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La sede dell’Ordine si fa sempre più bella Piano di prevenzione: nuove direttive regionali sulle vaccinazioni Perchè è importante la farmacovigilanza Anno 14 n. 4 aprile 2006 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. 0,42 Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova 4/2006 Aprile Genova Medica All’interno: “Notizie dalla C.A.O.”

Inter. GM 10/2002 - omceoge.org · farmacovigilanza Anno 14 n. 4 aprile 2006 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge

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La sededell’Ordine si fasempre più bella

Piano di prevenzione:nuove direttive regionalisulle vaccinazioni

Perchè èimportante lafarmacovigilanza

Anno 14 n. 4 aprile 2006 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. € 0,42

Organo Ufficiale dell’Ordinedei Medici Chirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Genova

4/2006Apr i le

Genova Medica

All’interno: “Notizie dalla C.A.O.”

Bollettinodell’Ordine Provinciale Medici Chirurghie Odontoiatri della Provincia di Genova

Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova:Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 Genova Tel. 010. 58.78.46 Fax 59.35.58Sito: www.omceoge.org E-mail: [email protected]

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Periodico mensile - Anno 14 n°4 aprile 2006 - Tiratura 8.950 copie - Autorizz.n.15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova. Sped. in abb. postale - Gruppo IV 45%Raccolta pubblicità e progetto grafico: Silvia Folco - tel. e fax 010/58.29.05 -Stampa: Grafiche G.&G. Del Cielo snc, Via G. Adamoli, 35 - 16141 Genova.In copertina: “The student of chemistry and pharmacy” Karl J. Litschaur 1830-1871 - Finito di stampare nel mese di aprile 2006.

GenovaMedica

4/2006A p r i l e

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mario

“GENOVA MEDICA”Organo Ufficiale dell’Ordine deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Genova

Direttore responsabileEnrico BartoliniComitato di redazioneAlberto FerrandoMassimo GaggeroRoberta BaldiAndrea Stimamiglio

CONSIGLIO DIRETTIVOPresidenteEnrico BartoliniVice PresidenteAlberto FerrandoSegretarioGiovanni RegestaTesoriereMaria Proscovia SaluscievConsiglieriMaria Clemens BarberisGiuseppina F. BoidiLuigi Carlo BottaroAlberto De MicheliRiccardo GhioClaudio GiuntiniLuciano LusardiGemma MigliaroGian Luigi RavettiBenedetto RattoAndrea StimamiglioGiorgio Inglese GanoraMarco OdderaCOLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTIPresidenteMatteo BassoEffettiviMaurizia BarabinoAldo CagnazzoSupplenteMaurizio GiunchediCOMMISSIONE ALBO ODONTOIATRIElio Annibaldi (Presidente)Massimo Gaggero (Segretario)Giorgio Inglese GanoraPaolo MantovaniMarco Oddera

EditorialeInternet: alleato o nemico del medico?

Vita dell’OrdineLa sede dell’Ordine si fa sempre più bellaIl “futuro” della nostra classe medica

In primo pianoNuove direttive regionali sulle vaccinazioniLa psicoterapia ceda il posto alla neurobiologia?Privacy: tutela o dannazione dei pazienti?Sostanze stupefacenti: approvato il nuovo ricettarioPerchè è importante la farmacovigilanzaInnovazioni diagnostico-terapeutiche in epato-gastroenterologia

Norme & regoleNuovi principi per la formazione specifica in medicina generale

Notizie dalla FnomceoElezioni FnomceoMedici e odontoiatri: ecco i dati aggiornati

Medicina & leggiCertificati sanitari: possibile abolizioneVisite fiscali Inail esenti da IvaCremazione: no all’autenticazione della firmaMedici specializzandi: rigettato il ricorso

In breve - Ammi: venite con noi

Corsi & Convegni

Medicina & culturaCarlo Levi: la ragione di una vita

Abbiamo letto per voi...

Lettere al direttore

Notizie dalla C.A.O. a cura di M. Gaggero

Proprio una bella sala riu-nioni quella inaugurataall’Ordine il 27 dello

scorso mese alla presenza ditantissimi colleghi e persona-l ità del mondo sanitariogenovese e ligure: da vecchie giovani ordinisti, a verivanti della sanità, a colleghiin piena attività nelle struttu-re e a rappresentanti delleistituzioni. Presente l’assesso-re Claudio Montaldo, che hasottolineato che per lui non siè trattato di una inaugurazio-ne, ma di un continuum diincontri, già da mesi in atto,per contribuire ad un dialogonecessario e promettente,che certamente continuerà. Erano presenti AlbertoFerrando presidente dellaFederazione regionale degliOrdini, Elio Annibaldi presi-dente della Commissionealbo odontoiatri e le rappre-sentanze degli Ordini delleriviere. La nuova sala comple-ta la già bella sededell’Ordine del capoluogo,che diventa così sempre dipiù un punto di riferimento edi incontro per ogni medicoligure. La sala è composta dacento posti a sedere, un

ampio tavolo su pedana per irelatori, un podio per lospeaker, un impianto di dif-fusione multimediale comple-to di microfoni, monitor,registrazione, videoproiezio-ne sotto il controllo di unavera cabina di regia.Completa l’arredo sobrio edelegante una serie di interes-santi tele dell’artista LucianoCaviglia.Hanno inaugurato il tavolodei relatori i l prof. EoloParodi, il prof. Emilio Gattoed il dr. Elio Annibaldi. Nella parte del padrone dicasa, il presidente dr. EnricoBartolini ha spiegato il perchédell’intitolazione della sala“Marino” al dr. PietroMarino Campisi, un medicodi origine sici l iana classe1918 esempio di dedizioneilluminata alla professione eprecedente proprietario dellocale. Il presidente ha coltol’occasione per ringraziaretutti gli intervenuti e in primisper ricordare l’efficienza, lacapacità e la disponibilità ditutto il personale, impegna-to, anche al momento, in untour de force straordinario.Sono state distribuite due

pubblicazioni che i l prof.Parodi (accompagnato aGenova dal nuovo direttoregenerale dell’Enpam, dr.Alberto Volponi), aveva por-tato per i colleghi genovesi:“Lo stile di vita del medico inpensione” e “Realtà demo-grafica, sanitaria, previden-ziale, sociale in Liguria, datidal 1861, proiezioni al 2051”scritta con Donato Magi.Dopo Parodi, è toccato alprof. Gatto ricordare chi, nonpiù tra noi da tanto o dapoco tempo, avrebbe certa-mente condiviso con i colle-ghi un momento così positivoper l’Ordine, nello spirito diaffermazione dei principidella collegialità e della pro-fessione, come concretizzatinell’odierna realizzazione diuno strumento per miglioraregli incontri di dialogo e diapprofondimento.Con il calore della partecipa-zione e degli applausi ai rela-tori il varo della sala Marino ègià alle spalle: ora le sueporte sono spalancate a tuttigl i scritt i che credononell’Ordine e nel suo impe-gno per la professione.

Luigi Caselli

Inaugurata la nuova sala riunioni dell’Ordine intitolata al medico Pietro MarinoCampisi. Presenti tanti colleghi e rappresentanti delle istituzioni genovesi e liguri.

VITA DELL’ORDINE 3

“Genova Medica” - Aprile 2006

La sede dell’Ordine si fa sempre più bella

“Genova Medica” - Aprile 2006

4 IN PRIMO PIANO

La giunta regionale ligu-re il 27 febbraio 2006ha deliberato alcune

disposizioni in merito allevaccinazioni antipneumococ-cica, antivaricella ed antiepa-tite A in attuazione del Pianodi prevenzione 2005-2007:vediamo in sintesi le novitàdeliberate commentandole brevemente:Vaccinazione antipneumococcica: vienestabilita l’offerta gratuita con vaccino eptava-lente coniugato a tutti i bambini di età infe-riore o pari a 36 mesi.Commento: dal novembre 2003 la vaccina-zione è offerta attivamente e gratuitamentedalla Regione Liguria (prima in Italia ad averavviato questo progetto) a tutti i nuovi nati dietà inferiore a 12 mesi e ai bambini a rischio,per patologia invasiva connessa, di età infe-riore a 5 anni. Pertanto questa estensionenon è altro che un’opportuna ri-occasione divaccinazione di quei soggetti ai quali i geni-tori non abbiano dato seguito alla raccoman-dazione in prima battuta. E’ ovvia l’importan-za del ruolo dei pediatri curanti nella sensibi-lizzazione alla prevenzione, tramite il vaccino,di forme invasive gravi sia quoad vitam, chequoad valetudinem. Comunque i dati dicopertura raggiunti in Liguria per tale vacci-no sono significativi, raggiungendo livellisuperiori all’80% per la terza dose, mal’auspicio è di aumentarle anche grazie aquesta opportunità di offerta gratuita.Vaccinazione antivaricella: viene stabilital’offerta attiva e gratuita del vaccino agli 11-12enni sani e suscettibili, per criterio anam-nestico negativo, in quanto la malattia viene

considerata molto contagiosae per la presenza di maggioricomplicazioni con l’aumentaredell’età.Commento: è un primoopportuno passo verso l’uni-versalità della vaccinazione, inquanto la malattia è erronea-

mente considerata come bana-le e priva di sostanziali complicanze le qualiin realtà riguardano in percentuale maggiorel’anziano, il soggetto immunocompromesso,ma anche il neonato e da qui l’importanzadella copertura nell’età fertile. E’ già in fasedi invio al domicilio dei soggetti, individuatiper l’età di competenza, una lettera condivi-sa dall’U.O. di Igiene pubblica della Asl 3 edalla Federazione italiana medici pediatri perinformare le famiglie e comunicare le sedi ele modalità pratiche di effettuazione. Si repu-ta sufficiente il dato anamnestico dell’avve-nuta malattia per escludere tali soggetti dallavaccinazione, mentre chi scrive raccomandal’effettuazione della stessa entro il compi-mento del 12° anno in quanto le linee guidaattuali ritengono necessaria una secondadose, ad un minimo di distanza di 30 giornidalla prima, se la prima viene effettuata inetà successiva a quanto indicato.Vaccinazione antiepatite A: il calendariolicenziato nel gennaio 2006 per la RegioneLiguria non prevede l’effettuazione di questovaccino, ma la presente deliberazione racco-manda la vaccinazione per i minori che avario titolo si rechino nei paesi con alta ende-mia di tale patologia, sia per la loro protezio-ne, sia per evitare l’insorgere di microepide-mie nelle comunità infantili che questi fre-

Nuove direttive regionali sulle vaccinazioni

“Genova Medica” - Aprile 2006

5IN PRIMO PIANO

quentano; si ricorda, inoltre, che il vaccinosarà dispensato in piena gratuità. I soggettida identificare sono sia bambini originari dipaesi ad alta endemia, sia qualunque bambi-no che vi si rechi per periodi brevi o lunghi divacanza o soggiorno.Commento: questa raccomandazione risul-ta più difficile da applicare in quanto è indi-rizzata a soggetti identificati non per classe

di età o per situazione anamnestica, ma perl’intenzione delle famiglie di recarsi in paesispecifici a rischio. Appare pertanto fonda-mentale, anche in questo caso, il ruolo delmedico curante (pediatra, Mmg o medicodella struttura scolastica) nell’identificare,raccomandare e inviare questi bambini allesedi di igiene pubblica per la vaccinazione.

Giorgio Conforti

Piergiorgio Odifreddi,l’intelligente e brillantematematico autore di

numerosi libri volti a sostene-re la preminenza delle scien-ze esatte, ha recentementeipotizzato che, relativamentealla conoscenza dell’uomo, larel igione abbia ceduto i lposto alla psicoanalisi; ma, haanche aggiunto, quest’ultimaormai sta mostrandosi inade-guata, perché infarcita dimetafore e letteratura.L’auspicio finale era quello diun veloce e definitivo avventodella neurobiologia, vistacome l’unica forma scientificadi conoscenza del comporta-mento umano.Sicuramente tra i colleghi let-tori ci saranno molti, ferrati in

fi losofia o teologia, chepotranno porre obiezioni aquesta “tranchant” afferma-zione del nostro filosofo; ame qui preme mostrare comeci si sia dimenticati di concettiquali la psiche o la mente; ilvolerli ridurre a un insieme difunzioni biochimiche o neu-roelettriche, mi sembra,ahimè, assiomatico e nonscientifico. Il concetto di psi-che infatti, descrive qualcosache non vediamo o nonquantifichiamo con numeri,però, come ogni concetto,simbolicamente rappresentauna unità e un oggetto chesovrintende alle funzioni dellavita mentale, ivi compresoquel “misterioso” collega-mento col corpo, che non è

riconducibile alla sola inner-vazione periferica, volontariao viscerale. A molti sarà capi-tato di assistere coppie sterili,che dopo e a dispetto di ripe-tuti esami che confermavanol’impossibilità di procreare,improvvisamente diventavanofertili dopo che, delusi, ave-vano scelto di adottare unbambino. L’evidenza scientifi-ca, ormonale, anatomica,biologica mostrava una cosa,ma quel complesso e oscurocentro integratore che è lamente, ne mostrava un altro.Là fattori somatici e intenzio-nali si mescolano con fattoriemotivi e affettivi, con moda-lità inconsce; e, vorrei preci-sare, inconsce, non solo per-ché non ci è dato sapere tutti

La psicoterapia ceda il posto alla neurobiologia?

Nuove direttive regionali sulle vaccinazioni

Secondo Odifreddi, dopo la religione e la psicoanalisi, la neurobiologia sembra esserel’unica forma scientifica di conoscenza del comportamento umano.

“Genova Medica” - Aprile 2006

La psicoterapia ceda il posto alla neurobiologia?6gli infiniti passaggi che la vitabiologica attua per arrivaread un risultato, ma ancheperché una parte della vitapsichica ci sfugge e non èvisibile con le ricerche biochi-miche. Da qui l’uso delleparole, delle metafore, dellaletteratura, che tanto irrita icolleghi che vogliono soloconcetti “chiari e distinti”.Parlare di inconscio, di com-plesso di Edipo, di transfert,di coesione di gruppo ineffetti significa usare un pen-siero analogico e non digita-le, cioè evocare immagini checi avvicinino ad un modo difunzionare dell’oggetto dellanostra ricerca, in questo casola mente umana, piuttostoche misurare in vivo il flussodi pensieri che escono dalnostro cervello.La relazione medico-pazientefa parte di questi concettianalogici; postuliamo infattiche l’incontro tra due perso-ne, il vedersi, il parlarsi, ilconoscere affetti e parentele,il toccare (dallo stringersi lamano al visitare i l corpo)introducano elementi in più,rispetto, per esempio, allavisione degli esami diagnosti-ci effettuata senza la presen-za del paziente o anche latelediagnosi; un qualcosa inpiù che ci aiuta sia nella dia-gnosi che nella prognosi chenella terapia.

La presunzione è che quandoil paziente dichiara di preferi-re questo a quel collega, nonfaccia solo un’operazione diopportunismo o di compia-cenza, ma esprima anche ungiudizio di qualità, legato,appunto alla qualità dellarelazione, vista come impor-tante e non di superficie.Tornando all’esempio clinicodella coppia sterile, indubbia-mente la fertilità improvvisapenso che sia frutto dellariduzione dell’ansia (da pre-stazione), dalla rinuncia (aideali dell’Io, sentiti comecostritt ivi e cogenti), delnuovo legame (con il bambi-no adottato), del permaneredel legame fiducioso (colmarito). Sono tutte situazioniaffettive non quantificabili,che tuttavia producono cam-biamenti nel soma, complessimentali che solo il comporta-mento, la presenza, la parolapossono cambiare. Il postulare che presto tuttosi risolverà con una maggiorconoscenza dell’archipallio,che sovrintende ai processiemotivi dell’uomo è legitti-mo, ma rappresenta sempreuna aspirazione o un ideale.L’attribuire alla scienza medi-ca solo la chimica o la fisicadella molecola cerebrale,senza tener conto degliaspetti funzionali o interela-zionali, mi sembra anch’esso

una operazione riduzionisti-ca, legata alle nostre creden-ze epistemologiche. L’usarele metafore o la parola inveceche i numeri non significaessere ai margini della scien-za, significa arrivare al laconoscenza dell’oggetto conaltri mezzi. Vorrei concludere ritornandoal passato, quando nel “set-tecento” si scontravano lateoria meccanicista con lateoria vitalista, proprio sulsenso scientifico da dare allavita biologica: esisteun’anima (nel senso di unaunione interna), un senso ,un fine che tiene uniti tuttipezzi e i milioni di cellule diun corpo vivente? Oppure lavita è solo il frutto di unaanonima unità di cellule etessuti che si condizionano avicenda? Difficile quesito, chenon so se la scienza deinostri giorni sia ancora riusci-ta a risolvere.Forse se uniamo le conoscen-ze di vari campi, dalla neuroi-mage, allo studio dei media-tori cerebrali, alla psicanalisi,allo studio sociale delle rela-zioni umane, riusciremo adavanzare nella conoscenza, adispetto delle nostre teorie epregiudizi scientifici. Oppurevogliamo sempre litigare se èmeglio aver fatto il liceo clas-sico o il liceo scientifico?

Roberto Ghirardelli

“Genova Medica” - Aprile 2006

VITA DELL’ORDINE 7

Cultura - La Commissione culturaledell’Ordine dei medici composta daSilvano Fiorato, Leopoldo Gamberini,Emilio Gatto, Edoardo Guglielmino eArsenio Negrini, ha organizzato pervenerdì 19 maggio alle ore 17,00 presso lasala riunioni dell’Ordine, la conferenza “Ilbarocco anche in musica: AntonioVivaldi”, relatore Tomaso Germinale.

Lunedì 3 aprile, nell’elegante e suggestiva cornice della nuo-vissima sala convegni dell’Ordine dei medici si è tenutol’ormai consueto appuntamento con i giovani medici.

All’evento, accompagnati da amici e parenti hanno partecipatonumerosi neo laureati, che tramite loro rappresentanti hanno lettosimbolicamente il “Giuramento professionale”, importante pila-stro di etica e deontologia per l’ingresso alla professione.Ai medici è stato consegnato, dal presidente Enrico Bartolini, dalpresidente della Commissione Albo Odontoiatri Elio Annibaldi, dalvicepresidente Alberto Ferrando e dal segretario Giovanni Regesta, il tesserino dell’Ordine e una“brochure” contenente il Codice di deontologia medica, le principali leggi per lo svolgimentodella professione e un Cd contenente il sito dell’Ordine dei medici di Genova da consultare “offline” (www.omceoge.org). Il presidente ha fatto un discorso di introduzione alla professione e,a seguire, il vicepresidente ha tenuto una breve relazione su alcuni principi del Codice deontolo-

gico ed ha illustrato cosa offre l’Ordine ai medici. In particolare laconsulenza legale e i corsi di deontologia e medicina legale efiscale. Molti medici hanno aderito alla “rete per la comunicazionerapida” che consentirà di ricevere, da parte dell’Ordine, sia infor-mazioni istituzionali che a carattere di urgenza/emergenza, trami-

te avviso su telefono cellulare e postaelettronica. Questo incontro è servito adavvicinare i giovani alla vita istituzionaledell’Ordine ed a far capire loro l’impor-tante ruolo che questo ha per la profes-sione, nella formazione e nei rapporti conle istituzioni ed i cittadini. Un ringrazia-mento e un “in bocca al lupo” ai neolau-reati intervenuti.

Il “futuro” della nostra classe medica

Alcuni momentidella serata: sopra

la stretta di mano aineolaureati, sotto il

momento del giura-mento .

“Genova Medica” - Aprile 2006

8 IN PRIMO PIANO

Con lo spirare dei ter-mini per la vidimazio-ne del DPS (documen-

to programmatico della sicu-rezza) il 31/03/2006, siamoentrati in fase applicativafinale della legislazione sullaprivacy (si tratta per la veritàdi due leggi successive la 675e la 196/2003, ma di dimen-sioni assolutamente abnor-mi). I l razionale a questeleggi sembra essere la tuteladei dati, che, come abbiamoimparato, si dividono incomuni, personali (cognome,nome, ecc.), sensibili (stato disalute, convinzioni religiose,politiche ecc.) e giudiziari, innome della difesa (dirittofondamentale dell’uomo)delle idee, convinzioni, opi-nioni, ecc. Nulla nelle dueleggi sembra dedicato al con-testo in cui verranno applica-te (medici, avvocati, notai,idraulici, elettricisti, ecc.) trat-tano sicuramente dati affini(?), ma soprattutto hannoobblighi identici (?).Tralasciando le difficoltàapplicative (documentate daun parto decennale), l’enor-me aggravio burocratico, lelacune a cui si dovrà porrerimedio con un fitto carteg-gio con il garante, viene dachiedersi se di questa legge

avevamo bisogno.Come noto, il segreto profes-sionale sancito sia dal nostroCodice deontologico chedalle leggi dello stato, tutela-va il paziente da qualunquedanno vero o anche solo sup-posto (e non era necessarioavere un sistema informaticopiù aggiornato, perchè laprova dell’avvenuto rapportomedico-paziente e il successi-vo danno erano sufficienti aconcludere la questione).Per questo la diluizione dellacatena della responsabilità(incarico formale a chi tratta idati, chi ne fa il back-up operfino a chi controlla laporta) o è formale (rispon-derà sempre i l medico) equindi inutile o danneggeràsolo i l paziente che noncapirà su chi rivalersi e quindiingiusta. Ma se sull’opportu-nità della applicabilità di unatale legislazione ai medici misembra vi possano esseredubbi, ancora più drammati-ca è la sua azione.Se un paziente, per ragioniassolutamente rispettabili e,comunque, personali, nonaccetterà il consenso sembradi capire che non potrà esse-re preso in carico da unmedico di medicina generale(e gli sbandierati dir itt i

all’universalità di accesso,all’equità, alla difesa dellecondizioni più deboli...); nonè forse questa una discrimi-nazione grave della libertà dipensiero? e, a chi sostieneche una mutua non può esi-mersi dal pretendere dati dalpaziente, ricordo che in Italiala mutua è obbligatoria percui, il cittadino è senza scam-po. Ma proseguo ricordandoaltre amenità: tutti i dati rac-colti prima del 2004 e quindidati il cui consenso era impli-cito all’istaurazione del rap-porto medico-paziente chefine faranno? Verrannodistrutti? I l medico dovràricercare tutti i pazienti perun consenso retroattivo?Oppure, come si sente giàdire, l ’unica soluzione èdistruggere le banche datifornendo al paziente tutto ilproprio lavoro (e se verràperso pazienza, visto chenulla è previsto in questocaso) e l iberandosi dalmostro burocratico incom-bente? Il ridicolo si raggiunge, però,sulle misure di sicurezza dovevengono valutati “occhiuta-mente” tutti i dispositividimenticando che è sufficien-te smontare un personalcomputer, azzerare la Bios

Privacy: tutela o dannazione dei pazienti?

“Genova Medica” - Aprile 2006

Privacy: tutela o dannazione dei pazienti? 9(basta staccare il ponticellod’alimentazione) e a questopunto si può comodamenteentrare nel personal edestrarre quanto si desidera;oppure si valutano millimetri-camente i dispositivi di difesanella rete dimenticandosi chequesta può essere violata daun esperto con estrema faci-lità. Cosa manca ancora? (lalegge non era necessariadanneggia il paziente, non èefficace). A mio avviso e perultimo, manca la cosa piùpreoccupante, ovvero il prin-cipio che sottende questoordinamento.Il segreto deontologico pre-vede che qualunque medicosia innocente della sua viola-zione sino a quando la sidimostri; le leggi sulla privacystabiliscono che il medico ècolpevole sino a quandodimostri con gli adempimentidi non esserlo (inversionedell’onere della prova).Spero risulti chiaro qualebalzo indietro abbiamo com-piuto, convinti di far bene.Quanto detto non vale natu-ralmente per le categorie percui non vige alcun segretoprofessionale e per cui i rap-porti tra le parti non sianoricostruibili; ma questo, lungidall’assolvere una leggecome questa, è una condan-na alla sua astrattezza.Credo che esista ancora la

possibil ità di modificarla,magari utilizzando anche lalegislazione comunitaria, persemplificare il testo ora in

vigore. Per questo mi piace-rebbe ricevere un contraddit-torio e delle proposte.

Maurizio Giunchedi

Il 16 marzo 2006 è stata recepito l’accordo stipulatoda Ministero della salute, Regioni e Province autono-me di Trento e Bolzano sul “Piano nazionale

dell’aggiornamento del personale sanitario 2005-2007”contenente le determinazioni assunte dalla commissio-ne nazionale per la formazione continua. Di seguitoriportiamo le più significative.Tutor medici di medicina generale: attribuzione credi-ti formativi. La Commissione ha approvato il riconosci-mento dei crediti formativi ai docenti-tutor sia per i mediciche ospitano i colleghi nelle strutture ospedaliere e universi-tarie ai fini del tirocinio per l’esame di abilitazione, sia perquelli che svolgono corsi di formazione specifica presso ipropri ambulatori o studi professionali. I crediti formativipossono essere attestati - su richiesta dell’interessato - nellamisura della metà dei crediti previsti per l’anno di riferimen-to nel caso in cui il periodo di impegno in qualità di tutor èuguale o superiore a sei mesi. In tutti gli altri casi, possonoessere attestati i crediti formativi in proporzione al periododi impegno (applicando, ove necessario, l’arrotondamentodel numero dei crediti per eccesso). Il numero dei crediticonseguibili nell’anno non deve essere superiore al 50%del debito formativo previsto per l’anno di riferimento. LaCommissione, nell’occasione, ha esteso il beneficiodell’attribuzione dei crediti formativi ai docenti-tutor appar-tenenti a tutte le altre professioni sanitarie, che svolgono leattività sopraindicate. L’attestazione, per tutti i docentitutor, deve essere rilasciata dall’Ordine o dal collegio di rife-rimento previa dichiarazione di svolgimento dell’attivitàeffettuata da parte dell’Università presso la quale il giovanelaureato è iscritto o ha seguito il corso di formazione.Crediti formativi previsti per l’anno 2006 . LaCommissione ha stabilito che per il 2006 il numero dei cre-diti formativi da acquisire è di 30 e alla fine del quinquen-nio 2002-2006 dovranno essere complessivamente 120.

Formazione continua:riconoscimento dei crediti formativi

“Genova Medica” - Aprile 2006

10 NORME & REGOLE

Nella Gazzetta Ufficiale n. 60, del 13marzo 2006, è stato pubblicato ildecreto del Ministro della salute 7

marzo 2006 recante i “Principi fondamentaliper la disciplina unitaria in materia di forma-zione specifica in medicina generale”, in cuivengono indicate le modalità con cui si svol-geranno i corsi di formazione in medicinagenerale nei prossimi anni e quali saranno lecaratteristiche comuni a tutte le Regioni. I corsi, spiega il decreto, vengono attivati alivello regionale, ma nell'organizzarli leamministrazioni dovranno garantire unifor-mità dei bandi, date comuni per la loro pre-sentazione e per l'espletamento dei concorsi,uguali prove di ammissione e regole omoge-nee per lo svolgimento dei tirocini.Il numero dei posti, invece, sarà stabilito alivello di ogni singola Regione e Provinciaautonoma in accordo con la Salute tassativa-mente entro il 31 ottobre di ogni anno e saràil frutto della combinazione dei posti carentie dei medici di medicina genarale già in gra-duatoria. Stessa data e orario per le proved'esame composte da un quiz di 100 doman-de a risposta multipla.Il giudizio spetta a una commissione (art. 4)presieduta dal presidente dell’Omceo delcapoluogo di Regione e composta da un diri-gente di struttura complessa di medicinainterna scelto dalla Regione, da un Mmgnominato dall'Omceo e da un funzionarioamministrativo regionale o provinciale. Unacommissione di composizione analoga pre-siederà anche all’esame finale che precedel’accesso alla graduatoria dei medici di base.

L’art. 5 stabilisce che la partecipazione alconcorso ed al relativo corso triennale è riser-vata ai cittadini italiani e comunitari, laureatiin medicina e chirurgia, abilitati all’eserciziodella professione ed iscritti al relativo alboprofessionale. Il corso è strutturato a tempopieno per cui, ai corsisti si richiede una dispo-nibilità piena per l'intera durata della settima-na lavorativa e per tutto l'anno. Per questo lapartecipazione al corso è incompatibile con“attività libero-professionali e ogni rapportoconvenzionale, precario o di consulenza conil Ssn o enti e istituzioni pubbliche o private,anche di carattere saltuario e temporaneo”se non la sostituzione a tempo determinatodi Mmg, nonchè guardie mediche notturnein caso di carenza di personale verificata dallaRegione. Vietato, inoltre, svolgere contempo-raneamente un dottorato, la specializzazioneo la sostituzione del proprio tutor.Le incompatibilità vengono meno se i corsisono a tempo parziale, scelta che tocca allaRegione e che può avvenire se le modalità disvolgimento dei tirocini rispettano alcunirequisiti come, ad esempio, che la duratacomplessiva della formazione non sia comun-que inferiore rispetto a quella a tempo pieno.Ogni anno di formazione, dà diritto a unaborsa di studio di 11.103,82 euro dai qualivanno dedotti i costi assicurativi, a meno cheil tirocinante non decida di stipularla indivi-dualmente e non tramite la Regione.Malattia, gravidanza o servizio militaresospendono la formazione secondo le dispo-sizioni del DIgs 368/1999.Testo integrale sul sito: www.omceoge.org

Nuovi principi per la formazione specificain medicina generale

11NOTIZIE DALLA FNOMCEO

Elezioni Fnomceo

Queste le nuove cariche, per il prossi-mo triennio 2006-2008, risultatedelle ultime elezioni del 17/18 e 19

marzo: presidente Amedeo Bianco, vice pre-sidente Maurizio Benato , segretarioRoberto Lala, tesoriere Claudio Cortesini.Consiglieri: Salvatore Amato, RobertoAnzalone, Giacinto Valerio Brucoli, VincenzoAntonio Ciconte, Luigi Antuono Conte,Piergiuseppe Conti, Nicolino D’Autil ia,Raffaele Festa, Raffaele Iandolo, GuidoMarinoni, Piermaria Morresi, Saverio Orazio,Giuseppe Scalera.Commissione per gli iscritt i al l ’AlboOdontoiatri: Giuseppe Renzo (presidente),Giacinto Valerio Brucoli, Claudio Cortesini,Raffaele Iandolo, Saverio Orazio. Collegio deirevisori dei conti: Salvatore Onorati (presiden-te), Ezio Casale, Fabrizio Cristofari, AntonioSulis (membro supplente).

Medici e odontoiatri:ecco i dati aggiornati

Da un comunicato apparso sul sito dellaFnomceo (www.fnomceo.it) pubbli-chiamo alcuni dati riguardanti, ad

oggi, il numero dei medici e degli odontoiatriitaliani. Grazie al contributo dei presidenti diOrdine e al Ced Fnomceo, sono stati, infatti,“radiografati” i dati riguardanti gli iscritti (siamedici chirurghi che odontoiatri) ai singoliOrdini, componendo tabelle analitiche perprovincia, regione e aree geografiche per ilperiodo dal 1985 al 2006. Il quadro che emerge esprime questi numeri:353.945 sono i medici iscritti oggi all'Albo(erano 235.230 nel 1985) mentre 51.975sono gli odontoiatri (erano 22.065 nel1991). La Lombardia è la regione in cui opera-

no il più alto numero di iscritti medici(51.200) e odontoiatri (8.291) seguita dalLazio (41.578 medici e 5.432 odontoiatri).L'incidenza dei medici iscritti in Lombardia suldato nazionale è del 14,4 (era il 13,9 nel1985) mentre quella dei medici del Lazio èdell'11,7 (era l'11,8). Secondo una stima indi-cativo-comparativa del dato 2006, sugli ultimidati Istat riguardanti la popolazione residentein Italia, che al 1 gennaio 2005 riportavano lacifra di 58.462.375 (è una stima solo indicati-va in quanto compara dati del 2005 a dati del2006), si può affermare che oggi esiste unmedico ogni 165 abitanti ed un odontoia-tra ogni 1124 residenti. Visto che nel 1981la popolazione residente era di 56.557.067, siregistra che all'inizio degli anni '80 l'incidenzaprofessionale medica era di 1 su 240: il saltoin questi 25 anni è stato impressionante.

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“Genova Medica” - Aprile 2006

“Genova Medica” - Aprile 2006

IN PRIMO PIANO12

Già nel numero scorsoabbiamo fatto cennoad importanti disposi-

zioni stabilite dalla Legge46/06 in merito alla prescri-zione di sostanze stupefacen-ti e psicotrope che ha appor-tato sostanziali modifiche alDPR 309/90, in particolareper quanto riguarda la tabel-lazione delle sostanze. Con decreto 10 marzo 2006,pubblicato sulla G.U. il 31marzo, il Ministero della salu-te ha approvato i l nuovoricettario con le relativenorme d’uso.All’art 1, il citato decretodispone che le ricette in tripli-ce copia autocopiante, confe-zionate in blocchetti di tren-ta, numerate progressiva-mente, sono consegnate acura dell’Istituto Poligrafico e

Zecca dello Stato ai centri diriferimento individuati dalleregioni e province autonome,che provvedono alla distribu-zione alle Asl. Queste ultimesi occuperanno di distribuirele ricette ai medici operantinel territorio di competenza,in ragione del fabbisognopreventivato dagli stessi. All’art. 3, è stabilito che, invia transitoria, in attesa che lenuove ricette siano stampatee distribuite, i medici potran-no utilizzare i ricettari a rical-co approvati con decreto del24 maggio 2001 e successivemodifiche e integrazioni.Per quanto riguarda i ricet-tari a madre e figlia di tipounico, previsti nella vecchiaformulazione del comma 2°dell’art. 43 del DPR 309/90,l’art. 4 del decreto dispone

che gli stessi non sono piùutilizzabili per la prescrizio-ne dei medicinali compresidel succitato DPR e devonoessere riconsegnati dai pos-sessori ai rispettivi Ordiniprofessionali che dovrannoprovvedere alla restituzionepresso il Ministero della Saluteper la relativa distruzione.Per quanto riguarda i lFlunitrazepam per uso orale,il Ministero della salute haspecificato che i limiti pre-scrittivi specifici del medicina-le, in base ai quali in ciascu-na ricetta è consentito pre-scrivere una sola confezioneper non più di 60 mg di prin-cipio attivo, non sono abro-gati a seguito dell’inserimen-to nella tabella II, sezione A.(Il testo del decreto è reperi-bile su: www.omceoge.org).

Sostanze stupefacenti - Approvato il nuovo ricettario

Smaltimento farmaci stupefacenti

Il Ministero della salute, interpellato inmerito allo smaltimento dei farmaci stupe-facenti residuati a domicilio del paziente

per interruzione del trattamento o decesso,ha precisato che non esiste una normativache specifichi questi casi in particolare poichèl’art. 23 della Legge 309/90 stabilisce lemodalità di smaltimento o cessione da partedi chi se ne trovasse in possesso (addetti allaproduzione, farmacie, sperimentazione, forzedell’ordine a seguito di confische).

Il Ministero quindi suggerisce che, siccome ilsistema obbligatorio di raccolta dei farmaciscaduti confluisce in ogni caso ad impiantiriconosciuti idonei allo smaltimento, i cittadi-ni possono fare uso degli appositi contenitoripresenti nelle farmacie.Una maggiore accortezza potrebbe esserequella di rimuovere, dalle confezioni dei far-maci, etichettature e fogli illustrativi per ren-dere i farmaci inutilizzabili od almeno irrico-noscibili.

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IN PRIMO PIANO 13Perchè è importante la farmacovigilanza

La Farmacovigilanza (chein Italia è ampiamentesottovalutata) è, come

ben sappiamo, la quartaparte del protocollo di speri-mentazione dei nuovi farmaci(la fase post-marketing) nellaquale, con il più ampio venta-glio di possibili situazioni cli-niche, si attua la ricerca dirisposte non previste (Adr) eche possano risultare danno-se al paziente andando acompromettere lo scopodella terapia.Teniamo innanzitutto a preci-sare che in Italia la segnala-zione di Adr è obbligatoriaper medici, farmacisti, infer-mieri ed aziende farmaceuti-che, ma malgrado ciò attual-mente la situazione ci vedeagli ultimi posti in Europa conun tasso di segnalazioni che èdi circa 1/3 delle 300 segna-lazioni annue per milione diabitanti indicato dall’Orga-nizzazione mondiale dellaSanità come il gold standard.Le reazioni avverse, inclusequelle dovute alle interazionitra farmaci, avvengono natu-ralmente aumentando i lnumero di quelli sommini-strati, e questo in particolarequando si ha a che fare conpazienti anziani e, dato il pro-gressivo aumento dell’età

media della popolazione,questa situazione potrebbeessere in futuro più frequen-te. Una completa e approfon-dita anamnesi anche farma-cologica è quindi essenziale.Non tutte saranno evitabili,ma la maggior parte potreb-be essere prevenuta. Quandosi prescrive ad un nostropaziente un farmaco o unacombinazione di farmaci que-sto dovrebbe essere incorag-giato a segnalarci tutti i sinto-mi verificatisi.Per ult ima cosa, ma nonmeno importante, è da valu-tare il ritorno economico daparte della collettività. Studi internazionali hannoevidenziato che circa il 5-6%dei ricoveri ospedalieri sianoimputabili alle Adr (e il feno-meno si ripete anche all’inter-no delle strutture ospedalierestesse dove l’incidenza di Adrè stata quantificata dal 3,7%al 6,5%), mentre studi tede-schi hanno valutato il costoannuo dovuto alle Adr inGermania pari a circa 1miliardo e 50 milioni di vecchimarchi ed hanno inoltre ipo-tizzato che il 30,7% delle Adrsiano evitabili, con un poten-ziale risparmio quindi di circa350 milioni di vecchi marchi. In Liguria il solo settore far-

maceutico ha comportato nelbiennio 2001/2002 (dati dellaCorte dei conti) una spesalorda di circa 800 milioni dieuro su un totale nazionale di25 miliardi di euro.Quanto detto appare più chesufficiente per considerareseriamente un impegno sullafarmacovigilanza con un’otti-ca a medio termine di conte-nimento dei costi.A questo proposito vogliosegnalare il caso di Genova.Nel ’99 la sezione di farmaco-logia e tossicologia del Dimi,il Direttore del dipartimentofarmaceutico dell’Asl 3“genovese” e i medici ade-renti al Simg avviavano unprogetto dal nome Simg forfarmasearch riguardante laconsapevolezza dell’impor-tanza dell’invio delle Adr, constage mirati all’implementa-zione delle conoscenzesull’argomento e alla correttacompilazione delle schede disegnalazione.Naturalmente risultava chia-ra, anche secondo le indica-zioni provenienti dall’Oms,l’importanza di istituire unaequipe di esperti che rispon-desse nel modo più esaurien-te possibile alle segnalazioniricevute facendo si in primoluogo che le segnalazioni dei

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14 Perchè è importante la farmacovigilanza

medici non risultassero lette-ra morta e che le loro ipotesirisultassero essere, o meno,convalidate e, in secondoluogo, dava avvio alla raccol-ta dei dati in un database chepermetteva a sua volta diaumentare le conoscenze.Questo progetto ha portatonel corso di questi anni a un

incremento di circa il 400 per100 delle segnalazioni ricevu-te (considerando che la mag-gior parte delle segnalazionici sono pervenute dai medicioperanti sul territorio) por-tando il tasso di segnalazioniper la nostra Provincia vicinoal gold standard previstodall’Oms.

A conclusione di questo mioarticolo vorrei quindi porrel’attenzione sulla necessità disensibilizzare tutti noi medici,anche quelli ospedalieri (chepiù spesso si trovano a gesti-re gli eventi avversi più gravi)all’importanza dell’invio dellesegnalazioni.

Marinella Bianco

Ecco le note per la compilazione e la tra-smissione della scheda di segnalazione direazioni avverse da farmaci.Dove reperire la scheda?◆ Nel bollettino di informazione sui farmacidel Minsal;◆ Presso il responsabile della FV dell’Asl;◆ Scaricata da: www.farmacovigilanza.org;◆ Presso l’informatore scientifico del farma-co di qualsiasi azienda farmaceutica.Cosa deve segnalare il Mmg? (suggeri-menti del Committee on safety of medicinesinglese)◆ Per nuovi farmaci: segnalare tutte le rea-zioni sospettate (cioè qualsiasi evento inde-siderato o inaspettato), anche quelli menogravi, che siano apparentemente attribuibilial farmaco◆ Per i farmaci conosciuti: segnalare le rea-zioni sospette gravi, includendo quelle mor-tali, a rischio per la vita, disabilitanti o cheprovocano ospedalizzazione. E’ facoltativo,ma ugualmente auspicato ed utile segnala-re tutte le reazioni sospettate anche di far-maci conosciuti.Cosa deve fare della scheda il Mmg?1. Fare una fotocopia della scheda;

2. Inviare l’originale al servizio farmaceuticodell’Asl 3 dr.ssa Miolo fax 010/6447076come previsto dalla legge;3. Inviare per fax o per e-mail la scheda aprof.ssa Antonietta Martelli, Dip. di farma-cologia, Università di Genova fax010/3538232,e-mail: [email protected] la scheda sia inviata per fax indica-re un recapito fax per la risposta;4. Conservare la copia.Cosa fa il Centro di farmacovigilanzaSimg-Unige Asl 3?1. Ricevuto il fax, ringrazia il segnalatorecercando di giustificare e spiegare la reazio-ne; può eventualmente chiedere ulterioriinformazioni se ciò può essere utile a chiari-re la dinamica di comparsa della reazione(feedback al singolo); le informazionisull’evento avverso verranno commentatemediamente entro sette giorni.2. Raccoglie e valida le segnalazioni.3. Archivia le segnalazioni.4. Codifica ed inserisce le segnalazioni neldatabase.5. Analizza le schede.

Pierclaudio Brasesco

COSA FARE PER SEGNALARE LE SOSPETTE REAZIONI AVVERSE DA FARMACI

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MEDICINA & REGOLE 15

La Conferenza delleRegioni ha approvato il9 febbraio un docu-

mento per avviare unasostanziosa semplificazionedelle procedure relative alleautorizzazioni, certificazionied idoneità sanitarie.Si tratta del testo conclusivodi un gruppo di lavoro costi-tuito, con decreto delMinistro della Salute il 13 ottobre 2004, cheaveva il compito di proporre la “semplificazio-ne delle procedure relativamente alle autoriz-zazioni, certificazioni ed idoneità sanitarie”. Iltesto comprende un elenco di una ventina dicertificati che da sempre hanno accompagna-to il cittadino nella propria vita, come adesempio, primo fra tutti, quello di «sana erobusta costituzione», generalmente richiestoin concorsi, bandi di ammissione e scuole finoad arrivare a quello di “conformità del fere-tro” che ogni azienda sanitaria dovrebbe rila-sciare. Il testo comprende anche una lungaserie di autorizzazioni e "idoneità sanitarie":da quello che riguarda l'idoneità fisica perlavorare nel pubblico impiego, a quellonecessario per fare il maestro dì sci. Vienechiesta l’abrogazione anche per il certifi-cato per la riammissione a scuola perassenze superiori ai cinque giorni e quellosulle vaccinazioni obbligatorie per iniziare lascuola: il compito di vigilare sullo stato disalute del ragazzo passa alle Asl, ai medici difamiglia e ai pediatri. Questi certificati sonol’eredità di una sorpassata esigenza di tuteladella salute e spesso derivazioni di leggi giàabrogate. A decretare l'inutilitá di buona

parte dei certificati sanitari èstata l'adozione delle norma-tive sulla sicurezza sul lavoro(il Dlgs 626/94) che prevedemisure ad hoc per la sorve-glianza sanitaria sui lavoratorie quella per l'introduzione allavoro dei lavoratori portatoridi handicap, che rendonoìnutíli i certificati di sana erobusta costituzione (richie-

sto ad esempìo negli ìstituti magistrali e inmolti impieghi civili e militari), di idoneità fisi-ca per lavorare nel pubblico impiego e perl'assunzione di insegnanti e altro personale diservizio nelle scuole, fino a quello necessarioper impiegare minori e apprendisti in attivitànon a rischio. E’ stata, inoltre, propostal’abrogazione del certificato per abilitare glioperatori alla conduzione delle caldaie e perl'impiego dei gas tossici, quello necessarioper la frequenza di istituti professionali o dicorsi di formazione professionale, ma anche icertificati per guadagnare l'idoneità all'eserci-zio di “attività di autoriparazione”, quello percondurre gli impianti di risalita e fare il mae-stro di sci, il certificato di idoneità fisica per ilservizio civile, per diventare giudice onorarioe di pace, quello per la vendita dei generi dimonopolio, per l'esonero a scuola dalle lezio-ni di educazione fisica e per i lavoratori extra-comunitari dello spettacolo. In soffitta dovràandare poi il libretto di idoneità sanitaria per iparrucchieri, tra l'altro mai previsto da legginazionali. Ora spetta alla Regione Liguria ladecisione ultima dell’abrogazione di questicertificati, decisione, peraltro, già presa daalcune altre Regioni.

Certificati sanitari: possibile abolizione

16 MEDICINA & LEGGI

Visite fiscaliInail esenti da Iva

Sui certificati Inail due cir-colari del Ministero dellefinanze e due pareri

autorevoli indicano al medicoche c’è un solo criterio darispettare: d’ora in poi dovràfare attenzione agli aspettisostanziali della sua presta-zione e decidere se è di dia-gnosi e cura (e allora l’Ivanon si carica) o a fini risarci-

tori (e allora si carica). La riso-luzione 36/E (datata 13marzo ‘06) del Ministerodelle finanze non fa che ripe-tere i contenuti della circolare7/E di gennaio scorso, machiarisce che il margine perevitare di applicare il caricodel 20 per cento in realtà èmolto ampio. Essa imponel’Iva su perizie e consulenzemedico-legali, ma non suicontrolli medici chiesti dadatori di lavoro, Inps e Inail“per verificare la presenza di

virus, infezioni o malattie”.Non la chiedono nemmenogli accertamenti periodicivolti a “prevenire o depistaremalattie dei lavoratori”. Nonla chiedono, infine, i certifica-ti che attestano che un lavo-ratore esige una determinatatutela in ragione del suostato di salute. Di fatto lochiedono solo i certificatirelativi a malattie ed infortu-ni, ma solo quando sonodiretti ad accertare un dannoche verrà poi liquidato.

Pubblichiamo la comunicazione delComune di Genova, per i medicicuranti o necroscopi, sulle nuove

procedure riguardanti la cremazione.Si comunica che dal 1 aprile 2006, in applica-zione della D.G.R. n. 225 del 14/03/2006,sarà temporaneamente sospesa l'autentica-zione della firma del medico curante o necro-scopo, da parte del coordinatore sanitario di

Cremazione: noall’autenticazione della firma

CERTIFICATO MEDICO AD USO CREMAZIONE

Al Comune di GenovaAi sensi dell'art. 79 D.P.R. 10/09/1990 n. 285 e in ottemperanza alla D.G.R. 225 del 14/03/2006, il/la sot-toscritto/a, dopo aver con tutti i mezzi voluti dalla scienza, r i levato che i l / la Sig./ra........................................................................................................................................E’ deceduto/a il ..................................................... alle ore.........................................................A causa di ........................................................ in via...................................................... n.......

Dichiara❏ Che la morte non è conseguente a reato❏ Che l’autopsia del cadavere non ha interesse scientifico❏ Che il cadavere non è portatore di pace-makerGenova .............................. Il medico curante ...........................................................

N.B. Si prega di apporre firma leggibile con timbro recante: nome, cognome, la qualifica di medico chirurgo,numero e città di iscrizione all’Ordine dei medici.

cui all'art.79 punto 4 del D.P.R. 285/90. Il cer-tificato in carta libera ad uso cremazioneredatto dal medico curante, oltre al nome ecognome del defunto, giorno, ora, luogo ecausa del decesso, dovrà dichiarare che: lamorte non è conseguente a reato, l’autopsiadel cadavere non ha interesse scientifico, ilcadavere non è portatore di pace-maker. Ilcertificato dovrà essere firmato per estesoe dovrà essere apposto un timbro conte-nente cognome e nome del firmatario,qualifica del medico chirurgo e numero diiscrizione all’Ordine dei medici.

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MEDICINA & LEGGI 17

Il Tribunale di Genova -sezione lavoro - hadepositato il 15 feb-

braio la sentenza relativaal ricorso, promosso danumerosi medici specializ-zandi, riguardante la man-cata applicazione degli artt. 39e 41 del D. Lgs 368/99. Il giudice, sep-pur respingendo le eccezioni processuali sol-levate dalla controparte (ovvero dallaRegione Liguria in quanto gli altri enti chia-mati in causa non si sono costituiti), ha riget-tato il ricorso nel merito delle domande pro-poste dai medici specializzandi.Il provvedimento è stato consegnato in copiaall’Ordine dei medici dove è consultabile daparte di tutti coloro che fossero interessati.Il legale dell’Ordine, esaminato il provvedi-mento, ha giudicato che, sotto il profilo delriconoscimento di un rapporto di lavorosubordinato e delle correlative maggiori spet-tanze retributive e contributive, il giudice haritenuto che la mancata emanazione diun provvedimento legislativo o regola-mentare volto ad autorizzare l’utilizzo diulteriori risorse rispetto a quelle attual-mente destinate alla formazione speciali-stica, preclude la possibilità di riconosce-re la vigenza e l’applicazione degli artt.39 e 41. Ciò, quand’anche si ritenesse accer-tato (il giudice non lo esclude) il diritto deglispecializzandi alla stipula dei contratti di for-mazione e lavoro.Sul punto, la sentenza esclude anche la pos-sibilità, prospettata in via alternativa nelnostro ricorso sulla base dell’art. 36 della

Costituzione (che testualmen-te recita: “Il lavoratore hadiritto ad una retribuzioneproporzionata alla quantità equalità del suo lavoro e inogni caso sufficiente ad assi-curare a sè e alla famigliaun’esistenza libera e dignito-

sa) di applicare agli specializzandile disposizioni del Ccnl della dirigenza medi-ca. Riguardo, poi, alla richiesta in via subordi-nata di risarcimento dei danni conseguentiall’erronea applicazione della direttiva comu-nitaria 93/16/CEE, il giudicante ha ritenutoche quanto previso dal D.Lgs 257/91 soddi-sfa la prescrizione comunitaria di “adeguataremunerazione”.Più precisamente, nel provvedimento inesame viene espressamente affermato che“...il diritto comunitario non impone agli statimembri di inquadrare gli specializzandi qualidipendenti dell’Università o di altro ente.L’importante è che siano compensati con unimporto dignitoso, tenuto in conto che essisvolgono tali attività precipuamente perimparare il mestiere di medico...”.Non vi è dubbio che, dal tenore della motiva-zione, sussistano spunti per impugnare lasentenza.Tuttavia, mi preme rammentare che in appel-lo potrebbe esservi il rischio di condanna allespese che, invece, sono state compensate inquesto grado di giudizio.Rinnovo la mia disponibilità per qualsiasichiarimento e sarà mia premura informare ilettori sulle future decisioni dell’Ordine.

Matteo Basso

Medici specializzandi: rigettato il ricorso

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18 IN PRIMO PIANO

L’epato-gastroenterologia ha subito inquesti ultimi anni profonde trasforma-zioni culturali che si sono tradotte in

importanti avanzamenti sia strumentali chefarmacologici.Il 18 marzo a Genova a Palazzo Ducale èstato definito, durante un convegno, lo statodell’arte relativo alle più importanti innova-zioni in tema di diagnosi e terapia.Gli argomenti affrontati possono essere cosìriassunti:◆ le indicazioni dell’appropriato uso dei mar-catori tumorali in rapporto a valutazioni diordine costo-beneficio;◆ i recenti avanzamenti in istopatologia perun’identificazione sempre più precoce dilesioni preneoplastiche;◆ l’introduzione di sofisticate indagini endo-scopiche in corso di sanguinamenti di difficileinterpretazione. In particolare, è stata eviden-ziata la rilevanza clinica della video-capsulaenterale che è in grado di esplorare tuttol’intestino tenue e che ha una sensibilità especificità diagnostica superiore rispetto allealtre metodiche già in uso da tempo;◆ il sempre maggiore ruolo della eco-endo-scopia che consente uno staging correttodelle neoplasie che si traduce in adeguatescelte terapeutiche. In particolare in sedegastrica l’introduzione di nuove minisondepuò consentire una diagnosi precoce dellecondizioni neoplastiche;◆ i progressi tecnici della colangio-pancrea-tografia retrograda endoscopica in associa-zione ad una esperienza sempre più ampiahanno condotto ad un affinamento dellametodica, con minori complicanze, che ha

consentito l’indicazione di tale tecnica anchenelle fasce giovanili;◆ l’accurata scelta degli antisecretori relativa-mente alle interazioni con altri farmaci incorso di politerapia;◆ l ’eventuale cura dell’ infezione daHelicobacter pylori in corso di epatopatie;◆ la terapia delle epatiti virali in pazientiaffetti da altre patologie;◆ la messa a punto sia in termini di diagnosi,con la recente introduzione degli anticorpianti-transglutaminasi, che di terapia dellamalattia celiaca;◆ l’introduzione della “mucosectomia” checonsente l’asportazione di lesioni preneopla-stiche o neoplasie superficiali per via endo-scopica con indubitabili vantaggi per pazientinon operabili o pazienti anziani;◆ l’introduzione di nuove protesi da utilizzar-si in caso di tumori esofagei non operabili,utili per garantire una qualità di vita accetta-bile al paziente.Durante il convegno è stata operata unasinergia fra gli operatori ospedalieri e i colle-ghi di medicina generale con la creazione dipercorsi assistenziali meglio definiti, tesi amigliorare il rapporto costo-beneficio.

Gianni Testino, Alessandro Sumberaz

Innovazioni diagnostico-terapeutichein epato-gastroenterologia

MMG - I l dr. Lusardi presidentedell'Associazione di medicina generale“Quarto-Quinto-Nervi-Golfo Paradiso”informa che il 29 marzo l'associazione hadeciso, all'unanimità, di recedere dallaFederazione delle associazioni territorialidei Mmg della provincia di Genova.

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IN BREVE 19Ammi: venite con noiCarissime amiche, socie e simpatizzanti, lagita socio-culturale del 7 febbraio al museoegizio di Torino - alla riscoperta dello“Statuario” - è stata veramente indimentica-bile. Infatti la mostra “Riflessi di pietra”,curata da un mago degli effetti specialiquale Dante Ferretti, scenografo di Fellini edi Martin Scorzese, vincitore di un Oscar, vaal di là di ogni immaginazione.Queste sculture, ibernate dal 1852 in unmutismo di forme statiche, riprendonoimprovvisamente vita. Si stagliano contro lepareti rosso pompeiano, entro un soffittoscuro, ma punteggiato di luci, riflesse dagrandi specchi che - strategicamente dispo-sti - ne esaltano la tridimensionalità.Il visitatore si trova al di là del tempo, in unospazio magico come le notti del deserto,quando il vento bisbiglia, in un sussurrio disuoni e di parole, in un concerto di suoni edi parole, in un concerto di astragali. Imarmi bianchi, neri o rosso porfido respira-no quasi in questo gioco di luci, di ombre edi riflessi, mentre si resta stupiti non solo perl’allestimento scenografico, ma anche perquesta superba tecnica scultorea inun’epoca in cui non esistevano acciaio ostrumenti con punte di diamante.L’ispirazione di Dante Ferretti era di“…immaginarsi all’ingresso di una piramide

guidato dalla luce di una torcia”. Anche noiabbiamo provato questa emozione, seguen-do la nostra guida, la dott.ssa DonatelloAvanzo, docente di egittologia presso ildipartimento di ricerche archeologiche delCairo e collaboratrice scientifica nel museoegizio e della Fondazione di PalazzoBricherasio a Torino, già apprezzata dallesocie grazie a due conferenze tenute recen-temente a Genova su “Ricette mediche esuperstizioni della farmacologia egizia” e“Siwa, l’Egitto incantato di Alessandro ilGrande”. Amiche carissime, vorremmo invi-tarvi tutte alla conferenza del dott. RobertoDella Vecchia, che il giorno 11 aprile alle ore17, presso la sede della Banca Popolare ita-liana svilupperà il tema: “Impariamo a vive-re, impariamo ad invecchiare”.Inoltre vi proponiamo per il giorno 4 maggio(partenza alle 8.30 davanti alle caravelle dipiazza della Vittoria) la visita alla pinacotecadel Convento dei Padri Cappuccini diVoltaggio (Alessandria), quadreria di grandeimportanza per il valore dei dipinti, benchépoco conosciuta. Seguirà una puntataall’outlet di Serravalle Scrivia con pranzolibero all’interno della struttura.Per prenotare: signora Cherchi 010 810309,signora Gimelli 010315346 oppure signoraPiscopello 010883350.Vi aspettiamo numerose!

Margherita Salardi Celenza

Grandi Navi Veloci - La compagnia di navigazione genovese offre agli iscrittidell’Ordine di Genova le seguenti agevolazioni: ◆ servizio traghetti, l ineeSicilia/Sardegna/Spagna/Tunisia (riduzione 10%); ◆ servizio crociere (tariffe individuali) scon-to 10% su tutto il periodo operativo (sono escluse le tasse d’imbarco e sbarco, escursioni,supplementi). Sono cumulabili al massimo due riduzioni. I biglietti dovranno essere emessisolo dall’ufficio diretto di Genova della “Grandi navi veloci” in via Fieschi 17 o dagli ufficiportuali e sociali. Validità dell’offerta: 31/12/2006. Per inf.: 010/55091.

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20 CORSI & CONVEGNI

Corsi sulla geriatria - Si terranno duecorsi di aggiornamento, promossi dal Gruppogeriatrico genovese, a Campoligureall’Auditorium della Comunità montana delleValli Stura e Orba, in via Convento 8, sugliargomenti: “La vecchiaia oggi: il ruolo e leresponsabilità dello psicologo”, venerdì 19 esabato 20 maggio; “La valutazione multidi-sciplinare dell’anziano”, sabato 20 e sabato27 maggio . Per informazioni: tel.010255107. e-mail: [email protected]

Corsi sulle neoplasie - Il 4 maggio2006 presso il centro congressi di TorreCambiaso si terrà il corso “Neoplasie rino-oro-faringo-laringee, oculari e melanomi:prevenzione, diagnosi e terapia. Indicatori dineoplasie: stato attuale e prospettive”. Perinf.: Sergio Rassu, cell. 3382202502 e-mail:[email protected]

Corsi di aggiornamento in oncolo-gia - L’Istituto nazionale per la ricerca sulcancro promuove due corsi di aggiornamen-to entrambi accreditati e gratuiti. Giovedì 11maggio: “Controllo del dolore oncologicocon somministrazione percutanea e spinale difarmaci; indicazioni tecniche e gestione”.Lunedi 15 maggio: “Videocistoscopia flessi-bile” (corso teorico e pratico). Sede: auladidattica IV piano - Ist, largo Benzi 10,Genova. Informazioni: IST tel.0105737532e-mail:[email protected]

Problematiche cliniche frequentiin ostetricia e ginecologia - Questo iltitolo del convegno che si terrà a Genova alCastello Simon Boccanegra, il 5 maggio. Trale due sezioni (ostetrica e ginecologica) delconvegno, si terrà una tavola rotonda chetratterà il tema delle prospettive per l’assi-stenza ostetrica in Liguria. Per inf.: BCCongressi, tel. 0105957060.

Mai più bambini sordi - Questo il temadell’incontro multidisciplinare per pediatri,otorinolaringoiatri, terapisti, riabilitatori, alteatro della Gioventù in via Cesarea, aGenova, venerdì 5 maggio . Per inf::Symposia, tel. 010255146/103.

Prevenire l’infertilità e conservarela fertilità nella coppia - Questo ilcorso che si terrà a S. Margherita Ligure(Genova) venerdì 26 e sabato 27 maggio.Scopi del corso: fornire elementi per miglio-rare l’attività dei medici che operano nel ter-ritorio e degli specialisti non dedicati alla curadell’infertilità; fornire informazioni su nuoviapprocci terapeutici alle patologie oncologi-che più attenti alla conservazione del poten-ziale riproduttivo; far conoscere le opportu-nità presenti e future dell’applicazione delletecniche di riproduzione assistita per la pre-servazione della fertilità di coppia. Per inf.:BC Congressi, tel. 0105957060.

Seminari neurologici del venerdì -Si terranno a Genova due seminari diapprofondimento, il 16 giugno su “Malattieneuromuscolari e nuove metodiche di indagi-ne in neurologia” - “Utilità dell’ecografia sunervo”, il 27 ottobre su “Avanzamenti tera-peutici in neurologia - Turbe del sonno inneurologia”. Per inf.: tel.0103537057.

Corso regionale di otorinolarin-goiatria - Questo il titolo del corso che siterrà sabato 27 maggio dalle ore 8 alle ore14.30 presso la sala convegni dell’Ordine deimedici. Questo il programma: presentazionedel corso e distribuzione dei pre-test; cenni dianatomia e fisiologia; le otiti acute e croni-che: generalità e inquadramento; le ipoacu-sie: generalità e inquadramento; l’otoscopia;l’esame della funzione uditiva; presentazionedi casi clinici in tema di ipoacusia e di otite -

“Genova Medica” - Aprile 2006

CORSI & CONVEGNI 21Che cosa richiedere? Che cosa effettuare instudio?; discussione e identificazione di uniter diagnostico-terapeutico in tema di otiti edi ipoacusie; le principali tecniche chirurgicheper la cura della sordità e dell’otite cronica; leprotesi acustiche; distribuzione del post- test.Per inf.: BC Congressi, tel. 0105957060.

Integrazione tra omeopatia edallopatia: basi scientifiche e puntidi contatto - Questo il titolo del semina-rio che si terrà a Genova il 6 maggio allasala convegni dell’Ordine di Genova. Questigli argomenti: fondamenti epistemologicidella medicina omeopatica; omeopatia: dallafisica alla patologia - presentazione deglistudi più recenti nel campo della ricerca inmedicina omeopatica; evidence based medi-cine ed omeopatia: similitudini e differenzeepistemologiche; ricerche cliniche in omeo-patia - valutazione dei lavori esistenti lineeguida per lo sviluppo della ricerca in ambitoomeopatico; la legislazione nel mondo e inItalia: il ruolo dell’Oms - medicina omeopati-ca ed accademica: necessità e possibilità d'in-tegrazione; il medico di medicina generale ela medicina omeopatica: possibilità di inte-grazione, il pediatra di libera scelta e la medi-cina omeopatica: possibilità di integrazione.Per inf.: tel. 0105702988.

Giochi della medicina - Si terranno aMontecatini Terme dall’1 all’ 8 luglio iXXVII Giochi mondiali della medicina esanità, manifestazione medico-sportiva con23 discipline rappresentate, aperte a tutti imedici che praticano sport. Avrà luogo unsimposio internazionale per l’aggiornamentoprofessionale di medicina, fisioterapia e tera-pia nello sport. Per inf.: tel. 057278688.

Medici in Africa - Si terrà a giugnonell’aula Giuseppe Mazzini - Via Balbi 5 a

Genova, organizzato dal Dicmi, un corso dipiù giorni, tenuto da docenti con esperienzapersonale diretta, rivolto ai medici, farmaci-sti, biologi, tecnici ed infermieri interessati atrascorrere periodi anche limitati negli ospe-dali dei paesi africani.Giovedì 15 - Aspetti geopolitici dei paesiafricani; tavola rotonda: “Perchè il volonta-riato”; il comportamento “etico”del volonta-rio; autoprotezione dell’operatore sanitario;valori e limiti delle “medicine tradizionali” inrapporto a quella occidentale; visita al museodi etnomedicina “A. Scarpa”Venerdi’ 16 - Rianimazione e primo soccor-so; l’assistenza sanitaria primaria nei paesi invia di sviluppo, ruolo dell’infermiere nei paesiin via di sviluppo, malnutrizione, ginecologiaed ostetricia pratica nei paesi in via di svilup-po, malaria e Aids, farmaci antivirali, in parti-colare per l’Aids Sabato 17: Programmi di sviluppo dell’assi-stenza neonatologica, disponibilità di farmacinei paesi in via di sviluppo; incontro con Onge realtà sanitarie che operano nei paesi in viadi sviluppo. Max 30 partecipanti. Iscrizioneentro il 31 maggio, 180,00 euro Iva inclusa.In fase di accreditamento. Per inf.: MartaGallo tel. 010589513 - 0105958699.

Dalla cartella clinica alla responsa-bilità del medico - Il corso, che si terràvenerdì 19 maggio all’ospedale Galliera diGenova, verterà su: la cartella clinica comestrumento per il management; il consensoinformato tra deontologia e norme giuridiche;la responsabilità penale; la controversia medi-co; la funzione delle istituzioni volontaristichedi “tutela del malato”; confederazione deiCentri Liguri per la tutela dei diritti del malato;Il ruolo dell'Ordine dei medici: aspetti deonto-logici; la cartella clinica come driver dei flussiinformativi. Per inf.: GGallery tel. 010888871.

“Genova Medica” - Aprile 2006

22 MEDICINA & CULTURA

Carlo Levi: la ragione di una vita

Sono passati trent’anni da quando CarloLevi ci ha lasciato; e cinquanta dallaprima pubblicazione di “Cristo si è fer-

mato a Eboli”. Ma non è certo la voglia dellescadenze storiche, né degli anniversari cele-brativi a farcelo ricordare, vivo come è oltrealla memoria.Del suo “essere medico”, oltrechè scrittore epittore, aveva fatto motivo di vita, infattil’essere medico, pur avendo precocementeabbandonato la professione, era stata per luiuna scelta esistenziale. Non per nulla Jean-Paul Sartre aveva scritto di lui: “medico dap-prima, poi scrittore e artista per una solaidentica ragione: l’immenso rispetto dellavita”. Proprio in questa “identica ragione” siinscrive il suo “rapporto amoroso con ilmondo” così definito da Italo Calvino in unsuo saggio su Carlo Levi. L’essere stato forzo-samente costretto a vivere, per quasi dueanni, in uno sperduto paese della Lucania -confinatovi per decreto del regime fascistanel 1935 - fu per lui la scoperta di un mondosconosciuto, fatto di persone piegate dallamiseria e dall’ignoranza; una scoperta chesarebbe divenuta come scrive nel 1963 “ilprimo momento di una lunga storia” peressere capaci di “intendere il senso di ungesto, di un volto, della parola”. Senso chesaprà esprimere sulla pagina scritta e sullatela dipinta come segno di un’umanitàdolente, manifestata nei volti e nelle parole.Avvicinarsi a questa realtà, comprenderla esentirsene coinvolto, richiedeva una rispostaconcreta, un programma di vita.Già la sua prima scelta, come si è detto, erastata quella della medicina: laureato a pienivoti nel 1924 all’università di Torino, sidedicò a ricerche nel campo della diagnosti-

ca, studiando inparticolare la dina-mica dei f luidiviscosi, con pubbli-cazioni sul metodofluorimetrico e suisal i bi l iari. Mal’ambiente medico, più che la medicina, loavrebbe presto deluso: soprattutto per lascarsa apertura alle complesse problematichedel mondo, indotta dall’acquiscenza al regi-me. Il suo carattere lo portava ad esseredeterminato nell’imboccare una strada piùimpegnativa per rispondere alle esigenzesociali. Fu così - come sostiene ArnaldoCherubini -che Carlo Levi, applicando lo stes-so criterio scientifico e sperimentale imparatonella ricerca medica, decise di scegliere unpiù ampio e rischioso impegno nel campodella politica, ampliando nel contempo la suaattività artistica nella pittura.A Parigi, nel 1928, trovò modo di svilupparesempre più questi suoi interessi: superandogli influssi di Casorati la sua pittura si affian-ca al postimpressionismo francese, con lapennellata fluida e rapida e il verismo sinteti-co dei ritratti; nello stesso tempo, sempre aParigi, incontra Nello Rossell i , Lussu eSalvemini e con loro si fa promotore delmovimento “Giustizia e Libertà”, nocciolodella futura Resistenza.Nel 1939, esule in Francia sulle rivedell’Atlantico, scrisse “Paura della libertà”:un libro dove esprimeva la complessità deiproblemi politici, sociali e artistici del nostrorecente passato. Nel 1942, rientrato clande-stinamente in Italia, fu a Milano e successiva-mente, nel ‘43, a Firenze, dove venne arre-stato e liberato per gli eventi del 25 luglio.

“Genova Medica” - Aprile 2006

Carlo Levi: la ragione di una vita

Abbiamo letto per voi....

23Dopo l’otto settembre rimase a Firenze, chiu-so in una cameretta sotto falso nome ed è lìche scrive “Cristo si è fermato a Eboli”.Dopo la Liberazione sarà a Roma, per dirigereil giornale ”L’Italia libera”, organo del Partitod’Azione; ma si venne così a trovare semprepiù a diretto confronto con le difficoltà direalizzare quel mondo nuovo che aveva sem-pre sperato. La fine del Partito d’Azione loporta ad interiorizzare i suoi interessi nellascrittura e nella pittura: scriverà “Le parolesono pietre” nel ‘55, “Il futuro ha un cuoreantico” nel ‘56, “La doppia notte dei tigli”

nel ‘59, ma nessuno di questi libri, impostatisui problemi sociali, raggiungerà la notorietàdi “Cristo si è fermato ad Eboli”: che resteràper sempre un avvincente documento dellasofferenza propria di una società contadinaarcaica; ma soprattutto un documento-sim-bolico del dolore dell’uomo quando è abban-donato alla sua miseria fisica ed intellettualeda una società ingiusta che, allora comeoggi, si cura soprattutto - con disastrosa mio-pia storica - dei propri immediati interessi dipotere e di profitto.

Silvano Fiorato

“Il medico smarri-to” - Ecco un libro scrit-to da medici la cui espe-rienza clinica è stata forgia-ta in un percorso a due,passo, passo con i loropazienti, nel corso di alme-

no una ventina di anni per ciascuno di loro.Ci sono oggi fin troppi libri che di fatto sonocompilazioni intelligenti, teoriche, ma distac-cate e mancanti di quel “sale clinico” cherappresenta la realtà quotidiana dell’operato-re. Insomma, libri di medicina che pochi tra icuranti leggono e che non sono di aiuto aimalati che devono imparare a gestire le loropatologie. Il medico smarrito può essereinterpretato come la storia del curante, mapuò anche essere la storia di ogni paziente.Inoltre, è un libro che parla dell’accompagna-mento del malato, perché gli aneddoti clinicisono completati da “fermo-immagine” in cuigli autori lasciano spazio alla teoria e alla pra-tica del supporto a lungo termine dato almalato cronico.“Il medico smarrito” E. Torre, A. Corsi, P.

Gentil i . €10,00 - C.G. Edizioni MedicoScientifiche.

“Credere e curare” - Credere nellascienza, nelle opportunità di curare le malat-tie. Credere nella medicina come missione,nella quale il medico mette le proprie compe-tenze al servizio degli altri. Ma anche crederein un Dio e nella possibi-lità di testimoniare la pro-pria fede nell'eserciziodella professione medica.E’ possibile tenere insie-me tutto questo? E’ pos-sibile credere e curare?Ignazio R. Marino, damedico e da credente, siinterroga sui limiti di una professione in pienacrisi d’identità. Tra esperienze personali eriflessioni maturate in venticinque anni dilavoro, in Europa e negli Stati Uniti, Marinoguarda allo smarrimento che sembra averepreso la medicina contemporanea.

“Credere e Curare” di Ignazio R. Marino€ 8,00 - Giulio Einaudi Editore

“Genova Medica” - Aprile 2006

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Una questione borghese: la tossicodi-pendenza del medico. Da qualchetempo nella nostra città appaiono sui

giornali una serie di notizie che, meritandoun commento, una riflessione, ne rimangonomonche, come se il pensiero che necessaria-mente richiama, nella realtà ne misura ilvuoto, e con esso la muta e quieta dispera-zione. Gli avvenimenti cui faccio riferimento,riguardano il consumo di sostanze da partedi nostri colleghi.Mi spiace notare come questo tipo di avveni-menti continuano ad essere seguiti da unsilenzio, un vuoto di attenzione e considera-zione che costruisce un limite e un “diminu-tio capitis” a stress, depressione, superlavo-ro, etc..Come molti miei colleghi sanno, questo tipodi argomentazioni indicano solo una “gene-ralizzazione” in termini linguistici, e una“razionalizzazione” in termini “psicoanaliti-ci”. In tutti i casi sembra che questo argo-mento, appartenendo al quotidiano, debbaritenersi un “si fa, ma non si dice” che unmio maestro psicoanalista valorizzava, insie-me ad un “elogio dell’ipocrisia”. Ho visto datempo che l’atteggiamento culturale delmedico nei confronti della tossicodipenden-za, ne considera l’esecrabile comportamento,l’indignazione, etc. Così, se i pazienti tossico-dipendenti continuano, con i loro terapeuti,ad essere trattati in luoghi poco dignitosi, nelmedico esiste una difficoltà a trovarsi

dall’altra parte, come paziente tossicodipen-dente. Se il paziente è un medico, non unattore o un capitano d’industria e/o i suoifigli, si tace.Per tacere pre-esiste una posizione stigmatiz-zante e giudicante e di non considerazione erispetto. Non esiste infatti ancora, una cultu-ra che consideri la volontà del tossicodipen-dente, medico o no, volta ad assumere lasostanza, come animata da una’intenzionepositiva, cioè una ragione che volge a mette-re la persona in una posizione di sicurezza edautoefficacia.Quante persone hanno cominciato a fare usodi sostanze per aumentare le loro performan-ce?...in campo lavorativo, in campo relazio-nale come per esempio, aumentare la capa-cità di “reggere” alcune difficoltà familiari esociali, lo stress lavorativo, il ricreare con lesostanze la passione e l’emozione in unarelazione affettiva insoddisfacente? Qui infat-ti c’è un Mr. Hide, alle volte molto mite, checon la sua “pozione” vuole raggiungere unostato della mente più piacevole, un“mostro”, alle volte socievole e volto al pia-cere, come nel finale del film “FrankensteinJunior”. Sono abituato, come “operatore”dei servizi tossicodipendenze, a considerarela questione dell’intenzione positiva, unpunto di riferimento per costruire insieme alpaziente (medico e non) le alternative peraffrontare i temi dell’autoefficacia, senza lapozione del Dr. Jeckyll. Alle volte nel passato

Lettere al direttore

La tossicodipendenza del medico

“Genova Medica” - Aprile 2006

La tossicodipendenza del medico 25di un medico può esserci una bambina, unbambino, preoccupati dello stato della mentedei loro genitori, una condizione di “rolereversal” che faceva di questi bambini i geni-tori dei loro genitori. Una volta adulti hannopoi conseguito uno strumento importante di“compassion”: la laurea in medicina è unostrumento efficace per sentirsi utili e far starbene le persone. Ogni tanto uno di questibambini, diventati professionisti della salute,hanno bisogno di una relazione di considera-zione e rispetto, una relazione di “aiuto”,una relazione terapeutica. E se in un futuronon remoto l’Ordine aprisse uno sportello“burn out”, con il quale costruire dei mezzidi supporto ed indirizzo terapeutico? Ecostruire una parte specifica nel corso istitu-zionale di medicina di base, magari con tec-niche specifiche, efficaci e pragmatiche comela Nlp (Neuro-linguistic programming)?Parliamone,... è in gioco un nostro bene pre-zioso: la nostra professionalità.

Fabrizio Marcolongo

Accogliamo con piacere la proposta diMarcolongo di continuare a parlare del disa-gio del medico che a volte raggiunge grandilivelli di sofferenza e si manifesta con disturbipsichici, farmaco e tossicodipendenza, altamorbilità somatica. Nel precedente triennioabbiamo avuto occasione di riflettere con unesperto ai lavori, il professor Leiter, che haillustrato varie esperienze di rilevazione dellostato di salute fisica e psichica di medici einfermieri in diverse regioni italiane. Coinvolgimento, equilibrio del carico di lavo-ro, apprezzamento dell’impegno individuale,corrispondenza fra i principi personali e ivalori dell’organizzione sono buoni antidotiallo stress lavorativo.Al contrario sono fonte di burn out il contat-

to continuo con alcune patologie, come adesempio i malati terminali, senza un’adegua-ta formazione alla gestione delle emozioni, ilpervasivo processo di medicalizzazione dellasocietà con burocratizzazione delle procedu-re, l’esposizione eccessiva al rischio di colpe-volizzazione che porta al ricorso alla medicinadifensiva, pratica che toglie energia, autono-mia e dignità all’atto medico. Non solo lostato di salute dei medici nelle diverse disci-pline non è affatto buono, ma una ricercarecente sul territorio italiano ha evidenziatoche già gli specializzandi si definiscono spes-so emotivamente svuotati con alti livelli didisaffezione lavorativa; questo per le noteragioni: inadeguata retribuzione, mansionifrustranti e inadeguate alle proprie aspettati-ve, sovraccarichi di lavoro ma soprattuttoansia per l’inadeguata formazione alla rela-zione con il paziente, le sue richieste, i suoiturbamenti, le sue paure, la sua a volte difen-siva aggressività. Si tratta di un vero e propriopre burn out che rischia in un ambiente dilavoro indifferente alla cura del patrimonioumano degli operatori sanitari, di diventarecronico. Sappiamo che molti medici sonoinsoddisfatti, depressi, emozionalmente esau-riti, con gravi problemi nelle relazioni familia-ri, sappiamo però che soprattutto nei mediciè caratteristico il rifiuto a ricorrere ad unaiuto esperto per migliorare la propria condi-zione ed il fastidio ad ammettere i propridisturbi. Ci pare il momento di lanciare l’ideadi aprire uno sportello per il medico pressol’Ordine per ascoltare, indirizzare, aiutare.A questo si può associare un progetto di rile-vazione a campione della percezione sogget-tiva della propria soddisfazione professionalee qualche iniziativa di sensibilizzazione a livel-lo ordinistico. Cosa ne pensano i colleghi?

Giuseppina Boidi

Egregio direttore, desidero fare unariflessione sulla prescrizione di farmacicosiddetti generici, cioè non titolari di

brevetto, insomma “copiati”, sulla quale datempo si è scatenata una campagna pubblici-taria rivolta anche, ahimè, ai cittadini profani(con tutto il rispetto) (con spesa non indiffe-rente anche per la spedizione di depliant) edai medici, al fine di contenere la spesa farma-ceutica. Orbene secondo la formula promo-zionale tali specialità sarebbero equivalenti,cioè aventi lo stesso valore, ma non efficacia(equipollenza) dei prodotti “originali”, comesi sarebbe dovuto sottolineare.Dunque, durante tutto questo periodo (più diun anno circa), ho prescritto tali farmaci edifeso strenuamente il potere terapeutico diquesti medicinali “clonati”, cercando conmolta difficoltà di convincere i miei assistitiad assumerli, fino a quando, giorno dopogiorno, più di un paziente mi ha riferito diprovare meno beneficio dall’uso del prodottogenerico rispetto a quello originale.

Ed allora ho chiesto maggiori delucidazioni aimiei collaboratori informatori e, sfogliandogazzette su gazzette, con mia profondosconforto morale e professionale, ho scoper-to che i farmaci generici hanno un’ineffica-cia, in termini di biodisponibilità, fino al 20%circa rispetto a quelli titolari di brevetto (forsecerti “sali” non sono totalmente puri?).Dunque, siamo stati informati proprio benesulla “equivalenza”, ma tuttavia traditi, enon in buona fede, sulla reale efficacia tera-peutica dei farmaci in questione.Ora dovrò, però, divincolarmi con più diffi-coltà nel labirinto burocratico della prescri-zione e, come se non bastasse, sarò costrettoa sottoscrivere sul ricettario la non sostituibi-lità del prodotto brevettato.Un nuovo ed ennesimo colpo alla mia dignitàprofessionale, ma soprattutto alla salute deicittadini, in un’epoca in cui ormai noi medicioperiamo non più in scienza e coscienza,bensì in economia e finanza.

Cosimo Capolongo

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26 LETTERE AL DIRETTORE

Farmaci equivalenti o equipollenti?

Formazione specializzandi

La nostra professione sta cambiando, daqualche decennio, a ritmi vertiginosi. Senegli anni ‘60/’70 il solo corso di laurea

permetteva alla maggior parte dei medici ditrovare sbocchi lavorativi immediati e soddi-sfacenti dal punto di vista professionale edeconomico, col passare del tempo, per unaserie di fattori, si è giunti ad una situazionediametralmente opposta. Oggi la maggiorparte dei neolaureati in medicina e chirurgianon ha possibilità di lavorare se non prose-gue nel cammino formativo. Anche la medi-cina generale da anni non è più “medicina

di sottrazione” a cui accedeva chi non riusci-va a conseguire specializzazioni o impiegocome specialista, ma si sta avviando a diven-tare una branca specialistica a cui si accededopo un corso di formazione specifica.La specializzazione, un tempo riservata apochi, oggi è diventata una via obbligata perpoter esercitare la nostra professione. Lo specializzando, in barba a leggi europee enazionali, ha vissuto il suo percorso formati-vo con nulli e scarsi riconoscimenti economi-co-professionali all’impegno quotidianamen-te profuso nei reparti universitari ed ospeda-

27LETTERE AL DIRETTORE

lieri. Percepisce una borsa di studio senzacontributi pensionistici, indennità malattia omaternità, ferie, pari a euro 960 lordi mensili,di entità notevolmente inferiore alla mediaeuropea (1600 euro Romania, 5500-9800 inGran Bretagna!!).La legge 368 del 1999 prevede:◆ il riconoscimento del medico specializzan-do come una ben definita figura professiona-le che, nei primi anni, si forma studiando edapprendendo le procedure diagnostiche eterapeutiche fondamentali per l’esercizio cor-retto della professione e, successivamente,con la supervisione di un tutor, acquisisceprogressivamente autonomia e responsabilità ◆ la stipula di un contratto di formazionespecialistica a tempo determinato con unadeguato compenso che gli consenta didedicarsi alla propria formazione senzadisperdersi in altre attività volte ad integrareuno stipendio insufficiente ◆ diritti lavorativi previdenziali assicurativipropri di ogni lavoratore.Lo Stato Italiano in tutti questi anni ha“dimenticato di attuare” questo disegnolegislativo ledendo in modo grave una cate-goria di giovani medici che hanno avuto ilsolo torto di volersi preparare in manieraadeguata a svolgere una importante funzio-ne: curare i propri simili!

Quando si riesce a formare in maniera effica-ce un medico, non si fa un piacere alla perso-na interessata che svolge al meglio la propriaprofessione, si rende un grande servizio alcittadino che, non dimentichiamolo, restal’unico soggetto che sempre paga e quandoriscuote non sempre è soddisfatto pienamen-te. Bisogna che tutti i soggetti interessati(Università, Ordine dei medici, Organizzazionisindacali, Stato, Regioni) si coordinino neltrovare soluzioni condivise e soddisfacentiper la regolarizzazione della posizione deimedici specializzandi in linea con le direttiveeuropee da troppo tempo disattese.Ultima notizia: in data 5 aprile 2006 è statofirmato il Decreto ministeriale per l’assegna-zione di borse di studio e posti riservati per lescuole di specializzazione mediche, anni2005/2006. L’anno accademico, fino a qual-che settimana fa in forse, è salvo!La pronta sensibilizzazione attraverso incontricon politici nazionali e regionali, manifesta-zioni, dibattiti, conferenze stampa, partecipa-zioni televisive, partite dalla nostra città peropera del Comitato futuri specializzandigenovesi e del CUMIAISS, estesa poi su tuttoil territorio nazionale, ha contribuito al rag-giungimento di questo primo traguardo.

Pietrino [email protected]

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MODALITÀ DI PUBBLICAZIONE

Si comunica che in questa rubrica, già“Dentisti Notizie”, da quest’anno deno-

minata “Notizie dalla C.A.O.”, viene pubbli-cato come in passato, il materiale di perti-nenza odontoiatrica ricevuto in tempo utile

in redazione per fax: 010-593558 o prefe-ribilmente via e-mail: [email protected] redazione si riserva di pubblicare articolie/o comunicazioni di eventi odontoiatrici inmodo integrale o parziale, secondo gli spazidisponibili.

“Genova Medica” - Aprile 2006

Notizie dalla C.A.O.Commissione Albo OdontoiatriA cura di Massimo Gaggero

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ATTI DELLA C.A.O.◆ Si sono affrontati ed approfonditi gli argo-mento inerente la legge 175 riguardo ilrispetto della pubblicità sanitaria e quello ine-rente la mutualità volontaria, con il coinvolgi-mento degli organi ordinistici nazionali.◆ Viene convocata riunione con iCoordinatori designati per le commissioni-gruppi di lavoro riferite agli iscritti albo odon-toiatri, per consegnare il regolamento delibe-rato dalla C.A.O.: modalità, scopi e finalità.◆ Si decide di inserire nella Commissione“Coordinamento date eventi culturali“ il dr.Rosario Sentineri, Segretario Culturale A.T.M.ed il dr. Paolo Dellacasa, Socio attivo e refe-rente per Genova e Liguria della SIO.

PROTESI SOCIALE A FAVORE DI ANZIANILa Regione Liguria per il tramite delle Asl, hastanziato fondi per realizzare il progetto“Erogazione protesi dentarie a favore dianziani” nell’ambito dell’obiettivo “La promo-zione della salute” previsto dal PianoSanitario Regione Liguria. (delibere reg. n°1551/05 e n° 164/06 )Le prestazioni oggetto del progetto sono

protesi totali o parziali in resina o porcellana,inclusa ogni attività preliminare per l’applica-zione della protesi. Massimale previsto :2.500 euro (1250 euro ad arcata).I destinatari del progetto sono pazientiultrasessantacinquenni residenti in Liguria,con reddito per nucleo familiare non superio-re a 18.000 euro. Sono state stabilite duetipologie di finanziamento; una per chinon supera gli 8300 euro le cui prestazionisaranno a totale carico delle Asl di compe-tenza; una per pazienti con reddito da 8300euro a 18.000 euro per i quali è previsto unprestito a tasso zero in quanto la Regione sifarà carico degli interessi. Per questa secon-da tipologia di pazienti è possibile recar-si, oltre che presso gli ambulatori delleAsl, anche da qualunque dentista legal-mente esercente l’odontoiatria che accet-terà i massimali previsti dal progetto.Agli incontri, oltre le associazioni di categoriaAndi ed Aio, erano presenti rappresentantidelle Cao provinciali e Consiglieri Odontoiatridegli Ordini i quali hanno verificato che lemodalità attuative di tale progetto rispettanole norme di deontologia medica nell’ambito

“Genova Medica” - Aprile 2006

29Notizie dalla C.A.O.

Comunicazioni di eventi odontoiatriciANDIGENOVA

Sala Corsi Andi Genova - (010/581190)◆ Sabato 6 maggio - ore 9.00-18.00“L’approccio multidisciplinare nelle riabilita-zioni complesse”. Relatore: dott. LeonelloBiscaro. 5 crediti E.C.M.◆ Venerdì 19 maggio - serataI.R.C.- B.L.S. RETRAININGCorso sulle Emergenze di Pronto Soccorso eRianimazione Cardiopolmonare (con rilasciodi certificazione di riconoscimento internazio-nale della validità di due anni).◆ Venerdì 20 maggio – ore 9.00-18.00

I.R.C. - B.L.S. CORSO BASECorso sulle Emergenze di Pronto Soccorso eRianimazione Cardiopolmonare (con rilasciodi certificazione di riconoscimento internazio-nale della validità di due anni).In fase di accreditamento E.C.M.◆ Venerdì 9 giugno e venerdì 7 luglio (2° e3° serata) ore 20.30-23.00“Il dentista, il paziente, la malattia”.Relatore: dott. Franco Lasagni. 7 crediti E.C.M.

Corsi Master per dentisti ed assistenti ◆ Sabato 10 giugno – ore 9.00-13.00

della libera professione, ovvero, il rispettodel minimo tariffario, l’apertura al pro-getto di tutti gli esercenti iscritti all’AlboOdontoiatri ed il pagamento delle pre-stazione che dovrà avvenire direttamen-te tra paziente e professionista.

INCONTRO - DIBATTITO SU CONVENZIONIVenerdì 31 u.s. l’Andi Genova ha organizzatoun importante incontro per affrontare il pro-blema convenzioni. In programma vi era larelazione del Dr. Tiziano Caprara diUdine il quale con una brillante esposizioneha dimostrato quanto le convenzioni sianoanti economiche creando, dal punto di vistagestionale non pochi problemi e difficoltà.Ha portato inoltre l’esperienza di un altropaese, gli Stati Uniti, nel quale dopo unprimo momento di interesse, dopo pocotempo l’esperienza convenzioni si è dimostra-ta fallimentare con la disdetta della stragran-de maggioranza di chi aveva in un primotempo aderito, in quanto di anno in annoregole ed onorari cambiavano a favore esclu-

sivo dell’ente mutuante od assicurativo. Piacevole sorpresa si è avuta con la inaspetta-ta presenza del presidente CAO naziona-le, appena rieletto, dott. GiuseppeRenzo, il quale è riuscito presenziare nono-stante i suoi numerosi impegni istituzionali.La moderatrice del dibattito, Dr.ssaSpolidoro, ha quindi dato la parola al presi-dente nazionale il quale ha affrontato inmodo chiaro ed esauriente l’argomento, edha precisato all’uditorio la posizione dellaCAO Nazionale in merito alle convenzioni.Ha stigmatizzato il comportamento dialcuni colleghi convenzionati in mododiretto ed ha esortato le CAO liguri a farrispettare il codice di deontologia medi-ca per quanto riguarda le normative relativela libera professione, nell’ambito delle con-venzioni, intervenendo qualora occorra neiconfronti dei non ottemperanti. Hanno par-tecipato inoltre all’incontro i principali diri-genti Associativi Andi, rappresentanti delleCAO e Ordini liguri, rappresentanti Aio e Coie numerosi dirigenti di società scientifiche.

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Notizie dalla C.A.O.30Relatore: dott. Franco Lasagni“Ruolo del Team Odontoiatrico nella soluzio-ne di casi clinici complessi”

◆ Sabato 30 settembre - ore 9.00-13.00Relatori: dott.ri Massimo Sacripante ePaolo Mantovani - “Importanza dellacomunicazione non verbale in Odontoiatria:come gestire ansie e odontofobie da partedel Team Odontoiatrico”.

◆ Sabato 18 novembre – ore 9.00-13.00Relatore: dott. Rosario Sentineri“Come gestire al meglio la Chirurgianello studio odontoiatrico”

SIOPI2° Congresso Nazionale della SIOPIpatrocinato da Andi Genova e Andi Liguria◆ Venerdì 12 e sabato 13 maggio 2°Congresso Nazionale della SIOPI (SocietàItaliana di Odontostomatologia Protesica eImplantoprotesi). Auditorium del CentroCongressi IST-CBA. Il Congresso si articola indue giornate, con quattro corsi al venerdì e ilCongresso al sabato. Sono previsti relatori dichiara fama. Coordinamento del Congres-so, prof. Paolo Pera dell’Università degliStudi di Genova.Per informazioni: tel. 010/3538404.

ISTITUTO GIANNINA GASLINI◆ Sabato 13 maggio - ore 9.00 - 18.00Sede: Aula Magna Istituto G. GasliniCorso di ortodonzia funzionale di base: “Ilbionator di balters”. Relatore: dott. Franco Poggio della SIDO.Informazioni ed iscrizioni: 010/5636587Sig.ra Patrizia Santiago.

AIOConferenze di aggiornamenti in odon-toiatria(6 crediti Ecm solo con la frequenza a tutte leconferenze)

◆ 9 maggio - oer 20.30 / 23.00“Implanto-protesi immediata: estrazione conpiezo-surgery e protesi definitiva immediata”Relatori: dr. T. Vercellotti e dr. C. Robello

◆ 24 maggio - ore 20.30 / 23.00“Il successo estetico in terapia parodontale eimplantare: la gestione dei tessuti molli”Relatore: dr. Fabio Currarino

Sede dei corsi: sala corsi Kavo - via Merello,8 Genova. N°. max partecipanti: 40. Perinformazioni e prenotazioni: e20 srl tel.010/5960362 e-mail: [email protected]

OSPEDALE GALLIERA◆ 6 maggioCorso teorico pratico: “AET ed Endorez:l’endodonzia che cambia”.Relatore: dr. Carlo Becce

◆ 13 maggioCorso teorico: “Implantologia e l’assistenzain implantologia”.Relatori: dr. Giulio Cesare Leghissa esig.na Fulvia Magenga

◆ 20 maggioCorso teorico pratico: “Odontoiatria Esteticanei settori anteriori”.Relatore dr. L. M. Pinoli

◆ 20 maggioCorso teorico pratico: “La fotografia e i fil-mati digitali quali supporti al quotidiano lavo-ro di studio”.Relatori: sig. Carlo Alberto Piacquadio

IST. BIOMEDICAL ISO 9002 GENOVADir. San.: Dr. B. De Veris.: Igiene e Medicina Prev. Via Prà 1/BDir. Tec.: Day Surgery Dr. A. Brodasca Spec.: AnestesiologiaDir. Tec.: Day-Hospital D.ssa M. Romagnoli Spec.: Derm. 010/663351 - fax 010/664920Dir. Tec.: D.ssa P. Nava (biologa) Spec.: Igiene www.biomedicalspa.comDir. Tec.: Dr. G. Castello Spec.: Radiologia MedicaDir. Tec.: Dr. G. Molinari Spec.: CardiologiaDir. Tec.: Dr.ssa E. Marras Spec.: Medicina Fisica e riabilitativaDir. Tec.: Dr. A. Boccuzzi Spec.: Medicina dello sportDir. Tec.: Dr. A. Peuto Spec. ginecologia e ostetriciaPoliambulatorio specialistico GENOVA - PEGLIDir. Tec.: Dr. S. Venier Medico Chirurgo Via Martitri della Libertà, 30c

010/6982796Punto prelievi Via Teodoro di Monferrato, 58r.Responsabile Dr. S. Vernier Medico Chirurgo 010/6967470 - 6982796

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STRUTTURE PROVVISORIAMENTE ACCREDITATE(PROVINCIA DI GENOVA)

IST. BARONE GENOVADir. San.: Dr. G. Giorgi P.sso Ponte Carrega 35/37rR.B.: Prof. Feraboli Spec.: Radiologia 010/8367213R.B.: Dr. G. De Lucchi Spec.: Ortopedia e fisiatria

STRUTTURE PRIVATE INDIRIZZO E TEL. SPECIALITÀ

IST. BIOTEST ANALISI ISO 9002 GENOVADir. San.: Dr. F. Masoero Via Maragliano 3/1 Spec.: Igiene e Med. Prev. 010/587088R.B.: D.ssa P. Rosselli Spec. Cardiologia

IST. Rad. e T. Fisica CICIO ISO 9001-2000 GENOVADir. San. e R.B.: Dr. G. Cicio C.so Sardegna 40aSpec.: Radiologia 010/501994

C.M.N. Laboratorio analisi mediche GENOVADir. San.: G.B. Vicari Via Torti, 6/3Spec.: Medicina nucleare 010/8680862

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TF SC.M.R. CENTRO MEDICO RIABILITATIVO GENOVA Casarza LigureDir. San. e R.B.: D.ssa M. Ottaviani Via Francolano, 121Spec.: Medicina Fisica e Riabilitazione tel. e fax 0185/466728

“Genova Medica” - Aprile 2006

L’editore è responsabile solo della veste grafica e non dei dati riguardanti le singole strutture.

IST. EMOLAB certif. ISO 9001/2000 GENOVADir. San. e R.B.: G.B. Vicari Via G. B. Monti 107rL.D.: Chim. e Microscopia Clinica 010/6457950 - 010/6451425R.B.: Dr. S. De Pascale Spec. Radiologia Via Cantore 31 D - 010/6454263

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Notizie dalla C.A.O. 31◆ 27 maggioCorso teorico pratico: “Osteopatia eRieducazione posturale”.Relatori: dr C. Gallozzi e Dr G. Angeloni

◆ 27 maggioCorso teorico pratico: “Il sistema Protaper e

le nuove tecniche di chiusura in endodonzia”.

Sede dei corsi:Ospedali Galliera - Genova.Per informazioni e prenotazioni:e20 srl tel. 010/596036e-mail: [email protected]

Un dato importante che si coglie dalla “voglia di salute sul web” degli italiani è cheessa fotografa una tendenza marcata all'autogestione, ad un distacco del singolodal contesto e dalle strutture della Sanità: ci stiamo lentamente allontanando dalla

scienza medica verso la galassia dell'informazione medica, che in larga misura prescinde dal-l'autorevolezza delle fonti.I messaggi che vengono rivolti alla popolazione sono tanti e disparati e non si può negareche assumono una certa valenza in quanto è piuttosto significativa la sempre maggiorerichiesta da parte dei cittadini di quel “benessere psico-fisico-sociale” che sta nella definizio-ne di salute dell’Organizzazione mondiale della sanità e che è diventato nel tempo la pietradi paragone per valutare interventi sanitari e risultati e, probabilmente, ad alimentare unanuova medicina, incentivata dal mercato che fa della salute-benessere un culto da persegui-re ad ogni costo.Ma i mezzi di informazione si sono spesso ormai sostituiti nell’importante compito di comu-nicazione che, sino ad alcuni decenni fa, era di spettanza quasi esclusivamente del medico esi sono arrogati il diritto di andare oltre l’informazione di scoperte scientifiche certe e cor-retti stili di vita, per “creare” nel cittadino-paziente sempre maggiori aspettative di salute,indirizzandolo, anche in virtù della complicate e variabili leggi di mercato a richiedere e pre-tendere sempre di più. D’altra parte assistiamo impotenti alla cosiddetta pubblicità occultache strumentalizza il nostro campo dimostrando, ad esempio, come prodotti alimentaricontengano sostanze che fanno non solo bene alla salute ma, addirittura, sono curativi, tra-lasciando peraltro tutti quei farmaci pubblicizzati sui quali il controllo del curante avvienesolo quando il paziente è in “overdose”.Un'informazione poco corretta può infatti arrecare un danno anche grave alla salute del cit-tadino, suggerendogli comportamenti terapeutici errati o ritardando una corretta diagnosidella sua eventuale patologia. In quest'ottica è di grande importanza che le notizie sullasalute siano affidabili e non mirino mai ad eliminare la figura del medico; al contrario, devo-no semmai riuscire a orientare il lettore nel modo più corretto.Il diffondersi della cultura della salute, l’avvento di nuove tecnologie che spingono i mezzi dicomunicazione ad un continuo “battage” di informazioni che alimentano false speranze oillusioni in poveri pazienti, sempre più agguerriti e disorientati non si può frenare. E proprioqui, in questa società fatta di notizie, in questa società dove la cosa più importante è “farenotizia” che il medico deve esercitare la sua autorevolezza ed essere sempre preparato a for-nire risposte esaurienti ai bisogni di salute dei suoi pazienti offrendo loro indicazioni chiare edettagliate in modo che non siano costretti a ricercarle altrove. In questo caso noi mediciabbiamo una grande responsabilità che deve essere assunta con preparazione tecnica,serietà deontologica ed equilibrio quotidiano. Una sfida non facile che deve essere affronta-ta con lo spirito giusto e risultati soddisfacenti.

Enrico Bartolini

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“Genova Medica” - Aprile 2006

Editoriale

Internet: alleato o rivale del medico?

IST. FIDES GENOVADir. Tec.: Dr. F. Veccia Via Bolzano, 1BSpec.: Fkt. e rieduc. neuromotoria 010/3741548Dir. Tec.: D.ssa Caterina Sgarito Via Valle Calda, 45 (Campoligure)Spec.: Fisioterapia 010/9219017

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STRUTTURE PRIVATE INDIRIZZO E TEL.

IST. GALENO GENOVADir. san. e R.B.: D.ssa G. Barberis P.sso Antiochia 2aBiologo Spec.: Igiene or. Lab. 010/319331R.B.: Dr. R. Lagorio Spec. Radiologia Medica 010/594409Dir. tec.: Dr. G. Brichetto Spec. Ter. Fisica e Riabilitaz.010/592540

IST. I.R.O. Radiologia - certif. ISO 9002 GENOVADir. Tec. e R.B.: Dr. L. Reggiani Via Vannucci, 1/15Spec.: Radiodiagnostica 010/561530-532184R.B.: D.ssa C. Craviotto

IST. ISMAR certif. ISO 9002 GENOVADir. San. e R.B.: D.ssa P. Mansuino Via Assarotti, 17/1Biologo Spec.: microbiologia e igiene 010/8398478R.B.: Prof. Paolo Romano Spec.: Cardiologia fax 010/888661Punto prelievi: Via Canepari 65 r tel .010/4699669

IST. GIORGI GENOVADir. San. e R.B.: Dr. G. Giorgi Spec.: Rad. Med. Via XII Ottobre 114B/R Ter.Fis. e Fkt.: D.ssa P. Spigno Spec.: Fisiatria 010/592932Dir. San. e R.B.: Dr. P. Sconfienza Spec.: Rad. Med. Via Vezzani 21r Ter.Fis. e Fkt.: Dr. S. Tanganelli Spec.: Fisioterapia 010/7457474/5

IST. LAB certif. ISO 9001-2000 GENOVADir. Tec. D.ssa M. Guerrina Via Cesarea 12/4Biologa 010/581181 - 592973Punto prelievi: C.so Magenta, 21 A (Castelletto) tel.010/2513219

IST. NEUMAIER GENOVADir. San. e R.B.: Dr. L. Berri Via XX Settembre 5Spec.: Radiologia 010/593660

CENTRO RADIOLOGICO E FISIOTERAPICO GE - BUSALLADir. San. e R.B.: Prof. L. Morra Via Chiappa 4Spec.: Radiologia medica 010/9640300Resp. Terapia fisica: Dr. Franco Civera Spec.: Fisiatria

SPECIALITA’

IST. MANARA GE - BOLZANETODir. San. e Dir. Tec.: Dr. M. Manara Via Bolzaneto 33/6Spec. Radiologia Medica 010/7455063Dir. Tec.: D.ssa C. Sgarito Via B. Parodi 15/21/25 rSpec.: Medicina Fisica e Riabilitazione 010/7455922 tel. e faxPatologia clinica: dir. tec. D.ssa L. Vignolo Biologa

IST. MORGAGNI certif. ISO 9001-2910 GENOVADir. San. e R.B.: D.ssa A. Lamedica C.so De Stefanis 1Biologo Spec.: Patologia Clinica 010/876606 - 8391235 R.B.: Dr. L. Berri Spec. Radiologia Via G. Oberdan 284H/RR.B.: Prof. G. Lamedica Spec. Cardiologia 010/321039

SICIM

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PC Ria MN RX RT TF S DS TC RMIST. SALUS certif. ISO 9002 GENOVADir. San. e R.B.: Dr. E. Bartolini P.zza Dante 9Spec.: Radiologia Igiene Med. Prev. 010/586642

Inaugurazione della sala convegni dell’Ordine

Emilio Gatto, Eolo Parodi e AlbertoMarmont Du Haut Champ.

Il giudice Luigi Meloni e il procuratoreFrancesco Lalla.

Sopra: alcune personalità intervenute all’inaugurazione;sotto: due immagini della sala.

Claudio Montaldo, assessore alla salutee Eolo Parodi presidente Enpam.