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Introduzione
L’esperimento di Michelson e Morley
La spiegazione di Lorentz e la “rivoluzione” di Einstein Il principio di relatività e le sue conseguenze
SOMMARIO
I FONDAMENTI DELLA RELATIVITA’
G. Degrassi 20/10/2004
LA FISICA “CLASSICA” (< 1900)
ELETTRO-MAGNETISMO
Maxwell 1865
GRAVITAZIONE UNIVERSALE
F m a
MECCANICA
Newton 1686
Equazione del moto
Onda: perturbazione che si propaga trasportando energia (non materia)
Esempio:
Sasso nello stagno
Onda elettromagnetica: variazione dei campi elettrico e magnetico generati da una carica elettrica rapidamente oscillante che si propaga attraverso lo spazio vuoto.
Richiami sulle onde
Meccanicismo: deve esistere un mezzo in cui l’onda si propaga! L’etere.
• Obiettivo: misurare la velocità della terra rispetto all’etere.
• Idea alla base: sulla terra il moto della luce è la composizione del movimento proprio, con velocità c lungo la direzione di emissione, con quello della terra rispetto all’etere. La luce impiega tempi differenti per percorrere uguali distanze lungo direzioni perpendicolari. La misura dei tempi di andata e ritorno lungo queste direzioni ci permette di ottenere, v, la velocità della terra rispetto all’etere.
L’esperimento di Michelson e Morley (I)
L’esperimento di Michelson e Morley (II)
L
I) c t1 = L + v t1
II) c t2 = L - v t2
parallela
v t1
v t2
I II
v
t1 + t2 = L c - v + L
c + v=
2 L cc2 –v2
L
II
Iv t3
I) (c t3)2 = L2 + (v t3 )2
I + II = 2 t3 =2 L
22 vc
perpendicolare
La spiegazione di Lorentz
T = 2 L 22 vc
T = 2 L c
c2 –v2
se in v
L
Lc
- c 22
T T = T
• vento d’etere accorcia le lunghezze e ritarda gli orologi trasformazioni di Lorentz.
• Le proprietà dell’etere non possono essere evidenziate sperimentalmente! Ogni stato di movimento rispetto all’etere simula uno stato di immobilità rispetto all’etere!
M.&M. :
La “rivoluzione” di Einstein (I)
Punti di partenza: • etere non osservabile etere non esiste!
• la velocità della luce è una costante, indipendente dallo stato di moto dell’osservatore.
• il concetto di moto è sempre relativo; vale un principio di relatività.
Conseguenze:
• il teorema di addizione delle velocità va modificato.
• non esiste un tempo ed una simultaneità assoluti.
La “rivoluzione” di Einstein (II)
'LL
'tt
Addizione delle velocità
vu v' 2
u v 1
vu v'
c
c
ccc
c
2
u1
u'
L
'L
S
'S
'
'
t
L
t
Lc
'SS
uc è la stessa in tutti i sistemi di riferimento
La “rivoluzione” di Einstein (III)
Come decidere se due eventi sono simultanei?
Per l’osservatore sulla terra sono simultanei, per quello sultreno no. Chi ha ragione ? Entrambi, la simultaneità è relativa!
Se la luce da essi emessa raggiunge nello stesso istante un punto equidistante dai due eventi
I postulati della relatività ristretta
• Principio di relatività einsteiniana: tutte le leggi della fisica hanno la stessa forma in tutti i sistemi di riferimento inerziali.
• la velocità della luce è la stessa in tutti i sistemi di riferimento inerziali, in modo indipendente dal moto del sistema stesso o della sorgente da cui la luce è emessa.
La dilatazione dei tempi
Simultaneamente allo start premo il cronometro e lo premo ancora simultaneamente al taglio del traguardo.
Un intervallo di tempo è relativo!
La simultaneità è relativa
Come misuro il tempo di un atleta nella gara dei cento metri?
2
2
'
v-1
t t
c
t t '
cd 2 t
2t BA 'c
2t v HA '2t d c
222 d HA BA
S S’
La durata di un fenomeno è minima se misurata nel sistema solidale (proprio) con esso
(evento avviene nello stesso punto) ; l’orologio in movimento ritarda rispetto a quello in quiete
(il tempo scorre più lentamente)
S legge t =1 s, S’ legge t =1.2 s; per S’ l’orologio in S (che per S’ è in movimento) ritarda.
La contrazione delle lunghezze
Come misuro la lunghezza di una asta se questa è in movimento?
Una lunghezza è relativa!
La simultaneità è relativa
Devo simultaneamente determinare la posizione del punto iniziale e del punto finale dell’asta
Sistema asta ferma
smile impiega un tempo t = L/v per
andare da un estremo all’altro dell’asta.
Sistema smile fermo
smile legge sul suo orologio un tempo tra il passaggio dei due estremi dell’asta. Per smile l’asta è lunga L’
2
2
2
2
c
c
v - 1
v
L v
v - 1t vvL'
v
L
v
L’
Un oggetto in moto si contrae lungo la direzione del moto rispetto
ad uno identico a riposo
v = 0.1 c v = 0.865 c
v = 0.99 c v = 0.999 c
Perchè non ce ne accorgiamo
c = 299 792 458 ms
Il paradosso dei gemelli
v = 0.8 c
L = 4 a.l., t = 5 a.
L’ = 2.4 a.l., = 3 a.
impiega 5 +5 = 10 anni per andare e tornare, ma
invecchia solo 3+ 3 = 6 anni.
dopo = 3 anni per
sono passati t = 1.8 anni
Premessa: se viaggia sempre con velocità
v = 0.8 csi può incontrare
una volta sola con ; un secondo confronto deve avvenire
a distanza nello stesso istante .
Spiegazione:
e non sono osservatori equivalenti. Non vi è una
simmetria di ruoli tra loro.
deve invertire la direzione per tornare indietro.
Per l’evento simultaneo su al suo arrivo su
alla sua partenza da
che avviene su a t=1.8 anni dopo la sua partenza.
prima del suo ritorno.è qualcosa
La matematica della relatività ristretta è molto semplice, si
potrebbe dire anche banale, in quanto non va oltre la radice
quadrata. L’ostacolo principale è l’assenza nella relatività di
riferimenti antropomorfici ed il persistere di pregiudizi
tradizionali, ma ingannevoli, che rendono un ottimo servizio
durante la nostra esperienza quotidiana.
L’uomo non è un animale relativistico.
T. Regge