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Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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Tesi di laurea di Naturopatia. Relatore Dott. Silavano Sguario Candidato Antonio G. traverso

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“Correlazione tra denti, OPI e spina dorsale”

Autore Antonio G. Traverso (ND)

Relatore Dott. Silvano Sguario

Dedicata:

a mia madre

che nel silenzio degli anni, con il suo lavoro,

ha fatto si che questo sogno si avverasse.

Ad Eleonora e Luca,

come stimolo a continuare nello studio e

nella ricerca oltre la scuola dell’obbligo.

Nel ricordo di

mio padre

e di Don Alberto de’ Paoli

ogni giorno presenti nella mia vita.

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Indice

Introduzione pag. 5

Scopo della tesi pag. 6

Cenni storici pag. 7

Mappe Iridologiche pag. 10

- Mappa Cinese pag. 10

- Mappa di Peczeley pag. 11

- Mappa di Lilijequist pag. 12

- Mappa di Jensen pag. 13

- Mappa di Rizzi – Di Spazio pag. 14

- Mappa semplificata pag. 15

- Mappa di Lorito – Cronorischio pag. 16

- Mappa di Sguario – Enneagramma pag. 17

- Mappa di Grizzo – Odonto Oftalmica pag. 19

Embriologia ed anatomia dell’iride pag. 21

La pupilla pag. 23

Il colore dell’ iride pag. 26

Stroma irideo pag. 27

Costituzioni pag. 29

- Costituzione linfatica pag. 29

- Costituzione ematogena pag. 31

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- Costituzione mista pag. 33

- Sottotipi costituzionali pag. 35

Segni iridei pag. 36

- Lacune pag. 37

- Cripte pag. 39

- Anelli tetanici pag. 39

- Raggi solari pag. 40

- Fiocchi pag. 40

- Ipopigmentazioni pag. 40

- Eterocromie pag. 41

Orlo Pupillare Interno (OPI) pag. 44

Orlo pupillare esterno (OPE) pag. 45

Tipologie dell’Orlo Pupillare Interno (OPI) pag. 46

Diatesi e terreno organico pag. 47

- OPI ipertrofico pag. 49

- OPI ipotrofico pag. 49

- OPI parzialmente atrofico pag. 50

- OPI atrofico pag. 50

- Sindrome di disadattamento pag. 51

I denti e la Medicina Tradizionale Cinese pag. 52

Omeopatia e denti pag. 56

Chiropratica – rapporto rachide denti pag. 59

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TESI: premessa pag. 62

TESI: interpretazione dell’orlo pupillare, e relazione tra rachide e denti

pag. 62

- Interpretazione del rachide sulla circonferenza pupillare

pag. 63

- Interpretazione delle anisociclie pupillari pag. 64

La mappa “Odonto - Oftalmica Rachidea” pag. 67

La “nebulosa dell’orlo pupillare” pag. 81

Terapia pag. 89

Conclusioni pag. 94

Ringraziamenti pag. 96

Bibliografia pag. 97

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INTRODUZIONE

“Ogni volta che con l’iridoscopio “apro” un’iride e la

fotografo, “apro” una persona.

L’iride mi parla, mi dice il passato il vissuto, le generazioni

trascorse, lo stato attuale della persona che ho di fronte, mi sembra di

entrare nella sua personalità, nel suo corpo.

Bastano pochi secondi per fissare l’immagine, ma in quei pochi

secondi in cui la pupilla pulsa, l’iride parla.

Bisogna saperla ascoltare, interpretare, ma soprattutto, avere molto

rispetto. ”

C’è un fascino particolare negli occhi delle persone.

In questa mia tesi ho voluto studiare gli occhi, ma anche i denti e la

postura delle persone.

Un occhio vivo e un bel sorriso denotano lo stato di serenità e di

felicità della persona che ci sta di fronte.

La sua postura e il modo di camminare, possono dirci in prima

analisi cosa e quali squilibri energetici questa persona possa avere.

Occhi, denti e la spina dorsale sono in relazione tra loro come cercherò

di dimostrare in questa breve tesi.

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SCOPO DELLA TESI

In questa mia tesi mi sono avvalso dell’indagine iridologica

classica e ho adottato la mappa iridea più semplice, basi di chiropratica e

di Medicina Tradizionale Cinese con accenni di trattamento Omeopatico,

Cromoterapico e di Fitoterapia.

Questa metodiche portano quasi sempre ad un'unica valutazione

e pertanto sono di grande aiuto al Naturopata per arrivare ad una

corretta diagnosi di squilibrio energetico d’organo.

La repetibilità dei segni di squilibrio in tutte le persone da me

esaminate, mi hanno portato a trarre conclusioni che sono d’interesse

per tutti le persone che usano l’Iridologia naturopatica.

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CENNI STORICI

Il colore degli occhi è la cosa che più ci attrae quando guardiamo

una persona e relazioniamo con Lei.

L’occhio nelle sue diverse sfumature di colori, affascina.

Basta una piccola variazione di luce e subito il colore può cambiare

d’intensità, di colore in colore.

Possiamo avere nella stessa persona tonalità di grigi con

sfumature oro e nel giro di pochi secondi colori verdi più o meno intensi,

blu e neri.

Tutto questo e dovuto all’iride.

L’iride è la parte colorata del nostro occhio che non partecipa al

meccanismo della visione.

Lo studio dell’ iride risale ai tempi più antichi.

I medici Fenici 4000 anni fa cercavano di capire l’importanza dei

segni dell’ iride. Medio Oriente, Iraq ed Egitto, erano le nazioni dove lo

studio dell’iride era più diffuso e lo stesso Ippocrate, studiò in Egitto.

Esculapio insegnò a medici ed agli stessi Pitagora ed Ippocrate lo

studio dell’iride nell’antica Grecia

L’occhio con la sua colorazione viene inoltre citato in numerosi

testi sacri. Sia nella Bibbia dell’Antico Testamento che nel Vangelo, si fa

riferimento alla colorazione dell’occhio.

In Cina ai primi del 1700 si incominciarono a delineare le prime

mappe iridologiche. (Fig. 1)

Queste mappe rappresentavano gli organi nel bulbo oculare in

otto zone secondo la Medicina Tradizionale Cinese dove abbiamo gli

organi e i relativi visceri.

Grazie a Von Peczely (Fig. 2) e a Liljequist (Fig.3) con le prime

lenti di ingrandimento si ebbero le prime mappe topografiche

iridologiche da cui nasce la moderna Iridologia.

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Su queste mappe numerosi ricercatori mondiali lavorarono per

raggiungere il più alto grado di attendibilità.

Schlegel nel 1906 e Léon Vannier nel 1923, modificarono le

mappe precedenti.

In Europa erano numerose le scuole di Iridologia e gli iridologi di

fama internazionale: la principale fu quella di Felke che non lasciò

nessuno studio.

Felke ebbe numerosi studenti tra cui Kneipp, Hense, Thiel che

scopri l’arco senile, Deck, naturopata, che fece un interessante studio tra

le malattie cliniche e i segni iridei.

Markgraf fece uno studio riguardante la relazione dell’organo e i

segni iridei.

In Francia il Dr. L. Vannier fu il primo a porre in relazione

l’omeopatia con l’Iridologia come sistema di diagnosi.

La mappa iridologica più dettagliata si ha comunque con lo studio

fatto dal Dr. Bernard Jensen (Fig.4) dottore in chiropratica e naturopata,

e forse il più famoso iridologo contemporaneo autore del libro: ”Science

and Practice of Iridology”

Negli Stati Uniti d’America altri iridologi hanno dato il loro

contributo a studi sull’iride: Mc Lain associò la chiropratica alla diagnosi

iridologica e fu insegnante di Jensen e H. Wolf, relatore della Iridologia

legata alla psicosomatica.

E. Velkhover neurologo di Mosca, ha apportato delle modifiche

alla mappa di Jensen nel settore celebrale.

Le scuole italiane di Iridologia di Ratti, Costacurta e Rizzi si

riallacciano agli studi di Markgraf.

Il Dr. Siegfrid Rizzi fu il primo a studiare l’Orlo Pupillare Interno (OPI) e

l’Orlo Pupillare Esterno (OPE).

Alla morte del Dr. Siegfrid Rizzi gli studi vennero conclusi dal suo

allievo Dott. Vincenzo Di Spazio. (Fig.5)

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Lo studio dell’ Orlo Pupillare Interno portò ad un’innovazione della

diagnosi e allo studio delle diatesi.

Tutte queste mappe così dettagliate nei singoli punti di locazione

d’organo, hanno il difetto di poter avere un’ approssimazione che varia

da soggetto a soggetto e di diversi gradi, perciò oggi si tende ad usare la

mappa semplificata.

La mappa semplificata non è altro che la mappa del Dr. Rizzi dove

abbiamo solo le aree degli organi. (Fig.6)

Interessanti sono anche gli studi del Dott. Daniele Lo Rito il quale

ha messo a punto due determinazioni : ”il cronorischio“ (Fig.7) e lo

“spaziorischio”.

L’Enneagramma è l’ultima interpretazione da parte del Dott.

Silvano Sguario della nevrosi in Iridologia (Fig. 8)

Tutte queste interpretazioni intorno al distretto pupillare sono di

nuova concezione e fanno parte dell’attuale interpretazione della

moderna Iridologia definita dal Dott. Pascazio “Microsemeiotica

Oftalmica”

Tutte le mappe e le interpretazioni dei segni iridei fatti i questi ultimi anni

dai vari ricercatori, ci portano a definire l’Iridologia come uno dei migliori

test non invasivi per il naturopata.

Può essere utilizzata per la diagnosi energetica, con la valutazione dei

singoli organi, per l’interpretazione omeopatica, per quella psicosomatica,

e neurofisiologica nonché come collegamento alla Medicina Tradizionale

Cinese.

Ricordo che lo studio del colore dell’iride oltre ad avere valore

medico legale per l’identificazione di un individuo ha un’importanza

antropologica.

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MAPPE IRIDOLOGICHE

Fu il fisico Philippus di Dresda il primo a descrivere la prima

mappa iridologica in Occidente alla fine del 1600 e, agli inizi del 1700,

dall’Oriente ci arriva la prima mappa iridologica grazie a Yi Zong Zin Zian

che secondo la Medicina Tradizionale Cinese raffigura l’occhio diviso in

otto zone.

- Mappa Cinese

Fig. 1

Alla pupilla corrisponde il Rene (r) ed il suo viscere

corrispondente, la Vescica (v).

L’iride corrisponde al Fegato (f) e al suo viscere corrispondente, la

vescica biliare o cistifellea (vb).

Nel sacco lacrimale abbiamo il Cuore (c) ed esattamente

all’opposto, l’Intestino Tenue (it).

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Lo Stomaco (s) e Milza e Pancreas (mp) sono posizionati sulla

palpebra superiore ed inferiore.

Il Polmone (p) ed il suo viscere, l’Intestino Crasso (ic), sono

posizionati sulla sclera.

- Mappa iridologica di Peczely

Ignatz von Peczely, medico ungherese, è da tutti considerato lo

scopritore dell’Iridologia.

Nel 1873 Peczely delinea la prima mappa iridologica nel suo libro

“Scoperte nel mondo delle scienze naturali e terapeutiche” .

Nella sua prima topografia troviamo rappresentazioni precise

come cuore, polmoni, spina dorsale, con qualche approssimazione per

utero e fegato.

Fig. 2

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- Mappa iridologica di Liljequist

Nils Liljequist, sacerdote svedese, è il primo a notare che sotto la

somministrazione di farmaci ad esempio il chinino, l’iride cambia

colorazione.

Non fu difficile per lui fare una ricerca perché abitando in un

paese nordico a prevalenza di iridi chiare le variazioni erano più evidenti

e nel 1893 pubblicò un trattato sulle “eterocromie“ iridee

Liljequist, fece anche una mappa iridea dove l’apparato digestivo

è in perfetta localizzazione ed anche l’apparato respiratorio è ben

delimitato.

E’ merito suo la scoperta nell’iride di sinistra dell’area dell’epilessia, nella

metà superiore del settore supero - esterno dell’occhio sinistro.

Fig 3

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- Mappa iridologica di Bernard Jensen

Bernard Jensen è sicuramente l’iridologo più famoso del mondo,

chiropratico, mise a punto una mappa estremamente raffinata dove

ogni organo viene posizionato in punti precisi sia nell’iride di destra che

nell’iride di sinistra.

Nella sua opera Iridology sono riportate numerose fotografie e

casi clinici.

Jensen è stato anche un eccellente naturopata che si dedicò

prevalentemente all’alimentazione e al nutrizionismo.

Fig. 4

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- Mappa iridologica di Siegfried Rizzi e Vincenzo Di Spazio

Siegfried Rizzi omeopata e iridologo, fondò con il Dott. Vincenzo

Di Spazio l’Associazione Iridologica Italiana.

Grazie ai loro studi, sono state fatte scoperte riguardo la mappa

topografica dell’iride e fu stabilita la correlazione tra diagnosi iridologica

e terapia omeopatica. Rizzi oltre ad aver iniziato gli studi sull’OPI studiò

anche gli appiattimenti pupillari con relativo riscontro all’apparato osteo -

vertebrale.

Pertanto gli studi di Rizzi e Di Spazio furono in contraddizione con

la mappa di Jensen che posizionava il rachide a ore 4.00 nell’iride di

destra e a ore 8.00 nell’iride di sinistra. Alla morte di Rizzi il dott.

Vincenzo Di Spazio continuò gli studi incominciati dal suo maestro e

collaborò col Centro di Documentazione e Ricerca in Oftalmica

Microsemeiotica (DORIMO), Padova, 1992. E’ professore di Iridologia alla

Università di Urbino.

Fig. 5

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- Mappa semplificata

Con gli studi di Rizzi e Di Spazio si giunse ad una mappa

semplificata. La mappa semplificata è divenuta per l’iridologo la mappa

più facile da usare e di miglior interpretazione.

Si è visto che nel corso degli anni, una piccola rotazione di pochi

gradi, sino a 12° su mappe complesse come quella di Bernard Jensen,

poteva dare luogo ad interpretazioni errate.

La mappa iridea è stata semplificata e le regioni sono più ampie

per dar modo all’iridologo di poter giungere, grazie all’anamnesi e al

colloquio con il paziente, alla soluzione del problema.

Pertanto ci troveremo di fronte ad un’iride divisa in quattro aree

o Area cefalica

o Area mediastnica

o Area pelvica

o Area gastrointestinale (all’interno della corona)

A ridosso dell’area gastrointestinale abbiamo l’Orlo Pupillare Esterno.

A ridosso della pupilla abbiamo l’Orlo Pupillare Interno.

Area cefalica

Area Area gasrtointestinale

Mediastinica

Orlo Pupillare

Area Pelvica

Fig 6

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- Mappa iridologica di Daniele Lorito- Cronorischio

Medico chirurgo laureato all’università di Padova, ha avuto come

maestri Anton Markgraf, Bernard Jensen, Harri Wolf e Siegfried Rizzi.

Daniele Lorito ha introdotto nello studio dell’Iridologia moderna il

termine di “cronorischio” e di “spaziorischio”.

Il cronorischio mette in evidenza, a livello di collaretto, la

discontinuità in relazione ai traumi subiti o che si potrebbero incontrare

durante l’arco della propria esistenza.

Lo spaziorischio è calcolato sull’orlo pupillare dove si possono

individuare le zone a maggior rischio.

Ambedue sono in senso antiorario partendo dalla nascita a ore

12.00 per poi scendere a ore 9.00 i 15 anni a ore 6.00 i 30 anni e così

via.

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- Mappa di Silvano Sguario - Enneagramma

Laureato in medicina e Chirurgia presso l’Università di Modena

dopo aver seguito la scuola Italiana di Rizzi a Laces, incominciò ad

interessarsi di Iridologia ad indirizzo psicologico di Wolf, a quella tedesca

di Markgraf, a quella russa di Markarciuk.

Collabora con il Centro Interuniversitario Ticinese di Lugano e

presso la DORIMO di Padova, è Docente di Iridologia e Patologia medica

nella Scuola Universitaria quadriennale di Naturopatia dell’Université

Europeénne Jean Monnet di cui è anche il Direttore Scientifico, nelle sedi

di Milano, Genova e Padova.

Dopo aver realizzato il primo atlante multimediale di Iridologia, il

Dott. Sguario ha appena concluso uno studio di interpretazione

psicologica e nevrosi sui segni iridei all’interno dell’OPI. Questo studio è

stato presentato al Congresso Internazionale di Iridologia che si è tenuto

a Montegrotto nel novembre 2002.

Le varie personalità dell’uomo sono state riportate

all’Eneagramma, stella a nove punte ( che in greco vuol dire : “Ennea”

= Nove “Gramma”= lettera, punto) facendo corrispondere ad ogni punta

un fenotipo umano

L’Enneagramma è nato in Persia più di duemila anni fa, riscoperto

ed usato da psicologi e teologi, per acquisire l’autocritica per arrivare alla

crescita spirituale e psicologica.

Studi recenti dell’ Enneagramma sono di Gorge Ivanovic Gurdjieff

di origine caucasica e dello psichiatra cileno Claudio Narajno.

Con gli studi fatti dal Dott. Sguario abbiamo la possibilità di

interpretare il profilo psicologico del paziente, con la sola visita

iridologica adattando la mappa all’interno dell’Orlo Pupillare.

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IX

I

II

III

IVV

VI

VII

VIII

Enneagramma delle patologie

P. dipendente

P. ossessiva

P. istrionica

Nessuna correlazione

P. masochistaP. schizoide

P. paranoide

P. narcisistica

P. Antisociale e sadica

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- Mappa ODONTO-OFTALMICA di Grizzo

La mappa Odonto-Oftalmica è stata la tesi di laurea del Dr.

Liano Grizzo naturopata presso l’Universitè Europeénne Jean Monnet con

relatore il Dott. Lorenzo Pascazio.

Il Dr. Grizzo ha preso in esame 54 casi di malattie dentali.

La tesi sostenuta è quella che correlando un segno irideo, una possibile

interpretazione clinica e una patologia in atto, si arriva ad individuare la

predisposizione alla malattia odontoiatrica.

L’interpretazione della mappa odonto-oftalmica è data dalla

proiezione delle due arcate dentali alla massima apertura. Al piano

superiore abbiamo la mascella, a quello inferiore la mandibola.

L’analisi avviene tra il bordo esterno dell’iride e il triangolo virtuale che

ha come apice la punta del triangolo nella pupilla.

In questo triangolo vengono prese in considerazione, le cripte,

le lacune, le varie pigmentazioni e la stramature iridee.

Nella particolarità abbiamo che le lacune manifestano un indebolimento

di settore e le cripte sono lo stadio avanzato della lesione.

A ore 3.00 ed a ore 9.00 abbiamo le due zone che rappresentano le

articolazioni temporo - mandibolari.

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EMBRIOLOGIA ED ANATOMIA DELL’IRIDE

L’occhio umano è il prolungamento esterno del cervello.

Questa denominazione ha senso se noi prendiamo in esame l’occhio

nella sua formazione embrionale.

L’embrione umano primario si divide in tre strati: ectoderma,

mesoderma, endoderma.

- L’ectoderma da origine al tessuto nervoso e al tessuto epiteliale.

- Il mesoderma da origine al sistema muscolare, connettivale.

- L’endoderma è il più interno.

L’iride è generato da ectoderma e mesoderma.

Embriologicamente l’iride ha origine mesodermica a livello

anteriore uveale ed ectodermica a livello retinico posteriore.

L’iride umana deriva da un foglietto embrionale che forma anche le

cellule nervose del cervello medio ed il talamo ottico con le connessioni

nervose.

Al talamo ottico arrivano le varie sensazioni del corpo umano e

pertanto grazie a questo noi abbiamo una relazione tra il corpo e l’iride

umana.

L’occhio appartiene all’apparato visivo ed è il complesso degli

organi di senso.

L’apparato visivo ha la massima importanza per l’acquisizione

della conoscenza del mondo esterno.

La composizione dell’apparato visivo è complessa: si può

distinguere una parte chiamata bulbo oculare od occhio e parti

accessorie quali un apparato muscolare, parti di sostegno membranose e

un apparato lacrimale.

Nel bulbo oculare abbiamo la parte colorata o meglio conosciuta

col nome di Iride

L’iride rappresenta il terzo settore anteriore della tonaca vascolare

e la sua costituzione è la parte cieca della retina.

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Secondo Merkel l’iride si divide in due porzioni: la ciliare e la

pupillare.

La porzione ciliare e la porzione pupillare sono delimitate da un

angolo tra i due piani chiamato “Angolo di Fuchs”

Il bordo pigmentato dell’iride o margine pupillare, dagli iridologi

chiamato Orlo Pupillare (OP), è un anello festonato marrone con

dimensioni variabili.

L’Orlo Pupillare Interno (OPI) è il prolungamento della parte

retinica dell’iride, la sua origine embriologica è dal foglietto

neuroectodermico.

Il “Bordo pigmentato dell’iride” così chiamato in clinica oculistica,

è costituito da cellule con grandi quantità di melanina.

L’Orlo Pupillare Interno è quindi la parte anatomica che confina con la

circonferenza della pupilla, e quella confinante con l’iride, viene

delimitata dall’Orlo Pupillare Esterno (OPE).

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LA PUPILLA

La pupilla è la parte centrale del nostro occhio, di colore

scuro, alla vista sia macroscopica che microscopica 10X, da dove per

radiazioni elettromagnetiche, elaborate dalla retina ed incalanate

attraverso il nervo ottico, si attua il meccanismo della visione. La sua

forma e la sua tonicità o Hippus sono regolate dal sistema nervoso

centrale orto e parasimpatico, grazie al muscolo dilatatore e sfintere

della pupilla, di derivazione neuroectodermica.

In Miosi si ha la contrazione della pupilla a 2 mm in Midriasi

sino a 8 mm.

- L’alternanza di miosi e midriasi si chiama Hippus o Atetosi.

- Se vi è una differenza tra le due pupille avremo l’Anisocoria.

- Se non vi è risposta della pupilla si avrà l’Areflessia.

- La mancanza di foro pupillare è l’Acoria

- L’Anisociclia è l’irregolarità del contorno pupillare.

La pupilla può subire modificazioni sia embrionali che

traumatiche. Non occupa mai una posizione perfetta centralmente, ma in

maggior parte è spostata verso la zona nasale o nasale superiore.

La pupilla difficilmente si decentra dalla sua posizione fisiologica, ma

possiamo avere spostamenti in zona frontale o mascellare con indicazioni

di tensioni o congestioni.

Le anisocorie appartengono all’orlo pupilare esterno.

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- Topografia iridea

L’iride è suddivisa in settori radiali e cerchi concentrici.

I cerchi concentrici sono quattro. Partendo dalla pupilla abbiamo:

o La catena metabolica

o La catena nutritiva

o Il collaretto

o La periferia

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La catena metabolica è la zona di nostro maggiore interesse,

delimitata tra l’Orlo Pupillare Interno e l’Orlo Pupillare Esterno.

Qui abbiamo la riserva dell’energia del soggetto inoltre, secondo

S. Rizzi e V. Di Spazio, sul contorno pupillare è rappresentata la colonna

vertebrale in contrasto con la mappa di Bernard Jensen.

o La nutritiva delimita lo spazio dello stomaco con l’intestino.

o Il collaretto delimita il campo ciliare e quello pupillare e qui si

determina l’ angolo di Fuchs.

o La periferia o zona ciliare delimita l’iride dalla sclera.

Le zone radiali come abbiamo già visto nella mappa

semplificata possono essere cosi suddivise:

o Area cefalica: area cefalica, area visiva, area uditiva

o Area mediastinica: area polmonare e cuore

o Area pelvica: reni, vescica, organi riproduttori, area epatobiliare,

area spleno - pancreatica.

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IL COLORE DELL’IRIDE

Il colore dell’iride è diverso da individuo ad individuo sia per la

gamma di colore che per il disegno.

In generale il colore degli occhi può variare da un color celeste con

infinite sfumature sino ad arrivare al bruno scuro.

La colorazione è data dalle cellule dello stroma, se le cellule dello

stroma sono prive di pigmenti si ha il colorito fondamentale dell’iride

color celeste se invece sono pigmentate avvengono variazioni

quantitative e qualitative del raggio di luce.

In questo viaggio i raggi di luce rincontrano le cellule pigmentate dello

stroma e vengono modificati.

Vi sono tre fattori che determinano il colore delle iridi e sono :

1) La densità dei vasi, delle fibre muscolari e del collagene.

2) I pigmenti con la loro intensità nelle cellule cromatofore e il

numero di queste cellule.

3) Il colore del pigmento, sostanza che troviamo sia nel regno

animale che vegetale che non lascia passare la luce, ma in parte

la riflette.

Ad esempio: i pigmenti che non assorbono il colore di tipo giallo

alle persone che lo osservano, danno l’impressione che il

pigmento sia giallo.

Se la luce è completamente assorbita si ha la colorazione scura.

Nelle persone albine, che non hanno pigmenti retinici il colore dell’iride è

roseo dovuto ai vasi sanguigni.

Le cellule dello stroma non sono allineate e possono dare

raggruppamenti con macchie variabili con intensità e disegno diverso.

I pigmenti possono essere topostabili se il pigmento è in un settore

specifico di un organo, topolabili se non hanno una collocazione

precisa .

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La medicina tradizionale adotta la classificazione standard ed usa

la terminologia con la tabelle antropologiche di Borka con quattro

gamme di colori:

celeste, grigio, castano e nero con numerose varianti e sfumature.

L’Iridologia usa le costituzioni fondamentali e i sottotipi delle

costituzioni.

Josef Deck riallacciandosi agli studi di Mendel, definì le costituzioni

genotipiche legate all’ereditarietà e quindi non modificabili.

Esistono pertanto tre costituzioni: linfatica, ematogena, mista e i diversi

sottotipi di ciascuna costituzione.

- Stroma irideo

Lo stroma irideo valuta lo spessore e la densità dell’iride ed è

stato classificato da Liljequist in sei classi.

Queste sei classi indicano la costituzione neuroendocrino-immunologica

del soggetto.

L’iride perfetta dovrebbe avere un colore uniforme, le fibre ravvicinate.

Questa iride e rarissima.

Le sei classi sono:

1) iride molto fine di primo grado

decorso delle fibre ordinate e ravvicinate, colore uniforme può sembrare

di vetro.

2) iride fine di secondo grado

differisce dalla prima solo perché le fibre radiali sono di minor intensità.

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3) iride ordinaria di terzo grado

trama più lassa, possiamo trovare lacune o cripte, colorazioni non

omogenee o estranee.

4) iride grossolana di quarto grado

simile a quella di terzo grado con fibre ancora più lasse, troviamo

lacune, cripte, pigmenti, ecc.

5) iride vaculare di quinto grado

la struttura è quasi del tutto scomparsa, vi sono aperture, le lacune sono

intorno al collaretto.

6) iride lacunare di sesto grado

la struttura radiale è scomparsa, abbiamo lacune che si susseguono a

lacune, cripte, pigmenti che indicano lesioni organiche ereditate.

Page 30: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

29

COSTITUZIONI

- Costituzione linfatica

Le iridi azzurre o chiare sono considerate iridi linfatiche.

La colorazione varia dall’azzurro chiaro al grigio in varie tonalità.

La trama iridea è fibrillare.

Secondo Peczely l’individuo sano dovrebbe avere l’iride azzurra.

Le persone con le iridi chiare sono portate ad avere problemi del sistema

linfatico con fenomenologia allergica, rinorrea, dermatiti, psoriasi,

eczemi, reumatismi, anemia ridotta vischiosità del sangue.

I problemi linfatici possono provocare danni a reni e cuore.

Psicologicamente sono persone che non riescono a staccarsi dal passato

e presentano forme ossessive.

Page 31: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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Page 32: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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- Costituzione Ematogena

Gli occhi di color bruno, che variano dal nocciola al marrone scuro,

appartengono alla costituzione ematogena.

Hanno uno stroma irideo difficilmente riconoscibile in quanto la

concentrazione di melanina è notevole.

Questo potrebbe essere dovuto al fatto che i popoli che vivono in

paesi caldi dove la luce del sole continua a stimolare l’occhio hanno un

aumento della granulazione dei melanociti per proteggere la retina.

Se guardiamo l’iride a forte ingrandimento possiamo trovare zone

più o meno scure.

Le zone chiare evidenziano un deficit energetico della zona

d’organo interessata.

L’iride ematogena è anche chiamata muta, perché interpretarla è

molto difficile.

Patologicamente gli occhi marroni hanno problemi di insufficienza

epatica, della vescica biliare, calcolosi biliare, problemi pancreatici,

problemi di circolazione venosa, circolazione periferica, mancato

assorbimento dei minerali, tumori.

Psicologicamente possono avere sbalzi umorali e depressione.

Page 33: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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Page 34: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

33

- Costituzione Mista

L’incrocio tra un’iride chiara ed un’iride scura può dar nascita ad

un’iride mista secondo la legge di Mendelaief.

La trama fibrillare è simile alle iridi linfatiche.

Le iridi miste partono da una colorazione che varia dal marrone

scuro al chiaro con tonalità azzurre associate e distinguibili quando la

colorazione marrone si apre come ad esempio negli anelli di crampo.

Se ci sono zone di scarsa colorazione si valuta la possibilità della

debolezza della zona topografica in corrispondenza dell’organo riferito.

Gli individui con iride miste possono essere predisposti a problemi

epatici, alla vescica biliare, problemi al pancreas, con relative difficoltà

digestive, problemi intestinali con relativa stitichezza.

Sono soggetti portati alla collera, ma nello stesso tempo hanno

grande coraggio che li sostiene nei momenti difficili.

Page 35: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

34

Page 36: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

35

Le sopra citate costituzioni si dividono poi in sottotipi

- Sottotipi costituzionali

Costituzione Linfatica

Sottotipo Linfatica pura

Neurolinfatica

Connettivale debole

Idrogenoide

Costituzione Ematogena

Sottotipo Ematogena pura

Tetanica

Margherita

Sicotica

Connettivale debole

Costituzione Mista

Sottotipo

Margherita plurighiandolare

Psorica

Neurogena

Ferro cromatosica

Tetanica

Carbonitrogena

Page 37: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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SEGNI IRIDEI

Secondo Léon Vannier , omeopata francese, vi sono quattro gruppi di

segni:

Linee bianche

Nuvole bianche

Ombre

Macchie nere

Le linee bianche testimoniano uno squilibrio energetico dell’organo.

Se sono aperte indicano che lo stato infiammatorio è in atto, se sono

richiuse da altre linee bianche lo stato di salute è migliorato, ma la zona

è sempre di minor energia.

Le nuvole dal colore variabile sino al blu sono stati infiammatori,

quando la malattia regredisce esse scompaiono e ritornano le linee

bianche che se sono aperte determinano un’infiammazione, se sono

chiuse lo stato infiammatorio persiste ma è silente.

Le ombre assomigliano alle nuvole, ma sono contornate da linee

bianche, se sono aperte indicano ipersecrezione delle mucose, se

guariscono si chiudono.

Le macchie nere determinano la distruzione di una parte o in toto

dell’organo.

Se delimitata da linee bianche aperte è ancora in atto la lesione,

se le linee sono chiuse non vi è più attività.

Questi segni possono essere anche letti come colorazione e quindi

se il bianco è brillante abbiamo uno stato infiammatorio.

Se i segni sono sempre chiari, ma più opacizzati, lo stato è

sub - acuto.

Se lo stato dei segni rimane chiaro, ma con uno scurimento per la

presenza di pigmenti tossinici, lo stato è cronico.

Page 38: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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La degenerazione si ha quando abbiamo tre tipi di segni

contemporanei ogive o cripte macchie di tossine, fibre radiali, devianti o

trasverse.

- Lacune

I segni che meglio possiamo vedere in un’iride sono le lacune.

Le lacune sono di diverse caratteristiche, forma e dimensione.

Sono di due tipi fondamentali :

- Lacune chiuse

- Lacune aperte

Lacune chiuse dove i fasci si chiudono ed indicano uno stato di

malattia trascorsa che non è più attuale, ma l’organo è indebolito.

Lacune aperte dove la parte esterna non è chiusa dai fasci che

la delimitano e quindi la lacuna rimane aperta verso il bordo ciliare

esterno.

Le lacune aperte indicano lo stato patologico dell’organo nella posizione

della lacuna.

Lacuna gigante così chiamata, per la notevole estensione, che

va dal margine della corona alla zona ciliare, può contenere lacune

all’interno. Può essere aperta o chiusa.

E’ un segno topolabile congenito che predispone l’individuo al

diabete od ad una insufficienza ghiandolare, può anche indicare

disfunzioni di cuore, reni, fegato.

Se vi sono molte di queste lacune l’iride prende il nome di

Margherita.

Nell’iride a margherita le lacune sono posizionate nella zona degli

organi e può indicare problemi a livello di stomaco, pancreas e tiroide.

Page 39: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

38

Lacuna a scala secondo Markgraf è un segno topolabile, può

indicare predisposizione neoplastica. Se queste lacune penetrano

all’interno della zona intestinale sono segni di aggravamento e per la loro

morfologia da scaglie a rombo o a punta possono essere di maggior

gravità.

Sono congenite, possono indicare nevrastenia, ed insufficienza renale ed

epatica.

Lacuna a becco di forma caratteristica, la punta del becco è

diretta solitamente verso la pupilla.

Può indicare predisposizione ai tumori se è nel settore gastrointestinale,

se in zona pelvica, degenerazione urogenitale. Più il becco è appuntito

più la prognosi è grave.

Lacuna gemelle sono due lacune di forme uguali e ravvicinate.

Sono segno di tumori benigni nel settore interessato, rene, testicoli,

polmoni.

Se il margine è acuto abbiamo la possibilità di degenerazione del tumore

in maligno.

Lacuna a sigaro non di grandi dimensioni predispone il soggetto

a tumori maligni.

Lacuna ad asparago, anche chiamata a mazza di baseball, per

la sua forma sottile che finisce arrotondata, predispone a problemi dei

reni e della vescica, a polipi urogenitali e tumori della cervice uterina.

Lacuna a scarpa assomiglia all’impronta che lascia una scarpa

sul terreno, suola e tacco, è anche chiamata doppia asimmetrica.

Indica predisposizione a disturbi renali.

Page 40: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

39

Lacuna a foglia la sua struttura ricorda una foglia con le sue

nervature, può essere anche di grandi dimensioni.

È un segno che indica minor energia del sistema endocrino, ma anche

predisposizione a tumori ghiandolari.

Lacuna a lancia di piccole dimensioni può indicare la tendenza

all’adenocarinoma, bisogna stare attenti alle colorazione adiacenti, e alla

vascolarizazione.

Le Cripte a differenza delle lacune si spingono con la loro

profondità sino allo stroma basale.

Si possono trovare anche nelle lacune.

Sono di varie forme dal punto alla mandorla, e la classica a

rombo.

In generale più una cripta è grande e più il processo degenerativo è in

atto.

Le possiamo trovare ovunque nell’iride.

Se sono in area gastrica possono indicare ulcere, diverticoli e processi

degenerativi.

- Anelli tetanici sono anelli circolari che si possono trovare nella zona

degli organi.

Possono avere uno spessore vario e vengono anche chiamati anelli di

contrazione.

Questi anelli hanno significato di interessamento a livello psichico

con irritazione e spasmi, una loro apertura porta all’interessamento della

zona o dell’organo.

Possono anche indicare prevalenza di simpatico sul parasimpatico,

carenza di magnesio ed eccesso di calcio.

Page 41: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

40

- Raggi Solari sono solchi profondi che iniziano dall’orlo pupillare, se

iniziano dal collaretto si chiamano Solchi radiali.

I raggi solari denotano disturbi del sistema nervoso centrale, mentre i

solchi radiali del sistema neurovegetativo.

Si possono anche avere disturbi gastrointestinali addominali se sono

distorti in corrispondenza della corona.

- Fiocchi si possono trovare nelle iridi linfatiche.

Sono dei veri e propri fiocchi biancastri che troviamo verso la periferia

dell’iride nella zona ciliare, denotano flogosi delle sierose e delle mucose

con possibile interessamento delle articolazioni.

Se la colorazione tende a diventare giallo marrone, denota

carenza di scambi metabolici a livello di sistema linfatico ed un aumento

dell’acido urico.

- Ipopigmentazioni in sede gastrica ci indicano possibili problemi a

livello dello stomaco con degenerazioni a livello della mucosa che può

variare dall’iperacidità sino a sfociare a ulcere gastriche.

Denotano mancanza di irrorazione sanguigna all’intestino e coliti di

origine nervosa.

-

Page 42: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

41

ETEROCROMIE

Le eterocromie si dividono in:

Eterocromie Eterotrofiche nelle iridi ematogene e si presentano come

una mancanza di pigmentazione.

Eterocromie Ipertrofiche nelle iridi chiare.

Le Eterocromie a barra sono di diverse forme e posizioni.

Possiamo trovarle in sede temporale superiore o inferiore a barra.

Sia quelle in sede temporali superiori o inferiori sono segni aspecifici di

problemi a livello di stomaco.

Le superiori posso anche indicare problemi alle articolazioni quali

femorali e all’anca.

Le inferiori problemi al ginocchio.

Le eterocromie settoriali ipertrofiche sono di notevoli dimensioni,

possono partire dall’orlo pupillare e raggiungere il bordo ciliare.

Indicano problemi all’apparato digerente e biliari secondo Angerer.

Possono anche essere settoriali incomplete partendo dal margine

della corona al bordo ciliare in questo caso per alcuni autori possono

indicare dei disturbi della zona interessata.

L’Eterocromia ciliare il triangolo è molto più piccolo ed interessa solo

la zona ciliare dell’iride possono indicare problemi nervosi di tipo

epilettico.

Triangolo scuro indica una diminuzione dell’area interessata.

Triangolo chiaro indica una cronicizzazione degli organi interessati.

Page 43: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

42

Eterocromia anulare la colorazione può essere gialla paglierina con

locazione intorno al margine del collaretto, e, la colorazione ci porta a

problemi di origine renale.

L’eterocromia centrale è una pigmentazione che troviamo intorno all’

orlo pupillare.

Indica problemi gastrointestinali che possono sfociare in dispsesia,

meteorismo, stitichezza.

Se sono di colore rosso marrone possono indicare problemi a

livello della vescica biliare con calcolosi, ma c’è anche la possibilità di

degenerazione maligna secondo Schnabel.

Se sono di colore marrone la possibilità di tumori maligni è alta.

Se sono di marrone scuro indicano disturbi dell’apparato digerente e

predisposizione a diabete ed aumento degli acidi urici.

Se sono di color rosso bruciato indicano emorragie dello stomaco

per causa neoplastica e diminuzione del sistema immunitario.

Page 44: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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Se l’eterocromia si accompagna all’atrofia dell’Orlo Pupillare

Interno secondo il Dott. Di Spazio vi è una tendenza a problemi

paradontistici.

Possiamo trovare anche altri segni che sono in parte iridologici ed

in parte anche di clinica oftalmica.

Il più conosciuto anche dai medici cardiologi è il gerontoxon che

per la medicina è causato dall’aumento o la predisposizione al

colesterolo.

In Iridologia e nei vari anni di lavoro non ho sempre riscontrato la

patologia ipercolesterolemica pertanto sono d’accordo con il Dott.

Silvano Sguario nell’associarmi alla sua definizione che il “Gerontoxon”

non è altro che la predisposizione del soggetto all’autoconservazione.

Si può anche trovare uno stato lattescente nella parte frontale

dell’iride questa formazione molto visibile in persone anziane viene

interpretata come predisposizione all’Halzaimer o al Parkinson.

Personalmente reputo questo segno come una minor irrorazione

sanguigna della parte cefalica e quindi un minor apporto d’ossigeno,

infatti questo segno è anche riscontrabile nei forti fumatori.

Page 45: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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ORLO PUPILLARE INTERNO OPI

Interpretazione dell’Orlo pupillare interno

L’Orlo Pupillare Interno rappresenta in Iridologia la primitiva

energia dell’soggetto.

Autori come Bernard Jensen definiscono L’OPI come cerchio

metabolico, cioè la capacità di assimilazione a livello gastrointestinale.

Secondo A. Roux, un allievo della scuola francese di L. Vannier, è

la dimostrazione dell’attività parasimpatica.

I tedeschi da Deck a Markgraf lo interpretano come la valutazione

del sistema nervoso centrale per la sua derivazione encefalica.

Josef Deck descrive il margine pupillare come “zuckerrand” anello simile

allo zucchero che può, indicare un dismetabolismo degli zuccheri.

Il Dr. Siegried Rizzi, oltre a dare la valutazione neurologica spinale

interpretò OPI come la localizzazione della risposta psicoimmunitaria.

Il suo allievo Dott. Vincenzo Di Spazio ha dato una classificazione

dell’ Orlo Pupillare Interno in quattro tipologie fondamentali.

In base agli studi del Dr. Rizzi e del Dott. Di Spazio si può arrivare alla

conclusione che l’OPI sia la fonte di una diagnosi genetica e di una

diagnosi neurologica.

Page 46: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

45

ORLO PUPILLARE ESTERNO OPE

Interpretazione dell’Orlo Pupillare Esterno

L’Orlo Pupilare Esterno è la parte circolare che appartiene

all’inizio del tessuto irideo.

Sull’Orlo Pupillare Esterno possiamo vedere gli appiattimenti

pupillari.

Gli appiattimenti pupillari sono interpretati come bloccaggi dei

segmenti del rachide.

Gli appiattimenti sono anche chiamati “anisociclie pupillari” e

saranno proprio queste il motivo di discussione ed interpretazione della

mia tesi.

L’Orlo Pupillare Esterno ha anche altre interpretazioni:

OPE di colore scuro nelle iridi chiare e con aspetto finemente trabecolato

nelle iridi scure può essere interpretato come “Segno di Sala”.

L’eventuale sconfinamento cromatico nell’area adiacente presuppone

flogosi cronica della mucosa gastrica.

.

Page 47: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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TIPOLOGIE DELL’ORLO PUPILLARE INTERNO (OPI)

Gli studi effettuati dal Dott. Vincenzo Di Spazio portarono a

classificare l’Orlo Pupillare Interno in quattro morfologie in base alla

classificazione della diatesi e del terreno organico.

OPI ipertrofico

OPI ipotrofico

OPI parzialmente atrofico

OPI atrofico

Per meglio comprendere il rapporto ed il valore dell’OPI nella

diagnosi iridologica bisogna introdurre il concetto di Diatesi e Terreno

organico.

Page 48: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

47

DIATESI E TERRENO ORGANICO

Diatesi, in medicina classica, è la definizione alla predisposizione

di una persona a contrarre una determinata malattia.

J. Mènètrier , identificò la diatesi di un paziente con il suo terreno

organico, prendendo in considerazione, oltre alla predisposizione a

contrarre malattie, anche alle caratteristiche psicologiche ed intellettuali.

Osservando l' Orlo Pupillare Interno possiamo evidenziare il tipo

di diatesi di un soggetto, a seconda della morfologia.

In base alla classificazione della morfologia dell’OPI possiamo affiancare

una diatesi corrispondente:

La normalità di un OPI è caratterizzato uno spessore che è circa di

250 micron.

Diatesi Allergica - OPI ipertrofico

Oligoelemento diatesico: Manganese

M. T. C. Fegato e Vescica Biliare costituzione Legno

Diatesi Ipostenica - OPI ipotrofico

OLIGOELEMENTO DIATESICO: Manganese – Rame

M. T. C. Polmone e Grosso Intestino costituzione Metallo

Diatesi Distonica - OPI parzialmente atrofico

OLIGOELEMENTO DIATESICO: Manganese – Cobalto

M. T. C. Cuore ed Intestino Tenue Costituzione Fuoco

Diatesi Anergica - OPI atrofico

OLIGOELEMENTO DIATESICO : Rame - Oro – Argento

M. T. C. Rene e Vescica Costituzione Acqua

Page 49: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

48

Affiancate a queste quattro diatesi vi è una sindrome che può ritrovarsi a

carico di uno qualsiasi dei quattro terreni organici:

Sindrome di disadattamento

0LIGOELEMENTI DIATESICI : Zinco - Rame e Zinco - Nichel –

Cobalto

M.T.C. stomaco, milza, pancreas – costituzione Terra

Page 50: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

49

- OPI Ipertrofico - Diatesi Allergica

Morfologia dell'Orlo Pupillare Interno

Si intende ipertrofico l'Orlo Pupillare Interno, il cui spessore medio è

costante si aggira attorno ai 280-300 micron. .

OLIGOELEMENTO DIATESICO: Manganese

RELAZIONI CLINICHE

Tachicardia, Ipotensione, Emorroidi, Ulcera gastroduodenale,

Disturbi digestivi, Emicranie, Rinite allergica, Mestruazioni ravvicinate,

abbondanti e spesso dolorose, Flogosi urinaria, Gotta, Anemia, Patologie

Oculari, Sciatalgia, Discopatia D9-D10 Canini.

Nervoso, Irritabile, Rabbia Repressa, Astenia mattutina, Sonno irregolare.

- OPI Ipotrofico - Diatesi Ipostenica

Morfologia dell'Orlo Pupillare Interno

Si intende ipotrofico l'OPI contraddistinto da una sensibile

diminuzione di spessore che si mantiene costante, ed è valutabile attorno

ai 75-100 micron.

OLIGOELEMENTI DIATESICI: Manganese - Rame

RELAZIONI CLINICHE

Problemi respiratori, Artrosi, Artriti, Mal di testa, Diabete, Obesità,

Cellulite.

Persona calma equilibrata, di poca memoria, metodica.

Economizza gli sforzi.

Stanco alla sera e allo sforzo fisico, dorme bene.

Page 51: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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- OPI Parzialmente Atrofico - Diatesi Distonica

Morfologia dell'Orlo Pupillare Interno

L'OPI parzialmente atrofico è caratterizzato da interuzioni e dalla

completa atrofia in alcune parti dell’orlo pupillare. .

L'interruzione può essere segmentaria, emisferica o settoriale.

E’ frequente un'atrofia nella parte bassa dell'orlo irideo però

possiamo avere anche interruzioni settoriali e segmentarie.

OLIGOELEMENTI DIATESICI: Manganese – Cobalto

RELAZIONI CLINICHE

Disturbi circolatori e cardiovascolari, Ipertensione, Problemi

digestivi, Ulcere, Coliti, Calcoli, Artrosi, Mal di testa, Obesità.

Emotivi, Ansiosi, Nervosi, sono persone che si stanca progressivamente

nella giornata, si risveglia durante la notte.

- OPI Atrofico - Diatesi Anergica

Morfologia dell'Orlo Pupillare Interno

L'OPI atrofico è caratterizzato dalla totale mancanza dell’orlo

pupillare.

OLIGOELEMENTI DIATESICI: Rame - Oro – Argento

RELAZIONI CLINICHE

Reumatismi, Poliartrite, Scoliosi, Problemi linfatici, Infezioni, Febbri.

Mancanza di difese, Stanchezza continua, Mancanza di concentrazione,

Angosce, Insonnia, Incubi notturni.

Page 52: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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- Sindrome Di Disadattamento

Morfologia dell'Orlo Pupillare Interno

Oltre alle quattro diatesi di base possiamo evidenziare una

sindrome che si può ritrovare a carico di uno qualsiasi dei quattro terreni

organici.

Viene definita di "sindrome da disadattamento" perché rappresenta

la difficoltà, da parte di alcune ghiandole endocrine, di adattamento agli

stimoli lanciati dall'ipofisi. La sindrome da disidattamento si verifica a

carico dell'asse ipofiso-pancreatico o da quello ipofiso-genitale

I sintomi nel primo caso sono i seguenti:

Asse ipofiso-pancreatico

"Fame da lupi" pre-prandiale

Sonnolenza post-prandiale

Senso di vacuità intellettuale

Sudori diurni e notturni senza motivo

Umore variabile

Mancanza di energia improvvisa

OLIGOELEMENTI DIATESICI: Zinco - Nichel - Cobalto

In entrambe queste sindromi si assoceranno sempre gli oligoelementi

diatesici specifici del terreno organico del soggetto in questione

Asse ipofiso-genitale

Ritardi dello sviluppo

Impotenze sessuali

Disfunzioni dell'apparato genitale femminile

OLIGOELEMENTI DIATESICI: Zinco - Ra

Page 53: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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I DENTI E LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

In medicina tradizionale cinese i denti nella loro collocazione e

nella loro integrità hanno valore diagnostico.

Questa diagnosi può essere applicata anche all’interno

dell’Iridologia confrontando i segni iridei e i denti del paziente.

La numerazione dei denti è molto importante per

l’identificazione dei relativi meridiani.

L’identificazione classica della posizione dei denti viene

effettuata tramite numerazione.

All’incisivo della parte destra della mascella del paziente viene

attribuito il n° 11 con numerazione progressiva verso il freno

mandibolare destro.

All’incisivo della parte sinistra della mascella del paziente viene

attribuito il n° 21 con numerazione progressiva verso il freno

mandibolare sinistro.

Lo stesso avviene nella mandibola dove viene attribuito

all’incisivo destro il n° 31 e all’incisivo sinistro il n° 41.

Possiamo cosi identificarli a livello di mascella e mandibola:

18-17-16 15-14 13 12-11 21-22 23 24-25 26-27-28

mascella

38-37-36 35-34 33 32-31 41-42 43 44-45 46-47-48

mandibola

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Seguendo la normale classificazione abbiamo :

Denti Meridiano

Incisivi 11-12/21-22/31-32/41-42 Rene Vescica

Canini 13/23/33/43 Fegato vescica Biliare

Pre molari 24-25 Polmone

Molari 46/47 e Grosso intestino

Pre molari 44/45 Milza pancreas

Molari 26/27 e Stomaco

Molari 18/28/38/48 Cuore ed intestino tenue

Nelle due tabelle successive abbiamo le relazioni empiriche tra

odontopatie e malattie degli organi.( da “Il dente avvelenato”)

Page 55: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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OMEOPATIA E DENTI

In omeopatia i denti sono elementi per determinare la costituzione.

CARBONICA

La persona è tendenzialmente bassa e grassa.

Articolazioni rigide, mano quadrata angolo braccio -120° mani ruvide,

pelle secca, ordinato e disciplinato, rispettoso e responsabile.

Predisposizione all’eczema, diarree, arteriosclerosi, artrosi,

malattie metaboliche.

I denti sono quadrati, solidi, bianchi con tendenza alla carie al colletto.

L’occlusione è perfetta o quasi.

L’arcata dentaria è larga ed elittica.

La volta palatina è sviluppata in larghezza quindi è appiattita e

leggermente rotonda.

L’iride è ematogena.

FOSFORICA

La persona è alta e sottile , le articolazioni sono flessibili, la mano

è allungata e flessibile, il braccio e l’avambraccio tendenzialmente in

linea, sono intelligenti sentimentali, artisti, Patologie :rinofaringiti,

bronchiti, asma bronchiale, pertosse , cistiti recidivanti.

I denti sono rettangolari, allungati e di color giallastro, tendenza

alle carie al centro e sono poco solidi.

L’occlusione non è perfetta e può tendere al prognatismo superiore.

L’arcata dentaria elittica allungata.

La volta palatina è ad ogiva.

L’iride è chiara omogenea le fibre sono sottili

Page 58: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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FLUORICA

Soggetto con dismorfismi, grande lassità delle articolazione , le dita

delle mani sono dismorfiche molli e nodose, l’angolo del braccio è aperto

maggiore di 120°, lassità dei legamenti irritabile, indeciso, può avere un

intelligenza intuitiva o ritardo mentale , memoria debole, soffre di malattie

ulceranti ad es. retto-colite ulcerosa, scoliosi e cifosi.

I denti sono irregolari accavallati piccoli, triangolari, vi sono spazi

dentali tra incisivi, canini e premolari smalto grigio carie frequenti.

L’occlusione è imperfetta grazie al mal posizionamento dei denti.

L’arcata dentale è varabile.

La volta palatina è ad ogiva.

L’iride è chiara non vi è coesoione del tessuto, il collaretto può

avere spaccature il colore è su base linfatica.

SULFURICA

Nella costituzione sulfurica si distinguono due sottotipi: il sulfurico

grasso e il sulfurico magro. Coloro i quali considerano il sulfurico

l'individuo "normale" indicano nel sulfurico grasso un misto tra

costituzione sulfurica e carbonica e nel sulfurico magro un misto tra

costituzione sulfurica e fosforica. Tendenzialmente è un soggetto di media

statura. Ipertrofia muscolare ed ipetricosi. Corpo e viso e mani quadrate. .

Angolo braccio-avambraccio non in linea

Soggetto equilibrato. Gode di buona salute, è caloroso. Presenta, in

genere, solo problemi cutanei e a volte metabolici specie il sulfurico

grasso con l'avanzare dell'età.

I denti sono quadrati, bianchi e solidi.

L’occlusione è perfetta.

Page 59: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

58

L’arcata dentale è circolare

La volta palatina è arrotondata.

L’iride è di costituzione mista

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59

CHROPRATICA - RAPPORTO RACHIDE DENTI

La chiropratica si occupa degli squilibri del sistema strutturale.

Cerca di capire dove possono essere le maggiori interferenze

nell’equilibrio strutturale o neurofisiologico affinché la persona sia a “filo

di piombo” e se vi è uno squilibrio, asintomatico, il corpo è in grado in

qualche modo di compensarlo.

Se al contrario il corpo non riesce più a compensarlo, lo

squilibrio diventa sintomatico dando luogo a dolori, quindi, la non

compensazione dei muscoli del sistema volontario porta alla

sintomatologia dolorifica.

Le attività (deambulazione, deglutizione) vengono svolte a

livello subconscio alleggerendo l’attività celebrale, pertanto bisogna tener

presente che la struttura della bocca, i denti e la lingua hanno

un’enorme importanza neurologica.

L’occlusione dei denti e il loro allineamento non corretto,

interferiscono con il sistema nervoso, che invia impulsi errati alterando la

struttura del rachide.

Affinché la deglutizione avvenga in modo fisiologico, si deve

avere una perfetta occlusione.

Basta una male occlusione, un dente mancante,

un’otturazione un po’ più alta, che la mandibola sarà spostata verso un

lato, i muscoli della masticazione contratti, con conseguente squilibrio

dei muscoli del collo, coinvolgimento della spalla, e per finire una

rotazione del bacino: il rachide avrà una torsione.

La malocclusione pertanto può provocare numerosi disturbi.

Chi soffre di cervicalgia generalmente pensa all'artrosi, non ai

denti. Eppure sono proprio le altezze insufficienti dei denti posteriori ad

alterare l'atteggiamento del collo, della testa e a provocare una riduzione

degli spazi intervertebrali con compressione dolorosa di uno o più nervi

spinali.

Page 61: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

60

Il ronzio alle orecchie, che porta a mancanza di

concentrazione, mal di testa, vertigini ecc. possono non derivare

dall'artrosi cervicale.

Potrebbero essere causati da uno sbilanciamento dei condili mandibolari

che comprimono le pareti timpaniche dei denti posteriori troppo bassi,

usurati o mancanti. L'emicrania e certe cefalee che durano ore o giorni

interi e sono caratterizzate da dolori pulsanti che peggiorano col

movimento della testa, possono derivare da rapporti interdentari non

corretti, proprio perché le terminazioni dei nervi infiammati risentono

dell'alterata postura della bocca e del collo.

Page 62: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

61

Mappa del rachide in relazione con i vari organi.

Page 63: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

62

TESI: PREMESSA

Sino ad ora abbiamo fatto una rapida panoramica per

comprendere l’iride e le varie scuole di pensiero, l’interpretazione dei

segni iridei e le diverse mappe che i vari ricercatori hanno elaborato.

Abbiamo visto numerose mappe e le correlazioni con altre

medicine, tra le quali la Medicina Tradizionale Cinese e la Chiropratica,

che mettono in relazione organi e vari apparati per giungere alla stessa

conclusione.

Nella mia ricerca mi sono avvalso di queste metodiche per

dare una nuova interpretazione ai segni dell’iride.

Il mio lavoro di iridologo mi ha portato ad una nuova lettura del bordo

pupillare, che non rinnega quelle precedenti, ma affianca ad esse una

nuova interpretazione.

TESI:INTERPRETAZIONE DELL’ORLO PUPILLARE E

RELAZIONE TRA RACHIDE E DENTI

Tutto è incominciato una sera del Novembre 2001 quando

guardando l’orlo pupillare di una persona (R.P.V) che si era sottoposta

all’indagine iridologica ho notato segni che non avevano una logica

interpretativa.

Le iride erano ematogene, con numerosi anelli di crampo, ma

non presentavano segni di alterata energia, quello che più mi aveva

colpito era che i bordo pupillari non aveva una logica sferica .

Mi sono posto una domanda: ma se il Dr. S. Rizzi e il Dr. V. Di

Spazio nell’Orlo Pupillare vedono il rachide del paziente, cosa e successo

alla spina dorsale di questa persona? Incominciai a pensare : il rachide si

può leggere nell’orlo pupillare, le problematiche dei denti si riflettono sul

rachide, perché non posso leggere i denti nell’orlo pupillare?

Page 64: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

63

L’indomani contattai la paziente (R.P.V) e le chiesi se non

aveva mai avuto problemi ai denti. Lei mi rispose che intorno ai 17 anni

aveva avuto una forma di piorrea e dopo lunghe cure, era riuscita a

salvare quasi tutti i denti ed inoltre aveva dovuto smettere di andare a

cavallo per problemi alla schiena.

Inizia così il mio studio di rapporto tra denti, rachide ed

interpretazione dell’Orlo Pupillare.

Che rapporto c’è tra i due? Con un ingrandimento 10X siamo

sicuri di valutare la giusta diatesi dell’Orlo Pupillare Interno ?

Spero con questo lavoro di poter dare una risposta a quei

segni che molte volte possono essere fraintesi”.

Orlo pupillare di destra e sinistra della paziente R.P.V.

- Interpretazione del rachide sulla circonferenza pupillare

Il rachide viene rappresentato sull’orlo pupillare, partendo da ore 12 con

l’Atlante, per terminare a ore 6 con il sacrococcigeo.

Nella parte destra dell’orlo pupillare sono rappresentati i problemi che

derivano dalla parte destra della colonna vertebrale e viceversa sulla

parte sinistra, i problemi che derivano dalla parte sinistra del rachide.

Page 65: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

64

- Inerpretazione delle anisociclie pupillari

Le anisociclie pupillari si possono interpretare come segni di

difetto che ci indicano stati di bloccaggio e di sofferenza del sistema

osseo.

Si possono distinguere come: Frontali, Ventrali, Temporali e

Nasali, Temporali superiori o inferiori e anisociclia focale.

Frontali Interessamento del’Atlante e dell’epistrofero.

Ventrali Rachide lombare e sacrococcigeo.

Temporali o nasali superiori Ultime vertebre cervicali e prime

toraciche.

Temporali o nasali inferiori Ultime dorsali e prime lombari.

Focale interessamento dell’ultima lombare e la prima sacrale con

conseguente discopatia chiamata anche “segno del gibbo”.

Secondo il dott. Di Spazio le deformazioni pupillari si possono

anche interpretare da un punto di vista psicologico:

Se l’appiattimento è superiore o frontale nell’iride di destra:

pressione, pensieri e malinconia.

Se è superiore o frontale nell’iride di sinistra :

fanatismo, impulsività, crisi maniacali.

Appiattimento nasale superiore : disturbi della vista

Page 66: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

65

Page 67: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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Page 68: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

67

LA MAPPA ODONTO OFTALMICA RACHIDEA

Le anisociclie sopra descritte il cui riscontro classico è a livello

di spina dorsale, hanno trovato nei miei studi anche una nuova

valutazione a livello di ortodonzia.

Nessuno ha mai saputo spigare perché un’anisociclia si può

presentare in una sola iride.

Esaminando le persone che presentavano anisociclie solo in

un occhio, ho avuto conferma dalle stesse, che tutte hanno avuto

problemi dalla nascita o traumi ai denti.

La prima conclusione a cui sono arrivato è che se un’anisociclia si

presenta solo nell’occhio destro, è riferita ad un problematica dentale della

mascella.

Se l’anisociclia è presente solo nell’occhio sinistro, i problemi sono

riferiti alla mandibola.

Esempi

Iride destra di L. O.

Page 69: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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Come si può notare tra ore 11.00 e ore 01.00 abbiamo un anisociclia

frontale, che non è presente nell’iride di sinistra.

La paziente soffre di cervicale e lamenta dolori alla scapola ed alle

braccia: ha avuto la rottura dei denti superiori incisivi e successiva

implantologia.

Iride sinistra di L.O

Si nota tra ore 10.00 e ore 12.00 anisociclia nasale. La paziente ha un

difetto di locazione del canino 33.

Page 70: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

69

Iride destra M.B

Anisiociclia frontale nasale e temporale superiore iride destra.

La signora ha subito una rottura dei denti canini ed incisivi della mascella

a seguito di una caduta.

Inoltre lamenta dolori in zona 26/27, e il dente 28 (dente del giudizio)

non è mai fuoriuscito.

Page 71: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

70

Iride Sinistra M.B

Possiamo notare solo un anisociclia nasale.

Page 72: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

71

M.A. iride destra

Dal confronto delle due fotografie, possiamo vedere come la

posizione dell’incisivo 21 e 22, che tendono a sormontare l’incisivo 11, si

rifletta nell’orlo pupillare destro. Possiamo notare in modo evidente come

il contorno pupillare superiore assuma una forma a tetto che riprende lo

stesso andamento dell’arcata superiore degli incisivi superiori.

Page 73: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

72

Guardando le foto della paziente M.A. e della sua iride pertanto ho

potuto ipotizzare che:

a) nell’iride destra abbiamo la rappresentazione sull’orlo pupillare dei

denti superiori come da allegata mappa 1:

b) nell’iride di sinisrta noi abbiamo la rappresentazione dei denti inferiori

come da mappa 2

Mappa 1: Mandibola

Page 74: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

73

Mappa 2 : Mascella

Le anisociclie non sono solo la rappresentazione del rachide;

esse rappresentano anche i nostri denti e gli organi a loro corrispondenti

nella Medicina Tradizionale Cinese.

Infatti come si potrà notare dai casi successivi abbiamo motivo di duplice

riscontro per la diagnosi iridologica con più elementi.

Nei casi sotto riportati la correlazione è evidentissima.

Si può notare che anche a livello di Orlo Pupillare abbiamo un leggero il

riscontro di anoalie.

La teoria che nell’iride di destra vi sia la mandibola e nell’iride di sinistra

la mascella con questi studi viene ancora più avvalorata.

Vedi mappe pagg. 55 e 56

Page 75: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

74

G.M. paziente femmina anni 30 incisivi 12/22 mancanti soffre di

calcolosi renale da 10 anni.

I calcoli sono di natura di Ossalato di Calcio al 60% e Calcio al 40 %

è in terapia con Rilaten e dieta alimentare.

Come si può notare dalle due foto che seguono mancano i denti incisivi

12/22 superiori mentre i denti incisivi inferiori non hanno giusta

locazione mandibolare

Page 76: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

75

Iride di destra di G.M.

Iride di sinistra di G.M

Page 77: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

76

Sia nell’iride di destra che in quella di sinistra vi è rarefazione

del tessuto irideo in zona pelvica. Nell’iride di destra in corrispondenza

della zona cervicale (da me identificata come il posizionamento dei denti

incisivi superiori) abbiamo una strana forma dell’orlo pupillare a “tetto a

punta”

Questa strana forma può essere data dalla mancanza degli

incisivi 12 e 22, non la troviamo nell’iride di sinistra pertanto non

possiamo dire con certezza che la paziente soffra di artrosi cervicale.

Inoltre in zona frontale dell’iride di sinistra l’Orlo Pupillare è a zigzag

come i denti inferiori.

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M. I. incisivo 12 mancante e canino 13 sormontante.

Iride destra: si nota una rarefazione del tessuto irideo in zona renale

facendo riferimento alla Medicina Tradizionale Cinese gli incisivi sono

collegati al rene.

La signora ha avuto un infezione renale da TBC 35 anni or sono.

Dalle fotografie che seguono possiamo notare nell’iride destra un

appiattimento frontale -temporale che corrisponde alla problematica dei

denti incisivo (12) e canino (13); anche con questo esempio abbiamo una

corrispondenza con la mia mappa.

Page 79: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

78

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79

M. soggetto ematogeno. Nell’iride di destra si vede un segno in zona

renale e la paziente lamenta coliche renali.

Nei denti superiori si nota un difetto di collocazione e posizione, l’incisivo

11 sormonta l’incisivo 21, guardando la circonferenza pupillare abbiamo

la situazione opposta della paziente M. A: dove ritroviamo una forma

a”tetto”

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Page 82: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

81

LA NEBULOSA DELL’ORLO PUPILLARE

Il Dott. Di Spazio sostiene una tesi secondo cui, un’eterocromia

centrale, se abbinata ad un’atrofia dell’OPI è indice di una spiccata

tendenza a manifestazioni paradontistiche .

Posso confermare questa tesi affermando però che questo avviene

nelle persone in cui attorno all’Orlo Pupillare anergico è sempre presente

una “Nebulosa” che apparentemente (con un 10X) fa sembrare l’OPI.

ipertrofico.

In realtà con un ingrandimento 20X si differenzia decisamente l’OPI.

atrofico da una sbavatura che diffonde in zona gastrica, da me definita

“Nebulosa” e che per me è segno di paradentosi.

Nelle persone che presentavano problemi di piorrea, ascessi dentali,

sacche gengivali e afte all’interno del cavo orale ho sempre riscontrato

questa nebulosa.

La nebulosa dell’Orlo Pupillare è un segno ripetibile che dimostra

l’attendibilità del segno ed è riconducibile al “Segno di Sala” che ipotizza

flogosi cronica della mucosa gastrica, pertanto un interessamento di tutto

il tratto gastro-enterico.

P.T. anni 68 femmina in menopausa da quando aveva 47 anni.

Soffre d’osteoporosi all’anca destra e di Herpes vaginali recidive.

Positiva all’Herpes Simplex Tipo 1 IgG ed Tipo 2 IgG

Negativa IgM.

Al momento dell’indagine iridologica si lamenta di dolori alla parte

destra della mascella posizione 33-34-35.

Come si può notare l’orlo pupillare dell’iride di sinistra è rigonfiato,

mentre l’OPI. di destra no.

Secondo la mia mappa questo rigonfiamento corrisponde ai canini ed ai

pre molari della mascella di destra.

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82

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83

La foto dell’Orlo Pupillare di P.T.(ingrandimento 20X)conferma quanto

detto; notiamo la “Nebulosità” che si diffonde e l’Orlo Pupillare è

praticamente assente.

Page 85: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

84

C. L,. Canino 23 da latte soffre di ascessi dentali: nebulosità dell’Orlo

Pupillare.

Page 86: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

85

M. A. 64 anni “O P nebuloso” soffre di vescicole sui lati della lingua in

corrispondenza del fegato come segno di Medicina Tradizionale Cinese;

afte e vescicole sulle gengive denti superiori ed inferiori, come si può

notare la colorazione a differenza degli altri Orli Pupillari non è di colore

scuro.

All’ ingrandimento 20X non si vede l’Orlo Pupillare Interno, ma una

“nebulosa” che circonda tutta la pupilla di dimensione costante.

Page 87: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

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OP ingrandito a 20x M. A.

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87

F.N. Iride Destra. Possiamo osservare una rientranza dell’Orlo Pupillare a

ore 11.30 che corrisponde al dente n.12 della mia mappa e che, come

vediamo nella foto sottostante, corrisponde al dente spostato verso

l’interno nella mascella della signora.

La paziente soffre di piorrea.

L’Orlo Pupillare sembra a prima vista ipertrofico. Con l’ingrandimento 20x

notiamo la nebulosa che diffonde in zona gastrica da un OPI atrofico, la

paziente oltre ai problemi di piorrea accusa problemi a livello dello

stomaco dell’acidità gastrica.

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88

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89

TERAPIA

Le patologie dentarie sia di mal locazione che di mal

occlusione sono solo di competenza del Medico Chirurgo Odontoiatra

specializzato in Ortodontia.

Per quanto riguarda la paradentosi e le afte possono essere

trattate con oligoelementi, prodotti fitoterapici e omeopatici.

La piorrea o periodontite è una malattia che colpisce, con

processi infiammatori e in seconda fase degenerativa, il periodonto la

struttura che fissa i denti alle gengive.

La causa dell’infiammazione può essere dovuta sia a una

scarsa irrorazione sanguigna di quell’area sia alla placca batterica che,

con il passare del tempo può evolvere alla calcificazione, degenerare per

portare alla caduta dei denti.

La rimozione della placca da parte del dentista e la continua

igiene orale

sono fondamentali per l’andamento della malattia.

Rimedio Omeopatico

MERCURIUS SOLUBILIS 9^ CH

Cromoterapia

In caso di Piorrea si consiglia il trattamento armonizzante con un

trattamento locale di Arancio e Verde

Fitoterapia

Dentifricio all’argilla 2/3 volte al di

Decotto di 50 g di Noce scorza in 200 ml bollire per 15 minuti ed

aggiungere 1 cucchiaino d’aceto di vino

Page 91: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

90

Usare lo spazzolino per l’applicazione che dovrà essere ripetuta 2 o 3

volte in giornata ogni 10 gg. per prevenire la formazione del tartaro

Oligoelementi

Manganese e Rame come antinfettivo locale tutte le sere

Medicina ortomolecolare

Vit: C 1500 mg, Vit E 400 /800, U.I Vit D3, Se

Selenio, Gambo di ananas

Rimedio Omeopatico

MERCURIUS SOLUBILIS 9^ CH

Consigli generali e alimentazione: eseguire ogni giorno una completa

igiene orale, eliminare il tartaro, sostituire spesso lo spazzolino da denti,

evitare il fumo delle sigarette.

Stomatite aftosa

Le afte sono delle ulcerazioni di tipo rotondeggianti della

mucosa buccale possono essere una o più di una.

Queste ulcerazioni sono circondate da aloni infiammatori rossastri

dolorose.

Le cause sono molteplici, può essere causata da disturbi della

digestione, intolleranze verso farmaci o alimenti, anemia, stress e

ultimamente si ipotizza che possa essere di origine virale.

La diagnosi deve essere precisa affinché siano esclusi tumori.

Page 92: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

91

Fitoterapia

Dentifricio alla Propoli 2 o 3 volte al dì

Calendula Officinalis T. M. per sciacqui come antinfiammatorio e

cicatrizzante

Oligoelementi

Manganese e Rame tutte le sere come antinfettivo locale.

Medicina ortomolecolare

Vit C 1000 mg Complesso B

Rimedio Omeopatico

BORAX 9^ CH

Cromoterapia

In caso di afte si può usare dell’acqua polarizzata di colore Giallo

Il trattamento armonizzante e trattamento locale Blu

Consigli generali ed alimentazione: igiene orale con dentifricio e

collutorio, non toccare le afte per non infettare la mucosa, verificare le

intolleranze alimentari.

Artrosi

Con il termine artrosi si intende una sofferenza articolare, di

tipo evolutivo, che peggiora nel tempo.

La sofferenza è dovuta all’inizio dall’usura delle cartilagini delle

articolazioni a cui ne consegue una modificazione delle strutture che lo

compongono.

Page 93: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

92

L’usura della cartilagine causa lo stato infiammatorio con

conseguente assottigliamento dello spazio tra un capo e l’altro dell’osso.

La cartilagine si può ossificare e l’osso rarefarsi e provocare la

contrazione dei muscoli, si può così giungere al blocco totale

dell’articolazione.

A seconda delle parti colpite della colonna si parlerà di artrosi

lombare, di artrosi lombosacrale, ileo sacrale e cervicale. Può colpire sia

anziani che giovani per traumi, obesità e sforzi dovuti all’attività

lavorativa peggiorano la malattia.

I problemi dell’apparato Osteomuscolare possono essere

trattati sia dal chiropratico che con la fitoterapia.

I fattori che favoriscono l’artrosi sono molteplici,oltre alla

malocclusione mandibolare come abbiamo già parlato in precedenza,

possono essere anche squilibri ormonali, aumento della glicemia e dal

colesterolo, traumi e microtraumi, attività lavorativa quando si rimane in

determinate posture per molto tempo es. guida automezzi, scrivere a

computer,ecc.

I problemi dell’apparato Osteomuscolare possono essere

trattati sia dal chiropratico che con la fitoterapia, fermo restando

comunque che è buona norma prima di sottoporsi a qualsiasi

trattamento consultare un Medico chirurgo specialista in ortodonzia.

Fitoterapia

Uso esterno: pomata all’arnica

Uso interno: Ribes Nigrum MG 1DH antinfiammatorio;

Artiglio del diavolo, Cartilagine di squalo, Equiseto, Ulmaria, Spirea

olmaria.

Oligoelementi

Rame, Manganese, Magnesio.

Page 94: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

93

Rimedio omeopatico

A seconda di dove è localizzato il dolore useremo

Collo: LACHNANTES TINCTORIA 9^ CH

Dorso parte alta: D3 ACTAEA RACEMOSA 9^ CH

Dorso parte rimanente: SULPHUR 9^CH

Cromoterapia

In caso di artrosi acuta si procederà con il trattamento armonizzante

E con il colore Blu localmente

In caso di artrosi cronica dopo il trattamento armonizzante trattare il

paziente il colore verde

Consigli generali e alimentazione: eliminare dalla dieta carni grasse,

uova, latticini, uova, burro, aumentare l’uso di pesci,verdure fresche,

frutta e cereali, praticare sport con moderazione e ginnastica riabilitativa

per rinforzare i muscoli.

Utile anche l’uso di magneti naturali.

Page 95: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

94

CONCLUSIONI

I miei studi e la ricerca sull’Orlo Pupillare non si concludono

qui, sono ancora in fase sperimentale, anche se l’osservazione di oltre

cinquanta casi, mi permette di affermare di essere sulla strada giusta.

Il Dr. Grizzo con la sua mappa Odonto-Oftalmica porta a

considerare le malattie dentali come ascessi, pulpite, granuloma e

periodontite.

Sono venuto a conoscenza dei suoi studi solo nell’aprile del

2003.

Mi sono concentrato sulla locazione dei denti a livello irideo e

il segno della “Nebulosa dell’Orlo Pupillare” in ambedue le iridei.

Trovo pertanto una discordanza con Il Dr. Grizzo che non fa

una distinzione tra iride destra e iride sinistra, nell’interpretazione della

locazione dei denti nell’iride.

Ambedue comunque abbiamo raggiunto lo stesso

posizionamento dentale e quindi la stessa numerazione ma su due iridi

diverse.

Il Dr. Gizzo interpreta le malattie dentali, io con la mai mappa

Odonto Oftalmica Rachidea ho solo voluto correlare la locazione dei

denti e il rapporto tra denti e rachide e relative patologie.

La Nebulosa dell’Orlo Pupillare oltre ad essere

un’interpretazione di peridontite è anche un valido segno di stato

infiammatorio di tutto l’apparato gastroenterico

La soddisfazione comunque nell’individuare la collocazione

degli squilibri nelle arcate dentali dove tutti gli iridologi identificano solo

le problematiche del rachide è grande, e grande è la soddisfazione di

aver potuto collegare la Medicina Tradizionale Cinese all’Iridologia per

arrivare ad un'unica diagnosi, come altre persone prima di me avevano

associato i denti alla chiropratica.

Page 96: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

95

La passione e l’amore che provo verso questo lavoro spero mi

permetterà col tempo di approfondire queste mie ricerche e giungere a

conclusioni sempre più precise.

Il mio desiderio è quello di poter aver pazienti disponibili alla

ricerca, di poter affiancarmi ad un centro medico dentistico per poter

continuare la ricerca, dare consigli sempre più mirati e riuscire a fare

stare meglio le persone che con fiducia si rivolgono agli iridologi e a

questa meravigliosa professione.

Page 97: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

96

RINGRAZIAMENTI:

Al Dott. Silvano Sguario relatore, insegnante ed amico in questi anni

di studio e di ricerca.

Un grazie particolare a Yaya, compagna di studi e di vita.

Al Dott. Bruno Giuriati maestro di vita e di Iridologia con il Dr. S.

Rizzi e W. Rizzi che mi hanno iniziato a questa cultura di ricerca e

scienza.

A Gloriana Pozzali e Roberto Gamba amici e segretari dell’

l’Universté J. Monnet in particolar modo a Gloriana per il lavoro di

revisione e stesura di questa tesi.

A tutti i miei parenti che mi hanno sostenuto in questi miei studi:

Gabriella, Linda, Elisabetta, Massimiliano, Giuseppe, Alessandro.

A Patrizia, che grazie alla sua disponibilità, mi ha dato il tempo

necessario per concludere gli studi, occupandosi di Eleonora e Luca.

Tutti i miei cari amici che mi hanno seguito ascoltato ed interrogato nei

miei anni di studio a cui va il mio grazie di cuore:

Flavia, Tiziana, Emanuela, Giusi, Angela, Gabriella, Dafne,

Francesco, Siro, Cesare, Dodo, Filippo.

Luigi Pianca e Bruno Enrici, colleghi, collaboratori ed amici, che mi

hanno dato la possibilità del dialogo e confronto nella materia

dell’Iridologia e della Medicina Tradizionale Cinese

Page 98: Interpretazione dell'Orlo Pupillare " Relazione tra rachide e denti"

97

BIBLIOGRAFIA E DOCUMENTI CONSULTATI

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pratica Ed. RED - 1993

Lo Rito Daniele, Il Cronorischio, Nuove acquisizioni in Iridologia

Ed. Editorium 1993

Torti - Di Spazio, Il terreno diatesico in Iridologia Ed. Giuseppe

Maria Ricchiuto Editore. 1990, rist. 1992

Sguario Silvano - Di Spazio Vincenzo, Atlante di Microsemeiotica

Oftalmica dispensa s. i. p. 1992 Dorimo PD

Fragnay Pierre, Iridologia. Edizione Originale: Vous ne pouvez

plus ignorer l’iridologie. 1979 Traduzione Serena Nozzoli Ed. RED

1981

Liano Grizzo, Malattie dentali e microsemeiotica oftalmica Tesi di

laurea J Monnet

Gazzola Flavio, Corso di Iridologia. De Vecchi Editore 1994, nuova

edizione 1996

V. Magnani A. Panfili, Il dente avvelenato Tecniche Nuove

edizione 2000

Ratti E., L’Iridologia, il corpo racchiuso nell’occhio. Riza dossier

1989

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Rizzi S., Il rimedio dell’iride. Bolzano 1987

Battistoni M., Odontoiatria Olistica. Guna ed. 1993

Meuris J., Odontoiatria omeopatica Red ed 1991

Pucci Giorgio, Appunti di studio : lezioni di Omeopatia 1998

Torti A., Alcuni trattamenti di oligoterapia integrata Giuseppe

Maria Ricchiuto Editore 2002

Murray M. & Pizzorno J., Enciclopedia della medicina Naturale

Sperling Paperbak ed 200°

Pianezza Maurizio, Nella natura i segreti del successo.

Alimentazione e sostanze naturali per un fisico perfetto. Erga

edizioni

Valsecchi, La Teoria di Occlusione Muscolare edizioni Appim

Osvaldo Sponzilli. Iniziazione alla Cromoterapia Ed Mediterraneee

1988

Alcider, La Cromoterapia Xenia 1996

Rescaldina G., Cromoterapia appunti di lezioni tenute

all’Univertsité Europeénne Jean Monnet