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Corso di Diritto Tributario a.a 2016-2017 Corso IRES – dal b o di Diritto Tributario a.a 2016-2017 bilancio civilistico al calcolo delle imposte

IRES dal bilancio civilistico al calcolo delle imposte _ dal... · Articolo 83 - Determinazione del reddito complessivo. In vigore dal 27 febbraio 2011 Modificato da: Decreto-legge

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Corso di Diritto Tributario a.a 2016-2017

Corso di Diritto Tributario a.a

IRES – dal bilancio civilistico al calcolo delle imposte

Corso di Diritto Tributario a.a 2016-2017

dal bilancio civilistico al calcolo delle imposte

Corso di Diritto Tributario a.a. 2016-2017

L’imposta sul reddito delle società (IRES)

imposta proporzionale

N.B.

Soggetti passivi:

Ai sensi dell’articolo 73 del DPR 917/86

dell’imposta sul reddito delle società:

- Le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, le società

cooperative e le società di mutua assicurazione (…)

- enti pubblici e privati, diversi dalle

hanno per oggetto esclusivo o principale, l

- gli enti pubblici e privati, diversi dalle società,

l’esercizio di attività commerciale (…) residenti n

- società ed enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza

territorio dello Stato.

imposta sul reddito delle società (IRES)

proporzionale con aliquota pari al 27,50%

N.B. a decorrere dal 2017 si ridurrà al 24%

917/86 Testo Unico delle Imposte sui Redditi sono soggetti passivi

imposta sul reddito delle società:

Le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, le società

cooperative e le società di mutua assicurazione (…) residenti nel territorio dello

, diversi dalle società, nonché i trust, residenti nel territorio dello Stato che

oggetto esclusivo o principale, l’esercizio di attività commerciale;

ati, diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale

esercizio di attività commerciale (…) residenti nel territorio dello Stato;

tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica,

2

sono soggetti passivi

Le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, le società

el territorio dello Stato;

erritorio dello Stato che

i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale

, non residenti nel

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L’ IRES si applica: alle società di capitali

società e ad enti non residenti.

La nozione di residenza fiscale per le società

persone fisiche

La regola generale è contenuta nell

in cui si considera residente la società che per la maggior parte del periodo di imposta

giorni) abbia in Italia:

- la sede legale

- la sede amministrativa

- l’oggetto principale dell’attività

alle società di capitali, enti commerciali residenti, stabili organizzazioni di

per le società è diversa da quella di residenz

enuta nell’articolo 73 comma 3 del TUIR

si considera residente la società che per la maggior parte del periodo di imposta

attività

3

stabili organizzazioni di

za fiscale per le

si considera residente la società che per la maggior parte del periodo di imposta (185

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L’imposta è dovuta per periodi di imposta

a ciascuno dei quali corrisponde un’

Gli articoli dall’84 al 116 del TUIR stabiliscono a quali condizioni i componenti del conto

economico rilevano ai fini della determinazione del reddito tassabile

dando origine al cosiddetto principio di deri

Il reddito complessivo e l’imposta dovuta devono essere calcolati distintamente per ogni

avendo come punto di riferimento di partenza il risultato emerso nel bilancio civilistico

L’imposta è dovuta per periodi di imposta

corrisponde un’obbligazione tributaria autonoma

Gli articoli dall’84 al 116 del TUIR stabiliscono a quali condizioni i componenti del conto

economico rilevano ai fini della determinazione del reddito tassabile

dando origine al cosiddetto principio di derivazione art. 83 del TUIR

Il reddito complessivo e l’imposta dovuta devono essere calcolati distintamente per ogni

singolo esercizio

avendo come punto di riferimento di partenza il risultato emerso nel bilancio civilistico

4

obbligazione tributaria autonoma

Gli articoli dall’84 al 116 del TUIR stabiliscono a quali condizioni i componenti del conto

economico rilevano ai fini della determinazione del reddito tassabile

vazione art. 83 del TUIR

Il reddito complessivo e l’imposta dovuta devono essere calcolati distintamente per ogni

avendo come punto di riferimento di partenza il risultato emerso nel bilancio civilistico

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La dipendenza del reddito dal bilanci

imposizione commisurata all

Il riferimento iniziale per determinare il reddito è rappresentato

dal risultato del conto economico

le variazioni vengono effettuate nella dichiarazione dei redditi

distintamente per ciascun componente

PRINCIPIO DI DERIVAZIONE

Art. 83 TUIR

La dipendenza del reddito dal bilancio civilistico risponde all’esigenza di assicurare un

imposizione commisurata all’effettiva capacità contributiva

Il riferimento iniziale per determinare il reddito è rappresentato

dal risultato del conto economico

le variazioni vengono effettuate nella dichiarazione dei redditi

distintamente per ciascun componente

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esigenza di assicurare una

capacità contributiva

Il riferimento iniziale per determinare il reddito è rappresentato

le variazioni vengono effettuate nella dichiarazione dei redditi

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Il reddito delle società viene determinato secondo il principio di competenza attraverso

i requisiti di certezza e obbiettiva determinabilità

ovvero una volta stabilito l

occorre verificare che il componen

La certezza si ha ad esempio con la consegna o spedizione della merce

Per la determinabilità è necessario che i componenti positivi e negativi di reddito risultino da

atti o documenti probatori come fatture ricevute etc

PRINCIPIO DI COMPETENZA

Art. 109 comma 1 TUIR

determinato secondo il principio di competenza attraverso

i requisiti di certezza e obbiettiva determinabilità

dei componenti di reddito

ovvero una volta stabilito l’esercizio di competenza di un componente di reddito

ficare che il componente sia anche certo e oggettivamente determinabile

La certezza si ha ad esempio con la consegna o spedizione della merce

o la stipula di uncontratto

è necessario che i componenti positivi e negativi di reddito risultino da

atti o documenti probatori come fatture ricevute etc.

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determinato secondo il principio di competenza attraverso

esercizio di competenza di un componente di reddito

sia anche certo e oggettivamente determinabile

La certezza si ha ad esempio con la consegna o spedizione della merce

è necessario che i componenti positivi e negativi di reddito risultino da

.

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DEROGHE al principio di competenza art.109 comma 1 TUIR:

esistono alcuni casi tassativamente previsti dalle norme tributari

competenza è sostituito dal principio di cassa:

- interessi di mora (Art. 109 comma 7

- contributi associativi e sindacali

- compensi agli amministratori

- etc.

DEROGHE al principio di competenza art.109 comma 1 TUIR:

esistono alcuni casi tassativamente previsti dalle norme tributarie, in cui il principio di

competenza è sostituito dal principio di cassa:

109 comma 7 - TUIR)

contributi associativi e sindacali (Art. 99 comma 3- TUIR)

compensi agli amministratori (Art. 95 comma 5- TUIR)

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DEROGHE al principio di competenza art.109 comma 1 TUIR:

in cui il principio di

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PRINCIPIO DI CORRELAZIONE

sono requisiti essenziali ai fini della

Ai fini del principio di correlazione è necessario che i ricavi siano correlati

contrapponendo

Una volta determinato

automaticamente diventano deducibili i costi ad essi correlati

Il principio di inerenza richiede la concreta strumentalità di tale costo per l’impresa

Il costo risulta deducibile in virtù della correlazione con un’at

potenzialmente idonea a produrre utili

PRINCIPIO DI CORRELAZIONE ED INERENZA

Art. 109 co.5 TUIR

i essenziali ai fini della deducibilità del costo

Ai fini del principio di correlazione è necessario che i ricavi siano correlati

contrapponendo ai ricavi d’esercizio i relativi costi.

na volta determinato l’esercizio di competenza dei ricavi

automaticamente diventano deducibili i costi ad essi correlati

Il principio di inerenza richiede la concreta strumentalità di tale costo per l’impresa

Il costo risulta deducibile in virtù della correlazione con un’at

potenzialmente idonea a produrre utili. 8

deducibilità del costo

Ai fini del principio di correlazione è necessario che i ricavi siano correlati ai costi

l’esercizio di competenza dei ricavi,

automaticamente diventano deducibili i costi ad essi correlati.

Il principio di inerenza richiede la concreta strumentalità di tale costo per l’impresa.

Il costo risulta deducibile in virtù della correlazione con un’attività

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I ricavi sono generati da scambi di beni o da prestazioni di servizi che formano oggetto

possono essere distinti in:

- ricavi, sono i corrispettivi derivanti

nell’attività dell’impresa e che non risultano strumentali per l’esercizio dell’attività stessa

- proventi della gestione finanziaria

da partecipazioni, interessi attivi

COMPONENTI POSITIVI

I ricavi sono generati da scambi di beni o da prestazioni di servizi che formano oggetto

dell’attività di impresa.

corrispettivi derivanti dalla cessione di beni o dei servizi che rientrano

nell’attività dell’impresa e che non risultano strumentali per l’esercizio dell’attività stessa

proventi della gestione finanziaria, derivano dalla gestione di investimenti finanziari

interessi attivi, utili su cambi, etc.)

9

I ricavi sono generati da scambi di beni o da prestazioni di servizi che formano oggetto

dalla cessione di beni o dei servizi che rientrano

nell’attività dell’impresa e che non risultano strumentali per l’esercizio dell’attività stessa;

, derivano dalla gestione di investimenti finanziari (utili

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I costi e gli oneri della gestione comprendono ogni somma corrisposta in via continuativa

nell’esercizio dell’impresa anche se non direttamente collegati all

COMPONENTI NEGATIVI

I costi e gli oneri della gestione comprendono ogni somma corrisposta in via continuativa

impresa anche se non direttamente collegati all’attività principale

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I costi e gli oneri della gestione comprendono ogni somma corrisposta in via continuativa

attività principale

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L’impresa utilizza beni che partecipano al processo produttivo in modo diverso a seconda del

tipo di attività svolta e delle caratteristiche del bene stesso.

L’attività dell’impresa può essere desunta dall

I beni detenuti dalle società rientrano nel patrimonio dell

Immobilizzazioni o Attivo Circolante

BENI DELL’IMPRESA

impresa utilizza beni che partecipano al processo produttivo in modo diverso a seconda del

po di attività svolta e delle caratteristiche del bene stesso.

impresa può essere desunta dall’atto costitutivo

detenuti dalle società rientrano nel patrimonio dell’impresa e possono essere distinti in

Immobilizzazioni o Attivo Circolante

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impresa utilizza beni che partecipano al processo produttivo in modo diverso a seconda del

po di attività svolta e delle caratteristiche del bene stesso.

atto costitutivo

impresa e possono essere distinti in

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Lo stesso bene appartenente ad imprese che svolgono attività differenti può essere iscritto

nelle immobilizzazioni o nell

La distinzione tra attivo circolante ed immobilizzazioni ha rilevanza fiscale perch

applica criteri di valutazione diversi:

- i costi di acquisto dei beni inclusi nell

rispetto alle immobilizzazioni

- la cessione dei beni dell’attivo circolante origina ricavi mentre qu

plus\minusvalenze

BENI DELL’IMPRESA (segue)

Lo stesso bene appartenente ad imprese che svolgono attività differenti può essere iscritto

mobilizzazioni o nell’attivo circolante come bene-merce

La distinzione tra attivo circolante ed immobilizzazioni ha rilevanza fiscale perch

applica criteri di valutazione diversi:

i costi di acquisto dei beni inclusi nell’attivo circolante hanno una deducibilità differente

attivo circolante origina ricavi mentre quella delle immobilizzazioni a

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Lo stesso bene appartenente ad imprese che svolgono attività differenti può essere iscritto

merce

La distinzione tra attivo circolante ed immobilizzazioni ha rilevanza fiscale perché la società

hanno una deducibilità differente

lla delle immobilizzazioni a

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ai fini della determinazione dell

l’applicazione delle regole del reddito di impresa, il risultato può essere sia positivo

negativo - perdita-

Se il risultato è positivo si ha reddito imponibile su cui calcolare l

è negativo non vi sarà reddito imponibile.

Il reddito complessivo potrebbe essere differente dal risultato imponibile poiché

considerati eventuali crediti, ritenute subite,

Il reddito complessivo

ai fini della determinazione dell’imposta occorre calcolare il reddito complessivo attraverso

applicazione delle regole del reddito di impresa, il risultato può essere sia positivo

Se il risultato è positivo si ha reddito imponibile su cui calcolare l’imposta mentre

è negativo non vi sarà reddito imponibile.

Il reddito complessivo potrebbe essere differente dal risultato imponibile poiché

ritenute subite, perdite degli esercizi precedenti

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re calcolare il reddito complessivo attraverso

applicazione delle regole del reddito di impresa, il risultato può essere sia positivo - utile- che

imposta mentre se il risultato

Il reddito complessivo potrebbe essere differente dal risultato imponibile poiché vanno

perdite degli esercizi precedenti, etc.

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Testo Unico del 22/12/1986 n. 917 “TUIR”

Titolo II - Imposta sul reddito delle società

Capo II - Determinazione della base imponibile delle società e degli enti commerciali residenti

Articolo 83 - Determinazione del reddito complessivo.

In vigore dal 27 febbraio 2011

Modificato da: Decreto-legge del 29/12/2010 n. 225 Articolo 2

1. Il reddito complessivo è determinato apportando all

conto economico, relativo all

aumento o in diminuzione conseguenti all

disposizioni della presente sezione. (…)

TUIR”

Imposta sul reddito delle società

Determinazione della base imponibile delle società e degli enti commerciali residenti

Determinazione del reddito complessivo.

legge del 29/12/2010 n. 225 Articolo 2

Il reddito complessivo è determinato apportando all’utile o alla perdita

, relativo all’esercizio chiuso nel periodo d’imposta, le

conseguenti all’applicazione dei criteri stabiliti nelle successive

disposizioni della presente sezione. (…)

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Determinazione della base imponibile delle società e degli enti commerciali residenti

utile o alla perdita risultante dal

imposta, le variazioni in

applicazione dei criteri stabiliti nelle successive

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Le variazioni fiscali aumentano o diminuiscono il risultato del conto economico,

dei i criteri utilizzati nel bilancio d’esercizio e

Se le variazioni in diminuzione superano l’utile civilistico, l’esercizio sarà in perdita

se le variazioni in

pur in presenza di una p

Le variazioni possono essere temporanee o permanenti

fiscali aumentano o diminuiscono il risultato del conto economico,

nel bilancio d’esercizio ed i criteri fissati dalle norme fiscali.

Se le variazioni in diminuzione superano l’utile civilistico, l’esercizio sarà in perdita

se le variazioni in aumento superano la perdita, si può avere,

pur in presenza di una perdita civilistica, un utile fiscale.

Le variazioni possono essere temporanee o permanenti

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fiscali aumentano o diminuiscono il risultato del conto economico, tenendo conto

criteri fissati dalle norme fiscali.

Se le variazioni in diminuzione superano l’utile civilistico, l’esercizio sarà in perdita fiscale,

aumento superano la perdita, si può avere,

civilistica, un utile fiscale.

Le variazioni possono essere temporanee o permanenti

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Le differenze

e non vengono

Si tratta di ricavi o costi

Ad esempio:

- proventi soggetti a ritenuta alla

- componenti positivi esenti (art.87

- costi non inerenti(art.109 c.5 TU

- imposte sui redditi (art.99c.1 TU

- parte indeducibile dei costi di autovetture

differenze permanenti hanno natura definitiva

vengono riassorbite nel corso degli esercizi futuri

costi totalmente o parzialmente esenti o indeducibili

ai sensi della norma fiscale.

fonte a titolo d'imposta;

(art.87 TUIR);

UIR);

UIR);

autovetture o di spese telefoniche.

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futuri.

indeducibili

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Le differenze temporanee determinano

dell’accadimento

Tale sfasamento comporta l'anticipo

determinano soltanto uno sfasamento fra competenza

dell’accadimento gestionale e relativo momento impositivo.

l'anticipo o il differimento del momento impositivo

periodo di competenza.

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competenza economica

impositivo.

impositivo rispetto al

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UTILE LORDO (ANTE IMPOSTE)

+ Rettifiche per costi totalmente / parzialmente indeducibili

+ Rettifiche per ricavi fiscali ma non civilistici

- Rettifiche per costi riconosciuti fiscalmente nell’es

- Rettifiche per ricavi fiscali

= IMPONIBILE FISCALE

Il calcolo dell’imposta

+ Rettifiche per costi totalmente / parzialmente indeducibili

+ Rettifiche per ricavi fiscali ma non civilistici

Rettifiche per costi riconosciuti fiscalmente nell’esercizio

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ALCUNI ESEMPI DI VARIAZIONI

PLUSVALENZE PATRIMONIALI (Art. 86 TUIR)

Le plusvalenze concorrono a formare il reddito

1. per l’intero ammontare nell’esercizio in cui sono state realizzate;

2. in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi ma non oltre il 4 (se i beni siano stati

posseduti per un periodo non inferiore a 3 anni)

se l’impresa, nell’esercizio di realizzo della plusvalenza, ha conseguito una perdita fiscale, non

avrà alcun interesse alla rateizzazione.

ALCUNI ESEMPI DI VARIAZIONI

PLUSVALENZE PATRIMONIALI (Art. 86 TUIR)

concorrono a formare il reddito:

per l’intero ammontare nell’esercizio in cui sono state realizzate;

in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi ma non oltre il 4 (se i beni siano stati

posseduti per un periodo non inferiore a 3 anni)

se l’impresa, nell’esercizio di realizzo della plusvalenza, ha conseguito una perdita fiscale, non

avrà alcun interesse alla rateizzazione.

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in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi ma non oltre il 4 (se i beni siano stati

se l’impresa, nell’esercizio di realizzo della plusvalenza, ha conseguito una perdita fiscale, non

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PLUSVALENZE PATRIMONIALI (Art. 86 TUIR)

Nel caso in cui la società preveda una perdita per l’esercizio fut

riportare in avanti la plusvalenza attraverso la relativa rateizzazione.

La riduzione del reddito di bilancio si esegue attraverso 2 variazioni fiscali:

1. variazione in diminuzione per l

2. variazione in aumento per la quota associata all’esercizio

Segue

PLUSVALENZE PATRIMONIALI (Art. 86 TUIR)

preveda una perdita per l’esercizio futuro, fiscalmente avrà interesse a

riportare in avanti la plusvalenza attraverso la relativa rateizzazione.

La riduzione del reddito di bilancio si esegue attraverso 2 variazioni fiscali:

variazione in diminuzione per l’intera plusvalenza

umento per la quota associata all’esercizio (intera o in

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uro, fiscalmente avrà interesse a

La riduzione del reddito di bilancio si esegue attraverso 2 variazioni fiscali:

quote costanti)

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AMMORTAMENTO DEI BENI MATERIALI

Le quote di ammortamento sono deducibili

- CIVILISTICAMENTE: dall’esercizio a partire dal quale il bene

Ai fini civilistici, l’ammortamento può decorrere dal periodo in cui il bene è concretamente

utilizzabile oppure nel moment

effettivamente iniziato.

FISCALMENTE: a partire dall’esercizio di effettiva entrata in funzione del bene strumentale

materiale (art 102 co. 1 TUIR).

La norma fiscale prevede di rinviare la deduzione degli ammortamenti agli esercizi nei quali essi

concorrono a produrre i ricavi.

AMMORTAMENTO DEI BENI MATERIALI

Le quote di ammortamento sono deducibili:

dall’esercizio a partire dal quale il bene entra nel patrimonio aziendale

l’ammortamento può decorrere dal periodo in cui il bene è concretamente

to in cui se ne entra in possesso, anche prima che l’utilizzo sia

a partire dall’esercizio di effettiva entrata in funzione del bene strumentale

di rinviare la deduzione degli ammortamenti agli esercizi nei quali essi

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entra nel patrimonio aziendale

l’ammortamento può decorrere dal periodo in cui il bene è concretamente

prima che l’utilizzo sia

a partire dall’esercizio di effettiva entrata in funzione del bene strumentale

di rinviare la deduzione degli ammortamenti agli esercizi nei quali essi

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AMMORTAMENTO DEI BENI MATERIALI (segue)

Il costo ammortizzabile comprende anche gli oneri accessori di diretta imputazione

storico più oneri accessori).

Il legislatore fiscale per la determinazione delle quote di ammortamento prevede una regola

generale, secondo la quale la deduzione è ammessa in misura non superiore a quella risultante

dall’applicazione, al costo dei beni, dei c

finanze pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

I coefficienti fiscali sono stati stabiliti per categorie omogenee, in base al normale periodo di

deperimento e consumo nei vari settori produttivi. Esiston

aliquote ordinarie di ammortamento applicabili al costo dei beni, che variano in funzione dei

settori produttivi.

Nel primo esercizio di entrata in funzione del bene il coefficiente ordinario applicabile è ridotto

alla metà (art 102 co. 2 TUIR).

AMMORTAMENTO DEI BENI MATERIALI (segue)

Il costo ammortizzabile comprende anche gli oneri accessori di diretta imputazione

Il legislatore fiscale per la determinazione delle quote di ammortamento prevede una regola

generale, secondo la quale la deduzione è ammessa in misura non superiore a quella risultante

dall’applicazione, al costo dei beni, dei coefficienti stabiliti con decreto del Ministero delle

finanze pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

I coefficienti fiscali sono stati stabiliti per categorie omogenee, in base al normale periodo di

deperimento e consumo nei vari settori produttivi. Esistono delle tabelle che stabiliscono le

aliquote ordinarie di ammortamento applicabili al costo dei beni, che variano in funzione dei

Nel primo esercizio di entrata in funzione del bene il coefficiente ordinario applicabile è ridotto

22

Il costo ammortizzabile comprende anche gli oneri accessori di diretta imputazione (costo

Il legislatore fiscale per la determinazione delle quote di ammortamento prevede una regola

generale, secondo la quale la deduzione è ammessa in misura non superiore a quella risultante

oefficienti stabiliti con decreto del Ministero delle

I coefficienti fiscali sono stati stabiliti per categorie omogenee, in base al normale periodo di

o delle tabelle che stabiliscono le

aliquote ordinarie di ammortamento applicabili al costo dei beni, che variano in funzione dei

Nel primo esercizio di entrata in funzione del bene il coefficiente ordinario applicabile è ridotto

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LE SPESE DI MANUTENZIONE (Art 102 TUIR)

Il trattamento fiscale delle spese di manutenzione

1. Imputazione delle spese di manutenzione a

bene al quale si riferiscono.

I costi incrementativi vengono

rilevanza fiscale a tutti gli effetti.

2. Le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione, quando non

sono imputate a incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, sono deducibili

fiscalmente nell’esercizio in cui sono state sostenute

complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili.

LE SPESE DI MANUTENZIONE (Art 102 TUIR)

spese di manutenzione prevede due opzioni:

Imputazione delle spese di manutenzione a costi incrementativi in aumento del costo del

vengono capitalizzati in bilancio sul valore del cespite

rilevanza fiscale a tutti gli effetti.

Le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione, quando non

sono imputate a incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, sono deducibili

fiscalmente nell’esercizio in cui sono state sostenute nel limite del 5% del costo

plessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili.

23

costi incrementativi in aumento del costo del

sul valore del cespite ed assumono

Le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione, quando non

sono imputate a incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, sono deducibili

nel limite del 5% del costo

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LE SPESE DI MANUTENZIONE (segue)

Per determinare la quota deducibile, si deve applicare la percentuale del 5% al costo

complessivo di tutti i beni ammortizzabili esistenti nel periodo d’imposta, compresi

quali non è stato effettuato alcun intervento di manutenzione.

Per i canoni di assistenza contrattualmente stabiliti

deducibilità integrale nell’esercizio in cui

Le manutenzioni eccedenti il limite del 5% devono essere iscritte nel Registro dei beni

ammortizzabili, esse sono deducibili a quote costanti nei 5 esercizi successivi

corrispondenti variazioni in diminuzione in sede di dichiarazione dei redditi.

LE SPESE DI MANUTENZIONE (segue)

Per determinare la quota deducibile, si deve applicare la percentuale del 5% al costo

complessivo di tutti i beni ammortizzabili esistenti nel periodo d’imposta, compresi

quali non è stato effettuato alcun intervento di manutenzione.

contrattualmente stabiliti è riconosciuta dalla normativa fiscale la

deducibilità integrale nell’esercizio in cui gli stessi sono sostenuti.

oni eccedenti il limite del 5% devono essere iscritte nel Registro dei beni

sono deducibili a quote costanti nei 5 esercizi successivi

corrispondenti variazioni in diminuzione in sede di dichiarazione dei redditi.

24

Per determinare la quota deducibile, si deve applicare la percentuale del 5% al costo

complessivo di tutti i beni ammortizzabili esistenti nel periodo d’imposta, compresi quelli sui

è riconosciuta dalla normativa fiscale la

i stessi sono sostenuti.

oni eccedenti il limite del 5% devono essere iscritte nel Registro dei beni

sono deducibili a quote costanti nei 5 esercizi successivi, mediante

corrispondenti variazioni in diminuzione in sede di dichiarazione dei redditi.

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DIVIDENDI PERC

I Dividendi percepiti da una società di

costituiscono reddito imponibile incapo alla percipiente limitatamente al 5% del

ammontare ai sensi dell’art. 89 del

I dividendi percepiti dalle società di capitali, sia

ipotesi di partecipazioni non qualificate, sono esenti peril 95% del loro ammontare e la

tassazione a cui sono soggetti è il 27,5% del 5% quindi

La tassazione avviene per cassa, inderoga al principio generale della competenza e

sono tassati nell’esercizio in cui sono

PERCEPITI DA SOCIETA’ DI CAPITALI

I Dividendi percepiti da una società di capitali italiana, se erogati da una partecipata

costituiscono reddito imponibile incapo alla percipiente limitatamente al 5% del

ammontare ai sensi dell’art. 89 del D.P.R.917/1986.

I dividendi percepiti dalle società di capitali, sia in caso di partecipazioni qualificate sia in

di partecipazioni non qualificate, sono esenti peril 95% del loro ammontare e la

sono soggetti è il 27,5% del 5% quindi l’1,375%.

La tassazione avviene per cassa, inderoga al principio generale della competenza e

sono tassati nell’esercizio in cui sono percepiti.

25

capitali italiana, se erogati da una partecipata residente,

costituiscono reddito imponibile incapo alla percipiente limitatamente al 5% del loro

in caso di partecipazioni qualificate sia in

di partecipazioni non qualificate, sono esenti peril 95% del loro ammontare e la

La tassazione avviene per cassa, inderoga al principio generale della competenza ed i dividendi

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DIVIDENDI PERCEPITI DA SOCIETA’ DI CAPITALI (segue)

Se il dividendo è incassato in un periodo

imputato per competenza, deve essere operata

importo; successivamente, nel periodo d’imposta

operata una variazione in aument

Art. 102 comma 9 TUIR:

Deve essere quindi ripreso in dichiarazione un ammontare pari al 20%

apparecchiature utilizzate nell'ambito dei servizi di telefonia fissa e mobile

DIVIDENDI PERCEPITI DA SOCIETA’ DI CAPITALI (segue)

Se il dividendo è incassato in un periodo d’imposta successivo rispetto a quello in cui è

imputato per competenza, deve essere operata una variazione in diminuzione per l’intero

importo; successivamente, nel periodo d’imposta in cui il dividendo è incassato, andrà invece

operata una variazione in aumento nel quadro RF per la parte percentuale imponibile.

SPESE TELEFONICHE

UIR: sono deducibili nella misura dell'80 per cento

Deve essere quindi ripreso in dichiarazione un ammontare pari al 20%

izzate nell'ambito dei servizi di telefonia fissa e mobile

26

imposta successivo rispetto a quello in cui è

una variazione in diminuzione per l’intero

in cui il dividendo è incassato, andrà invece

per la parte percentuale imponibile.

sono deducibili nella misura dell'80 per cento

Deve essere quindi ripreso in dichiarazione un ammontare pari al 20% dei costi relativi alle

izzate nell'ambito dei servizi di telefonia fissa e mobile

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COSTI PER LA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI

Le spese sostenute dalla società per la

subiscono limiti di deduzione né fanno

dipendente.

Qualora i corsi di formazione siano

limite del 5 per mille dell’ammontare delle spes

Se la spesa è sostenuta direttamente dal

l’impresa ma il dipendente potrà usufruire

quelli agevolabili.

FORMAZIONE DEI DIPENDENTI – ONERI DI UTILITA’ SOCIALE

Le spese sostenute dalla società per la formazione dei propri dipendenti/collaboratori

subiscono limiti di deduzione né fanno sorgere reddito imponibile in capo al lavoratore

Qualora i corsi di formazione siano destinati alla generalità dei dipendenti sono

dell’ammontare delle spese per lavoro dipendente (art. 100

spesa è sostenuta direttamente dal dipendente, questa ovviamente non è deducibile

l’impresa ma il dipendente potrà usufruire della detrazione del 19% qualora il corso rientri

27

ONERI DI UTILITA’ SOCIALE

formazione dei propri dipendenti/collaboratori non

orgere reddito imponibile in capo al lavoratore

destinati alla generalità dei dipendenti sono deducibili nel

dipendente (art. 100, TUIR).

dipendente, questa ovviamente non è deducibile per

della detrazione del 19% qualora il corso rientri tra

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SPESE DI RAPPRESENTANZA

le spese di rappresentanza sono deducibili nel periodo di imposta di sostenimento se

rispondenti ai requisiti di inerenza e congruità

Sono comunque deducibili le spese relative a beni distribuiti gratuitamente di valore u

non superiore a Euro 50.

In merito al requisito di inerenza, le spese di rappresentanza si considerano inerenti se sono:

• sostenute con finalità promozionali e di pubbliche relazioni;

• ragionevoli in funzione dell’obiettivo di generare benefici economici;

• coerenti con gli usi e le pratiche commerciali del settore.

SPESE DI RAPPRESENTANZA (comma 2 Art. 108 del TUIR

e spese di rappresentanza sono deducibili nel periodo di imposta di sostenimento se

rispondenti ai requisiti di inerenza e congruità.

Sono comunque deducibili le spese relative a beni distribuiti gratuitamente di valore u

In merito al requisito di inerenza, le spese di rappresentanza si considerano inerenti se sono:

sostenute con finalità promozionali e di pubbliche relazioni;

ragionevoli in funzione dell’obiettivo di generare benefici economici;

pratiche commerciali del settore.

28

UIR)

e spese di rappresentanza sono deducibili nel periodo di imposta di sostenimento se

Sono comunque deducibili le spese relative a beni distribuiti gratuitamente di valore unitario

In merito al requisito di inerenza, le spese di rappresentanza si considerano inerenti se sono:

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SPESE DI RAPPRESENTANZA (segue)

Congruità: si verifica per massa, rapportando il totale delle spese qualificabili come di

rappresentanza, imputate secondo il principio di competenza nell’esercizio di sostenimento

delle stesse, con i ricavi e proventi della gestione caratteristica dell’impresa risultanti dalla

dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui sono sostenute.

Viene stabilito un limite quantitativo entro il quale le spese di rappresentanza so

considerare “congrue” rispetto al volume dei ricavi dell’attività caratteristica dell’impresa e,

come tali, deducibili nell’esercizio in cui sono state sostenute (c.d. plafond di deducibilità).

SPESE DI RAPPRESENTANZA (segue)

si verifica per massa, rapportando il totale delle spese qualificabili come di

rappresentanza, imputate secondo il principio di competenza nell’esercizio di sostenimento

stesse, con i ricavi e proventi della gestione caratteristica dell’impresa risultanti dalla

dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui sono sostenute.

Viene stabilito un limite quantitativo entro il quale le spese di rappresentanza so

considerare “congrue” rispetto al volume dei ricavi dell’attività caratteristica dell’impresa e,

come tali, deducibili nell’esercizio in cui sono state sostenute (c.d. plafond di deducibilità).

29

si verifica per massa, rapportando il totale delle spese qualificabili come di

rappresentanza, imputate secondo il principio di competenza nell’esercizio di sostenimento

stesse, con i ricavi e proventi della gestione caratteristica dell’impresa risultanti dalla

dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui sono sostenute.

Viene stabilito un limite quantitativo entro il quale le spese di rappresentanza sono da

considerare “congrue” rispetto al volume dei ricavi dell’attività caratteristica dell’impresa e,

come tali, deducibili nell’esercizio in cui sono state sostenute (c.d. plafond di deducibilità).

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SPESE DI RAPPRESENTANZA (segue)

Le spese eventualmente eccedenti il predetto limite, al contrario, sono indeducibili e saranno

oggetto di apposita variazione in aumento in dichiarazione dei redditi.

Dal 1 gennaio 2016 i limiti di deducibilità

pari:

• all’1,5% dei ricavi ed altri proventi fino a

• allo 0,6% dei ricavi ed altri proventi per la parte eccedente

• allo 0,4% dei ricavi ed altri proventi per la parte eccedente

SPESE DI RAPPRESENTANZA (segue)

e eccedenti il predetto limite, al contrario, sono indeducibili e saranno

oggetto di apposita variazione in aumento in dichiarazione dei redditi.

deducibilità, per le spese di rappresentanza,sono fissati

altri proventi fino a 10 milioni di Euro;

altri proventi per la parte eccedente 10 milioni

altri proventi per la parte eccedente 50 milioni.

30

e eccedenti il predetto limite, al contrario, sono indeducibili e saranno

,sono fissati in misura

10 milioni e fino a 50 milioni;

.

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L’articolo 96 TUIR stabilisce le regole ai fini della deducibilità degli interessi passivi per le

Gli interessi passivi sono deducibili in ciascun periodo d’imposta

interessi attivi e proventi assimilati.

L’eccedenza rispetto agli interessi attivi è deducibile nel limite del

lordo della gestione caratteristica

INTERESSI PASSIVI

le regole ai fini della deducibilità degli interessi passivi per le

società di capitali.

li interessi passivi sono deducibili in ciascun periodo d’imposta fino a concorrenza degli

e proventi assimilati.

ccedenza rispetto agli interessi attivi è deducibile nel limite del 30% del risultato operativo

lordo della gestione caratteristica (ROL).

31

le regole ai fini della deducibilità degli interessi passivi per le

fino a concorrenza degli

30% del risultato operativo

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ROL: la differenza tra il valore e i costi della produzione di cui alle lettere A) e B)

c.c., con esclusione delle voci di cui al numero 10, lettere a) e b), ovvero degli ammortamenti

delle immobilizzazioni immateriali e materiali, nonché dei canoni di locazione finanziaria di

beni strumentalie interessi passivi di mora,

dell’esercizio.

Gli interessi eccedenti il 30% del ROL devono essere indicati come variazione in

reddito di impresa.

Gli interessi indeducibili in ciascun esercizio sono riportati in quelli successivi e, senza

tempo, possono essere dedotti, con apposita variazione in diminuzione, fino a concorrenza di

eventuali eccedenze del 30% del ROL risultanti negli esercizi successivi.

INTERESSI PASSIVI (segue)

la differenza tra il valore e i costi della produzione di cui alle lettere A) e B)

c.c., con esclusione delle voci di cui al numero 10, lettere a) e b), ovvero degli ammortamenti

delle immobilizzazioni immateriali e materiali, nonché dei canoni di locazione finanziaria di

ie interessi passivi di mora, così come risultanti dal conto economico

Gli interessi eccedenti il 30% del ROL devono essere indicati come variazione in

Gli interessi indeducibili in ciascun esercizio sono riportati in quelli successivi e, senza

tempo, possono essere dedotti, con apposita variazione in diminuzione, fino a concorrenza di

eventuali eccedenze del 30% del ROL risultanti negli esercizi successivi.

32

la differenza tra il valore e i costi della produzione di cui alle lettere A) e B) dell’art.2425

c.c., con esclusione delle voci di cui al numero 10, lettere a) e b), ovvero degli ammortamenti

delle immobilizzazioni immateriali e materiali, nonché dei canoni di locazione finanziaria di

me risultanti dal conto economico

Gli interessi eccedenti il 30% del ROL devono essere indicati come variazione in aumento del

Gli interessi indeducibili in ciascun esercizio sono riportati in quelli successivi e, senza limiti di

tempo, possono essere dedotti, con apposita variazione in diminuzione, fino a concorrenza di

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B) COSTI DELLA PRODUZIONE

7) PER SERVIZI

6071075 Analisi , Certificazioni e Collaudi

6072053 Prestaz.passive di servizio da società del gruppo

6072060 Consulenze Amministrative e del lavoro

6072065 Consulenze Legali e Notarili

6072090 Compensi ad amministratori

6072125 Spese bancarie

6072200 Spese Postali

6072210 Telefonia mobile

6072225 Pulizie

6072235 Vigilanza, controllo e Portierato

6072255 Spese sistemi informativi

6072350 Auto ad uso aziendale - Noleggio

6072355 Auto ad uso aziendale - Spese gestione

6072365 Auto uso promiscuo-Noleggio-costi deducibili 70%

6072370 Auto uso promiscuo -Spese gestione-costi deduc.70%

6072520 Altre spese per servizi generali

6073090 Pubblicità

6073095 Comunicazione

6095050 Formazione

6095065 Doni Natalizi < 50 Eur

CASO PRATICO

Analisi costi per Servizi

2.735,01

6072053 Prestaz.passive di servizio da società del gruppo 124.000,00

6072060 Consulenze Amministrative e del lavoro 3.793,90

39.991,80

16.566,66 versati

4.370,66

1.214,42

13.928,14 inded. 20% 2.785,63

15.172,05

34.812,00

2.921,81

12.456,99 inded. 80% 9.965,59

6072355 Auto ad uso aziendale - Spese gestione 27.091,60 inded. 80% 21.673,28

6072365 Auto uso promiscuo-Noleggio-costi deducibili 70% 23.780,61 inded. 30% 7.134,18

6072370 Auto uso promiscuo -Spese gestione-costi deduc.70% 11.837,81 inded. 30% 3.551,34

8.535,36

90,00

3.062,49

2.790,00

409,47

349.560,78

TOT Variazioni in aumento per costi ind. 45.110,03

33

TUIR

0 Art 95 co 5

2.785,63 Art 102 co 9

9.965,59 Art 164

21.673,28 Art 164

7.134,18 Art 164

3.551,34 Art 164

45.110,03

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C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

16) ALTRI PROVENTI FINANZIARI:

d) PROVENTI DIVERSI DAI PRECEDENTI:

7116065 Interessi attivi verso controllanti

7116050 Interessi attivi da banche

7116075 Interessi attivi su crediti diversi

17) INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI

7117050 Interessi passivi su c/c ordinari

7117077 Interessi su debiti verso Controllanti

7117080 Interessi passivi di mora

7117095 Interessi su altri debiti

CASO PRATICO (segue)

Interessi passivi

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI -

16) ALTRI PROVENTI FINANZIARI: -

d) PROVENTI DIVERSI DAI PRECEDENTI: -

7116065 Interessi attivi verso controllanti (203,21)

7116050 Interessi attivi da banche (0,52)

7116075 Interessi attivi su crediti diversi -

TOT (203,73)

17) INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI

7117050 Interessi passivi su c/c ordinari 7,46

7117077 Interessi su debiti verso Controllanti 21.549,89

7117080 Interessi passivi di mora 19,25

7117095 Interessi su altri debiti 0,75

TOT 21.577,35

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INTERESSI PASSIVI

Interessi passivi vs controllante

Interessi passivi su c/c ordinari

Interessi su altri debiti

Interessi di mora

INTERESSI ATTIVI

Interessi attivi vs collegate

Interessi attivi vs controllante

Interessi attivi vs controllate

Interessi attivi vs banche

Proventi finanziari

Interessi attivi su crediti diversi

Interessi di mora

Interessi passivi vs controllante 21.549,89

Interessi passivi su c/c ordinari 7,46

0,75

Tot 21.558,10

Interessi attivi vs controllante (203,21)

Interessi attivi vs controllate

(0,52)

Interessi attivi su crediti diversi -

-

Tot (203,73)

(ded.per cassa; non inserire nel ROL)

Interessi Passivi - Interessi Attivi: 21.354,37

(da confrontare con il 30% del ROL)

35

19,25

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A) Valore della Produzione

B) Costi della Produzione

A - B

+ Ammortamenti (mat.+immat.)

+ Canoni di Leasing (capitale+int.)

ROL

30% del Rol

Interessi passivi TOT

Int. passivi ded. per cassa

TOT passivi per ROL

Eccedenza di ROL riportabile

Interessi Passivi Indeducibili es. prec. (2014)

Eccedenza di ROL riportabile

Calcolo ROL

Valore della Produzione 4.201.958,53

Costi della Produzione (4.111.431,91)

90.526,62

+ Ammortamenti (mat.+immat.) 30.968,04

+ Canoni di Leasing (capitale+int.) -

121.494,66

30% del Rol 36.448,40

Interessi passivi TOT 21.558,10

Int. passivi ded. per cassa (203,73)

TOT passivi per ROL 21.354,37 tutto deducibile

Eccedenza di ROL riportabile 15.094,03

Interessi Passivi Indeducibili es. prec. (2014) (5.840,00)

Eccedenza di ROL riportabile 9.254,03

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Per consultare gli articoli del DPR 917/86 TUIR:

http://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getSommario&id=

{31D694E8

oppure: http://def.finanze.it/DocTribFrontend/RS2_HomePage.jsp

Dichiarazione

Per consultare gli articoli del DPR 917/86 TUIR:

http://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getSommario&id=

{31D694E8-4398-4030-873B-FEAF5A6647F9}

http://def.finanze.it/DocTribFrontend/RS2_HomePage.jsp

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http://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getSommario&id=

http://def.finanze.it/DocTribFrontend/RS2_HomePage.jsp