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INTERVENTO Accesso agli appalti per le piccole imprese. TERRITORIO CNA: una squadra che si rinnova. APPROFONDIMENTO Sistri bocciato senza appello dalle imprese. 60 ANNI DI IMPRESE Dal laboratorio di fabbro all’interior design. Anno XXXVII – N° 49 del 22.9.2014 - Mensile - Poste Italiane SPA - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1, DCB Po FORLÌ-CESENA SETTEMBRE 2014 www.cnafc.it RIGENERAZIONE URBANA: COME FARE EDILIZIA A CONSUMO ZERO Un Progetto Pilota basato su efficienza energetica e tecnologie sostenibili. Il primo caso in Italia di multiresidenza certificata come “casa passiva”.

IO L'impresa - Settembre 2014

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Un nuovo numero all'insegna della Rigenerazione Urbana, della lotta all'abusivismo e tanto altro ancora. Sfoglialo! www.cnafc.it

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INTERVENTOAccesso agli appalti per le piccole imprese.

TERRITORIOCNA: una squadra che si rinnova.

APPROFONDIMENTOSistri bocciato senza appello dalle imprese.

60 ANNI DI IMPRESEDal laboratorio di fabbro all’interior design.

Anno

XXX

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FORLÌ-CESENA SETTEMBRE 2014www.cnafc.it

RIGENERAZIONE URBANA: COME FARE EDILIZIA

A CONSUMO ZERO Un Progetto Pilota basato su efficienza energetica e tecnologie sostenibili.

Il primo caso in Italia di multiresidenza certificata come “casa passiva”.

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INTERVENTO

Per una volta possiamo rac-contare una buona notizia: la Regione Lombardia ha messo in campo delle misure concrete per facilitare l’accesso delle imprese di minori dimensioni agli appalti pubblici. Un tema spinoso, che noi abbiamo sollevato molte volte. In questo modo la Regio-ne Lombardia dà attuazione ai principi dello Small Business Act, il provvedimento europeo del 2008 che punta a sostenere quel patrimonio economico, so-ciale e di competenze che sono le piccole imprese europee. Un provvedimento che, a suo tem-po, alcuni hanno guardato come una sorta di lista dei desideri, ma che ha trovato invece attua-zione concreta. Come? La Giun-ta della Regione Lombardia ha approvato, nel giugno scorso, specifiche linee guida per faci-litare l’accesso alle gare pubbli-che delle micro, piccole e medie imprese. La Lombardia ha de-ciso così di intervenire su quei fattori di criticità che ostacolano la partecipazione delle piccole imprese. Sono i tasti dolenti che spesso abbiamo denunciato: modalità di informazione, tempi, soglia di gara, frammentazione, accesso al credito, ritardo nei pagamenti. In questo modo, si punta a incrementare, sul totale complessivo, la percentuale di imprese di dimensioni minori

che possano aggiudicarsi ap-palti pubblici. Una cosa che noi come CNA Forlì-Cesena chiedia-mo da anni. Tutti ci hanno detto bravi, avete ragione. Ma poi che cosa è successo? Le belle parole non si sono tradotte in nulla di concreto. Invece, questa notizia che ci arriva dalla Lombardia ci fa pensare alla famosa scena del film di culto “Frankenstein junior”, quella del celeberrimo “Si può fare!!”. Perché è davvero così, si può fare, ed è ora di agire senza perdere altro tempo.

Oggi le stazioni appaltanti mettono a gara tra il 45% e il 55% di lavori in meno rispetto a pochi anni fa. Una contrazione impressionante, che rischia di portare al collasso interi settori dell’economia locale. Scegliere le imprese radicate nel territorio, inoltre, porta vantaggi a tutta la comunità. Si sa quali sono i mali degli appalti: offerte al massi-mo ribasso, subappalti, ritardi, mancata ultimazione dei lavori e chi più ne ha più ne metta. Af-fidarsi alle imprese locali dà ga-ranzie alla stazione appaltante in termini di affidabilità delle im-prese, perché chi gioca in casa ci tiene alla propria reputazio-ne. Ma serve anche a sostenere l’economia e l’occupazione sul territorio stesso. L’emergenza di oggi. E le nostre istituzioni locali, battono un colpo?

Come superare i tasti dolenti, che CNA ha spesso evidenziato: informazione, tempi, soglia di gara, frammentazione, accesso al credito, ritardo nei pagamenti

SI PUÒ FARE! L’ACCESSO AGLI APPALTI PER LE PICCOLE IMPRESELa Lombardia mette in campo specifiche linee guida per facilitare l’accesso alle gare pubbliche delle micro, piccole e medie imprese. Un’esperienza da copiare.

di Franco Napolitano - Direttore generale CNA Forlì-Cesena

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IO L’IMPRESA | 5

SOMMARIO

Registrazione tribunale di BolognaN° 4686 del 23/11/1978

Chiuso in redazione il 23 settembre 2014

www.cnafc.it

Seguici su http://www.facebook.com/cnaforlicesena http://www.youtube.com/user/cnafc

Direttore responsabile:Maurizio Collina

Direzione e amministrazione:CNA Federazione Regionale Emilia-RomagnaVia Rimini, 7 - 40128 BolognaTel. 051 2133100

IO l’impresa Forlì-Cesena

Coordinamento editoriale: Franco Napolitano

Redazione Forlì-Cesena: Marco Boscherini, Veronica Bridi, Fatima El ghazioui, Silvia Foschi, Riccardo Guardigli, Marco Lucchi, Maria Maltoni, Piergiorgio Matassoni, Franco Moscatelli, Franco Napolitano, Davide Prati, Roberto Sanulli.Via Pelacano, 29 - ForlìTel. 0543 770200 - [email protected]

Artwork e impaginazione:Menabò srl - Forlì www.menabo.com

Stampa:CILS - Cesena

Hanno collaborato a questo numero:Gloria Campanini, Sandro Fabbri, Paola Fava, Viviano Gentilini, Davide Ghetti, Laura Giammarchi, Massimo Grandi, Roberto Nini, Daniele Piras.

Fotografie: Archivio CNA, Foto Vision (Cesena), Friend Studio di Carlo Parrinello (Forlì).

INTERVENTO

Si può fare! L’accesso agli appalti per le piccole imprese.

3

TERRITORIO

Una squadra che si rinnova, per mettere in circolo le buone idee.

7

RICETTA DEL MESE

La ricetta di… Daniele Piras.

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BACHECA

Annunci gratuiti.22

OPPORTUNITÀ

News.19

PRIMO PIANO

Rigenerazione urbana: come fare edilizia a consumo zero.

8

60 ANNI DI IMPRESE

Tutto quello che sto per dirvi è falso.

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Il gusto di raccontare le belle storie.

14

Dal laboratorio di fabbro all’interior design.

16

16

8

12

14

IN BREVE

News dal mondo CNA.20

PUNTASPILLI

Lo spazio di opinioni e riflessioni.6

APPROFONDIMENTO

Sistri bocciato senza appello dalle imprese.

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6 | IO L’IMPRESA

PUNTASPILLI

“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare

sulle gambe di altri uomini”. Giovanni Falcone

IL PENSIERO

Semplif icazione: obiettivo mancato! Negli ultimi anni abbiamo sentito tanti annunci che promettevano di sempli-ficare la vita alle imprese. Ma cosa è successo nella realtà? La Relazione annuale al Par-lamento sulla semplificazione degli adempimenti ammini-strativi a carico di imprese e cittadini, scatta una fotografia la cui lettura non si presta ad equivoci. E conferma l’allarme più volte lanciato dalla CNA: sulla semplificazione siamo ancora ai principi, mancano i

fatti! CNA ha contribuito con il Dipartimento della Funzio-ne Pubblica e le altre asso-ciazioni imprenditoriali a fare un monitoraggio per misurare come stanno andando le cose: su un totale di 89 provvedi-menti sono ben 47 quelli che hanno introdotto nuovi oneri per le imprese. Tanto per cam-biare, si predica bene e si raz-zola male… Ma quando lo capiranno i no-stri politici che le imprese e i cittadini non possono più aspettare?

IL BUROSAURO

LA FOTO

Ovvero le assurdità della burocrazia. LA VIGNETTA

65,8%*

*La pressione scale in Italia per le pmi secondo la Banca Mondiale.

PICCOLE IMPRESE ITALIANELE PIÙ TARTASSATE AL MONDO

Mamme che lavorano sull’orlo di una crisi di nervi!

Cominciano le scuole e anche quest’anno i figli non sono tutti uguali. Siamo molto lontani dai paesi europei nel supporto alle mamme che lavorano in proprio. In Italia imprenditrici lasciate a loro stesse.Per approfondire www.cnafc.it

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TERRITORIO

La nuova squadra di CNA sul territorio. Da sinistra: Piergiorgio Matassoni, Riccardo Guardigli, Franco Napolitano, Marco Lucchi, Davide Prati.

Essere vicini ai propri associati, favorendo il contatto diretto e la presenza capillare di consulenti esperti per le imprese. Con que-sto obiettivo CNA ha distribuito su tutto il territorio provinciale ben 23 sedi, che vanno da Mo-digliana a Cesenatico, da Santa Sofia a Savignano, passando per Bagno di Romagna e Predappio.

Luoghi dove ogni giorno gli associati sanno di poter tro-vare soluzioni puntuali per supportare la loro attività, sia nell’ambito dei servizi che del-la consulenza di settore. Con un’organizzazione efficace, co-struita su quattro aree terri-toriali con specifiche vocazio-ni: Forlì città, Colline forlivesi, Cesena Val Savio, Est Roma-gna. Organizzazione introdot-ta a gennaio 2012, anticipando di fatto la diffusa esigenza di semplificazione che ha portato in seguito alla creazione delle unioni di comuni.

Oltre a migliorare agli aspetti organizzativi, CNA punta anche a costruire risposte più flessi-

bili e innovative, favorite da una maggiore mobilità dei ruoli e delle funzioni del sistema. “Met-tere in circolo idee e professio-nalità, questo lo spirito che ci ha portato negli ultimi mesi a rin-novare la nostra squadra – spie-ga Franco Napolitano, direttore generale di CNA Forlì-Cesena – portando sul territorio im-portanti competenze maturate nella struttura provinciale, e vi-ceversa riportando alla direzio-ne provinciale le esigenze delle imprese del territorio, grazie a chi le ha ascoltate direttamente negli ultimi anni”.

Che cosa cambia per gli as-sociati? La novità principale riguarda il rinnovamento della squadra dei responsabili del-le aree territoriali, i veri alfieri dell’Associazione sul territorio: da luglio ne sono cambiati ben tre su quattro. Nello specifico: Piergiorgio Matassoni, dopo una lunga esperienza nel Rubi-cone, ha assunto la responsabi-lità dell’area Cesena Val Savio; Davide Prati, precedentemente

responsabile provinciale dei ser-vizi, dirige ora l’area Colline for-livesi; e infine Marco Lucchi, che ha guidato negli ultimi anni CNA Formazione, è ora responsabile di CNA Est Romagna, l’area che copre il Rubicone e Cesenatico. Confermato Riccardo Guardigli nell’area Forlì città.

“Un bel rimescolamento di carte – sorride Napolitano – che nasce però dalla precisa volon-tà di condividere e valorizzare le buone prassi e ‘contaminare’ le idee. Un arricchimento per tut-to il sistema, e una scommessa che testimonia la nostra volontà di ripensarci e rilanciare verso il futuro”.

Un percorso che si comple-ta con l’attribuzione del ruolo di responsabile provinciale dei servizi a Viviano Gentilini, uomo di grande esperienza del siste-ma, mentre Marco Boscherini dirigerà CNA Formazione. Infine Roberto Sanulli, recentemente eletto sindaco di Gambettola, seguirà i progetti della divisione rappresentanza.

UNA SQUADRA CHE SI RINNOVA, PER METTERE IN CIRCOLO LE BUONE IDEECambiano tre responsabili di area territoriale su quattro. Novità anche per servizi e formazione. CNA rilancia e conferma la sua presenza capillare sul territorio.

La riorganizzazione di CNA del 2012 ha anticipato l’esigenza di semplificazione

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PRIMO PIANO di Veronica Bridi

Il progetto Rigenerazione Ur-bana, lanciato da CNA nel 2012, fa un ulteriore passo in avanti: infatti dopo che ben 20 comuni della Provincia di Forlì-Cesena hanno sottoscritto il “Protocollo d’intesa in materia di Rigene-razione urbana” ecco arrivare il primo esempio di progetto di edilizia a consumo zero, un Progetto Pilota, basato su si-stemi di efficienza energetica e tecnologie sostenibili.

Una proposta urbanistica d’a-vanguardia, interessante anche per gli aspetti legati alle proce-dure autorizzative e per le age-volazioni fiscali che permette di utilizzare. L’obiettivo è quello di valorizzare al meglio un immo-bile di proprietà privata, realiz-zato nel 1955 secondo la cultura costruttiva dell’epoca, e privo di isolamento termico, attraver-so la demolizione del vecchio fabbricato e la ricostruzione a parità di volume, come previsto dalla legge regionale 15/2013. Con una riorganizzazione degli

spazi che ne consente un effi-cientamento sostanziale, anche per ricollocarlo sul mercato im-mobiliare. Passando da quattro vecchi appartamenti a otto inno-vative abitazioni a consumo zero.

Come spiega l’architetto Ste-fano Piraccini, curatore anche della realizzazione: “Si trat-ta di una multiresidenza con prestazioni elevate in termini energetici, architettonici e di sostenibilità ambientale. Re-alizzata interamente in legno, certificata in base allo standard Passive House Institute, che rappresenta il più alto riferi-mento internazionale per lo svi-luppo tecnologico e la ricerca nell’architettura sostenibile. Si tratta di una certificazione vo-lontaria, diffusa soprattutto nel Nord Europa e in Germania. In Italia soltanto 17 edifici, di cui 3 in Emilia Romagna, hanno ot-tenuto questo riconoscimento: questo sarà il primo caso in Ita-lia di multiresidenza costruita con tale certificazione”.

Il progetto è stato presentato nel luglio scorso alla Bibliote-ca Malatestiana di Cesena, in un convegno che ha visto la partecipazione di Sandro Sibo-ni, presidente di CNA Cesena Val Savio; Franco Napolitano, direttore generale di CNA For-lì-Cesena; Stefano Piraccini, architetto autore del progetto; Emanuela Antoniacci, dirigen-te del Settore Programmazio-ne Urbanistica del Comune di Cesena; Andrea Boeri, docente del Dipartimento di Architettu-ra dell’Università di Bologna; Kristian Fabbri, architetto con-sulente di CNA Forlì-Cesena; Paolo Lucchi, sindaco di Cese-na; Paolo Marcelli, presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C Forlì-Cesena; e infine Andrea Prandini della Banca Popolare di Ancona.

“La concretizzazione di questo Progetto Pilota – ha affermato in quell’occasione Franco Napoli-tano, direttore generale di CNA Forlì-Cesena – vuole anche es-

RIGENERAZIONE URBANA: COME FARE EDILIZIA A CONSUMO ZEROUn Progetto Pilota basato su efficienza energetica e tecnologie sostenibili. Il primo caso in Italia di multiresidenza certificata come “casa passiva”.

Tutta la presentazione del progetto in nove minuti.bit.ly/ProgettoPilota

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PRIMO PIANORigenerazione urbana: come fare edilizia a consumo zero.

01 La conferenza stampa di presentazione a Cesena.

02 Rendering della multiresidenza.

03 L’architetto Piraccini con Davide Zoffoli e Gabriele Di Bonaventura, responsabile CNA Costruzioni.

01

03

02

CNA si è già attivata realizzando corsi di formazione per imprese del comparto e coinvolgendo il sistema bancario

Franco Napolitano

COME FUNZIONA UNA CASA PASSIVA? La coibentazione termica, l’orientamento rispetto al sole e ai venti, fa sì che la quantità di ener-gia da utilizzare per riscaldare o affrescare, sia ridotta al minimo, utilizzando risorse naturali, quali l’energia solare. Ciò riduce fortemente l’impronta ecologica della casa stessa. L’utilizzo di finestre con tripli vetri, il super-isolamento, fanno della casa passiva una sorta di guscio a tenuta d’aria. La limitazione dei ponti termici e l’uso equilibrato di ventilazione a recupero di energia, unitamente all’impiego di materiali naturali quali il legno o le fibre di origine vegetale, la cui produzione è a basso impatto ambientale, rendono possibili riduzioni straordinarie di consumi energetici ed emissioni di carbonio vicine allo zero. Le prime case passive sono state costruite all’inizio degli anni ’90 in Germania, ma ora questo sistema completo riscuote grande interesse anche nel nostro paese. Con vantaggi per l’ambiente e per il portafoglio.

01

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PRIMO PIANO

04, 06 e 08 L’intervento di Franco Napolitano e altri momenti della presentazione.

05 Rendering della multiresidenza.

07 L’architetto Piraccini e Zoffoli mostrano un’immagine del prospetto.

sere di stimolo alla definizione di nuovi contenuti normativi, come previsto all’interno del nostro Protocollo d’intesa in materia di Rigenerazione ur-bana. Gli enti locali, infatti, si

sono impegnati a modificare strumenti urbanistici e rego-lamenti edilizi, per favorire la rigenerazione del patrimonio immobiliare già costruito. So-stenendo ove possibile i citta-

dini in questi percorsi, anche con forme di incentivazione”. Un tema ineludibile, dato che le direttive europee in mate-ria di prestazione energetica nell’edilizia hanno già previsto

0504

I PROPRIETARI: PERCHÉ INVESTIRE IN UNA CASA PASSIVA?

Un progetto all’avanguardia, ma anche una scommessa coraggiosa. Per saperne di più abbia-mo sentito l’opinione di Davide Zoffoli, a rappresentare la famiglia che ha investito in questo progetto: “Da una vecchia palazzina composta da due appartamenti e due negozi, passeremo a una struttura ultramoderna di otto abitazioni a consumo zero. L’investimento è importante, ma rientreremo di quasi la metà grazie alle agevolazioni fiscali. I costi di ristrutturazione sono leggermente più alti rispetto agli edifici tradizionali (si stima intorno al 5/10%), ma col tempo si rientra grazie alle minori spese. Fino a ieri per il solo riscaldamento le spese per ciascun appartamento si aggiravano sui 3.000 euro all’anno, domani saranno intorno ai 300”. Sostenibilità, dunque, non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico. Anche gra-zie alla Banca Popolare di Ancona, che ha creduto in questo progetto. Puntando su abitazioni che, senza smog e senza acari, consentiranno una migliore qualità della vita. I curiosi potranno seguire l’avanzamento lavori sulla pagina Facebook www.facebook.com/fioritapassivehouse.

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PRIMO PIANORigenerazione urbana: come fare edilizia a consumo zero.

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che entro il 2020 i nuovi edi-fici dovranno avere consumo energetico prossimo allo zero, mentre per gli edifici occupa-ti da enti pubblici tale obbligo scatta già dal dicembre 2018.

“CNA si è già attivata rispet-to agli impegni assunti nel Protocollo – conclude Napo-litano – realizzando corsi di

qualificazione e formazione per le imprese del comparto e coinvolgendo il sistema ban-cario per creare condizioni fa-vorevoli, come in questo caso, per l’accesso al credito di chi intende riqualificare i propri immobili”. E l’impegno con-tinua, anche grazie alla Fon-dazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che ha creduto nel pro-getto Rigenerazione Urbana e ha deciso di sostenerlo. Quali sono in sostanza gli obiettivi? Una perequazione urbanistica che ponga al centro la riqua-lificazione del suolo, la tutela ambientale e la riduzione degli sprechi. Concorrere a soste-nere il comparto dell’edilizia,

incentivando gli interventi di recupero e rigenerazione, fungendo così da volano per l’economia del territorio e l’in-cremento dell’occupazione. Infine, ridurre la dispersione energetica, per raggiungere gli standard prestazionali A o B. Tra gli aspetti innovativi del progetto, la redazione di un contratto di garanzia, che in-tende regolamentare i rappor-ti tra domanda/offerta, e l’i-stituzione di un apposito Albo che riunisce le imprese che, mediante un percorso forma-tivo di qualificazione specifica, saranno abilitate a intervenire nel mercato della rigenerazio-ne urbana.

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L’esasperazione delle imprese verso il servizio di “customer care”

È alle porte una scadenza molto significativa: l’abolizione del sistema cartaceo di gestio-ne dei rifiuti, fissata per il 31 dicembre 2014, ma fino a oggi senza che siano previste modi-fiche rilevanti nel sistema au-tomatizzato previsto dal Sistri. “Due” è il voto che, in una scala da uno a dieci, le imprese asse-

gnano al Sistri. Una bocciatura senza riserve, che emerge da una indagine condotta dal Cen-tro Studi CNA su un campione altamente rappresentativo di circa 1.700 imprese associate alla Confederazione, tra cui an-che aziende della provincia di Forlì-Cesena, tutte soggette al sistema di controllo e traccia-

bilità dei rifiuti. Per l’82% degli imprenditori coinvolti nella ri-cerca, la tracciabilità dei rifiuti è un obiettivo irrinunciabile. Pur-troppo il Sistri è ritenuto del tutto inadeguato a garantire la tutela dell’ambiente dal 90% delle imprese. Se ne parlava dal 2007 ed erano state stan-ziate cospicue risorse, ma già

Sondaggio CNA: “Due” è il voto medio assegnato al sistema di tracciabilità dei rifiuti. Problemi con dispositivi, procedure e costi con punte oltre i 50.000 euro.

SISTRI BOCCIATO SENZA APPELLO DALLE IMPRESE

APPROFONDIMENTO di Maria Maltoni

HERA: CNA SCRIVE CONTRO L’ADDEBITO AUTOMATICO DEL FONDO FUGHE ACQUA

Molte imprese stanno ricevendo in questi giorni una comunicazione da Hera riguardo al fondo fughe acqua, che viene in sostanza finanziato con il metodo del “silenzio-assenso”, addebitan-dolo automaticamente in fattura. Ci mancava solo questa! CNA Forlì-Cesena, con una lettera inviata ad Hera spa, ha espresso la propria insoddisfazione e quella delle imprese associate, per le modalità adottate nel comunicare il sistema di finanziamento (15 euro + IVA, per ogni utenza) del fondo. È completamente mancato un confronto preventivo con le Associazioni di categoria per valutare l’impatto sulle imprese. Per CNA è sbagliato attivare automatismi per l’addebito in fattura, in quanto ogni nuova richiesta deve essere preventivamente sottoposta all’utente dandogli la possibilità di scegliere se aderire o meno, senza dover ricorrere a revoche scritte a posteriori. CNA ha chiesto che l’azienda riconsideri l’orientamento adottato e provveda all’addebito solo per gli utenti che decideranno espressamente di aderire al fondo fughe acqua.

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del 2011 tutte le organizzazioni imprenditoriali, dopo una prima sperimentazione, evidenziarono come il sistema fosse un disa-stro, e si giunse alla esclusione dall’obbligo per le imprese con meno di 10 dipendenti. Poco, però, è cambiato: sulla fun-zionalità dei dispositivi e della piattaforma software del siste-ma il voto medio è pari a 2,3%. Stesso giudizio, pesantissimo, sulla gestione delle procedure. La valutazione media è molto bassa (2,2). Ancora peggiore, se possibile, è il voto sulla chiarez-za e sull’applicabilità della nor-mativa. In media rimane inchio-dato al “due”. L’esasperazione che emerge da queste risposte non trova sfogo, purtroppo, in un efficiente sistema di rapporti

con i clienti/utenti. Solo il 6,4% delle imprese che utilizzano il Sistri è soddisfatto del sostegno offerto dal servizio di “customer care”. In netto contrasto con la valutazione estremamente po-sitiva espressa, invece, dalla Commissione di collaudo del Sistri, istituita presso il Mini-stero dell’Ambiente.

Il Sistri, oltre a non fornire van-taggi operativi, è costoso. Qua-si tutte le imprese intervistate, infatti, hanno registrato oneri aggiuntivi dalla sua introdu-zione. Il 45% di trasportatori e recuperatori/smaltitori hanno sostenuto nuovi costi superiori ai 10mila euro con punte oltre i 50mila euro. Ma anche le im-prese non obbligate a utilizza-re il Sistri ne stanno soffrendo

l’onerosità scaricata su tutto il sistema. Quasi la metà segna-la aumenti dei prezzi applicati nel trasporto e nella gestione dei rifiuti o maggiori difficoltà procedurali nel conferimento ai trasportatori. Non bastassero i costi economici, il Sistri alle imprese complica anche la vita: al 18% ha rallentato l’attività ordinaria, al 14,6% ha imposto l’utilizzo di personale aggiun-tivo, al 12,6% l’impossibilità di completare la presa in carico dei rifiuti, in barba all’obiettivo di tutela ambientale.

L’allarme nel mondo econo-mico, in vista del superamento totale del doppio regime a fine anno, è molto elevato. E di nuo-vo CNA chiede un sistema più efficiente e meno costoso.

Indagine CNA su un campione di 1.700 imprese

APPROFONDIMENTOSistri bocciato senza appello dalle imprese

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60 ANNI DI IMPRESE

Dalle telefonate con Michele Serra alle storie degli artigiani

Imperdibili i racconti di quan-do, tutte le mattine, telefonava al giovane Michele Serra, allora alla redazione dell’Unità a Bo-logna, per impostare il giornale del giorno dopo. Questi i ricordi di Franco Moscatelli degli anni passati alla redazione forlivese dell’Unità, poco dopo la lau-rea in filosofia a Bologna e la breve esperienza nel giornale della CGIL provinciale. Sono gli anni gloriosi del quotidiano, con redazioni locali nelle principali città capoluogo. A Forlì Mosca-telli collabora, tra gli altri, con l’indimenticato Eros Domeni-coni, figlio di uno dei dirigenti storici dell’artigianato forlivese: Elmo Domeniconi.

È un giornalismo militante, ma anche una fucina di competen-ze professionali che, quando le redazioni locali verranno sman-tellate, diventano un humus fe-condo che contamina tante al-tre realtà della comunicazione e non solo. Nel 1981 Moscatelli approda alla CNA, dove ben pre-

sto diventa l’anima dell’house organ dell’Associazione.

Nel 1966, infatti, CNA si era dotata di un proprio giornale mensile: “L’Informatore Ar-tigiano”, di cui era direttore responsabile Vladimiro Maz-zolani. La pubblicazione nasce dalla precisa volontà degli or-gani dirigenti, ben consapevoli dello sforzo anche economico, di affrontare i problemi delle imprese e dare loro informa-zioni tecniche e sulle iniziative.

Moscatelli continua nel mix tradizionale tra questioni sin-dacali e informazioni tecniche, ma dedica grande attenzione alle imprese e agli imprendito-ri. Uno dei suoi cavalli di batta-glia sono le storie d’impresa, rigorosamente costruite con visite “sul campo”, dalle qua-li emerge tutta la curiosità del giornalista ma anche la gran-de passione per le belle storie. Raccontate con un linguaggio limpido e composto, che pun-ta a essere compreso da tutti,

senza rinunciare con questo alla cura formale.

Nato al tempo dei caratteri di piombo e del bianco e nero, “L’Informatore Artigiano” ha vissuto varie trasformazioni, dalle vesti editoriali ai processi di stampa. In un progetto di in-tegrazione regionale, dal 2008 la testata prende il nome di “IO L’impresa”. È recentissimo il restyling completo della grafi-ca e dei contenuti, avvenuto a inizio 2014 per festeggiare i 60 di CNA Forlì-Cesena, e la cre-azione di un nuovo gruppo di redazione.

Il contributo di Moscatelli al rinnovamento della testata è stato il suo principale impe-gno nell’ultimo anno passato in CNA. Partito con qualche ti-more che non venisse in qual-che modo snaturato il “suo” giornale, ma poi concluso con l’orgoglio e la soddisfazione di vedere così coronato il lavoro di tanti anni.

Moscatelli però non si occupa

Franco Moscatelli e “IO L’Impresa”, un binomio imprescindibile. Un ricordo del giornalista che per decenni ha animato queste pagine, da settembre in pensione.

IL GUSTO DI RACCONTARE LE BELLE STORIE

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IO L’IMPRESA | 15

01 Il gruppo di redazione di “IO L’Impresa” al lavoro.

02 Una delle storiche copertine dell’Informatore Artigiano.

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Il gusto di raccontare le belle storie 60 ANNI DI IMPRESE

solo del mensile della CNA. Per decenni è l’animatore del Pro-getto Scuola Artigianato della CNA a Forlì. Qui mette a frutto la vasta conoscenza del mondo delle imprese artigiane, facen-dolo diventare nel tempo patri-monio condiviso da centinaia di studenti e docenti. Anche in que-sto ambito la cifra del suo im-

pegno è sempre la discrezione: mai in prima fila in una foto uffi-ciale in cui si consegnano i pre-mi alle scuole, sempre a fianco, quasi camminando in punta di piedi per non disturbare.

Raccogliendo tutte le storie raccontate da Franco Mosca-telli in oltre trent’anni di im-pegno professionale in CNA,

rigorosamente ordinate nelle annate rilegate del giornale, si potrebbe quasi avere già tra le mani una pubblicazione che racconta, partendo dalle sto-rie individuali degli imprendi-tori e delle loro aziende, l’evo-luzione del mondo artigiano e della piccola e media impresa della provincia.

CON LA PROMESSA DI RACCOGLIERE IL FILO DEL RACCONTORicordo di Franco Napolitano, direttore generale di CNA Forlì-Cesena

Arrivare al mattino presto in ufficio, con i corridoi tutti bui, e scorgere la luce sempre accesa nel suo ufficio. E lui indaffarato fra i giornali, alle prese con la rassegna stampa quotidiana. Tra un commento sulla politica e una battuta sul calcio, e sempre grande attenzione per le pagine culturali. Perché Franco Moscatelli, oltre che un giornalista attento e appassionato delle storie delle imprese artigiane, è sempre stato anche un uomo di ottime letture, appassionato di arte e di cinema. Una cultura vasta ma sempre sottaciuta, per pudore e riservatezza, che però traspare dai suoi racconti semplici ma raffinati. In un momento come questo, in cui il rischio è di sentirsi a volte quasi in balia di eventi più grandi di noi, il patrimonio delle vite e delle storie delle nostre imprese associate è forse la ricchezza più grande di un’Associazione come CNA. Perché ci dà idee, volontà e coraggio per progettare e costruire un futuro diverso. Con queste righe un grande ringraziamento a Franco, con la promessa di raccogliere il filo del racconto e portarlo avanti.

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“La scelta di puntare sulla diversificazione e sul prodotto di qualità è stata fondamentale per stare sul mercato”

Continua il viaggio di “IO l’Impresa” dentro l’evoluzione dei mestieri: un percorso per scoprire come molte botteghe artigiane si sono trasformate in piccole o medie imprese. E come è cambiata la figura dell’imprenditore o dell’im-prenditrice. Questa tappa pas-sa da Savignano sul Rubicone, in una attività che è un po’ il simbolo del mestiere artigiano: la bottega del fabbro.

L’azienda Nini Milton nasce nel 1951 come laboratorio per la riparazione di attrezzi agri-coli, in uno spazio di quattro metri per quattro nel centro di Savignano. Siamo in una fase in cui il territorio è ancora in gran parte agricolo e riparare aratri e piccoli attrezzi è un mestiere che richiede buona manualità. Quella che a Milton, il fonda-tore dell’azienda, padre di Ro-berto Nini, non manca di sicu-ro. Ma, anno dopo anno, l’Italia del boom economico avanza. Dal 1962 l’attività si trasferisce

in quello che è il laboratorio at-tuale. La produzione è basata sulle costruzioni meccaniche, ma si estende anche alle ma-nutenzioni in allevamenti avi-coli, industrie, cantine socia-li, aziende vinicole e agricole, sempre con un legame forte con il territorio e l’agricoltura. Un altro elemento di innovazio-ne, questa volta tutto interno, è l’ingresso in azienda del figlio del titolare: Roberto Nini, ed è proprio a lui che chiediamo di raccontarci come è avvenuta la trasformazione da bottega artigiana tradizionale, a piccola impresa che guarda a mercati più ampi.

Quando sei entrato nell’a-zienda di famiglia?

“Nel 1990 sono entrato in azienda a fianco di mio padre. In quel periodo la nostra atti-vità, nata negli anni cinquan-ta, era già consolidata. Ma era inevitabile che la mia presenza portasse delle novità. Infat-ti, piano piano, ho cercato di

orientare la produzione, che per noi era tradizionalmen-te legata all’agricoltura e alle aziende collegate al settore, verso la carpenteria leggera (recinzioni, cancelli, scale). Nel 2001 la svolta: nasce la società AREA51, con il supporto di un socio, Fabrizio Benvenuti.”

Cosa ha significato questo passaggio e perché il nome AREA51?

“Il nome AREA51 si collega alla data di nascita dell’azien-da storica Nini Milton, ed è un riferimento alla famosa base ‘segreta’ degli USA in Neva-da (le immagini che ti riman-gono impresse da giovani…). Dal punto di vista aziendale la novità consiste soprattut-to nella realizzazione di uno show room sulla via Emilia, a Longiano, dove esporre tutti i nostri nuovi prodotti, pre-valentemente nel comparto casa. Si tratta di realizzazio-ni mirate, che partono dalla progettazione al fianco di ar-

Continua il viaggio tra i mestieri, per scoprire come è cambiata una delle più classiche attività artigianali. Dal 1951 a Savignano: da Nini Milton a AREA51.

DAL LABORATORIO DI FABBRO ALL’INTERIOR DESIGN

di Maria Maltoni60 ANNI DI IMPRESE

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chitetti, fino alla realizzazione personalizzata con materiali come il ferro, acciaio inox e l’acciaio cor-ten, scelti in base alle esigenze del cliente. Nel 2007 AREA51 decide di aprire un nuovo show room a Faenza e integrare nella squadra un nuovo socio, Giammaria Ca-sadei. È la scelta vincente, che ci ha permesso, di allargare la gamma dei prodotti, inserendo anche serramenti e strutture in acciaio-vetro, e ampliare il nostro mercato di riferimento.”

Qual è il quadro aziendale oggi?

“Con il nuovo assetto siamo attualmente tre soci e tre di-pendenti. Il nostro mercato di riferimento, oltre alla provincia di Forlì-Cesena, comprende anche Ravenna, Bologna e an-che qualche cliente all’estero. È un momento difficile per tutti, che purtroppo dura ormai da troppi anni, ma la scelta di pun-tare sulla diversificazione del prodotto e sulla qualità, come è possibile vedere direttamen-te visitando anche il nostro sito (www.area51design.it), è stata una scelta fondamentale, che

ci ha consentito di restare sul mercato. Oggi non basta saper fare, come accadeva ai tempi di mio padre: eri un bravo ar-tigiano, la gente ti conosceva , si fidava di te e questo era suf-ficiente. Oggi la competizione è a tutto campo.”

La tua esperienza impren-ditoriale, però, è anche con-notata da un forte impegno associativo…

“Sì, l’azienda di mio padre è stata una delle prime aderen-ti a CNA. Mi sono impegnato, quasi da subito, nel direttivo della sede territoriale di CNA, di cui sono stato anche presi-

dente, sono stato componente degli organi provinciali dell’As-sociazione e ora sono presi-dente di CNA Formazione. L’aggiornamento permanente è fondamentale per un impren-ditore: conoscere, allargare il proprio bagaglio di sapere, al giorno d’oggi è imprescindi-bile. Ancora più di quanto non lo fosse in passato. Penso, ad esempio, a quando l’informa-tica è entrata in azienda. È un compito importantissimo, a cui CNA pone grande attenzione, ma d’altra parte la formazione manageriale è indispensabile per guardare al futuro.“

60 ANNI DI IMPRESEDal laboratorio di fabbro all’interior design

Alla scoperta dei mestieri di ieri: come è cambiata la vostra attività imprenditoriale? Scrivi a [email protected]

01 Robero Nini tra i due soci: a sinistra Fabrizio Benvenuti e a destra Giammaria Casadei.

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di Veronica Bridi60 ANNI DI IMPRESE

Mangiare, vestirsi, apparire, muoversi, curarsi. La contraf-fazione oggi si è impadronita di tutti i principali momenti della nostra vita. I “falsi” costituisco-no un dramma sociale spesso trascurato dai media e non per-cepito nella sua pericolosità dai consumatori. Provocano danni alla salute di chi li acquista e distruggono economia, lavoro, diritti sociali, dignità umana e identità del made in Italy.

CNA Forlì-Cesena, da tempo impegnata in difesa delle impre-se che operano nella legalità, ha deciso di portare a Forlì lo spet-tacolo teatrale “Tutto quello che sto per dirvi è falso”. Un teatro civile e d’informazione che inda-ga per la prima volta il business della contraffazione a 360 gradi, gli ambiti in cui il “falso” pro-spera (agroalimentare, moda, farmaceutica, meccanica, au-dio/video ecc.) e assicura utili alle mafie che lo gestiscono. In un palcoscenico trasformato in magazzino merci, l’attrice Tizia-na Di Masi alterna racconto e in-

terazione con il pubblico, nella costruzione di un appassionante show multimediale.

Un’iniziativa che riveste par-ticolare importanza per CNA Forlì-Cesena, poiché si inse-risce nel programma di ma-nifestazioni per il 60ennale di fondazione dell’Associazione. L’appuntamento è per giovedì 9 ottobre alle ore 21 al Teatro Diego Fabbri di Forlì; lo spet-tacolo è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza. Al mattino, lo stesso spettacolo sarà rivolto agli studenti delle scuole supe-riori della provincia. Perché la cultura della legalità è parte in-tegrante della costruzione di un profilo di cittadino consapevole e responsabile.

“Con questa iniziativa voglia-mo promuovere informazione e consapevolezza nei cittadini – spiega Enzo Cortesi, presidente di CNA Forlì-Cesena – perché la sottocultura dell’illegalità e del falso rischia di compromettere seriamente il futuro della nostra economia e della nostra società.

Lo intendiamo come imprendito-ri, ma anche come cittadini, pen-sando al futuro dei nostri figli”.

Lo spettacolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso: contraffa-zione, mafie, filiera del dolore” è interpretato da Tiziana Di Masi, con la regia di Maurizio Cardillo e testo di Andrea Guolo. È rea-lizzato col sostegno di numero-si soggetti tra cui Commissione Europea, Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Veneto, e col patrocinio del Comune di Forlì e della Provincia di Forlì-Cesena.

CNA Forlì-Cesena è da anni impegnata per tutelare le azien-de dalla pressione della concor-renza sleale. Ricordiamo solo alcune campagne: Togliere ai furbi per dare agli onesti (2014), Stop ai nuovi pirati. La sicurezza stradale batte bandiera legale! (2013), Piccola impresa. Il volto leale della concorrenza (2012), I love (good) shopping e Vittima di un abusivo (2011) e Non faccia-moci fare le scarpe (2010). Tutti i materiali sono disponibili sul sito cnafc.it.

TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSOIn occasione del suo 60ennale, CNA promuove uno spettacolo di teatro civile e d’informazione che indaga per la prima volta il business della contraffazione a 360 gradi.

Scopri le campagne CNA sul tema dell’abusivismo su www.cnafc.it/ progetti_speciali

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Stimolare le imprese a presentare istanza di certi-ficazione dei loro crediti e le amministrazioni a dar-vi celermente seguito tramite apposita Piattaforma telematica, è l’obiettivo del Protocollo sottoscritto tra Ministero dell’Economia, principali associazioni di categoria, ABI, Consiglio nazionale dei commer-cialisti ed esperti contabili, Conferenza delle regio-ni e delle province autonome, UPI, ANCI e la Cassa depositi e prestiti. Per beneficiare della garanzia dello Stato, le imprese devono già disporre della certificazione che si ottiene presentando domanda tramite la Piattaforma, dopo la proroga, è possibile farlo fino al 31 ottobre 2014. Ricordiamo che CCIAA di Forlì-Cesena lo scorso anno ha sottoscritto un Protocollo d’intesa per assicurare la liquidità alle imprese creditrici degli Enti Locali con l’anticipa-zione dei crediti valido fino al 19 aprile 2015. Per info: CCIAA - Ufficio Promozione; tel. 0543 713491-489; [email protected].

Da qualche mese ha preso avvio il progetto comunitario Garanzia Giovani, che offre op-portunità ai giovani fra i 18 e 29 anni che non studiano e non la-vorano. All’interno di questo pro-getto, CNA offre due attività per acquisire nuove competenze ed entrare nel mercato del lavoro:1. CNA ti accompagna se vuoi

avviare una nuova impre-sa, con 24 ore di coaching fi-nanziate dalla Regione Emilia Romagna;

2. Se hai meno di 24 anni, CNA ti supporta per svolgere un ti-rocinio formativo in azien-da da 3 a 6 mesi.

Come fare per avere mag-giori informazioni? Per avviare

un’impresa: iscriviti sul portale www.romagnattiva.it descri-vendo brevemente la tua idea d’impresa. Un esperto del ser-vizio Creaimpresa ti contatterà tempestivamente. Per svolgere un tirocinio formativo: invia una mail a [email protected] indicando l’ambito che ti interessa (per esempio: amministrativo segretariale, contabile, magazzino, tecnico commerciale, somministrazio-ne, etc.). Un nostro consulente ti contatterà non appena un’im-presa sarà interessata.

Per informazioni Gloria Cam-panini: [email protected]; tel 0547-20591; www.cnaformazionefc.it.

GARANZIA GIOVANI: LE OPPORTUNITÀ TRAMITE CNA FORMAZIONE

L’Inail ha pubblicato un bando per il finanziamento di progetti per l’innovazione tecnologica mirati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurez-za nei luoghi di lavoro, desti-nato a piccole e micro impre-se, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio, dei settori dell’agricoltura, dell’e-dilizia, dell’estrazione e lavora-zione dei materiali lapidei, per un totale di 1.627.545 milioni di contributi previsti nella no-

stra regione. Il contributo per singola impresa, in conto capi-tale, è erogato fino ad un massi-mo del 65% dei costi sostenuti e documentati per la realizzazio-ne del progetto, al netto dell’Iva; per ciascuna impresa non può superare l’importo di 50.000 euro (nel rispetto del regime “de minimis”), mentre quello minimo ammissibile è pari a 1.000 euro. La domanda si pre-senta esclusivamente in mo-dalità telematica, utilizzando, previa registrazione, l’apposita procedura informatica presente sul portale Inail, a partire dal 3 novembre 2014 e fino alle ore 18.00 del 3 dicembre 2014. Per informazioni e per predi-sporre le richieste, le imprese interessate possono rivolgersi ai consulenti CNA del Servizio Ambiente e Sicurezza, in tutti gli uffici CNA della provincia.

CONTRIBUTI PER INIZIATIVE PROMOZIONALI IN OCCASIONE DI EXPO 2015

La Regione ha approvato un Bando per sostenere le imprese in azioni promozionali con ricaduta internazionale, connesse all’EXPO’ di Milano, da svolgersi in Emilia-Romagna durante l’evento ed inerenti al tema. Possono presentare doman-de le imprese singole e in forme aggregate, come A.T.I., Reti e Consorzi export, già costituite al momento della domanda. I progetti promo-zionali devono essere rivolti ai mercati esteri e possono comprendere varie tipologie di spesa. Le domande vanno inviate dal 15 settembre al 22 ottobre 2014. Per info e progetti contattare CNA Forlì-Cesena: Massimo Grandi, tel. 0543 770218, [email protected]; Danila Padovani tel. 0543 770104, [email protected]

CERTIFICAZIONE DEI CREDITI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

SICUREZZA SUL LAVORO: IN ARRIVO 1,6 MILIONI DI EURO DALL’INAIL

OPPORTUNITÀ

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IN BREVE

Da 13 anni, la città svedese di Ale Kommun (gemellata con Bertinoro) ospita i par-tecipanti al progetto “Gio-vani imprenditori della nuova Europa”. Il viaggio, organizzato dal Comune di Bertinoro, CNA e Confar-tigianato, prevede una set-timana di studio e di svago, per i figli di imprenditori locali interessati a intra-prendere la stessa strada. Quest’anno vi ha partecipa-to Alice Valeri, figlia del ti-tolare del laboratorio odon-totecnico Avorio, associato alla CNA di Forlimpopoli. Insieme con una ragazza svedese e un ragazzo ingle-se, Alice ha lavorato all’idea

di realizzare turbine per navi anche di grosso ton-nellaggio, che, sfruttando il moto dell’acqua e il vento, creassero energia. Ecco il suo racconto: “Abbiamo la-vorato duro al progetto. Il giorno della presentazione eravamo tutti un po’ agita-ti, ma con coraggio e con il sorriso ognuno di noi è riuscito a dare il meglio. È stata un’esperienza unica e la rifarei molto volentieri anche l’anno prossimo! Coi ragazzi che ho conosciuto in viaggio ho mantenuto i rapporti grazie a Facebook ed e-mail; spero di rivederli presto e, magari, di ospitar-li in Italia!”

Grazie anche alla splendida giornata di sole, il CNA Day di Forlì 2014 ha visto la presenza di migliaia di persone, che si sono riversate al parco urbano fin dalle prime ore del pomeriggio

DA BERTINORO ALLA SVEZIA: GIOVANI IMPRENDITORI EUROPEI A CONFRONTO

FORLÌ: GREMITO IL PARCO URBANO PER IL CNA DAY 2014

IMPRESE E TARI: CHIESTI INTERVENTI URGENTI PER LE AZIENDE IN CRISI

Facendosi interprete di una richiesta avanzata da CNA insieme con le altre Associazioni di categoria, il Comune di Cesena ha scritto ad Atersir, per chiedere l’istituzione di un fondo a sostegno delle aziende che non sono in grado di pagare la tassa sui rifiuti. Le categorie econo-miche nel corso di un incontro con il Comune di Cesena avevano evidenziato come molte aziende non utilizzino o sottoutilizzino il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a causa della crisi, e avevano chiesto la creazione di un fondo che contribuisca alla riduzione dell’im-posta, così come accaduto in casi particolari o di emer-genza (quali utenti in situazioni di disagio o aree terre-motate). Si è in attesa di conoscere l’esito della richiesta, che CNA Cesena Val Savio auspica possa giungere al più presto e con un esito positivo.

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RICETTA DEL MESE

LA RICETTA DI… DANIELE PIRAS.Dal giovane chef dell’Osteria Enoteca Salumè di Piazza Cavour a Forlì. Una ricetta che introduce i sapori dell’autunno.

Procedimento:Tagliare mezza cipolla rossa di Tropea finemente e metterla a marinatura con zucchero ed un cucchiaio di aceto balsamico per circa mezz’ora.Tagliare il fegato a pezzettini e far cuocere in una padella an-tiaderente con un filo d’olio, la mezza cipolla rimasta tagliata

grossolanamente e salvia.Una volta rosolato il tutto, sfu-mare con aceto bianco ed ag-giungere un mestolino d’acqua.Nel frattempo prepariamo la fonduta facendo sciogliere il ta-leggio a bagno maria con la pan-na ed un po’ di acqua.Terminata la cottura del fega-

to, frullarlo con un mixer ad immersione e far riposare per mezz’ora in frigorifero.Una volta raffreddato il compo-sto fare delle knel e adagiarle al centro del piatto.Infine irrorare le knel con la fon-duta di taleggio e guarnire con la cipolla marinata.

Ingredienti per 4 persone:

• 200g fegato di vitello • 1 cipolla rossa di Tropea• 100g taleggio• 50g panna fresca

• 2 cucchiai aceto bianco di vino • 20g zucchero• 2 foglie salvia• sale• olio extra vergine di oliva

PATÈ DI FEGATO DI VITELLO SU FONDUTA DI TALEGGIO E CIPOLLA DI TROPEA AGRODOLCE.

DANIELE PIRASNato a Cesena, ha maturato una notevole esperienza in cucina fin da giovanissimo, lavorando per ristoranti come La Frasca, Osteria degli Archi, Grand Hotel In Porto Cervo. Nel 2009 diventa chef dell’Osteria Enoteca Salumè di Forlì per poi diventarne proprietario. La sua cucina espressa è un perfetto connubio tra tradizione ed innovazione, dettata dall’uso di materie prime d’eccellenza.

a cura di Veronica Bridi

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ULTIMORA: RINVIATO AL 3 DICEMBRE IL CONCERTO DI ANTONELLA RUGGIERO

A causa del maltempo lo spettacolo di Antonel-la Ruggiero, con la band italo-argentina Del Barrio e Massimo Tagliata, Reci-tal Popular, è stato rinvia-to a mercoledì 3 dicembre presso il teatro Diego Fab-bri di Forlì. Il concerto, con un programma che esalta la bellezza e la poesia del-la musica popolare rientra nelle celebrazioni per i 60 anni di CNA Forlì-Cesena e nel programma di Emilia Romagna Festival. Aggiorna-menti sul sito cnafc.it.

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Per gli associati CNA Forlì-Cesena l’agenzia convenzionata è CNA Servizi Finanziari presente presso gli uffici territoriali.

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CNA per le impreseriACCeNdiAmo lA luCe

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