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1 ISTITUTO COMPRENSIVO “CREMA DUE” P.T.O.F. PIANO TRIENNALE DELL‟OFFERTA FORMATIVA 2019 2022

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ISTITUTO COMPRENSIVO

“CREMA DUE”

P.T.O.F. PIANO TRIENNALE DELL‟OFFERTA FORMATIVA

2019 – 2022

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ULTERIORI DOCUMENTI

DI PREMINENTE INTERESSE

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SOMMARIO

ULTERIORI DOCUMENTI DI PREMINENTE INTERESSE ............................................................................ 3

REGOLAMENTO INTERNO ............................................................................................................................... 4

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA‟ TRA SCUOLA E FAMIGLIA SCUOLA INFANZIA ... 26

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA‟ TRA SCUOLA E FAMIGLIA SCUOLA PRIMARIA .. 30

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA‟ TRASCUOLA E FAMIGLIA SECONDARIA ............................... 34

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI ............................................................... 38

PAI ....................................................................................................................................................................... 52

PIANO DI SVILUPPO PER LA DIGITALIZZAZIONE..................................................................................... 57

PROPOSTA PRESENTAZIONE PROGETTO FONDI PON 2014-2020 ........................................................... 60

CREMA DUE “CIVIC CENTER” ....................................................................................................................... 66

LO STUDIO DELLA MUSICA ........................................................................................................................... 73

FABBISOGNO DI ORGANICO.......................................................................................................................... 74

POSTI PER IL POTENZIAMENTO.................................................................................................................... 76

FABBISOGNO PERSONALE ATA .................................................................................................................... 79

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ................................................................................................. 79

RETI TRA SCUOLE E CON ALTRI SOGGETTI .............................................................................................. 80

PdM (PIANO di MIGLIORAMENTO)2019/22 ….……………………………………………………………….81

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ULTERIORI DOCUMENTI DI INTERESSE PREMINENTE

Altri documenti da cui un PTOF non può prescindere sono dati dal Regolamento di Istituto che ne

delinea l‟assetto normativo e micro- organizzativo interno, il Patto Educativo di corresponsabilità

scuola-famiglia che disegna il rapporto con l‟utenza in termini di reciprocità di diritti/doveri, il

Protocollo di Accoglienza per gli alunni portatori di altra cultura che cerca di costruire le premesse

per una loro rapida sintonia con il nostro ambiente scolastico, il PAI (Piano Annuale per l‟Inclusività)

che traccia le linee – guida in ordine alla diversabilità e al disagio certificato/documentato.

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ISTITUTO COMPRENSIVO CREMA 2 - CRIC825003

Via Renzo da Ceri, 2/h – 26013 Crema – CR Tel.

0373/30115 – fax 0373/230287

[email protected] sito

internetwww.iccremadue.gov.it

posta elettronica certificata: [email protected]

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Funzionamento della scuola

pag.

CAP.I Iscrizione alunni, scelta di avvalersi o meno dell’

insegnamento della religione cattolica, iscrizionee confermaservizi

Art. 1 Domande di iscrizione 8

Art. 2 Formazione sezioni e classi 9

Art. 3 Scelta di avvalersi o meno dell‟insegnamento della religione cattolica 9 Art. 4 Adesione alla mensa 9 Art. 5 Pre-scuola e doposcuola 9

CAP.II Sorveglianza, sicurezzaalunni

Art. 6 Ingresso 10

Art. 7 Accoglienza e vigilanza nella scuola 10 Art. 8 Vigilanza sulla classe 10 Art. 9 Vigilanza durante l‟intervallo 10 Art.10 Vigilanza del personaleausiliario 11

Art.11 Vigilanza in mensa 11 Art.12 Uscita 11 Art.13 Assenze alunni 11 Art.14 Infortuni alunni e tutelaassicurativa 11

Art.15 Somministrazione farmaci 11

Art.16 Sicurezza degli alunni e deilavoratori 11

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CAP.III Uscite didattiche e visiteguidate

Art.17 Direttivegenerali 12

Art.18 Criteri 12

CAP.IV Docenti e comportamentoalunni

Art.19 Assegnazione docenti a classi e sezioni 13

Art.20 Rapporti con lefamiglie 13 Art.21 Assemblee deigenitori 13 Art.22 Comportamentoalunni 13 Art.23 Comportamento docenti e personale nondocente 13

CAP.V Utilizzo materiali, attrezzature espazi

Art.24 Biblioteca di plesso 14

Art.25 Uso localiscolastici 14

CAP.VI Relazioni conl’esterno

Art.26 Collaborazioni con Enti oAssociazioni 14

Art.27 Diffusione iniziative e rilascioautorizzazioni 14

Art.28 Rapportiinter-istituzionali 15

CAP.VII Normafinale

Art.29 Proposte di modifica del presenteRegolamento 15

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Art. 1 - DOMANDE DI ISCRIZIONE

Scuola dell’Infanzia

Alla Scuola dell‟Infanzia possono iscriversi i bambini secondo la normativa vigente.

Qualora le iscrizioni fossero superiori al numero dei posti disponibili, per graduare l‟ammissione vengono utilizzati i criteri

deliberati dal Consiglio d‟Istituto.

Scuola Primaria.

Sono obbligati all‟iscrizione tutti i bambini secondo la normativa vigente.

Le domande di iscrizione degli alunni obbligati alla frequenza della classe prima si effettuano on line secondo il

calendario e le modalità fissate annualmente dalle Autoritàscolastiche.

Qualora le iscrizioni fossero superiori al numero dei posti disponibili, per graduare l‟ammissione vengono utilizzati i

criteri deliberati dal Consiglio d‟Istituto tenendo anche conto del Protocollo siglato tra i tre Istituti cittadini e l‟Ente

locale.

Le iscrizioni alle classi successive alla prima avvengono d‟ufficio.

Scuola Secondaria di Primo Grado.

Sono obbligati all‟iscrizione tutti i ragazzi secondo la normativa vigente.

Le domande di iscrizione degli alunni obbligati alla frequenza della classe prima si effettuano on line secondo il

calendario e le modalità fissate annualmente dalle Autoritàscolastiche.

Qualora le iscrizioni fossero superiori al numero dei posti disponibili, per graduare l‟ammissione vengono utilizzati i

criteri deliberati dal Consiglio d‟Istituto tenendo anche conto del Protocollo siglato tra i tre Istituti cittadini e l‟Ente

locale.

Le iscrizioni alle classi successive alla prima avvengono d‟ufficio.

Al momento dell‟iscrizione l‟alunno sceglie la seconda lingua comunitaria, ottenendone la conferma compatibilmente

con la dotazione organica assegnata, il numero delle richieste e la normativa vigente.

L‟alunno può anche optare per l‟indirizzo musicale, previa prova attitudinale per l‟individuazione dello strumento

oggetto di studio nel corso del triennio (flauto, pianoforte, chitarra o violino).

Cap. I - ISCRIZIONE ALUNNI, SCELTA DI AVVALERSI O MENO

DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA, ISCRIZIONE E CONFERMA SERVIZI -

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Art. 2 - FORMAZIONE SEZIONI E CLASSI

La formazione delle sezioni della Scuola dell‟Infanzia e delle prime classi della Scuola Primaria e Secondaria terrà

presenti i seguenticriteri:

- nel caso di più alunni con certificazione di handicap, gli stessi saranno di norma assegnati in numero uguale

persezione;

- se ci sono bambini/ragazzi che presentano particolari problemi, già evidenziati nella Scuola

dell‟Infanzia/Primaria o segnalati dai genitori /Asilo Nido, gli stessi saranno divisi tra le sezioni in modo che

queste siano il più possibile omogenee tra loro e, nello stesso tempo, eterogenee al lorointerno;

- di norma i gemelli/fratelli saranno inseriti in sezionidiverse;

- la formazione definita delle sezioni può anche avvenire dopo un periodo di osservazione delle

dinamicherelazionali;

- qualora nel corso dell‟anno scolastico dovessero arrivare nuovi alunni, questi ultimi verranno assegnati, di

norma, alla sezione con il minor numero di alunni e/o di problematicità, tenendo conto anche della

dislocazione dei plessi rispetto alle esigenze dellafamiglia.

Nelle classi successive, con sezioni parallele, qualora in casi particolari le insegnanti lo ritenessero opportuno, è

possibile modificare la composizione delle sezioni.

Art. 3 - SCELTA DI AVVALERSI O MENO DELL’INSEGNAMENTO DELLA

RELIGIONE CATTOLICA

Al momento dell‟iscrizione al primo anno della Scuola dell‟Infanzia e della Scuola Primaria/Secondaria i genitori

scelgono se avvalersi o meno dell‟insegnamento della religione cattolica. Tale scelta, vincolante per tutto l‟anno

scolastico in corso, può essere modificata negli annisuccessivi.

Qualora i genitori scelgano di non avvalersi dell‟insegnamento della religione cattolica potranno usufruire di proposte

previste in alternativa, da mediare con le risorse a disposizione della scuola.

Art.4 - ADESIONE ALLAMENSA

In sede di iscrizione si richiede l‟adesione preventiva al servizio mensa per scopi organizzativi. L‟iscrizione vera e propria

verrà effettuata presso l‟Ente locale secondo le tempistiche da quest‟ultimo stabilite. (Allegato n. 6)

Art. 5 - PRE-SCUOLA EDOPOSCUOLA

Il servizio di pre-scuola e doposcuola (Infanzia e Primaria) ed eventualmente interscuola (Secondaria) verrà attivato nei

vari plessi scolastici secondo le modalità, le tempistiche e i costi stabiliti dall‟Ente Locale o da Cooperative/Consorzi

delegate/i.

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Art. 6 - INGRESSO

Gli orari di funzionamento delle singole scuole sono pubblicati sul sito dell‟Istituto, si trovano esposti all‟ingresso di

ogni edificio scolastico e negli Allegati annessi al Regolamento e relativi ad ogni plesso (Allegati n. 1– 2–3 –4 –5)

* Scuoladell’Infanzia

Nell‟arco di tempo stabilito per ogni plesso, i bambini vengono affidati agli insegnanti dai genitori o dagli

accompagnatori che si trattengono per il tempo strettamente necessario per eventuali comunicazioni con gli insegnanti.

* Scuola Primaria eSecondaria

Nella Scuola Primaria e Secondaria i genitori possono accompagnare i figli solo fino all‟ingresso dell‟edificio.

Possono accedere all‟edificio scolastico solo per comunicazioni urgenti o a seguito di convocazione, previa richiesta

tramite il Collaboratore scolastico.

In caso di ingresso in ritardo i bambini/ragazzi devono essere affidati, previa presentazione della relativa giustifica, al

personale ausiliario.

Art.7 - ACCOGLIENZA E VIGILANZA NELLASCUOLA

Gli alunni vengono accolti dagli insegnanti e/o dal personale scolastico nell‟ingresso dell‟edificio, dove lo spazio lo

consente, oppure nelleclassi.

L‟obbligo di vigilanza sussiste fino al termine delle lezioni e alla concomitante uscita dalla scuola, secondo le

modalità definite dalle Circolari emanate dall‟Ufficio di Direzione.

Art.8 - VIGILANZA SULLACLASSE

Nessuna classe o gruppo di alunni dovrà mai risultare incustodita/o.

In caso di assenza di un insegnante, in attesa del supplente o per improvvise o imprevedibili necessità, il responsabile di

plesso o un docente delegato provvede ad organizzare la necessariaassistenza.

Art. 9 - VIGILANZA DURANTE L’INTERVALLO

La/le pausa/e dell‟intervallo deve/devono consentire agli alunni di fruire di un adeguato periodo di distensione e di

accedere ordinatamente ai servizi. L‟intervallo si svolgerà sotto la diretta sorveglianza e responsabilità degli insegnanti

in servizio in quell‟orario o di turno, coadiuvati dai collaboratoriscolastici.

Cap.II- SORVEGLIANZA, SICUREZZAALUNNI

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Art. 10 - VIGILANZA DEL PERSONALE AUSILIARIO

I collaboratori scolastici vigilano sugli alunni in casi di particolare necessità e per il tempo strettamente necessario.

Durante i momenti dell‟ingresso, dell‟uscita, dell‟intervallo ed eventualmente della mensa collaborano con i docenti

nella vigilanza degli alunni e controllano il loro regolare accesso alle aule, ai bagni ed il transito nei corridoi, sulle scale

e negli spazi comuni.

Durante lo svolgimento delle lezioni sono tenuti alla vigilanza nei corridoi, negli spazi comuni e nei servizi igienici.

Un collaboratore scolastico deve sempre essere presente all‟ingresso dell‟edificio scolastico, fatte salve le situazioni di

straordinarietà od urgenza.

Art. 11 - VIGILANZA IN MENSA

La vigilanza durante il pasto è effettuata dagli insegnanti.

Al termine del pasto gli alunni trascorrono il tempo rimanente nei locali interni della scuola, oppure negli spazi esterni.

Gli insegnanti ed eventualmente anche i collaboratori scolastici garantiscono la sorveglianza fino all‟inizio delle lezioni

pomeridiane.

Art. 12 - USCITA

Gli alunni non possono lasciare la scuola prima della fine dell‟orario delle lezioni. Qualora vi fossero motivate richieste

per l‟uscita anticipata o temporanea dell‟alunno, è necessario che tale richiesta sia formulata per iscritto, con apposito

modulo incluso nel diario, con l‟indicazione dell‟orario d‟uscita e del nome della persona che provvede al ritiro,

debitamente firmata da chi esercita la potestà genitoriale o da chi ne èdelegato.

A tutela della sicurezza di persone e cose, al termine delle lezioni non è consentito ad alunni, genitori ed

accompagnatori, rientrare o intrattenersi nell‟edificio scolastico e nelle sue pertinenze (corridoio, cortile...)

Art. 13 - ASSENZE ALUNNI

L‟alunno che rimane assente, anche solo per un giorno, per qualsiasi motivo, deve presentarsi a scuola con la

giustificazione scritta dei genitori su apposito modulo incluso nel diario. Gli alunni privi di giustificazione sono

riammessi in classe, ma la famiglia è tenuta a giustificare l‟assenza il giorno successivo.

Pertanto, non è necessario avvisare la scuola dell‟assenza, salvo che sia prevedibile (es. visite mediche, esami ecc.) In

questo caso l‟assenza va segnalata in anticipo.

Qualora un alunno non usufruisca del servizio mensa o doposcuola, il genitore dovrà comunicarlo per iscritto agli

insegnanti tramite il diario.

Art. 14 - INFORTUNI ALUNNI E TUTELA ASSICURATIVA

In caso di improvviso malessere dell‟alunno e/o in caso di infortunio i docenti e/o gli addetti al primo soccorso

prestano assistenza, danno comunicazione ai genitori, avvisano

immediatamente la Segreteria e, se del caso, allertano la struttura di Pronto Intervento. In caso di infortunio gli

insegnanti devono far pervenire in Segreteria, al più presto, la relazione scritta dell‟accaduto; la famiglia, a sua volta,

deve far pervenire la documentazione medica rilasciata dal Pronto Soccorso possibilmente entro 24ore.

La Segreteria provvederà all‟invio della denuncia alle autorità competenti e all‟Assicurazione. Ogni anno il Consiglio

di Istituto propone alle famiglie la stipula della Polizza Assicurativa di tutela infortuni e di responsabilità civile.

I contenuti essenziali della Polizza sono consultabili sul sito istituzionale o in segreteria.

Art. 15 - SOMMINISTRAZIONE FARMACI

In ordine alla somministrazione di farmaci agli alunni si rimanda all‟ Allegato n. 7 e 7bis

Art. 16 - SICUREZZA DEGLI ALUNNI E DEILAVORATORI

Per adeguarsi alla normativa il nostro Istituto ha messo in atto le misure di prevenzione e protezione previste dal D. Lgs. N°

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81/08 e s.m.i., avvalendosi della collaborazione:

- dell‟Amministrazione Comunale, tenuta, in base alle norme vigenti, alla fornitura e alla manutenzione

deilocali.

- di altri soggetti pubblici e privati in grado di offrire consulenze eservizi.

È stato predisposto un documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante l‟attività scolastica, che

contiene i criteri adottati e l‟individuazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare.

Per ogni edificio scolastico è stato definito un piano di emergenza, condiviso anche con gli alunni, attraverso prove e

simulazioni.

Art. 17 – DIRETTIVE GENERALI

L‟intera gestione delle uscite didattiche e delle visite guidate rientra nella completa autonomia decisionale e nella

responsabilità degli organi di autogoverno delle istituzioni scolastiche.

Gli alunni della Scuola dell‟Infanzia si avvarranno, in via ordinaria, di uscite brevi sul territorio, per esperienze

connesse alla programmazione educativo-didattica.

Nella Scuola Primaria e Secondaria la distanza dalle mete prescelte e la durata delle uscite sarà graduata in rapporto

all‟età degli alunni.

Le uscite didattiche devono essere funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali, didattici e di socializzazione stabiliti nel

P.O.F.

Il Consiglio di Istituto delibera il Piano delle Uscite per l‟anno scolastico di riferimento, preventivamente approvato dal

Collegio Docenti, entro il 20 dicembre.

In considerazione di particolari esigenze o iniziative di carattere culturale, il Consiglio di Istituto prenderà in esame,

anche oltre tale termine, eventuali proposte di uscita.

Art. 18 - CRITERI

1. Il tetto massimo di spesa previsto per l‟intero anno scolastico è fissato dal Consiglio di Istituto.

2. L‟uscita potrà avvenire soltanto se l‟adesione della classe e/o del gruppo partecipante sarà almeno

pariall‟80%.

3. La partenza non deve avvenire prima delle ore 7.00 e il rientro deve essere previsto entro le ore 20.00

(salvo casi eccezionali, che verranno valutati di volta involta).

4. La permanenza sul mezzo di trasporto non deve essere di norma superiore alle sei ore complessive tra

andata e ritorno.

5. Tutti gli alunni partecipanti devono essere coperti da Polizza Assicurativa contro gli infortuni ed essere in

possesso di un documento di identificazione, rilasciato dall‟Istituto.

6. È auspicabile la presenza di un docente ogni quindici alunni, nonché di un docente di sostegno ogni

alunno portatore di handicap, a cui può essere aggiunta ulteriore assistenza in modo commisurato agli

spostamenti previsti e al grado di autonomia personale degli alunni, sia con personale della scuola sia

avvalendosi dell‟assistente comunale ad personam, seassegnato/a.

7. La famiglia deve rilasciare l‟autorizzazione, reperibile sul diario, perché l‟alunno possa partecipare

all‟uscita e versare l‟eventuale quotastabilita.

8. La responsabilità e vigilanza degli alunni sono a carico degli accompagnatori, che dovranno compilare i

relativimoduli.

Cap. III - USCITE DIDATTICHE E VISITE GUIDATE

Cap.IV- DOCENTI E COMPORTAMENTO ALUNNI-

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Art. 19 - ASSEGNAZIONE DOCENTI A CLASSI E SEZIONI

Il Dirigente Scolastico nell‟assegnare i docenti alle classi o alle sezioni fa riferimento ai criteri stabiliti nel contratto

integrativo della scuola.

Art. 20 - RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

I rapporti con le famiglie sono definiti nel P.O.F. e nel Patto Educativo di Corresponsabilità scuola-famiglia, in

correlazione al presente Regolamento e sono improntati a criteri di chiarezza etrasparenza.

I momenti istituzionali si articolano in:

- assemblee di classe, sezione, plesso. In quella di inizio anno i docenti illustrano, a grandi linee, la

propostaeducativo-didattica;

- partecipazione agli Organi Collegiali, Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe, di Istituto,

Giuntaesecutiva;

- incontri individuali: nella Scuola dell‟Infanzia a cadenza quadrimestrale; nella Scuola Primaria a cadenza

bimestrale, quattro in un anno scolastico, di cui due coincidenti con l‟informazione alle famiglie sugli esiti

della valutazione quadrimestrale; nella Scuola Secondaria a cadenza settimanale e in specifiche udienze

generali quadrimestrali;

- colloqui particolari: solo su appuntamento e su precisa richiesta di genitori o insegnanti.

I genitori possono anche riunirsi nella scuola in modo autonomo, previo accordo con il DirigenteScolastico.

Tutte le date degli incontri vengono comunicate alle famiglie almeno cinque giorni prima. I docenti accertano,

attraverso la firma dei genitori, la presa visione di ogni comunicazione anchepersonale.

Art. 21 - ASSEMBLEE DEI GENITORI

Sono regolate dall‟art.15 del T.U. 297/94.

La richiesta inviata al Dirigente Scolastico deve contenere l‟ordine del giorno.

La data e l‟orario dovranno essere con lui concordati di volta in volta e comunque in orario non coincidente con quello

delle lezioni.

L‟avviso di convocazione deve essere comunicato da chi indice l‟assemblea a tutti gli interessati con un anticipo di

almeno cinque giorni.

Alle assemblee possono partecipare, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti della classe odell‟Istituto.

Art. 22 - COMPORTAMENTO ALUNNI

Nelle Scuole dell‟Istituto gli alunni devono rispettare rigorosamente quanto contenuto nel Patto Educativo di

Corresponsabilità scuola-famiglia, da sottoscrivere sul diario.

Per quanto riguarda l‟utilizzo del cellulare, eventualmente in loro possesso, dovrà essere tenuto rigorosamente spento

durante l‟intero arco della loro permanenza all‟interno dell‟edificio scolastico. Non sono ammessi nella scuola altri

dispositivielettronici.Si rimanda ad una lettura scrupolosa dell’Allegato Regolamento di Istituto che disciplina i

comportamenti delle allieve e degli allievi ai sensi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola

Secondaria e delle normative vigenti in tema di bullismo e cyberbullismo.

Si raccomanda inoltre un abbigliamento decoroso e adatto all‟ambiente scolastico.

Art. 23 - COMPORTAMENTO DOCENTI E PERSONALE NON DOCENTE

Il comportamento del personale docente è regolamentato da normative/accordi contrattuali.In ordine al personale ATA,

amministrativo-tecnico-ausiliario, si rimanda ai profili di area rispettivamente del D.S.G.A., Direttore dei Servizi generali e

amministrativi, nonché degli Assistenti amministrativi e dei Collaboratori scolastici.

Art. 24 - BIBLIOTECHE DI PLESSO

Cap. V - UTILIZZO MATERIALI, ATTREZZATURE E SPAZI

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Oltre alla Biblioteca Docenti in ogni plesso è presente una biblioteca che comprende libri di lettura per ragazzi e

materiale didattico digitale/librario specificamente destinato agli alunni e agli insegnanti.

Il materiale di ricerca/consultazione presente nelle biblioteche di plesso ha lo scopo di consentire lo svolgimento di

ricerche durante le attività didattiche e di abituare gli alunni alla consultazione ed acquisizione diretta di informazioni.

Ogni insegnante è responsabile dei materiali che utilizza a tale scopo e dei libri in prestito agli alunni delle classi in cui

opera.

Art.25- USO LOCALI SCOLASTICI

L‟edificio scolastico è di proprietà del Comune e dato in uso alla Scuola per espletamento della attività didattiche.

Previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, i locali dell‟Istituto possono essere utilizzati per riunioni, assemblee,

incontri, conferenze, corsi, dibattiti concernenti attività scolastiche, culturali, nonché per assemblee sindacali del

personale della scuola.

Sono inoltre concessi, sempre previa autorizzazione del Dirigente, ai genitori eletti negli OO.CC. per attività connesse

ai lorocompiti.

Per attività che realizzano la funzione della Scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, il Comune ha

la facoltà di disporre la temporanea concessione ai richiedenti, secondo i criteri e i limiti stabiliti dal Consiglio

d‟Istituto.

La autorizzazioni devono essere trasmesse per iscritto agli interessati e in copia alla Presidenza. Esse devono stabilire le

modalità d‟uso e le conseguenti responsabilità in ordine alla sicurezza, all‟igiene e alla salvaguardia dei locali e

delleattrezzature.

Art. 26 – COLLABORAZIONI CON ENTI O ASSOCIAZIONI

Proposte di eventuali iniziative promosse e patrocinate da Enti o Associazioni possono venire accolte o sviluppate con

la collaborazione della Scuola, se compatibili con la sua preminente funzione educativa.

Art. 27 - DIFFUSIONE INIZIATIVE E RILASCIO AUTORIZZAZIONI

E‟ ammessa all‟ interno della scuola la diffusione di stampe recanti iniziative culturali promosse da Enti o Associazioni

locali, in ambito distrettuale.

La distribuzione di avvisi, materiali pubblicitari e simili di altre Agenzie, a condizione che non comporti il

soddisfacimento di interessi commerciali nonché la diffusione di informazioni riservate è consentita previa

autorizzazione del Dirigente Scolastico.

Quest‟ultimo, quale Presidente della Giunta esecutiva e responsabile dell‟Istituto, è preposto al rilascio finale

dell‟autorizzazione.

Nel caso in cui determinate iniziative comportino esborsi, anche a titolo volontario, da parte delle famiglie degli

alunni, il Consiglio di Istituto o, qualora sussistano motivi di urgenza, la Giunta esecutiva, sono gli organi

competenti a deliberarne o meno l'autorizzazione.

Art. 28 - RAPPORTI INTERISTITUZIONALI

I rapporti con le Agenzie sanitarie avvengono secondo le loro competenze territoriali.

Con i Comuni si intrattengono invece rapporti legati all‟organizzazione scolastica per servizio mensa, servizio pre/post-

scuola, scuolabus, condizioni strutturali degli edifici, situazione di arredi e altre dotazioni nonché al finanziamento

destinato al Diritto allo studio ed alle sue progettualità.

Cap. VI - RELAZIONI CON L’ESTERNO

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La Scuola è pronta a collaborare con tutte le Agenzie del territorio che offrono opportunità di ampliamento della propria

offerta educativo-culturale.

Art. 29 - PROPOSTE DI MODIFICA DEL PRESENTE REGOLAMENTO

Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio di Istituto a maggioranza di due/terzi dei suoi componenti:

– su proposta del CollegioDocenti

– su proposta dei Consigli di Intersezione/ Interclasse/Classe;

– per iniziativa del Consigliostesso.

Per quanto non previsto dal presente regolamento si rimanda al T.U. 297/94 ed alla normativa vigente in materia.

Cap. VII - NORMA FINALE

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ISTITUTO COMPRENSIVO CREMA 2 - CRIC825003

Via Renzo da Ceri, 2/h – 26013 Crema – CR Tel.

0373/30115 – fax 0373/230287

[email protected] sito

internetwww.iccremadue.gov.it

posta elettronica certificata: [email protected]

Allegato n. 1

Scuola infanzia di Sabbioni

La scuola funziona dalle ore 08:00 alle ore 16:00.

ENTRATA : dalle ore 08:00 alle ore

09:00 USCITA : dalle ore 15:45 alle

ore16:00

E‟ possibile anticipare l‟uscita previa compilazione del modulo predisposto :

dalle ore 11:30 alle11:45

dalle ore 13:00 alle13:15

Alle ore 16:00 i bambini non prelevati dai genitori o dai delegati, verranno dati in custodia al

servizio di Post-orario (a pagamento), le insegnanti contatteranno comunque la famiglia.

In RARO caso d‟imprevisto, previo avviso telefonico e compilando un apposito modulo è

possibile posticipare l‟entrata fino alle ore 11:30.

I bambini che al mattino vengono accompagnati a scuola e poi per vari motivi (salute, visite

mediche ecc.) escono , non potranno far rientro fino al giorno successivo.

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Via Renzo da Ceri, 2/h – 26013 Crema – CR Tel.

0373/30115 – fax 0373/230287

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Allegato n. 2

Scuola primaria di Capergnanica

Orario di plesso: le lezioni si svolgono dal Lunedì al Venerdì secondo il seguente orario

h 08:30 – 12:30 Lezione

h 12:30 – 14:00 Mensa

h 14:00 – 16:00 Lezione

Il Lunedì è stato scelto come giorno per la “Merenda Sana”, gli alunni sono invitati a portare

frutta/verdura o bevande alla frutta.

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Allegato n. 3

Scuola primaria di Ombriano

Orario delle lezioni

h 08:25 Ingresso mattino (primo suono del campanello)

h 08:30 Inizio lezioni (secondo suono del campanello)

h 12:30 Termine lezioni del mattino

h 14:00 Inizio lezioni pomeridiane

h 16:00 Termine delle lezioni

Gli alunni, al mattino e al pomeriggio, entrano nella scuola nei 5 minuti che precedono l‟inizio

delle lezioni; essi attendono, con ordine e tranquillità, il suono della campanella d‟inizio delle

lezioni nei luoghi a tal fine individuati. Durante l‟ingresso sono sorvegliati dagli insegnanti e

dal personaleausiliario.

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Allegato n. 4

Scuola primaria di Sabbioni

1) Orario dellelezioni

h 08:25 Ingresso genitori/alunni nel cortile della scuola

h 08:30 Inizio lezioni

h 12:25 Ingresso genitori nel cortile della scuola

h 12:30 Uscita alunni (pausa mensa)

h 13:55 Ingresso genitori/alunni nel cortile della scuola

h 14:00 Inizio lezioni pomeridiane

h 15:55 Ingresso genitori nel cortile della scuola

h 16:00 Uscita alunni

Nell‟ambito dell‟educazione alimentare, durante l‟intervallo del mattino, si raccomanda di far

consumare ai bambini una merenda leggera, composta da farinacei, frutta, verdura e bevande

non gassate.

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Allegato n. 5

Scuola Secondaria di I° grado di Ombriano

Le assenze dovranno essere sempre giustificate sul diario degli/dellealunni/e.

Si ricorda l‟importanza della puntualità. Gli eventuali ritardi del mattino e del

pomeriggio dovranno essere giustificati suldiario.

I cellulari dovranno essere tenuti spenti all‟interno dell‟edificio scolastico (durante le

lezioni, gli intervalli, la mensa). Le eventuali comunicazioni a casa avverranno tramite la

Segreteria. I cellulari ritirati verranno restituiti ai genitori il giorno seguente alritiro.

Ogni alunno è tenuto ad avere con sé tutto il materiale occorrente per il corretto

svolgimento delle lezioni. In caso di dimenticanza non è consentito ai genitori o ad altri

portare a scuola tale materiale dopo l‟inizio delle stesse. Questo al fine di

responsabilizzare i ragazzi e di evitare interruzioni dell‟attivitàdidattica.

L‟abbigliamento di alunni e alunne deve essere sempre consono all‟ambientescolastico.

E‟ assolutamente vietato rovinare o danneggiare l‟arredo e l‟ambientescolastico.

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Allegato n. 6

Servizio mensa

Il servizio mensa è gestito dai comuni in collaborazione con la ditta SODEXO S.p.A.

L‟iscrizione degli alunni che intendono frequentare la mensa deve essere effettuata presso il

comune dove ha sede il plesso scolastico.

L‟accoglienza degli alunni è garantita fino al numero massimo consentito, secondo la capienza

dei locali, la normativa inerente alla scurezza e le modalità deliberate dal Comune; se le

richieste superano i posti disponibili si procede all‟ attivazione di una lista d‟attesa.

Il Comune ha la facoltà di depennare, d‟intesa con la scuola, dall‟elenco degli iscritti, gli alunni

che non frequentano con regolarità, permettendo così lo scorrimento della lista d‟attesa.

Gli alunni frequentanti la mensa vengono suddivisi in diversi gruppi in base all‟organizzazione

dei plessi .

Secondo le disposizioni della Sodexo Italia S.p.A., i bambini che richiedono diete speciali

devono essere serviti per primi e rigorosamente nel seguente ordine:

- alunni con dieta perceliachia

- alunni con dieta per intolleranze verso alcunialimenti

- alunni con dieta speciale per motivireligiosi

- alunni con dieta inbianco

- alunni con dieta perrepulsione

Tutto ciò per ridurre al minimo la possibilità di errori di consegna delle diete.

Le diete per celiachia e per intolleranze devono essere richieste in Comune presentando il

certificato medico.

Le diete per motivi religiosi devono essere richieste in Comune presentando

un‟autocertificazione dei genitori.

La dieta in bianco è consentita per non più di 3 giorni consecutivi e viene richiesta dai genitori

con una comunicazione agli insegnanti. Oltre i 3 giorni è necessario il certificato medico.

In caso di repulsione da parte dell‟alunno verso un primo o un secondo piatto, il menù non

viene variato ma viene somministrata una quantità maggiore del piatto non rifiutato.

Se la repulsione è avvertita verso un piatto unico, i genitori possono chiedere la sostituzione con

altri alimenti presentando un‟autocertificazione, valida per tutto l‟anno scolastico in corso. E‟

possibile richiedere in quantità limitate il bis dei cibi serviti.

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Allegato n. 7

Somministrazione farmaci

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA IL

MINISTRO DELLA SALUTE

VISTO il Decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, concernente “il miglioramento della sicurezza e della salute dei

lavoratori sul luogo di lavoro”, e le successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente il regolamento per l‟Autonomia

scolastica;

VISTA la Legge 8 novembre 2000, n. 328, legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi

sociali;

VISTO il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, concernente “norme generali sull‟ordinamento del lavoro alle

dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;

VISTO il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

VISTE le linee programmatiche del Ministro dell‟Istruzione, Università e Ricerca che pongono tra le strategie fondamentali

della politica scolastica quella della centralità dei “bisogni, interessi, aspirazioni degli studenti, delle loro famiglie, degli

insegnanti”;

CONSIDERATO che tale principio è stato recepito dalla Legge 28 marzo 2003, n. 53 di delega al Governo per la

definizione delle norme generali dell‟istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formaz ione

professionale;

VISTO il contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto scuola per il quadriennio normativo

2002/2005;

CONSIDERATO che, secondo i principi generali del sistema integrato di interventi e servizi sociali, alla gestione ed

all‟offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione,

organizzazioni volontarie, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato ed altri soggetti privat i;

CONSIDERATA la necessità di regolamentare questo settore facendo riferimento ai principi generali contenuti nelle norme

e linee programmatiche sopra indicate;

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EMANANO LE SEGUENTI RACCOMANDAZIONI

Art. 1 – Oggetto – Le presenti Raccomandazioni contengono le linee guida per la definizione degli interventi finalizzati

all‟assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico, al fine di tutelarne il diritto allo

studio, la salute ed il benessere all‟interno della struttura scolastica.

Art. 2 – Tipologia degli interventi – La somministrazione di farmaci deve avvenire sulla base delle autorizzazioni

specifiche rilasciate dal competente servizio delle AUSL; tale somministrazione non deve richiedere il possesso di

cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l‟esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell‟adulto.

Art. 3 – Soggetti coinvolti -La somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico coinvolge, ciascuno

per le proprie responsabilità e competenze:

- le famiglie degli alunni e/o gli esercenti la potestàgenitoriale;

- la scuola: dirigente scolastico, personale docente edATA;

- i servizi sanitari: i medici di base e le AUSL competentiterritorialmente;

- gli enti locali: operatori assegnati in riferimento al percorso d‟integrazione scolastica e formativa

dell‟alunno.

Per quanto concerne i criteri cui si atterranno i medici di base per il rilascio delle certificazioni e la valutazione della

fattibilità delle somministrazioni di farmaci da parte di personale non sanitario, nonché per la definizione di apposita

modulistica, saranno promossi accordi tra le istituzioni scolastiche, gli Enti locali e le AUSL competenti.

Art.4 – Modalità di intervento – La somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai

genitori degli alunni o dagli esercitanti la potestà genitoriale, a fronte della presentazione di una certificazione medica

attestante lo stato di malattia dell‟alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e

tempi di somministrazione, posologia).

I dirigenti scolastici, a seguito della richiesta scritta di somministrazione di farmaci:

- effettuano una verifica delle strutture scolastiche, mediante l‟individuazione del luogo fisico idoneo per la

conservazione e la somministrazione deifarmaci;

- concedono, ove richiesta, l‟autorizzazione all‟accesso ai locali scolastici durante l‟orario scolastico ai

genitori degli alunni, o a loro delegati, per la somministrazione deifarmaci;

- verificano la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione dei

farmaci, ove non già autorizzata ai genitori, esercitanti la potestà genitoriale o loro delegati. Gli operatori scolastici

possono essere individuati tra il personale docente ed ATA che abbia seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del

Decreto legislativo n. 626/94. Potranno, altresì, essere promossi, nell‟ambito della programmazione delle attività di

formazione degli Uffici Scolastici regionali, specifici moduli formativi per il personale docente ed ATA, anche in

collaborazione con le AUSL e gli Assessorati per la Salute e per i Servizi Sociali e leAssociazioni.

Qualora nell‟edificio scolastico non siano presenti locali idonei, non vi sia alcuna disponibilità alla somministrazione da

parte del personale o non vi siano i requisiti professionali necessari a

garantirel‟assistenzasanitaria,idirigentiscolasticipossonoprocedere,nell‟ambitodelle

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prerogative scaturenti dalla normativa vigente in tema di autonomia scolastica, all‟individuazione di altri soggetti

istituzionali del territorio con i quali stipulare accordi e convenzioni. Nel caso in cui non sia attuabile tale soluzione, i

dirigenti scolastici possono provvedere all‟attivazione di collaborazioni, formalizzate in apposite convenzioni, con i

competenti Assessorati per la Salute e per i Servizi sociali, al fine di prevedere interventi coordinati, anche attraverso il

ricorso ad Enti ed Associazioni di volontariato (es.: Croce Rossa Italiana, Unità Mobili di Strada). In difetto delle condizioni

sopradescritte, il dirigente scolastico è tenuto a darne comunicazione formale e motivata ai genitori o agli esercitanti la

potestà genitoriale e al Sindaco del Comune di residenza dell‟alunno per cui è stata avanzata la relativarichiesta.

Art. 5 – Gestione delle emergenze – Resta prescritto in ricorso al Sistema Sanitario Nazionale di Pronto Soccorso nei casi

in cui si ravvisi l‟inadeguatezza dei provvedimenti programmabili secondo le presenti linee guida ai casi concreti presentati,

ovvero qualora si ravvisi la sussistenza di una situazione di emergenza.

Roma, 25.11.2005

ILMINISTRODELL‟ISTRUZIONE IL MINISTRO DELLASALUTE

UNIVERSITA‟ ERICERCA

A. toMORATTI F.toSTORACE

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PATTO EDUCATIVO CORRESPONSABILITA’

SCUOLA – FAMIGLIA

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Ministerodell’Istruzione,dell’UniversitàedellaRicerca

Istituto Comprensivo Crema 2

via Renzo da Ceri 2/h - 26013 Crema (CR)

Tel: 0373 30115 – Fax: 0373 230287

e-mail uffici: [email protected]

Posta elettronica certificata: [email protected]

PATTO EDUCATIVO DI

CORRESPONSABILITA‟ TRA

SCUOLA E FAMIGLIA

SCUOLA INFANZIA

ANNO SCOLASTICO 2019/2020

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La Scuola è l‟ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni

alunno/a, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L‟interiorizzazione delle

regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la

scuola persegue l‟obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, una

relazione costante che riconosca i reciproci ruoli e che si indirizzi a comuni

finalitàeducative.

Il“Patto di corresponsabilità” è una dichiarazione concordata ed esplicitata che,

con la famiglia, coinvolge la scuola e in prima persona gli insegnanti, ma anche il

personale ATA e tutti coloro che a vario titolo vioperano.

E‟ parte della continuità come:

Continuità orizzontale, che riguarda la contemporanea azione di più soggetti

educativi: scuola , famiglia, territorio.

Con esso la scuola

Riconosce

l‟unicità, l‟individualità e i bisogni specifici di ogni bambino/a

e si impegna a:

- rispettare i diritti di ogni bambino/a (ad essere ascoltato/a, ad avere la propria

identità, ad esprimersi liberamente, ad essere valorizzato/a nelle sue specificità

individuali, familiari, religiose eculturali)

- promuovere il benessere di ciascuno/a con se stesso/a, con gli altri

enell‟ambiente

- promuovere esperienze e attività finalizzate al consolidamento dell‟identità,

alla conquista dell‟autonomia, al riconoscimento e sviluppo delle competenze,

all‟acquisizione delle prime forme di Educazione allaCittadinanza

- garantire a tutti e a ciascuno/a pari opportunitàformative

- garantire ai genitori il diritto all‟informazione sulla vitascolastica

del/dellafiglio/a

- rispettare la legittima autoritàparentale

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attraverso

- il riconoscimento e la valorizzazione dellediversità

- il riconoscimento e la valorizzazione delle attitudiniindividuali

- la costruzione di un contesto di cura eapprendimento

- l‟adozione di metodologie e strategie per rispondere adeguatamente ai bisogni

di tutti e di ciascun/a bambino /a (valorizzazione del gioco – del linguaggio –

della creatività, scoperta della propria corporeità, esplorazione e ricerca, vita di

relazione)

- la promozione di esperienze di convivenzaresponsabile

- la predisposizione di adeguate forme di relazione con le famiglie (incontri

quotidiani, assemblee con i genitori, colloqui individuali, Consigli di

Intersezione, comunicazione tramite bacheche di plesso)

I genitori garantiscono

- l‟impegno nel condividere le regole di convivenza democratica, in particolare

per ciò che riguarda la risoluzione dei conflitti, il confronto con il punto di

vista altrui, l‟accettazione delle diversità

- la pratica di valori quali il rispetto per gli altri e l‟ambiente, la coerenza,

lacollaborazione

- il rispetto delle norme contenute nel Regolamento di Circolo (orario, modalità

di accesso alla scuola, procedurestabilite)

- il rispetto dei diversi ruoli educativi eformativi

- il rispetto della professionalità dei docenti in un clima di ascolto reciproco.

Crema,

IlDirigenteScolastico Per la famiglia

(Prof. PietroBacecchi)

Firme per presa visione dei genitori

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Ministerodell’Istruzione,dell’UniversitàedellaRicerca

Istituto Comprensivo Crema 2

via Renzo da Ceri 2/h - 26013 Crema (CR)

Tel: 0373 30115 – Fax: 0373 230287

e-mail uffici: [email protected]

Posta elettronica certificata: [email protected]

PATTO EDUCATIVO DI

CORRESPONSABILITA‟ TRA

SCUOLA E FAMIGLIA

SCUOLA PRIMARIA

ANNO SCOLASTICO 2019/2020

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La Scuola è l‟ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni

alunno/a, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L‟interiorizzazione delle

regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la

scuola persegue l‟obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, una

relazione costante che riconosca i reciproci ruoli e che si indirizzi a comuni

finalitàeducative.Per il perseguimento di tali finalità, si consulti l’Allegato

Regolamento di Istituto, ove sono disciplinati i comportamenti delle allieve e degli

allievi, anche ai sensi delle normative vigenti sul bullismo e cyberbullismo.

Le Scuole del Circolopartecipano al percorso educativo con le attività didattiche e formative che realizzano.

La famigliaè la principale responsabile dell‟educazione dell‟alunno/a.

L’alunno/a partecipa attivamente al processo educativo nella comunità scolastica in cui è inserito/a.

La Scuola si impegna Per l‟Offerta Formativa a:

proporre un‟ Offerta Formativa rispondente ai bisogni dell‟alunno/a e a

lavorare per il suo successoformativo

Per le relazioni a: favorire un ambiente sereno e adeguato al massimo sviluppo delle

capacità dell‟alunno/a

promuovere rapporti interpersonali positivi fra alunni/e e insegnanti,

stabilendo regole certe econdivise

Per gli interventi educativi a: mandare avvisi, comunicazioni e informazioni per mantenere un

costruttivo contatto con lefamiglie

insegnare agli/alle alunni/e competenze sociali ecomportamentali

Per la partecipazione a:

tenere in considerazione le proposte di alunni/e egenitori

Per gli interventi didattici a: migliorare l‟apprendimento degli/delle alunni/e, effettuando interventi

individualizzati o in piccoli gruppi nell‟ambito delle risorsedisponibili

Per la puntualità a: garantire il rispetto degli orari stabiliti e la continuità del servizio

scolastico

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Per l‟uscita dalla scuola a: consegnare gli/le alunni/e esclusivamente ai genitori o a persone

maggiorennidelegate

effettuare la vigilanza da parte di insegnanti e collaboratoriscolastici

Per i compiti a:

richiedere i compiti non svolti il giornosuccessivo

impostare a scuola alcuni compiti perché vengano completati acasa

non assegnare un carico eccessivo di compiti per il giornosuccessivo

fare in modo che ogni lavoro intrapreso venga portato atermine

La famiglia si impegna Per l‟Offerta Formativa a:

leggere, capire e condividere il Piano dell‟Offerta Formativa e a

sostenere il Circolo nell‟attuazione di questoprogetto

Per le relazioni a: considerare la funzione formativa della Scuola e dare ad essa la giusta

importanza nei confronti degli impegniextrascolastici

impartire ai/alle figli/ie le regole del vivere civile, dando importanza alla

buona educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti, ricordando

che i danni provocati devono essererisarciti

rispettare il ruolo dell‟insegnante, del personale scolastico e il loro

lavoro

Per gli interventi educativi a:

firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione facendo riflettere

il/la figlio/a sulla finalità educativa delle comunicazioni stesse

non esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e sul loro operatoin

presenza dei/delle bambini/e per non creare in loroinsicurezze

Per la partecipazione a:

partecipare attivamente alle riunionipreviste

fare proposte e collaborare alla lororealizzazione

Per gli interventi didattici a:

prendere periodico contatto con gliinsegnanti

cooperare con loro per l‟attuazione di eventuali strategie direcupero

Per la puntualità a:

garantire la regolarità della frequenzascolastica

garantire la puntualità del/dellafiglio/a giustificare le eventuali assenze eritardi

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rispettare il calendarioscolastico

Per l‟uscita dalla scuola a:

garantire la presenzaall‟uscita effettuare eventualmente la delega ad altri adulti a prelevare l‟alunno/a

per seri e inderogabilimotivi

Per i compiti a:

evitare di sostituirsi ai/alle bambini/e nell‟esecuzione deicompiti aiutare i/le figli/ie a pianificare e ad organizzarsi (orario,angolo

tranquillo, televisore spento, controllo del diarioecc..)

richiedere ai/alle figli/ie di portare a termine ogni lavorointrapreso aiutare quotidianamente i/le figli/ie a diventare autonomi/e nella

preparazione della cartella e a verificare la presenza di tutto ilmateriale

necessario

Per la valutazione a: adottare un atteggiamento nei confronti degli errori dei/delle propri/ie

figli/ie omogeneo a quello degliinsegnanti

collaborare per potenziare nel/nella figlio/a la coscienza delle proprie

risorse e dei proprilimiti

L’alunno/a si impegna

Per l‟Offerta Formativa a:

ascoltare gli insegnanti e porre attenzione quando vengono presentatele

attività didattico –formative

Per le relazioni a:

comportarsi correttamente con i compagni e gliadulti

rispettare gli altri evitando offese verbali e/ofisiche

utilizzare correttamente gli spazi disponibili e il materiale di usocomune accettare il punto di vista degli altri e sostenere con correttezza la propria

opinione.

rivolgersi in maniera corretta a tutte lepersone

Per gli interventi educativi a:

riflettere con adulti e compagni sui comportamenti daevitare

riflettere sulle eventuali notericevute tenere un comportamento il più possibile adeguato per ogni situazione

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Per la partecipazionea:

esprimere il propriopensiero

collaborare alla soluzione diproblemi

Per gli interventi didattici a:

partecipare con impegno a tutte le attività didatticheproposte

Per la puntualità a:

rispettare l‟ora di inizio delle lezioni far firmare gli avvisiscritti

Per l‟uscita dalla scuola a:

rispettare le regole e mantenere l‟ordine per favorire lavigilanza

Per i compiti a :

prendere regolarmente nota dei compitiassegnati

pianificare il lavoro da fare acasa

svolgere i compiti con ordine eprecisione

portare e controllare quotidianamente tutto il materialenecessario

Per la valutazione a:

considerare l‟errore occasione dimiglioramento

riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste ed i propri limiti

come occasione dicrescita.

Crema,

IlDirigenteScolastico Per la Famiglia

(Prof. PietroBacecchi)

Firme per presa visione dei genitori

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Istituto Comprensivo Crema 2

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Tel: 0373 30115 – Fax: 0373 230287

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Posta elettronica certificata: [email protected]

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

TRA

SCUOLA E FAMIGLIA

SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO

ANNO SCOLASTICO 2019/2020

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La Scuola è l‟ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni

alunno/a, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L‟interiorizzazione delle

regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la

scuola persegue l‟obiettivo di costruire un‟alleanza educativa con i genitori, una

relazione costante che riconosca i reciproci ruoli e che si indirizzi a comuni

finalitàeducative.Per il perseguimento di tali finalità, si consulti l’Allegato

Regolamento di Istituto, ove sono disciplinati i comportamenti delle allieve e degli

allievi, ai sensi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola

Secondariae delle normative vigenti sul bullismo e cyberbullismo.

Le Scuole dell’Istituto Comprensivo partecipano al percorso

educativo con le attività didattiche e formative cherealizzano.

La famiglia è la principale responsabile dell‟educazione

dell‟alunno/a.

L’alunno/a partecipa attivamente al processo educativo nella

comunità scolastica in cui è inserito/a.

LA SCUOLA SI IMPEGNA Per l‟Offerta Formativaa:

proporre un‟Offerta Formativa rispondente ai bisogni dell‟alunno/a e a lavorare per il suo successoformativo

Per le relazioni a: favorire un ambiente sereno e adeguato al massimo sviluppo delle

capacitàdell‟alunno/a

promuovere rapporti interpersonali positivi fra alunni/e e

insegnanti, stabilendo regole certe econdivise

Per gli interventi educativi a:

mandare avvisi, comunicazioni e informazioni per mantenere un costruttivo contatto

con lefamiglie

insegnare agli/alle alunni/e competenze sociali e comportamentali Per la

partecipazionea:

tenere in considerazione le proposte di alunni/e e genitori Per gli

interventi didatticia:

migliorare l‟apprendimento degli/delle alunni/e, effettuando interventi

individualizzati o in piccoli gruppi nell‟ambito delle risorse disponibili

Per la puntualità a:

garantire il rispetto degli orari stabiliti e la continuità del servizio scolastico Per i compiti a:

richiedere i compiti non svolti nel corso della lezionesuccessiva

impostare a scuola alcuni compiti perché vengano completati a casa

non assegnare un carico eccessivodi compiti per il giorno successivo

fare in modo che ogni lavoro intrapreso venga portato atermine

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LA FAMIGLIA SI IMPEGNA Per l‟Offerta Formativaa:

leggere, capire e condividere il Piano dell‟Offerta Formativa e a sostenere l‟Istituto nell‟attuazione di questoprogetto

Per le relazioni a:

considerare la funzione formativa della Scuola e dare ad essa la giusta importanza nei

confronti degli impegniextrascolastici impartire ai/alle figli/ie le regole del vivere civile, dando importanza alla buona

educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti, ricordando che i danni

provocati devono essererisarciti

rispettare il ruolo dell‟insegnante, del personale scolastico e il loro lavoro

Per gli interventi educativi a:

firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione facendo riflettere il/la

figlio/a sulla finalità educativa delle comunicazioni stesse

non esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e sul loro operato in presenza

dei/delle ragazzi/e per non creare in loroinsicurezze

Per la partecipazione a:

partecipare attivamente alle riunionipreviste

collaborare alla realizzazione delle propostescolastiche Per gli

interventi didatticia:

prendere periodico contatto con gliinsegnanti cooperare con loro per l‟attuazione di eventuali strategie di

recupero

Per la puntualità a:

garantire la regolarità della frequenzascolastica

garantire la puntualità del/dellafiglio/a

giustificare le eventuali assenze eritardi

rispettare il calendarioscolastico

Per le entrate posticipate o le uscite anticipate dalla scuola a: garantire la presenza di un genitore o di un adulto delegato Per i compitia:

evitare di sostituirsi ai/alle ragazzi/e nell‟esecuzione deicompiti

aiutare i/le figli/ie a pianificare e ad organizzarsi (orario, angolo tranquillo, televisore

spento, controllo del diarioecc..)

richiedere ai/alle figli/ie di portare a termine ogni lavorointrapreso

aiutare quotidianamente i/le figli/ie a diventare autonomi/e nella preparazione della

cartella e a verificare la presenza di tutto il materialenecessario

Per la valutazione a:

adottare un atteggiamento nei confronti degli errori dei/delle

propri/ie figli/ie omogeneo a quello degliinsegnanti

collaborare per potenziare nel/nella figlio/a la coscienza delle

proprie risorse e dei proprilimiti

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L’ALUNNO/A SI IMPEGNA Per l‟Offerta Formativa a:

ascoltare gli insegnanti e porre attenzione quando vengono presentate le attività didattico – formative

Per le relazioni a:

comportarsi correttamente con i compagni e gliadulti

rispettare gli altri evitando offese verbali e/ofisiche

utilizzare correttamente gli spazi disponibili e il materiale di uso comune

accettare il punto di vista degli altri e sostenere con correttezza la propriaopinione rivolgersi in maniera corretta a tutte lepersone

tenere gli eventuali dispositivi elettronici (cellulari, IPOD, IPAD ecc…) SPENTI in

cartella e a non utilizzarli nell‟ambientescolastico

adottare un abbigliamento consono all‟ambiente scolastico sia in classe che

inpalestra

Per gli interventi educativi a:

riflettere con adulti e compagni sui comportamenti daevitare

riflettere sulle eventuali notericevute tenere un comportamento il più possibile adeguato per ogni

situazione

Per la partecipazione a:

partecipare attivamente e in modo propositivo e adeguato alle discussioni in classe

collaborare alla soluzione diproblemi Per gli interventi didatticia:

partecipare con impegno a tutte le attività didattiche proposte Per la

puntualitàa:

rispettare l‟ora di inizio delle lezioni

far firmare gli avvisiscritti Per

l‟uscita dalla scuolaa:

rispettare le regole e mantenere l‟ordine per favorire lavigilanza Per i compitia:

prendere regolarmente nota dei compitiassegnati

pianificare il lavoro da fare acasa

svolgere i compiti con ordine eprecisione

portare e controllare quotidianamente tutto il materialenecessario Per la

valutazionea:

considerare l‟errore occasione dimiglioramento

riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste ed i propri limiti come occasione dicrescita

Crema,

IlDirigenteScolastico Firma del padre

(Prof. PietroBacecchi)

Firma della madre

L‟alunno/a _

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ISTITUTO

COMPRENSIVO

"CREMA DUE"

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Approvato il 15 ottobre 2007

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Il fenomeno immigratorio è ormai una costante nel panorama sociale e scolastico del nostro Paese,

pertanto la situazione non è più classificabile in termini di emergenza, ma va affrontata nella

quotidianitàdidattica.

Anche nel nostro Circolo quindi ci siamo attivati per realizzare l‟integrazione degli alunni stranieri

nelle classi di appartenenza, senza tuttavia trascurare gli standard di apprendimento dei bambini

italofoni.

Col termine stranieri si intendono non solo i minori giunti in Italia o ricongiunti con il proprio

nucleo familiare, ma anche i nati in Italia, i Rom, i sinti italiani e stranieri, gli adottati con adozione

internazionale e i figli di coppie miste. Rispetto a questa definizione i minori stranieri sono oltre

cento; dai dati inseriti a sistema, sulla base di diversi parametri di individuazione, risultano invece

nel nostro Circolo 38 alunni stranieri, di cui si può prevedere però fin d‟ora una rapida crescita.

In base alle esperienze degli scorsi anni la riflessione condivisa ha toccato i seguenti punti:

a. l’accoglienza;

b. l’alfabetizzazione;

c. il confronto di realtà culturalidiverse;

d. l’apertura di tutti i ragazzi ad una visione policentrica dellarealtà.

La nostra scuola ha individuato le strategie di approccio alle famiglie e le modalità di

comunicazione da attivare affinché i bambini siano integrati fin dal loro ingresso.

I protagonisti dell‟accoglienza sono: 1. eventuale insegnante condistacco; 2. un gruppo di insegnanti predisposto, con compiti operativi (secondo i compiti più

avantidescritti);

3. eventuali mediatori linguistici fino a quando lo Scaffale Multiculturale riuscirà ad offrirli.

Altri supporti possono essere i laboratori di lingua e i materiali raccolti sia presso lo Scaffale che

nella Biblioteca di Circolo.

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Intesa come conoscenza dell‟italiano come lingua della comunicazione e dello studio, senza

dimenticare di valorizzare la lingua d‟origine.

Per realizzare questo obiettivo negli anni scorsi abbiamo avviato corsi di aggiornamento per gli

insegnanti per una formazione di base; per gli alunni invece sono stati attivati laboratori di L2.

Negli anni a venire l‟impegno è per una formazione più specifica per i docenticoinvolti.

Significa conoscere e riconoscere se stessi e in ciò percepire e valorizzare anche l‟identità dell‟altro,

identità che si esplica nei suoi aspetti personali, familiari, sociali, culturali.

Si intende con questo che tutte le discipline e le educazioni del curricolo devono partecipare al

percorso formativo degli alunni stranieri e no, come attività quotidiana della vitascolastica.

È un gruppo di lavoro del Collegio dei docenti che si occupa dell‟accoglienza nella classe degli

alunni stranieri, dell‟alfabetizzazione e della pedagogia interculturale, assumendosi numerosi

compiti deliberativi e di proposta che il DPR 31/08/99 n°394 all‟art. 45 attribuisce appunto al

Collegio.

La commissione rappresenta il Circolo ed è composta dal Dirigente Scolastico, da un docente di

ogni plesso sia della Primaria che della Scuola per l‟Infanzia e da un referente di commissione

(Funzione Strumentale) con funzione di coordinamento, dall‟eventuale insegnante in distacco ed

altri operatori.

La commissione formula nuove proposte, gestisce con le insegnanti coinvolte l‟accoglienza e i

percorsi formativi degli alunni. Inoltre propone strategie per l‟integrazione anche delle famiglie

coinvolte, aggiorna la Biblioteca interculturale del Circolo con libri, CD, Dvd ed altro materiale

idoneo all‟alfabetizzazione ed all‟intercultura, segnala eventuali problemi e risorse nel rapporto con

il territorio. La commissione si impegna anche a preparare progetti per ricevere finanziamenti legati

agli obiettivi espressi nelProtocollo.

Le modalità di incontro sono mediamente da sei ad otto riunioni annuali, in rapporto alle esigenze.

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Nasce dal bisogno espresso dal Collegio dei Docenti di pianificare le prime azioni d‟inserimento

degli alunni stranieri nella scuola, suggerire e studiare insieme azioni che ne facilitino la loro

successiva storia scolastica, favorire il dibattito intorno alle nuove prospettive

dell‟educazioneinterculturale.

Le indicazioni contenute nel protocollo sono la sintesi di un percorso che la Commissione

Intercultura ha intrapreso avvalendosi dell‟apporto dei corsi di formazione organizzati dallo

Scaffale Multiculturale del Comune di Crema in collaborazione col centro CEM e con l‟ISMU, dei

Protocolli elaborati da vari Istituti Comprensivi o Direzioni Didattiche nonchè degli incontri di

aggiornamento promossi e organizzati all‟interno del nostroCircolo.

Il presente Protocollo definisce prassi condivise di carattere: a-

Amministrativo: l‟iscrizione

b- Comunicativo: la primaconoscenza c- Educativo-didattico: proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, aspetti

interculturali, italiano come seconda lingua d‟usoquotidiano

d- Sociale: rapporti con il territorio all‟interno delle scuole delCircolo.

Nella definizione e gestione del Protocollo il Dirigente Scolastico svolgerà il proprio ruolo di

promozione e coordinamento, predisponendo gli strumenti attuativi della proposta formativa ed

assicurando il regolare espletamento degli atti relativi all‟iscrizione e all‟assegnazione alle classi

degli alunni stranieri, in sintonia con le normative vigenti ed in specifico con le indicazioni del D.L.

297/94, della Circolare n.205/90, del DPR 394/99 e delle recenti linee-guidaministeriali.

a- Definire una prassi condivisa all‟interno del Circolo in tema di accoglienza degli alunni stranieri b- Facilitare l‟ingresso di soggetti appartenenti ad altre nazionalità nel nostro sistema

scolastico esociale.

c- Ridurre il grado di vulnerabilità degli alunni rispetto alla crisi di adattamento al nuovo contesto.

d- Favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali ostacoli

alla pienaintegrazione.

f- Rilevare la presenza delle varie tipologie di bambini stranieri (nati in Italia, di un solo genitore

straniero, adottati o inaffido…)

g- Costruire un contesto favorevole all‟incontro con le altre culture e con le “storie” di ogni individuo:

h- Promuovere un circuito di comunicazione nella scuola e con il territorio per trattare i temi

dell‟integrazione e della società multietnica nell‟ottica di un sistema formativo integrato.

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a- Dirigentescolastico b- Personale ATA della Segreteria

c- Gruppo di primocontatto

d- Micro-commissione delegata e-

Insegnanti della classe

Aspetto Amministrativo: 1) Iscrizione

Aspetto Comunicativo: 2) Colloquio con lafamiglia 3) Colloquio con l‟alunno per rilevare abilità ecompetenze

Aspetto Educativo e Didattico: 4) Assegnazione della classe e dellasezione 5) Inserimento nella classe e nellascuola

Aspetto Sociale: 6) Collaborazione con ilTerritorio

In accordo con la normativa vigente (art. 4, comma 1, D.P.R. 394/1999 e C.M. n.87/ 2000)

l‟iscrizione dell‟alunno straniero può « …essere richiesta in qualunque periodo

dell‟anno scolastico…».

C‟è bisogno di un tempo necessario per formulare proposte sull‟inserimento, per predisporre

specifici interventi, richiedere eventuali supporti al territorio (facilitatori), preparare la classe

prescelta ad accogliere il nuovo arrivato.

Per questo si prevede, nei limiti delle possibilità familiari, che possa intercorrere un massimo di tre/

quattro giorni tra la richiesta d‟iscrizione dell‟alunno e l‟effettivo inserimento nella classe.

Qualora ce ne fosse bisogno, si prevede anche la possibilità di una deroga dei limiti di tempo,

piuttosto che effettuare un inserimento “provvisorio” controproducente per un alunno che vive già

una situazione di disorientamento affettivo, cognitivo e culturale.

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Anche per gli alunni arrivati in seguito ad adozioni internazionali si prevedono specifiche procedure

e inserimenti guidati, in collaborazione con le famiglie adottive e, se possibile, con i servizi che

seguono l‟adozione (incontri con l‟équipe incaricata dal Tribunale dei Minori, frequenza

posticipata, inserimento graduale, ecc).

1. L’iscrizione

L‟iscrizione alla scuola rappresenta il primo passo del percorso di accoglienza dell‟alunno straniero e della sua famiglia, non è quindi da ritenersi fine a se stesso.

Chi seneoccupa? GLI UFFICI DISEGRETERIA.

Individuano tra il personale ATA un incaricato del ricevimento delle iscrizioni: a-

possibilmente sempre lo stesso

b- che abbia capacità relazionali, al fine di affinare progressivamente abilità comunicative e di rapporto che aiutano l‟interazione con i genitori stranieri.

Cosa fa?

a- iscrive i minori alla scuola più vicino al domicilio o secondo l‟organizzazione richiesta b-

raccoglie la documentazione relativa alla scolarità precedente

c- acquisisce l‟opzione di avvalersi o non avvalersi della religionecattolica d- fornisce ai genitori materiale in più lingue per una prima informazione sul sistema

scolastico italiano e sulla scuolascelta

e- contatta tempestivamente il referente o, in assenza, un componente della

Commissione intercultura per concordare il primo colloquio con lafamiglia

f- tramiteilreferentecercaeventualmenteimediatorilinguisticimessiadisposizione dall‟Ente

Locale.

Cosaserve? MATERIALIMULTILINGUE

a- moduli di iscrizione bilingui in: albanese – arabo – cinese – francese – inglese –

portoghese – serbo-croato –spagnolo

1. domanda d‟iscrizione (percorso scolastico-cittadinanza) 2. dichiarazione lavoro dei genitori (per post-scuolaInfanzia) 3. religionecattolica

4. organi collegialielezioni b- scheda di presentazione del sistema scolastico italiano c-

scheda dei servizi territoriali (mensa, doposcuola).

2. e 3. Colloquio con la famiglia e con l‟alunno

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Per predisporre l‟accoglienza occorre raccogliere una serie di informazioni sull‟alunno che

consentano di adottare decisioni adeguate sia sulla classe in cui l‟alunno deve essere inserito sia sui

percorsi di facilitazione che devono essere attivati.

Occorre inoltre fornire alla famiglia dettagliate informazioni circa la scuola, incoraggiando i

genitori ad esprimere ansie, interrogativi e aspettative nei confronti del percorso scolastico delfiglio.

La Commissione sceglierà al suo interno il membro che attiverà il colloquio con la Famiglia e con l‟alunno, condotto come intervista di tipo “aperto”, evitando domande dirette che

non rispettino la privacy e ponendo grande attenzione al clima relazionale.

In questa fase si raccolgono informazioni sul nucleo familiare, sulla storia personale e

scolastica dell‟alunno, sugli interessi, le abilità e le competenze possedute.

Chi se ne occupa?

Un membro della Commissione e un insegnante delle classi di potenziale

inserimento.

Cosa fa?

Effettua tempestivamente un colloquio con la famiglia, secondo le indicazioni

dell‟allegato n. 1.

4. Assegnazione della classe e della sezione

Gli elementi raccolti durante le fasi precedenti permettono di prendere decisioni in merito

alla classe di inserimento, che vengono però mediate e condivise e nonsono automatiche.

Tali decisioni tengono presenti, oltre che il primo colloquio, le disposizioni normative

contenute nell‟art. 45 del DPR 394 del 1999.

Chi se ne occupa?

Una micro-commissione composta dal Dirigente Scolastico, dal referente della Commissione

Intercultura (docente Funzione Strumentale), da un membro della Commissione suo delegato, da un

insegnante della classe corrispondente all‟età anagrafica dell‟alunno/a neo-arrivato/a e di quella

immediatamente inferiore.

Cosa fa? a- Inserisce l‟alunno nella “classe corrispondente all‟etàanagrafica”

b- Può deliberare “l‟iscrizione ad una classe diversa”, tenendoconto: 1. dell‟ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare

l‟iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella

corrispondente per etàanagrafica

2. delle osservazioni rilevate durante la fase di accoglienza e del corso di studi

frequentato dall‟alunno nel Paese di provenienza(documentato)

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c- Dove è possibile suggerisce la sezioneanalizzando:

1. la situazione globale dellaclasse

2. il numero deglialunni 3. la presenza di alunnicertificati 4. la presenza di altri alunni stranieri “evitando la costituzione di classi in cui risulti

predominante la presenza di alunnistranieri”

5. la lingua stranierainsegnata 6. le risorse orarie e i progetti attivati nellaclasse.

d- Fornisce i primi dati conoscitivi al team docenti che accoglierà il bambino, sintetizzando le

informazioni raccolte sulla storia dell‟alunno e i risultati delleosservazioni.

Cosaserve? MATERIALI Testi riportanti l‟ordinamento scolastico dei vari Paesi di provenienza degli alunni stranieri (v. Biblioteca Intercultura)

5. Inserimento nella classe e nellascuola

È il momento definitivo dell‟ingresso dell‟alunno straniero nella scuola e nella classe. Nell‟interno

della classe il clima relazionale, l‟imprinting iniziale spesso segna in maniera profonda le

successive tappe dell‟inserimento: una buona accoglienza può prevenire eventuali situazioni di

rifiuto.

L‟accoglienza va accompagnata dall‟individuazione dei percorsi di facilitazione che saranno decisi annualmente sulla base delle risorse disponibili a livello di plesso e, se possibile, di

Circolo.

Chi se ne occupa? L’équipe pedagogica, coadiuvata dalla responsabile di plesso e, se richiesto, dalla Commissione

Intercultura.

Cosa fa?

a- Programma i percorsi difacilitazione:

1. il monte ore e il percorso previsto dal laboratorio diitaliano

2. le ore di presenza del mediatore linguistico, dove necessario e sepossibile 3. i progetti di utilizzo delle ore di contemporaneità dei docenti (ex art.2 L. 517/77) e di quelle

aggiuntive degli insegnanti eventualmentedisponibili

4. gli eventuali progetti di corsi di recupero in orario aggiuntivo per l‟arricchimento

dell‟offerta formativa (art. 45, comma 4, DPR394/99)

5. l‟insegnamento individualizzato come momento specifico di rinforzolinguistico formativo all‟interno della classe e/o fuori da quest‟ultima ottimizzando la risorsa costituita dalla

docente eventualmentedistaccata

b- Favorisce l‟integrazione nella classe promovendo attività di piccolo gruppo, di apprendimento

cooperativo, di conoscenza collettiva del Paese, della civiltà e della cultura di provenienza

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dell‟alunno/a neoarrivato/a

c- Continua l‟osservazione collegiale e rileva i bisogni specifici di apprendimento

dell‟alunnostraniero

d- Attiva metodologie flessibili che coinvolgano a più livelli tutti iragazzi

e- Individua, in ogni ambito, esperienze che favoriscano la conoscenza di sé, il decentramento

relazionale, il confronto, lo scambio di esperienze, la sensibilità interculturale

f- Definisce il necessario adattamento dei programmi in relazione al livello di competenza dei

singoli alunni stranieri adottando specifici interventi, individualizzati o per gruppi, per facilitare il

processo di insegnamento/apprendimento della lingua italiana (art.45, comma 4 DPR394/99)

g- Individua modalità di semplificazione e facilitazione linguisticaper ogni disciplina (per gli

aspetti di cui alle lettere f- e g- cfr. Allegato n.2)

h- Affianca all‟alunno neo-arrivato un compagno (italiano e/o straniero o nato da genitori

stranieri…) che svolga funzione di accompagnamento soprattutto nella prima fase di inserimento

i- Fornisce all‟alunno tutte le indicazioni utili a sentirsi “appartenente” alla classe (orari, schede

librarie, lista del materiale concordato, abitudini…) approfittando quando occorre della presenza del

mediatorelinguistico.

Cosaserve? MATERIALI depositati presso la Biblioteca Interculturale del Circolo

6. La collaborazione con ilTerritorio

Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola ha

bisogno anche delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, luoghi

di aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le

Amministrazioni locali per costruire una rete d‟intervento che rimuova ostacoli e favorisca una

cultura dell‟accoglienza e dello scambio culturale.

Chi se ne occupa?

LA FUNZIONE STRUMENTALE PER IL PROGETTO

INTERCULTURA, coadiuvata dalla COMMISSIONE INTERCULTURA e con

l‟intervento, quando necessario, del Dirigente Scolastico.

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Cosa fa?

a- Attiva collaborazionicon 1. AmministrazioniComunali 2. Comunità SocialeCremasca 3. ScaffaleMulticulturale 4. Ufficio ScolasticoProvinciale 5. CTP (Centro Territoriale Permanente per l‟Educazione degliAdulti)

b- Contatta altre associazioni di volontariato che operano sul territorio nell‟ottica di istituire un sistema formativointegrato

c- Stabilisce momenti annuali d‟incontro con le famiglie degli alunni stranieri per favorire lo

scambio di conoscenze e per affrontare concretetematiche.

DOCUMENTO APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI

indata 15 ottobre2007

***********************************************

Allegato n. 1

Chi effettua il colloquio con la famiglia:

a) Raccoglie le possibili informazioni riguardanti la scolarità pregressa dell‟alunno, la

“storia” familiare e il progettomigratorio

b) Compila un‟iniziale biografia scolastica e linguisticadell‟alunno c) Concorda con la famiglia le modalità per un inserimentograduale d) Richiede, se necessario, l‟intervento del mediatoreculturale e) Facilita la conoscenza del modello formativo del percorso educativo della scuola scelta

f) Fornisce una scheda di presentazione del Circolo con il calendario scolastico, una sintesi

del POF e una copia dell‟estratto di Regolamento, se possibile nella lingua d‟origine

g) Sottolinea la necessità e il significato di una proficua collaborazione scuola-famiglia h) Esploralapossibilitàdapartedellafamigliadifornirematerialescolasticoedi sostenere

spese che riguardano le uscitescolastiche

Allegato n. 2

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PARTE DIDATTICA

ATTEGGIAMENTI DA TENERE E LINGUAGGI DA USARE CON

GLI ALUNNI STRANIERI

Talvolta l‟insegnante, con l‟intento di mettere il bambino a proprio agio e mosso dal bisogno di

mettersi a contatto con lui, è portato ad utilizzare “espressioni scherzose” o dialettali, modi di dire

....

Il linguaggio informale però utilizza spesso vocaboli con più significati e/o in senso figurato, oltre

ad essere fortemente connotato culturalmente.

L‟insegnante deve invece farsi comprendere il più possibile, perciò deve parlare con frasi semplici,

non deve utilizzare inferenze, pronomi, anche a costo di ripetizioni che, anzi, sonoauspicabili.

NELL’ATTUAZIONE DI PERCORSI DI INSEGNAMENTO-

APPRENDIMENTO:

-NON FORZARE A PARLARE, RISPETTARE LA FASE SILENTE

Esistono vari stili di apprendimento della L2, talvolta i bambini preferiscono ascoltare: il loro

processo di apprendimento procede ugualmente, ma essi svolgono più un ruolo di spettatori/uditori

attivando attività di comprensione.

Arriverà il momento in cui si sentiranno pronti a svolgere la loro parte di “attori”. Ugualmente da

rispettare è la fase in cui gli alunni di primissima immigrazione tendono a rapportarsi solo con

compagni della stessa etnia usando la propria lingua.

-AGEVOLARE LA PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA’ CHE

PRESUPPONGONO LINGUAGGI NON-VERBALI

Per facilitare l‟acquisizione della L2 in situazione è opportuno valorizzare le forme comunicative

che utilizzano la corporeità, l‟espressività, la manipolazione e i linguaggi non verbali in genere. In

particolare le educazioni dovrebbero essere un luogo privilegiato per l‟apprendimento dell‟italiano

come L2.

-UTILIZZARE SUPPORTI EXTRALINGUISTICI All‟inizio del percorso di apprendimento della L2 si devono offrire al bambino possibilità di acquisire la lingua attraverso supporti che possano essere usati al di là del grado di conoscenza della

lingua utilizzando giochi, immagini, schede, disegni, sequenze, di immediata comprensione e di

facile esecuzione.

Teniamo sempre presente che anche le immagini ritenute semplici sono culturalmente connotate e

la richiesta può non essere compresa per mancanza di conoscenza del contesto.

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-PROPORRE INPUT CORRETTI Tutti i nuovi input devono trovare ancoraggi nel “già noto”, poiché solo ciò che il bambino riesce a

comprendere può servire all‟apprendimento. È compito quindi dell‟insegnante proporre l‟input

corretto che si trova più vicino alla “zona di sviluppo prossimale”.

-NON SOMMERGERE DI INPUT E ACCETTARE GLI ERRORI La rapidità di acquisizione della lingua non deve indurre all‟idea di moltiplicare gli input da

proporre in quanto ciò potrebbe causare confusione e difficoltà e creare intoppi nel percorso

diapprendimento.

La presenza di errori deve essere spunto per focalizzare più adeguatamente gli interventi. Gli alunni possono essere coinvolti nella riflessione sull‟errore partendo dal presupposto che, nella maggior

parte dei casi, ciò che noi consideriamo errore è parte integrante dell‟Interlingua, cioè dei sistemi

linguistici che si avvicinano alla lingua d‟arrivo liberandosi progressivamente della lingua

dipartenza.

-SOSTENERE LA L1 Gli esperti affermano che L1 e L2 vanno di pari passo in quanto le abilità linguistico- cognitive

sono facilmente trasferibili tra le due: è quindi importante valorizzare la L1, favorendone

l‟espressività, anche perchè “lingua degli affetti”. I genitori andranno quindi rassicurati in merito

all‟utilizzo della lingua materna nel contesto familiare.

-FAVORIRE IL PASSAGGIO AL SUCCESSIVO ORDINE DI SCUOLA Nell‟ambito della continuità tra ordini di scuola si individueranno gli obiettivi essenziali che gli

alunni possono raggiungere. Sarà importante anche comunicare la storia scolastica di ciascuno e, in

collaborazione con le famiglie e nel rispetto della normativa sulla privacy, anche il progetto

migratorio dellafamiglia.

-CONOSCERE LE SEQUENZE DI APPRENDIMENTO L‟Interlingua non procede a caso, ma vi sono strutture che vengono interiorizzate prima di altre.

Nella prima fase di apprendimento della L2 i bambini acquisiscono semplici parole o espressioni

legate al contesto “qui e ora” (l‟italiano per comunicare) e dalla parola si può poi procedere alla

breve frase, senza però inserire ancora segnaligrammaticali.

Andranno perciò rispettate le varie “tappe” dell‟apprendimento che prevedono dapprima la

conquista dell‟italiano per comunicare, quindi quella della Lingua-ponte, per arrivare, nel tempo,

alla lingua dello studio.

Inizialmente l‟attenzione si rivolgerà soprattutto allo sviluppo dell‟oralità coinvolgendo gli alunni in

attività significative che li motivino a raccontare e agire verbalmente.

L‟attenzione all‟oralità sarà ancora maggiore nella scuola dell‟Infanzia. Nella fascia 3-6 anni, infatti, la costruzione del linguaggio impegna tutti i bambini nella conquista

di adeguate modalità espressive. I percorsi proposti terranno quindi conto di questa specificità e

valorizzeranno anche il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale.

La costruzione della “Lingua Ponte”, cioè la lingua di passaggio dall‟Italiano per comunicare

all‟Italiano per studiare, nella Scuola Primaria andrà favorita attraverso

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esperienze e proposte didattiche specifiche; infatti la costruzione del linguaggio disciplinare, non

facile anche per gli alunni italofoni, dovrà prevedere l‟individuazione e la conoscenza delle

fondamentali parole-chiave di ogni disciplina, che permettano l‟avvicinamento a concetti e

contenuti, oltre che proposte di testi di alta leggibilità e semplificati.

Anche l‟insegnante della lingua straniera può istituire un utile confronto tra lingue diverse, oltre ad

essere un momento in cui gli alunni stranieri e i loro compagni italiani si trovano in situazione di

parità, impegnati nell‟apprendimento di una lingua che entrambi non conoscono.

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PAI (Piano Annuale per l’inclusività)

Obiettivi di incremento dell’inclusività con respiro pluriennale

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Il Piano Annuale dell' Inclusività (PAI) previsto dalla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e C.M.

n° 8 del 6/03/2013 ha come finalità l'individuazione di strategie organizzative ed educative in

un quadro funzionale all'integrazione di tutti gli alunni con bisogni educativi speciali (BES), con

disturbi specifici di apprendimento (DSA), con disagi emotivi e con difficoltà già accertate da

certificazione diagnostica (legge 104 del 1992).

L'attuazione concreta del PAI si propone di assicurare e garantire una piena partecipazione,

un'adeguata istruzione a tutti gli alunni con difficoltà dichiarate o disagi transitori.

Il presente progetto intende predisporre e organizzare azioni mirate ad una didattica efficace da

espletare nelle situazioni educative che si verificano di volta in volta.

La nostra scuola sta attuando percorsi didattici, proposte metodologiche, azioni di buone prassi

educative per favorire l'inclusione di tutti gli alunni mediante il momento dell'accoglienza, i

processi di inclusione e i progetti di orientamento.

Per realizzare tutto ciò la scuola sceglie di collaborare in modo sinergico con le famiglie per

aiutarle nell'elaborazione consapevole delle scelte finalizzate al raggiungimento di importanti

step di crescita, all'interno del progetto di vita dell'alunno. L'interfaccia con le differenti agenzie

formative presenti sul territorio ha permesso alla scuola, in questi anni, di costruire una rete fitta di collaborazioni, di professionalità che lavorano fianco a fianco con diversi mandati

educativi.

OBIETTIVI GENERALI

favorire negli alunni il processo di apprendimento e di acquisizione delle competenze

rendere i ragazzi autonomi nelle scelte accrescere in loro il senso di autodeterminazione

Favorire una relazionalità serena, aperta e accogliente.

Tutto ciò permette la concreta realizzazione di successivi step che compongono a diversi livelli

il Progetto di Vita di ciascun individuo.

Per gli obiettivi specifici cfr. i documenti individualizzati/personalizzati di ciascuno.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti promuovere corsi e/o giornate formative di studio per i docenti e per le famiglie, i cui

temi siano relativi ai problemi del neurosviluppo, alle difficoltà riferite alle fasi di

crescita (sonno, separazione/attaccamento, paure, cibo, ecc...). Lo scopo dei corsi suddetti è principalmente quello di promuovere una effettiva acquisizione, all'interno

del corpo docente, di tecniche metodologiche innovative in grado di inferire gli stili di

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apprendimento di ciascun alunno, di capire eventuali disagi nello sviluppo, di

potenziare le funzioni neuropsicologiche che possono rallentare il processo di

apprendimento. Inoltre i docenti curriculari interverranno attuando modalità di lavoro

alternative (lavoro in gruppi, didattica laboratoriale, utilizzo di ausili informatici e tecnologici) per rendere flessibili i principi della didattica, nell'ottica del percorso

inclusivo rivolto a tutti gli alunni;

utilizzare i sussidi messi a disposizione dal CTS e CTI oltre che mantenere con i Centri

medesimi un lavoro di rete finalizzato all'aggiornamento dei docenti e al monitoraggio

dei progetti intrapresi con l'I.C. Crema Due. Si è già in passato progettato, insieme al

CTS provinciale e al CTI, la sperimentazione sull'I.C.F. che vede come partner oltre alla scuola e ai tre CTI (Crema, Cremona, Casalmaggiore) anche il servizio di

neuropsichiatria infantile di Crema. La sperimentazione ha previsto, in una prima fase,

un aggiornamento in materia sotto la guida del prof. Braibanti Paride (Università degli

studi di Bergamo) e un progetto pilota di ricerca azione per studiare le modalità

congrue al progetto sperimentale.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Ci si attiverà per impiegare criteri di valutazione confacenti alle buone pratiche inclusive:

1. per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali i livelli di raggiungimento degli obiettivi minimi

dovranno essere esplicitati all'interno del Piano Didattico Personalizzato; 2. per gli alunni con diagnosi o in fase di certificazione i gradi di competenza riferiti al bilancio di

sviluppo saranno ampiamente illustrati all'interno del Piano Educativo Individualizzato;

3. per gli alunni DSA si effettueranno valutazioni che privilegiano conoscenze di analisi, di

sintesi e di collegamento piuttosto che evidenziare competenze formali. Il Consiglio di classe

avrà il dovere di strutturare modalità di verifica in forma orale per compensare quelle scritte

(soprattutto per la lingua straniera) e l'opportunità di scegliere strumenti compensativi

(software, ausili visivi, computer, i-pad, lavagna multimediale, ecc...) e strategie metodologiche (mappe concettuali, mappe mentali, schemi, audiolibri, registrazione e/o visualizzazione delle

lezioni) per mediare l'azione didattica, senza ricorrere, per quanto possibile, ad ausili

dispensativi.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

favorire la continuità didattica dei docenti di sostegno, aumentare i momenti di didattica

basati sull'interscambio tra docenti (docente di sostegno sulla classe e docente curriculare

sul ragazzo) anche nella scuola secondaria di primo grado, in cui tale modalità non è

ancora diventata prassi consolidata, a differenza di ciò che viene realizzato negli altri

ordini di scuola (scuola dell'infanzia e scuola primaria); sviluppare un curricolo concretamente inclusivo, in cui la figura dell'assistente educatore

(il servizio di assistenza educativa è erogato dall'Ente locale, mediante l'appalto ad alcune

cooperative) sia uno dei perni che permette al bambino di svolgere e di partecipare in

modo attivo e propositivo ai progetti inclusivi promossi dall'Istituto, soprattutto

nell’ambito della sperimentazione SAAP;

consolidare il G.L.I. (gruppo di lavoro per l'inclusione) per monitorare il processo di integrazione scolastica e coordinare la progettazione scolastica con quella dei servizi

sanitari e socio- assistenziali e attivarlo a fianco dei GLHO, in ottemperanza al D.Lgs.

96/19.

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

rapporti costanti con le Neuropsichiatrie di riferimento;

rapporti costanti con i Servizi Sociali (assistenti sociali di quartiere);

rapporti costanti, all’occorrenza, con la Tutela Minori.

PREVENZIONE identificazione precoce di eventuali disagi per evitare che si trasformino nel

tempo in vere e proprie difficoltà nonché deficit. Da alcuni anni la scuola si preoccupa di attivare percorsi relativi all'affettività per le varie classi della scuola primaria e per le classi della scuola

secondaria di primo grado, oltre che percorsi di screening per individuare criticità nelle

competenze strumentali di base dell'apprendimento scolastico.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

incentivare la partecipazione della famiglia nella stesura, nella condivisione/accettazione

del PDP e del PEI;

coinvolgere le famiglie negli step fondanti il percorso scolastico dei figli, anche per

assunzione diretta di corresponsabilità educativa, in particolare nella gestione dei comportamenti e nel rispetto da parte degli alunni degli impegni presi;

partecipare agli incontri periodici con le UONPIA locali per monitorare l'andamento

didattico dei percorsi educativi, condividere le metodologie e strategie didattiche

contenute nel PEI di ciascun alunno e per l'attivazione di specifici progetti di continuità

che vedono coinvolti oltre agli insegnanti i terapisti e la famiglia;

organizzare incontri periodici con la famiglia per incrementare la collaborazione ai fini del

progetto di vita di ciascun alunno.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

attivare i Consigli di classe e/o team docenti per l'individuazione dei bisogni educativi

speciali e per la successiva predisposizione di un Piano Personalizzato ed

Individualizzato creato per favorire l’ottimizzazione o quantomeno il miglioramento delle performances degli alunni al fine di raggiungere l'imprescindibile diritto al successo

formativo;

sviluppare un curricolo concretamente inclusivo, in cui la figura dell'assistente educatore

sia uno dei perni fondamentali.

APPRENDIMENTO il processo di acquisizione delle conoscenze è strutturato a partire dalle

competenze già consolidate nei bambini per poi incanalarsi in modo graduale verso obiettivi di lavoro riguardanti abilità deficitarie o funzioni da riabilitare. Al centro del percorso suddetto ci

sarà l'alunno considerato nella sua unicità e globalità bio-psico-sociale, attorno al quale si

implementeranno azioni tese al raggiungimento degli indicatori previsti dal piano annuale della

programmazione didattica.

COMPETENZE SOCIALI i docenti preferiranno forme di apprendimento che favoriscano il confronto con i pari (lavori a coppie, lavori in piccoli gruppi, lavori a classi parallele aperte,

ecc...) e massimizzino la componente dell'imitazione nei processi di apprendimento. La cornice

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relazionale ed operativa fornita dal docente o dai tutor di pari età è ciò che Bruner chiama

"scaffolding", cioè l'aiuto dato da una persona ad un'altra per svolgere compiti. Tale impalcatura

ha lo scopo di offrire al bambino una solida base per realizzare appieno le proprie capacità e per

metterlo in grado di sperimentare abilità in modo autonomo e generalizzato nei diversi contesti educativi (scuola, casa).

Valorizzazione delle risorse esistenti

La scuola quale contesto formativo per eccellenza ha risorse proprie da mettere in gioco per adempiere al mandato di inclusione:

messa in opera da parte del personale docente di criteri di inclusione per valorizzare le

differenze di ogni alunno;

reclutamento di docenti con competenze specifiche per progettare laboratori, percorsi

tematici, attività con classi parallele, in particolare per gli alunni che presentano in forma

transitoria o stabile bisogni educativi speciali; coinvolgimento del personale ATA per pianificare azioni in sinergia con le figure di riferimento

che collaborano per l'integrazione di tutti i ragazzi. Il personale ATA sarà informato

direttamente dal Dirigente Scolastico circa i bisogni degli alunni con BES.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

incontri tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola coinvolti nel passaggio;

visita alla scuola di uscita dell’alunno in fase di passaggio per vederlo all’opera nel suo

ambiente;

visita dell’alunno alla nuova scuola per una prima acclimatazione;

predisposizione di progetti ponte; incontri preliminari con gli specialisti per una buona conoscenza già precedente

all’ingresso nella nuova scuola;

incontri preliminari con la famiglia per una sorta di Patto Educativo preventivo;

accompagnamento, se necessario, nel periodo di avvio del nuovo anno scolastico, da

parte del precedente insegnante di sostegno;

avvio graduale al bisogno sotto il profilo della tempistica.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Si intende utilizzare le risorse economiche dell' Ente locale per acquistare materiale da Case

Editrici specializzate e per organizzare progetti (idroterapia, musicoterapia, danza-movimento -

terapia, ippoterapia, arteterapia, pet-therapy) a favore degli alunni che frequentano l'I.C. Crema

Due. Per coprire interamente la spesa di tali progetti la scuola utilizzerà anche i fondi della

camminata di fine anno "Insieme per crescere", iniziativa riprogettata, tra i vari obiettivi, per la realizzazione sia di percorsi alternativi ed integrativi altamente innovativi a favore degli alunni

con bisogni educativi speciali sia per acquistare ausili tecnologici all'avanguardia a favore della

didattica speciale.

A livello di risorse umane si potrà pensare di valorizzare l’organico dell’autonomia per uno

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specifico potenziamento dell’offerta formativa in chiave inclusiva e per una didattica aperta ai

bisogni effettivi di ciascuno uti singulus e all’interno dei vari gruppi di lavoro (elettivi, di

compito, di livello), sfruttando soprattutto le potenzialità della musica, come è giusto che sia in

un Istituto a indirizzo musicale.

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PIANO DI SVILUPPO PER LA DIGITALIZZAZIONE

L'idea di dar vita ad un percorso di scuola digitale, tenendo conto delle nuove direttive promosse dal Miur, è un

percorso indispensabile in una scuola che guarda al futuro e tiene conto della modernità dell'approccio

didattico.

Da anni il linguista Raffaele Simone descrive l'attuale sistema culturale, la rivoluzione informatica, come una

terza fase dell'evoluzione cognitiva umana. Nell'omonimo saggio il professore descrive i cambiamenti

fondamentali della nostra epoca individuandoli nel modo in cui le generazioni riescono a trasmettersi cultura.

In particolare, i passaggi che si sono succeduti nel corso della storia umana sono stati tre: il primo quando,

superata l'oralità, è stata scoperta la scrittura; il secondo riguarda l'invenzione della stampa di Gutenberg, che

rese popolare e diffuso un sapere prima riservato a pochi eletti. Infine, si è arrivati alla fase attuale che, sempre

secondo il linguista, è cominciata quasi inavvertitamente con la diffusione dei personal computer e di tutti gli

altri strumenti informatici. Quest'ultima fase sta modificando profondamente il modo in cui gestiamo le

informazioni, abituandoci a ragionare attraverso processi cognitivi simultanei. Ai brani scritti sulla carta si

affiancano sempre più strutture interattive nelle classi. Appare necessario però far coesistere il cartaceo con il

digitale, trovando un corretto equilibrio tra la salvaguardia della tradizione e l'apertura verso la modernità

dell'approccio didattico.

Il nostro Istituto Comprensivo "Crema Due", pertanto, nel corso del prossimo triennio 2019-2022 e, alla luce di

quelle che sono le potenzialità strumentali già presenti all'interno della nostra scuola, punterà sul

potenziamento di questo nuovo e prioritario aspetto, mettendo in campo strategie volte a modernizzare

l'approccio didattico. Tutto questo alla luce di quelle che saranno le nuove esigenze che i discenti si troveranno

a fronteggiare in una società che ritiene sempre più indispensabili i nuovi modelli digitali ed informatici.

Il percorso previsto per il prossimo triennio si articolerà pertanto in una triplice direzione: da una parte si

procederà al coordinamento di un piano digitale volto alla creazione di classi virtuali (come, ad esempio,

Easyclass), con l'obiettivo di creare una rete di collegamenti esterni alla classe tra insegnanti ed alunni, i quali

potranno confrontarsi anche al di fuori del contesto classe riguardo a lezioni, compiti assegnati, condivisione di

verifiche e video lezioni; dall'altra si cercherà di favorire, attraverso questo sistema, un approccio più sereno e

produttivo in quegli allievi con DSA, i quali avrebbero a disposizione una piattaforma schematica utile a

consolidare i loro apprendimenti e a favorire la loro inclusione.

Questo processo di modernizzazione dovrà essere compensato da un'adeguata formazione dell'intero corpo

docente con incontri periodici e con attività di tutoraggio nelle quali si procederà ad informare ed istruire

l'intero Collegio sulle potenzialità derivanti dall'utilizzo di queste nuove modalità di approccio alla didattica

moderna.

Terzo e ultimo obiettivo che ci si prefiggerà sarà l'attivazione di una piattaforma digitale: la Google Suite for

Education, mediante la quale potrà essere creato un indirizzo di posta elettronica ufficiale per ogni docente e la

possibilità di scambiare dei file mediante il sistema drive all'interno del contesto generale dell'istituto

Comprensivo. Questo favorirà l'arricchimento complessivo del bagaglio esperienziale di ogni singolo docente,

il quale potrà, col tempo, accumulare un archivio personale digitale di esperienze didattiche, alle quali accedere

all'occorrenza. All'interno della stessa piattaforma digitale si potrà altresì creare nuove classi virtuali, mediante

l'opzione "Classroom" e tessere una rete di comunicazione tra allievi ed insegnanti e ciascun alunno avrà a

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disposizione un indirizzo di posta elettronica ufficiale della scuola. In questo modo potrà comunicare

direttamente con il docente e avere accesso ad una più rapida informazione. La stessa cosa sarà prevista per

ogni singola famiglia. Questo favorirà una comunicazione più efficace all'interno dell'istituzione e permetterà

di potenziare la comunicazione rendendola molto più snella e tempestiva. Utilissimo sarà in ultima istanza

l'utilizzo del registro elettronico come strumento fondamentale da utilizzare al massimo delle sue potenzialità.

Si cercherà infatti di usarlo per creare degli archivi digitali, all'interno dei quali catalogare tutta la

documentazione riguardante gli allievi delle singole classi, in modo da limitare l'utilizzo di carta e avere a

disposizione archivi digitali da consultare all'occorrenza in ogni situazione. Il registro sarà altresì util izzato per

lo scambio delle comunicazioni importanti all'interno della scuola e allo scopo di calendarizzare attività di

importanza collettiva e per effettuare scrutini e attività conclusive di fine anno.

Anche in questo caso sarà utilissima un'attività di formazione utile per tutti gli insegnanti sulle potenzialità

dello stesso. Tale formazione sarà svolta dal Prof. Rocca e avrà cadenza periodica. Infine la scuola si aprirà a

progetti interni ed esterni volti a valorizzare l'aspetto informatico, considerandolo punto di partenza essenziale

per formare cittadini consapevoli e pronti ad affrontare le sfide future che la società moderna metterà loro

dinanzi.

Tra le varie attività inerenti al piano per la digitalizzazione, nel corso dell‟anno scolastico 2017/2018 è iniziata

un'attività progettuale inserita in un Programma Operativo Nazionale che ha visto in prima linea il nostro

Istituto Comprensivo assieme a poche altre istituzioni scolastiche della Lombardia.

Tali attività si inseriscono in un quadro di educazione digitale che mira alla promozione di competenze chiave

di cittadinanza attiva, riviste dal Consiglio dell‟U.E. del 22 maggio 2018; in tale contesto si sfruttano, quali

pre-requisiti, le abilità degli allievi nativi digitali, partendo, quindi, dalle – in realtà – limitate abilità digitali

che essi acquisiscono dall‟esperienza e dai contesti non formali, per poi portare gli stessi ad esplorare le

dimensioni critiche e cognitive delle competenze digitali, puntando anche sulla responsabilizzazione dell‟uso

delle nuove tecnologie che, ormai, stanno integrando sempre più l‟uomo con le macchine (humandroid) e a

connettere le persone tra loro e impongono, spesso, una scrupolosa progettazione per un uso orientato a scopi

precisi.

Il progetto, inserito nelle attività STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts and Maths), ha avuto inizio

da settembre a dicembre 2017. L'attività ha avuto l‟avvio con una fase formativa di 26 ore pomeridiane per i

docenti tutor, tenute dalla Prof.ssa Donatella Tacca, esperta di robotica ed elettronica educativa, e si è poi

articolato in una fase di 40 ore di applicazione in un gruppo classe composto al 70% da allieve di tutte le tre

classi della scuola secondaria di primo grado dell'I.C. "Crema Due". L'articolazione del corso STEAM,

denominato "ROBOTICA-mente" ha previsto lo sviluppo di attività progettuali ed operative che hanno

coinvolto non solo didattiche digitali, ma anche nuove tecnologie come le stampanti 3D e approcci

metodologici come il coding. Il gruppo classe ha lavorato svolgendo attività di collaborazione e in modalità

peer to peer, in alcune occasioni, affrontando problematiche che hanno coinvolto competenze anche di problem

posing e problem solving.

È seguito un corso estivo di 40 ore denominato “In estate si imparano le STEAM”, aperto ad allieve ed allievi

della scuola primaria e secondaria.

Le attività STEAM procederanno con uno schema simile nei prossimi anni scolastici e si estenderanno alle

scuole primarie dell‟Istituto Comprensivo anche nel corso dell‟anno scolastico, partendo da una formazione di

maestre e maestri che affiancheranno, in qualità di tutor interni, il formatore esperto che organizzerà e guiderà

le varie attività dei progetti.

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A partire dall‟anno scolastico 2018-19, il panorama delle attività STEAM è stato ulteriormente ampliato con il

progetto Girls Code It Better – GCIB, già svolto in alcuni anni scolastici del recente passato, che coinvolge

esclusivamente allieve delle classi della scuola secondaria di primo grado, impegnate in 45 ore di attività

orientate agli stessi obiettivi dei progetti di robotica educativa.

Le attività STEAM (o STEM) rappresentano una nuova frontiera, nell'ambito delle didattiche innovative, non

solo perché si fondano su nuove tecnologie, ma soprattutto perché si basano sugli obiettivi del documento

UNESCO, “Agenda 2030” inerenti alla sostenibilità sociale:

- 4 - Istruzione di qualità;

- 5 - Parità di genere;

- 8 - Lavoro dignitoso e crescita economica;

- 9 - Imprese, innovazione e infrastrutture;

- 10 - Ridurre le disuguaglianze.

L'orientamento di questi bandi PNSD, quindi, è stato mirato all'individuazione soprattutto di allieve, al fine di

promuovere attività di settori tecnologici, classicamente ed erroneamente reputati più adeguati al genere

maschile; inoltre, nel gruppo classe misto sono state reclutate anche allieve con disturbi di apprendimento,

dunque, il progetto ha assolto una funzione inclusiva, oltreché di alto valore formativo.

Un ulteriore passo in avanti sul piano della didattica digitale sarà svolto con il progetto PON che riguarderà la

valorizzazione dei beni storici, culturali e paesaggistici attraverso la robotica. Obiettivi principali saranno:

- la conoscenza delle principali Convenzioni sulla tutela e la valorizzazione dei beni storici, culturali e

paesaggistici;

- la conoscenza del patrimonio culturale di Crema, attraverso i beni storici più rappresentativi;

l'acquisizione di conoscenze e abilità informatiche di base;

- lo studio delle funzioni di parti fondamentali di un robot: sensori ed attuatori;

- saper programmare semplici azioni di un robot con la gestione di specifici software dedicati.

A tutto ciò si aggiungerà anche l'uso di programmi di grafica 3D per la progettazione di oggetti reali oltre

all'utilizzo di una stampante 3D, con finalità coerenti con quelle previste dal progetto.

A rafforzamento delle competenze scientifiche e tecnologiche, e della visual literacy, alcuni docenti offrono

progetti formativi interni che si basano sull‟apprendimento di software specifici, come Geogebra e Tinkercad,

che operano anche in alcune dimensioni delle competenze logico-matematiche. In ultima istanza si procederà

con l'attivazione della piattaforma ISLN-Web Based, su architettura Erasmo,progettata per la gestione della

Biblioteca scolastica o di una rete di biblioteche scolastiche capaci di garantire autonomia nella scelta e

nell‟esplorazione dei contenuti. L'obiettivo fondamentale di questa iniziativa sarà quello di promuovere la

cittadinanza attiva, facilitando il reperimento, la fruizione e la produzione di materiali sia testuali che

multimediali. Tutti gli iscritti potranno, attraverso questo sistema, accedere ai contenuti della biblioteca

scolastica e usufruire dei prodotti catalogati nell'archivio. La nostra scuola si trasformerà, pertanto, in un luogo

di snodo fondamentale per garantire l'accesso all'informazione all'intero territorio. Tutto il materiale sarà reso

disponibile agli iscritti, i quali potranno accedere conformemente alla legge 4/2004 che garantisce anche ai

disabili questa possibilità.

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PROPOSTA PRESENTAZIONE PROGETTO FONDI PON 2014-2020

.1 Titolo del progetto

Music@ssieme ; Il Mondo in una cuffia

.2 Promotori

Dirigente Scolastico Prof. Pietro Bacecchi, DSGA Claudia Zaninelli, Prof.ssa Raffaella Corradi e Prof.ssa Federica Ziliani

.3 Destinatari

Allievi e personale della scuola

Obiettivi specifici e risultati attesi LABORATORIO MOBILE DI LINGUE

L’insegnamento delle Lingue ha da sempre un’importanza fondamentale nella scuola Italiana, ma ciò

che lo rende veramente efficiente è l’ambiente di apprendimento che deve necessariamente presupporre

strumentazioniadeguate.

Un ambiente dedicato ha la duplice funzione di stimolare lo studente nel porre attenzione a ciò che

viene realizzato come esercitazione linguistica in classe e di rendere fedeli in senso tecnico le espressioni, la

pronuncia e le conversazioni che il docente vuole trasmettere e riascoltare.

Oltremodo è importante la gradevolezza e il grado di corrispondenza degli ambienti di apprendimento,

che devono essere congruenti con ciò che lo studente vive e utilizza al di fuori dell’ambiente scolastico,

nella suaquotidianità.

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Oggi si devono presupporre quindi strumenti didattici che fanno riferimento alla diffusione dei nuovi

dispositivi mobili come Smartphone e Tablet, alla nuova dimensione cloud che permette l‟estensione

dell‟ambiente di apprendimento oltre le mura scolastiche e alla possibilità di rendere un setting di

apprendimento fruibile indipendentemente dallo spazio fisico in cui viene anche solo temporaneamente

utilizzato.

Tutto ciò è reso possibile solo da un sistema di Laboratorio Mobile e in particolare da un Laboratorio

Linguistico Mobile caratterizzato da un Carrello di ricarica e stivaggio di Tablet con trasmissione WiFi

autonoma e dedicata all‟aula. Applicazione software per l‟insegnamento delle lingue che permetta al docente

di gestire gruppi di studenti, di assegnare compiti diversi ad ogni gruppo, di effettuare comparazione

linguistica e raccolta su cloud e di caricare sul profilo docente i lavori, le conversazioni e le esercitazioni fatte

in classe, rivedibili anche dagli studenti.

Vanno previsti un Notebook per Docente e Tablet Android o Windows che possono gestire il segnale

audio con microfono in cuffia e cuffie microfoniche adeguate per gli alunni.

Il Laboratorio Linguistico Mobile di dimensioni contenute per entrare in ascensore potrà così essere

utilizzato in una molteplicità di aule e trasportato da un piano all‟altro della scuola per essere utilizzato da

insegnanti e studenti ogni volta diversi, ma che potranno utilizzare il sistema sempre con un accesso

personalizzato per gestire la didattica anche da casa, sul web.

Il Display Interattivo Multimediale Multitouch 10 tocchi infrarossi da 65”, anch‟esso posizionato su carrello

mobile, completa la gamma di questo innovativo sistema linguistico.

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Obiettivi specifici e risultati attesi LABORATORIO MOBILE DI MUSICA

Il progetto nasce dall‟esigenza di creare “spazi mobili per l‟apprendimento”: i dispositivi, gli strumenti

mobili in carrelli e box mobili, a disposizione di tutta la scuola, possono trasformare un'aula "normale" in uno

spazio multimediale e di interazione. L'aula si trasforma così in uno spazio in grado di proporre una varietà di

configurazioni, dai modelli più tradizionali al lavoro in gruppi.

Il dato diventa digitali, e la sperimentazione diventa flessibile, a seconda delle necessità della

programmazione didattica.

Le nuove aule-laboratorio permetteranno ai docenti e soprattutto agli allievi di usufruire di tecnologia e

di sw specifici in base alle tipologie di lezioni, valido supporto allo studio come apprendimento attivo (basato

su problem solving), interazione continua e dinamica tra studenti e docente, attività hands-on.

A supporto di tutto ciò ci sarà un software per la gestione della classe, basato su Cloud, con sistema di

gestione delle proiezioni visualizzabile su tutte e 3 le lavagne o su singolo dispositivo come strumento di

produzione dei gruppi di studenti, che permetterà di lavorare anche da „remoto‟ e di seguire anche il lavoro

da casa e in mobilità.Specifiche:

Descrizione LABORATORI MOBILI

- Dispositivi su carrello mobile con alimentazione dei device( pc notebook / tablet / carrello per ricarica/ un dispositivo notebook per postazione docente, Il Display Interattivo Multimediale Multitouch 10 tocchi infrarossi da 65”, anch’esso posizionato su carrellomobile

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• Attività ingruppo

• discussione ebrainstorming

• esposizione/introduzione/sintesi a cura deldocente

• presentazione in plenaria di un elaborato a cura deglistudenti

• esercitazioni che coinvolgono tutta la classeecc.

Con Implementazione dell‟ambiente mobile si vuole ottenere un‟aula utilizzabile da tutte le classi, dai

docenti anche in ambienti aperti. Permetterà ai docenti e soprattutto agli allievi di:

Apprendere attraverso modalità didattiche mediate dalle ICT Consentire

lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe

Facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai materiali

didattici da parte degli allievi e dei docenti

Saper utilizzare il computer e altre tecnologie per comunicare e instaurare rapporti collaborativi

Gestire in modalità utile e non solo ludica la risorsa Internet

Porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0

Aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione tra e verso i discenti

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Descrizione LABORATORI MOBILI

Dispositivi su carrello mobile con alimentazione dei device( notebook per la registrazione

digitale/ mixer digitale / strumenti musicali),

Obiettivi specifici e risultati attesi POSTAZIONI INFORMATICHE

L’Istituto pensa di dotarsi di postazioni informatiche per l'accesso dell'utenza e del personale (o delle

segreterie) ai dati e ai servizi digitali della scuola" tramite l'acquisizione di dispositivi atti a favorire l'accesso

a informazioni e l'inserimento di dati a studenti, famiglie, docenti, personale vario

Descrizione

colonnine interattive totem per offrire servizi digitali all'utenza

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A. PIANIFICAZIONE

B. MONITORAGGIO EVERIFICA

C. FONTI DI FINANZIAMENTO

B.1. Fasi del Progetto

Il progetto è articolato in due (2) fasi: una prima fase prevede la presentazione mediante la piattaforma informatica dei progetti PON 2014-2020, con relativa scheda di autodiagnosi, e che metta in evidenza il miglioramento che si potrebbe ottenere con una soluzione performante. La seconda fase del progetto prevede il finanziamento dei lavori di fornitura ed installazione del materiale tecnologico ed arredi che costituiranno la classe 2.0 o itinerante oggetto della presente progettualità.

B.2. Tempi e durata

Il progetto può essere presentato dalle ore 9,00 del 22/10/2015 fino alle 14,00 del 30/11/2015. Dopo essere stato valutato, se finanziato, saranno successivamente comunicati i tempi di attuazione dall’AdG (Autorità di Gestione progetti PON)

B.3. Personale coinvolto

D.S., D.S.G.A., Prof., allievi

C.1. Monitoraggio e verifica In fase di finanziamento le diverse fasi dell’attuazione (Pre-bando, Gara d’appalto, Contrattualizzazione,

Installazione e fornitura, Collaudo, Rendicontazione finale) saranno monitorati dal D.S. e dal D.S.G.A.

D.1. Fonti di finanziamento Fondi Comunitari relativi a finanziamenti PON 2014-2020

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CREMA 2 “CIVICCENTER”

L‟Istituto Comprensivo Crema 2 è stato anche individuato, per la sua programmatica apertura al

territorio e per le sue esperienze pregresse, quale “Civic Center” da Comunità Sociale Cremasca,

nell‟ambito del macroprogetto patrocinato da Fondazione CARIPLO e denominato “Wel(fare)

legami”. Si pone pertanto come scuola di quartiere aperta alla città, allargando a fisarmonica il suo

target ed espandendo senza remore i suoi orari di apertura, nell‟ottica di un‟idea di scuola come

Agenzia educativo-culturale a tutto tondo e come servizio flessibile/polifunzionale alla sua realtà di

riferimento. Si inserisce a tal proposito nel PTOF il Piano Operativo quale “Civic Center”, con

l‟impegno a dare continuità/sostenibilità nel tempo a quanto incontrerà l‟interesse e le adesioni

dell‟utenza.

AZIONE Incroci in comunità – CIVIC CENTER

PIANO OPERATIVO

Con il presente Piano operativo si declina, sia pure a grandi linee, quanto si intende

realizzare per dare corpo all‟idea, già in nuce prefigurata nel pregresso, di una scuola

destinata non a funzionare part- time o a orologeria, ma a porsi al servizio del territorio in

cui si contestualizza e ad essere luogo aggregante/polo catalizzatore nell‟ambito del suo

tessutosociale.ì‟

Una Istituzione Scolastica non può più, a nostro avviso, aprire le sue

portesoloperpocheorealgiorno,ignorandochelavitaelasocietà

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attuali la chiamano a un compito di maggiore complessità, quello di diventare terreno fertile di sviluppo di iniziative plurime legate al quartiere e alla città nonché incubatrice di

formazione/motivazione/cultura per i ragazzi e gli adulti dello scenario antropologico di

cui è elemento forte di presenza costante e sistematica.

Le esperienze di questi anni, la conoscenza ormai consolidata dei bambini/ragazzi nel loro

arco di vita scolastica, il contatto frequente e aperto con le famiglie hanno costituito già di

per sé uno screening affidabile dei bisogni emergenti, anche senza indagini a tappeto

necessarie unicamente dove la consuetudine al dialogo sia meno convinta o affidata a

interlocuzioniestemporanee/occasionali.

Ciò non ha impedito tuttavia che ci fossero incontri con le varie componenti del

potenziale target di riferimento e un coinvolgimento degli Organi Collegiali dell‟Istituzione

Scolastica nonché un periodico raccordo con il Laboratorio di comunità dei nostri quartieri

di appartenenza, nel contesto di una analisi dei bisogni qualitativamente fondata e

quantitativamente non aleatoria.

Per ogni attività verranno forniti in itinere elementi numerici atti a radicarla in un

bisogno concreto a cui rispondere con implementazioni di natura operativa.

Già da qualche anno peraltro da noi l‟idea del “Civic center” ha iniziato a prendere forma,

mediante l‟attivazione di pre e post/scuola, di corsi musicali extracurricolari, di laboratori

pomeridiani di studio metodologicamente assistito per studenti con problematiche di DSA,

di serate a tema di formazione alla genitorialità, di Centri Estivi per i bambini di Scuola

dell‟Infanzia e di Scuola Primaria, di corsi di avvicinamento all‟utilizzo del computer per gli

anziani del quartiere e non solo.

Naturalmente tutte le azioni implementate hanno avuto bisogno di una rete diffusa di

alleanze educative e di partnership operative, che hanno visto sinergicamente in campo

alcune Cooperative sociali (in particolare Altana e Koala), le Scuole di musica

dell‟Associazione “Il Trillo” e del Consorzio Concorde, la Fondazione “Mondo digitale” e

varie Agenzie del territorio impegnate a valorizzare le proprie risorse per finalità di

interessecomune.

Per quanto riguarda la descrizione del contesto e le articolazioni interne dell‟Istituto

Comprensivo Crema 2 si rimanda alla scheda conoscitiva e di manifestazione di interesse

presentata a suo tempo, che costituisce con il presente Piano documento inscindibile unitario

e coeso.

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2.

Il Piano economico legato alle attività che si intende proporre all‟utenza sarà un mix fra gratuità

e domanda pagante, per venire incontro alle esigenze delle famiglie più disagiate e contestualmente

per avviare/continuare progettualità che possano garantire una sostenibilità in prospettiva evitando

la logica dell‟una tantum.

. Il lavoro aggiuntivo del personale ATA in termini di chiusura posticipata dell‟edificio

scolastico e di pulizia supplementare degli spazi utilizzati per le attività che verranno via via

realizzate (questa era l‟ipotesi iniziale) potrà essere azzerato ricorrendo agli istituti della Dote

Lavoro e/o dei Patti gener-attivi, con i quali si avvierà a una prima forma occupazionale un/una

giovane del territorio, in un‟ottica di sussidiarietà solidale e di orientamento on thejob.

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Alcune ipotesi progettuali che sono state messe in campo:

Sportello “La scuola ascolta”: si è utilizzata l‟operatrice già presente a scuola per il pre e per

il postper accogliere le richieste, da girarsi poi alle figure specialistiche, in collaborazione

con CooperativaALTANA

Progetto di psicomotricità a microgruppo di 4 – 5 utenti, in collaborazione con CooperativaALTANA

Progetto di musicoterapia a microgruppo di 4 – 5 utenti, in collaborazione con

CooperativaALTANA

Progetto DSA a gruppi di 3 – 4 utenti omogenei per età, in collaborazione con CooperativaALTANA

Laboratori per alunni BES, cioè portatori di Bisogni Educativi Speciali, con minimo 5 iscritti fino ad un massimo di 10, in collaborazione con CooperativaALTANA

Progetto per genitori stranieri al fine di affiancare e imparare ad aiutare i propri figli nel

percorso scolastico: n. 6 incontri gratuiti in collaborazione con CooperativaALTANA

Corsi di strumento musicale a orientamento bandistico, in collaborazione con Associazione

Musicale “Il Trillo”, Banda Civica Musicale di Ombriano e Associazione “Nautilus”

Corsi di strumento musicale a orientamento non bandistico, in collaborazione con Scuola di Musica “ConsorzioConcorde” e poi Associazione “Nautilus”

Corso di canto corale con nostro insegnanteinterno

ProgettoPiedibus

Progetto “Nonni su Internet” per over 60 del territorio e della città: 12 – 13 incontri gratuiti in collaborazione con la Fondazione “Mondodigitale”

Spazio compiti per alunni di Scuola primaria e separatamente di Scuola Secondaria di I grado, in collaborazione rispettivamente con l‟Associazione “Amici della piazza”, in

sinergia con i localiOratori e a cura di nostri genitori esperti)

Progettoteatroperbambinie adulti, in collaborazione con Cooperativa ALTANA

Laboratori Ticonzero

Corso base di Inglese per adulti

Corsi di Inglese madrelingua per bambini di Scuola Primaria, in collaborazione con British Institutes

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Attività pomeridiane ludico – aggregative per studenti di Scuola Secondaria di I grado e di II

grado (primo biennio), in collaborazione con l‟Associazione “Amici della piazza”

(potenzialmentegratuite)

Corso di scacchi per genitori, nonni e adulti della città: n. 5 – 6 incontri gratuiti, in

collaborazione con il Circolo Scacchistico Città diCrema

Percorso di Tai chi (ginnastica dolce) per diverse fasce di età, ma soprattutto per anziani in

collaborazione con Cooperativa KOALA

Laboratorio “Diritti dei bambini”, in collaborazione con Cooperativa KOALA

Corso di danza afro per bambini e adulti, in collaborazione con Cooperativa KOALA

Atelier a costo zero (reinvenzione di abiti e oggetti che non si usano più), in collaborazione con CooperativaKOALA

Percorsi di cucina (corsi/serate tematiche di cucina tradizionale, vegetariana, di altre

culture), in collaborazione con Cooperativa KOALA

Percorso di alfabetizzazione per mamme straniere, in collaborazione con Cooperativa KOALA

Percorso di Yoga potenzialmente per alunni, genitori, docenti e non docenti

Percorso di arte/disegno per bambini di Scuola Primaria, con esperto esterno “1,2,3 scuola” Centro estivo presso la Scuola Primaria di Ombriano, che ha permesso di

accogliere nell‟ultima settimana di agosto fino alla ripresa della scuola i bambini da 3 a 10

anni all‟interno della scuola stessa con attività ludico – educative

Centro estivo per bambini da 3 a 6-7 anni presso la Scuola dell‟Infanzia Sabbioni, in

collaborazione con Cooperativa KOALA

Corsi di robotica educativa, in collaborazione con “Io Robot”

Camp estivi di lingua straniera, in collaborazione con Associazioni esterne

Percorsi estivi di rialfabetizzazione/riallineamento competenze per alunni stranieri,

totalmente gratuiti

Verrà curato il raccordo con il “Civic center” del S. Luigi, attraverso riunioni periodiche di

monitoraggio comune e facendo in modo che la duplicazione di attività uguali o similari venga

evitata quandoridondante

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oppure venga proposta strategicamente quando necessaria per coprire la città in due zone

logisticamente differenziate.

Nel frattempo e in itinere si sta conducendo e si condurrà attività di fund raising mediante

contatti con le Banche del territorio, con i diversi Club di servizio e con eventuali sponsorprivati

3.

Come si diceva in precedenza, l‟idea del “Civic center” ha iniziato da noi a prendere forma già da alcuni anni e da noi è partito l‟input perché tale idea diventasse vincente sul piano

generale, nell‟ottica di una concezione meno ancorata agli stereotipi del passato e proiettata

verso la popperiana “società aperta” pure in ambitoscolastico.

Non dovremo pertanto costruire ex nihilo, ma partiremo da fondamenta già da noi poste.

Questo non ci esime però dal dovere, oltre che dal piacere, di lavorare nella logica di un

work in progress che può trovare nel prosieguo delle esperienze effettuate una infinità di

valori aggiunti e un tasso di innovatività gradualmentecrescente.

Adesempio:

tendenziale aumento del grado di inclusività delle nostre proposte formative

maggiore coinvolgimento delle famiglie e dialogo in ascesa, nell‟ottica del Patto

Educativo di corresponsabilità siglato con la scuola

collocazione sempre più marcata della scuola come scuola di quartiere, senza però escludere la città nel suoinsieme

collaborazione con il Forum Terzo Settore Crema, che permette di circuitare le informazioni della scuola a tutte le Associazioni del territorio

rapporto via via più stretto con tutti gli stakeholders nell‟ambito di una concezione sistemica e integrata dell‟IstituzioneScolastica

raccordo con gli altri “Civic center” cittadini secondo la filosofia della cooperazione e non della sterilecompetizione

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raccordo con l‟altro filone dei Laboratori di comunità, a cui pure stiamo cercando di

dare il nostro contributo nel tentativo di valorizzare i quartieri di Ombriano e

Sabbioni come risorsa e ricchezza della città su un‟infinità diversanti

potenziamento del nostro essere scuola a forte vocazione sociale, con una particolare attenzione alle fragilità, ma senza dimenticare la doverosa coltivazione dei talenti e

valorizzazione delleeccellenze

attenzione crescente al disagio adolescenziale, mettendo a disposizione spazi e risorse anche per i quindicenni/sedicenni dei nostri quartieri e superando quindi la

barriera fra I e II ciclo scolastico in termini di gestione del tempo libero e di

aggregazione ricreativo-educativa

Il presente Piano deve essere ovviamente considerato come aperto anche a possibili nuovi

apporti migliorativi, coerentemente con la logica che deve presiedere a ogni organizzazione

complessa, quella del miglioramento continuo come trend permanente, avendo sempre come punto

di riferimento la libertà di pensiero.

“Mi dicono: se trovi uno schiavo addormentato, non svegliarlo, forse sta sognando la libertà. Ed io

rispondo: se trovi uno schiavo addormentato, sveglialo e parlagli della libertà”.

(Kahlil Gibran)

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LO STUDIO DELLA MUSICA

Questa Istituzione Scolastica connota la sua specificità, oltre che per tutto quanto precede,

per l‟attenzione alla musica, a partire dalla Scuola dell‟Infanzia (progetti di sonorità), passando

attraverso la Scuola Primaria (corsi extracurricolari di strumento musicale, a orientamento

bandistico e non), per arrivare alla Scuola Secondaria di I grado con una intera sezione, la A, a

indirizzo musicale, caratterizzata dallo studio e dalla pratica strumentistica di flauto, chitarra,

pianoforte, violino. Per questo l‟Istituto Comprensivo Crema 2 si candida a diventare sede di

Liceo Musicale qualora quest‟ultimo approdi a Crema, avendone la propensione, le competenze,

le disponibilitàlogistiche.

Il Progetto Musicale di Istituto, per il triennio di riferimento 2019-2022, prevede

l‟articolazione in attività di laboratorio che hanno già iniziato a coinvolgere tuttu gli ordini di

scuola, perseguento obiettivi formativi ed educativi secondo una logica verticale.

Le attività inserite nel Progetto Musicale, alcune delle quali sono già state avviate, sono:

- Corsi di formazione per i Docenti della scuola dell‟Infanzia e della scuola Primaria

- Propedeutica Musicale per la scuola dell‟Infanzia e Primaria

- Continuità con il territorio: Orchestra Giovanile stabile “Claudio Abbado”

- Corsi di Musica Corale per la scuola primaria e per la scuola secondaria di I°

- Stage estivo di Strumento per gli alunni dell‟Indirizzo Musicale.

Le specificità degli obiettivi e dei contenuti dei laboratori summenzionati sono

declinate nell’Allegato Progetto Musicale di Istituto.

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FABBISOGNO DI ORGANICO

Sulla base della documentazione sopra riportata, e delle ipotesi di iscrizioni nel triennio, si

segnalano le seguenti esigenze di organico:

ANNUALITA’

FABBISOGNO PER

IL TRIENNIO

MOTIVAZIONE richiesta aumento di organico

Posti

comuni

Posti di

sostegno

Scuola

Infanzia

a.s. 2019-20:

n.

10+1IRC Conferma

situazione

attuale

(4 posti)

5 sezioni a 40 h, con afflusso costante

di alunni certificati

a.s. 2020-21:

n.

10+1IRC

Conferma

situazione

attuale

(4 posti)

5 sezioni a 40 h, con afflusso

costante di alunni certificati

a.s. 2021-22:

n.

10+1IRC

Conferma

situazione

attuale

(4 posti)

5 sezioni a 40 h, con afflusso costante

di alunni certificati

Scuola

Primaria a.s. 2019-20:

n.

38+1 L2

Conferma della situazione

attuale

(12 posti)

24 classi come nella situazione attuale

a.s. 2020-21:

n.

38+1 L2 Conferma della

situazione

attuale

(12 posti)

24 classi come nella situazione attuale

a.s. 2021-22:

n.

38+1 L2

Conferma della situazione

attuale

(12 posti)

24 classi come nella situazione attuale

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Classe

di concorso/

sostegno

Descrizione a.s.

2019-20

a.s.

2020-21

a.s.

2021-22

MOTIVAZIONE richiesta aumento di

organico

A-22

ex A043

Italiano,

storia e

geografia

6 cattedre +

12 h

6 cattedre +

12 h

6 cattedre +

12 h

Si prevede una conferma della

situazione attuale

A-28

ex A059

Matematica e

Scienze

4 cattedre 4 cattedre 4 cattedre Si prevede una conferma della

situazione attuale

AA-25

ex A245

Francese 12 h 12 h 12 h Si prevede una conferma della

situazione attuale

AB-25

ex A345

Inglese 2 cattedre 2 cattedre 2 cattedre Si prevede una conferma della

situazione attuale

AC-25

ex A445

Spagnolo 12 h 12 h 12 h Si prevede una conferma della

situazione attuale

A-01

ex A028

Arte e

immagine

1 cattedra

+ 6 h

1 cattedra

+ 6 h

1 cattedra

+ 6 h

Si prevede una conferma della

situazione attuale

A-49

ex A030

Scienze motorie

1 cattedra

+ 6 h

1 cattedra

+ 6 h

1 cattedra

+ 6 h

Si prevede una conferma della

situazione attuale

A-30

ex A032

Musica 1 cattedra

+ 6 h

1 cattedra

+ 6 h

1 cattedra

+ 6 h

Si prevede una conferma della

situazione attuale

A-60

ex A033

Tecnologia 1 cattedra

+ 6 h

1 cattedra

+ 6 h

1 cattedra

+ 6 h

Si prevede una conferma della

situazione attuale

AG56

AG77

Flauto 1 cattedra 1 cattedra 1 cattedra

AB56

ex AB77

Chitarra 1 cattedra 1 cattedra 1 cattedra

AJ56

ex AJ77

Pianoforte 1 cattedra 1 cattedra 1 cattedra

AM56

ex AM77

Violino 1 cattedra 1 cattedra 1 cattedra

ADMM Sostegno 8 cattedre 8 cattedre 8 cattedre

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POSTI PER IL POTENZIAMENTO

Il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto hanno graduato le priorità ai fini dell‟organico di

potenziamento costruendo la seguente tassonomia delle aree di interesse:

CAMPI DI

POTENZIAMENTO

OBIETTIVI FORMATI VI COMMA 7

Definizione di un sistema di orientamento

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell‟educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze, il dialogo tra le culture, il sostegno dell‟assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all‟autoimprenditorialità;

1

Potenziamento

Umanistico

Socio economico e per la

legalità

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento

dell‟inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenzaealrispettodellalegalità,dellasostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

attività culturali; Alfabetizzazione e perfezionamento dell‟italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l‟apporto delle comunità di origine, elle famiglie e dei mediatori culturali; Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero dialunniedistudentiper classeoper articolazionidi gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli

alunni e degli studenti;

Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

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2

Potenziamento scientifico

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di

studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario

rispetto a quanto indicato nel regolamento di cui al decreto del Presidente

della Repubblica 20 marzo 2009, n.89valorizzazione di percorsi e di

sistemi funzionali alla

premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzatie coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla

premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

Definizione di un sistema di orientamento;

3

Potenziamento

Linguistico

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con

particolare riferimento all‟italiano nonché alla lingua inglese e ad altre

lingue dell‟Unione Europea anche mediante l‟utilizzo della metodologia

Content language integratedlearning:

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento deli

alunni e degli studenti;

Alfabetizzazione e perfezionamento dell‟italiano come lingua seconda

attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non

italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il

terzo settore, con l‟apporto delle comunità di origine,delle

famiglie e dei mediatori culturali;

4

Potenziamento

Laboratoriale

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo al pensiero computazionale, all‟utilizzo critico e consapevole dei social

network e dei media nonché alla produzione;

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (comma 7 lett. i); valorizzazione della scuola intesa come

comunità attiva, aperta al territorio ed in grado di sviluppare e aumentare

l‟interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore;

5

Potenziamento Artistico e

musicale

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali,

nell‟arte e nella storia dell‟arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di

produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il

coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in

tali settori;

Alfabetizzazione all‟arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al

rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici,

del patrimonio e delle attività culturali;

6

Potenziamento

Motorio

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti

ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento

all‟alimentazione, all‟educazione fisica e allo sport e attenzione alla tutela del diritto allo

studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica

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Si formulano quindi in ordine ad esso le richieste sottostanti:

TIPOLOGIA n. DOCENTI MOTIVAZIONE Posti comuni Primaria 4 Per coprire Area umanistica,

scientifica, linguistica,motoria

A033 1 Per coprire Area laboratoriale

A032 1 Per coprire Area musicale

Sostegno 2

(1 di Scuola Primaria e 1 di

ScuolaSecondaria)

Per l‟alto numero di alunni certificati presenti

e per il valore aggiunto in termini di

inclusività che si intende

garantire all‟utenza

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FABBISOGNO PERSONALE ATA

In merito invece al personale ATA le esigenze sono così riassumibili:

TIPOLOGIA NUMERO Assistente amministrativo 5 (Per il possibile sforamento a breve del tetto dei

900 alunni)

Collaboratore scolastico 17(Per il motivo di cui sopra e l‟elevato numero di

alunni diversabili, anche gravi)

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE

Nel corso del triennio di riferimento l‟Istituto si propone l‟organizzazione delle seguenti attività

formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per

annoscolastico:

ATTIVIA’

FORMATIVA

PERSONALE

COINVOLTO

PRIORITA’ STRATEGICA

CORRELATA Curricolo verticale

disciplinare e trasversale

Docente Pianificazione didattica di

natura longitudinale, incontinuità

Teatro Docente Potenziamento linguaggi

nonverbali

Nuove tecnologie Docente Potenziamento multimediali

linguaggi

Promozione didattica

laboratoriale e per

competenze

Docente Superamento

tradizionale

didattica

Modello ICF Docenti

assistenti

personam

e

ad

Promozione del progetto di vita per

alunni H, DSA, BES

Problematiche DSA Docenti

assistenti personam

e

ad

Promozione del progetto di vita per

alunni DSA, BES

Modelli di mediazione

culturale

Docenti e genitori

stranieri

Attenzione ai bisogni degli

alunni portatori di altreculture

Dematerializzazione,

conservazione digitale

documenti, archiviazione

sostitutiva

DSGA e Assistenti

Amministrative

Modernizzazione del lavoro d‟ufficio

in termini di economicità, efficienza,

trasparenza

Formazione sicurezza,

anche in materia sanitaria Docente e ATA Tutela degli alunni e del

personale stesso a

trecentosessanta gradi

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RETI TRA SCUOLE E CON ALTRISOGGETTI

La Legge 107/15 favorisce la costituzione delle reti di scuole, consolida e implementa quanto

previsto dall‟art. 7 del D. P. R. 8 marzo 1999 n. 275 e l‟Istituto Comprensivo Crema 2 si riconosce

pienamente in questo assunto, essendo addivenuto anche recentemente alla sottoscrizione di

numerosi accordi di rete (con altre Istituzioni Scolastiche e con numerosi partner del territorio), che

vengono succintamente elencati circa il loro contenuto di massima:

“Piazza Stradivari”, per tutte le collaborazioni possibili fra SMIM (Scuole Medie a indirizzo

musicale) e con gli interlocutori in materia musicale del contestoprovinciale

in ordine ad attività legate allo sviluppo del Piano di Miglioramento conseguente alRAV

in merito a orientamento, anche permanente e contrasto alla dispersione scolastica

relativamente alla eventuale nascita di Laboratori territoriali per l‟occupabilità

per eventuali progetti di naturateatrale

per lotta al bullismo e alcyberbullismo

per la promozione di corrette dinamiche interculturali (accordo con numerose Istituzioni

Scolastiche, Agenzie e Associazioni del territorio, Enti Locali in una reteallargata)

Centro promozionelegalità

per la promozionedi corrette dinamiche di inclusione degli alunni diversamenteabili

per attività di studio e di ricerca – azione in ordine alla valutazione

Non si esclude che nel triennio si possa verificare, al bisogno, interscambio di docenti per il

potenziamento dell‟Offerta formativa e vi sia sinergia per varie attività formative del corpo

insegnanti enon.

L‟effettiva realizzazione del presente PTOF nei termini indicati resta comunque condizionata

alla concreta destinazione a questa Istituzione Scolastica da parte delle autorità competenti delle

risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

CREMA DUE “Margherita Hack” 26013 Via Renzo da Ceri, 2h - Tel. 0373-30115 – CM CRIC825003

C.F. 91037320198 – C.U. UFW9HY

Email: [email protected] - PEC: [email protected]

PIANO di MIGLIORAMENTO

(PdM 2019/2022)

La compilazione del RAV ha rappresentato un’occasione importante di riflessione e di

metodo per la nostra scuola. È stato infatti possibile analizzare in modo esaustivo ogni

aspetto positivo e negativo dell’organizzazione, rappresentandone i dettagli in

un’enorme fotografia, restituibile all’intera comunità scolastica e agli stakeholders

interessatiproprio grazie alla pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione. Con la

chiusura e la pubblicazione del RAV si è aperta la fase di formulazione e attuazione del

Piano di Miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità

individuate, a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2019/20, in un continuum

progressivo rispetto a quanto scandito per il precedente triennio 2016/2019. In questa

seconda fase del Sistema Nazionale di Valutazione, con l’elaborazione del Piano di

Miglioramento (PdM), la scuola individua le sue linee strategiche e pianifica le azioni volte al conseguimento degli obiettivi prefissati.

Allo scopo di promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo

di miglioramento, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) viene dunque

integrato con il Piano di miglioramento dell’Istituzione Scolastica. A questo riguardo, si

indicano di seguito:

1. le priorità, i traguardi di lungo periodo e gli obiettivi di processo già individuati nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV), arricchiti dalle specifiche motivazioni;

2. le azioni che sono sottese al raggiungimento dei traguardi previsti.

Per una migliore comprensione del Piano, si fa presente che tutti gli elementi

considerati nel modello di miglioramento hanno un impatto reciproco l’uno sull’altro e

che dunque l’attenzione alla modifica delle pratiche didattiche e agli ambienti di

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apprendimento va di pari passo con il tendenziale miglioramento delle competenze degli

studenti e dei loro risultati, che rimane l’obiettivo primario da raggiungere per la scuola.

La realizzazione delle azioni individuate verrà monitorata durante il processo di

miglioramento, mentre la valutazione conclusiva alla fine del triennio sarà un momento

centrale del processo stesso, da cui ripartire con nuove progettazioni.

PRIORITA’, TRAGUARDI E OBIETTIVI DI PROCESSO DEL RAPPORTO DIAUTOVALUTAZIONE

1. Risultati nelle prove standardizzate nazionali

PRIORITA’

Diminuire rispetto alle medie generali la decrescita dell’effetto scuola dalla classe

seconda di Scuola Primaria al termine del I ciclo di istruzione sia in Italiano sia in

Matematica TRAGUARDO

Registrare secondo valori percentualmente misurabili un effetto scuola che non sia

appiattito verso il basso nella evoluzione del percorso scolastico dell’alunno, ma sia

quantomeno non inferiore alle medie generali che quantificano gli esiti degli studenti OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI

Intensificare ulteriormente nei settori di riferimento i raccordi di continuità fra

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado attraverso incontri per dipartimenti

disciplinari allargati che vedano la partecipazione dei docenti di entrambi gli ordini

in una sorta di curricolo verticale periodicamente sotto monitoraggio

Consolidare il passaggio a una didattica per competenze tale da sposare in

qualche misura la logica delle prove standardizzate nazionali transitando da una

mera trasmissione di contenuti alla proposta di situazioni problematiche che

privilegi il ragionamento critico, la capacità interpretativa dei dati e nel contempo

l’intuizione creativa

Proporre agli alunni periodicamente test di preparazione alle prove standardizzate

nazionali in orizzontale sulle diverse classi parallele recuperando le prove INVALSI

precedenti e/o somministrando esercitazioni calibrate sull’assunto di cui al

secondo obiettivo di processo come esito conseguente di una didattica per

problemi

2. Competenze chiave europee

PRIORITA’

Sviluppo progressivo delle otto competenze chiave europee e in particolare delle

competenze sociali e civiche, delle competenze digitali, dello spirito di iniziativa e della

imprenditorialità, per una cittadinanza matura, consapevole, in linea con i tempi e

aperta al futuro

TRAGUARDO

Necessità di costruire un ricco repertorio di compiti di realtà che delinei in progressione ricorsiva un continuum di trasversalità, con rubriche di valutazione collegate, scandito

per stepqualitativamente e quantitativamente mirati OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI

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Rivedere e modulare/rimodulare il curricolo verticale di educazione alla

cittadinanza in senso globale, attraverso la convocazione dei docenti per

dipartimenti interdisciplinari che delineino possibili trasversalità in progressione

scalare nel curriculum formativo degli studenti

Potenziare ulteriormente la dimensione della cittadinanza globale a cui formare gli

studenti mediante la negoziazione di un Patto Educativo di Comunità con tutte le

principali realtà del territorio a cui gli alunni stessi siano chiamati a contribuire

tramite le loro proposte nel Consiglio Comunale e nei Consigli di Quartiere dei

Ragazzi

Predisporre in tali incontri una gamma diversificata di compiti autentici che siano

in grado di mettere in gioco capacità di problemsolving, flessibilità ideativa, senso

di responsabilità, competenza decisionale, modalità procedurali, padronanza

metodologica, metacognitività, corretta relazionalità, spirito di iniziativa

Costruire, con l’apporto del Nucleo interno di valutazione, un repertorio di rubriche

valutative che siano calibrate su compiti di realtà approntati e diano spazio pure

alla dimensione autovalutativa come elemento costitutivo delle situazioni

problematiche proposte agli studenti ed elemento integrante di un pensiero

autoriflessivo

MOTIVAZIONE SCELTA PRIORITA’

Essendo Istituto Comprensivo non nato contestualmente alla codificazione

dell’autonomia come gran parte delle Istituzioni Scolastiche omologhe, ma parecchi anni

dopo, si ritiene di dover lavorare ancora sul versante delle trasversalità interdisciplinari

su cui fondare sviluppi futuri in chiave didattica, educativa, organizzativa, valutativa e

autovalutativa, di cittadinanza tali da creare una coesione che sia il frutto di un

coordinamento ricorsivo e di una condivisione partecipata.

Questo ci consentirebbe di essere ancora di più punto di riferimento per l’utenza del

territorio ed elemento strategico nella governancedel territorio medesimo.

La consuetudine a privilegiare e a valorizzare i fattori di intersezione che attraversano le discipline in tutto il curriculum dello studente consentirebbe nel contempo di acquisire e

di far acquisire ai ragazzi un’attitudine mentale consona a quanto richiesto dalle prove

standardizzate nazionali in una logica di continuità dalla Scuola Primaria (e anche

prima) fino al termine della Scuola Secondaria di I grado. Il tentativo è quello di

smorzare quelle dissonanze che rischiano di depotenziare l’effetto scuola nella

evoluzione del percorso didattico degli alunni e di dare valore aggiunto in misura non

inferiore alle medie generali in tutti i segmenti dell’itinerario formativo degli studenti.

SCANSIONE GRADUATA DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO

AZIONE 1

1° anno

Rendere sistematici e sistemici gli incontri di dipartimento disciplinare per ogni ordine di scuola, per potenziare la continuità orizzontale e sperimentare incontri di dipartimento

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interordine

2° anno

Rendere sistematici e sistemici gli incontri di dipartimento disciplinare allargato su tutti

gli ordini di scuola, per potenziare la continuità verticale e sperimentare incontri di

dipartimento interdisciplinare

3° anno Rendere sistematici e sistemici gli incontri di dipartimento dei docenti secondo

continuità orizzontale, verticale e trasversale per consolidare tutti i possibili raccordi e

costruire un effetto scuola modulato su intenzionalità coerenti, congruenti e ricorsive

AZIONE 2

1° anno

Realizzare prove di verifica in parallelo per classi omogenee nelle discipline coinvolte

nelle prove INVALSI

2° anno

Realizzare test di preparazione comuni alle prove standardizzate nazionali per classi

omogenee

3° anno Realizzare incontri di connessione tra i docenti coinvolti nelle prove INVALSI su classi

differenti (classi seconde e quinte di Scuola Primaria, classi terze di Scuola Secondaria

di I grado) per condividere presupposti teorici, logiche d’azione e modalità preparatorie,

in un continuum che miri a un effetto scuola non depotenziato nell’itinerario

complessivo del I ciclo

AZIONE 3

1° anno

Costruire un repertorio di compiti autentici per classi omogenee con relative rubriche

valutative

2° anno

Confrontare i compiti autentici approntati per verificarne coerenze, trasversalità, progressività, spendibilità in situazione

3° anno

Elaborare un repertorio scalare e ricorsivo di compiti autentici, con relative rubriche

valutative, su precisi focus tematici e in un’ottica di service learning

AZIONE 4

1° anno

Porre le basi per la realizzazione operativa del Consiglio Comunale dei ragazzi nel plesso

in cui è già nato, per la sperimentazione del Consiglio di Quartiere dei Ragazzi negli altri

due plessi di Scuola Primaria e della Consulta studentesca nella Scuola Secondaria

2° anno

Realizzare operativamente gli sviluppi di tutte le esperienze di democrazia scolastica e

territoriale succitate per un esercizio diretto delle competenze chiave europee 3° anno

Negoziare un Patto Educativo di Comunità con tutte le realtà territoriali, che renda la

scuola elemento costitutivo/perno di una governance locale secondo una direzionalità

bottom-up.