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io socio marzo 2011
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LABANCA
1MARZO2011
PERIODICO TRIMESTRALERegistrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di VeneziaPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN5 VE
n.1 · MARZO 2011
UN NUOVO SOCIOAL GIORNO 9
INTERVISTAA LORIS PAVANELLO 13
IL PERSONAGGIOLUCIANO ORMESANI 20
I DUE SOCIPIÙ GIOVANI 26
UN ANNO, IL 2010,UN BILANCIO 6
2 MARZO2011
ILSOMMARIO
presso Banca Santo StefanoPiazza Vittoria, 1130030 Martellago (Ve)Tel. 041 54 96 [email protected]
Direttore ResponsabileFederica Zanata
Direttore EditorialeRaffaele D’Errico
RedazioneGloria TosettoDaniela Gambato
Hanno collaboratoClaudio MarchioriNicola Simionato
Progetto graficoEtra Comunicazionewww.etra-comunicazione.it
StampaLitocenter srl - Limena (PD)www.litocenter.it
IN QUESTO NUMERO3 · L’EDITORIALEIL NUOVO RUOLO DELLE BANCHE LOCALIdi Onorato Zanata Presidente di Banca Santo Stefano
6 · LABANCAUN ANNO, IL 2010, UN BILANCIOdi Francesco Beninato Direttore Generale di Banca Santo Stefano
8 · LABANCAUNA NUOVA FILIALE IN ARRIVO9 · LABANCAUN NUOVO SOCIO AL GIORNO,LO STRAORDINARIO RISULTATO DEL 201011 · LABANCA · SCRIVONO PER NOI
LO “SPESOMETRO” UNA NOVITÀ CHE RIGUARDA (QUASI) TUTTI NOIa cura dello Studio Associato Michieletto di Scorzè Commercialisti e revisori legali.
13 · LABANCAIL RAPPORTO TRA BSS E LE PICCOLEE MEDIE IMPRESEintervista a Loris Pavanello
16 · INIZIATIVE&PRODOTTIIL FUTURO NON È PIÙ QUELLO DI UNA VOLTA20 · ILPERSONAGGIOIL SOCIO: ORMESANI SRL
23 · LAFONDAZIONE
CI STATE A CUORE
24 · LAFONDAZIONE
DIECI CONSIGLI PER LA VISTA
25 · LAFONDAZIONE
DICHIARAZIONE DEI REDDITIRinnovata la Convenzione con Acli Service Veneziae Circolo ACLI di Martellago
26 · LAFONDAZIONE
I DUE SOCI PIÙ GIOVANI
29 · GLIITINERARI
PORTOBUFFOLÈ
31 · TRADIZIONI&SAPORI
CALAMARO CROCCANTE CON SALSA AL LIME, OLIO AL BASILICO E NIDO DI PASTA KATAIFI
33 · GLIAPPUNTAMENTI
INCONTRI CULTURALI FONDAZIONE BSS
34 · GLIAPPUNTAMENTI
LE GITE DELLA FONDAZIONE BSS
35 · GLIAPPUNTAMENTI
ALTRI EVENTI
3MARZO2011
L’EDITORIALE
Mi capita sovente, pensando alla nostra Banca, di riflettere sui progetti fu-turi e più in generale su quale dovrebbe e potrebbe essere il ruolo di una Banca di Credito Cooperativo oggi.
Allora vorrei esporre questi miei pensieri come si fa con degli amici, per susci-tare commenti, osservazioni e – perché no? – nuovi spunti.
Per meglio riflettere è forse opportuno partire dall’origine: le Banche di Credito Cooperativo sono nate per soddisfare delle esigenze che gli altri intermediari fi-nanziari non erano in grado (o non erano interessati) di soddisfare. La loro nascita si fonda sulla condivisione di valori di mutuo sostegno, rappresentati nella cultura del territorio da persone ed imprese attente al bene comune.
Su queste premesse possiamo concludere che – ora come allora – lo scopo delle nostre banche è la creazione di valore per il territorio, rappresentato dai nostri soci, cioè persone (quindi famiglie) ed imprese e, a cascata, per tutta la comunità.
Il passo successivo è capire quale deve essere oggi il ruolo e quali le aspettative del socio della Banca.
Il socio non può essere considerato solamente un sog-getto economico (cliente) con cui lavorare; né un semplice azionista cui spettano i dividendi (che per altro la nostra Banca non distribuisce) o che esercita il proprio “comando” mediante il voto in assemblea.
Il socio è certamente tutto questo ma è anche qualcos’altro. Pensiamo per esempio alle persone fisiche, cioè alle famiglie: queste hanno necessità dei servi-zi bancari, ma anche di una consulenza “di fiducia” nel campo della gestione del risparmio e della previdenza ed inoltre avranno sempre più necessità di trovare un tessuto sociale nel quale si trovi promossa la cultura, la solidarietà e la socia-lità e tutto quanto aiuti in qualche modo la crescita individuale e collettiva.
Quali le nostre risposte? Innanzitutto essere non semplici venditori di prodotti e servizi ma dei consu-
IL NUOVO RUOLODELLE BANCHE LOCALI
di Onorato Zanata Presidente di Banca Santo Stefano
“Il socio non può essere considerato solamente un sog-getto economico„
L’EDITORIALE
“un interlocu-tore di riferimen-to per le forme di aggregazione che esprimono valori culturali ed inte-ressi positivi del territorio”
lenti per le famiglie con la consapevolezza che la natura del rapporto non è quindi solo commerciale.
Inoltre un’altra scelta difficile ma obbligata: passare dalla beneficenza com’era intesa nel passato alla valorizzazione del territorio favorendo in modo più diretto i soci della Banca e sostenendo - e se necessario promuovendo anche diret-tamente - le iniziative che favoriscano la crescita del tessuto sociale.
In quest’ambito un’ulteriore considerazione: la crisi gene-ralizzata del sistema e la scarsità di risorse è forse l’occasione per riflettere sulla necessità di razionalizzare le attività e gli interventi, fa-vorendo in modo particolare le aggregazioni fra le associazioni ma anche le “reti” fra i vari enti ed istituzioni che portano ad economie di scala e ad una maggiore efficienza com-plessiva.
E le imprese, che dire delle imprese?Anche le piccole e medie imprese – come
la banca locale - nascono e crescono con il proprio territorio e trovano in questa il natu-rale punto di riferimento.
Con lo sviluppo però le loro esigenze non sono più solo l’accesso al credito ma anche la qualità del supporto finan-ziario offerto e del sostegno accordato dalla Banca. Questo costituisce una sfida alla capacità della Banca di affiancare concretamente l’imprenditore in tutte le scelte rilevanti che
sono sia di risorse (finanziamenti), sia di conoscenza (finanza) ed imprenditorialità.
Ma più ancora, guardando al futuro, è lecito chiedersi se esistono possibilità di crescita e di sviluppo “propositivo” del-le banche di credito cooperativo rispetto alle associazioni ed alle professioni.
Astraendo – anche in questo caso – si tratta di essere o diventare un interlocutore di riferimento per le forme di ag-gregazione che esprimono valori culturali ed interessi positivi
del territorio.
Queste direttrici si coniugano ovviamente con una politica di espansione della base so-ciale ritornando così all’assunto principale: la Banca, oggi e nel futuro, cresce con i soci e per i soci, anche territorialmente.
Da ultimo in tutto questo è sottinteso – ma importantissimo – un elemento fondamentale: il ruolo attivo del socio. Appare evidente da tutti questi ragionamenti che il socio è il primo ad avere interesse a collaborare allo sviluppo
della Banca, non fosse altro per il fatto che così facendo con-tribuisce direttamente al proprio sviluppo oltre che a quello della comunità...
Ma non è forse questa l’essenza di quella che noi chiamia-mo mutualità? •
4 MARZO2011
5MARZO2011
LABANCA
6 MARZO2011
LABANCA
UN ANNO, IL 2010,UN BILANCIO
di Francesco BeninatoDirettore Generale di Banca Santo Stefano
I risultati economici delle banche risentono ancora pesantemente degli effetti della recessione.
Le prospettive rimangono incerte per il crescente costo della raccolta, per il perdurante deterioramento della qualità del credito e per le tensioni sul mercato dei titoli di stato.
È necessario recuperare redditività attraverso un contenimento dei costi ed una maggiore spinta sui ricavi da servizi.
Indispensabile una migliore e diversificata relazione con la clientela costruita sulla conoscenza e sulla fiducia.
Oggi la Banca è più forte, più organizzata, più efficiente. È strutturata in modo da porre il rapporto con la clientela al centro della sua attività.
Alle nostre Persone abbiamo chiesto maggiore impegno, maggiore responsabi-lità, maggiore attenzione.
Conoscenza della clientela, qualità del servizio, fidelizzazione dei rapporti, effi-cacia ed efficienza dei processi interni: questi devono essere in nostri tratti distin-tivi.
Nel 2010 Banca Santo Stefano ha accresciuto sia la raccolta diretta che l’indi-retta e gli impieghi.
Segno positivo anche per il patrimonio e per il numero dei conti correnti.Nel dettaglio, la raccolta diretta è migliorata di 8 punti sul 2009 mentre l’indiret-
ta è arrivata ad un incremento del 30% grazie alla vendita di prodotti diversificati. Sono aumentati del 10% gli impieghi, che hanno raggiunto i 705 milioni, ed i conti correnti hanno avuto una crescita di 1460 unità.
Il Personale, che congiuntamente ai Soci ed ai Clienti, rappresenta il nostro vero patrimonio, si è arricchito di 9 dipendenti.
Essere Banca del territorio vuol dire mettere il cliente, la persona, al centro della nostra attenzione.
Investire sulla qualità del servizio, sulla professionalità, sulla formazione.Qualità, professionalità e capacità relazionali costitui-
scono i valori fondamentali su cui va costruito il rapporto con i soci, i clienti, i dipendenti.
Essere Banca del territorio vuol dire favorire il dialogo e la conoscenza tra le persone. •
“Se mi avvicino ti ascolto e ti parlo.Se ti parlo e ti ascolto ti conosco.Se ti conosco posso darti un buon servizio.”Solo con il dialogo ed il confronto posso migliorare, crescere.Professionalità, conoscenza, qualità, fiducia:insieme per costruire il nostro futuro.
LABANCA
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UNA NUOVA FILIALEIN ARRIVO
LABANCA
8 MARZO2011
Banca Santo Stefano, da sempre attenta ad assecondare lo sviluppo del tessuto sociale ed economico del territorio, ha deciso di aprire una nuova filiale ad Olmo di Martellago.
La località, negli ultimi anni, ha raggiunto importanti indici di crescita demo-grafici e delle attività produttive, manifestando una contemporanea evoluzione anche nella domanda di servizi.
Dopo un periodo di analisi approfondita della situazione, i vertici di Banca Santo Stefano hanno considerato che la copertura commerciale garantita delle altre due filiali presenti sul territorio del Comune non era sufficiente per gestire con soddisfazione le crescenti esigenze di Olmo: era pertanto opportuno im-pegnarsi con una presenza effettiva, per rendere più efficace l’offerta di servizi bancari alla cittadinanza. E Banca Santo Stefano non poteva ignorare tale op-portunità, collocando la sua 18^ filiale nel cuore della comunità di Olmo, in Via Gioberti.
La nuova filiale di Olmo è stata pertanto progettata per offrire a famiglie e aziende tutta la gamma dei più moderni servizi previsti per la gestione del risparmio e dell’investimento in strumenti finanziari, per le richieste di finanzia-mento configurate “su misura” alle specifiche necessità di spesa, garantendo - nel contempo - la consueta attenzione alla reale soddisfazione del cliente.
L’iter autorizzativo previsto per l’apertura della nuova filiale ha già incassato il nulla osta di Banca d’Italia ed attende, ora, il via libera delle autorità ammi-nistrative, necessario per avviare i lavori di adattamento dei locali individuati e l’attivazione del nuovo sportello.
La data di apertura è prevista entro la prossima estate... salvo imprevisti, naturalmente.
LABANCA
È forse un po’ presto per tracciare dei bilanci per l’anno 2010. Alcuni aspetti, soprattutto in campo sociale, si stanno però già delineando anche se
– come di consueto – sarà il Bilancio Sociale a trarre in modo definitivo le conclusioni sull’argomento.
Un socio al giorno – dicevamo – perché è questo lo straordinario risultato dell’anno trascorso: nel 2010 sono entrati in Banca Santo Stefano 360 nuovi soci.
È quindi quasi raddoppiato il già consistente incre-mento che si era avuto nel 2009 (183 nuovi soci) ed è addirittura stato abbondantemente superato anche il record storico del 2006, l’anno della fusione con la cooperativa Giardino Santo Stefano che aveva visto (per effetto soprattutto della fusione) l’ingresso di 299 nuovi soci.
Siamo così arrivati – a fine anno – al traguardo di 2.175 soci, ben oltre quindi la soglia dei 2.000 che ci eravamo posti come obiettivo.
Avremo modo di esaminare con calma le ragioni di questo successo, ma nel frattempo vogliamo aggiun-gere qualche altro dato interessante che abbiamo a disposizione.
Innanzitutto la “qualità” dei nuovi ingressi. Le azien-de (105) sono come sempre ben rappresentate, a di-mostrazione dell’attenzione della Banca verso il mondo
UN NUOVO SOCIO AL GIORNO,LO STRAORDINARIORISULTATO DEL 2010
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produttivo; tuttavia sono le persone fisiche – come sempre – a far la parte del leone (255 in totale). Fra queste molti sono i giovani (75 per-sone sotto i quarant’anni) e le donne, che costituiscono più del 30% del totale dei nuovi ingressi e che si avvicinano così a quel 50% che solo fino a qualche anno fa sembrava pura utopia.
Per quanto riguarda invece la provenienza geografica, questa, come tradizione riguarda un po’ tutta l’area di operatività della Banca, con particolare rilievo, naturalmente, per i luoghi nei quali sono più numerosi gli sportelli. Venezia in testa quindi, con quasi 1⁄4 dei nuovi ingressi: e si spiega in quanto – oltre ai tre sportelli – Venezia è di gran lunga il comune più vasto e popoloso. Segue Martellago con il 17% e – a ruota – Scorzè.
Un po’ più distanti ma molto significative le rappresentanze dei comuni del Sandonatese, come pure di Mirano: seguono le altre zone, comunque tutte ben rappresentate.
Diamo comunque fin d’ora appuntamento alle future occasioni per approfondire ulteriormente questi argomenti e dare conto compiuta-mente della situazione della nostra base sociale. •
10 MARZO2011
LABANCA
LABANCA
11MARZO2011
Inauguriamo con questo numero una nuo-va rubrica che pensiamo molto utile per i lettori: la collaborazione di specialisti – nostri soci – che ci informano su argomenti di parti-colare interesse.
L’articolo 22 del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010 (la cosiddetta “Manovra correttiva 2010”), ha modifi-cato sostanzialmente il meccanismo di funziona-
mento dell’accertamento sintetico di cui all’articolo 38 comma 4 e seguenti del D.P.R. n. 600 del 29 settembre 1973.
Viene affermato il principio secondo cui il reddito complessivo di un contribuente viene accertato a par-tire dalle spese di qualsiasi tipo sostenute nel periodo di imposta preso a riferimento. Pertanto, il reddito di un determinato periodo di imposta deve risultare almeno uguale alle spese effettuate dal contribuente nell’ambito del periodo d’imposta considerato.
Rimane tuttavia salva la facoltà del contribuente di provare, attraverso un’adeguata documentazione, di aver fatto fronte alle spese attingendo a redditi diver-si da quelli prodotti nello stesso periodo di imposta (si pensi ad esempio a somme guadagnate o risparmiate negli anni precedenti), a redditi in esenzione dall’IRPEF o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta ed a qualsiasi somma legalmente esclusa dalla formazione della base imponibile.
Per questo tipo di accertamento gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate hanno necessità di creare un archivio cen-trale contenente tutti questi dati. Proprio per ottenere un flusso automatico di informazioni è stato introdotto un nuovo adempimento fiscale a carico dei soggetti titolari di Partita IVA: la comunicazione telematica delle ope-razioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, di importo non inferiore ad euro 3.000.
LO “SPESOMETRO” UNA NOVITÀCHE RIGUARDA (QUASI) TUTTI NOIA cura dello Studio Associato Michieletto di Scorzè – Commercialisti e revisori legali.
SCRIVONO PER NOI
Tutti i soggetti titolari di Partita IVA dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute, per le quali i corrispettivi dovuti risultano di importo pari o superiore ad euro 3.000 al netto dell’IVA. Per le operazioni per le quali non ricorre l’obbligo di emissione della fattura (generalmente giustificate da scontrino e ricevuta fiscale), il limite viene fis-sato ad euro 3.600 al lordo dell’IVA e per le opera-zioni effettuate dal 1° maggio 2011. Pertanto ogni commerciante dovrà acquisire i dati identificati-vi (codice fiscale) del proprio cliente. Per l’anno solare 2010, il limite per la comunicazione viene elevato ad euro 25.000 e riguarda solo le opera-zioni soggette a obbligo di fattura. Le comunica-zioni andranno inviate entro il 31 ottobre 2011, relativamente alle operazioni del 2010 e poi entro il 30 aprile di ogni anno (per l’anno 2011 entro il 30 aprile 2012).
Che lo “spesometro” sia considerato dal-l’Agenzia delle Entrate fondamentale per la lotta all’evasione fiscale, lo dimostrano varie dichiara-zioni rilasciate negli ultimi mesi dal Direttore del-l’Agenzia Attilio Befera. In un’intervista di fine dicembre al Corriere della Sera il Direttore ha dichiarato che sono pronte e “stanno partendo in questi giorni” 40.000 lettere a contribuenti ai quali l’Agenzia delle Entrate contesta il reddito dichiarato in rap-porto alle spese che risultano essere state effet-tuate. Mentre durante l’ultimo Telefisco ha dichia-rato che “la prima fase dell’applicazione vedrà maggiore cautela sul redditometro e un uso più massiccio dello spesometro”. •
LABANCA
12 MARZO2011
Quale deve essere il rapporto tra le banche di credito cooperativo, nel caso specifico Banca Santo Stefano, e le piccole e medie imprese?
Loris Pavanello, 56 anni, titolare a Noale di un’impresa con una dozzina di di-
pendenti nel settore del vetro, componente del Consiglio di Amministrazione di Banca Santo Stefano e vicepresidente del Comitato Esecutivo, inizia la sua analisi con una premessa:
“Il contesto in cui operiamo presenta pesanti difficoltà: la crisi economica, che perdura da mesi e non manifesta segnali concreti di soluzione nel breve termine, sta penalizzando particolarmente le piccole e medie imprese della nostra zona, pur con le dovute distinzioni tra i vari settori.
L’edilizia ed i settori collegati sono certamente i più colpiti, pena-lizzati soprattutto da una stretta creditizia che è innegabile, ed in parte comprensibile, visto che anche le banche sono delle aziende e devono operare cercando di avere i conti sani”.
Pertanto, in questo contesto, caratterizzato da molte difficoltà, qual è il ruolo di Banca Santo Stefano?
“Innanzitutto - spiega Pavanello - bisogna fare una distinzione tra banche e banche: alcune, in genere quelle tradizionali, operano sul mercato finanziario in maniera aggressiva analizzando quasi esclusi-vamente i bilanci, i rating, i numeri; le banche di credito cooperativo, invece, oltre a svolgere la dovuta analisi contabile, rivolgono l’attenzione all’andamento complessivo dell’azienda e quindi anche alle persone che la compongono, cercando così di fornire strumenti utili alle piccole e medie imprese presenti nel nostro territorio.
Questo è da tener presente ancor più in un periodo di crisi economi-ca: perché noi siamo nati e ci sviluppiamo per dare risposte creditizie
IL RAPPORTO TRA BSSE LE PICCOLE
E MEDIE IMPRESEintervista a Loris Pavanello
LABANCA
MARZO2011 13
alle esigenze dei settori normalmente trascurati dal credito ordinario, quali le famiglie, i lavoratori autonomi, e le piccole attività.
Noi siamo istituti di credito con dimensioni ridotte e con bacini di utenza locali, con una patrimonializzazione ottima e percentualmente superiore a quella di molte grandi banche, ma pur sempre modesta in termini assoluti. Di conseguenza per noi frazionare il rischio diventa vitale e la scelta dei part-ners con cui interloquire privilegia di conseguenza - in modo prevalente - i piccoli operatori.”
Quindi concretamente cosa deve fare una banca di credito cooperativo per essere al fianco delle PMI?
“Occorre essere sempre più radicati nel proprio territorio - risponde Pavanello - l’esperienza ci insegna che le conqui-ste territoriali spesso richiedono un impegno organizzativo ed economico maggiore, che trova giustificazione solo con un’at-tenzione costante agli imprenditori locali, scambi di informa-zioni e comprensione delle loro necessità. Lo strumento molto
efficace è quello di visitare i nostri clienti, non aspettando che siano loro a venire allo sportello. E’ importante che il cliente capisca che per lavorare oggi deve sempre avere accanto la Banca, non cercarla soltanto nei momenti di difficoltà, perché in tal caso rischia di non essere appoggiato adeguatamente.
Dalla nostra profonda conoscenza delle singole PMI ne consegue che come banca dobbiamo essere capaci di adat-tare e personalizzare i nostri prodotti alle esigenze specifiche delle aziende, le quali possono cambiare nell’arco di pochi mesi. Riteniamo poco produttivo offrire prodotti standard non completamente adeguati alle richieste dei nostri clienti.
Inoltre, è fondamentale dare certezze alle imprese fornen-do loro risposte veloci e mantenendo comportamenti traspa-renti.
Concludendo, posso dire che la concretezza di una banca di credito cooperativo consiste nel valorizzare i propri soci; reputo che banca e soci debbano fare un percorso assieme, conoscendosi e impegnandosi per un interesse reciproco”. •
LABANCA
14 MARZO2011
INIZIATIVE&PRODOTTI
MARZO2011 15
La previdenza complementare è una forma di previdenza integrativa che si aggiunge a quella obbligatoria, dimostra-tasi ormai insufficiente a garantire a tutti i lavoratori un tenore di vita adeguato anche dopo il pensionamento.
A titolo d’esempio, un 35enne, che ha iniziato a lavorare a 25 anni, quando andrà in pensione a 65 anni, per-cepirà una rendita media del 50% del suo ultimo stipendio (l’importo può variare in virtù della carriera, dell’anzianità di contributi, dello stipendio ad oggi), comportando una drastica diminuzione del reddito disponibile e quindi dello stile di vita; in altre parole, il mese prima di andare in pensione guadagno 2 mila euro e il mese dopo mi trovo a dover vivere con mille euro e con molto più tempo a disposizione. Per colmare questo disallineamento e poter trascorrere serenamente la vita, dedicandosi alle proprie passioni, ai figli ed in generale a tutto quello che non si può fare durante l’attività lavorativa, esiste la previdenza complementare.
Le forme pensionistiche complementari, come il Fondo Pensione Aperto Aureo Gestioni, rappresentano lo strumento per realizzare la previdenza complementare. In Italia sono più di 5 milioni i sottoscrittori di forme pensionistiche complemen-tari e sono in costante crescita.
INIZIATIVE&PRODOTTI
16 MARZO2011
IL FUTURO NON È PIÙQUELLO DI UNA VOLTA
0%
5%
10%
15%
20%
20042005
20062007
2008
2009
Tassi di adesione della popolazione occupata
Fonte: elaborazioni Mefop su dati Covip e Istat.
L’elaborazione considera il totale degli iscritti a Fpc, Fpa, Fpp e Pip in
rapporto agli occupati totali
La previdenza complementare è un valido aiuto per man-tenere, una volta in pensione, un tenore di vita simile a quello che si aveva durante l’attività lavorativa. Tutti i lavoratori, con minore o maggiore anzianità lavorativa, possono trarre bene-fici, di natura sia contributiva sia fiscale, dall’adesione ad un fondo pensione.
Vediamo brevemente quali sono i vantaggi derivanti dal-l’adesione ad una forma di previdenza complementare.
· Dedurre dall’Irpef fino a 5.164,57 euro l’anno, con un ri-sparmio fiscale che può oscillare tra i 1.187 euro e i 2.220 euro, secondo la propria aliquota fiscale.
· La rendita o il capitale sono tassati con aliquota massima del 15% che si applica ai redditi non tassati in precedenza. In più, la permanenza protratta nel tempo ai Fondi Pensio-ni Aperti viene premiata con una riduzione dello 0,30% per ogni anno successivo al quindicesimo. Lo “sconto” può arri-vare fino al 6%: un’evidente convenienza fiscale a seguito di una lunga permanenza nel Fondo.
· Ottenere un rendimento presumibilmente superiore a quello stabilito per legge per il Tfr;
· Richiedere l’anticipo su quanto maturato presso la forma pensionistica complementare, per sostenere spese sanitarie (terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle strutture pubbliche), acquisto della prima casa per sé o per i figli, ri-strutturazioni, ecc...
Aderire al Fondo Pensione Aperto Aureo beneficiando di quanto sopra e, contestualmente, costruire le basi per un futuro il più sereno possibile è molto semplice; basta rivol-gersi al consulente di Banca Santo Stefano per ottenere tutte le informazioni necessarie e definire la modalità di adesione (individuale, TFR, contributo aziendale o tutti e tre contempo-raneamente..).
INIZIATIVE&PRODOTTI
17MARZO2011
Il Fondo Pensione Aperto Aureo, nato nel 1998, conta oggi quasi 16.000 aderenti con un patrimonio di circa 100 milioni di euro. Dopo oltre 12 anni di vita è venuto il momento di far confluire l’esperienza maturata nel rapporto con i sottoscrit-tori e con il mercato in un aggiornamento nelle sue logiche di funzionamento e nei servizi correlati. A partire dal 18 Ottobre 2010 il Fondo Pensione Aperto Aureo Gestioni ha apportato interessanti aggiornamenti:· Multicomparto: è possibile per gli aderenti suddividere i contributi verso due o più comparti simultaneamente e nelle percentuali desiderate.· Life Cycle; tramite la definizione della distribuzione degli investimenti tra i 4 comparti del FPA Aureo Gestioni ed una serie di switch programmati tra gli stessi,è possibile costruire un piano previdenziale coerente con gli obbiettivi/necessità previdenziali del sottoscrittore.
Il LIFE CYCLE di AUREO GESTIONI è stato creato partendo dalla considerazione che ogni Sottoscrittore è diverso, ha di-verse necessità, ha una diversa propensione al rischio, ha una diversa percezione del suo futuro.
Partendo da questi presupposti, che possono sembrare scontati ma che non sempre lo sono, è nato il nostro approc-cio di cosiddetta gestione del percorso di vita: ogni persona può costruire il piano che meglio si adatta alle sue esigenze.
A titolo esemplificativo: il 35 enne sopra citato, persua-sosi della necessità di avviare da subito un piano di previ-denza complementare avrà la possibilità di sottoscrivere un piano di LifeCycle costruito sulle sue specifiche esigenze (età, sesso,professione, reddito percepito,necessità di un’anticipa-zione e se sì fra quanto e per quale motivo, propensione al rischio..).Il life Cycle si sostanzia in un passaggio automati-co tra i diversi comparti del Fondo Pensione (in una logica di decremento della quota “volatile” (azionaria) a favore di un incremento di quella “più stabile” (obbligazionaria e garantita) all’approssimarsi della pensione).
INIZIATIVE&PRODOTTI
MARZO201118
La tabella ed il grafico mostrano un possibile piano di LifeCycle:
Il piano pensionistico si svilupperà quindi in modo automa-tico senza che il sottoscrittore debba preoccuparsi di modifi-care i suoi investimenti nel tempo, seguendone l’evoluzione nel corso degli anni.
Il Life Cycle è abbinato ad uno strumento di consulenza, il Life Cycle Builder, per la programmazione dei passaggi tra comparti e la percentuale di investimento in ciascuno di essi: attraverso un percorso guidato di domande, genera una matrice di Life Cycle coerente con le esigenze previdenziali del cliente e personalizzata per ciascun aderente (consi-derando non solo età, sesso e altri classici dati ma anche se si desidereranno avere anticipazioni e se sì fra quanto e per quale motivo).
Data la natura consulenziale del Life Cycle Builder lo strumento è disponibile presso Banca Santo Stefano, ove il consulente dedicato potrà effettuare delle simulazioni che po-tranno arrivare fino all’ipotesi di risultato alla scadenza.
“Il futuro non è più quello di un volta” è quindi un invito a pensare per tempo alla propria pensione, anche se lontanis-sima nei nostri pensieri (magari potreste fare un esercizio di memoria e pensare a quante volte vi siete detti: “ se ci avessi pensato prima!!”), destinando una quota delle vostre entrate mensili ad una forma di previdenza complementare.
Anzi, il consiglio è di incrementare la quota di reddito de-stinata al futuro man mano che aumentano gli ingressi mone-tari, perché: “il futuro è dietro l’angolo”. •
Data10/201006/201202/201410/201504/2028
% Azionario503010200
% Bilanciato2020202020
% Obbligazionario3035254020
% Garantito015452060
0
20
40
60
80
100
10/201006/2012
02/201410/2015
04/2008
garantito obbligazionario bilanciato azionario
19MARZO2011
ILPERSONAGGIO
Il Socio:ORMESANI srl
ILPERSONAGGIO
Lo slogan dell’azienda è “consegniamo certez-ze”.
Slogan veritiero, visto che in decine d’anni di attività dalla fondazione, ORMESANI srl ha conquistato un ruolo di primo piano in un settore di attività estremamente difficile: quello delle spedizioni internazionali e della logistica ad esse collegata. Un settore nel quale l’efficienza si misura con parametri internazionali.
La società, che ha sedi operative all’aeroporto Marco Polo di Venezia, a Quarto d’Altino e a Roma- Leonardo da Vinci, viene fondata nel 1982 da Luciano Ormesani, che tuttora la dirige assieme ai figli Andrea e Martino Giuseppe.
Al momento della fondazione, Luciano Ormesani ha già vent’anni di esperienza lavorativa alle spalle, maturata in una casa di spedizioni attiva in campo in-ternazionale.
All’inizio la società si occupa di consulenza doga-nale, fiscale e legale legata al trasporto internazionale. Ma già nel 1983 passa all’operatività diretta, e apre la divisione Spedizioni Internazionali.
Nel 1990 Ormesani ottiene la licenza di autotrasporto merci in conto terzi e due anni dopo affianca alle ormai tradizionali attività l’organizzazione di viaggi d’affari e manifestazioni fieri-stiche in tutto il mondo.
Nel 2006 l’azienda ottiene la certificazione UNI EN ISO 2001.
La crescita continua porta nel 2007 all’apertura di una nuo-va sede a Quarto d’Altino, con 800 metri di uffici e 3000 metri di magazzini.
E nel 2010 -storia di oggi, dunque- alle sedi di Tessera e Quarto si aggiunge la filiale di Roma, all’ aeroporto Da Vinci, dove opera il figlio più giovane.
Oggi i signori Ormesani sono a capo di un’azienda con qua-si 50 dipendenti, grazie ad una crescita ininterrotta. “Il nostro personale è mediamente giovane -spiega Luciano- viene da noi selezionato ed assunto appena termina la scuola”. A completa-re il quadro occorre aggiungere che Ormesani utilizza software di sua proprietà e brevetto, che sono oggi utilizzati da moltis-simi operatori del settore in tutto il mondo: i primi program-mi risalgono al 1985. Ancora, a Marcon possiede e gestisce un’azienda agrituristica di 23 ettari, con molino a pietra, alleva-mento di bestiame (chianina inclusa), un caseificio, un giardino per le farfalle, erbe officinali e un’incredibile varietà di alberi, arbusti, uccelli. “Se ne occupa mia moglie, che è una gran cuo-ca, e utilizziamo quasi esclusivamente quello che produciamo e alleviamo sulla nostra terra”, dice Luciano. Dell’azienda agritu-ristica fa parte anche il Relais Ormesani, realizzato per ospitare soggiorni e convegni fino a 100 persone.
20 MARZO2011
ILPERSONAGGIO
Ormesani s.r.l. è socia della Banca dal 28 ottobre 2008.“Con Banca Santo Stefano abbiamo un rapporto quoti-
diano, molto stretto -spiega Luciano- Lavorando anche con grandi banche, abbiamo toccato con mano che i grandi istituti inevitabilmente ti considerano un numero, perché hanno i loro schemi, ai quali deve essere il cliente ad adeguarsi. Per noi, che ci consideriamo parte del territorio, è importante avere un rapporto di dialogo e collaborazione con un’istituzione finan-ziaria che fa parte dello stesso territorio. E’ un aiuto a crescere, non un freno. Perché noi vogliamo continuare a crescere e a investire. Un paio di esempi: abbiamo appena acquistato una macchina radiogena per antiterrorismo. E con la nostra orga-nizzazione e le tecnologie che utilizziamo, tra le quali anche la dogana digitale, riusciamo ad abbattere al massimo i tempi dettati dagli adempimenti burocratici. Ovvio che, se puntiamo a dare ai clienti risposte in tempo reale, cerchiamo anche un partner bancario che ci aiuti, invece che intralciarci”.
Da ultimo, ma non meno importante, dal 2009 Ormesani ha aperto anche un ufficio commerciale: “Con la crisi, anche noi che operiamo nei trasporti internazionali abbiamo incon-trato serie difficoltà - racconta Luciano - Così, invece che subire abbiamo deciso di rilanciare, mettendo il personale in esubero a fare quell’attività commerciale alla quale prima de-dicavamo un’attenzione marginale. È stata una scommessa vincente, perché la nostra azienda ha accresciuto la clientela e il 2010 lo abbiamo chiuso con un incremento dei fatturati del 4% sul 2008, anno che per quanto ci riguarda aveva ri-sentito marginalmente della crisi”. •
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22 MARZO2011
LAFONDAZIONE
Con il nuovo anno i soci della Banca hanno ricevuto una lettera molto particolare da parte della Fondazione Banca Santo Stefano.
Si tratta dell’annuncio dell’avvio della nuova campagna – a favore dei soci persone fisiche – che mira a prevenire le malattie cardiovascolari.
Grazie ed una convenzione siglata dalla Fondazione Ban-ca Santo Stefano, ogni socio ha la possibilità - per sé o per un proprio familiare – di usufruire di una visita cardiologica specialistica gratuita presso gli ambulatori del Centro Car-diovascolare di Mirano.
Per partecipare è sufficiente telefonare all’ Ufficio Soci al numero: 041/5496944 dalle ore 9.00 alle ore 13.30 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00 tutti i giorni esclusi Sabato, Dome-nica e festivi.
Con questa iniziativa la Fondazione ha voluto sottolineare in modo ancora più diretto e concreto l’attenzione verso la base sociale, intervenendo in modo ancora più significativo nel campo della salute, particolarmente delicato e sentito a livello sociale. E sembra che l’idea sia stata particolarmente felice a giudicare dalle evidenze iniziali. Il successo dei primi giorni presso i soci è stato oltre le aspettative, registrando in soli dieci giorni oltre 100 prenotazioni per la visita.
Questa iniziativa della Fondazione nel campo della sa-lute va ad affiancarsi a quella già in corso che prevede uno screening gratuito della vista presso la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto al quale il socio può partecipare se non l’ha ancora fatto finora. •
Per informazioni su tutte le iniziative:[email protected]: 041.5496944
CI STATE A CUORE
LAFONDAZIONE
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24 MARZO2011
DIECI CONSIGLIPER LA VISTA
Fondazione Banca degli Occhi, Fondazione Banca Santo Stefano e Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Venezia realizzano una campagna di preven-
zione per la tutela della vista
Si è svolta giovedì 10 Febbraio alle ore 12:00 la conferen-za stampa di presentazione della campagna di prevenzione ed informazione sulla tutela della vista realizzata da Fonda-zione Banca degli Occhi, Fondazione Banca Santo Stefano e Ordine dei Medici della provincia di Venezia.
Il progetto “Dieci consigli per la vista”, patrocinato dalla Regione Veneto prevede la distribuzione di locandine e pie-ghevoli contenenti un decalogo da affiggere nelle sale d’atte-sa degli studi dei medici di base del territorio.
L’iniziativa, che ha visto una considerevole presenza di giornalisti e di persone interessate, ha avuto come primo re-latore Diego Ponzin, direttore di Fondazione Banca degli Oc-chi, il quale si è dichiarato molto soddisfatto del progetto, che ritiene un valido strumento di prevenzione capillare sul terri-torio in quanto dovrebbe rappresentare un ulteriore elemento di sensibilizzazione della popolazione relativamente al valore della vista, e all’alto valore morale della donazione delle cor-nee per trapianto, donazione che rende possibile la restituzio-ne della gioia di vedere a migliaia di persone ogni anno”.
Maurizio Scassola, Presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Venezia, ha sottolineato l’importanza del coinvol-gimento diretto dei medici di base nel progetto che avrà come punto iniziale la consegna del materiale informativo, ma ve-drà successivamente anche azioni di coinvolgimento diretto.
Dal canto suo Giacinto Moreschini, Presidente di Fondazio-ne Banca Santo Stefano ha sottolineato il valore dell’iniziativa nel quadro della solida collaborazione fra le due Fondazio-ni ed il suo significato positivo nell’ambito delle iniziative di FBSS nel campo medico. •
LAFONDAZIONE
DICHIARAZIONEDEI REDDITIRinnovata la Convenzione con Acli Service Veneziae Circolo ACLI di Martellago
Visto il successo degli anni precedenti, Fondazione Banca Santo Stefano, cir-colo ACLI di Martellago e ACLI service di Venezia hanno rinnovato anche per il 2011 la convenzione che interessa i soci persone fisiche di Banca Santo
Stefano.Questa prevede la fornitura ai soci del servizio di assistenza fiscale in occasione
della prossima dichiarazione dei redditi.La prestazione viene offerta, con servizio riservato, gratuitamente ai soci pen-
sionati, ad un costo ridottissimo agli altri soci.L’accordo prevede inoltre tariffe di particolare favore per tutti gli altri servizi,
quali:dichiarazioni di successione;redazione del contratto per l’assunzione delle Assistenti Familiari (Badanti) e
sulla stampa delle buste paga;controllo e verifica della posizione contrattuale, buste paga e trattamento di fine
rapporto;dichiarazione Isee, Iseu, Red, bonus Gas ed Energia ecc.
Per la zona di Martellago e limitrofe il servizio viene svolto su prenotazione pres-so i locali della Banca o presso la sede del Circolo ACLI. Per le altro zone il servizio viene svolto – sempre su prenotazione – presso le varie sedi ACLI provinciali.
Nei prossimi giorni sarà inviata a tutti i soci interessati una comunicazione che informerà meglio sui dettagli dell’operazione e sulle modalità di accesso. •
Per informazioni su tutte le iniziative:[email protected]: 041.5496944
LAFONDAZIONE
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Francesco e Ludovico Pizzo. Hanno 19 anni, e sono ge-melli, i due soci più giovani di Banca Santo Stefano. Nati a Venezia, vi hanno abitato fino a qualche mese fa. Ades-
so risiedono a Mestre. Entrambi sono diplomati: Francesco è perito, si è diplomato in informatica all’istituto Zuccante di Mestre; Ludovico il diploma lo ha preso a Venezia, in ragio-neria, all’istituto Sarpi.
Il loro ingresso nella compagine sociale di Banca Santo Stefano risale alla fine dello scorso anno. Ma il rapporto con la Banca è precedente: è iniziato un anno prima, dopo che aperta la filiale di Venezia, a Cannaregio.
Oltre ad essere gemelli ed entrambi diplomati, Francesco e Ludovico hanno in comune anche un altra cosa importante: entrambi lavorano, hanno un’attività. Il che, per un giovane, oggi, non è proprio la norma. Francesco, dopo il diploma in informatica, ha trovato lavoro a Padova, come sviluppatore di software per uffici. Ludovico invece è rimasto a Mestre, dove gestisce un locale pubblico, il Caffè Italia, in via Cesare Batti-
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I DUE SOCIPIÙ GIOVANI
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sti, che collega piazza Ferretto a piaz-za Cesare Battisti, dove si trova il teatro Toniolo. Durante i fine settimana, anche Francesco dà una mano al bar.
“Quando Banca Santo Stefano ha aperto la filiale di Venezia, è iniziato il nostro rapporto, perché allora la nostra famiglia aveva un locale pubblico alla Ca’ d’Oro, a poca distanza -spiegano Francesco e Ludovico- Gestire pubblici esercizi è la nostra attività tradizionale, di famiglia. Siamo diventati clienti della Banca perché abbiamo trovato dialogo e disponibilità, perché i dipendenti del-la filiale ci sono stati vicini nell’attività quotidiana, perché abbiamo trovato chiarezza”.
“E abbiamo trovato risposte in tempi brevi- sottolinea Ludovico-. Qui si pren-dono in pochi giorni decisioni che altri istituti fanno attendere per mesi, lo ab-biamo toccato con mano. Questo aspet-to per chi ha un’attività è molto impor-tante, perché misura il rispetto che una banca ha per il suo cliente, per le sue necessità. Ad esempio, noi abbiamo re-centemente ceduto l’attività di Venezia per investire su Mestre, e avere certez-ze dalla Banca non è stato un contributo marginale, perché ci ha permesso di es-sere molto concentrati sul lavoro”.
“Frequentando la filiale abbiamo co-minciato anche a capire come ragiona una banca, cosa si aspetta dal cliente -spiegano Francesco e Ludovico- Per chi ha un’attività oggi è importante capire cos’è la sua banca, perché è un’attività
che viene svolta diversamente dal pas-sato, è cambiata. Con una banca loca-le il rapporto non è unidirezionale, ma bilaterale, anche il cliente deve cercare di essere propositivo, di venire incontro all’istituto, mettendolo in condizione di capire chi sei. Così, frequentando la fi-liale di Venezia, abbiamo constatato che c’era volontà di coinvolgimento, di trat-tarti come una persona, non come un numero”.
Dall’essere clienti a diventare soci, il passo è stato breve: “Dialogando col personale in filiale, abbiamo scoperto che c’erano diverse offerte per i soci: così abbiamo deciso di fare questo pas-so, senza sapere che saremmo stati i più giovani di tutta la compagine socia-le. Al momento, visto che siamo giovani,
che lavoriamo molto, essere soci per noi vuol dire soprattutto voler essere più coinvolti. Ci piacerebbe, ad esempio, che ci si potesse conoscere meglio tra soci giovani, per scambiare opinioni e condividere esperienze. Ma è eviden-te che soprattutto per i soci che hanno famiglia, o un’età diversa dalla nostra, i vantaggi concreti sono numerosi”.
Per il futuro, Francesco e Ludovico hanno le idee chiare: “Intanto -spie-gano- vogliamo consolidare la nostra esperienza lavorativa. Poi, vorremmo trovare il tempo per poter frequentare l’università per arrivare alla laurea, per restare nel mondo del lavoro con una qualificazione ottimale”. •
28 MARZO2011
GLIITINERARI
PORTOBUFFOLÈ
Con le giornate non ancora calde una valida alternativa per trascorrere una giornata diversa è sicuramente Por-tobuffolè.
Relativamente poco conosciuto, il più piccolo comune del-la provincia di Treviso (circa 800 abitanti, forse meno) è tut-tavia considerato unanimemente uno dei 4 più bei borghi del Veneto e merita una visita di qualche ora.
Posto ai confini fra Veneto e Friuli, sulla riva sinistra del Livenza, si raggiunge facilmente in auto lungo la strada che porta da Oderzo a Pordenone, poco dopo Mansuè. Nessuna difficoltà per il parcheggio, naturalmente.
A dispetto delle dimensioni, vanta il titolo di “città” e tale sicuramente è per storia – molto ricca – ma soprattutto per la bellezza unica di questo borgo, che sembra dimenticato dal tempo..
Non diamo qui particolari itinerari di visita anche perché il nucleo della città ha un diametro di meno di duecento metri, anticamente protetto da due lati dal Livenza.
Tuttavia è forse proprio questo il fascino del luogo, per-ché entrando sembra di tornare improvvisamente indietro nel tempo, come per magia, rivivendo un po’ i tempi di Gaia da Camino, poetessa e signora della città alla fine del ‘200, dive-nuta allora talmente celebre che Dante – suo contemporaneo – la cita nel Purgatorio come figlia di Gherardo da Camino, signore di Treviso, noto – appunto – perché padre di Gaia.
Come si diceva tutto il nucleo storico è bellissimo, ma an-che fuori le mura vi sono luoghi da vedere, come la chiesa di S. Rocco, l’oratorio di S. Teresa, la Chiesa dei Servi, Ca’ Soler e non mancano naturalmente anche altri luoghi interessanti nei dintorni come Oderzo o Motta di Livenza. Per gli amanti del genere (e per chi vuole evitare la folla eccessiva), ogni seconda domenica del mese (eccetto agosto) si tiene il mer-catino dell’antiquariato.
Vi sono poi altre manifestazioni in costume e rievocazioni storiche: per maggiori informazioni: www.comune.portobuf-fole.tv.it •
GLIITINERARI
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TRADIZIONI&SAPORI
L’Osteria Vineria Perbacco, rinomata non solo a Scorzè e a Venezia è anche recensito e stimato dalle più note guide italiane del buon mangiare
del bere bene come la Guida Michelin, il Gambero Rosso, Slow Food etc.
Stagioni e tradizioni definiscono il menù che pro-pone la cucina tipica veneta e veneziana con parti-colare attenzione alle tipicità locali come il pescato della laguna ed i piatti di carne ripercorrono la tra-dizione con accenti innovativi. La terrazza sul fiume Dese d’estate o la sala col caminetto dell’ 800 creano atmosfere di particolare fascino. •
CALAMARO CROCCANTE CON SALSA AL LIME, OLIO AL BASILICO E NIDO DI PASTA KATAIFI
PER I CALAMARIIngredienti per 4 persone : 4 calamari
da 130 / 150 grammi cadauno, 50gram-mi di carote, 50 grammi di zucchine, 50 grammi di sedano, 75 grammi di pan grattato, sale e pepe q.b olio extra ver-gine di oliva.
Pulire i calamari e fare il ripieno con i loro tentacoli frullandoli con le verdure e il pan grattato. Salare e pepare.
Riempire i calamari con questa far-cia aiutandovi con una sac a poche da pasticceria.
Avvolgerli nella pellicola trasparente uno ad uno accertandosi che siano ben chiusi da entrambe i lati.
Tuffarli in acqua bollente per circa 8/9 minuti.
Al momento del servizio scaldare molto bene una padella anti aderente con un filo d’olio e rosolare da tutti i lati i calamari salare e pepare. Tagliarli poi in 3 e farli rosolare nella stessa padella per circa 1 minuto
PER LA SALSA AL LIMEIngredienti per 4 persone : 4 lime, 50
grammi di burro,30 grammi di farina, 100 grammi di panna fresca da cucina , sale e pepe q.b
Sciogliere il burro in una padella quindi aggiungere la farina mescolando attentamente, aggiungere poi la panna, la scorza grattugiata del lime e il loro succo spremuto. Salare e pepare.
PASTA KATAIFI Si trova ormai comunemente nei su-
permercati e basta dare la forma di un nido e cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per 5/6 minuti.
PER L’OLIO AL BASILICO100 grammi d’olio d’oliva, 50 gram-
mi di basilicoScaldare l’olio con il basilico e poi
lasciare in infusione per almeno 2 ore coprendo la padella.
Porre al centro del piatto un cucchiaio di salsa al lime, mettere un nido di pasta kataifi e porvi al centro i calamari quindi oliare con l’olio al basilico. •
TRADIZIONI&SAPORI
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32 MARZO2011
GLIAPPUNTAMENTI
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DI MARZO
Mercoledì 02 marzo 2011LA PASSIONE DIVENTA PERSECUZIONE:IL REATO DI STALKINGRelatrice: Dott.ssa Sandra Siegato - Avvocato
Lunedì 07 marzo 2011“CABARET NOSTRANO”Compagnia Formigheta
Mercoledì 09 marzo 2011INVECCHIARE CON SUCCESSO ... È POSSIBILE!Relatrice: Dott.ssa Sara Bragato - Psicologa
Lunedì 14 marzo 2011IL NOSTRO CUORE: ISTRUZIONI PER L’USORelatore: Dott. Francesco Dainese - Cardiologo
Mercoledì 16 marzo 2011ITALIANI: 150 ANNI DOPORelatore: Dott. Edoardo Pittalis - Giornalista scrittore
Lunedì 21 marzo 2011MAZZORBO: PICCOLO VIAGGIO NELL’ANTICA MAIOR URBSRelatore: Dott. Marco Molin - Storico
Mercoledì 23 marzo 2011PRESENTAZIONE DEL LIBRO “La Mussolina”:I fuochi di una donna. Le ceneri di un regimeAutore: Umberto DinelliPresenta: Edoardo PittalisVoce narrante: Margherita Stevanato
Lunedì 28 marzo 2011LA CAMPAGNA D’ITALIA DEGLI ALLEATI DAL ‘43 AL ‘45Relatore: Generale Giuseppe Frascella
Mercoledì 30 marzo 2011OSTEOPOROSI: PREVENZIONE E CURAAutore: Dott. Moreno Scevola - Internista pneumologo
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DI APRILE
Lunedì 04 aprile 2011ALLA RICERCA DEL SENSO DELLAVITA IN LEV NICOLAEVIC TOLSTOJRelatrice: Dott.ssa Maria Genoveffa Longo
Mercoledì 06 aprile 2011UN VIAGGIO CHIAMATO ETIOPIARelatrice: Roberta Pilotto
Lunedì 11 aprile 2011VILLA FARSETTI DI S. MARIA DI SALA:appunti per una visita storico - artisticaRelatrice: Dott.ssa Elena Bragato
Mercoledì 13 aprile 2011PRESENTAZIONE DEL LIBRO:“Melodie nel silenzio”Autrice: Rossana FazziniVoce narrante: Marzia Bonaldo
Sabato 16 aprile 2011FESTA DI CHIUSURA
Gli incontri avranno luogo nella sala convegnidi Martellago - via Fapanni 32,dalle ore 16.00 alle ore 18.00
INCONTRI CULTURALI FONDAZIONE BSS
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GLIAPPUNTAMENTI
GLIAPPUNTAMENTI
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GITE CULTURALI FONDAZIONE BSS
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla Segreteria di via fapanni 32nei giorni di Lunedì, Mercoledì, Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 oppure telefonare allo 041 54 03 055
UDINE & SAN DANIELE DEL FRIULI14 maggio 2011 (1 giorno)Quota soci/non soci euro 74,00
Prenotazione entro 31 marzo 2011
MOSCA & SAN PIETROBURGO2 / 9 luglio 2011 (8 giorni)
Quota soci euro 1.460,00 non soci euro 1.470,00
Prenotazione entro 31 marzo 2011
ROMA & I CASTELLI ROMANIVisita a Roma antica, Roma cattolica, Roma barocca, Quirinale
14 / 18 settembre 2011 (5 giorni)Quota soci euro 675,00 non soci euro 685,00
Prenotazione entro 31 maggio 2011
VERONA & ISOLA DELLA SCALA8 ottobre 2011 (1 giorno)
Quota soci/non soci euro 73,00
Prenotazione entro 30 luglio 2011
MERCATINI NATALIZI IN GERMANIACastelli della Baviera, Augusta, Romantische Strasse, Norimberga, Monaco
4/8 dicembre 2011 (5 giorni)Quota soci euro 590,00 non soci euro 600,00
Prenotazione entro 30 settembre 2011
PORTOGRUARESEVENETO ORIENTALE
Torre di MostoSagra di Calendimaggio29 aprile/15 maggio
ALTINATEDAL SILE AL PIAVE
Quarto d’AltinoZoghi de na’ volta aprile-settembre
Mostre in Piazza29 aprile/8 maggio
CeggiaFesta di S. Luigi16/19 giugno
San Donà di PiaveFesta di Primavera – San Donà in fiore 25 aprile
La Fortajata in Golena del Piave 25 aprile
Musile di PiavePedalar gustando 8 maggio
JesoloFesta dei Fiori 29 maggio
Festa di S. Giovanni24 giugno
DECUMANOTERRA DEI TIEPOLO
SpineaFesta patronale di Santa Francesca4/13 marzo
Festa dello sport - Parco Nuove Gemme giugno
Festa del Pescatore - Villaggio dei Fiori giugno
MiranoFesta dei Fiori25 aprile
I sapori della solidarietà8 maggio
I zoghi de quando gerimo putei28 maggio
Salzano20° Festa della filatura28-29 maggio
ScorzèFesta della fragola e dell’asparago6/15 maggio
Festa dei bisi27 maggio/6 giugno
NoaleNoale in Fiore10 aprile
Palio di Noale/Festa medioevale10/11/12-17/18/19 giugno
Infiorata26 giugno
S. Maria di SalaFiori e Sapori27 marzo-3 aprile
Concorso ippico nazionale F.A.6/8 maggio
Mostra internazionale boxer25/29 maggio
PianigaCentenaria Fiera dei bisiMostra dell’artigianato e commercio28 mag/6 giugno
Campagna LupiaSagra Paesana di S. Pietro 18/29 giugno
GLIAPPUNTAMENTI
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ALTRI EVENTI