51
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana AMBITO TOSCANA 009 “GR 1 COLLINE METALLIFERE / GROSSETANA NORD”. Clara Rossi Scuola Polo Bianciardi Grosseto 29\1\2018 Corso di formazione per docenti neoassunti e con passaggio di ruolo a.s. 2017/2018 INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE SOCIALE

INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

  • Upload
    vutruc

  • View
    243

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana AMBITO TOSCANA 009 “GR 1 COLLINE METALLIFERE / GROSSETANA NORD”.

Clara Rossi

Scuola Polo Bianciardi

Grosseto 29\1\2018

Corso di formazione per docenti neoassunti

e con passaggio di ruolo

a.s. 2017/2018

INTEGRAZIONE SCOLASTICA,

DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI E INCLUSIONE SOCIALE

Page 2: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Gli alunni con BES A SCUOLA

• non sono alunni “minori”

• non sono “sbagliati”

• non sono “fuori posto”

• non sono “incidenti”

• non sono “ imprevisti, casualità, sfortune”

• non sono qualcosa che riguarda qualcun altro

Possono insegnarci:

• come essere più efficaci

• come migliorare la didattica

• come far nascere la motivazione, la speranza

• come rendere competente qualcuno che sembrava non poterlo diventare

Page 3: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

DALL’INTEGRAZIONE

ALL’INCLUSIONE:

Alcuni passaggi significativi

• L. 118/71, limitata all’affermazione del principio dell’inserimento art.28 L'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica

• 1975, Commissione Falcucci, “documento Falcucci”, l'effettiva integrazione di alunni con deficit passa prima di tutto attraverso la convinzione che essi sono i veri protagonisti della propria crescita. La scuola ha il compito e la responsabilità di individuare in loro le potenzialità per poterne favorire lo sviluppo e permettere di maturarsi al meglio sotto il profilo sociale, culturale e civile e prevenire l'emarginazione. La grande innovazione è che non esistono più bambini considerati non educabili

È inutile che l’asino vada a scuola; egli è un asino, non sarà mai un cavallo.” Bruegel il Vecchio (1525/1530-1569)

• Legge 104/92 “Legge- quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.”

• Legge 517/77 che sancisce il diritto alla frequenza scolastica di tutti i portatori di handicap. Viene inoltre stabilito che le classi in cui viene inserito un portatore di handicap, non devono avere più di 20 alunni ed inoltre devono essere assicurati la necessaria i ntegrazione specialistica, il servizio socio- psico- pedagogico e forme particolari di sostegno (art. 7)

Page 4: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

DPR 275\99 Regolamento Automia scolastica Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.

…. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune

Legge 53/2003 (Personalizzazione degli apprendimenti)

Page 5: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 (DSAp)

Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

Circolare MIUR n. 8 del 6 marzo 2013

DPR 122/2009, Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la

valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia

..LA VALUTAZIONE È RIFERITA AL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ….

Con questo documento si completa il quadro di allargamento della normativa sull’inclusione scolastica iniziato negli Anni Settanta, ampliato dalla Legge 170/10 e successivamente dalla Direttiva del 27 dicembre 2012.

Page 6: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Legge 107/2015, art.1, c.3: Inclusione, non solo sostegno

• La piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli

obiettivi di cui ai commi da 5 a 26, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l’interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, e in particolare attraverso:

• a) l’articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e insegnamenti interdisciplinari;

• b) il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell’autonomia di cui al comma 5, tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie;

• c) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l’articolazione del gruppo della classe.

Page 7: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Punti rilevanti

1) ridefinizione del ruolo del personale docente di sostegno al fine di favorire l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, anche attraverso l’istituzione di appositi percorsi di formazione universitaria. 2) revisione dei criteri di inserimento nei ruoli per il sostegno didattico, al fine di garantire la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendere possibile allo studente di fruire dello stesso insegnante di sostegno per l’intero ordine o grado di istruzione 3) individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni scolastiche, sanitarie e sociali, tenuto conto delle diverse competenze istituzionali

Page 8: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Novità e revisioni

– Una nuova commissione medica per accertamento disabilità

– Unità di valutazione multidisciplinare elabora il profilo di funzionamento (ICF) con la partecipazione della scuola

– Il progetto individuale a cura dell’Ente locale (già previsto dalla L. 328/2000)

– Il PEI è parte integrante del Progetto individuale

– Specifici indicatori per la valutazione dell’inclusività della scuola (nel RAV)

– Piano di Inclusione della scuola parte integrante del Pof triennale

– Formazione iniziale dei docenti di sostegno e curriculare

Page 9: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Valutazione della qualità dell’inclusione

Page 10: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE
Page 11: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Certificazione e documentazione per l’inclusione

• Commissione medica con pediatra e specialista della patologia

• L’Unità di valutazione multidisciplinare redige il Profilo di funzionamento secondo ICF, modello bio-pscio-sociale, per la predisposizione del Progetto Individuale (se richiesto all’Ente Locale e con la partecipazione della scuola) e del PEI

l’UVM composta da

Page 12: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Il profilo di funzionamento sostituisce l’attuale DF ed il PDF

Page 13: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

D.L. 66 Aprile 2017:

……e' impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica le quali, nell'ambito degli

specifici ruoli e responsabilita', concorrono ad assicurare il successo formativo degli studenti.

D.L. 66 Aprile 2017:

Page 14: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Il PEI

Page 15: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Il piano per l’inclusione

Page 16: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Organizzazione

– Osservatorio permanente nazionale per l’inclusione scolastica

– GLIR gruppo di lavoro interistituzionale regionale

– GIT gruppo di lavoro territoriale per ambito territoriale

– GLI gruppo di lavoro per l’inclusione dell’istituzione scolastica

– Scuole polo per inclusione - CTI/CTS

Page 17: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Richiesta risorse per attività di sostegno 1° gennaio 2019

• Il dirigente scolastico, sentito il GLI, sulla base dei singoli PEI, propone al GIT la quantificazione delle ore di sostegno (divise per ordine di scuola)

• Il GIT sulla base del Piano per l’Inclusione, dei PEI, dei profili di funzionamento e, laddove esistente, il progetto individuale, verifica la quantificazione ed effettua una proposta al dirigente dell’USR

• L’USR assegna le ore alle scuole dell’ambito

Page 18: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

D.LGS N°66 Articolo 1 (Principi e finalità): definisce, in linea

generale, il concetto di “scuola inclusiva”.

L’inclusione scolastica è individuata quale architrave dell’identità culturale, educativa e progettuale delle scuole

caratterizzandone nel profondo la mission educativa, attraverso un coinvolgimento diretto e cooperativo di tutte

le componenti scolastiche: è sviluppata e valorizzata nel documento fondamentale della scuola, il PTOF che

caratterizza l’identità culturale ed educativa delle singole istituzioni scolastiche

«e' impegno fondamentale di tutte le componenti della

comunità scolastica le quali, nell'ambito degli specifici ruoli e responsabilita', concorrono ad assicurare il

successo formativo degli studenti»

Page 19: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Articolo 4: Valutazione della qualità dell’inclusione scolastica

Qualifica l’inclusione scolastica quale elemento portante dei processi di valutazione e di autovalutazione delle scuole, nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione come disciplinato dal DPR n. 80 del 2013.

.

Page 20: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

UNESCO (1994), The Salamanca Statement and Framework for Action on Special Needs Education, Salamanca, Spagna)

è il manifesto della scuola inclusiva, l’applicazione del modello dell’Inclusive education; richiede che i sistemi educativi sviluppino una pedagogia centrata sul singolo alunno (child-centred pedagogy), rispondendo in modo flessibile alle esigenze di ciascuno

La Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità 2006 (ratificata con Legge dello Stato italiano n.18/09)

«la disabilità è il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri”.

UNESCO, Policy Guidelines on Inclusion in Education, Paris 2009.

“La scuola inclusiva è un processo di fortificazione delle capacità del sistema di istruzione di raggiungere tutti gli studenti. ...Un sistema scolastico ‘incluso’ può essere creato solamente se le scuole comuni diventano più inclusive. In altre parole, se diventano

migliori nell’educazione di tutti i bambini della loro comunità»

Page 21: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

La normativa sui

Bisogni Educativi Speciali

Perché l’educazione e l’apprendimento devono essere

opportunità per tutti.

Perché dopo la legge 170/10, si è creata nelle classi una

situazione paradossale con studenti maggiormente inclusi/

“tutelati”, se certificati e studenti meno “tutelati” se non

certificati, anche in situazione di compromissione maggiore.

Perché tra PEI e PDP restava un’area di rischio rilevante per

gli studenti con Funzionamento Intellettivo Limite.

Perché sono consistenti i problemi posti dagli alunni non

italiani, con difficoltà socio-economiche, con povertà

culturale e affettivo-relazionale

Page 22: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Bisogni Educativi Speciali

ALUNNI CON

DISABILITÀ (certificata in base alla

L.104/1992)

Disabilità intellettiva

Disabilità Motoria

Disabilità Sensoriale

Pluridisabilità

Disturbi neuropsichici

ALUNNI CON DISTURBI

SPECIFICI

DELL’APPRENDIMENTO (DSA certificati in base alla

L.170/2010)

Dislessia evolutiva

Disortografia

Disgrafia

Discalculia

ALUNNI CON ALTRI

BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI (DM 27/12/2012

e CM 8/2013)

Altre tipologie di disturbo non

comprese nella L.170/2010

Alunni in fase di diagnosi di

DSA

Alunni con svantaggio

socioeconomico

Alunni con svantaggio socio

culturale

Altro

Piano Educativo

Inclusivo

Piano Educativo

Personalizzato

Piano Educativo

Personalizzato

(se deliberato dal Consiglio di classe)

chi sono gli alunni con

Page 23: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Bisogni Educativi Speciali

ALUNNI CON

DISABILITÀ (certificata in base alla

L.104/1992)

ALUNNI CON

DISTURBI

SPECIFICI

DELL’APPR. (DSA certificati in base

alla L.170/2010)

ALUNNI CON ALTRI

BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI (DM 27/12/2012

e CM 8/2013)

Disabilità e DSA

formalmente certificate in base

ad un criterio clinico

Percorsi di apprendimento

personalizzato formalizzati

dalla scuola in base ad un

criterio pedagogico

Page 24: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

INTEGRAZIONE

ASSIMILAZIONE

Adattamento del disabile all’organizzazione

scolastica pensata per i «normali»

attraverso una didattica speciale

PARADIGMA DI NORMALIZZAZIONE

Index per l’inclusione

Page 25: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

INCLUSIONE

ACCETTAZIONE

Riconoscimento della rilevanza della piena

partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i

soggetti

Fornisce una cornice al cui interno gli alunni possono essere ugualmente

valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità a scuola

Index per l’inclusione

Page 26: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

INTEGRAZIONE

Si fa riferimento

all’ambito educativo

Il focus è sul singolo

alunno

L’azione si indirizza

prima sull’alunno e

poi sul contesto

Si concretizza in una

risposta speciale

INCLUSIONE

Si fa riferimento

all’ambito educativo e

sociale

Il focus è su tutto il

gruppo

L’azione si indirizza

prima sul contesto e

poi sull’alunno

La risposta speciale

diviene risposta

ordinaria

Passare dal concetto di INTEGRAZIONE

a quello di INCLUSIONE significa:

Page 27: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

INTEGRAZIONE

È legata alla

situazione specifica

della disabilità

Ha un approccio

compensatorio

Favorisce

atteggiamenti di

delega al docente di

sostegno

INCLUSIONE

È un PROCESSO

Si riferisce alla

globalità delle sfere

educativa, sociale e

politica

Favorisce

atteggiamenti di

presa in carico

globale da parte di

tutto il team docente

Page 28: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

I.C.F.

• classifica la salute e gli stati di salute ad essa

correlati attraverso il ricorso ad un linguaggio

Universale

• concepisce il funzionamento e la disabilità in relazione

con l’ambiente di vita dell’interessato

(Classificazione Internazionale del Funzionamento

della salute e della disabilità dell’Organizzazione Mondiale della

Sanità, 2001)

Page 29: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

I.C.F.

• prende in considerazione tutti gli aspetti della persona e

permette la correlazione tra stato di salute ed ambiente

arrivando così alla definizione di disabilità come ad una

condizione di salute in un ambiente sfavorevole

• fornisce modalità per descrivere l’impatto dei fattori

ambientali, in termini di facilitatori o di barriere, rispetto

alle attività ed alla partecipazione di quella persona

con una condizione di salute

Page 30: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

ICF e SCUOLA

Nuova concezione della persona, del suo funzionamento, della

sua educazione

Sinergia tra famiglia,

operatori socio-sanitari e scuola

Maggiore attenzione al

contesto

Prospettiva che consente la costruzione di un Piano Educativo Inclusivo

relativo ad un possibile Progetto di Vita.

Coinvolgimento di una molteplicità di attori: famiglia, scuola, servizi

sanitari, risorse del territorio.

Page 31: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Nell’ottica dell’ICF, ma, più in generale prendendo in considerazione la vita di ogni persona, possiamo dire che il livello di disagio, di difficoltà, così come anche la disabilità non dipendono dalla «difficoltà», ma dal contesto e che ogni persona sarà il “risulta: i propri elementi di fragilità e i fattori di protezione che ha incontrato Psicopatologia dello Sviluppo (“The Domain of Developmental Psychopathology”, L.A. Stroufe, M. Rutter, 1984

ELEMENTI DI

FRAGILITÀ

ELEMENTI DI

PROTEZIONE

Le problematiche dell’individuo

Le caratteristiche

proprie dell’individuo

(temperamento, resilienza, ecc.)

La famiglia

La società LA

SCUOLA altro

Page 32: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

• …Sono pertanto i fattori di protezione che permettono o meno la “fioritura “ di ciascuno ed anche la qualità della stessa

Psicopatologia dello Sviluppo (“The Domain of Developmental Psychopathology”, L.A. Stroufe, M. Rutter, 1984)

Page 33: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Neurodiversità vs Neurovarietà

Neurodiversità(Armstrong, 2010) • Lo sviluppo neurobiologico

“tipico” è in continuità con una serie infinita di sviluppi neurobiologici “atipici” che esprimono una comune variabilità genetica interindividuale.

• Conduce ad una visione dello sviluppo in cui a funzioni non ottimali si affiancano – a volte secondo una vera e propria necessità neurobiologica - funzioni cognitive bene articolate ed efficienti

• Anziché considerare ampie porzioni della società come sofferenti per deficit, malattie, o disfunzioni nei loro processi mentali, il concetto di Neurovarietà suggerisce di usare il termine di Caratteristica (Difference) del funzionamento cognitivo. Proprio come parliamo di differenze per la bio-diversità e di diversità nella cultura, abbiamo bisogno di cominciare ad usare lo stesso modo di pensare parlando delle differenze del cervello. Se un fiore non ha petali noi non diciamo “disordine da deficit di petali”; se un soggetto ha un colore della pelle marrone noi non diciamo che soffre di “ una disfunzione del pigmento cutaneo”. Lo stesso deve avvenire per soggetti che hanno modi diversi di pensare, relazionarsi …, imparare …

(Ruggerini 2014)

Page 34: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Due ragazzi aventi lo stesso Q.I. possono non solo presentare lo stesso livello di intelligenza per fattori diametralmente opposti, ma anche dimostrare nel tempo una capacità di apprendimento e di elaborazione dei dati culturali altrettanto differenziata ed imprevedibile. Questo perché lo sviluppo dipende dalla storia delle più diverse esperienze individuali. a. CAROTENUTO

Page 35: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

L’intreccio tra i due fattori (fragilità e protezione) determina il livello di

integrazione, emarginazione, disadattamento ecc.

IL CONTESTO FA LA DIFFERENZA

Tutto il contesto ha effetti:

l’handicap, a differenza del deficit, non appartiene al soggetto,

lo incontra nel rapporto con gli altri e attraverso le esperienze

che fa. (“Non portatore di h” ma in situazione di..)

La scuola ha un ruolo fondamentale :

ha la responsabilità di scegliere se far incontrare

FACILTATORI BARRIERE

.. a partire dalla costruzione del senso di appartenenza..

Page 36: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

36

Se l’handicap partecipa alla struttura

globale della persona, questa non si riduce e

non è definita dalle sue mancanze bensì

dalla sua struttura originale:

quest’ultima non dipende esclusivamente

dall’oggettività delle sue deficenze.

Essa dipende dal contesto e soprattutto dalle

attitudini e comportamenti dell’entourage.

Charles Gardou

Page 37: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

La classe si presenta come una realtà complessa che si

compone attraverso l’intrecciarsi di diversi fattori di

contesto, fra i quali il numero degli alunni, la presenza di

diverse etnie, di Bisogni Educativi Speciali, ma anche di

diversi stili di apprendimento, provenienza socio – culturale,

ecc. .

È NECESSARIO RIPENSARE IL MODO DI FARE SCUOLA

Page 38: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Il concetto di "Inclusione" si applica a tutti gli alunni, come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimenti e partecipazione sociale

Page 39: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

SCUOLA INCLUSIVA Si basa su un PROCESSO attraverso il quale tutti i

protagonisti contribuiscono a costruire le caratteristiche di

un ambiente educativo e di apprendimento che cerca di

rispondere ai bisogni di tutti.

RIPENSA necessariamente le scelte metodologiche,

didattiche educative quotidiane.

Page 40: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Gli sfondi integratori necessari per un efficace progetto inclusivo

La persona non è la sua malattia

Ogni soggetto ha il suo funzionamento

La presenza di un deficit fa sì che il

funzionamento si strutturi e si

organizzi in modo originale

Ogni persona ha la sua storia

Il funzionamento e la disabilità sono

in relazione con l’ambiente di vita

dell’interessato

Non si può leggere il comportamento

e\o le difficoltà fuori dal contesto che è

variabile e soprattutto intreccio di

relazioni

La presenza di alunni disabili non è una

emergenza da presidiare, ma un evento che

richiede una riorganizzazione del sistema:

Flessibilità organizzativa e metodologica

Disponibilità a modificare la didattica

Corresponsabilità (NO alla delega)

Condivisione

Capacità di osservazione

Capacità di progettazione rigorosa, quindi

flessibile (flessibilità non è improvvisazione)

Insegnante riflessivo (conoscere sé e la

propria cultura, modalità, pregiudizi , paure ecc è

fondamentale per confrontarsi con la diversità)

ICF INCLUSIONE IN

CLASSE

Page 41: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

CLASSE INCLUSIVA

Page 42: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

COSTRUIRE UN PROCESSO INCLUSIVO SIGNIFICA:

Abituarsi a pensare la classe come sistema,

come insieme di elementi interdipendenti e

non separati, intrecciati dalle relazioni, per

i quali si costruisce un unico progetto

Analizzare i bisogni, le specificità, i limiti e le risorse.

Differenziare il progetto educativo nelle metodologie,

strategie, nei tempi coerenti con le caratteristiche del

gruppo classe

Costruire occasioni di rispecchiamento tra pari

attraverso scelte metodologiche/didattiche/organizzative

Progettare percorsi personalizzati che costruiscano reti

di apprendimento

Page 43: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

DEVE ESSERE

COERENTE

RICHIEDE CONTINUITÀ VERTICALE E

ORIZZONTALE

LASCIA SPAZIO AGLI IMPREVISTI, MA POCO ALL’IMPROVVISAZIONE

RICHIEDE LA CONDIVISIONE E

L’ATTIVAZIONE DI TUTTO IL TEAM DOCENTE

PROGETTO INCLUSIVO

L’inclusione si costruisce in progress; è un processo in

itinere mai del tutto concluso.

Page 44: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

QUALI OPERAZIONI? È necessario…

RIPENSARE LA

DIDATTICA Scegliere la SCUOLA DEL FARE come condizione privilegiata

per l’apprendimento di tutti

(una scuola cartacea, verbale, che non costruisce competenze a partire

dall’esperienza, esclude tanti allievi, non solo il disabile)

RIPENSARE

L’ORGANIZZAZIONE

FLESSIBILITÀ negli orari, nell’uso degli spazi, nella

suddivisione di compiti e responsabilità, nella disponibilità a

fare, nella disponibilità a uscire dalle proprie “cornici”, nella

disponibilità a pensare e ripensarsi

FARE ATTENZIONE

ALLA

PROFESSIONALITÀ

DOCENTE

ipotizzando un INSEGNANTE RIFLESSIVO con forti

competenze nell’osservazione, capace di analizzare

continuamente percorsi e processi, capace di riposizionare se

stesso e se stesso rispetto agli altri, ma soprattutto che fa

proprio il concetto di normalità come pluralità e non come

uniformità

Page 45: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

LE PAROLE CHIAVE DELL’INCLUSIONE

La DIDATTICA

INCLUSIVA - NON È UNA DIDATTICA SPECIALE

- MODIFICA LA STRUTTURA E LE MODALITÀ, TRASFORMA,

ADATTA, NON NECESSARIAMENTE SOSTITUISCE

ORGANIZZAZIONE

DELLA CLASSE

- SCELTA DELLA MODALITÀ DI INSEGNAMENTO (frontale,

laboratoriale, ecc.)

- SCELTA DEI MATERIALI/ STRUMENTI DA UTILIZZARE

(restituzione delle conoscenze)

- SCELTA DEGLI SPAZI

- UTILIZZO DELLA RISORSA COMPAGNI (tutoring)

- EDUCAZIONE DEI PARI

- SOSTEGNO VS SOSTEGNI

NO al Laboratorio dei disabili ed ai percorsi esclusivamente paralleli.

Si è inclusi in un contesto quando si effettuano esperienze e si attivano

apprendimenti insieme agli altri, quando si condividono obiettivi e strategie di

lavoro e non quando si vive, si lavora, si siede soltanto gli uni accanto agli altri.

Page 46: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

IL PRIMO MODELLO INCLUSIVO

è

IL TEAM DOCENTE

Page 47: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

IL RUOLO DELL’INSEGNANTE

SPECIALIZZATO

• Forte intreccio e COLLABORAZIONE con il team docente

• Ruolo di COORDINAMENTO E PROMOZIONE del processo di

inclusione

• Ruolo PROPOSITIVO PER LA DIDATTICA DELLA CLASSE e non

solo per gli alunni in difficoltà

• Forte presenza nella PROGRAMMAZIONE e nelle scelte generali

della classe e dell’istituto

• Ruolo di controllo\mediazione\ gestione delle DINAMICHE e del

CLIMA DELLA CLASSE

• Ruolo di promotore della CULTURA DELLA DIVERSITÀ con i pari e

con con i genitori della classe

Page 48: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

La delega al sostegno è uno dei mali cronici dell’inclusione italiana

Page 49: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

STRUMENTI E AZIONI PER L’INCLUSIONE a livello di Istituto

G.L.I. Gruppo di Lavoro per l’Inclusività.

P.A.I.

Piano Annuale per l’Inclusività.

È parte integrante del Piano Tirennale dell’Offerta Formativa

(PTOF); prevede l’utilizzo delle risorse per aumentare il grado

di inclusività della scuola, individuando percorsi e buone

pratiche da sviluppare, oltre al monitoraggio e alla valutazione

delle azioni messe in atto.

P.T.O.F.

Piano Triennale per l’Offerta Formativa.

Pervede un impegno programmatico per l’inclusione e la

gestione trienale delle risorse che la garantiscono.

Page 50: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

STRUMENTI E AZIONI PER L’INCLUSIONE a livello di Consiglio di Classe

Bisogni

Educativi

Speciali

L.104/92

- G.L.H.O. : gruppo di lavoro operativo. È composta da

scuola, famiglia, ASL; prende in carico I bisogni

dell’alunno.

- Profilo Dinamico Funzionale

- Piano Educativo Inclusivo

Bisogni

Educativi

Speciali

L.170/2010

- Piano Didattico Personalizzato: redatto dal team

docente e condiviso per accettazione con la famiglia.

Individua gli strumenti

compensative e dispensativi.

Altri

Bisogni

Educativi

Speciali

- Piano Didattico Personalizzato: redatto dal team docente

sulla base di una relazione del gruppo stesso o

certificazione esterna. È sottoscritto per accettazione dalla

famiglia.

Page 51: INTEGRAZIONE SCOLASTICA, DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI ...neoassunti.usrtoscana.it/gris01200q/wp-content/uploads/sites/7/... · DISABILITÀ, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

Grazie per l’attenzione