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IPSS. “A. Casagrande”

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"La scuola elettronica del consumo". Programma della regione Umbria. IPSS. “A. Casagrande”. Classi 3°E – 3°R. Anno scolastico 2007/2008. COMMERCIO EQUO e SOLIDALE. Qualità, dignità e sostenibilità nei prodotti e nei servizi. La storia. Le garanzie. Che cos’è?. Il processo. - PowerPoint PPT Presentation

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Che cos’è?

La storia Le garanzie

Il processo

I protagonisti

produttoriimportatori

COOP

Solidal

I prodotti

Botteghe

I prodotti

Commercio Equo e Solidale

Page 5: IPSS. “A. Casagrande”

Consiste in una dinamica di reciprocità e di solidarietà che mette in relazione interessi individuali e interesse collettivo.

È, dunque, una forma di commercio internazionale nella quale si cerca di garantire ai produttori ed ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo un trattamento economico e sociale equo e rispettoso, e si contrappone alle pratiche di commercio basate sullo sfruttamento che si ritiene spesso applicate dalle aziende multinazionali.

“Commercio Equo e Solidale”

Che cos’è?

Con Commercio equo e solidale si intende quella forma di attività commerciale, nella quale l'obiettivo primario non è la massimizzazione del profitto, bensì la lotta allo sfruttamento e alla povertà legate a cause economiche, politiche o sociali.

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I primi tentativi di commercio equo, o Fair Trade secondo la dizione anglosassone adottata a livello internazionale, risalgono agli anni ‘60 ed ebbero luogo in Olanda. Da allora, le botteghe del mondo e le organizzazioni di importazione si sono diffuse in quasi tutti i Paesi occidentali. In Europa se ne contano circa 2500.In Italia il commercio equo ha mosso i suoi primi passi nella seconda metà degli anni ‘80, e oggi possiamo contare più di 200 botteghe del mondo. Anche nel nostro Paese, come nel resto del Continente, il commercio equo inizia ad interessare anche la grande distribuzione. Nel Luglio 1998, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione sul commercio equo e solidale.Con la crescita del commercio equo hanno iniziato a svilupparsi iniziative su scala locale, continentale ed internazionale volte ad aggregare sia le botteghe del mondo, che gli importatori che i produttori sia la grande distribuzione.

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• Rispetto dei diritti dei lavoratori, senza ricorrere al lavoro minorile

• Pari opportunità lavorative e salariali

• Trasparenza delle informazioni

• Rispetto dell’ambiente attraverso uno sviluppo sostenibile

• Relazioni di commercio stabili e a medio/lungo periodo

• Assistenza tecnica e finanziaria

• Prezzo equo

• Qualità dei prodotti

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L’acquisto di un processo…

…un processo politico,perché stabilisce una cooperazione tra soggetti del Nord e del Sud del Mondo.

…un processo economico,perché gli acquirenti dei prodotti solidali acquistano una merce diversa nel

rapporto produttori/prodotto

…un processo culturale,perché la cooperazione favorisce la conoscenza delle condizioni di vita e della

cultura dei produttori locali.

…un processo educativo,Perché il cittadino acquista insieme al prodotto, la consapevolezza delle proprie

scelte.

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Page 10: IPSS. “A. Casagrande”

PRODUTTORI

IMPORTATORI

GDOGrande distribuzione

COOPERATIVE SOCIALI

COOP ALTRI

BOTTEGHE

“ALTROMERCATO”

Consorzio di associazioni e cooperative

“SOLIDAL”

Marchio relativo ai prodotti della filiera equo-solidale della Coop

“MONIMBÒ”

La cooperativa più grande in Umbria

“FAIRTRADE”

Certificatore

Page 11: IPSS. “A. Casagrande”

I produttori sono organizzazioni di produzione e commercializzazione di artigianato ed alimentari che condividono gli obiettivi del Commercio Equo e Solidale

I produttori devono:

•Perseguire logiche di autosviluppo e di autonomia delle popolazioni locali

•Evitare una dipendenza economica verso l’esportazione

•Evitare di esportare prodotti alimentari e materie prime scarseggianti

•Favorire l’uso di materie prime locali

•Garantire la qualità del prodotto.

•Garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori.

•Evitare lo sfruttamento del lavoro minorile.

Page 12: IPSS. “A. Casagrande”

Gli importatori sono organizzazioni noprofit che acquistano i prodotti del Commercio Equo e Solidale e li rivendono alle botteghe del mondo.

Gli importatori devono:

•Offrire ai produttori il pre-finanziamento della merce e favorire altre forme di credito equo o microcredito

•Promuovere rapporti di continuità per mantenere un clima di autentico scambio e per permettere un effettivo miglioramento delle condizioni di vita

•Fornire supporto alle organizzazioni di produzione ed esportazione

•Fornire assistenza alle botteghe del mondo

•Dare possibilità alle botteghe del mondo di fare viaggi di conoscenza e viceversa

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Le Botteghe del Mondo sono organizzazioni di distribuzione al dettaglio dei prodotti del Commercio Equo e Solidale che rispettano i criteri elencati nella Carta dei Criteri italiana.Le Botteghe del Mondo sono il luogo…

…dove i produttori del Sud si incontrano con i venditori del Nord,

…dove il consumo si trasforma in una relazione profonda tra popoli e culture

…dove alta qualità si associa ad alta dignità.

Le Botteghe del Mondo italiane sono per la maggior parte socie del consorzio “Altromercato” e gestite da cooperative sociali e associazioni.

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Cacao

Caffè

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Arredamento

Tessili

Abbigliamento

Tavola e cucina

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Zucchero di canna

Orzo

Miele e cereali

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Mango

Uvetta

Banane

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COOP sta per Cooperativa di Consumatori.Non è un'impresa come le altre, non è una società per azioni. E' qualcosa di molto speciale, regolata da princìpi che uniscono le cooperative di tutto il mondo. Nel dicembre del 1947 viene fondata l'Associazione Italiana delle Cooperative di Consumo, nata per avviare "la pratica dell'acquisto collettivo" e per assicurare alle cooperative di consumatori migliori garanzie e condizioni nell'approvvigionamento delle merci. In tempi recenti l’estensione dell’attività di vendita negli Ipermercati, la crescente quota di mercato dei prodotti a marchio Coop, la scelta ecologico-salutistica, la maggiore integrazione fra politiche di vendita e di acquisto, hanno portato la Coop ad una posizione di leader nella distribuzione italiana.

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SOLIDAL è la linea di prodotti con i quali la COOP rende concreto il suo sostegno alle cooperative e alle comunità del Sud del Mondo per garantire:

• il diritto alla vita

• la difesa dell’ambiente

• la dignità dei lavoratori

• la tutela della salute

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Nel 2001 Coop promuove la nascita, grazie all’impegno delle suore francescane di S.Elisabetta di Firenze, di un progetto legato alla produzione di camicie lavorate artigianalmente a Madaplathuruth nella provincia di Kerala (India Meridionale). Una parte degli utili serve a remunerare le famiglie delle donne che hanno cucito le camicie. L’altra serve alla cooperativa delle donne indiane di Madaplathuruth - oltre 3.000 abitanti - per porre le basi di un’attività economica stabile che nasce nel 2004, con l’inaugurazione della fabbrica.Le camicie sono tagliate, cucite e confezionate da oltre 125 donne che lavorano in un ambiente in cui vengono rispettati princìpi etici e sociali.

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L’indagine statistica che segue è stata effettuata su un campione di 190 persone, il giorno 18 ottobre 2007 presso l’IperCoop di Terni dalle ore 10:00 alle ore 13:00.Sono stati consegnati ai clienti, su base volontaria, i questionari costituiti da 11 domande a risposta chiusa. La compilazione del questionario è stata effettuata dagli studenti dell’ IPSS “A. Casagrande” attraverso un’intervista face-to-face. Per molte domande è stata data la possibilità di poter scegliere più di una risposta, per questo motivo in alcuni casi il numero delle risposte non corrisponde a quello dei questionari esaminati. Lo scopo dello studio è comprendere quanto le persone conoscono del Commercio Equo e Solidale, che cosa acquistano, quanto acquistano e perché scelgono tali prodotti.

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Femmine: 114 Maschi:77

Maschi

40%Femmine

60%

Maschi Femmine

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Età delle persone intervistate

13%10%

77%

Fino a 30 da 30 a 50 oltre 50

Commento:

La maggior parte dei clienti intervistati ha un età superiore ai 50 anni, in quanto il questionario è stato compilato in orario mattutino e l’IperCoop era frequentata soprattutto da persone anziane e pensionate.

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Totali risposte: 190

Poco: 82

Abbastanza: 85

Molto: 23

Conosci il Commercio Equo e SolidaleConosci il Commercio Equo e Solidale

Commento:

Con questa domanda abbiamo potuto constatare che solo il 12% degli intervistati ha una buona conoscenza del COMES, quindi riteniamo che c’è necessità di una maggiore informazione su tale attività commerciale.

Abbastanza

45%

Poco

43%

Molto

12%

Poco Abbastanza Molto

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Classi d’età:Classi d’età:

Oltre 50 anni

Molto

10%

Poco

45%Abbastanz

a

45%

Poco

Abbastanza

Molto

Fino a 30 anni

Poco

50%

Abbastanz

a

50%

Molto

0%

Poco

Abbastanza

Molto

Da 30 a 50 anni

Poco

38%

Abbastanz

a

45%

Molto

17%

Poco

Abbastanza

Molto

Commento:

Ci sorprende constatare che la classe di età fino a 30 anni ha una scarsa conoscenza del COMES. Mentre le persone più informate hanno un’età compresa dai 30 ai 50 anni. Questo ci fa dedurre che la scuola non fornisce informazioni adeguate sull’argomento e che la conoscenza viene acquisita dalle esperienze di vita e dal contatto diretto con i prodotti del COMES.

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Come sei venuto a conoscenza del CES?Come sei venuto a conoscenza del CES?

27

117

17 16 159

0

20

40

60

80

100

120

Serie1 27 117 17 16 15 9

Tramite amici

Attraverso

acquisti al

supermercato

Casualmente

entrando in

una bottega

Con un

volantino

pubblicitario

Durante

manifestazioni

e fiere

Nulle

Commento:Questa risposta ci dimostra che ben 117 persone su 190 conosce il COMES attraverso

acquisti al supermercato, solo 27 persone tramite amici. Pertanto possiamo dedurre che la grande distribuzione esercita un forte potere di informazione.

190 intervistati190 intervistati

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28

7 8

15

34

29

2319

3

11

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Quanto pensi di conoscere del CES, su una scala da 1 a Quanto pensi di conoscere del CES, su una scala da 1 a 10 , dove 1 corrisponde a niente e 10 a molto?10 , dove 1 corrisponde a niente e 10 a molto?

Commento:

Dal grafico si evince che il 33% degli intervistati hanno una conoscenza sufficiente del COMES , tuttavia fa riflettere l’alta percentuale di coloro che non ne hanno alcuna conoscenza, il 14%, rispetto al 6% di coloro che dichiarano di averne una conoscenza completa.

su 190 intervistati

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SI

61%

NO

39%

SI NO

NO=74 persone SI=114 persone

Conosci il marchio SOLIDAL?Conosci il marchio SOLIDAL?

Commento:

La maggior parte degli intervistati conosce i prodotti Solidal. Questo ci induce ad affermare che la Coop ne ha favorito la conoscenza con una buona campagna pubblicitaria.

Page 31: IPSS. “A. Casagrande”

Quali prodotti SOLIDAL acquisti?Quali prodotti SOLIDAL acquisti?

6354

2129 34 31

36

2329

19

0

20

40

60

80

Caffè Cioccolato Tè Zucchero

Riso Camicie Maglieria Calzini

Altro Nulla

Commento:

Caffè e cioccolato risultano i prodotti più acquistati, forse perché sono i più pubblicizzati come originari del Sud del mondo. Significativa la buona percentuale di persone che acquistano i prodotti dell’abbigliamento.

Page 32: IPSS. “A. Casagrande”

Con quale frequenza acquisti i prodotti Con quale frequenza acquisti i prodotti SOLIDAL o altri prodotti CES?SOLIDAL o altri prodotti CES?

Giornalmente

10%

Settimanalme

nte

16%

Mensilmente

32%

Annualmente

15%

Nulle

27%

Giornalmente

Settimanalmente

Mensilmente

Annualmente

Nulle

Commento:

La maggior parte degli intervistati, il 32% acquista prodotti Solidal mensilmente ed il 27% non li acquista affatto. Questi dati da un lato ci incoraggiano perché dimostrano una crescente sensibilità verso questo genere di prodotti, dall’altro ci dimostrano che questa tipologia di commercio è ancora poco utilizzata.

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Perché acquisti prodotti SOLIDAL o altri prodotti Perché acquisti prodotti SOLIDAL o altri prodotti del CES?del CES?113

14

4526

12

020

4060

80100

120

Per

solid

arie

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Per

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qual

ità

Perc

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ppo

sost

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Perc

hé h

anno

un

prez

zo tra

spar

ente

Inco

nsap

evol

men

te

Per solidarietà con i paesi poveri

Per la migliore qualità

Perché rispettano lo sviluppo sostenibile

Perché hanno un prezzo trasparente

Inconsapevolmente

Page 34: IPSS. “A. Casagrande”

Credi che questa forma di commercio possa risolvere il Credi che questa forma di commercio possa risolvere il problema della ineguale distribuzione della ricchezza?problema della ineguale distribuzione della ricchezza?

Si

49%

In parte

17%

No

34%Si No In parte

Commento:

Di fronte alla possibilità di migliorare le condizioni di vita del Sud del mondo con il Commercio Equo e Solidale l’ottimismo supera il pessimismo. Circa il 50% degli intervistati crede in questa forma di sostegno all’economia dei paesi poveri.

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Progetto realizzato da:

Classe 3° R

Aruta Marcella, Capotosti Camilla, Carletti Alice, Cibocchi Valentina, Doni Elisa,Giordano Maria, Hotigo Paola, Kushniryk Valeriya, Maccabruno Angelica, Pace Matteo, Paolucci Mattia, Pulcino Barbara, Rossi Mattia, Senyatovskis Daniels, Troiani Elisa, Varazi Andrea

Classe 3° E

Agostini Alessandro, Api Alice, Bartolucci Edoardo, Befani Eleonora, Bertoldi Veronica, Borse Adrian, Capotondo Giacomo, Cesca Desirée, Ciarrocchi Giorgia, Cirulli Natascia, Falcioni Rafael, Giacomini Matteo, Gouaiche Nezha, Kumari Savita, Lanari Jessica, Mei Matteo, Oubih Noura, Paccara Emanuele, Pieramati Eleonora, Renzi Nicol, Ricco Rebecca, Rosi Valentina, Rossi Cristina, Venga Carmen, Zannini Jessica.

Insegnanti

Proff. Paoli Marisa (Insegnante referente) e Clemente Filomena.

Intervista a cura di: classe 3° R

Elaborazione dati e contenuti a cura di: Aruta Marcella, Befani Eleonora, Cesca Desirée, Hotigo Paola, Senyatoskis Daniels, Zannini Jessica.

Grafica a cura di: Aruta Marcella, Cesca Desirée

Si ringraziano per la collaborazione:

IPERCOOP di Terni Sig.ra Brogi Rossana

MOVIMENTO CONSUMATORI PERUGIA Sig. Camerieri Massimo

MONIMBÒ BOTTEGA DEL MONDO soc. coop. Soc. Sig.na Galluzzi Valentina