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Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento delle istituzioni Delegato cantonale all’integrazione degli stranieri Commissione cantonale per l’integrazione degli stranieri INVITO Incontro informativo sull’integrazione degli stranieri “Musulmani in Svizzera” Realtà davvero conosciute? Giovedì 1° ottobre 2015 13.30 – 17.00 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Aula Magna - Campus Trevano Via Trevano, 6952 Canobbio Casa Araba, Parco Scherrer, Morcote (TI)

INVITO Incontro informativo sull’integrazione degli stranieri · Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento delle istituzioni Delegato cantonale all’integrazione degli stranieri

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Repubblica e Cantone TicinoDipartimento delle istituzioniDelegato cantonale all’integrazione degli stranieriCommissione cantonale per l’integrazione degli stranieri

INVITOIncontro informativosull’integrazione degli stranieri“Musulmani in Svizzera”Realtà davvero conosciute?

Giovedì 1° ottobre 201513.30 – 17.00

Scuola universitaria professionale della Svizzera italianaAula Magna - Campus TrevanoVia Trevano, 6952 Canobbio

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La realtà dell’Islam in Svizzera è molto eterogenea. I cittadini stranieri o svizzeri residenti nel nostro Paese(ca il 5% della popolazione) che si professano di religione musulmana, sunnita e sciita ma non solo, sonooriginari soprattutto dall’Est europeo (Balcani e Turchia), ma pure dal mondo arabo (Vicino Oriente,Mashreq e Maghreb), dalle regioni fra i fiumi Tigri e Indo, dal Corno d’Africa. Ma chi sono? Quanti sono?Come vivono la loro quotidianità e la loro fede in Svizzera? Come sono i rapporti fra le loro molteplicie differenti realtà e con le regioni d’origine? Come sono i rapporti con gli altri cittadini residenti inSvizzera? Quali sono i nostri sguardi e le loro percezioni? Qual è la loro posizione rispetto ai cambiamen-ti epocali in corso nel mondo musulmano? Complici gli orrori innominabili di estremisti e fanatici, le affermazioni di fondamentalisti, gli attentati, i mas-sacri, le guerre in Palestina, Siria e Irak, i conflitti nell’Africa sub sahariana, e le scelte politiche ed econo-miche occidentali, grazie anche a una forte presenza e pressione mediatica a volte poco imparziale e adargomentazioni pubbliche non sempre oggettive, da ormai 15 anni anche in Svizzera l’immagine dell’Islam,dei musulmani e della cultura araba non è delle migliori. Gli stereotipi e i pregiudizi crescono e si tende,nel nostro Paese come nel resto del mondo, a fare “di tutte le erbe un fascio”. Le paure, la diffidenza el’ignoranza, ma pure certe reciproche rappresentazioni mettono in secondo piano i processi di integra-zione in Svizzera e stanno erigendo pericolosi muri invisibili.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Centro documentazione e ricerca sulle migrazioni(CDRM) del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI, che si occuperàprossimamente di una ricerca sulle molteplici realtà dei cittadini residenti in Ticino provenienti da Paesi incui la religione musulmana è maggioritaria.

L’incontro è moderato dal giornalista Carlo Silini

Programma

13.15 – 13.30 Accoglienza

13.30 – 14.00 Saluti di benvenuto e interventi introduttivi

Francesco Mismirigo Delegato cantonale all’integrazione degli stranieri

Norman Gobbi Presidente del Consiglio di Stato e Direttore del Dipartimento delle istituzioni

14.00 – 15.30 Musulmani in Svizzera: stato attuale e i contributi della ricerca

Matteo Gianni Musulmani in Svizzera, musulmani svizzeri:fatti, rappresentazioni e sfide d'integrazione

Miryam Eser Davolio Organizzazioni musulmane fra diffidenza e mancanza di riconoscimento

15.30 – 15.45 Breve pausa

15.45 – 17.00 Alcune testimonianze di persone chiave: l'Islam tra vita quotidiana e lavoro

Carlo Silini e Francesco Mismirigo dialogano (in francese) con

Amina Benkais-Benbrahim Saïda Keller-MessahliBashkim Iseni

ENTRATA LIBERA – Iscrizione obbligatoria

Amina Benkais-Benbrahim è la Delegata all'integrazione degli stranieri del Canton Vaud dal 2011. Nata nel 1965,di nazionalità marocchina e francese. Ha conseguito un dottorato in diritto internazionale presso l'Università diBordeaux nel 1995. È arrivata in Svizzera nel 2000 per collaborare a una ricerca sul rapporto fra Costituzioni e reli-gioni all'Università di Neuchâtel. Nel 2002 entra a far parte dell'Ufficio del Delegato per gli stranieri di Neuchâtel comespecialista delle migrazioni. Ha condotto e partecipato allo sviluppo di progetti legati alla migrazione femminile, comead esempio l'integrazione delle donne nel mondo degli affari, le lotte contro la prostituzione e la violenza domestica.Ha sviluppato un progetto sui matrimoni forzati che la Confederazione ha ritenuto opportuno applicare a livello inter-cantonale. Nel 2010 diventa responsabile di progetti presso l’ONG "Terra Women Switzerland" per la Romandia.

Miryam Eser Davolio nasce nel 1964 a Zurigo. Studia pedagogia, diritto civile e scienze politiche all’Università diZurigo. Lavora in seguito cinque anni come educatrice ed insegnante in un’istituzione sociale per bambini con proble-mi comportamentali. Cura poi vari progetti di ricerca sulla xenofobia, il razzismo e la violenza giovanile, sviluppa mate-riale didattico antirazzista. È stata collaboratrice scientifica prima al Pestalozzianum a Zurigo, poi all’Institut d’étudessociales di Ginevra, ora HES-SO, e in seguito dieci anni alla Scuola universitaria professionale della Svizzera nord-occi-dentale a Basilea. Da due anni opera a Zurigo alla ZHAW. Ha abitato per vent’anni con la famiglia a Novellara (RE).

Saïda Keller-Messahli, lic. phil. I, è nata nel 1957 ad Aouina, un piccolo villaggio tunisino vicino a Bizerta. Grazie a“Terre des Hommes” passa 5 anni della sua infanzia in una famiglia svizzera a Grindelwald (BE). Nel 1976 diventa assi-stente di volo per Saudi Arabian Airlines: ciò le permetterà di finanziare gli studi universitari a Zurigo. Ha una maîtri-se in linguistica e letteratura francese e inglese e in Scienze del film. È stata assistente all’Università di Zurigo per laletteratura inglese e due volte osservatrice internazionale a Hebron (Palestina) per il Dipartimento federale degli affa-ri esteri. Ha pure insegnato la lingua francese in un liceo della città sulla Limmat ed è stata redattrice per “DieWeltwoche”. Nel 2004 ha fondato a Zurigo il Forum per un Islam progressista di cui è presidente.

Matteo Gianni, nato a Sementina, professore associato presso il Dipartimento di scienze politiche e relazioni inter-nazionali dell'Università di Ginevra, dove ha ottenuto un dottorato in Scienze politiche. Ha insegnato e compiuto sog-giorni scientifici presso varie università, come Toronto, Concordia, Rutgers e Friburgo. Specialista nel campo della teo-ria politica della cittadinanza, della democrazia e del multiculturalismo, da anni si occupa anche di ricerche sulla popo-lazione musulmana in Svizzera e in Europa. È membro fondatore del Gruppo di Ricerca sull'Islam in Svizzera (GRIS)e attualmente dirige un progetto sull'integrazione e le migrazioni nell'ambito del Centro Nazionale di Competenzanella Ricerca basato all'Università di Neuchâtel (NCCR – On the Move). Ha recentemente pubblicato (2015), conMarco Giugni e Noémi Michel, “Les musulmans en Suisse. Profils et intégration”.

Bashkim Iseni, direttore della piattaforma trilingue albinfo.ch e già ricercatore scientifico presso il Forum svizzeroper lo studio delle migrazioni e della popolazione presso l'Università di Neuchâtel. È specialista del nazionalismo, delfondamentalismo islamico e delle comunità della diaspora dei Balcani in Europa. In precedenza è stato docente direlazioni internazionali e ha conseguito un dottorato in scienze politiche presso l'Università di Losanna. Ha condot-to numerosi studi e indagini per una società di consulenza e per l’Amministrazione federale sulle questioni relative anazionalismo, Islam e sviluppi politici nei Balcani. Le sue pubblicazioni più recenti sono: «Les diasporas musulmanesdes Balkans en Suisse» in «Musulmans en Suisse: réalités historiques juridiques et sociales» (2009) e «La question natio-nale en Europe du Sud-Est. Genèse, émergence et développement de l’identité nationale albanaise au Kosovo et enMacédoine» (2008). È co-autore, con Xavier Bougarel, di «Islam et Politique dans les Balkans occidentaux: Kosovo,Macédoine, Bosnie et Herzégovine, Serbie et Monténégro» (2007).

Carlo Silini è nato a Mendrisio nel 1965 e si è laureato in teologia a Friburgo nel 1989. Editorialista e giornalistaresponsabile delle pagine di Primo Piano (approfondimenti) del Corriere del Ticino, il maggior quotidiano svizzero dilingua italiana. Come inviato ha seguito, tra le altre cose, la crisi albanese, la guerra in Kosovo e varie tornate eletto-rali italiane negli anni novanta. Sul piano locale ha curato reportage e inchieste sociali e culturali. Sul Corriere del Ticinocommenta regolarmente avvenimenti religiosi e sociali. Nel 1999 ha firmato con Giovanni Vigo il saggio “Dal mille alfuturo”, ed. San Giorgio. Nel 2005 ha vinto il premio di “Giornalista svizzero dell’anno”, attribuito dalla rivista SchweizerJournalist. Nel 2015 ha vinto il principale riconoscimento giornalistico elvetico, lo “Swiss Press Award” e ha pubblica-to il suo primo romanzo: “Il ladro di ragazze”, ed. Gabriele Capelli.

Informazioni supplementari: Francesco Mismirigo, Delegato cantonaleTel.: + 41 (0)848 14 32 01/02 – 079 569 69 83 – [email protected]

Per ragioni organizzative vi invitiamo a ritornare il tagliando di iscrizione debitamente compilato entro il 23 settembre 2015

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Delegato cantonale all’integrazione degli stranieriCP 2170, Via Ghiringhelli 6CH – 6501 BellinzonaTel.: + 41(0)848 14 32 01/[email protected]

Posteggi consigliati: Resega, Cornaredo, Gerra

Attenzione! Non è possibile posteggiare

al Campus di TrevanoLinea TPL 4 (fermata Centro Studi)

Centro-Stazione FFS-Canobbio - ogni 15’Linea ARL 441 (fermata Centro Studi)

Centro-Canobbio-Lamone FFS - ogni 30’

Si ringraziano il fotografo Stefano Mussio per il filmato introduttivo e Ristorent Sagl di Lugano-Pregassona per il sostegno logistico

PIC 2014-2017

SUPSIAula Magna - Campus TrevanoVia Trevano, 6952 Canobbio