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ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI IL RIORDINO 1

ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI. IL RIORDINO. LE COMPETENZE: dalle discipline alle competenze. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALIIL RIORDINO1

Page 2: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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LE COMPETENZE:DALLE DISCIPLINE ALLE COMPETENZE

I nuovi ordinamenti della secondaria si inquadrano in un processo europeo finalizzato a promuovere la mobilità delle risorse umane, anche grazie alla trasparenza e alla confrontabilità dei titoli di studio, in linea con il riferimento condiviso del Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche

European qualification framework *

Page 3: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

Impegno europeo

GermaniaGerman Qualifications Frammework

for Lifelong Learning

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Page 4: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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LE COMPETENZE: IL QUADRO EUROPEO DELLE COMPETENZE (EQF)

I LIVELLI DI RIFERIMENTO DELL’EQF

1 76542 3 8

LICENZA BIENNIO QUALIFICA DIPLOMA Sc. Media

Page 5: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

IL NUOVO MODELLO FORMATIVOE IL QUADRO EUROPEO DELLE COMPETENZE (EQF)

CompetenzeCompetenze AbilitàAbilità Conoscenze Conoscenze DisciplineDiscipline

nel EQF la nel EQF la competenza è descritta competenza è descritta in termini di in termini di RESPONSABILITÀ e RESPONSABILITÀ e AUTONOMIA.AUTONOMIA.

nel EQF abilità sono nel EQF abilità sono descritte come descritte come COGNITIVE (uso del COGNITIVE (uso del pensiero logico, pensiero logico, intuitivo e creativo) e intuitivo e creativo) e PRATICHE (che PRATICHE (che implicano la destrezza implicano la destrezza manuale e l'uso di manuale e l'uso di metodi, materiali, metodi, materiali, attrezzature e attrezzature e strumenti) strumenti)

nel EQF le nel EQF le conoscenze sono conoscenze sono descritte come descritte come TEORICHE e/o TEORICHE e/o PRATICHEPRATICHE

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Page 6: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

COMPETENZE

ABILITA’ CONOSCENZE

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Page 7: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

LIVELLI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

III C. DI FATTI , PRINCIPI, PROCESSI E CONCETTI GENERALI, IN AMBITO di STUDIO O di LAVORO

UNA GAMMA di ABILTIA’ COGNITIVE E PRATICHE NECESSARIE A SVOLGERE COMPITI E RISOLVERE PROBLEMI SCEGLIENDO ED APPLICANDO METODI di BASE, STRUMENTI, MATERIALI ED INFORMAZIONI

ASSUMERE LA RESPONSABILITA’ di PORTARE A TERMINE COMPITI NELL’AMBITO DEL LAVORO O DELLO STUDIO;

ADEGUARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO ALLE CIRCOSTANZE NELLA SOLUZIONE di PROBLEMI

IV C. PRATICA E TEORICA IN AMPI CONTESTI IN UN AMBITO di LAVORO O di STUDIO

UNA GAMMA di ABILTIA’ COGNITIVE E PRATICHE NECESSARIE A RISOLVERE PROBLEMI SPECIFICI IN UN CAMPO di LAVORO O di STUDIO

SAPERSI GESTIRE AUTONOMAMENTE, NEL QUADRO DELLE ISTRUZIONI IN UN CONTESTO di LAVORO O di STUDIO, di SOLITO PREVEDIBILI, MA SOGGETTI A CAMBIAMENTI;

SORVEGLIARE IL LAVORO DI ROUTINE DI ALTRI, ASSUMENDO UNA CERTA RESPONSABILITA’ PER LA VALUTAZIONE ED IL MIGLIORAMENTO di ATTIVITA’ LAVORATIVE O di STUDIO

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Page 8: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

TRIENNIOBIENNIO+ MONO ENNIO

di QUALIFICA

BIENNIO di POST QUALIFICA-

IMPOSTAZIONE PER DISCIPLINE

STRUTTURA DELL’ISTRUZIONE PROFESSIONALE

PRIMA DEL RIORDINO

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Page 9: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

PERCORSO QUINQUENNALE

-I BIENNIO , II BIENNIO,-QUINTO ANNO-

IMPOSTAZIONE PER COMPETENZE

LA STRUTTURA dell’Istruzione Professionale

DOPO LA RIORDINO

NELL’I.P. IL SECONDO BIENNIO è

ARTICOLATO IN DUE DISTINTE ANNUALITA’

AL FINE di CONSENTIRE UN RACCORDO CON I PERCORSI di

ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

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Page 10: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

GLI ISTITUTI PROFESSIONALI

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sulla base di specifiche intese, nel rispetto delle competenze esclusive delle regioni, possono svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale

• Ai fini di assicurare la continuità dell’offerta formativa, in caso di mancata adozione della normativa prevista ed in assenza di intese

gli Istituti Professionali- nei limiti degli ordinamenti e delle consistenze di organico previsti dal presente regolamento - possono continuare a realizzare i corsi triennali previgenti per il conseguimento della qualifica

In regime sussidiario In regime surrogatorio

Page 11: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI

E’ CONNOTATA DALL’INTEGRAZIONE TRA UNA SOLIDA BASE di ISTRUZIONE GENERALE E LA CULTURA PROFESSIONALE CHE CONSENTE AGLI STUDENTI di SVILUPPARE I SAPERI E LE COMPETENZE NECESSARI AD ASSUMERE RUOLI TECNICI OPERATIVI NEI SETTORI PRODUTTIVI E di SERVIZIO di RIFERIMENTO, CONSIDERATI NELLA LORO DIMENSIONE SISTEMICA

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Page 12: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

STRUTTURA ATTUALE

ISTITUTI TECNICI

BIENNIO+

TRIENNIO

IMPOSTAZIONE PER DISCIPLINE

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Page 13: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

STRUTTURA DELL’ISTRUZIONE TECNICA DOPO IL RIORDINO

PRIMO BIENNIOSECONDO BIENNIO

V ANNO

IMPOSTAZIONE PER COMPETENZE

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Page 14: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

APPARTENGONO AD UN’AREA TECNICO PROFESSIONALE UNITARIA

GLI ISTITUTI TECNICI FILIERE TECNOLOGICHE

GLI ISTITUTI PROFESSIONALI FILIERE PRODUTTIVE

14LILIANA BORRELLO

Page 15: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI TECNICI

E’ CONNOTATA DA UNA SOLIDA CULTURA di BASE A CARATTERE SCIENTIFICO TECNOLOGICO SOSTENUTA DALL’UTILIZZO di LINGUAGGI di SETTORE E METODOLOGIE di CARATTRERE GENERALE E SPECIFICO

E’ ESPRESSA DA UN LIMITATO NUMERO di AMPI INDIRIZZI CORRELATI A SETTORI FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO ECONOMICO E PRODUTTIVO MUMERO

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Page 16: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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IL NUOVO MODELLO FORMATIVOGLI ISTITUTI TECNICI

• Percorsi fortemente strutturati con la definizione degli indirizzi e, nella maggior parte dei casi, delle articolazioni

• Flessibilità con valore di arricchimento professionale e tecnologico, supporto all’orientamento nella definizione

del percorso post secondario terziario o accademico

Page 17: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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IL NUOVO MODELLO FORMATIVOISTRUZIONE PROFESSIONALE

L’impianto del percorso di base è poco strutturato ed è riferito a macro aree

La flessibilità ha un valore fondante per recepire le indicazioni del territorio individuare nuovi spazi occupazionali promuovere l’innovazione dell’offerta

formativa

1.1.25

Page 18: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

IL NUOVO MODELLO FORMATIVOI RIFERIMENTI STRATEGICI

AUTONOMIA FLESSIBILITA’

18LILIANA BORRELLO

•IL DPR N.275/99 consente alle istituzione scolastiche di disporre di spazi di autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, sia come singole istituzioni scolastiche che come reti di scuole•Le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore annuale di tutte le discipline per una quota oraria non superiore al 20 - nell’ambito degli indirizzi definiti dalle regioni ed in coerenza con il profilo educativo culturale e professionale•L’Istituzione scolastica può usufruire di un contingente organico attribuito alle singole scuole e/o disponibile attraverso accordi di rete (art7 DPR n. 275 del 99)

•E’ riferita solo all’area di indirizzo e incide con percentuali diverse sull’orario del percorso quinquennale .•E’ intesa come possibilità di articolare in opzioni le aree di indirizzo (allegati B-C)•E’ funzionale alle esigenze degli studenti, del territorio, del mondo del lavoro, della ricerca e delle professioni•E’ funzionale al ruolo integrativo e complementare svolto dall’istruzione professionale rispetto al sistema dell’istruzione e della formazione professionale regionaleNOTAL’utilizzo degli spazi di flessibilità è consentita nei limiti delle consistenze di organico senza esuberi di personale 1.1.13

Page 19: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

Nell’ambito dell’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca , senza maggiori oneri per la finanza pubblica, possono essere costituiti

DIPARTIMENTI

ARTICOLAZIONI FUNZIONALI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI PER IL SOSTEGNO ALLA DIDATTICA ED ALLA PROGETTAZIONE FORMATIVA

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Page 20: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

NELL’AMBITO DELL ’AUTONOMIA DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA, SENZA MAGGIORI ONERI PER LA FINANZA PUBBLICA

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

COMPOSTO DA DOCENTI, ESPERTI DEL MONDO DEL LAVORO, DELLE PROFESSIONI E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA

CON FUNZIONI CONSULTIVE E di PROPOSTA PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’AREA di INDIRIZZO E L’UTILIZZAZIONE DEGLI SPAZI di FLESSIBILITA’ ED AUTONOMIA

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Page 21: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

IL NUOVO MODELLO FORMATIVO:FLESSIBILITÀ

ISTRUZIONETECNICA

SECONDO BIENNIO30%

QUINTO ANNO35%

ISTRUZIONE PROFESSIONALE

25%Primo biennio

Terzo anno 35%

Quarto anno 35% 40%

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Page 22: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

• Passaggio dall’apprendimento per discipline Passaggio dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenzeall’apprendimento per competenze

• Connessione dell’istituzione scolastica con il Connessione dell’istituzione scolastica con il territorio e gli Stake Holdersterritorio e gli Stake Holders

• Flessibilità dell’impianto formativo e funzionalità Flessibilità dell’impianto formativo e funzionalità dei contenuti di tutte le discipline generali e di dei contenuti di tutte le discipline generali e di indirizzo alle competenze da conseguireindirizzo alle competenze da conseguire

• Integrazione dei saperi scientifici e tecnologici Integrazione dei saperi scientifici e tecnologici con i saperi linguistici e storico sociali nel quadro con i saperi linguistici e storico sociali nel quadro degli assi culturali e delle competenze di degli assi culturali e delle competenze di cittadinanzacittadinanza

• Dimensione laboratorialeDimensione laboratoriale• Governance dell’istituzione scolastica Governance dell’istituzione scolastica

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IL NUOVO MODELLO FORMATIVOgli elementi strategici

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MODELLO PER DISCIPLINE

Per ogni singola disciplina è costruisce un percorso che inizia dal primo anno e prosegue fino al termine

L’elemento prevalente è la valorizzazione della disciplina

MODELLO PER COMPETENZE

• Definizione dei risultati di apprendimento alla fine del percorso quinquennale

• Descrizione dei risultati di apprendimento in termini di Competenze Abilità Conoscenze

• Definizione dei percorsi di apprendimento, dopo aver condiviso le integrazioni tra le diverse conoscenze, in funzione delle competenze da conseguire

• La singola conoscenza è un tassello della competenza

Page 24: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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LE COMPETENZE I RISULTATI DI APPRENDIMENTO

QUINTO ANNOQUINTO ANNO

SECONDO BIENNIOSECONDO BIENNIO

PRIMO BIENNIO PRIMO BIENNIO

Page 25: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

competenze

Selezione dei contenuti secondo principi di essenzialità

Condivisione del percorso e coinvolgimento del consiglio di classe

Riferimento al contesto operativo

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Page 26: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

Le competenze (EQF)indicano comprovata capacità di usare

Conoscenze e abilità Capacità personaliSociali e/o metodologiche

In situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale

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Page 27: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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LE COMPETENZEPROMOZIONI E IMPLICAZIONI NEL CURRICOLO ORIZZONTALE

• Integrare ed armonizzare l’area delle competenze comuni con quelle di indirizzo, puntando

sulle conoscenze di snodo, che rappresentano un ponte naturale tra i due ambiti,

sulle competenze di cittadinanza

• Attuare una didattica impostata secondo la logica della ricerca – azione, che collega l’istituzione scolastica al territorio e fornisce, se è opportuno, gli strumenti per definire i percorsi opzionali funzionali alle esigenze delle risorse umane e del territorio

Page 28: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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LE COMPETENZELA COERENZA VERTICALE

• sostiene la continuità ed il raccordo curriculare tra le scuole secondarie di primo e secondo grado

• sostiene la continuità ed il raccordo curriculare tra i due bienni della secondaria superiore

Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare - in modo adeguato - i problemi complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere

Page 29: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

Nuovi modelli metodologici - operativi per

promuovere

• apprendimento attraente• personalizzazione dei percorsi• partecipazione attiva •collegamento con il contesto socio economico

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Page 30: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Page 31: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Organizzazione dei percorsi

- Linee guida (Direttiva del Miur n. 57 del 15 luglio 2010)- Pecup (Allegato A – D.P.R. n. 88/2010)- D.M. n. 139 del 22 agosto 2007

- Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006

- Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 [costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF)]

Page 32: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Nelle Linee guida sono presentati  riferimenti e orientamenti a sostegno 

dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, per la definizione del POFe dell’organizzazione 

del curricolo, ivi compresa, per il primo biennio, l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze 

dei risultati di apprendimento di cui agli allegati B) e C) del Regolamento

Page 33: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Pecup

Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario  il  profilo educativo, culturale e professionale 

(Allegato A).

Esso è  finalizzato a:a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per  trasformare la molteplicità dei  saperi in un sapere unitario,  dotato di senso, ricco di motivazioni;  b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.  

Page 34: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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CARATTERISTICHE INNOVATIVE Forte integrazione tra saperi teorici e saperi

operativi; Risultati di apprendimento declinati in

competenze, abilità e conoscenze anche con riferimento al Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF), per favorire la mobilità delle persone nell’Unione europea (da definire con apposito regolamento);

Centralità dei laboratori; Stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per

apprendere in contesti operativi; Possibile collaborazione con esperti esterni

per arricchire l’offerta formativa e sviluppare competenze specialistiche

Page 35: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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VALUTAZIONE E ESAMI DI STATO

Per la valutazione periodica e finale degli studenti e per gli esami di Stato:

sono previste prove finalizzate anche all’accertamento delle competenze in contesti applicativi; le Commissioni degli esami di Stato possono avvalersi anche di qualificati esperti del mondo economico e produttivo.

Page 36: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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CRITERI DI CONFLUENZA NEL NUOVO ORDINAMENTO

Il sistema è RIORDINATO e INNOVATO per valorizzare le vocazioni degli istituti tecnici e degli istituti professionali;

Tutti i corsi di ordinamento (e le relative sperimentazioni degli attuali istituti tecnici) degli istituti tecnici e degli istituti professionali confluiscono nel nuovo ordinamento.

Page 37: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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MISURE DI ACCOMPAGNAMENTODESTINATARI MISURE

Personale scolastico

Giovani e famiglie

Informazione/formazione del personale scolastico sui contenuti della riforma;

Campagna di informazione in relazione alle scelte per l’anno scolastico 2010/2011;

Interventi da attuare in collaborazione con l’ANSAS

Studenti non promossi Misure di accompagnamento per gli studenti non promossi alla classe successiva in relazione alla progressivaentrata in vigore del nuovo ordinamento

Page 38: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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MONITORAGGIO E VALUTAZIONEDI SISTEMA

Costituzione del COMITATO NAZIONALE PER L’ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE, articolato in Commissioni di settore, composto da:

esperti del mondo del lavoro e delle professioni, dell’università e della ricerca;

dirigenti scolastici e docenti; esperti designati dalla Conferenza dei Presidenti

delle Regioni e dall’UPI, dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dal Ministero dello sviluppo economico, con funzioni di proposta e consulenza per l’aggiornamento periodico dei percorsi degli istituti tecnici e professionali e per la definizione degli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione del servizio degli istituti.

Page 39: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

…E DOPO IL DIPLOMA?

Page 40: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

LEGGE 40 DEL 2007 ED IL SUCCESSIVO DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 25 GENNAIO 2008 “LINEE GUIDA PER LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE E LA COSTITUZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI”

Fondazione di partecipazionediploma di specializzazione tecnica superiore in aree tecnologiche ritenute prioritarie dagli indirizzi nazionali di programmazione, con riferimento al quadro strategico dell’Unione Europea: - efficienza energetica;- mobilità sostenibile;- nuove tecnologie della vita;- nuove tecnologie per il made in Italy;- tecnologie innovative per i beni e le attività culturali;- tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Page 41: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Pecup

 Il   Profilo   sottolinea,   in   continuità con il primo ciclo, evidenzia che: le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) 

le abilità operative apprese (il fare consapevole), 

l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute   (l’agire) 

sono  condizione indispensabile per la maturazione delle competenze 

Page 42: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Competenza

Comprovata   capacità   di   utilizzare   conoscenze,   abilità   e   capacità  personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio  e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia

FonteRaccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008  sulla costituzione  del Quadro europeo delle qualifiche

per l’apprendimento permanente

Page 43: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Biennio

L’impianto   del   sistema   degli   Istituti   Tecnici   è   diretto alla   promozione   di   un   insieme   di competenze descritte nel 

Pecup sia generale, sia relativo ai singoli indirizzi. 

Per quanto riguarda il biennio iniziale, vengono assunte per la parte comune le competenze incluse nell’impianto normativo riferibile all’obbligo d’istruzione, riconducibile alle otto

competenze chiave di cittadinanza e ai quattro assi culturali

Page 44: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Otto competenze chiave di cittadinanza

da conseguire al termine dell’istruzione obbligatoria

(Allegato 2 del documento tecnico – D.M. n. 139/2007)

Le competenze chiave proposte nell’allegato 2 sono il risultato che si può conseguire - all’interno di un unico processo di insegnamento /apprendimento - attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali:

- Imparare ad imparare- Progettare- Comunicare- Collaborare e partecipare- Agire in modo autonomo e responsabile- Risolvere problemi- Individuare collegamenti e relazioni- Acquisire ed interpretare l’informazione

Page 45: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Competenze chiave per l’apprendimento permanente - Un quadro di riferimento europeo (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18. 12. 2006)

Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:

1. Comunicazione nella madrelingua

2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. Competenza digitale

5. Imparare a imparare

6. Competenze sociali e civiche

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. Consapevolezza ed espressione culturale

Page 46: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Livelli EQF

(costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente)

Per il biennio è opportuno riferirsi ai primi tre livelli di competenza

Raccomandazione del Parlamento europeo

e del Consiglio 23 aprile 2008

Descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle qualifiche.

Ciascuno degli 8 livelli è definito da una serie di descrittori che indicano i risultati dell’apprendimento relativi alle

qualifiche a tale livello in qualsiasi sistema delle qualifiche

Page 47: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

47

Assi culturali

(Allegato 1 Documento tecnico – D.M. n. 139/2007)

I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono  riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale), contenuti nell’allegato 1. Essi costituiscono “il tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta  e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa:

- asse dei linguaggi- asse matematico- asse scientifico-tecnologico- asse storico-socialePer ogni asse culturale vengono riportate:- Competenze di base a conclusione dell’obbligo di

istruzionePer ogni competenza di base vengono riportate:- abilità/capacità e conoscenze

Page 48: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Nel primo biennio, i risultati di apprendimento dell’area di istruzione generale sono in linea di continuità con gli assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico tecnologico e storico sociale) dell’obbligo di istruzione e si caratterizzano per il collegamento con le discipline di indirizzo

Page 49: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso fin dalprimo biennio, in funzione orientativa e concorrono a far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento dell’obbligo di istruzione;  si sviluppano   nel   successivo   triennio   con   gli approfondimenti   specialistici   che   si   propongono   di sostenere gli studenti nelle loro scelte professionali e di studio

Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero corso di studi sono configurate a partire dal quadro   unitario   definito   dagli   assi   culturali   dell’obbligo   di   istruzione,   che   ne   risulta progressivamente potenziato.

Page 50: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

50

Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa.

Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche.

Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro.

Page 51: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

51

Pecup (Allegato A del D.P.R. n. 88/2010

Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione per gli Istituti Tecnici:

2.1: Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi 2.2: Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi

del settore economico2.3: Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi

del settore tecnologico

 

Page 52: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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Direttiva n. 57/2010: Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli

Istituti tecnici

a) Allegato A: Declinazione dei risultati di apprendimento i conoscenze e

abilità per il primo biennio

b) Allegato A1 Settore economicoc) Allegato A2 Settore tecnologico

declinano: - attività e insegnamenti di area generale -attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo per disciplina, in competenze, conoscenze e abilità

Page 53: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

53

Allegato B e Allegato C del regolamento (D.P.R. n. 88/2010)

Allegato B: Settore economico- area di istruzione generale per Indirizzo “Amministrazione,

Finanza e marketing” e per Indirizzo “Turismo” Allegato B1 - area di indirizzo “Amministrazione, Finanza e

marketing”Allegato B2 – area di indirizzo “Turismo”In essi sono declinati indirizzi, profili, quadri orario e risultati di

apprendimento per competenze

Allegato C: Settore tecnologico- area di istruzione generale per 9 indirizzi- Allegati C1, C2, C3, C4, C5, C6, C7, C8 e C9- area di indirizzoIn essi sono declinati indirizzi, profili, quadri orario i risultati di

apprendimento per competenze

Page 54: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

INDICAZIONI NAZIONALI

Il Regolamento degli Istituti Tecnici definisce gli aspetti culturali e strutturali e i piani di studio in termini di discipline e ore annuali

Le Linee Guida per il primo biennio illustrano gli aspetti culturali e strutturali, affrontano le principali questioni curricolari e didattiche forniscono le indicazioni relative alle discipline in termini di competenze, abilità e conoscenze.

Page 55: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

INDICAZIONI NAZIONALI: GLI ASPETTI CULTURALI Gli Istituti Tecnici hanno la finalità di formare sia per il lavoro

e la professione sia per lo sviluppo personale e la cittadinanza

Per questo il Profilo Educativo Culturale e Professionale è molto articolato e propone una vasta gamma di competenze genrali e specifiche

Ad esempio far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione delle innovazioni e dei problemi che lo sviluppo della scienza e della tecnica ha prodotto e continuamente produce.

Gli IT si caratterizzano come scuole dell’innovazione

Page 56: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

INDICAZIONI NAZIONALI: CARATTERIZZAZIONE METODOLOGICA

La caratterizzazione come scuole dell’Innovazione ha anzitutto implicazioni metodologiche:

Meno enfasi alla padronanza di procedure consolidate e ai repertori tecnologici e più situazioni impreviste, approccio dinamico alle tecnologie, che sono instabili, scelte in condizioni di incertezza

Essere consapevoli delle prospettive di cambiamento delle tecnologie e delle relative dinamiche socio-economiche

Page 57: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

INDICAZIONI NAZIONALI: AUTONOMIA E FLESSIBILITA’

Autonomia: Possibilità di variare il piano di studi per non più del 20% introducendo nuove discipline riducendo quelle ufficiali

Flessibilità:possibilità di cambiamenti fino al 35%, in relazioni a speciali esigenze del territorio, secondo una normativa da varare

Page 58: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

INDICAZIONI NAZIONALI: I DIPARTIMENTI

Gli istituti tecnici definiscono, nella loro autonomia e nel rispetto delle tutele contrattuali in materia di organizzazione del lavoro, le modalità di costituzione dei dipartimenti e le regole per il loro funzionamento. Possono essere previste anche forme molto flessibili e poco strutturate, con forme di comunicazione in presenza e in rete tra i docenti e gli altri soggetti interessati. Si ritiene comunque opportuno che ad essi vada riservato anche uno spazio fisico dedicato

Funzioni del dipartimento nel primo biennio: Consolidamento, con il concorso di tutte discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo

Page 59: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

INDICAZIONI NAZIONALI: COMPETENZE, ABILITA’ CONOSCENZE

L’impianto per competenze. I punti di riferimento europei. L’OCSE

Per il biennio degli IT sono state assunte le competenze a suo tempo definite per l’obbligo scolastico

Tali competenze, dovendosi riferire in modo unitario a ordini e piani di studio molto diversi sono definite in modo molto generale e, soprattutto per alcune discipline, hanno bisogno di specificazioni

Page 60: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

INDICAZIONI NAZIONALI: UN INSEGNAMENTO RIVOLTO ALLE COMPETENZE

Lavorare per competenze: criteri metodologici

Metodi che coinvolgono l’attività degli studenti nell’affrontare questioni e problemi di natura applicativa (alla propria vita, alle altre discipline, alla vita sociale e lavorativa) sia nell’introdurre i nuclei fondamentali delle conoscenze e abilità, sia nel progressivo padroneggiarli.

La laboratorialità e i laboratori come contesto per l’apprendimento: un ambiente di lavoro nel quale si realizzano individualmente o collettivamente prodotti che richiedono un utilizzo intelligente di quanto studiato o sollecitano un suo approfondimento.

Operare per progetti

Page 61: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

INDICAZIONI NAZIONALI: L’ORIENTAMENTO

L’orientamento come attività permanente e non episodica deve avvenire non solo attraverso l’informazione, ma anche attraverso la formazione

E’ essenziale il rapporto con il mondo del lavoro e della ricerca basato sulla collaborazione, la co-progettazione e l’alternanza

Page 62: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

PUNTI DI ATTENZIONE E DIFFERENZIAZIONE IN TRENTINO

Sul piano del profilo culturale e professionale ci sono solo da introdurre le specificità richieste dall’autonomia regionale

Definire i limiti dell’autonomia e la definizione di flessibilità

I piani orari: differenze con quelli nazionali. Le ore a disposizione della scuola. Compresenze più flessibili.

Necessità di un approfondimento delle competenze in particolare per quanto riguarda l’area scientifica-tecnologica, anche attraverso una comparazione e un reciproco arricchimento dei diversi ordini di studi: Licei, IT, IP, IFP

Page 63: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

QUESTIONI APERTE O DA APPROFONDIRE PER LA PROGETTAZIONE

Utilizzo degli spazi disponibili per la caratterizzazione delle vocazioni e specificità territoriali: mediante la definizione di competenze, l’uso delle ore a disposizione e, quando necessario, l’attivazione dei meccanismi di autonomia e flessibilità

Raccordo fra area di indirizzo e area comune:

impossibile assegnare alcune competenze esclusivamente all’una o all’altra: ad esempio competenze comunicative e dimensione storico-sociale delle tecnologie.

Page 64: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

QUESTIONI APERTE O DA APPROFONDIRE PER LA PROGETTAZIONE

Il problema dell’integrazione delle scienze

La componente tecnologica nel biennio del settore tecnologico: necessità di coordinare le discipline tecnologiche fra loro e con le le scienze. Scegliere gli obbiettivi e la struttura di Scienze e Tecnologie Applicate.

L’informatica: trovare un bilancio fra valore strumentale e fondamento culturale.

Page 65: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

ISTITUTI TECNICI

Riordino e potenziamento degli Istituti Tecnici come scuola dell’innovazione

Regolamento Art.1 comma 3

Page 66: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

IDENTITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI

L’identità degli Istituti Tecnici si caratterizza per

una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’ Unione

Europea

Regolamento Art. 2 comma 1

Page 67: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

OBIETTIVO SPECIFICO DEGLI ISTITUTI TECNICI

Far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessari per:

Un rapido inserimento nel mondo del lavoro L’accesso all’Università e all’Istruzione e

Formazione Tecnica Superiore

Regolamento Art .2 comma 1

Page 68: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

NOVITÀ DAL 1° SETTEMBRE 2010

Gli istituti tecnici sono riorganizzati e potenziati a partire dalle classi prime funzionanti nell’anno scolastico 2010-2011 in relazione al profilo educativo, culturale e professionale dello studente di cui all’allegato A

Regolamento Art. 1 comma 3

Page 69: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI

La declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, conoscenze e abilità è effettuata dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia sulla base delle linee guida (art.8 comma 3 del regolamento) anche in relazione alle raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo

(23 aprile 2008 EQF) Regolamento Art. 5 comma 1a

Page 70: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

I PERCORSI

I percorsi degli istituti tecnici hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione ai settori e agli indirizzi di cui agli articoli 3 e 4 del regolamento

Regolamento Art. 2 comma 2

Page 71: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

I PERCORSI

Gli Istituti Tecnici passano da 10 settori e 39 indirizzia 2 settori ed 11 indirizzi : SETTORE ECONOMICO SETTORE

TECNOLOGICO

DUE INDIRIZZI NOVE INDIRIZZI

Page 72: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

SETTORE ECONOMICO

AMMINISTRAZIONE,FINANZA e MARKETING che prevede le articolazioni:

TURISMO

Regolamento Art. 3

a) Relazioni internazionali per il marketing

b) Sistemi informativi aziendali

Page 73: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

SETTORE TECNOLOGICO

1) Meccanica, meccatronica ed energia con le articolazioni:

- Meccanica e meccatronica

- Energia

2) Trasporti e Logistica con le articolazioni:

- Costruzione del mezzo - Conduzione del mezzo - Logistica

3) Elettronica ed Elettrotecnica con le articolazioni:

- Elettronica - Elettrotecnica - Automazione

4) Informatica e Telecomunicazioni con le articolazioni:

- Informatica - Telecomunicazioni

5) Grafica e Comunicazione

Page 74: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

SETTORE TECNOLOGICO

6) Chimica, Materiali e Biotecnologie con le articolazioni:

- Chimica e materiali

- Biotecnologie ambientali

- Biotecnologie sanitarie

7) Sistema Moda con le articolazioni:

- Tessile, abbigliamento e

moda

- Calzature e moda

8) Agraria, agroalimentare e agroindustria con le articolazioni:

- Produzioni e trasformazioni - Gestione dell’ambiente e territorio - Viticoltura ed enologia

9) Costruzioni, Ambiente e Territorio con le articolazioni:

- Costruzioni, ambiente e territorio - Geotecnico

Page 75: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

TABELLA DI CONFLUENZA DEI PERCORSI SETTORE ECONOMICO

PREVIGENTE ORDINAMENTO

NUOVO ORDINAMENTO

TIPOLOGIA INDIRIZZO INDIRIZZO ARTICOLAZIONEIstituto Tecnico Commerciale

Ragioniere Perito Commerciale AMMINISTRAZIO

NE FINANZA E

MARKETING

AMMINISTRAZIONE

FINANZA

E MARKETING

Istituto Tecnico

per le Attività Sociali

Economico-dietista

Dirigente di comunità

Istituto Tecnico

Commerciale

Ragioniere perito Commerciale e Programmatore

SERVIZI

INFORMATIVI AZIENDALI

Istituto Tecnico per periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere

Perito aziendale corrispondente in lingue estere

RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING

Istituto Tecnico per il Turismo Perito Turistico TURISMO

Page 76: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

TABELLA DI CONFLUENZA DEI PERCORSI SETTORE TECNOLOGICO 1

PREVIGENTE ORDINAMENTO NUOVO ORDINAMENTOTIPOLOGIA INDIRIZZO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Meccanica

MECCANICAMECCATRONICA

ED ENERGIA

MECCANICA E

MECCATRONICA

Fisica industriale

Industria ottica

Metallurgia

Materie plastiche

Industria Navalmeccanica

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALETermotecnica

Energia nucleare ENERGIA

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Costruzioni aeronautiche

TRASPORTI E

LOGISTICA

COSTRUZIONE DEL MEZZOISTITUTO TECNICO NAUTICO Costruzioni Navali

ISTITUTO TECNICO NAUTICOCapitani

CONDUZIONE DEL MEZZO

Macchinisti

ISTITUTO TECNICO AERONAUTICO

Navigazione aerea

Assistenza alla navigazione aerea

ISTITUTO TECNICO Progetti sperimentali LOGISTICA

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALEElettronica e automazione

ELETRONICA ED

ELETTROTECNICA

ELETTROTECNICA

Elettronica e Telecomunicazione ELETTRONICA

ISTITUTI TECNICI Progetti sperimentali AUTOMAZIONE

Page 77: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

TABELLA DI CONFLUENZA DEI PERCORSI SETTORE TECNOLOGICO 2

PREVIGENTE ORDINAMENTO NUOVO ORDINAMENTOTIPOLOGIA INDIRIZZO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Informatica INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI

INFORMATICA

ISTITUTI TECNICI Progetti sperimentali TELECOMUNICAZIONI

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Arti fotograficheGRAFICA E COMUNICAZIONE

Arti grafiche

Industria cartaria

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Chimico

CHIMICA , MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

CHIMICA E MATERIALIChimico conciario

Industria tintoria

ISTITUTO TECNICO Progetti sperimentaliBIOTECNOLOGIA AMBIENTALI

ISTITUTO TECNICO Progetti sperimentali BIOTECNOLOGIE SANITARIE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Tessile, settore confezione industriale

SISTEMA MODA

TESSILE ABBIGLIAMENTO E MODA

Tessile, settore produzione di tessuti

Disegno di tessuti

ISTITUTO TECNICO Progetti sperimentali CALZATURE E MODA

Page 78: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

TABELLA DI CONFLUENZA DEI PERCORSI SETTORE TECNOLOGICO 3

PREVIGENTE ORDINAMENTO NUOVO ORDINAMENTOTIPOLOGIA INDIRIZZO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Tecnologie alimentari

AGRARIA, AGROALIMENTARE

E AGROINDUSTRIA

PRODUZIONE E TRASFORMAZIONI

ISTITUTO TECNICO AGRARIO

Indirizzo generale

Progetti sperimentaliGESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Corso per viticoltura ed enologia

VITICOLTURA ED ENOLOGIA

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI

Geometra

COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO

COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Edilizia

GEOTECNICOIndustria mineraria

Page 79: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

LA STRUTTURA DEL PERCORSO QUINQUENNALE

1056 ore annuali di lezione = 32 ore settimanali

Regolamento Art. 5 comma 1b

Page 80: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

STRUTTURA PRIMO BIENNIO

660 ore di attività e istruzione generale

396 ore di attività di indirizzo

Assolvimento dell’obbligo e acquisizione dei saperi e delle competenze di indirizzo in FUNZIONE ORIENTATIVA

Art. 5 comma 2a

Page 81: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

STRUTTURA SECONDO BIENNIO

495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale

561 ore di attività di indirizzo

Funzione formativa in relazione agli indirizzi

Regolamento Art. 5 comma 2b - 2d

Page 82: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

STRUTTURA QUINTO ANNO

495 ore di attività e istruzione generale

561 ore di attività di indirizzo

Orientamento : - prosecuzione degli studi

- ingresso nel mondo del lavoro e delle

professioni Regolamento Art. 5 comma 2 c - 2d

Page 83: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

AUTONOMIA E FLESSIBILITÀ

Quota di autonomia del 20% dei curricoli

Flessibilità: 30% dell’orario annuale delle aree di indirizzo

nel secondo biennio35% dell’orario annuale delle aree di indirizzo

nell’ultimo anno

Regolamento Art.5 comma 3a – 3b

Page 84: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

REALIZZAZIONE DEI PERCORSI

le competenze basate sulla DIDATTICA LABORATORIALE

il collegamento organico con il MONDO

del LAVORO e delle professioni

le attività di STAGE, TIROCINI e ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO come strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio

Regolamento Art. 5 comma 2e

Page 85: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

LE STRUTTURE INNOVATIVE

La cui possibile istituzione è demandata alle singole Autonomie Scolastiche sono:

i Dipartimenti: quali articolazioni funzionali del Collegio docenti. Il Comitato tecnico scientifico quale organismo paritetico composto da

docenti ed esperti esterniRegolamento Art. 5 comma 3

 

Page 86: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

I DIPARTIMENTI  Sono articolazioni funzionali del collegio in

merito a : Azioni di progettazione Sostegno alla didattica Integrazione disciplinare Svolgono un ruolo innovativo poiché favoriscono Il lavoro di gruppo La condivisione degli obiettivi ed il sostegno alla

didattica Operativamente prevedono: Riunioni periodiche, Condivisione di esperienze, Pianificazioni di unità di apprendimento pluridisciplinari

 

Page 87: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

COMPOSIZIONE: paritetica, con un ugual numero di docenti ed esperti del mondo del

lavoro e/o delle professioni e/o della ricerca. FUNZIONE: consultiva e di proposta in relazione a : - Organizzazione delle aree di indirizzo - Utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità ISTITUZIONE: demandata alle singole autonomie scolastiche (D.S. e OO.CC) DURATA: annuale – biennale o altro, così come declinato dalla singola

Autonomia che lo istituisce

   

Page 88: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

OPPORTUNITÀ SOTTESE ALLA COSTITUZIONE DEL CTS creazione di un Rapporto sinergico tra mondo della

scuola dell’impresa, delle professioni e della ricerca. 

Superamento dell’autoreferenzialità 

Creazione, col supporto di istituzioni del territorio, ( appartenenti a industria, professioni e ricerca), di unità didattiche ed azioni formative ( stages, alternanza scuola lavoro…) coerenti col profilo in uscita.

Realizzazione di un P.O.F. coerente con l’innovazione 

  

Page 89: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

89

Nelle quote di flessibilità, è possibile:

articolare le aree di indirizzo in opzioni anche con insegnamenti alternativi;

scegliere insegnamenti alternativi compresi in un apposito elenco nazionale, definito con regolamento ministeriale, per rispondere a particolari esigenze del mondo del lavoro e delle professioni, senza incorrere in una dispendiosa proliferazione e frammentazione di indirizzi.

MIURPIÙ AUTONOMIA PER LE SCUOLE

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

Page 90: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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MONITORAGGIO E VALUTAZIONEDI SISTEMA

Costituzione del COMITATO NAZIONALE PER L’ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE, articolato in Commissioni di settore, composto da:

esperti del mondo del lavoro e delle professioni, dell’università e della ricerca;

dirigenti scolastici e docenti; esperti designati dalla Conferenza dei Presidenti

delle Regioni e dall’UPI, dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dal Ministero dello sviluppo economico, con funzioni di proposta e consulenza per l’aggiornamento periodico dei percorsi degli istituti tecnici e per la definizione degli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione del servizio degli istituti.

MIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

Page 91: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING -AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING - PROFILOPROFILO MIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

Il Perito in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze specifiche nel campo dei macro-fenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo) degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa.

È in grado di:- partecipare al lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e contributo personale;- operare con flessibilità in vari contesti affrontando il cambiamento;- operare per obiettivi e per progetti;- documentare opportunamente il proprio lavoro;- individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione;- elaborare, interpretare e rappresentare dati con il ricorso a strumenti informatici;- operare con una visione trasversale e sistemica; - comunicare con linguaggi appropriati e con codici diversi;- comunicare in due lingue straniere anche su argomenti tecnici.

In particolare, è in grado di assumere ruoli e funzioni relative a:- rilevazione dei fenomeni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili;- trattamenti contabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;- adempimenti di natura fiscale (imposte dirette ed indirette, contributi);- trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;- lettura, redazione e interpretazione dei documenti contabili e finanziari aziendali;- controllo della gestione; - reporting di analisi e di sintesi; - utilizzo di tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione amministrativo/finanziaria.

Page 92: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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MIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

TURISMO -TURISMO - PROFILO PROFILO Il Perito nel Turismo ha competenze specifiche nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, oltre a competenze specifiche nel comparto delle aziende del settore turistico.Opera nel sistema produttivo con particolare attenzione alla valorizzazione e fruizione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico. Integra le competenze dell’ambito gestionale e della produzione di servizi/prodotti turistici con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa.Opera con competenza ed autonomia nelle diverse tipologie di imprese turistiche.

È in grado di:

- esprimere le proprie competenze nella gestione organizzativa dei servizi secondo parametri di efficienza, efficacia e qualità;

- esprimere le proprie competenze nel lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e propositivo contributo personale;

- operare con flessibilità in vari contesti affrontando adeguatamente il cambiamento;- operare per obiettivi e per progetti;- documentare opportunamente il proprio lavoro;- individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione;- elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati con il ricorso a strumenti informatici; e software gestionali;- operare con visione trasversale e sistemica;- comunicare con linguaggi appropriati e con codici diversi;- comunicare in tre lingue straniere.

Page 93: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA -MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA - PROFILOPROFILO

MIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

- ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici;- nelle attività produttive d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi produttivi; opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi. È in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;- integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi; - relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;- è in grado di operare autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;- è in grado di pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati, descrivendo e documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso;- Conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.

Page 94: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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TRASPORTI E LOGISTICA – TRASPORTI E LOGISTICA – PROFILOPROFILO

MIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

- ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi e l’organizzazione di servizi logistici;- ha competenze e conoscenze che, a seconda delle declinazioni di settore scelte dai singoli istituti, riguardano le diversificate articolazioni del trasporto; - possiede una cultura sistemica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi del settore in cui si specializza e di quelli collaterali;- integra le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle norme vigenti in materia di trasporto;- è in grado di operare autonomamente nel controllo, nelle regolazioni, e riparazioni dei sistemi di bordo;- esprime le proprie competenze nella pianificazione e nell’organizzazione dei servizi; - applica le tecnologie per l’ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico e organizzativo dell’impresa;- nell’ambito dell’area Logistica, è in grado di operare nel campo delle infrastrutture, delle modalità di gestione del traffico e relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della conduzione del mezzo in rapporto alla tipologia d’interesse, della gestione dell’impresa di trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di nodo e intermediari logistici;- relativamente alle tipologie di intervento, agisce nell’applicazione delle normative nazionali, comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, dei servizi e del lavoro nonché del trasporto di merci pericolose;- è in grado di esprimere le proprie competenze nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell’ambiente e nell’utilizzazione razionale dell’energia;- descrive e documenta il lavoro svolto, conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.

Page 95: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

95ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - PROFILOPROFILO

MIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

- ha competenze specifiche nel campo dei materiali e della tecnologia costruttiva dei sistemi elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;- nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei sistemi elettronici e degli impianti elettrici;- è in grado di programmare controllori e microprocessori; opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi;- è in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; - conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;- integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;- interviene nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonte alternativa, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;- è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, nel mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende;- è in grado di pianificare la produzione dei sistemi progettati; descrive e documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto, utilizza e redige manuali d’uso; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.

Page 96: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI - INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI - PROFILOPROFILOMIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

- ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;- ha competenze e conoscenze che, a seconda delle declinazioni che le singole scuole vorranno approfondire, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione dei segnali;- ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che, sempre a seconda della declinazione che le singole scuole vorranno approfondire, possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;- esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”);- è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;- nell’analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, che esercita in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team;- possiede un’elevata conoscenza dell’inglese tecnico specifico del settore per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; utilizza e redige manuali d’uso..

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GRAFICA E COMUNICAZIONE - PROFILOPROFILO

MIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

Il Perito in Grafica e Comunicazione ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa , con particolare riferimento all’uso di tecnologie per produrla;integra conoscenze di informatica di base e di strumenti hardware e software grafici e multimediali, di sistemi di comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa; ha competenze tecniche e sistemistiche che, a seconda delle esigenze del mercato del lavoro e delle corrispondenti declinazioni, possono rivolgersi:

- alla programmazione ed esecuzione delle operazioni di prestampa e alla gestione e all’organizzazione delle operazioni di stampa e post-stampa;- alla realizzazione di ipertesti e presentazioni multimediali; - alla realizzazione fotografica e audiovisiva;- alla realizzazione e gestione di sistemi software di comunicazione in rete;

Sa gestire progetti, inserirsi in attività di azienda, operare nell’ambito delle norme di sicurezza;conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.

Page 98: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE - PROFILOPROFILO MIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

- ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio, conciario, cartario, materie plastiche, metallurgico, minerario, ambientale, biotecnologico e microbiologico, nelle analisi chimico-biologiche e ambientali, relative al controllo igienico-sanitario e al controllo e monitoraggio dell’ambiente.;- nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi. Ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;- integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;- ha conoscenze specifiche in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;- ha competenze per la pianificazione, gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi e, nello sviluppo del processo e del prodotto, è in grado di verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllarne il ciclo di produzione utilizzando software dedicati sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti. Esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte;- conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.

Page 99: ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

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TESSILE, ABBIGLIAMENTO E MODA - PROFILOPROFILOMIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici- ha competenze specifiche nell’ambito delle diverse realtà ideativo-creative, progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento e moda;- nei diversi contesti d’impiego, con riferimento alle specifiche esigenze, è in grado di assumere ruoli e funzioni di ideazione, progettazione e produzione di filati, tessuti, confezioni, calzature e accessori, di organizzazione, gestione e controllo della qualità delle materie prime e dei prodotti finiti; - relativamente alle diverse tipologie di processi produttivi, interviene nella gestione e nel controllo degli stessi per migliorare qualità e sicurezza dei prodotti;- applica le normative sulla tutela dell’ambiente, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e degli impianti;- integra la sua preparazione con competenze trasversali di filiera che gli consentono sensibilità e capacità di lettura delle problematiche dell’area sistema-moda;- relativamente alle strategie aziendali, opera in termini di individuazione di strategie innovative di processo, di prodotto e di marketing; contribuisce all’innovazione creativa, produttiva e organizzativa delle aziende del settore moda;- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; - conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.

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AGRARIA E AGROINDUSTRIA - PROFILOPROFILOMIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

- ha competenze specifiche nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive nei settori vegetale e animale, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente;- ha competenze e conoscenze che, a seconda delle articolazioni che le singole scuole vorranno approfondire, si rivolgono al miglioramento dei prodotti e delle tecniche di trasformazione, alla valorizzazione dei caratteri, con attenzione alla trasparenza e alla tracciabilità, o alla gestione dell’ambiente e del territorio secondo le normative concernenti l’agricoltura; - nell’ambito delle articolazioni previste, esprime le proprie competenze nelle attività di miglioramento genetico dei prodotti, sia vegetali che animali, sulla scorta di competenze nel settore delle biotecnologie agrarie in modo da contribuire a garantire gli aspetti più significativi delle caratteristiche igieniche ed organolettiche o individua esigenze locali verso il miglioramento delle situazioni ambientali mediante controlli con opportuni indicatori, valorizzazione di produzioni mediante attività agrituristiche, protezione dei suolo e delle strutture paesaggistiche, sostegno agli insediamenti e alla vita rurale;- opera nel settore della trasformazione dei prodotti, attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati, gestendo altresì una corretta utilizzazione dei reflui e dei residui;- controlla con metodi contabili ed economici le predette attività redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi economici, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte;- procede ad operazioni di rilievo, di conservazione del catasto, ad interpretazione di carte tematiche, esprimendo le proprie competenze in attività di gestione del territorio. Rileva condizioni di disagio ambientale e progetta interventi a protezione delle zone di rischio;- opera nelle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. Esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte;- conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.

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COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO - PROFILOPROFILO MIUR

I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici

- ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti di rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale risorse ambientali;- possiede capacità grafiche e progettuali in campo edilizio e nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti, nel rilievo topografico, nella stima di terreni e fabbricati e delle altre componenti del territorio, nei diritti reali che li riguardano, nell’amministrazione di immobili e nello svolgimento di operazioni catastali;- nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi mentre opera in autonomia nel caso di organismi di modesta entità;- opera autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nella organizzazione di cantieri mobili. Relativamente ai fabbricati interviene nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, è in grado di prevedere, nell’ambito dell’edilizia eco compatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;- la sua formazione sistemica gli consente di spaziare tra le sue conoscenze fino ad arrivare alla pianificazione ed alla organizzazione di tutte le misure opportune in materia di salvaguardia della salute nei luoghi di vita e di lavoro;- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte;- conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.