruttivo per la convivenza civile, in
quanto permette di cogliere
importanti aspetti dell’identità
culturale di appartenenza e aiuta le
relazioni e i rapporti tra persone di
culture e religioni differenti».
(Indicazioni Nazionali CEI)
L’IRC nel quadro delle finalità della SCUOLA INFANZIA
F.Montagnini, Ravenna 12.03.14 4
«promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza … perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità» (Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012)
«le attività offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori.»
(Indicazioni CEI)
L’IRC nel quadro delle finalità della SCUOLA PRIMARIA
«… offre l’opportunità di sviluppare le
dimensioni cognitive, emotive, affettive,
sociali, corporee, etiche e religiose e di
acquisire i saperi irrinunciabili…. attraverso gli
alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina,
permette di esercitare differenti stili cognitivi,
ponendo così le premesse per lo sviluppo
del pensiero riflessivo e critico.»
(Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012)
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L’IRC nel quadro delle finalità della SCUOLA PRIMARIA
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• L'alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita
di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle
tradizioni dell'ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del
Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali
festività nell'esperienza personale, familiare e sociale.
• Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre
tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche
essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell'analisi delle
pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
• Si confronta con l'esperienza religiosa e distingue la specificità della
proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità
di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in
pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si
interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
(Indicazioni Nazionali CEI)
L’IRC nel quadro delle finalità della SCUOLA SECONDARIA di I grado
«…si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo...Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune.»
(Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012)
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L’IRC nel quadro delle finalità della SCUOLA SECONDARIA di I grado
• L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa
interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso,
cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di
religione differente, sviluppando un'identità capace di
accoglienza, confronto e dialogo.
• Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati
oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell'insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della
Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile
passata e recente elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
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L’IRC nel quadro delle finalità della SCUOLA SECONDARIA di I grado
• Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere,
riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale,
italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal
punto di vista artistico, culturale e spirituale.
• Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende
oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità
dell'esistenza e impara a dare valore ai propri
comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se
stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
(Indicazioni Nazionali CEI)
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Le PROSPETTIVE aperte dalle INDICAZIONI
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ORIENTAMENTO
PROGETTUALITÀ
DIDATTICA PARTECIPATA
• Essenzialità dei saperi
• Traguardi per lo sviluppo delle competenze
• Temporalità «distesa»
• Costruzione in progress
• Flessibilità
• Insegnante «mediatore»
• Stile laboratoriale
• Diversità di «mediatori didattici»
ORIENTAMENTO
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Centralità della PERSONA
dell’ALUNNO
Saperi declinati in NUCLEI TEMATICI
essenziali della disciplina
Ampiezza e flessibilità che è necessario
DECLINARE
ESSENZIALITÀ e GRADUALITÀ
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INDICAZIONI NAZIONALI
IRC
INFANZIA
SECONDARIA I PRIMARIA
CAMPI di ESPERIENZA Il sé e l’altro
Il corpo in movimento
Linguaggi, creatività,
espressione
I discorsi e le parole
La conoscenza del
mondo
AMBITI TEMATICI Dio e l’uomo
La Bibbia e le fonti
Il linguaggio
religioso
I valori etici e
religiosi
ESSENZIALITÀ e GRADUALITÀ
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Il tema GESÙ CRISTO - TSC INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA di I
GRADO
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, ... per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
L’alunno riflette ... sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini…. elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
ESSENZIALITÀ e GRADUALITÀ
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Il tema GESÙ CRISTO - OA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA di I
GRADO
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, ... per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
L’alunno riflette ... sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini…. elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
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Il tema GESÙ CRISTO - OA
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, ... per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Al termine della III Dio e l’uomo: Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani. La Bibbia e le altre fonti: Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui … gli episodi chiave dei racconti evangelici. I valori etici e religiosi: Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù
Al termine della V Dio e l’uomo: Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e azioni. La Bibbia e le altre fonti: Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli. I valori etici e religiosi: Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita.
Dio e l’uomo: Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarle alla fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e risurrezione), riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo.
PROGETTUALITÀ – La TRASPOSIZIONE DIDATTICA
Sapere ACCADEMICO
Sapere da insegnare DISCIPLINA
SCOLASTICA
Sapere insegnato
DIDATTICA
Sapere appreso APPRENDIMENTO
Sapere utilizzato
COMPETENZA
16
rielaborazione da Carnevale C., Progettare per competenze nell’IRC
F.Montagnini, Ravenna 12.03.14
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ESPERIENZE «FONDAMENTALI» di
VITA
BISOGNI di SVILUPPO degli
ALUNNI
CONTENUTI SPECIFICI dell’IRC
COMPETENZE di VITA
PROGETTUALITÀ – Un PERCORSO
rielaborazione da Carnevale C., Progettare per competenze nell’IRC
Il «processo» della PROGETTAZIONE
18
Bisogni formativi
Competenze conoscenze
e abilità come
«sfondo»
Elaborazione della
Progettazione Annuale
Elaborazione delle Unità di
Apprendimento
Sequenza delle
attività d’aula
Valutazione
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I BISOGNI di SVILUPPO
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INFANZIA e PRIMARIA
• IDENTITÀ e ALTERITÀ (area del sé)
• AUTONOMIA
• PENSIERO ASTRATTO
• RICONOSCIMENTO VALORI E DELLA TRASCENDENZA
• SIMBOLIZZAZIONE
SECONDARIA di I grado
• RELAZIONALITÀ (area sociale)
• PROBLEMATIZZAZIONE
• PROGETTO DI VITA
• AUTONOMIA NELLE SCELTE
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Indicazioni CEI come orizzonte ed orientamento all’azione mediazione didattica per individuare i percorsi • analisi degli obiettivi di apprendimento • correlazione a bisogni e competenze • selezione e organizzazione dei contenuti essenziali e significativi (nodi concettuali)
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
21
PROGRAMMAZIONE
Bisogni educativi degli
alunni
POF
Educazione alla
Cittadinanza
Competenze di
IRC (documenti CEI)
AZIONI d’AULA = organizzando esperienze e percorsi di apprendimento in cui l’alunno sia attivo nella ricerca, nella riflessione, nell’elaborazione e nella sintesi
D
I
D
A
T
T
I
C
A
D
I
D
A
SSI
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La SELEZIONE dei CONTENUTI
CORRELAZIONE
ESSENZIALITÀ
GRADUALITÀ
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«sapere»
scomponibile in «nodi
concettuali» che
costituiscono il tessuto
connettivo del
contenuto
tra il vissuto degli
alunni e gli
argomenti di
studio
in relazione allo sviluppo formativo, per evitare ripetizioni e permettere nuovi impulsi e nuove aperture
F.Montagnini, Ravenna 12.03.14
CURRICOLO ANNUALE DI IRC
UA Riferimento ai traguardi
nazionali per lo sviluppo delle
competenze
Obiettivo formativo e compito di
apprendimento
Contenuti Tempi Mediazione didattica
Verifica e documentazi
one
1.
2.
3.
Proposta di Sergio Cicatelli
Una proposta per la PROGRAMMAZIONE
ANNUALE
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Una proposta per la PROGETTAZIONE
dell’UNITÀ di APPRENDIMENTO BISOGNO EDUCATIVO
Riferimento alle INDICAZIONI NAZIONALI
COMPETENZE OBIETTIVI di APPRENDIMENTO
CONOSCENZE e ABILITA’
UNITÀ di APPRENDIMENTO – Titolo
COMPETENZA SPECIFICA OBIETTIVI FORMATIVI
COMPITO di APPRENDIMENTO
FASI DI LAVORO (contenuti, attività, strategie e strumenti didattici)
1.
2.
3.
4.
semplificazione da Carnevale C., Progettare per competenze nell’IRC
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Le FASI DI LAVORO
• È la fase in cui si coinvolge l’alunno, lo si motiva al lavoro, si problematizza il tema
• L’approccio prevalente è antropologico AVVIO
• È la fase in cui si affronta e si sviluppa il tema offrendo contenuti specifici, è la fase di «studio», di ricerca sulle fonti
• L’approccio può essere storico, biblico, teologico
SVILUPPO
• È la fase in cui si approfondisce il tema ampliando l’offerta di contenuti, è una fase di confronto, di elaborazione di risposte
• L’approccio può essere storico, biblico, teologico, interreligioso
APPROFONDIMENTO CONFRONTO
• È la fase di sintesi di tutto il processo di apprendimento e può anche comprendere la verifica/valutazione
SINTESI
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La DIDATTICA PARTECIPATIVA
a MEDIAZIONE SOCIALE
gruppo risorsa per l’apprendimento di ciascuno
cooperazione e negoziazione
LABORATORIALE
centralità del problema per cui è necessario trovare soluzione
stile di insegnamento interattivo
ATTIVA
coinvolgimento (alunno) predisposizione delle condizioni
per l’apprendimento (docente)
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Le MEDIAZIONI, i MEDIATORI
ALUNNO (attore)
DOCENTE (mediatore)
MEDIATORI (strategie, strumenti, mezzi, …)
MEDIAZIONI (relazione
docente/alunni, gruppo classe
LABORATORIO (ricerca attiva)
Lavoro per SITUAZIONI-PROBLEMA e
PROGETTI
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I MEDIATORI DIDATTICI
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E S P E R I E N Z A
R E A L T À
ATTIVI ICONICI ANALOGICI SIMBOLICI
Mediatori
di soglia: esperienza diretta …
Immagini
efficacia del
distanzia-mento …
Role - play
giochi di
simulazione strumentale
gioco- dramma …
Lettere
numeri segni
concetti teorie …
R A P P R E S E N T A Z I O N E
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La VALUTAZIONE
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Fase di VERIFICA
(conoscenze e abilità)
Fase di VALUTAZIONE
(competenza)
COMPITO DI APPRENDIMENTO
o COMPITO AUTENTICO IN
SITUAZIONE
OSSERVAZIONE DELLA
SITUAZIONE EDUCATIVA
Il CURRICOLO in VERTICALE
IRC
INFANZIA attenzione prevalente al vissuto del bambino e agli strumenti per orientarsi nel mondo del religioso
PRIMARIA alfabeto di base della religione cattolica
SECONDARIA I favorisce la crescita del confronto e della riflessione
SECONDARIA II promuove la valutazione matura dell’esperienza religiosa (propria e altrui)
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Il CURRICOLO in VERTICALE
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Domande di senso (etiche e
religiose)
Bibbia (linguaggi e rapporto con il
testo)
Espressioni culturali (relazioni interdisciplinari)
Orizzonte plurale (multireligiosità e
multicultura)
Libertà
(maturazione di
scelte personali)
Dimensione storica (logica
dell’Incarnazione)
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Il maestro che cammina all'ombra del tempio non elargisce la sua sapienza ma piuttosto la sua fede e il suo amore, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra conoscenza.
Gibran
L'essenza dell' educazione non è imbottirvi di fatti, bensì aiutarvi a scoprire la vostra unicità.
Buscaglia